IT202100020519A1 - Attacco per sci e procedimento di aggancio o sgancio di uno scarpone da detto attacco - Google Patents

Description

BREVETTO PER INVENZIONE INDUSTRIALE DAL TITOLO

?ATTACCO PER SCI E PROCEDIMENTO DI AGGANCIO O SGANCIO DI UNO SCARPONE DA DETTO ATTACCO?

TESTO DELLA DESCRIZIONE

La presente invenzione ha per oggetto un attacco per sci e procedimento di aggancio o sgancio di uno scarpone da detto attacco del tipo precisato nel preambolo della prima rivendicazione.

In particolare, la presente invenzione ha per oggetto un attacco per sci meccatronico, controllabile almeno in parte da remoto e relativo procedimento di aggancio o sgancio dello scarpone pilotato almeno in parte elettronicamente.

Come noto, tra le varie attrezzature tipiche dello sci alpino, sono presenti gli attacchi per sci.

Gli attacchi includono, generalmente, due parti corrispondenti rispettivamente ad una porzione di punta, altres? nota come puntale, ed una di tacco, altres? nota come talloniera. Tali porzioni sono configurate, in particolare, per agganciare uno scarpone da sci. Sebbene strutturate differentemente, entrambe le porzioni includono molle a compressione vincolate, ad esempio tramite viti, alla piastra o direttamente allo sci.

Le molle sono regolabili in modo tale da poter variare, a piacimento, la stabilit? e rigidezza dell?attacco.

Come noto, le molle si regolano in base a una scala chiamata DIN. La corretta impostazione dei DIN ?, quindi, basata su dati biometrici dell?utente, come ad esempio peso, altezza, taglia scarponi, stile della sciata, et? o altro ancora. Impostazioni errate possono creare problemi, perch? lo sci potrebbe staccarsi preventivamente in seguito ad una manovra brusca, o, al contrario, non staccarsi durante una caduta e causare traumi maggiori.

Pertanto, l?inconveniente pi? importante degli attacchi della tecnica nota ? dato dal fatto che gli stessi non riescono a garantire una sufficiente sicurezza durante l?uso degli sci e, pertanto, non riducono al minimo la probabilit? di infortunio dell?utilizzatore ad esempio in conseguenza di una caduta.

In questa situazione il compito tecnico alla base della presente invenzione ? ideare un attacco per sci e procedimento di aggancio o sgancio di uno scarpone da detto attacco in grado di ovviare sostanzialmente ad almeno parte degli inconvenienti citati.

Nell'ambito di detto compito tecnico ? un importante scopo dell'invenzione ottenere un attacco per sci, e relativo procedimento di aggancio o sgancio di uno scarpone dallo stesso attacco, in grado di ridurre notevolmente o annullare del tutto la possibilit? di infortunio da parte dell?utente che utilizza gli sci.

Un altro importante scopo dell'invenzione ? realizzare un attacco per sci, e relativo procedimento di aggancio o sgancio di uno scarpone dall?attacco, che sia estremamente stabile, ma allo stesso tempo reattivo a fronte di una complessit? strutturale ridotta che rende l?attacco altamente economico e competitivo in termini di mercato.

Il compito tecnico e gli scopi specificati sono raggiunti da un attacco per sci, e relativo procedimento di aggancio o sgancio di uno scarpone da detto attacco, come rivendicato nella annessa rivendicazione 1.

Soluzioni tecniche preferite sono evidenziate nelle rivendicazioni dipendenti. Le caratteristiche ed i vantaggi dell?invenzione sono di seguito chiariti dalla descrizione dettagliata di esecuzioni preferite dell?invenzione, con riferimento agli uniti disegni, nei quali:

la Fig. 1 mostra una vista laterale di un attacco per sci secondo l?invenzione montato su uno sci e tramite il quale uno scarpone ? agganciato allo sci; e

la Fig. 2 illustra il dettaglio del puntale di un attacco per sci secondo l?invenzione in cui il braccio ? in seconda posizione e mantiene i primi mezzi d bloccaggio in configurazione di sbloccaggio.

Nel presente documento, le misure, i valori, le forme e i riferimenti geometrici (come perpendicolarit? e parallelismo), quando associati a parole come "circa" o altri simili termini quali "pressoch?" o "sostanzialmente", sono da intendersi come a meno di errori di misura o imprecisioni dovute a errori di produzione e/o fabbricazione e, soprattutto, a meno di un lieve scostamento dal valore, dalla misura, dalla forma o riferimento geometrico cui ? associato. Ad esempio, tali termini, se associati a un valore, indicano preferibilmente uno scostamento non superiore al 10% del valore stesso.

Inoltre, quando usati, termini come ?primo?, ?secondo?, ?superiore?, ?inferiore?, ?principale? e ?secondario? non identificano necessariamente un ordine, una priorit? di relazione o posizione relativa, ma possono essere semplicemente utilizzati per pi? chiaramente distinguere tra loro differenti componenti.

Salvo diversamente specificato, come risulta dalle seguenti discussioni, si considera che termini come "trattamento", "informatica", "determinazione", "calcolo", o simili, si riferiscono all'azione e/o processi di un computer o simile dispositivo di calcolo elettronico che manipola e/o trasforma dati rappresentati come fisici, quali grandezze elettroniche di registri di un sistema informatico e/o memorie in, altri dati similmente rappresentati come quantit? fisiche all'interno di sistemi informatici, registri o altri dispositivi di memorizzazione, trasmissione o di visualizzazione di informazioni.

Le misurazioni e i dati riportati nel presente testo sono da considerarsi, salvo diversamente indicato, come effettuati in Atmosfera Standard Internazionale ICAO (ISO 2533:1975).

Con riferimento alle Figure, l?attacco per sci secondo l'invenzione ? globalmente indicato con il numero 1.

L?attacco 1 ? atto ad essere posizionato su di uno sci. Lo sci, pu? essere naturalmente di qualsiasi tipologia, ossia adatto a qualsiasi disciplina sia essa sci alpino, sci di fondo, telemark o altro ancora.

L?attacco 1 ?, in generale, configurato per vincolare uno scarpone 10. Lo scarpone 10 pu? essere un qualsiasi scarpone adatto allo sci. Anche lo scarpone 10 pu? essere di diversa tipologia a seconda della disciplina sciistica a cui ? destinato.

In ogni caso, lo scarpone 10 definisce una punta 10a ed un tacco 10b.

La punta 10a ? la porzione anteriore dello scarpone 10, ovvero la porzione adiacente le dita dei piedi dell?utente. Il tacco 10b ? la porzione posteriore dello scarpone 10, opposta alla punta 10a ed adiacente al tallone del piede dell?utente.

L?attacco 1 pu? essere, in dettaglio, configurato per consentire il vincolo della punta 10a e del tacco 10b. Oppure, l?attacco 1 pu? essere configurato per consentire il vincolo della sola punta 10a.

L?attacco 1 comprende, infatti, almeno un puntale 2.

Il puntale 2 ? configurato per interagire con la punta 10a dello scarpone 10. In particolare, il puntale 2 comprende primi mezzi di bloccaggio 20. I primi mezzi di bloccaggio sono configurati per bloccare, a comando, la punta 10a entro il puntale 2. A tal proposito, ad esempio, i primi mezzi di bloccaggio 20 potrebbero comprendere uno o pi? elementi di ostruzione configurati per bloccare la movimentazione della punta 10a rispetto all?attacco 1.

I primi mezzi di bloccaggio 20 potrebbero essere configurati per bloccare integralmente la punta 10a, ossia rispetto a qualsiasi direzione a traslazione e rotazione. Oppure i primi mezzi di bloccaggio 20 potrebbero essere configurati per bloccare la movimentazione reciproca tra puntale 2 e punta 20a a traslazione lungo qualsiasi direzione lasciando libera la rotazione attorno ad un asse perpendicolare all?asse di sviluppo dello sci su cui ? montato l?attacco 1, quando quest?ultimo ? in uso, e giacente sul piano di sviluppo dello sci stesso. Una configurazione di questo tipo sarebbe utile, ad esempio, per il telemark.

In ogni caso, vantaggiosamente, i primi mezzi di bloccaggio 20 comprendono almeno un primo braccio 200.

Il primo braccio 200 ? sostanzialmente un elemento mobile, rispetto all?attacco 1, atto a determinare la configurazione di blocco o sblocco dei primi mezzi di bloccaggio 20.

Infatti, il primo braccio 200 pu? proprio interferire con la punta 10a, andando a contatto con essa per bloccarla. Oppure, il primo braccio 200 pu? essere connesso solidalmente ad un elemento interferente con la punta 10a in modo tale da movimentare, quando movimentato, anche l?elemento interferente per realizzare le configurazioni di bloccaggio o sbloccaggio, come mostrato ad esempio in Fig. 2.

In ogni caso, il primo braccio 200 definisce almeno una prima posizione in cui i primi mezzi di bloccaggio 20 bloccano la punta 10a, direttamente per mezzo del primo braccio 200 o indirettamente per mezzo di un elemento interferente movimentato dal primo braccio 200, ed una seconda posizione in cui i primi mezzi di bloccaggio 20 sbloccano la punta 10a.

Inoltre, il primo braccio 200 ? preferibilmente ferromagnetico. Con il termine ferromagnetico si intende che il primo braccio 200 ? in grado di reagire ad un campo magnetico quando quest?ultimo investe il primo braccio 200.

Vantaggiosamente, infatti, i primi mezzi di bloccaggio 20 comprendono anche un primo elettromagnete 201.

Il primo elettromagnete 201, altres? noto come elettrocalamita, ? un elemento elettrotecnico ad esempio costituito da un nucleo in materiale ferromagnetico su cui ? avvolto un solenoide, ovvero una bobina di molte spire di filo elettrico. In generale, il primo elettromagnete 201 ? configurato per generare un campo magnetico da una corrente elettrica.

Il primo elettromagnete 201 ? sostanzialmente configurato per movimentare, a comando, il primo braccio 200. In particolare, il primo elettromagnete 201 ? configurato per determinare, o realizzare, la prima posizione o la seconda posizione in relazione ad una propria polarit?. Sostanzialmente il primo elettromagnete 201 pu? assumere una polarit? positiva o negativa e pu? generare una forza attrattiva o repulsiva nei confronti del primo braccio 200.

Vantaggiosamente, l?attacco 1 comprende anche una unit? di comando 4. L?unit? di comando 4 ? sostanzialmente configurata per controllare il funzionamento di almeno il puntale 2.

In dettaglio, l?unit? di comando 4 ? operativamente connessa al primo elettromagnete 201. Inoltre, l?unit? di comando 4 ? vantaggiosamente configurata per commutare, o variare, la polarit? del primo elettromagnete 201 in modo tale da movimentare il primo braccio 200 per bloccare o sbloccare la punta 10a.

Ancora pi? in dettaglio, l?unit? di comando 4 pu? essere programmata per svolgere altre funzioni.

Ad esempio, il puntale 2 pu? includere primi mezzi di acquisizione 21.

I primi mezzi di acquisizione 21, se presenti, sono preferibilmente configurati per rilevare almeno una forza resistente esercitata dai primi mezzi di bloccaggio 20 sulla punta 10a bloccata.

Naturalmente, la forza resistente ? la forza reattiva determinata dai primi mezzi di bloccaggio 20 che mantengono lo scarpone 10, in particolare la punta 10a, vincolata all?attacco 1, ad esempio mentre l?attacco 1 ? in uso sugli sci e l?utente utilizza gli stessi.

I primi mezzi di acquisizione 21 possono comprendere un trasduttore di forza o, preferibilmente, un sensore di pressione.

Quindi, l?unit? di comando 4 pu? essere configurata per polarizzare il primo elettromagnete 201 realizzando la seconda posizione del primo braccio 200 ogniqualvolta la forza resistente supera una prima forza limite predeterminata.

La prima forza limite predeterminata ?, pertanto, preferibilmente preimpostata nell?unit? di comando 4.

L?attacco 1 pu? anche comprendere una talloniera 3.

Se presente, la talloniera 3 pu? essere similiare al puntale 2 o includere meccanismi differenti.

In generale, la talloniera 3 ? configurata per interagire con il tacco 10b dello scarpone 10.

In particolare, la talloniera 3 comprende secondi mezzi di bloccaggio 30. I secondi mezzi di bloccaggio sono configurati per bloccare, a comando, il tacco 10b entro il la talloniera 3. A tal proposito, ad esempio, i secondi mezzi di bloccaggio 30 potrebbero comprendere uno o pi? elementi di ostruzione configurati per bloccare la movimentazione de tacco 10b rispetto all?attacco 1.

I secondi mezzi di bloccaggio 30 potrebbero essere configurati per bloccare integralmente il tacco 10b, ossia rispetto a qualsiasi direzione a traslazione e rotazione. Oppure i secondi mezzi di bloccaggio 30 potrebbero essere configurati per bloccare la traslazione reciproca tra la talloniera 3 e il tacco 20b lungo una direzione verticale perpendicolare all?asse di sviluppo dello sci su cui ? montato l?attacco 1, quando quest?ultimo ? in uso, lasciando libera la traslazione lungo una direzione giacente sul piano di sviluppo degli sci perpendicolare alla direzione verticale.

In ogni caso, vantaggiosamente, i secondi mezzi di bloccaggio 30 comprendono almeno un secondo braccio 300.

Il primo braccio 300 ? sostanzialmente un elemento mobile, rispetto all?attacco 1, atto a determinare la configurazione di blocco o sblocco dei secondi mezzi di bloccaggio 30.

Infatti, il secondo braccio 300 pu? proprio interferire con il tacco 10b, andando a contatto con essa per bloccarla, come mostrato in Fig. 1. Oppure, il secondo braccio 300 pu? essere connesso solidalmente ad un elemento interferente con il tacco 10b in modo tale da movimentare, quando movimentato, anche l?elemento interferente per realizzare le configurazioni di bloccaggio o sbloccaggio.

In ogni caso, il secondo braccio 300 definisce almeno una terza posizione in cui i secondi mezzi di bloccaggio 30 bloccano il tacco 10b, direttamente per mezzo del secondo braccio 300 o indirettamente per mezzo di un elemento interferente movimentato dal secondo braccio 300, ed una quarta posizione in cui i secondi mezzi di bloccaggio 30 sbloccano il tacco 10b.

Inoltre, il anche il secondo braccio 300 ? preferibilmente ferromagnetico. Con il termine ferromagnetico si intende che il secondo braccio 300 ? in grado di reagire ad un campo magnetico quando quest?ultimo investe il secondo braccio 300.

Vantaggiosamente, infatti, i secondi mezzi di bloccaggio 30 comprendono anche un secondo elettromagnete 301.

Il secondo elettromagnete 301, altres? noto come elettrocalamita, ? un elemento elettrotecnico ad esempio costituito da un nucleo in materiale ferromagnetico su cui ? avvolto un solenoide, ovvero una bobina di molte spire di filo elettrico. In generale, il secondo elettromagnete 301 ? configurato per generare un campo magnetico da una corrente elettrica.

Il secondo elettromagnete 301 ? sostanzialmente configurato per movimentare, a comando, il secondo braccio 300. In particolare, il secondo elettromagnete 301 ? configurato per determinare, o realizzare, la terza posizione o la quarta posizione in relazione ad una propria polarit?. Sostanzialmente anche il secondo elettromagnete 301 pu? assumere una polarit? positiva o negativa e pu? generare una forza attrattiva o repulsiva nei confronti del secondo braccio 300.

L?unit? di comando 4 ? sostanzialmente configurata per controllare anche il funzionamento della talloniera 3.

In dettaglio, l?unit? di comando 4 ? operativamente connessa al secondo elettromagnete 301. Inoltre, l?unit? di comando 4 ? vantaggiosamente configurata per commutare, o variare, la polarit? del secondo elettromagnete 301 in modo tale da movimentare il secondo braccio 300 per bloccare o sbloccare il tacco 10b.

La commutazione della polarit? di primo e secondo elettromagnete 201, 301 pu? avvenire in maniera reciprocamente indipendente oppure pu? avvenire in modo coordinato, ad esempio simultaneo.

Anche in questo caso, l?unit? di comando 4 pu? essere programmata per svolgere altre funzioni.

Ad esempio, la talloniera 3 pu? includere secondi mezzi di acquisizione 31. I secondi mezzi di acquisizione 31, se presenti, sono preferibilmente configurati per rilevare almeno una forza resistente esercitata dai secondi mezzi di bloccaggio 30 sul tacco 10b bloccato.

Naturalmente, la forza resistente ? la forza reattiva determinata dai secondi mezzi di bloccaggio 30, nella fattispecie determinata dal secondo braccio 300, che mantengono lo scarpone 10, in particolare il tacco 10b, vincolato all?attacco 1, ad esempio mentre l?attacco 1 ? in uso sugli sci e l?utente utilizza gli stessi.

I secondi mezzi di acquisizione 31 possono comprendere un trasduttore di forza o, preferibilmente, un sensore di pressione.

Quindi, l?unit? di comando 4 pu? essere configurata per polarizzare il secondo elettromagnete 301 realizzando la quarta posizione del secondo braccio 300 ogniqualvolta la forza resistente supera una seconda forza limite predeterminata.

La seconda forza limite predeterminata ?, pertanto, preferibilmente preimpostata nell?unit? di comando 4.

L?unit? di comando 4 pu? includere ulteriori accorgimenti.

Ad esempio, l?unit? di comando 4 pu? comprendere mezzi di interfaccia 40. Se presenti, i mezzi di interfaccia 40 sono accessibili da un utente. Inoltre, i mezzi di interfaccia 40 sono configurati per consentire all?utente di modificare la prima forza limite predeterminata e/o la seconda forza limite predeterminata.

Prima e seconda forza limite possono essere variate in maniera indipendente, oppure possono coincidere con un unico valore impostabile con gli stessi mezzi di interfaccia 40.

Pi? in dettaglio, i mezzi di interfaccia 40 possono comprendere almeno uno schermo 40a ed una pulsantiera.

Lo schermo 40a pu? quindi essere configurato per rendere accessibile visivamente all?utente la prima forza limite predeterminata e/o la seconda forza limite predeterminata.

La pulsantiera pu? essere configurata per consentire all?utente di aumentare o diminuire detta la prima forza limite predeterminata e/o la seconda forza limite predeterminata.

La pulsantiera pu? includere tasti premibili dall?utente. Oppure, la pulsantiera pu? essere integrata con lo schermo 40a e quest?ultimo pu? essere uno schermo di tipo touch.

Naturalmente, l?unit? di comando 4 pu? comprendere mezzi di connessione. Questi ultimi possono essere configurati per consentire la connessione in remoto dell?unit? di comando 4 con un elaboratore elettronico esterno. Pertanto, i mezzi di interfaccia 40 potrebbero anche non essere presenti, e l?unit? di comando 4 potrebbe essere configurabile tramite l?elaboratore elettronico esterno.

Quindi, l?elaboratore elettronico esterno potrebbe essere qualsiasi dispositivo elettronico come un PC, un tablet, uno smartphone o altro ancora. I mezzi di connessone potrebbero includere dispositivi e protocolli di tipo Wi-Fi, Bluetooth?, IR o altro ancora.

L?unit? di comando 4, vantaggiosamente, pu? anche includere ulteriormente mezzi sensori 41.

Se presenti, i mezzi sensori 41 sono configurati per acquisire dati telemetrici dell?utente. Ad esempio, i dati telemetrici possono includere informazioni relative a traiettorie, velocit?, angoli di piega, dislivelli, lunghezza dei salti ed altri dati del moto dell?utente sugli sci.

Quindi, l?unit? di comando 4 potrebbe essere configurata per variare la polarit? del primo elettromagnete 201 e/o del secondo elettromagnete 301 in relazione ai dati telemetrici.

L?unit? di comando 4 potrebbe, inoltre, comprendere mezzi di memorizzazione 42.

I mezzi di memorizzazione 42 possono essere costituiti, ad esempio, da una memoria allo stato solido.

I mezzi di memorizzazione 42 possono, quindi, essere operativamente connessi almeno ai mezzi sensori 41 e mezzi di acquisizione 21, 31 e configurati per registrare i dati telemetrici e le forze resistenti.

In conclusione, come ovvio, l?unit? di comando 4 potrebbe includere, oltre a un processore, anche un dispositivo di alimentazione 43.

Il dispositivo di alimentazione 43 potrebbe essere quindi operativamente connesso a tutte le componenti dell?unit? di comando 4.

Quest?ultima, preferibilmente, ? alloggiata in tutto o in parte nell?attacco 1 in particolare nello spazio compreso tra puntale 2 e talloniera.

Il funzionamento dell?attacco 1 precedentemente descritto in termini strutturali ? il seguente.

Quando la forza resistente rilevata dai mezzi di acquisizione 21, 31 supera determinati valori soglia definiti dalle forze limite predeterminate, l?unit? di comando 4 modifica la polarizzazione degli elettromagneti 201, 301 in modo tale da realizzare la seconda e quarta posizione dei bracci 200, 300. In particolare, negli esempi mostrati nelle Figg. 1-2, l?unit? di comando 4 polarizza gli elettromagneti 201, 301 in modo tale da repellere i bracci 200, 300 cos? da sbloccare lo scarpone 10 sull?attacco.

L?unit? di comando 4 pu? altres? intervenire anche se le forze resistenti non superano determinati valori soglia, ad esempio se rileva dati biometrici particolari, ad esempio generalmente associati a situazioni di pericolo per l?utente, come un dislivello percorso eccessivo, o una velocit? eccessiva o altro ancora.

L?invenzione comprende inoltre, un nuovo procedimento aggancio o sgancio di uno scarpone 10 dall?attacco 1.

In particolare, essenzialmente, il procedimento comprende almeno una fase di polarizzazione in cui sostanzialmente viene commutata la polarit? almeno del primo elettromagnete 201 per portare il primo braccio 200 nella prima o seconda posizione.

Naturalmente, durante la polarizzazione anche il secondo elettromagnete 301 pu? essere polarizzato per portare il secondo braccio 300 nella terza o quarta posizione

L?attacco 1 per sci, e relativo procedimento di aggancio o sgancio di uno scarpone dallo stesso attacco, secondo l?invenzione conseguono importanti vantaggi.

Infatti, l?attacco 1 per sci, e relativo procedimento di aggancio o sgancio di uno scarpone dallo stesso attacco, consentono di ridurre notevolmente o annullare del tutto la possibilit? di infortunio da parte dell?utente che utilizza gli sci.

Inoltre, l?attacco 1 per sci ? estremamente stabile, ma allo stesso tempo reattivo a fronte di una complessit? strutturale ridotta che rende l?attacco 1 stesso altamente economico e competitivo in termini di mercato.

L?invenzione ? suscettibile di varianti rientranti nell'ambito del concetto inventivo definito dalle rivendicazioni.

Ad esempio, gli attacchi 1 montati su una stessa coppia di sci possono essere tra loro coordinati e le rispettive unit? di comando 4 possono essere connesse, ad esempio tramite i rispettivi mezzi di connessione, e configurati per comandare lo sblocco simultaneo di entrambi gli scarponi 10.

Inoltre, se l?utente ? munito di una tuta comprensiva di airbag, l?unit? di comando 4 potrebbe essere connessa, ad esempio tramite i mezzi di connessione, al sistema di attivazione dell?airbag e configurata per azionare l?airbag quando ? azionato lo sblocco dei mezzi di bloccaggio 21, 31 ad esempio a causa di una situazione di pericolo rilevata a partire dalle forze resistenti od anche dai dati telemetrici.

In tale ambito tutti i dettagli sono sostituibili da elementi equivalenti ed i materiali, le forme e le dimensioni possono essere qualsiasi.

Claims (10)

RIVENDICAZIONI

1. Attacco (1) per sci comprendente:

- un puntale (2) configurato per interagire con una punta (10a) di uno scarpone (10) e comprendente primi mezzi di bloccaggio (20) configurati per bloccare, a comando, detta punta (10a) entro detto puntale (2),

e caratterizzato dal fatto che

- detti primi mezzi di bloccaggio (20) comprendono:

- almeno un primo braccio (200) ferromagnetico mobile definente almeno una prima posizione in cui detti primi mezzi di bloccaggio (20) bloccano detta punta (10a) ed una seconda posizione in cui detti primi mezzi di bloccaggio (20) sbloccano detta punta (10a), ed

- un primo elettromagnete (201) configurato per movimentare, a comando, detto primo braccio (200) in modo tale da realizzare detta prima posizione o detta seconda posizione in relazione ad una propria polarit?,

- detto attacco (1) comprende ulteriormente una unit? di comando (4) operativamente connessa a detto primo elettromagnete (201) e configurata per commutare detta polarit? di detto primo elettromagnete (201) in modo tale da movimentare detto primo braccio (200) per bloccare o sbloccare detta punta (10a).

2. Attacco (1) secondo la rivendicazione 1, in cui detto puntale (2) comprende ulteriormente primi mezzi di acquisizione (21) configurati per rilevare almeno una forza resistente esercitata da detti primi mezzi di bloccaggio (20) su detta punta (10a) bloccata, e detta unit? di comando (4) ? configurata per polarizzare detto primo elettromagnete (201) realizzando detta seconda posizione di detto primo braccio (200) ogniqualvolta detta forza resistente supera una prima forza limite predeterminata.

3. Attacco (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente ulteriormente una talloniera (3) configurata per interagire con un tacco (10b) di detto scarpone (10) e comprendente secondi mezzi di bloccaggio (30) configurati per bloccare, a comando, detto tacco (10b) entro detta talloniera (3) e comprendenti almeno un secondo braccio (300) ferromagnetico mobile definente almeno una terza posizione in cui detti secondi mezzi di bloccaggio (30) bloccano detto tacco (10b) ed una quarta posizione in cui detti secondi mezzi di bloccaggio (30) sbloccano detto tacco (10b), ed un secondo elettromagnete (301) configurato per movimentare, a comando, detto secondo braccio (300) in modo tale da realizzare detta terza posizione o detta quarta posizione in relazione ad una propria polarit?, detta unit? di comando (4) essendo operativamente connessa anche a detto secondo elettromagnete (301) e configurata per variare detta polarit? di detto elettromagnete (301) in modo tale da movimentare detto secondo braccio (300) per bloccare o sbloccare detto tacco (10b).

4. Attacco (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta talloniera (3) comprende ulteriormente secondi mezzi di acquisizione (31) configurati per rilevare almeno una forza resistente esercitata da detti secondi mezzi di bloccaggio (30) su detto tacco (10b) bloccato, e detta unit? di comando (4) ? configurata per polarizzare detto secondo elettromagnete (301) realizzando detta quarta posizione di detto secondo braccio (300) ogniqualvolta detta forza resistente supera una seconda forza limite predeterminata.

5. Attacco (1) secondo la rivendicazione 2 e/o 4, in cui detta unit? di comando (4) comprende mezzi di interfaccia (40) accessibili da un utente e configurati per consentire a detto utente di modificare detta prima forza limite predeterminata e/o detta seconda forza limite predeterminata.

6. Attacco (1) secondo la rivendicazione 5, in cui detti mezzi di interfaccia (40) comprendono almeno uno schermo (40a) configurato per rendere accessibile visivamente a detto utente detta prima forza limite predeterminata e/o detta seconda forza limite predeterminata ed una pulsantiera configurata per consentire a detto utente di aumentare o diminuire detta prima forza limite predeterminata e/o detta seconda forza limite predeterminata.

7. Attacco (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta unit? di comando (4) comprende mezzi sensori (41) configurati per acquisire dati telemetrici di un utente ed ? configurata per variare detta polarit? di detto primo elettromagnete (201) e/o detto secondo elettromagnete (301) in relazione a detti dati telemetrici.

8. Attacco (1) secondo la rivendicazione 7, in cui detta unit? di comando (4) comprende mezzi di memorizzazione (42) operativamente connessi almeno a detti mezzi sensori (41) e detti mezzi di acquisizione (21, 31) e configurati per registrare detti dati telemetrici e dette forze resistenti.

9. Attacco (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta unit? di comando (4) comprende mezzi di connessione configurati per consentire la connessione in remoto di detta unit? di comando (4) con un elaboratore elettronico esterno.

10. Procedimento di aggancio o sgancio di uno scarpone (10) da un attacco (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto di comprendere polarizzare almeno detto primo elettromagnete (201) per portare detto primo braccio (200) in detta prima posizione o detta seconda posizione.