IT202100017762A1 - Dispositivo di propulsione per imbarcazioni - Google Patents

Description

DISPOSITIVO DI PROPULSIONE PER IMBARCAZIONI

DESCRIZIONE

Campo di applicazione

Il presente trovato concerne un dispositivo di propulsione per imbarcazioni secondo il preambolo della rivendicazione indipendente n.1.

Il dispositivo di propulsione di cui trattasi si inserisce nel campo dei sistemi di propulsione destinati ad essere impiegati in ambito nautico per far avanzare le imbarcazioni.

Vantaggiosamente, il dispositivo di propulsione in oggetto ? adatto ad essere applicato ad imbarcazioni di qualsiasi dimensione (dalle imbarcazioni da diporto alle navi commerciali porta container) ed ? destinato ad essere impiegato sia per la navigazione in mare aperto che per le manovre di posizionamento dell?imbarcazione.

In particolare, il dispositivo di propulsione ? predisposto per operare in condizioni dello strato limite del flusso d?acqua durante l?avanzamento dell?imbarcazione, ovvero come propulsore a ingestione di strato limite (boundary layer ingestion propulsor).

Stato della tecnica

Come ? noto, nel campo della propulsione navale sono da tempo impiegati dispositivi di propulsione ad elica, i quali comprendono una o pi? eliche azionate da uno o pi? motori combustione interna collegati alle eliche mediante un sistema di trasmissione meccanica. Questi dispositivi di tipo noto, sebbene garantiscano importanti vantaggi in termini di semplicit? costruttiva e operativa, presentano forti limiti in termini di efficienza propulsiva e quindi di energia necessaria per produrre una determinata spinta, legati alla configurazione aperta dell?elica.

Inoltre, questi dispositivi di tipo noto presentano dei limiti per quanto riguarda i costi di produzione e di installazione, in quanto, al fine di garantire una spinta propulsiva adeguata, l?elica deve avere dimensioni relativamente elevate. Infatti, come ? noto al crescere della spinta necessaria a mettere in movimento l?imbarcazione, ? necessario aumentare linearmente il diametro dell?elica, che costi di produzione e di installazione che crescono pi? che linearmente rispetto al diametro dell?elica.

Al fine di risolvere almeno in parte questi inconvenienti, sono noti dispositivi di propulsione navale che impiegano i principi della tecnologia della propulsione elettrica distribuita.

Un esempio di questi ultimi dispositivi di tipo noto ? descritto in CN 111547217. In accordo con tale esempio, i dispostivi di propulsione navale comprendono una pluralit? di unit? propulsive di dimensioni contenute, identiche tra loro da un punto di vista strutturale e meccanico, e fissate al di sotto dello scafo dell?imbarcazione in differenti zone dello scafo medesimo.

Pi? in dettaglio, ciascuna unit? propulsiva comprende un?elica del tipo intubato ed un motore elettrico, il quale mette in rotazione l?elica ed ? connesso, mediante un sistema di trasmissione elettrica, ad un pacco batterie.

La predisposizione di una pluralit? di unit? propulsive consente, a parit? di spinta propulsiva ottenuta, di impiegare eliche di dimensione pi? ridotta, con una conseguente riduzione di costi di produzione e di installazione. Inoltre, l?impiego di pi? unit? propulsive di dimensioni ridotte comporta una diminuzione della resistenza all?avanzamento dello scafo, e dunque aumenta di conseguenza l?efficienza propulsiva dell?imbarcazione. Inoltre, l?utilizzo di motori elettrici contribuisce anch?esso, come ? noto, ad aumentare l?efficienza propulsiva dell?imbarcazione.

In particolare, le unit? propulsive descritte in CN 111547217 sono costituite da pod azimutali, ciascuno dei quali, come noto, ? collegato allo scafo dell?imbarcazione mediante un supporto girevole attorno ad un asse verticale ed ? azionabile a ruotare attorno a tale asse orizzontale per variale la direzione della spinta propulsiva, in modo tale da incrementare la capacit? di manovra dell?imbarcazione.

I dispositivi di propulsione navale del tipo descritto nel documento CN 111547217, sebbene presentino degli evidenti vantaggi in termini di manovrabilit? dell?imbarcazione, comportano degli svantaggi da un punto di vista di complessit? meccanica e di incremento della resistenza all?avanzamento dell?imbarcazione stessa, determinando una diminuzione dell?efficienza propulsiva di quest?ultima.

Presentazione dell?invenzione

In questa situazione, il problema alla base della presente invenzione ? pertanto quello di ovviare agli inconvenienti manifestati dalle soluzioni di tipo noto sopra citate, mettendo a disposizione un dispositivo di propulsione per imbarcazioni in grado di garantire un elevato rendimento propulsivo.

Ulteriore scopo della presente invenzione ? quello di mettere a disposizione un dispositivo di propulsione per imbarcazioni in grado di garantire una ridotta complessit? meccanica.

Ulteriore scopo della presente invenzione ? quello di mettere a disposizione un dispositivo di propulsione per imbarcazioni in grado di garantire una riduzione della resistenza all?avanzamento dell?imbarcazione.

Ulteriore scopo della presente invenzione ? quello di mettere a disposizione un dispositivo di propulsione per imbarcazioni in grado di garantire una riduzione dei costi di produzione e installazione.

Ulteriore scopo della presente invenzione ? quello di mettere a disposizione un dispositivo di propulsione per imbarcazioni operativamente del tutto efficiente ed affidabile, essendo in particolare in grado di garantire l?avanzamento dell?imbarcazione anche in caso di rottura di un propulsore grazie ai rimanenti propulsori del dispositivo di propulsione.

Ulteriore scopo della presente invenzione ? quello di mettere a disposizione un dispositivo di propulsione per imbarcazioni in grado di operare anche su bassi fondali. Ulteriore scopo della presente invenzione ? quello di mettere a disposizione un dispositivo di propulsione per imbarcazioni che garantisca una maggiore sicurezza nel caso di scontro con bagnanti.

Ulteriore scopo della presente invenzione ? quello di mettere a disposizione un dispositivo di propulsione per imbarcazioni con ridotto impatto sull?ecosistema (riducendo in particolare il rischio di uccidere o ferire la fauna ittica).

Breve descrizione dei disegni

Le caratteristiche tecniche dell?invenzione, secondo i suddetti scopi, sono chiaramente riscontrabili dal contenuto delle rivendicazioni sotto riportate ed i vantaggi della stessa risulteranno maggiormente evidenti nella descrizione dettagliata che segue, fatta con riferimento ai disegni allegati, che ne rappresentano alcune forme di realizzazione puramente esemplificative e non limitative, in cui:

? la figura 1 mostra una vista prospettica anteriore del dispositivo di propulsione oggetto della presente invenzione;

? la figura 2 mostra una vista frontale del dispositivo di propulsione illustrato in figura 1;

? la figura 3 mostra una vista posteriore del dispositivo di propulsione illustrato in figura 1;

? la figura 4 mostra una vista in sezione del dispositivo di propulsione illustrato in figura 2 secondo la traccia IV-IV della figura 2 medesima;

? le figure 5 e 6 mostrano, rispettivamente, una vista frontale ed una vista dal basso di uno scafo di una imbarcazione con montati i dispositivi oggetto della presente invenzione, in accordo con un primo esempio realizzativo;

? le figure 7 e 8 mostrano, rispettivamente, una vista frontale ed una vista dal basso di uno scafo di una imbarcazione con montati i dispositivi oggetto della presente invenzione, in accordo con un secondo esempio realizzativo;

? le figure 9 e 10 mostrano, rispettivamente in vista prospettica ed in vista frontale, il dispositivo di propulsione in oggetto, secondo una diversa forma realizzativa;

? le figure 11 e 12 mostrano, rispettivamente in vista prospettica frontale e posteriore, un particolare del dispositivo di propulsione delle figure 9 e 10, relativo ad un corpo modulare.

Descrizione dettagliata di alcuni esempi di realizzazione preferita Con riferimento agli uniti disegni ? stato indicato nel suo complesso con 1 un dispositivo di propulsione per imbarcazioni, oggetto della presente invenzione.

Il dispositivo di propulsione 1 in oggetto ? destinato ad essere montato su un?imbarcazione 2 in una configurazione fuoribordo, in cui il dispositivo di propulsione 1 medesimo ? destinato ad essere completamente immerso in acqua.

In particolare, con riferimento agli esempi delle figure 5-8, l?imbarcazione 2 comprende uno scafo 21, il quale si sviluppa lungo un asse di sviluppo prevalente Z ed ? dotato di una superficie esterna 22 destinata ad essere almeno parzialmente immersa nell?acqua. Inoltre, l?imbarcazione 2 pu? comprendere almeno un suddetto dispositivo di propulsione 1, il quale ? azionabile per far avanzare l?imbarcazione 2 medesima lungo una direzione di avanzamento sostanzialmente parallela all?asse di sviluppo prevalente Z dello scafo 21.

Il dispositivo di propulsione 1 secondo l?invenzione comprende un corpo di supporto 3, il quale si sviluppa secondo una direzione di sviluppo X ed ? destinato ad essere collegato ad una zona di attacco 25 dello scafo 21 di un?imbarcazione 2.

Inoltre, tale corpo di supporto 3 ? predisposto per essere posizionato con la direzione di sviluppo X sostanzialmente parallela alla superficie esterna 22 dello scafo 2 in corrispondenza della zona di attacco 25 dello scafo 2 medesimo.

Con riferimento all?esempio delle figure 1-4, il dispositivo di propulsione 1 comprende almeno un propulsore 4, il quale ? montato sul corpo di supporto 3 e comprende una girante 41, la quale ? girevolmente vincolata al corpo di supporto 3 medesimo ed ? dotata di un asse di rotazione Y ortogonale alla direzione di sviluppo X del corpo di supporto 3.

Inoltre, il dispositivo di propulsione 1 comprende dei mezzi motori, i quali sono operativamente collegati alla girante 41 del propulsore 4 e sono azionabili per far ruotare la girante 41 medesima attorno al proprio asse di rotazione Y.

In questo modo, operativamente, il dispositivo di propulsione 1 ? atto generare una spinta propulsiva, in particolare in direzione ortogonale rispetto alla direzione di sviluppo X del corpo di supporto 3.

Vantaggiosamente, il dispositivo di propulsione 1 ? posizionato sullo scafo 21 con la direzione di sviluppo X sostanzialmente ortogonale all?asse di sviluppo prevalente Z dello scafo 21 medesimo, in modo tale che l?asse di rotazione Y della girante 41 sia sostanzialmente parallelo all?asse di sviluppo prevalente Z.

In questo modo, la direzione lungo la quale il dispositivo di propulsione 1 genera la spinta propulsiva ? parallela all?asse di sviluppo prevalente Z dello scafo 2, incrementando dunque l?efficienza complessiva dell?imbarcazione 2.

In accordo con l?idea alla base della presente invenzione, il dispositivo di propulsione 1 comprende pi? propulsori 4, i quali sono disposti allineati uno affianco all?altro lungo la direzione di sviluppo X del corpo di supporto 3.

Tale configurazione del dispositivo di propulsione 1 consente di posizionarlo ad una distanza dalla superficie esterna 22 dello scafo 21 tale da permettere al dispositivo di propulsione 1 stesso di operare completamente all?interno dello strato limite dell?acqua in condizioni di crociera. Pi? in dettaglio, in questo modo, il dispositivo di propulsione 1 ? predisposto per operare in condizioni dello strato limite del flusso d?acqua durante l?avanzamento dell?imbarcazione 2, ovvero come propulsore a ingestione di strato limite (boundary layer ingestion propulsor), ottenendo un aumento dell?efficienza propulsiva. Lo strato limite, come ? noto, ? una caratteristica del fluido, in questo caso acqua, ed ? dovuto all?effetto dell?interazione del fluido stesso con una parete, in questo caso lo scafo 21 dell?imbarcazione 2. In particolare, la dimensione dello strato limite, intesa come la distanza tra lo scafo 21 e il bordo dello strato limite stesso lungo un asse normale alla superficie esterna 22 dello scafo 21, dipende fortemente dalla velocit? dell?imbarcazione. Per questo motivo, per poter operare completamente all?interno dello strato limite, il dispositivo di propulsione 1 deve avere una dimensione opportunamente definita in fase di progetto in relazione alle diverse applicazioni, la quale risulter? relativamente contenuta rispetto alla dimensione dello scafo 21 dell?imbarcazione 2 stessa. Ad esempio, per una imbarcazione 2 lunga circa 5 metri che si muove ad una velocit? di crociera tipica per un?imbarcazione da diporto, la dimensione dello strato limite risulta essere dell?ordine dei 20 centimetri.

A tale riguardo, la configurazione della presente invenzione, che prevede di disporre i propulsori 4 lungo la direzione di sviluppo X del corpo di supporto 3, la quale ? parallela alla superficie esterna 22 dello scafo 2, consente di disporre pi? propulsori 4 il pi? vicino possibile al tale superficie esterna 22, permettendo facilmente, con un opportuno dimensionamento, di mantenere il dispositivo di propulsione 1 all?interno dello strato limite.

Vantaggiosamente, il corpo di supporto 3 del dispositivo di propulsione 1 si sviluppa prevalentemente lungo la direzione di sviluppo X, in particolare con una forma allungata. Inoltre, il corpo di supporto 3 comprende pi? sedi 31, ciascuna delle quali alloggia al proprio interno un corrispondente propulsore 4.

Pi? in dettaglio, ciascuna delle sedi 31 ? dotata di una parete tubolare 32, la quale si sviluppa attorno all?asse di rotazione Y della girante del corrispondente propulsore 4. Inoltre, la parete tubolare 32 si sviluppa lungo l?asse di rotazione Y in maniera passante tra un?apertura di ingresso 33 ed un?apertura di uscita 34 della corrispondente sede 31. Operativamente, la girante 41 del propulsore 4 ? suscettibile di aspirare l?acqua all?interno della sede 31 attraverso la suddetta apertura di ingresso 33, ed ? suscettibile di espellere l?acqua medesima attraverso la suddetta apertura di uscita 34.

Vantaggiosamente, le sedi 31 sono separate tra loro da opportuni setti rigidi 35, i quali garantiscono che le sedi 31 stesse non siano tra loro in comunicazione di fluido, dunque permettendo una totale indipendenza operativa tra i diversi propulsori 4 del dispositivo di propulsione 1.

Senza per questo uscire dall?ambito di tutela di questa privativa, il corpo di supporto 3 pu? essere anche privo di setti divisori tra le sedi 31, con possibili vantaggi in termini di riduzione della resistenza idrodinamica.

Vantaggiosamente, la girante 41 del propulsore 4 ? dotata di un mozzo centrale 43 (allineato all?asse di rotazione Y) girevolmente montato sulla struttura di supporto 3, e pi? pale 42 fissate al mozzo centrale 43, il quale ? predisposto per ruotare attorno all?asse di rotazione Y del propulsore 4, mettendo in rotazione le pale 42 medesime.

Vantaggiosamente, le pale 42 hanno un profilo con corda crescente che preferibilmente cresce in funzione del raggio della girante, in modo tale da favorire la realizzazione di un salto finito di pressione tra il fluido a monte ed a valle del propulsore 4 stesso.

Preferibilmente, ciascun propulsore 4 costituisce una pompa di tipo assiale (ad esempio, a singolo stadio, multistadio, bistadio controrotante, ecc.), la quale consente di elaborare portate volumetriche relativamente elevate in rapporto alla prevalenza, garantendo un valore elevato del rendimento propulsivo e, di conseguenza, un contenimento dei consumi.

Opzionalmente, in accordo con una forma realizzativa particolare, il dispositivo di propulsione 1 pu? essere dotato di tubazioni di scarico posti in uscita alla pompa per scaricare in aria e raggiungere una configurazione di tipo idrogetto.

Vantaggiosamente, il propulsore 4 comprende un palettamento statorico di raddrizzamento di tipo fisso, il quale ? preferibilmente posizionato a valle delle pale 42 della girante 41, in particola tra le pale 42 e l?apertura di uscita 34 della sede 31.

In particolare, il palettamento statorico comprende pi? pale statoriche 44 disposte radialmente rispetto all?asse di rotazione Y della girante 41 e fissate alla parete tubolare 32 della rispettiva sede 31.

Opportunamente, le pale statoriche 44 hanno un profilo tale da raddrizzare il flusso in uscita dal propulsore 4, in modo da aumentare l?efficienza propulsiva del dispositivo di propulsione 1.

Vantaggiosamente, le pale statoriche 44 si sviluppano verso l?asse di rotazione Y da corrispondenti estremit? esterne, le quali sono fissate alla parete tubolare 32 della sede 31, e corrispondenti estremit? interne, le quali portano fissato un porta-mozzo 45 in cui ? girevolmente montato il mozzo 43 della girante 41.

Secondo una diversa forma realizzativa non illustrata nelle allegate figure, la girante 41 pu? essere del tipo ?hubless?. In particolare, la girante di tipo ?hubless? ? priva di mozzo e comprende un anello periferico, il quale si estende attorno all?asse di rotazione Y, porta fissate le pale 42 ed ? girevolmente vincolato nella sede 31 del corpo di supporto 3 per ruotare attorno all?asse di rotazione Y.

In accordo con al forma realizzativa particolare illustrata nelle figure 1-4, il corpo di supporto 3 comprende una parete periferica 39, a forma di anello allungato secondo la direzione di sviluppo X, provvista di una superficie esterna 36 e di una superficie interna 40, la quale definisce parzialmente le pareti tubolari 32 delle sedi 31 del corpo di supporto 3 medesimo.

In particolare, la superficie interna 40 della parete periferica 39 delimita un vano interno, il quale ? suddiviso dai setti 35 nelle sedi 31 in cui sono alloggiati i corrispondenti propulsori 4.

Preferibilmente, il dispositivo di propulsione 1 comprende un primo elemento di aggancio 6 ed un secondo elemento di aggancio 7, entrambi fissati al corpo di supporto 3.

Pi? in dettaglio, il secondo elemento di aggancio 7 del dispositivo di propulsione 1 ? predisposto per accoppiarsi in rapporto di trattenimento al primo elemento di aggancio 6 di un altro dispositivo di propulsione 1, al fine di poter connettere tra loro due o pi? dispositivi di propulsione 1 in posizione adiacente (come illustrato negli esempi delle figure 5-6).

In questo modo, ? possibile realizzare una struttura modulare di pi? dispositivi di propulsione connessi tra loro mediante i rispettivi primi e secondo elementi di aggancio 6, 7, al fine di poter adattare in maniera flessibile la conformazione di tale struttura modulare alla spinta richiesta ed alle caratteristiche dell?imbarcazione 2.

Vantaggiosamente, il corpo di supporto 3 del dispositivo di propulsione 1 si sviluppa lungo la direzione di sviluppo X tra una prima estremit? 37, in corrispondenza della quale ? posizionato il primo elemento di aggancio 6, ed una opposta seconda estremit? 38, in corrispondenza della quale ? posizionato il secondo elemento di aggancio 7.

Preferibilmente, il primo elemento di aggancio 6 comprende un corpo di innesto 61, e il secondo elemento di aggancio 7 comprende una sede innesto 71, la quale ? di forma omologa rispetto al corpo di innesto 61, in modo tale che quest?ultimo sia predisposto per inserirsi in rapporto di forma all?interno della sede di innesto 71.

Vantaggiosamente, il primo ed il secondo elemento di aggancio 6, 7 sono disposti sulla superficie esterna 36 della parete periferica 39 del corpo di supporto 3.

Pi? in dettaglio, il corpo di innesto 61 si sviluppa in aggetto dalla superficie esterna 36 della parete periferica 39. Inoltre, il secondo elemento di aggancio 7 comprende preferibilmente due spine di trattenimento 72, le quali si sviluppano a loro volta in aggetto dalla superficie perimetrale 36 del corpo di supporto 3 e definiscono tra loro la sede di innesto 71.

Vantaggiosamente, i dispostivi di propulsione 1 in oggetto sono destinati ad essere installati sull?imbarcazione in configurazione distribuita per formare un sistema di propulsione diffuso.

Tale configurazione distribuita consente, a parit? di spinta propulsiva generata, di mantenere le dimensioni dei propulsori 4 (ed in particolare il diametro delle loro giranti 41) di dimensioni ridotte, favorendo l?allocazione di dispositivo di propulsione 1 all?interno dello strato limite.

Ovviamente, i dispositivi di propulsione 1 possono essere predisposti in diverse specifiche posizioni, in funzione del particolare tipo di applicazione.

Ad esempio, i dispositivi di propulsione 1 possono essere collegati allo scafo 21 in zone di attacco 25 adiacenti, con i dispositivi di propulsione 1 collegati mediante i primi elementi di aggancio 6 ed i secondi elementi di aggancio 7 (come illustrato nelle figure 4 e 5). Secondo un altro esempio di configurazione, come illustrato nelle figure 7 e 8, i dispositivi di propulsione 1, possono essere connessi allo scafo 21 in zone di attacco 25 distanziate, senza che tali dispositivi di propulsione 1 siano collegati tra loro mediante gli elementi di aggancio 6, 7.

Vantaggiosamente, i dispositivi di propulsione 1 possono essere disposti in differenti posizioni sulla superficie esterna 22 dello scafo 21, ad esempio in una zona centrale del fondo di quest?ultimo, in particolare con la direzione di sviluppo X del corpo di supporto 3 sostanzialmente orizzontale (come negli esempi delle figure 5 e 6), oppure anche in una zona laterale dello scafo immersa in acqua, in particolare con la direzione di sviluppo X del corpo di supporto 3 sostanzialmente inclinata rispetto ad un piano orizzontale (come negli esempi delle figure 7 e 8).

Opportunamente, in accordo con forme realizzative non illustrate, il dispositivo di propulsione 1 pu? essere montato su una barra di supporto (agganciata allo scafo dell?imbarcazione), su un?ala portante dell?imbarcazione o su un qualsiasi componente fisso o mobile connesso allo scafo.

Preferibilmente, i mezzi motori del dispositivo di propulsione 1 comprendono almeno un motore elettrico (non illustrato nelle allegate figure) operativamente collegato alle giranti 41 dei propulsori 4 per azionarle in rotazione.

In particolare, i mezzi propulsori comprendono pi? motori elettrici, ciascuno dei quali ? montato sul corpo di supporto 3 ed ? collegato ad una corrispondente girante 41, al fine di poter comandare in maniera indipendente ciascun propulsore 4.

Preferibilmente, il dispositivo di propulsione 1 pu? comprendere una unit? elettronica di controllo (non illustrata nelle allegate figure), la quale ? connessa elettricamente a ciascuno dei motori elettrici ed ? predisposta per controllare ciascuno di essi in maniera indipendente l?uno rispetto all?altro.

Pi? in dettaglio, quando l?imbarcazione 2 ? dotata di una pluralit? di dispositivi di propulsione 1 connessi tra loro mediante gli elementi di aggancio 6, 7 descritti in precedenza, questi ultimi possono comprendere delle connessioni elettriche. Tali connessioni elettriche permettono il passaggio, oltre che di energia elettrica, anche di informazioni, dati e comandi tra i vari dispositivi di propulsione 1 e l?unit? elettronica di controllo. In questo modo, ? possibile creare una rete unica di controllo tra tutti i dispositivi di propulsione 1 di cui ? dotata l?imbarcazione 2.

Vantaggiosamente, i motori elettrici sono montati sul corpo di supporto 3, in particolare all?interno della sede 31 del corrisponde propulsore.

Ciascun motore elettrico ? alimentato, tramite delle opportune connessioni elettriche, da una sorgente di energia elettrica che si trova all?interno dello scafo 21 dell?imbarcazione 2.

In questo modo, in particolare, ? possibile mettere in moto i propulsori 4 mediante semplici connessioni elettrica tra questi ultimi e il generatore di energia elettrica, senza la necessit? di trasmissione meccaniche collegate ai propulsori, con una conseguente significativa semplificazione strutturale dell?imbarcazione 2.

Vantaggiosamente, la sorgente di energia pu? essere un generatore elettrico di tipo noto, ad esempio un generatore a combustione interna, oppure celle a combustibile, le quali sono opportunamente ricaricate prima che l?imbarcazione lasci il porto.

In accordo con una possibile forma realizzativa, il motore elettrico ? posizionato all?interno del mozzo centrale 43 della girante 41. In accordo con una diversa forma realizzativa il motore elettrico pu? essere predisposto in configurazione rim-driven (in particolare con giranti 41 di tipo hubless).

Vantaggiosamente, l?unit? di controllo ? in comunicazione di dati con i propulsori 4 (in particolare con i loro motori elettrici), vantaggiosamente attraverso i medesimi cablaggi delle connessioni elettriche, al fine di inviare comandi a o ricevere segnali (relativi ad esempio a informazioni diagnostiche sull?efficienza, sulla sicurezza, ecc.) dai propulsori 4 medesimi.

Preferibilmente, l?unit? di controllo ? dotata di un modulo di comunicazione predisposto per comunicare con un?unit? remota (ad esempio, un computer, uno smartphone, ecc.) accessibile ad un utente. In questo modo, l?unit? di controllo pu? inviare all?unit? remota segnali di comunicazione contenenti le informazioni reperite relative ai propulsori (concernenti efficienza, operativit?, sistemi di sicurezza, ecc.).

Vantaggiosamente, la configurazione distribuita dei propulsori 4, controllati in maniera indipendente dall?unit? di controllo, consente a quest?ultima di migliorare la manovrabilit? dell?imbarcazione (ad esempio nelle manovre di attracco o in spazi ristretti), nonch? garantire una ridondanza operativa del sistema diffuso di propulsione che ne aumenta la sicurezza.

Vantaggiosamente, l?indipendenza operativa dei propulsori 4 permette di far funzionare questi ultimi sempre in regime ottimale. Infatti, poich? il propulsore 4 presenta la massima efficienza in un ben specifico punto operativo, a velocit? ridotte ? possibile, invece di far funzionare tutti i propulsori 4 alla stessa velocit? di rotazione, spegnere alcuni propulsori 4 e mantenerne accesi altri operanti alla massima efficienza.

Opportunamente, la gestione in modo indipendente della velocit? di rotazione per ciascun propulsore 4 consente di minimizzare i consumi in un modo significativo, in particolare rispetto ai sistemi ad elica tradizionali.

Vantaggiosamente, in accordo con la forma realizzativa particolare illustrata nelle figure 9 e 10, il corpo di supporto 3 comprende pi? distinti corpi modulari 50, disposti l?uno affianco all?altro lungo la direzione di sviluppo X del corpo di supporto 3 medesimo e connessi l?uno al successivo mediante mezzi di attacco 51. Ciascun corpo modulare 50 porta montato un corrispondente propulsore 4, in modo tale che il numero di propulsori 4 del dispositivo di propulsione 1 possa essere determinato semplicemente accostando l?uno all?altro un determinato numero di corpi modulari 50.

Preferibilmente, ciascun corpo modulare 50 comprende la corrispondente sede 31 in cui ? alloggiato il corrispondente propulsore 4.

In particolare, con riferimento alle figure 11 e 12, ciascun corpo modulare 50 ? dotato di una prima parete laterale 52 e di una seconda parete laterale 53 disposte tra loro contraffacciate secondo la direzione di sviluppo X e tra le quali, vantaggiosamente, si estende la corrispondente sede 31.

In particolare, la prima parete laterale 52 di ciascun corpo modulare 50 ? disposta affiancata alla seconda parete laterale 53 del corpo modulare 50 adiacente, in modo tale che tale prima e seconda parete laterale 52, 53 affiancate definiscano il corrispondente setto 35 che separa le sedi 31 dei due corpi modulari 50 adiacenti.

Vantaggiosamente, i mezzi di attacco 51 fissano tra loro rigidamente i corpi modulari 50 del corpo di supporto 3, in particolare senza la necessit? di eseguire alcuna modifica ai corpi modulari 50 medesimi.

Ad esempio, i mezzi di attacco 51 comprendono una barra di fissaggio 54 inserita in aperture passanti 55 ricavate sui corpi modulari 50 parallelamente alla direzione di sviluppo X del corpo di sopporto 3 e disposte tra loro allineate lungo la direzione di sviluppo X medesima.

Opportunamente, la prima e la seconda parete laterale 52, 53 di ciascun corpo modulare 50 sono dotate di elementi di accoppiamento omologhi 56?, 56?? (in forma ad esempio di rientranze su una delle pareti laterali e corrispondenti rientranze sull?altra parete laterale), in modo tale la prima parete laterale 52 di ciascun corpo modulare 50 sia impegnata, ad esempio mediante accoppiamento maschio femmina, alla seconda parete laterale 53 del corpo modulare 50 adiacente mediante i suddetti elementi di accoppiamento 56?, 56??.

Opportunamente, i corpi modulari 50 sono provvisti di corrispondenti canali di passaggio 57 tra loro collegati (ad esempio tra loro allineati secondo la direzione di sviluppo X) ed atti ad alloggiare componenti elettrici del dispositivo di propulsione 1 (quali linee di trasmissione dati e di potenza).

L?invenzione raggiunge pertanto gli scopi prefissi.

Claims (10)

RIVENDICAZIONI

1. Dispositivo di propulsione (1) per imbarcazioni, il quale comprende:

? un corpo di supporto (3), il quale si sviluppa almeno secondo una direzione di sviluppo (X) e ? destinato ad essere collegato ad una zona di attacco (25) di uno scafo (21) di un?imbarcazione (2) dotato di una superficie esterna (22) destinata ad essere immersa almeno parzialmente in acqua; in cui detto corpo di supporto (3) ? predisposto per essere posizionato con detta direzione di sviluppo (X) sostanzialmente parallela a detta superficie esterna (22) in corrispondenza della zona di attacco (25) di detto scafo (21);

? almeno un propulsore (4), il quale ? montato su detto corpo di supporto (3) e comprende una girante (41) girevolmente vincolata a detto corpo di supporto (3) e dotata di un asse di rotazione (Y) ortogonale alla direzione di sviluppo (X) di detto corpo di supporto (3);

? mezzi motori operativamente collegati alla girante (41) di detto almeno un propulsore (4) ed azionabili per far ruotare detta girante (41) attorno a detto asse di rotazione (Y);

detto dispositivo di propulsione (1) essendo caratterizzato dal fatto di comprendere pi? detti propulsori (4) disposti allineati l?uno affianco all?altro lungo la direzione di sviluppo (X) di detto corpo di supporto (3).

2. Dispositivo di propulsione (1) secondo la rivendicazione n. 1, caratterizzato dal fatto che detto corpo di supporto (3) comprende pi? sedi (31), ciascuna delle quali alloggia al proprio interno un corrispondente detto propulsore (4), ? dotata di una parete tubolare (32) la quale si sviluppa attorno all?asse di rotazione (Y) della girante (41) del corrispondente detto propulsore (4), e si sviluppa lungo detto asse di rotazione (Y) in maniera passante tra un?apertura di ingresso (33), attraverso la quale detta girante (41) ? suscettibile di aspirare acqua in detta sede (31), ed un?apertura di uscita (34), attraverso la quale detta girante (41) ? suscettibile di espellere l?acqua da detta sede (31).

3. Dispositivo di propulsione (1) secondo la rivendicazione n. 1 o 2, caratterizzato dal fatto che detto corpo di supporto (3) si sviluppa prevalentemente lungo detta direzione di sviluppo (X) con forma allungata.

4. Dispositivo di propulsione (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere:

? un primo elemento di aggancio (6) fissato a detto corpo di supporto (3);

? un secondo elemento di aggancio (7) fissato a detto corpo di supporto (3) predisposto per accoppiarsi in rapporto di trattenimento a detto primo elemento di aggancio (6) di un altro detto dispositivo di propulsione (1).

5. Dispositivo di propulsione (1) secondo la rivendicazione n. 4, caratterizzato dal fatto che detto primo elemento di aggancio (6) comprende un corpo di innesto (61), e detto secondo elemento di aggancio (7) comprende una sede di innesto (71) di forma omologa rispetto a detto corpo di innesto (61), il quale ? predisposto per inserirsi in rapporto di forma in detta sede di innesto (71).

6. Dispositivo di propulsione (1) secondo la rivendicazione n. 3 e secondo la rivendicazione 4 o 5, caratterizzato dal fatto che detto corpo di supporto (3) si sviluppa lungo detta direzione di sviluppo (X) tra una prima estremit? (37), in corrispondenza della quale ? disposto detto primo elemento di aggancio (6), ed una opposta seconda estremit? (38), in corrispondenza della quale ? disposto detto secondo elemento di aggancio (7).

7. Dispositivo di propulsione (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto corpo di supporto (3) comprende pi? distinti corpi modulari (30), disposti l?uno affianco all?altro lungo detta direzione di sviluppo (X), connessi l?uno al successivo mediante mezzi di attacco (51), e portanti ciascuno montato almeno un corrispondente detto propulsore (4).

8. Dispositivo di propulsione (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi motori comprendono pi? motori elettrici, ciascuno dei quali ? montato su detto corpo di supporto (3) ed ? collegato ad una corrispondente detta girante (41).

9. Dispositivo di propulsione (1) secondo la rivendicazione n. 8, caratterizzato dal fatto di comprendere una unit? elettronica di controllo, la quale ? elettricamente collegata a ciascun detto motore elettrico ed ? predisposta per azionare ciascun detto motore elettrico in maniera indipendente l?uno rispetto all?altro.

10. Imbarcazione (2), la quale comprende:

? uno scafo (21), il quale si sviluppa lungo un asse di sviluppo prevalente (Z) e ed ? dotato di una superficie esterna (22) destinata ad essere almeno parzialmente immersa nell?acqua;

? almeno un dispositivo di propulsione (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, azionabile per far avanzare detta imbarcazione (2) almeno lungo una direzione di avanzamento sostanzialmente parallela all?asse di sviluppo prevalente (Z) di detto scafo (21);

in cui il corpo di supporto (3) di detto dispositivo di propulsione (1) ? collegato a detto scafo (21) in una zona di attacco (25) ed ? posizionato con detta direzione di sviluppo (X) sostanzialmente ortogonale all?asse di sviluppo prevalente (Z) di detto scafo (21) e sostanzialmente parallelo alla superficie esterna (22) di detto scafo (21) in corrispondenza di detta zona di attacco (25).