IT202100017336A1 - Radiatore per termoarredo. - Google Patents

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IT202100017336A1
IT202100017336A1 IT102021000017336A IT202100017336A IT202100017336A1 IT 202100017336 A1 IT202100017336 A1 IT 202100017336A1 IT 102021000017336 A IT102021000017336 A IT 102021000017336A IT 202100017336 A IT202100017336 A IT 202100017336A IT 202100017336 A1 IT202100017336 A1 IT 202100017336A1
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IT
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radiator
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duct
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fixed body
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IT102021000017336A
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Inventor
Gianluca Diodoro
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Cordivari S R L
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Description

RADIATORE PER TERMOARREDO
La presente invenzione riguarda un radiatore per termoarredo.
Pi? precisamente, la presente invenzione riguarda un radiatore per termoarredo in grado di supportare asciugamani o salviette.
Per radiatore per termoarredo si intende quel radiatore che unisce la funzionalit? del riscaldamento con il design dell'arredamento.
Allo stato della tecnica sono noti radiatori cosiddetti scaldasalviette, generalmente impiegati per l?arredo bagno. Tali radiatori presentano generalmente due tubi collettori verticali ed una pluralit? di elementi radianti orizzontali disposti tra detti collettori. Tali elementi radianti, oltre a riscaldare l?ambiente, possono essere impiegati come supporti sui quali si possono appoggiare gli asciugamani, sia per il loro supporto, che per riscaldarli prima del loro utilizzo o per asciugarli.
Sono inoltre noti radiatori per termoarredo dotati di una piastra riscaldante avente una superficie esterna piatta riscaldante, che crea un effetto di pulizia delle forme e un ingombro ridotto in profondit?. Un esempio ? la linea di radiatori Extra-slim? della Richiedente. Tale tipologia di radiatore, per quanto molto apprezzata per il suo design elegante, presenta lo svantaggio di non poter essere facilmente utilizzata per il supporto di asciugamani, presentando poche superfici adatte per il loro supporto.
Proprio per ovviare a tali esigenze la Richiedente ha depositato il brevetto italiano per modello di utilit? n. 202018000003428 che descrive un radiatore per termoarredo, preferibilmente del tipo a piastra riscaldante, avente un elemento di supporto per asciugamani configurato in modo tale da ruotare rispetto al corpo scaldante da una posizione di riposo, in cui rimane entro l?ingombro del radiatore, ed una seconda posizione in cui sporge rispetto alla faccia frontale del corpo scaldante.
Tuttavia, il meccanismo di movimentazione di tale elemento di supporto ? una leva agente sul braccio e visibile quando l?elemento di supporto ? ruotato rispetto al corpo scaldante, creando un effetto estetico non apprezzato dal mercato.
Inoltre, tale elemento di supporto non ha anche una funzione scaldante, non essendo quindi in grado di riscaldare la salvietta o indumento appoggiato su di esso.
Scopo della presente invenzione ? quello di risolvere i problemi dei radiatori di tecnica nota, ottenendo un radiatore che mantenga intatta la pulizia delle forme, integrando tutti gli elementi funzionali.
Inoltre, scopo della presente invenzione ? quello di ottenere un radiatore comprendente almeno un elemento per il supporto di salviette che sia anche riscaldante. ? oggetto della presente invenzione un radiatore per termoarredo comprendente un corpo fisso ed almeno un elemento di supporto per salviette, detto almeno un elemento di supporto essendo vincolato in rotazione a detto corpo fisso tramite almeno una cerniera sulla quale agiscono mezzi di articolazione configurati in modo tale da agire su detto elemento di supporto per farlo ruotare lungo un asse di rotazione rispetto a detto corpo fisso tra una posizione chiusa ed almeno una posizione aperta, in cui ? ruotato di un angolo maggiore e non uguale a 0?, preferibilmente fino a 45?, detto radiatore essendo caratterizzato dal fatto che detti mezzi di articolazione comprendono una biella, associata a detta cerniera tramite un accoppiamento fasato, ed un attuatore lineare agente su detta biella e vincolato a detto corpo fisso.
In particolare, secondo l?invenzione, detto attuatore lineare pu? essere un cilindro pneumatico, in particolare una molla a gas.
Ancora secondo l?invenzione, detto attuatore lineare e detta biella possono essere configurati in modo tale che sia quando detto elemento di supporto ? in detta posizione aperta o in detta posizione chiusa, l?attuatore lineare eserciti una forza di spinta maggiore della forza esercitata su detta biella dal peso di detto elemento di supporto.
Sempre secondo l?invenzione, la biella pu? presentare una prima estremit? fissa vincolata in rotazione con detta cerniera, ed una seconda estremit?, opposta alla prima estremit?, dal fatto che detto attuatore lineare pu? presentare una prima estremit?, vincolata in rotazione a detta seconda estremit? di detta biella, ed una seconda estremit? fissa vincolata in rotazione con detto corpo fisso del radiatore, dal fatto che quando detto elemento di supporto ? in detta posizione chiusa il primo asse passante per le estremit? di detta biella pu? essere orientato di un primo angolo minore di 0?, preferibilmente fino a -10?, in particolare equivalente a -5?, rispetto ad un secondo asse fisso passante per le estremit? fisse di detta biella e di detto attuatore lineare e dal fatto che quando detto elemento di supporto ? in detta posizione aperta, detto primo angolo pu? essere maggiore di 0?, preferibilmente compreso tra 15? e 45?, preferibilmente equivalente a 20?.
Ulteriormente secondo l?invenzione, detta biella pu? presentare una sede fasata e detta cerniera pu? presentare un cardine avente un perno fasato sagomato in modo tale da accoppiarsi ed inserirsi fermamente in detta sede fasata della biella.
In particolare, secondo l?invenzione, detta sede fasata di detta biella pu? comprendere almeno un?indentatura avente un?asse di simmetria, detto asse di simmetria essendo orientato rispetto a detto primo asse della biella di un angolo fisso, equivalente a detto primo angolo quando detto elemento di supporto ? in detta posizione chiusa, preferibilmente equivalente a -5?. Inoltre, secondo l?invenzione, dati i seguenti parametri:
LB [mm] = distanza tra i fulcri (11, 112) della biella (11);
H [mm] = altezza dell?elemento di supporto (3);
Fs [N] = forza di spinta dell?attuatore lineare (12); ? = detto primo angolo (?);
P [kg] = Peso dell?elemento di supporto (3);
k = coefficiente di sicurezza = 1,3
D1f (H;?) = braccio del carico agente di detto elemento di supporto (3);
D2f (LB;?) = braccio dell?attuatore lineare (12);
la relazione tra di essi pu? essere indicata dalla seguente formula:
Ancora secondo l?invenzione, detta cerniera pu? prevedere una sede fissa solidale al corpo fisso del radiatore, una sede mobile solidale all?elemento di supporto ed un cardine inserito in entrambe le sedi coassialmente all?asse di rotazione della cerniera e accoppiato solidalmente alla sede mobile dell?elemento di supporto in modo tale che quando elemento di supporto passa da detta posizione chiusa a detta posizione aperta, e viceversa, detto cardine ruota su detto asse di rotazione rispetto alla sede fissa del corpo fisso.
Preferibilmente secondo l?invenzione, detto radiatore pu? comprendere primi mezzi di riscaldamento alloggiati in detto corpo fisso, preferibilmente secondi mezzi di riscaldamento sono alloggiati in detto elemento di supporto e possono essere collegati a detti primi mezzi di riscaldamento tramite mezzi di collegamento.
Ancora secondo l?invenzione, detta cerniera pu? presentare un cardine cavo lungo l?asse di rotazione e pu? prevedere primi mezzi di riscaldamento in detto corpo fisso e secondi mezzi di riscaldamento in detto elemento di supporto e mezzi di collegamento tra detti primi e secondi mezzi di riscaldamento passanti per detto cardine cavo.
Sempre secondo l?invenzione, detti primi mezzi di riscaldamento, ed eventualmente detti secondi mezzi di collegamento, possono essere condotti idraulici in collegamento di fluido tra di loro per il passaggio di un fluido termovettore riscaldato.
In particolare, secondo l?invenzione, detto radiatore pu? comprendere una pluralit? di primi condotti disposti in detto corpo fisso, almeno un secondo condotto disposto in detto elemento di supporto e un condotto intermedio per il passaggio del fluido termovettore tra detti primi condotti e detto almeno un secondo condotto, detto condotto intermedio essendo passante in detto cardine cavo ed un condotto di raccordo tra detto condotto intermedio e detto secondo condotto.
Pi? in particolare, secondo l?invenzione, detto condotto di raccordo pu? essere un raccordo a gomito o un tubo flessibile disposto nella faccia posteriore di detto radiatore.
Ulteriormente secondo l?invenzione, detto condotto di raccordo pu? essere ricavato in una porzione battente dell?elemento di supporto o in un corpo separato solidamente accoppiato, in particolare saldato, all?elemento di supporto.
Sempre secondo l?invenzione, detto condotto intermedio pu? comprendere una prima porzione, disposta in detto corpo fisso, ed una seconda porzione di collegamento passante per detto cardine cavo e che pu? presentare le estremit? filettate, dal fatto di prevedere un raccordo idraulico lineare in comunicazione di fluido e a cavallo tra detta prima porzione del condotto intermedio e la prima estremit? di detta seconda porzione di collegamento del condotto intermedio, alla quale ? avvitato, e dal fatto che la seconda estremit? di detta seconda porzione di collegamento ? avvitata su di una sede filettata ricavata in detta porzione battente.
Ancora secondo l?invenzione, detto elemento di supporto pu? essere formato da lamiere sagomate di spessore sottile, all?interno delle quali ? alloggiato l?almeno secondo condotto e fissato ad esse tramite una pluralit? di alette sagomate atte a bloccare in posizione il condotto e al tempo stesso agendo da ponti termici tra il secondo condotto e le lamiere.
Preferibilmente secondo l?invenzione, il collegamento di fluido tra la pluralit? di primi condotti disposti nel corpo fisso e l?almeno un secondo condotto disposto nell?elemento di supporto (3) pu? avvenire in serie. In particolare, secondo l?invenzione, detto radiatore pu? comprendere un condotto di mandata disposto nel corpo fisso per l?ingresso del fluido termovettore riscaldato e in collegamento di fluido con l?almeno un secondo condotto disposto in detto elemento di supporto attraverso almeno un condotto intermedio, detto secondo condotto essendo in comunicazione di fluido con la pluralit? di primi condotti disposti in detto corpo fisso tramite un collettore di mandata, detti secondi condotti essendo in comunicazione di fluido con un collettore di uscita a sua volta in collegamento di fluido con il condotto di ritorno per l?uscita dal radiatore del fluido termovettore.
Pi? in particolare, secondo l?invenzione, detta pluralit? di secondi condotti possono essere in collegamento di fluido tra di loro in parallelo tramite detti collettori di mandata e di uscita.
Alternativamente o in combinazione, secondo l?invenzione, detti mezzi di riscaldamento possono essere un sistema radiante a resistenze termiche connesso ad un?unit? di potenza, preferibilmente disposta nel corpo fisso, e controllate da un?unit? di controllo, in particolare un cronotermostato, preferibilmente a radio frequenza.
Infine, secondo l?invenzione, detto elemento di supporto pu? presentare una forma sostanzialmente ad ?U? avente due primi bracci o bracci verticali ed un secondo braccio o braccio orizzontale, sostanzialmente perpendicolare ai primi bracci), in cui i due primi bracci o bracci verticali presentano una estremit? vincolata in rotazione a detto corpo fisso sulla rispettiva cerniera.
L?invenzione verr? ora descritta a titolo illustrativo ma non limitativo, con particolare riferimento ai disegni delle figure allegate, in cui:
la figura 1 mostra una vista frontale del radiatore secondo l?invenzione in una prima forma di realizzazione;
le figure 2A, 2B e 2C mostrano viste laterali in sezione lungo il piano di sezione II ? II? del radiatore di figura 1 in tre diverse fasi di apertura dell?elemento di supporto rispetto al corpo fisso del radiatore da una posizione chiusa ad una posizione aperta;
la figura 3 mostra una vista in sezione lungo il piano di sezione III del radiatore di figura 2B, in una prima variante del sistema di collegamento del radiatore; la figura 4 mostra una vista dall?alto di un particolare del radiatore di figura 3;
La figura 5 mostra una vista in sezione lungo il piano di sezione III del radiatore di figura 2B, in una seconda variante del sistema di collegamento del radiatore;
le figure 6 e 7 mostrano una vista posteriore del radiatore di figura 5 con e senza la copertura del sistema di collegamento;
la figura 8 mostra una vista frontale del radiatore figura 1 con un primo schema di collegamento degli elementi radianti del radiatore;
la figura 9 mostra una vista in sezione lungo il piano di sezione III del radiatore di figura 2B, in una terza variante del sistema di collegamento del radiatore; la figura 10 mostra una vista frontale del particolare di figura 9;
la figura 11 mostra una vista in sezione lungo il piano di sezione III del radiatore di figura 2B, in una quarta variante del sistema di collegamento del radiatore;
la figura 12 mostra una vista frontale del particolare di figura 11;
la figura 13 mostra la vista in sezione laterale del radiatore di figura 2c con lo schema delle forze applicate;
la figura 14 mostra una vista prospettica in esploso del sistema di collegamento di figura 11;
la figura 15a mostra una vista prospettica dell?assieme cardine e biella del sistema di collegamento di figura 14;
la figura 15b mostra una vista frontale dell?assieme di figura 15a quando il radiatore secondo l?invenzione ? nella posizione intermedia di figura 2b;
la figura 15c mostra una vista laterale dell?assieme di figura 15a;
la figura 15d mostra una vista posteriore dell?assieme di figura 14 quando il radiatore secondo l?invenzione ? nella posizione chiusa di figura 2a;
le figure 16a e 16b mostrano viste prospettiche anteriore e posteriore di una seconda forma di realizzazione del radiatore secondo l?invenzione;
la figura 17a mostra una vista prospettica in esploso dell?elemento di supporto del radiatore di figura 16a;
la figura 17b mostra una vista prospettica in esploso parziale e in sezione dell?elemento di supporto del radiatore di figura 16a;
le figure 18a e 18b mostrano viste prospettiche anteriore e posteriore di una terza forma di realizzazione del radiatore secondo l?invenzione;
la figura 19 mostra una vista prospettica posteriore del radiatore di figura 18b senza la piastra di copertura posteriore; e
la figura 20 mostra una vista in sezione frontale lungo il piano di sezione XX del radiatore di figura 19.
Facendo riferimento alle figure 1 ? 3 si osserva un radiatore per termoarredo secondo l?invenzione, in una prima forma di realizzazione, e indicato con il riferimento numerico 1.
Detto radiatore 1 prevede un corpo fisso 2 ed almeno un elemento di supporto 3 per asciugamani, salviette, indumenti o altri oggetti equivalenti.
In forme di realizzazione, qui non mostrate, il radiatore 1 pu? comprendere anche pi? elementi di supporto.
Nella prima forma di realizzazione mostrata nelle figure 1 e 2a ? 2c, il radiatore 1 ? del tipo a piastra scaldante in cui il corpo fisso 2 presenta una superficie esterna uniforme sostanzialmente piatta, ad esempio il radiatore 1 pu? essere del tipo della linea EXTRA-SLIM? della Richiedente. In altre forme di realizzazione il corpo fisso 2 pu? essere configurato diversamente.
L?elemento di supporto 3 ? vincolato in rotazione a detto corpo fisso 2 tramite almeno una cerniera 5 ed ? configurato in modo tale da ruotare rispetto a detto corpo fisso 2, in corrispondenza di detta almeno una cerniera 5, in modo tale da essere in grado di passare tra una posizione chiusa (mostrata in figura 2A) ed una o pi? posizioni aperte, in cui ? ruotato di un angolo maggiore e non uguale a 0?, preferibilmente fino a 45?, in particolare di circa 20? (mostrata in figura 2c), rispetto alla posizione chiusa, in cui sporge verso l?esterno oltre l?ingombro in profondit? del radiatore 1, e viceversa.
Come si pu? infatti osservare dalle figure allegate, nella posizione chiusa l?elemento di supporto 3 sostanzialmente non aumenta l?ingombro in profondit? del radiatore 1, contenendone l?ingombro e, grazie al movimento basculante nella posizione aperta permette l?utilizzo dell?elemento di supporto 3 come appendino in base alla necessit? dell?utente.
Quando il corpo fisso 2 ? del tipo a piastra scaldante, come mostrato nelle figure, detto elemento di supporto 3 pu? presentare anche esso una forma sostanzialmente piatta in modo tale che quando ? in posizione chiusa, la sua superficie esterna sia sostanzialmente complanare alla superficie esterna piatta del corpo scaldante 2.
Preferibilmente, come mostrato nelle figure, detto almeno un elemento di supporto 3 pu? presentare una forma sostanzialmente ad ?U? avente due primi bracci o bracci verticali 8 ed un secondo braccio o braccio orizzontale 9, sostanzialmente perpendicolare ai primi due 8, in cui i due primi bracci o bracci verticali 8 presentano una estremit? vincolata in rotazione sulla rispettiva cerniera 5.
Il braccio orizzontale 9 viene quindi utilizzato come appendino per supportare eventuali asciugamani 4.
Nella prima forma di realizzazione, il radiatore 1 ? disposto in modo tale che, nella configurazione chiusa del radiatore 1, la concavit? della forma ad ?U? dell?elemento di supporto 3 sia rivolta verso l?alto, e quindi il braccio orizzontale 9 sia disposto in corrispondenza della porzione inferiore del radiatore 1, tuttavia in altre forme di realizzazione, la concavit? potrebbe essere rivolta verso il basso, creando un?apertura a vasistas dell?elemento di supporto 3 rispetto al corpo fisso 2, oppure rivolta verso i lati, cosicch? gli asciugamani possano essere supportati dai primi bracci 8 dell?elemento di supporto 3, che divengono due appendini.
In altre forme di realizzazione non mostrate, detto almeno un elemento di supporto 3 pu? presentare almeno una porzione a forma di ?L? di cui il primo braccio o braccio verticale 8 presenta una estremit? vincolata in rotazione sulla cerniera 5 ed il secondo braccio o braccio orizzontale 9, sostanzialmente perpendicolare al primo 8, pu? essere ad esempio atto a supportare un asciugamano 4.
Inoltre, il radiatore 1 prevede mezzi di articolazione 7 del movimento dell?elemento di supporto 3 in grado di articolare il movimento dell?elemento di supporto 3 rispetto al corpo fisso 2 e in grado di bloccare in posizione l?almeno un elemento di supporto 3 almeno in detta posizione aperta di figura 2C. Solo tramite azione di un utente, in particolare su spinta sull?elemento di supporto 3 verso il corpo fisso 2, esso pu? essere richiuso.
Ci? permette di evitare che l?elemento di supporto 3 si richiuda da solo, inavvertitamente.
I mezzi di articolazione del movimento 7 sono previsti in corrispondenza e agenti su detta almeno una cerniera 5.
Detti mezzi di articolazione del movimento 7 comprendono una biella bifase 11 vincolata in rotazione in una prima estremit? 111 sulla cerniera 5 e in corrispondenza della seconda estremit? 112 sulla prima estremit? 121 di un attuatore lineare 12, preferibilmente un cilindro pneumatico 12, in particolare una molla a gas 12, a sua volta infulcrato, in particolare vincolato in rotazione, in corrispondenza della sua seconda estremit? 122 sul corpo fisso 2 del radiatore 1.
Tali mezzi di articolazione del movimento 7 permettono di determinare l?ampiezza di apertura massima dell?elemento di supporto 3 rispetto al corpo fisso 2. Preferibilmente, il cilindro pneumatico 12 pu? presentare una forza di spinta variabile in funzione della larghezza del radiatore 1, tale forza di spinta pu? essere compresa tra 200 N ? 350 N.
Sia in posizione aperta che chiusa l?elemento di supporto 3 sfrutta la forza esercitata dall?attuatore lineare 12. Quando l?elemento di supporto 3 ? in posizione aperta l?attuatore lineare 12 ? antagonista al peso dell?elemento di supporto 3, in aggiunta all?eventuale peso delle salviette, mentre quando l?elemento di supporto 3 ? in posizione chiusa sfrutta la forza di spinta Fs dell?attuatore lineare 12 per tenere l?elemento di supporto 3 fermamente chiuso.
Come mostrato in particolare in figura 3 la cerniera 5 prevede una sede fissa 51 solidale al corpo fisso 2 del radiatore 2, una sede mobile 53 solidale all?elemento di supporto 3 ed un cardine 52 inserito in entrambe le sedi 51 e 53 coassialmente all?asse di rotazione y della cerniera 5. Inoltre, il cardine 52 ? accoppiato solidalmente alla sede mobile 53 dell?elemento di supporto 3, in modo tale da essere in grado di ruotare su detto asse di rotazione y rispetto alla sede fissa 51 del corpo fisso 2.
Preferibilmente, la sede mobile 53 e il cardine 52 presentano una rispettiva apertura radiale 54 e 55 attraverso la quale sono inseriti mezzi di fissaggio 56 tra i due elementi, in particolare dette aperture radiali 54 e 55 sono filettate e gli elementi di fissaggio sono una vite 56.
Preferibilmente, il cardine 52 ? cavo lungo l?asse di rotazione y della cerniera 5. Inoltre, il cardine 52 ? preferibilmente in ottone.
Ancora, il cardine 52 presenta un perno fasato 57 atto a inserirsi in un rispettivo foro fasato 113 ricavato in corrispondenza della prima estremit? 111 della biella fasata 11.
La mutua posizione delle parti (biella 11 e attuatore lineare 12), mostrata con particolare riferimento a figure 2b e 2c, ? stata valutata in modo tale da poter beneficiare dell?inversione del momento torcente prodotto dalla molla a gas 12 durante l?escursione angolare del maniglione 3. Questo sia per avere spinta quando il maniglione 3 ? aperto e sia per avere un?azione di richiamo quando lo stesso ? chiuso.
In particolare, l?angolo ? tra il primo asse t della biella 11, in altre parole il primo asse t equivale all?asse passante tra le due estremit? 111 e 112 della biella 11, e il secondo asse o asse fisso s passante per il fulcro di rotazione 111 della biella 11 e il fulcro di rotazione 122 dell?attuatore lineare 12 risulta essere di -5?, quando il radiatore ? in posizione di chiusura di figura 2A, e di 20? quando il radiatore 1 ? nella posizione di apertura di figura 2C. Pi? in generale quando il radiatore 1 ? nella posizione di chiusura di figura 2? l?angolo ? pu? essere minore di 0?, preferibilmente fino a -10?.
In altre forme di realizzazione detto angolo ?, in posizione di apertura, pu? essere compreso tra 15? e 45?.
In particolare, come si pu? osservare da figura 2a l?attuatore lineare 12 richiama in chiusura l?elemento di supporto 3. In seguito all?azione dell?utente sull?elemento di supporto 3, superato il punto in cui il primo asse t e il secondo asse s si trovano allineati (mostrato in figura 2b) l?attuatore lineare 12 spinge e sostiene in apertura l?elemento di supporto 3 fino ad arrivare alla posizione di apertura mostrata in figura 2c. La mutua posizione delle parti, in particolare della biella 11 e dell?attuatore lineare 12, ? stata valutata in modo tale da poter beneficiare dell?inversione del momento torcente prodotto dalla molla a gas 12 durante l?escursione angolare del dell?elemento di supporto 3. Ci? permette di ottenere una spinta sia quando l?elemento di supporto 3 ? aperto e sia per avere un?azione di richiamo quando lo stesso ? chiuso.
Tale escursione del movimento reciproco tra la biella 11 e l?attuatore lineare 12 ? ottenuto, in particolare, grazie all?orientamento dell?accoppiamento fasato tra il cardine 52 e la biella 11, come meglio mostrato nelle figure 15a ? 15d, anche se per una diversa variante del sistema di collegamento.
Tale accoppiamento fasato permette di ottenere una opportuna fase in modo che il moto risulti regolato nel suo cinematismo.
In particolare, la bielletta 11, preferibilmente realizzata in lamiera di acciaio, presenta una sede fasata 113, in corrispondenza della prima estremit? 111 o fulcro di rotazione della biella 11, orientata lungo il proprio asse di simmetria s? di un angolo ??, preferibilmente equivalente a -5?, rispetto al primo asse t della della biella 11, consentendo alla biella 11 di essere calettata sul mozzo o perno fasato 57 del cardine 52 di detto angolo ?? al fine di rispettare la catena cinematica del movimento richiesto.
La sede fasata 113 e il mozzo o perno fasato 57 del cardine hanno una sagomatura tale da impedire la rotazione reciproca e quindi l?accoppiamento fisso.
In particolare, detta sede fasata di detta biella comprende almeno un?indentatura 114 avente un?asse di simmetria s?, detto asse di simmetria s? essendo orientato rispetto a detto primo asse t della biella 11 di un angolo fisso ??, equivalente a detto primo angolo ? quando detto elemento di supporto (3) ? in detta posizione chiusa, preferibilmente equivalente a -5?. Nella specifica forma di realizzazione presentano una forma circolare dotata di due indentature 114, a forma di ala, ricavate lungo detto asse di simmetria s?. Eventualmente potrebbe essere ricavata un?unica indentatura 114, anche disposta in posizione diversa, purch? blocchi l?orientamento reciproco tra la biella 11 e il cardine 52, impedendone la rotazione reciproca. In funzione della profondit? della struttura, del peso dell?elemento di supporto, della lunghezza della bielletta e della forza scelta per l?attuatore lineare, in particolare della molla a gas, si possono coprire escursioni angolari maggiori di quelle definite per il radiatore secondo la forma di realizzazione descritta. In particolare, facendo riferimento allo schema di figura 13, si pu? osservare come esista una relazione in grado di valutare l?equilibrio le forze scambiate in funzione della geometria del cinematismo.
In particolare in figura 13 si osservano i seguenti parametri
LB [mm] = lunghezza della biella 11;
H [mm] = altezza dell?elemento di supporto 3;
L [mm] = larghezza dell?elemento di supporto 3, utile per ricavare il peso dell?elemento di supporto 3;
FMolla [N] = forza della molla a gas 12, o forza di spinta Fs dell?attuatore lineare 12;
? = angolo di rotazione dell?elemento di supporto 3; PMan [kg] = Peso strutturale dell?elemento di supporto 3;
PLiq [kg] = Peso del fluido contenuto nell?elemento di supporto 3;
k = coefficiente di sicurezza = 1,3
D1f (H;?) = braccio del carico agente;
D2f (LB;?) = braccio della molla a gas 12.
Dati tali parametri, la relazione tra di essi ? indicata dalla seguente formula:
2 ? FMolla ? D2f(LB;?) = (PMan PLiq) ? D1(H;?) ? k La somma tra PMan PLiq equivale al peso P dell?elemento di supporto 3.
Nella specifica forma di realizzazione in cui l?elemento di supporto 3 presenta una forma ad ?U? i mezzi di articolazione 7 sono disposti in corrispondenza di entrambe le cerniere 5, sia per motivi di simmetria, che per opportunit? nell?applicazione di forze e reazioni vincolari.
Grazie alla soluzione secondo l?invenzione, il cinematismo agisce direttamente sulla cerniera 5 e pu? essere collocato nel corpo fisso 2, in particolare, dietro o a fianco della piastra scaldante, in modo da non essere visibile durante l?uso del radiatore 1.
Grazie al sistema di movimentazione sviluppato, nel radiatore secondo l?invenzione sono vantaggiosamente nascoste nella parte posteriore del radiatore 1 i componenti che regolano il movimento dell?elemento di supporto 3, ovviando all?inestetismo degli stessi.
Oggetto di particolare ricerca ed attenzione sono stati il cardine e la bielletta, poich? nei limiti di ingombro propri del prodotto (profondit? di soli 45 mm) si ? dovuto condensare tutto il meccanismo risolvendo il problema di un movimento regolato ed ottenendo una via di accesso per le connessioni idrauliche all?appendice.
Grazie al cinematismo del radiatore, vantaggiosamente si ottengono le seguenti funzioni:
- mantenere in posizione il sistema nella configurazione chiusa;
- aprire il sistema dopo che l?utente ha manualmente estratto il braccio di uno spazio tale da superare il ?punto morto?;
- mantenere il sistema in posizione aperta;
- svolgere un?azione ?smorzante? delle rotazioni del sistema.
Inoltre, secondo l?invenzione, preferibilmente l?elemento di supporto 3 del radiatore 1 pu? essere riscaldato tramite il passaggio idraulico del fluido termovettore proveniente dal corpo fisso 2 e scaldante del radiatore 1.
In una prima variante dei mezzi di collegamento del radiatore 1 secondo l?invenzione, mostrata in figura 4, pu? essere previsto un collegamento tra i condotti passanti nel corpo fisso 2 e il condotto inserito nell?elemento di supporto 3 tramite condotti flessibili esterni di raccordo 13 alla struttura del radiatore 1, in particolare, passanti nella porzione posteriore del radiatore 1. Tale soluzione permette di unire i condotti in maniera semplice ed efficace. Tali condotti sono in collegamento di fluido tra di loro, preferibilmente in parallelo.
Tuttavia, risulta visibile da una vista dall?alto o laterale del radiatore 1.
Al fine di nascondere anche i mezzi di collegamento esterni al corpo del radiatore, e per migliorare l?efficienza di tale collegamento, ? stata sviluppata una seconda variante realizzativa, mostrata nelle figure 5 - 7.
La seconda variante del sistema idraulico di collegamento ? disposta in corrispondenza della cerniera 5 del sistema di movimentazione 7 descritto in precedenza.
Ci? in particolare ? reso possibile dal fatto che il cardine mobile 52 della cerniera 5 ? cavo e quindi attraverso di esso ? possibile permettere il passaggio di un condotto in grado di mettere in comunicazione di fluido i condotti del corpo fisso 2 con il condotto passante nell?elemento di supporto 3.
In particolare, all?interno del cardine cavo 5 ? disposto coassialmente al suo interno un condotto intermedio 14, che nella forma di realizzazione mostrata coincide con un tubo di mandata o ritorno 14 in collegamento di fluido con il condotto disposto nell?elemento di supporto 3.
Tale tubo di mandata o ritorno 14 ? preferibilmente un tubo in rame per l?entrata o l?uscita del fluido termovettore nell?elemento di supporto 3 e proveniente dai condotti disposti nel corpo fisso 2 del radiatore 1 o direttamente dalla mandata esterna del fluido termovettore caldo.
Inoltre, i mezzi di collegamento secondo la seconda variante prevedono un condotto di raccordo 15, in particolare un condotto di raccordo 15 a gomito di 90?, in grado di collegare il tubo di mandata/ritorno 14 con il condotto passante nell?elemento di supporto 3.
Preferibilmente, come mostrato in figura 7 pu? essere previsto un elemento di copertura 16, in particolare un carter 16 in lamiera, per coprire nella porzione posteriore del radiatore 1 il condotto di raccordo 15. Per ottenere il risultato atteso si ? utilizzato un condotto di raccordo a gomito 15 avvitato sul condotto dell?elemento di supporto 3. Il condotto di raccordo a gomito 15 pu? essere selezionato in modo tale da permette la connessione con tubi in rame o tecnopolimero.
Il condotto intermedio 14 trova passaggio nel cardine cavo 5. Si sfrutta in questo caso il grado di libert? offerto dal condotto di raccordo 15 per permettere la rotazione del tubo durante il movimento dell?elemento di supporto 3. Il condotto di raccordo 15 consente la rotazione assiale del tubo 14 sull?innesto del condotto di raccordo 15.
A copertura del condotto di raccordo idraulico 15 si ? utilizzata una cover 16 in lamiera fissata mediante vite.
Preferibilmente, come mostrato in figura 8, il collegamento tra i condotti nel corpo fisso 2 e il condotto nell?elemento di supporto 3 avviene in serie. In uso, il fluido termovettore caldo (mostrato in colore rosso o con freccia piena) entra in corrispondenza dell?apertura d?ingresso 17 del corpo fisso 2 scaldante passando solamente attraverso un condotto di mandata 18 presente nel corpo fisso 2, e, passando per un primo condotto intermedio 14, prosegue poi nel condotto di raccordo 15 ed alimenta il secondo condotto 19 disposto nell?elemento di supporto 3, percorrendolo integralmente. Successivamente, il fluido termovettore defluisce dal secondo condotto 19 presente nell?elemento di supporto 3 attraverso il condotto di raccordo 15 disposto in corrispondenza dell?altra estremit? dell?elemento di supporto 3 e, attraverso un secondo condotto intermedio 14, entra nuovamente nel corpo fisso 2 inserendosi in un primo collettore 20, alimentando attraverso esso una pluralit? di primi condotti o elementi radianti 21 e passando quindi in un secondo collettore 22 disposto nelle estremit? opposte dei primi condotti 21. Tra i collettori 20 e 22 e i primi condotti 21 il fluido termovettore scorre in parallelo. Dal secondo collettore 22 il fluido termovettore, oramai raffreddato rispetto alla temperatura di ingresso, defluisce, mediante un condotto di raccordo 23, verso il condotto di ritorno 24 dal quale esce dal radiatore attraverso l?apertura di uscita 25 (qui il fluido termovettore ? mostrato con frecce di colore blu o frecce non piene).
La circuitazione in serie tra i condotti presenti nell?elemento di supporto 3 e nel corpo fisso 2 del radiatore 1 ha un passaggio obbligato che rende pi? omogeneo il riscaldamento del prodotto con minori gradienti termici, ne migliora la disaerazione e rendere pi? efficace ed efficiente la circolazione del fluido termovettore.
Lo schema idraulico applicato al radiatore di figure 5 ? 7 viene mostrato in figura 8. Tuttavia pu? essere applicato anche alle altre forme di realizzazione illustrate.
Facendo riferimento alle figure 9 e 10 si osserva una terza variante del sistema idraulico per il radiatore 1 secondo l?invenzione. La soluzione risulta essere simile alla seconda variante, ma consente di migliorare ulteriormente l?estetica del radiatore oggetto dell?invenzione. Infatti, permette di eliminare il carter di copertura del raccordo e il raccordo stesso che ? ricavato in una porzione battente 26 dell?elemento di supporto 3 o in un corpo separato 26 solidamente accoppiato, in particolare saldato, all?elemento di supporto 3.
Tale porzione battente 26 ? un elemento monoblocco nel quale ? ricavato un condotto di raccordo 15, la sede mobile 53 per il cardine 52 e l?apertura radiale 55 per i mezzi di fissaggio 56.
Tale porzione battente 26 dell?elemento di supporto 3 presenta quindi un condotto di raccordo 15 in grado di mettere in collegamento di fluido il condotto intermedio 14 con il condotto passante nell?elemento di supporto 3. Inoltre, per migliorare la tenuta tra il condotto intermedio 14 e il condotto di raccordo 15 ricavato nella porzione battente 26 sono previste una o pi? sedi 27, in particolare due sedi 27, per elementi di tenuta 28, in particolare O?ring 28.
Nella terza variante, la porzione battente diviene vantaggiosamente sia un componente della catena cinematica che permette il movimento dell?elemento di supporto 3, che un componente dei mezzi di collegamento.
Osservando le figure 11, 12 e 14 ? mostrata una quarta variante dei mezzi di collegamento del radiatore 1 secondo l?invenzione. Rispetto alla terza variante, la tenuta idraulica ? affidata ad un raccordo idraulico lineare 29. Questa soluzione ? stata sviluppata per rendere pi? robusto il processo di assemblaggio del prodotto poich? tutti componenti mobili sono uniti per mezzo di filettatura e non si rende necessaria cura ed attenzione nel posizionare gli O-ring nella loro sede, come richiesto nella terza variante.
In questo caso viene utilizzato un elemento di raccordo lineare 29, in particolare per tubi in rame, che mette in comunicazione di fluido il condotto intermedio 14 con una prolunga 30 che viene a sua volta avvitato in una prima estremit? al raccordo lineare 29, preferibilmente tramite un manicotto 33, e ad una seconda estremit? ad una sede filettata 31 ricavata nella porzione battente 26.
In particolare, la prolunga 30 ? una porzione di tubo rigido, preferibilmente in acciaio, che presenta un andamento lineare ed ? inserito nel cardine cavo 52 coassialmente all?asse di rotazione y della cerniera 5. Preferibilmente le sedi filettate del raccordo lineare 29 e della porzione battente 26 dell?elemento di supporto 3 sono del tipo G1/8?, preferibilmente la prolunga 30 quando ? in acciaio pu? essere anche saldobrasata alla sede filettata 31 nella porzione battente 26.
Inoltre, per bloccare in posizione la biella 11 sul cardine 52, pu? essere previsto un anello di arresto 32, preferibilmente in acciaio, in particolare del tipo Seeger D20, che viene alloggiato in una sede 58 ricavata in corrispondenza del perno fasato 57 del cardine 52.
Nel processo di ottenimento del radiatore 1 secondo la quarta variante, una volta posizionato l?elemento di supporto 3 rispetto al corpo fisso 2, si accoppiano le prolunghe 30 nelle rispettive sedi 31 delle porzioni battente 26, anche con l?eventuale saldobrasatura successiva, si inserisce il cardine cavo 52 coassialmente alle prolunghe 30 e si collegano idraulicamente le prolunghe 30 con il condotto intermedio 14 tramite il raccordo lineare 29.
I sistemi di collegamento idraulico descritti, e in particolare quello descritto per la quarta variante, possono essere impiegati anche con altri mezzi di articolazione dell?elemento di supporto rispetto al corpo fisso e quindi con cinematismi diversi dal sistema biella ? attuatore lineare descritti nel presente testo.
Vantaggiosamente, il radiatore secondo l?invenzione consente il passaggio del fluido termovettore tra il corpo fisso e l?elemento di supporto, senza ostacolare la mobilit? dell?elemento di supporto nei diversi gradi di ampiezza.
Ci? permette all?elemento di supporto di svolgere un ruolo attivo anche nel riscaldamento. Attivo poich? l?elemento di supporto 3 ? percorso al suo interno dal fluido termovettore e pertanto partecipa attivamente alla funzione di riscaldamento e/o asciugatura delle salviette.
Nelle forme di realizzazione mostrate nelle figure 1 ? 15 del radiatore 1 secondo l?invenzione, l?elemento di supporto 3 ? preferibilmente ottenuto tramite la saldatura a tenuta di sezioni tubolari. In particolare, i due bracci verticali 8 in profilato, preferibilmente di 50 x 20 mm, sono saldati con il braccio orizzontale 9 in profilato, preferibilmente di 100 x 20 mm, per ottenere la conformazione ad ?U?.
Tuttavia, tale metodo di procedimento anche se economico e veloce, pu? presentare degli svantaggi, come una ridotta pressione massima di esercizio del radiatore e un?alta temperatura superficiale raggiunta dall?elemento di supporto 3. Tale alta temperatura rende poco piacevole per l?utente movimentare quindi l?elemento di supporto 3.
In particolare, ci? ? dovuto al fatto che in tale soluzione nell?intero volume dell?elemento di supporto 3 scorre il fluido termovettore, comportando quindi elevate temperature superficiali dell?elemento di supporto 3, simili alle temperature del corpo fisso 2 del radiatore 1.
Infatti, il radiatore 1 secondo l?invenzione, grazie alla sua efficienza di esercizio, potendo raggiungere anche i 70? - 75? C, pu? rendere il contatto e quindi la movimentazione dell?elemento di supporto 3 poco confortevole per l?utente quando raggiunge tali temperature.
Inoltre, un ulteriore svantaggio di utilizzare tubolari o profilati lunghi, ad esempio di lunghezza di 50 mm o 100 mm, se stressati con pressioni di esercizio proprie dei radiatori 1 per termoarredo (generalmente una pressione di esercizio maggiore di 5 Bar), essi si possono deformare, riducendo l?impatto estetico del radiatore 1.
Per risolvere tali problematiche, ? stata sviluppata una seconda variante dell?elemento di supporto 3 del radiatore 1 secondo l?invenzione, mostrata nelle figure 16a ? 16b e 17a ? 17b.
Gli elementi in comune con il radiatore 1 secondo la forma di realizzazione descritta in precedenza verranno indicati con i medesimi riferimenti numerici.
L?elemento di supporto 3 nella seconda variante ? ottenuto dall?unione di almeno due lamiere sagomate 34 e 35, in particolare nella particolare forma di realizzazione mostrata nelle figure 16a ? 16b e 17a ? 17b, una prima lamiera sagomata frontale 34 e due lamiere sagomate posteriori 35.
Tali lamiere 34 e 35 sono sagomate in modo tale da seguire il profilo sagomato dell?elemento di supporto 3, in particolare il profilo ad ?U?. Tali lamiere 34 e 35 risultano essere semplici da sagomare ed essendo particolarmente sottili, risultano essere piuttosto leggere.
All?interno di dette lamiere sagomate 34 e 35 ? alloggiato il secondo condotto 19 in collegamento di fluido con le due porzioni battente 26 del sistema di collegamento, disposte in corrispondenza delle due estremit? libere dei bracci verticali 8 dell?elemento di supporto 3 e atte ad essere in collegamento di fluido con i condotti disposti nel corpo fisso 2 in cui scorre il fluido termovettore.
Preferibilmente, anche tale secondo condotto 19 ? piegato in modo tale da avere una forma ad ?U? in modo da seguire il profilo dell?elemento di supporto 3.
Il secondo condotto 19 ? fissato alla lamiera frontale 34, o alle lamiere posteriori, mediante una pluralit? di alette sagomate 36 atte a bloccare in posizione il secondo condotto 19 e al tempo stesso agendo da ponti termici tra il secondo condotto 19 percorso dal fluido termovettore e le lamiere 34 e 35 concorrendo ad accrescere lo scambio termico tra tali componenti. Dette alette sagomate 36 sono preferibilmente saldate ad una lamiera 34 o 35, in particolare alla lamiera frontale 34.
Inoltre, ciascuna aletta sagomata 36 presenta due porzioni piatte 37, di larghezza sostanzialmente equivalente allo spessore dell?elemento di supporto 3 in modo tale da avere i lati in contatto con dette lamiere 34 e 35, e presenta una fascia di collegamento 38 tra dette porzioni piatte 37 per formare una cavit? per il passaggio del secondo condotto 19.
Grazie a tale configurazione dell?elemento di supporto 3 vantaggiosamente non si ottiene un impatto sulla pressione di esercizio del radiatore, in quanto il secondo condotto 19 presenta dimensioni standard, equivalenti agli altri condotti del corpo fisso 2.
Inoltre, grazie a tale configurazione dell?elemento di supporto 3 esso non presenta la medesima temperatura del corpo fisso 2.
Infatti, con la soluzione dell?elemento di supporto 3 descritta, il fluido termovettore insiste solo all?interno di un tubo di sezione circolare 9 altamente pi? performante per la resistenza alle pressioni, mentre per quanto riguarda le temperature superficiali il minor contenuto di fluido termovettore unitamente ad un trasferimento indiretto e degradato del calore tra il secondo condotto 19, le porzioni sagomate 36 e le lamiere 34 e 35 rendono queste sempre adatte ad asciugare/riscaldare le salviette senza per? eccedere nei valori massimi anche quando le temperature di mandata sono alte, il tutto ovviamente senza compromettere le temperature raggiungibili del corpo fisso 2 del radiatore 1.
Alternativamente alla forma di realizzazione del radiatore 1 secondo l?invenzione descritta, in sostituzione del sistema di riscaldamento idraulico descritto, che prevede lo scorrimento di un fluido termovettore riscaldato all?interno di condotti idraulici passanti sia per il corpo fisso 2 del radiatore 1 sia per l?elemento di supporto 3, pu? essere previsto il riscaldamento termico ad alimentazione elettrica.
Un esempio di tale terza forma di realizzazione del radiatore secondo l?invenzione, ? mostrato nelle figure 18a ? 18b, 19 e 20.
Tale soluzione non differisce nel cinematismo e nella configurazione strutturale dalle forme di realizzazione del radiatore 1 secondo l?invenzione descritte in precedenza, se non per la sostituzione dei condotti idraulici con un sistema radiante a resistenze termiche 41 in filo scaldante disposto nel corpo fisso 2 e passante anche per l?elemento di supporto 3.
Tale sistema di resistenze termiche ? connesso ad un?unit? di potenza 42, preferibilmente disposta nel corpo fisso 2, e controllate da un?unit? di controllo, in particolare un cronotermostato, preferibilmente a radio frequenza.
In forme di realizzazione non mostrate e descritte, il radiatore potrebbe essere del tipo misto e prevedere mezzi di riscaldamento sia elettrici che idraulici.
In quel che precede sono state descritte le preferite forme di realizzazione e sono state suggerite delle varianti della presente invenzione, ma ? da intendersi che gli esperti del ramo potranno apportare modificazioni e cambiamenti senza con ci? uscire dal relativo ambito di protezione, come definito dalle rivendicazioni allegate.

Claims (21)

RIVENDICAZIONI
1. Radiatore (1) per termoarredo comprendente un corpo fisso (2) ed almeno un elemento di supporto (3) per salviette, detto almeno un elemento di supporto (3) essendo vincolato in rotazione a detto corpo fisso (2) tramite almeno una cerniera (5) sulla quale agiscono mezzi di articolazione (7) configurati in modo tale da agire su detto elemento di supporto (3) per farlo ruotare lungo un asse di rotazione (y) rispetto a detto corpo fisso (2) tra una posizione chiusa ed almeno una posizione aperta, in cui ? ruotato di un angolo maggiore e non uguale a 0?, preferibilmente fino a 45?, detto radiatore (1) essendo caratterizzato dal fatto che detti mezzi di articolazione (7) comprendono una biella (11), associata a detta cerniera (5) tramite un accoppiamento fasato, ed un attuatore lineare (12) agente su detta biella (11) e vincolato a detto corpo fisso (2).
2. Radiatore (1) secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che detto attuatore lineare ? un cilindro pneumatico (12), in particolare una molla a gas (12).
3. Radiatore (1) secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che detto attuatore lineare (12) e detta biella (11) sono configurati in modo tale che sia quando detto elemento di supporto (3) ? in detta posizione aperta o in detta posizione chiusa, l?attuatore lineare (12) eserciti una forza di spinta (Fs) maggiore della forza esercitata su detta biella (11) dal peso di detto elemento di supporto (3).
4. Radiatore (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1 ? 3, caratterizzato dal fatto che la biella (11) presenta una prima estremit? (111) fissa vincolata in rotazione con detta cerniera (5), ed una seconda estremit? (112), opposta alla prima estremit? (111), dal fatto che detto attuatore lineare (12) presenta una prima estremit? (121), vincolata in rotazione a detta seconda estremit? (112) di detta biella (11), ed una seconda estremit? (122) fissa vincolata in rotazione con detto corpo fisso (2) del radiatore (1), dal fatto che quando detto elemento di supporto (3) ? in detta posizione chiusa il primo asse (t) passante per le estremit? (111, 112) di detta biella (11) ? orientato di un primo angolo (?) minore di 0?, preferibilmente fino a -10?, in particolare equivalente a -5?, rispetto ad un secondo asse fisso (s) passante per le estremit? fisse (111, 122) di detta biella (11) e di detto attuatore lineare (12) e dal fatto che quando detto elemento di supporto (3) ? in detta posizione aperta, detto primo angolo (?) ? maggiore di 0?, preferibilmente compreso tra 15? e 45?, preferibilmente equivalente a 20?.
5. Radiatore (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta biella (11) presenta una sede fasata (113) e dal fatto che detta cerniera (5) presenta un cardine (52) avente un perno fasato (57) sagomato in modo tale da accoppiarsi ed inserirsi fermamente in detta sede fasata (113) della biella (11).
6. Radiatore (1) secondo le rivendicazioni 4 e 5, caratterizzato dal fatto che detta sede fasata (113) di detta biella (11) comprende almeno un?indentatura (114) avente un?asse di simmetria (s?), detto asse di simmetria (s?) essendo orientato rispetto a detto primo asse (t) della biella (11) di un angolo fisso (??), equivalente a detto primo angolo (?) quando detto elemento di supporto (3) ? in detta posizione chiusa, preferibilmente equivalente a -5?.
7. Radiatore (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che dati i seguenti parametri:
LB [mm] = distanza tra i fulcri (11, 112) della biella (11);
H [mm] = altezza dell?elemento di supporto (3);
Fs [N] = forza di spinta dell?attuatore lineare (12); ? = detto primo angolo (?);
P [kg] = Peso dell?elemento di supporto (3);
k = coefficiente di sicurezza = 1,3
D1f (H;?) = braccio del carico agente di detto elemento di supporto (3);
D2f (LB;?) = braccio dell?attuatore lineare (12);
la relazione tra di essi ? indicata dalla seguente formula:
8. Radiatore (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta cerniera (5) prevede una sede fissa (51) solidale al corpo fisso (2) del radiatore (1), una sede mobile (53) solidale all?elemento di supporto (3) ed un cardine (52) inserito in entrambe le sedi (51, 53) coassialmente all?asse di rotazione (y) della cerniera (5) e accoppiato solidalmente alla sede mobile (53) dell?elemento di supporto (3) in modo tale che quando elemento di supporto (3) passa da detta posizione chiusa a detta posizione aperta, e viceversa, detto cardine (52) ruota su detto asse di rotazione (y) rispetto alla sede fissa (51) del corpo fisso (2).
9. Radiatore (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere primi mezzi di riscaldamento alloggiati in detto corpo fisso (2), preferibilmente secondi mezzi di riscaldamento sono alloggiati in detto elemento di supporto (3) e sono collegati a detti primi mezzi di riscaldamento tramite mezzi di collegamento.
10. Radiatore (1) secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che detta cerniera (5) presenta un cardine (52) cavo lungo l?asse di rotazione (y) e dal fatto di prevedere primi mezzi di riscaldamento in detto corpo fisso (2) e secondi mezzi di riscaldamento in detto elemento di supporto (3) e mezzi di collegamento (14, 30) tra detti primi e secondi mezzi di riscaldamento passanti per detto cardine (52) cavo.
11. Radiatore (1) secondo la rivendicazione 9 o 10, caratterizzato dal fatto che detti primi mezzi di riscaldamento, ed eventualmente detti secondi mezzi di collegamento, sono condotti idraulici in collegamento di fluido tra di loro per il passaggio di un fluido termovettore riscaldato.
12. Radiatore (1) secondo le rivendicazioni 10 e 11, caratterizzato dal fatto di comprendere una pluralit? di primi condotti (21) disposti in detto corpo fisso (2), almeno un secondo condotto (19) disposto in detto elemento di supporto (3) e un condotto intermedio (14; 14, 30) per il passaggio del fluido termovettore tra detti primi condotti (21) e detto almeno un secondo condotto (19), detto condotto intermedio (14; 14, 30) essendo passante in detto cardine cavo (52) ed un condotto di raccordo (13; 15) tra detto condotto intermedio (14; 14, 30) e detto secondo condotto (19).
13. Radiatore (1) secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che detto condotto di raccordo (15) ? un raccordo a gomito o ? un tubo flessibile (13) disposto nella faccia posteriore di detto radiatore (1).
14. Radiatore (1) secondo la rivendicazione 12 o 13, caratterizzato dal fatto che detto condotto di raccordo (15) ? ricavato in una porzione battente (26) dell?elemento di supporto (3) o in un corpo separato (26) solidamente accoppiato, in particolare saldato, all?elemento di supporto (3).
15. Radiatore (1) secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che detto condotto intermedio comprende una prima porzione (14), disposta in detto corpo fisso (20), ed una seconda porzione di collegamento (30) passante per detto cardine cavo (52) e che presenta le estremit? filettate, dal fatto di prevedere un raccordo idraulico lineare (29) in comunicazione di fluido e a cavallo tra detta prima porzione (14) del condotto intermedio e la prima estremit? di detta seconda porzione di collegamento (30) del condotto intermedio, alla quale ? avvitato, e dal fatto che la seconda estremit? di detta seconda porzione di collegamento (30) ? avvitata su di una sede filettata (31) ricavata in detta porzione battente (26).
16. Radiatore (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 11 ? 15, caratterizzato dal fatto che detto elemento di supporto (3) ? formato da lamiere sagomate (34, 25) di spessore sottile, all?interno delle quali ? alloggiato l?almeno secondo condotto (19) e fissato ad esse tramite una pluralit? di alette sagomate (36) atte a bloccare in posizione il condotto (19) e al tempo stesso agendo da ponti termici tra il secondo condotto (19) e le lamiere (34, 35).
17. Radiatore (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 11 ? 16, caratterizzato dal fatto che il collegamento di fluido tra la pluralit? di primi condotti (21) disposti nel corpo fisso (2) e l?almeno un secondo condotto (19) disposto nell?elemento di supporto (3) avviene in serie.
18. Radiatore (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 11 ? 17, caratterizzato dal fatto di comprendere un condotto di mandata (18) disposto nel corpo fisso (2) per l?ingresso del fluido termovettore riscaldato e in collegamento di fluido con l?almeno un secondo condotto (19) disposto in detto elemento di supporto (3) attraverso almeno un condotto intermedio (14; 14, 30), detto secondo condotto (19) essendo in comunicazione di fluido con la pluralit? di primi condotti (21) disposti in detto corpo fisso (2) tramite un collettore di mandata (20), detti secondi condotti (2) essendo in comunicazione di fluido con un collettore di uscita (22) a sua volta in collegamento di fluido con il condotto di ritorno (24) per l?uscita dal radiatore (1) del fluido termovettore.
19. Radiatore (1) secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che detta pluralit? di secondi condotti (21) sono in collegamento di fluido tra di loro in parallelo tramite detti collettori di mandata (20) e di uscita (22).
20. Radiatore (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 9 o 10, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di riscaldamento sono un sistema radiante a resistenze termiche (41) connesso ad un?unit? di potenza (42), preferibilmente disposta nel corpo fisso (2), e controllate da un?unit? di controllo, in particolare un cronotermostato, preferibilmente a radio frequenza.
21. Radiatore (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto elemento di supporto (3) presenta una forma sostanzialmente ad ?U? avente due primi bracci o bracci verticali (8) ed un secondo braccio o braccio orizzontale (9), sostanzialmente perpendicolare ai primi bracci (8), in cui i due primi bracci o bracci verticali (8) presentano una estremit? vincolata in rotazione a detto corpo fisso (2) sulla rispettiva cerniera (5).
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