IT202100014021A1 - Serratura motorizzata - Google Patents
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Description
DESCRIZIONE
annessa a domanda di brevetto per invenzione industriale avente per titolo:
SERRATURA MOTORIZZATA
DESCRIZIONE
La presente invenzione riguarda il settore delle serrature elettromeccaniche. In particolare, la presente invenzione ha per oggetto una serratura motorizzata, vale a dire una serratura con chiavistello a movimentazione motorizzata, dotata di un dispositivo di blocco anch?esso ad attivazione motorizzata.
In generale, le serrature motorizzate sono convenientemente utilizzate nel contesto della chiusura di sportelli, porte e simili nel caso in cui sia necessario ottenere un considerevole livello di sicurezza.
La presente invenzione ? rivolta, pi? in particolare, a serrature motorizzate che trovano applicazione nel settore della sicurezza di alto livello come, ad esempio, in casseforti professionali. In particolare, le serrature motorizzate di questa tipologia possono trovare applicazione come dispositivi di blocco per meccanismi di apertura di catenacci di un mezzoforte. Tuttavia, ci? non deve essere inteso come limitante per la presente invenzione, in quanto essa pu? trovare applicazione anche in altre situazioni nelle quali sia necessario ottenere un considerevole livello di sicurezza, come ad esempio nel caso di casseforti ad uso domestico o di contenitori di sicurezza.
Le serrature motorizzate presenti nella tecnica nota comprendono un corpo principale che ? configurato per alloggiare e per proteggere i componenti interni, e che presenta un?apertura. Generalmente il corpo principale ? un corpo scatolare costituito di materiale metallico, in modo tale da configurarsi come un involucro resistente ad eventuali tentativi di scassinamento.
Le serrature motorizzate note comprendono, inoltre, un chiavistello, che ? montato nel corpo principale e che ? mobile rispetto a esso. Il chiavistello ? generalmente mobile tra una posizione di chiusura e una posizione di apertura, e si muove attraverso l?apertura definita dal corpo principale.
Quando il chiavistello ? nella posizione di chiusura, il chiavistello ? sporgente rispetto al corpo principale, attraverso l?apertura, e la serratura motorizzata ? chiusa; in questo caso, quando la serratura motorizzata ? utilizzata come dispositivo di blocco del meccanismo di apertura dei catenacci del mezzoforte, il chiavistello nella posizione di chiusura blocca l?apertura del meccanismo di apertura. Quando il chiavistello ? nella posizione di apertura, invece, il chiavistello ? retratto all?interno del corpo principale e la serratura motorizzata ? aperta; in questo caso il chiavistello generalmente non sporge rispetto al corpo principale permettendo di conseguenza l?apertura del meccanismo di apertura.
In generale nel settore delle serrature, e di conseguenza anche nel settore delle serrature motorizzate, la movimentazione del chiavistello dalla posizione di chiusura alla posizione di apertura, ? definita come ?apertura della serratura?, mentre la movimentazione del chiavistello dalla posizione di apertura alla posizione di chiusura ? definita come ?chiusura della serratura?. Le serrature motorizzate presenti nella tecnica nota comprendono un motore, che determina la movimentazione del chiavistello tra la posizione di chiusura e la posizione di apertura, vale a dire l?apertura e/o la chiusura della stessa serratura motorizzata, direttamente o indirettamente.
In particolare, la presente invenzione pu? trovare vantaggiosa applicazione in serrature motorizzate in cui sia richiesta la movimentazione automatica del chiavistello della serratura.
In questa tipologia di serrature motorizzate, l?apertura avviene fornendo una chiave di accesso ad una interfaccia di comando elettronica, che ? elettricamente collegata alla serratura motorizzata. A titolo di esempio, la chiave di accesso pu? essere un codice di accesso contenente cifre e/o numeri; nel caso in cui tale codice di accesso venga riconosciuto come codice corretto, il motore viene alimentato dall? interfaccia di comando, e il chiavistello viene movimentato dal motore dalla posizione di chiusura alla posizione di apertura. In altri casi, le serrature motorizzate prevedono una diversa tipologia di chiave di accesso come, ad esempio, un?impronta digitale o un riconoscimento facciale. In altri casi ancora il motore non ? attivato tramite una chiave di accesso ma tramite una diversa tipologia di attivazione. L?applicazione della presente invenzione, non ? comunque condizionata n? dalla tipologia della chiave di accesso, n? dalla tipologia di attivazione prevista per il motore.
Le serrature motorizzate note possono essere classificate in serrature motorizzate con chiavistello a trascinamento motorizzato e motorizzato a scrocco.
Come descritto in precedenza, anche la chiusura della serratura pu? prevedere che la movimentazione del chiavistello sia effettuata dal motore, pur essendo note anche soluzioni in cui la movimentazione del chiavistello ? effettuata da una molla.
Nella tecnica nota sono presenti serrature motorizzate con diverse modalit? di chiusura. Alcune serrature motorizzate prevedono che il chiavistello venga movimentato dal motore dalla posizione di apertura alla posizione di chiusura quando, dopo l?apertura, vengano abilitati dei consenti esterni (ad esempio dei contatti elettrici sulla porta) o sia trascorso un intervallo temporale predeterminato, deciso ad esempio in sede di progettazione o durante la fase di installazione della serratura. Altre serrature motorizzate possono prevedere che la chiusura avvenga in seguito ad un comando remoto, ricevuto ad esempio dall'interfaccia di comando elettronica (che pu?, ad esempio, essere attiva con la stessa chiave di accesso utilizzata per l?apertura). Altre serrature motorizzate, invece, possono presentare delle ulteriori diverse procedure per la chiusura.
Le versioni a scrocco sono appositamente studiate per poter assicurare il blocco automatico nel momento della richiusura del battente.
Comunque, la presente invenzione non ? condizionata dalla tipologia della procedura di chiusura adottata dalla serratura motorizzata.
Le serrature motorizzate comprendono inoltre un elemento di bloccaggio che ? azionato tramite il motore ed ? configurato per bloccare il chiavistello, quando il chiavistello si trova nella posizione di chiusura, agendo da blocco meccanico. Nel caso in cui si verifichi un tentativo di forzatura della serratura motorizzata, infatti, l?elemento di bloccaggio svolge il compito di bloccare il chiavistello nella posizione di chiusura, mantenendo chiusa la serratura motorizzata evitando che le forze applicate al chiavistello possano scaricarsi sul motore. La presenza di tale elemento di bloccaggio permette di raggiungere un livello di sicurezza maggiore rispetto a quanto sarebbe ottenibile con la sola presenza del motore: in quest?ultimo caso, infatti, il chiavistello nella posizione di chiusura sarebbe bloccato dal solo motore, il quale ? in grado di fornire una ridotta resistenza ad eventuali forzature.
La tecnica nota comprende numerose soluzioni diverse per quanto riguarda gli elementi di bloccaggio utilizzati nelle serrature motorizzate.
In generale quindi, le serrature motorizzate note si differenziano tra loro in aspetti quali il meccanismo di funzionamento (nella fase di apertura e/o nella fase di chiusura), il numero e la forma dei componenti interni, la complessit? della loro realizzazione e del loro assemblaggio, oltre che l?affidabilit? e la sicurezza. In particolare questi ultimi due aspetti, ovverosia l?affidabilit? e la sicurezza, sono aspetti estremamente rilevanti per la scelta e per l?utilizzo di una serratura motorizzata, soprattutto nel caso in cui sia previsto il suo utilizzo nei settori della sicurezza di alto livello.
Molte delle serrature motorizzate note presentano un elevato numero di componenti interni che cooperano tra di loro. Nel caso in cui il coordinamento tra questi componenti interni venisse meno, la serratura motorizzata non risulterebbe affidabile e non sarebbe quindi adatta all?utilizzo n? nel settore della sicurezza di alto livello, n? nel settore della sicurezza domestica. Inoltre, un elevato numero di componenti interni, oltre ad un aumento dei costi produttivi, pu? determinare un aumento della complessit? sia per quanto riguarda l?assemblaggio della serratura motorizzata, sia per quanto riguarda la sostituzione di componenti nel caso in cui siano necessarie eventuali riparazioni.
Alcune delle serrature presenti nella tecnica nota, inoltre, presentano un livello di resistenza ad eventuali tentativi di effrazione, che non rispecchia i requisiti sufficienti per il loro utilizzo nei settori descritti in precedenza.
In questo contesto il compito tecnico alla base della presente invenzione ? realizzare una serratura elettronica che ponga almeno in parte rimedio agli inconvenienti citati.
? in particolare compito tecnico della presente invenzione realizzare una serratura motorizzata alternativa rispetto a quelle presenti nella tecnica nota. ? ulteriormente compito tecnico della presente invenzione realizzare una serratura motorizzata che presenti una struttura ed un funzionamento relativamente semplici.
Il compito tecnico e gli scopi indicati sono sostanzialmente raggiunti da una serratura motorizzata in accordo con quanto descritto nella rivendicazione indipendente.
Soluzioni realizzative preferite sono oggetto delle allegate rivendicazioni dipendenti.
Ulteriori caratteristiche ed i vantaggi della presente invenzione appariranno maggiormente evidenti dalla descrizione dettagliata di alcune forme di esecuzione preferite, ma non esclusive, di una serratura motorizzata illustrate negli uniti disegni, in cui:
- la figura 1 mostra, in una vista assonometrica in esploso, una serratura motorizzata in accordo con una prima forma realizzativa della presente invenzione;
- la figura 2 mostra, in una vista assonometrica in esploso, una serratura motorizzata in accordo con una seconda forma realizzativa della presente invenzione;
- la figura 3 mostra, in una vista frontale con alcuni elementi rimossi per meglio evidenziarne altri, la serratura motorizzata di figura 1 in una configurazione chiusa;
- la figura 4 mostra, in una vista frontale, la serratura motorizzata di figura 3 con un elemento di bloccaggio rimosso;
- la figura 5 mostra, in una vista frontale, la serratura motorizzata di figura 3 in una configurazione intermedia;
- la figura 6 mostra, in una vista frontale, la serratura motorizzata di figura 5 con l?elemento di bloccaggio rimosso;
- la figura 7 mostra, in una vista frontale, la serratura motorizzata di figura 5 in una configurazione aperta;
- la figura 8 mostra, in una vista frontale, la serratura motorizzata di figura 7 con l?elemento di bloccaggio rimosso;
- la figura 9 mostra, in una vista frontale con alcuni elementi rimossi per meglio evidenziarne altri, la serratura motorizzata di figura 2 nella configurazione chiusa;
- la figura 10 mostra, in una vista frontale, la serratura motorizzata di figura 9 con un primo elemento di bloccaggio rimosso;
- la figura 11 mostra, in una vista frontale, la serratura motorizzata di figura 10 con un secondo elemento di bloccaggio rimosso;
- la figura 12 mostra, in una vista frontale, la serratura motorizzata di figura 9 in una configurazione intermedia;
- la figura 13 mostra, in una vista frontale, la serratura motorizzata di figura 12 con il primo elemento di bloccaggio rimosso;
- la figura 14 mostra, in una vista frontale, la serratura motorizzata di figura 13 con il secondo elemento di bloccaggio rimosso;
- la figura 15 mostra, in una vista frontale, la serratura motorizzata di figura 12 in una configurazione aperta;
- la figura 16 mostra, in una vista frontale, la serratura motorizzata di figura 15 con il primo elemento di bloccaggio rimosso;
- la figura 17 mostra, in una vista frontale, la serratura motorizzata di figura 16 con il secondo elemento di bloccaggio rimosso;
- la figura 18 mostra, in una vista assonometrica assemblata, con alcuni elementi rimossi, la serratura motorizzata di figura 1;
- la figura 19 mostra, in una vista frontale, l?elemento di bloccaggio parte della serratura motorizzata di figura 1 ;
- la figura 20 mostra, in una vista frontale, un chiavistello parte della serratura motorizzata di figura 1 ;
- la figura 21 mostra, in una vista frontale, il chiavistello parte della serratura motorizzata di figura 2;
- la figura 22 mostra, ingrandito, un dettaglio di un cursore e del chiavistello di figura i;
- la figura 23 mostra, in una vista frontale, il primo elemento di bloccaggio parte della serratura motorizzata di figura 2;
- la figura 24 mostra, in una vista frontale, il secondo elemento di bloccaggio parte della serratura motorizzata di figura 2;
- la figura 25 mostra, in una vista frontale, la serratura motorizzata di figura 15 in una ulteriore configurazione intermedia;
- la figura 26 mostra, in una vista frontale, la serratura motorizzata di figura 25 con il primo elemento di bloccaggio rimosso; e
- la figura 27 mostra, in una vista frontale, la serratura motorizzata di figura 26 con il secondo elemento di bloccaggio rimosso.
Con riferimento alle figure citate, ? stata globalmente indicata con il numero di riferimento 1 una serratura motorizzata secondo la presente invenzione. Analogamente alle serrature motorizzate presenti nella tecnica nota, anche la serratura motorizzata 1 oggetto della presente invenzione comprende un corpo principale 2, che definisce un alloggiamento 3 e che presenta una apertura 4.
Generalmente, il corpo principale 2 ? configurato per alloggiare e per proteggere i componenti interni della serratura motorizzata 1 ed ? vantaggiosamente un corpo scatolare di materiale metallico con una forma approssimativamente a parallelepipedo rettangolo. Nelle forme realizzative illustrate nelle unite figure, il corpo principale 2 comprende una porzione di alloggio 5, che ? preferibilmente realizzata di pezzo e che ? conformata in modo tale da definire l'alloggiamento 3 in cui sono alloggiati i componenti interni, ed un elemento di copertura 6, che chiude la porzione di alloggio 5 e che ? fissato a tale porzione di alloggio 5, ad esempio utilizzando delle viti 7. Vantaggiosamente, la porzione di alloggio 5 comprende una parete di base 8, che solitamente ? configurata per essere fissata ad un oggetto esterno (ad esempio una porta, uno sportello o simili), e delle pareti laterali 9; in generale, l?apertura 4 ? ricavata in una delle pareti laterali 9. Nella maggior parte delle applicazioni, in uso la parete di base 8 ? montata in modo tale da svilupparsi o principalmente verticalmente o principalmente orizzontalmente.
La serratura motorizzata 1 comprende inoltre un chiavistello 10, che ? montato nel corpo principale 2 ed ? mobile rispetto al corpo principale 2 tra una posizione di chiusura e una posizione di apertura. Nella posizione di chiusura, mostrata ad esempio nelle unite figure 3 e 9, il chiavistello 10 sporge dal corpo principale 2 attraverso l?apertura 4. Nella posizione di apertura, invece, mostrata ad esempio nelle unite figure 7 e 15, il chiavistello 10 ? ritirato all?interno del volume del corpo principale 2. Nelle forme realizzative preferite, il chiavistello 10 si muove tra la posizione di chiusura e la posizione di apertura lungo una prima direzione di movimentazione che ? rettilinea.
In generale, nel settore delle serrature la movimentazione del chiavistello dalla posizione di chiusura alla posizione di apertura ? definita come ?apertura della serratura?, mentre la movimentazione del chiavistello dalla posizione di apertura alla posizione di chiusura ? definita come ?chiusura della serratura?. Nel seguito della descrizione, quindi, verranno utilizzate le espressioni ?apertura della serratura? e ?chiusura della serratura? con questi significati.
Similmente, nel seguito della descrizione dettagliata si far? riferimento alla ?serratura chiusa? quando il chiavistello ? nella posizione di chiusura, e si far? riferimento alla ?serratura aperta? quando il chiavistello ? nella posizione di apertura.
Generalmente, la serratura ? montata su, o in, un oggetto da chiudere ed ? associata al suo meccanismo di apertura per fungere da dispositivo di blocco del meccanismo di apertura stesso. Quando il chiavistello 10 ? nella posizione di chiusura, il chiavistello 10 sporge dal corpo principale 2, per impedire la movimentazione del meccanismo di apertura dell?oggetto in questione, mentre quando il chiavistello 10 ? nella posizione di apertura, il chiavistello 10 ? ritirato nel volume del corpo principale 2 e consente la movimentazione del meccanismo di apertura dell?oggetto in questione. Tali aspetti legati alla chiusura e all?apertura della serratura motorizzata 1 , e delle serrature in generale, sono comunque noti ad una persona esperta del settore e non saranno quindi descritti ulteriormente nel dettaglio.
In generale, il chiavistello 10 comprende una porzione di testa che ? configurata per sporgere dal corpo principale 2, che pu? essere conformata sia a parallelepipedo sia a scrocco, vale a dire smussata.
Preferibilmente, il chiavistello 10 presenta almeno una spalla 11, che si sviluppa vantaggiosamente perpendicolarmente alla prima direzione di movimentazione, che ? configurata per andare in battuta contro il corpo principale 2, per bloccare il chiavistello 10, impedendo al chiavistello 10 stesso di sporgere in misura maggiore rispetto al corpo principale 2 attraverso l?apertura 4, quando il chiavistello 10 ? nella posizione di chiusura. Nelle forme realizzative illustrate, il corpo principale 2 presenta almeno un primo rilievo 12, che si estende a partire dalla parete di base 8 verso l?elemento di copertura 6: quando il chiavistello 10 ? nella posizione di chiusura, la spalla 11 del chiavistello 10 va in battuta contro il primo rilievo 12 del corpo principale 2. Vantaggiosamente, il chiavistello 10 comprende due spalle 11, poste su lati opposti del chiavistello 10, e il corpo principale 2 comprende due primi rilievi 12, come mostrato nelle unite figure; una delle due spalle 11 ? configurata per andare in battuta contro uno dei due primi rilievi 12 e l?altra delle due spalle 11 ? configurata per andare in battuta contro l?altro dei due primi rilievi 12, quando il chiavistello 10 ? nella posizione di chiusura.
Il chiavistello 10, vantaggiosamente, presenta inoltre almeno una faccia di estremit? 13, che ? rivolta verso la parete laterale 9 opposta rispetto a quella che presenta l?apertura 4, e che ? configurata per andare in battuta contro il corpo principale 2, quando il chiavistello 10 ? nella posizione di apertura, per impedire che il chiavistello 10 rientri eccessivamente nel volume del corpo principale 2. Nelle forme realizzative illustrate, il corpo principale 2 comprende almeno un secondo rilievo 14, anch?esso che si estende dalla parete di base 8 verso l?elemento di copertura 6, analogamente al primo rilievo 12: quando il chiavistello 10 ? nella posizione di apertura, la faccia di estremit? 13 va in battuta contro il secondo rilievo 14. In alcune forme realizzative, il chiavistello 10 presenta due facce di estremit? 13 e il corpo principale 2 comprende due secondi rilievi 14, come mostrato nelle unite figure; una delle due facce di estremit? 13 ? configurata per andare in battuta contro uno dei due secondi rilievi 14 e l?altra delle due facce di estremit? 13 ? configurata per andare in battuta contro l?altro dei due secondi rilievi 14. Nelle forme realizzative illustrate (ad esempio in figura 8), inoltre, le due facce di estremit? 13 sono definite da due parti allungate 15 del chiavistello 10; tale conformazione del chiavistello 10, cos? come la presenza di due facce di estremit? 13, ? dovuta alla creazione di una seconda sede allungata 38, all?interno del chiavistello 10, per alloggiare un cursore 22 che determina la movimentazione del chiavistello 10, aspetto che verr? descritto dettagliatamente successivamente.
Vantaggiosamente, il chiavistello 10 presenta un asse centrale 20, parallelamente al quale scorre tra la posizione di chiusura e la posizione di apertura; tale asse centrale 20 ? rappresentato nella figura 20, che mostra una possibile forma realizzativa del chiavistello 10.
Il chiavistello 10, inoltre, presenta vantaggiosamente uno spessore ridotto rispetto alle altre due dimensioni (che sono la lunghezza e la larghezza, analogamente a quanto descritto nel seguito per la piastra), estendendosi principalmente in un piano che ? definito dalla lunghezza e dalla larghezza; inoltre si presenta vantaggiosamente simmetrico rispetto ad un piano di simmetria che ? perpendicolare rispetto al piano lungo il quale si estende il chiavistello 10 stesso, e che passa per il suo asse centrale 20.
Come le serrature motorizzate note, la serratura motorizzata 1 oggetto della presente invenzione comprende un motore 17, che ? posizionato nell'alloggiamento 3 definito dal corpo principale 2. Il motore 17 ? un motore elettrico ed ? alimentato tramite conduttori elettrici da un?elettronica della serratura motorizzata 1 che, a sua volta, ? collegata a terminali elettrici 56 accessibili dall?esterno del corpo principale 2 e che in uso sono collegabili, in modo noto, ad una unit? di comando esterna.
Preferibilmente, come detto, il chiavistello 10 definisce la seconda sede allungata 38, all?interno della quale si muove il cursore 22 che ? azionato dal motore 17. La seconda sede allungata 38 ad una estremit? ? delimitata da un primo riscontro 39 per il cursore 22.
In figura 20 ? mostrata una possibile forma realizzativa del chiavistello 10 che presenta questa seconda sede allungata 38, adottato nella serratura di figura 1. Come scritto in precedenza, il chiavistello 10 in questo caso comprende le due parti allungate 15, ognuna delle quali presenta una delle facce di estremit? 13; queste due parti allungate 15 definiscono tra loro la seconda sede allungata 38. Il primo riscontro 39 per il cursore 22, in questa serratura motorizzata 1 , ? vantaggiosamente costituito da due porzioni rientranti 40: ognuna delle due porzioni rientranti 40 ? parte di una delle due parti allungate 15 del chiavistello 10, e si estende verso la parte allungata 15 opposta. Inoltre, la seconda sede allungata 38 ? conformata in modo tale da alloggiare al suo interno una vite senza fine 16 collegata al motore 17, la cui rotazione determina lo spostamento del cursore 22: ci? risulta evidente in particolare dalla figura 8, figura nella quale la serratura motorizzata 1 ? aperta, e in cui il chiavistello 10 ? retratto all?interno dell?alloggiamento 3 del corpo principale 2 e si pu? vedere come la vite senza fine 16 si estenda lungo tutta la seconda sede allungata 38.
In questa forma realizzativa, il chiavistello 10 presenta, oltre al primo riscontro 39, anche un secondo riscontro 41 , contro il quale il cursore 22 ? in battuta quando la serratura motorizzata 1 ? chiusa, come illustrato in figura 4. Il primo riscontro 39 e il secondo riscontro 41 sono inoltre distanziati uno dall?altro in modo tale che nello spostamento tra la posizione in cui ? in battuta con uno di essi, e quella in cui ? in battuta con l?altro, il cursore 22 si sposti rispetto al chiavistello 10 senza interagire con esso.
Il motore 17 ? configurato per movimentare il cursore 22, rispetto al corpo principale 2, tra una posizione di blocco e una posizione di fine corsa. Tale movimentazione del cursore 22 tra la posizione di blocco e la posizione di fine corsa avviene lungo una traiettoria di movimentazione 32.
Nelle forme realizzative preferite, che sono mostrate nelle unite figure e che saranno successivamente dettagliatamente descritte, la traiettoria di movimentazione 32 ? rettilinea (si vedano ad esempio le figure 4 e 11). Nel seguito si far? riferimento principalmente a forme realizzative in cui la traiettoria di movimentazione ? rettilinea, in quanto forme realizzative preferite; tuttavia, la presente invenzione pu? trovare applicazione anche nel caso in cui la traiettoria di movimentazione non sia rettilinea.
Nelle forme realizzative preferite, sia la traiettoria di movimentazione 32 del cursore 22, sia la prima direzione di movimentazione del chiavistello 10 sono rettilinee e parallele tra loro. In alcune forme realizzative coincidono.
Nella traiettoria di movimentazione 32 del cursore 22, andando dalla posizione di blocco alla posizione di fine corsa, sono individuabili, in successione, almeno un primo tratto e un secondo tratto. Nelle forme realizzative mostrate nelle unite figure, la traiettoria di movimentazione 32 ? costituita solamente dal primo tratto e dal secondo tratto, non comprendendo quindi alcun ulteriore tratto. Tuttavia, ? possibile che in altre forme realizzative la traiettoria di movimentazione comprenda almeno un ulteriore tratto, il quale pu? essere posizionato a monte del primo tratto e/o a valle del secondo tratto e/o a valle del primo tratto ed a monte del secondo tratto (vale a dire in una posizione che ? compresa tra il primo tratto e il secondo tratto). ? inoltre possibile che siano presenti pi? di un ulteriore tratto: in questo caso possono verificarsi contemporaneamente pi? di una delle condizioni descritte in precedenza.
Quando il cursore 22 ? nella posizione di blocco, il cursore 22 ? distanziato dal primo riscontro 39 della seconda sede allungata 38. Questo ? il caso mostrato in figura 4 (in cui ? invece a contatto con il secondo riscontro 41 ). Quando, partendo dalla posizione di blocco, percorre il primo tratto della traiettoria di movimentazione 32, il cursore 22 si allontana dal secondo riscontro 41 sino a giungere in contatto con il primo riscontro 39; in questo tratto non interagisce con il chiavistello 10.
Quando, invece, il cursore 22 si muove ulteriormente nel secondo tratto della traiettoria di movimentazione 32, verso la posizione di fine corsa, il cursore 22 ? in battuta contro il primo riscontro 39, e in questo modo trascina il chiavistello 10 dalla posizione di chiusura alla posizione di apertura. Questo ? il caso mostrato in figura 6.
Viceversa, quando il cursore 22 ? nella posizione di fine corsa, il cursore 22 ? distanziato dal secondo riscontro 41 della seconda sede allungata 38. Questo ? il caso mostrato in figura 8 (in cui ? invece a contatto con il primo riscontro 39).
Quando, partendo dalla posizione di fine corsa, percorre il secondo tratto della traiettoria di movimentazione 32, il cursore 22 inizialmente si allontana dal primo riscontro 39 sino a giungere in contatto con il secondo riscontro 41 ; in questo tratto non interagisce con il chiavistello 10. Successivamente, il cursore 22, muovendosi ulteriormente nel secondo tratto verso la posizione di blocco ed essendo in battuta contro il secondo riscontro 41, trascina il chiavistello 10 dalla posizione di apertura verso la posizione di chiusura. Quando, invece, il cursore 22 si muove nel primo tratto della traiettoria di movimentazione 32, verso la posizione di blocco, il cursore 22 ? ancora in battuta contro il secondo riscontro 41 , e in questo modo trascina il chiavistello 10 nella posizione di chiusura.
Il motore 17 determina quindi l?apertura della serratura motorizzata 1, vale a dire lo spostamento del chiavistello 10 dalla posizione di chiusura alla posizione di apertura, tramite la movimentazione del cursore 22, il quale agisce direttamente sul chiavistello 10.
Sono comunque possibili anche delle forme realizzative alternative, non illustrate, nelle quali il cursore 22 non scorra all'interno della seconda sede allungata 38: il chiavistello 10, ad esempio, pu? comprendere un dente sporgente, che sporge verso il cursore 22, e contro il quale pu? andare in battuta il cursore 22 stesso per movimentare il chiavistello 10 tra la posizione di chiusura e la posizione di apertura.
Per la movimentazione del cursore 22 ad opera della vite senza fine 16 sono possibili due diversi casi: il cursore 22 ? movimentato verso la posizione di fine corsa tramite una rotazione in un primo verso della vite senza fine 16, mentre il cursore 22 ? movimentato verso la posizione di blocco tramite una rotazione in un secondo verso, opposto al primo verso. In sostanza, la variazione del senso di rotazione (dal primo verso al secondo verso o viceversa) della vite senza fine 16 determina la variazione del verso della movimentazione del cursore 22 lungo la traiettoria di movimentazione 32 rettilinea.
In altre forme realizzative ? possibile adottare degli elementi per la movimentazione del cursore alternativi rispetto alla vite senza fine.
Il cursore 22 della serratura motorizzata 1 si sviluppa lungo una direzione di sviluppo, che ? perpendicolare alla traiettoria di movimentazione 32, vale a dire presenta una delle proprie componenti principali di sviluppo radiale rispetto alla traiettoria di movimentazione 32. In particolare, in alcune forme realizzative in cui la traiettoria di movimentazione 32 giace in un piano, la direzione di sviluppo del cursore 22 ? perpendicolare rispetto a tale piano contenente la traiettoria di movimentazione 32. Come apparir? chiaro dalla descrizione che segue, in alcune forme realizzative, quali quelle illustrate nelle unite figure, la direzione di sviluppo del cursore 22 ? perpendicolare ad un piano che ? parallelo sia alla traiettoria di movimentazione 32 del cursore 22, sia ad una seconda direzione di movimentazione 23 lungo la quale si muove un elemento di bloccaggio 21 anch?esso parte della serratura motorizzata 1 (la direzione di sviluppo ? rivolta verso l?alto e uscente dal foglio nelle figure da 3 a 17 e da 25 a 27).
Nelle forme realizzative illustrate, come si nota in particolare nel dettaglio di figura 22, il cursore 22 presenta un corpo centrale 42 con due ali sporgenti 43, che si estendono vantaggiosamente perpendicolarmente alla direzione di sviluppo del cursore 22, ed il chiavistello 10 presenta una superficie interna 44 della seconda sede allungata 38 che ? conformata sostanzialmente in modo complementare al cursore 22. In particolare, il corpo centrale 42 e la seconda sede allungata 38 sono conformati in modo tale che il cursore 22 possa scorrere lungo la propria traiettoria di movimentazione 32 senza poter ruotare su se stesso. Il corpo centrale 42 va in battuta contro il primo riscontro 39, trascinando il chiavistello 10 durante la chiusura, mentre la presenza delle ali sporgenti 43 impedisce al cursore 22 di muoversi lungo la sua direzione di sviluppo, verso l?elemento di copertura 6 (il movimento nel verso opposto ? impedito dalla sottostante e ravvicinata porzione di alloggio 5).
In queste forme realizzative, il cursore 22 comprende anche una porzione rialzata 45, che si sviluppa lungo la direzione di sviluppo del cursore 22 a partire dal corpo centrale 42. Nelle unite figure la porzione rialzata 45 ? conformata come un elemento estruso lungo la direzione di sviluppo del cursore 22, con una base ottagonale (la porzione rialzata 45 presenta quindi otto facce laterali 46). Il cursore 22 di queste forme realizzative della serratura motorizzata 1 comprende, inoltre, un perno 47 che si estende anch?esso parallelamente alla direzione di sviluppo a partire dalla porzione rialzata 45, ed il cui compito tecnico verr? chiarito nel seguito della descrizione.
La vite senza fine 16 alloggiata all?interno della seconda sede allungata 38, ? collegata al motore 17 ed ? azionata in rotazione dal motore 17 stesso. Il cursore 22 presenta un foro passante filettato 48 che ? accoppiato a tale vite senza fine 16. Il motore 17 movimenta il cursore 22 attraverso la rotazione della vite senza fine 16: grazie al fatto che il cursore 22 non pu? ruotare attorno all?asse di rotazione della vite senza fine 16, l?accoppiamento tra la vite senza fine 16 e il foro passante filettato 48 permette di convertire il moto rotatorio, che caratterizza il moto della vite senza fine 16, nel moto traslatorio che caratterizza la movimentazione preferita del cursore 22. In particolare, il moto risultante del cursore 22 ? preferibilmente rettilineo.
Nelle forme realizzative in cui il cursore 22 comprende il corpo centrale 42 e le ali sporgenti 43, il foro passante filettato 48 ? ricavato nel corpo centrale 42.
Inoltre, vantaggiosamente, per guidare meglio il cursore 22 durante la sua movimentazione tra la posizione di blocco e la posizione di fine corsa, la serratura motorizzata 1 comprende un elemento di chiusura 53 che presenta una scanalatura 55 all?interno della quale scorre il cursore 22 con un gioco minimo, preferibilmente il suo perno 47. L?elemento di chiusura 53 ? accoppiato al corpo principale 2 della serratura motorizzata 1, ed ? configurato per coprire una zona del corpo principale 2 in cui sono alloggiati l?elemento di bloccaggio 21 e il chiavistello 10, per vincolarli in posizione (vincolando anche una piastrina 51, descritta nel seguito, e conseguentemente il motore 17). Una scheda elettronica montata su un circuito stampato 54 e che presenta un?estensione maggiore rispetto all?elemento di chiusura 53, copre sostanzialmente l?intero alloggiamento 3 al di sotto dell?elemento di copertura 6. Sul circuito stampato 54 sono fissati i terminali elettrici 56.
Vantaggiosamente, la vite senza fine 16 ? coassiale e collegata ad un albero di rotazione 49 del motore 17 in corrispondenza di una testa 50 della stessa vite senza fine 16. Anche il foro passante filettato 48, essendo coassiale con la vite senza fine 16, ? coassiale all?albero di rotazione 49 del motore 17 della serratura motorizzata 1. ? preferibilmente presente, inoltre, la piastrina 51 che ? fissata al motore 17 e che impedisce al motore 17 di ruotare: attraverso un foro 52 della piastrina 51 passa, con un gioco ridotto, l?albero di rotazione 49 del motore 17, e la piastrina 51 stessa ? posizionata in modo tale da essere incastrata all?interno del volume del corpo principale 2. L?albero di rotazione 49 del motore 17 ha sezione a segmento circolare, preferibilmente con un?unica base e una forma complessiva a ?D?, ed ? inserito a misura in un foro con la medesima forma ricavato nella testa 50.
Il cursore 22 determina inoltre lo spostamento coordinato sia del chiavistello 10, sia di almeno un elemento di bloccaggio 21.
L?elemento di bloccaggio 21 ? montato nell?alloggiamento 3 del corpo principale 2 ed ? mobile, rispetto al corpo principale 2, tra una posizione attiva e una posizione inattiva. Quando l?elemento di bloccaggio 21 si trova nella posizione attiva, l?elemento di bloccaggio 21 blocca il chiavistello 10 nella posizione di chiusura. Quando, invece, l?elemento di bloccaggio 21 si trova nella posizione inattiva, l?elemento di bloccaggio 21 permette al chiavistello 10 di muoversi tra la posizione di chiusura e la posizione di apertura. In altri termini, quando il chiavistello 10 ? nella posizione di chiusura e l?elemento di bloccaggio 21 ? nella posizione attiva, la serratura motorizzata 1 ? chiusa e viene mantenuta chiusa dallo stesso elemento di bloccaggio 21 che impedisce la movimentazione del chiavistello 10 creando un blocco meccanico al suo spostamento, mentre quando il chiavistello 10 ? nella posizione di chiusura e l?elemento di bloccaggio 21 ? nella posizione inattiva, la serratura motorizzata 1 pu? essere aperta in quanto l?elemento di bloccaggio 21 consente la movimentazione del chiavistello 10.
Quando il cursore 22 ? nella posizione di blocco, il chiavistello 10 ? nella posizione di chiusura e l?elemento di bloccaggio 21 ? nella posizione attiva. In questo caso la serratura motorizzata 1 ? chiusa ed il chiavistello 10 ? bloccato nella posizione di chiusura dall?elemento di bloccaggio 21, come descritto in precedenza. Quando, invece, il cursore 22 ? nella posizione di fine corsa, il chiavistello 10 ? nella posizione di apertura e l?elemento di bloccaggio 21 ? nella posizione inattiva. In questo caso la serratura motorizzata 1 ? aperta e il chiavistello 10 ? retratto all?interno dell?alloggiamento 3 definito dal corpo principale 2.
Le figure 1 e da 3 a 8 mostrano nel dettaglio una forma realizzativa della serratura motorizzata 1 che comprende un unico elemento di bloccaggio 21, raffigurato in figura 19. Nel seguito verr? innanzitutto descritta questa forma realizzativa. Successivamente verr? invece descritta una forma realizzativa che comprende due elementi di bloccaggio 21.
Come si vede nelle figure 1 e 19, l?elemento di bloccaggio 21 comprende preferibilmente una piastra di materiale metallico. Con il termine ?piastra? si intende un elemento che presenta due dimensioni principali (definite come lunghezza e larghezza), che sono di molto maggiori rispetto ad una terza dimensione (definita come spessore); ci? significa che la piastra pu? essere considerata sostanzialmente come un elemento bidimensionale che si sviluppa in un piano definito dalla sua lunghezza e dalla sua larghezza. Nella forma realizzativa dell?elemento di bloccaggio 21 di figura 19, il piano del disegno ? parallelo al piano sul quale si sviluppa la piastra dell?elemento di bloccaggio 21 (che ? perpendicolare alla direzione definita dallo spessore). Vantaggiosamente, l?elemento di bloccaggio 21 ? movimentato, lungo la seconda direzione di movimentazione 23 che ? rettilinea e che ? mostrata in particolare in figura 3.
Preferibilmente, la seconda direzione di movimentazione 23, lungo la quale si muove l?elemento di bloccaggio 21 tra la posizione attiva e la posizione inattiva, ? ortogonale alla traiettoria di movimentazione 32 del cursore 22. La movimentazione dell?elemento di bloccaggio 21 tra la posizione attiva e la posizione inattiva, ? preferibilmente guidata dal corpo principale 2. In particolare, nel corpo principale 2 ? ricavata almeno una porzione di guida 24 che ? sagomata in modo tale da permettere lo scorrimento dell?elemento di bloccaggio 21 lungo la seconda direzione di movimentazione 23. Nelle forme realizzative preferite, in cui l?elemento di bloccaggio 21 comprende una piastra, nella piastra si possono identificare una porzione centrale 25 e almeno un?appendice 26, che sporge rispetto alla porzione centrale 25. Questa appendice 26 ? vantaggiosamente realizzata di pezzo con la porzione centrale 25 dell?elemento di bloccaggio 21 ed ? scorrevolmente accoppiata alla porzione di guida 24 del corpo principale 2. L?appendice 26 sporge rispetto alla porzione centrale 25 parallelamente alla seconda direzione di movimentazione 23 dell?elemento di bloccaggio 21. Quando l?elemento di bloccaggio 21 ? movimentato tra la posizione attiva e la posizione inattiva, l?appendice 26 dell?elemento di bloccaggio 21 scorre rispetto alla porzione di guida 24 del corpo principale 2. Inoltre, l?appendice 26 ? vantaggiosamente a contatto con la porzione di guida 24, per guidare l?elemento di bloccaggio 21 lungo la seconda direzione di movimentazione 23.
In tutte le forme realizzative illustrate, nell?elemento di bloccaggio 21 si possono identificare pi? appendici 26, in particolare quattro, e nel corpo principale 2 sono ricavate pi? porzioni di guida 24, in particolare quattro anch?esse. In queste forme realizzative, ogni appendice 26 ? a contatto con una diversa porzione di guida 24, in modo tale che la movimentazione dell?elemento di bloccaggio 21 sia consentita esclusivamente lungo la seconda direzione di movimentazione 23. Come precedentemente descritto, l?elemento di bloccaggio 21 ? preferibilmente di materiale metallico, e presenta uno spessore sufficientemente elevato da evitare il rischio di deformazioni durante il suo esercizio.
In ogni caso, la serratura motorizzata 1 oggetto della presente invenzione non ? limitata dalle modalit? secondo le quali il corpo principale 2 guida l?elemento di bloccaggio 21 nella sua movimentazione: sono infatti possibili delle modalit? alternative, applicabili ad esempio nel caso in cui la seconda direzione di movimentazione non sia rettilinea o in cui il corpo principale non presenti le porzioni di guida o non siano presenti le appendici.
In alcune forme realizzative, quale quella di figura 1 , l?elemento di bloccaggio 21 presenta una terza sede allungata 28, che comprende una terza porzione 29 e una quarta porzione 30. In queste forme realizzative, il chiavistello 10 comprende almeno un elemento sporgente 31 (verso l?elemento di bloccaggio 21 nelle unite figure) che ? scorrevolmente accoppiato alla terza sede allungata 28. Quando l?elemento sporgente 31 si trova nella terza porzione 29 della terza sede allungata 28, il chiavistello 10 ? nella posizione di chiusura e l?elemento di bloccaggio 21 impedisce la movimentazione del chiavistello 10 dalla posizione di chiusura. Quando l?elemento di bloccaggio 21 ? movimentato tra la posizione attiva e la posizione inattiva, la terza porzione 29 della terza sede allungata 28 scorre rispetto all?elemento sporgente 31 (che rimane fermo); ci? corrisponde ad un moto relativo dell?elemento sporgente 31 lungo l?intera terza porzione 29 della terza sede allungata 28, al termine della quale il chiavistello 10 ? libero di muoversi. Inoltre, quando il chiavistello 10 ? successivamente movimentato tra la posizione di chiusura e la posizione di apertura, l?elemento sporgente 31 scorre nella quarta porzione 30 della terza sede allungata 28.
Nelle forme realizzative illustrate, la terza sede allungata 28 dell?elemento di bloccaggio 21 presenta una forma sostanzialmente ad L rovesciata, con la terza porzione 29 che ? perpendicolare alla quarta porzione 30, e la quarta porzione 30 ? parallela alla traiettoria di movimentazione 32 rettilinea lungo la quale si muove il cursore 22, come meglio descritto nel seguito. In particolare, la terza porzione 29 della terza sede allungata 28 costituisce il piede della L, mentre la quarta porzione 30 della terza sede allungata 28 costituisce la gamba della L.
Vantaggiosamente, l?elemento di bloccaggio 21 definisce due terze sedi allungate 28 orientate nello stesso modo, vale a dire che le due terze porzioni 29 sono orientate parallelamente tra loro, che le due quarte porzioni 30 sono orientate parallelamente tra loro e che le due terze porzioni 29 si estendono nello stesso verso, ognuna partendo dalla rispettiva quarta porzione 30. Inoltre, anche gli elementi sporgenti 31 del chiavistello 10 sono vantaggiosamente due: uno dei due elementi sporgenti 31 ? accoppiato ad una delle due terze sedi allungate 28, mentre l?altro dei due elementi sporgenti 31 ? accoppiato all?altra delle due terze sedi allungate 28.
Il cursore 22, inoltre, ? vantaggiosamente associato sia al chiavistello 10 sia all?elemento di bloccaggio 21 lungo la direzione di sviluppo del cursore 22. In particolare, nelle serrature motorizzate 1 in cui il chiavistello 10 presenta l?asse centrale 20, il cursore 22 pu? essere vantaggiosamente associato al chiavistello 10 in corrispondenza di tale asse centrale 20 del chiavistello 10; inoltre, l?asse centrale 20 ? parallelo alla traiettoria di movimentazione 32 del cursore 22.
Nel primo tratto della traiettoria di movimentazione 32, quando il cursore 22 si muove dalla posizione di blocco verso la posizione di fine corsa, il cursore 22 stesso impegna l?elemento di bloccaggio 21 , in modo tale da movimentare l?elemento di bloccaggio 21 dalla posizione attiva alla posizione inattiva. Nel secondo tratto della traiettoria di movimentazione 32, quando il cursore 22 si muove verso la posizione di fine corsa, il cursore 22 stesso impegna il chiavistello 10 in modo tale da movimentare il chiavistello 10 dalla posizione di chiusura alla posizione di apertura.
Sostanzialmente, partendo dalla condizione in cui la serratura motorizzata 1 ? chiusa, durante l?apertura il cursore 22 ? movimentato dal motore 17 in modo tale che dapprima, percorrendo il primo tratto della traiettoria di movimentazione 32, movimenti l?elemento di bloccaggio 21 dalla posizione attiva, in cui impedisce al chiavistello 10 di muoversi, alla posizione inattiva, in cui non interferisce con la movimentazione del chiavistello 10, e successivamente, percorrendo il secondo tratto della traiettoria di movimentazione 32, movimenti il chiavistello 10, dalla posizione di chiusura alla posizione di apertura, determinando cos? l?apertura della serratura motorizzata 1.
Il movimento in chiusura verr? descritto pi? in dettaglio nel seguito; anche in quel caso, comunque, lo spostamento dell?elemento di bloccaggio 21 dalla posizione inattiva alla posizione attiva, avviene quando il cursore 22 percorre il primo tratto della traiettoria di movimentazione 32.
Nelle forme realizzative preferite, la serratura motorizzata 1 comprende inoltre una molla di richiamo 35, montata tra il corpo principale 2 e l?elemento di bloccaggio 21 disposta in modo tale da richiamare l?elemento di bloccaggio 21 verso la posizione attiva (verso destra nelle figure da 3 a 8).
In alcune forme realizzative, l?elemento di bloccaggio 21 presenta una prima sede allungata, come mostrato ad esempio nella figura 19. Quando il cursore 22 si muove tra la posizione di blocco e la posizione di fine corsa, il cursore 22 stesso scorre all?interno di questa prima sede allungata dell?elemento di bloccaggio 21.
Nelle forme realizzative preferite nelle quali l?elemento di bloccaggio 21 presenta la prima sede allungata, la prima sede allungata ? costituita da un?asola 27, che comprende una prima porzione 33 e una seconda porzione 34. Inoltre, la traiettoria di movimentazione 32 ? vantaggiosamente rettilinea. La prima porzione 33 dell?asola 27 ? impegnata al cursore 22 quando il cursore 22 percorre il primo tratto della traiettoria di movimentazione 32. La seconda porzione 34 dell?asola 27 ? impegnata dal cursore 22 quando il cursore 22 percorre il secondo tratto della traiettoria di movimentazione 32. La seconda porzione 34 dell?asola 27 si estende parallelamente alla traiettoria di movimentazione 32 ed ? conformata e posizionata in modo tale che la sua interazione con il cursore 22 mantenga l?elemento di bloccaggio 21 nella posizione inattiva. La prima porzione 33 dell?asola 27, invece, ? conformata e posizionata in modo tale da permettere all?elemento di bloccaggio 21 di spostarsi nella posizione inattiva.
Nella forma realizzativa di figura 19, in particolare, la prima porzione 33 si presenta allargata rispetto alla seconda porzione 34, e presenta una protuberanza, rispetto alla seconda porzione 34, che si sviluppa nello stesso modo in cui la terza porzione 29 si sviluppa rispetto alla quarta porzione 30. Vantaggiosamente, inoltre, la prima porzione 33 ? conformata in modo tale che il cursore 22 possa avere un moto relativo rispetto ad essa lungo un tragitto inclinato rispetto all?estensione della seconda porzione 34 dell?asola 27. In questo contesto, con il termine ?inclinato?, si intende che la direzione lungo cui si pu? muovere in modo apparente il cursore 22 rispetto alla prima porzione 33, forma un angolo non nullo con la direzione lungo cui si estende la seconda porzione 34 dell?asola 27. Tale angolo non nullo, inoltre, ? un angolo pari o inferiore a un angolo retto. Vantaggiosamente l?angolo ? compreso tra 25? e 90?, preferibilmente tra 30? e 90?. Nelle forma realizzativa illustrata ? la porzione rialzata 45 del cursore 22 che ? configurata per impegnare l?asola 27 dell?elemento di bloccaggio 21. Come si nota dalle unite figure, questa porzione rialzata 45 ? sostanzialmente almeno in parte complementare all?asola 27 sia quando il cursore 22 si trova nella posizione di blocco (figura 3) sia quando il cursore 22 si trova nella posizione di fine corsa (figura 7). In particolare, quando il cursore 22 si trova nella posizione di blocco, quattro delle otto facce laterali 46 della porzione rialzata 45 sono accoppiate alla prima porzione 3 dell?asola 27, mentre quando il cursore 22 si trova nella posizione di fine corsa sono cinque le facce laterali 46 della porzione rialzata 45 accoppiate alla seconda porzione 34 dell?asola 27.
Vantaggiosamente, la molla di richiamo 35 presenta una prima estremit? 36 fissata al corpo principale 2 e una seconda estremit? 37 che ? fissata all?elemento di bloccaggio 21 , in particolare ad una porzione sporgente 60, parte dell?elemento di bloccaggio 21, che si sviluppa a partire dallo stesso elemento di bloccaggio verso l?elemento di copertura 6. Durante l?apertura della serratura motorizzata 1, quando il cursore 22 scorre nella prima porzione 33 dell?asola 27, causa la movimentazione dell?elemento di bloccaggio 21 rispetto al corpo principale 2 dalla posizione attiva alla posizione inattiva, determina una deformazione della molla di richiamo 35 (allungamento nelle unite figure): l?elemento di bloccaggio 21 ? quindi soggetto alla forza elastica della molla di richiamo 35, che fa tendere la molla di richiamo 35 a riportarsi nella sua configurazione indeformata. Durante la movimentazione del cursore 22 nella seconda porzione 34 dell?asola 27, invece, l?estensione della molla di richiamo 35 rimane costante, in quanto l?elemento di bloccaggio 21 non si muove rispetto al corpo principale 2 e la sua movimentazione lungo la seconda direzione di movimentazione 23 ? impedita dal cursore 22 che percorre la seconda porzione 34 dell?asola 27. Per quanto riguarda la chiusura della serratura motorizzata 1, durante la movimentazione del cursore 22 nella seconda porzione 34 dell?asola 27, la situazione ? analoga a quanto ? stato descritto per la fase di apertura della serratura motorizzata 1, con l?estensione della molla di richiamo 35 che rimane costante. Anche durante la movimentazione inversa del cursore 22 lungo la prima porzione 33 dell?asola 27, la molla di richiamo 35 mantiene inizialmente costante la sua estensione a causa del fatto che gli elementi sporgenti 31 sono ancora impegnati nella quarta porzione 30 della terza sede allungata 28. Quando, invece, il cursore 22 raggiunge la posizione di blocco, la molla di richiamo 35 torna nella sua condizione indeformata e movimenta l?elemento di bloccaggio 21 dalla posizione inattiva alla posizione attiva; in questo modo la terza porzione 29 della terza sede allungata 28 scorre rispetto all?elemento sporgente 31. Vantaggiosamente, la prima porzione 33 dell?asola 27 dell?elemento di bloccaggio 21 ? conformato in modo tale che, quando il cursore 22 ? nella posizione di blocco, tra l?asola 27 e il cursore 22 sia presente un gioco che consenta lo scorrimento dell?elemento di bloccaggio 21 dalla posizione inattiva alla posizione attiva.
Quando l?elemento di bloccaggio 21 ? nella posizione inattiva, il cursore 22 ? in battuta contro una prima zona 57 dell?elemento di bloccaggio 21 che delimita l?asola 27, mentre, quando l?elemento di bloccaggio 21 ? nella posizione attiva, il cursore 22 ? in battuta contro una seconda zona 58 dell?elemento di bloccaggio 21 che delimita l?asola 27.
Nelle forme realizzative preferite, in cui l?elemento di bloccaggio 21 presenta l?asola 27 e in cui il chiavistello 10 presenta la seconda sede allungata 38, il cursore 22 ? associato sia all?elemento di bloccaggio 21 sia al chiavistello 10 impegnando contemporaneamente l?asola 27 e la seconda sede allungata 38. Vantaggiosamente, durante la movimentazione del cursore 22 tra la posizione di blocco e la posizione di fine corsa, l?asola 27 e la seconda sede allungata 38 sono almeno localmente allineate lungo la direzione di sviluppo del cursore 22; il cursore 22, inoltre, attraversa contemporaneamente l?asola 27 e la seconda sede allungata 38. In sostanza, quindi, considerando un piano di riferimento perpendicolare alla direzione di sviluppo del cursore 22, e proiettando su questo piano di riferimento sia l?asola 27 sia la seconda sede allungata 38, durante la movimentazione del cursore 22 tra la posizione di blocco e la posizione di fine corsa, la proiezione dell?asola 27 e la proiezione della seconda sede allungata 38 sono sempre almeno in parte sovrapposte tra loro; in particolare, la proiezione dell?asola 27 e la proiezione della seconda sede allungata 38 sono tra loro sovrapposte almeno in corrispondenza delle zone che sono contemporaneamente impegnate dal cursore 22, in quanto il cursore 22 attraversa sia l?asola 27 sia la seconda sede allungata 38. Ci? si nota nelle figure allegate: in figura 5, ad esempio, attraverso l?asola 27 dell?elemento di bloccaggio 21 si pu? osservare la sottostante seconda sede allungata 38 del chiavistello 10.
Nonostante nelle unite figure l?elemento di bloccaggio 21 sia posizionato sopra il chiavistello 10, vale a dire l?elemento di bloccaggio 21 sia interposto tra il chiavistello 10 e l?elemento di copertura 6, sono possibili anche delle realizzazioni nelle quali l?elemento di bloccaggio e il chiavistello siano in posizioni invertite.
La forma realizzativa sin qui descritta ? quella cui si riferiscono le figure 1 e da 3 a 8, in cui la serratura motorizzata 1 comprende un solo elemento di bloccaggio 21.
Sono tuttavia previste anche forme realizzative in cui la serratura motorizzata comprende due elementi di bloccaggio, quale la forma realizzativa delle figure 2, da 9 a 17 e da 25 a 27.
Le forme realizzative della serratura motorizzata 1 che comprendono due elementi di bloccaggio 21, si differenziano rispetto a quanto sin qui descritto in relazione alle forme realizzative che utilizzano un solo elemento di bloccaggio 21. Una delle differenze consiste nel fatto che, nonostante entrambi gli elementi di bloccaggio 21 siano associati al cursore 22 in modo analogo a quanto sopra descritto, essi sono vantaggiosamente mobili rispetto al corpo principale 2 e al chiavistello 10, tra le rispettive posizioni attive e posizioni inattive, lungo una medesima direzione ma con verso opposto, come visibile ad esempio nelle figure 9, 12, 15 e 25 per un elemento di bloccaggio 21 e nelle figure 10, 13, 16 e 26 per l?altro elemento di bloccaggio 21.
Delle ulteriori differenze tra le due forme realizzative della serratura motorizzata 1 mostrate nelle unite figure, riguardano la presenza, nella serratura motorizzata 1 che comprende due elementi di bloccaggio 21, di almeno una molla di chiusura 19, nonch? lo spessore degli elementi di bloccaggio 21.
Per quanto riguarda la presenza della molla di chiusura 19, in corrispondenza della faccia di estremit? 13 ? vantaggiosamente ricavata una cavit? 18, nella quale ? inserita la molla di chiusura 19. Nelle forme realizzative in cui sono presenti due facce di estremit? 13, sia le cavit? 18, sia le molle di chiusura 19 sono preferibilmente due, e le molle di chiusura 19 sono associate ognuna a una delle cavit? 18 ricavate in corrispondenza delle facce di estremit? 13 (allinterno delle due parti allungate 15). Sono tuttavia possibili delle forme realizzative, non illustrate, nelle quali siano presenti pi? molle di chiusura all'interno di una stessa cavit?, nonch? forme realizzative in cui sono presenti le molle di chiusura ma non le cavit?. L?utilizzo delle molle di chiusura 19 non ? tuttavia necessario; ? possibile prevedere due elementi di bloccaggio 21 anche senza prevedere molle di chiusura 19 (con un funzionamento analogo a quello descritto per la prima forma rea lizzai iva).
La serratura motorizzata 1 illustrata nelle figure da 9 a 17 e da 25 a 27, che comprende le molle di chiusura 19, presenta preferibilmente una forma realizzativa del chiavistello 10 diversa rispetto a quanto descritto in precedenza. Come mostrato in figura 21 , infatti, questo chiavistello 10 presenta solo il primo riscontro 39, mentre non ? presente alcun secondo riscontro: quando il chiavistello 10 ? nella posizione di chiusura, il cursore 22 non ? in battuta contro il chiavistello 10 stesso (si veda ad esempio la figura 11); come descritto nel seguito, infatti, la movimentazione del chiavistello 10 in fase di chiusura in questo caso ? assicurata dalle molle di chiusura 19. Le due forme realizzative del chiavistello 10 sono comunque alternative e possono essere liberamente combinate in ciascuna forma realizzativa della serratura motorizzata 1.
Per quanto riguarda lo spessore degli elementi di bloccaggio, invece, esso ? preferibilmente diverso in base alla forma realizzativa: nel caso in cui siano presenti i due elementi di bloccaggio 21 (seconda forma realizzativa), infatti, lo spessore di un singolo elemento di bloccaggio 21 ? vantaggiosamente inferiore rispetto allo spessore dell?elemento di bloccaggio 21 nel caso in cui ne sia presente solo uno (prima forma realizzativa), e generalmente ? pari alla met?. Ci? consente di ottenere in entrambi i casi sia un analogo livello di resistenza, e un analogo ingombro all?interno del volume del corpo principale 2.
I due elementi di bloccaggio 21 sono movimentati dalla rispettiva posizione attiva alla rispettiva posizione inattiva, quando il cursore 22 ? movimentato nel primo tratto della traiettoria di movimentazione 32, partendo dalla posizione di blocco e verso la posizione di fine corsa. Quando il cursore 22 ? nella posizione di blocco, entrambi gli elementi di bloccaggio 21 sono nella rispettiva posizione attiva e, quando il cursore 22 ? nella posizione di fine corsa, entrambi gli elementi di bloccaggio 21 sono nella rispettiva posizione inattiva.
Analogamente a quanto precedentemente descritto, in questa tipologia di serratura motorizzata 1, entrambi gli elementi di bloccaggio 21 presentano vantaggiosamente la rispettiva prima sede allungata costituita da un?asola 27, e ogni asola 27 comprende una rispettiva prima porzione 33 e una rispettiva seconda porzione 34 (che nella forma realizzativa illustrata sono per? diverse tra i due elementi di bloccaggio 21).
Come mostrato nelle unite figure (si confrontino in particolare le figure che rappresentano la stessa configurazione della serratura motorizzata 1 , e che mostrano, rispettivamente, ciascuno dei due elementi di bloccaggio 21 , quali le figure 9-10, 12-13, 15-16 e 25-26), le asole 27 degli elementi di bloccaggio 21 presentano forme a grandi linee simili, ma in parte diverse e orientate specularmente. Ci? significa che, considerando l?immagine speculare dell?asola 27 di uno dei due elementi di bloccaggio 21, essa presenta un andamento simile all?asola 27 dell?altro dei due elementi di bloccaggio 21. Le differenze tra le due asole 27 sono strettamente legate al funzionamento preferito di questa serratura motorizzata 1.
Nel seguito, per maggiore chiarezza espositiva, con l?espressione ?primo elemento di bloccaggio 211? si indicher? l?elemento di bloccaggio 21 a cui ? collegata la seconda estremit? 37 della molla di richiamo 35 (mostrato in figura 23), mentre con l?espressione ?secondo elemento di bloccaggio 212? si indicher? l?altro elemento di bloccaggio 21 (mostrato in figura 24).
Dalle figure 23 e 24 ? evidente come le asole 27 del primo elemento di bloccaggio 211 e del secondo elemento di bloccaggio 212 siano diverse tra loro. In particolare, l?asola 27 del primo elemento di bloccaggio 211 presenta una prima porzione 33 con un gioco sufficiente a consentire la movimentazione, in chiusura, del primo elemento di bloccaggio 211 senza che venga movimentato il cursore 22 (grazie all?azione della molla di richiamo 35 in modo simile a quanto descritto per la prima forma realizzativa). L?asola 27 del secondo elemento di bloccaggio 212, invece, presenta un gioco molto ridotto con il cursore 22; la movimentazione del secondo elemento di bloccaggio 212, in chiusura, ? dovuta, infatti, solamente alla movimentazione del cursore 22.
La seconda porzione 34 di entrambe le asole 27 presenta uno sviluppo analogo alla seconda porzione 34 dell?asola 27 descritta con riferimento alla prima forma realizzativa. Entrambe le prime porzioni 33, invece, hanno una forma diversa rispetto al caso precedente.
In ogni caso, le forme delle asole 27 non sono limitanti per la presente invenzione.
In questa forma realizzativa, considerando un piano di riferimento perpendicolare alla direzione di sviluppo del cursore 22 (quale il piano del foglio nelle figure da 9 a 17), e proiettando su questo piano di riferimento sia l?asola 27 di uno dei due elementi di bloccaggio 21, sia l?asola 27 dell?altro elemento di bloccaggio 21, sia la seconda sede allungata 38 del chiavistello 10, durante la movimentazione del cursore 22 tra la posizione di blocco e la posizione di fine corsa, le proiezioni delle due asole 27 e la proiezione della seconda sede allungata 38 sono sempre almeno in parte sovrapposte tra loro. In particolare, le proiezioni delle asole 27 e la proiezione della seconda sede allungata 38 sono sempre tra loro sovrapposte almeno corrispondenza delle zone che sono contemporaneamente impegnate dal cursore 22, in quanto il cursore 22 attraversa sia le due asole 27 sia la seconda sede allungata 38.
Inoltre, entrambi gli elementi di bloccaggio 21 definiscono ciascuno almeno una terza sede allungata 28 e il chiavistello 10 comprende almeno un elemento sporgente 31. L?elemento sporgente 31 impegna contemporaneamente sia la terza sede allungata 28 di uno dei due elementi di bloccaggio 21, sia la terza sede allungata 28 dell?altro dei due elementi di bloccaggio 21: tali terze sedi allungate 28 sono infatti tra loro sovrapposte. Analogamente a quanto descritto per la forma realizzativa con un solo elemento di bloccaggio 21, anche in questo caso le terze sedi allungate 28 sono vantaggiosamente conformate a L, con la terza porzione 29 disposta perpendicolarmente rispetto alla quarta porzione 30. Tuttavia, in questo caso le terze sedi allungate 28 dei due elementi di bloccaggio 21 sono orientate in modo speculare rispetto al piano passante per la traiettoria di movimentazione 32 e per la direzione di sviluppo del cursore 22: le due quarte porzioni 30 sono dirette nello stesso modo, mentre le due terze porzioni 29 si sviluppano, a partire dalla rispettiva quarta porzione 30, lungo direzioni parallele ma con verso opposto tra loro. Ci? ? dovuto al fatto che gli elementi di bloccaggio 21 sono movimentati lungo la stessa direzione (la seconda direzione di movimentazione 23), ma con verso opposto, e il contrario orientamento delle terze porzioni 29 permette ad entrambe le terze porzioni 29 di scorrere, liberando l?elemento sporgente 31 (anche in questo caso ci? corrisponde ad un moto relativo dell?elemento sporgente 31 lungo l?intera terza porzione 29 della terza sede allungata 28), quando il cursore 22 ? movimentato nel primo tratto della traiettoria di movimentazione 32.
Nelle forme realizzative illustrate, ognuno degli elementi di bloccaggio 21 presenta due terze sedi allungate 28 e il chiavistello 10 comprende due elementi sporgenti 31: in questo caso le terze sedi allungate 28 sono parzialmente sovrapposte tra loro a coppie (la terza sede allungata 28 di uno degli elementi di bloccaggio 21 ? sovrapposta alla terza sede allungata 28 dell?altro elemento di bloccaggio 21). Come detto ? comunque possibile una forma realizzativa in cui il chiavistello 10 comprenda un solo elemento sporgente 31 e ognuno dei due elementi di bloccaggio 21 definisca una sola terza sede allungata 28 (con l?elemento sporgente 31 che impegna contemporaneamente le due terze sedi allungate 28 dei due elementi di bloccaggio 21 ) o altre forme realizzative alternative, con un numero maggiore sia di elementi sporgenti 31 sia di terze sedi allungate 28.
Nelle figure 9-11 , il cursore 22 ? nella posizione di blocco ed impegna le asole 27 di entrambi gli elementi di bloccaggio 21 in corrispondenza delle rispettive prime porzioni 33; il primo elemento di bloccaggio 211 e il secondo elemento di bloccaggio 212 sono nelle rispettive posizioni attive. Nelle figure 15-17, il cursore 22 ? nella posizione di fine corsa ed impegna le asole 27 di entrambi gli elementi di bloccaggio 21 in corrispondenza delle rispettive seconde porzioni 34; il primo elemento di bloccaggio 211 e il secondo elemento di bloccaggio 212 sono quindi nelle rispettive posizioni inattive. Nelle figure 12-14 ? mostrata la serratura motorizzata 1 quando il cursore 22 ? nel secondo tratto della traiettoria di movimentazione 32, e impegna le asole 27 in corrispondenza delle rispettive seconde porzioni 34; il primo elemento di bloccaggio 211 e il secondo elemento di bloccaggio 212 si trovano nelle rispettive posizioni inattive.
Quanto fino a qui descritto per ciascuna delle due forme realizzative della serratura motorizzata 1 pu? comunque essere combinato a piacimento, ottenendo cos? delle ulteriori possibili forme realizzative diverse rispetto a quelle esplicitamente descritte, che sono anch?esse parte dell'invenzione. A titolo di esempio, ? prevista una forma realizzativa che prevede un unico elemento di bloccaggio 21, in cui l'unico elemento di bloccaggio 21 e configurato come l'elemento di bloccaggio 21 pi? lontano dal chiavistello 10 della forma realizzativa di figura 2. Ulteriormente, ? prevista anche una forma realizzativa in cui l'unico elemento di bloccaggio 21 presenta un asola 27 conformata come quella dell'elemento di bloccaggio 21 pi? vicino al chiavistello 10 della forma realizzativa di figura 2 (a tale elemento di bloccaggio 21 dovr? essere associata la molla di richiamo 35 secondo le modalit? sopra indicate).
A titolo esemplificativo, verr? descritto un ciclo di apertura e chiusura della serratura motorizzata 1 , con riferimento alla forma realizzativa mostrata in figura 1, vale a dire la serratura motorizzata 1 che comprende un solo elemento di bloccaggio 21, rappresentato in figura 19, e il chiavistello 10 mostrato in figura 20.
Partendo dalla condizione di serratura motorizzata 1 chiusa, il chiavistello 10 ? nella posizione di chiusura, l?elemento di bloccaggio 21 ? nella posizione attiva, il cursore 22 ? nella posizione di blocco, il motore 17 non ? alimentato, e la vite senza fine 16 ? ferma (figure 3 e 4). Inoltre le spalle 11 del chiavistello 10 sono in battuta contro i primi rilievi 12 del corpo principale 2, gli elementi sporgenti 31 sono nella terza porzione 29 della terza sede allungata 28 e il cursore 22 ? in battuta contro il secondo riscontro 41.
In seguito ad un comando di apertura (generato ad esempio tramite l'inserimento del codice corretto in una apposita interfaccia di comando), il motore 17 viene alimentato in modo tale da mettere in rotazione l?albero di rotazione 49 del motore 17 e la vite senza fine 16 in quello dei due possibili versi di rotazione che corrisponde ad un avvitamento della vite senza fine 16 nel foro passante filettato 48.
Il cursore 22 viene quindi movimentato lungo il primo tratto della traiettoria di movimentazione 32 rettilinea. Durante questo spostamento, il cursore 22 interagisce con la prima porzione 33 dell?asola 27 dell?elemento di bloccaggio 21. La forma di quest?ultima, e i vincoli imposti dalle porzioni di guida 24 del corpo principale 2 da cui ? guidato, fanno s? che l?elemento di bloccaggio 21 sia movimentato perpendicolarmente alla traiettoria di movimentazione 32 dalla posizione attiva alla posizione inattiva lungo la seconda direzione di movimentazione 23; in particolare, una delle otto facce laterali 46 della porzione rialzata 45 scorre lungo il bordo inclinato della prima porzione 33. In questo modo si ottiene un movimento relativo degli elementi sporgenti 31 nella terza porzione 29 della terza sede allungata 28. Il chiavistello 10, invece, resta nella posizione di chiusura, e il cursore 22 scorre nella seconda sede allungata 38 e si sposta dal secondo riscontro 41, andando verso il primo riscontro 39.
Al raggiungimento della fine del primo tratto della traiettoria di movimentazione 32, posizione a cui ci si riferir? nel seguito come posizione intermedia, l?elemento di bloccaggio 21 ? nella posizione inattiva, ed il cursore 22 ? in battuta contro il primo riscontro 39. Nella posizione intermedia, inoltre, il cursore 22 ? allineato alla seconda porzione 34 dell?asola 27.
Successivamente, il cursore 22 ? movimentato dalla posizione intermedia lungo il secondo tratto della traiettoria di movimentazione 32 rettilinea, percorrendo la seconda porzione 34 dell?asola 27 dell?elemento di bloccaggio 21. Il chiavistello 10 viene contemporaneamente trascinato dal cursore 22 e viene movimentato parallelamente alla traiettoria di movimentazione 32, dalla posizione di chiusura alla posizione di apertura (figure 5 e 6), mentre l?elemento di bloccaggio 21 resta nella posizione inattiva. Inoltre gli elementi sporgenti 31 del chiavistello 10 scorrono nella quarta porzione 30 della terza sede allungata 28.
Quando il cursore 22 raggiunge la fine del secondo tratto della traiettoria di movimentazione 32, il chiavistello 10 raggiunge la posizione di apertura (le facce di estremit? 13 vanno in battuta contro i secondi rilievi 14 del corpo principale 2), e la serratura motorizzata 1 ? aperta (figure 7 e 8); termina cos? l?apertura della serratura motorizzata 1.
Si sottolinea che il movimento del cursore 22 ? vantaggiosamente continuo: il cursore 22 infatti continua il proprio movimento lungo la traiettoria di movimentazione 32, senza fermarsi, dalla configurazione in cui la serratura motorizzata 1 ? chiusa fino alla configurazione in cui la serratura motorizzata 1 ? aperta.
Per quanto riguarda la chiusura della serratura motorizzata 1, facendo ruotare l?albero di rotazione 49 del motore 17 in verso opposto rispetto al verso di rotazione adottato in fase di apertura, il cursore 22 ? innanzitutto movimentato dalla vite senza fine 16 lungo il secondo tratto della traiettoria di movimentazione 32. Inizialmente, il chiavistello 10 ? fermo in posizione di apertura e il cursore 22 si allontana dal primo riscontro 39 muovendosi verso il secondo riscontro 41. Il cursore 22 continua ad essere movimentato dal motore 17 e, dopo essere andato in battuta contro il secondo riscontro 41 , comincia a spingere il chiavistello 10 dalla posizione di apertura verso la posizione di chiusura. La movimentazione del chiavistello 10 dalla posizione di apertura verso la posizione di chiusura, determina lo scorrimento degli elementi sporgenti 31 nella quarta porzione 30 della terza sede allungata 28. In questa fase, il cursore 22 scorre nella seconda porzione 34 dell?asola 27 e l?elemento di bloccaggio 21 rimane nella posizione inattiva.
Quando il cursore raggiunge nuovamente la posizione intermedia, la posizione relativa di cursore 22 ed elemento di bloccaggio 21 ? la medesima che i due avevano durante la fase di apertura, mentre ? diversa la posizione relativa di cursore 22 e chiavistello 10, in quanto in questo caso il cursore 22 ? a contatto con il secondo riscontro 41. Ci? fa s? che, in questo caso, gli elementi sporgenti 31 siano ancora all'interno della quarta porzione 30 della terza sede allungata 28 e non allineati alla terza porzione 29.
Proseguendo il proprio spostamento lungo il primo tratto della traiettoria di movimentazione 32, il cursore 22 continua a spingere il chiavistello 10 dalla posizione di apertura verso la posizione di chiusura. Allo stesso tempo l?elemento di bloccaggio 21 rimane fermo e il cursore 22 scorre all'interno della prima porzione 33 rimanendo allineato alla seconda porzione 34.
Quando il cursore 22 raggiunge la posizione di blocco, il chiavistello 10 raggiunge la posizione di chiusura (le spalle 11 sono in battuta contro i primi rilievi 12). L?elemento di bloccaggio 21 ? a quel punto libero di muoversi dalla posizione inattiva alla posizione attiva, in quanto gli elementi sporgenti 31 possono scorrere nella terza porzione 29 della terza sede allungata 28 (anche in questo caso il moto degli elementi sporgenti 31 ? relativo, in quanto si muove l?elemento di bloccaggio 21): la molla di richiamo 35, tornando nella sua conformazione indeformata, movimenta l?elemento di bloccaggio 21 dalla posizione inattiva alla posizione attiva. Alla fine, quindi, l?elemento di bloccaggio 21 ? di nuovo nella posizione attiva, il cursore 22 ? nella posizione di blocco e il chiavistello 10 ? nella posizione di chiusura; la serratura motorizzata 1 ? chiusa.
In questa forma realizzativa, nella seconda porzione 34 dell?asola 27, il cursore 22 si muove, sia in apertura che in chiusura, parallelamente alla traiettoria di movimentazione 32. Nella prima porzione 33 dell?asola 27, invece, il cursore 22 si muove diversamente tra la fase di apertura e la fase di chiusura. Durante l?apertura il cursore 22 si muove, relativamente, nell?asola 27 in modo inclinato rispetto alla traiettoria di movimentazione 32 (a contatto con la seconda zona 58) lungo una direzione che forma un angolo preferibilmente compreso tra 25? e 45?, vantaggiosamente tra 30? e 40? (in modo tale da avere un?interazione a piano inclinato), mentre durante la chiusura il cursore 22 si muove inizialmente parallelamente alla traiettoria di movimentazione 32 (sostanzialmente a contatto contro la prima zona 57), continuando a muoversi quindi come nella seconda porzione 34. Solo quando raggiunge la posizione di blocco, il cursore 22 si muove ortogonalmente rispetto alla traiettoria di movimentazione 32 (inclinazione di 90?). La traiettoria relativa descritta dal cursore 22 all?interno della prima porzione 33 dell?asola 27 ? quindi, in questa forma realizzativa, un triangolo rettangolo, con un cateto parallelo alla traiettoria di movimentazione del cursore 22. Analogamente a quanto sottolineato per l?apertura della serratura motorizzata 1, anche durante la chiusura il movimento del cursore 22 ? vantaggiosamente continuo: il cursore 22 infatti continua il proprio movimento lungo la traiettoria di movimentazione 32, senza fermarsi, dalla configurazione in cui la serratura motorizzata 1 ? aperta fino alla configurazione in cui la serratura motorizzata 1 ? chiusa.
Nel seguito, verr? ora descritto il ciclo di apertura e chiusura della serratura motorizzata 1 , con riferimento alla forma realizzativa mostrata in figura 2, vale a dire la serratura motorizzata 1 che comprende due elementi di bloccaggio 21 mostrati in figura 23 e 24, e il chiavistello 10 mostrato in figura 21. In particolare verr? posta attenzione sulle differenze rispetto al ciclo di funzionamento precedentemente descritto.
In merito all?apertura della serratura motorizzata 1, una prima differenza rispetto al caso descritto in precedenza, ? legata alla presenza delle molle di chiusura 19. Durante l?apertura, infatti, le molle di chiusura 19 vengono compresse, diminuendo la loro estensione rispetto all?estensione indeformata, ed immagazzinando cos? energia elastica che verr? rilasciata durante la chiusura della serratura motorizzata 1.
Un seconda differenza riguarda la movimentazione dei due elementi di bloccaggio 21. 11 cursore 22 viene movimentato dal motore 17 dalla posizione di blocco verso la posizione di fine corsa. Inizialmente il cursore 22 ? distanziato dal primo riscontro 39 del chiavistello 10 e scorre all'interno dell?asola 27 del primo elemento di bloccaggio 211 e all'interno dell?asola 27 del secondo elemento di bloccaggio 212. Grazie alla diversa forma delle due prime porzioni 33, nella forma realizzativa illustrata la movimentazione dei due elementi di bloccaggio 21 non ? simultanea. In primo luogo il cursore 22 movimenta il secondo elemento di bloccaggio 212 dalla rispettiva posizione attiva alla rispettiva posizione inattiva interagendo con la relativa prima porzione 33; solo quando il secondo elemento di bloccaggio 212 ? nella rispettiva posizione inattiva, il cursore 22 interagisce con la prima porzione 33 del primo elemento di bloccaggio 211 e lo movimenta dalla rispettiva posizione attiva alla rispettiva posizione inattiva. Quando il primo elemento di bloccaggio 211 raggiunge la posizione inattiva, il cursore 22 va in battuta contro il primo riscontro 39.
La prima porzione 33 della prima asola 27 e la prima porzione 33 della seconda asola 27 sono configurate in modo tale da consentire questa movimentazione in apertura della serratura motorizzata 1 : la prima porzione 33 dell?asola 27 del primo elemento di bloccaggio 211 ? conformata in modo tale da permettere la movimentazione del cursore 22 inizialmente senza che il cursore 22 determini spostamenti del primo elemento di bloccaggio 211, mentre la prima porzione 33 dell?asola 27 del secondo elemento di bloccaggio 212 ? inclinata rispetto alla traiettoria di movimentazione 32 e Ci? consente una iniziale movimentazione solo del secondo elemento di bloccaggio 212, mentre il primo elemento di bloccaggio 211 ? movimentato solo quando il cursore 22 raggiunge la zona inclinata della prima asola 27 (in questa fase il cursore 22 si trova in corrispondenza della seconda porzione 34 dell?asola 27 del secondo elemento di bloccaggio 212, parallela alla traiettoria di movimentazione 32).
In merito alla chiusura, invece, il funzionamento preferito di questa forma realizzativa risulta essere sostanzialmente diverso, anche in virt? della diversa conformazione del chiavistello 10 mostrata in figura 21 e della presenza delle molle di chiusura 19, rispetto a quello della forma realizzativa con un solo elemento di bloccaggio 21.
A partire dalla serratura motorizzata 1 aperta (figure dalla 15 alla 17), il motore 17 movimenta innanzitutto il cursore 22 dalla posizione di fine corsa verso la posizione di blocco lungo il secondo tratto della traiettoria di movimentazione 32.
Durante questo movimento, dato che le molle di apertura 19 sono compresse, se il chiavistello 10 ? libero da impedimenti esterni che ne blocchino lo spostamento (il caso contrario verr? descritto nel seguito), le molle di apertura 19 spingono il chiavistello 10, dalla posizione di apertura verso la posizione di chiusura, movimentando il chiavistello 10 contemporaneamente alla movimentazione del cursore 22 ad opera del motore 17. In questo caso, infatti, grazie all?azione delle molle di chiusura 19, il primo riscontro 39 del chiavistello 10 resta in battuta contro il cursore 22 fino al raggiungimento della posizione di chiusura da parte del chiavistello 10 (con le spalle 11 in battuta contro i primi rilievi 12). Quando il chiavistello 10 raggiunge la posizione di chiusura, il cursore 22 si trova in una prima posizione provvisoria intermedia tra la posizione di fine corsa e la posizione di blocco. Nella prima posizione provvisoria il cursore 22 si trova inoltre in corrispondenza della fine della seconda porzione 34 dell?asola 27 del primo elemento di bloccaggio 211 (e quindi dell? inizio della relativa prima porzione 33). Il cursore 22 continua poi la sua movimentazione, ad opera del motore 17, fino al raggiungimento della posizione di arresto (mostrata nelle figure da 25 a 27), in cui il cursore 22 stesso ? distanziato dal primo riscontro 39.
Durante la movimentazione del cursore 22 tra la prima posizione provvisoria e la posizione di arresto, dato che il chiavistello 10 ? in posizione di chiusura, gli elementi sporgenti 31 sono allineati alle terze porzioni 29 delle terze sedi allungate 28. Di conseguenza, mano a mano che il cursore 22 avanza, la molla di richiamo 35 movimenta il primo elemento di bloccaggio 211 dalla rispettiva posizione inattiva alla rispettiva posizione attiva: la movimentazione del cursore 22 nella prima porzione 33, infatti, consente la graduale movimentazione del primo elemento di bloccaggio 211 dovuta alla molla di richiamo 35.
Quando il cursore 22 raggiunge la posizione di arresto, il primo elemento di bloccaggio 211 ? nella rispettiva posizione attiva (e gli elementi sporgenti 31 impegnano la terza porzione 29 della terza sede allungata 28), il chiavistello 10 ? nella posizione di chiusura.
La movimentazione del primo elemento di bloccaggio 211, sopra descritta, attiva un sensore 59 (o un microcontatto - non direttamente visibile nelle unite figure), il quale invia un segnale alla scheda elettronica per la continuazione dell'alimentazione del motore 17. In assenza di tale segnale la scheda elettronica ? invece configurata per cessare l'alimentazione del motore 17, come meglio descritto nel seguito. Pi? in generale, il sensore 59 pu? essere associato a un elemento di bloccaggio 21 o rispettivamente al chiavistello 10 e pu? essere collegato alla scheda elettronica per segnalarle quando, rispettivamente, l?elemento di bloccaggio 21 ? nella posizione attiva o il chiavistello 10 ? nella posizione di chiusura. A propria volta la scheda elettronica pu? essere programmata per alimentare il motore 17 per muovere il cursore 22 dalla posizione di arresto fino alla posizione di blocco solo quando il sensore 59 segnala alla scheda elettronica che l?elemento di bloccaggio 21 ? nella posizione attiva o, rispettivamente, che il chiavistello 10 ? nella posizione di chiusura.
Il motore 17 continua quindi a movimentare il cursore 22 dalla posizione di arresto sino alla posizione di blocco. In particolare, il sensore 59 rileva lo spostamento della porzione sporgente 60 del primo elemento di bloccaggio 211. Durante l?ultima parte della movimentazione del cursore 22, il cursore 22 stesso movimenta il secondo elemento di bloccaggio 212 dalla rispettiva posizione inattiva alla rispettiva posizione attiva.
Quando il cursore 22 raggiunge la posizione di blocco, il chiavistello 10 ? nella posizione di chiusura e i due elementi di bloccaggio 21 sono nelle rispettive posizioni attive. La serratura motorizzata 1 , quindi, ? chiusa.
In questo caso, la traiettoria relativa del cursore 22 all?interno dell?asola 27 del primo elemento di bloccaggio 211 si sviluppa lungo tre segmenti: il primo segmento all?interno della seconda porzione 34 ? parallelo alla traiettoria di movimentazione 32, il secondo segmento all?interno della prima porzione 33 ? inclinato rispetto al primo segmento e il terzo segmento, anch?esso all?interno della prima porzione 33, ? parallelo al primo segmento.
Come anticipato sopra, in molte applicazioni di questa tipologia di serratura motorizzata 1 (ad esempio nel caso in cui la serratura motorizzata 1 sia parte del dispositivo di blocco del meccanismo di apertura dei catenacci), nel momento in cui il motore 17 viene attivato per riportare il cursore 22 verso la posizione di blocco, il chiavistello 10 pu? essere bloccato, vale a dire mantenuto nella posizione di apertura da un elemento di impedimento esterno. Le molle di chiusura 19, quindi, non possono movimentare il chiavistello 10 verso la posizione di chiusura quando il cursore 22 inizia a muoversi. Di conseguenza, mentre percorre il secondo tratto della traiettoria di movimentazione 32, il cursore 22 si allontana dal primo riscontro 39.
Vantaggiosamente, la prima porzione 33 dell?asola 27 del primo elemento di bloccaggio 211 definisce un prolungamento assiale della seconda porzione 34 conformato in modo tale che il cursore 22 possa raggiungere la posizione di arresto senza necessit? che il primo elemento di bloccaggio 211 sia movimentato nella posizione attiva. In questo caso, quando si trova nella posizione di arresto, il cursore 22 ? in battuta contro una terza zona 61 del primo elemento di bloccaggio 211 che delimita l?asola 27.
In assenza di movimentazione del primo elemento di bloccaggio 211, il sensore 59 non si attiva e non invia alcun un segnale alla scheda elettronica per la continuazione dell'alimentazione del motore 17. La scheda elettronica ? quindi configurata per cessare l'alimentazione del motore 17, fermando il cursore 22 nella posizione di arresto.
Quando l?elemento di impedimento esterno viene rimosso, le molle di chiusura 19 si allungano e spingono il chiavistello 10 dalla posizione di apertura alla posizione di chiusura, mentre il cursore 22 resta nella posizione di arresto. Al raggiungimento della posizione di chiusura del chiavistello 10, gli elementi sporgenti 31 possono scorrere nel terzo tratto 29 della terza sede allungata 28 del primo elemento di bloccaggio 211: la molla di richiamo 35 pu? quindi movimentare il primo elemento di bloccaggio 211 dalla rispettiva posizione inattiva alla rispettiva posizione attiva. Allo stesso tempo la prima porzione 33 dell?asola 27 del primo elemento di bloccaggio 211 permette lo spostamento di quest?ultimo rispetto al cursore 22 che ? fermo nella posizione di arresto.
Non appena il primo elemento di bloccaggio 211 si sposta, il sensore 59 si attiva e invia il segnale alla scheda elettronica per la continuazione dell?alimentazione del motore 17. La scheda elettronica ? quindi configurata per riprendere l?alimentazione del motore 17, facendo muovere il cursore 22 dalla posizione di arresto verso la posizione di blocco.
La successiva movimentazione avviene quindi in maniera analoga a quanto descritto per il caso in cui il chiavistello 10 sia libero.
Anche in questo caso, la traiettoria relativa del cursore 22 all?interno dell?asola 27 del primo elemento di bloccaggio 211 si sviluppa lungo tre segmenti: un quarto segmento che ? parallelo alla traiettoria di movimentazione 32, un quinto segmento che ? perpendicolare al quarto segmento e un sesto segmento che ? parallelo al quarto segmento.
Il quarto segmento corrisponde al primo segmento cui ? aggiunto un tratto all?interno della prima porzione 33. Il sesto segmento corrisponde invece ad una parte finale del terzo segmento sopra menzionato.
Diversamente da quanto descritto in relazione alla chiusura della forma realizzativa della serratura motorizzata 1 con un solo elemento di bloccaggio 21 , in questa forma realizzativa durante la chiusura il movimento del cursore 22 pu? non essere continuo: il cursore 22 infatti viene movimentato dalla posizione di arresto solo se il chiavistello 10 ? gi? nella posizione di chiusura. La forma realizzativa che prevede la presenza di almeno una molla di chiusura 19 permette vantaggiosamente di prevedere la movimentazione automatica del cursore 22 verso la posizione di blocco, quando sia trascorso un intervallo di tempo predeterminato dall?apertura (che pu? essere deciso ad esempio in sede progettuale o di installazione).
Si sottolinea che le descrizioni dei funzionamenti delle serrature motorizzate 1 sono fornite a titolo esemplificativo. Quanto descritto per i funzionamenti delle due forme realizzative della serratura motorizzata 1, infatti, non ? da intendersi come limitante per la presente invenzione. Quelli descritti sono infatti dei funzionamenti preferiti, che non escludono la possibilit? che la serratura motorizzata 1 si possa basare su una diversa tipologia di funzionamento rispetto a quanto ? stato precedentemente descritto. Ad esempio, sono possibili delle forme realizzative che comprendono un solo elemento di bloccaggio 21, ma la cui movimentazione sia analoga a quanto descritto per uno dei due elementi di bloccaggio 21 della seconda forma realizzativa (con eventuali modifiche/aggiustamenti della logica di controllo). La presente invenzione consegue importanti vantaggi.
Grazie alla presente invenzione ? stata infatti messa a punto una serratura motorizzata alternativa rispetto a quelle presenti nella tecnica nota, che presenta una struttura e un funzionamento relativamente semplici.
Va infine rilevato che la presente invenzione risulta di relativamente facile realizzazione e che anche il costo connesso alla sua attuazione non risulta molto elevato.
L?invenzione cos? concepita ? suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell?ambito del concetto inventivo che la caratterizza.
Tutti i dettagli sono rimpiazzabili da altri tecnicamente equivalenti ed i materiali impiegati, nonch? le forme e le dimensioni dei vari componenti, potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze.
Claims (17)
1. Serratura motorizzata comprendente:
un corpo principale (2), che definisce un alloggiamento (3) e che presenta una apertura (4);
un chiavistello (10), che ? mobile rispetto al corpo principale (2) tra una posizione di chiusura, in cui il chiavistello (10) sporge dal corpo principale (2) attraverso l?apertura (4), e una posizione di apertura, in cui il chiavistello (10) ? ritirato all?interno dell?alloggiamento (3);
un elemento di bloccaggio (21), che ? mobile rispetto al corpo principale (2) tra una posizione attiva, in cui l?elemento di bloccaggio (21) blocca il chiavistello (10) nella posizione di chiusura, e una posizione inattiva, in cui l?elemento di bloccaggio (21) permette al chiavistello (10) di muoversi tra la posizione di chiusura e la posizione di apertura;
un cursore (22), che ? mobile rispetto al corpo principale (2) tra una posizione di blocco e una posizione di fine corsa;
un motore (17), che ? posizionato nell?alloggiamento (3) e che ? configurato per movimentare il cursore (22) tra la posizione di blocco e la posizione di fine corsa lungo una traiettoria di movimentazione (32);
in cui:
quando il cursore (22) ? nella posizione di blocco, il chiavistello (10) ? nella posizione di chiusura e l?elemento di bloccaggio (21) ? nella posizione attiva;
quando il cursore (22) ? nella posizione di fine corsa, il chiavistello (10) ? nella posizione di apertura e l?elemento di bloccaggio (21) ? nella posizione inattiva;
la traiettoria di movimentazione (32), che va dalla posizione di blocco alla posizione di fine corsa, comprende in successione un primo tratto e un secondo tratto;
il cursore (22) si sviluppa lungo una direzione di sviluppo che ? perpendicolare alla traiettoria di movimentazione (32) ed ? associato al chiavistello (10) e all?elemento di bloccaggio (21) lungo la direzione di sviluppo;
in detto primo tratto, il cursore (22) impegna l?elemento di bloccaggio (21 ), in modo tale da movimentare l?elemento di bloccaggio (21) dalla posizione attiva alla posizione inattiva quando il cursore (22) si muove dalla posizione di blocco verso la posizione di fine corsa; e
in detto secondo tratto, il cursore (22) impegna il chiavistello (10), in modo tale da movimentare il chiavistello (10) dalla posizione di chiusura alla posizione di apertura quando il cursore (22) si muove verso la posizione di fine corsa.
2. Serratura motorizzata secondo la rivendicazione 1 , in cui l?elemento di bloccaggio (21) presenta una prima sede allungata, all?interno della quale scorre il cursore (22), quando il cursore (22) si muove tra la posizione di blocco e la posizione di fine corsa.
3. Serratura motorizzata secondo la rivendicazione 2, in cui la prima sede allungata dell?elemento di bloccaggio (21) ? una asola (27) che comprende una prima porzione (33) e una seconda porzione (34), in cui la traiettoria di movimentazione (32) ? rettilinea, in cui la seconda porzione (34) dell?asola (27) si estende parallelamente alla traiettoria di movimentazione (32) e la prima porzione (33) dell?asola (27) ? configurata per permettere un disallineamento della seconda porzione (34) rispetto al cursore (22), e in cui:
quando il cursore (22) si muove nel primo tratto della traiettoria di movimentazione (32), il cursore (22) percorre la prima porzione (33) dell?asola (27); e
quando il cursore (22) si muove nel secondo tratto della traiettoria di movimentazione (32), il cursore (22) percorre la seconda porzione (34) dell?asola (27);
l?elemento di bloccaggio (21) essendo movimentato tra la posizione attiva e la posizione inattiva perpendicolarmente rispetto alla traiettoria di movimentazione (32), quando il cursore (22) si muove nel primo tratto della traiettoria di movimentazione (32).
4. Serratura motorizzata secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 3, in cui il chiavistello (10) presenta una seconda sede allungata (38) airinterno della quale si muove il cursore (22), detta seconda sede allungata (38) comprendendo un primo riscontro (39) per il cursore (22), e in cui inoltre:
quando il cursore (22) ? nella posizione di blocco, il cursore (22) ? distanziato dal primo riscontro (39); e
quando il cursore (22) si muove nel secondo tratto della traiettoria di movimentazione (32) verso la posizione di fine corsa, il cursore (22) ? in battuta contro il primo riscontro (39) trascinando il chiavistello (10) dalla posizione di chiusura alla posizione di apertura.
5. Serratura motorizzata secondo la rivendicazione 4 quando dipende dalla rivendicazione 3, in cui il cursore (22) ? associato all?elemento di bloccaggio (21) e al chiavistello (10) impegnando contemporaneamente l?asola (27) e la seconda sede allungata (38).
6. Serratura motorizzata secondo la rivendicazione 5 o secondo la rivendicazione 4 quando dipende dalla rivendicazione 3, in cui, durante la movimentazione del cursore (22) tra la posizione di blocco e la posizione di fine corsa, l?asola (27) e la seconda sede allungata (38) sono almeno localmente allineate lungo la direzione di sviluppo del cursore (22), il cursore (22) attraversando contemporaneamente l?asola (27) e la seconda sede allungata (38).
7. Serratura motorizzata secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 6, in cui l?elemento di bloccaggio (21 ) presenta una terza sede allungata (28) che comprende una terza porzione (29) e una quarta porzione (30), in cui il chiavistello (10) comprende almeno un elemento sporgente (31) scorrevolmente accoppiato alla terza sede allungata (28), e in cui:
quando l?almeno un elemento sporgente (31 ) si trova nella terza porzione (29) della terza sede allungata (28), il chiavistello (10) ? nella posizione di chiusura e l?elemento di bloccaggio (21) impedisce la movimentazione del chiavistello (10) dalla posizione di chiusura;
quando l?elemento di bloccaggio (21) ? movimentato tra la posizione attiva e la posizione inattiva, l?almeno un elemento sporgente (31) scorre nella terza porzione (29) della terza sede allungata (28); e
quando il chiavistello (10) ? movimentato tra la posizione di chiusura e la posizione di apertura, l?almeno un elemento sporgente (31) scorre nella quarta porzione (30) della terza sede allungata (28).
8. Serratura motorizzata secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 7, comprendente una vite senza fine (16) che ? collegata al motore (17) e da esso azionata in rotazione, e in cui il cursore (22) presenta un foro passante filettato (48) che ? accoppiato alla vite senza fine (16), il motore (17) movimentando il cursore (22) tra la posizione di blocco e la posizione di fine corsa attraverso la rotazione di tale vite senza fine (16) nel foro passante filettato (48) del cursore (22).
9. Serratura motorizzata secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 8, in cui il chiavistello (10) presenta un asse centrale (20) parallelamente al quale scorre tra la posizione di chiusura e la posizione di apertura, e in cui il cursore (22) ? associato al chiavistello (10) in corrispondenza di tale asse centrale (20) del chiavistello (10).
10. Serratura motorizzata secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 9, in cui il corpo principale (2) guida la movimentazione dell?elemento di bloccaggio (21) tra la posizione attiva e la posizione inattiva.
11. Serratura motorizzata secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 10, comprendente due elementi di bloccaggio (21), in cui entrambi gli elementi di bloccaggio (21) sono associati al cursore (22) e sono mobili rispetto al corpo principale (2) tra rispettive posizioni attive e posizioni inattive, lungo direzioni parallele e con verso opposto, i due elementi di bloccaggio (21) essendo movimentati dalla rispettiva posizione attiva alla rispettiva posizione inattiva, quando il cursore (22) ? movimentato nel primo tratto dalla posizione di blocco verso la posizione di fine corsa e in cui, inoltre: quando il cursore (22) ? nella posizione di blocco, entrambi gli elementi di bloccaggio (21) sono nella rispettiva posizione attiva; e
quando il cursore (22) ? nella posizione di fine corsa, entrambi gli elementi di bloccaggio (21) sono nella rispettiva posizione inattiva.
12. Serratura motorizzata secondo la rivendicazione 11 , in cui, quando il cursore (22) ? movimentato lungo il primo tratto della traiettoria di movimentazione (32), dalla posizione di blocco verso la posizione di fine corsa, il cursore (22) movimenta i due elementi di bloccaggio (21) in successione l?uno all?altro dalla rispettiva posizione attiva alla rispettiva posizione inattiva.
13. Serratura motorizzata secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 12, in cui il cursore (22) impegna il chiavistello (10), in modo tale da movimentare il chiavistello (10) dalla posizione di apertura alla posizione di chiusura quando il cursore (22) si muove verso la posizione di blocco, almeno in detto primo tratto della traiettoria di movimentazione (32).
14. Serratura motorizzata secondo la rivendicazione 13 quando dipende dalla 4, in cui, detta seconda sede allungata (38) comprende un secondo riscontro (41) per il cursore (22), ad una estremit? opposta rispetto al primo riscontro (39), e in cui inoltre:
quando il cursore (22) ? nella posizione di fine corsa, il cursore (22) ? distanziato dal secondo riscontro (41 );
quando il cursore (22) si muove dalla posizione di fine corsa verso la posizione di blocco, il cursore (22) inizialmente si allontana dal primo riscontro (39), e va in battuta contro il secondo riscontro (41) e successivamente trascina il chiavistello (10) dalla posizione di apertura verso la posizione di chiusura.
15. Serratura motorizzata secondo una qualsiasi delle rivendicazione da 1 a 12, comprendente almeno una molla di richiamo (19) accoppiata al chiavistello (10) per spingere il chiavistello (10) verso la posizione di chiusura.
16. Serratura motorizzata secondo la rivendicazione 15, in cui quando il chiavistello (10) si sposta dalla posizione di chiusura alla posizione di apertura vince una forza esercitata dalla almeno una molla di richiamo (19), e in cui detta almeno una molla di richiamo (19) movimenta il chiavistello (10) dalla posizione di apertura alla posizione di chiusura.
17. Serratura motorizzata secondo la rivendicazione 16 comprendente inoltre una scheda elettronica operativamente connessa al motore (17) per alimentarlo e un sensore (59) associato all?elemento di bloccaggio (21) o, rispettivamente, al chiavistello (10), e collegato alla scheda elettronica per segnalarle quando l?elemento di bloccaggio (21) ? nella posizione attiva o, rispettivamente, quando il chiavistello (10) ? nella posizione di chiusura, e in cui, partendo da una situazione in cui il chiavistello (10) ? nella posizione di apertura e il cursore (22) ? nella posizione di fine corsa, la scheda elettronica ? programmata per alimentare il motore (17) per muovere il cursore (22) dalla posizione di fine corsa fino ad una posizione di arresto, in cui il cursore (22) permette al chiavistello (10) di assumere la posizione di chiusura e all?elemento di bloccaggio (21) di assumere la posizione attiva, e in cui la scheda elettronica ? programmata per alimentare il motore (17) per muovere il cursore (22) dalla posizione di arresto fino alla posizione di blocco solo quando il sensore (59) segnala alla scheda elettronica che l?elemento di bloccaggio (21) ? nella posizione attiva o, rispettivamente, che il chiavistello (10) ? nella posizione di chiusura.
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2022
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