IT202100012128A1 - Macchina per sminuzzare prodotti di recupero vegetali e/o ortofrutticoli - Google Patents

Macchina per sminuzzare prodotti di recupero vegetali e/o ortofrutticoli Download PDF

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Gian Basilio Manfrini
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Description

MACCHINA PER SMINUZZARE PRODOTTI DI RECUPERO VEGETALI E/O ORTOFRUTTICOLI
DESCRIZIONE DELL?INVENZIONE
La presente invenzione concerne una macchina per sminuzzare prodotti di recupero vegetali e/o prodotti ortofrutticoli.
Tra i vari settori concernenti la cosiddetta ?economia circolare?, ? particolarmente interessante quello relativo all?utilizzo di prodotti di recupero vegetali e/o ortofrutticoli in modo da ottenere mangimi ricchi di proteine e fertilizzanti.
Ci? ? attuato, ad esempio, utilizzando particolari larve che si nutrono dei suddetti prodotti; le larve vengono utilizzate come mangimi, mentre ci? che ? ?evacuato? dalle stesse costituisce un fertilizzante.
Le larve al raggiungimento di prefissate dimensioni vengono separate dal fertilizzante da esse prodotto e dai residui del loro nutrimento: viene in tal mondo completato un ?ciclo produttivo? delle larve.
? noto che si ottengono risultati ottimali se si interviene sui prodotti che, se sminuzzati, provocano una diminuzione della durata del ?ciclo produttivo? con tutti i conseguenti vantaggi relativi alla produttivit?.
?, quindi, di particolare importanza, proporre soluzioni tecniche in grado di sminuzzare i prodotti sopra considerati.
In tale ottica ? prerogativa dell?invenzione proporre una macchina che consenta di sminuzzare prodotti di recupero vegetali e/o ortofrutticoli, il tutto attuato in maniera affidabile e con elevata produttivit?, indipendentemente dalla natura dei suddetti prodotti trattati.
Tale prerogativa ? ottenuta in accordo con il contenuto delle rivendicazioni.
Le caratteristiche della macchina proposta sono evidenziate nel seguito con particolare riferimento alle allegate tavole di disegno nelle quali:
? le figg. 1A,1B,1C illustrano schematicamente la suddetta macchina secondo viste rispettivamente dall?alto, frontalmente e assonometrica;
? la fig.2 illustra la vista della sezione II ? II di fig.1A;
? la fig. 3 illustra una vista frontale, con parti asportate, dell?unit? di sminuzzatura della citata macchina;
? la fig. 4 illustra una vista laterale, con parti asportate, di quanto illustrato in fig. 3;
? la fig. 5 illustra una vista dall?alto, con parti asportate, di quanto illustrato in fig. 4;
? le figg. 5A,5B illustrano, in scala ingrandita, i particolari A e B di fig.5;
? la fig.6 illustra la vista laterale di quanto illustrato in fig.3;
? la fig.7 illustra una vista assonometrica di quanto illustrato nelle figg.4 e 6; ? le figg. 8A,8B illustrano viste schematiche rispettivamente dall?alto ed assonometrica, di primi mezzi destinati ad alimentare la suddetta macchina con prodotti di dimensioni contenute;
? le figg. 9A,9B illustrano viste schematiche, rispettivamente dall?alto ed assonometrica, di secondi mezzi destinati ad alimentare la citata macchina con prodotti che devono essere triturati.
Con riferimento alle figure, con 1 ? stata indicata una struttura conformata secondo un involucro aperto inferiormente in corrispondenza di un?apertura 2; una prima parete 3A di tale struttura ? interessata da un foro passante 4.
All?interno della struttura ? vincolato, secondo tecniche note, un elemento tubolare 6, coassiale con il citato foro 4; una testata T1 dell?elemento 6 risulta sigillata dalla seconda parete 3B della struttura, mentre la restante testata T<2 >dello stesso elemento ? mantenuta adiacente alla superficie interna della prima parete 3A. Il primo foro 4, mediante un condotto 7, comunica con una vasca 8; una coclea 9, trascinata in rotazione da un motore 10, interessa sia la vasca che il condotto. La seconda parete 3B della struttura supporta girevolmente un albero 11, coassiale con l?elemento 6, trascinando in rotazione (verso M) da un motore 13 con velocit? dell?ordine di 4.000g/1<?>; su tale albero ? calettato un braccio 12 interno all?elemento 6.
Il braccio 12 si sviluppa radialmente secondo due rami opposti 12A,12B, primo e secondo, che portano corrispondenti gruppi operativi 20,30, primo e secondo, che cooperano funzionalmente tra loro come verr? evidenziato nel seguito.
Il primo gruppo operativo comprende una prima lamina 21, fissata trasversalmente al primo ramo 12A, di cui una prima parte 21A interessa il bordo del ramo medesimo 12A posto a valle rispetto al verso di rotazione M del braccio 12, e una seconda parte 21B avvolge la testata del ramo medesimo (figg.4,5): la distanza D tra detta seconda parte 21B e la contraffacciata superficie interna 6A dell?elemento tubolare 6 ?, ad esempio, compresa tra 10 e 15 mm.
La larghezza di tale lamina, valutata secondo la direzione assiale definita dell?albero 11, non ? superiore (praticamente uguale) alla larghezza dell?elemento tubolare 6.
L?orientamento della prima parte 21A ? trasversale, preferibilmente perpendicolare, al verso M di rotazione dell?albero 11; inoltre la relativa parte iniziale rivolta verso la parete 3A della struttura 1, ? rastremata a definire un profilo V<1 >(figg.4,7).
Alla prima parte 21A della prima lamina 21 ? fissato un primo coltello 22 posizionato a monte rispetto alla seconda parte 21B con riferimento al verso di rotazione M dell?albero 11; tale coltello si estende perpendicolarmente al primo ramo 12A in modo da interessare la larghezza dell?elemento tubolare 6.
Il primo coltello 22 comprende almeno una porzione che risulta radente alla superficie interna 6A dell?elemento 6.
Nella forma di realizzazione illustrata sono realizzate due porzioni radenti 23A, 23B tra cui ? prevista una zona non radente 24A; una ulteriore zona non radente 24B ? definita tra la porzione radente 23A e la relativa parte terminale del coltello. La distanza d1 tra l?estremit? appuntita radente E di ciascuna porzione radente e la superficie interna 6A della corona tubolare 6 (fig. 5B) ? dell?ordine, ad esempio, di 0,2 mm: tale valore ? regolabile (frecce F<1>,F<2>) intervenendo su organi 25 che bloccano amovibilmente il coltello 22 al primo ramo 12A.
Il secondo gruppo operativo 30 presenta caratteristiche tecnico funzionali sostanzialmente uguali a quanto gi? descritto per il primo gruppo operativo; precisamente comprende una seconda lamina 31 fissata al secondo ramo 12B in modo da esplicare le medesime funzioni della prima lamina 21 del primo ramo 12A: infatti la seconda lamina comprende una prima parte 31A ed una seconda parte 31B corrispondenti alle citate prima parte 21A e seconda parte 21B della prima lamina 21 con la prima parte 31A rastremata in corrispondenza della relativa parte iniziale rivolta verso la parete 3A a definire un profilo V2 (fig.4).
Il secondo gruppo 30 comprende altres? un secondo coltello 32, fissato al secondo ramo 12B mediante organi 35, con relative porzioni radenti 33A,33B e zone non radenti 34A,34B.
Le porzioni radenti 23A, 23B del primo coltello 22 risultano complementari alle zone non radenti 34A, 34B del secondo coltello 32; analogamente le porzioni radenti 33A,33B del secondo coltello 32 sono complementari alle zone non radenti 24A,24B del primo coltello 22.
Infatti con la rotazione del braccio 12, le strisce anulari della superficie interna 6A dell?elemento tubolare 6 non interessate dalle zone non radenti 24A,24B del primo coltello 22 risultano interessate dalle porzioni radenti 33A,33B del secondo coltello 32; analogamente le zone non radenti 34A,34B che non interessano le relative strisce anulari della citata superficie interna 6A risultano interessate dalle porzioni radenti 23A,23B del primo coltello.
Ne consegue che l?azione delle porzioni radenti 23A,23B,33A,33B in combinazione con le zone non radenti 24A,24B,34A,34B ? tale da comportare un?azione radente uniforme su tutta la superficie interna 6A dell?elemento tubolare 6.
L?elemento tubolare 6 ? interessato da una pluralit? di fori passanti 40; in ciascuno di tali fori la parte iniziale 40A, quella rivolta verso l?interno della corona, ha un diametro D<1 >inferiore al diametro D<2 >della restante parte 40B del foro medesimo: a titolo esemplificativo D1 ? pari a 3,5 mm, e D2 ? pari a 5 mm (vedasi fig.5A).
L?asse H di ogni foro 40, come evidenziato, ? inclinato rispetto alla direzione radiale K; tale aspetto tecnico, unitamente al fatto che la parte iniziale 40A del foro si origina dalla superficie 6A, che ? incurvata, genera degli spigoli taglienti S1, S2 in detta parte iniziale.
L?asse H di ogni foro 40 risulta inclinato in anticipo di un angolo ? rispetto alla direzione radiale (asse K: fig. 5A), con riferimento al verso di rotazione M dell?albero 11: il valore di tale angolo si aggira, ad esempio, sui 30 gradi; in particolare 33 gradi.
I citati fori 40 sono equidistanziate secondo file N disposte secondo una spirale centrata rispetto all?asse dell?elemento 6: vedasi fig. 6. Ne consegue che le porzioni radenti dei coltelli 22,32 interessano gradualmente, nel loro sviluppo trasversale (cio? nella direzione parallela all?asse dell?albero 11), a causa della rotazione del braccio 12, sia i fori 40 che i tratti della superficie 6A dell?elemento tubolare 6: in tal modo si ha un consumo uniforme delle estremit? E delle citate porzioni radenti 23A,23B,33A,33B.
La struttura 1 porta una terna di guide 54, disposte a 120?, che supportano girevolmente una corona dentata 50 esterna all?elemento tubolare 6 e coassiale con quest?ultimo; alla corona 50 sono fissati, ad esempio a 120?, tre raschiatori 53 (di larghezza praticamente uguale alla larghezza dell?elemento tubolare 6) le cui estremit? interne risultano in prossimit?, o in corrispondenza, della superficie esterna 6B dell?elemento 6.
La corona dentata 50, mediante pignone 51 e motore 52 (figg. 2,3) ? trascinata in rotazione: in tale modo ciascun raschiatore 53, a seguito di un giro dell?anello 50, interessa tutta la superficie esterna 6B dell?elemento 6.
La citata vasca 8 ? alimentata, in maniera nota, mediante almeno una sovrastante tramoggia, ad esempio due tramogge 60,65, prima e seconda.
Tali tramogge sono affiancate e portate da un telaio 80 nel quale sono realizzate, in maniera nota, guide 71 che supportano e guidano tali tramogge.
Preferibilmente le tramogge sono movimentate in sincronia ad assumere due posizioni caratteristiche P<1>,P<2>, prima e seconda.
Nella prima posizione P1, la prima tramoggia 60 ? posta al di sopra della vasca 8 (vedasi figg. 8A,8B); nella seconda posizione P2 (figg. 9A,9B) la seconda tramoggia 65 ? posta al di sopra della vasca 8.
La prima tramoggia 60, viene alimentata ad esempio mediante un noto trasportatore a nastro (non rappresentato) con prodotti di recupero che non abbisognano di una preventiva triturazione, ad esempio vinacce, trebbie o similari. La seconda tramoggia 65 viene alimentata con prodotti che abbisognano di una preventiva triturazione, ad esempio cavoli, finocchi, carote, sedano, arance, e simili; tale fase di triturazione viene attuata all?interno della tramoggia 65 mediante un dispositivo di triturazione 70, non descritto in dettaglio in quanto non attinente con la presente invenzione, che definisce una pezzatura dei prodotti triturati con dimensioni non superiori a valori prefissati.
In definitiva, nell?uno o nell?altro caso, nella vasca 8 confluiscono prodotti le cui dimensioni sono inferiori a valori prefissati.
Si evidenzia che l?interno dell?elemento tubolare 6 comunica con l?esterno attraverso il condotto 7 (collegato alla vasca 8) e mediante la pluralit? di fori passanti 40 che interessano lo spessore dell?elemento 6.
Si descrive nel seguito il funzionamento della macchina sopra descritta che prevede la preventiva attivazione dei motori 10,13,52 che trascinano in rotazione rispettivamente la coclea 9, il braccio 12 e l?anello dentato 50.
Come precisato la vasca 8 viene alimentata con prodotti di recupero vegetali e/o ortofrutticoli.
La rotazione della coclea 9 sospinge tali prodotti nel condotto 7 (flusso R) e, infine, all?interno dell?elemento tubolare 6.
I profili V<1>,V<2 >(fig. 4) delle citate prime parti 21A,31A delle citate lamine 21,31 dei gruppi operativi 20,30 non ostacolano l?ingresso dei prodotti all?interno dell?elemento 6; al termine di detti profili V1,V2 le stesse prime parti 21A,31A intercettano detto flusso facendolo esplodere: ci? comporta che i relativi prodotti vengono mescolati e proiettati violentemente (considerata l?elevata velocit? del braccio 12)verso la superficie interna 6A della corona 6:vedasi le frecce Q di fig.5. Tali prodotti, proiettati sulla superficie 6A vengono intercettati dalle estremit? E delle porzioni radenti 23A,23B,33A,33B dei coltelli 22,32; la pressione esercitata da tali coltelli sui prodotti forza questi ultimi nei fori 40: ci? risulta facilitato dalla inclinazione ? dell?asse H di tali fori che ? concorde con il verso M di rotazione dell?albero 12.
I prodotti sminuzzati sospinti nei fori 40 (frecce Z) attraversano la seconda parte 40B dei fori medesimi da cui fuoriescono cadendo verso il basso per fuoriuscire dalla struttura 1 attraverso l?apertura 2 (flusso W) al di sotto del quale ? previsto un idoneo contenitore (non illustrato) per ricevere i prodotti sminuzzati.
La fuoriuscita dei prodotti sminuzzati dai fori 40 e lo scarico degli stessi verso il basso, sono facilitati dall?azione dei raschiatori 53 che mantengono pulita la superficie esterna 6B dell?elemento tubolare 6 e allo stesso tempo indirizzano verso l?esterno dell?elemento 6 i prodotti rimossi da detta superficie 6B.
La sminuzzatura dei prodotti ? una conseguenza di svariati aspetti tecnicofunzionali, quali ad esempio la conformazione dei coltelli 22,32 e delle lamine 21,31.
I coltelli 22,32 presentano porzioni radenti 23A,23B,33A,33B, combinate con zone non radenti 24A,24B,34A,34B.
Considerando il primo coltello 22, le zone non radenti 24A,24B costituiscono altrettanti ?scarichi? per il coltello che, in tal modo, non si intasa; l?eventuale accumulo di prodotti in tali zone viene ?calibrato? dalla seconda parte 21B della lamina 21, la quale ha anche il compito di demolire eventuali accumuli di prodotti, ad esempio prodotti fibrosi.
Ne consegue che l?azione delle porzioni radenti 33A,33B del secondo coltello 32, che risultano complementari alle zone non radenti 24A,24B del primo coltello, operano su uno spessore di prodotti ?calibrato? dalla seconda parte 21B della prima piastrina 21 del primo gruppo operativo.
Analoghe considerazioni valgono per quanto effettuato dal secondo gruppo operativo 30 cio? dal secondo coltello 32, ed associata seconda piastrina 31, in combinazione con il primo gruppo operativo 20.
In definitiva i gruppi operativi 20,30 operano funzionalmente in combinazione.
Alla sminuzzatura dei prodotti concorrono i seguenti aspetti:
? elevata velocit? del braccio 12;
? proiezione dei prodotti contro la superficie interna 6A della corona tubolare 6;
? azione delle zone radenti dei coltelli sui prodotti in modo da sospingerli nei fori 40;
? azione degli spigoli S1;S2 di ciascun foro 40 sui prodotti forzati nel foro medesimo.
Sulla funzionalit? della macchina incidono positivamente le seguenti caratteristiche tecniche:
? presenza degli inviti V<1>,V<2 >ricavati nelle lamine 21,31;
? conformazione dei coltelli 22,32;
? azione di calibrazione dei prodotti sulla superficie interna 6A della corona tubolare 6 esercitata dalle seconde parti 21B,31B delle piastrine 21,31; ? inclinazione degli assi H dei fori 40 nel senso del moto del braccio 12;
? azione di asportazione dei prodotti sminuzzati, mediante i raschiatori 53, dalla superficie esterna 6B dell?elemento tubolare 6.
Si intende che quanto sopra ? stato descritto a titolo esemplificativo; eventuali varianti della soluzione tecnica considerata si intendono rientranti nell?ambito protettivo dell?invenzione come nel seguito rivendicata.

Claims (14)

RIVENDICAZIONI
1) Macchina per sminuzzare prodotti di recupero vegetali e/o ortofrutticoli, comprendente una vasca 8 atta a ricevere prodotti di recupero vegetali e/o ortofrutticoli di dimensioni inferiori a valori prefissati, caratterizzata dal fatto di comprendere: un elemento tubolare 6, interessato da fori passanti 40, vincolato all?interno di una struttura 1 e con una testata T<1 >sigillata; mezzi per alimentare detto elemento tubolare, attraverso la sua testata aperta T2, con i prodotti di detta vasca 8; almeno un organo operativo 20,30, interno a detto elemento tubolare 1, trascinato in rotazione coassialmente all?asse di quest?ultimo, con tale organo operativo comprendente mezzi di intercettazione dei citati prodotti presenti in detto elemento tubolare 6 per mescolarli e proiettarli verso la superficie interna 6A di quest?ultimo, e mezzi radenti, operanti in prossimit? della citata superficie interna 6A, per convogliare i prodotti proiettati su quest?ultima superficie nei suddetti fori passanti 40 con conseguente scarico dei prodotti, attraverso i fori medesimi, verso l?esterno di detto elemento tubolare 6 con conseguente loro caduta in un sottostante contenitore.
2) Macchina secondo la riv.1 caratterizzata dal fatto di comprendere mezzi raschiatori 53 agenti sulla superficie esterna 6B di detto elemento tubolare 6 per rimuovere da detta superficie, e indirizzare verso l?esterno, i prodotti sminuzzati fuoriuscenti da detti fori 40.
3) Macchina secondo la riv.1, in cui detto organo operativo 20 ? portato da un braccio 12 calettato su un albero 11, coassiale con detto elemento tubolare 6, trascinato in rotazione mediante mezzi motori, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di intercettazione comprendono una lamina 21 vincolata a detto braccio 12, di cui una prima parte 21A ? trasversale al verso M di rotazione di detto albero 11, e una seconda parte 21B avvolge la testata del braccio medesimo a definire una prefissata distanza D rispetto alla controfacciata superficie interna 6A dell?elemento tubolare 6 e dal fatto che detti mezzi radenti comprendono almeno un coltello 22, fissato a detta lamina 21, posizionato a monte di detta seconda parte 21B rispetto al verso di rotazione M del citato albero 11, la cui estremit? appuntita radente E ? situata, rispetto alla controfacciata superficie interna 6A dell?elemento tubolare 6, ad una prestabilita distanza d1 inferiore rispetto alla citata distanza D della seconda parte 21B dalla superficie medesima.
4) Macchina secondo la riv.1, in cui sono previsti due organi operativi, primo 20 e secondo 30, portati da rami 12A,12B, situati da parti opposte, di un medesimo braccio 12, coassiale con detto elemento tubolare 6, trascinato in rotazione mediante mezzi motori, caratterizzata dal fatto che in ciascuno di detti organi operativi 20,30 i relativi mezzi di intercettazione comprendono: una lamina 21,31 vincolata al relativo ramo 12A,12B, di cui una prima parte 21A,31A ? trasversale al verso M di rotazione di detto albero 11, e una seconda parte 21B, 31B avvolge la testata del relativo ramo 12A,12B a definire una prefissata distanza D rispetto alla controfacciata superficie interna 6A dell?elemento tubolare 6, e dal fatto che in ciascuno di detti organi operativi 20,30 i citati mezzi radenti comprendono almeno un coltello 22,32 fissato alla relativa lamina, posizionato a monte della corrispondente citata seconda parte 21B,31B rispetto al verso di rotazione M del citato albero 11, la cui estremit? appuntita radente E ? situata, rispetto alle controfacciata superficie interna 6A dell?elemento tubolare 6, ad una prestabilita distanza d1 inferiore alla citata distanza D della seconda parte 21B,31B della superficie medesima.
5) Macchina secondo la riv.4, in cui il coltello 22,32 di ogni organo operativo 20,30 si estende trasversalmente rispetto al citato braccio 12, caratterizzata dal fatto che il coltello 22 del primo organo 20 comprende almeno una porzione radente 23A,23B e almeno una zona non radente 24A,24B e dal fatto che il coltello 32 del secondo organo 30 comprende almeno una zona non radente 34A,34B e almeno una porzione radente 33A,33B che risultano complementari rispettivamente alla citata porzione radente 23A,23B e zona non radente 24A,24B del citato primo coltello 22 del primo rogano 20.
6) Macchina secondo la riv. 3 o 4 o 5, caratterizzata dal fatto di comprendere mezzi 25,35 per la regolazione della distanza d1 tra l?estremit? radente E del coltello e la controfacciata superiore interna 6A dell?elemento tubolare 6.
7) Macchina secondo la riv. 1, caratterizzata dal fatto che l?asse H di ciascuno dei citati fori passanti 40 dell?elemento tubolare 6 ? inclinato di un angolo ? in anticipo rispetto alla relativa direzione radiale K con riferimento al verso di rotazione M del suddetto organo operativo 20,30.
8) Macchina secondo la riv. 1, caratterizzata dal fatto che i citati fori passanti 40 dell?elemento tubolare 6 sono disposti equidistanziati lungo una elica centrata rispetto all?asse dello stesso elemento tubolare.
9) Macchina secondo la riv. 4, caratterizzata dal fatto che le parti iniziali delle citate prime parti 21A, 31A di detti primo e secondo organo operativo 20,30 risultano rastremate ad individuare corrispondenti inviti V1,V2.
10) Macchina secondo la riv.1 o 7 o 8, caratterizzata dal fatto che ciascuno di detti fori passanti 40 realizzati nell?elemento tubolare presenta la parte iniziale 40A con diametro inferiore al diametro della restante parte 40B dello stesso foro.
11) Macchina secondo la riv. 2, caratterizzata dal fatto che i citati mezzi raschiatori 53 sono portati da una corona dentata 50, esterna a detto elemento tubolare e coassiale a quest?ultimo girevolmente supportata da detta struttura e azionata in rotazione, rispetto al proprio asse, da mezzi motori 52.
12) Macchina secondo la riv. 11, caratterizzata dal fatto che detti mezzi raschiatori agiscono sulla superficie esterna 6B di detto elemento tubolare 6 ad interessare lo sviluppo trasversale della superficie medesima.
13) Macchina secondo la riv. 1, caratterizzata dal fatto che detta vasca 8 ? alimentabile con detti prodotti provenienti dall?una o dall?altra di almeno due tramogge 60,65, prima e seconda, portate da una struttura 80 comprendente guide 71 per la movimentazione di tali tramogge in due posizioni caratteristiche P1,P2 prima e seconda, nelle quali le stesse tramogge risultano corrispondentemente al disopra di detta vasca per alimentarla, per caduta, con i prodotti in esse contenuti, e dal fatto che almeno una di dette tramogge comprende un trituratore 70 per definire una pezzatura dei prodotti triturati con dimensioni non superiori a valori prefissati.
14) Macchina secondo la riv. 1, caratterizzata dal fatto che i mezzi per alimentare detto elemento tubolare 6 sono costituti da una coclea 9 azionata da mezzi motore 10.
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