IT202100005009U1 - Distributore automatico con moduli di contenimento, per erogare caffe’ differenti in grani interi o macinati - Google Patents

Distributore automatico con moduli di contenimento, per erogare caffe’ differenti in grani interi o macinati Download PDF

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Description

DISTRIBUTORE AUTOMATICO CON MODULI DI
CONTENIMENTO, PER EROGARE CAFFE? DIFFERENTI IN
GRANI INTERI O MACINATI
[0001] Il presente trovato ha per oggetto un distributore automatico con moduli di contenimento, per erogare caff? differenti in grani interi o macinati.
Campo d?applicazione
[0002] L'innovazione, trova particolare se pur non esclusiva destinazione nel settore delle apparecchiature automatiche per l?erogazione e la vendita al dettaglio di caff? in grani interi e/o macinati; pi? in generale, il trovato ? destinato al settore della produzione e commercializzazione di distributori automatici per negozi, altrimenti denominati vending machine in lingua inglese, che sono atti ad erogare prodotti sfusi direttamente al cliente finale e senza l?ausilio di personale. A mero titolo d?esempio, il trovato ? adatto ai supermercati e alle catene della grande distribuzione organizzata che intendono promuovere i caff? di elevata qualit? e/o rari e/o di particolari origini, generalmente denominati caff? speciali od anche specialty coffee in lingua inglese.
[0003] Recentemente, si ? riscontrato un incremento degli appassionati di caff? e dell?omonima bevanda ottenuta dall?estrazione e/o infusione dei suoi chicchi, detti grani, adeguatamente torrefatti e macinati; di contesto, si ? riscontrato in tutto il mondo un incremento anche della richiesta di caff? speciali. I detti caff? speciali identificano un?ampia tipologia di caff? aventi una qualit? eccezionalmente elevata, i quali sono coltivati in microclimi speciali e lavorati secondo standard rigorosi di modo tale da ottenere grani con aroma e gusto migliori rispetto alle produzioni convenzionali del caff? commercialmente noto; tra questa, ad esempio, si pensi alla gran quantit? di caff? gi? macinato e a basso costo che ? venduto gi? confezionato nei negozi e nelle catene della grande distribuzione. I caff? speciali offrono invece la qualit? pi? elevata di caff? oggigiorno disponibile a livello organolettico ed olfattivo, essendo il caff? verde della massima qualit? gi? all?origine e poi lavorato alla perfezione al fine di esprimere al meglio le proprie caratteristiche aromatiche; generalmente, infatti, un caff? speciale proviene da una specifica piantagione ed ha caratteristiche uniche.
[0004] Inoltre, l?aroma ? per sua natura volatile e quindi un caff? pregiato, per essere apprezzato pienamente, deve essere ben conservato con i grani interi e quindi macinato poco tempo prima del suo consumo, altrimenti le suddette caratteristiche aromatiche tendono a diminuire ed alterarsi. Dai vari fattori sopra esposti si evince, quindi, che i caff? speciali dovrebbero essere distribuiti in grani interi, evitando le conservazioni a lungo termine che sono tipiche dei prodotti confezionati da scaffale.
[0005] ? anche noto, tuttavia, che i suddetti caff? speciali, e pi? in generale i caff? di elevata qualit? venduti in grani interi, hanno una distribuzione limitata e sono scarsamente reperibili nei negozi convenzionali e nelle catene della grande distribuzione organizzata; questo avviene per molteplici cause. Tra esse, vi ? una consolidata abitudine da parte della maggior parte dei clienti all?acquisto di vari caff? gi? macinati e confezionati, aventi una qualit? bassa o media ed un costo limitato, i quali sono prodotti e/o distribuiti da grandi gruppi industriali. Inoltre, vi ? il fatto che pochi utilizzatori dispongono a casa d?un proprio macinatore. In linea generale, quindi, vi ? una maggiore comodit? e convenienza nella commercializzazione dei caff? gi? macinati e confezionati in buste o pacchetti ermeticamente sigillati, pronti per la vendita negli scaffali, nonostante essi siano caratterizzati da una qualit? generalmente inferiore e da un inevitabile decadimento dell?originale profilo organolettico.
[0006] Inoltre, nei suddetti caff? gi? confezionati non si vede il prodotto, e quindi non v?? modo di apprezzare immediatamente le differenze che vi sono tra i grani torrefatti dei vari caff?, diversi tra loro; infatti, i materiali per il confezionamento a lungo termine non consentono un?adeguata trasparenza. Inoltre, nelle tipiche confezioni da scaffale, l?apparato descrittivo del caff? contenuto ? spesso limitato a comunicazioni commerciali e/o promozionali, ad esempio con immagini suggestive della bevanda ottenuta, ma non esaudiscono la richiesta degli appassionati di caff? d?ottenere agevolmente informazioni esaustive sull?origine del caff? verde e/o sulle particolari lavorazioni che i grani hanno subito e/o sul profilo organolettico.
[0007] Tutto ci? considerato, al fine di favorire la distribuzione e la diffusione dei suddetti caff? speciali e/o di elevata qualit?, od anche rari e/o di particolari origini, nei supermercati od in qualsivoglia punto vendita al dettaglio, ? oggi desiderabile disporre di un?apparecchiatura migliorata per erogare e vendere contestualmente in modo autonomo ovvero automatico varie tipologie di caff?, sia in grani interi che macinati freschi. Detta apparecchiatura, essendo in grado di agevolare la scelta e l?acquisto di detti caff? speciali da parte del cliente finale, ed anche in grado di agevolare le attivit? di gestione da parte degli operatori del negozio.
[0008] In particolare, si ? resa desiderabile un?innovativa apparecchiatura interamente automatica che consenta al cliente di vedere in trasparenza i grani di diverse tipologie, per scegliere ed ottenere in modo rapido ed intuitivo il caff? preferito tra quelli che sono di volta in volta disponibili, erogandolo in grani interi oppure macinato fresco e nell?esatta quantit? desiderata, secondo le proprie necessit?. La medesima apparecchiatura, inoltre, dovrebbe consentire agli operatori del negozio di cambiare o riempire agevolmente le diverse tipologie e/o variet? di caff?, di modo tale da venderle rapidamente e/o rinnovarle di frequente. Si richiede, inoltre, che tutte queste operazioni siano svolte nella massima sicurezza ed igiene, con la massima qualit? del prodotto erogato, evitando le contaminazioni tra caff? diversi, ed anche limitando eventuali fuoriuscite, intasamenti o perdite del prezioso prodotto.
[0009] Nello stato della tecnica sono note molteplici apparecchiature automatiche per distribuire e vendere prodotti sfusi; tra esse, sono compresi i distributori automatici di bevande, sia calde che fredde, i quali sono ampiamente diffusi in tutto il mondo e si basano su tecnologie convenzionali e note. Ad esempio, sono ben noti i distributori automatici di caff? espresso, ove i grani d?una variet? di caff? torrefatto sono conservati in un recipiente interno e sono generalmente gi? macinati per rapidit? e semplicit? d?uso, oppure sono macinati al momento per il tramite d?un macinatore integrato che s?aziona contestualmente alla selezione della bevanda e cio? subito prima del loro utilizzo, al fine di conservare l?aroma ed ottenere un caff? espresso di maggiore qualit?. In combinazione, nella medesima apparecchiatura sono compresi: mezzi di riscaldamento dell?acqua, un apparato d?estrazione e/o d?infusione della polvere di caff?, mezzi di contenimento e/o movimentazione e/o erogazione dello zucchero, del latte, dei bicchieri e della bevanda calda finita, mezzi di selezione e/o interfaccia, un?unit? logica di controllo comprensiva dei programmi d?esecuzione. In questo tipo di apparecchiature automatiche l?utente seleziona solo la tipologia di bevanda desiderata, ad esempio un caff? lungo poco zuccherato, ed attende l?uscita del bicchiere con la bevanda calda pronta al consumo.
[0010] In linea generale, i suddetti distributori automatici non sono finalizzati alla vendita diretta di caff? torrefatto ma sono atti ad erogare rapidamente una bevanda calda a base di caff? macinato, la quale ? estratta od infusa nelle modalit? selezionate dal cliente. In particolare, essi non consentono di vedere e scegliere tra molteplici tipologie e/o variet? di caff? torrefatto, essendo maggiormente vantaggioso e commercialmente redditizio utilizzare un solo caff?. Inoltre, i dispositivi interni che sono atti al contenimento del caff? torrefatto, al prelievo dell'esatta quantit? e all'eventuale macinatura dei grani interi, sono regolati in fase costruttiva in funzione dell'apparato d?estrazione e/o d?infusione della bevanda, essendo ad esso propedeutici e ausiliari, e non ? consentita alcuna interazione con l?utente. In buona sostanza, si ? rilevato che queste apparecchiature automatiche non sono adatte al trovato ed hanno un diverso campo d'applicazione.
Stato dell?arte
[0011] Al fine di determinare lo stato dell'arte relativo alla soluzione proposta ed in particolare tra le soluzioni migliorate di apparecchiature automatiche per la distribuzione e/o vendita al dettaglio di caff? in grani interi o macinati, ? stata effettuata una verifica convenzionale interrogando archivi pubblici, la quale ha portato all'individuazione di alcune anteriorit?, tra cui:
D1 US5632449
D2 ITFI990261
D3 US6349889
[0012] D1 propone un?apparecchiatura per miscelare in modo personalizzato una pluralit? di caff? in grani interi, la quale ? dotata di molteplici tramogge poste in alto con un?apertura di scarico per caduta dotata d?un proprio condotto con alimentatore, tali da convogliare separatamente i vari caff? ad una stazione di raccolta ove i grani ricevuti dalle rispettive tramogge, interi oppure macinati, sono raccolti, pesati singolarmente ed insaccati assieme. Si prevede un'etichetta per identificare la composizione o la quantit? dei vari caff? che compongono la miscela finale. L?apparecchiatura ? gestita da un'unit? logica di controllo centralizzata, comandata dal cliente.
[0013] D2 descrive un?apparecchiatura composita per la vendita di vari prodotti granulari sfusi, come caff? o riso, nelle quantit? desiderate dal cliente ed anche miscelati tra loro. Essa comprende una pluralit? di contenitori cilindrici disposti in alto ove alla base di ciascuno vi ? un erogatore a caduta con un proprio condotto per convogliare il prodotto erogato ad un mezzo deviatore centralizzato, conformato a guisa d?un deflettore a rotazione angolare che lo immette alternativamente in un primo condotto che porta direttamente i grani interi ad un primo vano di confezionamento in sacchetti, oppure lo immette in un secondo condotto con interposto un dispositivo macinatore per portare i grani gi? macinati ad un secondo vano di confezionamento in sacchetti. ? prevista una bilancia esterna, per pesare i sacchetti riempiti, ed anche mezzi per etichettarli; un dispositivo di controllo computerizzato gestisce l?apparecchiatura, con uno schermo per consentire all?utente di impostare le singole selezioni.
[0014] D3 propone un?apparecchiatura compatta per scegliere, miscelare ed erogare automaticamente una pluralit? di caff? diversi, macinati oppure in grani interi, conformata a guisa d?un distributore automatico a struttura prismatica come una grande moka per espresso. Essa comprende una base vuota che sostiene i molteplici contenitori dei grani interi, posti in alto in corrispondenza delle facce superiori, ciascuno dei quali contiene un particolare tipo di caff? ed ? dotato di mezzi controllati di carico ? scarico che sono connessi ad un sistema centralizzato di movimentazione a pressurizzazione negativa. Al di sotto dei contenitori vi ? una bilancia con un proprio recipiente atto a pesare i grani che sono caricati lateralmente dall?esterno oppure sono scaricati da ciascun contenitore; in esso ? integrato un condotto pressurizzato dotato di deviazioni e valvole che consente di ricaricare singolarmente i contenitori oppure scaricare la miscela di grani progressivamente accumulata, aspirandola separatamente in un doppio condotto ove un condotto ? per macinarla, ed erogare quindi caff? gi? macinato, mentre un altro condotto ? per erogare direttamente i grani interi. Nel vano di confezionamento finale sono integrati sensori che rilevano la presenza d?un sacchetto ed abilitano l?erogazione. L?apparecchiatura ? associata ad un dispositivo computerizzato esterno all?apparecchiatura, con uno schermo d?interfaccia ed una stampante che consentono al cliente di formulare la propria miscela.
[0015] In definitiva ? dunque ragionevole ritenere noti:
- un?apparecchiatura composita semi ? automatica ove i contenitori dei grani interi sono posti in alto, ciascuno con un proprio condotto e mezzi di scarico a caduta;
- un?apparecchiatura composita semi ? automatica abbinata a mezzi di pesatura e confezionamento strutturalmente separati;
- un?apparecchiatura compatta e prismatica del tipo distributore automatico, con mezzi separati di selezione e controllo, ove i diversi contenitori dei grani interi sono posti in alto in corrispondenza delle facce superiori, supportati da una base vuota;
- un?apparecchiatura compatta del tipo distributore automatico ove al di sotto dei diversi contenitori dei grani interi vi ? una bilancia di carico e scarico, con un sistema di condotti pressurizzati sottovuoto che ? alternativamente atto a ricaricare i singoli contenitori oppure atto a trasferire la miscela gi? pesata ai condotti d?uscita;
- mezzi sensori di rilevamento della presenza d?un sacchetto o busta di confezionamento.
Inconvenienti
[0016] Le soluzioni ora menzionate consentono di selezionare ed erogare in modo automatico o semi ? automatico una particolare tipologia di caff?, in grani interi o macinati; tuttavia, ? noto agli operatori del settore che esse presentano taluni svantaggi.
[0017] Un primo problema riscontrato nelle soluzioni note, di cui ad esempio in D1 e D2, risiede nel convenzionale posizionamento dei contenitori dei grani di caff? nella parte superiore dell?apparecchiatura, essendo talvolta disagevoli e/o rischiose le operazioni di riempimento di tali contenitori. Nella pratica, l?operatore deve avvicinarsi e sollevare manualmente il nuovo sacco o scatola dei grani fino all?imboccatura che ? posta ad altezze considerevoli, anche al di sopra della sua testa, eventualmente con l?ausilio d?una scala. In particolare, questo fatto limita la capacit? di contenimento dell?apparecchiatura e costringe l?operatore a ripetere pi? volte l?esecuzione manuale. Ad esempio, si ricorda che i sacchi di caff? torrefatto direttamente inviati dai produttori hanno generalmente grandi dimensioni ed un peso elevato, ad esempio pari a 20 kg nel caso dei sacchi pi? usati, per cui il detto riempimento ad un?altezza elevata pu? comportare disagio fisico, rischio di cadute nel caso s?utilizzi una scala, possibilit? di fuoriuscite dei grani con sprechi e necessit? di pulizia, ovvero con tempi e costi aggiuntivi.
[0018] Si ? poi rilevato che nelle soluzioni migliorate ove il carico avviene lateralmente ad un?altezza intermedia, come ad esempio in D3, si riduce lo sforzo fisico ed il rischio d?incidente, ma si vincola ogni riempimento alla capacit? massima del recipiente interposto; inoltre, ? necessario integrare un sistema di trasferimento dei grani dal detto recipiente ai singoli contenitori posti ad un?altezza maggiore.
[0019] Ancora uno svantaggio legato al detto posizionamento dei contenitori nella parte superiore dell?apparecchiatura riguarda il fatto che il peso dei contenitori e dei dispositivi connessi ? concentrato in alto, mentre la base ? sostanzialmente vuota; questo comporta uno sbilanciamento generale se la struttura ? di tipo compatto a sviluppo verticale, con il rischio di ribaltamento se essa non ? fissata saldamente ad una parete oppure non ? dotata di contrappesi al suo interno.
[0020] Un ulteriore inconveniente, nei sistemi e nelle tecniche sino ad oggi adottate, riguarda il fatto che le apparecchiature note sono conformate in modo poco versatile e costoso; ad esempio, l?apparecchiatura compatta di cui in D3 ha i contenitori dei grani e i dispositivi accessori che sono necessariamente connessi in modo fisso, non essendo adattabili e/o espandibili secondo necessit?. Inoltre, ? ben noto che i sistemi pressurizzati di conduzione e trasferimento sono molto costosi e delicati, ovvero hanno un?elevata probabilit? di guasto ove dedicati al trasferimento di prodotti sfusi, particolarmente quando sono integrati molteplici canali, valvole deviatrici e con doppio senso di scorrimento, come ad esempio avviene in D3.
[0021] Infine, si ? anche riscontrato in tutte le soluzioni note che i contenitori dei grani interi, eventualmente trasparenti per essere visibili, hanno lo svantaggio di mostrare il progressivo svuotamento dei grani, apparendo vuoti o semi ? vuoti ove non immediatamente riempiti, ottenendo un effetto sgradevole agli occhi del cliente che potrebbe considerare il prodotto vecchio o trascurato.
[0022] Tutto ci? considerato, ? ragionevole la necessit? delle imprese del settore d?individuare delle soluzioni innovative ed in grado di superare almeno i problemi poc?anzi rilevati e conseguire gli scopi prefissati.
Riassunto del trovato
[0023] Questi ed altri scopi, sono raggiunti con la presente innovazione secondo le caratteristiche di cui alle annesse rivendicazioni, risolvendo i problemi esposti mediante un innovativo distributore automatico (10) per erogare caff? differenti, in grani interi (200) oppure macinati (201), con un primo vano di immagazzinamento (A) collocato alla base, sotto un secondo vano di consegna e prelievo (B) accessibile dall?esterno, a sua volta sotto un terzo vano tecnico (C); nel primo vano (A) vi sono moduli di contenimento (100) uguali tra loro, affiancati sul piano di base, con il fronte trasparente e con un?apertura di carico, singolarmente provvisti d?una colonna (110) con coclea (111) di movimentazione verticale, motoriduttore (112) e condotto di adduzione (113) per alimentare selettivamente una tramoggia di pesatura comune (120), passando da dietro gli altri vani (B, C). Essa (120) ? svincolata, appoggiata su celle di carico (130), con valvole a saracinesca (124) contrapposte su due uscite, corrispondenti ad un collettore (141) unito a due condotti distinti (142, 143): uno per erogare grani interi ed uno con macinatore (144).
Scopi
[0024] Attraverso il notevole apporto creativo il cui effetto costituisce un immediato progresso tecnico vengono conseguiti diversi scopi.
[0025] Un primo scopo, ? stato quello di rendere disponibile un?apparecchiatura compatta ed interamente automatica che ? atta ad erogare molteplici variet? e/o tipologie di caff?, in grani interi oppure macinati freschi, la quale ? conformata a guisa d?un distributore automatico ad armadio che integra tutti i mezzi necessari alla selezione, al rilevamento del peso, all?eventuale macinatura ed all?erogazione finale del prodotto desiderato, e dove i detti mezzi integrati sono conformati e combinati tra loro in modo innovativo e vantaggioso rispetto alle soluzioni note. S?intende quindi realizzare un?apparecchiatura efficace nel funzionamento ed agevole nell?uso, che ? particolarmente adatta alla vendita al dettaglio di caff? torrefatto sfuso all?interno dei supermercati e dei negozi di qualsivoglia dimensione e tipologia. L?apparecchiatura proposta, infatti, ? utilizzabile intuitivamente, in completa autonomia e senza l?aiuto di personale specializzato, sia da parte del cliente per ottenere il prodotto desiderato con elevata qualit?, sicurezza e comodit? d?uso, sia da parte degli operatori che sono addetti alle manutenzioni e/o alla pulizia periodica.
[0026] Un secondo scopo, ? stato quello di consentire contestualmente una maggiore comodit? e capacit? di riempimento dei detti contenitori dei grani; in particolare, si agevolano sensibilmente le operazioni manuali di riempimento che sono di volta in volta eseguite dagli operatori del punto vendita, senza dover sollevare pesi ad un?altezza elevata e senza l?utilizzo di scale. A tal fine si prevedono contenitori posizionati nella parte inferiore dell?apparecchiatura, denominati moduli di contenimento, che sono dotati di un?imboccatura frontale per il riempimento dall?esterno, ed hanno un proprio sistema di prelievo e trasferimento dei grani per sollevamento. Si consente, quindi, all?operatore di avvicinarsi alla detta imboccatura con un carrello e versare tutti i nuovi grani in breve tempo, senza doverli sollevare ad un?altezza elevata. Contestualmente, s?incrementa la capacit? d?immagazzinamento dei detti moduli, garantendo una maggiore autonomia ed un minor tempo dedicato al riempimento.
[0027] Un terzo scopo, direttamente legato al precedente, ? stato quello di realizzare un?apparecchiatura versatile e modulare, costruttivamente migliorata, ove i vari mezzi integrati che sono atti al prelievo ed al trasferimento dei grani interi nella quantit? desiderata, oltre ai mezzi di macinatura ed erogazione finale, sono conformati e combinati in modo vantaggioso rispetto alle soluzioni note e convenzionali ove i contenitori dei grani sono posizionati nella parte superiore del distributore. In particolare, si propongono alla base moduli di contenimento specifici, aventi una conformazione parallelepipeda, che rendono l?apparecchiatura proposta parzialmente adattabile in funzione delle effettive esigenze di vendita. Essi si comportano a guisa di moduli standardizzati, affiancabili in serie, essendo adeguatamente dotati di mezzi propri per il trasferimento dei grani, ed essendo eventualmente aggiungibili e/o rimovibili e/o sostituibili all?interno della medesima struttura. Ulteriormente, i detti moduli contenitori rendono l?intera apparecchiatura pi? stabile e sicura, riducendo il citato rischio di ribaltamento.
[0028] Un quarto scopo, conseguente al precedente scopo, ? stato quello di realizzare un?apparecchiatura automatica ove i moduli di contenimento alla base sono trasparenti e frontalmente dotati d?una tasca interna fungente da intercapedine espositiva, in diretta connessione con il fondo sagomato di ciascun modulo, di modo tale da sembrare sempre pieni.
[0029] Un quinto scopo ? riconducibile al fatto di integrare mezzi antiagglomeranti efficaci ed economici, che evitano il costipamento localizzato dei grani interi e/o macinati, riducendo sensibilmente il noto problema delle interruzioni e/o dei malfunzionamenti dovuti agli intasamenti nei condotti interni, ad esempio in corrispondenza delle deviazioni. Ulteriormente, si riducono i tempi ed i costi di manutenzione e di pulizia.
[0030] Ancora uno scopo, ? stato quello di limitare sensibilmente l?utilizzo dei materiali di scarto che sono generalmente utilizzati per il trasporto e la vendita del caff? macinato e confezionato, come la carta d?imballaggio, la plastica, l?alluminio, i poliaccoppiati e altri materiali del packaging difficilmente riciclabili o inquinanti. Inoltre, con il trovato si favorisce l?utilizzo d?un proprio contenitore per confezionare il prodotto erogato, riducendo ulteriormente gli sprechi ed anche limitando i successivi travasi che possono provocare l?ossidazione del caff? con decadimento della sua qualit?.
[0031] In buona sostanza, con il presente trovato si rende disponibile un?apparecchiatura automatica che ? compatta e multifunzione, consente un utilizzo intuitivo in autonomia ed anche ne agevola la preparazione e la pulizia. Essa consente agli operatori addetti di cambiare frequentemente le variet? e/o le tipologie e/o le quantit? dei caff? speciali che sono di volta in volta offerti al cliente, riempiendo o sostituendo ove necessario i contenitori interni denominati moduli di contenimento. Essa, inoltre, consente al cliente finale di vedere in trasparenza le diverse variet? e/o tipologie di caff? che sono conservate al suo interno, in grani interi, per scegliere ed ottenere in totale autonomia il caff? preferito in base alle caratteristiche sensoriali e visive che sono percepibili e descritte, selezionando anche la quantit? desiderata ed eventualmente richiedendo la macinatura dei grani prima dell?erogazione finale. Un cliente pu?, quindi, ottenere in modo estremamente rapido ed intuitivo il caff? preferito tra i vari caff? disponibili, erogato in grani interi oppure macinato fresco, nell?esatta quantit? desiderata, secondo le proprie necessit?. Si rileva, infine, che tutte le operazioni di preparazione e pulizia svolte dagli operatori del negozio, come anche le operazioni svolte dai clienti nell?utilizzo ordinario, avvengono nella massima sicurezza e con un?elevata qualit? del prodotto erogato, limitando eventuali contaminazioni tra caff? diversi.
[0032] Ulteriori scopi generali derivanti dalla diffusione del distributore automatico oggetto del presente trovato, sono riconducibili ad una maggiore crescita delle piccole imprese produttrici di caff? speciali, ed una maggiore conoscenza del caff? da parte dei clienti; particolarmente, si agevola l?avvicinamento ad un nuovo prodotto di qualit? da parte del cliente medio della grande distribuzione, anche educandolo al riconoscimento dei caff? speciali. A tal fine, nel distributore si prevedono ampie aree trasparenti ove ? ben visibile il prodotto, con anche informazioni descrittive e tecniche su di esso. Di conseguenza, con il distributore proposto s?intende promuovere le torrefazioni piccole e locali, dando loro una maggiore visibilit?, ed offrendo al cliente medio la possibilit? di acquistare caff? artigianali e di qualit? anche dove non vi sono torrefazioni vicine. Inoltre, si offre la possibilit? di acquistare questi caff? speciali macinati freschi ed in piccole quantit?, al momento dell?acquisto, oppure in grani per chi gi? possiede un macinatore.
[0033] Questi, ed altri vantaggi appariranno dalla successiva particolareggiata descrizione d?alcune soluzioni preferenziali di realizzazione con l'aiuto dei disegni schematici allegati i cui particolari di esecuzione non sono da intendersi limitativi ma solo esemplificativi.
Contenuto dei disegni
Figura 1 ? una vista assonometrica d?insieme del distributore automatico di caff? che ? oggetto del presente trovato.
Figura 2 ? una vista ortogonale di fronte del distributore automatico di Fig. 1, ove ? anche indicato il piano di sezione X1 ? X1.
Figura 3 ? una vista ortogonale di lato del distributore automatico di Fig. 1, ove linee tratteggiate e frecce indicano schematicamente la posizione dei vani principali (A, B, C) ed il flusso di movimentazione dei grani interi di caff?, da un vano d?immagazzinamento alla base (A) fino al di sopra del vano tecnico (C), nel quale essi sono pesati ed eventualmente macinati, per poi erogare contestualmente in un vano accessibile dall?esterno (B) la quantit? desiderata di caff? in grani interi o macinato in polvere. ? indicato il piano di sezione X2 ? X2.
Figura 4 ? una sezione frontale in corrispondenza del detto piano di sezione X2 ? X2, ove ? indicato con rettangolo tratteggiato il dettaglio ingrandito (VI) di cui alla Fig. 6. Nella preferenziale configurazione realizzativa del trovato, qui rappresentata, vi sono tre moduli di contenimento affiancati. Figura 5 ? una sezione laterale in corrispondenza del detto piano di sezione X1 ? X1, ove ? evidente la conformazione d?un singolo modulo di contenimento, che ? posto in basso alla base del distributore automatico, e che ? dotato d?una propria colonna di trasferimento verticale dei grani con coclea integrata per sollevarli in alto, passando da dietro il vano tecnico (C) ed il vano di consegna e prelievo (B) aventi profondit? limitata.
Figura 6 ? il dettaglio ingrandito (VI) indicato con rettangolo tratteggiato nella detta sezione frontale di cui in Fig.4.
Figura 7 ? una variante realizzativa del trovato, rappresentata in sezione frontale in corrispondenza del piano di sezione X2 ? X2. Il distributore automatico oggetto del trovato ? qui espanso lateralmente con ulteriori due moduli di contenimento, affiancati ai precedenti tre moduli di cui in Fig. 4, uno per lato formando cinque moduli allineati frontalmente, ove ciascuno dei quali ? dotato d?una propria colonna di trasferimento verticale dei grani con coclea integrata per sollevare i grani in alto e poi addurli centralmente al medesimo vano tecnico (C).
Pratica realizzazione del trovato
[0034] Con riferimento anche alle figure (Figg. 1 - 7), l?oggetto del presente trovato riguarda un vantaggioso distributore automatico (10) per erogare caff? differenti, in grani interi (200) oppure macinati (201) in polvere di caff? pronta all?uso, nell?esatta quantit? desiderata. L?apparecchiatura proposta ? compatta e completamente automatica, affidabile e sicura, precisa nell?erogazione anche per piccole quantit?; essa migliora sensibilmente la percezione dei diversi caff? offerti e l?esperienza d?acquisto da parte dei clienti, ed anche agevola l?attivit? professionale degli operatori che la gestiscono. In particolare, si rende disponibile un distributore automatico vantaggioso nelle operazioni manuali di carico dei grani interi, sensibilmente pi? rapide e meno faticose. La configurazione realizzativa dell?apparecchio ? ottimizzata per consentire una maggiore autonomia d?immagazzinamento, rispetto alle soluzioni convenzionali e note, con anche vantaggi nell?equilibrio strutturale.
[0035] La soluzione proposta ? di tipo modulare ed espandibile, consentendo quindi al venditore di dotarsi inizialmente d?un distributore con configurazione minima, ad esempio con tre moduli di contenimento di caff? diversificati, per poi aggiungere ai lati ulteriori moduli secondo necessit?, mantenendo inalterati un gruppo di componenti con funzione tecnica ed uno d?erogazione, disposti centralmente. In linea di principio, quindi, si rende disponibile un distributore automatico modulare e versatile che ? adatto per la vendita dei caff? speciali nei punti vendita della media e/o grande distribuzione organizzata, offrendo contestualmente un?ampia scelta di caff? diversi e grande autonomia.
[0036] Si propone una configurazione realizzativa a tre vani principali sovrapposti (A, B, C) e funzionalmente diversificati, con una logica di movimentazione dei grani che ? ottimizzata ai fini del carico, dell?immagazzinamento, della precisione di pesatura e della sicurezza igienica e strutturale. Pi? nel dettaglio, si prevede un primo vano di immagazzinamento (A) dei grani interi (200) collocato alla base dell?apparecchiatura, al di sotto d?un secondo vano di consegna e prelievo (B) del caff? erogato (200, 201), che ? disposto centralmente per essere accessibile frontalmente dall?esterno, il quale ? a sua volta collocato al di sotto d?un terzo vano tecnico (C) interno che comprende i mezzi per raccogliere i grani, pesarli, deviarli, eventualmente macinarli, e quindi erogarli nel sottostante secondo vano (B) per il prelievo finale da parte del cliente (Figg. 1, 2, 3). Tutte le funzioni del distributore automatico (10) proposto, e dei vari componenti e/o mezzi compresi nei detti tre vani principali (A, B, C), sono gestite da un?unit? logica di controllo (160) dotata di programmi esecutivi e abbinata ad uno schermo d?interfaccia utente (161), a sua volta abbinato a pulsanti d?attivazione e comando, preferibilmente integrati digitalmente a guisa d?un display del tipo denominato touch screen.
[0037] Nel detto primo vano d?immagazzinamento caff? (A) vi sono molteplici moduli di contenimento grani (100) uguali tra loro, uno per ciascuna tipologia di caff? offerto, in appoggio sul piano di base del distributore (171), affiancati l?uno all?altro e allineati frontalmente (100a, 100b, 100c) con il fronte trasparente (101) per vedere bene i grani immagazzinati (200). Nel detto fronte ? integrata un?aperura (102) per il carico, chiusa da uno sportello (103), di modo tale da eseguire agevolmente il riempimento del modulo sollevando il sacco o contenitore dei grani, a non pi? di un metro d?altezza.
[0038] In particolare, ogni modulo di contenimento (100) ? singolarmente provvisto d?una colonna (110) tubolare di trasferimento verticale dei grani (200, A) al di sopra del secondo e terzo vano (B, C), i quali hanno una profondit? (P2) inferiore al detto primo vano (100, A, P1), passando dietro di essi (Fig. 3). A tal fine, la colonna (110) ? collocata sulla parte posteriore nel modulo (100) ed integra al suo interno una coclea (111) di sollevamento, come una vite di Archimede disposta verticalmente che preleva i grani sul fondo (104) dal punto di raccolta pi? basso (106, A), ottenuto con piani inclinati (105) ivi convergenti. Il fondo del modulo ? cos? conformato per agevolare la discesa dei grani raccogliendoli sotto la colonna e la coclea, di modo tale da operare correttamente anche quando il contenitore ? quasi vuoto. Per ostacolare lo scivolamento all?indietro dei grani (200) durante il sollevamento (110, A), l?elica della detta coclea (111) ? eventualmente provvista di nervature di trattenimento rivolte verso l?alto; preferibilmente, esse sono conformate a guisa di paretine verticali disposte a raggiera con effetto cucchiaio.
[0039] La suddetta colonna (110) monta all?estremit? superiore un motoriduttore (112) connesso all?unit? logica (160), il quale aziona o blocca la detta coclea in funzione del peso progressivamente rilevato (120, 130), come di seguito esposto; preferibilmente, esso (112) ? integrato nella colonna lateralmente, sul retro, per liberarla sul fronte e per limitarne l?altezza totale. La detta colonna (110), infatti, integra frontalmente un condotto di adduzione dei grani (113) atto ad alimentare selettivamente, per caduta dall?alto e senza contatto, una tramoggia di pesatura comune (120) che ? collocata al di sotto di esso (113) nella parte superiore del terzo vano tecnico (C) (Figg.3, 4, 5).
[0040] Si rileva che questo condotto di adduzione (113) ? adattabile e/o sostituibile; infatti, essendovi contestualmente molteplici condotti (113) ovvero un condotto per ciascuna colonna (110, 111) e modulo (100a, 100b, 100c) presenti nel distributore (10), accade che tutti immettano i grani dall?alto nella medesima tramoggia di pesatura (120), con una distanza e/o un orientamento e/o un?inclinazione diversificati in funzione della posizione reciproca (110, 120, A). Esso (113) deve essere quindi adattabile almeno in lunghezza ed orientamento, oppure sostituibile come elemento standardizzato, di modo tale che l?uscita dei grani sia sempre posizionata correttamente al di sopra della tramoggia, qualsivoglia sia la sua posizione di partenza. Si pensi, ad esempio, alla posizione del modulo centrale (100b) rispetto ai moduli laterali (100a, 100c), che sono pi? lontani; tale caratteristica del condotto di adduzione ? pi? evidente in una variante realizzativa espansa con l?aggiunta di ulteriori moduli di contenimento (100n), i quali sono ancora pi? lontani dalla detta tramoggia (120) essendo affiancati ai lati come di seguito esposto nel dettaglio (Fig.7).
[0041] Pi? nel dettaglio della detta tramoggia di pesatura (120), essa ? posizionata nel vano tecnico (C) immediatamente al di sotto dei condotti d?adduzione (113), essendo un recipiente conformato a guisa d?un tronco di piramide rovesciata con l?apertura d?immissione corrispondente alla base e rivolta in alto per raccogliere i grani interi (200) provenienti dalle singole colonne di trasferimento (110). Tale apertura ? quindi allungata di modo tale da raccogliere i grani immessi per caduta da tutti i condotti d?adduzione (113), essendo prelevati dai vari moduli affiancati tra loro (100a, 100b, 100c). In particolare, questa tramoggia (120) ? strutturalmente sospesa e cio? svincolata, ovvero disunita, dai condotti che la precedono (113) e dai condotti che la seguono (140, 141, 142, 143), essendo in appoggio solo di lato ove i suoi bordi laterali (121) contrapposti e a sbalzo sono vincolati a celle di carico (130) che sono solidali alla struttura portante o carenatura del distributore (10, 170) di modo tale da garantire stabilit? e affidabilit? di rilevamento (Fig. 4). Le dette celle di carico (130) sono mezzi di pesatura elettronici coordinati tra loro e connessi all?unit? logica di controllo (160), la quale esegue progressivamente il rilevamento dei grani introdotti e ferma di conseguenza l?azione di motoriduttore e coclea (111, 112), di modo tale che nella detta tramoggia (120) resti l?esatta quantit? di caff? che il cliente ha richiesto attraverso lo schermo d?interfaccia (161).
[0042] Eventualmente, per una maggiore precisione nel calcolo del peso totale e/o del tempo d?attuazione della coclea, l?unit? logica (160) pu? considerare con approssimazione statistica anche i grani che sono gi? stati sollevati (120) ma non ancora immessi in tramoggia (120), essendo ad esempio ancora in transito lungo il condotto d?adduzione (113) e/o in fase di caduta.
[0043] La detta tramoggia di pesatura (120) combina quindi le funzioni di raccolta grani e rilevamento del peso, e presenta il fondo inclinato (122) verso il centro ove sono presenti due uscite affiancate (123a, 123b); ciascuna di esse ? dotata di una propria valvola a saracinesca (124), per un totale di due valvole contrapposte che sono singolarmente montate all?esterno del fondo inclinato in abbinamento ad un solenoide (125), che le movimenta assialmente (Figg.4, 5, 6).
[0044] Ancora nel detto terzo vano tecnico (C), al di sotto dalla detta tramoggia di pesatura (120), ? collocato un particolare gruppo convogliatore (140) a doppio condotto che ? da essa (120) svincolato e di poco distanziato, essendo sorretto da barre di supporto trasversali (147) che sono solidali alla struttura portante o carenatura (170) del distributore (10). Il detto gruppo convogliatore (140) ? multifunzione e composito (141, 142, 143, 144), comprendendo nella parte alta un collettore (141) suddiviso in due sezioni affiancate (145a, 145a) e rispettivamente sottoposte alle suddette uscite affiancate della tramoggia (123a, 123b), di modo tale da raccogliere tutti i grani che alternativamente (124) cadono da una di esse. Ciascuna sezione (145a, 145b) ? poi connessa e solidale ad un proprio condotto di erogazione (142, 143), con percorsi e componenti diversificati uno dall?altro: un primo condotto d?erogazione (142) ? diretto e trasporta i grani interi (200) direttamente nel sottostante secondo vano (B) di consegna e prelievo caff?, che ? accessibile dall?esterno, mentre il secondo condotto (143) ? indiretto e comprende nel percorso un macinatore (144) per erogare polvere di caff? macinato (201) nel medesimo vano. Entrambi i condotti d?erogazione (142, 143) hanno quindi le estremit? inferiori che fuoriescono all?interno del secondo vano (B) dall?alto, a guisa di due bocche d?erogazione (146a, 146b) affiancate tra loro al fine di riempire alternativamente un contenitore di confezionamento (162, 202) posizionato immediatamente al di sotto di esse.
[0045] Il secondo condotto d?erogazione (143) ? composto da un primo spezzone che immette i grani nel macinatore (144) interposto, connesso alla detta unit? logica di controllo (160), il quale ? montato su un telaio di supporto (148) che ne sostiene il peso ed ? solidale alla struttura portante o carenatura (170) del distributore; preferibilmente, il macinatore ? del tipo a macine rotanti regolabili e contrapposte. La polvere macinata in uscita dal macinatore (144) ? immessa in un secondo spezzone di condotto avente l?estremit? inferiore a guisa d?una bocca d?erogazione (143, 146b) che fuoriesce nel vano sottostante (B), affiancata all?altra (142, 146a).
[0046] Ulteriormente, in merito ai detti moduli di contenimento (100), nella preferenziale configurazione realizzativa del trovato (Figg. 1, 5) si prevede che tutti i moduli (100a, 100b, 100c, 100n) siano suddivisi da un divisorio interno (150) posto a tutta larghezza dietro il detto fronte trasparente (101), ad una distanza minima da esso, di modo tale da formare una prima camera come un?intercapedine (151) sottile e atta a contenere i grani interi sovrapposti uno sull?altro, a guisa d?uno strato continuo e ben visibile dall?esterno che riempie tutto il fronte ed impedisce la vista della seconda camera (152), la quale ? successiva essendo posta all?interno del vano (A) dietro il divisorio (150). Questa seconda camera costituisce il contenitore principale dei grani ed ? progressivamente svuotata dall?azione della coclea (110, 111), essendo quindi sgradevole alla vista quando ? parzialmente o totalmente vuota; in tal caso, inoltre, non ? sufficientemente apprezzabile e/o percepibile la qualit? del prodotto offerto. In buona sostanza, si prevede una prima camera frontale fungente solo da intercapedine espositiva (151), interamente e costantemente riempita con i grani interi offerti dal modulo di contenimento, mentre la camera interna (152) ? molto pi? grande ed ? operativa essendo associata ai suddetti mezzi di movimentazione (110, 111, 112, 113) (Figg.1, 2, 5, 7).
[0047] Nella preferenziale configurazione del trovato (Fig. 5), questa intercapedine espositiva (151) ha il fondo aperto verso la camera interna (152) per il tramite d?una feritoia (153) ricavata nella porzione pi? bassa del divisorio (150), di modo tale da consentire ai grani (200) di attraversarla a guisa d?un sifone e quindi svuotare l?intercapedine (151) quando la camera interna (152) ? completamente vuota. In alternativa, la detta intercapedine espositiva ha il fondo chiuso e quindi resta sempre piena, aperta solo nella parte sommitale in prossimit? dello sportello di carico (102, 103).
[0048] Il detto distributore automatico (10), nella preferenziale realizzazione ha una carenatura (170) di supporto e chiusura conformata a guisa d?un involucro compatto e parallelepipedo, che comprende un fronte, una schiena, una copertura, con un piano di base (171) ove sono in appoggio i moduli di contenimento (100), e con fianchi (172) laterali che sono preferibilmente del tipo smontabile. Si evidenzia, infatti, che il distributore proposto (10) ? vantaggiosamente espandibile con logica modulare, ove in tal caso i detti fianchi (172) devono essere attraversabili in alto almeno da un condotto d?adduzione (113); a tal fine, essi sono smontabili interamente o almeno nella porzione superiore, di modo tale da consentire l?aggiunta di ulteriori moduli di contenimento (100n) ai lati dei moduli centrali gi? presenti (100a, 100b, 100c), tutti allineati frontalmente. Questi moduli aggiunti (100n) sono singolarmente provvisti della detta colonna di trasferimento (110) con coclea, motoriduttore e condotto d?adduzione dei grani (111, 112, 113); conseguentemente, questo condotto d?adduzione (100n, 113) ? qui adattato e/o sostituito di modo tale da raggiungere la medesima tramoggia di pesatura (120, C) che ? in centro, condivisa ed invariata, al fine di immettervi i grani per caduta analogamente agli altri moduli gi? presenti.
[0049] Tutto ci? considerato, ai fini dell?espandibilit? del distributore proposto (10), nella sua versione di base o minima (Figg. 1, 2, 3, 4 5) si prevedono tre moduli di contenimento (100a, 100b, 100c) inclusi ed affiancati, per offrire contestualmente altrettante tipologie di caff? speciali. ? evidente che dal punto di vista tecnico e funzionale sono sufficienti due moduli di contenimento (100) contestualmente presenti; tuttavia, ? possibile prevederne molti di pi?, compatibilmente con le dimensioni della tramoggia di pesatura (120, 130). La scelta di includere i detti tre moduli (100a, 100b, 100c) nella versione di base o minima del trovato ? puramente convenzionale e deriva dall?offerta minima di variet? differenti che ? generalmente disponibile e ritenuta adeguata ai fini della vendita al dettaglio di caff? speciali. La medesima apparecchiatura (10) ? poi espandibile secondo necessit?, ad esempio aggiungendo un ulteriore modulo di contenimento (100n) su entrambi i lati, per un totale di cinque moduli (Fig. 7), con i condotti d?adduzione (113) dei moduli aggiunti che sono pi? lunghi ed orientati di modo tale da raggiungere la detta tramoggia (120, 130, C). A mero titolo d?esempio, con la medesima logica modulare si pu? aggiungere un solo modulo ulteriore (100n), in un solo lato per un totale di quattro moduli, oppure si pu? aggiungerne pi? di uno, come due moduli in entrambi i lati per un totale di sette moduli, e cos? via. In linea di principio, quindi, il distributore proposto (10) ? realizzabile con qualsivoglia numero di moduli di contenimento (100).
[0050] I detti moduli di contenimento aggiunti (100n) sono moduli standardizzati e analoghi agli altri moduli gi? presenti (100a, 100b, 100c) e con i medesimi componenti di movimentazione dei grani (110, 111, 112, 113), ove il detto condotto d?adduzione ? adattato e/o sostituito come sopra esposto. Preferibilmente, essi (100n) sono anche dotati d?una carenatura parziale di completamento, atta ad affiancarsi in continuit? alla carenatura (170) della versione di base o minima. In alternativa, essi (100n) s?inseriscono in una carenatura maggiorata, essendo pi? larga e gi? dimensionata all?origine con spazi d?immagazzinamento vuoti, atti ad accogliere ulteriori moduli di contenimento (100n) affiancati a quelli originari (100a, 100b, 100c). In buona sostanza, si prevede in tal caso un vano d?immagazzinamento (A) originariamente incompleto, ma espandibile in misura prevista. Si evidenzia che, secondo la logica modulare proposta dal trovato, in tutte le configurazioni espanse con moduli aggiunti (100n) sono mantenuti inalterati il secondo vano di consegna e prelievo (B) ed il terzo veno tecnico (C), a guisa di moduli invarianti del distributore (10); particolarmente, in quest?ultimo vano (C) vi ? la medesima tramoggia di pesatura (120, 130) ed il medesimo gruppo convogliatore (140), indipendentemente dal numero di moduli aggiunti (100n).
[0051] Pi? nel dettaglio del fronte del distributore (10, 170), a partire dal basso, in corrispondenza del detto primo vano d?immagazzinamento (A) sono ben visibili le porzioni trasparenti dei moduli di contenimento (100, 101) che agevolano la percezione e la scelta delle variet? di grani offerti, con sopra i rispettivi sportelli di carico (103). Centralmente, sul medesimo fronte, ? collocato ed accessibile dall?esterno il secondo vano di consegna (B), che ? aperto per agevolare il prelievo; nella preferenziale configurazione, simmetricamente ai lati del vano (B), sono anche previste ed accessibili delle aperture con mensole (173) ove sono riposte delle buste pieghevoli (202) per il confezionamento e il ritiro del prodotto erogato. Si rileva che nel secondo vano (B) fuoriescono dall?alto le due bocche d?erogazione, una per i grani interi (146a) ed una per i grani macinati (146b, 201), affiancate tra loro. In prossimit? della bocche, sulle pareti laterali del medesimo vano (B), sono presenti dei sensori (162) che rilevano la presenza ed il corretto posizionamento d?un contenitore per il confezionamento del prodotto erogato, ad esempio una busta pieghevole (202) prelevata dalle dette mensole laterali (173) e scelta secondo una tipologia e/o una quantit? di caff?. Tale rilevamento (162) abilita quindi l?erogazione al fine di evitare fuoriuscite indesiderate.
[0052] Al di sopra di detto secondo vano (B) ? collocato uno schermo d?interfaccia utente (161), frontalmente integrato sulla carenatura del distributore (10, 170), essendo visibile dall?esterno ed accessibile manualmente per i comandi, per selezionare almeno il caff? desiderato od il corrispondente modulo di contenimento, la quantit? desiderata e l?eventuale macinatura, e quindi visualizzare lo stato di lavorazione e/o altre informazioni. Abbinata allo schermo (161) vi ? la scheda elettronica corrispondente all?unit? logica di controllo (160) dell?intero distributore (10), la quale ? preferibilmente incorporata al suo interno (161) oppure ? posizionata all?interno dell?apparecchiatura (10, 170), dietro il pannello frontale o integrata in qualsivoglia posizione accessibile per le manutenzioni. Si rileva che il detto schermo (161) ? posizionato in modo agevolmente accessibile alla vista, per un uomo in piedi di media altezza, mentre il vano sottostante di consegna e prelievo (B) ? posizionato in modo agevolmente accessibile alle mani, per il medesimo uomo in piedi o piegato in avanti (Fig.1).
[0053] Si rileva che l?apparecchiatura sopra descritta ? strutturalmente solida, ? affidabile nel funzionamento, e riduce sensibilmente i costi di gestione; infatti, il trovato agevola l?accesso al suo interno (170, 172) e la pulizia dei vari componenti. ? possibile, ad esempio, aprire la camera di macinatura del detto macinatore (144, 148) per pulire le macine con un pennello, od anche pulire direttamente la tramoggia e le valvole a saracinesca (120, 123a, 123b, 124) senza smontarle; inoltre, ? possibile estrarre singolarmente i condotti (113, 142, 143) e pulirli agevolmente per il tramite d?uno spazzolino o pennello con setole adeguate, per poi rimontarli tal quali. Analogamente, tutti i moduli di contenimento (100) sono estraibili, per pulirli e/o riempirli e/o svuotarli.
[0054] Ulteriormente, nella preferenziale ma non limitativa configurazione realizzativa, si integrano all?interno del distributore (10) mezzi vibranti dei tipo elettromeccanico, non rappresentati nelle figure. Essi agiscono con funzione antiagglomerante o antiaggregante direttamente sul gruppo convogliatore (140), e particolarmente sulla porzione terminale del condotto d?erogazione (143) successiva al macinatore (144), di modo tale da evitare l?accumulo di caff? macinato al suo interno. Eventualmente, ove ritenuto necessario dalle dimensioni elevate del distributore o dalla particolare conformazione dei componenti, si prevedono ulteriori mezzi vibranti sulla tramoggia di pesatura (120) e/o sulla colonna di trasferimento (110). I detti mezzi vibranti agiscono in modo tale da evitare il costipamento localizzato dei grani, riducendo cos? i noti problemi derivanti dagli intasamenti dei condotti e dei meccanismi deviatori.
[0055] In conclusione, il distributore automatico (10) che ? oggetto del presente trovato consente di eseguire un ciclo completo d?erogazione secondo le seguenti cinque fasi sequenziali:
- una prima fase di selezione, ove l?utente imposta almeno i seguenti tre parametri, attraverso lo schermo d?interfaccia (161) ed i pulsanti ad esso abbinati: a) tipologia desiderata di caff? che ? scelta secondo variet? e/o tostatura e/o provenienza, b) quantit? desiderata in peso, c) eventuale macinatura;
- una seconda fase di prelievo dei grani (200) per sollevamento, ove l?apparecchiatura (10, 160) automaticamente preleva i grani dal modulo di contenimento (100a, 100b, 100c) che immagazzina la tipologia selezionata di caff?, azionando i mezzi di prelievo ad esso corrispondenti (110, 111, 112, 113);
- una terza fase di pesatura progressiva, ove l?apparecchiatura (10, 160) automaticamente rileva il peso dei grani progressivamente immessi nella tramoggia di pesatura (120, 130), con automatica interruzione dei mezzi di prelievo grani (110, 111, 112, 113) al raggiungimento dell?esatta quantit? selezionata (161);
- una quarta fase di invio grani in condotti differenziati con eventuale macinatura, ove l?apparecchiatura (10, 160) automaticamente invia i grani pesati ad un primo condotto d?uscita (140, 142) per l?erogazione diretta dei grani interi, oppure li invia ad un secondo condotto d?uscita (140, 143) per macinare i grani ed erogare polvere macinata (201), azionando di volta in volta la corrispondente valvola a saracinesca inclinata (124) che ? posta al di sotto della corrispondete apertura d?uscita della tramoggia (120, 123a, 123b) e dove, solo nel secondo caso (143) ? contestualmente azionato il mezzo di macinatura (144) compreso nello stesso condotto;
- una quinta fase di asportazione prodotto finito, ove l?utente raccoglie in un contenitore o busta (202) il prodotto che fuoriesce dalla bocca d?erogazione terminale (146a, 146b) del corrispettivo condotto (142, 143), in un vano di consegna (B) accessibile dall?esterno.
[0056] Pi? nel dettaglio operativo del distributore (10) in dette terza e quarta fase, vi sono le celle di carico abbinate alla tramoggia di pesatura (120, 130) che rilevano di continuo il peso della tramoggia stessa comprensiva dei grani interi (200) progressivamente immessi al suo interno (111, 113); i dati rilevati da questi mezzi di pesatura sono elaborati in tempo reale dall?unit? logica di controllo dell?apparecchio (10, 160) che contestualmente controlla in modo coordinato tutti i componenti elettronici ed elettromeccanici presenti, di modo tale da interrompere l?azionamento della coclea (111, 112) al raggiungimento dell?esatta quantit? in peso di grani di caff? prelevati, come richiesto dall?utente nella selezione iniziale (161) di cui alla suddetta prima fase sequenziale, con eventuali tolleranze come sopra esposto.
[0057] I grani di caff? gi? pesati nell?esatta quantit? desiderata sono quindi inviati ai condotti di pertinenza (124, 140), alternativamente per grani interi o macinati (141, 142, 143), che sono svincolati dalla tramoggia (120) per diminuire il peso sorretto dalle celle di carico (130) ai fini d?una maggior precisione, e per evitare che le forti vibrazioni del macinatore (143, 144) interferiscano o danneggino le celle stesse. Si ? quindi predisposto un sistema di supporto autonomo dell?intero gruppo convogliatore, con due barre trasversali oblique (147) montate lateralmente al distributore (10, 170) e fissate davanti e dietro al collettore (141). Con la medesima logica, anche il macinatore (144) ? sorretto da una propria struttura (148) metallica vincolata al distributore (10, 170) in modo solidale, ove un primo spezzone di condotto (143) entra nella camera di macinatura ed un secondo spezzone di condotto esce per l?estrazione finale dei grani macinati (201). Si prevede, quindi, che almeno questo ultimo spezzone di condotto vibri per evitare accumuli di caff? macinato nel condotto. Nell?altro condotto (142), invece, i grani interi (200) vengono estratti direttamente tramite il condotto che ? leggermente curvo per agevolare il prelievo (Figg.4, 6).
Legenda
(10) distributore automatico per erogare caff? differenti tra loro, in grani interi oppure macinati in polvere di caff?, secondo il presente trovato;
(100) modulo di contenimento, funzionalmente e costruttivamente autonomo, di forma parallelepipeda. ? montato fianco a fianco con altri moduli uguali tra loro, allineati frontalmente, ad esempio tre moduli in una versione minima (100a, 100b, 100c);
(100n) modulo di contenimento aggiuntivo, strutturalmente uguale ed affiancato agli altri moduli per espandere il distributore lateralmente; (101) fronte trasparente, del modulo di contenimento;
(102) aperura di carico;
(103) sportello;
(104) fondo del modulo di contenimento;
(105) piano inclinato;
(106) punto di raccolta, in basso;
(110) colonna di trasferimento grani;
(111) coclea di movimentazione verticale o sollevamento;
(112) motoriduttore;
(113) condotto di adduzione grani in tramoggia, adattabile e/o sostituibile; (120) tramoggia di pesatura, in comune;
(121) bordo laterale a sbalzo;
(122) fondo inclinato della tramoggia di pesatura;
(123a, 123b) uscite affiancate dalla tramoggia;
(124) valvola a saracinesca;
(125) solenoide, per movimentazione assiale;
(130) cella di carico;
(140) gruppo convogliatore, in comune;
(141) collettore, suddiviso in due sezioni e unito ai condotti di erogazione; (142) primo condotto di erogazione diretta, per ottenere grani interi;
(143) secondo condotto di erogazione indiretta con macinatura, per ottenere polvere di caff?;
(144) macinatore di caff?, a macine regolabili contrapposte;
(145a, 145b) sezioni separate, per raccolta grani in caduta;
(146a, 146b) bocche d?erogazione;
(147) barra trasversale di supporto del collettore, essendo il gruppo convogliatore svincolato dalla tramoggia di pesatura;
(148) telaio di supporto macinatore;
(150) divisorio interno;
(151) prima camera esterna, fungente da intercapedine espositiva;
(152) seconda camera interna, fungente da contenitore principale;
(153) feritoia;
(160) unit? logica, di controllo e comando:
(161) schermo d?interfaccia utente, visibile ed accessibile dall?esterno; (162) sensore;
(170) carenatura;
(171) piano di base del distributore;
(172) fianchi, smontabili almeno nella parte superiore per consentire l?aggiunta di moduli;
(173) aperture con mensole, per le buste di confezionamento;
(A) primo vano di immagazzinamento caff?;
(B) secondo vano di consegna e prelievo caff?;
(C) terzo vano tecnico;
(P1) profondit? di detto primo vano;
(P2) profondit? di detti secondo vano e terzo vano;
(200) grani interi di caff?;
(201) grani macinati o polvere di caff?;
(202) buste pieghevoli di confezionamento del caff? erogato.

Claims (14)

RIVENDICAZIONI
1. Un distributore automatico (10) per erogare caff? differenti tra loro, in grani interi (200) oppure macinati in polvere di caff? (201), comprensivo di:
- mezzi per contenere caff? in grani interi;
- mezzi per trasferire i grani;
- una tramoggia comune, per raccogliere i grani;
- condotti di adduzione dei grani nella detta tramoggia;
- mezzi per deviare i grani in uscita dalla tramoggia, in due diversi condotti;
- un condotto che eroga i grani interi;
- un condotto per macinare i grani ed erogare polvere di caff? macinato pronta all?uso;
- mezzi per macinare i grani;
- mezzi per pesare i grani;
- mezzi elettronici di controllo e comando, con un?unit? logica dotata di programmi esecutivi e con uno schermo d?interfaccia utente abbinato a pulsanti d?attivazione;
- una carenatura di supporto e chiusura del distributore automatico;
detto distributore automatico (10), caratterizzato dal fatto che in esso c?? un primo vano di immagazzinamento caff? (A), un secondo vano di consegna e prelievo caff? (B) ed un terzo vano tecnico (C), ove il detto primo vano (A) ? collocato alla base del distributore (10), al di sotto del detto secondo vano (B) che ? a sua volta collocato al di sotto del detto terzo vano (C) posto in alto, con il detto secondo vano (B) in posizione centrale ed accessibile frontalmente dall?esterno per il prelievo finale; e dove nel detto primo vano di immagazzinamento (A) sono collocati i mezzi per contenere i grani ed anche i mezzi per trasferirli al detto terzo vano (C) passando da dietro rispetto ai detti secondo vano (B) e terzo vano (C), i quali hanno una profondit? (B, C, P2) che ? minore di detto primo vano (A, P1).
2. Un distributore automatico (10) come dalla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che i detti mezzi per contenere i grani sono moduli di contenimento (100) funzionalmente e costruttivamente autonomi, parallelepipedi e uguali tra loro, in appoggio sul piano di base (171) del distributore (10), affiancati l?uno all?altro (100a, 100b, 100c, 100n), e con il fronte che ? trasparente (101) ed ha un?aperura di carico (102) dotata di sportello (103); detti moduli di contenimento (100), con il fondo (104) a piani inclinati verso un punto di raccolta pi? basso (105, 106); detti moduli di contenimento (100), singolarmente provvisti d?una coclea (111) di sollevamento che preleva i grani dal basso (106), in una colonna (110) di trasferimento verticale che ? dotata all?estremit? superiore d?un motoriduttore (112) per la detta coclea (111), connesso all?unit? logica (160), e di un condotto di adduzione (113) integrato frontalmente in essa (110) il quale ? adattabile e/o sostituibile di modo tale da alimentare selettivamente per caduta dall?alto una tramoggia comune.
3. Un distributore automatico (10) secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che la detta tramoggia comune ? una tramoggia di pesatura (120) sospesa, svincolata dai condotti di adduzione (113) che la precedono e dai condotti che la seguono (140, 141, 142, 143), essendo essa (120) appoggiata solo lateralmente, su celle di carico (130) connesse all?unit? logica di controllo (160), avendo bordi laterali (121) contrapposti e a sbalzo; e dove la detta tramoggia di pesatura (120) ? nel detto terzo vano tecnico (C), ed ha il fondo inclinato (122) comprensivo di mezzi per deviare i grani, alternativamente, su due uscite affiancate (123a, 123b).
4. Un distributore automatico (10) secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che i detti mezzi per deviare i grani sono valvole a saracinesca (124) contrapposte e montate all?esterno del detto fondo inclinato (122), una per ciascuna uscita (123a, 123b), e movimentate assialmente da un solenoide (125).
5. Un distributore automatico (10) secondo la rivendicazione 3 o 4, caratterizzato dal fatto che al di sotto dalla detta tramoggia di pesatura (120) ? collocato un collettore (141) che ? da essa svincolato, il quale ? suddiviso in due sezioni affiancate (145a, 145a) che sono rispettivamente sottoposte alle dette uscite della tramoggia (123a, 123b) per raccogliere i grani che alternativamente (124) cadono da una di esse; e dove ciascuna di dette sezioni (145a, 145b) ? connessa e solidale ad un condotto di erogazione (142, 143), formando un gruppo convogliatore (140) a doppio condotto, ove un primo condotto d?erogazione (142) ? diretto ed eroga i grani interi (200), e dove invece un secondo condotto d?erogazione (143) ? indiretto e comprende un macinatore (144) del tipo a macine regolabili contrapposte, per erogare polvere di caff? macinato (201); e dove il detto gruppo convogliatore (140, 141, 142, 143) ? nel detto terzo vano tecnico (C), con entrambe le estremit? inferiori di detti condotti d?erogazione (142, 143) che fuoriescono all?interno del detto secondo vano (B) di consegna e prelievo caff?, a guisa di due bocche d?erogazione (146a, 146b) affiancate tra loro per riempire alternativamente un contenitore di confezionamento (162, 202) posizionato al di sotto di esse.
6. Un distributore automatico (10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che nel detto primo vano di immagazzinamento caff? (A) vi sono almeno numero due moduli di contenimento (100a, 100b) affiancati tra loro, singolarmente provvisti di detta colonna di trasferimento (110) con detti coclea, motoriduttore e condotto d?adduzione (111, 112, 113).
7. Un distributore automatico (10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che ? espandibile aggiungendo lateralmente ulteriori detti moduli di contenimento (100n), lasciando inalterati i detti primo vano (A), secondo vano (B) e terzo vano (C), ove ogni modulo aggiunto (100n) ? singolarmente provvisto di detta colonna di trasferimento (110) con detti coclea, motoriduttore e condotto d?adduzione (111, 112, 113), essendo quest?ultimo (113) adattato e/o sostituito di modo tale da immettere i grani nella detta tramoggia di pesatura (120) nel terzo vano (C); e dove la carenatura del distributore (10, 170) ha fianchi (172) con almeno una porzione superiore smontabile di modo tale da consentire a tutti i condotti d?adduzione (113) dei moduli di contenimento aggiunti (100n), affiancati di lato e frontalmente allineati ai moduli (100a, 100b, 100c) del primo vano (A), di raggiungere la detta tramoggia (120).
8. Un distributore automatico (10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che i moduli di contenimento (100a, 100b, 100c, 100n) hanno un divisorio interno (150) a tutta larghezza posto dietro il detto fronte trasparente (101), che forma una doppia camera (151, 152) composta da una prima camera esterna davanti il divisorio la quale funge da intercapedine espositiva (151) essendo sottile e frontalmente visibile, per essere interamente e costantemente riempita con i grani interi (200) del suo modulo, ed una seconda camera interna (152) dietro il divisorio che funge da contenitore principale dei medesimi grani ed ? progressivamente svuotata dalla detta coclea (111).
9. Un distributore automatico (10) secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che la detta intercapedine espositiva (151) ha il fondo aperto verso la detta camera interna (152) per il tramite d?una feritoia (153) in detto divisorio (150), consentendo ai grani (200) di attraversarla a guisa d?un sifone.
10. Un distributore automatico (10) secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che la detta intercapedine espositiva (151) ha il fondo chiuso.
11. Un distributore automatico (10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che lo schermo d?interfaccia utente (161) ? frontalmente integrato sulla carenatura del dispositivo (10, 170), visibile ed accessibile manualmente dall?esterno, al di sopra del detto secondo vano (B) di consegna e prelievo caff?.
12. Un distributore automatico (10) secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che integra mezzi vibranti che agiscono sul detto secondo condotto d?erogazione (143) in corrispondenza almeno dello spezzone terminale che esce dal macinatore (144), di modo tale da evitare accumuli di caff? macinato.
13. Un distributore automatico (10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che integra mezzi vibranti i quali agiscono sul detto gruppo convogliatore (140) e/o sulla detta tramoggia di pesatura (120) e/o sulla detta colonna di trasferimento (110), con funzione antiagglomerante.
14. Un distributore automatico (10) secondo almeno la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto la detta coclea (111) ? provvista di nervature di trattenimento dei grani, rivolte verso l?alto.
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