IT202100003137U1 - Assieme di connessione per pompa volumetrica e pompa volumetrica comprendente detto assieme - Google Patents

Assieme di connessione per pompa volumetrica e pompa volumetrica comprendente detto assieme Download PDF

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teeth
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pump
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IT202021000003137U
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Manuele Rossi
Nicola Picciotti
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Settima Mecc S R L
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Description

DESCRIZIONE
Campo di applicazione
Il presente trovato si riferisce ad un assieme di connessione per pompa volumetrica a viti, comprendente una vite d?azionamento della pompa e un rispettivo giunto per l?accoppiamento all?albero motore, e una pompa a viti comprendente detto assieme di connessione.
Il trovato trova pertanto applicazione negli svariati settori industriali nei quali le pompe a viti, ed in particolare le pompe a due o tre viti, sono tradizionalmente impiegate.
Tecnica nota
? noto nella tecnica industriale l?utilizzo di pompe volumetriche a viti al fine di spostare fluidi o solidi in una direzione desiderata lungo l'asse delle viti. Nella sua forma pi? semplice, la pompa ? dotata di vite singola e comprende un rotore rappresentato da una vite elicoidale metallica, il quale ruota dentro all?interno di una carcassa. La rotazione continua del rotore fa avanzare il fluido in una serie di cavit? lungo l?asse della pompa. Si utilizzano anche pompe rotative a doppia vite o a tre viti: in questo ultimo caso, una o due viti condotte ruotano in sincronia con una vite d?azionamento, contribuendo allo spostamento del fluido lungo l?asse della pompa.
Le pompe a viti sono pertanto macchine operatrici in cui il fluido viene catturato dal volume delle viti e trasportato verso l?opposta estremit? con l?ausilio di energia meccanica proveniente da un motore, tipicamente un motore elettrico, che aziona la rotazione della vite d?azionamento.
Per collegare la vite di azionamento della pompa all?albero del motore elettrico, si possono utilizzare connessioni di tipo rigido o semirigido, in cui un?estremit? della vite di azionamento della pompa viene direttamente connessa, senza interposizione di alcun elemento elastico, all?albero di un motore elettrico. In questo caso l?estremit? della vite d?azionamento prevede un innesto femmina, nel quale si inserisce l?estremit? dell?albero del motore elettrico. Viene quindi trasmesso direttamente il movimento di rotazione dal motore elettrico all?estremit? della vite di azionamento della pompa.
Questa connessione di tipo rigido ha il vantaggio di dare compattezza al gruppo comprendente pompa volumetrica e motore elettrico ma, come controindicazioni, le prestazioni nel tempo della pompa e la sua vita utile decadono sensibilmente.
Questo si verifica in particolare nel caso di pompe aventi pi? di una vite in rotazione, in quanto la macchina volumetrica ha bisogno che la vite di azionamento sia libera da forze radiali esterne per permettere la sua adattabilit? durante il funzionamento. In altre parole, le viti non devono essere forzate a ruotare in una posizione data, ma devono avere la possibilit? di posizionarsi dove l?interazione tra le viti condotte e la vite di azionamento e l?interazione tra vite di azionamento e il corpo statore circostante richiede la minima energia. Anche la presenza dei cuscinetti a sfera sia sull?albero del motore elettrico, sia sull?albero della vite di azionamento crea un vincolo aggiuntivo, ostacolando la vite di azionamento nel raggiungimento della sua posizione ottimale: senza il raggiungimento di tale posizione le viti della pompa ed il corpo statore si usurano prematuramente, portando ad un decadimento dell?efficienza della macchina, ed aumentando il rumore meccanico e fluodinamico della pompa.
Per evitare quanto sopra detto, nel caso di connessioni rigide si dimensiona l?innesto sulla vite d?azionamento in modo da consentire un sensibile gioco nell?alloggiamento dell?albero del motore elettrico. Questo accorgimento tecnologico permette il posizionamento delle viti d?azionamento e condotte della pompa nella posizione a minima energia, ma introduce una precoce usura sulla connessione meccanica pompamotore elettrico, che ne riduce il campo d?applicazione abbassandone i limiti di coppia meccanica trasmissibile, quindi di pressione di esercizio. Inoltre, anche la velocit? di rotazione massima raggiungibile viene drasticamente ridotta con l?adozione del gioco maggiorato sul giunto.
Per superare gli inconvenienti sopra descritti correlati ad una connessione di tipo rigido, sono state sviluppate connessioni di tipo elastico tra pompa a vite e motore elettrico, le quali si basano sull?interposizione di un giunto elastico tra gli alberi delle due macchine.
Un giunto elastico ? un dispositivo capace di rendere solidali tra loro le estremit? di due alberi in sequenza, in modo tale che l'uno possa trasmettere un movimento di rotazione all'altro, dotato di un elemento flessibile interposto fra i mozzi. L?elemento flessibile isola da vibrazioni, carichi assiali, radiali e smorza i picchi di coppia all?avviamento.
Per la connessione tra l?albero di una pompa rotativa e l?albero di un motore elettrico si usa preferibilmente un giunto a pioli o a tre pezzi: si tratta di un giunto elastico composto da due mozzi o semi-giunti, montati rispettivamente ciascuno su un?estremit? di ogni albero da accoppiare, e da un inserto in elastomero. Il moto fra i due alberi si trasmette perch? questi mozzi o semi-giunti sono dotati di pioli che si incastrano fra di loro, con l?interposizione dell?inserto.
Una vista schematica di questo tipo di connessione elastica viene proposta nella figura 1 allegata alla presente domanda di brevetto. In essa vengono mostrati in sequenza gli elementi meccanici di connessione tra una pompa a viti 1 ed un motore elettrico 2, avente funzione di azionare la rotazione continua della vite d?azionamento 3 della pompa volumetrica 1.
Il giunto elastico 6 che accoppia la vite d?azionamento 3 all?albero motore 5 del motore elettrico 2 viene mostrato in figura 1 scomposto nei suoi tre componenti costituitivi: un primo semi-giunto 7, un inserto elastomerico 8, un secondo semi-giunto 9. Il primo semigiunto 7 ? predisposto all?accoppiamento tramite chiavetta con l?estremit? dell?albero 5 del motore elettrico 2, mentre il secondo semi-giunto 9 ? predisposto all?accoppiamento con l?albero, sempre tramite chiavetta 4, ad un?estremit? della vite di trascinamento 3 che fuoriesce dalla flangia frontale della pompa a vite 1.
L?inserto elastomerico 8, visibile nel dettaglio nelle unite figure 5a e 5b, ? un componente fabbricato per fusione in poliuretano ed ha una struttura a stella con separatori radiali sporgenti verso l?esterno.
L?anello di connessione 8b permette di mantenere i separatori radiali 8a in posizione durante il funzionamento ad alte velocit? di rotazione. Durante la rotazione del giunto elastico si generano forze centrifughe che spingono verso l?esterno i denti elastici 8a, abbassando la velocit? massima raggiungibile: l?anello interno di connessione 8b ha la funzione di mantenere i denti elastici 8a in posizione aumentando il range di rotazione consentito. L?anello di connessione 8b interno risulta pertanto fondamentale per un funzionamento corretto del giunto elastico secondo l?arte nota.
Si nota che l?utilizzo della connessione elastica, pur essendo la modalit? di realizzazione preferita nelle pompe a due e tre viti per via dei vantaggi sopra identificati, rappresenta d?altra parte un sensibile incremento dell?ingombro assiale del dispositivo, che prevede una sezione di interconnessione con dimensioni minime determinate dalla lunghezza delle due chiavette 4 in successione e dall?inserto elastomerico 8 interposto.
Nelle realizzazioni di questo tipo ? previsto inoltre l?utilizzo, come componente distinto ed aggiuntivo rispetto ad una flangia frontale della pompa, di un carter di alloggiamento 10 del giunto elastico 6, che serve appunto a ricoprire l?intera sezione di interconnessione e presenta un ulteriore elemento costruttivo da applicare al momento dell?accoppiamento con il motore elettrico.
Alla luce dello stato della tecnica sopra descritto, la Richiedente ha individuato l?esigenza di mettere a disposizione del settore industriale delle pompe rotative una connessione meccanica tra pompa e motore elettrico, la quale mantenga tutti i vantaggi della connessione di tipo elastico, nel contempo minimizzando l?ingombro degli elementi di interconnessione, in modo da garantire un elevato grado di compattezza tra le due macchine, paragonabile a quella delle connessioni di tipo rigido o semi-rigido sopra descritte.
Sommario del trovato
Il problema tecnico sopra individuato ? risolto da un assieme di connessione per pompa a viti, comprendente: una vite di azionamento o rotore; un primo semi-giunto predisposto per essere calettato su un albero motore; un secondo semi-giunto integrale a detta vite di azionamento e predisposto per accoppiarsi a detto primo semi-giunto; ed un inserto elastomerico predisposto per essere interposto fra detto primo semi-giunto e detto secondo semi-giunto in configurazione accoppiata.
A differenza di quanto avviene nell?arte nota, quindi, il secondo semi-giunto viene realizzato integralmente alla vite di azionamento, in una fase di produzione della pompa, e non interconnessa ad esso tramite accoppiamento reversibile al momento di collegare la pompa a viti al motore elettrico. In altre parole, il secondo semi-giunto ? realizzato di pezzo o comunque riportato sul rotore in maniera definitiva. Si ottiene cos? un pezzo monolitico rotore/semi-giunto, che viene introdotto gi? montato nella carcassa della pompa. Nell?arte nota, al contrario, si chiude la flangia anteriore lasciando in aggetto il tradizionale innesto frontale del rotore, calettando quindi a freddo il semi-giunto solo in un momento successivo.
La realizzazione di pezzo del secondo semi-giunto con la vite condotta pu? essere ottenuta ad esempio tramite fresatura diretta dell?estremit? d?attacco della vite d?azionamento.
In alternativa, come sopra accennato, il secondo semi-giunto pu? essere realizzato a parte e accoppiato al rotore in maniera sostanzialmente irreversibile, ad esempio tramite calettatura a caldo, incollaggio, saldatura o altro metodo idoneo.
La richiedente ha trovato che, grazie alla soluzione sopra descritta, ? possibile pervenire ad un tipo di interconnessione meccanica compatta ed allo stesso tempo con caratteristiche di elasticit?, modificando in modo originale un?estremit? del rotore della pompa a vite e potendo inoltre impiegare un inserto elastomerico di configurazione innovativa.
L?inserto elastomerico pu? presentare forma anulare e comprendere una pluralit? di separatori radiali in materiale elastomerico intervallati da cavit? radiali, detto primo semi-giunto e detto secondo semi-giunto presentando rispettivamente una prima dentatura frontale e una seconda dentatura frontale, laddove in configurazione accoppiata i denti della prima dentatura frontale e i denti della seconda dentatura frontale sono contraffacciati e alternativamente accolti nelle cavit? radiali dell?inserto elastomerico.
In maniera innovativa, l?inserto elastomerico pu? comprendere un anello esterno che interconnette fra loro detti separatori radiali, le cui estremit? interne sono invece libere ed affacciate su una cavit? centrale. In questo modo, la cavit? centrale pu? alloggiare l?estremit? dell?albero motore, che ha dimensioni assiali standardizzate dovendo portare la chiavetta di calettamento: si realizza pertanto una sovrapposizione assiale degli elementi costitutivi della connessione che consente di ridurne efficacemente l?ingombro.
In altre parole, la particolare struttura ad anello esterno di connessione dell?inserto elastomerico consente ad una porzione terminale dell?albero del motore elettrico di sovrapporsi (a connessione ultimata) alla dentatura frontale della vite d?azionamento, senza che parti dell?inserto elastomerico frappongano ostacoli a questa sovrapposizione, come accadrebbe nel caso fossero utilizzati elementi elastici di configurazione geometrica convenzionale.
Preferibilmente, detti separatori radiali si rastremano in direzione dell?anello esterno, cos? da realizzare un?azione di trattenimento sui denti della prima e della seconda dentatura frontale interposti fra i separatori radiali successivi. Grazie a tale accorgimento, si evita un possibile sfilamento dell?inserto elastomerico a causa delle forze centrifughe ad alte velocit? di rotazione della vite d?azionamento.
Preferibilmente, i denti della prima e della seconda dentatura frontale sono pioli frontali di sezione sostanzialmente a trapezio isoscele, laddove i lati di detto trapezio isoscele sono concavi per adattarsi alla rastrematura dei separatori radiali.
Il primo semi-giunto, come precedentemente accennato, pu? presentare un foro passante centrale per consentire l?attraversamento completo da parte dell?albero motore, detto secondo semi-giunto e detto inserto elastomerico definendo, in configurazione montata, una cavit? centrale in prosecuzione di detto foro passante per l?alloggiamento dell?estremit? libera di detto albero motore.
Detta cavit? centrale pu? essere in particolare definita dalle estremit? interne dei separatori radiali e dei denti della prima e della seconda dentatura frontale in configurazione accoppiata.
Essa presenta inoltre preferibilmente un diametro superiore al doppio dell?ingombro radiale dell?albero motore comprensivo di chiavetta innestata, cos? da evitare qualsiasi interferenza o attrito fra gli elementi.
Il problema tecnico precedentemente individuato ? altres? risolto da una pompa a viti comprendente un involucro di contenimento, sul quale si aprono in successione longitudinale una porta d?aspirazione e una porta di mandata, e un assieme di connessione con le caratteristiche sopra identificate, laddove la vite d?azionamento evolve entro l?involucro di contenimento.
L?involucro di contenimento pu? comprendere, in modo di per s? noto, un corpo di carcassa principale al quale ? direttamente associata almeno una flangia anteriore; nell?invenzione, detta flangia anteriore pu? per? essere predisposta per raccordarsi direttamente ad un motore elettrico comprendente l?albero motore. Cos?, il primo semi-giunto, l?inserto elastomerico e almeno parte del secondo semi-giunto risultano completamente alloggiati entro la flangia anteriore, senza necessit? di ricorrere ad un ulteriore raccordo di alloggiamento come nelle realizzazioni dell?arte nota.
In maniera nota, l?involucro di contenimento pu? altres? comprendere una flangia posteriore che chiude il corpo di carcassa principale all?estremit? contrapposta rispetto alla flangia anteriore.
Preferibilmente, la flangia anteriore presenta conformazione a campana e raccorda una sezione d?attacco di detto involucro di contenimento ad una sezione d?attacco di detto motore elettrico.
Il secondo semi-giunto comprende un mozzo dal quale si sviluppa la seconda dentatura frontale; tale mozzo pu? essere totalmente o prevalentemente inserito in un?apertura passante di detta flangia anteriore, ad esempio montato girevole entro detta apertura con interposizione di cuscinetti. In questo caso, la pompa montata completa di flangia anteriore presenta solo una porzione ? possibilmente rappresentata dalla sola dentatura ? aggettante nella camera che alloggia il resto della connessione elastica. Si realizza cos? un ulteriore contenimento degli ingombri assiali del dispositivo.
Si noti infine che la pompa a viti ? preferibilmente una pompa a due o tre viti e comprende una o pi? viti condotte trascinate in rotazione dalla vite d?azionamento. In accordo ad una forma di realizzazione preferita del presente trovato, la pompa volumetrica che viene connessa al motore elettrico ? una pompa a tre viti, che comprende due viti laterali ed una vite centrale. Pompe di questo tipo sono indicate principalmente per la movimentazione di fluidi viscosi, in particolare con viscosit? compresa tra 4 cst e 5000 cst.
Il metodo di produzione della pompa a viti secondo l?invenzione prevede una fase di realizzazione del complessivo monolitico vite d?azionamento/secondo semi-giunto, tramite lavorazione di pezzo o accoppiamento irreversibile della vite d?azionamento al rotore, e una successiva fase di inserimento del complessivo entro il corpo di carcassa principale. Una successiva fase comprende la chiusura della carcassa con montaggio della flangia anteriore, lasciando fuoriuscire da questa almeno un?estremit? del secondo semi-giunto.
I vantaggi e le caratteristiche distintive dell?assieme di connessione e della pompa a viti secondo il presente trovato risulteranno maggiormente chiari dalla descrizione di un esempio di realizzazione della stessa, fatta qui di seguito con riferimento ai disegni allegati dati a titolo indicativo e non limitativo.
Breve descrizione dei disegni
La figura 1 rappresenta una vista schematica in prospettiva degli elementi che compongono una connessione di tipo elastico secondo la tecnica nota tra un motore elettrico ed una pompa a viti;
la figura 2 rappresenta una vista schematica in prospettiva, secondo un punto di osservazione posteriore, di una pompa a viti con assieme di connessione secondo il presente trovato, laddove ? messa in evidenza la porzione terminale della vite di azionamento della pompa;
la figura 3 rappresenta una vista schematica in prospettiva, secondo un punto di osservazione posteriore, di una pompa a viti con assieme di connessione secondo il presente trovato, laddove sono messi in evidenza il giunto elastico e la porzione terminale dell?albero del motore elettrico;
la figura 4 rappresenta una vista laterale, parzialmente sezionata secondo il piano verticale passante per l?asse di rotazione della vite di azionamento, di una pompa a viti con assieme di connessione secondo il presente trovato, laddove il motore elettrico, il giunto elastico e la pompa a viti sono montati in configurazione operativa;
La figura 5a rappresenta una vista frontale di un inserto elastomerico utilizzato nell?assieme di connessione secondo l?arte nota; la figura 5b rappresenta una vista prospettica dell?inserto elastomerico utilizzato nell?assieme di connessione secondo l?arte nota;
la figura 5c rappresenta una vista frontale di un inserto elastomerico utilizzato nell?assieme di connessione secondo il presente trovato;
la figura 5d rappresenta una vista prospettica dell?inserto elastomerico utilizzato nell?assieme di connessione secondo il presente trovato;
la figura 6 rappresenta una vista in sezione trasversale dell?assieme di connessione secondo il presente trovato in configurazione operativa, in corrispondenza dell?inserto elastomerico.
Descrizione dettagliata di una forma di realizzazione preferita Con riferimento alle suddette figure 2 -4, con 11 ? globalmente indicata una pompa a viti secondo il presente trovato, accoppiata tramite un assieme di connessione 50 ad un motore elettrico 12 di per s? noto.
Detta pompa a viti 11 comprende in maniera nota un involucro di contenimento 30, sul quale si aprono in successione longitudinale una porta d?aspirazione 31 e una porta di mandata 32, ed entro il quale evolve almeno una vite d?azionamento 15. L?involucro di contenimento 30 comprende un corpo di carcassa principale 30a, una flangia posteriore 30b ed una flangia anteriore 30c.
A seconda del tipo di pompa, possono essere previste una o due viti condotte, non visibili nelle unite figure, che si ingranano con la vite d?azionamento 15.
L?assieme di connessione 50 al motore elettrico 12 comprende un giunto elastico, comprendente a sua volta un primo semi-giunto 13, un secondo semi-giunto 14, e un inserto elastomerico 18 interposto fra i due semi-giunti 13, 14. Secondo gli insegnamenti del presente trovato, il secondo semi-giunto ? sostanzialmente integrato in una porzione terminale della vite centrale 15 della pompa 11.
Il primo semi-giunto 13 e il secondo semi-giunto 14 comprendono rispettivamente un primo mozzo 26, dal quale si sviluppa una prima dentatura frontale 16; e un secondo mozzo 29, dal quale si sviluppa una seconda dentatura frontale 19.
Il primo mozzo 26 si concreta, in una forma di realizzazione preferita, in un manicotto cilindrico provvisto di un foro passante centrale predisposto per l?inserimento di un albero motore 23 del motore elettrico 12. Sulla superficie interna del foro passante centrale ? prevista una scanalatura a sezione quadrata per l?alloggiamento di una linguetta 24 standardizzata prevista sull?albero motore 23 per l?accoppiamento con il primo semi-giunto 13. Si osserva che, in configurazione montata, l?albero motore 23 attraversa completamente il primo mozzo fuoriuscendo parzialmente da esso; la porzione terminale della linguetta 24 fuoriesce essa pure dal mozzo, cosicch? solo una porzione prevalente di tale linguetta realizza l?impegno fra i due componenti.
Il secondo mozzo 29 ? anch?esso un elemento cilindrico, preferibilmente pieno, che come sopra accennato ? solidale all?estremit? della vite d?azionamento 15, prevedendo un diametro maggiorato rispetto a questa. In una forma preferita di realizzazione illustrata nelle unite figure, il secondo mozzo 29 ? realizzato di pezzo con il resto della vite d?azionamento 15; alternativamente, esso pu? essere riportato sulla vite d?azionamento con accoppiamento irreversibile, ad esempio tramite calettatura a caldo, incollaggio, saldatura.
La prima e la seconda dentatura frontale 16, 19, speculari l?una all?altra, sono dentature di tipo a pioli, ovvero comprendono una pluralit? di denti in aggetto frontale, sporgenti nella direzione dell?asse di rotazione della vite centrale 15, destinati a compenetrarsi, con l?interposizione di separatori radiali 20 definiti dall?inserto elastomerico 18, per realizzare un accoppiamento solidale in rotazione.
Nella forma preferita di realizzazione illustrata nelle unite figure, entrambe le dentature frontali 16, 19 comprendono quattro denti: ovviamente, un diverso numero di denti pu? essere impiegato a seconda delle scelte di progetto.
I denti delle due dentature frontali 16, 19 sono disposti lungo una corona circolare esterna delle contrapposte facce frontali dei due mozzi 19, 29, ed ? quindi presente, come verr? di seguito spiegato, un volume cilindrico libero fra di essi.
I denti delle dentature frontali 16, 19 presentano una forma in sezione sostanzialmente a trapezio isoscele, laddove le due basi sono conformate secondo archi di circonferenza per conformarsi all?andamento circolare del mozzo 26, 29 e i lati presentano una concavit? la cui funzione ? spiegata in seguito.
Come precedentemente accennato, fra le due dentature frontali 16, 19 si inserisce l?inserto elastomerico 18, che in maniera innovativa presenta un anello esterno 21 dal quale si dipartono verso l?interno la pluralit? dei separatori radiali 20. Naturalmente, il numero dei separatori radiali ? doppio rispetto a quello dei denti delle singole dentature frontali 16, 19, che si inseriscono in cavit? radiali 17 ad U definite fra separatori radiali 20 adiacenti.
Vantaggiosamente, le pareti laterali dei singoli separatori radiali 20 presentano una curvatura, rastremandosi verso la base d?attacco all?anello esterno 21, che si sposa con la concavit? dei denti precedentemente discussa. La suddetta forma lobata dei separatori radiali 20 definisce una sagoma contenitiva per i denti inseriti nelle cavit? radiali 17, la quale contribuisce al mantenimento in posizione dell?inserto elastomerico 18 anche quando sottoposto a velocit? di rotazione elevate e alle conseguenti forze centrifughe.
Si nota che l?inserto elastomerico 18 ? preferibilmente realizzato in un pezzo unico, e pu? essere realizzato con tecniche note impiegando qualsiasi materiale elastomerico adatto: ad esempio pu? essere realizzato in fusione di poliuretano come gli inserti dell?arte nota.
In una configurazione operativa, le due dentature frontali 16, 19 cooperano quindi fra loro con interposizione dell?inserto elastomerico 18. L?anello esterno 21 circonda in questo caso le dentature 16, 19, mentre i separatori radiali 20 si introducono fra dente e dente. Tale struttura definisce una cavit? centrale 25 cilindrica, delimitata dalle facce interne dei denti e dei separatori radiali 20. All?interno di tale cavit? centrale si introduce la porzione terminale dell?albero motore 23, cos? come la chiavetta 24 da esso supportata. Per evitare interferenze e attriti, detta cavit? centrale 25 presenta pertanto un diametro ?c superiore al doppio dell?ingombro radiale ra dell?albero motore 23 comprensivo di chiavetta 24 innestata, come visibile in figura 6.
Come precedentemente descritto, l?involucro di contenimento 30 della pompa a viti 11 comprende un corpo di carcassa principale 30a, una flangia posteriore 30b ed una flangia anteriore 30c.
Se la carcassa principale 30a e la flangia posteriore 30b presentano struttura convenzionale, nella presente invenzione la flangia anteriore 30c risulta opportunamente conformata per accoppiarsi al motore elettrico 12, alloggiando al suo interno tutti i componenti che costituiscono il giunto elastico fra albero motore 23 e vite d?azionamento.
Per questo motivo, la flangia anteriore 30c presenta una struttura a campana che raccorda una base 22, avvitata alla carcassa principale 30a, fino ad una piastra di testa predisposta per essere imbullonata al motore elettrico 12.
All?interno della base 22 ? prevista un?apertura passante 28, che ? attraversata dalla vite d?azionamento 15. In particolare, entro l?apertura passante 28 ? vincolato in modo girevole, tramite l?interposizione di cuscinetti a sfera 27, il secondo mozzo 29. Di conseguenza, la sola porzione del secondo semi-giunto 14 che si sviluppa in aggetto dalla base 22, ovvero dalla superficie di fondo del corpo a campana della flangia anteriore 30c, ? costituita dalla seconda dentatura frontale 19. Cos?, l?estremit? dell?albero motore 23, di dimensione predeterminata a causa della standardizzazione della linguetta 24, pu? estendersi fino a ridosso del suddetto fondo della flangia anteriore 30c, realizzando un compattamento assiale paragonabile a quello delle pompe con giunto rigido dell?arte nota.
Un primo vantaggio della pompa a viti secondo la presente invenzione ? che realizza il trasporto di energia dalla fonte (motore elettrico) all?utilizzatore (pompa a vite) in modo elastico, mantenendo un elevato grado di compattezza del complesso costituito da pompa e motore elettrico.
Un ulteriore vantaggio dell?assieme di connessione ? che permette l?eliminazione della custodia di alloggiamento realizzata nella tecnica nota come elemento meccanico distinto rispetto alla flangia anteriore: ne risulta un risparmio di spazio che favorisce la compattezza della struttura complessiva.
Un ulteriore vantaggio dato dall?assieme di connessione in accordo al presente trovato deriva dal fatto che esso prevede la presenza di un inserto elastomerico di forma circolare, capace di adattarsi meccanicamente in modo da circondare la dentatura a pioli sporgenti dall?estremit? dell?albero della pompa a vite: pertanto, tutti i vantaggi di una connessione di tipo elastico tra macchina volumetrica e motore elettrico vengono mantenuti. La presenza di tale inserto elastomerico evita il diretto contatto metallico tra i componenti in rotazione, e pertanto isola da vibrazioni, carichi assiali, radiali e smorza i picchi di coppia all?avviamento.
L?assieme di connessione e la pompa a viti sopra descritti in una loro forma di realizzazione preferita sono suscettibili di varianti e modifiche, tutte alla portata del tecnico del settore e, come tali, rientranti nell?ambito di protezione del presente trovato definito dalle seguenti rivendicazioni.

Claims (15)

RIVENDICAZIONI
1. Assieme di connessione (50) per pompa a viti (11), comprendente: una vite di azionamento (15); un primo semi-giunto (13) predisposto per essere calettato su un albero motore (23); un secondo semi-giunto (14) integrale a detta vite di azionamento (15) e predisposto per accoppiarsi a detto primo semi-giunto (13); ed un inserto elastomerico (18) predisposto per essere interposto fra detto primo semi-giunto (13) e detto secondo semi-giunto (14) in configurazione accoppiata.
2. Assieme di connessione (50) secondo la rivendicazione 1, laddove detto inserto elastomerico (18) presenta forma anulare e comprende una pluralit? di separatori radiali (20) in materiale elastomerico intervallati da cavit? radiali (17), detto primo semi-giunto (13) e detto secondo semi-giunto (14) presentando rispettivamente una prima dentatura frontale (16) e una seconda dentatura frontale (19), laddove in configurazione accoppiata i denti della prima dentatura frontale (16) e i denti della seconda dentatura frontale (19) sono contraffacciati e alternativamente accolti nelle cavit? radiali (17) dell?inserto elastomerico (18).
3. Assieme di connessione (50) secondo la rivendicazione 2, laddove detto inserto elastomerico (18) comprende un anello esterno (21) che interconnette fra loro detti separatori radiali (20).
4. Assieme di connessione (50) secondo la rivendicazione 3, laddove detti separatori radiali (20) si rastremano in direzione dell?anello esterno (21), cos? da realizzare un?azione di trattenimento sui denti della prima (16) e della seconda dentatura frontale (19) interposti fra i separatori radiali (20) successivi.
5. Assieme di connessione (50) secondo la rivendicazione 4, laddove i denti della prima (16) e della seconda dentatura frontale (19) sono pioli di sezione sostanzialmente a trapezio isoscele, laddove i lati di detto trapezio isoscele sono concavi per adattarsi alla rastrematura dei separatori radiali (20).
6. Assieme di connessione (50) secondo una delle rivendicazioni precedenti, laddove detto primo semi-giunto (13) presenta un foro passante centrale per consentire l?attraversamento completo da parte dell?albero motore (23), detto secondo semi-giunto (19) e detto inserto elastomerico (18) definendo, in configurazione montata, una cavit? centrale (25) in prosecuzione di detto foro passante per l?alloggiamento dell?estremit? libera di detto albero motore (23).
7. Assieme di connessione (50) secondo le rivendicazioni 2 e 6, laddove detta cavit? centrale (25) ? definita dalle estremit? interne dei separatori radiali (20) e dei denti della prima (16) e della seconda dentatura frontale (19) in configurazione accoppiata.
8. Assieme di connessione (50) secondo una delle rivendicazioni 6 o 7, laddove detta cavit? centrale (25) presenta un diametro (?c) superiore al doppio dell?ingombro radiale (ra) dell?albero motore (23) comprensivo di chiavetta (24) innestata.
9. Assieme di connessione (50) secondo una delle rivendicazioni precedenti, laddove detto secondo semi-giunto (14) ? realizzato di pezzo con la vite d?azionamento (15) o accoppiato ad essa in maniera irreversibile.
10. Pompa a viti (11) comprendente un involucro di contenimento (30), sul quale si aprono in successione longitudinale una porta d?aspirazione (31) e una porta di mandata (32), e un assieme di connessione secondo una delle rivendicazioni precedenti, laddove detta vite d?azionamento (15) evolve entro l?involucro di contenimento.
11. Pompa a viti (11) secondo la rivendicazione 10, laddove detto involucro di contenimento (30) comprende un corpo di carcassa principale (30a) al quale ? direttamente associata almeno una flangia anteriore (30c), detta flangia anteriore (30c) essendo predisposta per raccordarsi direttamente ad un motore elettrico (12) comprendente detto albero motore (23), il primo semi-giunto (13), l?inserto elastomerico (18) e almeno parte del secondo semi-giunto (14) essendo pertanto completamente alloggiati entro la flangia anteriore (30c).
12. Pompa a viti (11) secondo la rivendicazione 11 laddove detta flangia anteriore (30c) presenta conformazione a campana e raccorda una sezione di detto involucro di contenimento (30) ad una sezione d?attacco di detto motore elettrico (12).
13. Pompa a viti (11) secondo una delle rivendicazioni 11 o 12, laddove detto secondo semi-giunto (14) comprende un mozzo (29) dal quale si sviluppa la seconda dentatura frontale (19), detto mozzo (29) essendo totalmente o prevalentemente inserito in un?apertura passante (28) di detta flangia anteriore (30c).
14. Pompa a viti (11) secondo la rivendicazione 13, laddove detto mozzo (29) ? montato girevole entro detta apertura passante (28) per mezzo di cuscinetti (27).
15. Pompa a viti (11) secondo una delle rivendicazioni 10-14, laddove detta pompa ? una pompa a due o tre viti e comprende una o pi? viti condotte trascinate in rotazione dalla vite d?azionamento (15).
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