IT202100002378A1 - Gruppo cilindro-pistone - Google Patents

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IT202100002378A1
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IT
Italy
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cylinder
stem
rod
lip
piston
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IT102021000002378A
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Inventor
Claudio Ognibene
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Ognibene Power Spa
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Description

DESCRIZIONE
del Brevetto Italiano per Invenzione Industriale dal titolo:
?GRUPPO CILINDRO-PISTONE?
CAMPO TECNICO
La presente invenzione riguarda un gruppo cilindro-pistone, in particolare un gruppo cilindro-pistone dotato di una guarnizione raschiatrice.
TECNICA PREESISTENTE
Generalmente un gruppo cilindro-pistone comprende un cilindro, all?interno del quale scorre un pistone che divide detto cilindro in due camere distinte, ed uno stelo solidale al pistone e scorrevolmente accolto in un?apertura del cilindro.
Immettendo un fluido in pressione, solitamente olio, in una delle due camere del cilindro ? possibile far traslare il pistone, e quindi lo stelo, nella direzione voluta. In corrispondenza dell?apertura entro cui scorre lo stelo ? necessario posizionare una guarnizione di tenuta per impedire che il fluido in pressione fuoriesca dal cilindro e che agenti contaminanti esterni possano entrare nel cilindro.
In ambienti con agenti contaminanti particolarmente aggressivi, come ad esempio sabbia e fango, si rende necessaria anche l?installazione di una guarnizione raschiatrice posta in corrispondenza dell?apertura, esternamente alla guarnizione di tenuta.
La guarnizione raschiatrice ha principalmente lo scopo di raschiare dallo stelo gli agenti contaminanti mentre questo trasla verso l?interno del cilindro.
Uno scopo della presente invenzione ? quello di rendere disponibile una guarnizione raschiatrice che rimuova efficacemente dallo stelo gli agenti contaminanti anche in ambienti particolarmente aggressivi.
Un altro scopo ? quello di raggiungere il menzionato obiettivo nell?ambito di una soluzione semplice, razionale e dal costo contenuto.
Questi scopi sono raggiunti grazie alle caratteristiche dell?invenzione riportate nella rivendicazione indipendente.
Le rivendicazioni dipendenti delineano aspetti preferiti e/o particolarmente vantaggiosi dell?invenzione.
ESPOSIZIONE DELL?INVENZIONE
L?invenzione rende disponibile un gruppo cilindro-pistone comprendente:
- un cilindro ed un pistone scorrevolmente accolto nel cilindro,
- uno stelo solidale al pistone e scorrevolmente accolto in un?apertura del cilindro,
- una guarnizione raschiatrice, la quale ? alloggiata in una cava ricavata nel cilindro in corrispondenza dell?apertura e comprende due labbri, di cui un primo labbro rivolto verso l?interno del cilindro ed un secondo labbro rivolto verso l?esterno del cilindro,
caratterizzato dal fatto che il primo labbro comprende una superficie anulare rivolta verso l?interno del cilindro, che contatta almeno parzialmente lo stelo, ed una superficie anulare rivolta verso l?esterno del cilindro, la quale ? unita alla superficie anulare mediante una superficie di raccordo a spigolo vivo che contatta lo stelo. Grazie a tale soluzione, la guarnizione raschiatrice ? in grado di raschiare gli agenti contaminanti dalla superficie dello stelo quando detto stelo trasla verso l?interno del cilindro in modo pi? efficace dei raschiatori noti, i quali non presentano tale spigolo vivo.
In dettaglio, per tale spigolo vivo si intende che la superficie di raccordo pu? presentare un profilo di sezione trasversale avente un raggio di curvatura inferiore a 0,05 mm.
Secondo un altro aspetto dell?invenzione il secondo labbro pu? essere configurato in modo da esercitare sulla superficie di contatto una pressione compresa tra 8 e 14MPa su di una porzione di superficie di lunghezza, nella direzione assiale dello stelo, compresa tra 0.15 e 0.50 mm.
Ad esempio il secondo labbro pu? applicare una pressione non uniforme, il cui valore massimo ? localizzato in un tratto pi? vicino all?estremit? assiale della superficie di contatto rivolta verso l?interno del cilindro rispetto all?estremit? assiale opposta.
In questo modo il secondo labbro permette un efficiente rientro del film d?olio aggrappato alla porzione di stelo che fuoriesce dal cilindro.
Un ulteriore aspetto dell?invenzione prevede che la porzione d?estremit? del secondo labbro possa comprendere una superficie anulare adiacente alla superficie di contatto e rivolta verso l?esterno, la quale presenta un profilo di sezione trasversale arrotondato.
In tal modo ? ulteriormente favorito il rientro nel cilindro del film d?olio aggrappato alla porzione di stelo che fuoriesce dal cilindro.
Vantaggiosamente, il profilo di sezione trasversale arrotondato pu? presentare un raggio di raccordo compreso tra 0.02 e 0.15.mm
Secondo un altro aspetto dell?invenzione, lo stelo pu? comprendere una pluralit? di scanalature, realizzate su di una superficie dello stelo trasversali rispetto all?asse dello stelo a formare un codice a barre, aventi riflettivit? differente ad una riflettivit? del resto della superficie dello stelo, ed in cui il gruppo cilindro-pistone comprende un sensore ottico, configurato per rilevare un?intensit? luminosa riflessa, ovvero una variazione di essa, da una porzione di stelo che transita in una regione di monitoraggio del sensore stesso durante lo scorrimento dello stelo, ed un?unit? elettronica di controllo configurata per determinare una posizione relativa dello stelo rispetto al cilindro in base ai valori di intensit? luminosa rilevati dal sensore ottico. La guarnizione raschiatrice dotata del primo labbro come sopra descritto risulta essere particolarmente efficacie nella rimozione di corpi estranei, ovvero sporco, fango, sabbia, dalle scanalature realizzate nello stelo, impedendo cos? che la lettura di tali scanalature, ovvero del codice a barre, sia inficiata dalla presenza di corpi estranei che andrebbero a variare la riflettivit? delle porzioni di stelo a cui aderiscono. Errori nella lettura del codice a barre porterebbero ad errori nella determinazione della posizione dello stelo. La ridotta rugosit?, ad esempio coadiuvata alla superficie di raccordo a spigolo vivo, permette al labbro di penetrare in modo pi? efficacie nella scanalatura al fine di eliminare meglio lo sporco.
Secondo un altro aspetto dell?invenzione, il cilindro pu? comprendere un gradino, interposto tra la cava e l?ambiente esterno, dotato di una superficie cilindrica concentrica allo stelo ed in cui la guarnizione raschiatrice presenta una superficie di battuta atta a contattare la superficie cilindrica.
Grazie a tale soluzione la guarnizione raschiatrice impedisce efficacemente l?ingresso di agenti inquinanti nel volume tra la cava e la guarnizione raschiatrice stessa.
Secondo un ulteriore aspetto dell?invenzione, la sezione trasversale della guarnizione raschiatrice secondo un piano perpendicolare all?asse dello stelo e passante per un?estremit? del gradino rivolta verso l?esterno, pu? essere un?unica corona circolare.
In questo modo aumenta la rigidezza della guarnizione, rendendo di conseguenza pi? difficile l?espulsione della guarnizione raschiatrice dalla sua cava quando, in condizioni di funzionamento anomalo, si generano elevate sovrappressioni all?interno del cilindro che spingono la guarnizione verso l?esterno, facendola ruotare attorno al gradino fino a quando esce dalla sede.
Secondo un altro aspetto ancora dell?invenzione, la superficie anulare pu? presentare un profilo di sezione trasversale rettilineo e inclinato a formare con l?asse longitudinale dello stelo un angolo compreso tra 40? e 80? quando il primo labbro ? premuto contro lo stelo.
Grazie a questa soluzione migliora ulteriormente l?efficacia del raschiatore.
Un altro aspetto dell?invenzione prevede che la superficie di contatto con stelo del primo labbro possa presentare una lunghezza, nella direzione assiale dello stelo, compresa tra 0.10 e 0.60 mm ed in cui detto primo labbro ? configurato in modo da esercitare una pressione sulla superficie di contatto compresa tra 8 e 14 MPa. In questo modo ? notevolmente ridotta l?altezza del film d?olio in uscita dal cilindro. BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI
Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell?invenzione risulteranno evidenti dalla lettura della descrizione seguente fornita a titolo esemplificativo e non limitativo, con l?ausilio delle figure illustrate nelle tavole allegate.
La figura 1 ? una vista in sezione di un gruppo cilindro-pistone secondo l?invenzione.
La figura 2 ? una guarnizione raschiatrice secondo l?invenzione.
La figura 3 ? una sezione secondo il piano di sezione III-III della guarnizione raschiatrice della figura 2.
La figura 4 ? un ingrandimento del particolare IV della figura 3.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA
Con particolare riferimento alla figura 1, si ? indicato globalmente con 10 un gruppo cilindro-pistone, ad esempio di tipo oleodinamico.
Il gruppo cilindro-pistone 10 comprende un cilindro 100 dotato di una coppia di fondelli 105 atti a chiudere le estremit? assiali del cilindro 100. Ad esempio, i fondelli 105 presentano una porzione inserita a misura nel cilindro stesso.
Ogni fondello 105 ? dotato di una scanalatura anulare 110, avente concavit? rivolta verso il cilindro 100, nella quale ? accolta una guarnizione di tenuta statica 115 interposta tra il fondello stesso ed il cilindro 100.
All?interno del cilindro 100 ? scorrevolmente accolto, rispetto ad un asse di scorrimento A, un pistone 120 che divide il volume interno del cilindro 100 in una prima camera C1 ed una seconda camera C2 colme di un fluido di lavoro, ad esempio olio.
La prima camera C1 e la seconda camera C2 sono selettivamente poste in comunicazione mediante un dispositivo distributore ed un rispettivo condotto 125 con un serbatoio contenente il fluido di lavoro a bassa pressione ed una pompa atta ad inviare al cilindro 100 il fluido di lavoro pressurizzato (non illustrati).
Il gruppo cilindro-pistone 10 comprende uno stelo 130 solidale al pistone 120 e parzialmente accolto in scorrimento in almeno un?apertura 135 passante ricavata nel cilindro 100, ad esempio in un fondello 105.
Preferibilmente lo stelo 130 ? del tipo passante, ovvero ? parzialmente accolto in scorrimento in un?apertura 135 ricavata ad un?estremit? del cilindro 100 ed in un?apertura ricavata 136 in un?opposta estremit? del cilindro 100.
Nella forma di attuazione illustrata, le aperture sono ricavate nei fondelli 105.
Il gruppo cilindro-pistone 10 comprende una guarnizione di tenuta dinamica 150 che circonda a tenuta lo stelo 130 ed ? alloggiata in una cava 140 anulare ricavata nel cilindro 100, ad esempio nel fondello 105 in corrispondenza dell?apertura 135. Il gruppo cilindro-pistone 10 comprende anche una guarnizione raschiatrice 145 alloggiata in una cava 155 anulare ricavata nel fondello 105 in corrispondenza dell?apertura 135.
La cava 155 della guarnizione raschiatrice 145 ? posizionata esternamente alla cava 140 della guarnizione di tenuta dinamica 150, ovvero ? pi? vicina all?ambiente esterno della cava 140 della guarnizione di tenuta dinamica 150.
La cava 155 ? definita da una parete laterale 160 anulare, giacente su di un piano sostanzialmente perpendicolare all?asse dello stelo 130, una parete di fondo 165 cilindrica e coassiale allo stelo 130, la quale si estende assialmente dalla parete laterale 160 verso l?esterno del cilindro 100, ed un gradino 170 interposto tra un volume interno della cava 155 e l?ambiente esterno.
In pratica il gradino 170 si erge dalla parete di fondo 165 della cava 155.
Detto gradino 170 comprende una superficie cilindrica 175 concentrica allo stelo 130, il cui diametro ? maggiore del diametro dell?apertura 135.
Ad esempio il gradino 170 presenta un?altezza, ovvero un?estensione in direzione radiale dalla parete di fondo 165, compresa tra 1,5 e 4 mm, preferibilmente 2,5 mm.
La cava 155 presenta una profondit? in direzione radiale, ovvero una distanza tra lo stelo 130 e la parete di fondo 165, compresa tra 5 e 8 mm, preferibilmente 6,5 mm.
Inoltre, la cava 155, ovvero la parete di fondo 165, presenta estensione in direzione assiale compresa tra 10 e 6 mm, preferibilmente 7 mm.
La guarnizione raschiatrice 145 alloggiata nella cava 155 comprende un primo labbro 180 anulare che ? rivolto verso l?interno del cilindro 100 e circonda a tenuta lo stelo 130.
Il primo labbro 180 comprende una superficie anulare 185 rivolta verso l?interno del cilindro, che contatta almeno parzialmente lo stelo, ad esempio lungo una superficie di contatto cilindrica, e che presenta una rugosit? superficiale inferiore a 1 Ra. Il primo labbro 180 comprende anche una superficie anulare 181a rivolta verso l?esterno del cilindro, e ad esempio trasversale rispetto alla superficie anulare 185, la quale ? direttamente unita alla superficie anulare 185 mediante una (unica) superficie di raccordo 190 a spigolo vivo che contatta lo stelo.
La superficie di raccordo 190 presenta quindi un profilo di sezione trasversale a spigolo vivo.
Da un punto vi sta microscopico, il profilo di sezione trasversale a spigolo vivo della superficie di raccordo pu? essere approssimato ad un profilo curvo, ad esempio circolare, avente un raggio di curvatura inferiore a 0,05 mm.
Tale superficie anulare 185 presenta un profilo di sezione trasversale sostanzialmente rettilineo, ad esempio definente con l?asse longitudinale dello stelo 130 un angolo acuto con concavit? rivolta verso l?interno del cilindro 100, quando a contatto con lo stelo.
L?angolo ? compreso tra 40? e 80?, preferibilmente 60?.
Si precisa che in questa trattazione, se non meglio specificato, per sezione trasversale si intende una delle due met?, simmetriche rispetto all?asse dello stelo 130, della sezione trasversale individuata da un piano sul quale giace l?asse dello stelo 130 (si veda la figura 3 per un?esemplificazione di tale semplificazione).
La superficie anulare 181a presenta profilo di sezione trasversale di forma curvilinea, ad empio con un?unica concavit? rivolta verso lo stelo.
Il primo labbro 180 ? configurato per contattare lo stelo 130 lungo una superficie di contatto cilindrica, la quale presenta una lunghezza, nella direzione assiale dello stelo 130, compresa tra 0.10 e 0.60 mm.
Il primo labbro 180 esercita su tale superficie di contatto una pressione massima compresa tra 8 e 14 MPa.
Si precisa che in questa trattazione i valori delle superfici di contatto e delle pressioni di contatto sono da intendersi nella condizione in cui la guarnizione raschiatrice 145 ? alloggiata nella rispettiva cava 155 del cilindro 100 e non ? presente una differenza di pressione tra l?ambiente esterno al cilindro 100 e un volume interno del cilindro 100 compreso tra la guarnizione raschiatrice 145 e la tenuta dinamica 50.
La guarnizione raschiatrice 145 comprende un secondo labbro 200 anulare che ? rivolto verso l?esterno del cilindro 100 e circonda a tenuta lo stelo 130.
Preferibilmente il secondo labbro 200 sporge, almeno in parte, assialmente rispetto al gradino 170.
Il secondo labbro 200 comprende una porzione d?estremit? 205 che ? a contatto con lo stelo 130 lungo una superficie di contatto cilindrica, la quale presenta una lunghezza, nella direzione assiale dello stelo 130, compresa tra 0.15 e 0.5 mm e sulla quale il secondo labbro 200 esercita una pressione massima compresa tra 8MPa e 14 MPa.
In particolare, il secondo labbro 200 ? configurato in modo che la pressione esercitata sulla superficie di contatto non sia uniforme.
Nello specifico, tale pressione ha un andamento crescente monotono andando dall?estremit? assiale esterna della superficie di contatto verso l?interno del cilindro 100, fino a raggiungere il valore massimo di pressione, per poi ridiscendere.
Il valore massimo di pressione ? ottenuto in una porzione della superficie di contatto pi? vicina all?estremit? assiale della superficie di contatto rivolta verso l?interno del cilindro 100 rispetto all?estremit? assiale opposta.
La porzione d?estremit? 205 del secondo labbro 200 comprende una prima superficie anulare 211, la quale non contatta lo stelo 130, ? affiancata alla superficie di contatto ed ? rivolta verso l?esterno.
La prima superficie anulare 211 presenta un profilo di sezione trasversale arrotondato, ad esempio avente un raggio di raccordo compreso tra 0.02 e 0.15 mm. La porzione d?estremit? 205 comprende anche una seconda superficie anulare 212 affiancata alla prima superficie anulare 211 dall?estremit? opposta rispetto alla superficie di contatto.
La seconda superficie anulare 212 presenta un profilo di sezione trasversale rettilineo, e ad esempio forma con all?asse dello stelo 130 un angolo ottuso, la cui concavit? ? rivolta verso l?esterno.
L?angolo ? compreso tra 90? e 110?, preferibilmente 100?.
La guarnizione raschiatrice 145 comprende una superficie anulare di raccordo 181b che collega la superficie anulare 181a del primo labbro 180 alla superficie di contatto del secondo labbro 200.
Tale superficie anulare di raccordo 181b presenta sezione trasversale definente una concavit? rivolta verso lo stelo 130.
In pratica le superfici anulari 181a e 181b collegano la superficie di raccordo 190 del primo labbro con la superficie di contatto del secondo labbro.
Ad esempio la distanza massima tra la superficie anulare di raccordo 181b e lo stelo 130 ? compresa tra 0,3 mm e 0,5 mm, preferibilmente 0.4 mm.
La guarnizione raschiatrice 145 comprende un terzo labbro 215 anulare che ? rivolto verso l?interno del cilindro 100 e presenta una porzione d?estremit? 220 che contatta la parete di fondo 165 della cava 155, ad esempio in prossimit? della parete laterale 160.
La porzione d?estremit? 220 ? a contatto con la parete di fondo 165 lungo una superficie di contatto cilindrica, la quale ad esempio presenta un?estensione assiale compresa tra 0.2 e 0.5 mm.
Il terzo labbro 215 ? configurato per esercitare una pressione lungo la superficie di contatto pari a 4-6MPa.
Inoltre, la porzione d?estremit? 220 comprende una superficie anulare 235, affiancata alla superficie di contatto e rivolta verso la parete laterale 160 della cava 155. La superficie anulare 235 presenta un profilo di sezione trasversale sostanzialmente rettilineo, ad esempio formante con il profilo della sezione trasversale della parete di fondo un angolo acuto rivolto verso la parete laterale 160.
L?angolo ? compreso tra 20? e 40?, preferibilmente 30?.
La superficie anulare 235 ? preferibilmente realizzata tramite tornitura.
In questo modo, aumentando la precisione di realizzazione della superficie rispetto al caso in cui non sia realizzata per tornitura, migliora la capacit? di tenuta del terzo labbro 215.
Il primo labbro 180 ed il terzo labbro 215 sono collegati mediante una superficie di raccordo 240 anulare conformata come una gola tra detti labbri.
La guarnizione raschiatrice 145 comprende un quarto labbro 245 anulare che ? rivolto verso l?esterno del cilindro 100 e presenta una porzione d?estremit? 250 che contatta la parete di fondo 165 della cava 155, ad esempio in prossimit? del gradino 170.
La porzione d?estremit? 250 ? a contatto lungo una superficie di contatto 255 con uno spigolo compreso tra la parete di fondo 165 ed il gradino 170.
Inoltre, la porzione d?estremit? 250 comprende una superficie anulare 260, affiancata alla superficie di contatto e rivolta verso la parete laterale 160 della cava 155. La superficie anulare 260 presenta un profilo di sezione trasversale sostanzialmente rettilineo che forma con il profilo della sezione trasversale della parete di fondo 165 un angolo compreso tra 15? e 30?, preferibilmente 23?.
Il quarto labbro 245 comprende una superficie di battuta 265 anulare, la quale ? affiancata alla superficie di contatto dal lato opposto rispetto alla superficie anulare 260 ed ? atta a sovrapporsi (a contatto) alla superficie del gradino 170 rivolta verso l?interno del cilindro 100.
Ad esempio, la superficie di battuta 265 presenta estensione in direzione radiale pari all?estensione in direzione radiale del gradino 170.
La guarnizione raschiatrice 145 comprende una superficie anulare di raccordo 270 che collega la superficie anulare 235 del terzo labbro 215 alla superficie anulare 260 del quarto labbro 245.
Tale superficie anulare di raccordo 270 presenta sezione trasversale di forma complessa, globalmente definente una concavit? rivolta verso la parete di fondo 165 della cava 155.
Ad esempio la distanza massima tra la superficie anulare di raccordo 270 e la parete di fondo 165 ? compresa tra 0,18 e 0,28 mm, preferibilmente 0,23 mm.
La guarnizione raschiatrice 145 comprende un quinto labbro 275, il quale comprende una porzione d?estremit? 280 anulare che contatta una porzione di una superficie esterna del gradino 170.
Ad esempio, la distanza massima in direzione radiale tra la superficie cilindrica 175 del gradino 170 e la porzione d?estremit? 280 ? maggiore di un terzo dell?estensione radiale del gradino 170.
Preferibilmente, detta distanza massima ? maggiore della met? dell?estensione radiale del gradino 170.
Nello specifico, la distanza massima ? compresa tra 0.5 mm e 2 mm, preferibilmente 1 mm.
Il quinto labbro 275 contatta, ad esempio avvolge, almeno uno spigolo esterno del gradino 170.
Il quinto labbro 275 comprende una superficie anulare 285, la cui sezione trasversale presenta un profilo dotato di una prima estremit? a contatto con la superficie esterna del gradino 170 ed una seconda estremit? distale dal gradino 170.
Ad esempio, la distanza in direzione assiale tra la prima estremit? e la seconda estremit? della superficie anulare 285 ? compresa tra 0.40 e 2.5 volte l?estensione in senso radiale del gradino 170.
In pratica, la distanza in direzione assiale tra la prima estremit? e la seconda estremit? della superficie anulare 285 ? compresa tra 0.40 mm e 3.5 mm, preferibilmente 2 mm.
Ad esempio, la sezione trasversale della superficie anulare 285 presenta profilo rettilineo, preferibilmente inclinato di un angolo compreso tra 80? e 100? rispetto alla superficie esterna del gradino 170.
La sezione trasversale della guarnizione raschiatrice 145 secondo un piano perpendicolare all?asse dello stelo 130 e passante per la seconda estremit? della superficie anulare 285, ? un?unica corona circolare piena, preferibilmente realizzata in un unico materiale.
Inoltre, il quinto labbro 275 comprende una superficie di battuta 290 anulare che ? sovrapposta a contatto ad una superficie esterna anulare del gradino 170.
Detta superficie esterna anulare del gradino 170 ? la porzione di superficie del gradino 170 compresa tra lo spigolo esterno del gradino stesso e la porzione d?estremit? 280 del quinto labbro 275, ovvero della prima estremit? della superficie anulare 285.
La guarnizione raschiatrice 145 comprende una superficie di raccordo 295, la quale si estende dalla porzione d?estremit? 280 del quinto labbro 275 alla porzione d?estremit? 205 del secondo labbro 200.
In pratica la superficie di raccordo 295 si estende dalla seconda estremit? della superficie anulare 285 alla superficie anulare 130 del secondo labbro 200.
La sezione trasversale della guarnizione raschiatrice 145 secondo un piano perpendicolare all?asse dello stelo 130 e passante per un qualsiasi punto della sezione trasversale della superficie di raccordo 295 ? un?unica corona circolare piena, preferibilmente realizzata in un unico materiale.
In pratica, ogni sezione trasversale della guarnizione raschiatrice 145 secondo un piano perpendicolare all?asse dello stelo 130 e passante per un qualsiasi punto della guarnizione raschiatrice assialmente pi? esterno rispetto ad uno spigolo interno del gradino 170 ? un?unica corona circolare piena, preferibilmente realizzata in un unico materiale.
La guarnizione raschiatrice 145 comprende anche una superficie di collegamento 300 anulare, la quale ? sovrapposta a contatto alla superficie cilindrica 175 del gradino 170.
La superficie di collegamento 300 si estende dal quarto labbro 245 al quinto labbro 275, ovvero dalla superficie di battuta 265 del quarto labbro 245 alla superficie di battuta 290 del quinto labbro 275.
Preferibilmente, la seconda superficie di battuta 290 presenta un profilo di sezione trasversale rettilineo, ad esempio avente estensione in direzione assiale maggiore dell?estensione nella medesima direzione del gradino 170.
La guarnizione raschiatrice 145 ? preferibilmente realizzata in Poliuretano.
Ad esempio, la guarnizione 145 ? monolitica, ovvero realizzata in un sol pezzo ed un solo materiale.
Il gruppo cilindro-pistone comprende un apparato di determinazione della posizione dello stelo rispetto al cilindro.
Tale apparato comprende una pluralit? di scanalature 305 realizzate sullo stelo, in particolare realizzate su di una superficie esterna cilindrica dello stelo, ovvero il suo mantello. In particolare, tali scanalature sono scanalature rettilinee parallele asse di scorrimento dello stelo.
Le scanalature 305 presentano una profondit? compresa tra 1 ?m e 3 ?m, preferibilmente 2 ?m.
Le scanalature 305 sono trasversali, in particolare perpendicolari, rispetto all?asse dello stelo, e formano sostanzialmente un codice a barre.
Le scanalature 305 presentano una riflettivit? differente rispetto una riflettivit? del resto della superficie dello stelo, ad esempio esse hanno una riflettivit? minore rispetto al resto della superficie dello stelo in cui non sono realizzate le scanalature. Le scanalature 305 possono essere realizzate mediante incisione laser.
L?apparato di determinazione della posizione dello stelo comprende poi un sensore ottico 310, configurato per rilevare un?intensit? luminosa riflessa, ovvero variazioni della di un?intensit? luminosa riflessa, da una porzione di stelo 130 (una porzione di stelo in cui sono realizzate le scanalature) che transita in una regione di monitoraggio 315 definita dal sensore stesso, durante lo scorrimento dello stelo 130.
Uno tra il cilindro ed uno dei fondelli, ad esempio uno dei fondelli 105, comprende un alloggiamento 320 adatto a ricevere il sensore ottico 310 e dotato di un foro passante affacciato sullo stelo.
Vantaggiosamente, l?alloggiamento 320 ? conformato in modo da ricevere il sensore ottico 310 con una porzione di acquisizione dell?intensit? luminosa riflessa affacciata sul foro passante.
L?apparato comprende poi un?unit? elettronica di controllo 325 operativamente connessa al sensore ottico e configurata per determinare una posizione relativa dello stelo rispetto al cilindro in base ai valori di intensit? luminosa rilevati dal sensore ottico.
Il funzionamento del gruppo cilindro-pistone 10 secondo l?invenzione ? il seguente. Quando l?olio pressurizzato viene inviato dalla pompa al cilindro 100 tramite l?apposito condotto 125, ad esempio nella camera C1, la pressione esercitata dal fluido pone in traslazione il pistone 120 e con esso lo stelo 130.
In particolare, durante tale traslazione, una porzione dello stelo 130 fuoriesce dalla camera C2 verso l?esterno e un sottile film d?olio aggrappato allo stelo 130 fuoriesce attraverso la guarnizione di tenuta dinamica 150.
Quando tale film d?olio viene trascinato con lo stelo 130 attraverso la guarnizione raschiatrice 145, il primo labbro 180 riduce l?altezza del film d?olio e il film rimanente attraversa il secondo labbro 200.
Successivamente, invertendo la camera del cilindro 100 in cui viene inviato il fluido pressurizzato, la porzione di stelo 130 che era precedentemente fuoriuscita trasla verso l?interno del cilindro 100 portando con s? il film d?olio fuoriuscito e gli agenti contaminati depositatisi su di essa.
Grazie alla peculiare rugosit? della superficie 185, e ad esempio anche grazie al raccordo a spigolo vivo, ? possibile rimuovere gli agenti contaminanti dallo stelo, garantendo anche cos? una perfetta leggibilit? del codice a barre.
L?invenzione cos? concepita ? suscettibile di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nell?ambito del concetto inventivo.
Inoltre tutti i dettagli sono sostituibili da altri elementi tecnicamente equivalenti. In pratica i materiali impiegati, nonch? le forme e le dimensioni contingenti, potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze senza per questo uscire dall?ambito di protezione delle seguenti rivendicazioni.

Claims (6)

RIVENDICAZIONI
1. Un gruppo cilindro-pistone (10) comprendente:
- un cilindro (100) ed un pistone (120) scorrevolmente accolto nel cilindro (100),
- uno stelo (130) solidale al pistone (120) e scorrevolmente accolto in un?apertura (135) del cilindro (100),
- una guarnizione raschiatrice (145), la quale ? alloggiata in una cava (155) ricavata nel cilindro (100) in corrispondenza dell?apertura (135) e comprende due labbri (180,200), di cui un primo labbro (180) rivolto verso l?interno del cilindro (100) ed un secondo labbro (200) rivolto verso l?esterno del cilindro (100),
caratterizzato dal fatto che il primo labbro (190) comprende una superficie anulare (185) rivolta verso l?interno del cilindro, che contatta almeno parzialmente lo stelo, ed una superficie anulare (181a) rivolta verso l?esterno del cilindro, la quale ? unita alla superficie anulare (185) mediante una superficie di raccordo (190) a spigolo vivo che contatta lo stelo.
2. Gruppo cilindro-pistone (10) secondo la rivendicazione 1, in cui la superficie di raccordo (190) presenta un profilo di sezione trasversale avente un raggio di curvatura inferiore a 0,05 mm.
3. Gruppo cilindro-pistone (10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui lo stelo comprende una pluralit? di scanalature (305), realizzate su di una superficie dello stelo trasversali rispetto all?asse dello stelo a formare un codice a barre, aventi riflettivit? differente ad una riflettivit? del resto della superficie dello stelo, ed in cui il gruppo cilindro-pistone comprende un sensore ottico (310), configurato per rilevare un?intensit? luminosa riflessa, da una porzione di stelo (130) che transita in una regione di monitoraggio (315) del sensore stesso durante lo scorrimento dello stelo (130), ed un?unit? elettronica di controllo (325) configurata per determinare una posizione relativa dello stelo rispetto al cilindro in base ai valori di intensit? luminosa rilevati dal sensore ottico.
4. Il gruppo cilindro-pistone (10) secondo la rivendicazione 1, in cui il cilindro (100) comprende un gradino (170), interposto tra la cava (155) e l?ambiente esterno, dotato di una superficie cilindrica (175) concentrica allo stelo (130) ed in cui la guarnizione raschiatrice (145) presenta una superficie di collegamento (300) atta a contattare la superficie cilindrica (175) del gradino (170).
5. Il gruppo cilindro-pistone (10) secondo la rivendicazione 4, in cui la sezione trasversale della guarnizione raschiatrice (145) secondo un piano perpendicolare all?asse dello stelo (130) e passante per un?estremit? del gradino (170) rivolta verso l?esterno, ? un?unica corona circolare piena.
6. Il gruppo cilindro-pistone (10) secondo la rivendicazione 1, in cui la superficie anulare (185), presenta un profilo di sezione trasversale rettilineo e inclinato a formare con l?asse longitudinale dello stelo (130) un angolo compreso tra 40? e 80? quando questo ? premuto contro lo stelo.
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