IT202100001547A1

IT202100001547A1 - Dispositivo per compattare in continuo un manufatto tessile o della carta

Info

Publication number: IT202100001547A1
Application number: IT102021000001547A
Authority: IT
Inventors: Roberto Franchetti
Original assignee: Ferraro Spa
Priority date: 2021-01-27
Filing date: 2021-01-27
Publication date: 2022-07-27
Also published as: WO2022161982A1; EP4284973A1

Description

DESCRIZIONE

dell?invenzione avente per TITOLO ?Dispositivo per compattare in continuo un manufatto tessile o della carta"

Il trovato riguarda un dispositivo per compattare in continuo un manufatto tessile o della carta, secondo la parte generale della rivendicazione 1.

Per ottenere la stabilit? dimensionale, entro limiti costanti e sufficienti, dei tessuti, della maglia, nonch? della carta, tali manufatti sono sottoposti ad un rientro forzato mediante diversi metodi.

? noto, ad esempio, il metodo Sanfor, dove un tessuto cellulosico ? alimentato in continuo tra un anello di gomma dello spessore di circa 70 mm ed un grande rullo riscaldato; all'entrata un rullo pressatore, metallico o ricoperto di gomma, comprime fortemente l'anello gommato contro il manufatto tessile che ? pressato contro il rullo riscaldato; una volta uscito dalla zona di compressione l'anello di gomma recupera le sue dimensioni originali, trascinando con s? per attrito e contraendo cos? il manufatto tessile. L?inconveniente del metodo Sanfor consiste nel limitato livello di compattazione del manufatto tessile dovuto allo spessore del nastro di gomma.

I documenti brevettuali US 2006/0112526 A1 e DE 718624 descrivono ambedue un impianto per compattare dei manufatti tessili, dove un anello elastico teso gira attorno ad un primo rullo motorizzato, di seguito avvolge per 180? la superficie di un secondo rullo folle o che gira alla stessa velocit? del primo rullo, di seguito gira attorno ad un terzo rullo motorizzato, posto a valle del secondo rullo, e completa il loop attorno a vari rulli di rinvio e di tensionamento dell'anello. Il manufatto tessile viene alimentato in continuo tra l'anello elastico teso ed il secondo rullo, per poi uscire dalla macchina, a monte dal terzo rullo motorizzato. La maggiore velocit? regolabile del primo rullo motorizzato, con velocit? uguale a quella del secondo rullo, rispetto a quella del terzo rullo motorizzato posto a valle dei primi due, permette la contrazione dell'anello elastico teso, pressato contro il secondo rullo, determinando cos? l'accorciamento dell'anello elastico che trascina con s?, per attrito, il manufatto tessile. La controindicazione dei dispositivi secondo tali due documenti consiste nel limitato controllo della pressione esercitata dall'anello elastico contro il manufatto tessile e nella disuniforme contrazione dello stesso anello, avvolto con un angolo di 180? attorno al secondo rullo, ci? che spesso determina un accorciamento irregolare del detto manufatto, i l che rende difficoltoso regolare la percentuale di compattazione di molti articoli.

Tali dispositivi sono comunque utilizzabili anche sulla carta, oltre che su tessuti. Scopo principale del presente trovato ? quello di realizzare un dispositivo per compattare in continuo dei manufatti tessili o della carta che risulti pi? efficace dei dispositivi consimili del tipo noto.

Il trovato verr? meglio definito mediante la descrizione di una sua possibile forma di realizzazione, resa a solo titolo di esempio non limitativo, con l?aiuto delle tavole di disegno allegate, dove;

- la fig. 1 (tav. I) rappresenta una vista schematica del trovato, in una sua prima modalit? di funzionamento;

- la fig. 2 (tav. II) rappresenta una vista schematica del trovato, in una sua seconda modalit? di funzionamento.

Come visibile in entrambe le figure, il dispositivo di cui al trovato, indicato complessivamente con il riferimento 1, prevede che della carta o un manufatto tessile 101, quale un tessuto o una maglia o dei filati o un non tessuto composto da fibre cellulosiche o da fibre di origine animale o da fibre sintetiche o da fibre artificiali o da fibre miste varie, con un peso che pu? variare da un valore di 10gr/m<2 >fino ad un valore di 500 gr/m<2>, sia compattato in continuo in detto dispositivo 1.

Nella fig. 1 si vede che nella sua prima modalit? di funzionamento un anello elastico 102, che presenta uno spessore che pu? variare da 10 mm fino a circa 70 mm, composto da gomma o da materiale sintetico o anche da un feltro elasticizzato, allungabile fino a oltre il 100%, ? avvolto per un tratto attorno ad un primo rullo motorizzato 103 con la superficie esterna gommata e di seguito avvolto, con un angolo di avvolgimento di circa 180?, attorno ad un secondo rullo motorizzato 104, opzionalmente riscaldabile, la cui superficie esterna presenta un basso coefficiente di attrito; ancora di seguito, esso ? avvolto per un tratto attorno ad un terzo rullo motorizzato 105 con la superficie esterna gommata; ancora di seguito esso ? stretto (vedi punto Y) tra detto terzo rullo 105 ed un rullo pressatore 106 e di seguito ? avvolto attorno un rullo tensionatore 107 dell'anello elastico 102. Infine l?anello 102 ? stretto (vedi punto X) tra il primo rullo 103 ed un rullo pressatore 108, per poi ritornare avvolto attorno al primo rullo 103. Per garantire un basso coefficiente di attrito, la superficie esterna del rullo 104 ? ricoperta da un mini-strato di Politetrafluoretilene (in sigla PTFE), normalmente noto come TEFLON<?>, oppure di ceramica.

Nella fig.2 ? visibile una ulteriore modalit? di funzionamento del dispositivo secondo il trovato, in cui l'angolo di avvolgimento dell'anello elastico 102 attorno al rullo motorizzato 104 ? viceversa di circa 60?; regolando l'innalzamento o l'abbassamento del rullo motorizzato 104 si ottiene un angolo di avvolgimento dell'anello elastico 102 attorno al rullo 104, che varia da un valore massimo di 180? fino ad un valore minimo di 0?; variando il grado di avvolgimento dell'anello elastico 102 attorno al rullo motorizzato 104 si varia di conseguenza la superficie di contatto dall'anello elastico 102 contro il rullo motorizzato 104.

In una variante della fig. 2, non rappresentata, la variazione dell?angolo di avvolgimento dell'anello elastico 102 attorno al secondo rullo motorizzato 104 avviene innalzando o abbassando detto secondo rullo motorizzato 104 in senso parallelo od obliquo rispetto al percorso di inserimento del manufatto tessile 101 o della carta nella zona compresa tra detto secondo rullo motorizzato 104 e l'anello elastico 102; in particolare, l?innalzamento o l?abbassamento in senso obliquo del secondo rullo motorizzato 104 permette di mantenere costante lo spazio esistente tra il primo rullo motorizzato 103 ed il secondo rullo motorizzato 104.

In una variante di fig. 1 e di fig. 2, non rappresentata, a monte del rullo motorizzato 103, ? posta una serie di rulli motorizzati, attorno ai quali ? avvolto per un tratto l'anello elastico 102, i quali rulli hanno la funzione, variando la differenza di velocit? tra loro, di regolare la percentuale di allungamento dell'anello elastico 102.

La pressione esercitata dai rulli pressatori 106 e 108 contro i rulli motorizzati 103 e 105 divide di fatto l'anello elastico 102 in due tratti, YX e XY. Lungo il tratto YX il rullo tensionatore 107 regola l'allungamento con la relativa tensione dell'anello elastico 102 la quale, di conseguenza, genera una pressione fino ad un valore massimo di circa 3 kg/cm<2>, che lo stesso anello pu? esercitare per il tratto avvolto contro la superficie del rullo 104. Lungo il tratto XY avviene la successiva contrazione regolabile dello stesso anello 102, avvolto per un tratto attorno ai rulli 103, 104 e 105; il diametro del rullo 104 pu? variare, a titolo di esempio non limitativo, da un valore di 200 mm fino ad un valore di 300 mm; inoltre, per ridurre la lunghezza del tratto XY i rulli pressatori 108 e 106 possono essere posti al di sopra dei rulli motorizzati 103 e 105.

Come visibile nelle figure, il dispositivo 1 prevede che un manufatto tessile 101 che pu? essere essiccato, ma anche umido o anche riscaldato, sia alimentato in continuo (entrata A) tra l'anello elastico teso 102, supportato dal primo rullo 103, ed il secondo rullo motorizzato 104, opzionalmente riscaldabile, la cui superficie esterna presenta un basso coefficiente di attrito.

Nel tratto XY la percentuale di contrazione dell'anello 102 ? regolata dalla differenza di velocit? tra i rulli motorizzati 103, 104 e 105; la velocit? regolabile inferiore del rullo motorizzato 105 rispetto alla velocit? regolabile dei rulli 103 e 104 garantisce di fatto la percentuale di contrazione regolabile dell'anello elastico teso 102, avvolto per un tratto attorno ai tre rulli, che pu? essere uguale alla percentuale di allungamento applicata, nel tratto YX, all'anello elastico 102, ma pu? anche essere inferiore.

Regolando la percentuale di contrazione dell'anello elastico 102, che ruota con un angolo di avvolgimento regolabile, da un valore minimo di 0? fino ad un valore massimo di 180?, attorno al rullo motorizzato 104, opzionalmente riscaldabile, la cui superficie esterna presenta un basso coefficiente di attrito, si regola, di conseguenza, la percentuale di compattazione per attrito del manufatto tessile 101, pressato dall'anello elastico 102, contro il suddetto secondo rullo 104.

Da prove sperimentali eseguite su articoli di maglieria e di tessuto di varie grammature e di varie strutture il richiedente ha riscontrato che per regolare accuratamente la percentuale di compattazione di ogni singolo manufatto tessile 101, pressato tra il rullo 104 e l'anello elastico 102 in fase di contrazione, la velocit? regolabile del rullo motorizzato 104 pu? essere inferiore, uguale o superiore alla velocit? regolabile del primo rullo 103.

L'angolo di avvolgimento regolabile dell'anello elastico teso 102 attorno al rullo motorizzato 104, da 0? fino a 180?, abbinato alla tensione regolabile dello stesso anello, regola di conseguenza la superficie di contatto del manufatto tessile 101 pressato a sandwich tra l'anello elastico 102 e il secondo rullo 104, ma regola anche la pressione, vantaggiosamente fino ad un valore di circa 3 kg/cm<2>, esercitata dall'anello elastico teso 102 contro la superficie dello stesso manufatto tessile 101; la pressione regolabile ? indispensabile per evitare, nella fase di compattazione per attrito del manufatto tessile 101 contro il rullo motorizzato 104, lo slittamento disuniforme del manufatto stesso attorno al detto rullo. Inoltre, variando la superficie di contatto del manufatto tessile 101 pressato contro il rullo motorizzato 104 si contribuisce a variare la percentuale di compattazione dello stesso manufatto.

La pressione esercitata dall'anello elastico 102 contro la superficie del manufatto tessile 101, avvolto per un tratto attorno al rullo motorizzato 104, ? regolata dall'anello stesso; ad esempio, se l'anello elastico 102 ha subito nel tratto YX una percentuale di allungamento con la relativa tensione del 30% e la successiva percentuale di contrazione nel tratto XY ? del 20%, la pressione esercitata dall'anello 102 contro la superficie del manufatto tessile 101 sar? moderata, perch? il detto anello esce leggermente teso dal rullo 105; viceversa, se l'anello elastico 102 ha subito nel tratto YX una percentuale di allungamento con la relativa tensione del 50% e la successiva percentuale di contrazione nel tratto XY ? del 20%, la pressione esercitata contro il manufatto tessile sar? elevata, perch? l'anello elastico 102 esce ancora fortemente teso dal rullo 105. La percentuale di allungamento nel tratto YX, con la relativa tensione dell'anello elastico 102 e la successiva percentuale di contrazione dello stesso anello, nel tratto XY, possono essere regolate indipendentemente.

A parit? di percentuale di allungamento con la relativa tensione e della successiva percentuale di contrazione dell'anello elastico 102, variando l'angolo di avvolgimento dello stesso anello elastico 102 attorno al rullo motorizzato 104, si varia la percentuale di compattazione del manufatto tessile 101. A parit? di angolo di avvolgimento dell'anello elastico 102 attorno al rullo motorizzato 104, variando la percentuale di allungamento con la relativa tensione e della successiva percentuale di contrazione dello stesso anello elastico 102, si varia la percentuale di compattazione del manufatto tessile 101.

La percentuale di allungamento con la relativa tensione nel tratto YX, la successiva percentuale di contrazione nel tratto XY, oltre all'angolo di avvolgimento dell'anello elastico 102 attorno al rullo motorizzato 104, offrono infinite possibili regolazioni da scegliere in base alle caratteristiche del manufatto tessile 101, che possono variare in base al peso, alla composizione chimica, all'elasticit? ed alla struttura del manufatto, oltre alla percentuale di compattazione richiesta.

Oltre alla percentuale di compattazione derivata dall' attrito del manufatto tessile 101 contro il rullo 104, la percentuale di compattazione dello stesso manufatto viene ulteriormente incrementata sfruttando l'elasticit? dell'anello 102; infatti il lato dell'anello 102 che gira a contatto contro il manufatto tessile 101 e contro il rullo 104 si contrae, mentre il lato esterno dello stesso anello si allunga.

A titolo di esempio:

diametro di 30 cm del secondo rullo 104

spessore di 3 cm dell'anello elastico 102

angolo di avvolgimento di 180? dell'anello elastico 102 attorno al secondo rullo 104 lunghezza del tratto interno A ? B dell'anello 102 = approx.47 cm

lunghezza del tratto esterno A ? B dell'anello elastico 102 = approx.57 cm

Qui di seguito vengono riportati alcuni esempi di regolazione del dispositivo: - nel caso di un angolo di avvolgimento di 90? dell'anello elastico 102 attorno al rullo motorizzato 104, abbinato ad una media percentuale di allungamento e relativa tensione dello stesso anello, una successiva media percentuale di contrazione dell'anello elastico 102 pu? essere sufficiente per compattare un manufatto elastico, costituito in particolare da una maglia;

- nel caso di un angolo di avvolgimento di 120? - 150? dell'anello elastico 102 attorno al rullo motorizzato 104, abbinato ad una media/elevata percentuale di allungamento e relativa tensione dello stesso anello, una successiva media percentuale di contrazione dell'anello elastico 102 ? indicata per compattare un manufatto tessile sintetico;

- nel caso di compattazione di un tessuto di cotone o di lana fitto e pesante, dove ? anche richiesta una superficie liscia del manufatto, l'angolo di avvolgimento dell'anello elastico 102 attorno al rullo motorizzato 104 sar? di circa 180?, il tutto abbinato ad una elevata percentuale di allungamento e relativa tensione dello stesso anello, una successiva media/bassa percentuale di contrazione dell'anello elastico 102 essendo indicata per compattare il tessuto.

Il manufatto tessile 101 compattato esce poi dal dispositivo 1 (uscita B).

La regolazione di compattazione, da un valore minimo di 1% fino ad un valore massimo del 100%, della carta o di un manufatto tessile 101, con un peso che pu? variare da un valore minimo di 10gr/m<2 >fino ad un valore massimo di 500 gr/m<2>, avviene impostando:

- l'angolo di avvolgimento dell'anello elastico 102 attorno al rullo motorizzato 104;

- la percentuale di allungamento con la relativa tensione dell'anello elastico 102 nel tratto YX;

- la percentuale di contrazione dell'anello elastico 102 nel tratto XY;

- la velocit? regolabile di ognuno dei rulli motorizzati 103, 104 e 105.

In una variante del dispositivo di cui al trovato, non rappresentata nelle figure, nel tratto XY il numero dei rulli motorizzati pu? essere peraltro superiore al numero di 3, senza pertanto uscire dall'ambito del trovato.

Claims

RIVENDICAZIONI

1. DISPOSITIVO (1) PER COMPATTARE IN CONTINUO UN MANUFATTO TESSILE (101) O DELLA CARTA, che comprende:

- un primo rullo motorizzato (103), un secondo rullo motorizzato (104) ed un terzo rullo motorizzato (105), disposti in sequenza;

- un anello elastico (102) avvolto attorno a detti rulli per trasportare e supportare il manufatto tessile (101) o la carta da compattare;

- almeno un rullo (107) atto a fungere da mezzo di pretensionamento per applicare una tensione longitudinale predeterminata all'anello elastico (102), il quale ? longitudinalmente deformabile elasticamente;

essendo previsto che l'anello elastico (102) sia accompagnato avvolto per un tratto attorno al primo rullo motorizzato (103), di seguito avvolto per un tratto attorno al secondo rullo motorizzato (104) ed infine avvolto per un tratto attorno al terzo rullo motorizzato (105),

essendo inoltre previsto che il manufatto tessile (101) o la carta siano rispettivamente alimentati tra l'anello elastico (102), avvolti per un tratto attorno al primo rullo motorizzato (103), ed il secondo rullo motorizzato (104) e di seguito trasportati interposti tra l'anello elastico (102) ed il secondo rullo motorizzato (104),

detto dispositivo essendo caratterizzato dal fatto che

- il secondo rullo motorizzato (104) ? opzionalmente riscaldato e la sua superf?cie esterna presenta un basso coefficiente di attrito;

- sono previsti mezzi atti a consentire la variazione dell'angolo di avvolgimento delfanello elastico (102) attorno al secondo rullo motorizzato (104), detto angolo di avvolgimento potendo assumere un valore compreso tra 0? a 180?;

- sono previsti mezzi atti a determinare la variazione di velocit? di tutti e tre i rulli (103, 104, 105);

- ? previsto che la velocit? del secondo rullo motorizzato (104) possa essere inferiore, uguale o superiore a quella del primo rullo motorizzato (103);

sono inoltre previsti due ulteriori rulli pressatori folli (106, 108), rispettivamente contrapposti in corrispondenza di zone sostanzialmente puntuali (Y, X) al primo ed al terzo rullo motorizzato (103, 105), essendo altres? previsto che l?anello elastico (102) scorra tra queste coppie di rulli contrapposti (103 e 108, 105 e 106) risultando compresso tra detti rulli contrapposti.

2. DISPOSITIVO (1), secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la variazione dell?angolo di avvolgimento dell'anello elastico (102) attorno al secondo rullo motorizzato (104) avviene innalzando o abbassando detto secondo rullo motorizzato (104) in senso parallelo od obliquo rispetto al percorso di inserimento del manufatto tessile (101) o della carta nella zona compresa tra detto secondo rullo motorizzato (104) e l?anello elastico (102).

3. DISPOSITIVO (1), secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che l'anello elastico (102) ? diviso in due tratti indipendenti, e precisamente il tratto (YX) lungo il quale avviene l'allungamento e la tensione regolabile dell'anello ed il tratto (XY) lungo il quale avviene la successiva contrazione regolabile dell'anello elastico (102).

4. DISPOSITIVO (1), secondo le rivendicazioni 1 o 2, caratterizzato dal fatto che la regolazione di compattazione, da un valore minimo di 1% fino ad un valore massimo di 100%, della carta o di un manufatto tessile (101), con un peso che pu? variare da un valore minimo di 10gr/m<2 >fino ad un valore massimo di 500 gr/m<2>, avviene impostando uno o pi? dei seguenti parametri:

- l'angolo di avvolgimento dell'anello elastico (102) attorno al rullo motorizzato (104);

- la percentuale di allungamento con la relativa tensione dell'anello elastico (102) nel tratto (YX);

- la percentuale di contrazione dell'anello elastico (102) nel tratto (XY);

- la velocit? di ognuno dei rulli motorizzati (103, 104 e 105).

5. DISPOSITIVO (1), secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di prevedere una pressione con un valore massimo di 3 kg/cm<2 >esercitata dall'anello elastico (102) sul manufatto tessile (101) o sulla carta.

6. DISPOSITIVO (1), secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di prevedere nel tratto (XY) dell'anello elastico (102) in cui sono presenti tutti e tre i rulli motorizzati (103, 104, 105), almeno un ulteriore rullo motorizzato.

7. DISPOSITIVO (1), secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la superf?cie esterna del secondo rullo motorizzato (104) ? ricoperta da un mini-strato di Politetrafluoretilene (in sigla PTFE), normalmente noto come TEFLON<?>, oppure di ceramica.