IT202100001331A1 - Bicicletta con sospensione posteriore e relativo dispositivo di compensazione dell'escursione di detta sospensione - Google Patents

Description

Titolo: Bicicletta con sospensione posteriore e relativo dispositivo di compensazione dell'escursione di detta sospensione.

DESCRIZIONE

La presente invenzione riguarda una bicicletta con sospensione posteriore e relativo dispositivo di compensazione dell'escursione di detta sospensione. L'invenzione ? particolarmente adatta alle mountain bike, tuttavia non si escludono applicazioni a biciclette con altre destinazioni d'uso o ad altri settori.

STATO DELLA TECNICA

Nel settore delle biciclette sono note le mountain bike "full suspended", cio? dotate di sospensione posteriore.

Quest'ultima genera una escursione della ruota posteriore rispetto al telaio con effetti indesiderati sulla trasmissione, in particolare un tiro della catena in fase di compressione, come al ricevimento da un salto o all'impatto con una asperit?. Ci? genera una violenta rotazione dei pedali opposta a quella di avanzamento, che destabilizza il pilota arrivando fino a perdere il contatto dei piedi. Dal punto di vista meccanico la catena ? fortemente stressata e potrebbe arrivare a spezzarsi. L'effetto ? tanto pi? sentito e dannoso tanto maggiore ? lo spostamento della ruota rispetto al telaio.

Si tenga presente che esistono standard di escursione a secondo della categoria d'uso della bicicletta. Le escursioni dei moderni telai MTB (mountain bike) vanno da un minimo di 80mm (XC race) ad un massimo di 240mm (downhill race). Nel mezzo si trovano tutte le altre categorie.

Il problema ? particolarmente avvertito nelle categorie ?discesistiche?, cio? quelle con escursioni della sospensione posteriore da 130/140mm in su. Questo non vuol dire che il problema non sia avvertito anche nella altre categorie. Certamente le escursioni indicate possono essere considerate un limite massimo non superabile con la tecnologia attuale.

Il richiedente ha risolto il problema introducendo un dispositivo che permette la rotazione tra corona dentata e pedivelle della guarnitura atta a compensare l'escursione dell'ammortizzatore. Tale dispositivo ? descritto nella domanda di brevetto internazionale WO2020194177 e pu? essere applicato anche al mozzo della ruota posteriore.

Il richiedente ha tuttavia notato che pu? essere desiderabile migliorare l'efficacia della pedalata e di conseguenza ridurre o annullare la percezione della pedalata a vuoto conseguente alla corsa di compensazione.

Ci? renderebbe tra l'altro pi? accettabile la compensazione nelle discipline con escursioni dell'ammortizzatore posteriore maggiori.

Lo scopo generale della presente invenzione ? quello di superare del tutto o in parte i problemi della tecnica nota.

Uno scopo preferito della presente invenzione ? quello di introdurre un sistema di compensazione che migliori l'efficacia della pedalata.

Un ulteriore scopo preferibile ? quello di permettere di fornire un sistema di compensazione di facile ed economica realizzazione.

INTRODUZIONE GENERALE

Secondo un suo primo aspetto generale la presente invenzione riguarda una bicicletta comprendente un telaio (5), una ruota posteriore (10), un sistema di sospensione (12) della ruota posteriore rispetto al telaio che permette uno spostamento relativo predeterminato (H1) tra loro, un sistema di trasmissione del moto (15) da una guarnitura (20) alla ruota posteriore (10), dove il sistema di trasmissione (15) comprende una guarnitura (20) fissata al telaio (5), un assieme di mozzo e pignoni (22) fissato alla ruota posteriore (10), e una catena di trasmissione (24) posta a collegarli direttamente tra loro, dove la guarnitura (20) e l'assieme di mozzo e pignoni (22) sono soggetti a spostamento reciproco (H1) ad opera dell'azione del sistema di sospensione, dove la guarnitura (20) e l'assieme di mozzo e pignoni (22) comprendono ciascuno almeno una ruota dentata (26) ingaggiata da detta catena e un albero di rotazione (44), dove tra la ruota dentata e l'albero di almeno uno tra detta guarnitura e detto assieme di mozzo e pignone ? operativamente interposto un dispositivo di compensazione (40) posto a consentire una corsa angolare di compensazione (A1) tra loro da una posizione di riposo corrispondente ad una assenza del tiro della catena, ad una posizione di compensazione, corrispondente ad una azione di tiro della catena generato da detto spostamento reciproco, e viceversa, dove detta corsa di compensazione ? limitata ad un angolo predeterminato (A1), detto dispositivo di compensazione (40) comprende due corpi principali (46, 48) ruotabili uno rispetto all'altro e solidalmente rispettivamente alla ruota dentata (26) e all'albero (44), caratterizzato dal fatto che tra i due corpi principali ? operativamente interposto un dispositivo di bloccaggio (60) del loro moto relativo, selettivamente attivabile e disattivabile per impedire o consentire la corsa di compensazione.

In tale maniera vantaggiosamente il pilota pu? selettivamente consentire la corsa di compensazione A1 quando effettua un percorso dove prevale la necessit? di assorbire le sollecitazioni dei salti, oppure pu? bloccarla quando prevale la necessit? di massimizzare la resa della pedalata.

Secondo alcune forme di attuazione preferire dell'invenzione, il dispositivo di bloccaggio (60) blocca i corpi principali (46, 48) in detta posizione di riposo.

Secondo una caratteristica generale preferibile dell'invenzione il dispositivo di bloccaggio (60) ? azionabile in qualsiasi posizione della corsa di compensazione e si attiva solo al raggiungimento della posizione di riposo di quest'ultima. In tale maniera vantaggiosamente risultano facilmente compensabili eventuali errori di sincronia del pilota rispetto al percorso.

Preferibilmente detto dispositivo di bloccaggio (60) comprende almeno una coppia di elementi di ingaggio (70a, 70b) destinati ad impegnarsi tra loro per realizzare il bloccaggio e solidali rispettivamente all'uno e all'altro dei due corpi principali (46, 47), dove i due elementi di ingaggio si impegnano nella posizione di riposo e dove almeno uno dei due corpi principali (46, 48) ? solidale ad una guida (79) che entra in contatto con l'elemento di ingaggio solidale all'altro corpo principale e lo guida fino alla posizione di riposo quando il dispositivo di bloccaggio (60) ? attivato durante la corsa di compensazione (A1) in una posizione diversa da quella di riposo.

Secondo alcune forme di attuazione preferite detti elementi di ingaggio comprendono un perno (70a) e una sua sede (70b) e dove detta guida comprende una rampa (79), affacciata al perno, la quale confluisce nella sede (70b).

In generale, in tutte le forme di attuazione in cui il bloccaggio avviene nella posizione di riposo ? preferibile che la bicicletta comprenda una centralina di consenso (77) programmata per consentire e negare il consenso all'azionamento del dispositivo di bloccaggio (60) durante la pedalata, o per terminarlo dopo un tempo predeterminato dal comando di attivazione senza che sia avvenuto il bloccaggio. Ci? impedisce che il dispositivo di bloccaggio (60) continua a provare inutilmente a bloccare la corsa di compensazione A1 con il rischio di provocare inceppamenti, guasti o consumi di energia.

Ci? ? particolarmente vantaggioso quando il dispositivo di bloccaggio comprende un attuatore elettrico (70) alimentato da una batteria, e detta centralina di consenso (77) impedisce il suo azionamento, ottenendo di conseguenza un risparmio di batteria.

Il consenso ? di particolare efficacia e facile realizzazione nei casi in cui la bicicletta comprende un sistema di pedalata assistita dotato di motore elettrico, dove la centralina di consenso (77) ? in comunicazione con detto sistema per derivare una informazione che sta avvenendo una pedalata e di conseguenza inibire il bloccaggio del dispositivo di bloccaggio (60).

In generale ? preferibile che la centralina sia programmata per dare il consenso in assenza di pedalata, per cui nel caso in cui il dispositivo di compensazione (40) non si trova in posizione di riposo per via di asperit? sul terreno, la guida (79) permette il bloccaggio al primo ritorno in tale posizione.

Secondo una caratteristica generale preferibile detto dispositivo di ingaggio (60) comprende almeno un attuatore (70) attivabile e disattivabile mediante mezzi di comando remoti (63) posti sul manubrio.

Vantaggiosamente il pilota pu? arrivare a bloccare la compensazione ogni volta che lo desidera e pi? volte in uno stesso percorso, idealmente anche dopo ogni salto. Nel caso in cui ci? sia associato alla caratteristica generale detta sopra secondo la quale il dispositivo di bloccaggio (60) ? azionabile in qualsiasi posizione della corsa di compensazione e si attiva solo al raggiungimento della posizione di riposo di quest'ultima, risultano facilmente compensabili eventuali errori di sincronia del pilota rispetto al percorso. In caso di presenza della centralina di consenso, essa inibisce l'attivazione dell'attuatore durante la pedalata)

Secondo un'altra caratteristica generale preferibile detto dispositivo di ingaggio comprende almeno un perno e una sua sede selettivamente ingaggiabili tra loro per bloccare e sbloccare la rotazione relativa dei corpi principali (46, 48).

Preferibilmente il dispositivo di compensazione (40) comprende almeno un elemento di battuta (102), solidale ad uno dei due corpi principali (46, 48), interposto tra un elemento di estremit? di riposo (104) e un elemento di estremit? di compensazione (62), solidali all'altro corpo principale, dove l'elemento di battuta (102) si arresta alternativamente contro gli elementi di estremit? (104, 62) definendo la corsa di compensazione (A1).

Secondo alcune forme di attuazione preferite, tra i due corpi principali (46, 48) sono operativamente interposti mezzi di richiamo verso la posizione di riposo, corrispondente ad una condizione di assenza di tiro della catena, dove i mezzi di richiamo agiscono per tutta la corsa di compensazione A1.

Secondo un suo secondo aspetto generale la presente invenzione riguarda un dispositivo di compensazione (40) del tipo indicato sopra.

Secondo un suo terzo aspetto generale la presente invenzione riguarda una guarnitura (20) e/o un assieme di mozzo e pignoni comprendenti un dispositivo di compensazione del tipo indicato sopra.

DESCRIZIONE DETTAGLIATA

Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione risulteranno meglio dalla seguente descrizione dettagliata di sue forme di realizzazione preferite, fatta con riferimento ai disegni allegati e data a titolo indicativo e non limitativo.

- la figura 1 rappresenta schematicamente una bicicletta secondo la presente invenzione;

- la figura 2 rappresenta il dettaglio del sistema di trasmissione di figura 1;

- la figura 3 rappresenta la guarnitura del sistema di trasmissione di figura 2;

- la figura 4 rappresenta il dispositivo di compensazione della guarnitura di figura 3 ;

- le figure 5 e 6 rappresentano rispettivamente una vista esplosa e una vista in sezione del dispositivo di compensazione di figura 4;

- le figura 7 e 8 rappresentano rispettivamente la posizione di riposo e la posizione opposta di massima compensazione corrispondenti ad una regolazione che permette una prima corsa di compensazione A1;

- la figura 9 mostra alcune parti del dispositivo di bloccaggio delle figure precedenti in una configurazione sbloccata, come quella della sezione di figura 6, in cui consentono il lavoro di compensazione del relativo dispositivo di compensazione; quest'ultimo ? in una posizione di riposo, cio? in assenza di una azione di tiro catena conseguente ad una pedalata o ad una escursione del sistema di sospensione della ruota posteriore;

- le figure 10 e 11 mostrano le parti rispettivamente della figura 6 e 9 in una configurazione di bloccaggio, in cui impediscono il lavoro di compensazione del relativo dispositivo di compensazione;

- la figura 12 mostra il dispositivo di bloccaggio nella configurazione sbloccata di figura 10, ma il dispositivo di compensazione si trova in una posizione di lavoro corrispondente ad una azione di tiro catena conseguente ad una pedalata o ad una escursione del sistema di sospensione della ruota posteriore.

La figura 1 mostra una bicicletta secondo la presente invenzione indicata nel suo complesso con il numero di riferimento 1.

La bicicletta 1 comprende un telaio 5, una ruota anteriore 8, una ruota posteriore 10, un sistema di sospensione 12 della ruota posteriore 10, un sistema di trasmissione 15 per porre in rotazione la ruota posteriore 10 mediante una guarnitura 20 fissata al telaio 5.

Il sistema di sospensione 12 pu? essere di qualsiasi tipo applicabile, ad esempio comprende bracci di sospensione 30, 31 (figura 2) articolati tra loro e al telaio per permettere una oscillazione predeterminata della ruota 10, e comprende mezzi di ammortizzamento della oscillazione 12a.

Il sistema di trasmissione 15 comprende oltre alla guarnitura 20 anche un assieme di mozzo e pignoni posteriore 22 fissato alla ruota 10 e una catena di trasmissione 24 che trasmette il moto tra loro due.

Durante l'uso, l'oscillazione H1 della ruota posteriore 10 comporta l'oscillazione dell'assieme di mozzo 22 rispetto alla guarnitura 20, e di conseguenza un tiro della catena 24.

In particolare la guarnitura 20 e l'assieme di mozzo e pignoni posteriore 22 comprendono ciascuno almeno una ruota dentata 26 e 28, e la catena 24 forma un anello con cui le ingaggia entrambe avente due tratti 29a e 29b sospesi tra dette ruote. Quando la ruota posteriore 10 oscilla verso l'alto per una asperit? o un salto, la catena ? sottoposta ad un tiro. Il fenomeno ? noto con il nome di "pedal kickback".

In generale il tratto di catena superiore 29a ? sottoposto al tiro, mentre il tratto inferiore 29b ? lasco. Ci? pu? avvenire ad esempio perch? in generale ? preferibile che il sistema di trasmissione comprenda un cambio 19 con un braccio articolato, ad esempio di tipo tradizionale comprendete bilanciere e gabbia, oscillante per molleggio elastico che compensa le sollecitazioni di tiro sul tratto inferiore 29b della catena.

Nel seguito descriveremo un dispositivo di compensazione 40 del tiro catena applicato alla guarnitura 20. Quanto descritto in riferimento all'applicazione del dispositivo di compensazione alla guarnitura ? applicabile specularmente all'applicazione al mozzo e/o pignoni della ruota posteriore.

Con riferimento alla figura 3, la guarnitura 20 comprende una coppia di pedivelle 42, accoppiate ad un albero di trasmissione 44 ruotabile attorno ad un asse X, per trascinare in rotazione la ruota dentata 26.

Tra le pedivelle e la ruota dentata 26 ? operativamente interposto il dispositivo di compensazione 40.

Il dispositivo di compensazione 40 permette una rotazione relativa A1 tra le pedivelle 42 e la ruota dentata 26 di entit? predeterminata. L'entit? di A1 determina la quantit? di oscillazione H1 compensabile, oltre che l'entit? di corsa a vuoto della pedivella avvertita durante la ripresa della pedalata.

La rotazione relativa A1 ? detta anche corsa di compensazione e si svolge sia in andata che in ritorno tra due estremi detti "fine corsa", in particolare si ha un estremo di fine corsa di riposo 104, corrispondente all'assenza di tiro catena, e un estremo di fine corsa di compensazione 62, corrispondente alla posizione assunta in presenza del tiro catena massimo compensabile.

Con riferimento alle figure 4, 5 e 6, il dispositivo di compensazione 40 comprende un primo e un secondo corpo principale 46, 48 accoppiati ruotabili l'uno rispetto all'altro attorno ad un asse X1.

Il primo corpo principale 46 comprende una apertura 52 con una sagoma complementare ad un profilo sagomato per la trasmissione di coppia dell'albero 44 e tale per cui, in condizione assemblata sulla guarnitura 20, gli assi X di rotazione dell'albero e X1 del dispositivo di compensazione 40 coincidono. Il primo corpo principale 46 pertanto in generale ? solidale in rotazione all'albero e alla pedivella 42.

Il secondo corpo principale 48 ? un guscio comprendente la corona dentata 26 o una pluralit? di punti di accoppiamento 61 alla corona dentata 26. Il guscio 48 ? preferibilmente suddiviso in due semigusci 48a e 48b accoppiabili e disaccoppiabili tra loro. Il primo corpo principale 46 ? alloggiato all'interno del secondo corpo principale 48 in maniera ruotabile rispetto ad esso attorno all'asse X dell'albero 44. Il primo corpo 46 ? trattenuto all'interno del secondo corpo 48 quando i due semigusci 48a e 48b sono serrati tra loro, ad esempio tramite viti 49.

Con riferimento alle figure 7 e 8 ? mostrato il dispositivo di compensazione 40 montato nella guarnitura 20 con il semiguscio 48a asportato per chiarezza descrittiva. La guarnitura ? del tipo destinato ad essere montato sul lato destro della bicicletta, visto da un osservatore che cavalca la bicicletta e con riferimento alla direzione di avanzamento.

Il dispositivo 40 comprende in generale mezzi di definizione della corsa di compensazione A1 comprendenti almeno un elemento di battuta 102, solidale ad uno dei due corpi principali 46 e 48, interposto tra una coppia di elementi di estremit? 104 e 62 della corsa di compensazione A1, solidali all'altro corpo principale. L'elemento di battuta 102 va a battuta alternativamente contro gli elementi di estremit? 104 e 62 definendo la corsa A1, in generale il suo percorso ? un settore di cerchio attorno all'asse di rotazione X1 dei corpi 46, 48. In particolare, come mostrato in figura 7, quando l'elemento di battuta 102 ? in battuta sull'elemento di estremit? 104, il dispositivo di compensazione 40 ? in posizione di riposo, corrispondente all'assenza del tiro catena, cio? quando il sistema di sospensione ? esteso e la ruota posteriore ? dunque alla sua massima lunghezza della escursione H1. Per tale ragione l'elemento 104 ? detto anche elemento di estremit? di riposo.

Quando, come mostrato in figura 8, l'elemento di battuta 102 ? in battuta sull'elemento di estremit? 62, il dispositivo 40 ? in posizione di massima compensazione, cio? in presenza di un tiro catena che ha fatto ruotare i corpi principali 46 e 48 l'uno rispetto all'altro di una entit? pari alla corsa di compensazione A1, dove il tiro catena ? stato generato da una escursione della ruota posteriore che ha ridotto la lunghezza H1 rispetto alla posizione di riposo. Per tale ragione l'elemento 62 ? detto anche elemento di estremit? di compensazione.

Tra l'elemento di battuta 102 e gli elementi di estremit? 104 e 62 sono preferibilmente interposti rispettivi mezzi di ammortizzamento 108a e 108b per attutire la loro battuta alla rispettiva estremit? della corsa A1, essi comprendono ad esempio uno o pi? corpi in materiale elastomerico.

Tra i corpi principali 46 e 48 sono in generale interposti mezzi di richiamo 72 che mantengono il dispositivo di compensazione 40 nella posizione di riposo, per cui agiscono in opposizione al tiro catena. I mezzi di richiamo 72, sono ad esempio elastici e comprendono preferibilmente una o pi? molle, ad esempio elicoidali alloggiate in sedi circonferenziali ricavate tra i due corpi principali 46 e 48. Detti mezzi elastici 72 sono compressi dalla rotazione relativa tra i corpi principali 46 e 48 durante la corsa A1 per andare dalla posizione di riposo alla posizione di massima compensazione. I mezzi di richiamo 72 sono in generale prevaricati per esercitare la loro azione in ogni posizione della corsa A1.

Le figure 7 e 8 mostrano l'esempio rispettivamente di una posizione di riposo e di una posizione di compensazione.

Nell'uso in discesa e/o in un salto, il pilota si pone in appoggio sui pedali con le pedivelle 42 disposte orizzontalmente (posizione di massima stabilit?). In tale posizione il dispositivo di compensazione ? nella condizione di riposo della figura 7 per effetto della spinta dei mezzi di richiamo 72. Quando la ruota posteriore sale, per effetto di un urto, genera il tiro catena che trascina in rotazione la ruota dentata 26 rispetto alle pedivelle 52 per il tratto di corsa di compensazione A1, ponendo il dispositivo di compensazione 40 nella condizione di massima corsa di figura 8, o in una condizione intermedia, a seconda della sollecitazione subita. Tale corsa ? considerata la corsa di andata.

Quando il pilota riprende la pedalata dalla posizione di riposo di figura 7, il dispositivo di compensazione 40 subisce la stessa rotazione di corsa di andata A1 fino alla posizione di massima corsa di figura 8.

Avendo ora compreso la costruzione e il funzionamento di base del sistema di compensazione 40, osserviamo che esso comprende in aggiunta un dispositivo di bloccaggio 60. Il dispositivo di bloccaggio 60 dell'esempio illustrato ? ad azionamento elettrico per cui ? parte di un sistema di bloccaggio 59 che comprende mezzi di comando 63 azionabili dal pilota, preferibilmente posti sul manubrio della bicicletta e preferibilmente in comunicazione wireless con il dispositivo di bloccaggio 60, sebbene non si escluda una comunicazione via cavo.

Nel caso wireless, sia i mezzi di comando 63 che il dispositivo di bloccaggio 60 comprendono opportune antenne 67a, 67b e batterie di alimentazione 71a, 71b.

Come meglio mostrato nelle figure 6 e 9 il dispositivo di bloccaggio 60 comprende almeno un attuatore 70, preferibilmente elettrico, azionabile attraverso i mezzi di comando 63 per bloccare la rotazione relativa tra i due corpi principali 46, 48 quando si trovano nella posizione di riposo. L'attuatore ? ad esempio di tipo lineare e comprende ad esempio un perno 70a traslante tra una posizione di bloccaggio e una posizione di sbloccaggio. Il perno 70a ? supportato da uno dei due corpi principali 46, 48 ed ? in grado di ingaggiare una rispettiva sede di sbloccaggio 70b solidale all'altro corpo principale 46, 48 quando essi si trovano nella posizione di riposo.

Nelle posizioni diverse da quella di riposo il perno 70a e la sede 70b non sono allineate tra loro e non possono ingaggiarsi. Il corpo principale dotato di sede 70b comprende tuttavia una guida 79 per il perno 70a che, nel caso in cui il perno sia attivato, lo guida verso la sede 70b durante la corsa di compensazione A1. Tale guida ? ad esempio una rampa 79 inclinata verso detta sede. In tale maniera, se il dispositivo di bloccaggio ? azionato in presenza di asperit? del terreno, permette alla corsa di compensazione A1 di terminare, dopo di che, al primo raggiungimento della posizione di riposo, blocca il dispositivo di compensazione 40.

I mezzi di comando 63 e il dispositivo di bloccaggio 60 possono naturalmente anche essere utilizzati per passare dalla condizione bloccata alla condizione sbloccata semplicemente disimpegnando l'attuatore 70, (nell'esempio estraendo il perno 70a dalla sede 70b).

In generale osserviamo che l'attuatore 70 pu? essere di qualsiasi tipo, ad esempio elettrico o idraulico, anche se non si esclude un azionamento manuale del perno.

Nel caso di un attuatore 70 elettrico ? necessario preservare la carica della batteria, per cui ? possibile prevedere una centralina di consenso 77 programmata o per impedire l'attivazione dell'attuatore durante la pedalata, o per terminarla dopo un tempo predeterminato dal comando di attivazione senza che sia avvenuto il bloccaggio. Tale centralina di consenso 77 ? particolarmente utile nel caso di bicicletta dotata di sistema di pedalata assistita, in quanto in genere detti sistemi sono dotati di sensori di coppia. La centralina di consenso 77 pu? ad esempio derivare un segnale dal sistema di pedalata assistita per derivare l'informazione che esso ? attivo, cio? sta avvenendo una pedalata, e di conseguenza inibire il bloccaggio del dispositivo di bloccaggio 60. Se infatti quest'ultimo tentasse di bloccare la corsa di compensazione, non vi riuscirebbe non potendosi trovare in posizione di riposo fin tanto che non si smette di pedalare, e di conseguenza la batteria collegata all'attuatore si consumerebbe inutilmente. In caso di assenza di sistema di pedalata assistita ? possibile comunque prevedere la presenza di un sensore di pedalata, ad esempio un sensore di coppia, come ad esempio un torsiometro, collegato alla centralina per fornire detta informazione.

Il torsiometro o il sistema di pedalata assistita fungono pertanto in generale di mezzi di informazione della centralina di consenso 77 sullo stato della pedalata per derivare detta informazione che la pedalata sta avvenendo.

Quanto descritto per la guarnitura ? naturalmente riproducibile in alternativa in un assieme di mozzo e pignoni.

INTERPRETAZIONE GENERALE DEI TERMINI

Nel comprendere lo scopo della presente invenzione, il termine "comprendente" e i suoi derivati, come qui usati, sono intesi come termini a terminazione aperta che specificano la presenza delle caratteristiche dichiarate, elementi, componenti, gruppi, numeri interi e / o fasi , ma non escludono la presenza di altre caratteristiche, elementi, componenti, gruppi, numeri interi e / o fasi non dichiarati. Quanto sopra si applica anche alle parole che hanno significati simili come i termini "compreso", "avere" e i loro derivati. Inoltre, i termini "parte", "sezione", "porzione", "membro" o "elemento" quando usati nel singolare possono avere il duplice significato di una singola parte o di una pluralit? di parti. Come qui utilizzato per descrivere la forma / le forme di attuazione sopra, i seguenti termini direzionali "avanti", "indietro", "sopra", "in basso", "verticale", "orizzontale", "sotto" e "trasversale", nonch? qualsiasi altro termine direzionale simile si riferisce alla forma di attuazione descritta in posizione operativa. Infine, termini di grado come "sostanzialmente", "circa" e "approssimativamente" come qui usati significano una ragionevole quantit? di deviazione del termine modificato in modo tale che il risultato finale non sia significativamente cambiato.

Mentre sono state scelte solo forme di realizzazione selezionate per illustrare la presente invenzione, sar? chiaro agli esperti del ramo da questa descrizione che varie modifiche e varianti possono essere apportate senza allontanarsi dall'ambito dell'invenzione come definito nel rivendicazioni allegate. Ad esempio, le dimensioni, la forma, la posizione o l'orientamento dei vari componenti possono essere modificati secondo necessit? e / o desideri. I componenti mostrati direttamente collegati o in contatto tra loro possono avere strutture intermedie disposte tra di loro. Le funzioni di un elemento possono essere eseguite da due e viceversa. Le strutture e le funzioni di una forma di realizzazione possono essere adottate in un'altra forma di realizzazione. Non ? necessario che tutti i vantaggi siano presenti in una particolare forma di realizzazione allo stesso tempo. Ogni caratteristica che ? originale comparata alla tecnica nota, da sola o in combinazione con altre caratteristiche, dovrebbe anche essere considerata una descrizione separata di ulteriori invenzioni da parte del richiedente, compresi i concetti strutturali e / o funzionali incorporati da tali caratteristiche. Pertanto, le precedenti descrizioni delle forme di realizzazione secondo la presente invenzione sono fornite solo a scopo illustrativo e non allo scopo di limitare l'invenzione come definita dalle rivendicazioni allegate e dai loro equivalenti.

Claims (10)

RIVENDICAZIONI

1. Bicicletta comprendente un telaio (5), una ruota posteriore (10), un sistema di sospensione (12) della ruota posteriore rispetto al telaio che permette uno spostamento relativo predeterminato (H1) tra loro, un sistema di trasmissione del moto (15) da una guarnitura (20) alla ruota posteriore (10), dove il sistema di trasmissione (15) comprende una guarnitura (20) fissata al telaio (5), un assieme di mozzo e pignoni (22) fissato alla ruota posteriore (10), e una catena di trasmissione (24) posta a collegarli direttamente tra loro, dove la guarnitura (20) e l'assieme di mozzo e pignoni (22) sono soggetti a spostamento reciproco (H1) ad opera dell'azione del sistema di sospensione, dove la guarnitura (20) e l'assieme di mozzo e pignoni (22) comprendono ciascuno almeno una ruota dentata (26) ingaggiata da detta catena e un albero di rotazione (44), dove tra la ruota dentata e l'albero di almeno uno tra detta guarnitura e detto assieme di mozzo e pignone ? operativamente interposto un dispositivo di compensazione (40) posto a consentire una corsa angolare di compensazione (A1) tra loro da una posizione di riposo corrispondente ad una assenza del tiro della catena, ad una posizione di compensazione, corrispondente ad una azione di tiro della catena generato da detto spostamento reciproco, e viceversa, dove detta corsa di compensazione ? limitata ad un angolo predeterminato (A1), detto dispositivo di compensazione (40) comprende due corpi principali (46, 48) ruotabili uno rispetto all'altro e solidalmente rispettivamente alla ruota dentata (26) e all'albero (44), caratterizzato dal fatto che tra i due corpi principali ? operativamente interposto un dispositivo di bloccaggio (60) del loro moto relativo, selettivamente attivabile e disattivabile per impedire o consentire la corsa di compensazione.

2. Bicicletta secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che il dispositivo di bloccaggio (60) blocca i corpi principali (46, 48) in detta posizione di riposo.

3. Bicicletta secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che il dispositivo di bloccaggio (260) ? azionabile in qualsiasi posizione della corsa di compensazione e si attiva al raggiungimento della posizione di riposo di quest'ultima.

4. Bicicletta secondo la rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che detto dispositivo di bloccaggio (60) comprende almeno una coppia di elementi di ingaggio (70a, 70b) destinati ad impegnarsi tra loro per realizzare il bloccaggio e solidali rispettivamente all'uno e all'altro dei due corpi principali (46, 47), dove i due elementi di ingaggio si impegnano nella posizione di riposo e dove almeno uno dei due corpi principali (46, 48) ? solidale ad una guida (79) che entra in contatto con l'elemento di ingaggio solidale all'altro corpo principale e lo guida fino alla posizione di riposo quando il dispositivo di bloccaggio (60) ? attivato durante la corsa di compensazione (A1).

5. Bicicletta secondo la rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che detti elementi di ingaggio comprendono un perno (70a) e una sua sede (70b) e dove detta guida comprende una rampa (79), affacciata al perno, la quale confluisce nella sede (70b).

6. Bicicletta secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 2 a 5, caratterizzata dal fatto che comprende una centralina di consenso (77) programmata per consentire e negare il consenso all'azionamento del dispositivo di bloccaggio (60) durante la pedalata, o per terminarlo dopo un tempo predeterminato dal comando di attivazione senza che sia avvenuto il bloccaggio.

7. Bicicletta secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che il dispositivo di bloccaggio comprende un attuatore elettrico (70) alimentato da una batteria, e detta centralina di consenso (77) impedisce il suo azionamento, ottenendo di conseguenza un risparmio di batteria.

8. Bicicletta secondo la rivendicazione 6 o 7, caratterizzato dal fatto che comprende un sistema di pedalata assistita dotato di motore elettrico, dove la centralina di consenso (77) ? in comunicazione con detto sistema per derivare una informazione che sta avvenendo una pedalata e di conseguenza inibire il bloccaggio del dispositivo di bloccaggio (60).

9. Bicicletta secondo una qualsiasi della rivendicazioni da 6 a 8 quando dipendente dalla 4 o dalla 5, caratterizzata dal fatto che la centralina ? programmata per dare il consenso in assenza di pedalata, per cui nel caso in cui il dispositivo di compensazione (40) non si trova in posizione di riposo per via di asperit? sul terreno, la guida (79) permette il bloccaggio al primo ritorno in tale posizione.

10. Bicicletta secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che tra i due corpi principali (46, 48) sono operativamente interposti mezzi di richiamo verso la posizione di riposo, corrispondente ad una condizione di assenza di tiro della catena, dove i mezzi di richiamo agiscono per tutta la corsa di compensazione A1.