IT202100001220A1 - Impianto endosseo per impianti dentali - Google Patents

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IT202100001220A1
IT202100001220A1 IT102021000001220A IT202100001220A IT202100001220A1 IT 202100001220 A1 IT202100001220 A1 IT 202100001220A1 IT 102021000001220 A IT102021000001220 A IT 102021000001220A IT 202100001220 A IT202100001220 A IT 202100001220A IT 202100001220 A1 IT202100001220 A1 IT 202100001220A1
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Description

DESCRIZIONE
TITOLO: IMPIANTO ENDOSSEO PER IMPIANTI DENTALI
Il presente trovato si inserisce nel campo odontoiatrico che si occupa della progettazione e costruzione di impianti dentali, in particolare di impianti dentali su impianto endosseo.
Sono noti dallo stato della tecnica diverse metodologie per la realizzazione di manufatti, o impianti dentali, utilizzati per ricostruire una dentatura originaria, persa o compromessa, per motivi funzionali e/o estetici.
In una tecnica di tipo noto, l?impianto dentale comprende una protesi dentaria, o sostituto protesico, che rappresenta la parte visibile che sostituisce il dente mancante ed un impianto inserito nell?osso della mandibola o della mascella, noto come impianto endosseo o vite endossea, su cui la protesi dentaria viene opportunamente fissata.
L'impianto endosseo inserito nell?osso definisce, pertanto, la parte di sostegno della protesi dentaria.
Tipicamente la protesi dentaria ? fissata all?impianto endosseo tramite un elemento intermedio noto anche come abutment o componente transmucosa, che ? fissato all?impianto endosseo e rappresenta la porzione a stretto contatto con la mucosa gengivale.
La realizzazione di un impianto dentale prevede dapprima un intervento chirurgico per la realizzazione di un foro nel tessuto osseo, di profondit? e larghezza adeguata, atto a ricevere l?impianto endosseo. Per favorire l?inserimento e fissaggio dell?impianto endosseo nel foro, l?impianto endosseo comprende una forma cilindrica o leggermente tronco-conica provvista di una filettatura esterna che si impegna, avvitandosi, sulla superficie interna del foro. A seguito del suo inserimento, l?impianto endosseo subir? il processo di integrazione nel tessuto osseo, o osteointegrazione.
Un corretto processo di osteointegrazione richiede un lasso di tempo, ad esempio qualche mese. Al termine di tale lasso tempo di osservazione verr? valutata la stabilit? raggiunta dall?impianto endosseo per poter procedere all?unione della protesi dentaria con l?eventuale utilizzo dell?elemento intermedio (abutment).
Un inconveniente della tecnica di tipo noto ? legato alle problematiche collegate ad una cattiva osteointegrazione dell?impianto endosseo. Al termine del tempo di osservazione si pu? infatti constatare l?indesiderata instabilit? dell?impianto endosseo e si render? necessario un nuovo intervento con la rimozione del vecchio impianto, la pulizia e/o rifacimento del foro e l?inserimento di un nuovo impianto con le dimensioni adeguate al nuovo foro.
Si attender? quindi per consentire il processo di osteointegrazione del nuovo impianto e la valutazione della stabilit? raggiunta.
? evidente, pertanto, come tale inconveniente comporti notevoli disagi per il paziente che deve essere sottoposto ad un nuovo intervento chirurgico e conseguente decorso postintervento.
Si evidenzia, inoltre, che secondo le tecniche note le dimensioni di un impianto endosseo variano a seconda della quantit? di osso mascellare o mandibolare disponibile: pi? tessuto osseo ? disponibile e maggiore ? la lunghezza dell?impianto endosseo; viceversa, meno tessuto osseo c'? e minore ? la lunghezza dell?impianto endosseo.
In taluni casi, inoltre, qualora il tessuto osseo risulti insufficiente per garantire l?adeguato sostegno funzionale per l?impianto endosseo, si ricorre a tecniche atte al ripristino del volume osseo, ad esempio con materiali osteoconduttori, in modo da permettere un successivo ancoraggio stabile dell?impianto. Una tecnica nota di ripristino ? costituita dal rialzo di seno.
Lo scopo principale della presente invenzione ? quindi quello di risolvere o almeno ovviare in parte agli inconvenienti che caratterizzano le soluzioni note nello stato della tecnica.
? un principale scopo della presente invenzione quello di proporre un sistema per la realizzazione di impianti dentali che riduca al minimo i disagi per il paziente.
? un altro scopo della presente invenzione quello di proporre un sistema per la realizzazione di impianti dentali che consenta di raggiungere il corretto processo di osteointegrazione dell?impianto endosseo e quindi la desiderata stabilit? per la connessione della protesi dentaria.
Tali ed altri scopi sono raggiunti grazie alle caratteristiche dell?invenzione riportate nelle rivendicazioni indipendenti 1 e 14. Le rivendicazioni dipendenti delineano aspetti preferiti e/o particolarmente vantaggiosi dell?invenzione.
In particolare, in un suo primo aspetto la presente invenzione rende disponibile un impianto endosseo per un impianto dentale, detto impianto endosseo comprendendo un corpo principale a sviluppo longitudinale lungo un asse principale e detto corpo principale comprendendo una superficie esterna atta ad essere posta a contatto con una corrispondente porzione di superficie ossea di un osso mandibolare o mascellare in cui detto impianto endosseo pu? essere inserito, detto corpo principale comprendendo una prima estremit? atta ad essere inserita in detto osso mandibolare o mascellare ed una seconda estremit?, opposta a detta prima estremit?, per il fissaggio di una protesi dentaria; in cui detto corpo principale comprende almeno una porzione espandibile atta a consentire l?allontanamento di almeno una porzione di detta superficie esterna da detto asse principale ed in cui l?impianto endosseo comprende mezzi di espansione inseribili in detto corpo principale atti a consentire detto allontanamento.
In una forma preferita di realizzazione, detto corpo principale comprende un foro che si estende lungo detto asse principale e detto foro comprende almeno una porzione di madrevite, detti mezzi di espansione comprendendo una vite di espansione inseribile in detto foro di detto corpo principale e provvista di filettatura esterna atta ad impegnarsi con detta porzione di madrevite in modo tale che l?avvitamento di detta vite determina detto allontanamento di detta almeno una porzione di detta superficie esterna da detto asse principale.
Preferibilmente, detto corpo principale comprende almeno una porzione realizzata in materiale elasticamente cedevole, detto materiale elasticamente cedevole comprendendo preferibilmente titanio.
Secondo una forma preferita di realizzazione, detta almeno una porzione espandibile ? definita in corrispondenza di detta prima estremit? di detto corpo principale.
In una forma preferita di realizzazione, l?impianto endosseo comprende mezzi di connessione associati a detta seconda estremit? di detto corpo principale per la connessione di detta protesi dentaria.
Preferibilmente, detti mezzi di connessione comprendono una porzione di madrevite atta a ricevere una vite di fissaggio associata a detta protesi dentaria.
Secondo una forma preferita di realizzazione, detti mezzi di connessione comprendono mezzi anti-rotazione per detta protesi dentaria.
In una forma preferita di realizzazione, detta superficie esterna di detto corpo principale comprende una porzione filettata atta ad avvitarsi a detto osso mandibolare o mascellare in cui detto impianto endosseo pu? essere inserito.
Preferibilmente, l?impianto endosseo comprendere mezzi di avvitamento di detto corpo principale a detto osso mandibolare o mascellare.
Secondo una forma preferita di realizzazione, detto foro ? un foro passante che si estende da detta prima a detta seconda estremit? di detto corpo principale.
In una forma preferita di realizzazione, detto foro passante sfocia su detta superficie esterna di detto corpo principale.
In un suo secondo aspetto la presente invenzione rende disponibile un assieme comprendente un impianto endosseo ed una protesi dentaria fissabile a detto impianto endosseo, in cui detto impianto endosseo ? realizzato secondo quanto descritto sopra.
In una forma preferita di realizzazione, l?assieme comprende, inoltre, un elemento di fissaggio intermedio tra detto impianto endosseo e detta protesi dentaria.
In un suo altro aspetto la presente invenzione si riferisce ad un metodo per l?applicazione di un impianto endosseo in un osso mandibolare o mascellare, detto impianto endosseo comprendendo un corpo principale a sviluppo longitudinale lungo un asse principale e detto corpo principale comprendendo una superficie esterna atta ad essere posta a contatto con una corrispondente porzione di superficie ossea di detto osso mandibolare o mascellare in cui detto impianto endosseo pu? essere inserito, detto corpo principale comprendendo una prima estremit? atta ad essere inserita in detto osso mandibolare o mascellare ed una seconda estremit?, opposta a detta prima estremit?, per il fissaggio di una protesi dentaria; in cui detto corpo principale comprende almeno una porzione espandibile atta a consentire l?allontanamento di almeno una porzione di detta superficie esterna da detto asse principale e detto impianto endosseo comprendendo mezzi di espansione inseribili in detto corpo principale atti a consentire detto allontanamento; in cui detto metodo comprende le fasi di:
- realizzare una sede in detto osso mandibolare o mascellare per il ricevimento di detto corpo principale di detto impianto endosseo;
- inserire detto corpo principale in detta sede;
- inserire detti mezzi di espansione in detto corpo principale per consentire l?allontanamento di almeno una porzione di detta superficie esterna da detto asse principale e consentire il bloccaggio di detto corpo principale in detta sede.
In un suo ulteriore aspetto la presente invenzione rende disponibile una variante realizzativa di impianto endosseo per un impianto dentale, detto impianto endosseo comprendendo un corpo principale a sviluppo longitudinale lungo un asse principale e detto corpo principale comprendendo una superficie esterna atta ad essere posta a contatto con una corrispondente porzione di superficie ossea di un osso mandibolare o mascellare in cui detto impianto endosseo pu? essere inserito, detto corpo principale comprendendo una prima estremit? atta ad essere inserita in detto osso mandibolare o mascellare ed una seconda estremit?, opposta a detta prima estremit?, per il fissaggio di una protesi dentaria; in cui detto impianto endosseo comprende almeno un foro passante che si estende da detta seconda estremit? verso detta prima estremit? di detto corpo principale e detto foro passante sfocia verso l?esterno di detto corpo principale in una zona compresa tra detta seconda estremit? e detta prima estremit?.
In una forma preferita di realizzazione, detto foro passante sfocia su detta superficie esterna di detto corpo principale.
Preferibilmente, detto foro passante sfocia su detta prima estremit? di detto corpo principale.
In un suo ulteriore aspetto la presente invenzione rende disponibile un assieme comprendente un impianto endosseo ed una protesi dentaria fissabile a detto impianto endosseo, in cui detto impianto endosseo ? realizzato secondo la variante realizzativa di impianto endosseo descritta sopra.
In una forma preferita di realizzazione, l?assieme comprende, inoltre, un elemento di fissaggio intermedio tra detto impianto endosseo e detta protesi dentaria.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell?invenzione risulteranno evidenti dalla lettura della descrizione seguente fornita a titolo esemplificativo e non limitativo, con l?ausilio delle figure illustrate nelle tavole allegate, di cui:
- Figura 1: illustra in vista schematica un impianto dentale che utilizza un impianto endosseo secondo una preferita forma realizzativa dell?invenzione;
- Figura 2: illustra una vista esplosa e sezionata dell?impianto dentale di figura 1;
- Figura 3: illustra un utensile utilizzabile per l?applicazione di un impianto dentale e/o in un impianto endosseo secondo l?invenzione;
- Figura 4: illustra una particolare ingrandito di figura 2 che mostra l?impianto endosseo secondo una preferita forma realizzativa dell?invenzione;
- Figura 5: illustra una vista esplosa dell?impianto endosseo di figura 4 isolato dal resto ed in una posizione operativa non espansa;
- Figura 6: illustra una vista in sezione dell?impianto endosseo di figura 5;
- Figura 7: illustra l?impianto endosseo di figura 5 in una posizione operativa espansa;
- Figura 8: illustra una vista in sezione dell?impianto endosseo di figura 7;
- Figure 9 e 10: illustrano fasi successive di posizionamento dell?impianto endosseo di figura 5 in accordo ad una prima tipologia di applicazione;
- Figure da 11 a 15: illustrano fasi successive di posizionamento dell?impianto endosseo di figura 5 in accordo ad una seconda tipologia di applicazione;
- Figura 16: illustra una variante realizzativa dell?impianto endosseo di figura 5;
- Figura 17: illustra una vista in sezione dell?impianto endosseo di figura 16;
- Figure da 18 a 21: illustrano fasi successive di posizionamento dell?impianto endosseo di figura 16 in accordo ad una seconda tipologia di applicazione;
- Figura 22: illustra un?altra variante realizzativa dell?impianto endosseo di figura 5;
- Figura 23: illustra una vista in sezione dell?impianto endosseo di figura 22.
Con riferimento alle figure da 2 a 8 ? descritto in seguito un impianto endosseo 10 per un impianto dentale 1 secondo una preferita forma realizzativa dell?invenzione.
Un impianto dentale 1 ottenuto mediante l?utilizzo di un impianto endosseo 10, noto anche come vite endossea, secondo l?invenzione ? mostrato a titolo di esempio con riferimento alle figure 1 e 2. L?impianto dentale 1 comprende, preferibilmente, una protesi dentaria 4 e l?impianto endosseo 10 inserito nell?osso O della mandibola o della mascella, nel seguito indicato anche con osso O per semplicit? espositiva. La protesi dentaria 4, o sostituto protesico o corona dentale, rappresenta la parte visibile che sostituisce il dente mancante e viene opportunamente fissata all?impianto endosseo 10 per realizzare l?impianto dentale 1.
Secondo la forma realizzativa illustrata nelle figure, la protesi dentaria 4 viene preferibilmente fissata all?impianto endosseo 10 tramite l?utilizzo di un elemento intermedio 6, noto anche come abutment o componente transmucosa, come mostrato in figura 2.
In varianti realizzative preferite, la protesi dentaria pu? essere fissata direttamente all?impianto endosseo.
L?impianto endosseo 10 secondo l?invenzione comprende, preferibilmente, un corpo principale 12 a sviluppo longitudinale lungo un asse principale X, come mostrato meglio nelle figure 5 e 6.
Il corpo principale 12 comprende una superficie esterna 14 atta ad essere posta a contatto con una corrispondente porzione di superficie ossea O1 dell?osso O, come mostrato in figura 4.
Preferibilmente, la superficie esterna 14 del corpo principale 12 presenta una filettatura atta ad impegnarsi, avvitandosi, sulla porzione di superficie ossea O1 dell?osso O.
Il corpo principale 12 comprende, preferibilmente, una prima estremit? 20 atta ad essere inserita nell?osso O ed una seconda estremit? 22, opposta alla prima estremit? 20, atta a ricevere la protesi dentaria 4.
Secondo un aspetto della presente invenzione, il corpo principale 12 comprende almeno una porzione espandibile 30 atta a consentire l?allontanamento di almeno una porzione 14A della superficie esterna 14 dall?asse principale X e portarsi, pertanto, in una posizione operativa espansa, come mostrato ad esempio nelle figure 7, 8, 10 e 15. Si noti che l?entit? di espansione come appare nelle figure ? volutamente esagerata per semplicit? descrittiva. Nella realt?, l?effettiva espansione sar? di lieve entit?, ad esempio dell?ordine di qualche decimo di millimetro.
Secondo un altro aspetto della presente invenzione, l?impianto endosseo 10 comprende mezzi di espansione 40 inseribili nel corpo principale 12 atti a consentire detto allontanamento di almeno una porzione 14A della superficie esterna 14 dall?asse principale X.
Nella forma realizzativa illustrata nelle figure, i mezzi di espansione 40 comprendono una vite di espansione 42 provvista di filettatura esterna 42A ed il corpo principale 12 comprende un foro 44 che si estende lungo l?asse principale X. Il foro 44 comprende almeno una porzione di madrevite 46 atta a ricevere la vite di espansione 42. Preferibilmente, la porzione di madrevite 46 interessa il foro 44 per tutta la sua estensione. L?azione di avvitamento della vite di espansione 42 all?interno del foro 44 determina l?allontanamento di detta almeno una porzione 14A della superficie esterna 14 dall?asse principale X, come mostrato nelle figure 7, 8, 10 e 15.
Il foro 44 preferibilmente sfocia sulla superficie esterna 14 del corpo principale in una zona compresa tra la seconda estremit? 22 e la prima estremit? 20 del corpo principale 12, preferibilmente in corrispondenza della prima estremit? 20.
Preferibilmente, la vite di espansione 42 presenta una testa di azionamento 42B conformata per l?impiego di un utensile di avvitamento U, ad esempio l?utensile U mostrato in figura 3. In una preferita forma realizzativa, la testa di azionamento 42B della vite di espansione 42 presenta una sede esagonale e l?utensile U sar? preferibilmente provvisto di una testa esagonale U1 (utensile tipo brugola).
Il foro 44 ? preferibilmente costituito da un foro passante che si estende completamente dalla prima 20 alla seconda estremit? 22 del corpo principale 12.
In varianti realizzative, il foro di ricevimento della vite di espansione potr? essere preferibilmente costituito da un foro cieco che si estende principalmente dalla seconda estremit? verso la prima estremit? del corpo principale.
Preferibilmente, la porzione espandibile 30 ? definita in corrispondenza della prima estremit? 20 del corpo principale 12.
La porzione espandibile 30 ? preferibilmente definita da alette espandibili 30A della prima estremit? 20.
In varianti realizzative, tuttavia, la porzione espandibile potr? essere definita in corrispondenza di qualsiasi altra parte lungo l?estensione del corpo principale che possa essere posta a contatto con l?osso O, come mostrato in figura 4.
Inoltre, preferibilmente, il materiale con cui ? realizzato il corpo principale 12 comprende almeno una porzione realizzata in materiale elasticamente cedevole almeno in corrispondenza della porzione espandibile 30. Preferibilmente, il corpo principale ? realizzato in titanio.
Il corpo principale 12 secondo la forma realizzativa mostrata nelle figure presenta nel suo complesso, preferibilmente, una forma sostanzialmente cilindrica, per facilitare le operazioni di fissaggio/avvitamento all?osso O. In varianti realizzative il corpo principale potr? avere forme differenti, ad esempio una forma tronconica leggermente rastremata verso la sua prima estremit?.
Alla seconda estremit? 22 del corpo principale 12 sono associati, preferibilmente, mezzi di connessione 50 per la connessione della protesi dentaria 4, come mostrato in figura 2. Pi? preferibilmente, come detto sopra, la protesi dentaria 4 viene fissata all?impianto endosseo 10 tramite l?utilizzo di un elemento intermedio 6 (abutment).
I mezzi di connessione 50 comprendono, preferibilmente, una vite di fissaggio 52 per il fissaggio dell?elemento intermedio 6 all?impianto endosseo 10. Preferibilmente, la vite di fissaggio 52 (fig. 2) comprende una porzione filettata 52A atta ad impegnarsi con la parte superiore del foro 44 del corpo principale 12. Ovviamente, la parte superiore del foro 44 sar? definita da una porzione di madrevite atta a ricevere la porzione filettata 52A della vite di fissaggio 52.
Si noti che l?elemento intermedio 6 e la vite di fissaggio 52 qui illustrati rappresentano una delle possibili metodologie di fissaggio secondo le tecniche note e per questo non verranno qui descritti nel dettaglio.
In una preferita forma realizzativa, la vite di fissaggio 52 presenta una testa di azionamento 52B conformata per l?impiego di un utensile di avvitamento. Pi? preferibilmente, la testa di azionamento 52B della vite di fissaggio 52 presenta una sede esagonale e potr? essere pertanto azionata mediante il medesimo utensile U utilizzato per l?azionamento della vite di espansione 42 (utensile tipo brugola).
Per favorire il fissaggio sicuro dell?elemento intermedio 6 all?impianto endosseo 10 inoltre, preferibilmente, i mezzi di connessione 50 comprendono mezzi anti-rotazione 54 per l?elemento intermedio 6.
I mezzi anti-rotazione 54 comprendono preferibilmente una porzione 22A della seconda estremit? 22 del corpo principale 12 di forma non circolare, preferibilmente una forma esagonale, e l?elemento intermedio 6 presenta una rispettiva porzione 6A di forma non circolare atta ad impegnarsi con detta porzione 22A non circolare della seconda estremit? 22 del corpo principale 12 Con riferimento alle figure 9 e 10 si descrive nel seguito un vantaggioso utilizzo dell?impianto endosseo 10 secondo l?invenzione.
La prima fase prevede la realizzazione di una sede S in corrispondenza dell?osso mandibolare o mascellare O, vale a dire un intervento chirurgico da parte di un dentista che prevede l?incisione della gengiva V e la realizzazione/fresatura della sede S. La sede S ? costituita tipicamente da un foro sostanzialmente cilindrico.
Successivamente, l?impianto endosseo 10 viene inserito e fissato nella sede S, come mostrato in figura 10. Tale processo prevede l?avvitamento del corpo principale 12 nella sede S e l?avvitamento della vite di espansione 42 nel foro 44 del corpo principale 12.
Secondo una prima forma realizzativa, il corpo principale 12 viene dapprima inserito/avvitato nella sede S e successivamente la vite di espansione 42 viene inserita/avvitata nel foro 44 del corpo principale 12. L?inserimento della vite di espansione 42 nel foro 44 del corpo principale 12 determina l?espansione della superficie esterna 14 del corpo principale 12, nella forma realizzativa illustrata preferibilmente l?espansione delle alette espandibili 30A della prima estremit? 20 del corpo principale 12. Tale operazione di espansione consente il bloccaggio sicuro del corpo principale 12 nella sede S.
In una forma realizzativa alternativa, la vite di espansione 42 viene dapprima parzialmente inserita/avvitata nel foro 44 del corpo principale 12, il corpo principale 12 con la vite di espansione 42 vengono quindi inseriti/avvitati nella sede S e successivamente la vite di espansione 42 viene ulteriormente inserita/avvitata nel foro 44 del corpo principale 12 fino alla posizione finale desiderata.
Dopo il suo posizionamento, l?impianto endosseo 10 viene mantenuto in loco per un lasso di tempo, ad esempio qualche mese, durante il quale subir? il processo di integrazione nel tessuto osseo, o osteointegrazione.
Durante tale fase, l?impianto endosseo 10 viene preferibilmente protetto nella zona gengivale mediante l?applicazione di una vite di copertura 80, o vite di guarigione, mostrata in figura 10.
Allo scadere del lasso di tempo prefissato, il paziente viene sottoposto al controllo di valutazione della stabilit? raggiunta dall?impianto endosseo 10 per poter procedere all?unione dell?elemento intermedio 6 (abutment) e della protesi dentaria 4.
Secondo un aspetto vantaggioso della presente invenzione, qualora l?esito del controllo evidenzi una insufficiente stabilit? dell?impianto endosseo 10 sar? sufficiente accedere alla vite di espansione 42 azionandola/avvitandola in modo da espandere ulteriormente la superficie esterna 14 del corpo principale 12 per ritrovare una nuova posizione stabile del corpo principale 12 nella sede S.
Dopo tale operazione non invasiva e veloce, l?impianto endosseo 10 viene mantenuto in loco per un nuovo lasso di tempo per continuare il processo di osteointegrazione.
Se necessario l?operazione di ri-stabilizzazione potr? essere ripetuta fino al raggiungimento della stabilit? desiderata per l?impianto endosseo 10.
? evidente che la metodologia di posizionamento di impianto endosseo sopra descritta permette di conseguire la migliore stabilit? possibile nel processo di osteointegrazione riducendo al minimo, o addirittura eliminando, la necessit? di interventi chirurgici per il ripristino della stabilit? dell?impianto endosseo, come avviene invece nei sistemi di tipo noto.
Con riferimento alle figure da 11 a 15 si descrive nel seguito un ulteriore vantaggioso utilizzo dell?impianto endosseo 10 secondo l?invenzione.
In particolare, ? mostrata e descritta la metodologia di utilizzo dell?impianto endosseo 10 in una tecnica di rialzo di seno.
Tale soluzione, come noto, viene utilizzata qualora il tessuto osseo O risulti insufficiente per garantire l?adeguato sostegno funzionale per l?impianto endosseo 10. In figura 11 ? mostrato l?osso mascellare O avente una dimensione ridotta ed inadatto, pertanto, a ricevere un impianto endosseo 10 in tutta la sua lunghezza. ? richiesto pertanto un ripristino del volume osseo per poter posizionare l?impianto endosseo 10, come descritto in seguito. In figura son anche mostrati la gengiva V e la membrana sinusale M che avvolgono l?osso O.
La prima fase prevede la realizzazione di una sede S passante in corrispondenza dell?osso O, vale a dire l?incisione della gengiva V e la realizzazione/fresatura della sede S, preferibilmente un foro cilindrico (figura 12). La realizzazione della sede S viene effettuata preservando l?integrit? della membrana M.
Si procede quindi con l?inserimento/avvitamento del corpo principale 12 dell?impianto endosseo 10 nella sede S. Durante l?inserimento, si ottiene lo scollamento della membrana M, come mostrato in figura 13. Durante tale fase di inserimento, preferibilmente, il corpo principale 12 viene inserito nella sede S senza la presenza della vite di espansione 42 e, qualora presente, quest?ultima viene opportunamente svitata/tolta.
Segue una fase di introduzione di un materiale osteoconduttore H che avviene mediante l?iniezione lungo il foro 44 del corpo principale 12 di detto materiale H, come indicato schematicamente in figura 14. Il materiale H fuoriuscendo dalla prima estremit? 20 del corpo principale 12 va a riempire la zona tra membrana M ed osso O ripristinando il volume osseo.
A scopo illustrativo, con riferimento alle figure 14A e 14B ? mostrata una preferita modalit? di introduzione del materiale osteoconduttore H. Si utilizza, allo scopo, una siringa di iniezione T comprendente il materiale H da iniettare ed un elemento di giunto G. L?elemento di giunto G comprende preferibilmente una zona filettata esternamente G1 atta ad essere avvitata al foro filettato 44 del corpo principale 12.
Una volta ripristinato il volume osseo tra membrana M ed osso O, la vite di espansione 42 viene quindi inserita/avvitata nel foro 44 del corpo principale 12 (figura 15). L?inserimento della vite di espansione 42 nel foro 44 del corpo principale 12 determina l?espansione della superficie esterna 14 del corpo principale 12, secondo quanto descritto in precedenza, per consentire il bloccaggio sicuro del corpo principale 12 nella sede S.
Seguir? la fase post-operatoria per il consolidamento l?impianto endosseo 10 secondo quanto descritto in precedenza. Se necessario, inoltre, potranno essere effettuate le successive operazioni di avvitamento della vite di espansione 42 per migliorare e ripristinare la stabilit? dell?impianto endosseo.
La metodologia di rialzo di seno che utilizza l?impianto endosseo 10 secondo l?invenzione consente, vantaggiosamente, di effettuare in un unico intervento l?inserimento dell?impianto 10 ed il ripristino del volume osseo mediante scollamento della membrana (rialzo di seno).
Con riferimento alle figure 16 e 17 si descrive nel seguito una forma realizzativa di un impianto endosseo 110 secondo un altro aspetto della presente invenzione che consente anch?esso, vantaggiosamente, di effettuare in un unico intervento l?inserimento dell?impianto ed il ripristino del volume osseo mediante scollamento della membrana (rialzo di seno). Parti componenti corrispondenti o equivalenti alla prima forma realizzativa precedentemente descritta sono identificate dagli stessi numeri di riferimento.
L?impianto endosseo 110 comprende, preferibilmente, un corpo principale 112 a sviluppo longitudinale lungo un asse principale X.
Il corpo principale 112 comprende una superficie esterna 114 atta ad essere posta a contatto con una corrispondente porzione di superficie ossea dell?osso ove deve essere posizionato.
Preferibilmente, la superficie esterna 114 del corpo principale 112 presenta una filettatura atta ad impegnarsi, avvitandosi, sulla porzione di superficie ossea dell?osso.
Il corpo principale 112 comprende, preferibilmente, una prima estremit? 120 atta ad essere inserita nell?osso ed una seconda estremit? 122, opposta alla prima estremit? 120, atta a ricevere una protesi dentaria.
Secondo un aspetto della presente invenzione, l?impianto endosseo 110 comprende un foro passante 144 che si estende dalla seconda estremit? 122 verso la prima estremit? del corpo principale 112 ed il foro 144 passante sfocia verso l?esterno del corpo principale in una zona compresa tra la seconda estremit? 122 e la prima estremit? 120.
Preferibilmente, come mostrato nelle figure, il foro passante 144 sfocia sulla superficie esterna 114 del corpo principale 112 e pi? preferibilmente in prossimit? della prima estremit? del corpo principale 112.
Preferibilmente, la parte superiore del foro passante 144 sar? provvista di una porzione di madrevite atta a ricevere la porzione filettata 52A della vite di fissaggio 52 dell?elemento intermedio 6 (conformemente a quanto descritto in precedenza).
L?impianto endosseo 110 comprende inoltre, preferibilmente, mezzi anti-rotazione 54 per favorire il fissaggio sicuro dell?elemento intermedio 6. I mezzi anti-rotazione 54 comprendono preferibilmente una porzione 22A della seconda estremit? 122 del corpo principale 12, secondo quanto descritto precedentemente.
Con riferimento alle figure da 18 a 21 si descrive nel seguito un vantaggioso utilizzo dell?impianto endosseo 110 secondo tale forma realizzativa dell?invenzione per una tecnica di rialzo di seno.
In figura 18 ? mostrato l?osso mandibolare o mascellare O avente una dimensione ridotta ed inadatto, pertanto, a ricevere un impianto endosseo 110 in tutta la sua lunghezza. ? richiesto pertanto un ripristino del volume osseo per poter posizionare l?impianto endosseo 110.
La prima fase prevede la realizzazione di una sede S passante in corrispondenza dell?osso O, vale a dire l?incisione della gengiva V e la realizzazione/fresatura della sede S, preferibilmente un foro cilindrico (figura 19). La realizzazione della sede S viene effettuata preservando l?integrit? della membrana M.
Si procede quindi con l?inserimento/avvitamento del corpo principale 112 dell?impianto endosseo 110 nella sede S. Durante l?inserimento, si ottiene lo scollamento della membrana M, come mostrato in figura 20.
Segue una fase di introduzione di un materiale osteoconduttore H che avviene mediante l?iniezione lungo il foro 144 del corpo principale 112 di detto materiale H. Il materiale H fuoriuscendo dalla prima estremit? 120 del corpo principale 112 va a riempire la zona tra membrana M ed osso O ripristinando il volume osseo (figura 21).
Seguir? la fase post-operatoria per il consolidamento l?impianto endosseo 10.
La metodologia di rialzo di seno che utilizza l?impianto endosseo 110 secondo l?invenzione consente, vantaggiosamente, di effettuare in un unico intervento l?inserimento dell?impianto 110 ed il ripristino del volume osseo mediante scollamento della membrana (rialzo di seno).
Con riferimento alle figure 22 e 23 ? mostrata una variante realizzativa di un impianto endosseo 210 secondo l?invenzione che differisce dalla forma realizzativa mostrata e descritta con riferimento alle figure 16 e 17 per il solo fatto che il foro passante 244 sfocia verso l?esterno del corpo principale 212 proprio in corrispondenza della prima estremit? 220.
L?impianto endosseo 210 secondo tale forma realizzativa potr? essere vantaggiosamente utilizzato in una tecnica di rialzo di seno analogamente a quanto descritto in precedenza.
Da quanto descritto sopra, risulta evidente come l?impianto endosseo dell?invenzione permetta la realizzazione di impianti dentali che riduce al minimo i disagi per il paziente rispetto alle tecniche di tipo noto.
Si intende comunque che quanto sopra descritto ha valore esemplificativo e non limitativo, pertanto eventuali varianti di dettaglio che si rendessero necessarie per ragioni tecniche e/o funzionali, si considerano sin da ora rientranti nel medesimo ambito protettivo definito dalle sotto riportate rivendicazioni.

Claims (12)

RIVENDICAZIONI
1) Impianto endosseo (10) per un impianto dentale (1), detto impianto endosseo (10) comprendendo un corpo principale (12) a sviluppo longitudinale lungo un asse principale (X) e detto corpo principale (12) comprendendo una superficie esterna (14) atta ad essere posta a contatto con una corrispondente porzione di superficie ossea (O1) di un osso mandibolare o mascellare (O) in cui detto impianto endosseo (10) pu? essere inserito, detto corpo principale (12) comprendendo una prima estremit? (20) atta ad essere inserita in detto osso mandibolare o mascellare (O) ed una seconda estremit? (22), opposta a detta prima estremit? (20), per il fissaggio di una protesi dentaria (4); caratterizzato dal fatto che detto corpo principale (12) comprende almeno una porzione espandibile (30) atta a consentire l?allontanamento di almeno una porzione (14A) di detta superficie esterna (14) da detto asse principale (X) e dal fatto di comprendere mezzi di espansione (40) inseribili in detto corpo principale (12) atti a consentire detto allontanamento.
2) Impianto (10) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto corpo principale (12) comprende un foro (44) che si estende lungo detto asse principale (X) e detto foro (44) comprende almeno una porzione di madrevite (46), detti mezzi di espansione (40) comprendendo una vite di espansione (42) inseribile in detto foro (44) di detto corpo principale (12) e provvista di filettatura esterna (42A) atta ad impegnarsi con detta porzione di madrevite (46) in modo tale che l?avvitamento di detta vite (42) determina detto allontanamento di detta almeno una porzione di detta superficie esterna (14) da detto asse principale (X).
3) Impianto (10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto corpo principale (12) comprende almeno una porzione realizzata in materiale elasticamente cedevole, detto materiale elasticamente cedevole comprendendo preferibilmente titanio.
4) Impianto (10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta almeno una porzione espandibile (30) ? definita in corrispondenza di detta prima estremit? (20) di detto corpo principale (12).
5) Impianto (10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di connessione (50) associati a detta seconda estremit? (22) di detto corpo principale (12) per la connessione di detta protesi dentaria (4).
6) Impianto (10) secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di connessione (50) comprendono una porzione di madrevite (46) atta a ricevere una vite di fissaggio (52) associata a detta protesi dentaria (4).
7) Impianto (10) secondo la rivendicazione 5 o 6, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di connessione (50) comprendono mezzi anti-rotazione (54) per detta protesi dentaria (4).
8) Impianto (10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta superficie esterna (14) di detto corpo principale (12) comprende una porzione filettata atta ad avvitarsi a detto osso mandibolare o mascellare (O) in cui detto impianto (10) endosseo (10) pu? essere inserito.
9) Impianto (10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di avvitamento (U) di detto corpo principale (12) a detto osso mandibolare o mascellare (O).
10) Impianto (10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 2 a 9, caratterizzato dal fatto che detto foro (44) ? un foro passante (44) che si estende da detta prima a detta seconda estremit? (22) di detto corpo principale (12) e preferibilmente sfocia su detta superficie esterna (14) di detto corpo principale (12).
11) Impianto endosseo (10, 110; 210) per un impianto dentale (1), detto impianto endosseo (10, 110; 210) comprendendo un corpo principale (12; 112; 212) a sviluppo longitudinale lungo un asse principale (X) e detto corpo principale (12; 112; 212) comprendendo una superficie esterna (14; 114) atta ad essere posta a contatto con una corrispondente porzione di superficie ossea (O1) di un osso mandibolare o mascellare (O) in cui detto impianto endosseo (10, 110; 210) pu? essere inserito, detto corpo principale comprendendo una prima estremit? (20; 120; 220) atta ad essere inserita in detto osso mandibolare o mascellare (O) ed una seconda estremit? (22; 122), opposta a detta prima estremit? (20; 120; 220), per il fissaggio di una protesi dentaria (4); caratterizzato dal fatto di comprendere almeno un foro passante (44; 144; 244) che si estende da detta seconda estremit? (22; 122) verso detta prima estremit? (20; 120; 220) di detto corpo principale (12; 112; 212) e detto foro passante (44; 144; 244) sfocia verso l?esterno di detto corpo principale (12; 112; 212) in una zona compresa tra detta seconda estremit? (22; 122) e detta prima estremit? (20; 120; 220).
12) Impianto (10, 110; 210) secondo la rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che detto foro passante (44; 144; 244) sfocia su detta superficie esterna (14; 114) di detto corpo principale (12; 112; 212) e/o su detta prima estremit? (20; 120; 220) di detto corpo principale (12; 112; 212).
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Citations (2)

* Cited by examiner, † Cited by third party
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US5611688A (en) * 1994-05-13 1997-03-18 Hanosh; Frederick N. Expanding dental implant and method for its use
CN110025389A (zh) * 2019-04-15 2019-07-19 五邑大学 一种基于差动螺纹传动的膨胀式牙种植装置

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