IT202000027894A1 - Cappuccio protettivo per cartucce di attacchi e/o raccordi per applicazioni oleodinamiche - Google Patents

Cappuccio protettivo per cartucce di attacchi e/o raccordi per applicazioni oleodinamiche Download PDF

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IT202000027894A1
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cap
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protective cap
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bush
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IT102020000027894A
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Marco Neri
Rocco Ferrara
Luigi Canzi
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Faster Srl
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    • F16ENGINEERING ELEMENTS AND UNITS; GENERAL MEASURES FOR PRODUCING AND MAINTAINING EFFECTIVE FUNCTIONING OF MACHINES OR INSTALLATIONS; THERMAL INSULATION IN GENERAL
    • F16LPIPES; JOINTS OR FITTINGS FOR PIPES; SUPPORTS FOR PIPES, CABLES OR PROTECTIVE TUBING; MEANS FOR THERMAL INSULATION IN GENERAL
    • F16L55/00Devices or appurtenances for use in, or in connection with, pipes or pipe systems
    • F16L55/10Means for stopping flow from or in pipes or hoses
    • F16L55/115Caps
    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
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    • F16LPIPES; JOINTS OR FITTINGS FOR PIPES; SUPPORTS FOR PIPES, CABLES OR PROTECTIVE TUBING; MEANS FOR THERMAL INSULATION IN GENERAL
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Description

Domanda di brevetto per invenzione industriale dal titolo:
?CAPPUCCIO PROTETTIVO PER CARTUCCE DI ATTACCHI E/O RACCORDI PER APPLICAZIONI OLEODINAMICHE?
Descrizione
CAMPO TECNICO
La presente invenzione si colloca nel campo degli attacchi e/o raccordi per applicazioni oleodinamiche. In particolare, la presente invenzione trova applicazione preferibilmente ma non esclusivamente nel caso delle cartucce femmina di attacchi e/o raccordi per applicazioni oleodinamiche. In dettaglio, la presente invenzione ? relativa a un cappuccio protettivo per cartucce del tipo suddetto, detto cappuccio essendo atto a prevenire l?infiltrazione di sporco o impurit? all?interno della detta cartuccia.
STATO DELL?ARTE
Sono noti nello stato della tecnica e ampiamente utilizzati attacchi rapidi per il collegamento reciproco, tramite tubazioni flessibili, di circuiti idraulici. Ad esempio, sono noti e ampiamente utilizzati in campo agricolo attacchi rapidi di tipo maschio e femmina per il collegamento reciproco dei circuiti idraulici rispettivamente di una trattrice principale e di un attrezzo. In particolare, tra gli innesti pi? largamente utilizzati in campo agricolo, sono particolarmente apprezzati quelli di tipo ?push-pull?, laddove il collegamento e lo scollegamento degli innesti femmina (solitamente applicati alla trattrice) e maschio (applicati solitamente alle tubazioni flessibili dell?attrezzo) vengono ottenuti mediante azioni rispettivamente di spinta (per il collegamento) e trazione (per lo scollegamento). Inoltre, gli innesti femmina e maschio degli attacchi rapidi sono conformati in modo tale per cui il collegamento meccanico (ad esempio mediante spinta, solitamente sull?innesto maschio, nel caso di attacchi push-pull) degli innesti femmina e maschio si traduce nel posizionamento automatico dei rispettivi gruppi valvolari in posizione di apertura (e quindi nel collegamento idraulico, per cui ? possibile il flusso del fluido, in genere olio idraulico, tra i due innesti femmina e maschio), mentre lo scollegamento (mediante trazione, solitamente sull?innesto maschio, nel caso di attacchi push-pull) degli innesti femmina e maschio si traduce nel riposizionamento automatico dei gruppi valvolari femmina e maschio nelle rispettive posizioni di chiusura (in cui i circuiti idraulici sono chiusi e separati e non ? possibile il flusso di fluido tra i due innesti femmina e maschio).
Inoltre, nelle applicazioni pi? comuni, gli innesti femmina sono, come anticipato, fissati alla macchina operatrice principale (la trattrice nel caso di applicazioni in campo agricolo) a definire la parte terminale del circuito idraulico della macchina operatrice o trattrice, mentre gli innesti maschio sono collegati alle tubazioni flessibili dell?applicazione o attrezzo da movimentare, a definire la parte terminale delle dette tubazioni flessibili.
In particolare, sono note soluzioni in cui pi? cartucce femmina sono alloggiate ognuna in una sede di alloggiamento definita da un blocco principale, questa essendo la ragione per cui, in questo caso, gli innesti vengono identificati anche come ?cartucce?.
E? nota tra gli operatori l?esigenza o almeno opportunit? di proteggere gli innesti, sia di tipo femmina che di tipo maschio, quando non utilizzati, e quindi quando non impegnati da un innesto di tipo maschio e rispettivamente di tipo femmina. Detta esigenza deriva in particolare dai problemi concreti e pi? volte confermati derivanti dall?infiltrazione accidentale di sporco, impurit? e/o detriti, in particolare sabbia, terra, corpuscoli solidi e detriti simili, laddove detti problemi comprendono, non raramente, il blocco delle parti mobili dell?innesto, e quindi la perdita delle funzionalit? dell?innesto stesso.
In particolare, l?esperienza pratica ha dimostrato che lo sporco e/o i detriti che si depositano sull?innesto in condizione di riposo (innesto non collegato) possono effettivamente essere spinti nella cavit? durante il collegamento idraulico dell?innesto, con il rischio non trascurabile di funzionamenti impropri (chiusura non perfetta con perdite di fluido) o addirittura di messa fuori uso dell?innesto dovuti alla presenza di sporco e/o detriti e/o impurit?, e quindi di dover ricorrere a operazioni straordinarie di manutenzione (in particolare di pulizia) comunque costose, se non addirittura alla sostituzione dell?innesto.
Per superare o almeno limitare i problemi di cui sopra sono stati sviluppati, proposti e utilizzati cappucci protettivi atti a impedire o almeno limitare l?infiltrazione di detriti negli innesti.
I cappucci protettivi di tipo noto, tuttavia, presentano problemi e svantaggi che la titolare della presente domanda ha inteso superare o almeno limitare mediante la presente invenzione.
Tra le soluzioni note sono ampiamente utilizzate quelle che prevedono la protezione degli innesti mediante sportellini mobili, spesso girevoli, e commutabili tra una prima posizione in cui impediscono l?accesso all?innesto (impedendone quindi anche il collegamento meccanico e idraulico) e una seconda posizione in cui al contrario rendono possibile l?accesso all?innesto (rendendone possibile anche il collegamento meccanico idraulico).
In particolare, i cappucci protettivi secondo l?arte nota di un primo tipo richiedono, per poter eseguire le operazioni di collegamento, la commutazione manuale (da parte di un operatore) dello sportellino dalla posizione di chiusura in quella di apertura, laddove al contrario i cappucci di questo tipo prevedono la commutazione in automatico (solitamente grazie all?azione di una molla) dello sportellino dalla posizione di apertura quando non pi? sottoposto all?azione manuale dell?operatore. Ovviamente, i cappucci protettivi secondo l?arte nota di questo primo tipo complicano le operazioni di collegamento idraulico in quanto l?operatore ? costretto a mantenere manualmente lo sportellino in posizione di apertura, laddove quindi l?operatore ? costretto a utilizzare una sola mano per le operazioni di collegamento vere e proprie, in particolare per agire in spinta sull?innesto, ad esempio nel caso l?operatore sia chiamato a collegare un innesto maschio di una attrezzatura a un innesto femmina di una trattrice.
Al contrario, cappucci protettivi a sportello mobile secondo l?arte nota e di un secondo tipo richiedono che l?operatore agisca manualmente sullo sportellino sia per commutarlo dalla posizione di chiusura in quella di apertura che per commutarlo dalla posizione di apertura in quella di chiusura. Ovviamente, nel caso di cappucci protettivi di questo secondo tipo, l?operatore, per le operazioni di collegamento vere e proprie, ha a disposizione entrambe le mani in quanto lo sportellino, una volta commutato nella posizione di apertura, rimane nella detta posizione di apertura. Tuttavia, i cappucci protettivi di questo secondo tipo comportano il rischio che l?operatore, una volta scollegato l?innesto, si dimentichi di ricommutare lo sportellino dalla posizione di apertura in quella di chiusura.
Inoltre, va considerato che i cappucci con sportellino mobile secondo l?arte nota, sia del primo tipo che del secondo tipo, sono soggetti a usura e a perdita progressiva di funzionalit?. Ad esempio, nei cappucci protettivi del primo tipo, la perdita di funzionalit? si manifesta molto spesso nella perdita progressiva della funzione di commutazione automatica dalla posizione di apertura in quella di chiusura.
E ancora, i cappucci secondo l?arte nota con sportellino commutabile presentano l?ulteriore problema della perdita progressiva della tenuta tra sportellino e parte fissa, col rischio quindi di infiltrazioni anche con lo sportellino in posizione di chiusura.
Infine, sono noti cappucci protettivi comprensivi di una membrana flessibile che definisce un?apertura conformata ad esempio a croce, laddove durante le operazioni di collegamento la membrana viene deformata elasticamente dalla conformazione di chiusura in quella di apertura per poi ritornare alla conformazione originale di chiusura dopo che l?innesto ? stato scollegato.
Cappucci di questo tipo comportano per? il problema della perdita progressiva di elasticit? da parte della membrana, esposta a agenti atmosferici anche molto avversi, laddove la perdita di flessibilit? comporta in alcuni casi la rottura della membrana stessa o comunque il fatto che la membrana tende a non riassumere la conformazione di chiusura.
DESCRIZIONE DELLA PRESENTE INVENZIONE
Lo scopo primario della presente invenzione ? quindi quello di mettere a disposizione una soluzione che permetta una protezione adeguata degli innesti, in particolare ma non esclusivamente degli innesti femmina e maschio del tipo ?pushpull?, e che permetta di superare o almeno minimizzare i problemi e gli svantaggi riscontrati nelle soluzioni secondo l?arte nota finalizzate a evitare o almeno ridurre il rischio di infiltrazioni di sporco e/o impurit? in genere.
In particolare, uno scopo della presente invenzione ? quello di mettere a disposizione una soluzione del tipo suddetto che, pur offrendo una adeguata protezione dell?innesto, non complichi le operazioni di collegamento idraulico, un ulteriore scopo della presente invenzione essendo anzi quello di mettere a disposizione una protezione del tipo suddetto che permetta il collegamento idraulico dell?innesto sostanzialmente secondo le stesse modalit? di connessione attuabili in assenza delle detta protezione.
Rientra inoltre tra gli scopi della presente invenzione quello di mettere a disposizione una protezione del tipo suddetto che sia applicabile a innesti di tipo diverso e di dimensioni diverse senza richiedere modifiche n? della protezione e nemmeno degli innesti, che sia caratterizzata da costi contenuti, nonch? realizzabile e installabile mediante operazioni semplici e veloci, e quindi a costi contenuti.
In considerazione sia degli scopi di cui sopra che dell?esigenza sempre pi? percepita di proteggere adeguatamente innesti di tipi diversi, la presente invenzione ha per oggetto un cappuccio protettivo secondo la rivendicazione 1, laddove ulteriori forme di realizzazione del cappuccio protettivo secondo la presente invenzione sono definite dalle rivendicazioni dipendenti.
Secondo una forma di realizzazione descritta, un cappuccio protettivo per cartucce idrauliche di tipo femmina o maschio comprende una flangia atta a essere disposta in posizione fissa rispetto a una detta cartuccia di tipo femmina o di tipo maschio, laddove detta flangia definisce un?apertura in modo da permettere, nella detta posizione fissa, l?impegno di detta cartuccia di tipo femmina o di tipo maschio da parte di una cartuccia di tipo maschio o rispettivamente di tipo femmina, laddove detto cappuccio comprende un tappo commutabile rispetto a detta flangia tra una prima posizione di chiusura in cui la detta apertura ? ostruita dal detto tappo e una seconda posizione di apertura in cui detta apertura non ? ostruita dal detto tappo; laddove la commutazione di detto tappo da detta prima posizione di chiusura in detta seconda posizione di apertura si traduce nel blocco in automatico di detto tappo in detta seconda posizione di apertura, e laddove lo sblocco di detto tappo si traduce nella commutazione in automatico di detto tappo dalla detta seconda posizione di apertura nella detta prima posizione di chiusura.
Secondo una forma di realizzazione descritta, detto tappo ? commutabile per rotazione tra dette prima posizione di chiusura e seconda posizione di apertura rispetto ad un asse di rotazione predefinito.
Secondo una forma di realizzazione descritta, detto cappuccio protettivo comprende primi mezzi elastici, laddove la commutazione per rotazione di detto tappo dalla detta prima posizione di chiusura nella detta seconda posizione di apertura avviene contro la resistenza elastica di detti primi mezzi elastici, e laddove la commutazione in automatico per rotazione di detto tappo da detta seconda posizione di apertura nella detta prima posizione di chiusura ? dovuta alla spinta elastica generata da detti primi mezzi elastici.
Secondo una forma di realizzazione descritta, detti primi mezzi elastici comprendono una prima molla elicoidale, laddove quindi la commutazione per rotazione di detto tappo dalla detta prima posizione di chiusura nella detta seconda posizione di apertura avviene contro la resistenza elastica torsionale di detta prima molla elicoidale, e laddove la commutazione in automatico di detto tappo da detta seconda posizione di apertura nella detta prima posizione di chiusura ? dovuta alla spinta elastica torsionale generata da detta prima molla elicoidale.
Secondo una forma di realizzazione descritta, detto cappuccio comprende un primo elemento di impegno e blocco vincolato in rotazione alla detta flangia, laddove detto tappo ? commutabile per rotazione rispetto al detto primo elemento di impegno e blocco, laddove detto primo elemento di impegno e blocco ? commutabile per traslazione lungo una direzione sostanzialmente parallela al detto asse di rotazione di detto tappo tra una prima posizione e una seconda posizione, e laddove la commutazione per rotazione di detto tappo da detta prima posizione di chiusura in detta seconda posizione di apertura si traduce nella commutazione in automatico di detto primo elemento di impegno e blocco da detta prima posizione nella detta seconda posizione, e nel blocco in automatico di detto tappo in detta seconda posizione di apertura.
Secondo una forma di realizzazione descritta, con il detto tappo nella detta seconda posizione di apertura, l?azione in pressione, ad esempio manuale, sul detto primo elemento di impegno e blocco si traduce nella commutazione di detto primo elemento di impegno e blocco da detta seconda posizione in detta prima posizione e nello sblocco di detto tappo e quindi nella commutazione in automatico di detto tappo da detta seconda posizione di apertura in detta prima posizione di chiusura. Secondo una forma di realizzazione descritta, il detto cappuccio protettivo comprende secondi mezzi elastici, laddove la commutazione per rotazione di detto tappo da detta prima posizione di chiusura in detta seconda posizione di apertura si traduce nella commutazione in automatico di detto primo elemento di impegno e blocco da detta prima posizione nella detta seconda posizione contro la resistenza elastica di detti secondi mezzi elastici.
Secondo una forma di realizzazione descritta, detti secondi mezzi elastici comprendono una seconda molla elicoidale.
Secondo una forma di realizzazione descritta, detto primo elemento di impegno e blocco comprende una bussola e un innesto reciprocamente vincolati in modo che detta bussola e detto innesto non sono n? ruotabili n? traslabili una rispetto all?altro, e laddove detto inserto ? almeno parzialmente alloggiato in una prima sede di alloggiamento di detta flangia, e laddove detto primo elemento di impegno e blocco ? vincolato in rotazione alla detta flangia per impegno reciproco di forma e dimensioni di detto inserto e detta sede di alloggiamento.
Secondo una forma di realizzazione descritta, il detto inserto ? conformato a definire una seconda sede di alloggiamento, laddove detta bussola ? almeno parzialmente alloggiata nella detta seconda sede di alloggiamento, e laddove detta bussola e detto inserto sono reciprocamente vincolati in rotazione per impegno reciproco di forma e dimensioni della porzione di detta bussola alloggiata nella detta seconda sede di impegno e detta seconda sede dii impegno.
Secondo una forma di realizzazione descritta, detta bussola si estende attraverso la detta seconda sede di impegno, laddove detta bussola e detto inserto sono vincolati reciprocamente in traslazione per mezzo di un anello elastico che impegna la porzione della detta bussola che sporge dal detto inserto.
Secondo una forma di realizzazione descritta, detta bussola ha conformazione tubolare cava, laddove detto cappuccio comprende una vite di fissaggio alloggiata all?interno della detta bussola e mediante la quale detto primo elemento di impegno pu? essere fissato in una posizione predefinita.
Secondo una forma di realizzazione descritta, detto tappo comprende una porzione tubolare cava all?interno della quale vi ? alloggiato il detto primo elemento di impegno e blocco.
Secondo una forma di realizzazione descritta, detto cappuccio comprende una guarnizione alloggiata in una sede corrispondente definita da detta flangia.
Secondo una forma di realizzazione descritta, con il detto tappo nella detta prima posizione di chiusura una prima superficie sostanzialmente piana di detto tappo ? almeno parzialmente sovrapposta a una seconda superficie sostanzialmente piana di detta flangia da una direzione di osservazione sostanzialmente parallela al detto asse di rotazione.
BREVE DESCRIZIONE DELLE FIGURE
Nel seguito, la presente invenzione verr? chiarita per mezzo della descrizione dettagliata seguente delle forme di realizzazione rappresentate nelle tavole di disegno. La presente invenzione non ? peraltro limitata alle forme di realizzazione descritte nel seguito e rappresentate nelle tavole di disegno; al contrario, rientrano nell?ambito della presente invenzione tutte quelle varianti realizzative delle forme di realizzazione descritte nel seguito e rappresentate nelle tavole di disegno che risulteranno ovvie a quanti esperti nel campo tecnico.
Nelle tavole di disegno:
- la figura 1 mostra una vista in esploso di un cappuccio protettivo secondo una forma di realizzazione;
- le figure 2 e 3 mostrano ognuna una vista prospettica di un cappuccio protettivo secondo una forma di realizzazione;
- la figura 4 mostra una vista prospettica inferiore (dal basso) di un dettaglio del tappo o sportello di un cappuccio protettivo secondo una forma di realizzazione; - la figura 5 mostra una vista prospettica superiore (dall?alto) di un particolare di una flangia di un cappuccio secondo una forma di realizzazione;
- la figura 6 mostra una vista prospettica di una bussola di un cappuccio protettivo secondo una forma di realizzazione;
- la figura 7 mostra una vista prospettica di una molla di un cappuccio protettivo secondo una forma di realizzazione.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELLA PRESENTE INVENZIONE
La presente invenzione trova applicazione particolarmente vantaggiosa quando utilizzata per la protezione di cartucce idrauliche femmina, questa essendo la ragione per cui la presente invenzione verr? descritta nel seguito con eventuale particolare riferimento a cartucce idrauliche femmina.
Le possibili applicazioni della presente invenzione non sono per? limitate alle sole cartucce idrauliche femmina, la presente invenzione essendo al contrario applicabile a innesti idraulici di qualsiasi tipo, sia maschio che femmina.
In figura 1 vi sono rappresentati un cappuccio 100, una flangia 1, una guarnizione 2, un inserto 3, un anello elastico 4, una spina di fermo 5, un tappo o sportellino 6, una prima molla elicoidale 7, una bussola 8, una seconda molla 9, una vite 101, una ranella elastica 110 e un pulsante o coperchietto 150.
La flangia 1 ha conformazione anulare a definire un?apertura passante 10, la flangia 1 essendo quindi destinata a essere disposta in posizione fissa rispetto ad un innesto (non rappresentato) in modo che l?apertura 10 consenta l?accesso all?innesto, in particolare consenta il collegamento dell?innesto (femmina o maschio) da parte di un innesto (femmina o rispettivamente maschio) destinato allo scopo a essere introdotto attraverso l?apertura 10. Per essere disposta nella posizione fissa di cui sopra la flangia 1 comprende una sede 12 atta a essere impegnata da una vite (non rappresentata) secondo modalit? sostanzialmente note e quindi non descritte in dettaglio per ragioni di sintesi.
La guarnizione 2 comprende due porzioni concentriche di cui la porzione interna 20 definisce un?apertura 21, laddove la porzione interna 20 ? destinata ad essere alloggiata nell?apertura 10 della flangia 1 mentre la porzione esterna 22 ? destinata a essere posta a battuta contro la faccia inferiore (nascosta in figura 1) della porzione anulare della flangia 1.
Il tappo o sportellino 6 ? fissato alla flangia 1 e commutabile rispetto alla flangia 1 (secondo modalit? chiarite nel seguito) tra una posizione di chiusura (figura 2) in cui ostruisce le aperture 21 e 10 della guarnizione 2 e rispettivamente della flangia 1 impedendo l?accesso all?innesto, e una posizione di apertura (figura 3) in cui al contrario non ostruisce le aperture 21 e 10 e consente ?accesso all?innesto. Inoltre con il tappo 6 in posizione di chiusura, la faccia inferiore (nascosta in figura 1 e mostrata parzialmente in figura 2) del tappo 6 ? posta a battuta contro la porzione interna 20 della guarnizione 2 in modo da esercitare una leggera pressione sulla guarnizione 2, in questo modo scongiurando l?infiltrazione di sporco e/o detriti attraverso le aperture 21 e 10.
La commutabilit? per rotazione (attorno all?asse R-R) del tappo 6 rispetto alla flangia 1 ? ottenuta per mezzo di una porzione tubolare cava 60 che definisce uno spazio interno 61 nel quale vi sono alloggiati parte della bussola 8, la molla 7, parte della molla 9 e parte della vite 101, laddove anche la bussola 8 ? cava e definisce uno spazio interno 81 nel quale vi sono alloggiate la molla 9 e parte della vite 101. Inoltre la vite 101, con il cappuccio completamente assemblato e disposto in posizione fissa rispetto all?innesto (si veda la descrizione seguente) si estende attraverso la bussola 8 e l?inserto 3 fino a sporgere dalla flangia 1, la parte terminale della vite 101 che sporge dalla flangia 1 essendo destinata a impegnare un supporto fisso, ad esempio lo stesso supporto o blocco (non rappresentato) nel quale vi ? alloggiato l?innesto. Va peraltro considerato che, durante la rotazione del tappo dalla posizione di chiusura in quella di apertura e viceversa dalla posizione di apertura in quella di chiusura, nessuno tra la bussola 8, l?inserto 3 e ovviamente la vite 101 viene trascinato in rotazione dal tappo 6, laddove quindi la commutazione in rotazione del tappo 6 avviene rispetto alla sola flangia 1.
Infatti, la bussola 8 e l?inserto 3 sono reciprocamente solidali sia in rotazione che in traslazione, nel senso che la bussola 8 e l?inserto 3 non possono essere traslati una rispetto all?altro parallelamente all?asse R-R e nemmeno essere ruotati una rispetto all?altro attorno all?asse R-R. A tale scopo, come rappresentato, l?inserto 3 comprende una porzione 30 che definisce un?apertura passante 31 confinata internamente da due superfici piane e reciprocamente opposte e parallele, raccordate da due superfici curve (con concavit? rivolta verso l?interno dell?apertura 31) e reciprocamente opposte. Da parte sua, la bussola 8 comprende una prima porzione di estremit? 80 che si estende attraverso l?apertura 31, laddove la parte terminale libera 81 della bussola 80 sporge in parte all?esterno dell?inserto 3. Detta parte terminale sporgente 81 comprende una scanalatura periferica 82 impegnata dall?anello elastico 4, laddove essendo le dimensioni esterne dell?anello 4 tali da non consentire il passaggio dell?anello 4 attraverso l?apertura 31 dell?inserto 3, l?inserto 3 e la bussola 8 risultano vincolati in traslazione per mezzo dell?anello 4. Inoltre, la porzione di estremit? 80 della bussola 8 comprende due superfici piane e diametralmente opposte 83 (una sola visibile in figura 1) che, con il cappuccio 100 assemblato, sono poste a battuta rispettivamente contro le due superfici piane e opposte che confinano o delimitano internamente l?apertura 31 dell?inserto 3, la bussola 8 e l?inserto 3 essendo quindi vincolati reciprocamente anche in rotazione. In considerazione di quanto chiarito in precedenza, nonch? alla luce della descrizione seguente, l?insieme composto da bussola 8 e inserto 3, e comprensivo eventualmente anche dell?anello elastico 4, verr? eventualmente definito primo elemento di impegno e blocco 200 (figura 6).
Inoltre, la flangia 1 comprende una porzione di impegno 11 che definisce un?apertura passante 120 conformata in modo da alloggiare l?inserto 3 vincolandolo in rotazione per contrasto di forma e dimensioni. Infatti, l?apertura 120 (figura 5), comprende due porzioni diametralmente opposte 130 destinate ognuna ad alloggiare uno di due denti opposti 32 dell?inserto 3, laddove i detti denti opposti 32 si estendono dalla porzione 30 dell?inserto 3, detta porzione 30 essendo confinata (delimitata) esternamente da due superfici piane, opposte e parallele 33 che, con l?inserto 3 alloggiato nell?apertura 120 sono poste ognuna a battuta contro una di due superfici opposte, piane a parallele 19 (dette superfici di polarizzazione della bussola) che delimitano internamente la sede 120, l?elemento di impegno e blocco 200 e la flangia 1 essendo quindi reciprocamente vincolati in rotazione.
Inoltre, anche la porzione 60 del tappo 6 comprende due sedi di impegno diametralmente opposte 64 destinate ognuna a essere alternativamente impegnata e disimpegnata da uno dei due denti opposti 32 dell?inserto 3.
Come rappresentato, lo spazio interno 81 della bussola 8 ? confinato da due superfici cilindriche concentriche, di cui una ha diametro interno sostanzialmente corrispondente al diametro della vite 101, mentre l?altra ha diametro superiore a definire un?intercapedine 84 nella quale vi ? alloggiata la molla 9, laddove le due porzioni concentriche sono raccordate da una prima spalla 85 con conformazione in pianta (seconda una vista da una direzione parallela all?asse R-R, e quindi dall'alto in figura 1) a corona circolare. La molla 9 alloggiata nell?intercapedine 84 ? sottoposta a pressione per contrasto tra la spalla 85 e una seconda spalla opposta 160 definita dalla vite 101 e avente conformazione simile a quella della spalla 85, laddove quindi la molla 9 esercita una spinta elastica (verso il basso rispetto alle figure 2 e 3) contro la bussola 8 (e quindi contro l?elemento 200). La bussola 8 definisce inoltre una sede 86 che si estende verso l?interno dalla sua superficie esterna ed ? destinata a essere impegnata da un primo gancetto terminale 70 della molla 7. Il secondo gancetto terminale 71 della molla 7 ? invece impegnato in una sede 63 del tappo 6 disposta all?interno della porzione cava 60. La bussola 8 definisce inoltre una terza spalla esterna 86 simile alle spalle 85 e 84, la terza spalla 86 essendo disposta sostanzialmente di fronte a una quarta spalla 69 definita dal tappo 6, laddove detta quarta spalla 69 si estende dalla superficie interna della porzione 60 del tappo 6 verso l?interno 61 di detta porzione cava 60. La quarta spalla 69 contribuisce quindi a definire una ulteriore seconda intercapedine 64 tra la porzione cava 60 e la bussola 8 nella quale vi ? alloggiata la molla 7 di cui un?estremit? 70 ? vincolata come anticipato alla bussola 8 mentre l?estremit? opposta 71 ? vincolata al tappo 6.
Il funzionamento del cappuccio 100 pu? essere riassunto come segue.
Con il tappo o sportello 6 in posizione di chiusura (figura 2) il tappo 6 ? sottoposto a una spinta contro la flangia 1 e l?elemento 200 (che comprende bussola 8 e inserto 3) ? sottoposto a una spinta (verso il basso con riferimento alle figure 2 e 3) dalla molla 9. In questa posizione di chiusura il tappo 6 ? posizionato al di sopra dell?inserto 3, laddove quindi i denti (o sporgenze) 32 dell?inserto 3 non impegnano le rispettive sedi 64 del tappo 6; in particolare, con il tappo 6 in posizione di chiusura, la posizione reciproca delle sedi 64 del tappo 6 e dei denti 32 dell?inserto 3 ? quella di figura 4 nella quale le proiezioni dei denti 32 sono indicate dal tratteggio.
Durante la commutazione del tappo 6 verso la posizione di apertura, la molla 7 viene caricata e sottoposta a torsione elastica, laddove con il tappo nella posizione di apertura le sedi 64 del tappo 6 vengono a trovarsi in corrispondenza dei denti 32 (sovrapposte ai denti 32 secondo una vista da una direzione parallela all?asse R-R). A questo punto, la molla 7, sottoposta a compressione per contrasto tra le spalle 86 e 69 si espande vincendo la resistenza elastica della molla 9, in questo modo traslando verso l?alto l?elemento 200, con il risultato che i denti 32 dell?inserto 3 vanno a impegnare le sedi 64 del tappo 6. Con le sedi 64 impegnate dai denti 32 il tappo 6 ? bloccato nella posizione di apertura.
Va inoltre considerato che una spina di fermo 5 che sporge dalla flangia 1 impegna in modo permanente una sede 66 con sviluppo a semicerchio del tappo 6, laddove la spina 5 e la sede 66 definiscono le posizioni opposte di fine corsa del tappo 6 evitando che il tappo 6 possa essere commutato per rotazione oltre la posizione di apertura e/o di chiusura.
Con il tappo 6 bloccato in posizione di apertura, un operatore ? libero di accedere all?innesto, in particolare di usare entrambe le mani per impegnare l?innesto con evidenti vantaggi nel caso in cui l?innesto protetto dal cappuccio e un secondo innesto siano collegabili secondo le modalit? ?push-pull.
La commutazione in automatico del tappo 6 nella posizione di chiusura si ottiene agendo in pressione (ad esempio manualmente con un dito) sul pulsante o coperchietto 150 che impegna una ulteriore quinta spalla esterna 88 della bussola 8, laddove la pressione sul pulsante 150 si traduce nella traslazione verso il basso (contrastata dalla molla 7 ma favorita dalla molla 9) dell?elemento 200 e quindi della bussola 8 e dell?inserto 3, con conseguente disimpegno reciproco dei denti 32 e delle rispettive sedi 64. Con i denti 32 svincolati dalle sedi 64, e quindi con il tappo 6 non pi? bloccato in posizione di apertura, il tappo 6 viene commutato automaticamente per rotazione nella posizione di chiusura grazie alla spinta torsionale esercitata dalla molla 7.
Si ? quindi dimostrato per mezzo della descrizione dettagliata precedente delle forme di realizzazione della presente invenzione rappresentate nelle tavole di disegno, che la presente invenzione permette di raggiungere gli scopi prefissati superando gli inconvenienti riscontrati nello stato della tecnica.
In particolare, mediante la presente invenzione viene messa a disposizione una soluzione che:
permette una protezione adeguata di innesti di qualsiasi tipo evitando o almeno riducendo il rischio di infiltrazioni di sporco e/o impurit? in genere nei detti innesti; pur offrendo una adeguata protezione dell?innesto, non complica le operazioni di collegamento idraulico;
permette anzi il collegamento idraulico dell?innesto sostanzialmente secondo le stesse modalit? di connessione attuabili in assenza di protezione;
? applicabile a innesti di tipo diverso e di dimensioni diverse senza richiedere modifiche n? della protezione e nemmeno degli innesti;
? caratterizzata da costi contenuti, nonch? realizzabile e installabile mediante operazioni semplici e veloci, e quindi a costi contenuti.
Sebbene la presente invenzione sia stata chiarita in precedenza mediante descrizione dettagliata delle forme di realizzazione rappresentate nelle tavole di disegno, la presente invenzione non ? limitata alle forme di realizzazione descritte in precedenza e rappresentate nelle tavole di disegno. Al contrario, rientrano nell?ambito della presente invenzione tutte quelle modifiche e/o varianti realizzative delle forme di realizzazione descritte in precedenza e rappresentate nelle tavole di disegno che appariranno ovvie e immediate agli esperti del ramo.
Ad esempio, il cappuccio secondo la presente invenzione pu? essere realizzato mediante un?ampia scelta di materiali, sia metallici che plastici.
Infine, va apprezzato che il cappuccio protettivo secondo la presente invenzione ? applicabile praticamente a innesti di ogni tipo e dimensione, in particolare a innesti maschio e femmina a faccia piana e non, ad esempio a innesti di tipo ISO 7241 e/o ISO 16028.
L?ambito della presente invenzione ? quindi definito dalle rivendicazioni.

Claims (15)

RIVENDICAZIONI
1. Cappuccio protettivo (100) per cartucce idrauliche di tipo femmina o maschio atte a essere impegnate da cartucce di tipo maschio e rispettivamente di tipo femmina, laddove l?impegno reciproco di una cartuccia di tipo femmina e una cartuccia di tipo maschio si traduce nel possibile flusso di un fluido idraulico tra dette cartucce femmina e maschio, laddove detto cappuccio protettivo (100) comprende una flangia (1) atta a essere disposta in posizione fissa rispetto a una detta cartuccia di tipo femmina o di tipo maschio, laddove detta flangia (1) definisce un?apertura (10) in modo da permettere, nella detta posizione fissa, l?impegno di detta cartuccia di tipo femmina o di tipo maschio da parte di una cartuccia di tipo maschio o rispettivamente di tipo femmina, laddove detto cappuccio (100) comprende un tappo (6) commutabile rispetto a detta flangia (1) tra una prima posizione di chiusura in cui la detta apertura (10) ? ostruita dal detto tappo (6) e una seconda posizione di apertura in cui detta apertura (10) non ? ostruita dal detto tappo (6); caratterizzato dal fatto che la commutazione di detto tappo (6) da detta prima posizione di chiusura in detta seconda posizione di apertura si traduce nel blocco in automatico di detto tappo (6) in detta seconda posizione di apertura, e dal fatto che lo sblocco di detto tappo (6) si traduce nella commutazione in automatico di detto tappo (6) dalla detta seconda posizione di apertura nella detta prima posizione di chiusura.
2. Cappuccio protettivo (100) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto tappo (6) ? commutabile per rotazione tra dette prima posizione di chiusura e seconda posizione di apertura rispetto ad un asse di rotazione predefinito (R-R).
3. Cappuccio protettivo (100) secondo una delle rivendicazioni 1 e 2, caratterizzato dal fatto che detto cappuccio protettivo (100) comprende primi mezzi elastici (7), dal fatto che la commutazione per rotazione di detto tappo (6) dalla detta prima posizione di chiusura nella detta seconda posizione di apertura avviene contro la resistenza elastica di detti primi mezzi elastici (7), e dal fatto che la commutazione in automatico per rotazione di detto tappo (6) da detta seconda posizione di apertura nella detta prima posizione di chiusura ? dovuta alla spinta elastica generata da detti primi mezzi elastici (7).
4. Cappuccio protettivo (100) secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detti primi mezzi elastici (7) comprendono una prima molla elicoidale, quindi dal fatto che la commutazione per rotazione di detto tappo (6) dalla detta prima posizione di chiusura nella detta seconda posizione di apertura avviene contro la resistenza elastica torsionale di detta prima molla elicoidale (7), e dal fatto che la commutazione in automatico di detto tappo (6) da detta seconda posizione di apertura nella detta prima posizione di chiusura ? dovuta alla spinta elastica torsionale generata da detta prima molla elicoidale (7).
5. Cappuccio protettivo (100) secondo una delle rivendicazioni da 2 a 4, caratterizzato dal fatto di comprendere un primo elemento di impegno e blocco (200) vincolato in rotazione alla detta flangia (1), dal fatto che detto tappo (6) ? commutabile per rotazione rispetto al detto primo elemento di impegno e blocco (200), dal fatto che detto primo elemento di impegno e blocco (200) ? commutabile per traslazione lungo una direzione sostanzialmente parallela al detto asse di rotazione (R-R) di detto tappo (6) tra una prima posizione e una seconda posizione, dal fatto che la commutazione per rotazione di detto tappo (6) da detta prima posizione di chiusura in detta seconda posizione di apertura si traduce nella commutazione in automatico di detto primo elemento di impegno e blocco (200) da detta prima posizione nella detta seconda posizione, e nel blocco in automatico di detto tappo (6) in detta seconda posizione di apertura.
6. Cappuccio protettivo (100) secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che con il detto tappo (6) nella detta seconda posizione di apertura, l?azione in pressione, ad esempio manuale, sul detto primo elemento di impegno e blocco (200) si traduce nella commutazione di detto primo elemento di impegno e blocco (200) da detta seconda posizione in detta prima posizione e nello sblocco di detto tappo (6) e quindi nella commutazione in automatico per rotazione di detto tappo (6) da detta seconda posizione di apertura in detta prima posizione di chiusura.
7. Cappuccio protettivo (100) secondo una delle rivendicazioni 5 e 6, caratterizzato dal fatto che il detto cappuccio protettivo (100) comprende secondi mezzi elastici (9), dal fatto che la commutazione per rotazione di detto tappo (6) da detta prima posizione di chiusura in detta seconda posizione di apertura si traduce nella commutazione in automatico di detto primo elemento di impegno e blocco (200) da detta prima posizione nella detta seconda posizione contro la resistenza elastica di detti secondi mezzi elastici (9).
8. Cappuccio protettivo (100) secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che detti secondi mezzi elastici (9) comprendono una seconda molla elicoidale (9).
9. Cappuccio protettivo (100) secondo una delle rivendicazioni da 5 a 8, caratterizzato dal fatto che detto primo elemento di impegno e blocco (200) comprende una bussola (8) e un innesto (3) reciprocamente vincolati in modo che detta bussola (8) e detto innesto (3) non sono n? ruotabili n? traslabili una rispetto all?altro, e dal fatto che detto inserto (3) ? almeno parzialmente alloggiato in una prima sede di alloggiamento (120) di detta flangia (1), e dal fatto che detto primo elemento di impegno e blocco (200) ? vincolato in rotazione alla detta flangia (1) per impegno reciproco di forma e dimensioni di detto inserto (3) e detta sede di alloggiamento (120).
10. Cappuccio protettivo (100) secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che il detto inserto (3) ? conformato a definire una seconda sede di alloggiamento (31), dal fatto che detta bussola (8) ? almeno parzialmente alloggiata nella detta seconda sede di alloggiamento (31), e dal fatto che detta bussola (8) e detto inserto (3) sono reciprocamente vincolati in rotazione per impegno reciproco di forma e dimensioni della porzione di detta bussola (8) alloggiata nelle detta seconda sede di impegno 31) e detta seconda sede dii impegno (31).
11. Cappuccio protettivo (100) secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che detta bussola (8) si estende attraverso la detta seconda sede di impegno (31), e dal fatto che detta bussola (8) e detto inserto (3) sono vincolati reciprocamente in traslazione per mezzo di un anello elastico (4) che impegna la porzione della detta bussola (8) che sporge dal detto inserto (3).
12. Cappuccio protettivo (100) secondo una delle rivendicazioni da 9 a 11, caratterizzato dal fatto che detta bussola (8) ha conformazione tubolare cava, e dal fatto che detto cappuccio protettivo (100) comprende una vite di fissaggio (10) alloggiata all?interno della detta bussola (8) e mediante la quale detto primo elemento di impegno (200) pu? essere fissato in una posizione predefinita.
13. Cappuccio protettivo (100) secondo una delle rivendicazioni da 5 a 12, caratterizzato dal fatto che detto tappo (6) comprende una porzione tubolare cava (60) all?interno della quale vi ? alloggiato il detto primo elemento di impegno e blocco (200).
14. Cappuccio protettivo (100) secondo una delle rivendicazioni da 1 a 13, caratterizzato dal fatto di comprendere una guarnizione (2) alloggiata in una sede corrispondente definita da detta flangia (1).
15. Cappuccio protettivo (100) secondo una delle rivendicazioni da 2 a 14, caratterizzato dal fatto che con il detto tappo (6) nella detta prima posizione di chiusura una prima superficie sostanzialmente piana di detto tappo ? almeno parzialmente sovrapposta a una seconda superficie sostanzialmente piana di detta flangia (1) secondo una direzione di osservazione sostanzialmente parallela al detto asse di rotazione (R-R).
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