IT202000026786A1 - Impianto dentale impiantabile senza preventiva perforazione dell'osso - Google Patents

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IT202000026786A1
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    • A61C8/00Means to be fixed to the jaw-bone for consolidating natural teeth or for fixing dental prostheses thereon; Dental implants; Implanting tools
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Description

IMPIANTO DENTALE IMPIANTABILE SENZA PREVENTIVA PERFORAZIONE DELL?OSSO
DESCRIZIONE DELL?INVENZIONE
La presente invenzione si inserisce nel settore tecnico riguardante l?implantologia, vale a dire la tecnica con la quale ? possibile ripristinare, mediante l?applicazione di un impianto dentale, una dentatura fissa a coloro i quali, per svariati motivi o ragioni, sono incorsi nella perdita di uno o pi? dei loro denti naturali.
In particolare, la presente invenzione riguarda un impianto dentale che, grazie alla sua particolare conformazione e struttura, pu? essere impiantato direttamente nell?osso, ad esempio nell?osso mascellare o nell?osso mandibolare, senza eseguirne una preventiva perforazione mediante utensili di perforazione, quali ad esempio trapani o frese.
Gli impianti dentali sono utilizzati per sostituire i denti naturali venuti a mancare nell?arcata dentale superiore o inferiore, cio? nell?osso mascellare o nell?osso mandibolare.
Gli impianti dentali devono essere inseriti e posizionati nell?osso nella posizione in cui ? venuto a mancare un relativo dente naturale in modo che una relativa porzione estrema (detta porzione prossimale o coronale) rimane posizionata in corrispondenza del tessuto gengivale mucoso per fornire un punto di ancoraggio per un elemento protesico, cio? per un dente artificiale.
Il posizionamento degli impianti dentali ? quindi un?operazione molto delicata da eseguire ed occorre realizzarne il posizionamento senza provocare danni o traumi importanti all?osso, soprattutto in tutti quei casi in cui lo spessore osseo ? molto ridotto, e nel contempo assicurarne un fissaggio stabile e duraturo.
Una tecnica convenzionale per il posizionamento di impianti dentali prevede di eseguire una perforazione ossea nel sito in cui deve essere posizionato l?impianto, vale a dire l?esecuzione di un foro nell?osso mediante l?impiego di una punta di trapano o di una fresa o altro utensile.
Il foro da realizzare deve quindi presentare una forma idonea a poter ricevere, per accoppiamento di forma o a seguito di avvitamento, l?impianto dentale.
La realizzazione del foro richiede l?esecuzione di diverse serie di perforazioni, che possono anche prevedere l?utilizzo in successione di diverse punte di trapano di diametro crescente.
Questo comporta la perdita del tessuto osseo che viene estratto dalle punte di trapano utilizzate durante le perforazioni.
Inoltre, ad ogni cambio della punta di trapano, non pu? essere assicurato il mantenimento preciso di una unica medesima direzione di perforazione, che viene lasciata all?abilit? dell?operatore.
L?insorgenza di queste complicazioni risulta estremamente svantaggiosa in tutti quei casi in cui lo spessore osseo ? molto ridotto, comportando anche poi l?impossibilit? di poter inserire e posizionare stabilmente l?impianto dentale.
Alcuni impianti dentali vengono inseriti per accoppiamento di forma (press-fit) entro il foro realizzato con il trapano o la fresa, senza rotazioni: questi impianti dentali tuttavia non garantiscono un accoppiamento a tenuta e stabile con i tessuti ossei pi? morbidi, come ad esempio l?osso mascellare superiore.
Altri impianti dentali, invece, al fine di aumentare l?accoppiamento meccanico con le pareti del foro, presentano una filettatura orizzontale, o cilindrica, che ne consente l?avvitamento entro il foro.
A tal riguardo, nel foro devono essere realizzate apposite scanalature per ricevere la filettatura dell?impianto dentale durante il suo avvitamento nel foro, che vengono praticate tramite un apposito strumento maschiatore calibrato, che si aggiunge a tutte le punte di perforazione gi? descritte.
Tuttavia, la rotazione della filettatura nelle scanalature, nel caso in cui il tessuto osseo sia morbido o sottile, come pu? avvenire in alcuni casi per l?osso mascellare superiore posteriore, pu? comportare la deformazione delle scanalature medesime, con conseguente instabilit? dell?accoppiamento.
Inoltre, una volta che tali impianti dentali sono stati inseriti nel foro in precedenza praticato nell?osso, occorre aspettare ed attendere il trascorrere di un tempo sufficiente, usualmente nell?ordine di qualche mese, per consentire l?osteointegrazione dell?impianto dentale, prima di procedere al posizionamento dell?elemento protesico, cio? del dente artificiale.
Tanto maggiore sar? l?instabilit? dell?impianto dopo l?inserimento, tanto pi? lungo dovr? essere il tempo di attesa prima dell?applicazione del dente artificiale e tanto maggiore sar? il rischio che l?impianto non riuscir? ad ottenere l?osteointegrazione meccanica sufficiente a trattenere l?impianto stesso durante la masticazione.
Il documento US2019/0021823 descrive un impianto dentale (D) destinato ad essere impiantato nell?osso senza richiedere l?esecuzione preventiva di una perforazione dell?osso per la realizzazione di un foro.
L?impianto dentale (D) descritto in questo documento ? illustrato in figura 1.
Esso comprende un corpo (C) a forma di codolo presentante una forma troncoconica ed avente, ad una sua prima estremit? distale (C1) (o apicale), un elemento di perforazione (P) a forma di punta liscia e, ad una sua seconda estremit? prossimale (C2) (o coronale) una porzione di supporto avente un foro per l?inserimento e posizionamento di un elemento protesico (non illustrato), cio? un dente artificiale.
Attorno al corpo (C) a forma di codolo, a partire da una posizione al di sopra della punta liscia e fino in prossimit? della seconda estremit? prossimale (C2) (cio? l?elemento di supporto del dente artificiale), ? presente una filettatura (F) elicoidale con profilo tagliente.
Grazie alla presenza dell?elemento di perforazione (P) a forma di punta liscia, l?impianto dentale (D) pu? essere posizionato, con tale elemento di perforazione (P), nel punto di inserimento dell?impianto, e quindi, con una percussione, perforare l?osso facendo penetrare l?impianto fino a quando l?elemento di penetrazione (P) ? penetrato per una profondit? tale per cui la filettatura (F) presente nel corpo (C) dell?impianto raggiunge ed ingaggia l?osso.
A questo punto, ruotando l?impianto dentale (D) ? possibile eseguirne l?inserimento entro l?osso grazie alla presenza della filettatura (F) a profilo tagliente che esegue una sorta di azione autofilettante sull?osso, in pratica l?impianto viene direttamente avvitato entro l?osso.
In questo modo, non vi ? asportazione di osso, che invece avviene quando si esegue una preventiva perforazione mediante una punta di trapano.
Tramite la filettatura (F) elicoidale a spirale, con la rotazione dell?impianto, esso viene spinto entro l?osso e contestualmente la filettatura (F) elicoidale crea le scanalature nell?osso per l?accoppiamento meccanico, svolgendo un?azione autofilettante.
Alternativamente, pu? essere eseguito preventivamente un piccolo foro di dimensione idonee da costituire una sorta di invito per il posizionamento dell?estremit? della punta liscia.
Tale impianto dentale (D) ? inoltre realizzato in modo che, in corrispondenza di una porzione della superficie esterna di ogni spira (S) di una serie di spire (S) della filettatura (F), ? presente un incavo (V) o solco che presenta una forma angolare, vale a dire che presenta una forma tale da individuare due superfici (V1, V2), su una porzione di ogni spira, che formano tra di loro angolo (A).
In altre parole, in una porzione di ogni spira (S) della filettatura (F) ? presente un incavo (V) che presenta una forma definita da due superfici (V1, V2) disposte tra loro ad angolo, cio? che formano un angolo (A).
Il susseguirsi dei vari incavi tra spire consecutive della filettatura forma quindi una sorta di scanalatura o canale che si sviluppa assialmente lungo l?impianto dentale e che presenta un fondo ad angolo o una parte di parete laterale che forma un angolo con l?altra parete laterale.
Esso ha la funzione di accogliere i frammenti o residui dell?osso che si possono formare durante l?avvitamento dell?impianto dentale.
Un tale impianto dentale, se da un lato consente di evitare una preventiva perforazione dell?osso mediante appositi utensili per la realizzazione di un foro che possa accogliere un impianto, presenta tuttavia alcuni svantaggi.
In primo luogo, esso richiede comunque la realizzazione di un piccolo foro nell?osso, tramite l?elemento di perforazione (punta liscia) nella propria estremit? apicale, necessario al suo posizionamento, operazione che pu? quindi comportare il rischio di danneggiare l?osso, soprattutto in tutti quei casi in cui l?osso sia molto morbido e di spessore ridotto.
In secondo luogo, la forma degli incavi sulle porzioni delle spire della filettatura elicoidali, formando degli angoli, costituiscono una sorta di riscontro rigido, cio? una battuta, per i residui ossei che durante la rotazione dell?impianto, e quindi durante le fasi di penetrazione dell?impianto entro l?osso, dar luogo ad una forza di resistenza o di attrito contro l?avanzamento in profondit? dello stesso impianto. Inoltre, la forma degli incavi, con le due superfici tra loro ad angolo, costituiscono anche una sorta di profilo tagliente che pu? andare a danneggiare le scanalature che si stanno formando nell?osso durante la rotazione, e quindi l?avvitamento, dell?impianto, e quindi comprometterne la stabilit? meccanica
Scopo della presente invenzione ? pertanto quello di proporre un nuovo impianto dentale impiantabile senza preventiva perforazione dell?osso in grado di ovviare agli inconvenienti degli impianti dentali di arte nota in precedenza evidenziati.
In particolare, ? scopo della presente invenzione quello di proporre un nuovo impianto dentale di forma tale da poter essere direttamente avvitato ed inserito nell?osso in maniera efficace e funzionale, garantendo un accoppiamento meccanico stabile e senza rischi di danneggiamento dell?osso, anche in quei casi in cui l?osso si presenta morbido e/o con spessore ridotto.
I citati scopi sono ottenuti in accordo con le rivendicazioni.
Le caratteristiche di preferite forme di realizzazione di un impianto dentale proposto dalla presente invenzione saranno descritte nel seguito con riferimento alle unite tavole di disegno nelle quali:
- la figura 1, gi? citata in precedenza, illustra, in modo schematico, l?impianto dentale di arte nota descritto nel documento US2019/0021823;
- la figura 2A illustra, secondo una vista schematica in prospettiva, una possibile preferita forma di realizzazione dell?impianto dentale dell?invenzione;
- la figura 2B illustra, in modo schematico e secondo una vista in prospettiva ruotata di 90?, l?impianto dentale di figura 2A;
- la figura 3A illustra l?impianto dentale di figura 2A secondo una vista frontale; - la figura 3B rappresenta la vista secondo il piano di sezione I-I di figura 3A;
- la figura 4A illustra, secondo una vista frontale, l?impianto dentale di figura 3A a seguito di una rotazione di 90? attorno al relativo asse verticale;
- la figura 4B rappresenta la vista secondo il piano di sezione II-II di figura 4A; - la figura 4C rappresenta la vista del particolare (K) di figura 4B in scala ingrandita;
- la figura 5A illustra, secondo una vista frontale, l?impianto dentale della presente invenzione in una possibile altra preferita forma di realizzazione;
- la figura 5B illustra sempre secondo una vista frontale l?impianto dentale di figura 5A a seguito di una rotazione di 90? attorno al relativo asse verticale;
- la figura 5C illustra secondo una vista frontale l?impianto dentale di figura 5A a seguito di una rotazione maggiore di 90? e minore di 180? attorno al relativo asse verticale;
- la figura 5D illustra secondo una vista frontale l?impianto dentale di figura 5A a seguito di una rotazione di 180? attorno al relativo asse verticale;
- la figura 6A illustra secondo una vista schematica in prospettiva l?impianto dentale di figura 5A;
- la figura 6B illustra l?impianto dentale di figura 5A secondo un?altra vista in prospettiva eseguita da un?altra angolazione;
- la figura 7 rappresenta una vista in pianta dal basso dell?impianto dentale di figura 5A;
- la figura 8 rappresenta una vista secondo un piano di sezione trasversale e perpendicolare all?asse verticale dell?impianto dentale di figura 5A.
Con riferimento alle unite tavole di disegno si ? indicato con il riferimento (100) l?impianto dentale impiantabile senza preventiva perforazione dell?osso, oggetto della presente invenzione, nel suo complesso.
L?impianto dentale (100) ? realizzato in modo da comprendere un corpo (1) a forma di codolo avente una forma tronco-conica, o eventualmente conica, e che presenta una prima estremit? (11) distale, o apicale, che ? destinata ad essere impiantata in una posizione interna nell?osso, ed una seconda estremit? (12) prossimale, o coronale, destinata a rimanere posizionata in corrispondenza del tessuto gengivale, una volta che l?impianto dentale ? stato impiantato nell?osso. L?impianto dentale (100) comprende poi una sede (2) in corrispondenza della seconda estremit? (12) prossimale, che ? conformata per l?inserimento ed accoppiamento di un elemento protesico (non illustrato), come ad esempio un dente artificiale, ed una punta (3) che ? in corrispondenza della prima estremit? (11) prossimale.
Esso ? poi provvisto di una filettatura (4) elicoidale a profilo tagliente che si avvolge con una serie di spire (40) a spirale attorno al corpo (1) a forma di codolo, ed una serie di incavi (5, 6) che sono realizzati, ognuno, rispettivamente in corrispondenza di una porzione di una rispettiva spira (40) di una serie di spire (40) della filettatura (4) elicoidale.
Le caratteristiche peculiari dell?impianto dentale (100) proposto dalla presente invenzione consistono nel fatto che:
la filettatura (4) elicoidale ? realizzata a partire direttamente dall?estremit? della punta (3) in maniera che una prima spira (41) della filettatura (4) elicoidale si avvolge e si sviluppa attorno alla punta (3), preferibilmente partendo dalla sua estremit?,
e che ogni incavo (5, 6) della serie di incavi (5, 6) ? realizzato in maniera da presentare una superficie interamente concava, vale a dire una superficie priva di angoli e/o spigoli, in modo che gli incavi (5, 6) della serie di incavi (5, 6) formano una scanalatura (50, 60) a profilo concavo lungo la filettatura (4).
Grazie al fatto di prevedere la parte iniziale della filettatura (4) direttamente in corrispondenza della punta (3), con una prima spira (41) della filettatura (4) che si avvolge e si sviluppa attorno alla punta (3), e preferibilmente partendo dalla sua estremit?, ? sufficiente posizionare la punta (3) in corrispondenza del punto sul tessuto osseo in cui si desidera inserire l?impianto dentale e quindi porre in rotazione lo stesso impianto dentale per far si che esso inizi subito a penetrare nell?osso.
La rotazione dell?impianto dentale fa si che le spire della filettatura penetrino subito nell?osso, generando corrispondenti scanalature di accoppiamento meccanico per la presa e tenuta sull?osso.
In sostanza, l?impianto dentale medesimo, grazie alla presenza della filettatura gi? in corrispondenza della punta, esegue sia un?azione autoperforante che un?azione autofilettante, e non ? necessario eseguire su di esso alcuna operazione di pressione o compressione, ma ? sufficiente la sola rotazione per consentire che le spire elicoidali, penetrando nell?osso, trascinano l?impianto entro l?osso stesso, fino a posizionarlo completamente inserito nell?osso con la relativa seconda estremit? (12) prossimale (o coronale) in corrispondenza del tessuto gengivale.
La forma tronco-conica, o eventualmente conica, del corpo (1) consente di espandere il foro che si sta formando durante l?inserimento ed avvitamento dell?impianto dentale nell?osso e, allo stesso tempo, di compattare l?osso circostante e di espandere l?osso in senso orizzontale.
Eventualmente, per un ottimale posizionamento della punta dell?impianto dentale nel punto in cui deve essere impiantato, e per definire la direzione di inserimento ed avvitamento, pu? essere eseguito un micro foro che svolge la funzione di invito per la punta, oppure quando la parte superficiale dell?osso (detta corticale) ? troppo dura e non si riesce a penetrare.
Il fatto che gli incavi sono realizzati in modo da presentare una superficie interamente concava, cio? priva di angoli o spigoli (come ad esempio illustrato in figura 8), consente di definire lungo la filettatura una sorta di scanalatura concava in grado di poter accogliere al suo interno i residui ossei che si formano durante la perforazione e rotazione dell?impianto, cio? durante la penetrazione dei bordi taglienti della filettatura nel tessuto osseo.
La realizzazione nelle spire della filettatura di incavi aventi una superficie interamente concava, senza angoli n? spigoli, consente inoltre, in maniera del tutto vantaggiosa, di eliminare l?insorgere di eventuali forze di attrito o di resistenza alla rotazione dell?impianto, non essendoci punti costituenti una battuta per l?accumulo dei residui ossei, come invece accade per l?impianto dentale descritto nel documento US2019/0021823 ed illustrato in figura 1.
Ulteriormente, il profilo concavo degli incavi, e quindi della scanalatura che essi formano lungo la scanalatura, non presenta alcun spigolo tagliente che potrebbe danneggiare o compromettere la forma delle scanalature che vengono realizzate nell?osso dalle spire della filettatura durante la rotazione dell?impianto dentale. Inoltre avendo eliminato quasi il 50% della spira tramite la creazione degli incavi, si riduce notevolmente la superficie della spira e quindi il suo attrito durante la penetrazione-perforazione, facilitandone ulteriormente l?avvitamento.
Altre caratteristiche particolari dell?impianto dentale dell?invenzione sono descritte nel seguito.
Secondo un aspetto preferito, gli incavi (5, 6) della serie di incavi (5, 6) sono realizzati in maniera da comprendere una prima serie di incavi (5) definenti una prima scanalatura (50) lungo la filettatura (4) ed una seconda serie di incavi (6) definenti una seconda scanalatura (6) lungo la filettatura (4).
In particolare, la prima scanalatura (50) e la seconda scanalatura (60) si sviluppano, a partire dalla punta (3) verso la seconda estremit? (12) prossimale, bilateralmente lungo la filettatura (4) rispetto all?asse verticale del corpo (1) (vedasi ad esempio le figure 2A e 2B che rappresentano viste dell?impianto dentale ruotate di 90? per illustrare le due scanalature).
In questa preferita forma di realizzazione, la prima serie di incavi (5) e la seconda serie di incavi (6) sono realizzati in modo da formare una prima scanalatura (50) ed una seconda scanalatura (60) che si sviluppano, a partire dalla punta (3) verso la seconda estremit? (12) prossimale, bilateralmente lungo la filettatura (4) rispetto all?asse verticale del corpo (1) e secondo rispettivi percorsi rettilinei.
Secondo un?altra possibile preferita forma di realizzazione, la prima serie di incavi (5) e la seconda serie di incavi (6) possono essere realizzati in maniera da formare una prima scanalatura (50) ed una seconda scanalatura (60) che si sviluppano, a partire dalla punta (3) verso la seconda estremit? (12) prossimale, bilateralmente lungo la filettatura (4) rispetto all?asse verticale del corpo (1) secondo rispettivi percorsi spiraliformi.
Questa preferita forma di realizzazione ? illustrata nelle figure da 5A a 5D che mostrano viste dell?impianto dentale ruotate con diversi angoli di rotazione per evidenziare la presenza delle due scanalature, oppure anche nelle figure 6A e 6D. Preferibilmente, la prima serie di incavi (5) e la seconda serie di incavi (6) possono essere realizzati in maniera da formare una prima scanalatura (50) ed una seconda scanalatura (60) che si sviluppano, a partire dalla punta (3) verso la seconda estremit? (12) prossimale, bilateralmente lungo la filettatura (4) rispetto all?asse verticale del corpo (1) secondo rispettivi percorsi spiraliformi di senso antiorario.
Al riguardo vedasi in particolare la figura 7 ove ? ben visibile l?andamento spiraliforme antiorario delle due scanalature formate dalle due serie di incavi realizzati nelle spire della filettatura.
Questo particolare aspetto, cio? l?andamento spiraliforme in senso antiorario delle due scanalature, dal momento che l?impianto dentale viene avvitato nell?osso mediante una rotazione di senso orario (rotazione destrorsa), consente di creare e definire una sorta di volumi o spazi vuoti che seguono la rotazione delle spire della filettatura ed entro i quali possono quindi accumularsi, senza subire alcuna forza di attrito o resistenza, i residui ossei che si formano a seguito della penetrazione dei bordi taglienti delle spire entro l?osso.
Secondo un ulteriore aspetto preferito, gli incavi (5, 6) delle serie di incavi (5, 6) sono realizzati a partire da una porzione di una prima spira (41) della filettatura (4) in corrispondenza della punta (3) fino in prossimit? della seconda estremit? (12) prossimale del corpo (1) senza interessare, e quindi lasciando intatte ed integre, almeno le ultime due spire (42, 43) della filettatura (4).
Questo consente di evitare, una volta che l?impianto dentale ? stato completamento avvitato ed inserito nell?osso, con la relativa seconda estremit? (12) prossimale ( o coronale ) posizionata in corrispondenza del tessuto gengivale, che vi possano rimanere passaggi o pertugi di comunicazione con l?esterno, dal momento che queste due ultime spire (42, 43), che sono rimaste integre, cio? non presentano alcun incavo, costituiscono una sorta di barriera.
Al fine di favorire ulteriormente la penetrazione dell?impianto dentale nell?osso durante la sua rotazione, di accumulare i residui ossei e non creare l?insorgenza di alcuna forza resistente o di attrito, gli incavi (5, 6) delle serie di incavi (5, 6) possono essere realizzati in maniera da presentare una profondit? crescente, a partire da una prima spira (41) della filettatura (4) in corrispondenza della punta (3) fino ad una spira della filettatura (4) situata in una posizione mediana lungo il corpo (1) e da presentare, da tale spira della filettatura (4) situata in una posizione mediane lungo il corpo (1), una profondit? decrescente verso la seconda estremit? (2) prossimale (tale caratteristica ? ad esempio ben visibile nella figura 3B).
Secondo un altro aspetto, gli incavi (5, 6) delle serie di incavi (5, 6) possono essere realizzati in maniera da presentare una larghezza crescente, a partire da una prima spira (41) della filettatura (4) in corrispondenza della punta (3) fino ad una spira della filettatura (4) situata in una posizione mediana lungo il corpo (1) e da presentare, da tale spira della filettatura (4) situata in una posizione mediane lungo il corpo (1), una larghezza decrescente verso la seconda estremit? (12) prossimale (tale aspetto ? ad esempio visibile in figura 2A o in figura 6A).
Ancor pi? vantaggiosamente, gli incavi (5, 6) delle serie di incavi (5, 6) possono essere realizzati in maniera da presentare sia una profondit? che una larghezza crescenti, a partire da una prima spira (41) della filettatura (4) in corrispondenza della punta (3) fino ad una spira della filettatura (4) situata in una posizione mediana lungo il corpo (1) e da presentare, da tale spira della filettatura (4) situata in una posizione mediane lungo il corpo (1), una profondit? ed una larghezza decrescenti verso la seconda estremit? (12) prossimale.
L?impianto dentale ? realizzato preferibilmente in titanio che risulta il materiale pi? biocompatibile per il tessuto osseo, in grado di integrarsi con l?osso circostante, favorirne quindi l?osteointegrazione e mantenere nel tempo il suo legame con l?osso.
Preferibilmente la superficie delle spire, cos? come anche la superficie del corpo a forma di codolo, nelle sue parti tra le spire, possono essere trattate, in tutto o in parte, in maniera da renderle corrugate, in modo da aumentare la capacit? di legame con l?osso circostante.
Il corpo a forma di codolo pu? presentare una forma tronco-conica a due gradi di conicit?.
La sede (2) nella seconda estremit? prossimale (12) pu? essere conformata, oltre che per poter ricevere in accoppiamento un elemento protesico, anche per consentire l?introduzione in essa di uno strumento o utensile utilizzabile per porre in rotazione l?impianto dentale e quindi consentirne l?inserimento mediante avvitamento dell?impianto dentale nell?osso.
La seconda estremit? prossimale (12) pu? essere realizzata in maniera da presentare una forma cilindrica.
La filettatura (4) pu? essere realizzata in maniera da presentare un passo (a) preferibilmente di 0,8 mm, con una variazione compresa tra 0,5 e 2mm.
Il passo della filettatura pu? essere costante lungo tutto il corpo dell?impianto o variare.
La filettatura pu? essere a uno o pi? principi, ad esempio due principi.
La profondit? (b) delle spire ? variabile, ed ? preferibilmente di 0,6 mm per le spire in prossimit? della seconda estremit? (12) prossimale, di 0,8 mm nella parte mediana del corpo (1) e di 0,3 mm in prossimit? della prima estremit? (11), cio? in prossimit? della punta (3).
La profondit? delle spire pu? avere una variazione compresa tra 0,1 e 1 mm.
L?angolo (?) tra le spire (40) della filettatura (4) ? di circa 20 gradi, e pu? avere una variazione compresa tra 10? e 30?.
La prima spira (41) della filettatura (4), preferibilmente, si trova a 0,2 -1 mm dall?estremit? della punta (3).
Il diametro della prima spira (41) ? preferibilmente di 1 mm e pu? essere compreso tra 0,5 e 2 mm.
Il diametro della prima estremit? (11) distale a forma di punta (3) ? preferibilmente di 0,6 mm, e pu? variare da 0,1 a 2 mm.
La particolare forma del corpo a forma di codolo, cos? come della filettatura con la presenza delle serie di incavi consente all?impianto dentale di autoavvitarsi all?interno dell?osso e di espandere l?osso stesso durante l?inserimento in quanto l?osso viene spostato lateralmente per l?effetto cuneo della forma tronco-conica, o conica, del corpo.
L?impianto dentale ? autoperforante ed autofilettante e consente alle spire della filettatura di realizzare le scanalature nell?osso (cio? di filettarlo) durante la sua rotazione ed inserimento entro l?osso medesimo.
Quindi, in sostanza, l?impianto dentale realizza contestualmente una foratura, una filettatura ed una avvitatura.
Ci? consente una notevole riduzione dei tempo di inserimento e posizionamento dell?impianto.
L?impianto pu? essere inserito anche in creste ossee molto sottili, e consente di ottenere l?espansione della cresta ossea durante il suo posizionamento.
Dal momento che l?impianto dentale ? realizzato in un materiale biocompatibile ed osteointegrabile, come ad esempio titanio, esso consente di raggiungere un elevato grado di legame con l?osso circostante e ne permette il carico funzionale a lungo termine.
Esso quindi pu? fungere sia da espansore di cresta che da radice di supporto permanente della protesi dentale.
Grazie alle propriet? autoperforante e autofilettante, l?impianto dentale consente di mantenere, senza rimuoverlo, l?osso nel sito di impianto.
In tal modo si riesce ad aumentare la quantit? e la densit? dell?osso che circonda l?impianto una volta completamento inserito, accelerando la guarigione ed aumentando la stabilit? dell?impianto, in modo da ridurre i tempi di guarigione e non dover sottoporre il paziente a pi? interventi chirurgici.
Grazie all?impianto dentale dell?invenzione, ? possibile ottenere una compattazione dell?osso mascellare anche in quei casi in cui la densit? ossea ? scadente o non sufficiente, e quindi ottenere comunque una ottimale stabilit? dell?impianto una volta completamente inserito.
Dal momento che l?impianto dentale dell?invenzione pu? essere inserito ed avvitato direttamente nell?osso senza l?impiego preventivo di utensili preposti a realizzare un foro, e quindi senza preventiva asportazione di osso dal sito in cui l?impianto deve essere impiantato, esso consente di mantenere tutto l?osso presente nella compagine ossea.
Durante l?inserimento-avvitamento dell?impianto dentale oggetto dell?invenzione, l?osso viene accumulato ed addensato dalla rotazione delle spire elicoidali tutto intorno alla superficie del corpo tra le varie spire e all?interno delle serie di incavi (cio? entro le scanalature lungo la filettatura), determinando cos? un aumento della densit? ossea proprio nella zona circostante l?impianto.
Ci? determina un aumento della stabilit? dell?impianto, misurabile anche mediante strumenti di misurazione della coppia di forza di avvitamento.
Per questo motivo ? possibile ridurre i tempi necessari per il raggiungimento della guarigione ossea e di osteointegrazione, e quindi i tempi di attesa per posizionare poi l?elemento protesico (dente artificiale) nella sede della seconda estremit? prossimale dell?impianto.
Un altro vantaggio della presente invenzione consiste nell?evitare al paziente la terribile esperienza di una trapanazione dell?osso mascellare con punte di trapano. Infatti l?osso mascellare ? inglobato nelle ossa craniche e quindi il paziente che subisce la trapanazione ? soggetto ad una sensazione di trapanazione del cranio stesso.

Claims (9)

RIVENDICAZIONI
1) Impianto dentale (100) impiantabile senza preventiva perforazione dell?osso, comprendente:
un corpo (1) a forma di codolo avente una forma tronco-conica o conica e presentante una prima estremit? (11) distale, o apicale, ed una seconda estremit? (12) prossimale, o coronale;
una sede (2) per l?inserimento ed accoppiamento di un elemento protesico, in corrispondenza della seconda estremit? (12) prossimale;
una punta (3), in corrispondenza della prima estremit? (11) prossimale;
una filettatura (4) elicoidale a profilo tagliente che si avvolge con una serie di spire (40) a spirale attorno al corpo (1) a forma di codolo;
una serie di incavi (5, 6) realizzati, ognuno, rispettivamente in corrispondenza di una porzione di una rispettiva spira (40) di una serie di spire (40) della filettatura (4) elicoidale,
caratterizzato dal fatto che la filettatura (4) elicoidale ? realizzata a partire direttamente dall?estremit? della punta (3) in maniera che una prima spira (41) della filettatura (4) elicoidale si avvolge e si sviluppa attorno alla punta (3) e dal fatto che ogni incavo (5, 6) della serie di incavi (5, 6) ? realizzato in maniera da presentare una superficie interamente concava priva di angoli e/o spigoli in modo che gli incavi (5, 6) della serie di incavi (5, 6) formano una scanalatura (50, 60) a profilo concavo lungo la filettatura (4).
2) Impianto dentale (100) secondo la rivendicazione 1, in cui gli incavi (5, 6) della serie di incavi (5, 6) sono realizzati in maniera da comprendere una prima serie di incavi (5) definenti una prima scanalatura (50) lungo la filettatura (4) ed una seconda serie di incavi (6) definenti una seconda scanalatura (6) lungo la filettatura (4), in cui la prima scanalatura (50) e la seconda scanalatura (60) si sviluppano, a partire dalla punta (3) verso la seconda estremit? (12) prossimale, bilateralmente lungo la filettatura (4) rispetto all?asse verticale del corpo (1).
3) Impianto dentale (100) secondo la rivendicazione 2, in cui la prima scanalatura (50) e la seconda scanalatura (60) si sviluppano, a partire dalla punta (3) verso la seconda estremit? (12) prossimale, bilateralmente lungo la filettatura (4) rispetto all?asse verticale del corpo (1) e secondo rispettivi percorsi rettilinei.
4) Impianto dentale (100) secondo la rivendicazione 2, in cui la prima scanalatura (50) e la seconda scanalatura (60) si sviluppano, a partire dalla punta (3) verso la seconda estremit? (12) prossimale, bilateralmente lungo la filettatura (4) rispetto all?asse verticale del corpo (1) secondo rispettivi percorsi spiraliformi.
5) Impianto dentale (100) secondo la rivendicazione 4, in cui la prima scanalatura (50) e la seconda scanalatura (60) si sviluppano, a partire dalla punta (3) verso la seconda estremit? (12) prossimale, bilateralmente lungo la filettatura (4) rispetto all?asse verticale del corpo (1) secondo rispettivi percorsi spiraliformi in senso antiorario.
6) Impianto dentale (100) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui gli incavi (5, 6) delle serie di incavi (5, 6) sono realizzati a partire da una porzione di una prima spira (41) della filettatura (4) in corrispondenza della punta (3) fino in prossimit? della seconda estremit? (12) prossimale del corpo (1) senza interessare, e quindi lasciando intatte ed integre, almeno le ultime due spire (42, 43) della filettatura (4).
7) Impianto dentale (100) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui gli incavi (5, 6) delle serie di incavi (5, 6) sono realizzati in maniera da presentare una profondit? crescente, a partire da una prima spira (41) della filettatura (4) in corrispondenza della punta (3) fino ad una spira della filettatura ($) situata in una posizione mediana lungo il corpo (1) e da presentare, da tale spira della filettatura (4) situata in una posizione mediane lungo il corpo (1), una profondit? decrescente verso la seconda estremit? (2) prossimale.
8) Impianto dentale (100) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui gli incavi (5, 6) delle serie di incavi (5, 6) sono realizzati in maniera da presentare una larghezza crescente, a partire da una prima spira (41) della filettatura (4) in corrispondenza della punta (3) fino ad una spira della filettatura (4) situata in una posizione mediana lungo il corpo (1) e da presentare, da tale spira della filettatura (4) situata in una posizione mediane lungo il corpo (1), una larghezza decrescente verso la seconda estremit? (12) prossimale.
9) Impianto dentale (100) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 6, in cui gli incavi (5, 6) delle serie di incavi (5, 6) sono realizzati in maniera da presentare una profondit? ed una larghezza crescenti, a partire da una prima spira (41) della filettatura (4) in corrispondenza della punta (3) fino ad una spira della filettatura (4) situata in una posizione mediana lungo il corpo (1) e da presentare, da tale spira della filettatura (4) situata in una posizione mediane lungo il corpo (1), una profondit? ed una larghezza decrescenti verso la seconda estremit? (12) prossimale.
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