IT202000014797A1 - Gruppo e metodo di dosatura e alimentazione in stampi di una miscela fluida o pastosa, in particolare una miscela a base di cioccolato - Google Patents

Gruppo e metodo di dosatura e alimentazione in stampi di una miscela fluida o pastosa, in particolare una miscela a base di cioccolato Download PDF

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Giorgio Catalano
Winfried Stork
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Soremartec Sa
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Description

DESCRIZIONE
del brevetto per invenzione industriale dal titolo:
?GRUPPO E METODO DI DOSATURA E ALIMENTAZIONE IN STAMPI DI UNA MISCELA FLUIDA O PASTOSA, IN PARTICOLARE UNA MISCELA A BASE DI CIOCCOLATO?
La presente invenzione ? relativa ad un gruppo e ad un metodo di dosatura e alimentazione in stampi di una miscela fluida o pastosa, in particolare una miscela a base di cioccolato, cui la trattazione che segue far? esplicito riferimento senza per questo perdere in generalit?.
Per il dosaggio e l?alimentazione di miscele fluide in stampi di formatura ? noto, ad esempio dalla domanda di brevetto WO 2015/193928 A1, di utilizzare un dispositivo di alimentazione avente una camera cilindrica, nella quale la miscela da alimentare viene introdotta mediante una tramoggia, e dalla quale una quantit? di miscela esce diretta verso il sottostante stampo di formatura attraverso due uscite parallele e fra loro separate.
All?interno della camera cilindrica, il dispositivo di alimentazione comprende un corpo valvolare o otturatore che ? mobile di moto ciclico alternato per aprire/chiudere l?una o l?altra delle citate uscite.
Sempre all?interno della camera, il dispositivo comprende poi una paletta di spinta, la quale ? anch?essa ruotata di moto ciclico alternato attorno ad un asse fisso ed in maniera sincronizza con il corpo valvolare. La paletta presenta un bodo perimetrale che striscia a contatto della superficie interna della camera per spostare una massa di miscela, dapprima, verso l?uscita che verr? aperta e, poi, attraverso la stessa uscita quanto sar? aperta.
Durante le citate fasi di spostamento e di spinta, una ulteriore massa di miscela entra nella camera e la stessa massa viene avanzata e spinta verso l?altra uscita invertendo il senso di rotazione sia del corpo valvolare che della paletta.
Il dispositivo di alimentazione sopra definito, per il fatto di inviare portate prima verso l?una e poi verso l?altra delle due uscite previste, soffre dell?inconveniente principale di essere un dispositivo di alimentazione intermittente o discontinuo. Tale discontinuit? genera tempi di attesa prodotto che non consentono di innalzare la produttivit?, ossia la velocit? di spostamento degli stampi al di sotto delle uscite.
Oltre a questo, la ridotta superficie di contatto del bordo perimetrale la paletta con la superficie interna della camera, nonch? la possibile deformazione della stessa paletta sotto carico portano, da un lato, un inevitabile usura della paletta e, in generale, dei componenti fra loro in moto relativo, con parti metalliche che, inevitabilmente, finiscono nella miscela fluida, e, dall?altro, una progressiva perdita di tenuta con trafilamenti che con l?aumentare generano errori nella dosatura del prodotto alimentato.
Per le ragioni sopra esposte, il dispositivo noto del tipo sopra definito necessita di periodiche verifiche e di una adeguata manutenzione da parte di personale specializzato proprio per evitare problemi di dosatura, ma soprattutto la contaminazione della miscela trattata e dei prodotti con essa realizzati.
Scopo della presente invenzione ? quello di realizzare un gruppo di dosaggio per alimentare in stampi di una miscela fluida o pastosa, il quale permetta di risolvere in maniera semplice ed economica i problemi sopra esposti e, in particolare, consenta di alimentare la miscela fluida in maniera continua.
Ulteriore scopo della presente invenzione ? quello di realizzare un gruppo di dosaggio, il quale possa essere configurato in maniera semplice e veloce ad ogni cambio di produzione, ossia ad ogni cambio di miscela da alimentare negli stampi e ad ogni cambio stampi.
Un ulteriore scopo della presente invenzione quello di realizzare un gruppo di dosaggio, il quale possa alimentare simultaneamente e sempre in maniera continua e bilanciata almeno una coppia di file parallele di stampi di formatura.
Secondo la presente invenzione viene realizzato un gruppo di dosaggio e alimentazione in stampi di una miscela fluida o pastosa, in particolare una miscela a base di cioccolato, come rivendicato nella rivendicazione 1.
La presente invenzione ?, inoltre, relativa ad un metodo di dosaggio e alimentazione in stampi di una miscela fluida, in particolare una miscela a base di cioccolato.
Secondo la presente invenzione viene fornito un metodo di dosaggio e alimentazione in stampi di una miscela fluida, in particolare una miscela a base di cioccolato, come rivendicato nella rivendicazione 12.
L?invenzione verr? ora descritta con riferimento alle figure allegate, che illustrano un esempio di attuazione non limitativo, in cui:
la figura 1 illustra, in pianta, una macchina di colatura provvista di un gruppo di colatura per il dosaggio in stampi di una miscela fluida realizzato secondo i dettami della presente invenzione;
la figura 2 ? una sezione secondo la linea II-II della figura 1;
la figura 3 ? una vista prospettica con parti asportate per chiarezza della macchina della figura 1;
la figura 4 ? una sezione secondo la linea IV-IV della figura 1;
le figure 5 e 6 sono figure analoghe alla figura 4 ed illustrano, in scala ridotta, la macchina della figura 4 in diverse condizioni funzionali; e
la figura 7 ? una vista prospettica, in scala ingrandita, di un particolare delle figure 3,4 e 5;e la figura 8 illustra, in sezione ed in scala ingrandita, un particolare della figura 4.
Nelle figure 1 e 2, con 1 ? indicata, nel suo complesso, una macchina colatrice per dosare ed alimentare una miscela fluida o pastosa o in crema all?interno di vani di sottostanti stampi di formatura 2, di per s? noti e non descritti in dettaglio (figure 2 e 7).
Qui e nel seguito, con il termine ?miscela fluida o pastosa o in crema? si intende una qualsiasi miscela con o senza inclusioni avente caratteristiche tali da poter essere dosata, colata e trattata all?interno di stampi di formatura e, convenientemente, una miscela dolciaria a base cioccolato contenente o meno inclusioni quali, ad esempio, granella di nocciola, meringhe, biscotti ecc..
La macchina 1 comprende un telaio 3 aereo ed un gruppo 4 di dosatura e alimentazione in continuo della miscela fluida agli stampi 2.
Convenientemente, ma non necessariamente, il gruppo 4 ? appeso al telaio 3 (figure 3 e 4) ed ? dotato di ruote 5 rotolanti su rispettive guide 6 fissate al telaio 3 per traslare in sensi opposti in una direzione 7.
Indipendentemente dalla modalit? con cui ? supportato, il gruppo 4 comprende un blocco 8 riscaldato o meno (figure 3-6) avente una camera cilindrica 10 estendentesi coassialmente ad un asse 11 parallelo alla direzione 7 e presentante una apertura superiore 12 longitudinale ed una apertura inferiore 13 longitudinale fra loro diametralmente opposte rispetto all?asse 11 e simmetriche rispetto ad un piano verticale P (figura 4) di mezzeria su cui giace l?asse 11 stesso e la cui traccia ? indicata nelle figure 1,3,4,5,6 e nella figura 8.
Con riferimento alla figura 4, l?apertura 12 superiore presenta una dimensione L1 misurata ortogonalmente al piano P che maggiore della dimensione L2 dell?apertura 13 inferiore misurata nella stessa direzione. Secondo una variante non illustrata, la dimensione L2 ? circa uguale alla dimensione L1.
L?apertura superiore 12 ? ricavata sul fondo di una tramoggia inferiore 15 di convogliamento della miscela fluida verso la stessa apertura superiore 12.
La tramoggia inferiore 15 presenta, a sua volta, un ingresso comunicante con l?uscita di una tramoggia superiore 16 che si eleva verso l?alto dalla tramoggia inferiore 15 ed alloggia un organo mescolatore motorizzato 18, di per s? noto e non descritto in dettaglio azionato da un motore M. Le tramogge 15 e 16 definiscono quindi un vano 19 che, in uso, ospita la miscela fluida da dosare e alimentare.
L?apertura inferiore 13 costituisce, invece, l?ingresso di una sottostante camera 20 di accumulo e transito, la quale ? ricavata all?interno del blocco 8, si estende parallelamente all?asse 11 ed ? rastremata verso il basso.
La camera 20 presenta una parete di fondo, attraverso la quale sono ricavati gli ingressi di una fila di passaggi 21 di adduzione fra loro accostati, convenientemente, ma non necessariamente, cilindrici ed aventi centri giacenti sul piano verticale P e rispettivi assi ortogonali all?asse 11 e giacenti sul piano P stesso. I passaggi 21 sono ricavati in una porzione terminale inferiore del blocco 8.
Ancora con riferimento alle figure 3 e 4 e, in particolare, alla figura 7, il gruppo 4 comprende, inoltre, un assieme rotante 22 di dosatura e avanzamento della miscela verso la camera 20 ed i passaggi 21. L?assieme rotante 22 ? alloggiato nella camera 10 coassialmente all?asse 11 e sporge parzialmente nella tramoggia inferiore 15 attraverso l?apertura superiore 12.
Sempre con riferimento alla figura 3 ed alla figura 4, l?assieme rotante 22 comprende un?anima allungata o albero centrale 23 cilindrico di supporto, il quale si estende coassialmente all?asse 11 e presenta porzioni terminali opposte sporgenti all?esterno della camera 10 ed accoppiate al blocco 10 in maniera girevole ed in posizione assialmente fissa, ed in modo di per s? noto.
L?assieme rotante 22 comprende, inoltre, due settori cilindrici 24 e 25 longitudinali, i quali sono disposti all?esterno ed a contatto dell?albero centrale 23 e sono accoppiati all?albero 23 stesso in maniera girevole ed in posizione assialmente fissa ed a tenuta di fluido. Qui e nel seguito, con accoppiamento a tenuta di fluido si intende un accoppiamento in grado di impedire qualsiasi trafilamento della miscela fluida tra le parti fra loro in modo relativo qualunque sia la miscela.
Con riferimento alla figura 7, i settori cilindrici 24,25 presentano rispettive porzioni terminali opposte, le quali sono accoppiate a tenuta di fluido a rispettivi collari 26 e 27.
I collari 26 e 27 sono fissati, in modo noto, al blocco 8 e sono accoppiati all?albero 23 a tenuta di fluido.
Ciascun settore cilindrico 24,25 ? realizzato in un sol pezzo ed ? uguale per geometria dimensioni e peso all?altro settore cilindrico. In questo modo, l?assieme rotante 22 ? perfettamente bilanciato.
I settori cilindrici 24,25 sono delimitati esternamente da rispettive superfici perimetrali 28 cilindriche accoppiate alla superficie interna che delimita la camera 10 in maniera girevole ed a tenuta di fluido e, lateralmente, da due rispettive superfici radiali piane 29 ortogonali all?asse 11. Le superfici radiali 29 di uno stesso settore cilindrico 24, 25 convergono l?una verso l?altra e verso l?asse 11 formando fra loro un angolo diedro D (figura 4) compreso tra 115 e 170 gradi. Preferibilmente, ciascun angolo diedro ? di sostanziali 135?.
Sempre con riferimento alle figure 3 e 4, l?albero 23, le superfici radiali 29 fra loro affacciate dei settori cilindrici 24,25 ed i collari 26,27 delimitano fra loro due cavit? 30A e 30B a volume variabile, disposte in posizioni diametralmente opposte rispetto all?asse 11 ed aventi rispettivi ingressi/uscite 31 contrapposti e rivolti verso l?esterno, come visibile nelle figure 3 e 4.
I due settori cilindrici 24,25 sono ruotati indipendentemente l?uno dall?altro ed in sensi opposti attorno all?asse 11 da rispettivi dispositivi attuatori motorizzati indipendenti 33 e 34, di per se noti e non descritti in dettaglio, e schematicamente illustrati nella figura 7.
I dispositivi 33 e 34 sono comandati e controllati da una unit? di comando e controllo 35, la quale comanda la rotazione dei settori cilindrici 24,25 l?uno rispetto all?altro e attorno all?asse 11 cos? da impostare inizialmente il volume delle cavit? 30A,30B e per trasferire verso gli stampi 2 la massa fluida contenuta in ciascuna delle cavit? 30A,30B, come verr? meglio definito nel seguito.
Con riferimento alle figure 2 e 3, i dispositivi attuatori motorizzati 33 e 34 sono disposti da parti opposte dell?assieme 22 e l?albero centrale 23 ? costituito da due tratti o porzioni 23A e 23B, le quali sono fra allineate lungo l?asse 11, presentano diametri esterni fra loro uguali e sono stabilmente collegate, una al settore cilindrico 24 e, l?altra, al settore cilindrico 25 tramite spinature o mediante grani filettati o altri equivalenti dispositivi di fissaggio, genericamente indicati con 26 in figura 7.
Secondo una variante, non illustrata, l?albero 23 ? sostituito con un albero a porzioni coassiali cosicch? i dispositivi attuatori 33 e 34 possono essere disposti dalla stessa parte dell?assieme 22.
Indipendentemente dalla loro disposizione, i dispositivi attuatori 33 e 34 sono sempre comandati e controllati dall?unit? 35.
Ancora con riferimento alle figure da 4 a 6, al di sotto del blocco 8, il gruppo 4 comprende una piastra di 37 colaggio o distribuzione della miscela fluida negli stampi 2.
Come visibile nelle stesse figure da 4 a 6, la piastra 37 di colaggio ? indipendente dal blocco 8 ed ? collegata al blocco 8 stesso tramite un dispositivo di staffaggio rilasciabile, indicato con 38. Nell?esempio descritto, il dispositivo 38 comprende una coppia di lardelli 39 di posizionamento e ritenzione serrati contro il blocco 8 mediante viti 40. In questo modo, la piastra 37 di colaggio pu? essere rimossa e sostituita, in tempi estremamente brevi e con estrema facilit?, con una diversa piastra di colaggio, ad esempio, ad ogni cambio di miscela alimentata oppure a seguito di un cambio stampi e/o formato.
Sempre con riferimento alle figure da 4 a 6 e, in particolare alla figura 8, la piastra 37 di colaggio si estende simmetricamente e da parti opposte del piano P e comprende, per ciascuno dei passaggi 21, un corrispondente passaggio 41 di ingresso coassiale al relativo passaggio 21 stesso.
All?interno della piastra 37, ciascun passaggio 41 sfocia in una relativa camera 42 di accumulo. Nell?esempio illustrato, la camera 42 presenta una sezione ortogonale al piano P che ? crescente verso il basso, ossia nel senso di avanzamento della miscela. Nell?esempio descritto, la camera 42 ? una camera svasata. Dall?estremit? inferiore della camera 42 dipartono due condotti 43 o passaggi orizzontali fra loro contrapposti sempre rispetto al piano P ed estendentisi lungo un comune asse ortogonale al piano P stesso. L?uscita di ciascun condotto 43 comunica con l?ingresso di un relativo condotto 44 verticale una avente un asse parallelo al piano P. Ciascun condotto 44 presenta una relativa uscita sfociante in una rispettiva camera 45 di accumulo, la quale ? separata dall?altra camera 45 di accumulo che presenta una sezione costante in direzione ortogonale al piano P.
Ciascuna camera 45 di accumulo ? delimitata inferiormente da una relativa parete piana ortogonale al piano P, attraverso la quale ? ricavata una fila di fori calibrati o ugelli erogatori 46, i quali sono fra loro accostati per inviare, ciascuno, un portata di miscela fluida in un rispettivo scomparto del sottostante stampo 2A,2B.
Il funzionamento della macchina 1 verr? ora descritto a partire dalla condizione illustrata nella figura 4, in cui le tramogge 15 e 16 sono riempite con la miscela fluida da alimentare agli stampi 2 ed in cui la cavit? 30A presenta il suo ingresso 31 disposto nella tramoggia 15 ed ? pertanto riempita completamente e la cavit? 30B comunica con la camera 20. In tali condizioni, le due cavit? 30A e 30B presentano lo stesso volume che corrisponde anche al volume di miscela fluida che ? stato preventivamente determinato con riferimento alle caratteristiche degli stampi 2 montati a bordo macchina per avere una alimentazione continua agli stessi stampi.
A partire da tale condizione, l?unit? 35 comanda i dispositivi attuatori 33 e 34 in modo da ruotare di un passo di 180? le cavit? 30A e 30B mantenendo costante il volume delle stesse cavit?. In questo modo, le cavit? 30 si scambiano di posizione. Ultimata questa fase, l?unit? 35 mantiene le cavit? 30 in posizione angolarmente fisse e ruota i settori cilindrici 24 e 25 alla stessa velocit? angolare ed in sensi contrapposti attorno all?asse 11 provocando la progressiva riduzione di volume della cavit? 30A ed il contestuale forzamento della massa fluida in essa contenuta, dapprima nella camera 20 e, poi negli stampi 2 attraverso la piastra 37. Contestualmente allo svuotamento della camera 30A, si apre la camera 30B, la quale si porta ad un volume massimo che raggiunge quando il suo ingresso 31 coincide con il bordo dell?apertura 12, come illustrato nella figura 6. La cavit? 30B viene, pertanto, completamente riempita con un volume massimo di miscela fluida. Appena ultimato lo svuotamento della camera 30A, l?unit? 35, ripete l?operazione precedente e ruota nuovamente di un passo ossia di 180? le due cavit? 30A e 30B mantenendone costante il loro volume, come illustrato nella figura 5 fino a scambiarle di posto. A questo punto, l?unit? 35 ruota i settori cilindrici 24 e 25 in sensi opposti ed alla stessa velocit? angolare fino a quando dalla camera 30B ? stato trasferito un volume di miscela fluida sempre pari al volume predefinito. Raggiunta tale posizione, che ? illustrata nella figura 4, l?unit? 35 arresta la rotazione dei settori cilindrici 24,25 e scambia nuovamente di posizione le cavit? 30A,30B mantenendo costante il loro volume ed il processo di dosaggio e di alimentazione riprende seguendo le fasi prima descritte.
Convenientemente, la rotazione a passo delle cavit? 30A e 30B attorno all?asse 7 viene effettuato ruotando le cavit? 30A e 30B in uno stesso senso di rotazione, ad esempio in senso orario nelle figure da 4 a 6.
Alternativamente, secondo una diversa modalit? funzionale, le cavit? 30A e 30B vengono ruotate sempre a passo attorno all?asse 7 ma di moto ciclico alternato.
Da quanto precede appare evidente che il gruppo 4 di dosaggio ed alimentazione descritto permette, da un lato, di alimentare in maniera continua e bilanciata la miscela fluida verso gli stampi 2A e 2B, indipendentemente dal senso di rotazione dei settori 24,25, e, dall?altro, di contenere i tempi di fermo macchina sia per cambio di produzione, che per le ordinarie operazioni di pulizia e manutenzione.
Quanto precede ? in parte imputabile al fatto che entrambe le cavit? 30A e 30B vengo scambiate di posizione senza variarne il volume durante tale scambio e dal fatto che la dosatura della miscela fluida risulta agevolmente controllabile e variabile dipendendo esclusivamente dalla posizione relativa dei due settori cilindrici 24,25.
Oltre a questo, la simmetricit? della piastra 37 di dosaggio e la presenza delle camere 42 e 45 di accumulo consentono, mantenendo la continuit? di alimentazione, di ripartire meccanicamente ed equamente, ossia in maniera bilanciata, la portata di miscela entrante nella piastra di colaggio 37 tra i due assiemi di ugelli 46 e quindi tra gli stampi 2A e 2B. In altre parole, le caratteristiche meccaniche o costruttive della piastra 37 di colaggio sono tali da avere in uscita dalla piastra 37 di colaggio due flussi continui di miscela uguali fra loro in termini di portata e velocit? di avanzamento.
Sempre rispetto alle soluzioni note, il fatto di scambiare le cavit? 30A,30B ruotandole sempre nello stesso senso di rotazione permette di semplificare le operazioni di comando e controllo, di ridurre le sollecitazione meccaniche a cui i componenti mobili sono inevitabilmente sottoposti.
L?assenza carichi concentrati comporta un aumento dell?efficienza e della durata ed una riduzione dei tempi di manutenzione e dei tempi di fermo macchina per la sostituzione dei componenti fra loro in moto relativo e dei materiali di consumo.
Infatti, nel gruppo 4 descritto tutte le parti fra loro in moto relativo sono parti indeformabili e presentanti elevate superfici di contatto o scorrimento, per cui ridotte sono le pressioni specifiche di contatto tra le parti in movimento e conseguentemente ? ridotta l?usura delle stesse parti anche in presenza di elevate velocit? angolari.
Questo comporta basse usure e quindi minime operazioni di manutenzione ed un conseguente ridotto tempo di fermo macchina necessario per le stesse.
Il fermo macchina risulta ulteriormente ridotto ad ogni cambio di produzione/cambio stampi per effetto della possibilit? di sostituire in tempi brevi ed in maniera agevole l?intera piastra 37 di colatura che, a questo punto, pu? essere sfilata e sostituita con una diversa piastra di colatura e trattata al di fuori dell?impianto.
La rimozione della piastra 37 di colatura agevola, poi, la pulizia dell?intero blocco 8, le cui uscite 21, con la rimozione della piastra 37, comunicano direttamente con l?esterno.
Da quanto precede appare evidente che modifiche e varianti possono essere apportate al gruppo 4 senza per questo uscire dall?ambito protettivo definito dalle rivendicazioni indipendenti.
In particolare, le cavit? 30A,30B a volume variabile possono essere ottenute in modi diversi da quello indicato a titolo di esempio e conformate, ad esempio, a seconda della miscela fluida da trattare.

Claims (15)

RIVENDICAZIONI
1. Gruppo di dosatura e alimentazione in stampi di una miscela fluida o pastosa, in particolare una miscela a base di cioccolato, il gruppo comprendendo un corpo esterno delimitante una camera cilindrica di dosatura e alimentazione presentante un proprio asse longitudinale, una bocca di ingresso della detta miscela fluida in detta camera, un?unica apertura di uscita della detta miscela fluida da detta camera cilindrica e mezzi di dosatura e alimentazione alloggiati in detta camera cilindrica per ricevere la miscela fluida dalla detta bocca di ingresso e alimentare la miscela fluida attraverso la detta apertura uscita, i detti mezzi di dosatura e alimentazione comprendendo due cavit? a volume variabile ed un assieme motorizzato per ruotare le dette cavit? attorno al detto asse e variarne il loro volume, caratterizzato dal fatto che le dette cavit? presentano rispettivi ingressi contrapposti e diametralmente opposti rispetto al detto asse longitudinale, e dal fatto che il detto assieme motorizzato ? configurato per ruotare simultaneamente ed a passo le dette cavit? attorno all?asse tra una posizione di ricevimento della detta miscela fluida dalla detta bocca di ingresso una posizione di invio della detta miscela fluida mantenendo costante il volume di dette cavit? e per variare il volume di ciascuna detta cavit? mantenendo le cavit? in posizioni angolarmente fisse attorno al detto asse.
2. Gruppo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il detto assieme motorizzato comprende un?anima cilindrica di supporto coassiale al detto ed allungata lungo il detto asse longitudinale ed una coppia di settori cilindrici circondanti parzialmente la detta anima coassialmente al detto asse e collegati a tenuta di fluido all?anima stessa; la detta anima ed i detti settori cilindrici delimitando fra loro ed all?interno della detta camera le dette due cavit? contrapposte a volume variabile.
3. Gruppo secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che il detto assieme motorizzato comprende, inoltre, primi mezzi attuatori motorizzati per ruotare a passo la detta anima ed i detti settori cilindrici attorno al detto asse, e secondi mezzi attuatori motorizzati per ruotare i detti settori cilindrici l?uno rispetto all?altro in sensi opposti attorno al detto asse; una unit? elettronica di comando e controllo essendo collegata elettricamente ai detti primi e secondi mezzi attuatori e configurata per sincronizzare fra loro i detti primi e secondi mezzi attuatori.
4. Gruppo secondo le rivendicazione 2 o 3, caratterizzato dal fatto che i detti due settori cilindrici sono geometricamente e dimensionalmente uguali fra loro.
5. Gruppo secondo una delle rivendicazioni da 2 a 4, caratterizzato dal fatto che il detto assieme motorizzato comprende, per ciascuno dei detti settori cilindrici, un collare accoppiato a tenuta di fluido alla detta anima; ciascun detto settore cilindrico portando stabilmente collegato ad una sua estremit? un rispettivo detto collare e presentando una estremit? opposta disposta in battuta contro il collare dell?altro settore cilindrico.
6. Gruppo secondo una delle rivendicazioni da 2 a 5, caratterizzato dal fatto che la detta camera cilindrica ? delimitata da una superficie cilindrica coassiale all?asse e dal fatto che ciascuno dei settori cilindrici ? delimitato da una rispettiva superficie laterale cilindrica scorrevole a tenuta di fluido contro la superficie cilindrica della detta camera; ciascun detto settore cilindrico essendo, inoltre, delimitato da due superfici radiali piane convergenti l?una verso l?altra e verso il detto asse longitudinale; le dette superfici radiali delimitando parzialmente una relativa detta cavit?.
7. Gruppo secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che le dette due superfici radiali formano fra loro un angolo diedro di sostanziali 135?.
8. Gruppo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 2 a 7, caratterizzato dal fatto che la detta anima comprende due tratti cilindrici fra loro allineati lungo il detto asse longitudinale; ciascun tratto cilindrico essendo solidalmente collegato ad un relativo detto settore cilindrico per ruotare all?unisono con il relativo settore cilindrico.
9. Gruppo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il detto assieme motorizzato comprende a valle della detta unica apertura di uscita una piastra di colatura distinta dal detto corpo esterno; mezzi di collegamento rilasciabili essendo previsti per collegare la detta piastra di colatura al detto corpo esterno in maniera rimuovibile.
10. Gruppo secondo la rivendicazione 9, caratterizzata dal fatto che la detta piastra di colatura comprende una camera di accumulo di ingresso comunicante con la apertura di uscita e camere di accumulo in uscita comunicanti con ugelli erogatori della detta miscela verso stampi di formatura.
11. Gruppo secondo la rivendicazione 9 o 10, caratterizzato dal fatto che la detta piastra di colaggio ? simmetrica rispetto ad un piano verticale di simmetria di giacitura del detto asse longitudinale.
12. Metodo per il dosaggio in stampi di una miscela fluida o pastosa, in particolare una miscela a base di cioccolato, utilizzando un gruppo di dosaggio e formatura, come rivendicato nella rivendicazione 1; il metodo comprendendo le fasi di alimentare la miscela fluida nella bocca di ingresso della camera cilindrica, di dosare e trasferire un volume predefinito di miscela fluida nella bocca di uscita utilizzando due cavit? e ruotando le cavit? attorno al detto asse longitudinale, caratterizzato dal fatto che le cavit? vengono ruotate all?unisono ed a passo attorno all?asse longitudinale tra la bocca di ingresso e l?apertura di uscita mantenendo invariato il volume delle due cavit? durante la detta rotazione, e di riempire una delle cavit? con una quantit? predefinita di miscela fluida e di svuotare simultaneamente l?altra di dette cavit? variando il volume di dette cavit? mantenendo le cavit? in posizioni angolari fisse attorno all?asse longitudinale.
13. Metodo secondo la rivendicazione 12, caratterizzato dal fatto che il volume di dette cavit? viene variato simultaneamente ruotando due settori cilindrici paralleli al detto asse longitudinale in sensi opposti attorno all?asse longitudinale stesso.
14. Metodo secondo la rivendicazione 12 o 13, caratterizzato dal fatto che le dette cavit? vengono ruotare attorno all?asse longitudinale sempre in uno stesso senso di rotazione.
15. Metodo secondo la rivendicazione 12 o 13, caratterizzato dal fatto che le dette cavit? vengono ruotare attorno all?asse longitudinale di moto ciclico alternato.
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