IT202000014335A1 - “apparato per spostare un malato” - Google Patents

Description

?Apparato e metodo per spostare un malato?

DESCRIZIONE

L'invenzione si riferisce - in generale - ad un apparato e metodo per spostare un malato, in particolare per la pronazione.

La mobilizzazione del paziente ricoverato in terapia intensiva rappresenta un importante aspetto sia della gestione clinica che di quella infermieristica. Una delle posizioni utilizzate in caso di severe insufficienze respiratorie (ARDS) ? la postura prona, ovvero l?esposizione dell?intera superficie dorsale del corpo e la pronazione del paziente attraverso un movimento rotatorio secondo l?asse longitudinale dello stesso.

Un apparato di pronazione ? mostrato ad es. nella domanda di brevetto italiano No 102010901883402 o in US5263495.

Uno dei molteplici aspetti da tenere in considerazione quando si prona un paziente ? ad es. la protezione della sua integrit? cutanea. Durante la mobilizzazione del paziente ? necessario porre molta attenzione ad evitare movimenti impropri degli arti e posizioni scorrette che potrebbero causare danni a carico del sistema vascolare e/o micro-traumatismi articolari.

Una procedura di pronazione del paziente oggi in uso nelle Terapie Intensive avviene con queste fasi:

- Allineare il paziente sul letto con le braccia lungo i fianchi;

- Spostare il paziente sul bordo del letto contro-lateralmente al senso di rotazione;

- Iniziare la rotazione sollevando leggermente il tronco e il bacino per consentire il passaggio del braccio che si trova tra il corpo del paziente ed il piano di giacenza;

- Recuperare il braccio e completare la rotazione coricando il paziente in posizione prona; - Posizionamento del paziente con dei presidi da posizionare uno sotto la testa, uno a livello manubrio dello sterno e uno a livello delle creste iliache;

- Ripristinare il monitoraggio preesistente e ricollegare tutte le vie e i drenaggi precedentemente disconnessi.

E? evidente che la manovra ? complessa, e richiede parecchio tempo e personale specializzato.

Si vuole allora ovviare ai - o mitigare i ? problemi dei noti sistemi di pronazione, con un apparato e/o metodo come alle rivendicazioni allegate, in cui quelle dipendenti definiscono varianti vantaggiose.

Un primo aspetto dell?invenzione riguarda un metodo, in particolare di pronazione, per spostare un paziente, con le fasi di

i. stendere il paziente sopra un telo che ? disteso sopra una superficie di appoggio, ii. sollevare il telo per sollevare il paziente,

iii. movimentare il telo per ruotare il paziente attorno al suo asse longitudinale testa-piedi.

Nella fase (iii) si pu?

? spostare nella stessa direzione due estremit? opposte e separate del telo (il telo resta steso), oppure

? racchiudere il telo su s? stesso, unendolo a due estremit? opposte, per formare un tunnel dentro cui giace il paziente e ruotare il tunnel per ruotare il paziente attorno al suo asse longitudinale testa-piedi.

Per facilitare la fase (iii), preferibilmente si solleva il telo dopo che ? stato piegato per formare il tunnel.

Preferibilmente, per ruotare il tunnel si richiude e avvolge il telo attorno ad un elemento rigido (ad es. un tamburo o un albero) che ?

girevole attorno ad un asse parallelo a detto asse longitudinale del paziente ed

? posto ad una certa distanza dal paziente.

Preferibilmente, l?elemento rigido ? motorizzato, per asservire e facilitare la rotazione del paziente. Preferibilmente, l?elemento rigido viene accoppiato ad un mezzo sollevatore per sollevare il paziente posto dentro al tunnel (onde per facilitare il sollevamento del paziente).

Preferibilmente si irrigidisce il telo accoppiando alla sua superficie degli elementi rigidi o semi-rigidi. Un secondo aspetto dell?invenzione riguarda un apparato, in particolare di pronazione, per spostare un paziente, in particolare secondo il suddetto metodo, comprendente:

un telo configurato per stenderci sopra un paziente,

un tamburo che ? girevole attorno ad un asse parallelo a detto asse longitudinale del paziente ed ? posto o collocabile ad una certa distanza dal paziente, ove

il telo ? chiudibile su se stesso per formare un tunnel dentro cui il paziente pu? giacere e chiudibile attorno al tamburo, in modo che una rotazione del tamburo causi una rotazione del tunnel per ruotare il paziente attorno al suo asse longitudinale testa-piedi.

Preferibilmente, l?apparato comprende mezzi per sollevare il telo dopo che ? stato piegato per formare il tunnel.

Preferibilmente, l?apparato comprende un motore, in particolare vantaggiosamente installato nel tamburo, per asservire la rotazione del tamburo.

Preferibilmente, per creare detto tunnel col telo, l?apparato comprende mezzi per il fissaggio non permanente di estremit? opposte del telo.

Preferibilmente per irrigidire il telo e favorire la manovra sul paziente, il telo comprende dei mezzi di attacco per uno o pi? elementi rigidi o semi-rigidi accoppiabili al telo. In particolare il telo comprende una o pi? tasche, che preferibilmente si estendono parallelamente all?asse di rotazione del tamburo, in cui sono infilabili degli elementi o stecche rigidi o semi-rigidi.

Si noti che l?apparato secondo l?invenzione pu? servire non solo per la pronazione del paziente, ma anche per la movimentazione di un paziente obeso. Ovvero l?apparato ? utilizzabile per

la pronazione di pazienti con insufficienze respiratorie (ARDS), e/o

la movimentazione di pazienti obesi o pazienti che necessitano di manovre in asse (traumi alla colonna, bacino, ecc.), infatti facilita lo spostamento del paziente obeso dal letto alla barella, o verso un altro letto

Altri vantaggi dell?invenzione:

la procedura necessita solo di due persone (una persona alla testa e manovra, una persona al telo); possono essere pronati pazienti con CVVH in corso;

si possono posizionare dei cuscini sotto-torace prima della pronazione con vantaggio per gli operatori, il telo rotativo pu? restare in sede durante le ore di pronazione col vantaggio per gli operatori e per il paziente (pu? essere tolto durante la supinazione),

velocit? di esecuzione: la manovra avviene in tempi brevi, anche in caso di arresto cardiaco; meno traumi per il paziente, il quale si sente avvolto in un movimento lento e avvolgente senza strattoni e scatti.

I vantaggi dell?invenzione saranno pi? chiari dalla seguente descrizione di una preferita forma realizzativa dell?invenzione, riferimento facendo all?allegato disegno in cui

? Fig.1 mostra una vista laterale dell?apparato;

? Fig.2 mostra una vista frontale dell?apparato in uso.

Nelle figure numeri uguali indicano parti uguali o concettualmente simili, e l?apparato ? descritto come in uso.

L?apparato 10 di Fig. 1 serve per sollevare e ruotare un paziente 12 attorno all?asse longitudinale (testa-piedi).

L?apparato 10 comprende una trave orizzontale superiore 20 dotata alle estremit? di due staffe verticali 22 che supportano un rullo 24 girevole attorno ad un asse orizzontale X. In uso l?asse X viene disposto parallelo all?asse longitudinale (testa-piedi) del paziente 12.

Preferibilmente un motore elettrico installato all?interno del rullo 24 lo fa ruotare all?occorrenza, e/o si pu? spostare il telo 30 manualmente.

Un telo 30 ? avvolgibile attorno al rullo 24 in modo da poter essere trascinato quando il rullo 24 ruota. In genere l?attrito tra il telo 30 e il rullo 24 ? sufficiente ad evitare lo slittamento del telo 30 sul rullo 24. Se dovesse esserci slittamento, si pu? ad es. aumentare la rugosit? della superficie del rullo 24, o disporre sulla superficie del rullo 24 dei materiali ad alto coefficiente di attrito, come gomma o adesivi. ? anche possibile dotare il telo 30 di perforazioni allineate e dotare il rullo 24 di un ingranaggio o dentatura che impegna sequenzialmente le perforazioni man mano che il telo 30 scorre sopra al rullo 24.

Mentre il telo 30 ? aperto su un letto o piattaforma si distende il paziente 12 sopra il telo 30, e poi si richiude il telo 30 attorno al paziente 12 (e al rullo 24), con mezzi per collegare due estremit? del telo 30, ad es. moschettoni. Allo scopo il telo 30 ? preferibilmente dotato alle estremit? di occhielli in cui si possono agganciare i moschettoni. Altri mezzi possono essere per esempio strisce di Velcro, corde legate negli occhielli, o fibbie o morsetti o bottoni automatici.

Il telo 30 ? molto pi? grande del diametro del rullo 24, e quindi pu? penzolare dal rullo 24 per formare un tunnel 40 in cui il paziente 12 giace.

L?apparato 10 ? accoppiabile ad un mezzo sollevatore (non mostrato) per ottenere lo spostamento verticale del paziente 12, v. freccia Y.

Come preparazione alla pronazione, generalmente e in modo noto

si verifica la tenuta dei cerotti in modo da ottenere un ottimo ancoraggio alla cute;

si verifica che ciascun deflussore, tubo, drenaggio sia sufficientemente lungo da consentire la pronazione;

si esegue la pulizia e chiusura degli occhi per non incorrere in danni della cornea e/o della congiuntiva;

si aspirano le secrezioni bronchiali.

Il metodo o procedura per l?effettiva pronazione o spostamento del paziente 12 con l?apparato 10 si svolge preferibilmente tramite due operatori:

un operatore alla testa con funzione di comando della rotazione (a pedale/pulsante) e controllo del tubo endotracheale, e

un operatore al telo 30 con la funzione di verificare il buon andamento della procedura e monitorare lo stato emodinamico, respiratorio e la postura del paziente al fine di prevenire complicanze.

Il metodo o procedura per l?effettiva pronazione o spostamento del paziente 12 ha le fasi preferite seguenti:

1- posizionamento del paziente 12 sul telo 30:

Si fa giacere il paziente 12 su un letto o ripiano con le braccia lungo i fianchi, sopra il telo 30 aperto. Vantaggiosamente non serve staccare le vie infusionali in quanto seguono il paziente 12 durante la rotazione.

2 - posizionamento dell?apparato 10:

si avvicina l?apparato 10 al telo 30 e si richiude il telo 30 su se stesso avvolgendolo attorno al rullo 24.

3 ? sollevamento lungo la direzione Y del paziente 12, mentre il paziente rimane orizzontale.

4 ? rotazione del paziente 12:

Si attiva la rotazione del rullo 24 attorno all?asse X. Quando il rullo 24 ruota, il telo 30 ruota attorno al paziente 12 e lo trascina in rotazione (v. freccia F).

4 - post rotazione:

Si fa scendere il paziente 12 sempre orizzontale, adagiandolo su un letto o ripiano, sganciando poi il telo 30. Il telo 30 rimane sotto il paziente 12 durante la posizione prona.

I componenti dell?apparato 10 possono essere realizzati ad es. in acciaio o alluminio anodizzato, per rispettare tutte le norme e le certificazioni in materia di sicurezza e conformit? medica.

Per attivare il motore elettrico l?apparato 10 pu? ad es. comprendere una pulsantiera 90 posta su una delle due staffe 22 oppure un pulsante a pedale.

L?apparato 10 pu? essere realizzato in scale diverse, per avere portate in peso differenti.

Il telo 30 ? preferibilmente multistrato, e realizzato con materiale traspirante e anallergico. La struttura multistrato comprende ad es.:

1? strato: un telo;

2? strato: rete in plastica, preferibilmente a maglia fina;

3? strato: un telo;

4? strato: un materassino con funzione antidecubito (fatto ad es. di ovatta, o similare);

5? Strato: un telo, che va a contatto con il malato.

Preferibilmente il 2? e 3? strato sono cuciti assieme a maglia quadrangolare per dare tenuta meccanica.

Preferibilmente il telo 30 comprende delle tasche 92 che si estendono parallelamente all?asse X in cui si possono inserire delle stecche semirigide o rigide. Tali stecche sono utilizzabili quando si esegue la mobilizzazione del malato in asse, da letto a barella o da letto a letto. ? un ulteriore accorgimento per dare maggiore rigidit? al telo 30, condizione fondamentale per una buona esecuzione della manovra.

Claims (10)

RIVENDICAZIONI

1. Metodo, ad es. di pronazione, per spostare un paziente (12), con le fasi di

(i) stendere il paziente (12) sopra un telo (30) che ? disteso sopra una superficie di appoggio, (ii) sollevare il telo (30) per sollevare il paziente (12),

(iii) movimentare il telo (30) per ruotare il paziente attorno al suo asse longitudinale testa-piedi.

2. Metodo secondo la rivendicazione 1, in cui nella fase (iii) si spostano nella stessa direzione due estremit? opposte e separate del telo.

3. Metodo secondo la rivendicazione 1, in cui nella fase (iii) si racchiude il telo su se stesso per formare un tunnel dentro cui giace il paziente e si ruotare il tunnel per ruotare il paziente attorno al suo asse longitudinale testa-piedi.

4. Metodo secondo la rivendicazione 3, in cui si solleva il telo dopo che ? stato piegato per formare il tunnel.

5. Metodo secondo la rivendicazione 3 o 4, in cui per ruotare il tunnel si richiude e avvolge il telo attorno ad un elemento rigido che ?

girevole attorno ad un asse parallelo a detto asse longitudinale del paziente ed

? posto ad una certa distanza dal paziente.

6. Metodo secondo la rivendicazione 3 o 4 o 5, in cui si accoppia l?elemento rigido ad un mezzo sollevatore per sollevare il paziente posto dentro al tunnel.

7. Apparato, ad es. di pronazione, per spostare un paziente (12), comprendente:

un telo (30) configurato per stenderci sopra un paziente,

un tamburo (24) che ?

girevole attorno ad un asse (X) parallelo all?asse longitudinale del paziente, e

posto o collocabile ad una certa distanza dal paziente,

ove il telo (30) ?

chiudibile su se stesso per formare un tunnel dentro cui il paziente pu? giacere e

chiudibile attorno al tamburo (24),

in modo che una rotazione del tamburo (24) causi una rotazione del tunnel per ruotare il paziente attorno al suo asse longitudinale testa-piedi.

8. Apparato secondo la rivendicazione 7, comprendente mezzi per sollevare il telo dopo che ? stato piegato per formare il tunnel.

9. Apparato secondo la rivendicazione 7 o 8, comprendente un motore, ad es. installato nel tamburo, per ruotare il tamburo (24).

10. Apparato secondo la rivendicazione 7 o 8 o 9, comprendente mezzi per il fissaggio non permanente di estremit? opposte del telo, con cui creare detto tunnel.