IT202000012769A1

IT202000012769A1 - Scaffalatura di stoccaggio

Info

Publication number: IT202000012769A1
Application number: IT102020000012769A
Authority: IT
Inventors: Stefano Bettini
Original assignee: Rosss S P A
Priority date: 2020-05-28
Filing date: 2020-05-28
Publication date: 2021-11-28

Description

DESCRIZIONE

SCAFFALATURA DI STOCCAGGIO

La presente invenzione ha per oggetto una scaffalatura di stoccaggio del tipo precisato nel preambolo della prima rivendicazione.

In particolare, l?oggetto della presente invenzione ? un?attrezzatura per il magazzino industriale abile a stoccare pallet, colli o altri materiali di stoccaggio sfruttando in altezza le superfici operative.

Come noto le scaffalature di stoccaggio sono costituitite, solitamente, da una struttura metallica atta a sorreggere uno o pi? ripiani di appoggio del materiale di stoccaggio. Tale struttura ? composta da due o pi? pareti costitute da quadrilateri che si ripetono in lunghezza e altezza per tutta l?estensione della parete.

Ciascun quadrilatero ? composto da quattro profilati (due verticali e due orizzontali) costituenti i lati del quadrilatero di forma quadrata o rettangolare.

Per rendere pi? stabile la struttura i quadrilateri presentano un ulteriore profilato sotteso tra vertici opposti di detto quadrilatero.

Tali scaffalature possono essere soggette a forti carichi esterni (come per esempio forte vento o un terremoto) che deformano la struttura rendendola incapace di sorreggere carichi e quindi pericolosa.

Per cercare di conferire una maggiore resistenza alle scaffalature sono state ideate numerose soluzioni.

Un esempio di queste soluzioni ? riportato in EP1875007B1 dove una struttura di assorbimento e dissipazione delle vibrazioni sismiche ? interposta tra scaffalatura e pavimento.

Un altro esempio, descritto in JP2002220106A, propone di risolvere la soluzione con quattro semi-diagonali del quadrilatero reciprocamente vincolate nel centro del quadrilatero stesso.

Un ulteriore esempio ? tracciato in US2008250746A1 e propone di avere una sola diagonale suddivisa in due elementi separati da un ammortizzatore.

La tecnica nota descritta comprende alcuni importanti inconvenienti.

In particolare, le soluzioni proposte risultano particolarmente complesse rendendo la scaffalatura di difficile realizzazione e quindi di costi elevati.

Un altro inconveniente consiste nel fatto che le scaffalature a oggi note non presentano un?elevata resistenza e quindi, quando soggette a un terremoto o a vento, si deformano diventando inutilizzabili e imponendo una loro sostituzione. In questa situazione il compito tecnico alla base della presente invenzione ? ideare una scaffalatura in grado di ovviare sostanzialmente ad almeno parte degli inconvenienti citati.

Nell'ambito di detto compito tecnico ? un importante scopo dell'invenzione ottenere una scaffalatura di semplice realizzazione e quindi di costi ridotti.

Un altro importante scopo dell'invenzione ? realizzare scaffalature di maggiore rigidezza e quindi non soggette a deformazioni tali da renderle inutilizzabili.

Il compito tecnico e gli scopi specificati sono raggiunti da una scaffalatura come rivendicato nell?annessa rivendicazione 1. Esempi di realizzazione preferita sono descritti nelle rivendicazioni dipendenti.

Le caratteristiche e i vantaggi dell?invenzione sono di seguito chiariti dalla descrizione dettagliata di esecuzioni preferite dell?invenzione, con riferimento agli uniti disegni, nei quali:

la Fig.1 mostra, in scala, una scaffalatura secondo l'invenzione;

la Fig.2a illustra una schematizzazione della scaffalatura;

la Fig.2b presenta la scaffalatura di Fig.2a in una diversa condizione; la Fig. 3 riporta, in scala, un altro esempio di scaffalatura secondo l'invenzione.

Nel presente documento, le misure, i valori, le forme e i riferimenti geometrici (come perpendicolarit? e parallelismo), quando associati a parole come "circa" o altri simili termini quali "pressoch?" o "sostanzialmente", sono da intendersi come a meno di errori di misura o imprecisioni dovute a errori di produzione e/o fabbricazione e, soprattutto, a meno di un lieve scostamento dal valore, dalla misura, dalla forma o riferimento geometrico cui ? associato. Ad esempio, tali termini, se associati a un valore, indicano preferibilmente una divergenza non superiore al 10% del valore stesso.

Inoltre, quando usati, termini come ?primo?, ?secondo?, ?superiore?, ?inferiore?, ?principale? e ?secondario? non identificano necessariamente un ordine, una priorit? di relazione o posizione relativa, ma possono essere semplicemente utilizzati per pi? chiaramente distinguere tra loro differenti componenti.

Le misurazioni e i dati riportati nel presente testo sono da considerarsi, salvo diversamente indicato, come effettuati in Atmosfera Standard Internazionale ICAO (ISO 2533).

Con riferimento alle Figure, la scaffalatura secondo l'invenzione ? globalmente indicata con il numero 1.

Essa ? atta a essere usata, ad esempio all?interno di un magazzino, per stoccare oggetti, colli e/o pallet solitamente disposti su ripiani sospesi dalla scaffalatura 1. La scaffalatura 1 comprende una struttura reticolare definente la struttura portante della scaffalatura.

La struttura reticolare comprende almeno un quadrilatero 2 e preferibilmente pi? quadrilateri 2 opportunamente sovrapposti verticalmente (ossia lungo lil gradiente gravitazionale) come mostrato in Fig.3.

Il quadrilatero 2 pu? comprendere un primo montante 21, un secondo montante 22, una prima traversa 23, una seconda traversa 24.

I montanti 21 e 22 e le traverse 23 e 24 sono reciprocamente vincolati definendo il quadrilatero 2 opportunamente in corrispondenza dei vertici.

I montanti 21 e 22 e le traverse 23 e 24 possono essere pressoch? complanari e quindi definenti un piano di giacitura del quadrilatero.

I montanti 21 e 22 possono essere sostanzialmente paralleli tra loro e in dettaglio al gradiente gravitazionale.

I montanti 21 e 22 possono avere sostanzialmente stessa lunghezza.

Le traverse 23 e 24 possono essere sostanzialmente paralleli tra loro e in dettaglio sostanzialmente trasversali e in dettaglio pressoch? perpendicolari al gradiente gravitazionale.

Le traverse 23 e 24 possono avere sostanzialmente stessa lunghezza.

Si evidenzia come la prima traversa 23 possa essere sostituita, in maniera ovvia, da un altro elemento atto a connettere tra loro i montanti 21 e 22 quale, ad esempio, un pavimento.

Il quadrilatero 2 ? identificabile in un parallelogramma in dettaglio in un rettangolo e preferibilmente in un quadrato (montanti 21 e 22 e traverse 23 e 24 hanno sostanzialmente stessa lunghezza)

Il quadrilatero 2 pu? comprendere un elemento dissipativo 25 sotteso e in dettaglio vincolato (opportunamente in modo risolvibile) tra un primo punto del primo montante 21 e un secondo punto della prima traversa 23; e un puntone 26 sotteso e in dettaglio vincolato tra l?elemento dissipativo 25 e il vertice tra secondo montante 22 e seconda traversa 24.

L?elemento dissipativo 25 pu? presentare un vertice vincolato ad un primo punto e l?altro vertice vincolato ad un secondo punto.

L?elemento dissipativo 25 pu? essere incernierato al primo punto opportunatamente definendo un primo asse di rotazione pressoch? perpendicolare al piano di giacitura del quadrilatero. In alternativa, esso pu? essere incastrato a detto primo punto. Il primo punto pu? essere prossimo al vertice tra primo montante 21 e prima traversa 23. In alternativa esso ? tra detto vertice tra primo montante 21 e prima traversa 23 e il punto medio del primo montante 21 e in alcuni casi posto in corrispondenza del punto medio del primo montante 21.

L?elemento dissipativo 25 pu? essere incernierato al secondo punto opportunatamente definendo un secondo asse di rotazione pressoch? perpendicolare al piano di giacitura del quadrilatero. In alternativa, esso pu? essere incastrato a detto secondo punto.

Il secondo punto pu? essere prossimo al vertice tra primo montante 21 e prima traversa 23. In alternativa esso ? tra detto vertice tra primo montante 21 e prima traversa 23 e il punto medio della prima traversa 23 e in alcuni casi posto in corrispondenza del punto medio della prima traversa 23.

Nel caso di quadrilatero 2 quadrato il primo e il secondo punto possono presentare stessa distanza dal vertice tra primo montante 21 e prima traversa 23.

Nel caso di quadrilatero 2 rettangolare il primo e il secondo punto possono avere diversa distanza dal vertice tra primo montante 21 e prima traversa 23. In dettaglio, il punto sul pi? lungo tra primo montante 21 e prima traversa 23 ? a minore distanza rispetto all?altro punto.

L?elemento dissipativo 25 presenta un carico di plasticizzazione inferiore a quello del puntone 26.

L?elemento dissipativo 25 presenta un carico di plasticizzazione inferiore a quello dei montanti 21 e 22 e delle traverse 23 e 24.

Il suddetto carico di plasticizzazione ? ottenibile realizzando l?elemento dissipativo con un materiale di minori caratteristiche tecniche e/o di ridotta sezione.

L?elemento dissipativo 25 pu? essere un profilato per esempio a C, doppia T o a sezione chiusa.

Il puntone 26 ? atto a scaricare sull?elemento dissipativo 25 un carico concentrato deformando l?elemento dissipativo 25.

Il puntone 26 pu? presentare un vertice vincolato a detto vertice tra secondo montante 22 e seconda traversa 24 e l?altro vertice vincolato, opportunamente in modo risolvibile, all?elemento dissipativo 25.

Il puntone 26 pu? essere incernierato al vertice tra secondo montante 22 e seconda traversa 24. Preferibilmente il puntone 26 ? vincolato solidalmente al vertice tra secondo montante 22 e seconda traversa 24.

Il puntone 26 pu? essere vincolato all?elemento dissipativo 25 in corrispondenza del punto medio dell?elemento dissipativo 25 per esempio se il quadrilatero 2 ? quadrato. In altri casi esso pu? essere vincolato all?elemento dissipativo 25 in corrispondenza di un punto intermedio ad esempio se il quadrilatero 2 ? rettangolare.

Esso pu? essere vincolato solidalmente all?elemento 25.

Il puntone 26 pu? essere un profilato per esempio a C, doppia T o a sezione chiusa, circolare cava, scatolare.

Opzionalmente la struttura reticolare e quindi la scaffalatura 1 possono comprendere, in aggiunta all?almeno un quadrilatero 2, uno o pi? quadrilateri supplementari 3 come illustrato in Fig.3

Ogni quadrilatero supplementare 3 pu? comprendere un supplementare primo montante 31, un supplementare secondo montante 32, una supplementare prima traversa 33 e una supplementare seconda traversa 34. Esso ? preferibilmente privo dell?elemento dissipativo 25 e del puntone 26 sopra descritti.

Si evidenzia infine che nel caso di quadrilateri 2 e, se presenti, uno o pi? quadrilateri supplementari 3, un montante 21, 22, 31, e/o 32 e/o una traversa 23, 24, 33 e/o 34 possa essere in comune tra quadrilateri attigui.

Inoltre, nel caso di montanti e/o traverse allineati essi possono essere costituiti da un unico profilato definente montante/traversa di pi? quadrilateri.

Il funzionamento della scaffalatura 1 precedentemente descritta in termini strutturali ? il seguente.

La scaffalatura 1 e in particolare il quadrilatero 2 (per esempio di forma quadrata come in Figg.1-2a), quando soggetti a forze esterne parallele al piano di giacitura, tendono a deformarsi e quindi a variare l?inclinazione reciproca tra montanti 21 e 22 e traverse 23 e 24. Pertanto, il quadrilatero 2 si deforma diventando, ad esempio, un parallelogramma come in Fig.2b.

Tale deformazione determina una variazione di lunghezza delle diagonali del quadrilatero 2 e quindi un avvicinamento/allontanamento del vertice tra secondo montante 22 e seconda traversa 24 all?elemento dissipativo 25. Di conseguenza il puntone 26 sottopone a taglio e/o flessione l?elemento dissipativo 25 che, grazie alla sua maggiore cedevolezza, si deforma assorbendo le suddette forze esterne.

La scaffalatura 1 secondo l?invenzione consegue importanti vantaggi.

Infatti, grazie alla presenza del puntone 26 dell?elemento dissipativo 25 e alla loro particolare disposizione, la scaffalatura 1 ? in grado di concentrare la deformazione sul solo elemento dissipativo 25 lasciando perfettamente rettilinei puntone 26, montante 22 e traverse 23 e 24 e deformando elasticamente il montante 21.

Pertanto, nella scaffalatura 1 ? sufficiente sostituire l?elemento dissipativo 25 per ripristinare l?integrit? strutturale della scaffalatura 1.

Altri vantaggi sono identificabili nel fatto che la scaffalatura 1, non richiedendo soluzioni tecniche o organi particolarmente complicati, risulta di semplice realizzazione e quindi di costo ridotto.

Un ulteriore vantaggio ? rappresentato dal fatto che l?elemento dissipativo pu? essere sostituito ripristinando l?integrit? della scaffalatura 1.

L?invenzione ? suscettibile di varianti rientranti nell'ambito del concetto inventivo definito dalle rivendicazioni. In tale ambito tutti i dettagli sono sostituibili da elementi equivalenti e i materiali, le forme e le dimensioni possono essere qualsiasi.

Claims

RIVENDICAZIONI

1. Scaffalatura (1) comprendente

- una struttura reticolare comprendente almeno un quadrilatero (2); detto quadrilatero (2) comprendendo un primo montante (21), un secondo montante (22), una prima traversa (23), una seconda traversa (24), detti montanti (21, 22) e dette traverse (23, 24) essendo reciprocamente vincolate definendo detto quadrilatero (2);

e caratterizzato dal fatto che

- detto quadrilatero (2) comprende

o un elemento dissipativo (25) sotteso tra un primo punto di detto primo montante (21) e un secondo punto di detto prima traversa (23);

o un puntone (26) sotteso tra detto elemento dissipativo (25) e il vertice tra detto secondo montante (22) e detta seconda traversa (24) cos? da scaricare su detto elementi dissipativo (25) una deformazione di detto quadrilatero deformando detto elemento dissipativo (26).

2. Scaffalatura (1) secondo la rivendicazione 1, in cui detto elemento dissipativo (25) ? vincolato a detto primo punto di detto primo montante (21) e a detto secondo punto di detto prima traversa (23).

3. Scaffalatura (1) secondo la rivendicazione 2, in cui detto elemento dissipativo (25) ? vincolato a detto primo punto di detto primo montante (21) e a detto secondo punto di detta prima traversa (23).

4. Scaffalatura (1) secondo almeno una precedente rivendicazione, in cui detto quadrilatero (2) ? quadrato; e in cui detto primo punto e detto secondo punto sono alla stessa distanza dal vertice tra detto primo montante (21) e detta prima traversa (23).

5. Scaffalatura (1) secondo almeno una rivendicazione 1-3, in cui detto quadrilatero (2) ? rettangolare; e in cui detto primo punto e detto secondo punto hanno diversa distanza dal vertice tra detto primo montante (21) e detta prima traversa (23).

6. Scaffalatura (1) secondo la precedente 5, in cui detto punto sul pi? lungo tra detto primo montante (21) e detta prima traversa (23) ? a distanza minore da detto vertice tra detto primo montante (21) e detta prima traversa (23) rispetto a detto punto sul pi? corto tra detto primo montante (21) e detta prima traversa (23).

7. Scaffalatura (1) secondo almeno una precedente rivendicazione, in cui detto puntone (26) ? vincolato a detto elemento dissipativo (25) e a detto vertice tra detto secondo montante (22) e detta seconda traversa (24).

8. Scaffalatura (1) secondo almeno una rivendicazione 1-7, in cui detto elemento dissipativo (25) presenta un carico di plasticizzazione inferiore a detto puntone (26).