IT202000010900A1 - Gruppo differenziale a differente velocita' - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

del brevetto per invenzione industriale dal titolo:

?GRUPPO DIFFERENZIALE A DIFFERENTE VELOCIT??

SETTORE TECNICO

La presente invenzione ? relativa ad un differenziale, pi? in particolare ad un gruppo differenziale per automezzo di tipo pesante quale un autocarro.

STATO DELL?ARTE NOTA

Il differenziale ? un organo di trasmissione di potenza previsto sugli automezzi per distribuire la coppia motrice proviene da un albero d?ingresso ad una coppia di alberi in uscita collegate a rispettive ruote. In particolare, come noto, il differenziale permette di ottenere differenti velocit? in uscita alle ruote cos? da permettere a ciascuna di seguire la relativa traiettoria durante percorsi in curva o ad aderenza differente.

Nella sua configurazione pi? semplice, un differenziale comprende una gabbia porta satelliti a cui sono vincolati due assi, due satelliti posizionati sugli assi, ed in presa con due planetari solidali con i semialberi collegati ciascuna alla rispettiva ruota.

I differenziali noti sono altres? provvisti di una funzione bloccante configurata per rendere solidali i due semiassi tra loro. Tale funzione risulta utile nel caso di terreno con scarsa presa in cui una delle due ruote, svincolata dall?altra, tenderebbe a slittare disperdendo cos? la coppia.

I differenziali noti restano comunque soggetti a costanti necessit? di miglioramento al fine di garantire un uso versatile dei medesimi e di incrementarne le funzioni.

E? dunque sentita l?esigenza di migliorare i differenziali per automezzi esistenti.

Scopo della presente invenzione ? soddisfare le esigenze sopra esposte in modo economico.

SOMMARIO DELL?INVENZIONE

Il suddetto scopo ? raggiunto da un gruppo differenziale come rivendicato nelle rivendicazioni allegate.

BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI

Per una migliore comprensione della presente invenzione viene descritta nel seguito una forma preferita di attuazione, a titolo di esempio non limitativo e con riferimento ai disegni allegati nei quali:

? Figura 1 illustra una vista in sezione schematica e con parti rimosse per chiarezza di un gruppo differenziale secondo l?invenzione in una prima condizione operativa; ? Figura 2 illustra una vista in sezione schematica e con parti rimosse per chiarezza del gruppo differenziale di figura 1 in una seconda condizione operativa;

? Figure 3 e 4 illustrano il gruppo differenziale di rispettivamente figure 1 e 2 in cui ? indicato, per mezzo di frecce, il flusso di coppia secondo l?invenzione nelle due differenti condizioni operative; e

? Figura 5 illustra un assale comprendente il gruppo differenziale secondo l?invenzione.

DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELL?INVENZIONE

Il riferimento 1 indica nelle figure allegate un gruppo differenziale 1 secondo l?invenzione alloggiato all?interno di una carcassa 2 configurata per delimitare uno spazio interno 3 atto allo scopo. La carcassa 2 ? altres? vantaggiosamente configurata per alloggiare parte di semiassi 4,5 di un assale 6, come illustrato in figura 5. Allo scopo, tale carcassa 2 pu? essere realizzata di pezzo o in pi? parti secondo le esigenze di montaggio del gruppo differenziale 1 e dell?assale 6.

Il gruppo differenziale 1 ? operativamente interposto tra i semiassi 4, 5 ed una fonte motrice 7, quale un albero di trasmissione configurato per convogliare la coppia di un motore a combustione interna od un motore elettrico, configurata per impartire una coppia ai semiassi 4, 5.

I semiassi 4, 5, come di per s? noto, sono vantaggiosamente tra loro concentrici attorno ad un comune asse longitudinale A e cooperano con una rispettiva estremit? interna 4a, 5a con il gruppo differenziale 1 e definiscono un mozzo ruota a loro estremit? esterne 4b, 5b.

Il gruppo differenziale 1 comprende un differenziale 8 una trasmissione 9, il differenziale 8 ? operativamente interposto tra i semiassi 4, 5 e la trasmissione 9 e quest?ultima ? operativamente interposta tra il differenziale 8 e la fonte motrice 7.

Il differenziale 8 ? di tipo noto e comprende un portatreno 11 portato in modo rotazionalmente libero dalla carcassa 3, ad esempio tramite cuscinetti a sfere 12. Secondo la forma esemplificativa descritta il portatreno 11 ? operativamente collegato alla trasmissione 9 come descritto nel seguito.

Come altres? noto, il portatreno 11 porta una pluralit? di satelliti 13, ad esempio quattro satelliti angolarmente equispaziati di 90? l?uno rispetto l?altro e supportati da un supporto 14, a croce, rigidamente portato portatreno 14 ed attorno ai cui bracci possono ruotare i satelliti 13. In particolare, i satelliti ruotano sul supporto 14 attorno ad assi contenuti in un piano perpendicolare all?asse A.

I satelliti 13 cooperano con un rispettivo planetario comprendente rispettivamente una ruota dentata conica sinistra 15a ed una ruota dentata destra 15b rigidamente portate rispettivamente dal semiasse 4 e dal semiasse 5, sulla rispettiva porzione interna 4a, 5a.

La trasmissione 9 comprende essenzialmente un primo ed un secondo albero 16, 17 posti lungo rispettivi assi B, C perpendicolari all?asse A e dunque paralleli tra loro e selettivamente ingrananti con il portatreno 11 come descritto nel seguito.

Ciascun albero 16, 17 definisce un?estremit? esterna 16a, 17a ed un?estremit? interna 16b, 17b, quest?ultima essendo la pi? vicina al differenziale 8. Ciascuna albero 16, 17 porta una rispettiva ruota dentata 18, 19 rigidamente portata dall?estremit? interna 16b,17b e configurata per ingranare con il portatreno 11.

In particolare, il portatreno 11 comprende una porzione anulare 21, coassiale all?asse A, definente le aperture configurate per permettere l?alloggiamento dei semiassi 4, 5 e configurata per circondare i satelliti 13 e le ruote dentate 15a, 15b. Il portatreno 11 comprende inoltre una flangia 22 estendentesi radialmente dalla porzione anulare 21, cio? perpendicolarmente all?asse A verso la trasmissione 9. La porzione anulare 21 definisce il supporto per il supporto a croce 14 e la flangia 22, preferibilmente realizzata separatamente e fissata alla porzione anulare 21 definisce ad una sua estremit? radiale una coppia di dentature 23, 24 configurate per ingranare con le ruote dentate 18, 19 portate dagli alberi 16, 17 della trasmissione 8.

Le dentature 23, 24 sono vantaggiosamente realizzate da parti assialmente opposte della flangia 22 la quale si estende in posizione intermedia tra gli assi B, C e preferibilmente sostanzialmente in mezzeria rispetto ad essi. Dunque, vantaggiosamente, le dentature 23, 24 ruotano attorno all?asse A mentre le ruote dentate 18, 19 ruotano attorno agli assi B,C ingranando dunque tra loro definendo rispettivi ingranaggi conici.

La trasmissione 9 comprende altres? una ulteriore coppia di ruote dentate 25, 26, la prima portata dal primo albero 16 e la seconda portata dal secondo albero 17 ed ingrananti tra loro. Preferibilmente tali ruote dentate 25, 26 sono rigidamente portate dal rispetto albero 16, 17 in prossimit? della rispettiva porzione esterna 16a, 17a, ruotano dunque attorno agli assi B, C definendo un ingranaggio cilindrico, preferibilmente a ruote diritte.

Gli alberi 16, 17 sono supportati in modo girevole su di una struttura interna 27 rigidamente collegata alla carcassa 2, ad esempio tramite mezzi filettati. Gli alberi 16, 17 sono supportati rispetto alla struttura interna 27 per mezzi di mezzi volventi 28, quali ad esempio cuscinetti rotanti, preferibilmente a rulli conici e, nel caso descritto, disposti ad ?X?.

Vantaggiosamente, ciascun albero 16, 17 ? suddiviso in due porzioni 16?, 16??, 17?, 17?? selettivamente collegabili tra loro e vantaggiosamente coassiali tra loro lungo il rispettivo asse B, C. In particolare, ogni albero 16, 17 definisce una porzione interna 16?, 17? definente l?estremit? interna 16a, 17a portante la rispettiva ruota dentata 23, 24 ed una porzione esterna 16??, 17?? definente l?estremit? esterna 16b, 17b portante la rispettiva ruota dentata 25, 26.

Le porzioni 16?, 16??, 17?, 17?? sono configurate per cooperare selettivamente tramite un rispettivo innesto 30, 31 scorrevole lungo gli assi B, C e configurato per definire, per ciascun albero 16, 17 una prima condizione operativa in cui le due porzioni 16?, 16??, 17?, 17?? sono innestate, e dunque rotazionalmente accoppiate tra loro, ed una seconda condizione operativa in cui le due porzioni 16?, 16??, 17?, 17?? sono disinnestate e dunque sono libere di ruotare l?una indipendente dall?altra. Vantaggiosamente, quando le porzioni 16?, 16?? del primo albero 16 sono innestate, le porzioni 17?, 17?? del secondo albero 17 sono libere di ruotare una rispetto all?altra.

In particolare, ciascun innesto dentato 30, 31 comprende una porzione fissa 30?, 31? rispetto al relativo albero 16, 17 e configurata per cooperare tramite un accoppiamento di forma con una porzione mobile 30??, 31?? lungo il rispettivo asse B, C lungo il relativo albero 16, 17. In particolare, l?accoppiamento di forma ? configurato per accoppiare alla rotazione le due porzioni 16?, 16??, 17?, 17?? e, meglio, ? un accoppiamento dentato.

Le porzioni mobili 30??, 31?? sono tra loro collegate di modo che la loro traslazione lungo gli assi B, C sia la medesima. Vantaggiosamente, le porzioni mobili 30??, 31?? scorrono sul rispettivo albero 16, 17 per mezzo di un accoppiamento scanalato 33.

Inoltre, secondo la forma vantaggiosa descritta, la porzione fissa 30? fissata al primo albero 16 ? posizionata inferiormente lungo gli assi B, C rispetto alla porzione fissa 31? fissata al secondo albero 17 e viceversa la porzione mobile 31?? mobile sul secondo albero 16 ? posizionata inferiormente lungo gli assi B, C rispetto alla porzione fissa 30?? fissata al secondo albero 17. In questo modo, il movimento concorde tra le porzioni mobili 30??, 31?? permette l?accoppiamento tra le porzioni 16?, 16??, 17?, 17?? di un solo albero 16, 17 alternativamente all?altro.

Vantaggiosamente, le due porzioni mobili sono collegate tra loro tramite un elemento di accoppiamento 34, vantaggiosamente un disco, portato in modo scorrevolmente libero parallelamente agli assi B, C dalla struttura interna 27 e configurato per cooperare a contatto con pareti assiali di rispettive sedi anulari 35, 36 realizzate nelle porzioni mobili 30??, 31??.

L?elemento di accoppiamento 34 ? vantaggiosamente portato da un perno 37 fissato alla struttura interna 27 in modo scorrevolmente libero. Conseguentemente a quanto sopra descritto, il perno 37 si estende parallelamente agli assi B, C di modo da consentire il movimento di accoppiamento 34 lungo di essi. Opzionalmente, quest?ultimo pu? altres? ruotare sul perno 37.

L?elemento di accoppiamento 34 ? mantenuto in una prima posizione operativa tramite una forza azionata da mezzi elastici 38, ad esempio una molla elicoidale avvolta attorno al perno 37, interposti tra la struttura interna 27 e l?elemento di accoppiamento 34. Nell?esempio descritto, i mezzi elastici 38 mantengono l?elemento di accoppiamento 34 nella posizione operativa illustrata in figura 2.

L?elemento di accoppiamento 34 ? movimentato lungo il perno 37 grazie a mezzi attuatori 39 configurati per vincere la forza esercitata dai mezzi elastici 38 e portare l?elemento di accoppiamento tra la prima ed una seconda posizione operativa, illustrate nelle figure 2 ed 1.

Vantaggiosamente i mezzi attuatori 39 comprendono un sistema di spinta pneumatica. Vantaggiosamente tale sistema di spinta pneumatica comprende una camera 41 in cui una porzione di estremit? 37? del perno 37 ? alloggiata in modo da scorrere a tenuta nella camera 41. La camera 41 ? fluidicamente collegata ad una fonte di aria in pressione in modo da essere selettivamente riempita o svuotata da tale aria in pressione.

La porzione di estremit? 37? pu? scorrere a tenuta nella camera 41 in funzione dell?equilibrio di forze tra la spinta fornita dai mezzi elastici 38 al perno 37 e la pressione dell?aria nella camera 41 esercita sul perno 37 tramite la porzione 37? stessa.

Il gruppo differenziale 1 pu? altres? comprendere mezzi di blocco 42 configurati per bloccare il differenziale 8, cio? per rendere il portatreno 11 solidale al semiasse 5.

In particolare i mezzi di blocco 42 comprendono un manicotto 43 portato in prossimit? di una delle aperture della porzione anulare 21 del portatreno 11. Nella forma realizzativa descritta, il manicotto 43 ? alloggiato, a scorrimento, coassialmente al semiasse destro 5 ed ? configurato per definire un accoppiamento selettivo con il portatreno 11, tramite, ad esempio, ad un accoppiamento di forma, meglio dentato, tra di s? e la porzione anulare 21 del portatreno 21.

Dunque, il manicotto 43 ? configurato per assumere operativamente una prima posizione in cui ? libero rispetto al semiasse 5 ed al portatreno 11 ed una seconda condizione in cui coopera a contatto tramite l?accoppiamento di forma con il portatreno 11 rendendolo solidale al semiasse 5 e dunque facendo s? che la velocit? proveniente dall?albero motore 4 venga equi partita ai semiassi 5,6, annullando di fatto la funzione di differenziale.

Il manicotto 43 ? attuato tramite un mezzo attuatore, ad esempio di tipo pneumatico, preferibilmente simile al mezzo attuatore 39 e dunque comprendente una camera 44 in cui un pistone ? libero di scorrere a tenuta. La camera 44 ? fluidicamente collegata ad una fonte di aria in pressione in modo da essere selettivamente riempita o svuotata da tale aria in pressione. Il pistone ? mantenuto in una posizione di riposo da mezzi elastici configurati per esercitare sul pistone una forza contraria a quella esercitata dalla pressione nella camera 44 al pistone stesso.

Quest?ultimo dunque pu? scorrere a tenuta nella camera 44 in funzione dell?equilibrio di forze tra la spinta fornita dai mezzi elastici e la pressione dell?aria nella camera 44 esercita sul medesimo.

Il pistone ? altres? collegato al manicotto 43 di modo che quando non ? presente aria all?interno della camera 44, esso mantiene il manicotto 43 libero rispetto al semiasse 5 ed al portatreno 11 mentre quando ? presente aria in pressione nella camera 44, viene vinta la spinta fornita dai mezzi elastici agenti sul pistone che si muove, accoppiamento il manicotto 43 al portatreno 11 rendendolo solidale alla carcassa 2.

Il gruppo differenziale 1 comprende inoltre svariati elementi funzionali quali anelli antipolvere, distanziali, o-ring, elementi filettati, chiavette o cuscinetti configurati per consentire un corretto montaggio e funzionamento della struttura sopra schematicamente illustrata e non descritti in dettaglio per brevit?.

Il funzionamento della forma di realizzazione del gruppo differenziale 1 sopra descritta ? il seguente.

In una prima condizione operativa, illustrata in figura 3, i mezzi attuatori 39 comandano il movimento dell?elemento di accoppiamento 34 perch? l?innesto 31 si accoppi rotazionalmente l?albero 17 e dunque liberi le due porzioni 16?, 16?? dell?albero 16. In particolare, dell?aria compressa viene inserita nella camera 41 esercitando cos? una forza tale sulla porzione di estremit? 37? del perno 37 tale da muovere quest?ultimo contro la forza esercitata dai mezzi elastici 38. L?elemento di accoppiamento 34, essendo accoppiato alla porzione mobile 31?? dell?innesto 31 la far? ingranare con la porzione fissa 31? del medesimo e, allo stesso tempo allontaner? la porzione mobile 30?? dell?innesto 30? rispetto alla rispettiva porzione fissa 30?. In questo modo, le due porzioni 17?, 17?? del secondo albero 17 saranno solidali tra loro alla rotazione mentre le porzioni 16?, 16?? ruoteranno liberamente una rispetto all?altra.

In questo modo la coppia fornita dalla fonte motrice 7 sar? trasmessa alla porzione esterna 16?? del primo albero 16, dunque alla ruota dentata 25 che ingranando con la ruota dentata 26 impartir? tale coppia all?intero secondo albero 17, siccome le due porzioni 17?, 17?? sono tra loro collegate, e dunque alla ruota dentata 19 che, ingranando con la dentatura 24, impartir? la coppia al portatreno secondo un rapporto di trasmissione predefinito rispetto alla coppia fornita dalla fonte motrice e pari alla moltiplicazione tra i rapporti tra ruote dentate 25, 26 e 19, 24.

Nell?ipotesi di partire dalla condizione di figura 3 e voler passare in una seconda condizione operativa, illustrata in figura 4, i mezzi attuatori 39 non esercitano forza sull?elemento di accoppiamento 34 di modo che l?innesto 30 accoppi rotazionalmente l?albero 16 e dunque liberi le due porzioni 17?, 17?? dell?albero 17. In particolare, l?aria contenuta nella camera 41 viene fatta fuoriuscire smettendo esercitando una forza sulla porzione di estremit? 37? del perno 37 che si muove sotto l?azione la forza esercitata dai mezzi elastici 38. L?elemento di accoppiamento 34, essendo accoppiato alla porzione mobile 30?? dell?innesto 30 la far? ingranare con la porzione fissa 30? del medesimo e, allo stesso tempo allontaner? la porzione mobile 31?? dell?innesto 31? rispetto alla rispettiva porzione fissa 31. In questo modo, le due porzioni 16?, 16?? del secondo albero 16 saranno solidali tra loro alla rotazione mentre le porzioni 17?, 17?? ruoteranno liberamente una rispetto all?altra.

In questo modo, la coppia fornita dalla fonte motrice 7 sar? trasmessa alla porzione esterna 16?? del primo albero 16, dunque alla porzione interna 16? ed alla ruota dentata 18 che, ingranando con la dentatura 23, impartir? la coppia al portatreno secondo un rapporto di trasmissione predefinito rispetto alla coppia fornita dalla fonte motrice e pari al rapporto tra le ruote dentate 18 e 23.

I rapporti di trasmissione nelle due condizioni operative di figura 3 e figura 4 sono tali per cui la condizione di figura 4 ? vantaggiosamente dedicata ad una marcia a bassa velocit?, dove ? necessaria maggiore coppia ai semiassi 4, 5 mentre la condizione di figura 3 ? vantaggiosamente dedicata ad una marcia ad alta velocit?, dove ? necessaria minore coppia ai semiassi 4, 5. Dunque, il rapporto di trasmissione tra coppia in ingresso al gruppo differenziale 1 rispetto alla coppia fornita ai semiassi 4, 5 ? maggiore nella condizione di figura 3 rispetto a figura 4.

L?azionamento dei mezzi attuatori 39 pu? essere controllato tramite un?unit? elettronica (non illustrata), ad esempio l?ECU del veicolo, configurata per permettere l?ingresso e la fuoriuscita dell?aria compressa nella camera 41.

Nelle condizioni operative di figura 3 e 4 i mezzi di blocco 42 sono configurati in modo che il manicotto 43 sia libero rispetto al semiasse 5 ed al portatreno 11. Qualora si desideri bloccare il differenziale 8, ? sufficiente controllare i mezzi di blocco 42 affinch? accoppino il manicotto 43 al portatreno 11. Nel caso descritto, sar? dunque sufficiente permettere l?ingresso di aria nella camera 44 di modo che sia vinta la resistenza dei mezzi elastici che mantengono il manicotto 43 nella configurazione di figure 3 e 4 e lo muovano affinch? si accoppi con il portatreno 11 rendendolo solidale alla carcassa 2.

Da quanto precede, risultano evidenti i vantaggi di un gruppo differenziale 1 secondo l?invenzione.

In particolare, il gruppo differenziale 1 permette di ottenere due possibili rapporti di trasmissione tra la fonte motrice 7 ed il differenziale 8, andando cos? ad aumentare la versatilit? del sistema di trazione del veicolo pesante. In tal modo, ? possibile prevedere un gruppo differenziale versatile per differenti tipologie di guida e carico del veicolo.

Inoltre, il gruppo differenziale 1 risulta particolarmente compatto grazie alla specifica disposizione dei due alberi 16, 17 tra loro paralleli e ai mezzi attuatori 39 alloggiati tra di essi e configurati per permetterne la selezione alternativa.

In questo modo ? possibile evitare contaminazioni dall?esterno, aumentando la vita utile del gruppo differenziale.

Risulta infine chiaro che al gruppo differenziale 1 secondo la presente invenzione possono essere apportate modifiche e varianti che tuttavia non escono dall?ambito di tutela definito dalle rivendicazioni.

Ad esempio, ? chiaro che i mezzi attuatori 39 possono essere realizzati differentemente, ad esempio tramite mezzi meccanici, idraulici od elettromagnetici cos? come i mezzi di blocco 42.

Altres? le coppie di ruote dentate 25 e 26, 19 e 24, 18 e 23 possono essere di qualsivoglia tipologia e dimensione.

Similmente, la forma della struttura 2, del supporto 27 o dell?assale 6 possono variare in funzione della tipologia di veicolo cos? come gli elementi del differenziale 8.

Claims (14)

RIVENDICAZIONI

1.- Gruppo differenziale (1) per un veicolo pesante, detto gruppo differenziale (1) comprendendo una carcassa (2) definente uno spazio (3), un differenziale (8) ed una trasmissione (9) alloggiati all?interno di detto spazio (3), detto differenziale (8) essendo configurato per suddividere una coppia in ingresso da una fonte motrice (7) a detto gruppo differenziale (1) ad una coppia di semiassi (4, 5) di detto veicolo coassiali attorno ad un asse (A), detta trasmissione (9) essendo operativamente interposta tra detta fonte motrice (7) e detto differenziale (8) e comprendendo un primo ed un secondo albero (16, 17) estendentesi lungo rispettivi assi (B, C) paralleli tra loro e perpendicolari a detto asse (A) di detti semiassi (4, 5) ed essendo supportati in modo rotazionalmente libero rispetto a detta carcassa (2),

detti alberi (16, 17) comprendendo ciascuno una prima porzione (16?, 17?) ed una seconda porzione (16??, 17??), ciascun albero (16, 17) comprendendo una prima ruota dentata (25, 26) rigidamente portata dalla rispettiva prima porzione (16?, 17?) ed una seconda ruota dentata (18, 19) rigidamente portata dalla rispettiva seconda porzione (16??, 17??),

dette prime ruote dentate (25, 26) ingranando tra loro secondo un rapporto di trasmissione predefinito e dette seconde ruote dentate ingranando ciascuna con una rispettiva dentatura (23, 24) realizzata su di un portatreno (11) di detto differenziale (8) secondo rispettivi rapporti di trasmissione,

dette prima e seconda porzione (16?, 16??, 17?, 17??) di detti alberi (16?, 17) essendo selettivamente alternativamente collegabili tra loro per consentire alla coppia fornita da detta fonte motrice (7) di passare a detto differenziale (8) secondo un differente rapporto di trasmissione.

2.- Gruppo differenziale secondo la rivendicazione 1, in cui dette prima e seconda porzione (16?, 16??, 17?, 17??) di detti alberi (16?, 17) sono selettivamente alternativamente collegabili tra loro tramite un rispettivo innesto (30, 31) configurato per scorrere lungo il rispettivo asse (B, C), ciascun innesto (30, 31) essendo controllato da un rispettivo mezzo attuatore (39).

3.- Gruppo differenziale secondo la rivendicazione 2, in cui ciascun innesto (30, 31) comprende un accoppiamento di forma configurato per accoppiare rotazionalmente la rispettiva prima e seconda porzione (16?, 16??, 17?, 17??).

4.- Gruppo differenziale secondo la rivendicazione 2 o 3, in cui ciascun innesto (30, 31) ? un innesto dentato.

5.- Gruppo differenziale secondo una delle rivendicazioni da 2 a 4, in cui ciascun innesto (30, 31) comprende una porzione fissa (30?, 31?) collegata ad una di dette prima e seconda porzione (16?, 16??, 17?, 17??) ed una porzione mobile (31??, 31??) scorrevole lungo il rispettivo asse (B, C) su un?altra di dette prima e seconda porzione (16?, 16??, 17?, 17??), detta porzione mobile (30?, 31?) essendo configurata per accoppiarsi in rotazione con detta porzione fissa (30?, 31?).

6.- Gruppo differenziale secondo la rivendicazione 5, in cui detto mezzo attuatore (39) controlla dette porzioni mobili (30??, 31??) di modo che scorrano in uguale modulo ma in direzione contraria lungo il rispettivo asse (B, C).

7.- Gruppo differenziale secondo le rivendicazioni 5 o 6, in cui dette porzioni mobili (30??, 31??) sono accoppiate alla traslazione da un elemento di collegamento (34), il movimento di detto elemento di collegamento (34) essendo controllato da detto mezzo attuatore (39).

8.- Gruppo differenziale secondo la rivendicazione 7, comprendente mezzi elastici (38) configurati per esercitare una forza su detto elemento di collegamento (34) di modo da mantenerlo in una posizione prefissata di collegamento di dette prima e seconda porzione (16?, 16??, 17?, 17??).

9. Gruppo differenziale secondo una delle rivendicazioni da 2 a 8, in cui detto mezzo attuatore (39) ? un attuatore pneumatico.

10.- Gruppo differenziale secondo la rivendicazioni 9 quando dipendente dalle 8, in cui detto mezzo attuatore (39) di tipo pneumatico ? configurato per esercitare una forza contraria a quella esercitata dai mezzi elastici (38).

11.- Gruppo differenziale secondo una delle precedenti rivendicazioni, in cui detto portatreno (11) comprende una porzione anulare (21) circondante parte di detti semiassi (4, 5) ed una flangia (22) estendentesi radialmente da detta porzione anulare (21), dette dentature (23, 24) essendo realizzate da parti assialmente opposte di detta flangia (21).

12.- Gruppo differenziale secondo la rivendicazione 11, in cui detta flangia (21) ? posta in posizione intermedia rispetto a detti assi (B, C) di detti alberi (16, 17).

13.- Gruppo differenziale secondo una delle precedenti rivendicazioni, comprendente mezzi di bloccaggio (42) configurati per bloccare la funzione di detto differenziale (8).

14.- Assale (6) di veicolo comprende un primo ed un secondo semiasse (4, 5) ed un gruppo differenziale (1) configurato per collegare detti semiassi (4, 5) ad una fonte motrice (7) di detto veicolo, detto gruppo differenziale (1) essendo realizzato secondo una delle precedenti rivendicazioni.