IT202000010843A1 - Calza con efficacia funzionale biomeccanica, circolatoria e neurologica - Google Patents

Calza con efficacia funzionale biomeccanica, circolatoria e neurologica Download PDF

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Marco Coffinardi
Alessandro Coffinardi
Piero Delpanno
Mauro Testa
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Description

DESCRIZIONE dell'Invenzione Industriale dal titolo: ?Calza con efficacia funzionale biomeccanica, circolatoria e neurologica?
TESTO DELLA DESCRIZIONE
L?invenzione si riferisce ad una calza o ad un indumento simile, comprendente
una parte di piede ed una parte di gambale, la parte di piede essendo destinata a sovrapporsi al piede di un utente e la parte di gambale essendo destinata a sovrapporsi almeno ad una parte od all?intera parte della gamba fino al di sotto del ginocchio.
Opzionalmente la parte di piede essendo chiusa da una parte di punta,
la detta calza presentando in una o pi? zone della estensione superficiale della stessa uno o pi? elementi di modificazione strutturale di almeno uno strato di maglia che forma la parete della detta calza, i quali elementi sono applicati e/o incorporati e/o intrecciati e/o inglobati alla o nella struttura della detta maglia.
Calze di questo tipo sono note allo stato dell?arte. Il documento giapponese JP2007175465 descrive ad esempio una calza con un cosiddetto effetto di ?taping?, cio? una calza su cui ? applicata almeno una striscia od un isola di materiale sottoforma di strato o di foglia, avente una prestabilita forma, una prestabilita estensione, una prestabilita posizione rispetto all?anatomia del piede e della gamba quando la calza ? indossata e prestabilite caratteristiche di deformabilit? elastica, sia relativamente alla estensione in una o pi? direzioni, sia relativamente alla flessione o piegatura.
La tecnica di taping, prevede l?applicazione sotto forma di nastri o isole di materiale nastriforme. Questo tipo di nastri ? noto con la denominazione kinesio tape. Pi? comunemente, il kinesio tape ? costituito da fibre da fibre di cotone e nylon strettamente intrecciate. Detto nastro viene applicato alla cute in punti definiti a seconda dell?azione fisioterapica desiderata per mezzo di colle, ad esempio colla acrilica, resistente all?acqua in modo che l?adesione al corpo sia garantita anche in caso di movimenti vigorosi, sudore e immersione totale in acqua e senza irritare la pelle.
Allo stato dell?arte ? noto di provvedere una calza di una o pi? zone di compressione di corrispondenti zone della gamba e/o del piede. Il documento US2017/0354543 descrive un indumento, ed in particolare una calza che presenta distribuite sulla sua estensione una o pi? zone finalizzate alla compressione della zona della gamba e/o del piede corrispondente. In questo esempio esecutivo, le zone di compressione sono formate da isole o bande di materiale che ? sovrapposto e/o intessuto e/o incorporato alla maglia che forma la calza e che presenta una differente durezza e/o deformabilit? e/o estensibilit? rispetto alla maglia della calza.
Allo stato dell?arte ? anche noto di realizzare una calza che comprende accoppiato, intessuto, intrecciato e/o incorporato materiale antiscivolamento, in particolare previsto sulla faccia esterna del materiale della calza e destinato ad aumentare l?attrito fra la calza e la scarpa. Una tale calza ? nota dal documento US2005/0144703.
In tutte queste soluzioni note allo stato dell?arte, la forma, le dimensioni e le caratteristiche meccaniche del materiale che forma le zone di supporto, le zone di compressione e le zone anti-scivolo come pure le disposizioni e le distribuzioni di queste zone lungo l?estensione della calza non ? realizzato in modo armonizzato con la biomeccanica della gamba e del piede. Ma ciascuna di queste zone svolge una funzione specifica senza che la stessa sia accordata alla funzione delle altre zone in modo da soddisfare le esigenze biodinamiche della gamba e del piede.
La biomeccanica ? quella scienza che studia il movimento umano ed i meccanismi per ottimizzarlo rendendolo non solo pi? piacevole ma sano e privo di rischi di infortuni.
Il ritorno venoso ed il benessere generale del corpo che origina dalla funzione del piede ? interesse primario per il biomeccanico, al ritorno venoso ? strettamente legato il ritorno linfatico, questo ? ?lo spazzino? del corpo cio? quel sistema che elimina i rifiuti dovuti al nostro metabolismo o quelli prodotti dall?esercizio fisico come elementi di scarto o di ossidazione. Quindi il recupero dopo un allenamento od una gara parte del piede ma ? anche corretto dire che la salute parte dal piede e dalla sua funzione.
La zona del corpo pi? maltrattata ? sicuramente quella degli arti inferiori e in particolare i nostri piedi, dei quali ci ricordiamo solo quando sono dolenti. In realt? il piede ? molto pi? di una semplice struttura anatomica che permette la locomozione.
Nonostante le apparenze infatti il piede non si limita solo a sopportare il peso corporeo in posizione verticale. La sua vascolarizzazione e la relativa innervazione gli consentono di svolgere un ruolo fisiologico importante, mentre la sua struttura osteo articolare gli consente di adattarsi ad ogni situazione di equilibrio statico o dinamico. Pu? essere perci? considerato un vero e proprio organo che partecipa attivamente alle sue funzioni.
Il plantare venoso ha un ruolo indispensabile nel sistema venoso degli arti inferiori. Il sangue pompato dal cuore verso le estremit? distali del corpo deve successivamente risalire nonostante non pochi ostacoli: la distanza, che annulla l?effetto pressorio iniziale a livello del cuore e la gravit? che tende a favorire il ristagno nei vasi pi? lontani dal cuore. Il ritorno venoso invece ? favorito dalla stazione eretta che provoca la contrazione degli arti inferiori favorendo un vero e proprio massaggio delle vene (fig.
1.2). Durante la marcia si aggiunge la compressione delle vene plantari che si svuotano ad ogni passo. A testimonianza di ci? il fatto sotto le zone di appoggio del piede il colorito della pelle diventi bianco. Esiste tutto un sistema di comunicazione tra le vene plantari e le vene dorsali, che facilita il ritorno venoso dalla rete profonda (fig. 1.1 a 1.4).
Poich? per? gli arti inferiori non usufruiscono della spinta diretta di una pompa pulsante come il cuore, il ritorno venoso ? realizzato grazie principalmente a 2 strutture:
- La soletta venosa di Lejars (fig. 1.3): la contrazione dinamica di questa struttura favorisce l?azione di pompa muscolare e dunque il ritorno del sangue ai distretti superiori. Si tratta per? di un ?letto? di capillari molto piccoli che contiene una quantit? di sangue ridotta, questa ? posta nel meso piede.
- Il triangolo della Volta (fig. 1.4): una struttura architettonica, situata nella parte pi? profonda del piede, che contiene le pi? importanti vene profonde: le vene plantari interne ed esterne. La spremitura di queste vene, ad ogni passo e movimento significativo, rappresenta il vero cuore periferico e la pi? importante funzione vascolare del piede, il triangolo ? l?area del meso piede e dell?appoggio del primo dito e del quinto.
Il sangue torna al cuore per gradiente di pressione cio? da dove c?? pi? pressione a dove ve ne ? meno. In piedi abbiamo una pressione nella soletta di Lejart di 35 mm di Hg versus i 0 mm di Hg del cuore.
Il ritorno venoso ? il flusso retrogrado che riporta il sangue al cuore. In condizioni di riposo, il ritorno venoso deve essere uguale alla gittata cardiaca, perch? il sistema cardiocircolatorio ? essenzialmente un circuito chiuso. In caso contrario, il sangue si accumulerebbe sia nella circolazione sistemica o nella circolazione polmonare; Anche se la gittata cardiaca e il ritorno venoso sono interdipendenti, ognuno di loro pu? essere regolato in modo indipendente. Il sistema circolatorio (fig. 1.1) ? infatti costituito dalle due circolazioni (polmonari e sistemica) poste in serie fra il ventricolo destro (VD) e il ventricolo sinistro (VS). L'equilibrio ? raggiunto, in gran parte, per la legge di Frank Starling. In emodinamica, il ritorno venoso al cuore dal letto vascolare venoso, situato nel mesopiede ? determinato da un gradiente di pressione (pressione venosa pressione atriale destra) e dalle resistenze venose: infatti, una diminuzione della pressione atriale destra o delle resistenze venose porter? ad un aumento del ritorno venoso, tranne quando i cambiamenti sono determinati dalla postura. Si potrebbe dire altrettanto bene che il ritorno venoso ? determinato dalla pressione aortica media la pressione media atriale destra, diviso per le resistenze vascolari sistemiche. sistemiche. Alcuni fisiologi per chiarire il quadro un po' confuso dei termini usati per definire il ritorno venoso, lo correlano alle influenze pi? misurabili della gittata cardiaca, come la pressione e il volume telediastolico che sono a loro volta influenzati dallo stato del volume, dalla capacit? venosa, dalla compliance ventricolare e da terapie venodilatanti.
Come appare da quanto sopra descritto, le soluzioni attualmente presenti allo stato dell?arte non soddisfano in pieno le necessit? biomeccaniche del piede e della gamba essendo ciascuna di queste orientata verso il supporto di una sola delle funzionalit? biomeccaniche pi? sopra descritte.
L?invenzione si prefigge di realizzare un indumento ed in particolare una calza, la quale grazie ad accorgimenti relativamente semplici e facilmente attuabili fornisce un supporto migliorativo di tutte le funzionalit? biomeccaniche legate al piede ed alla gamma, consentendo, da un lato, di evitare gli effetti negativi dovuti ad una errata od intensa sollecitazione del piede e della gamba sia dal punto di vista muscoloscheletrico sia dal punto di vista circolatorio e neurologico e d?altro lato, di operare in supporto a tutte le funzionalit? del piede e della gamba in particolare relative alla propriocezione, all?ottimizzazione delle sollecitazioni sui muscoli e sui tendini ed alle funzioni circolatorie e neurologiche e pertanto trasformando l?attivit? fisica in un meccanismo che genera una benefica attivit? curativa.
L?invenzione risolve il problema posto con un indumento, in particolare con una calza comprendente una parte di piede ed una parte di gambale,
- la parte di piede essendo destinata a sovrapporsi al piede di un utente e la parte di gambale essendo destinata a sovrapporsi almeno ad una parte od all?intera parte della gamba fino al di sotto del ginocchio;
- opzionalmente la parte di piede essendo chiusa da una parte di punta,
- la detta calza presentando in una o pi? zone della estensione superficiale della stessa uno o pi? elementi di modificazione strutturale di almeno uno strato di maglia che forma la parete della detta calza, i quali elementi sono applicati e/o incorporati e/o intrecciati e/o inglobati alla o nella struttura della detta maglia.
Secondo un primo aspetto dell?invenzione, gli elementi di modificazione della struttura della calza sono costituiti da un elemento di inspessimento della parete della calza che si estende per sostanzialmente l?intera volta plantare ovvero lungo sostanzialmente l?intera soletta di Lejart e/o lungo sostanzialmente l?intero triangolo della volta.
Secondo una forma esecutiva il detto inspessimento si prolunga, opzionalmente senza soluzione di continuit? fino nella zona di inserzione del tendine di Achille.
Ancora secondo una ulteriore forma esecutiva il detto elemento si prolunga sulla parte di gambale che presenta una lunghezza tale da sovrapporsi anche alla zona del polpaccio estendendosi eventualmente fino al di sotto del ginocchio, opzionalmente senza soluzione di continuit?, il prolungamento del detto elemento estendendosi fino nella zona del polpaccio.
In una forma esecutiva il detto prolungamento dell?elemento in corrispondenza della zona del polpaccio si divide in due rami che divergono fra loro ciascuno verso la corrispondente zona laterale della gamba.
In una forma esecutiva non limitativa, i due rami di prolungamento del detto elemento dopo la biforcazione si estendono rispettivamente verso l?alto ed in modo da seguire la conformazione dei muscoli del polpaccio, cio? in particolare in modo che un ramo della biforcazione si trovi in corrispondenza del muscolo gemello mediale e l?altro ramo a livello del muscolo gemello laterale.
In una variante esecutiva il gambale ? del tipo corrispondente a quello della cosiddetta ?calza americana?, in cui il gambale termina nella zona iniziale inferiore del polpaccio, ovvero della radice del tendine di Achille e non si estende in modo da coprire il polpaccio stesso, in questo caso, il detto elemento di inspessimento si etende lungo il detto gambale per sostanzialmente l?intera lunghezza dello stesso, ovvero fino alla radice del tendine di Achille.
Una forma esecutiva prevede che il detto elemento di inspessimento sia costituito da una banda o striscia continua di materiale avente una prestabilita larghezza ed un prestabilito spessore, e la quale banda di materiale si estende preferibilmente senza soluzione di continuit? dall?estremit? anteriore della volta del piede, cio? l?estremit? verso i metatarsi, fino all?estremit? opposta ed in particolare alle estremit? dei due rami della biforcazione quando il detto elemento di inspessimento si prolunga fino alla zona del polpaccio e lungo lo stesso.
Nel suddetto caso, quindi il detto elemento di inspessimento si estende lungo sostanzialmente l?intera volta del piede, intorno al tallone e oltre in corrispondenza della zona di inserzione del tendine di Achille ed eventualmente oltre fino nella zona del polpaccio e come indicato in una delle precedenti forme esecutive anche lungo il polpaccio stesso.
Secondo una forma esecutiva, il detto elemento di inspessimento ? realizzato sostanzialmente come descritto nel precedente documento PCT/IB2019/060212.
In questo caso, l?elemento di inspessimento secondo la presente invenzione ? formato da una banda od una striscia di materiale associata alla parete di maglia della calza nella zona destinata a sovrapporsi ai distretti anatomici precedentemente descritti e cio? volta del piede, ovvero soletta di Lejart e/o triangolo della volta, zona di inserzione del tendine di Achille ed eventualmente il polpaccio, il materiale della quale banda presenta una estensibilit? minore rispetto all?estensibilit? della restante parete della calza.
Secondo ancora una ulteriore caratteristica, la detta banda o striscia ? costituita di materia plastica, preferibilmente di silicone ed in special modo di silicone con memoria od altro materiale elasticamente flessibile e/o deformabile preferibilmente provvisto di memoria di forma. Altri possibili materiali sono costituiti da poliuretano, PVC, oppure da un tessuto.
Vantaggiosamente la detta banda o striscia di materiale ? applicata all?sterno del tessuto a maglia che forma la parete della calza.
Ancora secondo una caratteristica la larghezza complessiva della banda o della striscia ? compresa tra 1 cm e 8 cm, pi? preferibilmente tra 2 cm e 6 cm per garantire il corretto supporto e sostegno alle articolazioni della caviglia e ai suoi tessuti molli.
Preferibilmente ciascuna striscia di supporto ha uno spessore di almeno 50 ?m per garantire un supporto ottimale, senza risultare al contempo troppo rigida.
Come apparir? con maggiore dettaglio nella seguente descrizione, la parete di tessuto a maglia della calza pu? essere in un tessuto elasticizzato e/o presentare varie lavorazioni di maglia per ottenere un effetto di compressione, di preferenza di compressione graduata. Inoltre, in alcune forme esecutive, il tessuto pu? presentare diversi tipi di intrecci che ne modificano lo spessore e/o la rigidit? in particolare con riferimento alla sua estensibilit? ed alla memoria di forma, ovvero alla forza di ritorno elastico nella condizione non sottoposta a tensione di estensione.
Secondo ancora una ulteriore caratteristica, per ottenere un effetto traspirante, l?elemento di inspessimento, ovvero la banda o striscia di materiale pu? presentare una struttura forata o microforata che consente una corretta traspirazione. Tali fori o microfori possono essere previsti nel materiale della banda o striscia che forma l?elemento di inspessimento ed eventualmente anche nella parete di tessuto della calza.
Ancora secondo una forma esecutiva, la calza ? del tipo tubolare ed ? quindi mancante una zona preformata della calza corrispondente al tallone.
Secondo un ulteriore forma esecutiva il suddetto elemento di inspessimento, ovvero la banda o la striscia che lo costituisce pu? essere provvista di almeno una estensione laterale verso il lato interno del piede ed in corrispondenza della zona dell?arco plantare. Una variante esecutiva prevede che tale estensione laterale sia prevista nella zona mediana dell?estensione longitudinale dell?arco plantare.
Tale estensione pu? presentare uno spessore diverso o identico a quello della restante parte dell?elemento di inspessimento e/o pu? anche opzionalmente essere realizzata di un materiale identico o diverso.
In una ulteriore forma esecutiva che pu? essere prevista in combinazione con una o pi? delle precedenti forme e varianti esecutive, il detto elemento di inspessimento ? provvisto di almeno una estensione laterale verso il lato esterno del piede.
Una variante esecutiva prevede che detta estensione sia prevista coincidente sostanzialmente con la radice del V metatarso e/o in una posizione sostanzialmente contrapposta ed eventualmente sostanzialmente allineata secondo un asse latero laterale del piede.
Grazie alle caratteristiche di cui sopra la calza secondo la presente invenzione consente di massimizzare la compressione localizzata sulla soletta di Lejart e sul triangolo della volta migliorando l?effetto sulla circolazione.
L?elemento di inspessimento grazie alle sue caratteristiche meccaniche conferisce in combinazione anche un effetto analogo a quello del cosiddetto ?taping? o ?elastic terapeutic tape? altrimenti denominato anche Kinesiotape. (vedasi https://en.wikipedia.org/wiki/Elastic_therapeutic_tap e; https://it.wikipedia.org/wiki/Taping ).
In particolare l?effetto di taping conferisce protezione all?aponeurosi plantare e la stimola verso l?alto aumentando l?effetto di spremitura della volta stessa.
Quando ? prevista la suddetta estensione sul lato interno del piede viene generato un ulteriore sostengo dell?arco plantare, mentre quando ? prevista la suddetta estensione interna del piede si genera un effetto di sostengo della radice del V metatarso.
L?elemento di inspessimento in corrispondenza della zona di inserzione del tendine di Achille esercita la funzione vantaggiosa di minimizzare le vibrazioni dovute al contatto del piede con il suolo.
Secondo un ulteriore aspetto della presente invenzione, in combinazione con una o pi? delle precedenti forme esecutive alla parte di tessuto che forma la parete della calza nella zona della pianta del piede sono associate ulteriori elementi di modificazione della struttura della detta parete che sono distribuiti secondo un prestabilito disegno e che presentano effetti differenziati fra loro allo scopo di riprodurre e quindi assecondare il movimento ad elica podalica del piede durante la corsa e la deambulazione.
Secondo una prima forma esecutiva, alla calza ? applicato un elemento di inspessimento della parete della calza corrispondente e coincidente con la zona del 5? metatarso.
In una variante esecutiva, tale elemento di inspessimento ? realizzato analogamente agli elementi di inspessimento precedentemente descritti e coincidenti con la soletta di Lejart e gli ulteriori distretti anatomici.
Secondo una ulteriore forma esecutiva, l?elemento di inspessimento presenta ulteriormente elevato attrito per incrementare il grip della detta zona del piede con la calzatura.
In combinazione con questa forma esecutiva e le corrispondenti varianti nella zona del primo metatarso ed eventualmente anche delle corrispondenti falangi, fra l?estremit? terminale dell?elemento di inspessimento coincidente con l?arco plantare e le dette falangi sono previste zone anti scivolamento, ovvero di aumentato grip fra la calza e la calzatura.
Dette zone sono costituite da materiale ad elevato coefficiente di attrito come ad esempio gomma, silicone o materie plastiche analoghe in corrispondenza delle quali zone il detto materiale ? applicato allo strato di tessuto che forma la parete della calza.
Secondo una forma esecutiva, le dette zone sono realizzate con un disegno tale da favorire una azione antiscivolo o di maggiore grip fra la calza e la calzatura che sono tali da favorire il movimento ad elica del piede durante la corda o la deambulazione, in combinazione con l?effetto di spessorazione della zona del 5? metatarso grazie all?elemento di inspessimento coincidente con la stessa.
Il disegno preferito per tale effetto prevede una prima zona coincidente con l?estremit? del piede che presenta una banda o striscia orientata trasversalmente all?estensione longitudinale della falange, una seguente zone intermedia che si estende sostanzialmente nella zona di collegamento delle falangi con il primo metatarso e che presenta una o preferibilmente pi? strisce o bande orientate in direzione sostanzialmente parallela all?estensione longitudinale delle falangi ed una zona terminale affiancata all?estremit? dell?elemento di inspessimento coincidente con la volta podalica che ? costituita da una o preferibilmente due o pi? strisce o bande di materiale anti-scivolo orientate trasversalmente all?estensione longitudinale delle falangi.
Secondo una forma esecutiva, la o le dette strisce o bande di materiale anti-scivolo orientate trasversalmente all?estensione longitudinale delle falangi e previste affiancate all?estremit? dell?elemento di inspessimento coincidente con la volta podalica si estendono dal limite laterale interno del piede verso una zona mediana dello stesso e terminano con le loro estremit? coincidenti lungo una linea ideale orientata obliquamente rispetto all?estensione longitudinale del piede, per cui la striscia pi? vicina all?elemento di inspessimento coincidente con la volta podalica termina sostanzialmente a filo con il bordo della detta striscia di inspessimento rivolto verso il lato esterno del piede, mentre quella pi? lontana termina sostanzialmente in una zona centrale della larghezza del piede, ovvero in corrispondenza del secondo e/o terzo metatarso.
Con riferimento ad ancora una ulteriore caratteristica, la zona intermedia fra quella provvista delle bande o strisce di materiale antiscivolo e l?estremit? dell?elemento di inspessimento nella zona dell?arco plantare e la zona di inspessimento in corrispondenza del 5? metatarso pu? eventualmente essere provvista di una distribuzione di dischetti di materiale antiscivolo distribuite secondo una griglia rettangolare di distribuzione.
Secondo una ulteriore caratteristica, la calza ? ulteriormente provvista di ulteriori zone antiscivolo od ad attrito maggiorato (rispetto al coefficiente di attrito del tessuto della calza) che sono associate ad ulteriori parti del piede e/o della gamba.
Secondo una forma esecutiva la calza presenta zone antiscivolo, ovvero provviste di elementi con un coefficiente d?attrito maggiore rispetto al materiale del tessuto che forma la calza, alternativamente od in combinazione, nelle zone della calza coincidenti con l?esterno della caviglia e/o con la parte dorsale del piede coincidente con la linguetta della calzatura.
Secondo una forma esecutiva, le dette strisce o bande od i detti punti di materiale antiscivolo, ovvero con coefficiente di attrito maggiore rispetto a quella del materiale del tessuto della calza sono realizzate mediante applicazione, ad esempio mediante stampa, ad esempio mediante stampa serigrafica del detto materiale sul tessuto della calza.
La tipologia di materiale pu? essere identica da zona a zona oppure pu? variare da zona a zona di applicazione del detto materiale anti-scivolo, come pure lo spessore del materiale applicato sul tessuto della calza.
Secondo ancora una forma esecutiva che pu? essere prevista in qualsiasi combinazione o sottocombinazione con una o pi? delle precedenti forme esecutive e/o delle precedenti varianti esecutive il tessuto che forma la calza pu? presentare una diversa struttura in zone diverse dello stesso associato a prestabilite zone anatomiche della gamba o del piede. Tale struttura pu? essere ottenuta modificando il tipo di intreccio del tessuto a maglia nella corrispondente zona in modo da ottenere una zona di maggiore spessore e/o maggiore resistenza meccanica alla trazione e quindi una maggiore forza elastica di ritorno nella condizione non sottoposta a trazione.
Secondo una forma esecutiva particolare, le dette zone di maggiore spessore e/o resistenza meccanica e/o coefficiente elastico sono previste coincidenti con le zone della muscolatura tibiale e/o peronale.
Una forma esecutiva specifica prevede che le dette zone presentino una posizione ed una forma a fuso che corrisponde a quella di un fascio muscolare o di un gruppo di fasci muscolari della zona tibiale e/o peronale.
Grazie alle caratteristiche pi? sopra esposte secondo le diverse varianti che possono essere previste alternativamente fra loro o in qualsiasi combinazione fra loro, la calza secondo la presente invenzione armonizza in modo preciso le diverse condizioni di ottimizzazione delle funzioni biomeccaniche, del piede e della gamba, in particolare per chi vuole praticare sport sia a livello amatoriale che professionistico. Infatti le suddette caratteristiche favoriscono l?esercizio fisico stesso, preservando il pi? possibile le strutture del corpo.
La calza secondo la presente invenzione produce molteplici benefici durante l?utilizzo nello svolgimento dell?esercizio fisico:
Compressione localizzata migliorata sulla soletta di LEJART con conseguente:
1) migliore ossigenazione muscolare e recupero pi? rapido;
2) minor affaticamento muscolare e dolori tipici dello sforzo;
3) aumento della potenza muscolare;
4) miglior resistenza;
5) riduzione rischi lesioni delle fibre muscolari;
Funzione antiscivolo:
1) minore scivolamento del piede nella scarpa; 2) aumento della propriocezione con il fondo stradale;
3) minor rischio di storte;
4) maggior consapevolezza di stabilit?;
5) migliore spinta nella corsa e nella deambulazione;
Funzione di ?taping? e spessoramento:
1) aumento della spremitura anche nella zona del polpaccio e maggiore ossigenazione muscolare;
2) diminuzione delle vibrazioni con conseguente minore possibilit? di infiammazione del tendine di Achille;
3) diminuzione dell?affaticamento del polpaccio; 4) minore possibilit? di caduta del 5? metatarso, e miglioramento della postura durante la corsa; 5) protezione dalle vibrazioni dovute al contatto del suolo e quindi protezione contro i microtraumi;
6) aumento del grippaggio sulla parte posteriore della scarpa e quindi aumento della stabilit? durante la corsa;
7) scarico del tendine d?Achille con riduzione dello sforzo durante la corsa
8) spessori delle zone di inspessimento e antiscivolo distribuiti sulla pianta del piede e tali da riprodurre l?elica podalica favorendo cos? la movimentazione del piede durante la corsa e creando cos? un aiuto della movimentazione e quindi un miglioramento della performance;
Applicazioni degli elementi di inspessimento e/o del materiale antiscivolo mediante stampa serigrafica sul lato esterno del tessuto a maglia della calza:
1) grazie alle applicazioni esterne, nessun filo o strato di materiale si estende all?interno della calza e quindi si riducono le possibilit? di formazione delle vesciche;
2) grazie alle applicazioni esterne si genera una calza pi? leggera con conseguente minore sudorazione del piede diminuendo conseguentemente la possibilit? di effetti macerazione della pelle;
3) la previsione delle zone serigrafate antiscivolo sulla parte dorsale ed in prossimit? della caviglia ottimizza il grip con la scarpa impedendo il rotolamento della calza e la conseguente perdita delle funzioni migliorative.
Secondo ancora una caratteristica che pu? essere prevista in combinazione con qualsiasi delle precedenti forme esecutive, per fabbricare l?indumento sopra descritto ? possibile utilizzare qualsivolgia delle tecniche di fabbricazione artigianali e/o industriali attualmente note.
Una forma esecutiva prevede la fabbricazione mediante una macchina circolare per maglieria o calzetteria, che comprende un cilindro selettivamente attivabile in rotazione per compiere una serie di rotazioni totali o parziali a moto continuo o a moto alternato.
In questo caso, la calza viene realizzata costruendo un corpo sostanzialmente tubolare avente una prima estremit? e una seconda estremit? e comprendente una porzione di gamba, una porzione di piede e una eventuale porzione di punta.
I vari elementi di inspessimento e le zone di materiale antiscivolo sono applicate come pi? sopra descritto e associando almeno una striscia, una banda o punti di materiale ad una zona della superficie esterna del corpo tubolare mediante stampaggio e/o incollaggio, applicazione, applicazione a caldo, serigrafia.
Secondo una variante esecutiva, la calza pu? essere costruita interamente a moto continuo, fatto salvo per la costruzione di una eventuale porzione di punta, che pu? essere costruita a moto alternato. Pertanto, la calza ? costruita a moto continuo anche a livello della porzione da indossare sul tallone, differentemente dalla normale costruzione di una calza o simile, per la quale ? previsto che la costruzione del tallone avvenga a moto alternato.
In alternativa e vantaggiosamente la calza pu? essere costruita con qualsiasi metodo e con l?ausilio di qualunque dispositivo che permetta di ottenere un corpo sostanzialmente tubolare, in cui il corpo tubolare
In una forma alternativa, la calza pu? essere realizzata anche a partire da una pezza di tessuto, comprendente, o alla quale viene associata, almeno una striscia, una banda od una zona di materiale di inspessimento e/o antiscivolo e la quale pezza ? cucita in modo da definire un indumento sostanzialmente tubolare.
In una forma esecutiva ? previsto l?utilizzo di un tessuto cosiddetto GREEN cio? a salvaguardia dell?ambiente, ad esempio un tessuto ricavato dal riciclo delle bottiglie.
Quando sono previste delle cuciture, come ad esempio nella zona di chiusura della parte della punta queste sono sotto forma di cuciture esterne ed in particolare rinforzanti per una miglior durata del prodotto e soprattutto per evitare di creazioni di vesciche sopra le dita del piede.
Ancora secondo una ulteriore forma esecutiva che pu? essere prevista in una qualsiasi combinazione con una o pi? delle precedenti caratteristiche il tessuto della calza pu? essere costituito da un tessuto leggero con aperture laterali per migliorare la fuori uscita del sudore.
L?invenzione risulter? pi? chiaramente dalla seguente descrizione di un esempio esecutivo, non limitativo illustrato nelle figure allegate, in cui:
Le figg. 1.1 a 1.4 mostrano il sistema circolatorio umano e gli effetti sulla circolazione della spremitura delle vene nella zona del polpaccio, la soletta di Lejart e il triangolo della volta.
La fig. 2 mostra un paio di calze destra e sinistra secondo la presente invenzione in condizione non indossata e con una vista sul lato posteriore della calza.
La fig. 3 mostra una vista sul lato frontale delle calze del paio di calze della figura 2.
La fig. 4 e la fig. 5 mostrano una calza sinistra secondo le figure 2 e 3 in condizione indossata e rispettivamente una vista sul lato posteriore ed una sul lato frontale.
Le figure 6 a 9 mostrano diversi particolari della zona del piede della calza secondo le precedenti figure, in condizione indossata.
Le figure 10 a 13 mostrano diversi particolari della zona della gamba della calza secondo le precedenti figure, in condizione indossata.
La figura 14 mostra un particolare della calza sulla zona dorsale del piede.
Nelle figure 2 e 3 ? mostrato un paio di calze secondo la presente invenzione rispettivamente dal lato corrispondente al lato frontale del piede e della gamba e da quello corrispondente al lato posteriore/inferiore del piede e della gamba.
La calza illustrata pu? essere realizzata come gi? descritto pi? sopra utilizzando qualsivoglia procedimento di fabbricazione noto o che verr? sviluppato in futuro.
In modo non limitativo, ma preferito, nella forma esecutiva illustrata la calza ? realizzata sotto forma di indumento tubolare, cio? priva di una pre-sagomatura in condizione non indossata della parte di tallone.
Inoltre, sempre secondo l?esempio esecutivo illustrato ed in modo non limitativo, la calza ? formata da un tessuto a maglia. Il filo utilizzato pu? essere di qualsiasi tipo costituito da una o pi? fibre naturali, una o pi? fibre sintetiche ed una combinazione di dette fibre naturali e sintetiche.
In una forma esecutiva preferita il filo utilizzato ? di materia plastica ottenuta dal riciclo di materia plastiche.
Come appare evidente dalle figure 2 e 3, lungo la parte di parere del tessuto della calza destinato a sovrapporsi alla pianta del piede ed al lato posteriore della gamba ? prevista una banda di materiale indicata con 1 che si estende in direzione longitudinale della forma tubolare del tessuto che forma la calza. Secondo una caratteristica della forma esecutiva illustrata, una estremit? 101 della detta banda 1 ? prevista nella zona terminale della arcata plantare sul lato rivolto verso l?estremit? di articolazione ai metatarsi.
L?estensione lungo l?arcata plantare ? definita in modo tale per cui la detta banda si estende sostanzialmente sull?intera soletta di Lejart e/o sull?intero triangolo della volta (come definito nelle figure 1.3 e 1.4).
La detta banda si prolunga senza soluzione di continuit? verso il tallone, girando intorno allo stesso e risale la gamba sovrapponendosi alla zona di inserzione del tendine di Achille ed al polpaccio, mentre la detta banda si biforca in due tratti terminali fra loro divergenti a V ciascuno in direzione di un opposto lato della gamba. I detti due rami 201, 301 si estendono in modo da seguire la conformazione dei muscoli del polpaccio, cio? in particolare in modo che un ramo della biforcazione si trovi in corrispondenza del muscolo gemello mediale e l?altro ramo a livello del muscolo gemello laterale.
La banda di materiale ? applicata mediante adesione chimico/fisica e/o cucitura, preferibilmente mediante stampaggio ed in particolare mediante serigrafia sulla corrispondente zona del materiale del tessuto a maglia che forma la calza e vantaggiosamente sulla faccia esterna del detto tessuto, cio? la faccia opposta a quella di contatto con il piede e la gamba.
La banda ? costituita da materia plastica avente una maggiore rigidit? e memoria di forma del tessuto a maglia della calza, preferibilmente ma non esclusivamente da silicone ed in particolare da silicone con memoria di forma.
A titolo di esempio e non limitativamente, lo spessore della detta banda pu? variare da circa un mm a qualche decina di micron ed ? preferibilmente compreso fra 30 e 70 micrometri, in particolare di circa 50 micrometri.
Come appare evidente nell?esempio illustrato la larghezza della banda ? di circa alcuni centimetri mentre questa larghezza si dimezza sostanzialmente in corrispondenza dei due tratti terminali di biforcazione 201, 301.
Secondo una possibile variante esecutiva, lo spessore e/o la larghezza della detta banda 1 pu? variare lungo la sua estensione si in direzione longitudinale che in direzione trasversale al fine di generare risposte meccaniche diversificate per zone di applicazione, cio? di sovrapposizione ad una parte del piede o della gamba.
Secondo ancora una ulteriore possibile variante esecutiva oltre al silicone ? possibile utilizzare una o pi? delle materie plastiche pi? sopra descritte e/o combinazioni, ovvero miscele di queste.
Ancora secondo possibili varianti esecutive, la larghezza complessiva della banda o della striscia ? compresa tra 1 cm e 8 cm, pi? preferibilmente tra 2 cm e 6 cm per garantire il corretto supporto e sostegno alle articolazioni della caviglia e ai suoi tessuti molli.
Come gi? anticipato nella precedente descrizione, la combinazione dell?azione delle zone di spessore maggiore, cio? delle zone di inspessimento della parete della calza ottenute mediante gli elementi di inspessimento costituiti dalla detta banda, consentono di produrre diversi effetti biomeccanici, vascolari e neurologici che hanno sia efficacia terapeutica, sia efficacia propedeutica a preservare il piede e la gamba contro danni da sollecitazioni di lavoro, sia una efficacia ulteriore ad incrementare e/o ottimizzare le funzionalit? meccaniche e/o fisiologiche del piede e della gamba permettendo di ottenere migliori prestazioni.
Mentre il tessuto a maglia della calza ha quale sua prima, ma non unica funzione, la funzione di estendersi elasticamente aderendo al piede ed alla gamba in modo da trattenere nella corretta posizione la suddetta banda che forma l?elemento di inspessimento, la maggiore rigidit?, ovvero il coefficiente elastico di espansione e la maggiore resistenza elastica alla flessione o la maggiore rigidit? di questa banda consento di ottenere le seguenti funzioni biomeccaniche:
Compressione localizzata migliorata sulla soletta di LEJART con conseguente:
1) migliore ossigenazione muscolare e recupero pi? rapido;
2) minor affaticamento muscolare e dolori tipici dello sforzo;
3) aumento della potenza muscolare;
4) miglior resistenza;
5) riduzione rischi lesioni delle fibre muscolari;
Funzione di ?taping? e spessoramento:
1) aumento della spremitura anche nella zona del polpaccio e maggiore ossigenazione muscolare;
2) diminuzione delle vibrazioni con conseguente minore possibilit? di infiammazione del tendine di Achille;
3) diminuzione dell?affaticamento del polpaccio; 4) minore possibilit? di caduta del 5? metatarso, e miglioramento della postura durante la corsa;
5) protezione dalle vibrazioni dovute al contatto del suolo e quindi protezione contro i microtraumi;
6) aumento del grippaggio sulla parte posteriore della scarpa e quindi aumento della stabilit? durante la corsa;
7) scarico del tendine d?Achille con riduzione dello sforzo durante la corsa.
La previsione della banda sulla faccia esterna del tessuto a maglia, ovvero sulla faccia del detto tessuto opposta a quella aderente contro il piede e la gamba e la assenza di cuciture permette di evitare zone di contatto interne che possono generare abrasioni e/o vesciche.
L?utilizzo di una applicazione mediante stampa ed in particolare mediante stampa serigrafica consente di realizzare una calza pi? leggera con conseguente minore sudorazione del piede diminuendo conseguentemente la possibilit? di effetti macerazione della pelle.
Con riferimento alla sudorazione, la forma esecutiva illustrata mostra a titolo non limitativo delle aperture passanti nello strato di materiale che formano la banda di materiale 1. Dette aperture indicate con 601 sono distribuite secondo un prestabilito disegno lungo l?estensione superficiale della banda 1 e garantiscono un effetto di traspirazione del sudore.
Con riferimento ancora ad una ulteriore caratteristica, la banda 1 presenta nella sua zona terminale destinata a sovrapporsi alla soletta di Lejart due contrapposte estensioni laterali 701, 801. Una di queste si estende dal bordo laterale della banda 1 verso il lato interno del piede e l?altra verso il lato esterno. La prima estensione 701 verso il lato interno del piede si sovrappone alla zona dell?acro plantare e pi? precisamente nella zona mediana dell?arco plantare con riferimento alla estensione longitudinale dello stesso e fornisce un effetto di sostegno dell?arco plantare.
L?estensione opposta e rivolta verso il lato esterno del piede indicata con 801 si sovrappone alla zona della radice del 5? metatarso e fornisce un effetto di sostegno della detta radice del 5? metatarso.
Secondo ancora una caratteristica del presente esempio esecutivo, un elemento di inspessimento indicato con 2 ? previsto nella zona del 5? metatarso.
Questo elemento di inspessimento pu? essere costituito da uno strato di materiale analogo a quello della banda 1 e pu? presentare uno spessore analogo a quello della banda 1, secondo una o pi? delle precedenti forme e varianti esecutive descritte. Tuttavia non ? richiesto che lo spessore del detto elemento 2 e il tipo di materiale, ovvero le corrispondenti caratteristiche meccaniche siano identiche a quelle del materiale della banda 1.
Tale elemento di inspessimento 2 contribuisce a modificare in modo differenziato gli spessori sotto la pianta del piede ed a riprodurre o seguire o favorire il movimento ad elica podalica che il piede esegue durante la corsa o la deambulazione.
Senza che ci? costituisca una limitazione, l?esempio esecutivo preferito mostra in combinazione con il detto elemento di inspessimento 2 associato al 5? metatarso una zona provvista di materiale antiscivolo sul lato opposto del piede e cio? in corrisponde za del primo metatarso.
La detta zona ? indicata con 3 e nella forma esecutiva illustrata si estende dall?estremit? della banda 1 alla punta del piede.
Secondo una caratteristica la detta zona provvista di materiale antiscivolo si estende per sostanzialmente l?intera larghezza della banda 1 in corrispondenza dell?estremit? della stessa mentre si sposta verso il lato interno del piede restringendosi verso il primo metatarso e poi in coincidenza della prima falange verso l?estremit? del piede.
Nella detta zona antiscivolo 2, sul lato esterno del tessuto a maglia della calza ? applicato, preferibilmente, ma non limitativamente mediante stampaggio, in particolare mediante serigrafia un materiale che presenta un maggiore coefficiente di attrito rispetto al tessuto della calza, relativamente alla calzatura. Tale materiale a maggiore coefficiente di attrito ? applicato in modo discontinuo sul tessuto della calza, cio? in diverse aree fra loro separate che presentano una specifica forma e specifiche dimensioni, nonch? una specifica posizione relativa secondo un prestabilito disegno.
Al fine di armonizzare l?effetto di maggiore adesione o grippaggio delle dette zone con il movimento ad elica podalica, ilo materiale nella zona 3 ? applicato con diversi disegni di distribuzione in tre successive zone a partire dall?estremit? della banda 1 verso la punta del piede.
Il disegno di distribuzione preferito, prevede che direttamente adiacente all?estremit? della banda 1 il materiale antiscivolo sia applicato sotto forma di strisce 103 sostanzialmente parallele ed orientate in direzione trasversale all?asse longitudinale del piede. Nella zona coincidente con la pima falange, le dette strisce di materiale antiscivolo 203 sono orientate invece sempre parallelamente fra loro in direzione parallela all?asse longitudinale del piede, mentre nella zona di estremit?, cio? sulla punta del piede le dette strisce di materiale antiscivolo 303 sono nuovamente orientate trasversalmente all?asse longitudinale del piede e sostanzialmente parallela a quelle 103 della ona direttamente adiacente all?estremit? della banda 1.
La restante parte del sottopiede pu? essere costituita solo dal materiale del tessuto che forma la calza oppure pu? comprendere anch?esso elementi di materiale antiscivolo che sono distribuiti sotto forma di piccoli punti ovvero pois fra loro equidistanziati.
Gli spessori differenziati delle zone di inspessimento e antiscivolo distribuiti sulla pianta del piede e il loro diverso coefficiente di attrito sono tali da migliore ulteriormente la riproduzione dell?elica podalica favorendo cos? la movimentazione del piede durante la corsa e creando cos? un aiuto della movimentazione e quindi un miglioramento della performance;
Zone di materiale antiscivolo indicate con 4 e 5 sono previste anche in altre parti della calza come indicato nelle figure 3, 5, 9, 14.
Nell?esempio illustrato in queste zone il materiale antiscivolo ? applicato sotto forma di piccole aree ovvero puntini, cosiddetti pois che sono distribuiti distribuiti in modo uniforme su una area coincidente con il lato esterno della caviglia e con la soletta dorsale della calzatura.
Come appare evidente in questo caso la densit? delle dette aree ? maggiore che non nella zona della pianta del piede e detta densit? pu? essere diversa da zona a zona.
Per quanto riguarda il materiale antiscivolo questo pu? essere selezionato fra uno o pi? materiali come gomma, silicone, materie plastiche e miscele di questi materiali, preferibilmente applicabili mediante stampa, in particolare mediante serigrafia.
Grazie alle suddette zone provviste di materiale antiscivolo, la calza secondo la presente invenzione consente di ottenere diverse funzionalit?, fra cui in particolare:
1) minore scivolamento del piede nella scarpa; 2) aumento della propriocezione con il fondo stradale;
3) minor rischio di storte;
4) maggior consapevolezza di stabilit?;
5) migliore spinta nella corsa e nella deambulazione.
Inoltre, la previsione delle zone serigrafate antiscivolo sulla parte dorsale ed in prossimit? della caviglia ottimizza il grip con la scarpa impedendo il rotolamento della calza e la conseguente perdita delle funzioni migliorative.
Secondo ancora una ulteriore caratteristica innovativa presente nell?esempio illustrato, ma che pu? essere eventualmente anche omessa rinunciando alle corrispondenti funzionalit?, il tessuto che forma la calza pu? presentare una diversa struttura in zone diverse dello stesso. Dette zone sono preferibilmente associate a prestabilite zone anatomiche della gamba o del piede. Tali zone sono indicate con 7.1, 7.2, 7.3, 7.4, 7.5 nella forma esecutiva illustrata e la struttura delle stesse pu? essere ottenuta applicando a stampa , in particolare mediante stampa serigrafica del materiale secondo diversi disegni e distribuzioni e densit? nella corrispondente zona in modo da ottenere uno spessore maggiore e/o una maggiore resistenza meccanica alla trazione e quindi una maggiore forza elastica di ritorno nella condizione non sottoposta a trazione e/o un effetto di cuscinetto di protezione o di ammortizzazione di sollecitazioni meccaniche. Tale materiale pu? essere una materia plastica, silicone od altri polimeri o miscele degli stessi.
Secondo una forma esecutiva particolare, le dette zone 7.1, 7.2, 7.3, 7.4, 7.5, di maggiore spessore e/o resistenza meccanica e/o coefficiente elastico ottenute grazie ad un differente intreccio del tessuto a maglia della calza sono previste coincidenti con le zone della muscolatura tibiale e/o peronale.
La forma esecutiva illustrata mostra che dette zone presentano una posizione ed una forma a fuso che corrisponde a quella di un fascio muscolare o di un gruppo di fasci muscolari della zona tibiale e/o peronale.
Inoltre, nella estremit? terminale, la calza presenta una punta 6. Nella parte superiore, la punta ? chiusa con una cucitura superiore, esterna indicata con 106.
Da quanto sopra esposto appare evidente che la calza secondo la presente invenzione si differenzia in modo sostanziale dalle generiche calze presenti allo stato dell?arte e che applicano solo alcuni dei principi e degli accorgimenti esposti e presenti in combinazione nella presente invenzione essendo tale applicazione del tutto generica e non mirata all?ottenimento di un effetto biomeccanico armonizzato con gli effetti sulle funzionalit? circolatorie e neurologiche grazie ad una previsione combinata e funzionalmente armonizzata dei detti accorgimenti.
E? opportuno qui ricordare che la presente invenzione si riferisce almeno a due diversi tipi di calze che si differenziano per una diversa lunghezza del gambale. E? importante notare che tali due alternative non sono da considerarsi limitative dell?invenzione, ma che la lunghezza del gambale pu? variare fra le dette due alternative e/o addirittura essere minore o maggiore di quanto previsto dalle due alternative e che ovviamente, la lunghezza dell?elemento di inspessimento lungo il gambale sar? determinata dalla lunghezza del gambale stesso, come pure la conformazione delle zone indicate con 7.1 a 7.5 nella precedente rivendicazione.
In particolare, una delle due forme esecutive prevede un gambale di lunghezza tale da sovrapporsi sostanzialmente all?intera zona del polpaccio e che presenta un elemento di inspessimento come quello precedentemente descritto e provvisto della biforcazione terminale superiore.
L?altra forma esecutiva prevede invece un gambale avente una lunghezza minore ed ? relativo ad una calza cosiddetta all?americana. In questo caso il gambale non si estende anche sulla zona del polpaccio, ma termina inferiormente al polpaccio. Una forma esecutiva preferita prevede che il detto gambale si sovrapponga alla zona della radice del tendine di Achille. In questo caso, l?elemento di inspessimento sar? di lunghezza minore e terminer? prima delle biforcazioni presenti nell?elemento di inspessimento associato alla calza con gambale pi? lungo e che copre il polpaccio. Saranno anche ovviamente modificate le zone 7.1 a 7.5 presenti sul lato anteriore della calza.

Claims (18)

RIVENDICAZIONI
1. Calza comprendente una parte di piede ed una parte di gambale,
- la parte di piede essendo destinata a sovrapporsi al piede di un utente e la parte di gambale essendo destinata a sovrapporsi almeno ad una parte od all?intera parte della gamba fino al di sotto del ginocchio.
- opzionalmente la parte di piede essendo chiusa da una parte di punta,
- la detta calza presentando in una o pi? zone della estensione superficiale della stessa uno o pi? elementi di modificazione strutturale di almeno uno strato di maglia che forma la parete della detta calza, i quali elementi sono applicati e/o incorporati e/o intrecciati e/o inglobati alla o nella struttura della detta maglia,
caratterizzata dal fatto che
gli elementi di modificazione della struttura della calza sono costituiti da un elemento di inspessimento della parete della calza che si estende per sostanzialmente l?intera volta plantare ovvero lungo sostanzialmente l?intera soletta di Lejart e/o lungo sostanzialmente l?intero triangolo della volta.
2. Calza secondo la rivendicazione 1, in cui il detto inspessimento si prolunga, opzionalmente senza soluzione di continuit? fino nella zona di inserzione del tendine di Achille.
3. Calza secondo le rivendicazioni 1 o 2 in cui Il detto gambale presenta alternativamente: una lunghezza tale da sovrapporsi alla parte di polpaccio terminando sotto al ginocchio ed in cui il detto elemento si prolunga, opzionalmente senza soluzione di continuit? fino nella zona del polpaccio, in corrispondenza della quale si divide in due rami che divergono fra loro ciascuno verso la corrispondente zona laterale della gamba;
una lunghezza tale da sovrapporsi solo alla parte della gamba sotto al polpaccio, eventualmente nella zona di radice del tendine di Achille, terminando il corrispondente elemento di inspessimento prima della divisione in due rami divergenti.
4. Calza secondo una o pi? delle precedenti rivendicazioni in cui i due rami di prolungamento del detto elemento dopo la biforcazione si estendono rispettivamente verso l?alto ed in modo da seguire la conformazione dei muscoli del polpaccio, cio? in particolare in modo che un ramo della biforcazione si trovi in corrispondenza del muscolo gemello mediale e l?altro ramo a livello del muscolo gemello laterale.
5. Calza secondo una o pi? delle precedenti rivendicazioni in cui il detto elemento di inspessimento ? costituito da una banda o striscia continua di materiale avente una prestabilita larghezza ed un prestabilito spessore, e la quale banda di materiale si estende preferibilmente senza soluzione di continuit? dall?estremit? anteriore della volta del piede, cio? l?estremit? verso i metatarsi, fino all?estremit? opposta ed in particolare alle estremit? dei due rami della biforcazione quando il detto elemento di inspessimento si prolunga fino alla zona del polpaccio e lungo lo stesso.
6. Calza secondo una o pi? delle precedenti rivendicazioni in cui l?elemento di inspessimento secondo la presente invenzione ? formato da una banda od una striscia di materiale associata alla parete di maglia della calza nella zona destinata a sovrapporsi ai distretti anatomici precedentemente descritti e cio? volta del piede, ovvero soletta di Lejart e/o triangolo della volta, zona di inserzione del tendine di Achille ed eventualmente il polpaccio, il materiale della quale banda presenta una estensibilit? minore rispetto all?estensibilit? della restante parete della calza.
7. Calza secondo una o pi? delle precedenti rivendicazioni, in cui la detta banda o striscia di materiale ? applicata all?esterno del tessuto a maglia che forma la parete della calza.
8. Calza secondo una pi? delle precedenti rivendicazioni in cui la parete di tessuto a maglia della calza pu? essere realizzata secondo una o pi? delle alternative del seguente elenco:
un tessuto elasticizzato e/o presentare varie lavorazioni di maglia per ottenere un effetto di compressione, di preferenza di compressione graduata;
un tessuto che presenta diversi tipi di intrecci distribuiti sulla estensione della maglia e che ne modificano localmente lo spessore e/o la rigidit? in particolare con riferimento alla sua estensibilit? ed alla memoria di forma, ovvero alla forza di ritorno elastico nella condizione non sottoposta a tensione di estensione;
intrecci di maglia che generano un effetto traspirante.
9. Calza secondo una o pi? delle precedenti rivendicazioni in cui l?elemento di inspessimento, ovvero la banda o striscia di materiale e/o il tessuto a maglia della calza presentano una struttura forata o microforata che consente una corretta traspirazione.
10. Calza secondo una o pi? delle precedenti rivendicazioni, in cui la calza ? del tipo tubolare ed ? quindi mancante una zona preformata della calza corrispondente al tallone.
11. Calza secondo una o pi? delle precedenti rivendicazioni in cui l?elemento di inspessimento, ovvero la banda o la striscia che lo costituisce ? provvista di almeno una estensione laterale verso il lato interno del piede ed in corrispondenza della zona dell?arco plantare, opzionalmente e preferibilmente nella zona mediana dell?estensione longitudinale dell?arco plantare.
12. Calza secondo una o pi? delle precedenti rivendicazioni in cui il detto elemento di inspessimento ovvero la detta banda o la detta striscia di materiale ? provvista di almeno una estensione laterale verso il lato esterno del piede, opzionalmente e preferibilmente in posizione coincidente sostanzialmente con la radice del V metatarso e/o in una posizione sostanzialmente contrapposta ed eventualmente sostanzialmente allineata secondo un asse latero laterale del piede.
13. Calza secondo una o pi? delle precedenti rivendicazioni, in cui alla parte di tessuto che forma la parete della calza nella zona della pianta del piede sono associate ulteriori elementi di modificazione della struttura della detta parete che sono distribuiti secondo un prestabilito disegno e che presentano effetti differenziati fra loro allo scopo di riprodurre e quindi assecondare il movimento ad elica podalica del piede durante la corsa e la deambulazione e che sono costituiti alternativamente od in combinazione da uno o pi? elementi del seguente elenco:
almeno un elemento di inspessimento della parete della calza corrispondente e coincidente con la zona del 5? metatarso, preferibilmente realizzato analogamente agli elementi di inspessimento e coincidenti con la soletta di Lejart e gli ulteriori distretti anatomici;
almeno un elemento di inspessimento antiscivolo con coefficiente di attrito maggiore del tessuto a maglia della calza per incrementare il grip della detta zona del piede con la calzatura;
elementi antiscivolo ad attrito maggiore rispetto al tessuto della calza nella zona del primo metatarso ed eventualmente anche delle corrispondenti falangi, fra l?estremit? terminale dell?elemento di inspessimento coincidente con l?arco plantare e le dette falangi;
i suddetti elementi e le corrispondenti zone di applicazione essendo realizzate con un disegno tale da favorire una azione antiscivolo o di maggiore grip fra la calza e la calzatura da favorire il movimento ad elica del piede durante la corsa o la deambulazione.
14. Calza secondo la rivendicazione 13, in cui il disegno preferito per le zone di applicazione dell?elemento antiscivolo prevede una prima zona coincidente con l?estremit? del piede che presenta una banda o striscia orientata trasversalmente all?estensione longitudinale della falange, una seguente zona intermedia che si estende sostanzialmente nella zona di collegamento delle falangi con il primo metatarso e che presenta una o preferibilmente pi? strisce o bande di materiale antiscivolo orientate in direzione sostanzialmente parallela all?estensione longitudinale delle falangi ed una zona terminale affiancata all?estremit? dell?elemento di inspessimento coincidente con la volta podalica che ? costituita da una o preferibilmente due o pi? strisce o bande di materiale antiscivolo orientate trasversalmente all?estensione longitudinale delle falangi.
15. Calza secondo la rivendicazione 14, in cui la zona intermedia fra quella provvista delle bande o strisce di materiale antiscivolo e l?estremit? dell?elemento di inspessimento nella zona dell?arco plantare e la zona di inspessimento in corrispondenza del 5? metatarso pu? eventualmente essere provvista di una distribuzione di dischetti di materiale antiscivolo distribuite secondo una griglia rettangolare di distribuzione.
16. Calza secondo una o pi? delle precedenti rivendicazioni in cui sono previste zone antiscivolo, ovvero provviste di elementi con un coefficiente d?attrito maggiore rispetto al materiale del tessuto che forma la calza, alternativamente od in combinazione, nelle zone della calza coincidenti con l?esterno della caviglia e/o con la parte dorsale del piede coincidente con la linguetta della calzatura.
17. Calza secondo una o pi? delle precedenti rivendicazioni in cui il tessuto che forma la calza presenta una diversa struttura in zone diverse dello stesso associato a prestabilite zone anatomiche della gamba o del piede, tale struttura essendo ottenuta applicando a stampa, in particolare mediante stampa serigrafica del materiale secondo diversi disegni e distribuzioni e densit? nella corrispondente zona in modo da ottenere una zona di maggiore spessore e/o maggiore resistenza meccanica alla trazione e quindi una maggiore forza elastica di ritorno nella condizione non sottoposta a trazione e/o un effetto di ammortizzazione di colpi, le dette zone essendo previste coincidenti con le zone della muscolatura tibiale e/o peronale quando la calza ? indossata.
18. Calza secondo la rivendicazione 17, in cui le dette zone presentino una posizione ed una forma a fuso che corrisponde a quella di un fascio muscolare o di un gruppo di fasci muscolari della zona tibiale e/o peronale.
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