IT202000003074A1 - Impianto per la produzione di tessuto non tessuto e procedimento per la produzione di tessuto non tessuto - Google Patents

Impianto per la produzione di tessuto non tessuto e procedimento per la produzione di tessuto non tessuto Download PDF

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Description

IMPIANTO PER LA PRODUZIONE DI TESSUTO NON TESSUTO E
PROCEDIMENTO PER LA PRODUZIONE DI TESSUTO NON TESSUTO
DESCRIZIONE
Campo di applicazione
La presente invenzione concerne un impianto per la produzione di tessuto non tessuto ed un procedimento per la produzione di tessuto, in particolare in materiale plastico, secondo il preambolo delle rispettive rivendicazioni indipendenti numero 1.
L?impianto ed il procedimento per la produzione di tessuto non tessuto di cui trattasi sono destinati ad essere vantaggiosamente impiegati nel settore della produzione di nastri di fibre atti a formare un tessuto non tessuto, normalmente anch?esso nastriforme. In particolare, l?impianto ed il procedimento per la produzione di tessuto non tessuto oggetto della presente invenzione sono vantaggiosamente impiegabili per produrre un nastro continuo di tessuto non tessuto semilavorato, destinato a subire successive trasformazioni per ottenere un prodotto finito.
Tali nastri sono normalmente utilizzati in particolare per la produzione di prodotti sanitari, quali ad esempio cuffiette, mascherine e guanti oppure nel settore dell?agricoltura per la produzione di tessuto non tessuto destinato ad essere adagiato sul terreno da coltivare, per ovviare alla formazione di malerbe e/o per proteggere sementi. L?invenzione si inserisce pertanto nel settore industriale di produzione di materiale nastriforme di fibre non tessute, ovvero pi? in generale, nel settore di produzione di tessuto non tessuto.
Stato della tecnica
? nota da tempo nel settore della produzione di nastri di fibre in materiale plastico la produzione di tessuto non tessuto, quale ad esempio spunbond di polipropilene, poliestere, polietilene e/o altri polimeri, in particolare per la produzione di bende, garze, cuffiette, mascherine e altri prodotti sanitari oppure ancora ad esempio per la produzione di tessuto non tessuto destinato ad essere utilizzato nel settore agricolo per la copertura di terreni da coltivare.
Pi? in generale, il tessuto non tessuto ? un semilavorato destinato a subire successive fasi di lavorazione per la produzione di prodotti di varia natura, normalmente in materiale plastico e a forma di nastri o a sovrapposizione di nastri. Tali nastri sono formati da filamenti disposti in maniera casuale a strati e uniti solitamente in maniera meccanica, oppure mediante adesivi oppure ancora almeno parzialmente fusi assieme mediante calore.
Nel suddetto settore tecnico della produzione di tessuto non tessuto, sono noti da tempo impianti per la produzione di tessuto non tessuto i quali prevedono normalmente la formazione di una pluralit? di filamenti di materiale plastico, i quali vengono stirati, adagiati su un nastro trasportatore e quindi pressati uno sull?altro in maniera casuale, per formare i suddetti nastri di tessuto non tessuto.
Un esempio di impianto per la produzione di tessuto non tessuto ? descritto nel documento US 8,992,810. L?impianto ivi descritto si sviluppa verticalmente lungo un canale principale, lungo il quale sono previste verticalmente in successione diverse stazioni operative per la produzione dei suddetti filamenti di materiale plastico.
Superiormente ? prevista una stazione di estrusione di una pluralit? di filamenti di materiale plastico ad alta temperatura, i quali sono immessi all?interno del canale principale attraverso una bocca di ingresso superiore, in corrispondenza della quale ? posta una testa di estrusione dalla quale fuoriescono inferiormente i filamenti. Come ? noto, tale testa di estrusione ? dotata inferiormente di una pluralit? di fori affacciati all?apertura di ingresso superiore dai quali fuoriesce una massa di materiale plastico fuso sotto forma di filamenti.
I filamenti sono normalmente estrusi in forma di materiale plastico pastoso, ad alta temperatura, normalmente compresa tra 150?C e 280?C.
Inferiormente ? prevista una stazione di raffreddamento (nota con il termine ?quenching? nel gergo tecnico del settore), in cui una portata d?aria ? immessa forzatamente all?interno del canale principale, mediante almeno un ventilatore posto esternamente a quest?ultimo.
La portata d?aria immessa nella stazione di raffreddamento raffredda i filamenti formatisi in uscita dalla testa di estrusione della stazione di estrusione.
La stazione di raffreddamento comprende pareti laterali, normalmente metalliche, che definiscono un volume di raffreddamento, in corrispondenza di un primo tratto del canale principale, entro cui i filamenti ad alta temperatura iniziano a raffreddare.
Pi? in dettaglio, la stazione di raffreddamento comprende una porzione superiore alimentata mediante una prima portata d?aria ed una porzione inferiore alimentata con una seconda portata d?aria.
Inoltre, l?impianto di tipo noto prevede un primo condotto di alimentazione posto in collegamento di fluido con la porzione superiore e suscettibile di essere attraversato dalla prima portata d?aria ed un secondo condotto di alimentazione posto in collegamento di fluido con la porzione inferiore della stazione di raffreddamento e suscettibile di essere attraversato dalla seconda portata d?aria.
Al fine di stirare i filamenti ottenuti dalla stazione di estrusione e successivamente raffreddati dalla stazione di raffreddamento, l?impianto prevede normalmente una stazione di rettificazione, in cui l?aria immessa nella prima sezione di immissione allunga i filamenti di materiale plastico all?interno di un tratto a sezione ridotta del canale principale, fino a far loro raggiungere la dimensione desiderata, i.e. fino a far raggiungere loro una densit? lineare di circa 1 ? 5 dtex.
Al fine di ottenere la trama desiderata (ovvero una disposizione sostanzialmente casuale ed omogenea dei filamenti) per la produzione del tessuto non tessuto, ? necessario intrecciare casualmente tra loro i filamenti, formando una trama fitta sostanzialmente senza soluzione di continuit?.
A tale scopo, l?impianto di tipo noto ? dotato di una stazione di deposizione in corrispondenza di un tratto terminale del canale principale, il quale termina inferiormente con una apertura di uscita contrapposta all?apertura di entrata.
Pi? in dettaglio, l?aria che scorre all?interno del tratto terminale del canale principale ? movimentata in modo tale da conferirle un moto turbolento. In questo modo, i filamenti sono spinti dall?aria e si intrecciano tra loro in maniera sostanzialmente casuale per formare la suddetta trama desiderata del tessuto non tessuto.
Il tratto terminale del canale principale si estende verso il basso, ed in particolare verso l?apertura di uscita, comprende un diffusore di forma sostanzialmente tronco-conica. L?aria che scorre al suo interno incontra pertanto un aumento della sezione del condotto e rallenta fino ad assumere un moto turbolento, mescolando ed intrecciando i filamenti che scorrono all?interno del tratto terminale medesimo.
L?impianto di tipo noto prevede inferiormente alla stazione di deposizione un nastro trasportatore posto al di sotto dell?apertura di uscita con cui termina il tratto terminale del canale principale per ricevere i filamenti.
Il nastro trasportatore ? movimentato per far avanzare lungo un verso di movimentazione sostanzialmente orizzontale i filamenti cos? adagiati per formare il nastro di tessuto non tessuto.
Successivamente, il nastro di tessuto non tessuto cos? ottenuto subisce ulteriori fasi di lavorazione quali ad esempio una pressatura ed ? quindi movimentato verso una stazione di avvolgimento in cui il nastro ? avvolto attorno ad un?anima di supporto per formare bobine di tessuto non tessuto, consentendo un suo rapido stoccaggio e trasporto.
? inoltre noto dal brevetto EP 1323852 un impianto per la produzione di tessuto non tessuto dotato di piastre riscaldanti meccanicamente fissate a due contrapposte pareti che definiscono un canale di rettificazione della suddetta stazione di rettificazione.
Pi? in dettaglio, le pareti sono composte sostanzialmente da lamine metalliche tra loro contrapposte disposte sostanzialmente parallele che si sviluppano tra la stazione di raffreddamento e alla stazione di deposizione.
L?impianto comprende inoltre un sensore di temperatura dell?ambiente esterno ed un sensore di peso posto in corrispondenza del nastro trasportatore, entrambi elettricamente collegati ad una unit? elettronica di controllo.
Il sensore di temperatura ? atto a generare un primo segnale elettrico contenente una misura di temperatura dell?ambiente esterno ed il sensore di peso ? atto a generare un secondo segnale elettrico contenente una misura di peso specifico del nastro di tessuto di tessuto formato sul suddetto nastro trasportatore.
L?unit? elettronica di controllo ? programmata per ricevere ed elaborare il primo ed il secondo segnale elettrico e generare un corrispondente terzo segnale elettrico per comandare le piastre riscaldanti a portare la temperatura delle pareti della stazione di rettificazione alla stessa temperatura dell?aria che scorre all?interno del canale principale dell?impianto.
In questo modo, l?impianto consente di ovviare alla indesiderata deformazione delle pareti per deformazione termica dovuta alla differenza di temperatura tra il canale principale interno all?impianto e la temperatura dell?ambiente esterno all?impianto, al fine di ottenere un nastro di tessuto non tessuto dotato di peso specifico sostanzialmente uniforme in tutti i punti.
L?impianto per la produzione di tessuto non tessuto del tipo noto fin qui brevemente descritto si ? rivelato nella pratica non scevro di inconvenienti.
Il principale inconveniente risiede nel fatto che l?impianto di tipo noto non consente una regolazione della concentrazione di filamenti all?interno del canale principale, ma diversamente prevede espressamente di mantenere pi? uniforme possibile la distribuzione di filamenti all?interno del canale principale.
In questa situazione, l?impianto di tipo noto non consente di regolare lo spessore e/o l?ampiezza del nastro di tessuto non tessuto che si forma sul nastro trasportatore.
Un ulteriore inconveniente risiede nel fatto che i sensori e le piastre riscaldanti dell?impianto di tipo noto non prevedono un funzionamento nel caso in cui la temperatura esterna sia uguale o maggiore della temperatura interna al canale principale, di fatto incorrendo nel rischio di un malfunzionamento dell?impianto nel caso in cui esso sia installato in zone con una elevata temperatura ambientale.
Un ulteriore inconveniente risiede nel fatto che le piastre riscaldanti dell?impianto di tipo noto devono necessariamente essere poste lungo tutta l?estensione delle pareti della stazione di rettificazione, appesantendo di molto tali pareti e pertanto necessitando di corrispondenti strutture di supporto.
Presentazione dell?invenzione
In questa situazione, il problema alla base della presente invenzione ? pertanto quello di ovviare agli inconvenienti manifestati dagli impianti per la produzione di tessuto non tessuto di tipo noto, mettendo a disposizione un impianto ed un procedimento per la produzione di tessuto non tessuto, i quali consentano di regolare la distribuzione di filamenti all?interno del canale principale.
Un ulteriore scopo della presente invenzione ? quello di mettere a disposizione un impianto ed un procedimento per la produzione di tessuto non tessuto i quali consentano di realizzare un nastro di tessuto non tessuto dotato di una distribuzione di filamenti variabile, rispetto all?ampiezza del nastro medesimo.
Un ulteriore scopo della presente invenzione ? quello di mettere a disposizione un impianto ed un procedimento per la produzione di tessuto non tessuto i quali siano costruttivamente ed operativamente semplici, del tutto affidabili ed in grado di funzionare in qualunque condizione operativa
Un ulteriore scopo della presente invenzione ? di mettere a disposizione un impianto per la produzione di tessuto non tessuto che sia semplice da utilizzare da parte degli operatori.
Breve descrizione dei disegni
Le caratteristiche tecniche dell?invenzione, secondo i suddetti scopi, sono chiaramente riscontrabili dal contenuto delle rivendicazioni sottoriportate ed i vantaggi dello stesso risulteranno maggiormente evidenti nella descrizione dettagliata che segue, fatta con riferimento ai disegni allegati, che ne rappresentano una forma di realizzazione puramente esemplificativa e non limitativa, in cui:
- la figura 1 mostra una vista frontale schematica di un impianto per la produzione di tessuto non tessuto oggetto della presente invenzione;
- la figura 2 mostra una vista frontale schematica di un particolare dell?impianto per la produzione di tessuto non tessuto illustrato in figura 1, concernente mezzi di deformazione posti in corrispondenza di una stazione di rettificazione ed una stazione di deposizione dell?impianto di figura 1;
- la figura 3 mostra una vista in sezione del particolare dell?impianto di figura 2 realizzata lungo la traccia III-III della figura 2 medesima, con i mezzi di deformazione in una configurazione di riposo;
- la figura 4 mostra una vista in sezione del particolare dell?impianto di figura 2 realizzata lungo la traccia III-III della figura 2 medesima, con i mezzi di deformazione in una prima configurazione di deformazione;
- la figura 5 mostra una vista in sezione del particolare dell?impianto di figura 2 realizzata lungo la traccia III-III della figura 2 medesima, con i mezzi di deformazione in una seconda configurazione di deformazione.
Descrizione dettagliata di una forma realizzativa preferita Con riferimento agli uniti disegni ? stato indicato nel suo complesso con 1 un impianto per la produzione di tessuto non tessuto, secondo la presente invenzione.
Esso ? destinato ad essere impiegato per la produzione di tessuto non tessuto di diverso tipo e materiale, quale in particolare spunbond in materiale plastico, ad esempio polipropilene e/o polietilene, ed in particolare polietilene tereftalato (PET nel gergo tecnico del settore).
Nel seguito si far? riferimento ad un impianto 1 per la produzione di tessuto non tessuto in materiale plastico, in accordo con la forma realizzativa preferenziale illustrata nelle allegate figure. Tuttavia, l?impianto 1 della presente invenzione potr? essere vantaggiosamente impiegato anche per la produzione di tessuto non tessuto di altra natura, di per s? ben noti al tecnico del settore e pertanto non descritti in dettaglio nel seguito.
Pertanto, nel seguito con il termine ?tessuto non tessuto? si dovr? intendere un materiale sostanzialmente nastriforme composto da una pluralit? di filamenti compressi uno sull?altro in maniera sostanzialmente casuale.
In particolare, il tessuto non tessuto ? normalmente composto da una pluralit? di filamenti di materiale plastico uniti tra loro mediante un?azione meccanica, ad esempio mediante schiacciamento.
Con riferimento all?esempio di figura 1, l?impianto 1 per la produzione di tessuto non tessuto secondo l?invenzione comprende una struttura di supporto 2 (illustrata in maniera schematizzata in figura 1) provvista di un canale principale 3 estendentesi lungo un asse verticale Y da una bocca di ingresso 4 superiore per l?immissione di filamenti di formatura di un tessuto non tessuto ad una bocca di uscita 5 inferiore per l?espulsione dei filamenti.
Vantaggiosamente, la struttura di supporto 2 ? destinata ad essere poggiata al suolo e preferibilmente ? realizzata in materiale metallico resistente, quale ad esempio acciaio ed in particolare acciaio inox (inossidabile), quale ad esempio acciaio AISI 304 oppure acciaio AISI 431.
L?impianto 1 comprende vantaggiosamente una stazione di alimentazione 6 posta sopra al canale principale 3 ed in comunicazione con la bocca di ingresso 4 di quest?ultimo per immettere nel canale principale 3 filamenti per la formatura di un tessuto non tessuto.
Preferibilmente, la stazione di alimentazione 6 comprende mezzi di formazione di materiale plastico fuso (non illustrati nelle allegate figure) posti in collegamento di flusso con la bocca di ingresso 4 del canale principale 3 e comprendenti un estrusore (di per s? ben noto al tecnico del settore e pertanto non descritto in dettaglio nel seguito), preferibilmente supportato dalla struttura di supporto 2, atto a formare un flusso continuo di materiale plastico fuso ed una testa di estrusione 6?, preferibilmente meccanicamente supportata dalla struttura di supporto 2, posta in collegamento con l?estrusore e dotata di una piastra di estrusione affacciata verso la bocca di ingresso 4 del canale principale 3.
La piastra di estrusione della testa di estrusione 7 della stazione di alimentazione 6 ? vantaggiosamente dotata di una pluralit? di fori passanti, suscettibili di essere attraversati dal flusso di materiale plastico fuso per formare i filamenti. I filamenti sono normalmente estrusi in forma di materiale plastico pastoso, ad alta temperatura, normalmente compresa tra 150?C e 280?C.
Operativamente, i filamenti cos? formati passano attraverso la bocca di ingresso 4 ed entrano nel canale principale 3 per permettere una loro lavorazione attraverso una pluralit? di stazioni operative, come descritto in dettaglio nel seguito.
In accordo con la forma realizzativa preferenziale illustrata nella allegata figura 1, l?impianto 1 comprende una stazione di raffreddamento 22, la quale ? posta lungo il canale principale 3 inferiormente alla bocca di ingresso 4 e definisce, nel canale principale 3 medesimo, una camera di raffreddamento 23.
Vantaggiosamente, la camera di raffreddamento 23 definisce una corrispondente sezione longitudinale (parallela all?asse verticale Y) del canale principale 3. Come trattato in dettaglio nel seguito, nella suddetta camera di raffreddamento 23 ? suscettibile di essere immesso forzatamente un gas di raffreddamento (ad esempio aria) per raffreddare i filamenti provenienti in uscita dalla testa di estrusione 6? della stazione di alimentazione 6.
Secondo l?invenzione, l?impianto 1 comprende una stazione di rettificazione 7, la quale si estende lungo l?asse verticale Y inferiormente alla bocca di ingresso 4 e comprende almeno due pareti di stiro 9, le quali si estendono tra loro contrapposte rispetto all?asse verticale Y, ovvero sono preferibilmente sostanzialmente speculari rispetto all?asse verticale Y, con particolare riferimento alla allegata figura 1, e sono dotate di due rispettive facce interne 9? definiscono tra loro una sezione di stiro 8 nel canale principale 3 e due opposte facce esterne 9?? rivolte esternamente rispetto al canale principale 3.
Preferibilmente, allo scopo di aumentare la velocit? dell?aria all?interno della sezione di stiro 8, le pareti di stiro 9 della stazione di rettificazione 7 si sviluppano inclinate rispetto all?asse verticale Y, in particolare si sviluppano definendo la suddetta sezione di stiro 8 dotata di ampiezza trasversale rispetto all?asse verticale Y che va via via riducendosi lungo una direzione alto-basso.
In questo modo, la previsione di un?ampiezza decrescente della sezione di stiro 8 del canale di principale 3 consente, per effetto della ben nota legge di Bernoulli, un?accelerazione e pertanto un aumento della velocit? dell?aria che scorre al suo interno. L?aria che accelera nella sezione di stiro 8 trascina contestualmente i filamenti, allungandoli portandoli allo spessore desiderato, in particolare compreso tra circa 1 ? 5 dtex.
Vantaggiosamente, con riferimento all?esempio di figura 1, la stazione di rettificazione 7 ? posta, lungo il canale principale 3, inferiormente alla stazione di raffreddamento 22, per allungare i filamenti 7 provenienti da quest?ultima. In particolare, la stazione di rettificazione 7 ? provvista di un condotto di stiro in corrispondenza della sezione di stiro 8 del canale principale 3 (che pu? essere di tipo di per s? noto al tecnico del settore) sviluppantesi lungo l?asse verticale Y ed estendentesi tra la camera di raffreddamento 9 e la bocca di uscita 5 del canale principale 3.
Inferiormente alla bocca di uscita 5 del canale principale 3 ? predisposta una zona di deposizione 24 atta a ricevere i filamenti in uscita dalla sezione di stiro 8 e, comprendente ad esempio un nastro trasportatore 25. La zona di deposizione 24 definisce pertanto un?area di una superficie di appoggio che ? contraffacciata alla bocca di uscita 5 del condotto principale 3 ed ha forma ad esempio sostanzialmente rettangolare.
Vantaggiosamente, in accordo con l?esempio di realizzazione preferito illustrato in particolare nella allegata figura 1, l?impianto 1 oggetto dell?invenzione comprende una stazione di deposizione 17, la quale si estende lungo l?asse verticale Y tra la stazione di rettificazione 7 e la suddetta bocca di uscita 5 del canale principale 3.
Pi? in dettaglio, tale stazione di deposizione 17 comprende almeno due pareti di deposizione 18, le quali si estendono tra loro contrapposte rispetto all?asse verticale Y (ovvero risultano sostanzialmente tra loro speculari rispetto all?asse verticale Y) e sono dotate di due rispettive facce interne 18? che definiscono tra loro una sezione di deposizione 19 nel canale principale 3 e due opposte facce esterne 18?? rivolte esternamente rispetto al canale principale 3.
Vantaggiosamente, le pareti di deposizione 18 della stazione di deposizione 17 si sviluppano inclinate rispetto all?asse verticale Y, in particolare si sviluppano allontanandosi reciprocamente, rispetto ad una direzione di sviluppo alto-basso.
Pi? in dettaglio, l?ampiezza della sezione di deposizione 19 va aumentando lungo una direzione alto basso, ovvero lungo una direzione dalla bocca di ingresso 4 alla bocca di uscita 5.
In questo modo, il flusso di aria che percorre il canale principale 3 riduce la sua velocit?, aprendo i filamenti, i quali sono spinti ad occupare l?intera ampiezza della bocca di uscita 5 prima di essere raccolti dalla zona di deposizione 24.
Preferibilmente, l?impianto 1 comprende una stazione di aspirazione monomero 60 posta in corrispondenza della bocca di ingresso 4 del canale principale 3, comprendete mezzi di aspirazione (non illustrati) posti in comunicazione di fluido con il canale principale 3 per aspirare una portata d?aspirazione.
Pi? in dettaglio, la stazione di aspirazione monomero 60 ? configurata per espellere, mediante la portata di aspirazione, dal canale principale 3 eventuali fumi prodotti durante l?estrusione del materiale plastico dalla testa di estrusione 6? attraverso un camino (non illustrato), il quale collega il canale principale 3 dell?impianto 1 con l?ambiente esterno.
Secondo l?idea alla base della presente invenzione, l?impianto 1 comprende primi mezzi di deformazione 10 meccanicamente vincolati alle facce esterne 9?? delle pareti di stiro 9 della stazione di rettificazione 7 per deformare la sezione di stiro 8 del canale principale 3.
I primi mezzi di deformazione 10 secondo l?invenzione comprendono almeno un primo organo deformabile 11? meccanicamente fissato sulla faccia esterna 9?? di una prima parete di stiro 9 delle pareti di stiro ed estendentesi almeno lungo un primo asse trasversale X? ortogonale all?asse verticale Y.
I primi mezzi di deformazione 10 secondo l?invenzione comprendono inoltre almeno un secondo organo deformabile 11?? meccanicamente fissato sulla faccia esterna 9?? di una seconda parete di stiro 9 delle pareti di stiro ed estendentesi almeno lungo un secondo asse trasversale X?? ortogonale all?asse verticale Y e parallelo al primo asse trasversale X?.
Inoltre, secondo l?invenzione, il primo organo deformabile 11? ed il secondo organo deformabile 11?? sono azionabili almeno tra una configurazione di riposo, in cui si sviluppano sostanzialmente tra loro paralleli ed una configurazione di deformazione, in cui definiscono due corrispondenti profili arcuati, per variare la conformazione della sezione di stiro 8 del canale principale 3.
In questo modo, l?impianto oggetto della presente invenzione consente di variare la forma della sezione di stiro 8, in particolare la sua conformazione trasversale rispetto all?asse verticale Y, al fine di regolare la distribuzione di filamenti all?interno del canale principale.
Infatti, la diversa conformazione della sezione di stiro 8 comporta una diversa distribuzione del flusso d?aria all?interno del canale principale 3 e conseguentemente, una diversa distribuzione dei filamenti trascinati dal flusso d?aria medesimo.
Vantaggiosamente, ciascuno del primo organo deformabile 11? e del secondo organo deformabile 11?? comprende una barra 12 fissata sulla faccia esterna 9?? della parete di stiro 9 della stazione di rettificazione 7 ed estendentesi trasversalmente all?asse verticale Y.
Inoltre, ciascuno del primo organo deformabile 11? e del secondo organo deformabile 11?? comprende vantaggiosamente mezzi attuatori 13 meccanicamente collegati alla barra 12 ed azionabili per movimentare la barra 12 tra la configurazione di riposo e la configurazione di deformazione.
I mezzi attuatori 13 potranno essere di qualsiasi tipologia nota al tecnico del settore, idonei a deformare la barra 12 per portarla nella configurazione di deformazione.
Ad esempio, in accordo con una forma realizzativa non illustrata nelle allegate figure, i mezzi attuatori 13 potranno essere di tipo idraulico e/o pneumatico comprendenti almeno un pistone idraulico e/o pneumatico meccanicamente collegato alla barra 12 e azionabile a movimentare la barra 12 medesima nella configurazione di deformazione. In accordo con la forma realizzativa preferenziale illustrata nelle allegate figure, la barra 12 ? vantaggiosamente realizzata in materiale metallico, ovvero pi? in generale, in un materiale termicamente conduttivo, ed i mezzi attuatori 13 di ciascuno del primo organo deformabile 11? e del secondo organo deformabile 11?? comprendono almeno un corpo riscaldante 14 meccanicamente fissato sulla barra 12.
In questo modo, il corpo riscaldante 14 ? azionabile a riscaldare la barra 12, la quale aumenta il proprio volume per dilatazione termica e assume la suddetta configurazione di deformazione.
Vantaggiosamente, i mezzi attuatori 13 comprendono inoltre almeno un sensore di temperatura 15 operativamente associato alla barra 12 e disposto per rilevare almeno una prima misurazione di temperatura della barra 12 e generare un corrispondente primo segnale elettrico.
I mezzi attuatori 13 comprendono inoltre vantaggiosamente una unit? di controllo logico 16 operativamente collegata al sensore di temperatura 15 ed al corpo riscaldante 14 e programmata per ricevere e analizzare il primo segnale elettrico di detto sensore di temperatura 15 e generare almeno un primo corrispondente segnale di comando per comandare il corpo riscaldante 14 a riscaldare la barra 12 fino ad una predeterminata temperatura di soglia.
Preferibilmente, l?unit? di controllo logico 16 comprende un microprocessore, in particolare un PLC, il quale ? dotato di una memoria in cui ? salvato almeno un algoritmo comprendente il suddetto predeterminato valore di temperatura di soglia. Vantaggiosamente, l?algoritmo salvato all?interno dell?unit? elettronica di controllo ? di tipo in retroazione ad anello chiuso, in cui i corpi riscaldanti 14 sono comandati a raggiungere il suddetto predeterminato valore di temperatura in maniera continua, comparando costantemente il valore misurato dal sensore di temperatura 15 con il predeterminato valore di soglia e generare il corrispondente segnale elettrico di comando.
Con particolare riferimento alle allegate figure 3 ? 5, la barra 12 dei mezzi attuatori 13 si estende vantaggiosamente tra una porzione di fissaggio 12?, prossimale rispetto all?asse verticale Y e meccanicamente vincolata alla faccia esterna 9?? della parete di stiro 9 ed una porzione libera 12?? distale rispetto all?asse verticale Y.
Pi? in dettaglio, ciascuna barra 12 dei mezzi attuatori 13 ? una barra con sezione trasversale ad ?H? meccanicamente fissata in corrispondenza della sua porzione di fissaggio 12? sulla corrispondente faccia esterna 9?? della parete di stiro 9 della stazione di rettificazione 7.
Vantaggiosamente inoltre, i mezzi attuatori 13 di ciascuno del primo organo deformabile 11? e del secondo organo deformabile 11?? comprendono una prima pluralit? di corpi riscaldanti 14? meccanicamente fissati sulla porzione di fissaggio 12? della barra 12 tra loro allineati parallelamente all?primo asse trasversale X? ed una seconda pluralit? di corpi riscaldanti 14?? meccanicamente fissati sulla porzione libera 12?? della barra 12 tra loro allineati parallelamente alla prima pluralit? di corpi riscaldanti 14?.
Vantaggiosamente, i corpi riscaldanti 14, 14?, 14?? comprendono resistenze elettriche elettricamente collegate ad una sorgente di alimentazione elettrica (di per s? ben nota al tecnico del settore e non illustrata nelle allegate figure) configurata per alimentare elettricamente le resistenze elettriche e generare un riscaldamento per effetto ohmico. Ovviamente, i corpi riscaldanti 14, 14?, 14?? potranno essere di qualunque tipologia nota al tecnico del settore e idonea a riscaldare la barra 12 dei mezzi attuatori 13 senza per questo uscire dall?ambito di protezione della presente privativa.
Vantaggiosamente, l?unit? di controllo logico 16 ? programmata per comandare una tra la prima pluralit? di corpi riscaldanti 14? e la seconda pluralit? di corpi riscaldanti 14?? a riscaldare la corrispondente porzione di fissaggio 12? o porzione libera 12?? della barra 12.
In questo modo, con particolare riferimento alle allegate figure 4 e 5, l?impianto 1 secondo l?invenzione consente di movimentare le pareti di stiro 9 della stazione di rettificazione in almeno due diverse configurazioni di deformazione.
Pi? in dettaglio, in una prima forma realizzativa, l?unit? di controllo logico 16 ? programmata per comandare la prima pluralit? di corpi riscaldanti 14? a riscaldare la corrispondente porzione di fissaggio della barra 12, come illustrato nell?allegata figura 5, in cui i primi corpi riscaldanti 14? sono raffigurati pi? scuri dei secondi corpi riscaldanti 14??, per identificare una loro pi? alta temperatura.
In questa situazione, la porzione di fissaggio 12? della barra 12 aumenta di volume a seguito del ben noto effetto della dilatazione termica.
Pi? in dettaglio, la barra 12 ? movimentata in una prima configurazione di deformazione in cui definisce una forma arcuata con concavit? rivolta esternamente rispetto al canale principale 3 dell?impianto 1.
Operativamente, l?aria all?interno del canale principale 3 dell?impianto 1 tende ad accumulare i filamenti in corrispondenza del centro del canale principale 3 medesimo, inducendo uno spessore maggiore in corrispondenza del centro del nastro di tessuto non tessuto che si forma sulla zona di deposizione 24.
Diversamente, con particolare riferimento alla allegata figura 4, l?unit? di controllo logico 16 ? programmata per comandare la seconda pluralit? di corpi riscaldanti 14?? a riscaldare la corrispondente porzione libera 12?? della barra 12, come illustrato nell?allegata figura 4, in cui i secondi corpi riscaldanti 14?? sono raffigurati pi? scuri dei primi corpi riscaldanti 14?, per identificare una loro pi? alta temperatura.
In questa situazione, la porzione libera 12?? della barra 12 aumenta di volume a seguito del ben noto effetto della dilatazione termica.
Pi? in dettaglio, la barra 12 ? movimentata in una seconda configurazione di deformazione in cui definisce una forma arcuata con concavit? rivolta internamente rispetto al canale principale 3 dell?impianto 1, ovvero rivolta verso il canale principale 3 medesimo.
Operativamente, l?aria all?interno del canale principale 3 dell?impianto 1 tende ad accumulare i filamenti in corrispondenza delle estremit? laterali del canale principale 3 medesimo, inducendo uno spessore maggiore in corrispondenza dei bordi laterali del nastro di tessuto non tessuto che si forma sulla zona di deposizione 24.
Pertanto, programmando opportunamente l?unit? di controllo logico per comandare i primi ed i secondi corpi riscaldanti 14?, 14?? a riscaldare la barra 12 ad una predeterminata temperatura di soglia, ? possibile deformare le pareti di stiro 9 della stazione di rettificazione 7 ottenendo qualunque tipo di distribuzione dei filamenti per formare il nastro di tessuto non tessuto.
Al fine di regolare in maniera ancora pi? fine la distribuzione dei filamenti all?interno del canale centrale 3 e pertanto ottenere un nastro di tessuto non tessuto dotato delle desiderate caratteristiche di spessore e densit?, l?impianto 1 comprende vantaggiosamente secondi mezzi di deformazione 20 meccanicamente vincolati alle facce esterne 18?? delle pareti di deposizione 18 della stazione di deposizione 17 per deformare la sezione di deposizione 19 del canale principale 3.
Vantaggiosamente, i secondi mezzi di deformazione 20 comprendono almeno un terzo organo deformabile 21? meccanicamente fissato sulla faccia esterna 18?? di una prima parete di deposizione 18 delle pareti di deposizione ed estendentesi almeno parallelamente al primo asse trasversale X? ortogonale all?asse verticale Y.
Inoltre, i secondi mezzi di deformazione 20 comprendono vantaggiosamente almeno un quarto organo deformabile 21?? meccanicamente fissato sulla faccia esterna 18?? di una seconda parete di deposizione 18 delle pareti di deposizione ed estendentesi almeno parallelamente al secondo asse trasversale X?? ortogonale all?asse verticale Y e parallelo al primo asse trasversale X?.
Il terzo organo deformabile 21? ed il quarto organo deformabile 21??, in maniera del tutto analoga al primo organo deformabile 11? ed il secondo organo deformabile 11?? dei primi mezzi di deformazione 10, sono azionabili almeno tra una configurazione di riposo, in cui si sviluppano sostanzialmente tra loro paralleli ed una configurazione di deformazione, in cui definiscono due corrispondenti profili arcuati, per variare la conformazione della sezione di deposizione 19 del canale principale 3.
In questo modo, ? possibile variare in maniera controllata anche la conformazione della sezione di deposizione 19.
Ovviamente, tutte le caratteristiche sopra descritte con particolare riferimento ai primi mezzi di deformazione 10, sono applicabili parimenti, mutatis mutandis, ai secondi mezzi di deformazione 20.
Pi? in dettaglio, i secondi mezzi di deformazione 20 sono del tutto analoghi ai primi mezzi di deformazione 10 e comprendono preferibilmente una seconda barra 26 fissata sulla faccia esterna 18?? della parete di deposizione 18 della stazione di deposizione 17 ed estendentesi trasversalmente all?asse verticale Y e secondi mezzi attuatori 27 meccanicamente collegati alla seconda barra 26 ed azionabili per movimentare la seconda barra 26 tra la configurazione di riposo e la configurazione di deformazione. Inoltre, in maniera del tutto analoga ai primi mezzi di deformazione 10, la seconda barra 26 ? realizzata in materiale metallico, e pi? in generale in un materiale termicamente conduttivo, ed i secondi mezzi attuatori 27 di ciascuno dei terzo organo deformabile 21? e quarto organo deformabile 21?? comprendono almeno un suddetto corpo riscaldante 14 meccanicamente fissato sulla seconda barra 26, almeno un suddetto sensore di temperatura 15 operativamente associato alla seconda barra 26 e disposto per rilevare almeno una seconda misurazione di temperatura della seconda barra 26 e generare un corrispondente primo segnale elettrico, in particolare contenente la suddetta seconda misurazione la suddetta unit? di controllo logico 16, operativamente collegata al sensore di temperatura 15 ed al corpo riscaldante 14 e programmata per ricevere e analizzare il secondo segnale elettrico del sensore di temperatura 15 associato alla seconda barra 26 e generare almeno un secondo corrispondente segnale di comando per comandare il corrispondente corpo riscaldante 14 a riscaldare la seconda barra 26 fino ad una predeterminata temperatura di soglia.
Vantaggiosamente, i primi mezzi deformazione 10 ed i secondi mezzi di deformazione 20 sono previsti almeno in prossimit? di una zona di giunzione tra la stazione di rettificazione 7 e la stazione di deposizione 17.
Pi? in dettaglio, le pareti di stiro 9 della stazione di rettificazione 7 terminano inferiormente in corrispondenza di una estremit? superiore delle corrispondenti pareti di deposizione 18 della stazione di deposizione 17.
Allo scopo di ottenere una deformazione omogenea del canale principale 3, e pi? in particolare allo scopo di ottenere una prima configurazione deformata della sezione di stiro 8 congruente con la seconda configurazione deformata della sezione di deposizione 19 del canale centrale 3, le prime barre 12 e le seconde barre 26 sono deformate per definire concavit? sostanzialmente congruenti.
In questo modo, l?impianto 1 consente di ovviare al rischio di definire indesiderati gradini tra le estremit? inferiori delle pareti di stiro 9 e le estremit? superiori delle pareti di deposizione 18.
Forma inoltre oggetto della presente invenzione anche un procedimento per la produzione di tessuto non tessuto, realizzabile in particolare mediante un impianto 1 del tipo fin qui descritto e di cui si manterranno gli stessi riferimenti numerici per semplicit? di esposizione.
Il procedimento secondo l?invenzione prevede una fase di alimentazione del canale principale 3 con una pluralit? di filamenti di materiale plastico attraverso la bocca di ingresso 4.
Il procedimento prevede quindi una fase di rettificazione dei filamenti, passando entro la sezione di stiro 8 della stazione di rettificazione 7, in cui un flusso d?aria passante entro il canale principale 3 stira e allunga i filamenti.
Inoltre, il procedimento prevede quindi una fase di deposito, in cui i filamenti attraversando la bocca di uscita 5 per la formazione di un nastro di tessuto non tessuto comprendente i suddetti filamenti.
Secondo l?idea alla base della presente invenzione, il procedimento prevede inoltre almeno una prima fase di deformazione, in cui il primo organo deformabile 11? ed il secondo organo deformabile 11?? sono azionati da una configurazione di riposo, in cui si sviluppano sostanzialmente tra loro paralleli ad una configurazione di deformazione, in cui definiscono due corrispondenti profili arcuati, per variare almeno la conformazione della sezione di stiro 8 del canale principale 3.
Vantaggiosamente, la fase di deformazione prevede di azionare l?unit? di controllo logico 16 a ricevere e analizzare il primo segnale elettrico del sensore di temperatura 15 e generare almeno un primo corrispondente segnale di comando per comandare il corpo riscaldante 14 a riscaldare la barra 12 per raggiungere una predeterminata temperatura di soglia.
Preferibilmente, l?unit? di controllo logico 16 comprende un microprocessore, in particolare un PLC, il quale ? dotato di una memoria in cui ? salvato almeno un algoritmo comprendente il suddetto predeterminato valore di temperatura di soglia. La fase di deformazione prevede opportunamente di ricevere il segnale elettrico contenente il primo valore di temperatura della barra 12 dei mezzi attuatori 13, confrontarlo con il predeterminato valore di temperatura di soglia, generare il secondo segnale elettrico di comando per aumentare o diminuire la temperatura dei corpi riscaldanti 14, al fine di portare la temperatura al valore desiderato.
In questo modo, il procedimento secondo l?invenzione consente di deformare le barre 12, 26 in maniera controllata e sostanzialmente automatica.
Pi? in dettaglio, la fase di deformazione prevede che la differenza tra la temperatura di soglia e la temperatura ambiente sia almeno 50?C.
Opportunamente, il procedimento oggetto della presente invenzione comprendere preferibilmente una seconda fase di deformazione, in cui il terzo organo deformabile 21? ed il quarto organo deformabile 21?? sono azionati almeno da una configurazione di riposo, in cui si sviluppano sostanzialmente tra loro paralleli ad una configurazione di deformazione, in cui definiscono due corrispondenti profili arcuati, per variare la conformazione della sezione di deposizione 19 del canale principale 3.
L?invenzione cos? concepita raggiunge pertanto gli scopi prefissi.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Impianto (1) per la produzione di tessuto non tessuto, comprendente: ? una struttura di supporto (2) provvista di un canale principale (3) estendentesi lungo un asse verticale (Y) da una bocca di ingresso (4) superiore per l?immissione di filamenti di formatura di un tessuto non tessuto, ad una bocca di uscita (5) inferiore per l?espulsione di detti filamenti; ? una stazione di rettificazione (7), la quale si estende lungo detto asse verticale (Y) inferiormente a detta bocca di ingresso (4) e comprende almeno due pareti di stiro (9), le quali si estendono tra loro contrapposte rispetto a detto asse verticale (Y) e sono dotate di due rispettive facce interne (9?) definiscono tra loro una sezione di stiro (8) in detto canale principale (3) e due opposte facce esterne (9??) rivolte esternamente rispetto a detto canale principale (3); detto impianto essendo caratterizzato dal fatto di comprendere primi mezzi di deformazione (10) meccanicamente vincolati alle facce esterne (9??) delle pareti di stiro (9) di detta stazione di rettificazione (7) per deformare la sezione di stiro di detto canale principale e comprendenti: ? almeno un primo organo deformabile (11?) meccanicamente fissato sulla faccia esterna (9??) di una prima parete di stiro (9) di dette pareti di stiro ed estendentesi almeno lungo un primo asse trasversale (X?) ortogonale a detto asse verticale (Y); ? almeno un secondo organo deformabile (11??) meccanicamente fissato sulla faccia esterna (9??) di una seconda parete di stiro (9) di dette pareti di stiro ed estendentesi almeno lungo un secondo asse trasversale (X??) ortogonale a detto asse verticale (Y) e parallelo a detto primo asse trasversale (X?); detto primo organo deformabile (11?) e detto secondo organo deformabile (11??) essendo azionabili almeno tra una configurazione di riposo, in cui si sviluppano sostanzialmente tra loro paralleli ed una configurazione di deformazione, in cui definiscono due corrispondenti profili arcuati, per variare la conformazione della sezione di stiro (8) di detto canale principale (3).
  2. 2. Impianto (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che ciascuno di detto primo organo deformabile (11?) e di detto secondo organo deformabile (11??) comprende: ? una barra (12) fissata sulla faccia esterna (9??) della parete di stiro (9) di detta stazione di rettificazione (7) ed estendentesi trasversalmente a detto asse verticale (Y); ? mezzi attuatori (13) meccanicamente collegati a detta barra (12) ed azionabili per movimentare detta barra (12) tra la configurazione di riposo e la configurazione di deformazione.
  3. 3. Impianto (1) secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detta barra (12) ? realizzata in materiale metallico ed i mezzi attuatori (13) di ciascuno di detto primo organo deformabile (11?) e di detto secondo organo deformabile (11??) comprendono: ? almeno un corpo riscaldante (14) meccanicamente fissato su detta barra (12); ? almeno un sensore di temperatura (15) operativamente associato a detta barra (12) e disposto per rilevare almeno una prima misurazione di temperatura di detta barra (12) e generare un corrispondente primo segnale elettrico; ? una unit? di controllo logico (16) operativamente collegata a detto sensore di temperatura (15) e a detto corpo riscaldante (14) e programmata per ricevere e analizzare il primo segnale elettrico di detto sensore di temperatura (15) e generare almeno un primo corrispondente segnale di comando per comandare detto corpo riscaldante (14) a riscaldare detta barra (12) fino ad una predeterminata temperatura di soglia.
  4. 4. Impianto (1) secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che ciascuna detta barra si estende tra una porzione di fissaggio (12?), prossimale rispetto a detto asse verticale (Y) e meccanicamente vincolata alla faccia esterna (9??) di detta parete di stiro (9) ed una porzione libera (12??) distale rispetto a detto asse verticale (Y); i mezzi attuatori (13) di ciascuno di detto primo organo deformabile (11?) e di detto secondo organo deformabile (11??) comprendono: ? una prima pluralit? di corpi riscaldanti (14?) meccanicamente fissati sulla porzione di fissaggio (12?) di detta barra (12) tra loro allineati parallelamente detto primo asse trasversale (X?); ? una seconda pluralit? di corpi riscaldanti (14??) meccanicamente fissati sulla porzione libera (12??) di detta barra (12) tra loro allineati parallelamente a detta prima pluralit? di corpi riscaldanti; detta unit? di controllo logico (16) essendo programmata per comandare una tra detta prima pluralit? di corpi riscaldanti (14?) e detta seconda pluralit? di corpi riscaldanti (14??) a riscaldare la corrispondente porzione di fissaggio (12?) o porzione libera (12??) di detta barra.
  5. 5. Impianto (1) secondo una delle rivendicazioni precedenti, comprendente una stazione di deposizione (17), la quale si estende lungo detto asse verticale (Y) tra detta stazione di rettificazione (7) e detta bocca di uscita (5) e comprende almeno due pareti di deposizione (18), le quali si estendono tra loro contrapposte rispetto a detto asse verticale (Y) e sono dotate di due rispettive facce interne (18?) che definiscono tra loro una sezione di deposizione (19) in detto canale principale (3) e due opposte facce esterne (18??) rivolte esternamente rispetto a detto canale principale (3); detto impianto essendo caratterizzato dal fatto di comprendere secondi mezzi di deformazione (20) meccanicamente vincolati alle facce esterne (18??) delle pareti di deposizione (18) di detta stazione di deposizione (17) per deformare la sezione di deposizione di detto canale principale (3) e comprendenti: ? almeno un terzo organo deformabile (21?) meccanicamente fissato sulla faccia esterna (18??) di una prima parete di deposizione (18) di dette pareti di deposizione ed estendentesi almeno parallelamente a detto primo asse trasversale (X?) ortogonale a detto asse verticale (Y); ? almeno un quarto organo deformabile (21??) meccanicamente fissato sulla faccia esterna (18??) di una seconda parete di deposizione (18) di dette pareti di deposizione ed estendentesi almeno parallelamente a detto secondo asse trasversale (X??) ortogonale a detto asse verticale (Y) e parallelo a detto primo asse trasversale (X?); detto terzo organo deformabile (21?) e detto quarto organo deformabile (21??) essendo azionabili almeno tra una configurazione di riposo, in cui si sviluppano sostanzialmente tra loro paralleli ed una configurazione di deformazione, in cui definiscono due corrispondenti profili arcuati, per variare la conformazione della sezione di deposizione (19) di detto canale principale (3).
  6. 6. Impianto (1) secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che detti primi mezzi deformazione (10) e detti secondi mezzi di deformazione (20) sono previsti in prossimit? di una zona di giunzione tra detta stazione di rettificazione (7) e detta stazione di deposizione (17).
  7. 7. Procedimento per la produzione di tessuto non tessuto, realizzabile mediante un impianto secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, il quale procedimento prevede: ? una fase di alimentazione di detto canale principale con una pluralit? di filamenti di materiale plastico attraverso detta bocca di ingresso (4); ? una fase di rettificazione di detti filamenti, passando entro la sezione di stiro (8) di detta stazione di rettificazione (7), in cui un flusso d?aria passante entro detto canale principale (3) stira e allunga detti filamenti; ? una fase di deposito, in cui detti filamenti attraversando detta bocca di uscita (5) per la formazione di un nastro di tessuto non tessuto comprendente detti filamenti; detto procedimento essendo caratterizzato dal fatto di comprendere almeno una prima fase di deformazione, in cui detto primo organo deformabile (11?) e detto secondo organo deformabile (11??) sono azionati da una configurazione di riposo, in cui si sviluppano sostanzialmente tra loro paralleli ad una configurazione di deformazione, in cui definiscono due corrispondenti profili arcuati, per variare la conformazione della sezione di stiro (8) di detto canale principale (3).
  8. 8. Procedimento secondo la rivendicazione 7, realizzabile mediante un impianto secondo la rivendicazione 3 o 4, caratterizzato dal fatto che detta fase di deformazione prevede di azionare detta unit? di controllo logico (16) a ricevere e analizzare il primo segnale elettrico di detto sensore di temperatura (15) e generare almeno un primo corrispondente segnale di comando per comandare detto corpo riscaldante (14) a riscaldare detta barra (12) per raggiungere una predeterminata temperatura di soglia.
  9. 9. Procedimento secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che detta fase di deformazione prevede che la differenza tra detta temperatura di soglia e la temperatura ambiente sia almeno 50?C.
  10. 10. Procedimento secondo la rivendicazione 7, realizzabile mediante un impianto secondo la rivendicazione 5 o 6, caratterizzato dal fatto di comprendere una seconda fase di deformazione, in cui detto terzo organo deformabile (21?) e detto quarto organo deformabile (21??) sono azionati almeno da una configurazione di riposo, in cui si sviluppano sostanzialmente tra loro paralleli ad una configurazione di deformazione, in cui definiscono due corrispondenti profili arcuati, per variare la conformazione della sezione di deposizione (19) di detto canale principale (3).
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