IT202100022190A1 - Impianto per la produzione di tessuto non tessuto - Google Patents

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IT202100022190A1
IT202100022190A1 IT102021000022190A IT202100022190A IT202100022190A1 IT 202100022190 A1 IT202100022190 A1 IT 202100022190A1 IT 102021000022190 A IT102021000022190 A IT 102021000022190A IT 202100022190 A IT202100022190 A IT 202100022190A IT 202100022190 A1 IT202100022190 A1 IT 202100022190A1
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IT
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filaments
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IT102021000022190A
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Graziano Ramina
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Ramina S R L
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    • D01NATURAL OR MAN-MADE THREADS OR FIBRES; SPINNING
    • D01DMECHANICAL METHODS OR APPARATUS IN THE MANUFACTURE OF ARTIFICIAL FILAMENTS, THREADS, FIBRES, BRISTLES OR RIBBONS
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Description

IMPIANTO PER LA PRODUZIONE DI TESSUTO NON TESSUTO
DESCRIZIONE
CAMPO DELLA TECNICA
La presente invenzione concerne un impianto per la produzione di tessuto non tessuto, in particolare in materiale plastico, secondo il preambolo della rivendicazione indipendente numero 1.
L?impianto per la produzione di tessuto non tessuto di cui trattasi ? destinato ad essere vantaggiosamente impiegato nel settore della produzione di nastri di fibre atti a formare un tessuto non tessuto, normalmente nastriforme. Tali nastri sono normalmente utilizzati per la produzione di prodotti sanitari, quali ad esempio cuffiette, mascherine e guanti oppure nel settore dell?agricoltura per la produzione di tessuto non tessuto destinato ad essere adagiato sul terreno da coltivare, per ovviare alla formazione di malerbe e/o per proteggere sementi.
Pi? in particolare, l?impianto per la produzione di tessuto non tessuto oggetto della presente invenzione ? vantaggiosamente impiegabile per produrre un nastro continuo di tessuto non tessuto semilavorato, destinato a subire successive trasformazioni per ottenere un prodotto finito.
L'invenzione si inserisce pertanto nel contesto del settore industriale di produzione di materiale nastriforme di fibre non tessute, ovvero pi? in generale, nel settore di produzione di tessuto non tessuto.
STATO DELLA TECNICA
Nel settore tecnico di riferimento ? nota da tempo la produzione di nastri di fibre tra loro meccanicamente collegate, normalmente realizzate in materiale plastico, per la produzione di tessuto non tessuto, quale ad esempio ?spunbond? di polipropilene, poliestere e/o altri polimeri, in particolare per la produzione di bende, garze, cuffiette, mascherine e altri prodotti sanitari oppure ancora ad esempio per la produzione di tessuto non tessuto destinato ad essere utilizzato nel settore agricolo per la copertura di terreni da coltivare. Pi? in generale, il tessuto non tessuto ? un semilavorato destinato a subire successive fasi di lavorazione per la produzione di prodotti di varia natura, normalmente in materiale plastico e a forma di nastri o a sovrapposizione di nastri. Tali nastri sono formati fa filamenti disposti in maniera casuale a strati e uniti solitamente in maniera meccanica, oppure mediante adesivi oppure ancora almeno parzialmente fusi assieme mediante calore.
Pi? chiaramente, tessuto non tessuto (TNT) ? il termine noto nel settore tecnico di riferimento e ben noto al tecnico del settore per indicare un prodotto industriale simile a un tessuto, ma ottenuto con procedimenti diversi dalla tessitura e/o dalla maglieria. Pi? in dettaglio, in un tessuto non tessuto i filamenti che lo compongono sono tra loro meccanicamente vincolati con un andamento casuale, senza definire alcuna struttura ordinata, diversamente dai filamenti e/o fibre che compongono un tessuto. Nel settore tecnico ? noto la realizzazione di tessuto non tessuto ad esempio in cui i filamenti e/o le fibre sono disposti a strati o incrociati che vengono unite insieme meccanicamente per esempio mediante agugliatura oppure mediante adesivi o simili. Talvolta il tessuto non tessuto viene anche indicato in lingua inglese con il termine ?nonwoven?, anch?esso ben noto al tecnico del settore.
Nel suddetto settore tecnico della produzione di tessuto non tessuto, sono noti da tempo impianti per la produzione di tessuto non tessuto i quali prevedono normalmente la formazione di una pluralit? di filamenti di materiale plastico, i quali vengono stirati, adagiati su un nastro trasportatore e quindi pressati uno sull?altro in maniera casuale, per formare i suddetti nastri di tessuto non tessuto.
Un esempio di impianto per la produzione di tessuto non tessuto ? descritto nel documento EP 3831989. L?impianto ivi descritto si sviluppa verticalmente lungo un canale principale, lungo il quale sono previste verticalmente in successione diverse stazioni operative per la produzione dei suddetti filamenti di materiale plastico.
Superiormente ? prevista una stazione di estrusione di una pluralit? di filamenti di materiale plastico ad alta temperatura, i quali sono immessi all?interno del canale principale attraverso una bocca di ingresso superiore, in corrispondenza della quale ? posta una testa di estrusione dalla quale fuoriescono inferiormente i filamenti. Come ? noto, tale testa di estrusione ? dotata inferiormente di una pluralit? di fori affacciati all?apertura di ingresso superiore dai quali fuoriesce una massa di materiale plastico fuso sotto forma di filamenti. I filamenti sono normalmente estrusi in forma di materiale plastico pastoso, ad alta temperatura, normalmente compresa tra 150?C e 280?C.
Inferiormente ? prevista una stazione di raffreddamento (normalmente nota come ?quenching? oppure ?quench? nel gergo tecnico del settore), in cui una portata d?aria ? immessa forzatamente all?interno del canale principale, mediante almeno un ventilatore posto esternamente a quest?ultimo.
La portata d?aria immessa nella stazione di raffreddamento raffredda i filamenti formatisi in uscita dalla testa di estrusione della stazione di estrusione.
La stazione di raffreddamento comprende pareti laterali, normalmente metalliche, che definiscono un volume di raffreddamento entro cui i filamenti ad alta temperatura iniziano a raffreddare.
Al fine di stirare i filamenti ottenuti dalla stazione di estrusione e successivamente raffreddati dalla stazione di raffreddamento, l?impianto prevede normalmente una stazione di rettificazione, in cui l?aria immessa nella prima sezione di immissione allunga i filamenti di materiale plastico all?interno di un tratto a sezione ridotta del canale principale, fino a far loro raggiungere la dimensione desiderata, i.e. fino a far raggiungere loro una densit? lineare di circa 1 ? 5 dtex.
Al fine di ottenere la trama desiderata (ovvero una disposizione sostanzialmente casuale ed omogenea dei filamenti) per la produzione del tessuto non tessuto, ? necessario intrecciare casualmente tra loro i filamenti, formando una trama fitta sostanzialmente senza soluzione di continuit?.
A tale scopo, l?impianto di tipo noto ? dotato di una stazione di deposizione in corrispondenza di un tratto terminale del canale principale, il quale termina inferiormente con una apertura di uscita contrapposta all?apertura di entrata.
Pi? in dettaglio, l?aria che scorre all?interno del tratto terminale del canale principale ? movimentata in modo tale da conferirle un moto turbolento. In questo modo, i filamenti sono spinti dall?aria e si intrecciano tra loro in maniera sostanzialmente casuale per formare la suddetta trama desiderata del tessuto non tessuto.
Il tratto terminale del canale principale si estende verso il basso, ed in particolare verso l?apertura di uscita, comprende un diffusore di forma sostanzialmente tronco-conica. L?aria che scorre al suo interno incontra pertanto un aumento della sezione del condotto e rallenta fino ad assumere un moto turbolento, mescolando ed intrecciando i filamenti che scorrono all?interno del tratto terminale medesimo.
L?impianto di tipo noto prevede inferiormente alla stazione di deposizione un nastro trasportatore posto al di sotto dell?apertura di uscita con cui termina il tratto terminale del canale principale per ricevere i filamenti.
Il nastro trasportatore ? movimentato per far avanzare lungo un verso di movimentazione sostanzialmente orizzontale i filamenti cos? adagiati per formare il nastro di tessuto non tessuto.
Successivamente, il nastro di tessuto non tessuto cos? ottenuto subisce ulteriori fasi di lavorazione quali ad esempio una pressatura ed ? quindi movimentato verso una stazione di avvolgimento in cui il nastro ? avvolto attorno ad un?anima di supporto per formare bobine di tessuto non tessuto, consentendo un suo rapido stoccaggio e trasporto.
Come ? noto, nella stazione di raffreddamento ? necessario distribuire uniformemente l?aria sostanzialmente su tutta la superficie con cui la stazione di raffreddamento si affaccia sul canale principale, raffreddare uniformemente i filamenti ed ovviando al rischio di spostare i filamenti medesimi rispetto alla loro direzione di avanzamento verticale all?interno del canale principale.
Negli impianti attualmente in commercio sono noti mezzi di omogeneizzazione alloggiati all?interno di una camera di espansione per l?aria, che rimane definita all?interno della stazione di raffreddamento. Tali mezzi di omogeneizzazione di tipo noto comprendono piastre metalliche forate, che si estendono parallelamente all?asse verticale di sviluppo dell?impianto.
Un esempio di piastre metalliche forate alloggiate nella camera di espansione della stazione di raffreddamento utilizzate per omogeneizzare la portata d?aria di raffreddamento sono descritte nel brevetto EP 3575469. Le piastre metalliche ivi descritte sono dotate di una pluralit? di fori passanti, i quali sono realizzati passanti trasversalmente rispetto all?asse verticale. Tali fori passanti consentono alla portata d?aria di raffreddamento di diminuire di velocit? ed essere omogeneizzata prima di raggiungere la camera di raffreddamento del canale principale.
Tuttavia, nella pratica, anche l?impianto di tipo noto sopra brevemente descritto si ? rivelato non scevro di inconvenienti.
Il principale inconveniente risiede nel fatto che le piastre forate dei mezzi di omogeneizzazione di tipo noto non consentono una ottimale omogeneizzazione dell?aria. Infatti, la previsione di fori e/o aperture passanti trasversali rispetto all?asse verticale frammentano di fatto il flusso d?aria in una pluralit? di flussi paralleli.
Tali flussi paralleli e non perfettamente omogenei tendono a spostare puntualmente i filamenti che attraversano la camera di raffreddamento del canale principale, inficiando la bont? del tessuto non tessuto cos? realizzato.
Infatti, la velocit? puntuale di ciascun flusso parallelo frammentato dalla portata d?aria principale aumenta, non trovando alcun ostacolo durante il passaggio del corrispondente foro e/o apertura passante.
Ulteriore inconveniente dell?impianto di tipo noto risiede nel fatto che le piastre forate dei mezzi di omogeneizzazione, al fine di dare un risultato soddisfacente devono essere dotate di numerosi fori e/o aperture, in particolare fino al 40% di vuoto su pieno. Tale previsione rende le piastre meccanicamente molto flessibili e fragili.
SCOPI DELL?INVENZIONE
Scopo della presente invenzione ? quello di proporre un impianto per la produzione di tessuto non tessuto che consenta di ovviare, almeno in parte, agli inconvenienti della tecnica nota sopra citata.
Ulteriore scopo dell?invenzione ? quello di mettere a disposizione un impianto per la produzione di tessuto non tessuto che consenta di raffreddare i filamenti all?interno del canale principale in maniera ottimale.
Ulteriore scopo dell?invenzione ? quello di mettere a disposizione un impianto per la produzione di tessuto non tessuto che consenta di generare una portata d?aria di raffreddamento che sia omogenea in tutta l?estensione della camera di raffreddamento del canale principale.
Ulteriore scopo dell?invenzione ? quello di mettere a disposizione un impianto per la produzione di tessuto non tessuto che sia strutturalmente del tutto affidabile.
Ulteriore scopo dell?invenzione ? quello di mettere a disposizione un impianto per la produzione di tessuto non tessuto che sia funzionalmente del tutto affidabile.
Ulteriore scopo della presente invenzione ? quello di mettere a disposizione un impianto per la produzione di tessuto non tessuto che sia semplice e/o economico da realizzare. Ulteriore scopo della presente invenzione ? quello di mettere a disposizione un impianto per la produzione di tessuto non tessuto che sia economicamente vantaggioso.
Ulteriore scopo della presente invenzione ? quello di mettere a disposizione un impianto per la produzione di tessuto non tessuto che sia realizzabile a livello industriale.
Ulteriore scopo della presente invenzione ? quello di mettere a disposizione un impianto per la produzione di tessuto non tessuto che risulti alternativo e/o migliorativo rispetto alle soluzioni tradizionali.
Altro scopo della presente invenzione ? proporre un impianto per la produzione di tessuto non tessuto che abbia una configurazione alternativa e/o migliorativa, sia in termini costruttivi sia in termini funzionali, rispetto alle soluzioni tradizionali.
Tutti questi scopi, sia singolarmente che in una loro qualsiasi combinazione, ed altri che risulteranno dalla descrizione che segue sono raggiunti, secondo l'invenzione, con un impianto per la produzione di tessuto non tessuto avente le caratteristiche indicate nella rivendicazione 1.
BREVE DESCRIZIONE DELLE FIGURE
La presente invenzione viene qui di seguito ulteriormente descritta in alcune sue preferite forme di pratica realizzazione, riportate a scopo puramente esemplificativo e non limitativo con riferimento alle allegate tavole di disegni, in cui:
? la figura 1 mostra una vista frontale schematica di un esempio realizzativo dell?impianto per la produzione di tessuto non tessuto secondo la presente invenzione; ? Le figure 2 mostra una vista schematica di una stazione di raffreddamento dell?impianto secondo la presente invenzione;
? La figura 3 mostra una vista schematica in sezione trasversale della stazione di raffreddamento dell?impianto secondo la presente invenzione, realizzata lungo la traccia III-III di figura 2;
? La figura 4 mostra una fotografia ingrandita di mezzi di omogeneizzazione dell?impianto secondo l?invenzione;
? La figura 5 mostra una fotografia con maggiore ingrandimento dei mezzi di omogeneizzazione illustrati in figura 4;
? La figura 6 mostra una fotografia laterale dei mezzi di omogeneizzazione delle figure 4 e 5;
? La figura 7 mostra una vista frontale una vista laterale ed una vista in sezione dei mezzi di omogeneizzazione in una prima forma realizzativa;
? La figura 8 mostra una vista frontale una vista laterale ed una vista in sezione dei mezzi di omogeneizzazione in una seconda forma realizzativa;
? La figura 9 mostra una vista frontale una vista laterale ed una vista in sezione dei mezzi di omogeneizzazione in una terza forma realizzativa;
? La figura 10 mostra una vista frontale una vista laterale ed una vista in sezione dei mezzi di omogeneizzazione in una quarta forma realizzativa.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELL?INVENZIONE
Con riferimento alle allegate figure ? stato indicato nel suo complesso con 1 un impianto per la produzione di tessuto non tessuto, secondo la presente invenzione.
L?impianto secondo l?invenzione ? destinato ad essere vantaggiosamente impiegato per la produzione di tessuto non tessuto di diverso tipo e materiale, quale in particolare spunbond in materiale plastico, ad esempio polipropilene e/o polietilene, ed in particolare polietilene tereftalato (PET nel gergo tecnico del settore).
Nel seguito si far? riferimento ad un impianto 1 per la produzione di tessuto non tessuto in materiale plastico, in accordo con la forma realizzativa preferenziale illustrata nelle allegate figure. Tuttavia, l?impianto 1 della presente invenzione potr? essere vantaggiosamente impiegato anche per la produzione di tessuto non tessuto di altra natura, di per s? ben noti al tecnico del settore e pertanto non descritti in dettaglio nel seguito.
Pertanto, nel seguito con il termine ?tessuto non tessuto? si dovr? intendere un materiale sostanzialmente nastriforme composto da una pluralit? di filamenti compressi uno sull?altro in maniera sostanzialmente casuale. Tessuto non tessuto (TNT) ? il termine generico utilizzato nel settore tecnico di riferimento per indicare un prodotto industriale simile a un tessuto, ma ottenuto con procedimenti diversi dalla tessitura (i quali prevedono incrocio di fili di trama e di ordito tramite telaio) e dalla maglieria. Diversamente infatti, in un tessuto non tessuto le fibre e/o filamenti presentano un andamento casuale, senza individuazione di alcuna struttura ordinata, tipicamente filamenti e/o fibre sono disposti a strati o incrociati che vengono uniti assieme meccanicamente (per esempio con aghi, mediante agugliatura), oppure con adesivi o con processi termici. Talvolta il termine viene anche indicato in lingua inglese con il termine ?nonwoven?, che significa "non tessuto". In particolare, il tessuto non tessuto ? normalmente composto da una pluralit? di filamenti di materiale plastico uniti tra loro mediante un?azione meccanica, ad esempio mediante schiacciamento.
L?impianto per la produzione di tessuto non tessuto secondo l?invenzione comprende una struttura di supporto 2 provvista di un canale principale 3, il quale di estende lungo un asse verticale Y da una bocca di ingresso 4 superiore ad una bocca di uscita 5 inferiore. Vantaggiosamente, la struttura di supporto 2 ? destinata ad essere poggiata al suolo e preferibilmente ? realizzata in materiale metallico resistente, quale ad esempio acciaio ed in particolare acciaio inox (inossidabile), quale ad esempio acciaio AISI 304 oppure acciaio AISI 431.
Pi? in dettaglio, il canale principale 3 si estende verticalmente lungo il suddetto asse verticale Y.
Nel seguito si dovr? intendere che il canale principale 3 pu? essere delimitato da un corpo sostanzialmente tubolare definito, in accordo con la forma realizzativa preferenziale illustrata nelle allegate figure, da una pluralit? di tratti sostanzialmente tubolari tra loro verticalmente allineati lungo l?asse verticale Y e suscettibili di essere attraversati da filamenti (come descritto in dettaglio nel seguito) per il loro trattamento.
L?impianto 1 comprende una stazione di alimentazione 6 posta sopra il canale principale 3 ed in comunicazione con la bocca di ingresso 4 per immettere nel canale principale 3 filamenti 7 di formatura di un tessuto non tessuto.
Preferibilmente, la stazione di alimentazione 6 comprende mezzi di formazione di materiale plastico fuso posti in collegamento di flusso con la bocca di ingresso 4 del canale principale 3 e comprendenti un estrusore (di per s? ben noto al tecnico del settore e pertanto non descritto in dettaglio nel seguito), preferibilmente supportato dalla struttura di supporto 2, atto a formare un flusso continuo di materiale plastico fuso ed una testa di estrusione 29 meccanicamente supportata dalla struttura di supporto 2, posta in collegamento di fluido con l?estrusore e dotata di una piastra di estrusione affacciata verso la bocca di ingresso 4 del canale principale 3.
La piastra di estrusione della testa di estrusione 29 della stazione di alimentazione 6 ? vantaggiosamente dotata di una pluralit? di fori passanti, suscettibili di essere attraversati dal flusso di materiale plastico fuso per formare i filamenti.
Operativamente, i filamenti cos? formati passano attraverso la bocca di ingresso 4 ed entrano nel canale principale 3 per permettere una loro lavorazione attraverso una pluralit? di stazioni operative, come descritto in dettaglio nel seguito.
Vantaggiosamente, l?impianto 1 oggetto della presente invenzione comprende una stazione di espulsione fumi prevista inferiormente alla stazione di alimentazione 6, per espellere dal canale principale 3 eventuali fumi prodotti durante l?estrusione del materiale plastico dalla testa di estrusione 29 attraverso un camino (non illustrato), il quale collega il canale principale 3 dell?impianto 1 con l?ambiente esterno.
Pi? in dettaglio, la stazione di espulsione fumi comprende almeno un condotto di espulsione posto ad intercettazione del canale principale 3, in particolare posto in comunicazione di fluido con la piastra di estrusione della testa di estrusione 29, per convogliare i fumi prodotti da quest?ultima verso il suddetto camino.
Il condotto di espulsione ? atto a convogliare i fumi ed i vapori prodotti dal materiale plastico fuso, estruso nei filamenti dalla testa di estrusione, i quali potrebbero aderire alle pareti interne del canale principale 3, formando incrostazioni.
Preferibilmente, la stazione di espulsione fumi comprende inoltre uno scambiatore di calore del tipo acqua-aria per raffreddare i fumi ed i vapori provenienti dalla testa di estrusione 29 della stazione di alimentazione 6 e per raccogliere un eventuale fluido di condensa formatosi a seguito di tale raffreddamento.
Opportunamente, l?impianto 1 comprende una stazione di raffreddamento 8, la quale ? posta lungo il suddetto canale principale 3 inferiormente alla stazione di alimentazione 6. La stazione di raffreddamento 8 comprende un corpo di contenimento 11 sviluppantesi lungo l?asse verticale Y tra una estremit? superiore 19 ed una estremit? inferiore 20, e si estende attorno all?asse verticale Y delimitando una camera di raffreddamento 12 all?interno del canale principale 3.
In accordo con la forma realizzativa preferenziale illustrata nelle allegate figure, la camera di raffreddamento 12 corrisponde preferibilmente ad un primo tratto del canale principale 3.
Vantaggiosamente, la stazione di raffreddamento 8 comprende due corpi di contenimento 11 contrapposti rispetto all?asse verticale Y, in accordo con l?allegata figura 1. Pertanto, tutte le caratteristiche di seguito descritte con riferimento ad un corpo di contenimento 11 della stazione di raffreddamento 8 sono da intendersi descritte per entrambi i corpi di contenimento 11 della forma realizzativa preferenziale.
La stazione di raffreddamento 8 comprende inoltre mezzi di raffreddamento in collegamento di fluido con la camera di raffreddamento 12 atti ad immettere nella camera di raffreddamento 12 una prima portata d?aria 10 per raffreddare i filamenti suscettibili di attraversare la camera di raffreddamento 12.
Preferibilmente, la stazione di raffreddamento 8 ? dotata di almeno una prima apertura di uscita 9 la quale pone in collegamento di fluido la camera di raffreddamento 12 del canale principale e la camera di espansione definita dal corpo di contenimento 11.
In accordo con la forma realizzativa preferenziale illustrata nelle allegate figure, la prima apertura di uscita 9 ? prevista in corrispondenza di una parete interna 21 del corpo di contenimento 11 che delimita il canale principale 3 ed in particolare definisce almeno parzialmente la camera di raffreddamento 12.
Pi? in dettaglio, la prima apertura di uscita 9 ? vantaggiosamente realizzata mediante una pluralit? di fori passanti ricavati sulla parete interna 21, in corrispondenza del primo tratto del canale principale 3.
Diversamente, in accordo con una ulteriore forma realizzativa dell?impianto 1 non illustrata nelle allegate figure, la parete interna 21 del corpo di contenimento 11 pu? essere realizzata mediante una griglia, oppure una parete alveolare, le cui aperture sostanzialmente a nido d?ape definiscono la suddetta prima apertura di uscita 9.
Vantaggiosamente, la stazione di raffreddamento 8 comprende mezzi di ventilazione (non illustrati) posti in collegamento di fluido con la prima apertura di uscita 9 per immettere all?interno della camera di raffreddamento 12 la prima portata d?aria 10, in particolare attraverso la camera di espansione definita dal corpo di contenimento 11.
Preferibilmente, i mezzi di ventilazione comprendono un ventilatore rotativo, del tipo di per s? ben noto al tecnico del settore e pertanto non descritto in dettaglio nel seguito. Tale ventilatore ? configurato per generare la prima portata d?aria 10 ed immetterla all?interno della camera di raffreddamento 12 attraverso la prima apertura d?ingresso 9. Inoltre, i mezzi di ventilazione comprendono preferibilmente uno scambiatore di calore interposto tra il ventilatore e la prima apertura di uscita 9.
Pi? in dettaglio, lo scambiatore di calore ? posto ad intercettazione della prima portata d?aria 10 generata dal ventilatore ed ? atto a variare la temperatura e l?umidit? della prima portata d?aria 10 medesima.
In accordo con una forma realizzativa preferenziale della presente invenzione, lo scambiatore di calore ? uno scambiatore del tipo acqua-aria, in particolare uno scambiatore del tipo acqua-aria a fascio tubiero. Preferibilmente, lo scambiatore di calore ? atto a portare la prima portata d?aria 10 ad una temperatura costante compresa tra 20?C e 30?C ed in particolare compresa tra 22?C e 25?C.
Preferibilmente, lo scambiatore ? meccanicamente supportato dalla struttura di supporto 2 dell?impianto 1 in posizione rialzata e sostanzialmente allineata con la prima apertura di uscita 9 del corpo di contenimento 11.
Opportunamente, la stazione di raffreddamento 8 comprende il suddetto un corpo di contenimento 11 sviluppantesi lungo detto asse verticale Y tra una estremit? superiore 19 ed una estremit? inferiore 20, e si estende attorno a detto asse verticale Y delimitando almeno la suddetta camera di raffreddamento 12 all?interno di detto canale principale 3 e definendo internamente almeno una camera di espansione 7.
Opportunamente, il corpo di contenimento 11 si estende tra una apertura di ingresso 17 (visibile sulla destra nelle allegate figure 2, 3) ed una apertura di uscita 9 (visibile sulla sinistra nelle allegate figure 2, 3).
L?impianto 1 comprende mezzi di raffreddamento in collegamento di fluido con detta camera di espansione e con detta camera di raffreddamento 12 ed atti a immettere in detta camera di raffreddamento 12 almeno una prima portata d?aria 10 per raffreddare i filamenti 7 suscettibili di attraversare detta camera di raffreddamento 12.
La camera di espansione 7 ? configurata per ricevere la prima portata d?aria 10 generata dai mezzi di raffreddamento e consentire una sua espansione, allo scopo di rallentarne la velocit? per ottenere un raffreddamento dei filamenti pi? omogeneo.
Allo scopo, l?impianto 1 comprende mezzi di omogeneizzazione 13 alloggiati all?interno di detta camera di espansione 7 e configurati per intercettare detta prima portata d?aria 10 e generare una seconda portata d?aria 14 sostanzialmente omogenea almeno parallelamente a detto asse verticale Y.
Opportunamente, detti mezzi di omogeneizzazione 13 comprendono almeno una rete 15 dotata di almeno una pluralit? di filamenti 16 definenti tra loro una pluralit? di percorsi di attraversamento per detta prima portata d?aria 10 per generare detta seconda portata d?aria omogenea 14.
In questo modo, l?impianto 1 secondo l?invenzione consente di omogeneizzare la prima portata d?aria in una seconda portata d?aria 14 omogenea grazie alla presenza dei suddetti percorsi di attraversamento definiti tra i filamenti 16 dell?almeno una rete 15 dei mezzi di omogeneizzazione. Infatti, la pluralit? di percorsi di attraversamento forza la prima portata d?aria 10 a rallentare, passare attraverso la rete 15 con una stessa velocit? in ogni punto lungo l?interno sviluppo della rete 15, generando all?uscita dei mezzi di omogeneizzazione 13 la suddetta portata d?aria 14 omogeneizzata, sostanzialmente uguale in tutta l?estensione della rete 15, alla stessa pressione e/o velocit?.
Pertanto, con il termine di ?portata d?aria omogenea? si deve pertanto intendere un flusso d?aria che abbia sostanzialmente la stessa pressione e preferibilmente la stessa velocit? su tutta la sezione trasversale del condotto che attraversa, nel caso in oggetto, della camera di espansione del corpo di contenimento.
Vantaggiosamente, detta rete 15 di detti mezzi di omogeneizzazione 13 comprende almeno da una prima pluralit? di fili 16, estendentisi tra loro parallelamente e parallelamente a detto asse verticale Y ed almeno da una seconda pluralit? di fili 16?, tessuti trasversalmente con detta prima pluralit? di fili 16.
Vantaggiosamente, la prima pluralit? di fili 16 ? realizzata in materiale metallico, ad esempio ferro o acciaio. Allo stesso modo, preferibilmente, la seconda pluralit? di fili 16? ? realizzata in materiale metallico, quale ad esempio ferro o acciaio.
Preferibilmente, la prima e la seconda pluralit? di fili sono tra loro intrecciati secondo un metodo di tessitura, in cui la prima pluralit? di fili definisce la trama e la seconda pluralit? di fili definisce l?ordito della rete 15. Diversamente, la prima pluralit? di fili pu? definire l?ordito e la seconda pluralit? di fili pu? definire la trama della rete 15.
Opportunamente, in accordo con le forme realizzative preferenziali illustrate nelle allegate figure, detta prima pluralit? di fili 16 e detta seconda pluralit? di fili 16? di detta rete 15 di detti mezzi di omogeneizzazione 13 definiscono tra loro detta pluralit? di percorsi di attraversamento per detta prima portata d?aria 10.
Opportunamente, la rete 15 dei mezzi di omogeneizzazione 13 non definisce aperture per il passaggio della prima portata d?aria 10. Infatti, con il termine di aperture si deve intendere aperture passanti, dotate di asse di sviluppo orizzontale (o comunque trasversale rispetto all?asse Y), ad esempio fori circolari passanti realizzati su una piastra di tipo noto. Diversamente, i percorsi di attraversamento definiti dalla rete 15 comprendono labirinti di passaggio, e/o luci di passaggio, inclinate tra loro e rispetto ad un asse orizzontale X e ortogonale all?asse verticale Y.
Opportunamente, ciascun percorso di attraversamento di detta pluralit? di percorsi di attraversamento si estende inclinato rispetto ad un asse orizzontale X.
Infatti, come chiaramente visibile dalle allegate figure 4 ? 6, che mostrano rappresentazioni fotografiche di una forma di realizzazione preferita dell?invenzione, non ? possibile identificare alcuna apertura passante sulla rete 15, in quanto la prima pluralit? di fili 16 e la seconda pluralit? di fili 16? sono tra loro intrecciati in maniera stretta, in modo tale che i percorsi di passaggio per l?aria siano definiti da luci oblique e ramificate lungo le pieghe che i fili 16, 16? seguono nella loro tessitura.
Con particolare riferimento alla allegata figura 5, che mostra una foto frontale ingrandita di una rete 15 in una sua forma realizzativa preferenziale, i fili 16, 16? sono tra loro tessuti in maniera tale da impedire di identificare alcuna apertura nella rete medesima.
Lo scopo di tale previsione ? quello di migliorare l?omogeneizzazione della seconda portata d?aria 14, che non raggiunge livelli ottimali con le piastre forate di tipo noto. Infatti, la previsione di una pluralit? di strettissimi labirinti (i.e. i percorsi di passaggio sopra definiti) forza una omogeneizzazione intima e sostanzialmente perfetta della prima portata d?aria 10 che attraversa la rete 15 dei mezzi di omogeneizzazione 13 secondo l?invenzione. Vantaggiosamente, detto corpo di contenimento 11 si estende tra una apertura di apertura di ingresso 17 ed una apertura di uscita 9 per detta prima portata d?aria 10. Opportunamente, detti mezzi di omogeneizzazione 13 comprendono due o pi? dette reti 15 disposte parallelamente all?asse verticale Y tra detta apertura di ingresso 17 e detta apertura di uscita 9, in cui almeno una rete prossimale a detta apertura di ingresso 17 ed almeno una rete prossimale a detta apertura di uscita 9.
In accordo con la forma realizzativa preferenziale della presente invenzione, i mezzi di omogeneizzazione comprendono almeno quattro reti 15 tra loro parallele e preferibilmente comprendono sette reti 15 tra loro parallele alloggiate all?interno della camera di espansione 7 del corpo di contenimento 11.
In accordo con una prima forma realizzativa della presente invenzione, detta rete 15 prossimale a detta apertura di ingresso 17 comprende detta pluralit? di filamenti 16 dotati ciascuno di un primo diametro; detta rete 15 prossimale a detta apertura di uscita 9 comprende detta pluralit? di filamenti 16 dotati ciascuno di un secondo diametro inferiore rispetto a detto primo diametro.
In altre parole, il diametro dei fili 16, 16? che compongono le reti 15 diminuisce preferibilmente mano a mano che la rete posta pi? in prossimit? dell?apertura di uscita 9. Vantaggiosamente, detta rete 15 prossimale a detta apertura di ingresso 17 definisce un numero di percorsi di attraversamento per detta prima portata d?aria 10 minore rispetto al numero di percorsi di attraversamento definito da detta rete 15 prossimale a detta apertura di uscita 9.
Vantaggiosamente, il diametro maggiore dei fili 16, 16? definisce un numero minore di percorsi di attraversamento rispetto al numero di percorsi di attraversamento definito dai fili 16, 16? di diametro minore.
In accordo con una forma realizzativa della presente invenzione e con particolare riferimento alla allegata figura 3B, la stazione di raffreddamento 8 dell?impianto 1 secondo l?invenzione comprende almeno una parete divisoria 18 che si estende in aggetto a partire da detta apertura di ingresso 17, definente una prima zona di espansione 7? dotata di una prima estensione D1 definita tra detta estremit? superiore 19 e detta parete divisoria 18 ed una seconda zona di espansione 7?? dotata di una seconda estensione D2 tra detta parete divisoria 18 e detta estremit? inferiore 20 diversa da detta prima estensione D1. Preferibilmente, in accordo con tale forma realizzativa, il rapporto tra detta prima estensione D1 di detta prima zona di espansione 7? e detta seconda estensione D2 di detta seconda zona di espansione 7?? ? compreso tra 0,4 e 0,7 e preferibilmente tra 0,5 e 0,6 e ancor pi? preferibilmente circa pari a 0,56-0,57.
In altre parole, vantaggiosamente, la prima estensione D1 della prima zona di espansione 7? ? circa 0,2 ? 0,5 dell?estensione totale della camera di espansione 7 tra l?estremit? superiore 19 e l?estremit? inferiore 20 del corpo di contenimento, e preferibilmente ? circa pari allo 0,4 dell?estensione totale e ancor pi? preferibilmente di circa 0,37-3,38.
Le figure allegate 8 ? 10 mostrano diverse forme realizzative della rete 15 dei mezzi di omogeneizzazione 13 secondo la presente invenzione. Pi? in dettaglio, tali diverse forme realizzative mostrano diversi tipo di tessitura della prima pluralit? di fili 16 e della seconda pluralit? di fili 16?. In particolare, la figura 8 mostra una tessitura di tipo touraille, la figura 9 mostra una tessitura di tipo panzertresse e la figura 10 mostra un tipo di tessitura di tipo panzertresse crociato.
Vantaggiosamente, detta parete di divisoria 18 si estende tra una prima estremit? 18? che si sviluppa a partire da detta apertura di ingresso 17, una seconda estremit? 18?? posta a divisione di almeno una di dette reti 15.
Vantaggiosamente, la parete divisoria 18 divide trasversalmente almeno una rete 15 dei mezzi di omogeneizzazione 13. Preferibilmente, la parete divisoria 18 divide almeno i 2/3 del numero totale di reti 15 dei mezzi di omogeneizzazione.
Preferibilmente, i mezzi di omogeneizzazione 13 comprendono da cinque a dieci reti 15 e opportunamente la parete divisoria 18 divide trasversalmente almeno da due a cinque reti 15.
In particolare, in accordo con la forma realizzativa illustrata nelle allegate figure, la parete divisoria 18 divide trasversalmente almeno cinque reti 15 delle sette reti 15 dei mezzi di omogeneizzazione 13.
Preferibilmente, la parete divisoria 18 ? realizzata con una lamiera metallica. Vantaggiosamente, la lamiera metallica della parete divisoria 18 ? dotata di sezione trasversale piegata a sostanzialmente Z.
Preferibilmente, ciascuna rete 15 dei mezzi di omogeneizzazione 13 pu? comprendere pi? di un foglio di fili 16, 16? tra loro intrecciati a tessuto. In particolare, i fogli sono tra loro affiancati e meccanicamente fissati per formare la suddetta rete 15. Vantaggiosamente, ciascuna rete 15 comprende almeno due e preferibilmente almeno tre fogli di fili 16, 16? tessuti.
In accordo con la forma realizzativa illustrata nella allegata figura 3B, la stazione di raffreddamento 8 comprende un elemento di barriera 25 alloggiato all?interno della camera di espansione 7 del corpo di contenimento 11.
Pi? in dettaglio, l?elemento di barriera 25 ? interposto tra l?apertura di ingresso 17 ed i mezzi di omogeneizzazione 13 ed ? vantaggiosamente configurato per intercettare la prima portata d?aria 10 in ingresso dall?apertura di ingresso 17 e preferibilmente abbassarne la velocit? prima che raggiunga l?almeno una rete 15.
Opportunamente, l?elemento barriera 25 definisce almeno una fessura di passaggio 26 per il passaggio della prima portata d?aria 10. Preferibilmente, l?elemento barriera 25 definisce due luci di passaggio 26, una prima luce di passaggio con l?estremit? superiore 19 del corpo di contenimento 11 ed una seconda luce di passaggio con l?estremit? inferiore 20 del corpo di contenimento 11 medesimo.
Vantaggiosamente, l?elemento barriera 25 ? di forma sostanzialmente piastriforme e si estende parallelamente all?asse verticale Y all?interno della camera di espansione 12 della stazione di raffreddamento 8.
Vantaggiosamente, l?impianto 1 oggetto della presente invenzione comprendere una stazione di allungamento 27 provvista di un condotto di stiro 28 sviluppantesi lungo detto asse verticale Y meccanicamente associato ad un bordo inferiore del corpo di contenimento 11.
Vantaggiosamente, l?impianto 1 oggetto della presente invenzione comprende inoltre una stazione di deposizione 30 posta inferiormente alla stazione di allungamento 27, lungo il canale principale 3 e termina con la bocca di uscita 5 dei filamenti. La stazione di deposizione 30 comprende opportunamente un diffusore 31. Il diffusore 31 della stazione di deposizione 42 si estende allargandosi a partire dalla stazione di allungamento 27, terminando con la bocca di uscita 5 per i filamenti, per depositarli su un nastro trasportatore 32.
Operativamente, i filamenti che attraversano il diffusore 31 della stazione di deposizione 30 tendono ad intrecciarsi tra loro, e vengono pertanto deposti sul nastro trasportatore 32 in forma di nastro di tessuto non tessuto.
Da quanto detto risulta chiaramente che l?impianto per la produzione di tessuto non tessuto, secondo l?invenzione, si presenta particolarmente vantaggioso in quanto:
? ? in grado di ovviare, almeno in parte, agli inconvenienti della tecnica nota sopra citata.
? consente di raffreddare i filamenti all?interno del canale principale in maniera ottimale.
? consente di generare una portata d?aria di raffreddamento omogenea in tutta l?estensione della camera di raffreddamento del canale principale;
? Ulteriore scopo dell?invenzione ? quello di mettere a disposizione un impianto per la produzione di tessuto non tessuto che sia strutturalmente del tutto affidabile. ? ? funzionalmente del tutto affidabile;
? ? semplice e/o economico da realizzare;
? ? economicamente vantaggioso;
? ? realizzabile a livello industriale;
? ? alternativo e/o migliorativo rispetto alle soluzioni tradizionali;
? ha una configurazione alternativa e/o migliorativa, sia in termini costruttivi sia in termini funzionali, rispetto alle soluzioni tradizionali.
La presente invenzione ? stata illustrata e descritta in una sua preferita forma di realizzazione, ma si intende che varianti esecutive potranno ad essa in pratica apportarsi, senza peraltro uscire dall'ambito di protezione del presente brevetto per invenzione industriale.

Claims (10)

RIVENDICAZIONI
1. Impianto per la produzione di tessuto non tessuto, comprendente:
? una struttura di supporto (2) provvista di un canale principale (3) estendentesi lungo un asse verticale (Y) da una bocca di ingresso (4) superiore ad una bocca di uscita (5) inferiore;
? una stazione di alimentazione (6) posta sopra detto canale principale (3) ed in comunicazione con detta bocca di ingresso (4) per immettere in detto canale principale (3) filamenti di formatura di un tessuto non tessuto;
? una stazione di raffreddamento (8), la quale ? posta lungo detto canale principale (3) inferiormente a detta stazione di alimentazione (6) e comprende:
? un corpo di contenimento (11) sviluppantesi lungo detto asse verticale (Y) tra una estremit? superiore (19) ed una estremit? inferiore (20), e si estende attorno a detto asse verticale (Y) delimitando almeno una camera di raffreddamento (12) all?interno di detto canale principale (3) e definendo internamente almeno una camera di espansione (7);
? mezzi di raffreddamento in collegamento di fluido con detta camera di espansione e con detta camera di raffreddamento (12) ed atti a immettere in detta camera di raffreddamento (12) almeno una prima portata d?aria (10) per raffreddare i filamenti (7) suscettibili di attraversare detta camera di raffreddamento (12);
? mezzi di omogeneizzazione (13) alloggiati all?interno di detta camera di espansione e configurati per intercettare detta prima portata d?aria (10) e generare una seconda portata d?aria (14) sostanzialmente omogenea almeno parallelamente a detto asse verticale (Y);
caratterizzato dal fatto che detti mezzi di omogeneizzazione (13) comprendono almeno una rete (15) dotata di almeno una pluralit? di filamenti definenti tra loro una pluralit? di percorsi di attraversamento per detta prima portata d?aria (10) per generare detta seconda portata d?aria omogenea (14).
2. Impianto per la produzione di tessuto non tessuto secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta rete (15) di detti mezzi di omogeneizzazione (13) comprende almeno da una prima pluralit? di fili (16), estendentisi tra loro parallelamente e parallelamente a detto asse verticale (Y) ed almeno da una seconda pluralit? di fili (16?), tessuti trasversalmente con detta prima pluralit? di fili (16).
3. Impianto per la produzione di tessuto non tessuto secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detta prima pluralit? di fili (16) e detta seconda pluralit? di fili (16?) di detta rete (15) di detti mezzi di omogeneizzazione (13) definiscono tra loro detta pluralit? di percorsi di attraversamento per detta prima portata d?aria (10).
4. Impianto per la produzione di tessuto non tessuto secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che ciascun percorso di attraversamento di detta pluralit? di percorsi di attraversamento si estende inclinato rispetto ad un asse orizzontale (X).
5. Impianto per la produzione di tessuto non tessuto secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, in cui detto corpo di contenimento (11) si estende tra una apertura di apertura di ingresso (17) ed una apertura di uscita (9) per detta prima portata d?aria (10), caratterizzato dal fatto che detti mezzi di omogeneizzazione (13) comprendono due o pi? dette reti (15) disposte parallelamente all?asse verticale (Y) tra detta apertura di ingresso (17) e detta apertura di uscita (9), in cui almeno una rete prossimale a detta apertura di ingresso (17) ed almeno una rete prossimale a detta apertura di uscita (9).
6. Impianto per la produzione di tessuto non tessuto secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che detta rete (15) prossimale a detta apertura di ingresso (17) comprende detta pluralit? di filamenti (16) dotati ciascuno di un primo diametro; detta rete (15) prossimale a detta apertura di uscita (9) comprende detta pluralit? di filamenti (16) dotati ciascuno di un secondo diametro inferiore rispetto a detto primo diametro.
7. Impianto per la produzione di tessuto non tessuto secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che detta rete (15) prossimale a detta apertura di ingresso (17) definisce un numero di percorsi di attraversamento per detta prima portata d?aria (10) minore rispetto al numero di percorsi di attraversamento definito da detta rete (15) prossimale a detta apertura di uscita (9).
8. Impianto per la produzione di tessuto non tessuto secondo una delle rivendicazioni da 5 a 7, caratterizzato dal fatto di comprendere almeno una parete divisoria (18) che si estende in aggetto a partire da detta apertura di ingresso (17), definente una prima zona di espansione (7?) dotata di una prima estensione (D1) definita tra detta estremit? superiore (19) e detta parete divisoria (18) ed una seconda zona di espansione (7??) dotata di una seconda estensione (D2) tra detta parete divisoria (18) e detta estremit? inferiore (20) diversa da detta prima estensione (D1).
9. Impianto per la produzione di tessuto non tessuto secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che il rapporto tra detta prima estensione (D1) di detta prima zona di espansione (7?) e detta seconda estensione (D2) di detta seconda zona di espansione (7??) ? compreso tra 0,4 e 0,7 e preferibilmente tra 0,5 e 0,6.
10. Impianto per la produzione di tessuto non tessuto secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che detta parete di divisoria (18) si estende tra una prima estremit? (18?) che si sviluppa a partire da detta apertura di ingresso (17), ed una seconda porzione (18??) posta a divisione di almeno una di dette reti (15).
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