IT202000002773A1 - Portamozzo comprendente sensori di forze e/o momenti - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

Campo tecnico

La presente invenzione si riferisce a un portamozzo comprendente sensori di forze e/o momenti, cio? a un portamozzo sensorizzato.

In generale, la presente invenzione riguarda la misurazione di forze e momenti agenti in sub -unit? di veicoli, che consente tra l?altro di implementare logiche di controllo e differenti funzioni.

In particolare, la presente invenzione propone una soluzione tecnica innovativa per la misura delle forze e dei momenti agenti in corrispondenza di un mozzo di veicoli, in particolare di veicoli stradali.

Arte nota

La misura di forze e dei momenti agenti su elementi di veicoli, in particolare del comparto ruota-sospensioni, ? di grande interesse nell?ambito automotive.

Infatti, le forze scambiate tra pneumatico e strada influenzano fortemente le caratteristiche dei veicoli stradali in termini di ?handling?, comfort e sicurezza.

Il documento US 7,779,705 B2 si riferisce a un dispositivo per la rilevazione di forze e momenti agenti su una ruota. Tale configurazione di dispositivo consente di misurare forze e momenti, ma ? di difficile realizzazione per quanto riguarda la trasmissione dei segnali dai sensori, che sono montati su una ruota in movimento rotatorio, alla centralina. Infatti, la presenza di una ruota in movimento obbliga all?utilizzo di sensori wireless, che richiedono batterie. Inoltre, in tale configurazione di dispositivo, la presenza di una ruota in movimento obbliga a misurare continuamente la posizione angolare della ruota per definire opportuni riferimenti per le forze misurate.

Il documento US 7,669,941 B2 si riferisce a una estremit? di ruota con un alloggiamento e un mozzo che si innesta nell?alloggiamento, per aggancio di una ruota. L?intensit? di forze e momenti agenti sul mozzo e trasferite alla sospensione sono misurate mediante sensori di deformazione montati sulle connessioni dell'alloggiamento. Tale configurazione di estremit? di ruota consente la misurazione di forze e momenti, ma con accuratezza ed efficacia molto migliorabili. Inoltre, tale configurazione di estremit? di ruota non ? in grado di misurare forze agenti sul mozzo, in conseguenza ad azioni frenanti sulla ruota.

Sintesi dell'invenzione

Scopo della presente invenzione ? quello di ovviare a inconvenienti della tecnica nota.

Ulteriore scopo particolare della presente invenzione ? quello di migliorare l?accuratezza di misura di forze e momenti agenti su un mozzo di una ruota di un veicolo.

Ulteriore scopo particolare della presente invenzione ? quello di misurare forze e momenti agenti su un mozzo in maniera pi? efficace rispetto alla tecnica nota.

Ulteriore scopo particolare della presente invenzione ? quello di misurare forze e momenti agenti sul mozzo, anche in conseguenza ad azioni frenanti sulla ruota.

Ulteriore scopo particolare della presente invenzione ? quello di presentare un sistema per la misura di forze e momenti agenti sul mozzo che abbia particolare efficacia d'impiego.

Questi e altri scopi sono raggiunti da un portamozzo secondo le caratteristiche delle allegate rivendicazioni, che formano parte integrante della presente descrizione.

Un?idea alla base della presente invenzione ? di prevedere un portamozzo comprendente una parte centrale per portare un mozzo per una ruota di un veicolo; un telaio esterno atto a connettere il portamozzo a una sospensione del veicolo; almeno tre razze interposte tra la parte centrale e il telaio esterno. Le almeno tre razze sono rigidamente connesse alla parte centrale, e comprendono rispettivi elementi terminali connessi al telaio esterno i quali realizzano rispettive cerniere sferiche traslanti per le almeno tre razze. Il portamozzo comprende ulteriormente almeno tre sensori configurati per rilevare componenti di forze e/o momenti agenti sul mozzo.

Il portamozzo secondo la presente invenzione consente di misurare in maniera accurata forze e/o momenti agenti sul mozzo.

In tal modo, diventa possibile migliorare lo sviluppo di sistemi di controllo, che siano sempre pi? efficaci nel garantire la sicurezza attiva del veicolo, in particolare per veicoli autonomi e connessi.

Inoltre, diventa possibile migliorare anche la sicurezza strutturale del sistema ruota-sospensione in cui ? inserito il portamozzo secondo la presente invenzione.

In generale, il portamozzo sensorizzato della presente invenzione ? in grado di ricavare, partendo dalla misura di deformazioni in determinati punti della struttura, le tre componenti di forza e i momenti agenti sul mozzo del veicolo. Vantaggiosamente, il portamozzo della presente invenzione costituisce un elemento sensibile con struttura a tre o pi? razze, unita ad un telaio esterno tramite vincoli che realizzano cerniere sferiche traslanti, preferibilmente traslanti in direzione assiale rispetto all?asse longitudinale delle razze.

A tali cerniere sferiche traslanti possono essere associati elementi elastici. In questo modo, tali cerniere sferiche traslanti sono materializzate tramite molle lineari o rotazionali. Preferibilmente, tali cerniere sferiche traslanti possono essere realizzate tramite una o pi? lamine, ovvero tramite supporti in elastomero. L?impiego di supporti in elastomero si presta alla realizzazione di un ulteriore stadio di sospensione del veicolo, a vantaggio delle prestazioni relative a ?Noise Vibration Harshness? (NVH).

Inoltre, vantaggiosamente, il portamozzo secondo la presente invenzione ? basato su di una struttura di tipo isostatico o quasiisostatico, per misurare i carichi (forze e momenti) agenti sul mozzo ruota. L?utilizzo di una struttura isostatica o quasi-isostatica permette di ottenere vantaggi significativi, in termini di maggiore accuratezza di misura e minore sensibilit? a fattori esterni di disturbo, quali ad esempio gradienti termici o spostamenti dei vincoli che influenzano il sistema veicolo.

Vantaggiosamente, la presente invenzione consente di fornire una misura accurata dei carichi agenti al cuscinetto (o ai cuscinetti) del portamozzo: ? possibile misurare fino a tre forze e fino a tre momenti, tra cui quello di resistenza al rotolamento della ruota.

Ancora vantaggiosamente, le informazioni sui carichi agenti al cuscinetto (o ai cuscinetti) del portamozzo ricavate secondo presente invenzione, consentono di migliorare caratteristiche di stabilit? e guidabilit? di un veicolo, anche mediante comunicazione istantanea col pilota e/o mediante resoconto in una fase di test. Inoltre, tali informazioni consentono di implementare sistemi di sicurezza attiva, in termini sia di manutenzione che di controllo, sia sistemi parzialmente automatizzati che comunicano con il pilota i parametri del veicolo, sia sistemi totalmente automatizzati per veicoli a guida autonoma.

Ulteriori caratteristiche e vantaggi risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione dettagliata fatta qui di seguito, di forme di realizzazione preferite, non limitative, della presente invenzione, e dalle rivendicazioni dipendenti che delineano forme di realizzazione preferite e particolarmente vantaggiose dell'invenzione.

Breve descrizione dei disegni

L?invenzione ? illustrata con riferimento alle seguenti figure, fomite a titolo esemplificativo e non limitativo, in cui:

- La Figura 1 illustra un sistema comprendente un mozzo, un portamozzo secondo la presente invenzione e una pinza freno.

- La Figura 2 illustra una prima forma di realizzazione di un portamozzo secondo la presente invenzione, a cui sono applicati sensori.

- La Figura 3 illustra una vista frontale del portamozzo di Figura 2.

- La Figura 4 illustra una vista in dettaglio di un giunto elastico a lamina del portamozzo di Figura 3.

- La Figura 5 illustra una seconda forma di realizzazione di un portamozzo secondo la presente invenzione, a cui ? associata una pinza freno.

- La Figura 6 illustra una vista frontale del portamozzo di Figura 5.

- La Figura 7 illustra una terza forma di realizzazione di un portamozzo secondo la presente invenzione.

- La Figura 8 illustra una variante della terza forma di realizzazione di un portamozzo secondo la presente invenzione, in cui sono modificati gli elementi terminali delle razze.

- La Figura 9 illustra una quarta forma di realizzazione di un portamozzo secondo la presente invenzione, a cui ? associata una pinza freno.

- La Figura 10 illustra una vista frontale del portamozzo di Figura 9, in cui ? omessa la pinza freno.

- La Figura 11 illustra una quinta forma di realizzazione di un portamozzo secondo la presente invenzione, con un fusello.

Nelle differenti figure, elementi analoghi saranno identificati da numeri di riferimento analoghi.

In una stessa figura, anche in presenza di pi? elementi del medesimo tipo talvolta se ne indicher? uno solo per chiarezza di rappresentazione, rimanendo inteso che anche gli altri elementi del medesimo tipo sono ricompresi nella trattazione.

Descrizione di dettaglio

La Figura 1 illustra un sistema comprendente un mozzo 100, un portamozzo 101 secondo la presente invenzione e una pinza freno 102.

Nella presente descrizione si intende per ?portamozzo? una struttura nella quale sono alloggiati ovvero calettati uno o pi? cuscinetti per sorreggere il mozzo di una ruota. Il portamozzo, cos? come inteso nella presente invenzione, costituisce la struttura (ovvero parte della struttura) generalmente verticale, detta montante della sospensione (indipendente) di un veicolo, per lo pi?, ma non esclusivamente, stradale. La foggia del portamozzo pu? comportare un alloggiamento per uno o pi? cuscinetti, ovvero pu? comportare un fusello per il calettamento di uno o pi? cuscinetti.

Il termine ?mozzo? nella presente descrizione, indica un assieme comprendente anche i corrispondenti cuscinetti, tipicamente cuscinetti volventi di supporto, anche se non mostrati per semplicit? nelle figure.

Il portamozzo 101 secondo la presente invenzione va a sostituire, in un veicolo, un portamozzo o fusello convenzionale come elemento di un montante di una sospensione.

Il portamozzo 101 comprende una parte centrale 103 in cui si inserisce il mozzo 100. Il portamozzo 101 comprende inoltre un telaio esterno 104, atto a connettere il portamozzo 101 a una sospensione di un veicolo (non mostrata) .

Preferibilmente, la connessione del telaio esterno 104 a una sospensione viene prevista mediante uno o pi? elementi di giunzione 105. In questa forma di realizzazione, i tre elementi di giunzione 105 sono realizzati di pezzo con il telaio esterno 104.

In questo esempio, gli elementi di giunzione 105 prevedono una conformazione sostanzialmente a staffa, inclinata in direzione della connessione prevista, con rispettivi fori 106 in corrispondenza di una porzione terminale 111, opposta a detto collegamento di pezzo con il telaio esterno 104, per connessione alla sospensione.

Nulla vieta di prevedere una differente conformazione dei descritti elementi di giunzione 105, cos? come nulla vieta di adottare una connessione tra portamozzo 101 e una sospensione di veicolo che non preveda l?utilizzo di detti elementi di giunzione 105.

Il portamozzo 101 comprende inoltre almeno tre razze 107, le quali sono rigidamente connesse alla parte centrale 103 in corrispondenza di una loro estremit? interna 108.

Le almeno tre razze 107 comprendono ulteriormente rispettivi elementi terminali 109 in corrispondenza di un?estremit? esterna 110 opposta all?estremit? interna 108.

Come sar? ulteriormente descritto, gli elementi terminali 109 sono connessi al telaio esterno 104 e realizzano rispettive cerniere sferiche traslanti per le almeno tre razze 107.

Le cerniere sferiche traslanti sono configurate per consentire traslazioni di ciascuno di tali elementi terminali 109 almeno in direzione assiale rispetto alle almeno tre razze 107 rispettivamente, ed ulteriormente per consentire rotazioni spaziali di ciascuno degli elementi terminali 109.

Come visibile in Figura 2, il portamozzo 101 secondo la presente invenzione comprende ulteriormente almeno tre sensori 201, preferibilmente in numero maggiore di tre, configurati per rilevare componenti di forze e/o momenti agenti sul mozzo 100.

Preferibilmente, gli almeno tre sensori 201 sono rispettivamente collocati su un corpo 202 delle almeno tre razze 107. Pi? preferibilmente, gli almeno tre sensori 201 sono rispettivamente collocati sulle quattro superfici laterali di ciascuna delle almeno tre razze 107.

Alternativamente, ? possibile prevedere che gli almeno tre sensori 201 siano rispettivamente collocati in corrispondenza degli elementi terminali 109, tale scelta non inficiando la qualit? della rilevazione effettuata dai sensori 201.

Nelle forme di realizzazione rappresentate, le razze 107 prevedono una forma sostanzialmente tronco-piramidale, con rientranze ricavate in corrispondenza degli spigoli laterali. Nulla vieta tuttavia di prevedere razze 107 di forme diverse. Nulla vieta altres? di prevedere razze 107 costituite da una pluralit? di elementi separati che partono dalla parte centrale 103 e confluiscono nel medesimo elemento terminale 109.

Nella forma di realizzazione preferita, le almeno tre razze 107 sono mutuamente disposte con angoli di 120?, tale configurazione risultando quella ottimale per ottenere le informazioni inerenti alle forze e momenti cui ? soggetto il portamozzo 101.

Per una corretta rilevazione da parte dei sensori 201, il telaio esterno 104 deve essere sufficientemente rigido. Per ?sufficientemente rigido? si intende che il telaio esterno 104 deve prevedere una struttura che resista alle sollecitazioni e ai carichi longitudinali e trasversali senza deformarsi in maniera apprezzabile quando comparato alle razze 107 e agli elementi terminali 109, consentendo quindi una corretta rilevazione della deformazione a flessione richiesta invece da parte delle razze 107 e/o degli elementi terminali 109.

Difatti, proprio a partire dalla deformazione misurata per le razze 107 e/o per gli elementi terminali 109, vengono ricavate le forze e i momenti agenti al centro del portamozzo 101.

In particolare, nella configurazione esemplificativa rappresentata, ? possibile misurare le tre forze agenti sul portamozzo 101 rispettivamente lungo le direzioni orizzontale, trasversale e verticale, ed i momenti agenti sul portamozzo 101 attorno all?asse longitudinale e verticale.

A questo scopo, i segnali dei sensori 201 di deformazione vengono opportunamente processati in modo da risalire ai valori di forze e momenti agenti sul portamozzo 101.

Il processamento dei segnali dei sensori 201 dipende dalla configurazione adottata per questi ultimi, in particolare dalla loro disposizione nella struttura del portamozzo 101. Il tecnico del ramo ? quindi in grado di determinare le modalit? opportune di processamento in base alla configurazione adottata per i sensori 201. Il tecnico del ramo, in particolare, si pu? avvalere dell'ausilio dei metodi di misura di forze e momenti descritti nelle pubblicazioni brevettuali WO2005015146A1 e WO2007135551A2, per esempio.

La Figura 3 illustra una vista frontale del portamozzo 101 e la Figura 4 ne illustra uno specifico dettaglio 4.

In questa forma di realizzazione preferita dell?invenzione, almeno uno degli elementi terminali 109, preferibilmente tutti gli elementi terminali 109, comprende un giunto elastico a lamina 301, tale lamina essendo disposta trasversalmente rispetto a un asse longitudinale di una delle almeno tre razze 107.

Preferibilmente l?almeno un giunto elastico a lamina 301 ? ricavato nella struttura del portamozzo 101, in particolare nel telaio esterno 104. L?almeno un giunto elastico a lamina 301 prevede una rigidezza lungo l?asse della razza 107 che ? inferiore rispetto alle rigidezze lungo le altre due direzioni ortogonali.

Il giunto elastico a lamina 301 fornisce quindi un?estensione nel piano elastico di articolazione, piano che ? perpendicolare all?asse longitudinale della relativa razza 107.

Preferibilmente, gli almeno tre sensori 201 gi? descritti comprendono almeno un sensore di deformazione, ancora preferibilmente un estensimetro.

In questo caso, con almeno uno degli almeno tre sensori 201 collocato in corri spondenza del relativo elemento terminale 109, le sei grandezze di sollecitazione sono misurabili direttamente tramite le reazioni vincolari agenti in direzione laterale e in direzione longitudinale sul giunto elastico a lamina 301.

In alternativa o in combinazione, gli almeno tre sensori 201 comprendono almeno un sensore di spostamento, preferibilmente un elemento piezoelettrico.

In questo caso invece, sempre con almeno uno degli almeno tre sensori 201 collocato in corrispondenza del relativo elemento terminale 109, dalle sei misure ? possibile ricavare in modo univoco un vettore forza F scomposto in tre vettori diretti lungo tre assi coordinati e un vettore momento P scomposto in tre vettori diretti lungo tre assi coordinati, vale a dire le sei forze generalizzate agenti sul corpo 202 delle tre razze 107.

Tali esempi hanno unicamente carattere illustrativo e non limitativo delle configurazioni dell?invenzione.

La Figura 5 e la Figura 6 illustrano una seconda forma di realizzazione di un portamozzo 101 secondo la presente invenzione, rispettivamente in vista prospettica e in vista frontale, a cui ? associata una pinza freno 102.

In particolare, ? evidenziato come il telaio esterno 104 comprenda ulteriormente un attacco 501 per la pinza freno 102.

Il posizionamento della pinza freno 102 in corrispondenza del telaio esterno 104 comporta una potenziale riduzione della massa dell?intero assieme di portamozzo 101 e pinza freno 102.

Il portamozzo 101, e pi? in particolare il telaio esterno 104, generalmente assume una conformazione anulare, per una maggiore semplicit? costruttiva. Tuttavia, nulla vieta di adottare differenti conformazioni, ad esempio triangolari, esagonali, o altre.

Difatti, la Figura 7 illustra una terza forma di realizzazione di un portamozzo secondo la presente invenzione, in cui il telaio esterno 104 prevede una conformazione segmentata secondo la distribuzione delle razze 107, conformazione che garantisce altres? una ottimizzazione della quantit? di materiale necessario per la realizzazione senza inficiare il funzionamento del portamozzo 101 stesso.

La Figura 8 illustra una variante della terza forma di realizzazione di un portamozzo 101 secondo la presente invenzione, in cui sono modificati gli elementi terminali 109 delle razze 107, ovvero cerniere sferiche traslanti alle quali sono associati opportuni elementi elastici.

Infatti, in luogo dei giunti elastici a lamina 301 precedentemente descritti, almeno uno di tali elementi terminali 109 comprende una boccola 80 1 , preferibilmente in materiale elastomerico o in politetrafluoroetilene, ovvero in altro materiale elastico.

Preferibilmente, le boccole 801 adottate vengono realizzate in modo da avere gioco e attrito molto ridotti, specialmente nel caso in cui la cerniera sferica traslante sia realizzata con snodo sferico e manicotto. Inoltre, si potrebbe adottare all?interno delle boccole 801, ulteriori lamine sottoposte a flessione.

Chiaramente, nulla vieta di utilizzare la soluzione con boccole 801 in una configurazione del telaio esterno 104 anulare o ancora conformato differentemente.

La Figura 9 illustra una quarta forma di realizzazione di un portamozzo 101 secondo la presente invenzione, a cui ? associata una pinza freno 102.

Nello specifico, il portamozzo 101 prevede ulteriormente un elemento di collegamento 901 vincolato alla parte centrale 103 e separato dal telaio esterno 104. In questa specifica forma di realizzazione, l?attacco 501 per la pinza freno 102 ? previsto sull?elemento di collegamento 901.

Vincolando la pinza freno 102 in corrispondenza della parte centrale 103 invece che sul telaio esterno 104, al costo di un minimo aumento di peso complessivo dovuto dall?elemento di collegamento 901, ? possibile misurare, mediante gli almeno tre sensori 201, anche il momento frenante generabile dalla pinza freno 102, oltre alle cinque componenti di forze e momenti gi? sopra menzionate.

La conoscenza del momento frenante consente di avere una panoramica pi? completa delle forze in gioco su mozzo e pneumatico.

La Figura 10 illustra una vista frontale del portamozzo 101 di Figura 9, in cui ? omessa la pinza freno.

? possibile nello specifico apprezzare come l?elemento di collegamento 901, nella presente forma di realizzazione esemplificativa, preveda una struttura ad arco 1001, avente un elemento di accoppiamento 1002 per la parte centrale 103 in corrispondenza della porzione curva 1003 della struttura ad arco 1001. L?elemento di accoppiamento 1002 viene connesso mediante una pluralit? di bulloni 1004 in modo concentrico e in sovrapposizione al perimetro della parte centrale 103, e quindi attorno al mozzo 100 inserito nella parte centrale 103. Gli elementi verticali 1005 della struttura ad arco 1001 sono ulteriormente connessi mediante un elemento di rinforzo 1006 compreso tra tali elementi verticali 1005. Chiaramente la presente forma di realizzazione non rappresenta l?unica soluzione possibile, essendo possibile valutare differenti soluzioni anche a seconda delle esigenze del caso specifico.

La Figura 11 illustra una quinta forma di realizzazione vista di un portamozzo 101 secondo la presente invenzione, con un fusello 1100.

Questa disposizione costruttiva ? alternativa a quella introdotta precedentemente, ed ? costituita da un portamozzo 101 costituito da un fusello 1100 connesso alle almeno tre razze 107 interposte tra il fusello 1100 stesso e il telaio esterno 104.

In particolare, il portamozzo 101 prevede una parte centrale 103 costituita dal fusello 1100, in cui il fusello 1100 ? configurato per calettare uno o pi? cuscinetti di un mozzo di una ruota di un veicolo.

In generale, secondo la presente invenzione, la struttura sensibile alle forze e momenti ? costituita dal citato portamozzo 101 con le almeno tre razze 107, ovvero dal fusello 1100 con le almeno tre razze.

Applicabilit? industriale

La presente invenzione consente di ottenere un monitoraggio e controllo delle forze e momenti agenti su una ruota di un veicolo, in particolare, ma non unicamente, per ogni veicolo con sospensioni indipendenti, ancora pi? preferibilmente a quadrilatero.

Il portamozzo secondo la presente invenzione pu? essere adottato, come mercato di riferimento, nell?ambito del motorsport, essendo necessario verificare in modo puntuale le variazioni di forze e momenti anche di notevole entit? agenti sul mozzo, per ottimizzarne la progettazione e per garantire altres? il soddisfacimento di parametri di sicurezza sempre pi? stringenti.

Un ulteriore ambito di applicazione della presente invenzione pu? essere quello delle cosiddette ?supercar?, ossia di veicoli stradali con elevate prestazioni, le quali presentano analoghe necessit? di monitoraggio dati gli elevati standard richiesti.

Ancora ulteriormente, il portamozzo secondo la presente invenzione pu? trovare un utile applicazione nei sempre pi? sviluppati veicoli a guida autonoma. Infatti, la conoscenza delle componenti di forza e momento in corrispondenza del mozzo pu? essere connessa a una centralina di comando, garantendo quindi un continuo controllo e un possibile avvio di una procedura di allarme nel caso di una rilevazione ritenuta critica.

Considerando la descrizione qui riportata, il tecnico del ramo potr? congegnare ulteriori modifiche e varianti, allo scopo di soddisfare esigenze contingenti e specifiche.

Per esempio, il portamozzo secondo la presente invenzione pu? essere adottato per la rilevazione delle componenti di forza e momento desiderate anche in presenza di impianti frenanti di tipologie differenti da quelli sopra descritti, essendo un sistema indipendente dalla fonte di attuazione della frenata.

Le forme di realizzazione qui descritte sono pertanto da intendersi esempi illustrativi e non limitativi dell?invenzione.

Claims (13)

1. RIVENDICAZIONI 1. Portamozzo (101) comprendente: una parte centrale (103) per portare un mozzo (100) per una ruota di un veicolo; un telaio esterno (104) atto a connettere detto portamozzo (101) a una sospensione di detto veicolo; almeno tre razze (107) interposte tra detta parte centrale (103) e detto telaio esterno (104), dette almeno tre razze (107) essendo rigidamente connesse a detta parte centrale (103), dette almeno tre razze (107) comprendendo rispettivi elementi terminali (109) connessi a detto telaio esterno (104) e realizzanti rispettive cerniere sferiche traslanti per dette almeno tre razze (107); detto portamozzo (101) comprendendo ulteriormente almeno tre sensori (201) configurati per rilevare componenti di forze e/o momenti agenti su detto mozzo (100).
2. 2. Portamozzo (101) secondo la rivendicazione 1, in cui detti almeno tre sensori (201) sono rispettivamente collocati in corrispondenza di detti elementi terminali (109) e/o sono rispettivamente collocati su un corpo (202) di dette almeno tre razze (107).
3. 3. Portamozzo (101) secondo la rivendicazione 2, in cui detti almeno tre sensori (201) comprendono almeno un sensore di deformazione, preferibilmente un estensimetro.
4. 4. Portamozzo (101) secondo la rivendicazione 2, in cui detti almeno tre sensori (201) comprendono almeno un sensore di spostamento, preferibilmente un elemento piezoelettrico.
5. 5. Portamozzo (101) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 4, in cui almeno uno di detti elementi terminali (109) comprende una boccola (801) in materiale elastomerico e/o in polite trafluoroetilene e/o in altro materiale elastico.
6. 6. Portamozzo (101) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 4, in cui almeno uno di detti elementi terminali (109) comprende un giunto elastico a lamina (301), detta lamina essendo disposta trasversalmente rispetto a un asse longitudinale di una di dette almeno tre razze (107).
7. 7. Portamozzo (101) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 6, in cui dette cerniere sferiche traslanti sono configurate per consentire traslazioni di ciascuno di detti elementi terminali (109) almeno in direzione assiale rispetto a dette almeno tre razze (107) rispettivamente, ed ulteriormente per consentire rotazioni spaziali di ciascuno di detti elementi terminali (109).
8. 8. Portamozzo (101) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 7, in cui detto telaio esterno (104) comprende ulteriormente un attacco (501) per una pinza freno (102).
9. 9. Portamozzo (101) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 7, ulteriormente comprendente un elemento di collegamento (901) vincolato a detta parte centrale (103) e separato da detto telaio esterno (104), detto elemento di collegamento (901) comprendente ulteriormente un attacco (501) per una pinza freno (102).
10. 10. Portamozzo (101) secondo la rivendicazione 9, in cui detto elemento di collegamento (901) ? configurato per trasmettere a detta parte centrale (103) un momento frenante generabile da detta pinza freno (102) e rilevabile da detti almeno tre sensori (201).
11. 11. Portamozzo (101) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 10, ulteriormente comprendente uno o pi? elementi di giunzione (105) atti a collegare detto telaio esterno (104) a detta sospensione.
12. 12. Portamozzo (101) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 11, in cui dette almeno tre razze (107) sono mutuamente disposte con angoli di 120?.
13. 13. Portamozzo (101) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 12, in cui detta parte centrale (103) ? costituita da un fusello (1100) configurato per calettare uno o pi? cuscinetti di un mozzo.