IT202000002737A1 - Kit per mobile modulare e mobile modulare comprendente tale kit - Google Patents

Kit per mobile modulare e mobile modulare comprendente tale kit Download PDF

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Marco Salvaterra
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Ultramateria Srl
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    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
    • F16ENGINEERING ELEMENTS AND UNITS; GENERAL MEASURES FOR PRODUCING AND MAINTAINING EFFECTIVE FUNCTIONING OF MACHINES OR INSTALLATIONS; THERMAL INSULATION IN GENERAL
    • F16BDEVICES FOR FASTENING OR SECURING CONSTRUCTIONAL ELEMENTS OR MACHINE PARTS TOGETHER, e.g. NAILS, BOLTS, CIRCLIPS, CLAMPS, CLIPS OR WEDGES; JOINTS OR JOINTING
    • F16B12/00Jointing of furniture or the like, e.g. hidden from exterior
    • F16B12/44Leg joints; Corner joints
    • F16B12/52Metal leg connections
    • AHUMAN NECESSITIES
    • A47FURNITURE; DOMESTIC ARTICLES OR APPLIANCES; COFFEE MILLS; SPICE MILLS; SUCTION CLEANERS IN GENERAL
    • A47BTABLES; DESKS; OFFICE FURNITURE; CABINETS; DRAWERS; GENERAL DETAILS OF FURNITURE
    • A47B47/00Cabinets, racks or shelf units, characterised by features related to dismountability or building-up from elements
    • A47B47/0008Three-dimensional corner connectors, the legs thereof being received within hollow, elongated frame members

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Description

Domanda di Brevetto per Invenzione Industriale dal titolo:
?KIT PER MOBILE MODULARE E MOBILE MODULARE COMPRENDENTE TALE KIT?
DESCRIZIONE
Campo di applicazione
La presente invenzione ? generalmente applicabile al settore tecnico dei componenti per l'arredamento. In particolare, l?invenzione ha per oggetto un kit per la realizzazione di un mobile modulare, preferibilmente per esterni.
Stato della Tecnica
Com?? noto esiste una tecnica per la realizzazione di mobili, ad esempio di cucine, assemblando una pluralit? di moduli prefabbricati. Ciascun modulo consiste sostanzialmente in una scatola a forma di parallelepipedo, generalmente realizzata con pannelli in legno, ad esempio in truciolare rivestito, definente un corrispondente vano per ospitare elettrodomestici da incasso quali forno, lavastoviglie, frigorifero, eccetera, oppure mensole, cassetti o altri accessori per il ricovero di oggetti vari.
I moduli sono disponibili in commercio in un certo numero di dimensioni standard e vengono fissati tra loro mediante viti, colle o altri mezzi idonei al fine di ottenere la struttura del mobile. Dopo aver realizzato la struttura, si procede a fissarvi gli accessori richiesti quali, ad esempio, ante, cassetti scorrevoli, supporti per gli elettrodomestici da incasso, eccetera, utilizzando viti e previa opportuna foratura dei moduli.
Un primo inconveniente della suddetta tecnica nota ? di presentare un costo relativamente elevato per la manodopera, legato in particolare alle operazioni di assemblaggio dei moduli ed alla foratura dei moduli stessi per il fissaggio degli accessori.
La suddetta tecnica presenta l'ulteriore inconveniente di non consentire una elevata precisione di montaggio, n? una correzione ottimale di eventuali errori di montaggio, in particolare quando tali errori riguardano la posizione di eventuali fori.
Un ulteriore inconveniente della suddetta tecnica ? il fatto che i moduli vengono prodotti in una sede diversa da quella in cui viene assemblato il mobile e, a causa del loro notevole ingombro, il loro trasporto ? dispendioso.
Un altro inconveniente ? legato al fatto che i moduli presentano tutti la stessa struttura standard e, in particolare, ciascuno di essi presenta due pareti laterali che, nel caso dei moduli di estremit?, definiscono le pareti laterali del mobile ma che, nel caso dei moduli intermedi, vengono unite a formare una parete intermedia. Poich? la suddetta parete intermedia presenta uno spessore pari alla somma degli spessori delle pareti laterali che vengono unite, ? evidente che, a parit? di ingombro esterno del mobile, si ha una diminuzione dello spazio utile al suo interno ed un aumento del materiale impiegato rispetto a ci? che si avrebbe se si potesse impiegare come parete intermedia una singola parete laterale dei moduli o addirittura evitare del tutto la parete intermedia.
Un ulteriore inconveniente ? il fatto che il materiale impiegato per realizzare i moduli, nella fattispecie il legno ed ancor pi? il truciolare, non sono adatti a venire impiegati in ambienti umidi o all'esterno poich? gli agenti atmosferici, alla lunga, provocano deformazioni e deterioramenti del materiale stesso che vanno a detrimento sia della funzionalit? del mobile che del suo aspetto estetico.
Un ulteriore inconveniente ? il fatto che le modalit? costruttive e di assemblaggio dei moduli ostacolano lo smontaggio e lo smaltimento del mobile alla fine del suo utilizzo.
Presentazione dell?invenzione
La presente invenzione si prefigge di superare almeno parzialmente gli inconvenienti dell?arte nota sopra citati.
In particolare, ? scopo dell?invenzione fornire un kit che, nel trasporto dal sito di produzione al sito di utilizzo, occupi uno spazio inferiore rispetto a quello dei moduli secondo l'arte nota.
Un altro scopo dell'invenzione ? che il kit consenta di realizzare un mobile che, a parit? di ingombro esterno, offra uno spazio interno pi? ampio rispetto a quello di un mobile realizzato con la tecnica nota sopra descritta.
Un altro scopo dell'invenzione ? che il kit si presti alla realizzazione di mobili adatti all'uso in ambienti umidi e/o all'esterno.
Un altro scopo dell'invenzione ? che il kit consenta di realizzare un mobile modulare pi? rapidamente rispetto a quanto consentito dai sistemi modulari di tipo noto sopra descritti.
Un ulteriore scopo dell?invenzione ? che eventuali errori di montaggio possano venire corretti pi? facilmente rispetto a quanto ottenibile secondo la tecnica nota.
I suddetti scopi sono raggiunti da un kit per mobile modulare secondo la rivendicazione principale.
Gli stessi scopi sono raggiunti da un mobile modulare realizzato con il suddetto kit, secondo la rivendicazione 10.
Ulteriori caratteristiche di dettaglio dell?invenzione vengono specificate nelle relative rivendicazioni dipendenti.
I suddetti scopi e vantaggi, assieme ai vantaggi menzionati in seguito, appariranno evidenti dalla seguente descrizione di alcune preferite forme esecutive dell?invenzione, che vengono illustrate a titolo indicativo e non limitativo con l?ausilio delle unite tavole di disegno.
Breve descrizione dei disegni
La Fig. 1 rappresenta parzialmente il mobile modulare dell?invenzione incorporante il kit dell'invenzione, in vista assonometrica.
La Fig. 2 rappresenta il dettaglio X del mobile modulare di Fig. 1, in vista assonometrica esplosa.
La Fig. 3 rappresenta il dettaglio X di Fig.1, in vista sezionata secondo il piano III.
La Fig. 4 rappresenta il dettaglio Y del mobile modulare di Fig. 1, in vista assonometrica parziale e parzialmente esplosa.
La Fig. 5 rappresenta il dettaglio Y in vista sezionata secondo il piano indicato in Fig. 4 con V.
La Fig. 6 rappresenta un elemento del kit dell'invenzione, in vista assonometrica.
La Fig. 7 rappresenta una variante dell'elemento di Fig. 6, in vista assonometrica.
La Fig. 8 rappresenta il dettaglio Z del mobile modulare della Fig. 1, in una variante esecutiva in vista assonometrica parzialmente esplosa.
La Fig. 9 rappresenta il dettaglio W del mobile modulare della Fig. 1, in vista ingrandita.
Descrizione dettagliata di alcuni esempi di realizzazione preferiti Il kit dell?invenzione viene descritto di seguito con riferimento ad un mobile modulare rappresentato parzialmente in Fig. 1 ed ivi complessivamente con 21.
Il mobile modulare 21 comprende primi profilati 1 reciprocamente paralleli, secondi profilati 2 reciprocamente paralleli e perpendicolari ai primi profilati 1, e terzi profilati 3 paralleli tra loro e perpendicolari ai primi profilati 1 ed ai secondi profilati 2.
Si precisa fin d'ora che, nella presente domanda, il termine "profilato" va inteso generalmente ad indicare un corpo allungato sviluppato prevalentemente secondo una direzione longitudinale, lungo la quale il corpo allungato presenta una sezione trasversale preferibilmente uniforme, salvo possibili variazioni localizzate definite, ad esempio, da fori, asole, recessi e quant'altro. Preferibilmente, la suddetta sezione trasversale definisce una o pi? cavit? estese per l'intera lunghezza del corpo allungato. Ancora preferibilmente, il suddetto corpo allungato ? un corpo tubolare.
Si precisa inoltre che qualsiasi riferimento ad una direzione o a un orientamento di uno dei suddetti profilati va inteso relativamente alla direzione longitudinale del profilato stesso.
I suddetti profilati 1, 2, 3 sono reciprocamente fissati mediante gruppi di collegamento 4 per definire un'intelaiatura 23 del mobile modulare 21.
Preferibilmente, sono presenti quattro dei suddetti terzi profilati 3 disposti orizzontalmente ed in modo tale da definire corrispondenti spigoli di un parallelepipedo.
Ancora preferibilmente, i primi profilati 1 ed i secondi profilati 2 sono connessi tra loro dai suddetti gruppi di collegamento 4 in modo tale da definire una pluralit? di strutture a cornice 18, le quali vengono fissate ai quattro terzi profilati 3 in modo da essere distanziate tra loro secondo la direzione longitudinale dei terzi profilati 3 stessi. Le suddette strutture a cornice 18 servono a supportare gli accessori del mobile modulare 21, come apparir? chiaro dal seguito.
Specificamente, ciascuna delle suddette strutture a cornice 18 comprende due primi profilati 1, disposti orizzontalmente e definiti in gergo "traversi", e due secondi profilati 2, disposti verticalmente e definiti in gergo "montanti", i quali sono complessivamente disposti secondo i corrispondenti lati di un rettangolo.
I profilati 1, 2 di ciascuna struttura a cornice 18 sono collegati tra loro ed ai quattro profilati 3 mediante quattro corrispondenti gruppi di collegamento 4, disposti ai rispettivi vertici del suddetto rettangolo. In particolare, ciascun gruppo di collegamento 4 ? configurato per fissare reciprocamente un'estremit? 1a di un primo profilato 1 ad un'estremit? 2a di un secondo profilato 2 tra loro adiacenti e, inoltre, per fissare le suddette estremit? 1a, 2a ad un corrispondente terzo profilato 3.
Preferibilmente, la suddetta intelaiatura 23 viene mantenuta sollevata da terra per mezzo di piedini di supporto 22, che vengono preferibilmente fissati inferiormente al primo profilato 1 disposto pi? in basso di ciascuna struttura a cornice 18.
Preferibilmente, i profilati 1, 2, 3 sono realizzati in metallo, raggiungendo lo scopo di consentire la realizzazione di un mobile modulare 21 adatto a venire esposto all'umidit? e/o ad agenti atmosferici e che, in quanto tale, ? adatto anche all'impiego all'esterno. Ancora vantaggiosamente, l'impiego di metallo accresce la robustezza dell'intelaiatura 23.
Preferibilmente, il suddetto metallo ? alluminio, a vantaggio della facilit? di lavorazione dei profilati 1, 2, 3 e della leggerezza dell'intelaiatura 23.
Un dettaglio del kit dell'invenzione viene rappresentato in dettaglio nella vista esplosa di Fig. 2 ed ivi indicato con 20. Sebbene la Fig. 2 riguardi tre specifici profilati 1, 2, 3, la descrizione che segue ? applicabile a qualsiasi terna di profilati 1, 2, 3 reciprocamente concorrenti.
Il kit 20 comprende uno dei primi profilati 1 ed uno dei secondi profilati 2 appartenenti ad una stessa struttura a cornice 18. Il kit 20 comprende inoltre il gruppo di collegamento 4 usato per fissare reciprocamente tali profilati 1, 2, nonch? il terzo profilato 3 a cui ? fissato tale gruppo di collegamento 4.
In particolare, il gruppo di collegamento 4 ? configurato per fissare l'estremit? 1a del primo profilato 1 all'estremit? 2a del secondo profilato 2 e per fissare le suddette estremit? 1a, 2a al terzo profilato 3 in una configurazione operativa, rappresentata in Fig. 3, tale per cui i tre suddetti profilati 1, 2, 3 sono disposti mutuamente perpendicolari, vale a dire con le loro rispettive direzioni longitudinali a due a due perpendicolari.
Inoltre, il gruppo di collegamento 4 comprende una prima cavit? 1b definita sulla suddetta estremit? 1a del primo profilato 1 ed una seconda cavit? 2b definita sulla suddetta estremit? 2a del secondo profilato 2.
Preferibilmente, ciascuna delle suddette cavit? 1b, 2b si estende con sezione trasversale costante lungo l'intera lunghezza del corrispondente profilato 1, 2.
Il gruppo di collegamento 4 comprende altres? un corpo di collegamento 5 che, a sua volta, comprende una porzione intermedia 5c da cui aggettano, secondo direzioni di sviluppo reciprocamente incidenti, una prima porzione 5a inseribile nella prima cavit? 1b ed una seconda porzione 5b inseribile nella seconda cavit? 2b nel modo rappresentato sempre in Fig. 3.
Preferibilmente, il corpo di collegamento 5 ? in pezzo unico, a vantaggio della semplicit? di montaggio e della limitazione del numero di componenti del kit 20, nonch? della robustezza del collegamento. La suddetta configurazione pu? venire realizzata, ad esempio, utilizzando per il corpo di collegamento 5 una piastra angolare ottenibile per piegatura di una lamiera, per saldatura di due spezzoni di lamiera o in qualsivoglia altro modo noto.
Il gruppo di collegamento 4 comprende inoltre mezzi di fissaggio 6 per collegare stabilmente la prima porzione 5a, la seconda porzione 5b e la porzione intermedia 5c rispettivamente al primo profilato 1, al secondo profilato 2 ed al terzo profilato 3.
Si comprende che il collegamento tra i profilati 1, 2, 3 ottenuto tramite l'accoppiamento del corpo di collegamento 5 e le suddette cavit? 1a, 2a raggiunge lo scopo di rendere particolarmente semplice e rapido l'assemblaggio dell'intelaiatura 23 e, quindi, del mobile modulare 21.
Inoltre, i componenti del kit 20 sopra descritto, quando disassemblati, presentano un ingombro complessivo notevolmente inferiore a quello occupato dai moduli di tipo noto descritti in precedenza necessari per realizzare un mobile geometricamente analogo. Di conseguenza, vantaggiosamente, viene limitata l'onerosit? del trasporto dei componenti dell'intelaiatura 23 dal sito di produzione al sito di utilizzo.
Inoltre, poich? il mobile modulare 21 ottenuto con il kit 20 non necessit? di pareti intermedie di elevato spessore, come nel caso dell'arte nota, queste ultime pareti non sottraggono spazio al volume interno del mobile modulare 21, raggiungendo cos? un ulteriore scopo dell'invenzione.
Preferibilmente, i suddetti mezzi di fissaggio 6 comprendono tre primi fori 7, 8, 9 appartenenti, rispettivamente, alla prima porzione 5a, alla seconda porzione 5b ed alla porzione intermedia 5c del corpo di collegamento 5. Inoltre, i mezzi di fissaggio 6 comprendono tre secondi fori 7a, 8a, 9a appartenenti, rispettivamente, al primo profilato 1, al secondo profilato 2 ed al terzo profilato 3, i quali sono configurati per disporsi allineati, rispettivamente, ai suddetti tre primi fori 7, 8, 9 nella suddetta configurazione operativa al fine di alloggiare tre corrispondenti viti di fissaggio 7b, 8b, 9b.
Vantaggiosamente, la predisposizione dei suddetti primi fori e secondi fori contribuisce a ridurre il tempo di montaggio del mobile modulare 21.
Preferibilmente, il terzo profilato 3 comprende una pluralit? dei rispettivi secondi fori 9a, disposti in posizioni predefinite secondo la direzione longitudinale del terzo profilato stesso in modo tale da coprire tutti i possibili interassi comunemente richiesti per i pi? comuni elettrodomestici da incasso ed accessori per mobili da cucina presenti in commercio. In particolare, i suddetti secondi fori 9a possono venire disposti a distanze uniformi lungo il terzo profilato 3, pari ad una distanza predefinita. La suddetta distanza predefinita ? pari, ad esempio, a 150 mm, che ? compatibile con tutti gli elettrodomestici da incasso e gli accessori per mobili da cucina nelle dimensioni standard attualmente in uso.
Vantaggiosamente, la configurazione appena descritta dei secondi fori 9a sul terzo profilato 3 consente di impiegare quest'ultimo per realizzare mobili modulari 21 aventi svariate configurazioni, a vantaggio della flessibilit? d'impiego.
? peraltro evidente che, laddove sia richiesto realizzare mobili modulari di dimensioni non standard, il terzo profilato 9 pu? venire dotato di secondi fori 9a aggiuntivi, i quali possono venire realizzati prima, o anche durante, le operazioni di montaggio.
Per quanto concerne la geometria del terzo profilato 3, preferibilmente quest'ultimo ? delimitato da una prima superficie 3a che, in configurazione operativa, ? disposta incidente la direzione del secondo profilato 2 ed affacciata all'estremit? 2a di quest'ultimo e sulla quale la porzione intermedia 5c del corpo di collegamento 5 viene disposta in appoggio. Vantaggiosamente, la suddetta prima superficie 3a funge da superficie di battuta per il corpo di collegamento 5 e per il secondo profilato 2 ed ? quindi idonea a sostenere le sollecitazioni trasmesse dal secondo profilato 2 al terzo profilato 3 secondo la direzione del secondo profilato 2, ad esempio quelle derivanti dal peso degli accessori associati al secondo profilato 2 che verranno descritti in seguito.
Ancora preferibilmente, il terzo profilato 3 ? provvisto di una seconda superficie 3d che si estende da un primo bordo della suddetta prima superficie 3a in direzione incidente la direzione del primo profilato 1 e che ? affacciata all'estremit? 1a di quest'ultimo. Vantaggiosamente, la seconda superficie 3d funge da superficie di battuta per il primo profilato 1, facilitando il collegamento di quest'ultimo al terzo profilato 3.
Ancora preferibilmente, la suddetta seconda superficie 3d ? configurata in modo tale che, in configurazione operativa, essa si trovi allineata alla superficie del secondo profilato 2 secondo la direzione di quest'ultimo, in modo che anche il primo profilato 1 si disponga in contatto anche con il secondo profilato 2, accrescendo la rigidezza dell'intelaiatura 23.
Ancora preferibilmente, il terzo profilato 3 comprende un superficie di riscontro 3b, sviluppata secondo la lunghezza del terzo profilato 3 stesso ed aggettante dalla suddetta prima superficie 3a secondo una direzione ad essa incidente, alla quale si dispone a ridosso la porzione intermedia 5c del corpo di collegamento 5 nella configurazione operativa. Vantaggiosamente, la suddetta superficie di riscontro 3b funge da superficie di battuta per il corpo di collegamento 5 secondo una direzione parallela al primo profilato 1, cos? da facilitarne il posizionamento ed il fissaggio al terzo profilato 3 stesso.
Ancora preferibilmente, il terzo profilato 3 comprende un bordo rialzato 3c, anch'esso sviluppato secondo la lunghezza del terzo profilato 3 stesso ed aggettante dal bordo della suddetta prima superficie 3a contrapposto al suddetto primo bordo secondo una direzione incidente la prima superficie 3a stessa. Nella configurazione operativa, il suddetto bordo rialzato 3c si dispone affacciato al secondo profilato 2 secondo una direzione parallela al primo profilato 1 e sul lato del secondo profilato 2 che ? opposto rispetto a quello rivolto verso il primo profilato 1, in modo da sovrapporsi all'estremit? 2a del secondo profilato 2 cos? da nasconderla alla vista al fine di migliorare l'estetica complessiva del mobile modulare 21.
In ogni caso, la prima superficie 3a, la superficie di riscontro 3b, il bordo rialzato 3c e la seconda superficie 3d sopra descritte definiscono altrettante porzioni della sezione trasversale del terzo profilato 3 secondo un piano perpendicolare alla direzione del terzo profilato stesso, le quali sono preferibilmente ortogonali tra loro, come si osserva in Fig.3.
Per quanto concerne l'accoppiamento tra il primo profilato 1 ed il secondo profilato 2, preferibilmente ciascuna delle rispettive cavit? 1b, 2b presenta un profilo, in sezione trasversale, coniugato a quello della rispettiva porzione aggettante 5a, 5b del corpo di collegamento 5 e configurato in modo tale da consentire uno scorrimento reciproco dei due elementi secondo una direzione di scorrimento parallela alla direzione longitudinale del rispettivo profilato 1, 2 e rappresentata in linee tratteggiate in Fig. 2, impedendone invece il movimento reciproco secondo una direzione perpendicolare ad essa. Ne consegue, vantaggiosamente, una maggiore stabilit? di collegamento tra i profilati 1, 2 ed il corpo di collegamento 5 e, in particolare, la possibilit? di impiegare una sola vite 7b, 8b per il fissaggio di ciascun profilato 1, 2 al corpo di collegamento 5, avente sostanzialmente la funzione di impedire il suddetto scorrimento reciproco.
Preferibilmente, ciascuno dei suddetti profili in sezione delle cavit? 1b, 2b e delle porzioni aggettanti 5a, 5b presenta una forma sostanzialmente prismatica, ad esempio rettangolare o trapezoidale, eventualmente arrotondata agli spigoli per favorire l'accoppiamento.
Per quanto concerne pi? in dettaglio le sezioni trasversali dei profilati 1, 2, esse verranno ora descritte con riferimento alla sezione trasversale del secondo profilato 2 rappresentata in Fig. 5. Tuttavia, quanto verr? descritto ? applicabile anche alla sezione trasversale del primo profilato 1.
La suddetta sezione trasversale comprende preferibilmente quattro pareti disposte secondo i lati di un quadrilatero, preferibilmente un rettangolo, in modo da delimitare la corrispondente cavit? 2b.
Ancora preferibilmente, la sezione trasversale comprende due porzioni sporgenti 29 che aggettano verso l'interno della sezione trasversale stessa da due corrispondenti prime pareti non reciprocamente adiacenti delle suddette quattro pareti. Le suddette due porzioni sporgenti 29, assieme ad una seconda parete 30 appartenente alle altre due pareti, delimitano l'alloggiamento che si coniuga alla rispettiva porzione aggettante 5b del corpo di collegamento 5. Ne consegue che la suddetta sezione trasversale presenta una dimensione maggiore rispetto alla sezione trasversale del corpo di collegamento 5, ottenendo una maggiore resistenza del profilato 2 alle sollecitazioni.
Ancora preferibilmente, la suddetta sezione trasversale comprende due porzioni aggiuntive 31 che aggettano dalle rispettive estremit? contrapposte di una delle suddette altre due pareti, preferibilmente la seconda parete 30, verso l'esterno della cavit? 2b e secondo una direzione ortogonale alla parete stessa. Le due porzioni aggiuntive 31 presentano inoltre rispettive porzioni di estremit? che aggettano una verso l'altra secondo una direzione parallela alla seconda parete 30, senza tuttavia toccarsi. Le due porzioni aggiuntive 31 nella configurazione appena descritta delimitano, sulla sezione trasversale del secondo profilo 2, una ulteriore cavit? 2c provvista di un'apertura centrale, la cui funzione apparir? evidente a breve.
Preferibilmente, il primo profilato 1 presenta una sezione trasversale identica a quella del secondo profilato 2, in modo tale da poter essere ricavato dalla stessa barra a sezione uniforme da cui viene ricavato il secondo profilato 2.
Secondo un ulteriore aspetto dell'invenzione, il secondo profilato 2 comprende una scanalatura longitudinale 10 che si sviluppa secondo la direzione del secondo profilato 2.
La suddetta scanalatura longitudinale 10 pu? essere definita, ad esempio, dalle due porzioni aggiuntive 31 del secondo profilato 2 sopra descritte.
Inoltre, il kit 20 comprende un corpo di supporto 11, rappresentato in Fig. 6, il quale ? provvisto di una prima porzione 11a inseribile a scorrimento nella suddetta scanalatura longitudinale 10 come rappresentato in Fig. 4. Il suddetto inserimento scorrevole definisce, per il corpo di supporto 11 rispetto al secondo profilato 2, una pluralit? di posizioni che, in configurazione operativa, corrispondono a diverse distanze del corpo di supporto 11 dal terzo profilato 3 o, in altre parole, corrispondono a diverse altezze da terra quando l'intelaiatura 23 ? posta in opera. Durante il suddetto scorrimento, una seconda porzione 11b del corpo di supporto 11 rimane aggettante dal secondo profilato 2.
Il kit 20 comprende inoltre mezzi di frizione 12 configurati per bloccare il corpo di supporto 11 rispetto al secondo profilato 2 in una qualsiasi posizione della suddetta pluralit? di posizioni.
Il kit 20 comprende altres? mezzi di vincolo 25 per vincolare al corpo di supporto 11 uno o pi? accessori come, ad esempio, una mensola 13, una barra di supporto 24 per un cassetto scorrevole 17, di cui in Fig. 1 viene rappresentato solamente il pannello frontale esterno per semplicit? di rappresentazione, un elemento di separazione 16 tra due cassetti 17 tra loro adiacenti, un'anta incernierata, non rappresentata nei disegni ma di per s? nota, e quant'altro.
Vantaggiosamente, il corpo di supporto 11, cooperando con i mezzi di frizione 12 e con i mezzi di vincolo 25 sopra descritti, consente di supportare gli accessori all'intelaiatura 23 senza necessit? di dover forare i profilati 1, 2, 3 dell'intelaiatura stessa.
Ancora vantaggiosamente, la possibilit? di disporre il corpo di supporto 11 in diverse posizioni lungo il secondo profilato 2 consente di modificare la posizione degli accessori cos? da soddisfare particolari esigenze del cliente e/o consentire il montaggio di accessori di varie dimensioni.
Preferibilmente, i mezzi di frizione 12 sono rilasciabili in modo tale da consentire un successivo sblocco del corpo di supporto 11. Vantaggiosamente, la rilasciabilit? dei mezzi di frizione 12 consente la rapida correzione di eventuali errori di montaggio, raggiungendo cos? un altro scopo dell'invenzione.
Inoltre, vantaggiosamente, il rilascio dei mezzi di frizione 12 consente di regolare la posizione di alcuni accessori qualora l'utilizzatore ne sentisse l'esigenza in un momento successivo.
Ancora vantaggiosamente, il mobile 21 realizzato con il kit 20 sopra descritto pu? venire disassemblato al termine dell'utilizzo e le varie parti possono venire recuperate per realizzare un altro mobile.
Preferibilmente, i mezzi di frizione 12 sono configurati per consentire il bloccaggio del corpo di supporto 11 nella scanalatura longitudinale 10 in una qualsiasi posizione compresa entro un intervallo continuo, con il vantaggio da accrescere le possibilit? di regolazione della posizione del corpo di supporto 11.
Preferibilmente e come si osserva in Fig. 5, i mezzi di frizione 12 comprendono mezzi a vite 12a azionabili per forzare una superficie del corpo di supporto 11 contro una corrispondente superficie del secondo profilato 2 cos? da ottenerne il serraggio ad attrito. I mezzi di frizione 12 possono comprendere, ad esempio, un grano filettato 32 avvitabile ad un foro filettato passante 33 appartenente al corpo di supporto 11 ed affacciato alla suddetta superficie del secondo profilato 2.
Per quanto concerne i secondi fori 8a descritti in precedenza per il fissaggio del corpo di supporto 5 al secondo profilato 2, preferibilmente essi sono ricavati nella suddetta seconda parete 30 del secondo profilato 2 e presentano un asse che passa attraverso la rispettiva apertura centrale sopra descritta. Inoltre, i secondi fori 8a sono svasati verso l'esterno del secondo profilato 2 cos? da alloggiare le teste, anch'esse svasate, delle rispettive viti di fissaggio 8b in modo tale che queste ultime non sporgano oltre la superficie della seconda parete 30, come si pu? osservare in Fig. 3. Vantaggiosamente, la configurazione appena descritta consente di utilizzare la scanalatura longitudinale 10 per il suddetto fissaggio senza che le viti di fissaggio 8b interferiscano con lo scorrimento del corpo di supporto 11 lungo la scanalatura stessa.
Preferibilmente, la suddetta scanalatura longitudinale 10 ed il corpo di supporto 11 sono configurati in modo tale che, quando il secondo profilato 2 viene disposto nella configurazione operativa, l'intero corpo di supporto 11 rimane all'interno dell'ingombro dell'intelaiatura 23, con il vantaggio di non accrescere tale ingombro e di non interferire con gli accessori esterni del mobile stesso come, ad esempio, le ante.
Ancor pi? preferibilmente, la seconda porzione 11b del corpo di supporto 11 nella configurazione operativa ? disposta aggettante dal secondo profilato 2 verso l'interno della struttura a cornice 18 a cui appartiene il secondo profilato 2 o, in altre parole, ? affacciata al secondo profilato 2 della stessa struttura a cornice 18 che ? contrapposto a quello a cui ? associato il corpo di supporto 11. La configurazione appena descritta ? ottenibile, ad esempio, configurando il secondo profilato 2 in modo che, in configurazione operativa, la scanalatura longitudinale 10 sia affacciata verso l'interno della struttura a cornice 18.
Come si comprender? meglio in seguito, la configurazione appena descritta consente vantaggiosamente di utilizzare uno stesso corpo di supporto 11 per supportare contemporaneamente due accessori, ad esempio due mensole 13, disposte su due lati contrapposti rispetto al secondo profilato 2 secondo la direzione dei terzi profilati 3.
Ancora preferibilmente, il corpo di supporto 11 ? configurato in modo tale che, nella configurazione operativa, il suo ingombro complessivo secondo la direzione dei terzi profilati 3 sia compreso all'interno della larghezza del secondo profilato 2, in modo tale che il corpo di supporto 11 non sporga rispetto al secondo profilato 2 secondo la suddetta direzione. Vantaggiosamente, la configurazione appena descritta evita interferenze da parte del corpo di supporto 11 durante l'inserimento degli accessori del mobile 21 e/o degli oggetti che vi vengono ricoverati durante l'uso.
Per quanto concerne i mezzi di vincolo 25, preferibilmente essi comprendono una superficie di supporto 11e appartenente alla seconda porzione 11b del corpo di supporto 11, preferibilmente perpendicolare alla direzione del secondo profilato 2 quando il corpo di supporto 11 ? vincolato alla scanalatura longitudinale 10, configurata per sostenere una mensola 13 disposta in appoggio su di essa.
In questo modo, una mensola 13 di forma rettangolare pu? venire supportata ai quattro angoli da corrispondenti corpi di supporto 11 associati rispettivamente a quattro secondi profilati 2 appartenenti a due strutture a cornice 18 reciprocamente adiacenti.
Ancora preferibilmente, i mezzi di vincolo 25 comprendono mezzi di accoppiamento 15, appartenenti alla seconda porzione 11b del corpo di supporto 11 ed alla mensola 13, cooperanti tra loro quando la mensola 13 si trova in appoggio al corpo di supporto 11 per limitare il movimento della mensola stessa rispetto al corpo di supporto 11 secondo una direzione perpendicolare alla direzione del secondo profilato 2.
Preferibilmente e come si osserva in Fig. 8, i suddetti mezzi di accoppiamento 15 comprendono un recesso 15a appartenente alla mensola 13 ed una parete di accoppiamento 15b appartenente al corpo di supporto 11, configurati per accoppiarsi reciprocamente mediante uno scorrimento relativo della mensola 13 al corpo di supporto 11 secondo la direzione del secondo profilato 2 quando la mensola 13 viene appoggiata sulla superficie di supporto 11e.
Ancora preferibilmente, la mensola 13 comprende un bordo aggettante 14 che la delimita perimetralmente, il suddetto recesso 15a estendendosi al suddetto bordo aggettante 14 ed essendo ottenuto, ad esempio, interrompendo il bordo aggettante 14 stesso in corrispondenza di un vertice della mensola 13.
Ancora preferibilmente, i mezzi di accoppiamento 15 comprendono una gola 15c appartenente alla seconda porzione 11b e sviluppata secondo una direzione longitudinale parallela alla direzione del corpo di supporto 11 quando quest'ultimo ? associato al secondo profilato 2. La gola 15c ? configurata per accogliere il suddetto bordo aggettante 14 della mensola 13.
Ancora preferibilmente, la gola 15c presenta una larghezza, in direzione perpendicolare alla direzione del secondo profilato 2, almeno pari al doppio dello spessore del bordo aggettante 14, in modo tale da poter accogliere i bordi aggettanti 14 di due mensole 13 disposte reciprocamente affiancate, come rappresentato nella Fig. 8. In questo modo, le due mensole 13 possono venire supportate da tre strutture a cornice 18 affacciate in serie una all'altra.
Ancora preferibilmente, la gola 15c si sviluppa secondo la suddetta direzione longitudinale per l'intera lunghezza del corpo di supporto 11 in modo da presentare entrambe le estremit? aperte.
Si comprende che il corpo di supporto 11 come sopra descritto pu? venire vantaggiosamente realizzato in modo particolarmente semplice, ricavandolo da un profilato opportunamente tagliato a misura. Ancora vantaggiosamente, il suddetto corpo di supporto 11 ? simmetrico rispetto ad un piano perpendicolare alla direzione longitudinale, in modo da facilitarne ulteriormente l'impiego.
Una variante esecutiva del corpo di supporto, indicata in Fig. 7 con 34, differisce dalla precedente sostanzialmente in quanto la gola 15c presenta soltanto un'estremit? aperta secondo la direzione longitudinale del corpo di supporto 34, mentre l'altra estremit? 15d ? chiusa.
Ancora relativamente ai mezzi di vincolo 25, preferibilmente essi comprendono un elemento di accoppiamento 19, rappresentato in dettaglio in Fig. 4, il quale aggetta rispetto al corpo di supporto 11 secondo la direzione del terzo profilato 3 ed ? vincolabile al corpo di supporto 11 stesso mediante fori 11d appartenenti al corpo di supporto 11. Al suddetto elemento di accoppiamento 19 ? possibile vincolare un elemento di separazione 16 interponibile tra due cassetti 17 adiacenti a fini estetici. In particolare, i suddetti fori 11d appartengono ad una superficie di vincolo 11c del corpo di supporto 11 parallela alla direzione del secondo profilato 2.
I suddetti fori 11d permettono anche di vincolare un'anta, non rappresentata nei disegni ma di per s? nota, alla seconda porzione 11b del corpo di supporto 11. Preferibilmente, il suddetto vincolo viene ottenuto con una cerniera, non rappresentata nei disegni ma di per s? nota, che viene fissata al corpo di supporto 11 ed all'anta mediante mezzi a vite.
Preferibilmente, il corpo di supporto 11 ? configurato in modo tale che, quando accoppiato al secondo profilato 2, la superficie di vincolo 11c sia complanare ad una superficie del secondo profilato 2 perpendicolare al terzo profilato 3, in modo da non sporgere lateralmente oltre il secondo profilato 2 stesso.
Per quanto concerne pi? in dettaglio la geometria del corpo di supporto 11, preferibilmente quest'ultimo comprende due recessi longitudinali 26 reciprocamente contrapposti ed affacciati, sviluppati secondo la direzione di scorrimento. I recessi 26 sono delimitati su due lati contrapposti rispettivamente dalla prima porzione 11a e dalla seconda porzione 11b.
I suddetti recessi longitudinali 26 definiscono rispettivi canali nei quali scorrono due corrispondenti bordi longitudinali 27 reciprocamente affacciati del secondo profilato 2 che, a loro volta, delimitano la scanalatura longitudinale 10 su due rispettivi lati contrapposti.
Ancora preferibilmente, la seconda porzione 11b ? provvista di due ali 11f sviluppate secondo la direzione di scorrimento e reciprocamente affacciate, le quali sporgono dal resto della seconda porzione 11b secondo una direzione perpendicolare al piano definito dall'allineamento dei due recessi longitudinali 26. Vantaggiosamente, le ali 11f possono ospitare uno o pi? dei suddetti fori 11d per il fissaggio dei suddetti accessori senza accrescere eccessivamente il peso e l'ingombro del corpo di supporto 11.
Nella configurazione appena descritta, quando i mezzi a vite 12a, ad esempio il grano filettato 32, vengono avvitati al foro passante 33 nel modo rappresentato in Fig. 5, essi si dispongono in battuta sul secondo profilato 2, ad esempio sul fondo della scanalatura longitudinale 10, in modo da forzare i recessi longitudinali 26 contro una parete della scanalatura longitudinale 10 cos? da realizzare un serraggio per attrito del corpo di supporto 11 al secondo profilato 2.
Si comprende che il corpo di supporto 11 sopra descritto ? utilizzabile in accoppiamento al secondo profilato 2 indipendentemente da come quest'ultimo venga collegato ai primi profilati 1 ed ai terzi profilati 3. In particolare, i profilati 1, 2, 3 potrebbero venire collegati tra loro utilizzando mezzi diversi dal corpo di collegamento 5 sopra descritto, senza che ci? modifichi le modalit? di collegamento del corpo di supporto 11 al secondo profilato 2.
Un'ulteriore variante esecutiva del corpo di supporto, rappresentata in Fig. 9 ed ivi indicata con 28, ? simile al corpo di supporto 11 descritto in precedenza, salvo presentare un ingombro complessivo, secondo la direzione del terzo profilato 3, inferiore alla larghezza del secondo profilato 2 secondo la stessa direzione. In questo modo la variante 28 definisce, assieme al secondo profilato 2 a cui ? accoppiata, rispettive sedi laterali 28a su uno o su entrambi i lati. Ciascuna sede laterale 28a pu? ospitare una corrispondente barra di supporto 24, menzionata in precedenza, che si sviluppa sull'intera profondit? dell'intelaiatura 23 secondo la direzione dei primi profilati 1 ed alla quale possono venire vincolati particolari accessori quali, ad esempio, le guide per un cassetto scorrevole 17, le quali non vengono rappresentate nei disegni ma sono di per s? note.
Preferibilmente, la suddetta barra di supporto 24 ? un elemento laminare avente spessore uguale o minore alla profondit? della sede laterale 28a, in modo da rimanere contenuta all'interno della larghezza complessiva del secondo profilato 2 stesso per, vantaggiosamente, lasciare sgombro lo spazio tra due secondi profilati 2 disposti consecutivamente lungo la direzione dei terzi profilati 3 onde consentirne l'impiego per l'inserimento degli accessori.
Un'ulteriore variante esecutiva del corpo di supporto, indicata in Fig. 1 con il riferimento 11', corrisponde sostanzialmente ad una met? del corpo di supporto 11 secondo la prima forma esecutiva descritta in precedenza, sezionato secondo un ideale piano di mezzeria parallelo alla direzione di scorrimento.
Il corpo di supporto 11' secondo la suddetta variante ? adatto a venire accoppiato a corrispondenti strutture a cornice 18' disposte alle estremit? dell'intelaiatura 23, ciascuna comprendente varianti dei primi profilati, secondi profilati e corpi di collegamento, indicati in Fig. 1 rispettivamente con 1', 2' e 5', i quali differiscono dai rispettivi elementi 1, 2 e 5 descritti in precedenza in quanto presentano una larghezza pari alla met? di questi ultimi. In questo modo, ? possibile ottenere un mobile 21 avente una lunghezza secondo la direzione dei terzi profilati 3 che corrisponde esattamente ad un multiplo della lunghezza standard definita in precedenza.
Evidentemente, anche per i corpi di supporto 28 e 34 descritti in precedenza possono venire realizzate varianti esecutive di larghezza pari alla met? della larghezza dei corpi 28 e 34 stessi, da impiegare in modo analogo alla variante 11'.
Si precisa che, per semplicit?, gli elementi tra loro corrispondenti delle varianti dei corpi di supporto 11, 11', 28 e 34 sopra descritte sono stati indicati nelle figure con gli stessi riferimenti numerici. Analogo accorgimento ? stato utilizzato per le varianti dei profilati 1, 1', 2 e 2' e del corpo di collegamento 5 e 5'.
Operativamente, il kit 20 sopra descritto viene impiegato per assemblare il mobile modulare 21 preferibilmente nel modo che viene descritto in seguito.
Dapprima i due terzi profilati 3 inferiori vengono collegati tra loro mediante i primi profilati 1 inferiori utilizzando i rispettivi corpi di collegamento 5, che vengono fissati ai terzi profilati 3 nelle posizioni corrispondenti a quelle delle strutture a cornice 18.
Si procede quindi a collegare i secondi profilati 2 ai due terzi profilati 3 inferiori fissandoli alle seconde porzioni 5b dei suddetti corpi di collegamento 5.
Analoghe operazioni vengono svolte per fissare le varianti dei profilati 1' e 2' alle estremit? contrapposte dei terzi profilati 3 mediante i corpi di collegamento 5'.
Successivamente, i corpi di supporto secondo una o pi? delle varianti 11, 11', 28 e 34 sopra descritte vengono inseriti nelle scanalature longitudinali 10 dei secondi profilati 2, 2' ed a questi bloccati nelle posizioni richieste agendo sui rispettivi mezzi di frizione 12, in modo da ottenere i punti di vincolo necessari all'assemblaggio degli accessori quali mensole 13, cassetti 17, barre di supporto 24, ante, e quant'altro.
Si procede quindi a fissare i due terzi profilati 3 superiori, previamente uniti mediante i rispettivi primi profilati 1, 1' superiori con altrettanti corpi di collegamento 5, 5', ai secondi profilati 2, 2' in modo da completare l'intelaiatura 23, che viene appoggiata a terra con l'eventuale interposizione dei piedini di supporto 22.
A questo punto ? possibile vincolare gli accessori all'intelaiatura 23 utilizzando i corpi di supporto 11, 11', 28 e 34 nei modi descritti in precedenza.
Eventuali piccoli disallineamenti che dovessero venire riscontrati durante l'operazione appena menzionata potranno venire rapidamente corretti allentando i grani 32 di uno o pi? corpi di supporto 11, 11', 28 e 34 in modo da sbloccarli e correggerne la posizione, dopodich? si potr? bloccarli nuovamente nelle posizioni corrette.
Da quanto sopra descritto, si comprende che il kit dell?invenzione ed il mobile modulare ottenibile con tale kit raggiungono gli scopi prefissati.
In particolare, gli elementi che compongono il kit presentano un ingombro limitato e, pertanto, occupano complessivamente uno spazio notevolmente inferiore rispetto a quello occupato dagli elementi necessari a comporre un mobile secondo l'arte nota. Questo favorisce il trasporto del kit dal sito di produzione dei componenti al sito di montaggio del mobile.
Inoltre, l'impiego nel kit di profilati metallici in sostituzione dei moduli in legno consente di realizzare un mobile che, a parit? di ingombro esterno, presenta uno spazio interno pi? ampio.
L'impiego di metallo per realizzare i componenti del kit consente inoltre di ottenere un mobile adatto all'uso in ambienti umidi e/o all'esterno.
Inoltre, i mezzi previsti per il collegamento tra i componenti del kit consentono di realizzare il mobile pi? rapidamente rispetto a quanto consentito dai sistemi modulari di tipo noto sopra descritti e senza dover eseguire forature.
Inoltre, la presenza dei corpi di supporto scorrevoli e bloccabili in diverse posizioni lungo i secondi profilati consente, da un lato, di correggere eventuali errori di montaggio pi? facilmente rispetto a quanto ottenibile con un mobile realizzato secondo la tecnica nota e, dall'altro lato, di personalizzare il mobile.
L?invenzione ? suscettibile di modifiche e varianti tutte rientranti nel concetto inventivo espresso nelle rivendicazioni allegate. In particolare, gli elementi dell?invenzione potranno venire sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti. Inoltre, i materiali potranno essere scelti a seconda delle esigenze, senza tuttavia uscire dall'ambito dell?invenzione.
Inoltre, uno o pi? elementi di una specifica forma esecutiva dell'invenzione tecnicamente compatibili con un'altra specifica forma esecutiva dell'invenzione potranno venire introdotti in quest'ultima in aggiunta o in sostituzione di elementi di quest'ultima.
Laddove gli elementi tecnici specificati nelle rivendicazioni sono seguiti da segni di riferimento, tali segni di riferimento vengono inclusi al solo scopo di migliorare l'intelligenza dell?invenzione e, pertanto, essi non comportano alcuna limitazione all'ambito di tutela rivendicato.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Kit (20) per mobile modulare (21), comprendente: - tre profilati (1, 1', 2, 2', 3); - un gruppo di collegamento (4) per il fissaggio di un'estremit? (1a) di un primo profilato (1, 1') di detti tre profilati (1, 1', 2, 2', 3) ad un'estremit? (2a) di un secondo profilato (2, 2') di detti tre profilati (1, 1', 2, 2', 3) e per il fissaggio di detta estremit? (1a, 2a) di ciascuno di detti primo profilato (1, 1') e secondo profilato (2, 2') al terzo profilato (3) di detti tre profilati (1, 1', 2, 2', 3) in modo tale da realizzare una configurazione operativa in cui detti tre profilati (1, 1', 2, 2', 3) sono disposti mutuamente perpendicolari; detto gruppo di collegamento (4) comprendendo: - una prima cavit? (1b) definita su detta estremit? (1a) di detto primo profilato (1, 1'); - una seconda cavit? (2b) definita su detta estremit? (2a) di detto secondo profilato (2, 2'); - un corpo di collegamento (5, 5') comprendente una porzione intermedia (5c) da cui aggettano, secondo direzioni di sviluppo reciprocamente incidenti, una prima porzione (5a) inseribile in detta prima cavit? (1b) ed una seconda porzione (5b) inseribile in detta seconda cavit? (2b); - mezzi di fissaggio (6) per collegare stabilmente dette prima porzione (5a), seconda porzione (5b) e porzione intermedia (5c) rispettivamente a detti primo profilato (1, 1'), secondo profilato (2, 2') e terzo profilato (3).
  2. 2. Kit (20) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di fissaggio (6) comprendono tre primi fori (7, 8, 9) appartenenti, rispettivamente, a dette prima porzione (5a), seconda porzione (5b) e porzione intermedia (5c) e tre secondi fori (7a, 8a, 9a) appartenenti, rispettivamente, a detti primo profilato (1, 1'), secondo profilato (2, 2') e terzo profilato (3), detti tre primi fori (7, 8, 9) essendo configurati per disporsi allineati, rispettivamente, a detti tre secondi fori (7a, 8a, 9a) in detta configurazione operativa per alloggiare tre corrispondenti viti di fissaggio (7b, 8b, 9b).
  3. 3. Kit (20) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1 o 2, caratterizzato dal fatto che, in detta configurazione operativa, detta estremit? (2a) di detto secondo profilato (2, 2') ? affacciata ad una prima superficie (3a) di detto terzo profilato (3) e detta porzione intermedia (5c) ? disposta in appoggio a detta prima superficie (3a).
  4. 4. Kit (20) secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detto terzo profilato (3) comprende un superficie di riscontro (3b), sviluppata secondo la lunghezza di detto terzo profilato (3) ed aggettante da detta prima superficie (3a) secondo una direzione ad essa incidente, a cui detta porzione intermedia (5c) si dispone a ridosso in detta configurazione operativa.
  5. 5. Kit (20) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 4, caratterizzato dal fatto che ciascuna di dette cavit? (1b, 2b) e la corrispondente di dette porzioni aggettanti (5a, 5b) di detto corpo di collegamento (5, 5') presentano rispettive sezioni trasversali, secondo un piano di sezione perpendicolare alla direzione longitudinale del corrispondente profilato (1, 1', 2, 2'), reciprocamente coniugate e configurate in modo tale da consentire l'accoppiamento di detta cavit? (1b, 2b) a detta porzione aggettante (5a, 5b) mediante uno scorrimento reciproco secondo una direzione di scorrimento parallela alla direzione longitudinale di detto corrispondente profilato (1, 1', 2, 2'), al contempo impedendone movimenti relativi in direzione perpendicolare a detta direzione di scorrimento.
  6. 6. Kit (20) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 5, caratterizzato dal fatto di comprendere: - una scanalatura longitudinale (10) appartenente a detto secondo profilato (2, 2') e sviluppata secondo la direzione longitudinale di detto secondo profilato (2, 2'); - un corpo di supporto (11, 11', 28, 34) provvisto di una prima porzione (11a) inseribile a scorrimento in detta scanalatura longitudinale (10) per definire, per detto corpo di supporto (11, 11', 28, 34) rispetto a detto secondo profilato (2, 2'), una pluralit? di posizioni, mentre una seconda porzione (11b) di detto corpo di supporto (11, 11', 28, 34) rimane aggettante da detto secondo profilato (2, 2') secondo una direzione perpendicolare a detto secondo profilato (2, 2'); - mezzi di frizione (12) per bloccare detto corpo di supporto (11, 11', 28, 34) rispetto a detto secondo profilato (2, 2') in una qualsiasi posizione di detta pluralit? di posizioni; - mezzi di vincolo (25) per vincolare uno o pi? accessori (13, 16, 17, 24) di detto mobile modulare (21) a detto corpo di supporto (11, 11', 28, 34).
  7. 7. Kit (20) secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto di comprendere una mensola (13), detti mezzi di vincolo (25) comprendendo una superficie di supporto (11e) appartenente a detta seconda porzione (11b) di detto corpo di supporto (11, 11', 28, 34) configurata per sostenere detta mensola (13).
  8. 8. Kit (20) secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di vincolo (25) comprendono mezzi di accoppiamento (15) appartenenti a detta seconda porzione (11b) e a detta mensola (13), cooperanti per limitare il movimento di detta mensola (13) rispetto a detto corpo di supporto (11, 11', 28, 34) secondo una direzione perpendicolare alla direzione di detto secondo profilato (2, 2') quando detta mensola (13) ? disposta in appoggio a detto corpo di supporto (11, 11', 28, 34).
  9. 9. Kit (20) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 6 a 8, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di vincolo (25) comprendono mezzi di fissaggio (11c, 11d) per vincolare una cerniera di un'anta a detta seconda porzione (11b) .
  10. 10. Mobile modulare (21) comprendente: - quattro profilati (3) reciprocamente paralleli per definire corrispondenti spigoli di un parallelepipedo; - due strutture a cornice (18) collegate a detti quattro profilati (3) e reciprocamente distanziate secondo la direzione di detti quattro profilati (3) in modo da definire un'intelaiatura (23) di detto mobile modulare (21); ciascuna di dette due strutture a cornice (18) comprendendo: - due primi profilati (1, 1') reciprocamente paralleli e due secondi profilati (2, 2') reciprocamente paralleli, detti due primi profilati (1, 1') e secondi profilati (2, 2') essendo disposti secondo rispettivi lati di un rettangolo; - quattro gruppi di collegamento (4), ciascuno essendo atto a fissare due corrispondenti estremit? (1a, 2a) tra loro adiacenti di uno di detti due primi profilati (1, 1') e di uno di detti due secondi profilati (2, 2') e per fissare dette due estremit? (1a, 2a) ad uno corrispondente di detti quattro profilati (3); uno qualsiasi di detti quattro profilati (3) ed il primo profilato (1, 1'), il secondo profilato (2, 2') ed il gruppo di collegamento (4) ad esso fissati, corrispondendo rispettivamente al terzo profilato (3), al primo profilato (1, 1'), al secondo profilato (2, 2') ed al gruppo di collegamento (4) di un kit (20) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 9.
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