IT202000000190U1 - Disco di macinazione e macchina per la macinazione di chicchi di caffè dotata di detto disco di macinazione - Google Patents

Disco di macinazione e macchina per la macinazione di chicchi di caffè dotata di detto disco di macinazione Download PDF

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Luca Quagliotto
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Description

DISCO DI MACINAZIONE E MACCHINA PER LA MACINAZIONE DI CHICCHI DI CAFF? DOTATA DI DETTO DISCO DI MACINAZIONE
DESCRIZIONE
Campo di applicazione
Il presente trovato concerne un disco di macinazione ed una macchina per la macinazione di chicchi di caff? dotata di detto disco di macinazione secondo il preambolo delle rispettive rivendicazioni indipendenti.
La macchina di cui trattasi ed il suo disco di macinazione si inseriscono nell?ambito della ristorazione. In particolare, tale macchina ? vantaggiosamente destinata ad essere impiegata in bar e ristoranti, ove ? necessario effettuare la macinazione dei chicchi di caff? prima di poter procedere con la preparazione della bevanda.
Pertanto, la macchina di cui trattasi ed il suo disco di macinazione trovano vantaggiosamente impiego nel settore tecnico della produzione di apparecchiature professionali per la ristorazione, quali ad esempio macchine macina caff? o macinadosatori per caff?.
Stato della tecnica
Le macchine per macinare chicchi di caff? sono apparecchiature largamente impiegate nei servizi di ristorazione, come ad esempio bar e caffetterie, per trasformare chicchi di caff? torrefatto in una polvere di caff?, destinata ad essere impiegata per la preparazione d?una usuale tazzina di caff?.
Le macchine per la macinazione del caff? di tipo noto sono generalmente costituite da una struttura di supporto, destinata ad andare in appoggio su un piano di lavoro e predisposta per supportare una testa di macinazione, la quale generalmente comprende un disco di macinazione fisso ed un disco di macinazione rotante, portato in rotazione da un motore anch?esso supportato dalla struttura di supporto. In particolare, i due dischi di macinazione sono generalmente disposti paralleli, contraffacciati tra loro e distanziati da una fenditura di lavoro all?interno della quale sono convogliati i chicchi di caff? per essere macinati dai due dischi posti in rotazione relativa tra di loro.
Pi? in dettaglio, ciascun disco di macinazione presenta una faccia operativa, rivolta verso la faccia operativa dell?altro disco di macinazione e sostanzialmente parallela a quest?ultima. ? noto dotare le facce operative di ciascun disco di gradini sporgenti verso i gradini dell?altra faccia operativa e atti a cooperare con questi ultimi per eseguire la macinazione dei chicchi di caff?.
Pi? in dettaglio, i vari gradini sono disposti sostanzialmente a raggiera attorno ad un asse centrale del disco di macinazione e sono dotati di una pedata, rivolta verso l?altro disco di macinazione, e di una alzata inclinata rispetto alla pedata per permettere al gradino di sporgere verso l?opposto disco di macinazione.
Nel settore della tecnica delle macchine per macinare i chicchi di caff? sono noti dischi di macinazione dotati gradini sporgenti sagomati in forme e dimensioni variabili in funzione della granulometria della polvere di caff? che si vuole ottenere. In particolare, sono note tre diverse granulometrie di polvere di caff? macinato: il cosiddetto caff? ?filtro? con granulometria di circa 600 micron, il caff? ?espresso? con granulometria di circa 300 micron e il caff? ?turco? con granulometria di circa 100 micron.
In particolare, al fine di ottenere polveri di caff? idonee alla preparazione del caff? turco sono noti dischi di macinazione dotati di due distinte pluralit? di gradini, di cui una prima pluralit? ? disposta perifericamente al disco di macinazione ed una seconda pluralit? ? disposta tra il centro del disco di macinazione e la prima pluralit? di gradini ed ? composta da gradini di estensioni maggiori rispetto ai gradini della prima pluralit?.
Inoltre, i gradini della prima pluralit? sono dotati di un?alzata inclinata in verso opposto rispetto al verso di rotazione del disco di macinazione, e i gradini della seconda pluralit? sono dotati di un?alzata inclinata in verso concorde rispetto al verso di rotazione del disco di macinazione medesimo. Durante il funzionamento delle macchine di tipo noto, i chicchi di caff? vengono quindi trascinati da una regione centrale della fenditura di lavoro (sostanzialmente in corrispondenza dell?asse di rotazione) verso una regione periferica di detta fenditura, per mezzo di forze centrifughe causate dalla rotazione relativa dei due dischi di macinazione. Inoltre, durante tale funzionamento i chicchi di caff? prima impattano contro l?alzata della seconda pluralit? di gradini, che effettua un primo taglio grossolano dei chicchi di caff?, e successivamente sono portati in corrispondenza della pedata della prima pluralit? di gradini che li schiaccia ottenendo la polvere di caff? con granulometria pari a circa 100 micron.
Le macchine per la macinazione del caff? fin qui brevemente descritte, ed in particolare i dischi di macinazione fin qui brevemente descritti, si sono rivelati nella pratica non scevri di inconvenienti.
Il principale inconveniente risiede nel fatto che le macchine di caff? dotate dei dischi di macinazione sopra descritti non sono idonee a realizzare polveri di caff? con granulometrie maggiori rispetto alle granulometrie previste per la preparazione del caff? turco, ed in particolare non sono idonee a realizzare le granulometrie necessarie per la preparazione di caff? filtro o caff? espresso. Infatti, al fine di ottenere granulometrie pi? elevate rispetto a quelle necessarie per realizzare il caff? turco ? noto distanziare tra loro i dischi di macinazione, ad esempio mediante una ghiera di regolazione, la quale ? generalmente montata sulle macchine per macinare chicchi di caff? di tipo noto, a collegamento scorrevole del disco di macinazione fisso alla struttura di supporto. Tuttavia, i dischi di macinazione di tipo noto sopra descritti, non sono idonei a cooperare con l?opposto disco di macinazione quando tra i due dischi ? presente una fenditura di lavoro di dimensioni maggiori rispetto a quelle di progetto.
Infatti, nel caso di fenditure di lavoro di dimensioni maggiori rispetto a quelle di progetto, le prime pluralit? di gradini dei due dischi di macinazione risultano disposte troppo distanti tra loro per poter cooperare efficacemente. Inoltre, il numero dei gradini delle seconde pluralit? non ? sufficiente per eseguire una macinazione precisa e quantitativamente soddisfacente dei chicchi di caff?.
Ad oggi, quindi, per macinare chicchi di caff? in polveri di granulometria superiore a 100 micron ? quindi necessario sostituire i dischi di macinazione del tipo sopra descritto con altri dischi, appositamente studiati per ottenere granulometrie pi? grosse.
Tali continue sostituzioni dei dischi di macinazione, ? per? sgradita ai ristoratori che generalmente utilizzano tali macchine per macinare chicchi di caff?, in quanto richiedono una considerevole perdita di tempo e possono essere deleterie per il corretto funzionamento della macchina medesima. ? noto infatti come una continua apertura della macchina e smontaggio dei suoi dischi di macinazione, oltre a compromettere le tarature normalmente necessarie per tali macchine, possa aumentare l?usura della macchina stessa.
? pertanto evidente come ad oggi sia sentita l?esigenza di una macchina per macinare chicchi di caff? che permetta di ottenere polveri di caff? a granulometrie diverse senza la necessit? di sostituire continuamente i vari dischi di macinazione.
Presentazione del trovato
In questa situazione, il problema alla base del presente trovato ? pertanto quello di ovviare agli inconvenienti manifestati dalle macchine per macinare chicchi di caff? di tipo noto mettendo a disposizione un disco di macinazione per chicchi di caff? ed una macchina dotata di tale disco di macinazione che consentano di ottenere polveri di caff? di diverse granulometrie senza la necessit? di sostituire i dischi di macinazione.
Un ulteriore scopo del presente trovato ? quello di mettere a disposizione una macchina per macinare chicchi di caff? che consenta di regolare facilmente e velocemente la granulometria delle polveri di caff? prodotte dalla macchina. Un ulteriore scopo del presente trovato ? quello di mettere a disposizione un disco di macinazione ed una macchina per macinare chicchi di caff? dotata di tale disco operativamente del tutto affidabili.
Breve descrizione dei disegni
Le caratteristiche tecniche del trovato, secondo i suddetti scopi, sono chiaramente riscontrabili dal contenuto delle rivendicazioni sotto riportate ed i vantaggi dello stesso risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione dettagliata che segue, fatta con riferimento ai disegni allegati, che ne rappresentano una forma di realizzazione puramente esemplificativa e non limitativa in cui:
? la figura 1 mostra una vista laterale della macchina per macinare chicchi di caff? oggetto del presente trovato;
? la figura 2 mostra una vista frontale della macchina di figura 1;
? la figura 3 mostra una vista parziale in sezione della macchina oggetto del presente trovato, realizzata lungo la traccia di sezione III-III di figura 2;
? la figura 4 mostra una vista frontale di un disco di macinazione oggetto del presente trovato;
? la figura 5 mostra una vista schematica di una prima sezione circonferenziale di un settore circolare del disco di macinazione oggetto del presente trovato, realizzata lungo la traccia di sezione V-V di figura 4;
? la figura 6 mostra una vista schematica di una seconda sezione circonferenziale di un settore circolare del disco di macinazione oggetto del presente trovato, realizzata lungo la traccia di sezione VI-VI di figura 4;
? la figura 7 mostra una vista prospettica di un disco di macinazione oggetto del presente trovato.
Descrizione dettagliata di un esempio di realizzazione preferita Con riferimento agli uniti disegni ? stato indicato nel suo complesso con 1 il disco di macinazione oggetto del presente trovato, il quale ? destinato ad essere impiegato in una macchina 100 per macinare chicchi caff? del tipo descritto nel seguito.
Preferibilmente, il disco di macinazione 1 e la macchina 100 sono destinati ad essere impiegati in locali di ristorazione, quali ad esempio bar e ristoranti, per automatizzare l?operazione di macinazione dei chicchi di caff? torrefatto, per produrre una polvere di caff? necessaria alla consueta preparazione della bevanda.
Secondo il trovato, il disco di macinazione 1 ? dotato di un corpo discoidale 2 preferibilmente realizzato in materiale metallico, quale ad esempio acciaio e preferibilmente acciaio inossidabile idoneo ad entrare in contatto con gli alimenti.
Il suddetto corpo discoidale 2 ? suscettibile di ruotare rispetto ad un contrapposto disco di macinazione 1 con rotazione relativa in un verso di rotazione V1 attorno ad un asse di rotazione X, il quale preferibilmente coincide con l?asse di simmetria cilindrica lungo cui si sviluppa il corpo discoidale 2.
Secondo il trovato, il corpo discoidale 2 ? inoltre dotato di almeno una faccia operativa 3, atta a cooperare con la faccia operativa 3 del contrapposto disco di macinazione 1 per macinare chicchi di caff? opportunamente interposti tra le suddette facce operative 3.
Secondo il trovato, inoltre, la faccia operativa 3 comprende una pluralit? di primi gradini 4 esterni, i quali si sviluppano tra il bordo periferico esterno 31 della faccia operativa 3 ed un profilo interno 32 della faccia operativa 3 medesima, il quale preferibilmente ? sostanzialmente concentrico al bordo periferico esterno 31 (si veda l?allegata figura 4 in cui il profilo interno 32 ? indicato con linea tratteggiata).
I suddetti primi gradini 4 sono inoltre dotati di almeno una prima pedata 41 e di almeno una prima alzata 42 sostanzialmente orientata in verso opposto al verso di rotazione V1 del corpo discoidale 2.
Pi? in dettaglio, con il termine ?orientata? si intende che la prima alzata 42 ? dotata di una faccia a vista che ? ?rivolta, guarda verso? una direzione opposta rispetto al verso di rotazione V1. Conseguentemente, durante la rotazione relativa del corpo discoidale 2, ? sostanzialmente la prima pedata 41 di ciascun primo gradino 4 a lavorare in contatto con i chicchi di caff?. Pi? in dettaglio, ciascuna prima pedata 41 intercetta i chicchi di caff? e li schiaccia contro la faccia operativa 3 del contrapposto disco di macinazione.
Secondo il trovato, inoltre, la faccia operativa 3 comprende una pluralit? di secondi gradini 5, che si sviluppano internamente rispetto ai primi gradini 4, a partire dal profilo interno 32 verso l?asse di rotazione X del corpo discoidale 2. I suddetti secondi gradini 5 sono dotati di almeno una seconda pedata 51 e di almeno una seconda alzata 52 orientata in verso concorde al verso di rotazione V1 del corpo discoidale 2.
Pi? in dettaglio, con il termine ?orientata? si intende che la seconda alzata 52 ? dotata di una faccia a vista che ? ?rivolta, guarda verso? il verso di rotazione V1. Conseguentemente, durante la rotazione relativa del corpo discoidale 2, ? sostanzialmente la seconda alzata 52 di ciascun secondo gradino 5 a lavorare in contatto con i chicchi di caff?. Pi? in dettaglio, ciascuna seconda alzata 52 intercetta i chicchi di caff? e li rompe fino ad ottenere granelli di caff? di dimensioni inferiori rispetto ai chicchi di caff? interi, i quali granelli sono destinati ad essere almeno parzialmente schiacciati dalle prime pedate 41 dei primi gradini 4.
In accordo con l?idea alla base del presente trovato la faccia operativa 3 del corpo discoidale 2 comprende almeno una pluralit? di terzi gradini 6, i quali si sviluppano internamente rispetto ai primi gradini 4, a partire dal profilo interno 32 della faccia operativa 3 verso l?asse di rotazione X.
Inoltre, i terzi gradini 6 sono dotati di almeno una terza pedata 61 e di almeno una terza alzata 62 orientata in verso concorde al verso di rotazione V1 del corpo discoidale 2 e rispettivamente dotate di estensioni minori rispetto alla seconda pedata 51 e alla seconda alzata 52.
Pi? in dettaglio, similmente a quanto indicato sopra per i secondi gradini 5, con il termine ?orientata? si intende che la terza alzata 62 ? dotata di una faccia a vista che ? ?rivolta, guarda verso? il verso di rotazione V1. Conseguentemente, durante la rotazione relativa del corpo discoidale 2, ? sostanzialmente la terza alzata 62 di ciascun terzo gradino 6 a lavorare in contatto con i chicchi di caff?. Pi? in dettaglio, ciascuna terza alzata 62 intercetta i chicchi di caff? e li rompe fino ad ottenere granelli di caff? di dimensioni inferiori rispetto ai chicchi di caff? interi. Vantaggiosamente, inoltre, la terza alzata 62 di ciascun terzo gradino 6 coopera con le seconde alzate 52 di ciascun secondo gradino 5 per rompere pi? efficientemente i chicchi di caff?.
I terzi gradini 6 sono inoltre organizzati in gruppi di due o pi? terzi gradini 6, e preferibilmente sono organizzati in gruppi di almeno sette terzi gradini 6 ed ancor pi? preferibilmente in gruppi di undici terzi gradini 6, ed i secondi gradini 5 sono circonferenzialmente interposti tra i suddetti gruppi di terzi gradini 6. In accordo con una forma realizzativa preferenziale del presente trovato, illustrata nelle allegate figure 4-6, la seconda pedata 51 e la seconda alzata 52 di ciascun secondo gradino 5 sono rispettivamente dotate di estensioni maggiori rispetto alla prima pedata 41 ed alla prima alzata 42 dei primi gradini 4. In altre parole, quindi, i secondi gradini 5 sono vantaggiosamente dotati di un?estensione maggiore sia rispetto ai terzi gradini 6, sia rispetto ai primi gradini 4.
In particolare, la seconda pedata 51 dei secondi gradini 5 ? dotata di un?estensione pari all?estensione delle prime pedate 41 di due o pi? primi gradini 4 e preferibilmente pari all?estensione di tre prime pedate 41 di tre primi gradini 4 contigui. Preferibilmente, inoltre, la seconda alzata 52 dei secondi gradini 5 ? dotata di un?estensione sostanzialmente pari all?estensione di una prima pedata 41 dei primi gradini 4. In altre parole, ciascun secondo gradino 5 ? preferibilmente dotato di un?estensione totale (misurata lungo un settore circolare della faccia operativa 3) pari all?estensione di quattro primi gradini 4 contigui, cos? come illustrato nell?allegata figura 4.
Vantaggiosamente, inoltre, i secondi gradini 5 sono in numero minore rispetto ai terzi gradini 6. Pi? in dettaglio, in accordo con la forma realizzativa preferenziale del presente trovato, illustrata nell?allegata figura 4, la faccia operativa 3 ? dotata di un numero di secondi gradini 5 compreso tra quattro e otto e preferibilmente pari a sei.
Vantaggiosamente, inoltre, la faccia operativa 3 ? dotata di un numero di primi gradini 4 almeno pari alla somma del numero di secondi gradini 5 e di terzi gradini 6 e preferibilmente maggiore di tale somma.
Vantaggiosamente, in accordo con la forma realizzativa preferenziale illustrata nell?allegata figura 6, ciascun primo gradino 4 comprende almeno una prima superficie di calata 43 per collegare la sua prima pedata 41 con la prima alzata 42 di un primo gradino 4 contiguo. In altre parole, quindi, ciascun primo gradino 4 ? dotato di una sezione (circonferenziale rispetto al disco di macinazione 1) sostanzialmente trapezoidale, la quale comprende in successione, la prima alzata 42, la prima pedata 41 e la prima superficie di calata 43, cos? come illustrato nell?allegata figura 6.
Preferibilmente, inoltre, la prima pedata 41 ? sostanzialmente perpendicolare all?asse di rotazione X, invece la prima alzata 42 e la prima faccia di calata 43 si sviluppano sostanzialmente per la stessa prima altezza H1 lungo l?asse di rotazione X, in modo tale che ciascun primo gradino 4 non sporga oltre i primi gradini 4 ad esso contigui. Vantaggiosamente, in questo modo, la porzione anulare della faccia operativa 3 compresa tra il bordo periferico esterno 31 ed il profilo interno 32 giace sostanzialmente su un piano perpendicolare all?asse di rotazione X, su cui giacciono le prime pedate 41 dei primi gradini 4.
In accordo con la forma realizzativa preferenziale illustrata nell?allegata figura 5, ciascun secondo gradino 5 ? dotato di una sezione (circonferenziale rispetto al disco di macinazione 1) sostanzialmente triangolare, con le seconde alzate 52 e le seconde pedate 51 che si sviluppano sostanzialmente per la stessa seconda altezza H2 lungo l?asse di rotazione X, in modo tale che ciascun secondo gradino 5 non sporga oltre gli altri secondi gradini 5. Similmente, inoltre, ciascun terzo gradino 6 ? preferibilmente dotato di una sezione (circonferenziale rispetto al disco di macinazione 1) sostanzialmente triangolare, con le terze alzate 62 e le terze pedate 61 che si sviluppano sostanzialmente per la stessa terza altezza H3 lungo l?asse di rotazione X, in modo tale che ciascun terzo gradino 6 non sporga oltre gli altri terzi gradini 6 (si veda in particolare l?allegata figura 5).
Vantaggiosamente, inoltre, cos? come illustrato nell?allegata figura 5, le seconde altezze H2 dei secondi gradini 5 sono maggiori rispetto alle terze altezze H3 dei terzi gradini 6, in modo tale che ciascun secondo gradino 5 sporga oltre i terzi gradini 6. Preferibilmente, inoltre, le terze altezze H3 dei terzi gradini 6 sono maggiori rispetto alle prime altezze H1 dei primi gradini 4.
In particolare, in accordo con una forma realizzativa preferenziale, le prime altezze H1 sono dotate di un?estensione compresa tra 0,1 e 0,5 millimetri, e preferibilmente di circa 0,2 millimetri. Preferibilmente, inoltre, le seconde altezze H2 sono dotate di un?estensione compresa tra 0,5 e 3 millimetri, e preferibilmente di circa 1 millimetro. Preferibilmente, inoltre, le terze altezze H3 sono dotate di un?estensione compresa tra 1 e 5 millimetri, e preferibilmente di circa 3 millimetri.
Ovviamente, i primi secondi e terzi gradini 4, 5, 6 possono essere dotati di sezioni circonferenziali anche diverse rispetto a quelle sopra descritte senza per questo uscire dall?ambito di protezione, ad esempio i secondi gradini 5 e/o i terzi gradini 6 possono essere rispettivamente dotati di seconde e/o terze superficie di calata al fine di assumere sezioni circonferenziali sostanzialmente trapezoidali. In accordo con la forma preferenziale illustrata nell?allegata figura 4, il corpo discoidale 2 ? dotato di un foro centrale, preferibilmente passante attraverso il corpo discoidale 2, il quale ? delimitato in corrispondenza della faccia operativa 3 da un bordo periferico interno 33. Preferibilmente, quindi, i secondi ed i terzi gradini 5, 6 si sviluppano tra il suddetto bordo periferico interno 33 ed il bordo interno 32 (indicato con linea tratteggiata in figura 4).
Vantaggiosamente, inoltre, il profilo interno 32 ? disposto sostanzialmente a due terzi della distanza radiale tra il bordo periferico interno 33 ed il bordo periferico esterno 31. In altre parole, quindi, i secondi e i terzi gradini 5, 6 sono dotati di uno sviluppo radiale sostanzialmente pari al doppio dello sviluppo radiale dei primi gradini 4.
Preferibilmente, inoltre, cos? come illustrato nell?allegata figura 4, i primi secondi e terzi gradini 4, 5, 6 sono dotati di una direzione di sviluppo principale del tipo a girante, con i crinali di ciascun gradino che, dal centro della faccia operativa 3 verso il bordo periferico esterno 31, sono inclinati rispetto a raggi individuabili lungo la medesima faccia operativa 3 a partire dal suo centro verso il bordo periferico esterno 31.
Preferibilmente, i primi gradini 4 sono dotati di primi crinali 40 dotati di un?estensione compresa tra 2 mm e 6 mm e preferibilmente di circa 4 mm. Preferibilmente, inoltre, i secondi gradini 5 sono dotati di secondi crinali 50 dotati di un?estensione compresa tra 9 e 13 mm e preferibilmente di circa 11 mm. Preferibilmente, inoltre, i terzi gradini 6 sono dotati di terzi crinali 60 dotati di un?estensione compresa tra 13 e 17 mm e preferibilmente di circa 15 mm.
Preferibilmente, inoltre, i crinali dei secondi e terzi gradini 5, 6 sono inclinati anche rispetto all?asse di rotazione X, con la sezione circonferenziale pi? interna dei vari gradini (disposta in corrispondenza del bordo periferico interno 33 della faccia operativa 3) meno sporgente rispetto alla sezione circonferenziale pi? esterna dei medesimi gradini (disposta in corrispondenza del bordo interno 32 della faccia operativa 3).
Preferibilmente, inoltre, la faccia operativa 3 ? dotata di un diametro esterno del suo bordo periferico esterno 31 compreso tra 70 e 85 mm e preferibilmente di circa 77 mm. Preferibilmente, inoltre, la faccia operativa 3 ? dotata di un diametro interno del suo bordo periferico interno 33 compreso tra 35 e 45 mm e preferibilmente di circa 41 mm.
Vantaggiosamente, il profilo interno 32 comprende prime porzioni 7 da cui si sviluppano i secondi gradini 5 e seconde porzioni 8 da cui si sviluppano i gruppi dei terzi gradini 6, e le suddette prime porzioni 7 sono circonferenzialmente intervallate alle seconde porzioni 8 lungo il profilo interno 32.
Preferibilmente, inoltre, le prime porzioni 7 del profilo interno 32 sono sostanzialmente sagomate a ?V? e sono dotate di un primo tratto inclinato 71 da cui si sviluppa la seconda pedata 51, e di un secondo tratto inclinato 72 da cui si sviluppa la seconda alzata 52 del corrispondente secondo gradino 5.
Similmente, inoltre, anche le seconde porzioni 8 del profilo interno 32 sono preferibilmente sagomate sostanzialmente in forma di una pluralit? di ?V? disposte in successione tra loro con un terzo dente 6 che si sviluppa a partire da ciascuna ?V?. In particolare, ciascuna ?V? di tali seconde porzioni 8 ? dotata di un terzo tratto inclinato 81 da cui si sviluppa la terza pedata 61, e di un quarto tratto inclinato 82 da cui si sviluppa la terza alzata 62 del corrispondente terzo gradino 6. Vantaggiosamente, inoltre, ciascuna delle suddette ?V? delle prime e delle seconde porzioni 7, 8 del profilo interno 32 sono disposte con la punta della V rivolta verso il centro della faccia operativa 3, cos? come illustrato in figura 4. Come indicato in precedenza, il disco di macinazione 1 oggetto del presente trovato ? destinato ad essere impiegato in una macchina 100 per macinare chicchi caff? ed in particolare ? destinato ad essere montato in tale macchina 100, preferibilmente mediante viti di fissaggio. Allo scopo, il disco di macinazione 1 ? vantaggiosamente dotato di fori di fissaggio 9, sviluppantisi a partire dalla faccia operativa 3 in modo passante attraverso il corpo discoidale 2, preferibilmente parallelamente all?asse di rotazione X, e destinati ad alloggiare le viti di fissaggio del disco di macinazione 1 alla macchina 100.
Forma oggetto del presente trovato anche una macchina 100 per macinare chicchi di caff?, comprendete una struttura di supporto 102 destinata ad andare in appoggio su di un piano di lavoro.
La macchina 100 comprende inoltre un motore 103, ad esempio un motore elettrico, supportato dalla struttura di supporto 102 e comprende mezzi di trasmissione 104 collegati al motore 103 per essere portati in rotazione attorno ad un asse di rotazione X.
Secondo il trovato, la macchina 100 comprende inoltre una testa di macinazione 105 comprendente un primo disco di macinazione 106 supportato dalla struttura di supporto 102, ed un secondo disco di macinazione 107 collegato ai mezzi di trasmissione 104 per essere trascinato in rotazione attorno all?asse di rotazione X.
In accordo con l?idea alla base del presente trovato, almeno uno tra il primo ed il secondo disco di macinazione 106, 107 della macchina 100 in oggetto ? un disco di macinazione 1 del tipo sopra descritto e del quale, per semplicit? espositiva si adotter? la medesima nomenclatura di riferimento.
Preferibilmente, inoltre, entrambi i dischi di macinazione 106, 107 della macchina 100 sono del tipo sopra descritto e sono installati nella macchina 100 con le rispettive facce operative 3 rivolte una verso l?altra, sostanzialmente parallele tra loro e distanziate da una fenditura di lavoro.
In particolare, sia nel caso in cui il disco di macinazione 1 ? installato nella macchina 100 come primo disco di macinazione 106, sia nel caso in cui ? installato come secondo disco di macinazione 107, tale disco di macinazione 1 ? disposto con il suo asse di rotazione X che coincide sostanzialmente con l?asse di rotazione X dei mezzi di trasmissione 104, nel seguito quindi si far? riferimento ad un unico asse di rotazione X coincidente sia con l?asse di rotazione del disco di macinazione 1, sia con l?asse di rotazione dei mezzi di trasmissione 104.
Pi? in dettaglio, in accordo con la forma realizzativa preferenziale illustrata nell?allegata figura 3, la testa di macinazione 105 della macchina 100 comprende almeno un corpo fisso 112, meccanicamente montato sulla struttura di supporto 2 e portante fissato il primo disco di macinazione 106. Pi? in dettaglio, il primo disco di macinazione 106 ? vantaggiosamente fissato al corpo fisso 112 mediante viti di fissaggio inserite nei fori di fissaggio 9, ed il particolare ? disposto con la sua faccia operativa 3 sostanzialmente perpendicolare all?asse di rotazione X e rivolata verso il motore 103.
Inoltre, i mezzi di trasmissione 104 comprendono almeno un albero di trasmissione 109, sviluppantesi sostanzialmente lungo l?asse di rotazione X tra una prima estremit? calettata sul motore 103 ed una seconda estremit? alla quale ? fissato il secondo disco di macinazione 107.
In accordo con la forma realizzativa preferenziale illustrata in figura 3, la macchina 100 comprende inoltre un elemento di supporto 111 del secondo disco di macinazione 107, calettato alla seconda estremit? dell?albero di trasmissione 109 e portante rigidamente montato il secondo disco di macinazione 107. In particolare, il suddetto elemento di supporto 111 si sviluppa radialmente rispetto all?asse di rotazione X ed ? dotato di una faccia principale sostanzialmente perpendicolare all?asse di rotazione X medesimo e rivolta in verso opposto rispetto al motore 103. Vantaggiosamente, inoltre, a partire dalla suddetta faccia principale dell?elemento di supporto 111 ? ricavata una sede di alloggiamento del secondo disco di macinazione 107, il quale ? alloggiato al suo interno con la propria faccia operativa 3 rivolta in verso opposto rispetto al motore 103.
Vantaggiosamente, inoltre, il secondo disco di macinazione 107 ? fissato all?elemento di supporto 111 mediante viti di fissaggio inserite nei fori di fissaggio 9.
In accordo con la forma realizzativa preferenziale illustrata nelle allegate figure 1 e 2, la struttura di supporto 2 comprende un corpo a piedistallo 121 dotato di una base di appoggio 122, preferibilmente piana e destinata andare in appoggio su un piano di lavoro, e di una gamba di sostegno 123 sostanzialmente verticale che si estende in aggetto dalla base di appoggio 122.
Vantaggiosamente, inoltre, la struttura di supporto 102 comprende un primo corpo tubolare 124, montato sul corpo a piedistallo 121 e definente un primo volume di alloggiamento sviluppantesi sostanzialmente lungo l?asse di rotazione X ed in cui ? disposto il motore 103. Vantaggiosamente, inoltre, la struttura di supporto 102 comprende un secondo corpo tubolare 125, anch?esso montato sul corpo a piedistallo 121 e definente un secondo volume di alloggiamento, sviluppantesi lungo l?asse di rotazione X ed in cui ? disposta la testa di macinazione 105. In particolare, i suddetti due corpi tubolari 124, 125 sono sostanzialmente disposti in successione tra loro con la gamba di sostegno 123 tra loro interposta.
Come indicato in precedenza, la macchina 100 comprende preferibilmente un corpo fisso 112 portante montato il primo disco di macinazione 106. Tale corpo fisso 112 ? vantaggiosamente alloggiato in modo scorrevole all?interno del secondo corpo tubolare 125, ed in particolare ? suscettibile di scorrere lungo l?asse di rotazione X. Pi? in dettaglio, il corpo fisso 112 ? preferibilmente di forma cilindrica, sostanzialmente controsagomato rispetto al secondo del volume di alloggiamento del secondo corpo tubolare 125. Inoltre, il corpo fisso 112 si sviluppa principalmente lungo l?asse di rotazione X tra una prima porzione estremale, rivolta verso il motore 103 ed una seconda porzione estremale rivolta in verso opposto. Preferibilmente, inoltre, il primo disco di macinazione 106 ? fissato alla suddetta prima porzione estremale, come indicato in precedenza. Il corpo fisso 112 cos? realizzato e portante montato il primo disco di macinazione 106 ? suscettibile di scorrere all?interno del secondo volume di alloggiamento lungo l?asse di rotazione X per movimentare il primo disco di macinazione 106 tra una posizione prossimale ed una posizione distale al secondo disco di macinazione 107. Allo scopo, la macchina 1 ? vantaggiosamente dotata di una ghiera di regolazione 113 meccanicamente collegata al secondo corpo tubolare 125 per avvitamento, preferibilmente in corrispondenza di una sua porzione terminale, distale rispetto alla gamba di sostegno 123 della struttura di supporto 2.
La suddetta ghiera di regolazione 113 ? inoltre meccanicamente collegata al corpo fisso 112 ed ? suscettibile di movimentare quest?ultimo lungo l?asse di rotazione X mediante un suo azionamento in avvitamento o svitamento rispetto al secondo corpo tubolare 125 della struttura di supporto 102.
Vantaggiosamente, la macchina 100 comprende inoltre mezzi di alimentazione 114 dei chicchi di caff?, quali ad esempio una tramoggia, i quali sono montati sulla struttura di supporto 102, in particolare in corrispondenza del secondo corpo tubolare 125 e preferibilmente in corrispondenza della sua porzione estremale distale dalla gamba di sostegno 123.
Vantaggiosamente, inoltre, la macchina 100 in oggetto comprende almeno una coclea di trasporto 115 dei chicchi di caff?, la quale ? atta a trasportare i chicchi di caff? verso la fenditura di lavoro tra le due facce operative 3 del primo e il secondo disco di macinazione 106, 107. Pi? in dettaglio, la suddetta coclea di trasporto 115 si estende principalmente lungo l?asse di rotazione X e preferibilmente ? dotata di almeno una porzione disposta inferiormente ai mezzi di alimentazione 114, al fine di ricevere da questi ultimi i chicchi di caff?.
Vantaggiosamente, inoltre, la coclea di trasporto 115 ? montata sull?albero di trasmissione 109 e si estende coassialmente ad esso lungo l?asse di rotazione X. Pi? in dettaglio, l?albero di trasmissione 109 e la coclea di trasporto 115 sono preferibilmente realizzati in corpo unico, con la coclea di trasporto 115 che si estende a partire dall?elemento di supporto 111 del secondo disco di macinazione 107. In questo modo, quindi, la coclea di trasporto 115 ? portata in rotazione dai mezzi di trasmissione 4 attorno all?asse di rotazione X per movimentare i chicchi di caff?.
Come indicato in precedenza, il primo e il secondo disco di macinazione 106, 107 sono provvisti di un foro centrale in cui ? inserita la coclea di trasporto 115, al fine di consentire vantaggiosamente l?ingresso dei chicchi di caff? in una fenditura di lavoro.
Vantaggiosamente, anche il corpo fisso 112 ? provvisto di un foro assiale sviluppantesi lungo l?asse di rotazione X e nel quale ? alloggiata la coclea di trasporto 115. Vantaggiosamente, inoltre nel corpo fisso 112 ? ricavato anche un foro radiale, sviluppantesi tra i mezzi di alimentazione 114 e il suddetto foro assiale al fine di consentire ai chicchi di caff? di cadere per gravit? dalla tramoggia fino in corrispondenza della coclea di trasporto 115, che quindi li movimenta verso la fenditura di lavoro.
Operativamente, i dischi di macinazione 106, 107 della testa di macinazione 105 sono atti a cooperare tra loro per macinare i chicchi di caff? ruotando uno rispetto all?altro nel verso di rotazione V1 e trascinando i chicchi di caff? radialmente all?asse di rotazione X, con la granulometria di tali chicchi che diminuisce allontanandosi dall?asse di rotazione X medesimo per mezzo dell?azione dei primi, secondi e terzi gradini 4, 5, 6.
In corrispondenza del perimetro circolare esterno dei due dischi di macinazione 106, 107, i chicchi di caff? sono quindi ridotti in polvere, la quale ? suscettibile di uscire dalla fenditura di lavoro e cadere per gravit?.
Vantaggiosamente, la macchina 100 in oggetto comprende inoltre mezzi dosatori 116 montati sulla struttura di supporto 2 inferiormente alla testa di macinazione 105, cos? come illustrato nelle allegate figure 1 e 2. In particolare, i suddetti mezzi dosatori 116 sono atti a raccogliere la polvere di caff? in uscita dalla testa di macinazione 105 e a rilasciarne una dose prefissata all?interno di una coppa porta filtro.
In particolare, la macchina 1 in oggetto ? vantaggiosamente dotata di una forcella 117 sviluppantesi in aggetto dalla gamba di sostegno 123 in una posizione sottostante i mezzi dosatori 116. La suddetta forcella 117 ? quindi atta a trattenere la coppa porta filtro durante l?erogazione della dose di polvere di caff? da parte dei mezzi dosatori 116.
Nel seguito ? descritto anche un metodo di regolazione della macchina 100 per macinare chicchi di caff? oggetto del presente trovato e vantaggiosamente comprendente la suddetta ghiera di regolazione 113, atta a regolare la posizione relativa del primo disco di macinazione 106 rispetto al secondo disco di macinazione 107.
Come riportato sopra, la ghiera di regolazione 113 ? posta a collegamento scorrevole tra la struttura di supporto 102 della macchina 100 ed il primo disco di macinazione 106, preferibilmente come indicato sopra.
Il metodo di regolazione in oggetto prevede sostanzialmente una fase di selezione della distanza del primo disco di macinazione 106 dal secondo disco di macinazione 107 mediante la ghiera di regolazione 113.
In particolare, la suddetta fase di selezione avviene mediante avvitamento o svitamento della ghiera di regolazione 113 rispetto alla struttura di supporto 102. Pi? in dettaglio, avvitando la ghiera di regolazione 113 alla struttura di supporto 102 si avvicina il primo disco di macinazione 106 al secondo disco di macinazione 107. Diversamente, svitando la ghiera di regolazione 113 dalla struttura di supporto 102 si allontana il primo disco di macinazione 106 dal secondo disco di macinazione 107.
Vantaggiosamente, quindi, nella suddetta fase di selezione ? possibile selezionare la granulometria della polvere di caff? che si desidera ottenere. In particolare, portando i due dischi di macinazione ad una distanza relativa tra loro (misurata lungo l?asse di rotazione X) pari a circa 100 micron ? possibile ottenere una polvere di caff? idonea per la preparazione del caff? turco, ovvero dotata di una granulometria pari a circa 100 micron.
Inoltre, agendo sulla ghiera di regolazione 113 ? possibile allontanare i due dischi di macinazione 106, 107 per portarli ad una distanza relativa tra loro (misurata lungo l?asse di rotazione X) compresa tra 100 micron e 400 micron e preferibilmente pari a circa 300 micron, alla quale ? possibile ottenere una polvere di caff? idonea per la preparazione del caff? espresso, ovvero dotata di una granulometria compresa tra 100 micron e 400 micron e preferibilmente pari a circa 300 micron.
Inoltre, agendo ulteriormente sulla ghiera di regolazione 113 ? possibile allontanare ulteriormente i due dischi di macinazione 106, 107 per portarli ad una distanza relativa tra loro (misurata lungo l?asse di rotazione X) superiore a 400 micron e preferibilmente di circa 600 micron, alla quale ? possibile ottenere una polvere di caff? idonea per la preparazione del caff? filtro, ovvero dotata di una granulometria superiore a 400 micron e preferibilmente di circa 600 micron. In altre parole, la macchina 100 portante installato almeno un disco di macinazione 1 del tipo sopra descritto ? in grado di realizzare diverse granulometrie della polvere di caff? semplicemente variando la distanza relativa tra i suoi dischi di macinazione 106, 107 senza la necessit? di variare dischi di macinazione, ovvero senza la necessit? di smontare i dischi di macinazione 106, 107 dalla struttura di supporto 102 per sostituirli con altri dischi di forma differente.
Infatti, la particolare geometria dei primi secondi e terzi gradini 4, 5, 6 permette di ottenere in modo ottimale polvere di caff? anche a diverse distanze relative dei due dischi di macinazione 1. In particolare, i secondi gradini 5 eseguono un primo taglio grossolano dei chicchi di caff? che impattano contro la loro seconda alzata 52 realizzando granelli di caff?. Vantaggiosamente, i terzi gradini 6, in numero molto maggiore rispetto ai secondi gradini 5, eseguono un secondo taglio dei granelli di caff? che impattano contro la loro terza alzata 62, realizzando una polvere grossolana di caff?. Vantaggiosamente, inoltre, i primi gradini 4, rivolti in verso opposto rispetto al verso di rotazione V1 schiacciano la polvere grossolana con la loro prima pedata 41 realizzando la polvere di caff? della granulometria desiderata.
I dischi di macinazione 1 e la macchina 100 cos? concepiti raggiungono pertanto gli scopi prefissati.

Claims (9)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Disco di macinazione dotato di un corpo discoidale (2) suscettibile di ruotare rispetto ad un contrapposto disco di macinazione con rotazione relativa in un verso di rotazione (V1) attorno ad un asse di rotazione (X) e dotato di almeno una faccia operativa (3) atta a cooperare con la faccia operativa (3) di detto contrapposto disco di macinazione per macinare chicchi di caff?; detta faccia operativa (3) comprendendo: ? una pluralit? di primi gradini (4) esterni, sviluppantisi tra il bordo periferico esterno (31) di detta faccia operativa (3) ed un profilo interno (32) di detta faccia operativa (3) e dotati di almeno una prima pedata (41) e di almeno una prima alzata (42) sostanzialmente orientata in verso opposto a detto verso di rotazione (V1); ? una pluralit? di secondi gradini (5), sviluppantisi internamente rispetto a detti primi gradini (4), a partire da detto profilo interno (32) verso detto asse di rotazione (X), e dotati di almeno una seconda pedata (51) e di almeno una seconda alzata (52) orientata in verso concorde a detto verso di rotazione (V1); detto disco di macinazione essendo caratterizzato dal fatto che detta faccia operativa (3) comprende almeno una pluralit? di terzi gradini (6), i quali ? si sviluppano internamente rispetto a detti primi gradini (4), a partire da detto profilo interno (32) verso detto asse di rotazione (X); ? sono dotati di almeno una terza pedata (61) e di almeno una terza alzata (62) orientata in verso concorde a detto verso di rotazione (V1) e rispettivamente dotate di estensioni minori rispetto a dette seconda pedata e seconda alzata (51, 52); ? sono organizzati in gruppi di due o pi? terzi gradini (6); detti secondi gradini (5) essendo circonferenzialmente interposti tra i gruppi di detti terzi gradini (6).
  2. 2. Disco di macinazione secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti secondi gradini (5) sono in numero minore rispetto a detti terzi gradini (6).
  3. 3. Disco di macinazione secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che detti primi di gradini (4) sono in numero almeno pari alla somma del numero di detti secondi gradini (5) e di detti terzi gradini (6).
  4. 4. Disco di macinazione secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la seconda pedata (51) e la seconda alzata (52) di detti secondi gradini (5) sono rispettivamente dotate di estensioni maggiori rispetto alla prima pedata (41) e alla prima alzata (42) di detti primi gradini (4).
  5. 5. Disco di macinazione secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che la seconda pedata (51) di detti secondi gradini (5) ? dotata di un?estensione pari all?estensione delle prime pedate (41) di due o pi? detti primi gradini (4).
  6. 6. Disco di macinazione secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che ciascun detto primo gradino (4) comprende inoltre almeno una prima superficie di calata (43) per collegare la sua prima pedata (41) con la prima alzata (42) di un primo gradino (4) contiguo.
  7. 7. Disco di macinazione secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto profilo interno (32) comprende prime porzioni (7) da cui si sviluppano detti secondi gradini (5) e seconde porzioni (8) da cui si sviluppano i gruppi di detti terzi gradini (6); dette prime porzioni (7) e dette seconde porzioni (8) essendo circonferenzialmente intervallate tra loro lungo detto profilo interno (32).
  8. 8. Disco di macinazione secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che le prime porzioni (7) di detto profilo interno (32) sono sostanzialmente sagomate a ?V? e sono dotate di: ? un primo tratto inclinato (71) da cui si sviluppa la seconda pedata (51) del corrispondente detto secondo gradino (5); ? un secondo tratto inclinato (72) da cui si sviluppa la seconda alzata (52) del corrispondente detto secondo gradino (5); e dal fatto che le seconde porzioni (8) di detto profilo interno (32) sono sostanzialmente sagomate in forma di una pluralit? di ?V? disposte in successione tra loro, ciascuna delle quali ? dotata di: ? un terzo tratto inclinato (81) da cui si sviluppa la terza pedata (61) di un corrispondente detto terzo gradino (6); ? un quarto tratto inclinato (82) da cui si sviluppa la terza alzata (62) di un corrispondente detto terzo gradino (6).
  9. 9. Macchina per macinare chicchi di caff? comprendete: ? una struttura di supporto (102) destinata ad andare in appoggio su di un piano di lavoro; ? un motore (103) supportato da detta struttura di supporto (102); ? mezzi di trasmissione (104) collegati a detto motore (103) per essere portati in rotazione attorno ad un asse di rotazione (X); ? una testa di macinazione (105) comprendente: - un primo disco di macinazione (106) supportato da detta struttura di supporto (102), ed - un secondo disco di macinazione (107) collegato a detti mezzi di trasmissione (104) per essere trascinato in rotazione attorno a detto asse di rotazione (X); detta macchina per macinare chicchi di caff? essendo caratterizzata dal fatto che almeno uno tra detti primo e secondo disco di macinazione (106, 107) ? realizzato secondo la rivendicazione 1.
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