IT201900020090A1 - Cavatappi con leva di puntellamento e metodo di estrazione di un tappo - Google Patents

Cavatappi con leva di puntellamento e metodo di estrazione di un tappo Download PDF

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IT201900020090A1
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IT
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IT102019000020090A
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Daniele Farfalli
Piero Claudio Burato
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Daniele Farfalli
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    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B67OPENING, CLOSING OR CLEANING BOTTLES, JARS OR SIMILAR CONTAINERS; LIQUID HANDLING
    • B67BAPPLYING CLOSURE MEMBERS TO BOTTLES JARS, OR SIMILAR CONTAINERS; OPENING CLOSED CONTAINERS
    • B67B7/00Hand- or power-operated devices for opening closed containers
    • B67B7/02Hand- or power-operated devices for opening closed containers for removing stoppers
    • B67B7/04Cork-screws
    • B67B7/0417Cork-screws with supporting means for assisting the pulling action
    • B67B7/0423Cork-screws with supporting means for assisting the pulling action of wine-waiter, i.e. sommelier type
    • B67B7/0429Cork-screws with supporting means for assisting the pulling action of wine-waiter, i.e. sommelier type having means for varying the effective lever arm length

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Description

DESCRIZIONE del brevetto per invenzione
Avente per titolo:
CAVATAPPI CON LEVA DI PUNTELLAMENTO E METODO DI ESTRAZIONE DI UN TAPPO
DESCRIZIONE
Campo tecnico
La presente invenzione riguarda un cavatappi con leva di puntellamento e relativo metodo di estrazione secondo le caratteristiche della parte precaratterizzante delle rispettive rivendicazioni.
Tecnica anteriore
Nel campo della realizzazione di cavatappi atti alla estrazione di tappi di sughero, silicone o materiali similari dal collo di bottiglie, particolare rilevanza hanno i cavatappi di tipo tascabile a serramanico, eventualmente dotati di lama di taglio della capsula di copertura della parte terminale del collo della bottiglia e/o eventualmente dotati di elementi di estrazione di tappi a corona.
Cavatappi di questo tipo sono noti in una notevole varietà di forme e configurazioni. Sono note soluzioni a singola leva di puntellamento e soluzioni a doppia leva di puntellamento.
Le soluzioni a singola leva di puntellamento prevedono il ricorso ad una leva molto lunga la quale è dotata di due coppie di denti di appoggio disposti in posizioni diverse lungo l’estensione in lunghezza della leva, in modo tale che una prima serie di denti serve per la prima parte della fase di estrazione del tappo dal collo della bottiglia e una seconda serie di denti serve per la seconda parte della fase di estrazione del tappo dal collo della bottiglia, quando la prima fase è terminata e la posizione della prima serie di denti non consente di completare l’estrazione.
Fra le tante configurazioni è noto il cavatappi FR2689115 che prevede nella leva di puntellamento di appoggio al collo della bottiglia, invece di una singola leva di puntellamento, una leva articolata in braccio ed avambraccio, in cui nel braccio è previsto internamente un gancio per levare i tappi a corona e sopra questo un dente di appoggio e puntellamento collo bottiglia per una prima estrazione del tappo e, con imperniamento di estremità, una seconda leva o avambraccio di prolunga con un secondo dente di appoggio per puntellamento di completamento dell'estrazione del tappo. Questa soluzione è adatta per l'estrazione con l'ausilio della vite o spirale a succhiello di tappi dalle bottiglie, anche quando essi sono parzialmente estratti tramite l'azione con la prima leva, per facilitarne il completamento dell'estrazione, appunto tramite la seconda leva apribile.
Tra le varie configurazioni è nota anche quella divulgata in WO2005068348, a nome del medesimo richiedente, nel quale si descrive un cavatappi a doppia leva di puntellamento, associata ad una vite di estrazione del turacciolo, in cui la doppia leva di puntellamento presenta una prima leva di base imperniata al manico del cavatappi, ed una seconda leva di prolunga per il puntellamento imperniata all'estremità della prima leva di base, ed in cui la seconda leva di prolunga per puntellamento presenta internamente due denti di appoggio di puntellamento, uno di estremità ed uno più arretrato.
Problemi della tecnica anteriore
Le soluzioni a singola leva di puntellamento con due coppie di denti di appoggio hanno un primo svantaggio dato dal fatto che necessariamente l’estrazione del tappo dal collo della bottiglia richiede lo svolgimento di due fasi separate, in quanto la prima fase non è in grado di completare l’estrazione per la ridotta distanza tra la prima serie di denti di appoggio e la base della vite di estrazione mentre, ricorrendo solo alla seconda serie di denti, non si è in grado di avviare l’estrazione del tappo perché la distanza tra la seconda serie di denti di appoggio e la base della vite di estrazione è eccessiva. Ulteriormente tali soluzioni sono costruttivamente più complesse e costose oltre che poco efficienti essendo presenti anche rischi di perdita dell’appoggio dei denti sul collo della bottiglia durante le fasi di estrazione del tappo.
I dispositivi cavatappi a doppia leva di puntellamento con un dente di appoggio principale sul braccio ed un dente di appoggio secondario sull’avambraccio sono soggette ad una usura del dente di appoggio principale a causa dell'appendice di fissaggio della seconda leva o braccio, la quale appendice, nella fase iniziale dell'operazione di estrazione entra in contatto con il bordo della bottiglia tentando di trascinare verso l'esterno il dente di appoggio principale. Questo avviene a causa del fatto che durante l'estrazione, per un'uscita verticale del tappo, la leva di puntellamento deve per forza inclinarsi a partire da una condizione iniziale di parallelismo con la vite di estrazione, con conseguente usura del dente di appoggio principale.
La soluzione divulgata in WO2005068348, pur risolvendo almeno parzialmente i problemi della tecnica anteriore, presenta essa stessa degli inconvenienti per il fatto che, durante le operazioni di estrazione del tappo, l’incernieramento tra le due leve è soggetto ad un gioco che può comportare anche la perdita dell’appoggio durante la fase di applicazione della forza di estrazione del tappo.
Scopo dell’invenzione
Lo scopo della presente invenzione è quello di fornire un cavatappi a singola leva di puntellamento e un metodo di estrazione, in cui la leva associata ad una vite di estrazione del tappo dal collo della bottiglia, che sia in grado di compiere il processo di estrazione in una singola fase senza la necessità di spostare la leva di puntellamento su diverse posizioni. Ulteriormente, scopo dell’invenzione è di consentire l’estrazione del tappo in un unico movimento di estrazione senza che sia necessario svolgere l’operazione in due fasi distinte che prevedono di interrompere l’estrazione del tappo dopo una prima fase di estrazione per riposizionare il cavatappi al limite della escursione massima della prima fase di estrazione, al fine di proseguire con una seconda sottofase di estrazione, come avviene nei cavatappi tradizionali a doppia leva o a singola leva, ma dotati di doppia serie di denti di appoggio sul collo della bottiglia.
Concetto dell’invenzione
Lo scopo viene raggiunto con le caratteristiche della rivendicazione principale. Le sottorivendicazioni rappresentano soluzioni vantaggiose.
Effetti vantaggiosi dell’invenzione
La soluzione in conformità con la presente invenzione, attraverso il notevole apporto creativo il cui effetto costituisce un immediato e non trascurabile progresso tecnico, presenta diversi vantaggi.
Innanzitutto si riduce il rischio di perdita dell’appoggio della leva di puntellamento durante la fase di applicazione della forza di estrazione del tappo.
Inoltre, pur mantenendo una soluzione complessivamente di costo contenuto, si aumentano affidabilità della operazione di estrazione e durata del cavatappi il quale risulta vantaggiosamente meno soggetto ad usura.
Ulteriormente, si aumenta la versatilità del cavatappi e la affidabilità della operazione di estrazione.
Descrizione dei disegni
Viene di seguito descritta una soluzione realizzativa con riferimento ai disegni allegati da considerarsi come esempio non limitativo della presente invenzione in cui:
Fig. 1 rappresenta una vista schematica laterale del cavatappi realizzato in conformità con la presente invenzione in condizione di chiusura completa.
Fig. 2 rappresenta una vista schematica prospettica del cavatappi realizzato in conformità con la presente invenzione in condizione di parziale apertura.
Fig.3 rappresenta una vista schematica del cavatappi di Fig.1 in condizione aperta. Fig.4 rappresenta una vista schematica del cavatappi di Fig.2 in condizione aperta. Fig. 5 rappresenta una vista schematica del cavatappi di Fig. 1 in una delle condizioni di utilizzo.
Fig. 6 rappresenta una vista schematica del cavatappi di Fig. 1 in una ulteriore delle condizioni di utilizzo.
Fig. 7 rappresenta una vista schematica del cavatappi di Fig. 2 in una delle condizioni di utilizzo.
Fig. 8 rappresenta una vista schematica del cavatappi di Fig. 2 in una condizione di predisposizione della fase di estrazione del tappo.
Fig. 9, Fig. 10, Fig. 11, Fig. 12, Fig. 13, Fig. 14 rappresentano viste schematiche del cavatappi di Fig.8 durante lo svolgimento delle fasi di estrazione del tappo.
Fig.15 è una vista del cavatappi inventivo in cui si sono rimossi alcuni componenti per lasciare vedere la disposizione interna.
Fig.16 è una vista di un particolare dell’assieme di un elemento di estensione e relativa vite di estrazione del cavatappi inventivo.
Descrizione dell’invenzione
Facendo riferimento alle figure (Fig. 1, Fig. 2, Fig. 3, Fig. 4, Fig. 5, Fig. 6, Fig. 7) il cavatappi (1), secondo la presente invenzione, comprende una leva (2) che è applicata su un corpo (29) del cavatappi (1) ed una vite di estrazione (5) anch’essa applicata su un corpo (29) del cavatappi (1). Il corpo (29) comprende una testa (13) ed un manico (4) o impugnatura avente conformazione oblunga, in cui la testa (13) costituisce un prolungamento della conformazione oblunga del manico (4) o impugnatura.
La leva (2) è incernierata sulla testa (13) in corrispondenza di un rispettivo incernieramento (9), il quale consente una rotazione della leva (2) rispetto al manico (4) sia per chiusura a serramanico della leva (2) stessa in una condizione di prossimità con il manico (4), sia per consentire una rotazione reciproca tra la leva (2) e il manico (4) durante la fase di estrazione (Fig.8, Fig.9, Fig.10, Fig.11, Fig.12, Fig.13, Fig.14) di un tappo (21) dal collo di una bottiglia (22). La leva (2) ha una conformazione oblunga delimitata da una prima estremità (25) dotata di denti (10) di puntellamento e da una seconda estremità (26) in corrispondenza della quale è presente l’incernieramento (9). I denti (10) di puntellamento comprendono un primo dente (11) ed un secondo dente (12). I denti (10) di puntellamento, durante la fase di estrazione del tappo dalla bottiglia, sono posizionati (Fig.1, Fig.2, Fig.3, Fig.4, Fig.5, Fig.6, Fig. 7) sulla leva (2) in corrispondenza del lato della leva (2) che è rivolto verso la vite di estrazione (5). La leva (2) è conformata (Fig.2, Fig.4) con sezione essenzialmente a “U”, in cui i lati terminali della conformazione a “U” costituiscono un primo fianco (19) e un secondo fianco (20) essenzialmente paralleli, su ciascuno dei quali è ricavato un rispettivo dente dei denti (10) di puntellamento. In particolare sul primo fianco (19) è ricavato il primo dente (11) e sul secondo fianco (20) è ricavato il secondo dente (12), in modo tale che il primo dente (11) e il secondo dente (12) formano una coppia di denti (10) di puntellamento reciprocamente paralleli. I denti (10, 11, 12) servono per ingaggiamento (Fig.8, Fig.9, Fig.10, Fig.11, Fig.12, Fig.13, Fig.14) del cavatappi (1) sul bordo (23) del collo della bottiglia (22) durante le fasi di estrazione del tappo (21). La conformazione a “U” della leva (2) consente una riduzione degli ingombri quando il cavatappi (1) deve essere riposto, in quanto la leva (2) può essere così ripiegata sul corpo (29) accogliendo una porzione dello stesso entro la cavità definita dalla conformazione a “U”.
Il cavatappi (1) potrà essere privo oppure potrà essere dotato di ulteriori elementi accessori da considerarsi opzionali ed ininfluenti ai fini della presente invenzione, come ad esempio una lama (28), coltellini o altri attrezzi di taglio come ad esempio rotelline, di tipo estraibili dal manico (4), per la rimozione del rivestimento del collo della bottiglia secondo tecnica nota.
Il cavatappi (1) potrà essere privo oppure potrà essere dotato di ulteriori elementi accessori da considerarsi opzionali ed ininfluenti ai fini della presente invenzione, come ad esempio tradizionali ganci (17) di apertura per tappi a corona. Ovviamente sono possibili molteplici forme di realizzazione dei ganci (17) di apertura per tappi a corona che potranno anche assumere la conformazione di un uncino di apertura disposto sulla leva (2) oppure sul manico (4).
La conformazione della vite di estrazione (5) potrà essere realizzata secondo tecnica nota. La vite di estrazione (5) ha una conformazione oblunga che si sviluppa lungo un rispettivo asse della vite (32).
La vite di estrazione (5) non è fissata direttamente al corpo (29) del cavatappi (1) ma è fissata al corpo (29) del cavatappi (1) con interposizione di un elemento di estensione (3) secondo una configurazione in cui:
- l’elemento di estensione (3) è fissato in modo girevole al corpo (29) in un primo punto di fulcro (8) che consente una rotazione dell’elemento di estensione (3) rispetto al corpo (29). In particolare l’elemento di estensione (3) è fissato al corpo (29) in corrispondenza della testa (13) in una posizione che si trova tra l’incernieramento (9) della leva (2) e il manico (4).
- la vite di estrazione (5) è fissata in modo girevole all’elemento di estensione (3) in un secondo punto di fulcro (7) che consente una rotazione della vite di estrazione (5) rispetto all’elemento di estensione (3).
L’elemento di estensione (3) si sviluppa in lunghezza secondo un asse (33) dell’elemento di estensione, corrispondente all’asse passante per primo punto di fulcro (8) e secondo punto di fulcro (7). Nella forma di realizzazione illustrata (Fig.4) il primo punto di fulcro (8) è posizionato su una protrusione (15) della testa (13) in cui la protrusione (15) sporge rispetto al corpo (29) in modo tale da creare un disallineamento tra l’asse (30) del corpo del cavatappi (1) e l’asse di collegamento tra l’incernieramento (9) e il primo fulcro (8).
In corrispondenza del primo punto di fulcro (8) di fissaggio girevole sul corpo (29), l’elemento di estensione (3) è dotato di una rispettiva estremità terminale appiattita dell’elemento di estensione (3) in cui tale estremità si infila entro un corrispondente spazio libero (18) di inserzione ricavato nella testa (13) del corpo (29), in modo tale che tale estremità terminale appiattita è inserita nello spazio libero (18) che ne guida il movimento durante la rotazione attorno al primo punto di fulcro (8), ottenuto mediante un primo perno passante attraverso una coppia di fori ricavati nella testa (13) e un foro ricavato sulla estremità terminale appiattita dell’elemento di estensione (3). Sarà evidente che è possibile ricorrere anche ad una configurazione opposta a quella descritta, senza uscire dall’ambito della presente invenzione, in cui la estremità terminale dell’elemento di estensione (3) è dotato di una prima forcella entro la quale si inserisce una porzione della testa (13) per realizzare il fissaggio nel primo punto di fulcro (8).
In corrispondenza del secondo punto di fulcro (7) di fissaggio girevole sull’elemento di estensione (3), la vite di estrazione (5) è dotata di una estremità terminale della vite a sezione appiattita, in cui tale estremità si infila entro una corrispondente sede (14) di inserzione ricavata nell’elemento di estensione (3), in modo tale che tale estremità terminale appiattita è inserita nella sede (14) che ne guida il movimento durante la rotazione attorno al secondo punto di fulcro (7) ottenuto mediante un secondo perno passante attraverso una coppia di fori ricavati nell’elemento di estensione (3) e un foro ricavato sulla estremità terminale appiattita della vite di estrazione (5). Sarà evidente che è possibile ricorrere anche ad una configurazione opposta a quella descritta, senza uscire dall’ambito della presente invenzione, in cui la estremità terminale della vite di estrazione (5) è dotata di una seconda forcella entro la quale si inserisce una porzione dell’elemento di estensione (3) per realizzare il fissaggio nel secondo punto di fulcro (7). Vantaggiosamente, la presenza dell’elemento di estensione (3) e dei due punti di fulcro (7, 8) consente di ottenere differenti configurazioni di posizione della vite di estrazione (5) comprendenti:
- una prima configurazione (Fig.3, Fig.4, Fig.5, Fig.8, Fig.9, Fig.10) di posizione della vite di estrazione (5) è relativa ad una prima sottofase del procedimento di estrazione che si svolge per l’estrazione della prima porzione di tappo (21) inserito nel collo della bottiglia (22), avviando l’estrazione dello stesso dalla posizione iniziale con il tappo completamente inserito entro il collo della bottiglia, sollevando il manico (4) agendo su di esso, mantenendo la leva (2) in condizione di ingaggiamento con i denti (10) poggianti sul bordo (23) del collo della bottiglia; - una seconda configurazione (Fig. 6, Fig. 7, Fig. 11, Fig. 12, Fig. 13, Fig. 14) di posizione della vite di estrazione (5) è relativa ad una seconda sottofase del procedimento di estrazione che si svolge per l’estrazione della seconda porzione di tappo (21) inserito nel collo della bottiglia (22), continuando l’estrazione dello stesso dalla posizione limite di intervento della prima configurazione, sempre in una condizione in cui si mantiene la leva (2) in condizione di ingaggiamento con i medesimi denti (10) della prima configurazione poggianti sul bordo (23) del collo della bottiglia.
Grazie alla configurazione descritta, si consente l’estrazione del tappo (21) in un unico movimento di estrazione senza che sia necessario svolgere l’operazione in due fasi distinte, che prevedono di interrompere l’estrazione del tappo dopo una prima sottofase di estrazione per riposizionare il cavatappi al limite della escursione massima della prima sottofase di estrazione, al fine di proseguire con una seconda sottofase di estrazione, come avviene nei cavatappi tradizionali a doppia leva o a singola leva, ma dotati di doppia serie di denti di appoggio sul collo della bottiglia.
Nella prima configurazione (Fig. 3, Fig. 4, Fig. 5, Fig. 8, Fig. 9, Fig. 10) di posizione della vite di estrazione (5), la vite di estrazione (5) e l’elemento di estensione (3) sono reciprocamente posizionati in modo tale che l’asse della vite (32) è parallelo, preferibilmente ma non necessariamente allineato, rispetto all’asse (33) dell’elemento di estensione, cioè tale che l’asse della vite (32) forma un primo angolo (A) rispetto all’asse (33) dell’elemento di estensione in cui il primo angolo (A) assume un primo valore il quale è pari a circa 180°, potendo eventualmente assumere valori compresi tra 170° e 190°, senza uscire dall’ambito della presente invenzione.
Nella seconda configurazione (Fig. 6, Fig. 7, Fig. 11, Fig. 12, Fig. 13, Fig. 14) di posizione della vite di estrazione (5), la vite di estrazione (5) e l’elemento di estensione (3) sono reciprocamente posizionati in modo tale che l’asse della vite (32) forma un primo angolo (A) rispetto all’asse (33) dell’elemento di estensione, in cui il primo angolo (A) assume un secondo valore inferiore rispetto al primo valore del primo angolo (A) nella prima configurazione, ad esempio compresi tra 80° e 170°.
In pratica, l'estrazione avviene nella prima sottofase (Fig.3, Fig.4, Fig.5, Fig.8, Fig.9, Fig.10), per approssimativamente la prima metà del tappo (21), secondo una configurazione e con rapporti di forza simili a quelli di un cavatappi del tipo tradizionale a doppia leva. La prima sottofase avviene applicando (Fig.9, Fig.10) una forza di apertura (27) sul manico (4) del corpo (29). In tal caso, la vite di estrazione (5) e la leva (2) lavorano in reciproca sinergia mediante rotazione della vite di estrazione (5) sul primo fulcro (8) e rotazione della leva (2) sul rispettivo incernieramento (9), in cui primo fulcro (8) e incernieramento (9) sono distanziati (Fig.3) di una prima distanza (D1). In tale fase l’asse dell’elemento di estensione (33) si mantiene parallelo, preferibilmente allineato, rispetto all’asse della vite (32), in modo tale che l’elemento di estensione (3) e la vite di estrazione (5) ruotano insieme come un corpo unico attorno al primo fulcro (8). In questo caso il movimento di rotazione avviene coinvolgendo una rotazione dell’assieme di elemento di estensione (3) e vite di estrazione (5) che ruotano insieme rispetto al corpo (29) ed anche una rotazione reciproca tra il corpo (29) e la leva (2) rispetto all’incernieramento (9) con un aumento progressivo (Fig. 8, Fig. 9) di un secondo angolo (B) compreso tra l’asse del corpo (29), che viene sollevato, e l’asse l’elemento di estensione (33), che in questa fase si mantiene parallelo, preferibilmente allineato, rispetto all’asse della vite (32).
Automaticamente e in modo continuo senza interruzione della azione di estrazione del tappo (21), si passa dalla prima sottofase alla seconda sottofase. Il passaggio avviene automaticamente quando, a seguito della descritta rotazione congiunta di elemento di estensione (3) e vite di estrazione (5), una prima superficie di riscontro (16) presente sul corpo (29) del cavatappi entra in contatto con una rispettiva seconda superficie di riscontro (24) presente sull’elemento di estensione (3). A seguito della entrata in reciproco contatto delle due superfici di riscontro (16, 24), la rotazione dell’assieme di elemento di estensione (3) e vite di estrazione (5) attorno al primo fulcro (8) viene bloccata. Tale posizione di bloccaggio della prima fase di rotazione, corrispondente alla fine della prima sottofase di estrazione, è definita dalla inclinazione della seconda superficie di riscontro (24) presente sull’elemento di estensione (3) rispetto all’asse dell’elemento di estensione (33). Preferibilmente la posizione di bloccaggio della prima fase di rotazione è definita in modo tale che, in tale posizione, l’asse dell’elemento di estensione (33) forma un secondo angolo (B) di approssimativamente 90° rispetto all’asse del corpo (30) del cavatappi (1). In generale l’asse dell’elemento di estensione (33) potrà formare un secondo angolo (B) di con valori compresi tra 80° e 100° rispetto all’asse del corpo (30) del cavatappi (1) senza uscire dall’ambito della presente invenzione, anche in funzione della forma del corpo (29).
Procedendo (Fig. 6) con l’estrazione, cioè mantenendo l’applicazione della forza di apertura (27), con la rotazione attorno al primo fulcro (8) bloccata dalla condizione di interferenza reciproca tra prima superficie di riscontro (16) e seconda superficie di riscontro (24), dal momento che la rotazione attorno al primo fulcro (8) è bloccata, comincia ad attuarsi una rotazione della sola vite di estrazione (5) attorno al secondo fulcro (7) mentre l’elemento di estensione (3) rimane fermo nella posizione di bloccaggio definita dalla interferenza reciproca delle due superfici di riscontro (16, 24). In questo caso cambia anche la relazione di forza applicata in quanto, preferibilmente il secondo fulcro (7) e l’incernieramento (9) sono distanziati (Fig.5, Fig.6) di una seconda distanza (D2) maggiore della prima distanza (D1) tra primo fulcro (8) e incernieramento (9). Cambia, cioè, il rapporto di leveraggio, avendo, quindi, un effetto di moltiplica della leva più favorevole per l’estrazione della parte finale del tappo (21) ottenendo anche una accelerazione dell'estrazione per il completamento della seconda parte del tappo (21). In tale fase, l’asse dell’elemento di estensione (33) rimane fisso rispetto al corpo (29) mentre l’asse della vite di estrazione (5), a seguito della progressiva rotazione attorno al secondo fulcro (7), viene progressivamente inclinato man mano che procede l’estrazione, in modo che cambia il primo angolo (A) formato tra l’asse della vite (32) e l’asse (33) dell’elemento di estensione mentre, contemporaneamente aumenta ulteriormente il valore dell’angolo compreso tra l’asse del corpo (29), che viene sollevato, e l’asse della vite (32) che in questa fase, a sua volta, si inclina rispetto all’asse dell’elemento di estensione (33). Vantaggiosamente, si ottiene l’estrazione del tappo (21) con un unico movimento ininterrotto di estrazione avendo anche un ulteriore vantaggio aggiuntivo che, come si vede in modo evidente dalle figure (Fig.8, Fig.9, Fig.10, Fig.11, Fig.12, Fig.13, Fig.14) riguarda il fatto che l'estrazione del tappo (21) dal collo della bottiglia (22) avviene, soprattutto nella seconda sottofase di estrazione (Fig. 11, Fig. 12, Fig. 13, Fig. 14), perfettamente in verticale in modo che l’asse del tappo è allineato all’asse della vite di estrazione, così da evitare la rottura del tappo, oltre che a permettere una più agevole stappatura. Ciò è dovuto al fatto che la seconda sottofase di stappatura si sviluppa verso l'interno, cioè con una progressiva riduzione del primo angolo (A) formato tra l’asse della vite (32) e l’asse (33) dell’elemento di estensione mentre, contemporaneamente aumenta ulteriormente il valore dell’angolo compreso tra l’asse del corpo (29), che viene sollevato, e l’asse della vite (32) che in questa fase, a sua volta, si inclina rispetto all’asse dell’elemento di estensione (33) assumendo una posizione in cui l’asse della vite (32) rimane parallelo all’asse del tappo grazie alla rotazione consentita dal secondo fulcro (7).
Vantaggiosamente, grazie all’incernieramento (9), il movimento di estrazione avviene secondo una condizione in cui l’asse (30) della leva rimane essenzialmente fisso rispetto alla bottiglia e al punto di ingaggiamento dei denti (10) sul collo della bottiglia, favorendo la stabilità del puntellamento.
Un primo mezzo elastico (6), ad esempio in forma (Fig. 15) di una barra elastica sagomata, agisce sull’assieme di vite di estrazione e elemento di estensione, in modo tale da contrastare una libera rotazione dell’assieme per mantenere stabilmente l’assieme in posizione rispetto al corpo ed evitare che l’assieme oscilli liberamente, ad esempio durante le fasi preliminari di preparazione del cavatappi o dopo la conclusione della estrazione. Il primo mezzo elastico agisce, ad esempio, tra un incavo di incastro ricavato internamente alla impugnatura e un perno dell’incernieramento (9).
Un secondo mezzo elastico (34), ad esempio in forma di una piccola molla (Fig. 16) a compressione può essere presente nell’assieme di elemento di estensione e relativa vite di estrazione per tenere in posizione la vite di estrazione rispetto all’elemento di estensione, in modo che la vite di estrazione non sia libera di oscillare rispetto all’elemento di estensione.
Vantaggiosamente, l’azione di azionamento esercitata per l’estrazione agisce anche come forza per il mantenimento della prima configurazione di estrazione, impedendo che la rotazione attorno al secondo punto di fulcro (7) si inneschi prima del raggiungimento della posizione di bloccaggio della rotazione attorno al primo punto di fulcro (8). Infatti, la forza di azionamento esercitata sull’impugnatura si traduce in una forza di trazione che agisce sulla vite di estrazione secondo una direzione allineata con l’elemento di estensione, contribuendo al mantenimento della condizione di allineamento dei rispettivi assi.
In definitiva la presente invenzione di riferisce a un cavatappi (1) per estrazione di un tappo (21) da un collo di una bottiglia (22), comprendente (Fig.1, Fig.2, Fig.4):
- un corpo (29) dotato di un manico (4) di impugnatura e di una testa (13) terminale supportata dal manico (4);
- una leva (2) di puntellamento dotata di almeno una coppia di denti (10) per supporto di puntellamento su un bordo (23) del collo della bottiglia (22) e, ulteriormente, in cui la leva (2) è incernierata mediante un incernieramento (9) al corpo (29) in corrispondenza della testa (13);
- una vite (5) di estrazione del tappo (21) per inserimento mediante avvitamento entro il volume del tappo (21), in cui la vite (5) ha uno sviluppo longitudinale spiraliforme;
- un primo fulcro (8) per accoppiamento girevole della vite (5) di estrazione al corpo (29) in corrispondenza della testa (13), il primo fulcro (8) essendo posizionato in una posizione della testa (13) distanziata rispetto all’incernieramento (9) e posizionata tra l’incernieramento (9) e il manico (4).
Il cavatappi (1) comprende ulteriormente un elemento di estensione (3) costituente una interfaccia di fissaggio della vite (5) di estrazione rispetto al primo fulcro (8) secondo una configurazione in cui l’elemento di estensione (3) è accoppiato al corpo (29) in corrispondenza del primo fulcro (8) e la vite di estrazione (5) è accoppiata girevolmente all’elemento di estensione (3) mediante un secondo fulcro (7), l’assieme di elemento di estensione (3) e vite di estrazione (5) essendo dotato di due fulcri (7, 8), cioè primo fulcro (8) e secondo fulcro (7), disposti uno di seguito all’altro.
Grazie alla conformazione descritta, il cavatappi (1) è configurabile tra due configurazioni di estrazione del tappo (21) aventi differenti valori di angolazione di un primo angolo (A) il quale è l’angolo formato tra un asse dell’elemento di estensione (33) congiungente primo fulcro (8) e secondo fulcro (7) e un asse della vite (32), il quale è l’asse dello sviluppo longitudinale spiraliforme della vite (5), in cui:
- una prima configurazione (Fig. 3, Fig. 4, Fig. 5, Fig. 8, Fig. 9, Fig. 10), per una corrispondente prima sottofase di estrazione del tappo, è caratterizzata da un valore del primo angolo (A) compreso tra 170° e 190°, preferibilmente pari a circa 180°;
- una seconda configurazione (Fig. 6, Fig. 7, Fig. 11, Fig. 12, Fig. 13, Fig. 14) per una corrispondente seconda sottofase di estrazione del tappo è caratterizzata da valori del primo angolo (A) inferiori rispetto al valore del primo angolo (A) della prima configurazione di estrazione.
La seconda configurazione di estrazione è caratterizzata da valori del primo angolo (A) compresi tra 80° e 170°.
Nella prima configurazione di estrazione, durante la corrispondente prima sottofase di estrazione del tappo, il primo angolo (A) mantiene un valore fisso per rotazione dell’assieme di elemento di estensione (3) e vite di estrazione (5) attorno al primo fulcro (8).
Nella seconda configurazione di estrazione, durante la corrispondente seconda sottofase di estrazione del tappo, il primo angolo (A) assume valori progressivamente minori al progredire della seconda sottofase di estrazione del tappo per rotazione della vite di estrazione (5) rispetto all’elemento di estensione (3) attorno al secondo fulcro (7).
Nella prima configurazione di estrazione, durante la corrispondente prima sottofase di estrazione del tappo, un secondo angolo (B) formato tra l’asse dell’elemento di estensione (33) e un asse di sviluppo longitudinale del corpo (30) del cavatappi (1) è compreso tra 15° e 100°.
Nella seconda configurazione di estrazione, durante la corrispondente seconda sottofase di estrazione del tappo, il secondo angolo (B) è compreso tra 80° e 100°.
Nella prima configurazione di estrazione, durante la corrispondente prima sottofase di estrazione del tappo, il secondo angolo (B) assume valori progressivamente minori al progredire della prima sottofase di estrazione del tappo, per rotazione dell’elemento di estensione (3) rispetto al corpo (29) del cavatappi (1) attorno al primo fulcro (8).
Nella seconda configurazione di estrazione, durante la corrispondente seconda sottofase di estrazione del tappo, il secondo angolo (B) mantiene un valore fisso in assenza di rotazione dell’elemento di estensione (3) rispetto al primo fulcro (8) e con rotazione della vite di estrazione (5) attorno al secondo fulcro (7).
Il corpo (29) comprende una prima superficie di riscontro (16) posizionata vicino al primo fulcro (8) e l’elemento di estensione (3) comprende una seconda superficie di riscontro (24) disposte secondo una configurazione, in cui una condizione di contatto reciproco tra la prima superficie di riscontro (16) e la seconda superficie di riscontro (24) costituisce una condizione di bloccaggio dell’accoppiamento girevole del primo fulcro (8) tra vite (5) di estrazione e corpo (29). Nella prima configurazione per la corrispondente prima sottofase di estrazione del tappo, la prima superficie di riscontro (16) e la seconda superficie di riscontro (24) non sono in condizione di contatto reciproco con conseguente condizione di libera rotazione dell’accoppiamento girevole del primo fulcro (8) tra vite (5) di estrazione e corpo (29). Nella seconda configurazione per la corrispondente seconda sottofase di estrazione del tappo, la prima superficie di riscontro (16) e la seconda superficie di riscontro (24) sono in condizione di contatto reciproco con conseguente condizione di bloccaggio di rotazione dell’accoppiamento girevole del primo fulcro (8) tra vite (5) di estrazione e corpo (29).
La presente invenzione si riferisce anche ad un metodo di estrazione di un tappo (21) da un collo di una bottiglia (22) per mezzo di un cavatappi (1) di estrazione, in cui il cavatappi (1) comprende:
- un corpo (29) dotato di un manico (4) di impugnatura e di una testa (13) terminale supportata dal manico (4);
- una leva (2) di puntellamento dotata di almeno una coppia di denti (10) per supporto di puntellamento su un bordo (23) del collo della bottiglia (22) e ulteriormente in cui la leva (2) è incernierata mediante un incernieramento (9) al corpo (29) in corrispondenza della testa (13);
- una vite (5) di estrazione del tappo (21) per inserimento mediante avvitamento entro il volume del tappo (21), in cui la vite (5) ha uno sviluppo longitudinale spiraliforme;
- un primo fulcro (8) per accoppiamento girevole della vite (5) di estrazione al corpo (29) in corrispondenza della testa (13), il primo fulcro (8) essendo posizionato in una posizione della testa (13) distanziata rispetto all’incernieramento (9) e posizionata tra l’incernieramento (9) e il manico (4).
Il metodo comprende una fase di avvitamento della vite (5) di estrazione nel tappo (21) per inserimento della vite (5) entro il volume del tappo (21) e una fase di appoggio della leva (2) di puntellamento sul bordo (23) del collo della bottiglia (22) mediante appoggio della almeno una coppia di denti (10) sul bordo (23) del collo della bottiglia (22). La fase di estrazione è suddivisa in due sottofasi delle quali:
- una prima sottofase in cui l’estrazione avviene mediante una fase di rotazione di un assieme costituito dalla vite di estrazione (5) e un elemento di estensione (3) costituente una interfaccia di fissaggio della vite (5) di estrazione rispetto al primo fulcro (8) secondo una configurazione in cui l’elemento di estensione (3) è accoppiato al corpo (29) in corrispondenza del primo fulcro (8) e la vite di estrazione (5) è accoppiata girevolmente all’elemento di estensione (3) mediante un secondo fulcro (7), l’assieme di elemento di estensione (3) e vite di estrazione (5) essendo dotato di due fulcri (7, 8), cioè primo fulcro (8) e secondo fulcro (7) disposti uno di seguito all’altro, la prima sottofase avvenendo mediante rotazione dell’assieme di vite di estrazione (5) e elemento di estensione (3) attorno al primo fulcro (8) in assenza di rotazione della vite di estrazione (5) attorno al secondo fulcro (7);
- una seconda sottofase in cui l’estrazione avviene mediante una fase di rotazione della vite di estrazione (5) attorno al secondo fulcro (7) in assenza di rotazione dell’elemento di estensione (3) attorno al primo fulcro (8).
Il metodo di estrazione comprende una fase di bloccaggio della prima sottofase per avvio della seconda sottofase di estrazione, in cui la fase di bloccaggio avviene mediante interferenza tra le precedentemente descritte prima superficie di riscontro (16) del corpo (29) e seconda superficie di riscontro (24) dell’elemento di estensione (3).
Vantaggiosamente con il metodo descritto, la fase di estrazione, composta dalle due sotto fasi costituite da prima sotto fase di estrazione e seconda sotto fase di estrazione, avviene mediante movimento di sollevamento del manico (4) di impugnatura, in cui il movimento di sollevamento è continuo e senza interruzioni tra l’inizio della estrazione, il passaggio da prima sotto fase di estrazione a seconda sotto fase di estrazione, fine della estrazione.
La descrizione della presente invenzione è stata fatta con riferimento alle figure allegate in una forma di realizzazione preferita della stessa, ma è evidente che molte possibili alterazioni, modifiche e varianti saranno immediatamente chiare agli esperti del settore alla luce della precedente descrizione. Così, va sottolineato che l'invenzione non è limitata dalla descrizione precedente, ma include tutte quelle alterazioni, modifiche e varianti in conformità con le annesse rivendicazioni.
Nomenclatura utilizzata
Con riferimento ai numeri identificativi riportati nelle figure allegate, si è usata la seguente nomenclatura:
1. Cavatappi
2. Leva
3. Elemento di estensione
4. Manico
5. Vite di estrazione
6. Primo mezzo elastico
7. Secondo fulcro
8. Primo fulcro
9. Incernieramento
10. Denti
11. Primo dente
12. Secondo dente
13. Testa
14. Sede
15. Protrusione
16. Prima superficie di riscontro
17. Gancio di apertura per tappi a corona
18. Spazio libero
19. Primo fianco
20. Secondo fianco
21. Tappo ad inserzione
22. Bottiglia
23. Bordo
24. Seconda superficie di riscontro 25. Prima estremità
26. Seconda estremità
27. Forza di apertura
28. Lama
29. Corpo
30. Asse del corpo
31. Asse della leva
32. Asse della vite
33. Asse dell’elemento di estensione 34. Secondo mezzo elastico
A. Primo angolo
B. Secondo angolo
D1. Prima distanza
D2. Seconda distanza

Claims (24)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Cavatappi (1) per estrazione di un tappo (21) da un collo di una bottiglia (22), comprendente: - un corpo (29) dotato di un manico (4) di impugnatura e di una testa (13) terminale supportata dal manico (4); - una leva (2) di puntellamento dotata di almeno una coppia di denti (10) per supporto di puntellamento su un bordo (23) del collo della bottiglia (22) e ulteriormente in cui la leva (2) è incernierata mediante un incernieramento (9) al corpo (29) in corrispondenza della testa (13); - una vite (5) di estrazione per estrazione del tappo (21) per inserimento mediante avvitamento entro il volume del tappo (21) in cui la vite (5) ha uno sviluppo longitudinale spiraliforme; - un primo fulcro (8) per accoppiamento girevole della vite (5) di estrazione al corpo (29) in corrispondenza della testa (13), il primo fulcro (8) essendo posizionato in una posizione della testa (13) distanziata rispetto all’incernieramento (9) e posizionata tra l’incernieramento (9) e il manico (4); caratterizzato dal fatto che comprende ulteriormente un elemento di estensione (3) costituente una interfaccia di fissaggio della vite (5) di estrazione rispetto al primo fulcro (8) secondo una configurazione in cui l’elemento di estensione (3) è accoppiato al corpo (29) in corrispondenza del primo fulcro (8) e la vite di estrazione (5) è accoppiata girevolmente all’elemento di estensione (3) mediante un secondo fulcro (7), l’assieme di elemento di estensione (3) e vite di estrazione (5) essendo dotato di due fulcri (7, 8), cioè primo fulcro (8) e secondo fulcro (7) disposti uno di seguito all’altro.
  2. 2. Cavatappi (1) secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che è configurabile tra due configurazioni di estrazione del tappo (21) aventi differenti valori di angolazione di un primo angolo (A), il quale è l’angolo formato tra un asse dell’elemento di estensione (33) congiungente primo fulcro (8) e secondo fulcro (7) e un asse della vite (32) il quale è l’asse dello sviluppo longitudinale spiraliforme della vite (5), in cui: - una prima configurazione di estrazione per una corrispondente prima sottofase di estrazione del tappo è caratterizzata da un valore del primo angolo (A) compreso tra 170° e 190°, preferibilmente pari a circa 180°; - una seconda configurazione di estrazione per una corrispondente seconda sottofase di estrazione del tappo è caratterizzata da valori del primo angolo (A) inferiori rispetto al valore del primo angolo (A) della prima configurazione di estrazione.
  3. 3. Cavatappi (1) secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che la seconda configurazione di estrazione è caratterizzata da valori del primo angolo (A) compresi tra 80° e 170°.
  4. 4. Cavatappi (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 2 a 3, caratterizzato dal fatto che nella prima configurazione di estrazione, durante la corrispondente prima sottofase di estrazione del tappo, il primo angolo (A) ha un valore fisso per rotazione dell’assieme di elemento di estensione (3) e vite di estrazione (5) attorno al primo fulcro (8).
  5. 5. Cavatappi (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 2 a 4, caratterizzato dal fatto che nella seconda configurazione di estrazione, durante la corrispondente seconda sottofase di estrazione del tappo, il primo angolo (A) ha valori progressivamente minori al progredire della seconda sottofase di estrazione del tappo per rotazione della vite di estrazione (5) rispetto all’elemento di estensione (3) attorno al secondo fulcro (7).
  6. 6. Cavatappi (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 2 a 5, caratterizzato dal fatto che nella prima configurazione di estrazione, durante la corrispondente prima sottofase di estrazione del tappo, un secondo angolo (B) formato tra l’asse dell’elemento di estensione (33) e un asse di sviluppo longitudinale del corpo (30) del cavatappi (1) è compreso tra 15° e 100°.
  7. 7. Cavatappi (1) secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che nella seconda configurazione di estrazione, durante la corrispondente seconda sottofase di estrazione del tappo, il secondo angolo (B) è compreso tra 80° e 100°.
  8. 8. Cavatappi (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 6 a 7, caratterizzato dal fatto che nella prima configurazione di estrazione, durante la corrispondente prima sottofase di estrazione del tappo, il secondo angolo (B) assume valori progressivamente minori al progredire della prima sottofase di estrazione del tappo per rotazione dell’elemento di estensione (3) rispetto al corpo (29) del cavatappi (1) attorno al primo fulcro (8).
  9. 9. Cavatappi (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 6 a 8, caratterizzato dal fatto che nella seconda configurazione di estrazione, durante la corrispondente seconda sottofase di estrazione del tappo, il secondo angolo (B) ha un valore fisso in assenza di rotazione dell’elemento di estensione (3) rispetto al primo fulcro (8) e con rotazione della vite di estrazione (5) attorno al secondo fulcro (7).
  10. 10. Cavatappi (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il corpo (29) comprende una prima superficie di riscontro (16) posizionata vicino al primo fulcro (8) e l’elemento di estensione (3) comprende una seconda superficie di riscontro (24) disposte secondo una configurazione, in cui una condizione di contatto reciproco tra la prima superficie di riscontro (16) e la seconda superficie di riscontro (24) costituisce una condizione di bloccaggio dell’accoppiamento girevole del primo fulcro (8) tra vite (5) di estrazione e corpo (29).
  11. 11. Cavatappi (1) secondo la rivendicazione 10 e secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che nella prima configurazione di estrazione per la corrispondente prima sottofase di estrazione del tappo, la prima superficie di riscontro (16) e la seconda superficie di riscontro (24) non sono in condizione di contatto reciproco, con conseguente condizione di libera rotazione dell’accoppiamento girevole del primo fulcro (8) tra vite (5) di estrazione e corpo (29).
  12. 12. Cavatappi (1) secondo la rivendicazione 10 e secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che nella seconda configurazione di estrazione per la corrispondente seconda sottofase di estrazione del tappo, la prima superficie di riscontro (16) e la seconda superficie di riscontro (24) sono in condizione di contatto reciproco con conseguente condizione di bloccaggio di rotazione dell’accoppiamento girevole del primo fulcro (8) tra vite (5) di estrazione e corpo (29).
  13. 13. Metodo di estrazione di un tappo (21) da un collo di una bottiglia (22) per mezzo di un cavatappi (1) di estrazione, in cui il cavatappi (1) comprende: - un corpo (29) dotato di un manico (4) di impugnatura e di una testa (13) terminale supportata dal manico (4); - una leva (2) di puntellamento dotata di almeno una coppia di denti (10) per supporto di puntellamento su un bordo (23) del collo della bottiglia (22) e ulteriormente in cui la leva (2) è incernierata, mediante un incernieramento (9) al corpo (29), in corrispondenza della testa (13); - una vite (5) per estrazione del tappo (21) per inserimento, mediante avvitamento entro il volume del tappo (21), in cui la vite (5) ha uno sviluppo longitudinale spiraliforme; - un primo fulcro (8) per accoppiamento girevole della vite (5) di estrazione al corpo (29) in corrispondenza della testa (13), il primo fulcro (8) essendo posizionato in una posizione della testa (13), distanziata rispetto all’incernieramento (9) e posizionata tra l’incernieramento (9) e il manico (4); il metodo comprendente una fase di avvitamento della vite (5) di estrazione nel tappo (21) per inserimento della vite (5) entro il volume del tappo (21) e una fase di appoggio della leva (2) di puntellamento sul bordo (23) del collo della bottiglia (22) mediante appoggio della almeno una coppia di denti (10) sul bordo (23) del collo della bottiglia (22), il metodo essendo caratterizzato dal fatto che la fase di estrazione è suddivisa in due sottofasi delle quali: - una prima sottofase di estrazione in cui l’estrazione avviene mediante una fase di rotazione di un assieme costituito dalla vite di estrazione (5) e un elemento di estensione (3) costituente una interfaccia di fissaggio della vite (5) di estrazione rispetto al primo fulcro (8), secondo una configurazione in cui l’elemento di estensione (3) è accoppiato al corpo (29) in corrispondenza del primo fulcro (8) e la vite di estrazione (5) è accoppiata girevolmente all’elemento di estensione (3) mediante un secondo fulcro (7), l’assieme di elemento di estensione (3) e vite di estrazione (5) essendo dotato di due fulcri (7, 8), cioè primo fulcro (8) e secondo fulcro (7) disposti uno di seguito all’altro, la prima sottofase di estrazione avvenendo mediante rotazione dell’assieme di vite di estrazione (5) e elemento di estensione (3) attorno al primo fulcro (8) in assenza di rotazione della vite di estrazione (5) attorno al secondo fulcro (7); - una seconda sottofase di estrazione in cui l’estrazione avviene mediante una fase di rotazione della vite di estrazione (5) attorno al secondo fulcro (7), in assenza di rotazione dell’elemento di estensione (3) attorno al primo fulcro (8).
  14. 14. Metodo di estrazione di un tappo (21) secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che il cavatappi (1) è realizzato secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 1 a 12.
  15. 15. Metodo di estrazione di un tappo (21) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 13 a 14, caratterizzato dal fatto che la fase di estrazione, comprendente dette due sottofasi costituite da prima sottofase di estrazione e seconda sottofase di estrazione, avviene mediante movimento di sollevamento del manico (4) di impugnatura in cui il movimento di sollevamento è continuo e senza interruzioni tra l’inizio della estrazione, il passaggio da prima sottofase di estrazione a seconda sottofase di estrazione, fine della estrazione.
  16. 16. Metodo di estrazione di un tappo (21) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 13 a 15, caratterizzato dal fatto che comprende una fase di bloccaggio della prima sottofase di estrazione per avvio della seconda sottofase di estrazione in cui la fase di bloccaggio avviene mediante interferenza tra: - una prima superficie di riscontro (16) del corpo (29), in cui la prima superficie di riscontro (16) è posizionata vicino al primo fulcro (8); - una seconda superficie di riscontro (24) dell’elemento di estensione (3); prima superficie di riscontro (16) e seconda superficie di riscontro (24) essendo disposte secondo una configurazione in cui, a seguito della rotazione dell’assieme costituito da vite di estrazione (5) e elemento di estensione (3), si verifica una condizione di contatto reciproco tra la prima superficie di riscontro (16) e la seconda superficie di riscontro (24) corrispondente a detta fase di bloccaggio, che comporta una condizione di bloccaggio dell’accoppiamento girevole del primo fulcro (8) tra vite (5) di estrazione e corpo (29) per avvio della seconda sottofase di estrazione.
  17. 17. Metodo di estrazione di un tappo (21) secondo la rivendicazione 13 e secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detta configurabilità tra due configurazioni di estrazione del tappo (21) aventi differenti valori di angolazione del primo angolo (A), formato tra l’asse dell’elemento di estensione (33) congiungente primo fulcro (8) e secondo fulcro (7) e l’asse della vite (32), il quale è l’asse dello sviluppo longitudinale spiraliforme della vite (5), è associata a dette sottofasi di estrazione in modo tale che: - la prima sottofase di estrazione corrisponde a una disposizione di elementi del cavatappi, la quale è detta prima configurazione di estrazione, caratterizzata da un valore del primo angolo (A) compreso tra 170° e 190°, preferibilmente pari a circa 180°; - la seconda sottofase di estrazione corrisponde a una disposizione di elementi del cavatappi, la quale è detta seconda configurazione di estrazione caratterizzata da valori del primo angolo (A) inferiori rispetto al valore del primo angolo (A) della prima configurazione di estrazione.
  18. 18. Metodo di estrazione di un tappo (21) secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che la seconda sottofase di estrazione è caratterizzata da valori del primo angolo (A) compresi tra 80° e 170°.
  19. 19. Metodo di estrazione di un tappo (21) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 17 a 18, caratterizzato dal fatto che durante la prima sottofase di estrazione del tappo, il primo angolo (A) mantiene un valore fisso con corrispondente fase di rotazione dell’assieme di elemento di estensione (3) e vite di estrazione (5) attorno al primo fulcro (8).
  20. 20. Metodo di estrazione di un tappo (21) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 17 a 19, caratterizzato dal fatto che durante la seconda sottofase di estrazione del tappo, il primo angolo (A) ha valori progressivamente minori al progredire della seconda sottofase di estrazione del tappo con corrispondente fase di rotazione della vite di estrazione (5) rispetto all’elemento di estensione (3) attorno al secondo fulcro (7).
  21. 21. Metodo di estrazione di un tappo (21) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 17 a 20, caratterizzato dal fatto che durante la prima sottofase di estrazione del tappo, un secondo angolo (B), formato tra l’asse dell’elemento di estensione (33) e un asse di sviluppo longitudinale del corpo (30) del cavatappi, (1) è compreso tra 15° e 100°.
  22. 22. Metodo di estrazione di un tappo (21) secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che durante la seconda sottofase di estrazione del tappo, il secondo angolo (B) è compreso tra 80° e 100°.
  23. 23. Metodo di estrazione di un tappo (21) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 21 a 22, caratterizzato dal fatto che durante la prima sottofase di estrazione del tappo, il secondo angolo (B) assume valori progressivamente minori al progredire della prima sottofase di estrazione del tappo per rotazione dell’elemento di estensione (3) rispetto al corpo (29) del cavatappi (1) attorno al primo fulcro (8).
  24. 24. Metodo di estrazione di un tappo (21) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 21 a 23, caratterizzato dal fatto che durante la seconda sottofase di estrazione del tappo, il secondo angolo (B) mantiene un valore fisso in assenza di rotazione dell’elemento di estensione (3) rispetto al primo fulcro (8) e con rotazione della vite di estrazione (5) attorno al secondo fulcro (7).
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