ITUD20110204A1 - "cavatappi a doppia leva di puntellamento" - Google Patents

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ITUD20110204A1
ITUD20110204A1 IT000204A ITUD20110204A ITUD20110204A1 IT UD20110204 A1 ITUD20110204 A1 IT UD20110204A1 IT 000204 A IT000204 A IT 000204A IT UD20110204 A ITUD20110204 A IT UD20110204A IT UD20110204 A1 ITUD20110204 A1 IT UD20110204A1
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Daniele Farfalli
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Daniele Farfalli
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    • B67OPENING, CLOSING OR CLEANING BOTTLES, JARS OR SIMILAR CONTAINERS; LIQUID HANDLING
    • B67BAPPLYING CLOSURE MEMBERS TO BOTTLES JARS, OR SIMILAR CONTAINERS; OPENING CLOSED CONTAINERS
    • B67B7/00Hand- or power-operated devices for opening closed containers
    • B67B7/02Hand- or power-operated devices for opening closed containers for removing stoppers
    • B67B7/04Cork-screws
    • B67B7/0417Cork-screws with supporting means for assisting the pulling action
    • B67B7/0423Cork-screws with supporting means for assisting the pulling action of wine-waiter, i.e. sommelier type
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Description

CAVATAPPI A DOPPIA LEVA DI PUNTELLAMEN
DESCRIZIONE
Campo tecnico
La presente invenzione riguarda un cavatappi con doppia leva di puntellame secondo le caratteristiche della parte precaratterizzante della rivendicazione 1 .
Tecnica anteriore
Nel campo della realizzazione di cavatappi atti alla estrazione di tappi di sughero dal collo di bottiglie, particolare rilevanza hanno i cavatappi di tipo tascabile a serramanico, eventualmente dotati di lama di taglio della capsula di copertura della parte terminale del collo della bottiglia e/o eventualmente dotati di estremità di estrazione di tappi a corona.
Cavatappi di questo tipo sono noti in una notevole varietà di forme e configurazioni.
Fra le tante configurazioni à ̈ noto il cavatappi FR2689115 che prevede nella leva di puntellamento di appoggio al collo della bottiglia invece di una singola leva di puntellamento una leva articolata in braccio ed avambraccio in cui nel braccio à ̈ previsto internamente un gancio per levare i tappi a corona e sopra questo un dente di appoggio e puntellamento collo bottiglia per una prima estrazione del tappo e, con imperniamento di estremità, una seconda leva o avambraccio di prolunga con un secondo dente di appoggio per puntellamento di completamento dell'estrazione del tappo. Questa soluzione à ̈ adatta per l'estrazione con l'ausilio della vite o spirale a succhiello di tappi dalle bottiglie anche quando essi sono parzialmente estratti tramite l'azione con la prima leva per facilitarne il completamento dell'estrazione, appunto tramite la seconda leva apribile.
Tra le varie configurazioni à ̈ nota anche quella divulgata in W02005068348, a nome del medesimo richiedente, nel quale si descrive un cavatappi a doppia leva di puntellamento, associata ad una vite di estrazione del turacciolo, in cui la doppia leva di puntellamento presenta una prima leva di base imperniata al manico del cavatappi, ed una seconda leva di prolunga per il puntellamento imperniata all'estremità della prima leva di base, ed in cui la seconda leva di prolunga per puntellamento presenta internamente due denti di appoggio di puntellamento, uno di estremità ed uno più arretrato.
Problemi della tecnica anteriore
I dispositivi cavatappi del tipo tascabile a serramanico presentano diversi inconvenienti. In particolare le soluzioni a doppia leva di puntellamento con un dente di appoggio principale sul braccio ed un dente di appoggio secondario avambraccio sono soggette ad una usura del dente di appoggio principale a causa dell'appendice di fissaggio della seconda leva o braccio, la quale appendice, nella fase iniziale dell'operazione di estrazione entra in contatto con il bordo della bottiglia tentando di trascinare verso l'esterno il dente di appoggio principale. Questo avviene a causa del fatto che durante l'estrazione, per un'uscita verticale del tappo, la leva di puntellamento deve per forza inclinarsi a partire da una condizione iniziale di parallelismo con la vite di estrazione, con conseguente usura del dente di appoggio principale.
La soluzione divulgata in W02005068348, pur risolvendo almeno parzialmente i problemi della tecnica anteriore, presenta essa stessa degli inconvenienti per il fatto che, durante le operazioni di estrazione del tappo, l’incernieramento tra le due leve à ̈ soggetto ad un gioco che può comportare anche la perdita dell’appoggio durante la fase di applicazione della forza di estrazione del tappo.
Scopo dell’invenzione
Lo scopo della presente invenzione à ̈ quello di fornire un cavatappi a doppia leva di puntellamento, associata ad una vite di estrazione del turacciolo, in cui si limita il rischio che il gioco presente tra le due leve costituenti la doppia leva di puntellamento possa comportare la perdita dell’appoggio durante la fase di applicazione della forza di estrazione del tappo.
Ulteriore scopo à ̈ quello di aumentare la versatilità del cavatappi e la affidabilità della operazione di estrazione.
Concetto dell’invenzione
Lo scopo viene raggiunto con le caratteristiche della rivendicazione principale. Le sottorivendicazioni rappresentano soluzioni vantaggiose.
Effetti vantaggiosi dell’invenzione
La soluzione in conformità con la presente invenzione, attraverso il notevole apporto creativo il cui effetto costituisce un immediato e non trascurabile progresso tecnico, presenta diversi vantaggi.
Innanzitutto si evita che il gioco presente tra le due leve costituenti la doppia leva di puntellamento possa comportare la perdita dell’appoggio durante la fase di applicazione della forza di estrazione del tappo.
Inoltre, pur mantenendo una soluzione complessivamente di costo contenuto, si aumentano affidabilità della operazione di estrazione e durata del cavatappi il quale risulta vantaggiosamente meno soggetto ad usura.
Descrizione dei disegni
5 Viene di seguito descritta una soluzione realizzativa con riferimento ai disegni allegati da considerarsi come esempio non limitativo della presente invenzione in cui:
Fig. 1 rappresenta una vista schematica in esploso dei componenti del sistema a doppia leva del cavatappi realizzato in conformità con la presente invenzione.
Fig. 2 rappresenta una vista schematica in condizione di assemblaggio dei componenti 10 del sistema a doppia leva del cavatappi di Fig. 1 in una condizione di riposo.
Fig. 3 rappresenta una vista schematica in condizione di assemblaggio dei componenti del sistema a doppia leva del cavatappi di Fig. 1 in una condizione soggetta alla applicazione di una forza durante una fase di estrazione del tappo.
Fig. 4 rappresenta una vista schematica del cavatappi secondo la presente invenzione 15 in una condizione di riposo.
Fig. 5 rappresenta una vista schematica del cavatappi di Fig. 4 in una condizione soggetta alla applicazione di una forza durante una fase di estrazione del tappo.
Fig. 6 rappresenta una vista schematica prospettica in condizione di assemblaggio dei componenti del sistema a doppia leva del cavatappi di Fig. 1 in una condizione di riposo.
20 Fig. 7 rappresenta una vista schematica in condizione di assemblaggio dei componenti del sistema a doppia leva di una differente forma di realizzazione del cavatappi secondo la presente invenzione.
Descrizione dell’invenzione
Facendo riferimento alle figure (Fig. 1) il cavatappi secondo la presente invenzione 25 comprende una doppia leva costituita da una prima leva o avambraccio (2) e da una seconda leva o braccio (3) costituente una prolunga dell’estensione longitudinale della prima leva o avambraccio (2) che viene applicata (Fig. 4) su un manico (4) del cavatappi (1) in corrispondenza di un primo fulcro (7) di rotazione della prima leva (2) per chiusura a serramanico della doppia leva stessa. La prima leva o avambraccio (2) e la seconda leva o braccio (3) sono reciprocamente incernierate in corrispondenza di un secondo fulcro (8) di rotazione della seconda leva (3) rispetto alla prima leva (2). La prima leva (2) à ̈ dotata di un foro (10) per realizzare l’infulcramento della seconda leva (3) e tale foro (10) à ̈ posizionato sulla prima leva (2) in una posizione intermedia tra il primo fulcro (7) di rotazione della prima leva (2) e l’estremità opposta della prima leva (2) rispetto alla estremità di infulcramento sul manico (4). In pratica la prima leva (2) à ̈ dotata di una protrusione (15) che si protende longitudinalmente dalla prima leva (2) a partire dal foro (10) di incernieramento della seconda leva (3). La protrusione (15) comprende una prima superficie di riscontro (16) inclinata rispetto all’asse (17) dello sviluppo longitudinale della prima leva (2) di un angolo (18).
Sia il primo dente (12) che il secondo dente (11) di puntellamento durante la fase di estrazione del tappo dalla bottiglia sono posizionati (Fig. 1 , Fig. 2, Fig. 3, Fig. 4, Fig. 5) sulla seconda leva o braccio (3) in corrispondenza del lato rivolto verso la vite di estrazione (5).
La seconda leva (3) à ̈ conformata (Fig. 1 , Fig. 6) con sezione essenzialmente a “U†in cui i lati terminali della conformazione a “U†costituiscono il primo fianco (19) ed il secondo fianco (20) essenzialmente paralleli su ciascuno dei quali sono ricavati un primo dente (12) ed un secondo dente (11) di puntellamento, in modo da formare una coppia di primi denti (12) di puntellamento reciprocamente paralleli ed una seconda coppia di secondi denti (11) di puntellamento reciprocamente paralleli. Internamente alla gola (23) definita da detta conformazione in sezione essenzialmente a “U†, cioà ̈ in corrispondenza delle superfici interne alla conformazione a “U†, sono ricavate una coppia di sedi (14) reciprocamente affacciate in posizione intermedia tra la posizione di primo dente (12) e secondo dente (11). Con l’espressione “superfici interne alla conformazione a U†, ci si riferisce alla prima superficie interna (21) del primo fianco (19) e alla seconda superficie interna (22) del secondo fianco (20) che sono reciprocamente affacciate l’una all’altra.
Le sedi (14) sono atte ad ospitare corrispondenti ali (13) protrudentisi lateralmente da una lamella costituente un mezzo elastico (6). La lamella (6) ha una larghezza essenzialmente corrispondente alla larghezza della gola (23) della seconda leva (3) e si sviluppa in lunghezza per almeno un tratto dello sviluppo in lunghezza della seconda leva (3). Le ali (13) sono posizionate in posizione essenzialmente intermedia rispetto allo sviluppo in lunghezza della lamella (6) e la lamella (6) presenta le rispettive prima estremità (25) e seconda estremità (26) ripiegate a formare una condizione di appoggio con interferenza in cui la prima estremità (25) appoggia con interferenza sulla prima superficie di riscontro (16) della prima leva (2) e la seconda estremità (26) appoggia con interferenza sulla seconda superficie di riscontro (24) della seconda leva (3) che à ̈ la superficie di fondo della conformazione a “U†. Grazie al vincolo fornito dal fissaggio mediante le ali (13) in posizione intermedia rispetto allo sviluppo in lunghezza della lamella (6), e grazie alla presenza dei due vincoli in condizione di appoggio sulle opposte superfici di riscontro su prima leva (2) e seconda leva (3), la lamella (6) agisce come mezzo elastico opponentesi al movimento di ripiegatura (Fig. 3, Fig. 5) verso l’esterno della seconda leva (3) rispetto alla prima leva (2), e, quindi, fornisce una forza di richiamo (27) della seconda leva (3) che viene conseguentemente richiamata verso la vite di estrazione (5).
Tale forza di richiamo esercitata dalla lamella (6) facilita il mantenimento della condizione di contatto tra i denti (11 , 12) e il bordo della bottiglia evitando il trascinamento verso l'esterno del dente di appoggio. Vantaggiosamente, dal momento che sia il primo dente (12) che il secondo dente (11) di appoggio sono ricavati sulla seconda leva (3), l’azione di richiamo esercitata dalla lamella (6) per mantenere la condizione di contatto viene esplicata sia nel caso in cui la fase di estrazione del tappo dalla bottiglia coinvolga il primo dente (12) di appoggio o meglio la coppia di primi denti (12) di appoggio, sia nel caso in cui la fase di estrazione del tappo dalla bottiglia coinvolga il secondo dente (11) di appoggio o meglio la coppia di secondi denti (11) di appoggio.
La soluzione secondo l’invenzione, quindi, consente l’inclinazione reciproca di prima leva (2) e seconda leva (3) per facilitare l’estrazione del tappo, ma grazie alla forza esercitata dalla lamella (6) previene il rischio che i denti di appoggio possano scivolare dal bordo del collo della bottiglia.
Naturalmente il cavatappi (1) potrà essere dotato in corrispondenza del manico o in corrispondenza delle leve di estrazione anche di lama (28), coltellini o altri attrezzi di taglio come ad esempio rotelline, per la rimozione del rivestimento del collo della bottiglia secondo tecnica nota. Sul manico (4), in corrispondenza dell’estremità opposta rispetto alla estremità supportante la coppia di leve (2, 3) possono anche essere previsti tradizionali mezzi di apertura per tappi a corona. Ovviamente sono possibili molteplici forme di realizzazione dei mezzi di apertura dei tappi a corona che potranno anche assumere la conformazione di un uncino di apertura disposto esternamente sulla prima leva (2), esternamente essendo riferito al lato esterno della prima leva (2), cioà ̈ al lato della prima leva (2) opposto rispetto al lato della prima leva (2) che si affaccia verso la vite di estrazione (5).
La conformazione della vite di estrazione (5) potrà essere realizzata secondo tecnica nota.
In una differente forma di realizzazione (Fig. 7) meno preferita, il cavatappi (1) può comprendere anche una sola coppia di primi denti (12) di appoggio, anche tale soluzione beneficiando della azione della forza di richiamo della lamella (6) che previene il rischio che i denti di appoggio possano scivolare dal bordo del collo della bottiglia durante la fase di estrazione del tappo.
Tuttavia i maggiori vantaggi della presente invenzione si ottengono nel caso della presenza di primi denti (12) di appoggio e secondi denti (11) di appoggio in quanto, oltre alla precedentemente descritta funzione di mantenimento della presa sul bordo del collo della bottiglia durante la fase di estrazione, l’applicazione del meccanismo secondo la presente invenzione consente anche di ottenere un ulteriore vantaggio. Infatti durante la tipica fase di estrazione di un tappo dal collo di una bottiglia, inizialmente si ricorre ai primi denti (12) di appoggio che si trovano in posizione più vicina alla estremità di infulcramento della corrispondente leva. Dopo che à ̈ avvenuta una prima parziale estrazione del tappo mediante il ricorsi ai primi denti di appoggio (12), il proseguimento della fase di estrazione risulta difficoltoso mediante i primi denti stessi, in quanto il tappo parzialmente fuoriuscito dal collo della bottiglia causa un allontanamento del cavatappi nel suo complesso dal collo della bottiglia e i primi denti (12) non riescono più ad appoggiarsi correttamente sul collo della bottiglia per esercitare la propria funzione. Conseguentemente l’utilizzatore, mediante rotazione attorno al primo fulcro (7) porterà i secondi denti (11) in condizione di appoggio sul bordo della bottiglia che, essendo più lontani dal primo fulcro (7) rispetto ai primi denti (12), riescono a svolgere correttamente la funzione di appoggio sul collo della bottiglia quando il tappo à ̈ parzialmente estratto dal collo stesso ed impedisce il ricorso ai primi denti (12) precedentemente usati nella prima fase di estrazione. Nei dispositivi della tecnica anteriore, all’atto del passaggio dalla configurazione di utilizzo dei primi denti (12) a quella di utilizzo dei secondi denti (11) accade spesso che l’utilizzatore durante il posizionamento dei secondi denti (11) sul collo causi anche una rotazione attorno al secondo fulcro (8) della seconda leva o braccio (2) rispetto alla prima leva o avambraccio (2), effettuando, quindi, la seconda fase di estrazione del tappo in una condizione in cui la prima leva o avambraccio (2) à ̈ inclinata rispetto alla seconda leva o braccio (2) causando conseguentemente un avvicinamento (Fig. 3) dei primi denti (12) all’asse di estrazione del tappo o asse della bottiglia. Di conseguenza, utilizzando tale posizione delle due leve durante l'utilizzo dei secondi denti (11) il tappo, proseguendo la propria corsa verso l’alto durante l’estrazione, si trova in condizione di interferenza con i primi denti (12) i quali impediscono l’ottenimento della completa estrazione del tappo stesso. Mediante la soluzione inventiva, anche nel caso in cui l’utilizzatore, durante il posizionamento dei secondi denti (11) sul collo causasse una rotazione attorno al secondo fulcro (8) della seconda leva o braccio (2) rispetto alla prima leva o avambraccio (2) portandole, quindi (Fig. 3), in una condizione in cui la prima leva o avambraccio (2) à ̈ inclinata rispetto alla seconda leva o braccio (2), al momento in cui smette di agire sulle leve per il posizionamento dell’apribottiglie nella nuova posizione per impugnare la bottiglia e proseguire l’operazione di estrazione del tappo, l’azione della forza di richiamo della lamella (6) porta nuovamente seconda leva o braccio (2) e prima leva o avambraccio (2) nella condizione corretta di posizionamento reciproco in cui esse sono essenzialmente allineate di modo che i primi denti (12) non vadano ad interferire con il tappo durante la fase di estrazione che coinvolge l’utilizzo dei secondi denti (11) in condizione di appoggio sul collo della bottiglia.
In definitiva la presente invenzione si riferisce (Fig. 1 , Fig. 2, Fig. 3, Fig. 7) ad un cavatappi (1) comprendente una vite (5) di estrazione di un tappo da una bottiglia ed una doppia leva di puntellamento (2,3) costituita da una prima leva o avambraccio (2) e da una seconda leva o braccio (3) dotata di almeno una coppia di primi denti (12) di appoggio di puntellamento sul bordo del collo della bottiglia, in cui la prima leva o avambraccio (2) à ̈ imperniata al manico (4) del cavatappi (1) in corrispondenza di un primo punto di fulcro (7) e la seconda leva o braccio (3) à ̈ imperniata su fori (10) in corrispondenza di un secondo punto di fulcro (8) sull'estremità della prima leva (2) opposta rispetto alla estremità di imperniamento sul manico (4) ed in cui il cavatappi comprende una lamella (6) interposta tra prima leva e seconda leva (3), la lamella (6) costituente un mezzo elastico (6) esercitante una forza di richiamo opponentesi al movimento di ripiegatura verso l’esterno della seconda leva (3) rispetto alla prima leva (2). Esterno à ̈ riferito ad una direzione di piegatura della seconda leva (3) che à ̈ una direzione opposta rispetto al lato della seconda leva (3) rivolto verso la vite (5) di estrazione. La lamella (6) esercita (Fig. 3, Fig. 5, Fig. 7) una forza di richiamo (27) della seconda leva (3) che viene richiamata nella direzione verso la vite di estrazione (5). Preferibilmente la lamella (6) comprende (Fig. 1) ali (13) di fissaggio protrudentisi lateralmente esternamente, lateralmente essendo riferito allo sviluppo longitudinale della lamella (7). Le ali di fissaggio (13) sono atte ad inserirsi in corrispondenti sedi (14) di fissaggio ricavate sulla seconda leva (3).
Nella forma di realizzazione preferita della presente invenzione la seconda leva (3) à ̈ conformata (Fig. 1 , Fig. 6) con sezione essenzialmente a “U†in cui i lati terminali della conformazione a “U†costituiscono un primo fianco (19) ed un secondo fianco (20) essenzialmente paralleli su ciascuno dei quali à ̈ ricavato uno dei denti della almeno una coppia di primi denti (12) di appoggio. Internamente alla gola (23) definita dalla conformazione in sezione essenzialmente a “U†, cioà ̈ in corrispondenza delle superfici interne alla conformazione a “U†, sono ricavate le sedi (14) reciprocamente affacciate. Con l’espressione “superfici interne alla conformazione a U†, ci si riferisce alla prima superficie interna (21) del primo fianco (19) ed alla seconda superficie interna (22) del secondo fianco (20) che sono reciprocamente affacciate l’una all’altra.
La prima leva (2) à ̈ dotata (Fig. 1) di una protrusione (15) che si protende longitudinalmente dalla prima leva (2) rispetto ai fori (10) di incernieramento della seconda leva (3), tale protrusione (15) comprendente una prima superficie di riscontro (16) inclinata rispetto all’asse (17) dello sviluppo longitudinale della prima leva (2) di un angolo (18). Una prima estremità (25) della lamella (6) poggia in condizione di appoggio con interferenza sulla prima superficie di riscontro (16) che costituisce un primo punto di applicazione della forza di richiamo e preferibilmente la prima estremità (25) della lamella (6) à ̈ ripiegata verso la prima superficie di riscontro (16) con deviazione rispetto alla direzione di tangenza. Analogamente la seconda leva (3) comprende una seconda superficie di riscontro (24) posizionata in corrispondenza di una seconda estremità (26) della lamella (6) sul lato interno della seconda leva (3), interno essendo riferito alla superficie della seconda leva (3) rivolta verso la vite di estrazione (5). La seconda estremità (26) della lamella (6) poggia in condizione di appoggio con interferenza su tale seconda superficie di riscontro (24) che costituisce un secondo punto di applicazione della forza di richiamo e preferibilmente la seconda estremità (26) della lamella (6) à ̈ ripiegata verso la seconda superficie di riscontro (24) con deviazione rispetto alla direzione di tangenza.
Preferibilmente la lamella (6) à ̈ conformata (Fig. 1) essenzialmente a “V†. Il vertice della conformazione essenzialmente a “V†costituisce la prima estremità (25) della lamella (6) poggiante in condizione di appoggio con interferenza sulla prima superficie di riscontro (16), ed il vertice della conformazione essenzialmente a “V†comprendente un lato di raccordo tra i bracci della conformazione a V che costituisce la zona di contatto tra prima estremità (25) e prima superficie di riscontro (16). Le estremità dei bracci della conformazione essenzialmente a “V†costituiscono la seconda estremità (26) della lamella (6) poggiante in condizione di appoggio con interferenza sulla seconda superficie di riscontro (24). I bracci della conformazione essenzialmente a “V†hanno una larghezza definente lati di raccordo di estremità (29) costituenti la zona di contatto tra seconda estremità (26) e seconda superficie di riscontro (24). La conformazione a “V†della lamella (6) facilita il montaggio della lamella (6) stessa sulla seconda leva o braccio (3) in quanto la conformazione a “V†della lamella (6) consente, durante il montaggio, di deformare leggermente i bracci della conformazione a “V†per avvicinarli reciprocamente in modo da stringere la lamella e consentire l’inserimento delle ali di fissaggio (13) entro le corrispondenti sedi (14) di fissaggio ricavate sulla seconda leva (3). Ovviamente in caso di fissaggio di tipo differente, la lamella può avere anche una conformazione differente, ad esempio priva dei bracci costituendo a tutti gli effetti una lamina oblunga.
Oltre (Fig. 7) ai primi denti di puntellame (12) il cavatappi può comprendere (Fig. 3) anche una coppia di secondi denti (11) di puntellamento reciprocamente distanziati rispetto ai primi denti di puntellamento (12) lungo lo sviluppo longitudinale della seconda leva (3). In questo caso (Fig. 1) le sedi (14) di inserzione delle ali (13) della lamella sono posizionate in posizione essenzialmente intermedia rispetto alla posizione di primi denti di puntellamento (12) e secondi denti (11) di puntellamento.
Ulteriormente la seconda leva (3) può comprendere (Fig. 1 , Fig. 3) una contro battuta (30) limitante la rotazione della seconda leva (3) rispetto alla prima leva (2), la rotazione della seconda leva (3) essendo limitata dalla condizione di interferenza tra la contro battuta (30) ed una superficie di battuta corrispondente ricavata sul lato esterno della prima leva (2), esterno essendo riferito al lato opposto della seconda leva (2) rispetto al lato rivolto verso la vite di estrazione (5). La contro battuta (30) limita la rotazione della seconda leva (3) su un arco di rotazione massimo compreso tra 0 gradi e 70 gradi rispetto alla condizione di riposo definita dalla condizione di interferenza della estremità di ingaggiamento della prima leva (2) con la seconda leva (3). In pratica la posizione di riposo à ̈ definita dalla condizione di battuta della estremità della prima leva (2) sulla quale à ̈ ricavato l’infulcramento per la seconda leva (3), tale estremità andando a poggiare in condizione di battuta sulla seconda superficie di riscontro (24) della seconda leva (3).
La descrizione della presente invenzione à ̈ stata fatta con riferimento alle figure allegate in una forma di realizzazione preferita della stessa, ma à ̈ evidente che molte possibili alterazioni, modifiche e varianti saranno immediatamente chiare agli esperti del settore alla luce della precedente descrizione. Così, va sottolineato che l'invenzione non à ̈ limitata dalla descrizione precedente, ma include tutte quelle alterazioni, modifiche e varianti in conformità con le annesse rivendicazioni.
Nomenclatura utilizzata
Con riferimento ai numeri identificativi riportati nelle figure allegate, si à ̈ usata la seguente nomenclatura:
1. Cavatappi
2. Prima leva o avambraccio
3. Seconda leva o braccio
4. Manico
5. Vite di estrazione
6. Mezzo elastico o lamella
7. Primo fulcro
8. Secondo fulcro
9. Incernieramento
10. Foro
11. Secondo dente
12. Primo dente
13. Ala
14. Sede
15. Protrusione
16. Prima superficie di riscontro
17. Asse
18. Angolo
19. Primo fianco
20. Secondo fianco
21. Prima superficie interna
22. Seconda superficie interna
23. Gola
24. Seconda superficie di riscontro 25. Prima estremità
26. Seconda estremità
27. Forza di richiamo
28. Lama
29. Lati di raccordo di estremità 30. Contro battuta

Claims (16)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Cavatappi (1) comprendente una vite (5) di estrazione di un tappo da una bottiglia ed una doppia leva di puntellamento (2,3) costituita da una prima leva o avambraccio (2) e da una seconda leva o braccio (3) dotata di almeno una coppia di primi denti (12) atti a supportare il puntellamento sul bordo del collo della bottiglia, in cui detta prima leva o avambraccio (2) à ̈ imperniata al manico (4) di detto cavatappi (1) in corrispondenza di un primo punto di fulcro (7) e detta seconda leva o braccio (3) à ̈ imperniata su fori (10) in corrispondenza di un secondo punto di fulcro (8) sull'estremità di detta prima leva (2) che à ̈ l’estremità opposta rispetto alla estremità di imperniamento su detto manico (4) caratterizzato dal fatto che comprende una lamella (6) interposta tra detta prima leva e detta seconda leva (3), detta lamella (6) costituente un mezzo elastico (6) esercitante una forza di richiamo opponentesi al movimento di ripiegatura verso l’esterno di detta seconda leva (3) rispetto a detta prima leva (2), in cui esterno à ̈ riferito ad una direzione di piegatura di detta seconda leva (3) che à ̈ una direzione opposta rispetto al lato di detta seconda leva (3) rivolto verso detta vite (5) di estrazione, detta lamella (6) esercitante una forza di richiamo (27) di detta seconda leva (3) che viene richiamata nella direzione verso detta vite di estrazione (5).
  2. 2. Cavatappi (1) secondo la rivendicazione precedente caratterizzato dal fatto che detta lamella (6) comprende ali (13) di fissaggio protrudentisi lateralmente esternamente da detta lamella (6), lateralmente essendo riferito allo sviluppo longitudinale di detta lamella (7), dette ali di fissaggio (13) essendo atte ad inserirsi in corrispondenti sedi (14) di fissaggio ricavate su detta seconda leva (3).
  3. 3. Cavatappi (1) secondo la rivendicazione precedente caratterizzato dal fatto che detta seconda leva (3) à ̈ conformata con sezione essenzialmente a “U†in cui i lati terminali della conformazione a “U†costituiscono un primo fianco (19) ed un secondo fianco (20) che sono fianchi essenzialmente paralleli definenti una gola (23), su ciascuno di detti fianchi (19, 20) essendo ricavato uno dei denti di detta almeno una coppia di primi denti (12) di appoggio, internamente a detta gola (23) definita da detta conformazione in sezione essenzialmente a “U†, cioà ̈ in corrispondenza delle superfici interne alla conformazione a “U†, essendo ricavate dette sedi (14) che sono sedi reciprocamente affacciate, con l’espressione “superfici interne alla conformazione a U†, riferendosi ad una prima superficie interna (21) di detto primo fianco (19) e ad una seconda superficie interna (22) di detto secondo fianco (20) che sono superfici reciprocamente affacciate disposte internamente rispetto alla conformazione a “U†.
  4. 4. Cavatappi (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che detta prima leva (2) à ̈ dotata di una protrusione (15) che si protende longitudinalmente da detta prima leva (2) rispetto a detti fori (10) di incernieramento di detta seconda leva (3), detta protrusione (15) comprendente una prima superficie di riscontro (16) che à ̈ una superficie inclinata rispetto all’asse (17) dello sviluppo longitudinale di detta prima leva (2) di un angolo (18), una prima estremità (25) di detta lamella (6) poggiante in condizione di appoggio con interferenza su detta prima superficie di riscontro (16) che costituisce un primo punto di applicazione della forza di richiamo.
  5. 5. Cavatappi (1) secondo la rivendicazione precedente caratterizzato dal fatto che detta prima estremità (25) di detta lamella (6) à ̈ ripiegata verso detta prima superficie di riscontro (16) con deviazione rispetto alla direzione di tangenza.
  6. 6. Cavatappi (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che detta seconda leva (3) comprende una seconda superficie di riscontro (24) posizionata in corrispondenza di una seconda estremità (26) di detta lamella (6) sul lato interno di detta seconda leva (3), interno essendo riferito alla superficie di detta seconda leva (3) rivolta verso detta vite di estrazione (5), detta seconda estremità (26) di detta lamella (6) poggiante in condizione di appoggio con interferenza su detta seconda superficie di riscontro (24) che costituisce un secondo punto di applicazione della forza di richiamo.
  7. 7. Cavatappi (1) secondo la rivendicazione precedente caratterizzato dal fatto che detta seconda estremità (26) di detta lamella (6) à ̈ ripiegata verso detta seconda superficie di riscontro (24) con deviazione rispetto alla direzione di tangenza.
  8. 8. Cavatappi (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 2 a 7 caratterizzato dal fatto che dette ali (13) sono posizionate in posizione essenzialmente intermedia rispetto allo sviluppo in lunghezza di detta lamella (6).
  9. 9. Cavatappi (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che detta lamella (6) à ̈ conformata essenzialmente a “V†.
  10. 10. Cavatappi (1) secondo la rivendicazione precedente e secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 4 a 5 caratterizzato dal fatto che il vertice di detta conformazione essenzialmente a “V†di detta lamella (6) costituisce detta prima estremità (25) di detta lamella (6) poggiante in condizione di appoggio con interferenza su detta prima superficie di riscontro (16), detto vertice di detta conformazione essenzialmente a “V†comprendente un lato di raccordo tra i bracci di detta conformazione a V, detto lato di raccordo costituendo la zona di contatto tra detta prima estremità (25) e detta prima superficie di riscontro (16).
  11. 11. Cavatappi (1) secondo la rivendicazione 9 e secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 6 a 7 caratterizzato dal fatto che le estremità dei bracci di detta conformazione essenzialmente a “V†di detta lamella (6) costituiscono detta seconda estremità (26) di detta lamella (6) poggiante in condizione di appoggio con interferenza su detta seconda superficie di riscontro (24), detti bracci di detta conformazione essenzialmente a “V†aventi una larghezza definente lati di raccordo di estremità (29) costituenti la zona di contatto tra detta seconda estremità (26) e detta seconda superficie di riscontro (24).
  12. 12. Cavatappi (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che detta seconda leva (3) comprende una coppia di detti primi denti di puntellamento (12) ed una coppia di secondi denti (11) di puntellame reciprocamente distanziati rispetto allo sviluppo longitudinale di detta seconda leva (3).
  13. 13. Cavatappi (1) secondo la rivendicazione precedente e secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 2 a 11 caratterizzato dal fatto che dette sedi (14) di inserzione di dette ali (13) di detta lamella sono posizionate in posizione essenzialmente intermedia rispetto alla posizione di detta coppia di primi denti di puntellamento (12) e detta coppia di secondi denti (11) di puntellamento.
  14. 14. Cavatappi (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che detta seconda leva (3) comprende una contro battuta (30) limitante la rotazione di detta seconda leva (3) rispetto a detta prima leva (2), la rotazione di detta seconda leva (3) essendo limitata dalla condizione di interferenza tra detta contro battuta (30) ed una superficie di battuta corrispondente ricavata sul lato esterno di detta prima leva (2), esterno essendo riferito al lato opposto di detta seconda leva (2) rispetto al lato rivolto verso detta vite di estrazione (5), detta contro battuta (30) limitante la rotazione di detta seconda leva (3) su un arco di rotazione massimo compreso tra 0 gradi e 70 gradi rispetto alla condizione di riposo definita dalla condizione di interferenza della estremità di ingaggiamento di detta prima leva (2) con detta seconda leva (3).
  15. 15. Cavatappi (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che comprende attrezzi di taglio (28).
  16. 16. Cavatappi (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che comprende mezzi di apertura per tappi a corona.
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