IT201900019436A1 - Apparecchiatura di decolorazione o trattamento di manufatti, quali, ad esempio, capi di abbigliamento - Google Patents

Apparecchiatura di decolorazione o trattamento di manufatti, quali, ad esempio, capi di abbigliamento Download PDF

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Description

Descrizione di Brevetto di Invenzione Industriale avente per titolo:
“APPARECCHIATURA DI DECOLORAZIONE O TRATTAMENTO DI MANUFATTI, QUALI, AD ESEMPIO, CAPI DI ABBIGLIAMENTO”.
CAMPO TECNICO DELL’INVENZIONE
La presente invenzione riguarda un’apparecchiatura di decolorazione o trattamento di manufatti, quali, ad esempio, capi di abbigliamento come pure un metodo per il trattamento di manufatti.
STATO DELLA TECNICA ANTERIORE
Ad oggi sono state proposte molte apparecchiature di decolorazione di capi di abbigliamento.
Solitamente, per decolorare i capi queste apparecchiature utilizzano acqua più specifiche sostanze, che vengono alimentate entro una zona di alloggiamento in cui è montato girevole un cestello di contenimento dei capi.
Tali apparecchiature non sono solitamente in grado di garantire una decolorazione efficace in combinazione con risparmi energetici e senza l’utilizzo di sostanze chimiche considerate pericolose e/o nocive.
SCOPI DELL’INVENZIONE
Uno scopo della presente invenzione è quello di fornire una nuova apparecchiatura di decolorazione o trattamento di manufatti, quali, ad esempio capi di abbigliamento.
Un altro scopo della presente invenzione è quello di fornire un’apparecchiatura in grado di ottenere un effetto di bleach o decolorazione di capi di abbigliamento migliore rispetto alle soluzioni sinora proposte, creando effetti contrastati con caratteristiche di originalità, in linea con i principi dettati solitamente dalla moda.
Un altro scopo della presente invenzione è quello di fornire un’apparecchiatura di decolorazione o trattamento di manufatti che sia in grado di realizzare un trattamento efficace di capi di abbigliamento senza la necessità di utilizzare prodotti chimici aggressivi.
Un altro scopo della presente invenzione è quello di fornire un’apparecchiatura di decolorazione o trattamento di manufatti che sia in grado di garantire un ridotto consumo d’acqua, volendo lavorando anche temperatura ambiente.
Conformemente ad un aspetto dell’invenzione è prevista un’apparecchiatura secondo la rivendicazione 1.
Le rivendicazioni dipendenti si riferiscono ad esempi di realizzazione preferiti e vantaggiosi dell’invenzione.
BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI
Altre caratteristiche e vantaggi dell’invenzione saranno maggiormente evidenti dalla descrizione di un esempio di realizzazione di un’apparecchiatura, illustrata a titolo indicativo negli uniti disegni in cui:
- la figura 1 è una vista prospettica con parti asportate di un’apparecchiatura secondo la presente invenzione;
- la figura 2 è una vista frontale con parti in trasparenza di componenti dell’apparecchiatura di figura 1;
- la figura 3 è una vista dal retro con parti in trasparenza di componenti dell’apparecchiatura di figura 1,
- la figura 4 è una vista schematica di un’apparecchiatura secondo la presente invenzione.
Negli uniti disegni parti o componenti uguali sono contraddistinti dagli stessi numeri di riferimento.
ESEMPI DI REALIZZAZIONE DELL’INVENZIONE
Con riferimento alle figure allegate, si è illustrata un’apparecchiatura o lavatrice di decolorazione o trattamento 1 di manufatti, quali, ad esempio capi di abbigliamento, come pantaloni, magliette, maglioni, giacche, eccetera, comprendente un telaio principale 2 delimitante una vasca e un cestello 3 definente un’area di posizionamento 4 dei capi e montato girevole entro il telaio 2, o meglio entro la vasca.
Per trattamento di manufatti può intendersi, ad esempio, la decolorazione, la sbiancatura o la pulizia di manufatti, quali, ad esempio capi di abbigliamento. In merito a ciò, l’apparecchiatura secondo la presente invenzione è in grado di generare effetti omogenei o contrastati su capi d’abbigliamento finiti, tessuti o accessori, questo essendo ottenuto in particolare modificando il quantitativo di ozono, ed evitando così l’ingrigimento dei capi causato da quest'ultimo, valorizzandone l’originalità e l’estetica.
L’apparecchiatura 1 è poi provvista di uno sportello 5 imperniato o vincolato al telaio 2 e spostabile così da aprire o chiudere (naturalmente a tenuta di fluido, quale liquido e/o gas) un’apertura di accesso AA all’area di posizionamento 4, la quale apertura di accesso AA è delimitata dal telaio 2, in particolare in posizione frontale.
Chiaramente, l’apparecchiatura 1 è dotata anche di mezzi di motorizzazione, quale un motore elettrico (non illustrati in figure) preposti a trascinare in rotazione il cestello 3 attorno ad un asse di rotazione, volendo orizzontale, ad esempio in direzione dal retro al fronte (definito dallo sportello) dell’apparecchiatura 1.
Si prevede poi nell’apparecchiatura uno o più condotti di scarico 6 di fluidi dall’area di posizionamento 4 come pure un’unità di controllo elettronica o PLC.
L’apparecchiatura 1 comprende poi almeno un serbatoio 7 contenente o preposto a contenere almeno un primo composto, di preferenza liquido, quale almeno un prodotto chimico, naturale e/o acqua, ad esempio una composizione di acqua ed enzimi, quali cellulasi o α amilasi, o comunque miscele preposte al lavaggio o alla tintura di manufatti, quali capi di abbigliamento. Secondo l’esempio di realizzazione non limitativo illustrato in figure sono previsti due serbatoi 7, ad esempio rigidamente connessi. È poi compreso nell’apparecchiatura almeno un condotto di convogliamento 9 del primo composto dal serbatoio 7 o da ciascun serbatoio 7 verso ed entro l’area di posizionamento 4.
Il primo composto può comprendere un componente oppure anche più componenti. A tal proposito, i serbatoi 7 potrebbero essere riempiti anche con componenti differenti da miscelare prima o dopo l’alimentazione nell’area di posizionamento 4.
Gli enzimi, se previsti, sono preposti a creare un effetto di abrasione e/o biopulitura sul tessuto di capi di abbigliamento. Gli enzimi possono essere utilizzati, ad esempio, in un quantitativo fino al 2/3% rispetto al peso (kg) dei manufatti o capi da trattare. Gli enzimi utilizzabili, di preferenza, operano a freddo, quindi a temperatura ambiente.
Vantaggiosamente, l’apparecchiatura comprende mezzi di nebulizzazione o erogazione sotto forma di gocce o microbolle o nanobolle per caduta del primo composto nell’area di posizionamento 4.
In merito a ciò, di preferenza, l’apparecchiatura 1 è dotata di almeno un contenitore o generatore 8 di un gas compresso, ad esempio aria compressa. Chiaramente, un generatore di gas compresso può consistere in un compressore.
A tal riguardo, il gas compresso viene alimentato dal contenitore o generatore 8 in un condotto di passaggio 8a, che sfocia o è in comunicazione di fluido con il serbatoio 7 o con il condotto di convogliamento 9 o con l’area di posizionamento 4, volendo in corrispondenza di uno o più ugelli 12 di cui si dirà in seguito o dell’estremità di scarico o uscita in quest’ultima del condotto di convogliamento 9 così da determinare l’erogazione o nebulizzazione del primo composto contenuto o proveniente dal serbatoio 7 e la trasmissione o l’erogazione di tale composto nebulizzato entro l’area di posizionamento 4.
Volendo, la nebulizzazione e l’erogazione del primo composto nebulizzato viene condotta per un tempo tra 5’ e 30’ per ogni ciclo di lavaggio.
Naturalmente, la nebulizzazione potrebbe essere ottenuta anche senza gas compresso, ad esempio pressurizzando il primo composto o mediante un liquido (quale acqua) pressurizzato.
Con riferimento a tale aspetto, secondo un esempio di realizzazione, il primo composto viene spinto nel condotto di convogliamento 9 mediante una pompa 9a (opportunamente azionata), ad esempio a membrana, volendo alimentata ad aria, mentre il gas compresso, ad esempio aria compressa ad esempio a 4-8 bar, volendo 6 bar viene convogliato mediante un rispettivo condotto 8a fino ad uno o più ugelli 12, mentre il fluido viene convogliato attraverso il condotto di convogliamento 9 fino a tali ugelli, cosicché il gas compresso entrando negli ugelli 12 determina la nebulizzazione del primo composto. Naturalmente, se previsti più ugelli 12, saranno di preferenza previste prime diramazioni terminali 8b del condotto 8a preposte ciascuna ad asservire un rispettivo ugello 12, e seconde diramazioni terminali 9b del condotto di convogliamento 9 preposte ciascuna ad asservire un rispettivo ugello 12. In alternativa, potrebbero essere previsti più condotti 8a e 9.
Chiaramente, in alternativa all’esempio di realizzazione illustrato potrebbe essere previsto anche un apposito raccordo o camera con una prima bocca di aspirazione in comunicazione di fluido con o asservita dal serbatoio o dal condotto di convogliamento 9, almeno una seconda bocca di aspirazione in comunicazione di fluido con o asservita dal contenitore o generatore 8 di un gas compresso o dal condotto di passaggio 8a e almeno una bocca per il deflusso del primo composto nebulizzato (ad opera del gas compresso). Naturalmente, in tal caso la bocca per il deflusso potrebbe sfociare in un condotto di trasporto del primo composto (volendo in miscela con ozono) nebulizzato all’area di posizionamento 4.
L’apparecchiatura 1 è poi provvista di almeno un generatore o recipiente di ozono 10 e di almeno un tubo di trasmissione 11 di ozono dal generatore 10 all’area di posizionamento 4 o al serbatoio 7.
Volendo, secondo l’esempio di realizzazione non limitativo illustrato in figure, il tubo di trasmissione 11 sfocia nel condotto di scarico 6 o in un’apertura di scarico in cui tale condotto è montato e/o in una zona bassa della vasca e/o su tubazioni che portano alla zona inferiore dell’apparecchiatura.
Con riferimento a tale aspetto, il condotto di scarico 6 è intercettato dal tubo di trasmissione 11, volendo con interposizione di un’apposita valvola di intercettazione 11a.
A valle della zona di intercettazione da parte del tubo di trasmissione 11 può essere previsto un pozzetto 11b di accumulo per il funzionamento di un’apposita pompa di scarico.
Può peraltro essere prevista una valvola di apertura/chiusura 6a del condotto di scarico 6.
Chiaramente, quando deve essere erogato l’ozono, la valvola 6a è chiusa e non è attiva il sistema di scarico.
Naturalmente, l’ozono può essere immesso nell’area di posizionamento 4 nella parte sommersa nel primo composto, nella parte con aria o vapore (in alto) e/o in tubazioni di servizio presenti.
Inoltre, l’unità di controllo elettronica può essere preposta ad azionare in momenti differenti oppure sostanzialmente contemporaneamente l’erogazione del primo composto e dell’ozono entro l’area di posizionamento 4. Se tale erogazione avviene in momenti differenti allora, di preferenza, dapprima viene erogato il primo composto nebulizzato così da bagnare o interessare i manufatti e poi viene erogato l’ozono sui capi trattato con il primo composto nebulizzato.
A tal proposito, quindi è possibile secondo una prima variante alimentare dapprima il primo composto nell’area di posizionamento 4 e successivamente dopo un determinato periodo di nebulizzazione dei manufatti, l’ozono, oppure alimentarli sostanzialmente contemporaneamente.
In alternativa, il tubo di trasmissione 11 può sfociare nel serbatoio 7 o nel condotto di convogliamento 9, cosicché l’ozono venga miscelato con il primo composto e successivamente la miscela così ottenuta sia nebulizzata e convogliata entro l’area di posizionamento 4.
Volendo, l’apparecchiatura 1 comprende almeno un ugello 12 supportato dal telaio 2 o dallo sportello 5, il quale è preposto ad erogare il primo composto nebulizzato o sotto forma di gocce o microbolle o nanobolle nell’area di posizionamento 4, lo/gli ugello/i 12 essendo quindi in comunicazione di fluido o asservito dal condotto di convogliamento 9 e, se previsto, dal condotto di passaggio 8a o meglio dal condotto di trasporto della miscela nebulizzata e sfocia/no nell’area di posizionamento 4.
A tal proposito, secondo l’esempio di realizzazione illustrato in figure è previsto un ugello o più ugelli, ad esempio due, tre, quattro, cinque, sei o più ugelli 12 supportati dallo sportello 5.
In merito a ciò, lo sportello 5 può essere provvisto di oblò 5a di ispezione dell’area di posizionamento 4 e uno o più ugelli 12 possono, ad esempio, ma non necessariamente, essere montati o supportati dall’oblò 5a. L’oblò 5a può essere previsto in una zona superiore dello sportello 5.
Di preferenza, gli ugelli 12 presentano corpo principale montato fuori dell’area di posizionamento 4 e apertura di erogazione sporgente entro l’area di posizionamento 4, la quale apertura è vantaggiosamente rivolta verso il basso o verso un lato dell’apparecchiatura 1.
Peraltro, può essere previsto nell’apparecchiatura 1 anche un contenitore 14 di una sostanza di decomposizione (in ossigeno) dell’ozono nel primo composto e nei manufatti, volendo per la neutralizzazione dell’ozono in acqua e nei capi di abbigliamento, come pure un componente distruttore 15 dell’ozono volatile o gassoso presente nell’area di posizionamento 4. In merito a ciò, come noto l’ozono è nocivo per l’ambiente e deve essere distrutto.
Il componente distruttore 15 è preposto in sostanza a decomporre l’ozono così da generare ossigeno.
In merito a tale aspetto, la sostanza di separazione può comprendere un composto scelto dal gruppo costituito, ad esempio da metabisolfito di sodio, idrossilammina, acido ossalico e perossido di idrogeno o altri composti chimici adatti. La sostanza di separazione può essere introdotta nell’area di posizionamento 4 e quindi nel primo composto e nei capi nella stessa automaticamente, mediante un rispettivo condotto, oppure anche manualmente a partire da un’apposita apertura.
Volendo, la sostanza di separazione si immette in una quantità da 1 a 20 g per litro di primo composto, volendo acqua.
L’ozono volatile o gassoso presente nell’area di posizionamento 4, ma non sui manufatti o miscelato nel primo composto, fuoriesce da uno o più appositi camini dell’apparecchiatura e viene così inviato al componente distruttore 15 che provvede a trattare o scomporre opportunamente l’ozono o meglio alla distruzione catalitica dell'ozono.
L’apparecchiatura 1 può includere anche condotti di immissione di acqua calda e/o fredda, ma anche acqua cosiddetta “dura” o “addolcita” o una sua variante all’area di posizionamento 4, i quali condotti sono in comunicazione con la tradizionale rete idrica.
Con un’apparecchiatura 1 secondo la presente invenzione è possibile implementare un metodo per la decolorazione o trattamento di manufatti, quali capi di abbigliamento, che comprende le seguenti fasi:
- porre dei manufatti, quali, ad esempio capi di abbigliamento nell’area di posizionamento 4 e chiudere lo sportello 5,
- alimentare il primo composto, volendo nebulizzato mediante il gas compresso, nell’area di posizionamento 4,
- prima, durante o dopo l’erogazione del primo composto, volendo nebulizzato o sotto forma di gocce o microbolle o nanobolle per caduta, alimentare ozono mediante il tubo di trasmissione 11 nell’area di posizionamento 4 oppure alimentare ozono nel serbatoio 7 o nel condotto di convogliamento 9 per la sua miscelazione con il primo composto.
Un metodo secondo la presente invenzione e includente le fasi qui descritte viene vantaggiosamente, ma non necessariamente implementato mediante un’apparecchiatura come sopra descritto.
Volendo, ma non necessariamente, prima, durante o dopo l’erogazione del primo composto nebulizzato e prima, durante o dopo l’alimentazione dell’ozono, porre in rotazione il cestello 3, ad esempio ad una velocità tra 5 e 50 RPM per un tempo compreso tra 5’ e 120’, e mantenerlo in rotazione per un determinato periodo dopo l’erogazione e l’alimentazione. In merito a ciò, il primo composto nebulizzato e l’ozono potrebbero essere erogati o alimentati nell’area di posizionamento e successivamente agire sui manufatti anche a cestello fermo o sottoposto a piccoli spostamenti/rotazioni.
L’alimentazione del primo composto nebulizzato nell’area di posizionamento, in funzione di quanto sopra indicato, può essere condotta nelle seguenti modalità:
- alimentando il primo composto mediante una pompa nel condotto di convogliamento 9 fino all’area di posizionamento 4, volendo negli ugelli 12 e convogliando il gas compresso mediante uno o più rispettivi condotti 8a fino all’area di posizionamento 4, volendo negli ugelli 12; o
- alimentando il primo composto e il gas compresso in un apposito raccordo o camera con una prima bocca di aspirazione in comunicazione di fluido con o asservita dal serbatoio o dal condotto di convogliamento 9, almeno una seconda bocca di aspirazione in comunicazione di fluido con o asservita dal contenitore o generatore 8 di un gas compresso o dal condotto di passaggio 8a e almeno una bocca per il deflusso del primo composto nebulizzato sfociante in un condotto di trasporto del primo composto (volendo in miscela con ozono) nebulizzato all’area di posizionamento 4.
I manufatti o capi di abbigliamento trattati vengono poi estratti dall’area di posizionamento 4. Volendo, è possibile prevedere anche una fase di asciugatura dei manufatti o capi di abbigliamento nell’area di posizionamento 4.
Un metodo secondo la presente invenzione può essere condotto anche in più apparecchiature e quindi non necessariamente in una apparecchiatura come sopra indicato. Tali apparecchiature non dovrebbero chiaramente comprendere tutti i componenti sopra descritti, ma potrebbero anche comprendere ad esempio il solo sistema di erogazione del primo composto, oppure il solo sistema di erogazione di ozono o il solo cestello rotante oppure due o più di tali componenti.
In merito a ciò, un tale metodo per la decolorazione o trattamento di manufatti, quali, ad esempio capi di abbigliamento potrebbe essere realizzato con almeno due apparecchiature comprendenti ciascuna un telaio principale 2, un cestello 3 definente un’area di posizionamento 4 dei capi montato entro il telaio 2, uno sportello 5 imperniato o vincolato al telaio principale 2 e spostabile così da aprire o chiudere un’apertura di accesso AA all’area di posizionamento 4. Chiaramente, una o più di tali apparecchiature potrebbe essere come sopra descritto.
Tale metodo potrebbe poi comprendere le seguenti fasi:
- porre, manualmente o automaticamente, dei manufatti, quali, ad esempio capi di abbigliamento nell’area di posizionamento 4 di una prima apparecchiatura e chiudere il rispettivo sportello 5,
- alimentare un primo composto nell’area di posizionamento 4 della prima apparecchiatura così da bagnare i manufatti con il primo composto,
- prelevare, manualmente o automaticamente, dalla prima apparecchiatura i manufatti bagnati e porli nell’area di posizionamento di una seconda apparecchiatura, prima, durante o dopo tale posizionamento alimentare ozono mediante un rispettivo tubo di trasmissione 11 nell’area di posizionamento 4 della seconda apparecchiatura.
Di preferenza, inoltre
- prima, durante o dopo l’alimentazione dell’ozono, si potrebbe porre in rotazione il cestello 3 nella seconda apparecchiatura e mantenerlo in rotazione per un determinato periodo, o
- prelevare, manualmente o automaticamente, dalla seconda apparecchiatura i manufatti bagnati e trattati con ozono, porli nell’area di posizionamento 4 di una terza apparecchiatura e porre in rotazione il cestello 3 in quest’ultima, mantenendolo poi in rotazione per un determinato periodo.
In merito a ciò, per poter estrarre i capi trattati con ozono, ed inserirli nella seconda apparecchiatura, occorrerebbe dapprima ridurre l’ozono distruggendo la parte presente in aria e quella presente nella soluzione acquosa/enzimatica e sui capi, altrimenti l’operazione sarebbe pericolosa/nociva per l'operatore.
Volendo, il primo composto viene erogato in una quantità tra 0,1 e 3 litri per ogni kg di merce e/o capi di abbigliamento posto nell’area di posizionamento 4.
Peraltro, il rapporto di assorbimento o il rapporto di bagno, vale a dire il rapporto tra il peso dei capi di abbigliamento e il volume di primo composto, quale acqua nell’area di posizionamento è di preferenza compreso tra 1:0,1 e 1:3.
Di preferenza, il primo composto è mantenuto a temperatura ambiente. In generale, la temperatura nell’area di posizionamento durante lo svolgimento del metodo è quella ambiente.
Il gas compresso, se previsto, può essere invece alimentato ad una pressione tra 0,5 e 8 bar.
Se l’ozono viene alimentato sui capi bagnati dal primo composto, tale fase può essere condotta ad esempio per un tempo compreso tra 5’ e 120’, a seconda dell’effetto desiderato. La quantità nel tempo, ad esempio orario di ozono iniettata dipende dalla quantità di manufatti o capi introdotta e dal tipo di generatore d’ozono e dal modello di lavatrice/apparecchiatura utilizzato.
I valori sopra indicati sono riferiti naturalmente ad un ciclo di trattamento. Nel caso in cui siano previsti un contenitore 14 di una sostanza di decomposizione e un componente distruttore 15, allora il metodo dopo le altre fasi indicate, ma prima dell’estrazione dei manufatti, prevede l’inserimento nell’area di posizionamento 4 della sostanza di decomposizione dell’ozono nel primo composto e nei manufatti e una fase di distruzione dell’ozono volatile o gassoso (alimentato al/ai camino/i) mediante il componente distruttore 15.
Volendo, il primo composto, prima di essere inviato nell’area di posizionamento, mediante controllo di apposite elettrovalvole, viene inviato verso lo scarico macchina e poi successivamente in lavatrice. Tale fase è chiaramente opzionale e non essenziale.
In ogni caso, se la stessa viene prevista, essa viene effettuata per due motivi principali:
- favorire la pulizia delle tubazioni che vanno dal serbatoio agli ugelli, in quanto se in precedenza è stato utilizzato un prodotto differente, è opportuno pulire le tubazioni prima di nebulizzare il nuovo prodotto nell’apparecchiatura;
- poter nebulizzare immediatamente il primo composto, (altrimenti ci sarebbe la possibilità di avere un vuoto d’aria nelle tubazioni prima che il primo composto arrivi all’area di posizionamento, o, se previsti, agli ugelli.
Chiaramente, il controllo delle valvole elettroniche, della rotazione del cestello e del funzionamento in automatico dell’apparecchiatura è demandato all’unità di controllo.
Peraltro, l’unità di controllo o PLC potrebbe essere impostata così da essere in grado di controllare i tempi, le pressioni e/o le portate del processo. Volendo, il PLC potrebbe anche consentire di salvare le configurazioni o “ricette” di trattamento, per richiamarle poi durante cicli successivi.
Peraltro, anche se non sono descritti in generale, sono presenti nell’apparecchiatura, apposite valvole manuale e/o automatiche con mezzi di controllo delle stesse, come pure, laddove necessari mezzi di motorizzazione dei componenti e appositi sensori.
Come si avrà modo di appurare, un metodo secondo la presente invenzione presenta il vantaggio di garantire un effetto di decolorazione o bleach migliore perché superficiale e meno aggressivo e accelerato rispetto a metodi tradizionali e consente quindi:
- di ottenere un effetto estetico esclusivo sui capi, conferendo agli stessi una estetica piacevole,
- di non utilizzare prodotti chimici aggressivi,
- di ridurre il consumo d’acqua (in quanto l’acqua viene nebulizzata e spruzzata, in quantità minori rispetto ad un processo di ozono in acqua) e di lavorare a temperatura ambiente. Inoltre, garantisce una tonalità naturale ai capi, volendo con effetto di contrasto in corrispondenza delle cuciture.
Modifiche e varianti dell’invenzione sono possibili entro l’ambito di protezione definito dalle rivendicazioni.

Claims (19)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Apparecchiatura di decolorazione o trattamento di manufatti, quali capi di abbigliamento comprendente un telaio principale (2) delimitante una vasca, un cestello (3) definente un’area di posizionamento (4) dei capi e montato girevole entro detta vasca, uno sportello (5) imperniato o vincolato a detto telaio principale (2) e spostabile così da aprire o chiudere un’apertura di accesso (AA) a detta area di posizionamento (4), mezzi di motorizzazione preposti a trascinare in rotazione detto cestello (3) attorno ad un asse di rotazione, almeno un condotto di scarico (6) di fluidi da detta area di posizionamento (4), un’unità di controllo elettronica, in cui detta apparecchiatura comprende: - almeno un serbatoio (7) contenente o preposto a contenere almeno un primo composto, quale almeno un prodotto chimico, naturale e/o acqua, - almeno un condotto di convogliamento (9) di detto primo composto da detto serbatoio (7) verso e in detta area di posizionamento (4), - almeno un generatore o recipiente di ozono (10), e - almeno un tubo di trasmissione (11) di ozono da detto generatore o recipiente di ozono (10) a detta area di posizionamento (4) o a detto almeno un serbatoio (7) o a detto almeno un condotto di convogliamento (9).
  2. 2. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 1, in cui detto almeno un primo composto comprende una composizione di acqua e/o enzimi, quali cellulasi o α amilasi.
  3. 3. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 1 o 2, comprendente mezzi di nebulizzazione o erogazione (12) sotto forma di gocce o microbolle o nanobolle per caduta o nebulizzata di detto primo composto in detta area di posizionamento (4).
  4. 4. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 3, comprendente: - almeno un contenitore o generatore (8) di un gas compresso, - almeno un condotto di passaggio (8a) del gas compresso alimentato da detto almeno un contenitore o generatore (8), detto almeno un condotto di passaggio (8a) sfociando o essendo in comunicazione di fluido con detto almeno un serbatoio (7) o con detto almeno un condotto di convogliamento (9) o con detta area di posizionamento (4) così da determinare l’erogazione del primo composto contenuto o proveniente da detto almeno un serbatoio (7) entro detta area di posizionamento (4).
  5. 5. Apparecchiatura secondo una qualunque delle precedenti rivendicazioni, in cui detta unità di controllo elettronica è preposta ad azionare in momenti differenti oppure sostanzialmente contemporaneamente l’erogazione di detto primo composto e di detto ozono entro detta area di posizionamento (4).
  6. 6. Apparecchiatura secondo una qualunque delle precedenti rivendicazioni, in cui detto almeno un tubo di trasmissione (11) di ozono sfocia in detto condotto di scarico (6) o in un’apertura di scarico in cui tale condotto di scarico (6) è montato e/o in una zona bassa della vasca o su tubazioni che portano alla zona inferiore dell’apparecchiatura.
  7. 7. Apparecchiatura secondo una qualunque delle rivendicazioni da 1 a 5, in cui detto almeno un tubo di trasmissione (11) sfocia in detto almeno un serbatoio (7) o in detto almeno un condotto di convogliamento (9), cosicché l’ozono venga miscelato con detto almeno un primo composto e successivamente la miscela così ottenuta sia nebulizzata mediante detto gas compresso e convogliata entro detto area di posizionamento (4).
  8. 8. Apparecchiatura secondo una qualunque delle precedenti rivendicazioni quando dipendente dalla rivendicazione 3, comprendente almeno un ugello (12) supportato da detto telaio (2) o da detto sportello (5) o da un oblò provvisto nello sportello e preposto ad erogare detto almeno un primo composto nebulizzato in detta area di posizionamento (4), detto almeno un ugello (12) essendo in comunicazione di fluido o asservito da detto almeno un condotto di convogliamento (9) o da un condotto di trasporto di detto primo composto nebulizzato.
  9. 9. Apparecchiatura secondo una qualunque delle precedenti rivendicazioni, comprendente un contenitore (14) di una sostanza di decomposizione dell’ozono in detto primo composto e in detti manufatti in detto cestello (3), come pure un componente distruttore (15) dell’ozono volatile o gassoso presente in detta area di posizionamento (4) e in vasca.
  10. 10. Metodo per la decolorazione o trattamento di manufatti, quali, ad esempio capi di abbigliamento, comprendente le seguenti fasi: - porre dei manufatti, quali capi di abbigliamento in un’area di posizionamento (4) di un’apparecchiatura di decolorazione o trattamento di manufatti e chiudere un rispettivo sportello (5), - alimentare un primo composto, quale almeno un prodotto chimico, naturale e/o acqua in detta area di posizionamento (4), - prima, durante o dopo l’erogazione di detto primo composto, alimentare ozono mediante almeno un tubo di trasmissione (11) in detta area di posizionamento (4) oppure alimentare ozono in almeno un serbatoio (7) di contenimento di detto primo composto o in almeno un condotto di convogliamento (9) di detto primo composto da detto almeno un serbatoio (7) a detta area di posizionamento (4) per la miscelazione dell’ozono con il primo composto.
  11. 11. Metodo secondo la rivendicazione 10, in cui prima, durante o dopo l’erogazione di detto primo composto e prima, durante o dopo l’alimentazione di detto ozono, porre in rotazione un cestello (3) definente detta area di posizionamento (4) e mantenerlo in rotazione per un determinato periodo dopo detta erogazione e detta alimentazione.
  12. 12. Metodo secondo la rivendicazione 10 o 11 realizzata con un’apparecchiatura secondo una qualunque delle rivendicazioni da 1 a 9.
  13. 13. Metodo secondo la rivendicazione 10 o 11 realizzato con un’apparecchiatura secondo la rivendicazione 3, in cui detto primo composto viene erogato in detta area di posizionamento (4) nebulizzato o sotto forma di gocce o microbolle o nanobolle per caduta.
  14. 14. Metodo per la decolorazione o trattamento di manufatti, quali, ad esempio capi di abbigliamento con almeno due apparecchiature comprendenti ciascuna un telaio o vasca principale (2), un cestello (3) definente un’area di posizionamento (4) dei capi montato entro detto telaio (2), uno sportello (5) imperniato o vincolato a detto telaio principale (2) e spostabile così da aprire o chiudere un’apertura di accesso (AA) a detta area di posizionamento (4), comprendente le seguenti fasi: - porre dei manufatti, quali, ad esempio capi di abbigliamento nell’area di posizionamento (4) di una prima apparecchiatura e chiudere il rispettivo sportello (5), - alimentare un primo composto in detta area di posizionamento (4) di detta prima apparecchiatura così da bagnare detti manufatti con detto primo composto, - prelevare da detta prima apparecchiatura detti manufatti bagnati e porli nell’area di posizionamento di una seconda apparecchiatura, prima, durante o dopo tale posizionamento alimentare ozono mediante un rispettivo tubo di trasmissione (11) in detta area di posizionamento (4) di detta seconda apparecchiatura.
  15. 15. Metodo secondo la rivendicazione 14, in cui - prima, durante o dopo l’alimentazione di detto ozono, porre in rotazione detto cestello (3) in detta seconda apparecchiatura e mantenerlo in rotazione per un determinato periodo dopo detta alimentazione di ozono, o - prelevare da detta seconda apparecchiatura detti manufatti bagnati e trattati con ozono, porli nell’area di posizionamento (4) di una terza apparecchiatura e porre in rotazione il cestello (3) in detta terza apparecchiatura e mantenerlo in rotazione per un determinato periodo.
  16. 16. Metodo secondo una qualunque delle rivendicazioni da 10 a 15, in cui detto primo composto viene erogato in una quantità tra 0,1 e 3 litri per ogni kg di capi di abbigliamento in detta area di posizionamento (4).
  17. 17. Metodo secondo una qualunque delle rivendicazioni da 10 a 16, in cui detto ozono viene alimentato sui capi bagnati da detto primo composto volendo nebulizzato per un tempo compreso tra 5’ e 120’.
  18. 18. Metodo secondo una qualunque delle rivendicazioni da 10 a 17 con un’apparecchiatura secondo la rivendicazione 9, in cui dopo le altre fasi indicate viene immessa in detta area di posizionamento (4) una sostanza di separazione dell’ozono in detto primo composto e in detti manufatti e viene condotta una fase di distruzione mediante il componente distruttore (15) dell’ozono volatile o gassoso in detta area di posizionamento (4) che viene alimentato ad almeno un camino di detta almeno una apparecchiatura.
  19. 19. Metodo secondo una qualunque delle rivendicazioni da 10 a 18 quando dipendente dalla rivendicazione 10 o 11, in cui detta unità di controllo elettronica aziona in momenti differenti o sostanzialmente contemporaneamente l’erogazione di detto primo composto e di detto ozono entro detta area di posizionamento (4).
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