IT201900018191A1 - Dispositivo di pulitura delle setole di una scopa - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

del brevetto per invenzione industriale dal titolo:

“DISPOSITIVO DI PULITURA DELLE SETOLE DI UNA SCOPA”

La presente invenzione è relativa ad un dispositivo di pulitura delle setole di una scopa.

In particolare la presente invenzione si rivolge alla pulitura di una scopa per interni, composta da un manico che può essere di diversi materiali (legno, acciaio, alluminio), da un supporto in materiale plastico al quale viene avvitato il manico e chiamato in gergo tecnico "bustino" e da un insieme di setole applicate sul bustino ed atte a svolgere la funzione spazzante vera e propria. Le setole possono essere in diversi materiali: nylon, PVC, poliestere, setole naturali, a seconda dello specifico tipo di impiego.

Generalmente, la pulizia di una scopa, dopo il suo utilizzo, viene effettuata o a mano, prelevando la sporcizia con le mani direttamente dalle setole per poi gettarla in un cestino, o sbattendo le setole della scopa contro una superficie del tipo a grata, ad esempio una inferriata.

Come può risultare immediato, le soluzioni sopra descritte comportano il gravoso svantaggio relativo al rischio che l’operatore deputato alla pulizia respiri la sporcizia pulverulenta raccolta dalle setole.

Altri svantaggi relativi alle due soluzione di cui sopra riguardano rispettivamente il contatto diretto che l’operatore viene ad avere con la sporcizia raccolta e la diffusione nell’aria della sporcizia realizzando, così, un disagio, oltre che all’operatore, anche ad altre persone che si trovano nelle vicinanze.

È, quindi, sentita la necessità di disporre di una soluzione che consenta di pulire le setole della scopa senza incorrere negli svantaggi propri dell’arte nota.

Gli inventori della presente invenzione hanno realizzato un dispositivo le cui caratteristiche tecniche sono in grado di soddisfare l’esigenza di cui sopra. In particolare, il dispositivo oggetto della presente invenzione ha il vantaggio di risultare estremamente pratico pur comprendendo un efficace sistema di scuotimento per allontanare la polvere e la sporcizia dalle setole della scopa e un sistema di aspirazione d’aria al fine di confinare la polvere e la sporcizia raccolta all’interno di un contenitore.

Oggetto della presente invenzione è un dispositivo per la pulizia di una scopa, le cui caratteristiche essenziali sono riportate nella rivendicazione 1 e le cui caratteristiche preferite e secondarie sono riportate nelle rivendicazioni 2 – 8.

Di seguito è riportata una forma di realizzazione a scopo illustrativo e non limitativo, per una miglior comprensione della presente invenzione, con l’ausilio delle figure annesse in cui:

- la figura 1 è una vista prospettica dall’alto del dispositivo oggetto della presente invenzione durante una fase di funzionamento;

- la figura 2 è una vista prospettica dall’alto del dispositivo di figura 1 con parti asportate per chiarezza;

- la figura 3 illustra un particolare del sistema di movimentazione del dispositivo di figura 1; e

- la figura 4 è una ulteriore vista prospettica dall’alto del dispositivo di figura 1 con parti asportate per chiarezza.

In figura 1 è indicato nel suo complesso con 1 una preferita forma di realizzazione del dispositivo per la pulizia della scopa secondo la presente invenzione.

Il dispositivo 1 comprende una pedalina di azionamento 2 e una struttura di contenimento 3, che come sarà di seguito descritto e illustrato in figura 2, contiene un gruppo di movimentazione 4 connesso alla pedalina, degli elementi di pulizia 5 e un gruppo di raccolta 6 della sporcizia proveniente dalle setole della scopa. In particolare, il gruppo di raccolta 6 comprende mezzi di aspirazione 7 e un recipiente di raccolta 8. Nella struttura di contenimento 3 è realizzata una apertura 3a atta a consentire l’inserimento nella struttura di contenimento 3 stessa del complesso bustino/setole di una scopa.

Il gruppo di movimentazione 4 comprende una cremagliera 9 movimentata direttamente dalla pedalina 2, un rotismo 10 composto da una ruota dentata primaria 11 ingranata dalla cremagliera 9, una coppia di ruote dentate 12a e 12b di trasmissione tra loro ingranate, e una coppia di ruote di movimentazione 13a e 13b, ognuna delle quali porta solidale un rispettivo albero di rotazione 14 dei detti elementi di pulizia 5 ed è ingranata da una rispettiva ruota di trasmissione 12a e 12b.

La pedalina 2 comanda il movimento verticale alternato alla cremagliera 9 imponendo, così, la rotazione della ruota dentata primaria 11 la quale, essendo connessa alla ruota di trasmissione 12acome sarà di seguito descritto, provoca il movimento del rotismo 11 con la conseguente rotazione dei due alberi di rotazione 14.

Come illustrato in figura 3, la connessione tra la ruota dentata primaria 11 e la ruota di trasmissione 12a comprende quattro puntoni basculanti 15 (ne basterebbero tre di puntoni basculanti 15), aventi ognuno una estremità a cardine fissata su di un mozzo della ruota dentata primaria 11, e una superficie di accoppiamento 16 circolare realizzata nel corpo della ruota di trasmissione 12a ed affacciantesi sui puntoni basculanti 15. La superficie di accoppiamento 16 è composta da una successione continua di incavi 17, ognuno dei quali è atto ad essere impegnato da una estremità di connessione 15a di un rispettivo puntone basculante 15 opposta all’estremità a cardine.

Nel caso in cui la ruota dentata primaria 11ruoti ad una velocità maggiore rispetto alla ruota dentata di trasmissione 12a e, quindi, rispetto alla superficie di accoppiamento 16, la velocità relativa così determinata tende a far aprire i puntoni 15 i quali porteranno le rispettive estremità di connessione 15aad impegnare i rispettivi incavi 17. In questa situazione la ruota dentata di trasmissione 12a è spinta a ruotare sotto l’azione della ruota dentata primaria 11. Diversamente, quando la ruota dentata di trasmissione 12a e, quindi, la superficie di accoppiamento 16 ruota a velocità maggiore rispetto alla ruota dentata primaria 11, i puntoni 15 tenderanno a “chiudersi” portando le rispettive estremità di connessione 15a a non impegnare gli incavi 17 rendendo, così, la ruota dentata primaria 11 e la ruota dentata di trasmissione 12a svincolate tra loro. Con tale meccanismo si è in grado di trasmettere il moto solo dalla ruota dentata primaria 11 alla ruota dentata di trasmissione 11a e non viceversa. Tale sistema consente di ridurre notevolmente il rumore e l’usura rispetto ad altri sistemi dell’arte nota che producono lo stesso effetto.

Gli elementi di pulizia 5 comprendono i due alberi di rotazione 14, ognuno dei quali comprende due file di denti 18 estendentisi longitudinalmente sul rispettivo albero di rotazione 14 e da parti opposte. In uso, ogni fila di denti 18 attraversa le setole della scopa per rimuovervi la sporcizia raccolta. Il movimento rotatorio degli alberi di rotazione favorisce l’azione di pulitura allontanando la sporcizia dalla setole.

Come sopra anticipato, il gruppo di raccolta 6 comprende mezzi di aspirazione 7 e un recipiente di raccolta 8. Il recipiente di raccolta 8 è una sorta di cassetto e, quindi, una struttura parallelepipeda priva della parete superiore, estraibile dalla struttura di contenimento 3. Sopra il recipiente di raccolta 8 agiscono i due elementi di pulizia 5, in maniera tale che la sporcizia che è allontanata dalle setole per mezzo dei denti 18 va a cadere direttamente dentro il recipiente di raccolta 8. La possibilità di estrarre il recipiente di raccolta 8 consente il suo facile svuotamento e una pulizia più agevole.

I mezzi di aspirazione comprendono un rotismo 19 e una ventola 20. Il rotismo 19 comprende una ruota dentata primaria 21 disposta in maniera solidale ad una estremità di un albero di rotazione 14, una ruota dentata di trasmissione 22 disposta ad ingranare la ruota dentata primaria 21, e una ruota dentata di ventola 23 disposta ad ingranare la ruota dentata di trasmissione 22.

La ventola 20 è alloggiata libera di ruotare all’interno di un involucro 24 in cui è realizzata una apertura di aspirazione 25 (visibile in figura 4) e una apertura di mandata 26. L’apertura di aspirazione 25 si affaccia su di una finestra di aspirazione 27 realizzata su di una parete laterale del recipiente di raccolta 8 per permettere la realizzazione di una depressione all’interno del recipiente di raccolta 8 stesso. Differentemente, l’apertura di mandata 26 si affaccia verso l’esterno della struttura di contenimento 3.

La depressione all’interno del recipiente di raccolta 8, generata dalla ventola 20 attraverso la finestra di aspirazione 27, forza la sporcizia rimossa dalle setole ad accumularsi all’interno del recipiente di raccolta 8 stesso ed evita che pulviscoli o parti di sporcizia fuoriescano dalla struttura di contenimento 3.

La posizione della finestra di aspirazione 27 consente di realizzare un flusso d’aria che permette di trasportare all’interno del recipiente di raccolta 8 la polvere rimossa dalle setole.

Al fine di evitare che le parti più sottili vengano disperse nell’aria esterna, in corrispondenza della finestra di aspirazione 27 è disposto un filtro in grado di fermare e far depositare all’interno del recipiente di raccolta le particelle più sottili.

La pulizia delle setole di una scopa avviene inserendo il complesso bustino/setole della scopa all’interno della struttura di contenimento 3 attraverso l’apertura 3a e azionando la pedalina 2 mediante un piede dell’operatore.

L’azionamento della pedalina provoca la movimentazione dei rotismi 10 e 19 con la conseguenza che le file di denti 18 rimuovono dalle setole la sporcizia, la quale si deposita nel recipiente di raccolta 8 grazie alla depressione creatasi all’interno del recipiente di raccolta 8 stesso.

L’aria aspirata, dopo esser stata filtrata attraverso la finestra di aspirazione 27, è convogliata verso l’esterno della struttura di contenimento 3.

Differentemente da quanto sopra descritto, i rotismi 10 e 19 possono essere attivati da un azionamento elettrico anziché meccanico.

Come può risultare immediato da quanto sopra descritto, il dispositivo oggetto della presente invenzione garantisce una semplice ed efficiente pulizia delle setole di una scopa senza incorrere negli inconvenienti dell’arte nota. Infatti, le caratteristiche tecniche del dispositivo sono tali da scongiurare sia il contatto diretto dell’operatore con la sporcizia raccolta dalle setole, sia la diffusione nell’aria della sporcizia stessa, evitando, quindi, che la stessa possa essere respirata dall’operatore o da altre persone nelle vicinanze.

Claims (9)

1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di pulitura (1) di una scopa, comprendente una struttura di contenimento (3) nella quale è ricavata una apertura (3a) atta a consentire l’inserimento nella struttura di contenimento (3) stessa del complesso bustino/setole di una scopa; almeno un elemento di pulizia (5) alloggiato all’interno della struttura di contenimento (3) e comprendente un albero di rotazione (14), su cui si estende longitudinalmente almeno una fila di denti (18) ortogonali all’albero di rotazione (14) ed atti a passare attraverso tra le setole della scopa; un recipiente di raccolta (8) estraibile, anch’esso alloggiato all’interno della struttura di contenimento (3), e atto a ricevere la sporcizia che la fila di denti (18) allontana dalle setole; mezzi di aspirazione (7) anch’essi alloggiati all’interno della struttura di contenimento (3) e comprendenti una ventola (20) atta a realizzare una depressione all’interno del recipiente di raccolta (8) con cui comunica attraverso una finestra di aspirazione (27); un primo rotismo (10) anch’esso alloggiato all’interno della struttura di contenimento (3) e connesso al detto albero di rotazione (14) per attivarne la rotazione; un secondo rotismo (19) anch’esso alloggiato all’interno della struttura di contenimento (3) e connesso a detta ventola (20) per attivarne la rotazione; e mezzi di azionamento (2) atti a comandare la movimentazione di detto primo (10) e di detto secondo (19) rotismo.
2. 2. Dispositivo di pulitura (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto primo rotismo (10)comprende una ruota dentata primaria (11) su cui agiscono detti mezzi di azionamento (2), una coppia di ruote dentate (12a, 12b) di trasmissione tra loro ingranate e una delle quali è connessa a detta ruota primaria (11) mediante mezzi di connessione (15, 16, 17), e una coppia di ruote di movimentazione (13a, 13b), ognuna delle quali porta solidale un rispettivo albero di rotazione (14) ed è ingranata da una rispettiva ruota di trasmissione (12a, 12b).
3. 3. Dispositivo di pulitura secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di connessione tra detta ruota dentata primaria (11) e una ruota dentata di trasmissione (12a) comprendono almeno tre puntoni basculanti (15) aventi ognuno una estremità cardine fissata su di un mozzo della ruota dentata primaria (11), e una superficie circolare di accoppiamento (16) realizzata nel corpo della ruota di trasmissione (12a) ed affacciantesi sui puntoni basculanti (15); detta superficie di accoppiamento (16) essendo composta da una successione continua di incavi (17), ognuno dei quali è atto ad essere impegnato da una estremità di connessione (15a) di un rispettivo puntone basculante (15) opposta all’estremità a cardine.
4. 4. Dispositivo di pulitura (1) secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere due alberi di rotazione (14), ognuno dei quali porta due file longitudinali di denti (18) disposte da parti opposte rispetto al rispettivo albero di rotazione (14).
5. 5. Dispositivo di pulitura (1) secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto recipiente di raccolta (8) estraibile ha una struttura parallelepipeda priva della parete superiore ed è disposto al di sotto del detto elemento di pulizia (5).
6. 6. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto secondo rotismo (19) comprende una ruota dentata primaria (21) disposta in maniera solidale ad una estremità di detto albero di rotazione (14), una ruota dentata di trasmissione (22) disposta ad ingranare la ruota dentata primaria (21), e una ruota dentata di ventola (23) disposta ad ingranare la ruota dentata di trasmissione (22) e solidale con detta ventola (20).
7. 7. Dispositivo di pulitura secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta ventola (20) è alloggiata libera di ruotare all’interno di un involucro (24) in cui è realizzata una apertura di aspirazione (25) e una apertura di mandata (26); detta apertura di aspirazione (25) si affaccia su di una finestra di aspirazione (27) realizzata su di una parete laterale del recipiente di raccolta (8) per permettere la realizzazione di una depressione all’interno del recipiente di raccolta (8) stesso.
8. 8. Dispositivo di pulitura (1) secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di azionamento comprendono una pedalina (2) disposta esternamente a detta struttura di contenimento (3) e a cui è connessa una cremagliera (9) disposta a ingranare una ruota dentata primaria (11) di detto primo rotismo (10).
9. 9. Dispositivo di pulitura secondo una delle rivendicazioni da 1 a 7, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di azionamento comprendono un motore elettrico.