IT201900017384A1 - Dispositivo di protezione per strutture a rete di delimitazione - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

Della Domanda di Brevetto per Invenzione Industriale dal Titolo:

“Dispositivo di protezione per strutture a rete di delimitazione”

CAMPO TECNICO

La presente invenzione riguarda il settore dei sistemi di protezione. In particolare, riguarda il settore delle reti di protezione e/o di delimitazione usate nell’ambito di alcuni sport, come ad esempio lo sci (alpino e/o da fondo). Ancora più in particolare, la presente invenzione riguarda un dispositivo di protezione per una struttura a rete di protezione e/o di delimitazione.

STATO DELL’ARTE

Al fine di evitare che uno sciatore, in caso di caduta o di perdita di controllo del proprio gesto tecnico, esca dalla pista e scivoli in dirupi e/o vada ad impattare contro ostacoli (ad esempio alberi, rocce, tralicci, impianti di risalita, …) e/o vada in una pista sbagliata, è noto delimitare i lati delle piste con strutture a rete di protezione.

Esistono due principali tipologie di strutture a rete di protezione: strutture fisse e strutture removibili.

La struttura a rete fissa è realizzata mediante l’installazione a bordo pista di grandi pali metallici sui quali vengono fissate delle reti, ad esempio in treccia termoplastica. Queste strutture vengono normalmente montate ad inizio della stagione invernale e rimangono in funzione per tutta la stagione.

La struttura a rete removibile viene di norma utilizzata per protezioni temporanee, quali ad esempio manifestazioni agonistiche della durata di uno o più giorni. Le strutture a rete removibili sono anche adottate per la protezione temporanea di tratti di piste turistiche in condizioni particolari o per proteggere zone in cui non è possibile istallare strutture fisse. In caso di manifestazione agonistica, la struttura a rete viene montata prima della gara, in zone del tracciato ritenute particolarmente pericolose per l’atleta, e successivamente rimossa.

La struttura a rete removibile comprende una serie di pali (tipicamente in plastica o simile), fissati nella neve ad una distanza tipicamente compresa tra 1,0 e 2 metri l’uno dall’altro, ai quali viene fissata una rete normalmente alta circa 2 metri. Vengono predisposte e tra loro collegate tratte di 15 – 20 metri in modo da ottenere una protezione senza soluzione di continuità che può superare alcune centinaia di metri. In alcuni casi vengono posizionate più file di reti affiancate, due o tre, in alcuni casi quattro. Lo scopo di ciò è quello di, in caso di caduta, far impattare l’atleta in sequenza su una fila di reti dopo l’altra, in modo da rallentarne la corsa e poi fermarlo in uno spazio sufficientemente ampio e tale da limitare i traumi derivanti dall’impatto.

Sono noti pali di sostegno reti con intaglio di pre-rottura. Questo soluzione prevede di realizzare nella parte bassa del palo, cioè a livello neve, un intaglio perimetrale che indebolisce la resistenza del palo stesso. Quando si verifica un impatto il palo, indebolito dall’intaglio, si rompe; normalmente durante l’impatto si rompono più pali, in modo tale che la struttura viene a configurarsi come una specie di “sacco” che accoglie lo sciatore. Questa soluzione presenta alcuni problemi. Infatti, se il palo viene posizionato in modo non corretto, con l’intaglio più in alto rispetto al livello della neve, la rottura non avviene a livello neve ma in posizione più alta, costituendo un serio pericolo di infortunio per l’atleta. Inoltre, dopo l’impatto, essendosi rotto il palo, le operazioni per la rimozione dello spezzone rimasto nella neve possono essere complicate e lunghe, comportando lunghe interruzioni della gara.

Per quanto riguarda i pali di sostegno reti senza intaglio di pre-rottura, quando si verifica un impatto, i pali si piegano, si deformano ed infine escono dalla propria sede, assorbendo – con il contributo di altri elementi, ad esempio la deformazione della rete - l’energia di impatto e quindi rallentando lo sciatore fino a fermarlo, eventualmente con il contributo della seconda o terza fila di reti.

SOMMARIO DELL’INVENZIONE

La soluzione con rete removibile è molto funzionale. In particolare funziona egregiamente quando l’impatto dello sciatore avviene tra un palo e l’altro e, quindi, sulla sola rete tesa tra i due pali. In questo caso l’energia di impatto viene assorbita senza che lo sciatore subisca particolari traumi.

L’inventore ha però notato che la struttura a rete removibile presenta un elevato grado di pericolosità quando l’impatto avviene direttamente sul palo in prossimità della neve, dove il palo stesso ha una possibilità di deformarsi molto limitata. In questo caso l’impatto può avere conseguenze dolorose e pericolose per la salute dello sciatore.

Secondo l’inventore, ciò è dovuto principalmente al fatto che la superficie di impatto – e, quindi, l’area del corpo interessata - è molto limitata, e ciò comporta elevate pressioni d’impatto che possono andare oltre i limiti di danno di alcune parti del corpo dello sciatore. I pali di sostegno reti per questo tipo di applicazione, infatti, sono normalmente di diametro 35 mm.

In alcuni casi verificatisi nel corso degli anni, le reti removibili hanno funzionato egregiamente come “salvavita” ma, a causa del problema indicato sopra, vi sono stati traumi agli atleti causati appunto dall’impatto con i tubi di sostegno delle reti.

La Richiedente si è posta l’obiettivo di risolvere il suddetto problema al fine di migliorare la sicurezza delle attuali soluzioni di strutture a rete removibili. Secondo la Richiedente, la sicurezza delle strutture a rete removibili può essere migliorata aumentando la superficie di impatto in corrispondenza della base del palo. In particolare, secondo la Richiedente, la sicurezza dei sistemi con reti removibili viene migliorata associando alla base del palo un dispositivo che aumenta la superficie di impatto e che partecipa all’assorbimento dell’urto tra l’atleta e la rete/palo di protezione. Questa duplice funzione porta ad una riduzione della possibilità di trauma in caso di impatto diretto dello sciatore sui pali di sostegno dei sistemi con reti removibili.

Secondo un primo aspetto, la presente invenzione fornisce un dispositivo di protezione per una struttura a rete remuovibile per piste da sci o simili, la struttura a rete comprendendo un palo inserito parzialmente in uno strato di neve ed una rete, in cui detto dispositivo di protezione comprende uno scudo di protezione, un organo di aggancio al palo ed un corpo di collegamento per collegare lo scudo di protezione all’organo di aggancio.

Lo scudo di protezione preferibilmente comprende una superficie esterna sostanzialmente cilindrica, un’asse longitudinale, un bordo superiore, un bordo inferiore e due bordi laterali.

In forme di realizzazione, i bordi laterali comprendono intagli per i fili della rete.

In forme di realizzazione, l’organo di aggancio al palo è un organo di aggancio a scatto. Esso si sviluppa sostanzialmente per l’intera lunghezza del dispositivo di protezione nella sua direzione longitudinale o forma punti di aggancio discreti.

In forme di realizzazione, l’organo di aggancio comprende intagli in corrispondenza degli intagli presenti nei bordi laterali dello scudo.

In forme di realizzazione, il corpo di collegamento comprende una pluralità di razze che si sviluppano longitudinalmente; le razze comprendono intagli trasversali in corrispondenza degli intagli presenti nei bordi laterali dello scudo.

In forme di realizzazione, l’organo di aggancio al palo comprende organi di aggancio a scatto discreti, ciascuno connesso ad una superficie interna dello scudo tramite un rispettivo braccio, in cui ogni braccio e ogni organo di aggancio a scatto discreto ha un’altezza nella direzione longitudinale non superiore alla distanza tra due intagli consecutivi.

In forme di realizzazione, l’organo di aggancio al palo comprende organi di aggancio a scatto discreti, ciascuno connesso ad una superficie interna dello scudo tramite rispettivi bracci, in cui detti bracci e ogni organo di aggancio a scatto discreto hanno un’altezza nella direzione longitudinale non superiore alla distanza tra due intagli consecutivi.

Secondo un altro aspetto, la presente invenzione riguarda una struttura a rete remuovibile per piste da sci o simili, comprendente un palo inserito parzialmente in uno strato di neve, una rete ed un dispositivo di protezione agganciato al palo, in cui il dispositivo di protezione è un dispositivo di protezione come detto sopra.

In forme di realizzazione, il dispositivo di protezione è agganciato al palo in prossimità dello strato superiore della neve e sporge almeno parzialmente da esso ed in cui i bordi laterali dello scudo penetrano almeno parzialmente in maglie della rete.

BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI

La presente invenzione diverrà completamente chiara dalla descrizione dettagliata che segue, data a titolo esemplificativo e non limitativo, da leggersi con riferimento alle annesse tavole di disegni, in cui:

- le Figure 1-5 sono varie viste di un dispositivo di protezione secondo una prima forma di realizzazione della presente invenzione;

- la Figura 6 mostra schematicamente il dispositivo di protezione associato ad un palo a cui è montata una rete;

- le Figure 7-11 sono varie viste di un dispositivo di protezione secondo una seconda forma di realizzazione della presente invenzione; e

- le Figure 12-16 sono varie viste di un dispositivo di protezione secondo una terza forma di realizzazione della presente invenzione.

DESCRIZIONE DETTAGLIATA

La presente invenzione, come detto sopra, riguarda un dispositivo di protezione per incrementare la sicurezza delle strutture a rete di protezione removibili. Tipicamente, tali strutture sono utilizzate per protezioni temporanee, quali ad esempio manifestazioni agonistiche della durata di uno o più giorni. Le strutture a reti removibili sono anche adottate per la protezione temporanea di tratti di piste turistiche o per proteggere zone in cui non è possibile istallare strutture fisse. Benché la presente descrizione sia focalizzata per mera semplicità su piste da sci, naturalmente la presente invenzione è applicabile anche ad aree di ricreazione e/o gioco o dove si svolgono sport invernali diversi dallo sci. A titolo esemplificativo, discese con tavole, slitte, bob, ciambelle gonfiabili o simili.

Qui di seguito verranno descritte, a titolo esemplificativo, tre diverse forme di realizzazione della presente invenzione. Con riferimento alle Figure 1-5, verrà descritta una prima forma di realizzazione.

Il dispositivo 1 secondo la prima forma di realizzazione, comprende uno scudo di protezione 10, un organo 20 di aggancio al palo ed un corpo 30 di collegamento per collegare lo scudo di protezione 10 all’organo di aggancio 20.

Lo scudo di protezione 10 comprende una superficie esterna 11 ed una superficie interna 12. Preferibilmente, lo scudo di protezione 10 comprende superfici curve. Preferibilmente, lo scudo di protezione comprende una superficie esterna 11 cilindrica o grossomodo cilindrica a sezione circolare. Come mostrato nelle Figure 1-3 e 5, lo scudo di protezione 10 comprende una superficie esterna 11 che segue parzialmente la superficie di un cilindro. In altre parole, come è visibile dalla sezione di Figura 5, la superficie dello scudo di protezione 10 non si chiude su se stessa ma si sviluppa lungo una porzione di circonferenza.

Lo scudo di protezione 10 comprende un’asse longitudinale 13, un bordo superiore 14, un bordo inferiore 15 e due bordi laterali 16. Convenientemente, il dispositivo 1 dell’invenzione è simmetrico e pertanto può essere usato con il bordo inferiore 15 rivolto verso il basso o verso l’alto.

Preferibilmente, la superficie esterna 11 dello scudo di protezione 10 si sviluppa per un angolo maggiore di 180°. Preferibilmente, si sviluppa per un angolo minore di 240°. Secondo forme di realizzazione, la superficie esterna 11 dello scudo di protezione 10 si sviluppa per un angolo compreso tra 180° e 230°, ad esempio per 200°-220°.

Il raggio della superficie esterna 11 dello scudo di protezione è maggiore del diametro del palo a cui il dispositivo 1 dell’invenzione viene associato. Ad esempio, per pali di diametro 35 mm, il raggio della superficie esterna 11 dello scudo di protezione 10 può essere di 50 mm o maggiore.

Preferibilmente, il raggio della superficie esterna dello scudo di protezione è maggiore (o uguale) di due volte il diametro del palo. Ad esempio, con pali di diametro 35 mm, il raggio della superficie esterna dello scudo di protezione può essere > 70 mm, ad esempio circa 100 mm.

I bordi laterali 16 dello scudo di protezione 10 comprendono preferibilmente intagli 17 per accogliere i fili orizzontali delle reti di protezione. Preferibilmente, gli intagli 17 dello scudo di protezione 10 sono equidistanziati nella direzione dell’asse longitudinale 13. Ad esempio, per reti con maglie quadrate di 50 mm, la distanza interasse tra gli intagli 17 è di circa 50 mm. Preferibilmente, ogni intaglio 17 ha un’altezza di qualche millimetro, ad esempio 5-15 mm, specificamente 10 mm.

La lunghezza (in orizzontale) degli intagli 17 può essere di 10-40 mm, preferibilmente 20-30 mm. Come sarà chiaro in seguito, la lunghezza degli intagli 17 dipende anche dal diametro dello scudo di protezione 10 e dall’angolo di apertura della superficie dello scudo di protezione 10.

Secondo forme di realizzazione, lo scudo di protezione 10 può avere una lunghezza di circa 400 mm ed avere sette intagli 17, su entrambe i bordi laterali 16, distanziati di 50 mm l’uno dall’altro.

L’organo di aggancio 20 è configurato per impegnare un palo 40 che supporta una rete 50 di tipo removibile. Preferibilmente, è un organo di aggancio a scatto che permette di impegnare la superficie del palo in modo removibile e riposizionabile (in altezza e/o in orientamento). L’organo di aggancio 20 comprende una superficie sostanzialmente cilindrica che si sviluppa con un angolo maggiore di 180°. Vantaggiosamente è di un materiale termoplastico o comunque di un materiale con un certo grado di elasticità per consentire di aprirsi leggermente quando forzato verso il palo 40 (per agganciarlo ad esso) o in allontanamento da esso (per sganciarlo).

Analogamente allo scudo di protezione, preferibilmente l’organo di aggancio 20 comprende intagli longitudinalmente distanziati 27 per i fili orizzontali delle reti 50. Preferibilmente, gli intagli 27 dell’organo di aggancio 20 sono equidistanziati nella direzione dell’asse longitudinale 13. Ad esempio, per reti con maglie quadrate di 50 mm, la distanza interasse tra gli intagli 27 dell’organo di aggancio 20 è di circa 50 mm. Preferibilmente, ogni intaglio 27 ha un’altezza di qualche millimetro, ad esempio 5-15 mm, specificamente 10 mm. Gli intagli 27, oltre ad essere necessari per il passaggio dei fili delle reti 50, rendono meno rigido l’organo di aggancio e pertanto questo può essere agganciato e sganciato con maggiore facilità rispetto al caso di un organo di aggancio continuo, privo di intagli 27.

Il corpo di collegamento 30 secondo la prima forma di realizzazione comprende razze 31 che collegano la superficie interna 12 dello scudo di protezione 10 alla superficie esterna dell’organo di aggancio 20. Nella forma di realizzazione mostrata nelle Figure 1-5, vi sono cinque razze 31 che si sviluppano nella direzione longitudinale. Preferibilmente, le razze 31 sono disposte in modo angolarmente simmetrico, distanziate di circa 60° l’una dall’altra.

Preferibilmente, anche il corpo di collegamento 30 comprende intagli 37 longitudinalmente distanziati per i fili orizzontali delle reti 50. Preferibilmente, gli intagli 37 delle razze 31 sono equidistanziati nella direzione dell’asse longitudinale 13. Ad esempio, per reti con maglie quadrate di 50 mm, la distanza interasse tra gli intagli 37delle razze è di circa 50 mm. Preferibilmente, ogni intaglio 37 ha un’altezza di qualche millimetro, ad esempio 5-15 mm, specificamente 10 mm.

Il fondo degli intagli 17, 27, 37 presenti nello scudo di protezione 10, nelle razze 27 e nell’organo di aggancio 30 giace preferibilmente sostanzialmente su un unico piano N-N. Tale piano N-N è preferibilmente sostanzialmente parallelo all’asse longitudinale L del dispositivo di protezione 1. Preferibilmente è perpendicolare alla razza centrale e sostanzialmente corrispondente al piano tangente alla superficie esterna dell’organo di aggancio 20. Il piano degli intagli è rappresentato graficamente con la linea N-N in Figura 5. Esso corrisponde al piano della rete 50 quando il dispositivo 1 viene associato ad un palo 40 che sostiene una rete di protezione 50.

In Figura 6 viene mostrato in modo schematico un palo 40, una rete 50 ed un dispositivo di protezione 1 secondo la prima forma di realizzazione, agganciato al palo 40 in prossimità della sua base. È evidente che il dispositivo di protezione 1 penetra nelle maglie della rete 50 grazie agli intagli 17, 27 e 37. Il piano della rete rimane quindi sostanzialmente uguale. La rete 50 rimane sostanzialmente in piano.

Preferibilmente, il dispositivo di protezione 1 è di un materiale termoplastico, ad esempio Polypropilene, Polyetilene, ABS, Polyammide o Polyuretano. Quest’ultimo è considerato particolarmente vantaggioso in quanto mantiene l’elasticità anche alle basse temperature. In alternativa può essere di un materiale composito o metallico come alluminio. Preferibilmente, il dispositivo di protezione 1 è in un sol pezzo. In alternativa, lo scudo 10, il dispositivo di aggancio 20 ed il corpo di collegamento 30 possono essere componenti separati, assemblati assieme a formare il dispositivo di protezione 1. Per ogni palo 40 può essere usato un singolo dispositivo di protezione 1 o una pluralità di essi (due o più). Può anche essere componibile nella direzione longitudinale. Il dispositivo di protezione 1 secondo la prima forma di realizzazione si applica ad un palo 40 di una rete di protezione già installata. Il dispositivo di protezione si aggancia al palo in corrispondenza del tratto del palo più basso che sporge dallo strato di neve. Naturalmente, è facilmente rimuovibile e riposizionabile. Ad esempio quando la rete viene rimossa o spostata in altra posizione. Se il livello della neve aumenta o diminuisce, il dispositivo di protezione 1 può essere agevolmente rimosso e agganciato in una posizione più alta o più bassa. Se danneggiato da uno sciatore o da un mezzo meccanico di manutenzione della pista, può essere agevolmente sostituito.

Vantaggiosamente, se uno sciatore urta la rete di protezione in corrispondenza del dispositivo di protezione dell’invenzione, questo riduce gli effetti dell’urto in quanto la superficie esposta all’urto è molto maggiore di quella del palo senza dispositivo di protezione.

Secondo forme di realizzazione, la superficie esterna 11 dello scudo di protezione 10 può essere rivestita di un materiale morbido.

Secondo forme di realizzazione, la superficie esterna 11 dello scudo di protezione 10 può essere utilizzata per dare indicazioni agli sciatori (ad esempio il numero della pista, il grado di difficoltà, la distanza rimanente, …) o per dare informazioni pubblicitarie.

Secondo forme di realizzazione, la superficie esterna 11 dello scudo di protezione 10 può essere utilizzata per rendere più visibile il bordo pista. Ad esempio può essere pitturata o rivestita con un materiale più visibile in condizioni di scarsa visibilità. In generale possono essere previste diverse colorazioni a seconda che se sia predominante l’aspetto di visibilità (colore a contrasto, esempio giallo su rosso) o quello di integrazione (ad esempio rosso su rosso).

Secondo forme di realizzazione, la superficie esterna dello scudo di protezione comprende un dispositivo di illuminazione, ad esempio LED, e/o un pannello fotovoltaico per l’alimentazione del dispositivo di illuminazione.

Con riferimento ora alle Figure 7-11 verrà ora descritta una seconda forma di realizzazione di un dispositivo 1 di protezione secondo l’invenzione. La differenza principale consiste nel fatto che l’organo di aggancio 20 non si sviluppa in modo continuo lungo la direzione longitudinale ma comprende due organi di aggancio discreti 28, ognuno connesso alla superficie interna 12 dello scudo 10 tramite un rispettivo braccio 38.

Preferibilmente, ogni organo di aggancio 28 (con il rispettivo braccio 38) ha un’altezza nella direzione longitudinale non superiore alla distanza tra due intagli 17 dello scudo 10 ed è in un tratto dello scudo 10 tra due intagli 17. In questo modo, gli organi di aggancio 28 ed i rispettivi bracci 38 si trovano tra due fili orizzontali della rete 50 e non è necessario prevedere intagli.

In questa forma di realizzazione l’aggancio al palo avviene in due soli punti ma in ogni caso la stabilità è fornita anche dall’impegno degli intagli 17 dello scudo 10 nella rete 50.

Una terza forma di realizzazione è mostrata nelle Figure 12-16. La terza forma di realizzazione è simile alla seconda forma di realizzazione ma in questo caso ogni organo di aggancio discreto 29 è collegato alla superficie interna 12 dello scudo 10 tramite tre bracci 39 e non tramite un singolo braccio. Questo fornisce maggiore robustezza.

Preferibilmente, ogni organo di aggancio 29 (con i rispettivi bracci) ha un’altezza nella direzione longitudinale non superiore alla distanza tra due intagli 17 dello scudo 10 ed è in un tratto dello scudo 10 tra due intagli 17. In questo modo, gli organi di aggancio 29 ed i rispettivi bracci 39 si trovano tra due fili orizzontali della rete 50 e non è necessario prevedere intagli.

In ogni caso, in tutte le forme di realizzazione è prevista una parte esterna, dove può impattare l’atleta, di sezione preferibilmente semi-circolare, ed uno o più elementi di aggancio al tubo, di forma tale da potersi integrare perfettamente nel sistema palo+rete.

Sono previsti dispositivi 1 di altezza differente a seconda delle esigenze.

Claims (10)

1. RIVENDICAZIONI 1. Un dispositivo di protezione (1) per una struttura a rete remuovibile per piste da sci o simili, la struttura a rete comprendendo un palo (40) inserito parzialmente in uno strato di neve ed una rete (50), in cui detto dispositivo di protezione (1) comprende uno scudo di protezione (10), un organo (20) di aggancio al palo (40) ed un corpo (30) di collegamento per collegare lo scudo di protezione (10) all’organo di aggancio (20).
2. 2. Il dispositivo di protezione (1) della rivendicazione 1, in cui detto scudo di protezione (10) comprende una superficie esterna (11) sostanzialmente cilindrica, un’asse longitudinale (13), un bordo superiore (14), un bordo inferiore (15) e due bordi laterali (16).
3. 3. Il dispositivo di protezione (1) della rivendicazione 2, in cui detti bordi laterali (16) comprendono intagli (17) per i fili della rete (50).
4. 4. Il dispositivo di protezione (1) di una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto organo (20) di aggancio al palo (40) è un organo di aggancio a scatto che si sviluppa sostanzialmente per l’intera lunghezza del dispositivo di protezione (1) nella sua direzione longitudinale (13).
5. 5. Il dispositivo di protezione (1) della rivendicazione 4 quando dipendente dalla rivendicazione 3, in cui detto organo (20) di aggancio comprende intagli (27) in corrispondenza di detti intagli (17) nei bordi laterali (16) dello scudo (10).
6. 6. Il dispositivo di protezione (1) della rivendicazione 5, in cui detto corpo (30) di collegamento comprende una pluralità di razze (31) che si sviluppano longitudinalmente e in cui dette razze comprendono intagli (37) trasversali in corrispondenza di detti intagli (17) nei bordi laterali (16) dello scudo (10).
7. 7. Il dispositivo di protezione (1) di una qualsiasi delle rivendicazioni 1-3, in cui detto organo (20) di aggancio al palo (40) comprende organi di aggancio a scatto discreti (28), ciascuno connesso ad una superficie interna (12) dello scudo (10) tramite un rispettivo braccio (38), in cui ogni braccio (38) e ogni organo di aggancio a scatto discreto (28) ha un’altezza nella direzione longitudinale non superiore alla distanza tra due intagli consecutivi (17).
8. 8. Il dispositivo di protezione (1) di una qualsiasi delle rivendicazioni 1-3, in cui detto organo (20) di aggancio al palo (40) comprende organi di aggancio a scatto discreti (29), ciascuno connesso ad una superficie interna (12) dello scudo (10) tramite rispettivi bracci (39), in cui detti bracci (39) e ogni organo di aggancio a scatto discreto (29) hanno un’altezza nella direzione longitudinale non superiore alla distanza tra due intagli consecutivi (17).
9. 9. Una struttura a rete remuovibile per piste da sci o simili, comprendente un palo (40) inserito parzialmente in uno strato di neve, una rete (50) ed un dispositivo di protezione (1) agganciato al palo (40), in cui detto dispositivo di protezione (1) è un dispositivo di protezione secondo una o più delle rivendicazioni precedenti.
10. 10. La struttura a rete rimuovibile della rivendicazione 9, in cui detto dispositivo di protezione (1) è agganciato al palo in prossimità dello strato superiore della neve e sporge almeno parzialmente da esso ed in cui i bordi laterali (16) dello scudo (10) penetrano almeno parzialmente in maglie della rete (50).