IT201900017198A1 - Flangia di accoppiamento di un’unità filtrante e unità filtrante comprendente detta flangia - Google Patents

Flangia di accoppiamento di un’unità filtrante e unità filtrante comprendente detta flangia Download PDF

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Andrea Gariboldi
Daniele Saponaro
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O M R T S R L
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Description

DESCRIZIONE
Descrizione dell’INVENZIONE INDUSTRIALE dal titolo:
“Flangia di accoppiamento di un’unità filtrante e unità filtrante comprendente detta flangia”
Campo di applicazione dell’invenzione
La presente invenzione trova applicazione nel settore della tecnica concernente le cartucce filtranti connettibili ad un impianto fluidodinamico (come ad esempio un impianto oleodinamico, idraulico o motoristico) per la decontaminazione di uno o più fluidi circolanti nello stesso. I fluidi oggetto di filtrazione possono consistere, a titolo esemplificativo, in oli idraulici, oli di lubrificazione, fluidi combustibili, acque glicole, emulsioni e fluidi sintetici. Tra le cartucce filtranti della suddetta tipologia si annoverano, a titolo esemplificativo, le cartucce cosiddette “spin-on”, ossa cartucce filtranti avvitabili reversibilmente ad un impianto fluidodinamico. Per inciso, con l’avverbio “reversibilmente” si intende che le cartucce filtranti sono avvitabili ad un impianto e svitabili da quest’ultimo un numero indefinito di volte.
Le cartucce filtranti note comprendono, generalmente, un’unità filtrante tubolare alloggiata in un contenitore pressoché cilindrico chiuso, ad un’estremità, da una flangia sostanzialmente discoidale. Detta flangia, definibile “di fissaggio”, è preferibilmente realizzata in alluminio o in acciaio ed è il componente della cartuccia in corrispondenza del quale quest’ultima è connettibile ad un impianto fluidodinamico. Più precisamente, la flangia comprende un foro centrale di forma circolare da cui si diparte un codolo tubolare estendentesi all’interno della cartuccia. Il codolo può essere filettato internamente così da risultare avvitabile ad un nipplo (di un impianto fluidodinamico) filettato esternamente in corrispondenza di una superficie cilindrica di accoppiamento. La flangia comprende inoltre una pluralità fori periferici disposti circonferenzialmente attorno al foro centrale. Il fluido da filtrare entra nella cartuccia attraverso i fori periferici e, dopo essere stato filtrato dall’unità filtrante, fuoriesce dalla cartuccia attraverso il foro centrale.
Il contenitore è solitamente realizzato in lamiera imbutita ed è connesso alla flangia in corrispondenza di un proprio bordo circolare.
L’unità filtrante comprende un’anima tubolare in acciaio o in materiale plastico chiusa da una base ad un’estremità ed includente una pluralità di fori passanti in corrispondenza della propria parete laterale. L’anima tubolare è rivestita lateralmente ed esternamente da un elemento cilindrico plissettato ottenuto piegando su se stesso un setto filtrante composito, a strato singolo o multistrato, includente fibre di cellulosa, microfibre inorganiche e/o reti plastiche o metalliche. Detto elemento plissettato è supportato dall’anima tubolare ed è il componente filtrante “propriamente detto”. L’elemento plissettato e l’anima tubolare sono calzati l’uno sull’altra, così da risultare coassiali.
L’elemento plissettato, in corrispondenza di un’estremità opposta alla suddetta base dell’anima tubolare, è connesso ad una flangia, definibile di “accoppiamento”, preferibilmente realizzata in alluminio o in acciaio e sostanzialmente conformata come una corona circolare. Il foro (centrale) della flangia di accoppiamento è in corrispondenza della bocca d’ingresso dell’anima tubolare.
L’unità filtrante è alloggiata all’interno del contenitore in modo tale per cui la flangia di accoppiamento, in corrispondenza del proprio foro, sia parzialmente calzata sul codolo della flangia di fissaggio con l’interposizione di una guarnizione anulare, come ad esempio un o-ring. Una molla preme preferibilmente l’unità filtrante contro la flangia di fissaggio in modo da assicurare un accoppiamento a tenuta tra le due per il tramite della suddetta guarnizione. Per effetto di ciò l’unità filtrante divide il volume interno al contenitore in due comparti: un primo comparto, esterno all’unità filtrante, comunicante con i sopra citati fori periferici della flangia di fissaggio, ed un secondo comparto, interno all’unità filtrante, comunicante con il sopra citato foro centrale della flangia di fissaggio.
Un’ulteriore guarnizione anulare è serrata tra il contenitore e la flangia, ed una terza guarnizione anulare è alloggiata sulla flangia esternamente a quest’ultima allo scopo di garantire un accoppiamento a tenuta tra la flangia ed il nipplo cui la cartuccia viene eventualmente avvitata. Nel caso in cui il contenitore e la flangia siano realizzati in lamiera relativamente sottile, la tenuta tra gli stessi, anziché essere realizzata tramite l’interposizione di una guarnizione anulare, è ottenibile mediante un’aggraffatura includente materiale sigillante.
Durante il funzionamento dell’impianto al quale è connessa la cartuccia, il fluido da filtrare entra in quest’ultima attraverso i fori periferici della flangia di fissaggio e va ad occupare il suddetto primo comparto. Per effetto di una differenza di pressione tra l’interno e l’esterno dell’unità filtrante, il fluido tende ad attraversare la parete laterale di quest’ultima decontaminandosi ed accumulandosi nel secondo comparto. Da qui il fluido torna nell’impianto fuoriuscendo dalla cartuccia attraverso il foro centrale della flangia di fissaggio.
La presente invenzione si riferisce ad una flangia di accoppiamento di un’unità filtrante e ad un’unità filtrante comprendente la flangia di accoppiamento oggetto d’invenzione.
Rassegna dell’arte nota
Le attuali flange di accoppiamento delle unità filtranti comprendono una prima ed una seconda piastra preferibilmente realizzate in alluminio o in acciaio, e ciascuna delle quali sostanzialmente conformata come una corona circolare. La prima piastra ha un diametro esterno maggiore di quello della seconda piastra. I diametri interni delle due piastre sono, di converso, pressoché uguali tra loro. Le due piastre sono parzialmente e coassialmente sovrapposte l’una all’altra. Esse sono inoltre reciprocamente saldate in corrispondenza delle porzioni di superficie ove le due piastre sono sovrapposte.
La prima piastra, in corrispondenza del proprio bordo esterno, è connessa ortogonalmente ad una parete cilindrica di altezza ridotta. La seconda piastra, in corrispondenza del proprio bordo interno, ha un andamento pressoché a gradino, così da dar luogo, insieme al bordo interno della prima piastra, ad un sede di alloggiamento di una guarnizione anulare. Quest’ultima, come precedentemente accennato, è destinata ad assicurare una tenuta tra la flangia di accoppiamento dell’unità filtrante e la flangia di fissaggio della cartuccia filtrante includente detta unità.
Essendo le due piastre realizzate in metallo ed ottenute per stampaggio, le loro superfici, anziché essere perfettamente piane, presentano delle irregolarità. Le porzioni di dette superfici in corrispondenza delle quali le due piastre sono reciprocamente sovrapposte non sono pertanto perfettamente combacianti l’una con l’altra. Per effetto di ciò, tra le due piastre possono verificarsi trafilamenti di acidi dopo i trattamenti galvanici (con conseguente corrosione delle piastre) oppure trafilamenti di adesivi in fase di incollaggio della flangia di accoppiamento all’elemento plissettato dell’unità filtrante.
Per inciso, nel presente contesto, le flange di accoppiamento vengono comunemente denominate “cerchietti”.
Scopi dell’invenzione
Scopo della presente invenzione è quello di superare gli inconvenienti suddetti indicando una flangia di accoppiamento (di una unità filtrante) non soggetta ai suddetti trafilamenti.
Sommario dell’invenzione
Oggetto della presente invenzione è una flangia di accoppiamento che può essere compresa in un’unità filtrante a sua volta facente parte di una cartuccia filtrante includente una flangia di fissaggio per la connessione di detta cartuccia filtrante ad un impianto fluidodinamico,
detta flangia di accoppiamento essendo idonea ad accoppiare detta unità filtrante a detta flangia di fissaggio,
detta flangia di accoppiamento consistendo in un’unica porzione di lastra metallica piegata su se stessa in modo da comprendere almeno:
• una piastra sostanzialmente conformata come una corona circolare;
• una prima parete, cilindrica, delimitata da due bordi circolari coassiali, detta prima parete essendo connessa ortogonalmente, in corrispondenza di un proprio bordo circolare, mediante almeno una piega, al bordo circolare esterno di detta piastra;
• una seconda parete sostanzialmente conformata come una superficie ottenuta facendo ruotare un arco (ossia un tratto di linea curva compreso tra due estremi) concavo attorno ad una retta:
− non avente punti in comune con detto arco,
− non ortogonale ad un segmento congiungente i due estremi di detto arco e
− disposta in modo tale per cui detto arco sia rivolto verso detta retta dalla parte della propria concavità,
così da delimitare una sede ove una guarnizione anulare è alloggiabile almeno parzialmente,
detta seconda parete essendo delimitata da due bordi circolari coassiali, detta seconda parete essendo connessa, in corrispondenza di un proprio bordo circolare, mediante almeno una piega, direttamente o con l’interposizione di una o più altre pareti, al bordo circolare interno di detta piastra.
Vantaggiosamente, la flangia oggetto d’invenzione consiste in un unico corpo metallico. Grazie a ciò, in detta flangia non sono presenti giunzioni, né saldature e conseguentemente non possono verificarsi i fenomeni di trafilamento sopra citati.
In aggiunta a quanto detto, nelle flange di accoppiamento note, il fatto che la prima e la seconda piastra siano saldate l’una all’altra fa sì che alcune tolleranze geometriche siano difficilmente rispettabili, in specie quelle di concentricità. Di converso, nella flangia oggetto d’invenzione l’assenza di giunzioni e saldature garantisce la coassialità e la concentricità della sede di alloggiamento della guarnizione anulare.
Altro oggetto d’invenzione è un’unità filtrante, comprendente la suddetta flangia di accoppiamento, che può essere compresa in una cartuccia filtrante includente una flangia di fissaggio per la connessione di detta cartuccia filtrante ad un impianto fluidodinamico,
Più precisamente, l’unità filtrante oggetto d’invenzione include:
• un elemento tubolare di supporto comprendente una parete sostanzialmente cilindrica:
− includente una pluralità di fori passanti,
− delimitante, ad una prima estremità, un’apertura di accesso ad una porzione di spazio interna a detta parete cilindrica
e
− occlusa ermeticamente da una base ad una seconda estremità opposta a detta prima estremità;
• un elemento filtrante cilindrico, preferibilmente plissettato (ed esempio ottenuto piegando su se stesso, un setto filtrante), rivestente detta parete cilindrica lateralmente ed almeno parzialmente;
• una flangia di accoppiamento secondo la presente invenzione, connessa a detto elemento tubolare o a detto elemento filtrante in modo tale per cui:
− il bordo circolare interno di detta piastra (della flangia) sia in corrispondenza di detta apertura delimitata dalla parete cilindrica di detto elemento tubolare, coassialmente alla parete cilindrica di detto elemento tubolare e
− detta prima parete (della flangia) rivesta parzialmente detto elemento filtrante esternamente e lateralmente;
• una guarnizione anulare alloggiata almeno parzialmente in detta sede (della flangia).
Ulteriori caratteristiche innovative della presente invenzione sono illustrate nella descrizione che segue e richiamate nelle rivendicazioni dipendenti.
Breve descrizione delle figure
Altri scopi e vantaggi della presente invenzione risulteranno chiari dalla descrizione particolareggiata che segue di esempi di realizzazione della stessa e dai disegni annessi, dati a puro titolo esplicativo e non limitativo, in cui:
− la figura 1 mostra, in esploso, una flangia di accoppiamento di un’unità filtrante, secondo l’arte nota;
− la figura 2 mostra la flangia di figura 1 in sezione retta schematica;
− la figura 3 mostra, in sezione retta schematica, una flangia di accoppiamento di un’unità filtrante, secondo la presente invenzione;
− la figura 4 mostra la flangia di figura 3 in vista piana dall’alto;
− la figura 5 mostra la flangia di figura 3 in vista prospettica dal basso;
− la figura 6 mostra, in esploso, un’unità filtrante secondo la presente invenzione comprendente la flangia di figura 3.
Descrizione dettagliata di alcune forme preferite di realizzazione dell’invenzione
Nel seguito della presente descrizione una figura potrà essere illustrata anche con riferimento ad elementi non espressamente indicati in quella figura ma in altre figure. La scala e le proporzioni dei vari elementi raffigurati non corrispondono necessariamente a quelle reali.
Le figure 1 e 2 mostrano una flangia di accoppiamento 1, secondo l’arte nota, che può essere compresa in un’unità filtrante a sua volta facente parte di una cartuccia filtrante includente una flangia di fissaggio per la connessione di detta cartuccia filtrante ad un impianto fluidodinamico. La flangia 1 è idonea ad accoppiare detta unità filtrante a detta flangia di fissaggio.
Come precedentemente accennato, la flangia 1 comprende una prima piastra 2 ed una seconda piastra 3 preferibilmente realizzate in alluminio o in acciaio. Ciascuna delle piastre 2 e 3 è sostanzialmente conformata come una corona circolare. La piastra 2 ha un diametro esterno maggiore di quello della piastra 3. I diametri interni delle piastre 2 e 3 sono, di converso, pressoché uguali tra loro. Le piastre 2 e 3 sono parzialmente e coassialmente sovrapposte l’una all’altra. Esse sono inoltre reciprocamente saldate in corrispondenza delle porzioni di superficie ove le due piastre 2 e 3 sono sovrapposte.
La piastra 2, in corrispondenza del proprio bordo esterno 4, è connessa ortogonalmente ad una parete cilindrica 5 di altezza ridotta. La piastra 3, in corrispondenza del proprio bordo interno 6, ha un andamento pressoché a gradino, così da dar luogo, insieme al bordo interno 7 della piastra 2, ad un sede 8 ove è alloggiabile una guarnizione anulare. Quest’ultima è destinata ad assicurare una tenuta tra la flangia 1 e la flangia di fissaggio della cartuccia filtrante includente l’unità filtrante di cui la flangia 1 è destinata a far parte.
Le figure da 3 a 5 mostrano una flangia di accoppiamento 10, oggetto d’invenzione, che, al pari della flangia 1, può essere compresa in un’unità filtrante a sua volta facente parte di una cartuccia filtrante includente una flangia di fissaggio per la connessione di detta cartuccia filtrante ad un impianto fluidodinamico. La flangia 10 è idonea ad accoppiare detta unità filtrante a detta flangia di fissaggio.
A differenza della flangia 1, la flangia 10 è priva di saldature e consiste in un unico corpo metallico, preferibilmente di acciaio. Più precisamente, la flangia 1 consiste in un’unica porzione di lastra metallica (preferibilmente una porzione di lamiera) piegata su se stessa in modo da comprendere una piastra 11 sostanzialmente conformata come una corona circolare. La piastra 11, in corrispondenza del proprio bordo circolare esterno 12, è connessa ortogonalmente (mediante almeno una piega) ad una prima sbordatura 13 conformata come una parete cilindrica. La sbordatura 13 è delimitata da due bordi circolari coassiali ed è connessa al bordo 12 della piastra 11 in corrispondenza del proprio bordo disposto inferiormente in figura 3.
La piastra 11, in corrispondenza del proprio bordo circolare interno 14, è connessa (mediante almeno una piega) ad una seconda sbordatura 15 comprendente una parete sostanzialmente conformata come una superficie ottenuta facendo ruotare un arco concavo attorno ad una retta non avente punti in comune con detto arco. Detta retta è inoltre disposta non ortogonalmente ad un segmento congiungente i due estremi del suddetto arco ed in modo tale per cui detto arco sia rivolto verso detta retta dalla parte della propria concavità. La sbordatura 15, al pari della sbordatura 13, è delimitata da due bordi circolari coassiali ed è connessa al bordo 14 della piastra 11, mediante almeno una piega, direttamente o con l’interposizione di una o più altre pareti, preferibilmente in corrispondenza del proprio bordo disposto inferiormente in figura 3.
L’arco dalla cui rotazione si ottiene una superficie come cui è conformata la sbordatura 15 è preferibilmente un arco di circonferenza e più preferibilmente una semicirconferenza. La retta attorno alla quale viene fatto ruotare detto arco per l’ottenimento di una superficie come cui è conformata la sbordatura 15 è preferibilmente parallela ad un segmento congiungente i due estremi di detto arco. Per inciso, essendo il suddetto arco preferibilmente una semicirconferenza ed essendo la retta attorno alla quale viene fatto ruotare detto arco per l’ottenimento di una superficie come cui è conformata la sbordatura 15 preferibilmente parallela ad una corda congiungente i due estremi della suddetta semicirconferenza, la sbordatura 15 è preferibilmente emitoroidale ossia è preferibilmente conformata come una superficie toroidale privata di una porzione centrale racchiusa in una superficie cilindrica retta coassiale alla superficie toroidale e passante per i centri delle circonferenze delle sezioni trasversali della stessa. La suddetta semicirconferenza dalla cui rotazione si ottiene una superficie come cui è conformata la sbordatura 15 è pertanto preferibilmente sostanzialmente tangente alla piastra 11 (in corrispondenza del bordo 14 di quest’ultima e del proprio estremo disposto inferiormente in figura 3).
La sbordatura 15 delimita una sede 16 ove una guarnizione anulare è alloggiabile almeno parzialmente. Quest’ultima è destinata ad assicurare una tenuta tra la flangia 10 e la flangia di fissaggio della cartuccia filtrante includente l’unità filtrante di cui la flangia 10 può far parte.
Come è possibile notare in figura 3, le sbordature 13 e 15 giacciono preferibilmente dalla stessa parte rispetto alla piastra 11.
La flangia 10 è realizzabile, a titolo esemplificativo, facendo scorrere una lamiera in una pressa dotata uno stampo progressivo. Le prime fasi dello stampaggio prevendono l’imbutitura della lamiera e la foratura della stessa in modo da realizzare il foro centrale della piastra 11 con una sbordatura interna sostanzialmente cilindrica. Mediante ripetute piegature a detta sbordatura cilindrica viene conferita la forma finale preferibilmente emitoroidale. Le ultime fasi dello stampaggio prevedono la realizzazione della sbordatura cilindrica esterna e la tranciatura della lamiera per l’ottenimento della flangia 10.
La figura 6 mostra un’unità filtrante 20 che può essere compresa in una cartuccia filtrante includente una flangia di fissaggio per la connessione di detta cartuccia filtrante ad un impianto fluidodinamico.
L’unità 20, anch’essa oggetto d’invenzione, si distingue dalle unità filtranti note della medesima tipologia per il fatto di comprendere, come flangia di accoppiamento, la flangia 10. Più precisamente, l’unità 20 comprende un’anima tubolare 21 includente una parete sostanzialmente cilindrica 22 preferibilmente realizzata in acciaio o in materiale plastico e comprendente una pluralità di fori passanti. La parete 22, ad una prima estremità 23 (a destra in figura 6), delimita un’apertura 24 di accesso ad una porzione di spazio interna alla parete 22. Quest’ultima, ad una seconda estremità 25 (a sinistra in figura 6) opposta all’estremità 23, è occlusa ermeticamente da una base 26 preferibilmente sostanzialmente discoidale. L’anima 21 è rivestita lateralmente ed esternamente da un elemento cilindrico 27 preferibilmente plissettato e più preferibilmente ottenuto piegando su se stesso un setto filtrante composito, a strato singolo o multistrato, includente fibre di cellulosa, microfibre inorganiche, e/o reti plastiche o metalliche. L’elemento 27 è supportato dall’anima 21 ed è il componente filtrante “propriamente detto”. L’elemento 27 e l’anima 21 e sono calzati l’uno sull’altra, così da risultare coassiali.
L’elemento 27 (e/o l’anima 21) è connesso alla flangia 10 preferibilmente in modo tale per cui il bordo 14 della piastra 11 sia in corrispondenza dell’apertura 24, coassialmente alla parete 22. La parete 13 riveste inoltre parzialmente l’elemento 27 esternamente e lateralmente. La connessione tra flangia 10 e l’elemento 27 è preferibilmente realizzata per incollaggio e più preferibilmente interponendo tra gli stessi un disco 28 forato centralmente (ossia conformato come una corona circolare) e comprendente resina epossidica.
Una guarnizione anulare 31 (come ad esempio un o-ring) è almeno parzialmente alloggiata nella sede 16.
L’unità 20 comprende preferibilmente un fondello di chiusura 29 conformato come una corona circolare e connesso all’elemento 27 (e/o all’anima 21), all’estremità di quest’ultimo opposta a quella in corrispondenza della quale esso è incollato alla flangia 10. Al pari di quest’ultima, il fondello 29 è connesso all’elemento 27 preferibilmente per incollaggio e più preferibilmente interponendo tra gli stessi un disco 30 forato centralmente (ossia conformato come una corona circolare) e comprendente resina epossidica.
Il fondello 29, così come gli altri componenti dell’unità 20 ad eccezione della flangia 10 sono noti. Non ci si sofferma pertanto sul fornirne ulteriori dettagli. L’unità 20 è alloggiabile all’interno di una cartuccia filtrante in modo tale per cui la flangia 10, in corrispondenza del proprio foro, sia parzialmente calzata sul codolo della flangia di fissaggio di detta cartuccia con l’interposizione della guarnizione anulare 31. Quando l’unità 20 è alloggiata all’interno di una cartuccia filtrante, una molla preme preferibilmente l’unità 20 contro la flangia di fissaggio in modo da assicurare un accoppiamento a tenuta tra le due per il tramite della guarnizione 31.
Sulla base della descrizione fornita per un esempio di realizzazione preferito, è ovvio che alcuni cambiamenti possono essere introdotti dal tecnico del ramo senza con ciò uscire dall’ambito dell’invenzione come definito dalle seguenti rivendicazioni.

Claims (6)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Flangia di accoppiamento (10) che può essere compresa in un’unità filtrante (20) a sua volta facente parte di una cartuccia filtrante includente una flangia di fissaggio per la connessione di detta cartuccia filtrante ad un impianto fluidodinamico, detta flangia di accoppiamento (10) essendo idonea ad accoppiare detta unità filtrante (20) a detta flangia di fissaggio, detta flangia di accoppiamento (10) essendo caratterizzata dal fatto di consistere in un’unica porzione di lastra metallica piegata su se stessa in modo da comprendere almeno: • una piastra (11) sostanzialmente conformata come una corona circolare; • una prima parete (13), sostanzialmente cilindrica, delimitata da due bordi circolari coassiali, detta prima parete (13) essendo connessa ortogonalmente, in corrispondenza di un proprio bordo circolare, mediante almeno una piega, al bordo circolare esterno (12) di detta piastra (11); • una seconda parete (15) sostanzialmente conformata come una superficie ottenuta facendo ruotare un arco concavo attorno ad una retta: − non avente punti in comune con detto arco, − non ortogonale ad un segmento congiungente i due estremi di detto arco e − disposta in modo tale per cui detto arco sia rivolto verso detta retta dalla parte della propria concavità, così da delimitare una sede (16) ove una guarnizione anulare (31) è alloggiabile almeno parzialmente, detta seconda parete (15) essendo delimitata da due bordi circolari coassiali, detta seconda parete (15) essendo connessa, in corrispondenza di un proprio bordo circolare, mediante almeno una piega, direttamente o con l’interposizione di una o più altre pareti, al bordo circolare interno (14) di detta piastra (11).
  2. 2. Flangia (10) secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detta retta attorno alla quale viene fatto ruotare detto arco per l’ottenimento di una superficie come cui è conformata detta seconda parete (15) è parallela ad un segmento congiungente i due estremi di detto arco.
  3. 3. Flangia (10) secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzata dal fatto che detto arco dalla cui rotazione si ottiene una superficie come cui è conformata detta seconda parete (15) è un arco di circonferenza.
  4. 4. Flangia (10) secondo la rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che detto arco di circonferenza è una semicirconferenza.
  5. 5. Flangia (10) secondo una dette rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che dette prima e seconda parete (13, 15) giacciono dalla medesima parte rispetto a detta piastra (11).
  6. 6. Unità filtrante (20) che può essere compresa in una cartuccia filtrante includente una flangia di fissaggio per la connessione di detta cartuccia filtrante ad un impianto fluidodinamico, detta unità filtrante (20) essendo caratterizzata dal fatto di includere: • un elemento tubolare di supporto (21) comprendente una parete (22) sostanzialmente cilindrica: − includente una pluralità di fori passanti, − delimitante, ad una prima estremità (23), un’apertura (24) di accesso ad una porzione di spazio interna a detta parete sostanzialmente cilindrica (22) e − occlusa ermeticamente da una base (26) ad una seconda estremità (25) opposta a detta prima estremità (23); • un elemento filtrante (27) sostanzialmente cilindrico rivestente detta parete sostanzialmente cilindrica (22) lateralmente ed almeno parzialmente; • una flangia di accoppiamento (10) secondo una delle rivendicazioni precedenti, connessa a detto elemento tubolare (21) o a detto elemento filtrante (27) in modo tale per cui: − il bordo circolare interno (14) di detta piastra (11) sia in corrispondenza di detta apertura (24) delimitata dalla parete sostanzialmente cilindrica (22) di detto elemento tubolare (21), coassialmente alla parete sostanzialmente cilindrica (22) di detto elemento tubolare (21) e − detta prima parete (13) rivesta parzialmente detto elemento filtrante (27) esternamente e lateralmente; • una guarnizione anulare (31) alloggiata almeno parzialmente in detta sede (16).
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