IT201900014622A1 - Assieme di magazzino e metodo per la gestione integrata di un ordine di acquisto di prodotti coloranti fluidi - Google Patents

Assieme di magazzino e metodo per la gestione integrata di un ordine di acquisto di prodotti coloranti fluidi Download PDF

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IT201900014622A1
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Description

Descrizione del trovato avente per titolo:
"ASSIEME DI MAGAZZINO E METODO PER LA GESTIONE INTEGRATA DI UN ORDINE DI ACQUISTO DI PRODOTTI COLORANTI FLUIDI"
CAMPO DI APPLICAZIONE
Il presente trovato si riferisce ad un assieme di magazzino e ad un metodo per la gestione integrata di un ordine di acquisto di uno o più contenitori di prodotti coloranti fluidi.
Il presente trovato si riferisce anche ad un magazzino automatico utilizzabile, in particolare, nel suddetto assieme di magazzino.
Con il termine colorante, qui e per tutta la descrizione e le rivendicazioni, si intende riferirsi ad un qualsiasi prodotto fluido o semifluido quale una vernice, un inchiostro, un colore di base, o pigmentato, una pasta, ed ogni altro prodotto analogo od assimilabile a quelli sopra indicati.
STATO DELLA TECNICA
Con la sempre maggiore diffusione dell’ e-commerce, sono stati sviluppati sistemi per lo stoccaggio e il prelievo di oggetti, ad esempio acquistati in precedenza su un sito web, e successivamente prelevati fisicamente dal cliente, o utente, in un determinato punto di ritiro che si può trovare all’interno di uno spazio commerciale o di un locale pubblico, ad esempio a libero accesso, senza limitazioni di orario. I punti di prelievo comprendono generalmente una pluralità di cassetti e di vani richiusi da sportelli, di diverse dimensioni, ciascuno bloccato da un idoneo mezzo di chiusura che può essere sbloccato solamente dal cliente al momento del ritiro, secondo modalità note nella tecnica.
Un’azienda leader nella vendita di prodotti on line identifica questi punti di prelievo con il termine inglese “ locker ”. Tipicamente, un ordine di acquisto di un cliente viene formato in grandi magazzini di deposito degli oggetti, in maniera automatica o manuale con l’intervento di un operatore, disposto entro un contenitore scatolare, ad esempio in cartone, e spedito al punto di prelievo, dove l’addetto lo ripone all’intemo di un cassetto o di un vano, a seconda delle dimensioni del contenitore scatolare.
Esempi di questi punti di prelievo sono descritti, ad esempio, dai brevetti statunitensi US-B2-9.242.810 e US-B2-9.604.259.
Nel settore dei prodotti coloranti fluidi, sono note macchine automatiche, di tipo self-service, agenti come distributori di contenitori di prodotti coloranti fluidi, che possono essere prelevate direttamente dal cliente. In taluni casi, la macchina distribuisce campioni di prodotti coloranti fluidi contenuti in contenitori di ridotta capacità, mentre in altri casi la macchina è in grado di preparare contenitori di prodotti coloranti fluidi aventi grandi capacità, quali latte o barattoli normalmente utilizzati dagli operatori del settore.
Esempi di questo tipo di macchine per la preparazione e distribuzione automatica di almeno un prodotto colorante fluido contenuto in un idoneo recipiente, sono descritte dai brevetti europei EP-B 1-2.502. 156 ed EP-B1-2. 585.204 della stessa richiedente.
Un inconveniente delle soluzioni note nella tecnica è quello di non essere idonee a fornire soluzioni integrate, in cui il punto di prelievo sia anche dotato di un vasto magazzino cosicché l’ordine del cliente possa essere formato direttamente in loco.
Un altro inconveniente delle soluzioni note nella tecnica è che non sono adatte ad essere applicate al settore dei prodotti coloranti fluidi. Si tratta, infatti, di un settore in cui la varietà di tonalità di colori e sfumature è tale per cui, dotare un punto di prelievo di un magazzino automatico, risulterebbe poco efficiente e molto costoso. Infatti, il punto di prelievo occuperebbe volumi proporzionali alla capacità di stoccaggio del magazzino e sarebbe quindi molto ingombrante.
Per questa ragione, nello specifico settore dei prodotti coloranti fluidi sono state sviluppate macchine per la preparazione e distribuzione di prodotti entro recipienti, come descritto nei summenzionati brevetti europei, in modo tale che il recipiente con il prodotto colorante fluido della tonalità desiderata venga direttamente realizzato sulla base dello specifico ordine del cliente.
Un inconveniente di queste macchine è dato dal fatto che esse sono prive di un’area di stoccaggio che funga da magazzino dei recipienti che sono stati riempiti con i prodotti coloranti fluidi. Di conseguenza, in tali macchine è necessario che il cliente ritiri l’ordine non appena i recipienti ordinati vengono riempiti dalla macchina, in assenza di aree di stoccaggio dove i recipienti possono sostare in attesa che il cliente venga a ritirarli.
Esiste pertanto la necessità di perfezionare un assieme di magazzino per la gestione integrata di un ordine di acquisto di uno o più contenitori di prodotti coloranti fluidi che possa superare almeno uno degli inconvenienti della tecnica nota.
Uno scopo del presente trovato è la realizzazione di un efficiente assieme di magazzino per la gestione integrata di un ordine di acquisto di uno o più contenitori di prodotti coloranti fluidi, quindi sia prodotti coloranti fluidi finiti che prodotti coloranti fluidi preparati al momento. Un ulteriore scopo del presente trovato è quello di realizzare un assieme di magazzino per la gestione integrata di un ordine di acquisto di uno o più contenitori di prodotti coloranti fluidi che consenta ad un cliente di ritirare i prodotti coloranti fluidi della tonalità desiderata nel momento preferito, ad esempio anche in un momento successivo a quello della formazione dell’ordine.
Un ulteriore scopo del presente trovato è quello di realizzare un assieme di magazzino per la gestione integrata di un ordine di acquisto di uno o più contenitori di prodotti coloranti fluidi che permetta al cliente di ritirare uno o più contenitori di prodotti coloranti fluidi che possono essere alternativamente disponibili a magazzino, oppure - in caso contrario - riempiti sul momento.
Un ulteriore scopo del presente trovato è la realizzazione di un magazzino automatico che contenga contenitori di prodotti coloranti fluidi finiti mediante il quale l’utente possa ottenere, in modo rapido, efficiente e automaticamente, ovvero senza l’intervento di addetti o operatori, uno o più contenitori di uno o più prodotti coloranti fluidi in base alle proprie esigenze e ad un ordine effettuato.
Un ulteriore scopo del presente trovato è la messa a punto di un metodo per la gestione integrata di un ordine di acquisto di uno o più contenitori di prodotti coloranti fluidi.
Per ovviare agli inconvenienti della tecnica nota e per ottenere questi ed ulteriori scopi e vantaggi, la Richiedente ha studiato, sperimentato e realizzato il presente trovato.
ESPOSIZIONE DEL TROVATO
Il presente trovato è espresso e caratterizzato nelle rivendicazioni indipendenti. Le rivendicazioni dipendenti espongono altre caratteristiche del presente trovato o varianti dell’idea di soluzione principale.
In accordo con i suddetti scopi, un oggetto del trovato è un assieme di magazzino per la gestione integrata di un ordine di acquisto di uno o più contenitori di prodotti coloranti fluidi, comprendente:
almeno un magazzino automatico di prelievo e distribuzione atto a consentire il prelievo e la distribuzione di uno o più contenitori di prodotti coloranti finiti ad un utente, in cui sono previsti mezzi automatici di prelievo atti a prelevare detti uno o più contenitori da una o più zone di stoccaggio posizionate in tale magazzino automatico e posizionarli in uno più vani di consegna finale all’utente previsti in tale magazzino automatico al fine di comporre l’ordine di acquisto;
almeno un’area di produzione atta a produrre uno o più contenitori di prodotti coloranti fluidi miscelati al momento e della tonalità desiderata nella quale sono previste una o più stazioni di dosaggio e di miscelazione configurate rispettivamente per dosare uno o più prodotti coloranti fluidi in contenitori in cui è presente almeno un colore di base, ad esempio una base “trasparente” o una base “bianca”, e per miscelare tali prodotti insieme a detti colori di base; in tale area di produzione essendo previste una o più linee di trasferimento atte a movimentare i contenitori in avvicinamento a, e in allontanamento da, le suddette una o più stazioni di dosaggio e di miscelazione e verso una zona di consegna dei contenitori; e almeno un’interfaccia di selezione nella quale l’utente seleziona gli ordini da eseguire e li invia a tale magazzino automatico e/o a tale area di produzione.
Vantaggiosamente, mediante la previsione di almeno un magazzino automatico, almeno un’area di produzione e almeno un’interfaccia di selezione degli ordini, è possibile ottenere un efficiente assieme di magazzino per la gestione integrata di un ordine di acquisto di uno o più contenitori di prodotti coloranti fluidi, quindi sia prodotti coloranti fluidi finiti che prodotti coloranti fluidi personalizzati e preparati al momento. In forme di realizzazione, l’assieme di magazzino può comprendere almeno un’area di supporto provvista di uno o più ambienti nei quali l’utente trova assistenza, mezzi di consultazione, mezzi informativi o altro.
In tale area di supporto, l’utente, all’ occorrenza, può ricevere assistenza di personale specializzato che può coadiuvarlo nella selezione della tonalità del prodotto colorante fluido, consultare materiale informativo, osservare ad esempio pannelli dimostrativi già colorati, o altro.
Secondo ulteriori aspetti del trovato, l’assieme di magazzino può comprendere ulteriori aree di stoccaggio dei contenitori di prodotti coloranti fluidi, o di accessori ad essi connessi, disposte in prossimità di tale magazzino automatico.
L’assieme di magazzino può comprendere anche aree di stoccaggio dei contenitori di prodotti coloranti fluidi posizionate all’interno di tale area di produzione.
In forme di realizzazione, tale interfaccia di selezione può comprendere uno o più monitor di tipo touchscreen, integrati in tale magazzino automatico o posti su postazioni interattive posizionate nell’assieme di magazzino.
Tale interfaccia di selezione può essere provvista di un modulo di comunicazione atto a consentire la comunicazione e lo scambio dati anche da remoto con un elaboratore in possesso dell’utente.
Vantaggiosamente quindi, mediante il presente assieme di magazzino, l’utente può eseguire l’ordine da remoto, ad esempio tramite tale elaboratore personale dotato di connessione Internet, come un telefono cellulare smartphone, un tablet, un computer portatile o altro, quindi recarsi nel luogo dove è posizionato l’assieme di magazzino per ritirare il suo ordine.
Un ulteriore oggetto del trovato è un magazzino automatico utilizzabile in particolare in un assieme di magazzino e comprendente: una o più zone di stoccaggio di contenitori di prodotti coloranti fluidi nelle quali tali contenitori sono divisi in gruppi in base alla tipologia del prodotto colorante fluido contenuto e/o in base alle dimensioni;
almeno un primo dispositivo di prelievo atto a prelevare da tali una o più zone di stoccaggio almeno un contenitore di un prodotto colorante fluido o di una miscela di prodotti coloranti fluidi e trasferirlo su un elemento di stazionamento temporaneo;
almeno un secondo dispositivo di prelievo atto a prelevare tale almeno un contenitore posto sull’elemento di stazionamento temporaneo e a posizionarlo in un vassoio destinato ad almeno un vano di consegna previsto in tale magazzino automatico, o a posizionarlo direttamente in tale vano di consegna.
Tale magazzino automatico, oltre che prevedere la possibilità di immagazzinare o stoccare un elevato numero di contenitori divisi per tipologia e/o dimensioni, comprende anche efficaci dispositivi di prelievo, in particolare il suddetto primo dispositivo di prelievo e il secondo dispositivo di prelievo, che consentono di raggiungere tutte le posizioni delle zone di stoccaggio e dell’elemento di stazionamento temporaneo in modo efficiente, rapido e automatizzato.
In forme di realizzazione, in tali una o più zone di stoccaggio i contenitori possono essere raggruppati in vassoi, in base alla tipologia del prodotto colorante fluido contenuto e/o in base alle dimensioni e/o alla capacità; tale primo dispositivo di prelievo è atto a prelevare almeno un vassoio e a depositarlo su tale elemento di stazionamento temporaneo e tale secondo dispositivo prelievo è atto a prelevare almeno un contenitore da tale vassoio.
Tale magazzino automatico può comprendere una parete frontale provvista di tale elemento di stazionamento temporaneo, nella quale sono ricavati uno o più vani di consegna dell’uno o più contenitori ordinati.
Secondo ulteriori aspetti del trovato, tale parete frontale può comprendere pannelli informativi e/o interfacce di selezione dell’ordine da parte dell’utente. Secondo varianti realizzative, i pannelli informativi e/o interfacce di selezione sono indipendenti e separati dalla parete frontale, ad esempio configurati come “totem” autonomi disposti nel punto vendita in prossimità del magazzino automatico.
In forme di realizzazione, tale primo dispositivo di prelievo può comprendere almeno un carrello mobile secondo una prima direzione di traslazione lungo tali una o più zone di stoccaggio e provvisto di almeno un supporto posizionato su una guida e mobile secondo una seconda direzione di sollevamento e abbassamento; tale supporto comprende una o più forche atte a prelevare almeno vassoio su cui sono disposti uno o più contenitori e mobili lungo almeno una terza direzione in avvicinamento o allontanamento da tali una o più zone di stoccaggio. Tale primo dispositivo di prelievo può comprendere un meccanismo articolato posizionato su tale supporto e atto a sollevare o abbassare tali forche.
In forme di realizzazione, tale secondo dispositivo di prelievo può comprendere almeno un braccio articolato provvisto di mezzi di presa di almeno un contenitore depositato sul bancone da tale primo dispositivo di prelievo.
Tali mezzi di presa del contenitore di tale secondo dispositivo di prelievo possono comprendere almeno una testa magnetica. In altre forme realizzative, del tutto equivalenti, il secondo dispositivo di prelievo può comprendere pinze, ganasce o simili, o in generale qualsiasi elemento idoneo a consentire al secondo dispositivo di presa di afferrare saldamente e trattenere i contenitori.
Un ulteriore oggetto del trovato è un metodo per la gestione integrata di un ordine di acquisto di uno o più contenitori di prodotti coloranti fluidi, comprendente:
il prelievo e la distribuzione di uno o più contenitori di prodotti coloranti finiti ad un utente da almeno un magazzino automatico, in cui sono previsti mezzi automatici di prelievo atti a prelevare tali uno o più contenitori da una o più zone di stoccaggio posizionate in tale magazzino automatico e posizionarli in uno più vani di consegna finale all’utente previsti in tale magazzino automatico;
la produzione di uno o più contenitori di prodotti coloranti fluidi miscelati al momento contenente un prodotto della tonalità desiderata in almeno un’area di produzione nella quale sono previste una o più stazioni di dosaggio e di miscelazione configurate per dosare uno o più prodotti coloranti fluidi in contenitori in cui è presente almeno un colore di base, ad esempio una base “trasparente” o una base “bianca”, e per miscelare tali prodotti insieme a detti colori di base; e la movimentazione di tali contenitori in avvicinamento a, e in allontanamento da, le stazioni di dosaggio e di miscelazione e verso una zona di consegna dei contenitori tramite una o più linee di trasferimento; e
la selezione da parte dell’utente dell’ordine da eseguire in almeno un’interfaccia di selezione e l’invio di tale ordine a tale magazzino automatico e/o a tale area di produzione.
ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI
Questi ed altri aspetti, caratteristiche e vantaggi del presente trovato appariranno chiari dalla seguente descrizione di forme di realizzazione, fomite a titolo esemplificativo, non limitativo, con riferimento agli annessi disegni in cui:
- la fig. 1 è una vista in assonometria e dall’alto di un assieme di magazzino per la gestione integrata di un ordine di acquisto di uno o più contenitori di prodotti coloranti fluidi secondo il presente trovato;
- la fig. 2 è una vista in assonometria, secondo un’altra angolazione, di una porzione dell’assieme di magazzino di fig. 1;
- la fig. 3 è una vista in assonometria di un’ulteriore porzione dell’assieme di magazzino di fig. 1;
- le figg. 4A e 4B sono viste frontali, schematiche, che illustrano due possibili modalità di acquisizione di un ordine di acquisto da parte dell’assieme di magazzino di fig. 1;
- la fig. 5 è una vista in assonometria di un’ancora ulteriore porzione dell’assieme di magazzino di fig. 1;
- la fig. 6 è una vista in assonometria di un magazzino automatico utilizzabile nell’assieme di magazzino;
- la fig. 7 è un ulteriore vista in assonometria del magazzino automatico di fig. 6 in cui alcuni componenti sono stati rimossi per rendere visibile l’interno del magazzino automatico;
- le figure da 8 a 17 sono viste assonometriche che illustrano una sequenza di prelievo e consegna di uno o più contenitori dal magazzino automatico, secondo un ordine richiesto dall’utente o cliente;
- le figure 18 e 19 sono viste schematiche che illustrano una variante esecutiva di parte del magazzino automatico utilizzabile nell’assieme di magazzino.
Per facilitare la comprensione, numeri di riferimento identici sono stati utilizzati, ove possibile, per identificare elementi comuni identici nelle figure. Va inteso che elementi e caratteristiche di una forma di realizzazione possono essere convenientemente incorporati in altre forme di realizzazione senza ulteriori precisazioni.
DESCRIZIONE DI FORME DI REALIZZAZIONE
Si farà ora riferimento nel dettaglio alle varie forme di realizzazione del trovato, delle quali uno o più esempi sono illustrati nelle figure allegate. Ciascun esempio è fornito a titolo di illustrazione del trovato e non è inteso come una limitazione dello stesso. Ad esempio, le caratteristiche illustrate o descritte in quanto facenti parte di una forma di realizzazione potranno essere adottate su, o in associazione con, altre forme di realizzazione per produrre un’ulteriore forma di realizzazione. Resta inteso che il presente trovato sarà comprensivo di tali modifiche e varianti.
Prima di descrivere le forme di realizzazione, si chiarisce, inoltre, che la presente descrizione non è limitata nella sua applicazione ai dettagli costruttivi e di disposizione dei componenti come descritti nella seguente descrizione utilizzando le figure allegate. La presente descrizione può prevedere altre forme di realizzazione ed essere realizzata o messa in pratica in altri svariati modi. Inoltre, si chiarisce che la fraseologia e terminologia qui utilizzata è a fini descrittivi e non deve essere considerata come limitante.
Con riferimento ai disegni allegati e con particolare riferimento alla fig. 1 degli stessi, un assieme di magazzino 10 secondo il presente trovato comprende almeno magazzino automatico Ila, atto a consentire il prelievo e la distribuzione di prodotti coloranti finiti al cliente ed almeno un’area di produzione 12, nella quale possono essere prodotti, ad esempio mediante dosaggio e miscelazione, prodotti coloranti fluidi di tipo personalizzato, ad esempio di una particolare tonalità.
Nell’area di produzione 12 di coloranti fluidi possono essere previste stazioni di miscelazione 16, in particolare stazioni di miscelazione 16 automatizzate. Tali stazioni di miscelazione 16 possono comprendere ad esempio serbatoi 17 nei quali sono contenuti colori base da miscelare opportunamente, secondo le richieste del cliente. Tale area di produzione 12 può comprendere ad esempio una o più linee di trasferimento 18, ad esempio due come illustrato esemplificativamente, divise da una corsia 19 e nelle quali avviene il trasferimento di un contenitore verso le stazioni di miscelazione 16. Tali linee di trasferimento 18, per il trasferimento dei contenitori verso le stazioni di miscelazione 16, possono comprendere ad esempio sistemi a nastro trasportatore o simili.
Lo scopo di tale area di produzione 12 è sostanzialmente fornire al cliente contenitori 27’ di colori personalizzati e/o prodotti al momento, si veda anche fig. 2. In fig. 2 è illustrata una zona di consegna 43 posta a valle dell’area di produzione 12 ed atta a consentire la consegna dei contenitori 27’ prodotti al momento all’utente. Come si può osservare, tale zona di consegna può comprendere un bancone 44. I contenitori 27’ vi giungono automaticamente dalle linee di trasferimento 18.
E’ possibile prevedere, ad esempio, che la zona di consegna 43 sia separata dall’area di produzione 12 da una parete 45 e che in tale parete 45 siano ricavate una o più aperture 46 attraverso le quali i contenitori 27’ prodotti possono essere trasferiti dall’area di produzione 12 alla zona di consegna 43.
In tale area di produzione 12, ad esempio, un contenitore 27’ vuoto potrà essere posto su una delle due linee di trasferimento 18 fino ad arrivare alle stazioni di miscelazione 16. E’ possibile prevedere ad esempio che il contenitore 27’ venga portato automaticamente, mediante la linea di trasferimento 18, sotto ad un primo serbatoio 17 di un primo colore base per una prima erogazione di una determinata quantità di tale primo colore base, quindi venga eventualmente portato ad un secondo serbatoio 17 di un secondo colore base per una seconda erogazione di tale secondo colore base, e così via fino all’ottenimento della miscela voluta nel contenitore 27’. In forme di realizzazione, dopo che nel contenitore 27’ viene dispensato un primo colore di base, ad esempio una base trasparente o una base bianca, prelevato da un rispettivo serbatoio 17, esso viene trasferito, ad esempio dalla linea di trasferimento 18, in una macchina dispensatrice automatica di prodotti coloranti fluidi, di tipo noto e non raffigurata. Qui uno o più prodotti coloranti fluidi possono essere dispensati all’ interno del contenitore 27’, in aggiunta al colore di base precedentemente dispensato al suo interno. Dopodiché è prevista un’operazione di chiusura del contenitore 27’ che può essere effettuata manualmente dall’operatore, oppure automaticamente dalla macchina dispensatrice stessa. Secondo possibili forme di realizzazione, l’area di produzione comprende un idoneo dispositivo miscelatore, non raffigurato e di tipo noto nella tecnica, configurato per agitare energicamente i contenitori 27’ allo scopo di amalgamare i diversi prodotti coloranti che vi sono stati erogati con il colore di base così da rendere omogeneo il contenuto. Il dispositivo miscelatore può essere associato a ciascuna linea di trasferimento 18 e disposto dopo che nei contenitori 27’ sono stati erogati gli uno o più colori base, e prima che essi raggiungano la zona di consegna 43. Possono essere previsti idonei meccanismi, di tipo noto, per caricare automaticamente i contenitori 27’ verso il dispositivo miscelatore, e per scaricarli automaticamente dopo che il dispositivo miscelatore ha effettuato un ciclo di miscelazione, come descritto ad esempio nella domanda di brevetto europeo EP-A1-3.171.972, della stessa richiedente.
Tornando a fig. 1, nel presente assieme di magazzino 10 è anche presente un’area di supporto 13, rivolta ad esempio a fornire assistenza al cliente. Pertanto in tale area di supporto 13 potranno essere previsti uno o più ambienti 14 nei quali il cliente può consultare personale esperto e/o può trovare supporto da personale preposto a tale scopo e/o mediante mezzi di consultazione, quali pannelli dimostrativi già colorati, elaboratori, display o altro.
L’assieme di magazzino 10 comprende anche interfacce di selezione 20, 21 nelle quali un utente può selezionare gli ordini da eseguire. Tali interfacce di selezione 20 possono essere dei monitor di tipo touchscreen integrati nel magazzino automatico 1 la di prelievo e distribuzione, come illustrato esemplificativamente, oppure possono essere costituite da postazioni interattive da posizionare nell’assieme di magazzino 10, si veda ad esempio l’interfaccia di selezione 21.
L’assieme di magazzino 10 comprende una serie di aree di stoccaggio 22, 23, 24 preferibilmente in forma di scaffalature modulari o simili, nelle quali posizionare ad esempio i prodotti coloranti fluidi, ma anche accessori, articoli complementari o correlati. Ad esempio sono previste aree di stoccaggio 22 adiacenti al magazzino automatico Ila di prelievo e distribuzione di prodotti coloranti. Altre aree di stoccaggio 23 sono posizionate ai lati dell’area di produzione 12 di prodotti coloranti fluidi. Ulteriori aree di stoccaggio 24 sono previste a margine dell’assieme di magazzino 10 destinate ad accogliere, ad esempio, utensili ed accessori utili alla pittura ed alla decorazione, in modo che il cliente possa trovare nella stessa area tutto l’occorrente. E’ evidente che l’assieme di magazzino 10 secondo il presente trovato può quindi essere configurato per contenere qualsiasi tipologia di articoli discreti sfusi, anche diversi dai contenitori (o barattoli) contenenti i suddetti prodotti coloranti fluidi. Inoltre di precisa che i contenitori dei prodotti coloranti fluidi possono essere di molte diverse capacità o volume, come ad esempio 1 gallone o 5 galloni.
L’assieme di magazzino 10 comprende una pluralità di corsie 25 tra le quali l’utente può muoversi comodamente per raggiungere le diverse aree descritte sopra, ad esempio una coppia di corsie 25 parallele come illustrato esemplificativamente.
In fig. 3 è illustrato il magazzino automatico 11a, provvisto di una o più zone di stoccaggio, ad esempio scaffalature 26, nel quale sono alloggiati una pluralità di contenitori 27 posizionati ad esempio su più vassoi 28 ed eventualmente su più corsie, raggruppati in base alla tipologia di prodotto colorante e/o alle dimensioni e/o alla capacità.
Il magazzino automatico I la prevede una parete frontale 29 nella quale sono posizionate le interfacce di selezione 20, ad esempio configurate come una serie di monitor di tipo touchscreen.
Tale parete frontale 29 potrebbe prevedere, superiormente a dette interfacce di selezione 20, uno o più pannelli informativi atti a comunicare ai clienti informazioni tecniche, commerciali, ma anche lo stato dei propri ordini o altro.
Tale magazzino automatico 11a prevede vani 30 di consegna finale dell’ ordine dell’utente, quindi del contenitore o dei contenitori 27 richiesti dall’utente prelevati automaticamente dai vassoi 28. Tali vani 30 possono essere collocati ad esempio sulla parete frontale 29 del magazzino automatico Ila sotto alle interfacce di selezione 20, quindi in posizione facilmente raggiungibile dall’utente.
Tale magazzino automatico 11a può comprendere, come illustrato, una struttura scatolare 3 1 , ad esempio di forma rettangolare, e può essere realizzata mediante blocchi modulari, in modo da poterne variare la forma, la disposizione e/o le dimensioni, soprattutto delle zone di stoccaggio, ad esempio le scaffalature 26.
Le interfacce di selezione 20 possono essere provviste di moduli di comunicazione 73, in particolare di tipo Wireless, di per sé noti, idonei a rendere possibile lo scambio di dati, anche da remoto, con un elaboratore 32 in possesso dell’utente, ad esempio un telefono cellulare smartphone, un tablet, un computer portatile o altro, si vedano fig.4A e fig. 4B.
Il cliente può eseguire l’ordine da remoto, ad esempio tramite tale elaboratore 32 dotato di connessione Internet, come un telefono cellulare smartphone, un tablet, un computer portatile o altro, e quindi recarsi nel luogo dove è posizionato l’assieme di magazzino 10 per ritirare il suo ordine anche in un secondo momento. L’ordine effettuato potrà essere contenuto in uno dei vani 30 di consegna.
In tali figure 4 A e 4B è illustrato un esempio di come un utente, attraverso il suo elaboratore 32, può inviare all’ interfaccia di selezione 20, o 21, ad esempio un colore C1 selezionato.
Come si può osservare da fig. 4B, l’utente ha selezionato un contenitore 27 di detto colore C1. Inoltre l’utente ha anche selezionato due contenitori 27 di un ulteriore colore C2, selezionato ad esempio mediante una finestra 33 che riporta uno spettro di colori. Nella finestra 33 è previsto un tasto 36 virtuale mediante il quale il colore C2 scelto può essere aggiunto ad una finestra 35 che riporta l’ordine che l’utente desidera effettuare mediante il magazzino automatico 11a. E’ possibile prevedere anche un’ulteriore finestra 34 nella quale l’utente possa effettuare un test di somiglianza di un determinato colore.
Una volta che l’utente ha selezionato il colore prescelto o i colori prescelti e ne ha deciso la quantità, in base al numero di contenitori 27, preme un tasto 37 virtuale previsto sulla finestra 35 dell’interfaccia di selezione 20. Tale tasto 37, determinerà l’awio delle operazioni di prelievo del contenitore o dei contenitori 27, in particolare di prelievo di uno o più vassoi 28 dove sono posizionati detti contenitori 27 da parte del magazzino automatico Ila, llb o I le, come vedremo in seguito. L’ordine costituito da uno o più contenitori 27 di uno o più colori sarà consegnato all’utente nel vano 30.
In fig. 5 è illustrato in maggior dettaglio una forma di realizzazione esemplificativa di un ambiente 14 dell’area di supporto 13. In tale ambiente 14 sono illustrati una pluralità di banconi 15 dove gli utenti possono ricevere dove ricevere assistenza, suggerimenti, informazioni o altro. In tale ambiente 14 possono essere esposti pannelli dimostrativi 38 che riproducono esemplificativamente determinati colori. Nell’ambiente 14 inoltre potrà essere posizionata una postazione 39 nella quale è previsto un elaboratore 40. Su una delle pareti dell’ambiente 14, inoltre potrà essere posizionato un display 41 sul quale potranno essere visualizzate informazioni utili ai prodotti desiderati, al proprio ordine o altro. Nell’ambiente 14 potranno essere previsti anche ripiani 42 dove posizionare i contenitori 27.
Secondo possibili forme realizzative, nell’ambiente 14 può essere disposta una macchina tester, di tipo noto nella tecnica e non descritta qui nel dettaglio, in grado di stampare una determinata colorazione prescelta dal cliente su un desiderato substrato, realizzato in un idoneo materiale scelto in una gamma di materiali disponibili (ad esempio legno, cartoncino, ceramica, ecc...), allo scopo di mostrare preliminarmente al cliente quale può essere la resa estetica della colorazione prescelta sul substrato di interesse.
In fìg. 6 e fig. 7 è illustrata una variante del magazzino automatico llb. La parete frontale 29 di tale magazzino automatico 11b è provvista in particolare di pannelli informativi 74, atti a comunicare informazioni agli utenti o a mostrare agli utenti uno o più messaggi pubblicitari.
Tale parete frontale 29 potrebbe essere tuttavia provvista, in abbinamento o in alternativa ai pannelli informativi 74, di interfacce di selezione 20, come previsto nel magazzino automatico 11a. In aggiunta, o in alternativa, le interfacce di selezione possono essere configurate come elementi indipendenti, cosiddetti “totem”, disposti nelle adiacenze del magazzino automatico 11b, ad esempio davanti ad esso, come mostrato in fig. 1.
Il magazzino automatico 11b è provvisto di una o più zone di stoccaggio dei contenitori 27, 27a, 27b, 27c di prodotti fluidi, ad esempio scaffalature 26 sulle quali sono depositati i contenitori 27, 27a, 27b, 27c da prelevare e consegnare all’utente.
Tali contenitori 27 saranno divisi in gruppi, ad esempio in base alla tipologia del prodotto colorante contenuto o dei prodotti coloranti contenuti e/o in base alla dimensione o alla capacità; ad esempio i contenitori indicati con i numeri di riferimento 27a, 27b, 27c sono relativi a tre tipologie di colori differenti indicati rispettivamente con Cl, C2 e C3.
Le scaffalature 26 comprendono una serie di vassoi 28, 28a, 28b, 28c disposti su relative barre di supporto, ripiani o simili e in grado di scorrere rispetto a questi ultimi. Su ogni vassoio 28a, 28b, 28c sarà posizionato un determinato gruppo di contenitori, si vedano ad esempio i contenitori 27a, 27b, 27c. Come vedremo in seguito nella descrizione di una sequenza di funzionamento illustrata a titolo esemplificativo e non limitativo nelle figure da 8 a 17, tali vassoi 28a, 28b, 28c sono mobili. Tale magazzino automatico 11b comprende un primo dispositivo di prelievo 47, atto a prelevare almeno un contenitore 27, 27a, 27b, 27c da dette zone di stoccaggio, ovvero ad esempio dalle scaffalature 26.
Preferibilmente, tale primo dispositivo di prelievo 47 è atto a prelevare almeno un vassoio 28, 28a, 28b, 28c di alloggiamento di contenitori 27, 27a, 27b, 27c da dette scaffalature 26 e depositarlo su un elemento di stazionamento temporaneo 49 previsto nel magazzino automatico 11b. L’elemento di stazionamento temporaneo 49, ad esempio configurato come un bancone 49, in particolare, è posizionato sulla parete frontale 29 del magazzino automatico 11b. Tale primo dispositivo di prelievo 47 è atto a prelevare e depositare i vassoi 28, 28a, 28b, 28c in una determinata zona di appoggio 48 del bancone 49.
Il magazzino automatico 11b prevede un secondo dispositivo di prelievo 50, 50’, atto prelevare almeno un contenitore 27, 27a, 27b, 27c depositato da detto primo dispositivo di prelievo 47 e trasferirlo ad un vassoio 57 oppure a depositarlo direttamente in un vano 30 di consegna, si veda anche fig. 18. In particolare, il secondo dispositivo di prelievo 50 è atto a prelevare un contenitore 27, 27a, 27b, 27c dal vassoio 28, 28a, 28b, 28c che è stato in precedenza depositato sul bancone 49 dal primo dispositivo di prelievo 47.
Tali primo dispositivo di prelievo 47 e secondo dispositivo di prelievo 50, 50’ si configurano quindi come mezzi automatici di prelievo di uno o più contenitori 27, 27a, 27b, 27c da dette scaffalature 26, o zone di stoccaggio.
Il primo dispositivo di prelievo 47, si vedano anche fig. 8 e fig. 9, comprende un carrello 51 traslabile in modo bidirezionale lungo una prima direzione X1, sostanzialmente orizzontale.
Nella forma esecutiva illustrata, il carrello 51 percorre una corsia 72 ricavata tra le due scaffalature 26. Si può prevedere, inoltre, che lungo tale corsia 72 siano posizionate delle guide per una precisa traslazione del carrello 51 lungo la prima direzione X1 .
Tale carrello 51 è provvisto di una guida 52 di sollevamento e abbassamento di un supporto 53 dotato di mezzi di azionamento atti a sollevarlo o abbassarlo lungo detta guida 52 in una direzione Z1. Tale prima direzione X1 di traslazione del carrello 51 quindi è sostanzialmente ortogonale a detta seconda direzione Z1 di sollevamento e abbassamento del supporto 53.
Sul supporto 53 è posizionato un meccanismo articolato 54 sul quale sono posizionate una coppia di forche 55 atte a traslare, mediante opportuni attuatori, rispetto a detto supporto 53 in una direzione Y1 di avvicinamento e allontanamento dalle scaffalature 26, allo scopo di prelevare o depositare almeno un contenitore 27, 27a, 27b, 27c o direttamente i vassoi 28, 28a, 28b, 28c. Tale direzione Y1 è sostanzialmente ortogonale a detta direzione X1 e detta direzione Z1. In una possibile variante realizzativa, sul supporto 53 è prevista inoltre un ulteriore forca 56, disposta su detto meccanismo articolato 54, in particolare per prelevare il vassoio 57 dal bancone 49 e depositarlo in uno dei vani 30 di consegna, o viceversa. A tal fine, il vassoio 57 comprende una scanalatura 57A (meglio visibile in fig. 17), opportunamente sagomata per consentire il passaggio dell’ ulteriore forca 56, avendo quindi forma e dimensioni correlate a quelle dell’ulteriore forca 57A.
Secondo possibili forme di realizzazione, sul meccanismo articolato 54 possono essere previste una serie di forche telescopiche, di tipo noto nella tecnica.
Il secondo dispositivo di prelievo 50, si vedano anche fig. 11 e fig. 12, comprende un braccio articolato 58 provvisto di una testa magnetica 59, atta a prelevare i contenitori 27, 27a, 27b, 27c. Si intende che in altre forme realizzative, non raffigurate, la testa magnetica 59 può essere sostituita da altri mezzi di presa ad essa tecnicamente equivalenti, ad esempio di natura meccanica, come in particolare una pinza di afferraggio o altri organi similari.
Tale secondo dispositivo di prelievo 50 comprende un pattino 60 posizionato su una guida 64 lungo la quale, mediante opportuni mezzi di azionamento, tale secondo dispositivo di prelievo 50 può traslare in un senso o nell’altro e rispetto al bancone 49 lungo una direzione X2, si veda anche fig. 7, in modo sostanzialmente da poter percorrere tutta la lunghezza del bancone 49.
E’ possibile inoltre prevedere che il braccio articolato 58, che viene azionato automaticamente per il prelievo e la posa di un contenitore 27, 27a, 27b, 27c possa ruotare, mediante opportuni mezzi di azionamento, attorno ad un asse Z2 sostanzialmente verticale, si veda ad esempio fig.
14.
Nelle figure da 8 a 17 è illustrata una sequenza di funzionamento del magazzino automatico llb, ipotizzando ad esempio che il cliente abbia ordinato un contenitore 27a di colore Cl, un contenitore 27b di colore C2 e due contenitori 27c di colore C3.
Inizialmente, il primo dispositivo di prelievo 47 si porta in prossimità del vano 30 di consegna in cui è previsto depositare l’ordine che si va a formare. Qui, la forca 56 viene traslata verso il vano 30 in modo da posizionarsi nella scanalatura 57A, al di sotto del vassoio 57. Mediante il meccanismo articolato 54, il vassoio 57 viene sollevato e la forca 56 viene ritratta in modo che detto vassoio 57 si trovi sul supporto 53. Successivamente, il primo dispositivo di prelievo 47 si porta in prossimità della zona di appoggio 48 e, seguendo una sequenza operativa contraria a quella descritta in precedenza, la forca 56 si sposta verso il bancone 49 per appoggiare su quest’ultimo il vassoio 57.
In questo modo, il vassoio 57 funge da navetta, movimentato dal primo dispositivo di prelievo 47, fra la zona di appoggio 48, in cui -come verrà spiegato con maggior dettaglio nel seguito - viene formato l’ordine del cliente ed il vano 30 di consegna in cui è previsto depositare l’ordine per il ritiro da parte del cliente.
Secondo possibili forme realizzative, il vassoio 57 è configurato per appoggiare sul fondo del vano 30 di consegna.
Secondo possibili forme di realizzazione, ciascun vano 30 di consegna è configurato per ricevere, in corrispondenza del suo fondo, una pila di vassoi 57, ciascuno destinato a ricevere un rispettivo ordine.
Quando il magazzino automatizzato llb ha ricevuto il suddetto ordine, il carrello 51 trasla automaticamente in direzione X1 per portarsi in corrispondenza della zona della scaffalatura 26 dove è alloggiato il vassoio 28a contente i contenitori 27a di colore C1.
Il supporto 53, si veda fig. 8, viene sollevato lungo la guida 52 in direzione Z1 per portarsi all’altezza del vassoio 28a contenente i contenitori 27a di colore C1.
Le forche 55, si veda fig. 9, vengono traslate in direzione Y1 ed in avvicinamento alla scaffalatura 26 in modo da posizionarsi opportunamente sotto al vassoio 28a dei contenitori 27a di colore C1. Mediante il meccanismo articolato 54 le forche 55 sollevano il vassoio 28a dei contenitori 27a e si ritraggono in direzione Y1 fino alla situazione di fig. 10.
A questo punto il vassoio 28a con i contenitori 27a viene depositato sul bancone 49 mediante nuovo azionamento delle forche 55 come illustrato in fig. 11, ovvero traslate verso il bancone 49.
Il secondo dispositivo di prelievo 50, si veda fig. 12, viene azionato automaticamente in modo che il braccio articolato 58 porti la testa magnetica 59 in corrispondenza di uno dei contenitori 27a, per il prelievo e il deposito del contenitore 27a sul vassoio 57, si veda fig. 13.
In contemporanea, è possibile prevedere che il primo dispositivo di prelievo 47, come descritto sopra relativamente al prelievo del vassoio 28a dei contenitori 27a, si porti verso la scaffalatura 26 per prelevare il secondo vassoio 28b di contenitori 27b di colore C2 e depositarlo in un vano 61 di attesa, disposto ad esempio sotto alla superficie del bancone 49 (fig. 13).
In tale vano 61 di attesa è possibile prevedere un supporto 62 traslabile automaticamente, ad esempio verso l’alto, per portare il vassoio 28b a livello del bancone 49, una volta che il vassoio 28a è stato evacuato mediante il primo dispositivo di prelievo 47.
Nel caso si preveda tale vano 61 e tale supporto 62, nel bancone 49 sarà prevista un’apertura 63, si veda fig. 15, di posizionamento dei vassoi 27a, 27b a livello della superficie del bancone 49. Quando il vassoio 27a sarà stato rimosso mediante il primo dispositivo di prelievo 47, il supporto 62 potrà essere nuovamente sollevato per depositare il vassoio 27b. In alternativa, il bancone 49 potrebbe essere provvisto di una zona di appoggio 48 dei vassoi 27a, 27b traslabile a scomparsa rispetto al resto del bancone 49, in modo da permettere al supporto 62 di portare i vassoi 27a, 27b sul bancone 49.
Il primo dispositivo di prelievo 47 si porta nuovamente in corrispondenza della scaffalatura 26 per prelevare un terzo vassoio 28c di contenitori 27c di colore C3 e lo deposita sul bancone 49, o eventualmente nel vano 61 di attesa, ove previsto, si veda fig. 14.
Il secondo dispositivo di prelievo 50, mediante la testa magnetica 59 mossa dal braccio articolato 58, preleva due contenitori 27c di colore C3 dal vassoio 28c e li deposita sul vassoio 57, si veda anche fig. 15.
In questo momento il vassoio 57 contiene quanto ordinato dal cliente, quindi un contenitore 27a di colore C1, un contenitore 27b di colore C2 e due contenitori 27c di colore C3. Naturalmente, è possibile prevedere che tali contenitori 27a, 27b, 27c abbiano dimensioni uguali o diverse, come illustrato a scopo esemplificativo.
Il primo dispositivo di prelievo 47 viene nuovamente azionato in modo che il supporto 53 si porti in prossimità del vassoio 57 e la forca 56 venga traslata verso il bancone 49 in modo da posizionarsi nuovamente nella scanalatura 57A, sotto al vassoio 57, si veda fig. 15.
Mediante il meccanismo articolato 54 il vassoio 57 viene sollevato dal bancone 49 e la forca 56 viene ritratta in modo che detto vassoio 57 si trovi ora sul supporto 53, si veda fig. 16.
Come si può osservare, è possibile prevedere nel bancone 49 una sede 66 di alloggiamento del vassoio 57, in modo che risulti posizionato in modo più stabile e preciso su detto bancone 49.
A questo punto il carrello 51 verrà traslato in direzione X1 e il supporto 53 verrà abbassato lungo la guida 52 in direzione Z1 in modo che il vassoio 57 venga portato in prossimità di un’apertura 65 del vano 30 di consegna posta posteriormente al bancone 49, si veda fig. 17. La forca 56 verrà nuovamente azionata in modo da inserire il vassoio 57 con i contenitori 27a, 27b, 27c aH’intemo del vano 30 di consegna.
Il vano 30 di consegna è provvisto di un’apertura 68 di fuoriuscita del vassoio 57 posta sul lato frontale del bancone 49.
E’ possibile prevedere che tale vano 30 di consegna sia provvisto di uno sportello 67 di chiusura di detta apertura 68 ed atto ad aprirsi automaticamente una volta che il vassoio 57 è posizionato all’ interno del vano 30, oppure incernierato ad un lato di detta apertura 68 ed atto ad aprirsi in seguito alla spinta del vassoio 57 mediante la forca 56.
Lo sportello 67 di chiusura dell’apertura 68 è normalmente bloccato nella condizione chiusa ed è apribile selettivamente da parte del cliente al momento del ritiro dell’ordine. Secondo forme di realizzazione qui previsto, il magazzino automatico 11b, o 11a, può prevedere un sistema di identificazione dell’ordine, di tipo noto nella tecnica, tramite il quale il cliente può procedere al ritiro. Nel caso in cui il cliente faccia l’ordine da remoto, ad esempio tramite un suo elaboratore personale, nel momento in cui il cliente invia l’ordine può ricevere un codice, in particolare un codice a barre o un codice di tipo QR, che - una volta riconosciuto da un apposito lettore (non raffigurato) - comanda l’apertura dello sportello 67, secondo modalità già note nella tecnica.
Come si può osservare anche da fìg. 6 e fig. 7, nel presente magazzino automatico llb, o Ila, sono previsti diversi vani 30 di consegna, che sono anche dotati di etichetta di identificazione 69, ad esempio un’etichetta numerica, per cui il magazzino automatico potrà essere in grado di processare più ordini ed il cliente potrà riconoscere il vano 30 nel quale il suo ordine sarà consegnato.
In una forma esecutiva alternativa del magazzino automatico Ile, si vedano fig. 18 e fig. 19, è possibile prevedere che il bancone 49’ comprenda una serie di aperture 70 poste sopra i vani 30 di consegna e che il secondo dispositivo di prelievo 50’ prelevi i contenitori 27 dal vassoio 28, o direttamente dal bancone 49’, e li depositi nel relativo vano 30 di consegna.
Tale secondo dispositivo di prelievo 50’ potrà essere dotato, in alternativa alla testa magnetica 59, di un meccanismo a pinza 71 associato al braccio articolato 58.
La testa magnetica 59 e il meccanismo a pinza 71 sono dunque due esempi di mezzi di presa di almeno un contenitore 27, 27a, 27b, 27c da parte del secondo dispositivo di prelievo 50, 50’.
Secondo una variante realizzativa, i mezzi di presa possono prelevare i contenitori 27, 27a, 27b, 27c direttamente dal vassoio 28, 28a, 28b, 28c di alloggiamento su cui sono riposti, ad esempio mentre il vassoio rimane associato al primo dispositivo di prelievo 47, per rilasciarli in corrispondenza del selezionato vano 30 di consegna entro cui si sta formando l’ordine. Si noti che secondo tale variante il magazzino automatico 11a, 11b, 11c può essere privo della zona di stazionamento temporaneo 49, e quindi anche della zona di appoggio 48 in esso individuata.
In una forma di realizzazione alternativa, può essere previsto che la parete retrostante del magazzino automatico 11a, 11b, 11c sia realizzata in maniera del tutto simile alla parete anteriore 29 sopra descritta. In questo caso, è possibile duplicare il numero di vani 30 di consegna che sono disposti su entrambi i lati lunghi della struttura scatolare 31, cioè sia sul fronte, sia sul retro del magazzino. In tal caso il magazzino automatico 11a, 11b, 11c presenta gli adattamenti strutturali che risulteranno evidenti al tecnico esperto del settore, volti a dotare anche la parete retrostante dei componenti sopra descritti utili a depositare i contenitori 27, 27a, 27b, 27c nei vani 30 di consegna.
A titolo di esempio non limitativo, è evidente che in questa forma realizzativa il magazzino automatico 11a, 11b, 11c comprende un’ulteriore dispositivo di prelievo (non raffigurato) atto a servire i vani 30 di consegna disposti nella parete retrostante, del tutto analogo al secondo dispositivo di prelievo 50, e quindi provvisto di un braccio articolato, analogo al braccio articolato 58, dotato di idonei mezzi di presa dei contenitori 27, 27a, 27b, 27c. Anche in questo caso, l’ulteriore dispositivo di prelievo può comprendere un pattino posizionato su una guida lungo la quale, mediante opportuni mezzi di azionamento, tale ulteriore dispositivo di prelievo lungo una direzione parallela alla direzione X2, in modo sostanzialmente da poter percorrere tutta la lunghezza del bancone 49.
In forme di realizzazione qui previste, la struttura scatolare 31 può essere provvista di zone di carico per inserire i vassoi 28, 28a, 28b, 28c carichi di contenitori nelle scaffalature 26. Ad esempio, in corrispondenza delle zone di carico possono essere previsti pannelli apribili tramite i quali un operatore può accedere all’ interno della struttura scatolare 31. Sono naturalmente previsti sistemi per comunicare al magazzino automatico 11a, 11b, 11c quali contenitori 27, 27a, 27b, 27c si stanno caricando, in associazione al vassoio 28, 28a, 28b, 28c su cui si trovano. Ad esempio, può essere previsto che l’operatore introduca manualmente codici identificativi dei contenitori caricati, oppure può essere previsto un sistema di riconoscimento automatico di tali codici identificativi, ad esempio comprendente un lettore ottico di tipo noto nella tecnica, come un lettore di codici a barre o un lettore di tag RFID. Secondo una variante realizzativa, il magazzino automatico 11a, 11b, 11c può anche essere caricato attraverso i vani 30 di consegna, che - in tal caso - definiscono anche le suddette zone di carico in corrispondenza delle quali vengono introdotti i contenitori 27, 27a, 27b, 27c all’interno del magazzino. A titolo di esempio non limitativo, il caricamento può essere effettuato tramite un vassoio che supporta una pluralità di contenitori e che è destinato ad essere collocato in una opportuna posizione libera sulle scaffalature 26 tramite il primo dispositivo di prelievo 47, che in questo caso opera sostanzialmente secondo una sequenza di operazioni contraria a quella descritta in precedenza.
Secondo forme di realizzazione qui previste, il magazzino automatico 11a, 11b, 11c può comprendere un sistema di visione, comprendente una o più telecamere ad alta risoluzione, del tipo comunemente impiegato nei sistemi di automazione industriale, che possono essere associate ai dispositivi di prelievo 47, 50, 50’ con funzioni di riconoscimento e validazione dei contenitori 27, 27a, 27b, 27c che sono di volta in volta prelevati. Ad esempio, una o più telecamere possono essere associate al braccio articolato 58.
Il presente assieme di magazzino 10 si rivela pertanto estremamente funzionale e modulabile in funzione delle diverse esigenze, inoltre prevede ampi spazi fruibili dai clienti ed elevate possibilità di stoccaggio dei prodotti coloranti fluidi.
L’ordine, come visto, può essere gestito in modo del tutto automatizzato mediante l’utilizzo di almeno un magazzino automatico 11a, 11b, 11c, che fornisce in modo rapido i prodotti richiesti dal cliente grazie ai vani 30 di consegna posti in detto magazzino automatico 11a, 11b, 11c.
È chiaro che all’assieme di magazzino fin qui descritto possono essere apportate modifiche e/o aggiunte di parti, senza per questo uscire dall’ambito del presente trovato.
È anche chiaro che, sebbene il presente trovato sia stato descritto con riferimento ad alcuni esempi specifici, una persona esperta del ramo potrà senz’altro realizzare molte altre forme equivalenti di assieme di magazzino, aventi le caratteristiche espresse nelle rivendicazioni e quindi tutte rientranti nell’ambito di protezione da esse definito.
Nelle rivendicazioni che seguono, i riferimenti tra parentesi hanno il solo scopo di facilitare la lettura e non devono essere considerati come fattori limitativi per quanto attiene all’ambito di protezione sotteso nelle specifiche rivendicazioni.

Claims (15)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Assieme di magazzino per la gestione integrata di un ordine di acquisto di uno o più contenitori di prodotti coloranti fluidi caratterizzato dal fatto che comprende: almeno un magazzino automatico (11a, 11b, 11c) di prelievo e distribuzione atto a consentire il prelievo e la distribuzione di uno o più contenitori (27, 27a, 27b, 27c) di prodotti coloranti finiti ad un utente, in cui sono previsti mezzi automatici (47, 50, 50’) di prelievo atti a prelevare detti uno o più contenitori (27, 27a, 27b, 27c) da una o più zone di stoccaggio (26) posizionate in detto magazzino automatico (11a, 11b, 11c) e posizionarli in uno più vani (30) di consegna finale all’utente previsti in detto magazzino automatico (11a, 11b, 11c) al fine di comporre l’ordine di acquisto; almeno un’area di produzione (12) atta a produrre uno o più contenitori (27’) di prodotti coloranti fluidi miscelati al momento e della tonalità desiderata nella quale sono previste una o più stazioni di dosaggio e di miscelazione (16) configurate rispettivamente per dosare uno o più prodotti coloranti fluidi in contenitori in cui è presente almeno un colore di base e per miscelare tali prodotti insieme a detti colori di base, in detta area di produzione (12) essendo previste una o più linee di trasferimento (18) atte a movimentare i contenitori in avvicinamento a, e in allontanamento da, dette una o più stazioni di dosaggio e di miscelazione e verso una zona di consegna (43) di detti contenitori (27’); e almeno un’interfaccia di selezione (20, 21) nella quale l’utente seleziona gli ordini da eseguire e li invia a detto magazzino automatico (11a, 1 1b, 11c) e/o a detta area di produzione (12).
  2. 2. Assieme di magazzino secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che comprende almeno un’area di supporto (13) provvista di uno o più ambienti (14) nei quali l’utente trova assistenza, mezzi di consultazione, mezzi informativi o altro.
  3. 3. Assieme di magazzino secondo una qualsivoglia delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che comprende aree di stoccaggio (22) dei contenitori (27) di prodotti coloranti fluidi allineate a detto magazzino automatico (11a, 11b, 11c).
  4. 4. Assieme di magazzino secondo una qualsivoglia delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che comprende aree di stoccaggio (23) dei contenitori (27) di prodotti coloranti fluidi posizionate all’ interno di detta area di produzione (12).
  5. 5. Assieme di magazzino secondo una qualsivoglia delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che detta interfaccia di selezione (20, 21) comprende uno o più monitor di tipo touchscreen integrati in detto magazzino automatico (11a, 11b, 11c) o posti su postazioni interattive indipendenti posizionate nell’assieme di magazzino (10).
  6. 6. Assieme di magazzino secondo una qualsivoglia delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che detta interfaccia di selezione (20, 21) è provvista di un modulo di comunicazione (73) atto a consentire la comunicazione e lo scambio dati anche da remoto con un elaboratore (32) in possesso dell’utente.
  7. 7. Magazzino automatico utilizzabile in particolare in un assieme di magazzino secondo una qualsivoglia delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che comprende: una o più zone di stoccaggio (26) di contenitori (27, 27a, 27b, 27c) di prodotti coloranti fluidi nelle quali detti contenitori (27, 27a, 27b, 27c) possono in particolare essere stoccati in gruppi in base alla tipologia del prodotto colorante fluido contenuto e/o in base alle dimensioni e/o alla capacità; almeno un primo dispositivo di prelievo (47) atto a prelevare da dette una o più zone di stoccaggio (26) almeno un contenitore (27, 27a, 27b, 27c) di un prodotto colorante fluido o di una miscela di prodotti coloranti fluidi e trasferirlo su un elemento di stazionamento temporaneo (49); almeno un secondo dispositivo di prelievo (50, 50’) atto a prelevare detto almeno un contenitore (27, 27a, 27b, 27c) posto sulTelemento di stazionamento temporaneo (49) e a posizionarlo in un vassoio (57) destinato ad almeno un vano (30) di consegna previsto in detto magazzino automatico, o a posizionarlo direttamente in detto vano di consegna.
  8. 8. Magazzino automatico secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che in dette una o più zone di stoccaggio (26) i contenitori (27, 27a, 27b, 27c) sono raggruppati in vassoi (28, 28a, 28b, 28c), in base alla tipologia del prodotto colorante fluido contenuto e/o in base alle dimensioni e/o alla capacità, detto primo dispositivo di prelievo (47) essendo atto a prelevare almeno un vassoio (28, 28a, 28b, 28c) e a depositarlo su detto elemento di stazionamento temporaneo (49) e detto secondo dispositivo prelievo (50, 50’) essendo atto a prelevare almeno un contenitore (27, 27a, 27b, 27c) da detto vassoio (28, 28a, 28b, 28c).
  9. 9. Magazzino automatico secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che comprende una parete frontale (29) provvista di detto elemento di stazionamento temporaneo (49) nel quale sono ricavati uno o più vani (30) di consegna dell’uno o più contenitori (27, 27a, 27b, 27c) ordinati.
  10. 10. Magazzino automatico secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che detta parete frontale (29) comprende pannelli informativi (74) e/o interfacce di selezione (20, 21) dell’ordine.
  11. 11. Magazzino automatico secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che detto primo dispositivo di prelievo (47) comprende almeno un carrello (51) mobile secondo una prima direzione (XI) di traslazione lungo dette una o più zone di stoccaggio (26) e provvisto di almeno un supporto (53) posizionato su una guida (52) e mobile secondo una seconda direzione (Z1) di sollevamento e abbassamento, detto supporto (53) comprendendo una o più forche (55) atte a prelevare almeno vassoio (28, 28a, 28b, 28c) su cui sono disposti uno o più contenitore (27, 27a, 27b, 27c) e mobili lungo almeno una terza direzione (Yl) in avvicinamento o allontanamento da dette una o più zone di stoccaggio (26).
  12. 12. Magazzino automatico secondo la rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che primo dispositivo di prelievo (47) comprende un meccanismo articolato (54) posizionato su detto supporto (53) e atto a sollevare o abbassare dette forche (55).
  13. 13. Magazzino automatico secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che detto secondo dispositivo di prelievo (50, 50’) comprende almeno un braccio articolato (58) provvisto di mezzi di presa (59, 71) di almeno un contenitore (27, 27a, 27b, 27c) depositato su detto elemento di stazionamento temporaneo (49) da detto primo dispositivo di prelievo (47).
  14. 14. Magazzino automatico secondo la rivendicazione 13, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di presa del contenitore di detto secondo dispositivo di prelievo (50) comprendono almeno una testa magnetica (59) oppure una pinza di prelievo (71).
  15. 15 . Metodo per la gestione integrata di un ordine di acquisto di uno o più contenitori di prodotti coloranti fluidi, comprendente: il prelievo e la distribuzione di uno o più contenitori (27, 27a, 27b, 27c) di prodotti coloranti finiti ad un utente da almeno un magazzino automatico (11a, 11b, 11c), in cui sono previsti mezzi automatici (47, 50, 50’) di prelievo atti a prelevare detti uno o più contenitori (27, 27a, 27b, 27c) da una o più zone di stoccaggio (26) posizionate in detto magazzino automatico (11a, 11b, 11c) e posizionarli in uno più vani (30) di consegna finale all’utente previsti in detto magazzino automatico (11a, 1 1b, 11c); la produzione di uno o più contenitori (27’) di prodotti coloranti fluidi miscelati al momento e della tonalità desiderata in almeno un’area di produzione (12) atta a produrre detti contenitori (27’) nella quale sono previste una o più stazioni di dosaggio e di miscelazione (16) configurate rispettivamente per dosare uno o più prodotti coloranti fluidi in contenitori in cui è presente almeno un colore di base e per miscelare tali prodotti insieme a detti colori di base, e movimentare detti uno o più contenitori (27’) in avvicinamento a, e in allontanamento da, dette una o più stazioni di dosaggio e di miscelazione e verso una zona di consegna (43) di detti contenitori (27’) mediante una o più linee di trasferimento (18); la selezione da parte dell’utente dell’ordine di acquisto su un’interfaccia di selezione (20, 21) e l’invio di detto ordine di acquisto a detto magazzino automatico (11a, 11b, 11c) e/o a detta area di produzione (12).
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