IT201900013110A1 - Apparato e metodo per il dosaggio gravimetrico di sostanze liquide - Google Patents

Apparato e metodo per il dosaggio gravimetrico di sostanze liquide Download PDF

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Giuseppe Zucca
Nicolò Franco Demuru
Giovanni Battista Schirru
Alessio Balestrino
Original Assignee
Giuseppe Zucca
Nicolò Franco Demuru
Giovanni Battista Schirru
Alessio Balestrino
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Descrizione di invenzione industriale
Apparato e metodo per il dosaggio gravimetrico di sostanze liquide [0001] Campo dell’invenzione
[0002] La presente invenzione riguarda un apparato automatico per il dosaggio gravimetrico di sostanze liquide e un corrispondente metodo per il dosaggio gravimetrico di sostanze liquide.
[0003] L’apparato secondo l’invenzione è utilizzabile in tutti i casi in cui sia richiesto un dosaggio gravimetrico di sostanze liquide ad alta precisione e in cui debba essere garantita l’integrità delle suddette sostanze liquide sia dal punto di vista chimico-fisico che dal punto di vista microbiologico. Pertanto, l’apparato secondo l’invenzione è particolarmente idoneo all’uso in lavorazioni e aree di lavoro asettiche, quali ad esempio quelle previste nell’industria farmaceutica, galenica magistrale e officinale, cosmetica e profumiera.
[0004] Stato della tecnica
[0005] Ai tecnici del settore è nota la differenza esistente tra un dosaggio volumetrico e un dosaggio gravimetrico. Il dosaggio volumetrico è un tipo di dosaggio più semplice da effettuare, che è consigliato nei casi in cui il grado di precisione richiesta non è elevato. Il dosaggio gravimetrico è invece il tipo di dosaggio in cui è possibile effettuare un controllo in feedback riguardo al peso e che è consigliato nei casi in cui è richiesto un grado di precisione elevato (anche inferiore all’1%).
[0006] Il dosaggio gravimetrico può essere effettuato secondo due modalità. Nel dosaggio a perdita di peso, un sistema di pesatura controlla la quantità di prodotto in uscita verificando in tempo reale la diminuzione di peso mentre il prodotto fluisce. Nel dosaggio a incremento di peso, vengono alimentati contenitori posti in una bilancia e la quantità dosata nei contenitori viene determinata dal sistema di pesatura.
[0007] Va sottolineato che il dosaggio gravimetrico di sostanze liquide è una procedura di importanza vitale in vari campi tecnici. In campo farmaceutico, è indispensabile che i farmaci, in particolare i preparati galenici magistrali (che sono dosaggi di farmaci basati su ricetta medica), destinati all’uso in chemioterapie antineoplastiche siano preparati nel rigoroso rispetto delle Norme di Buona Preparazione della Farmacopea Ufficiale.
[0008] E’ innanzitutto necessario che i suddetti farmaci siano preparati in ambienti isolati, definiti “ambienti a contaminazione controllata”, nei quali è possibile garantire sia la salute e la sicurezza degli operatori, sia la sterilità dei preparati chemioterapici. Alcuni farmaci per uso chemioterapico sono infatti tossici e, durante la fase di manipolazione, l’operatore deve necessariamente fare uso di dispositivi di protezione individuale. Inoltre, occorre evitare perdite accidentali dei farmaci durante la loro manipolazione, sia per i motivi di sicurezza sopra menzionati, sia per il costo dei farmaci, che spesso è molto elevato.
[0009] Inoltre, per la salvaguardia della salute del paziente, la precisione del dosaggio del farmaco deve rientrare entro limiti specifici, tipicamente entro il 5%. Nelle terapie oncoematologiche, un errore nella preparazione del farmaco derivante, ad esempio, da una misurazione della quantità di farmaco scarsamente accurata produce, in alcuni casi, seri danni alla salute del paziente. Ciò vale sia nel caso di dosaggi insufficienti (potenziale inefficacia della terapia), sia nel caso di dosaggi eccedenti (sostanziale overdose, con possibili danni irreversibili).
[0010] Infine, può essere importante che siano applicati dei requisiti di produttività stringenti legati ai tempi di somministrazione dei farmaci, come ad esempio accade per le terapie da somministrare a pazienti ambulatoriali o a pazienti in ricovero diurno.
[0011] Considerazioni analoghe possono essere estese, con le dovute differenze, al dosaggio di profumi e di sostanze cosmetiche.
[0012] Con specifico riferimento al campo farmaceutico, va notato che i farmaci per uso in chemioterapie antineoplastiche devono essere mantenuti costantemente separati dall’ambiente esterno, sia durante la loro manipolazione che durante il successivo smaltimento come rifiuto. In particolare, i c.d. contenitori sorgente (contenitori di partenza contenenti il farmaco liquido, ad esempio flaconi in vetro) devono essere mantenuti ermeticamente chiusi. Ciò consente di rispettare l’integrità chimica della sostanza, favorisce l’applicazione di criteri di igiene durante tutte le fasi di lavorazione ed evita che l’ambiente esterno venga accidentalmente contaminato.
[0013] Per motivi analoghi, anche i c.d. contenitori di destinazione (contenitori in cui il farmaco liquido viene dosato, ossia erogato in una quantità prefissata) devono essere mantenuti ermeticamente chiusi. I contenitori di destinazione sono classificabili in siringhe e contenitori propriamente detti, ossia bottiglie, flaconi e sacche. Esempi noti di contenitori sono le sacche, le bottiglie e i flaconi in vetro (ad esempio, le bottiglie o le sacche contenenti soluzione fisiologica), i contenitori Ecoflac® (fabbricati in PET e simili a bottiglie a forma di parallelepipedo) o le pompe elastomeriche (contenitori incorporanti corpi elastomerici che consentono di ottenere un’infusione continua).
[0014] Essendo necessario mantenere ermeticamente chiusi sia il contenitore sorgente che il contenitore di destinazione, per prelevare una quantità prefissata di sostanza liquida dal primo contenitore e trasferire tale quantità nel secondo contenitore, è indispensabile usare strumenti che permettano di accedere al contenuto del contenitore sorgente senza alterare le condizioni di chiusura ermetica di quest’ultimo.
[0015] Uno strumento di tipo noto è la siringa graduata provvista di ago (ago cannula), tramite la quale un operatore può prelevare un volume prefissato (quantità volumetrica) di un farmaco contenuto in un flacone o in una bottiglia e introdurre il suddetto volume nel contenitore di destinazione. Il flacone è chiuso da un tappo in butile/silicone, forabile dall’ago. Quando la siringa è usata come contenitore di destinazione, l’ago della siringa è lo strumento tramite il quale il contenitore sorgente può essere messo in comunicazione con il contenitore di destinazione, che corrisponde alla camicia della siringa.
[0016] Il prelievo di una sostanza liquida da un contenitore sorgente tramite siringa può essere facilitato utilizzando adattatori universali ventilati (c.d. VVS) di tipo noto. Una volta inserito nel flacone (il cui tappo viene perforato dallo spike incorporato nel VVS), il VVS mantiene la pressione costante durante il prelievo di sostanza liquida e fornisce un accesso controllato al contenuto del flacone. Tale accesso viene effettuato tramite un sistema a valvola non-spill (anti-sgocciolamento) e nella siringa da utilizzare l’ago è sostituito con un connettore a valvola compatibile con il VVS. L’uso di un accesso controllato da una parte riduce drasticamente il rischio di contaminazione chimica dell’ambiente esterno e dall’altra garantisce una maggiore integrità della sostanza liquida, che non entra in contatto con l’ambiente esterno.
[0017] Da quanto sopra descritto, si evince che per riempire un contenitore di destinazione con la sostanza liquida desiderata (ad esempio, un farmaco per uso in chemioterapie antineoplastiche) occorre sempre utilizzare un sistema che consenta di trasportare la sostanza liquida dal contenitore sorgente al contenitore di destinazione. Quando il contenitore di destinazione è la camicia di una siringa, il sistema di trasporto è costituito dall’ago della siringa o dal connettore a valvola compatibile con VVS (se viene usato quest’ultimo). Quando il contenitore di destinazione è un flacone o una sacca, il sistema di trasporto è ancora una siringa, che viene utilizzata come una pompa volumetrica e che può essere provvista di ago o connettore a valvola compatibile con VVS.
[0018] Quando si utilizza una siringa come strumento di prelievo e/o come contenitore di destinazione, per eseguire un dosaggio gravimetrico l’operatore deve in realtà eseguire un dosaggio volumetrico, il cui esito deve successivamente essere verificato in modo gravimetrico. La verifica dell’esito di un dosaggio gravimetrico di sostanze liquide (ad esempio, farmaci) viene eseguita manualmente utilizzando bilance elettroniche di precisione, il che tuttavia non elimina i rischi di errore nel dosaggio e i rischi nella manipolazione delle sostanze.
[0019] L’uso della siringa graduata è infatti soggetto ad errore, in particolare quando l’operatore legge il valore della quantità volumetrica direttamente sulla scala graduata della siringa, le cui tolleranze sono inversamente proporzionali alla propria capacità nominale (ISO 7886-1). Pertanto, utilizzando la siringa graduata come strumento di prelievo e/o come contenitore di destinazione, l’esito del dosaggio volumetrico deve essere sottoposto a una verifica di tipo gravimetrico, denominata convenzionalmente “verifica di quadratura”.
[0020] La verifica di quadratura viene eseguita tramite l’uso di una bilancia calibrata di precisione e comprende le seguenti fasi:
a) tarare la bilancia;
b) posizionare il contenitore sorgente sulla bilancia e registrare (ossia, misurare e annotare) il corrispondente valore di peso, quindi rimuovere il contenitore sorgente dalla bilancia;
c) posizionare la siringa vuota sulla bilancia e registrare il corrispondente valore di peso;
d) prelevare tramite la siringa una quantità prefissata (volume) di sostanza liquida dal contenitore sorgente;
e) ripetere le fasi da a) a c) sul contenitore sorgente, da cui è stata prelevata la sostanza liquida, e sulla siringa, tramite la quale è stata prelevata la sostanza liquida, rilevando la correttezza delle quantità prelevate anche in base al valore del peso specifico (ciò in quanto si passa da un dosaggio volumetrico a un dosaggio gravimetrico);
f) se necessario, correggere le quantità prelevate e ripetere la fase d) fino a raggiungere il valore corretto di volume di sostanza liquida prelevata dal contenitore sorgente;
g) tarare la bilancia;
h) posizionare il contenitore di destinazione sulla bilancia e registrare il corrispondente valore di peso;
i) rimuovere il contenitore di destinazione dalla bilancia e trasferire il contenuto della siringa (ossia, la quantità prelevata dal contenitore sorgente) nel contenitore di destinazione;
j) tarare la bilancia;
k) posizionare il contenitore di destinazione sulla bilancia e registrare il corrispondente valore di peso;
l) nel caso fosse necessario correggere il dosaggio, trasferire il contenuto dalla siringa nel contenitore di destinazione;
m) posizionare la siringa svuotata sulla bilancia e registrare il corrispondente valore di peso;
n) verificare i valori acquisiti e la loro correttezza secondo le vigenti norme GMP (buone pratiche di fabbricazione).
[0021] Le fasi da g) ad m) possono essere omesse se il contenitore di destinazione è la camicia di una siringa.
[0022] Un inconveniente del metodo manuale sopra descritto è l’elevato grado di attenzione e precisione richiesto all’operatore. Quest’ultimo infatti deve eseguire una lunga serie di azioni (spostare contenitori, pesare, trasferire liquidi costosi e/o potenzialmente tossici) in cui eventuali errori, oltre ad essere un rischio per la sicurezza dell’operatore, possono alterare significativamente la composizione finale del prodotto liquido (ad esempio, un farmaco per uso in chemioterapie antineoplastiche) e quindi la sua efficacia, nonchè causare spreco di prodotti estremamente costosi.
[0023] L’inconveniente può manifestarsi con frequenza elevata se il numero di prodotti liquidi da preparare è elevato e se la composizione dei prodotti liquidi da preparare è eterogenea. In quest’ultimo caso, infatti, l’operatore è costretto a gestire contenitori sorgente differenti, sostanze liquide aventi pesi specifici differenti (il che influenza la fase in cui il dosaggio volumetrico si trasforma in dosaggio gravimetrico) e differenti quantità da dosare.
[0024] Per superare l’inconveniente sopra descritto, sono stati ideati software, quali ad esempio Cato® (Becton Dickinson) e “Apoteca” (Gruppo Loccioni), che sono in grado di assistere l’operatore nell’esecuzione della verifica di quadratura. Un inconveniente di questi software è che sono prodotti sostanzialmente costosi e non evitano l’esecuzione delle numerose fasi del metodo manuale sopra descritto.
[0025] Inoltre, sono stati ideati sistemi motorizzati, tramite i quali lo stantuffo di una siringa graduata viene azionato in modo controllato. Questi sistemi, pur consentendo di eseguire un dosaggio volumetrico preciso, non sono in grado di intervenire nella verifica di quadratura. Quest’ultima è quindi totalmente affidata alla manualità dell’operatore, con gli inconvenienti sopra evidenziati.
[0026] In alternativa alla siringa è possibile usare una pompa volumetrica, tramite la quale la sostanza liquida può essere trasferita dal contenitore sorgente al contenitore di destinazione utilizzando kit monouso comprendenti adattatori e tubazioni flessibili. Anche in questo caso, tuttavia, viene eseguito un dosaggio volumetrico senza una verifica di quadratura, ossia senza un controllo gravimetrico del volume di sostanza liquida dosato.
[0027] Esistono infine apparati aventi un elevato livello di automazione, che eseguono la verifica di quadratura tramite sistemi di movimentazione del tipo pick-and-place, ossia sistemi che movimentano ripetutamente il contenitore sorgente e il contenitore di destinazione rispetto alla bilancia. Un inconveniente di questi apparati è che sono complicati e costosi, ad esempio poichè utilizzano bracci robotici come sistemi di movimentazione del tipo pick-and-place.
[0028] Scopi dell’invenzione
[0029] Uno scopo dell’invenzione è migliorare gli apparati e i metodi noti per il dosaggio gravimetrico di sostanze liquide, quali ad esempio farmaci per chemioterapia antineoplastica, prodotti cosmetici e di profumeria.
[0030] Un altro scopo dell’invenzione è rendere disponibile un apparato e un metodo che consentano di ridurre l’intervento manuale dell’operatore nel dosaggio gravimetrico di sostanze liquide, così da minimizzare la possibilità di errori di preparazione, i rischi per la salute dell’operatore ed eventuali sprechi di prodotti costosi.
[0031] Un ulteriore scopo è rendere disponibile un apparato e un metodo che consentano di limitare l’uso di sistemi di movimentazione complessi per il dosaggio di sostanze liquide, in particolare sistemi di movimentazione del tipo pick-and-place, alla fase di caricamento del contenitore sorgente e alla fase di rimozione del contenitore di destinazione.
[0032] Breve descrizione dell’invenzione
[0033] In un primo aspetto dell’invenzione, è previsto un apparato per il dosaggio gravimetrico di una sostanza liquida, come definito nella rivendicazione 1.
[0034] In un secondo aspetto dell’invenzione, è previsto un metodo per il dosaggio gravimetrico di una sostanza liquida, come definito nella rivendicazione 22.
[0035] Grazie a questi aspetti dell’invenzione, vengono superati i vari inconvenienti connessi all’uso degli apparati e dei metodi noti.
[0036] L’apparato e il metodo secondo l’invenzione prevedono l’uso di mezzi di verifica gravimetrica, ossia di un dispositivo di pesatura, in particolare una bilancia di precisione. L’apparato per dosaggio gravimetrico secondo l’invenzione utilizza una modalità di dosaggio gravimetrico a incremento di peso, ossia una modalità in cui viene pesato il contenitore di destinazione e viene verificato l’incremento di peso dopo che il prodotto liquido è stato trasferito dal contenitore sorgente al contenitore di destinazione tramite dosaggio volumetrico e in cui il contenitore sorgente viene mantenuto separato dal piatto di pesatura.
[0037] L’apparato secondo l’invenzione è inoltre provvisto di mezzi di connessione, che svolgono due distinte funzioni in modo sostanzialmente contemporaneo. Una prima funzione è collegare reciprocamente e a tenuta il contenitore sorgente e il contenitore di destinazione, così da consentire di trasferire la sostanza liquida dal contenitore sorgente al contenitore di destinazione in modo sicuro, ossia senza sprechi e contaminazioni accidentali. Una seconda funzione è collegare reciprocamente il contenitore di destinazione e il piatto di pesata, così da consentire di verificare l’incremento di peso dopo che la sostanza liquida è stata trasferita dal contenitore sorgente al contenitore di destinazione tramite dosaggio volumetrico.
[0038] L’apparato e il metodo secondo l’invenzione sono utilizzabili in combinazione con un contenitore di destinazione a forma di siringa, in particolare una siringa di tipo noto. Tramite la siringa, la sostanza liquida viene prelevata dal contenitore sorgente e dosata in modo volumetrico. La verifica di quadratura è effettuata tramite i mezzi di verifica gravimetrica (bilancia di precisione), ossia registrando il peso della quantità di sostanza liquida trasferita e dosata in modo volumetrico nel contenitore di destinazione a forma di siringa. L’apparato e il metodo secondo l’invenzione consentono di ridurre l’intervento manuale dell’operatore nel dosaggio gravimetrico di sostanze liquide, minimizzando così la possibilità di errori di preparazione, i rischi per la salute dell’operatore ed eventuali sprechi di prodotti costosi. Inoltre, l’apparato e il metodo secondo l’invenzione consentono di limitare l’uso di sistemi di movimentazione complessi per il dosaggio di sostanze liquide (ad esempio, sistemi di movimentazione del tipo pickand-place) alla fase di caricamento del contenitore sorgente e alla fase di rimozione del contenitore di destinazione.
[0039] Breve descrizione dei disegni
[0040] L’invenzione potrà essere meglio compresa e attuata con riferimento agli allegati disegni che ne illustrano una forma esemplificativa e non limitativa di attuazione, in cui:
[0041] Figura 1 è una vista frontale schematica dell’apparato secondo l’invenzione;
[0042] Figura 2 è una vista frontale schematica dell’apparato di Figura 1, in cui l’apparato è mostrato in una fase operativa;
[0043] Figura 3 è una vista frontale schematica dell’apparato di Figura 1, in cui l’apparato è mostrato in una ulteriore fase operativa;
[0044] Figura 4 è una vista frontale schematica dell’apparato di Figura 1, in cui l’apparato è mostrato in un’altra ulteriore fase operativa;
[0045] Figura 5 è una vista frontale schematica dell’apparato di Figura 1, in cui l’apparato è mostrato in una ulteriore altra fase operativa;
[0046] Figura 6 è una vista frontale schematica dell’apparato di Figura 1, in cui l’apparato è mostrato in una fase operativa ancora ulteriore;
[0047] Figura 7 è una vista frontale schematica di una variante dell’apparato di Figura 1;
[0048] Figura 8 è una vista frontale schematica della variante di Figura 7, in cui la variante è mostrata in una fase operativa;
[0049] Figura 9 è una vista frontale schematica della variante di Figura 7, in cui la variante è mostrata in una ulteriore fase operativa;
[0050] Figura 10 è una vista frontale schematica della variante di Figura 7, in cui la variante è mostrata in un’altra ulteriore fase operativa;
[0051] Figura 11 è una vista frontale schematica della variante di Figura 7, in cui la variante è mostrata in ulteriore altra fase operativa;
[0052] Figura 12 è una vista frontale schematica dell’apparato di Figura 7, in cui la variante è mostrata in una fase operativa ancora ulteriore;
[0053] Figura 13 è una vista frontale schematica di una ulteriore variante dell’apparato di Figura 1;
[0054] Figura 14 è una vista frontale schematica dell’ulteriore variante di Figura 13, in cui l’ulteriore variante è mostrata in una fase operativa;
[0055] Figura 15 è una vista frontale schematica dell’ulteriore variante di Figura 13, in cui l’ulteriore variante è mostrata in una ulteriore fase operativa;
[0056] Figura 16 è una vista frontale schematica dell’ulteriore variante di Figura 13, in cui l’ulteriore variante è mostrata in un’altra ulteriore fase operativa;
[0057] Figura 17 è una vista frontale schematica dell’ulteriore variante di Figura 13, in cui l’ulteriore variante è mostrata in ulteriore altra fase operativa;
[0058] Figura 18 è una vista frontale schematica dell’ulteriore variante di Figura 13, in cui l’ulteriore variante è mostrata in una fase operativa ancora ulteriore;
[0059] Figura 19 è una vista frontale schematica dell’ulteriore variante di Figura 13, in cui l’ulteriore variante è mostrata in un’altra fase operativa ancora ulteriore;
[0060] La Figura 20 è una vista frontale schematica di una variante ancora ulteriore dell’apparato di Figura 1;
[0061] Figura 21 è una vista frontale schematica della variante ancora ulteriore di Figura 20, in cui la variante ancora ulteriore è mostrata in una fase operativa;
[0062] Figura 22 è una vista frontale schematica della variante ancora ulteriore di Figura 20, in cui la variante ancora ulteriore è mostrata in una ulteriore fase operativa;
[0063] Figura 23 è una vista frontale schematica della variante ancora ulteriore di Figura 20, in cui la variante ancora ulteriore è mostrata in un’altra ulteriore fase operativa;
[0064] Figura 24 è una vista frontale schematica della variante ancora ulteriore di Figura 20, in cui la variante ancora ulteriore è mostrata in ulteriore altra fase operativa;
[0065] Figura 25 è una vista frontale schematica della variante ancora ulteriore di Figura 20, in cui la variante ancora ulteriore è mostrata in una fase operativa ancora ulteriore;
[0066] Le Figure da 26 a 28 sono viste frontali schematiche della variante ancora ulteriore di Figura 20, in cui la variante ancora ulteriore è mostrata in ulteriori fasi operative.
[0067] Descrizione dettagliata dell’invenzione
[0068] Le Figure da 1 a 6 mostrano schematicamente una forma di realizzazione dell’invenzione, ossia un apparato 1 per dosaggio gravimetrico. L’apparato 1 è disposto per essere utilizzato in combinazione con un contenitore di destinazione a forma di siringa, in particolare una siringa di tipo noto.
[0069] L’apparato 1 comprende mezzi di supporto 2, mezzi di verifica gravimetrica 3, mezzi di connessione 4 e mezzi di presa e azionamento 5, disposti per cooperare reciprocamente in modo da effettuare il dosaggio gravimetrico. Quest’ultimo è effettuato e controllato in modo automatico, grazie a un dispositivo di controllo elettronico o controller (non raffigurato) provvisto di microprocessore, su cui è caricato un software di controllo. Il dispositivo elettronico di controllo comanda il funzionamento dell’apparato 1 e gestisce i dati, in particolare i parametri chimico-fisici (ad esempio, il peso specifico della sostanza da dosare in modalità gravimetrica), necessari al corretto funzionamento dell’apparato 1.
[0070] I mezzi di supporto 2 comprendono una struttura di supporto 2a, un membro di bloccaggio di estremità 8, un elemento a staffa 12 e mezzi di movimentazione 6.
[0071] La struttura di supporto 2a comprende una porzione di base 2h, una porzione di estremità 2c ed una porzione intermedia 2b. La porzione di base 2h e la porzione di estremità 2c sono reciprocamente opposte, mentre la porzione intermedia 2b è interposta tra la porzione di base 2h e la porzione di estremità 2c. La porzione di base 2h, la porzione di estremità 2c e la porzione intermedia 2b sono reciprocamente parallele. La struttura di supporto 2a può essere costruita in forma di telaio (come schematicamente mostrato nelle Figure 1-6) e comprendere un eventuale involucro protettivo (non raffigurato) di tipo noto, ad esempio una cabina con pareti vetrate.
[0072] In uso, la porzione di base 2h poggia direttamente o indirettamente - ossia tramite l’interposizione di altri elementi di supporto (non raffigurati) - su una superficie di appoggio (non raffigurata) sostanzialmente orizzontale, compresa nell’ambiente in cui è posizionato l’apparato 1. Ad esempio, la superficie di appoggio può essere il piano di lavoro di una cappa a flusso laminare o di altri ambienti (chiusi o aperti) a contaminazione controllata compresi in un reparto ospedaliero o in un laboratorio.
[0073] Pertanto, in uso, la porzione di base 2h è posizionata in prossimità della superficie di appoggio e corrisponde alla parte inferiore dell’apparato 1, mentre la porzione di estremità 2c (che è rivolta in una direzione opposta alla porzione di base 2h) corrisponde alla porzione superiore dell’apparato 1. La porzione di estremità 2c della struttura di supporto 2a comprende una faccia 2f che è rivolta verso la porzione intermedia 2b. In una forma di realizzazione non raffigurata, la porzione intermedia 2b poggia sulla superficie di appoggio, ad esempio il piano di lavoro di una cappa a flusso laminare, e la porzione di base 2h è posizionata al disotto della superficie di appoggio.
[0074] Il membro di bloccaggio di estremità 8 sporge dalla faccia 2f della porzione di estremità 2c verso la porzione intermedia 2b. Il membro di bloccaggio di estremità 8 comprende una struttura sostanzialmente scatolare in cui è inserita una coppia di cuscinetti 8a di tipo noto, ad esempio cuscinetti a sfere, reciprocamente distanziati. Il membro di bloccaggio di estremità 8 è pertanto supportato dalla struttura di supporto 2a. In forme di realizzazione dell’apparato 1 non raffigurate, il membro di bloccaggio di estremità 8 comprende un singolo cuscinetto 8a oppure più di due cuscinetti 8a.
[0075] L’elemento a staffa 12 è compreso nella porzione di estremità 2c della struttura di supporto 2a. L’elemento a staffa 12 è disposto in modo sostanzialmente parallelo alla porzione di estremità 2c e alla porzione intermedia 2b della struttura di supporto 2a. L’elemento a staffa 12 è fissato a un elemento di connessione 12a, che è a sua volta fissato ad adiacenti porzioni del membro di bloccaggio di estremità 8 e della porzione di estremità 2c. L’elemento a staffa 12 è disposto per ricevere un adattatore 14 di tipo noto. L’adattatore 14 può essere fissato con mezzi di fissaggio meccanico di tipo noto (non raffigurati), ad esempio un sistema ad incastro, viti o un morsetto, a una estremità libera 12b dell’elemento a staffa 12. L’adattatore 14 è disposto per essere collegato a un contenitore sorgente S di tipo noto, ad esempio un flacone o una bottiglia, contenente una sostanza liquida, ad esempio un farmaco, da dosare in modo gravimetrico.
[0076] I mezzi di movimentazione 6 sono supportati e mantenuti in una posizione idonea al loro funzionamento dalla struttura di supporto 2a. I mezzi di movimentazione 6 comprendono un attuatore lineare 6a di tipo noto, in particolare un attuatore lineare meccanico. L’attuatore lineare 6a comprende una vite rotante 6b azionata da un motore M1, ad esempio un motore elettrico, e una madrevite traslante 6c, ad esempio una chiocciola. Una staffa di movimentazione 7 è fissata alla madrevite traslante 6c. La staffa di movimentazione 7 comprende un’estremità libera 7a (Figura 1), è disposta in modo sostanzialmente trasversale alla madrevite traslante 6c ed è disposta in modo sostanzialmente parallelo alla porzione intermedia 2b della struttura di supporto 2a.
[0077] Le due opposte estremità 6d, 6e della vite rotante 6b sono inserite in corrispondenti sedi 2d e 2e, ricavate rispettivamente nella porzione di estremità 2c e nella porzione intermedia 2b della struttura di supporto 2a. Pertanto, nell’apparato 1 la vite rotante 6b è interposta tra la porzione di estremità 2c e la porzione intermedia 2b e, quando l’apparato 1 è posizionato sulla superficie di appoggio, la vite rotante 6b è disposta in modo sostanzialmente verticale. Il motore M1 è installato sulla porzione di estremità 2c della struttura di supporto 2a e aziona la vite rotante 6b agendo sull’adiacente estremità 6d della vite rotante 6b. In una variante non raffigurata, il motore M1 è installato nella porzione intermedia 2b della struttura di supporto 2a e aziona la vite rotante 6b agendo sull’estremità 6e della vite rotante 6b che è inserita nella sede 2e ricavata nella porzione intermedia 2b.
[0078] I mezzi di verifica gravimetrica 3 comprendono una bilancia 3a e un membro di bloccaggio di base 3c.
[0079] La bilancia 3a è una bilancia di precisione di tipo noto, fissata a una faccia 2g della porzione intermedia 2b della struttura di supporto 2a. La bilancia 3a è fissata alla faccia 2g in modo da essere parallela a quest’ultima ed è quindi disposta in modo sostanzialmente orizzontale. Poiché la faccia 2g è rivolta verso la faccia 2f della porzione di estremità 2c della struttura di supporto 2a, la bilancia di precisione 3a e il membro di bloccaggio di estremità 8 sono reciprocamente affacciati. La bilancia 3a comprende un piatto di pesatura 3b, sul quale è fissato il membro di bloccaggio di base 3c. Il membro di bloccaggio di base 3c è analogo al membro di bloccaggio di estremità 8 e quindi comprende una struttura sostanzialmente scatolare, in cui è inserita una coppia di cuscinetti 3d di tipo noto, ad esempio cuscinetti a sfere, reciprocamente distanziati. In forme di realizzazione dell’apparato 1 non raffigurate, il membro di bloccaggio di base 3c comprende un singolo cuscinetto 3d oppure più di due cuscinetti 3d.
[0080] I mezzi di connessione 4 comprendono una coppia di guide longitudinali 9 e un membro di supporto 10.
[0081] Ciascuna guida longitudinale 9 comprende due opposte estremità 9a, 9b (Figura 2) che possono essere rispettivamente inserite, e temporaneamente bloccate, alternativamente all’interno dei cuscinetti 8a del membro di bloccaggio di estremità 8 e all’interno dei cuscinetti 3d del membro di bloccaggio di base 3c. Le guide longitudinali 9 sono inserite e fissate all’interno del membro di supporto 10, avente una struttura sostanzialmente scatolare. Come mostrato nelle Figure 1-6, il membro di supporto 10 è posizionato in prossimità di una porzione approssimativamente centrale di ambedue le guide longitudinali 9. In forme di realizzazione non raffigurate dell’apparato 1, i mezzi di connessione 4 comprendono un’unica guida longitudinale oppure più di due guide longitudinali.
[0082] Nel membro di supporto 10 è definita una scanalatura 200, al cui interno è ricevuta l’estremità libera 7a della staffa di movimentazione 7. In questo modo, come mostrato nelle Figure 1-5, l’estremità libera 7a può entrare in contatto con un’adiacente porzione di estremità 201 del membro di supporto 10. Pertanto, la staffa di movimentazione 7 è disposta per entrare in contatto con, e movimentare, il membro di supporto 10.
[0083] Un elemento a staffa 13 sporge da un’estremità del membro di supporto 10 opposta alla staffa di movimentazione 7 dell’attuatore lineare 6a. L’elemento a staffa 13 è disposto in modo sostanzialmente parallelo alla porzione intermedia 2b della struttura di supporto 2a. Come mostrato nelle Figure 2-4, l’elemento a staffa 13 è disposto per ricevere un adattatore 15 di tipo noto. L’adattatore 15 può essere fissato con mezzi di fissaggio meccanico di tipo noto (non raffigurati), ad esempio un sistema ad incastro, viti o un morsetto, a una estremità libera 13b dell’elemento a staffa 13. L’adattatore 15 è disposto per essere collegato a un contenitore di destinazione a forma di siringa D, ad esempio una siringa di tipo noto comprendente una camicia D1 e uno stantuffo D2 inseribile nella, ed estraibile dalla, camicia D2. L’elemento a staffa 12 e l’elemento a staffa 13 sono reciprocamente paralleli e, come mostrato nelle Figure 1-6, sono ambedue posizionati da un medesimo lato dell’apparato 1 rispetto alla porzione di estremità 2c e alla porzione di supporto 10.
[0084] Va notato che l’adattatore 14 e l’adattatore 15 devono essere selezionati in modo da essere reciprocamente compatibili, più esattamente reciprocamente interconnettibili. Ad esempio, i due adattatori 14 e 15 possono essere rispettivamente un Luer-Lock maschio e un Luer-Lock femmina, che sono reciprocamente interconnettibili a tenuta.
[0085] I mezzi di connessione 4 sono disposti per svolgere due funzioni in modo sostanzialmente contemporaneo, ossia:
a) collegare reciprocamente a tenuta il contenitore sorgente S e il contenitore di destinazione a forma di siringa D, così da consentire di trasferire la sostanza liquida dal contenitore sorgente S al contenitore di destinazione a forma di siringa D in modo sicuro, ossia evitando sprechi e contaminazioni accidentali;
b) collegare reciprocamente il contenitore di destinazione a forma di siringa D e il piatto di pesatura 3b (ossia, la bilancia 3a), così da consentire di verificare l’incremento di peso del contenitore di destinazione a forma di siringa D dopo che la sostanza liquida è stata trasferita – tramite dosaggio volumetrico – dal contenitore sorgente S al contenitore di destinazione a forma di siringa D.
[0086] I mezzi di connessione 4 sono pertanto disposti per collegare il contenitore di destinazione a forma di siringa D al contenitore sorgente S e ai mezzi di verifica gravimetrica 3. Durante il funzionamento dell’apparato 1 i mezzi di connessione 4 interagiscono fisicamente con la struttura di supporto 2a e con i mezzi di verifica gravimetrica 3, tramite rispettivamente il membro di bloccaggio di estremità 8 e il membro di bloccaggio di base 3c.
[0087] I mezzi di presa e azionamento 5 sono disposti per mantenere in posizione e azionare il contenitore di destinazione a forma di siringa D e comprendono un attuatore lineare 5a di tipo noto, in particolare un attuatore lineare meccanico, e un dispositivo di presa 72 di tipo noto, ad esempio una pinza di presa. L’attuatore lineare 5a è disposto per movimentare una pinza di presa 71 di tipo noto.
[0088] L’attuatore lineare 5a comprende una vite rotante 5b azionata da un motore M2, ad esempio un motore elettrico, e una madrevite traslante 5c, ad esempio una chiocciola. Una staffa di supporto 73 è fissata alla madrevite traslante 5c e supporta la pinza di presa 71, azionata in modo elettrico o pneumatico. Durante il funzionamento dell’apparato 1, la pinza di presa 71 è in grado di afferrare e, grazie allo spostamento della staffa di supporto 73 movimentata dall’attuatore lineare 5a, movimentare lo stantuffo D2 del contenitore di destinazione a forma di siringa D secondo due direzioni F1 e F2 (indicate tramite due frecce nella Figura 1) reciprocamente parallele e opposte, così da rispettivamente svuotare o riempire la camicia D1 del contenitore di destinazione a forma di siringa D. La staffa di supporto 73 è disposta in modo sostanzialmente trasversale alla madrevite traslante 5c ed è disposta in modo sostanzialmente parallelo alla porzione intermedia 2b e alla porzione di base 2h della struttura di supporto 2a.
[0089] Le due opposte estremità 5d, 5e della vite rotante 5b sono inserite in corrispondenti sedi 2d’ e 2e’, ricavate rispettivamente nella porzione intermedia 2b e nella porzione di base 2h della struttura di supporto 2a. Pertanto, nell’apparato 1 la vite rotante 5b è interposta tra la porzione intermedia 2b e la porzione di base 2h e, quando l’apparato 1 è in uso, la vite rotante 5b è disposta in modo sostanzialmente verticale. Il motore M2 è installato sulla porzione di base 2h della struttura di supporto 2a e aziona la vite rotante 5b agendo sull’adiacente estremità 5d della vite rotante 5b. In una forma di realizzazione non raffigurata, il motore M2 è installato nella porzione intermedia 2b della struttura di supporto 2a e aziona la vite rotante 5b agendo sull’estremità 5e della vite rotante 5b che è inserita nella sede 2e’ ricavata nella porzione intermedia 2b.
[0090] Il dispositivo di presa 72 è connesso alla struttura di supporto 2a (tramite mezzi di collegamento meccanico non raffigurati) ed è disposto per afferrare e mantenere in posizione la camicia D1 del contenitore di destinazione a forma di siringa D durante il funzionamento dell’apparato 1.
[0091] A scopo esemplificativo ma non limitativo, le fasi di funzionamento dell’apparato 1 sono spiegate nel seguito con riferimento alle Figure 1-6.
[0092] Quando l’apparato 1 è in una configurazione di riposo A (Figura 1), la madrevite traslante 6c dell’attuatore lineare 6a è posizionata in modo tale che l’estremità libera 7a della staffa di movimentazione 7 (ricevuta nella scanalatura 200) sia a contatto con la porzione di estremità 201 del membro di supporto 10. In questo modo, il membro di supporto 10 è mantenuto in una posizione tale per cui le estremità 9a delle guide longitudinali 9 sono parzialmente inserite nei cuscinetti 8a del membro di bloccaggio di estremità 8, mentre le estremità 9b delle guide longitudinali 9 sono distanziate dai cuscinetti 3d del membro di bloccaggio di base 3c.
[0093] Successivamente, il dispositivo di controllo elettronico (controller) acquisisce i dati del dosaggio gravimetrico da effettuare, il contenitore sorgente S viene fissato sull’elemento a staffa 12 tramite l’adattatore 14, a sua volta fissato all’estremità libera 12b dell’elemento a staffa 12, e il contenitore di destinazione a forma di siringa D viene collegato all’elemento a staffa 13 tramite l’adattatore 15, a sua volta fissato all’estremità libera 13b dell’elemento a staffa 13. Più esattamente, la camicia D1 del contenitore di destinazione a forma di siringa D viene collegata all’adattatore 15. Nella configurazione di riposo A, il dispositivo di presa 72 è aperto, ossia non blocca la camicia D1.
[0094] Vengono quindi effettuate la taratura della bilancia 3a e, successivamente, la pesatura del contenitore di destinazione a forma di siringa D a vuoto. Per pesare il contenitore di destinazione a forma di siringa D a vuoto, l’attuatore lineare 6a è azionato in modo da movimentare la madrevite traslante 6c secondo una direzione indicata dalla freccia F2, ossia verso la porzione intermedia 2b della struttura di supporto 2a. In questo modo la staffa di movimentazione 7 viene movimentata verso la porzione intermedia 2b, ossia abbassata, e il membro mobile 10 viene conseguentemente avvicinato alla porzione intermedia 2b. Di conseguenza, le estremità 9a delle guide longitudinali 9 fuoriescono dai cuscinetti 8a del membro di bloccaggio di estremità 8 e le opposte estremità 9b vengono inserite all’interno dei cuscinetti 3d del membro di bloccaggio di base 3c.
[0095] Una volta completato lo spostamento della staffa di movimentazione 7 secondo la direzione F2, l’apparato 1 è in una configurazione di pesatura B (che è analoga a quella mostrata in Figura 6), in cui le estremità 9a delle guide longitudinali 9 sono completamente all’esterno dei cuscinetti 8a del membro di bloccaggio di estremità 8, mentre le estremità 9b delle guide longitudinali 9 sono completamente inserite all’interno dei cuscinetti 3d del membro di bloccaggio di base 3c. Nella configurazione di pesatura B il contenitore di destinazione a forma di siringa D è collegato al piatto di pesatura 3b della bilancia 3a tramite il membro di bloccaggio di base 3c e la pesatura del contenitore di destinazione a forma di siringa D a vuoto può quindi essere effettuata. Anche nella configurazione di pesatura B il dispositivo di presa 72 è aperto, ossia non blocca la camicia D1.
[0096] Dopo la pesatura del contenitore di destinazione a forma di siringa D a vuoto, l’attuatore lineare 6a è azionato in modo da movimentare la madrevite traslante 6c secondo una direzione indicata dalla freccia F1, ossia verso la porzione di estremità 2c della struttura di supporto 2a. In questo modo la staffa di movimentazione 7 viene movimentata verso la porzione di estremità 2c, ossia sollevata, e il membro mobile 10 viene conseguentemente avvicinato alla porzione di estremità 2c. Di conseguenza, le estremità 9a delle guide longitudinali 9 fuoriescono dai cuscinetti 3d del membro di bloccaggio di base 3c e le opposte estremità 9b vengono inserite all’interno dei cuscinetti 8a del membro di bloccaggio di estremità 8. In questa configurazione dell’apparato 1 l’adattatore 14 (a cui è connesso il contenitore sorgente S) è a diretto contatto con l’adattatore 15 (a cui è connesso il contenitore di destinazione a forma di siringa D) e, conseguentemente, il lume dell’adattatore 14 e il lume dell’adattatore 15 comunicano reciprocamente. Poiché gli adattatori 14 e 15 sono interconnessi a tenuta, fra il contenitore sorgente S e il contenitore di destinazione a forma di siringa D si forma una connessione a tenuta C comprendente l’adattatore 14 e l’adattatore 15. Inoltre, il dispositivo di presa 72 viene chiuso, così da afferrare e mantenere in posizione la camicia D1 del contenitore di destinazione a forma di siringa D (Figura 2).
[0097] A questo punto, la sostanza liquida da dosare in modo gravimetrico (ad esempio, un farmaco) può essere trasferita dal contenitore sorgente S al contenitore di destinazione a forma di siringa D in modo controllato, in particolare evitando il rischio di entrare accidentalmente in contatto con l’ambiente esterno. A tal fine, il dispositivo di controllo elettronico aziona l’attuatore lineare 5a dei mezzi di presa e azionamento 5 in modo da movimentare la madrevite traslante 5c, e quindi la staffa di supporto 73, secondo la direzione F1 parallela e opposta alla direzione F2. La staffa di supporto 73 viene quindi movimentata verso la porzione intermedia 2b della struttura di supporto 2a, così da portare la pinza di presa 71 in prossimità dello stantuffo D2 del contenitore di destinazione a forma di siringa D. Grazie a mezzi rilevatori di tipo noto (non raffigurati), ad esempio un sensore di prossimità, di cui sono provvisti la staffa di supporto 73 e/o la pinza di presa 71, lo stantuffo D2 viene rilevato dal dispositivo di controllo e il movimento della madrevite traslante 5c viene interrotto. La pinza di presa 71 viene quindi chiusa, così da afferrare un’estremità libera dello stantuffo D2 (Figura 3).
[0098] Il dispositivo di controllo elettronico aziona nuovamente l’attuatore lineare 5a in modo da movimentare la madrevite traslante 5c, e quindi la staffa di supporto 73, secondo la direzione F2 parallela e opposta alla direzione F1. La staffa di supporto 73 viene quindi movimentata verso la porzione di base 2h della struttura di supporto 2a. La pinza di presa 71, chiusa attorno all’estremità libera dello stantuffo D2, movimenta lo stantuffo D2 verso la porzione di base 2h. Durante la movimentazione dello stantuffo D2 il dispositivo di presa 72 evita indesiderati spostamenti della camicia D1, che potrebbero causare il distacco accidentale del contenitore di destinazione a forma di siringa D dall’adattatore 15.
[0099] In questo modo, la sostanza liquida viene trasferita, in particolare aspirata, tramite la connessione a tenuta C dal contenitore sorgente S al contenitore di destinazione a forma di siringa D (Figura 4), più esattamente nella camicia D1 del contenitore di destinazione a forma di siringa D. In questa fase, il contenitore di destinazione a forma di siringa D agisce quindi in modo analogo ad una pompa aspirante.
[0100] Quando una quantità desiderata della sostanza liquida è stata trasferita dal contenitore sorgente S al contenitore di destinazione a forma di siringa D - ossia quando una quantità desiderata della sostanza liquida è stata dosata in modo volumetrico dal contenitore sorgente S al contenitore di destinazione a forma di siringa D - l’attuatore lineare 5a viene arrestato e la pinza di presa 71 viene aperta, così da rilasciare lo stantuffo D2 e interromperne lo spostamento. Il dispositivo di controllo elettronico aziona nuovamente l’attuatore lineare 5a in modo da movimentare nuovamente la madrevite traslante 5c, e quindi la staffa di supporto 73 e la pinza di presa 71, secondo la direzione F2, ossia verso la porzione di base 2h della struttura di supporto 2a (Figura 5).
[0101] L’apparato 1 effettua quindi la pesatura del contenitore di destinazione a forma di siringa D, contenente una quantità prefissata di sostanza liquida, e confronta il peso così misurato con il peso del contenitore di destinazione a forma di siringa D a vuoto, precedentemente misurato. Più esattamente, l’apparato 1 confronta il dosaggio volumetrico effettuato tramite il contenitore di destinazione a forma di siringa D con la pesatura effettuata tramite i mezzi di verifica gravimetrica 3 (verifica gravimetrica), così da eseguire un dosaggio gravimetrico automatico.
[0102] L’apparato 1 viene quindi portato nuovamente nella configurazione di pesatura B (Figura 6). Il dispositivo di controllo apre il dispositivo di presa 72, che rilascia la camicia D1 del contenitore di destinazione a forma di siringa D, e aziona l’attuatore lineare 6a in modo da movimentare la madrevite traslante 6c e la staffa di movimentazione 7 verso la porzione intermedia 2b della struttura di supporto 2a. Il membro mobile 10 viene conseguentemente avvicinato alla porzione intermedia 2b in modo tale che le estremità 9a delle guide longitudinali 9 siano completamente all’esterno dei cuscinetti 8a del membro di bloccaggio di estremità 8 e le estremità 9b delle guide longitudinali 9 siano completamente inserite all’interno dei cuscinetti 3d del membro di bloccaggio di base 3c. Il contenitore di destinazione a forma di siringa D è collegato al piatto di pesatura 3b della bilancia 3a tramite il membro di bloccaggio di base 3c e la pesatura del contenitore di destinazione a forma di siringa D può quindi essere effettuata.
[0103] Come risulterà chiaro al tecnico del settore, il contenitore sorgente S e il contenitore di destinazione D possono essere caricati sull’apparato 1 e rimossi da quest’ultimo tramite procedure note, ossia manualmente oppure tramite sistemi di movimentazione di tipo noto. Il sistema di movimentazione può essere del tipo pick-andplace e comprendere, ad esempio, un nastro trasportatore o un braccio robotico di tipo noto.
[0104] L’apparato 1 e il summenzionato sistema di movimentazione possono essere alloggiati internamente a un involucro protettivo di tipo noto, quale ad esempio una cabina provvista di pareti vetrate. In questo modo viene resa disponibile, ad esempio, un’unità per la preparazione di farmaci (ad esempio, farmaci per uso in chemioterapie antineoplastiche), che può essere posizionata all’interno di un reparto ospedaliero.
[0105] Le Figure da 7 a 12 mostrano schematicamente una variante della forma di realizzazione dell’invenzione descritta con riferimento alle Figure 1-6. Questa variante è costituita da un apparato 1a per dosaggio gravimetrico automatico, disposto per essere utilizzato in combinazione con un contenitore di destinazione a forma di siringa, in particolare una siringa di tipo noto. Gli elementi dell’apparato 1a aventi la medesima struttura e la medesima funzione di corrispondenti elementi dell’apparato 1 saranno designati nelle Figure 7-12 con i medesimi numeri di riferimento e non saranno descritti in dettaglio nel seguito.
[0106] Analogamente all’apparato 1, l’apparato 1a comprende mezzi di supporto 2, mezzi di verifica gravimetrica 3, mezzi di connessione 4 e mezzi di presa e azionamento 5, disposti per cooperare reciprocamente in modo da effettuare il dosaggio gravimetrico e comandati da un dispositivo di controllo elettronico o controller (non raffigurato). Nel seguito saranno descritte le differenze strutturali e funzionali esistenti tra l’apparato 1a e l’apparato 1.
[0107] Nei mezzi di supporto 2 dell’apparato 1a, il membro di bloccaggio di estremità 8 comprende una pinza di presa 80 di tipo noto, azionata in modo elettrico o pneumatico.
[0108] Nei mezzi di verifica gravimetrica 3 dell’apparato 1a, il membro di bloccaggio di base 3c comprende una pinza di presa 30 di tipo noto, azionata in modo elettrico o pneumatico.
[0109] Nei mezzi di connessione 4 dell’apparato 1a, le guide longitudinali 9 sono sostituite da un’unica guida longitudinale 90, che è inserita in modo scorrevole all’interno del membro di supporto 10. La guida longitudinale 90 comprende due opposte estremità 90a e 90b, che sono sagomate e dimensionate in modo tale da essere afferrabili rispettivamente dalla pinza di presa 80 e dalla pinza di presa 30.
[0110] Come risulterà chiaro al tecnico del settore dalle Figure 7-12, le fasi di funzionamento dell’apparato 1a corrispondono sostanzialmente alle fasi di funzionamento precedentemente descritte con riferimento all’apparato 1. L’unica differenza evidenziabile riguarda il funzionamento della guida longitudinale 90, in cui le opposte estremità 90a e 90b sono alternativamente afferrate e rilasciate rispettivamente dalla pinza di presa 80 e dalla pinza di presa 30.
[0111] Quando l’apparato 1a è nella configurazione di riposo A (Figura 7), il membro di supporto 10 è mantenuto in posizione dall’attuatore lineare 6a tramite la staffa di movimentazione 7, l’estremità 90a della guida longitudinale 90 è afferrata dalla pinza di presa 80 e l’estremità 90b è libera poiché la pinza di presa 30 è aperta. Dopo che i dati del dosaggio gravimetrico da effettuare sono stati acquisiti dal dispositivo di controllo e dopo aver posizionato idoneamente il contenitore sorgente S e il contenitore di destinazione a forma di siringa D, viene effettuata la taratura della bilancia 3a. L’apparato 1a è quindi portato nella configurazione di pesatura B (che è analoga a quella mostrata in Figura 12) per effettuare la pesatura del contenitore di destinazione a forma di siringa D a vuoto. Ciò è ottenuto aprendo la pinza di presa 80 e chiudendo la pinza di presa 30, in modo da collegare il contenitore di destinazione a forma di siringa D al piatto di pesatura 3b della bilancia 3a.
[0112] Dopo la pesatura del contenitore di destinazione a forma di siringa D a vuoto, l’attuatore lineare 6a è azionato in modo da movimentare il membro di supporto 10 secondo la direzione F1 (raffigurata con una freccia in Figura 7), ossia verso la porzione di estremità 2c della struttura di supporto 2a, mentre la pinza di presa 80 e la pinza di presa 30 vengono rispettivamente chiusa e aperta. Ciò consente di formare la connessione a tenuta C, comprendente l’adattatore 14 e l’adattatore 15, fra il contenitore sorgente S e il contenitore di destinazione a forma di siringa D (Figura 8).
[0113] Successivamente viene azionato l’attuatore lineare 5a dei mezzi di presa e azionamento 5, così da portare la pinza di presa 71 in prossimità dello stantuffo D2 del contenitore di destinazione a forma di siringa D (Figura 9) e, tramite la pinza di presa 71, afferrare lo stantuffo D2 (Figura 10) e movimentare lo stantuffo D2 verso la porzione di base 2h (Figura 11). In questo modo, una quantità desiderata della sostanza liquida può essere trasferita (aspirata) tramite la connessione a tenuta C dal contenitore sorgente S alla camicia D1 del contenitore di destinazione a forma di siringa D. L’apparato 1a viene quindi nuovamente portato nella configurazione di pesatura B (Figura 12), così da effettuare la pesatura del contenitore di destinazione a forma di siringa D, contenente una quantità prefissata di sostanza liquida, e confrontare il peso così misurato con il peso del contenitore di destinazione a forma di siringa D a vuoto, precedentemente misurato (verifica gravimetrica).
[0114] Le Figure da 13 a 19 mostrano schematicamente una ulteriore variante della forma di realizzazione dell’invenzione descritta con riferimento alle Figure 1-6. Questa variante è costituita da un apparato 1b per dosaggio gravimetrico automatico, disposto per essere utilizzato in combinazione con un contenitore di destinazione a forma di siringa, in particolare una siringa di tipo noto. Gli elementi dell’apparato 1a aventi la medesima struttura e la medesima funzione di corrispondenti elementi dell’apparato 1 e/o dell’apparato 1a saranno designati nelle Figure 13-19 con i medesimi numeri di riferimento e non saranno descritti in dettaglio nel seguito.
[0115] Analogamente all’apparato 1 e all’apparato 1a, l’apparato 1b comprende mezzi di supporto 2, mezzi di verifica gravimetrica 3, mezzi di connessione 4 e mezzi di presa e azionamento 5, disposti per cooperare reciprocamente in modo da effettuare il dosaggio gravimetrico e comandati da un dispositivo di controllo elettronico o controller (non raffigurato). Nel seguito saranno descritte le differenze strutturali e funzionali esistenti tra l’apparato 1b e l’apparato 1.
[0116] Nei mezzi di supporto 2 dell’apparato 1b, i mezzi di movimentazione 6 comprendono un attuatore lineare 60 elettrico o pneumatico di tipo noto, ad esempio un singolizzatore, che movimenta la staffa di movimentazione 7. L’attuatore lineare 60 è fissato ad una porzione di connessione 20, compresa nella struttura di supporto 2a e interposta trasversalmente tra la porzione intermedia 2b e la porzione di estremità 2c. In uso, quando l’apparato 1b è posizionato su una rispettiva superficie di appoggio (non raffigurata), la porzione di connessione 20 è disposta in modo sostanzialmente verticale. Inoltre, il membro di bloccaggio di estremità 8 comprende la pinza di presa 80 descritta con riferimento all’apparato 1a.
[0117] Nei mezzi di verifica gravimetrica 3 dell’apparato 1b, il membro di bloccaggio di base 3c comprende la pinza di presa 30 descritta con riferimento all’apparato 1a.
[0118] I mezzi di connessione 4 dell’apparato 1b comprendono la guida longitudinale 90 descritta con riferimento all’apparato 1a. Analogamente all’apparato 1a, le due opposte estremità 90a e 90b sono sagomate e dimensionate in modo tale da essere afferrabili rispettivamente dalla pinza di presa 80 e dalla pinza di presa 30. Inoltre, come mostrato nelle Figure 13-19, nei mezzi di connessione 4 dell’apparato 1b il membro di supporto 10 è sostituito da un membro mobile 10a, un membro fisso 10b e mezzi di richiamo 11.
[0119] Il membro mobile 10a è posizionato sostanzialmente in prossimità dell’estremità 90a della guida longitudinale 90, mentre il membro fisso 10b è posizionato sostanzialmente in prossimità dell’estremità 90b della guida longitudinale 90. Pertanto, il membro mobile 10a è interposto tra il membro di bloccaggio di estremità 8 e il membro fisso 10b, mentre il membro fisso 10b è interposto tra il membro mobile 10a e il membro di bloccaggio di base 3c. Il membro mobile 10a può scorrere lungo la guida longitudinale 90, mentre il membro fisso 10b è fissato alla guida longitudinale 90. Inoltre, il membro mobile 10a e il membro fisso 10b sono sagomati e dimensionati in modo tale che l’estremità libera 7a della staffa di movimentazione 7 sia interposta tra il membro mobile 10a e il membro fisso 10b (si veda, ad esempio, Figura 13). In questo modo, come mostrato nelle Figure 13 e 18, l’estremità libera 7a può entrare in contatto con un’adiacente porzione di estremità 10c del membro mobile 10a. Pertanto, nell’apparato 1b la staffa di movimentazione 7 è disposta per entrare in contatto con, e movimentare, il membro mobile 10a.
[0120] Tra il membro mobile 10a e il membro mobile 10b sono interposti i mezzi di richiamo 11 comprendenti una coppia di elementi elastici 11a, 11b, ad esempio due molle di trazione di tipo noto. I mezzi di richiamo 11 sono disposti per mantenere il membro mobile 10a e il membro fisso 10b reciprocamente connessi durante il funzionamento dell’apparato 1. In forme di realizzazione dell’apparato 1 non raffigurate, i mezzi di richiamo 11 comprendono più di due elementi elastici di tipo noto, ad esempio più di due molle di trazione.
[0121] A differenza di quanto descritto con riferimento all’apparato 1, l’elemento a staffa 12 non è compreso nella porzione di estremità 2c della struttura di supporto 2a, bensì sporge da un’estremità del membro mobile 10a opposta alla staffa di movimentazione 7 e all’attuatore lineare 60. L’elemento a staffa 12 è disposto in modo sostanzialmente parallelo alla porzione intermedia 2b della struttura di supporto 2a. L’elemento a staffa 13 sporge da un’estremità del membro fisso 10b opposta alla staffa di movimentazione 7 e all’attuatore lineare 60. L’elemento a staffa 13 è disposto in modo sostanzialmente parallelo alla porzione intermedia 2b della struttura di supporto 2a.
[0122] Come risulterà chiaro al tecnico del settore dalle Figure 13-19, le fasi di funzionamento dell’apparato 1b corrispondono sostanzialmente alle fasi di funzionamento precedentemente descritte con riferimento all’apparato 1 e all’apparato 1a. Rispetto all’apparato 1a, l’unica differenza evidenziabile riguarda il funzionamento dei mezzi di connessione 4, e più esattamente del membro mobile 10a, del membro fisso 10b e dei mezzi di richiamo 11. Rispetto all’apparato 1, le principali differenze evidenziabili riguardano il funzionamento della guida longitudinale 90, in cui le opposte estremità 90a e 90b sono alternativamente afferrate e rilasciate rispettivamente dalla pinza di presa 80 e dalla pinza di presa 30, e il funzionamento dei mezzi di connessione 4 (membro mobile 10a, membro fisso 10b e mezzi di richiamo 11).
[0123] Quando l’apparato 1b è nella configurazione di riposo A (Figura 13), il membro mobile 10a è mantenuto in posizione dall’attuatore lineare 60 tramite la staffa di movimentazione 7. Più esattamente, il membro mobile 10a è mantenuto distanziato dal membro fisso 10b, così da estendere e caricare l’elemento elastico 11a dei mezzi di richiamo 11. Inoltre, l’estremità 90a della guida longitudinale 90 è afferrata dalla pinza di presa 80 e l’estremità 90b è libera poiché la pinza di presa 30 è aperta.
[0124] Dopo che i dati del dosaggio gravimetrico da effettuare sono stati acquisiti dal dispositivo di controllo e dopo aver posizionato idoneamente il contenitore di destinazione a forma di siringa D, viene effettuata la taratura della bilancia 3a. L’apparato 1b è quindi portato nella configurazione di pesatura B (Figura 19) per effettuare la pesatura del contenitore di destinazione a forma di siringa D a vuoto. Ciò è ottenuto aprendo la pinza di presa 80 e chiudendo la pinza di presa 30, in modo da collegare il contenitore di destinazione a forma di siringa D al piatto di pesatura 3b della bilancia 3a, e azionando l’attuatore lineare 60 in modo da movimentare il membro mobile 10a secondo la direzione F1 (raffigurata con una freccia in Figura 16), ossia verso la porzione intermedia 2b della struttura di supporto 2a. In questo modo, il membro mobile 10a viene avvicinato al membro fisso 10b grazie ai mezzi di richiamo 11, ossia per effetto della forza di ritorno esercitata dagli elementi elastico 11a e 11b.
[0125] In questa fase, per consentire di misurare unicamente il peso del contenitore di destinazione a forma di siringa D a vuoto, il contenitore sorgente S non è ancora fissato all’elemento a staffa 12. Ciò in quanto nell’apparato 1b - a differenza dell’apparato 1 e dell’apparato 1a - l’elemento a staffa 12 è compreso nei mezzi di connessione 4 e non nella struttura di supporto 2a.
[0126] Dopo la pesatura del contenitore di destinazione a forma di siringa D a vuoto, l’apparato 1b è portato nuovamente nella configurazione di riposo A e il contenitore sorgente S è posizionato sull’elemento a staffa 12. Più esattamente, la pinza di presa 80 e la pinza di presa 30 vengono rispettivamente chiusa e aperta mentre l’attuatore lineare 60 è azionato in modo da movimentare il membro mobile 10a secondo la direzione F2 (raffigurata con una freccia in Figura 16), ossia verso la porzione di estremità 2c della struttura di supporto 2a, e allontanare quindi il membro mobile 10a dal membro fisso 10b.
[0127] Dopo aver posizionato idoneamente il contenitore sorgente S, viene formata la connessione a tenuta C, comprendente l’adattatore 14 e l’adattatore 15, fra il contenitore sorgente S e il contenitore di destinazione a forma di siringa D. Ciò è ottenuto azionando l’attuatore lineare 60 in modo da movimentare il membro mobile 10a secondo la direzione F1 verso il membro fisso 10b, così da avvicinare l’elemento a staffa 12 all’elemento a staffa 13 (Figura 14).
[0128] Successivamente viene azionato l’attuatore lineare 5a dei mezzi di presa e azionamento 5, così da portare la pinza di presa 71 in prossimità dello stantuffo D2 del contenitore di destinazione a forma di siringa D (Figura 14) e, tramite la pinza di presa 71, afferrare lo stantuffo D2 (Figura 15) e movimentare lo stantuffo D2 verso la porzione di base 2h (Figura 16). In questo modo, una quantità desiderata della sostanza liquida può essere trasferita (aspirata) tramite la connessione a tenuta C dal contenitore sorgente S alla camicia D1 del contenitore di destinazione a forma di siringa D. Dopo che la pinza di presa 71 viene aperta per rilasciare lo stantuffo D2 (Figura 17), l’attuatore lineare 60 è azionato in modo da movimentare il membro mobile 10a secondo la direzione F2 e allontanare quindi il membro mobile 10a dal membro fisso 10b. In questo modo, il contenitore sorgente S è allontanato dal contenitore di destinazione a forma di siringa D e viene quindi interrotta la connessione a tenuta C (Figura 18).
[0129] La pinza di presa 80 viene aperta e la pinza di presa 30 viene chiusa, in modo da collegare il contenitore di destinazione a forma di siringa D al piatto di pesatura 3b della bilancia 3a. Il contenitore sorgente S viene rimosso. In questo modo, l’apparato 1b viene nuovamente portato nella configurazione di pesatura B (Figura 19), così da effettuare la pesatura del contenitore di destinazione a forma di siringa D, contenente una quantità prefissata di sostanza liquida, e confrontare il peso così misurato con il peso del contenitore di destinazione a forma di siringa D a vuoto, precedentemente misurato (verifica gravimetrica).
[0130] Le Figure da 20 a 28 mostrano schematicamente una variante ancora ulteriore della forma di realizzazione dell’invenzione descritta con riferimento alle Figure 1-6. Questa variante è costituita da un apparato 1c per dosaggio gravimetrico automatico, disposto per essere utilizzato in combinazione con un contenitore di destinazione a forma di siringa, in particolare una siringa di tipo noto. Gli elementi dell’apparato 1c aventi la medesima struttura e la medesima funzione di corrispondenti elementi dell’apparato 1, dell’apparato 1a e/o dell’apparato 1b saranno designati nelle Figure 20-28 con i medesimi numeri di riferimento e non saranno descritti in dettaglio nel seguito.
[0131] Analogamente all’apparato 1, all’apparato 1a e all’apparato 1b, l’apparato 1c comprende mezzi di supporto 2, mezzi di verifica gravimetrica 3, mezzi di connessione 4 e mezzi di presa e azionamento 5, disposti per cooperare reciprocamente in modo da effettuare il dosaggio gravimetrico e comandati da un dispositivo di controllo elettronico o controller (non raffigurato). Nel seguito saranno descritte le differenze strutturali e funzionali esistenti tra l’apparato 1c e l’apparato 1.
[0132] Nei mezzi di supporto 2 dell’apparato 1c, i mezzi di movimentazione 6 comprendono un coppia di attuatori lineari elettrici o pneumatici di tipo noto, ad esempio una coppia di singolizzatori, che movimentano una corrispondente coppia di staffe di movimentazione. Più esattamente, i mezzi di movimentazione 6 comprendono un primo attuatore lineare 60a, disposto per movimentare una prima staffa di movimentazione 70a, ed un secondo attuatore lineare 60b, disposto per movimentare una seconda staffa di movimentazione 70b. Ambedue gli attuatori lineari 60a, 60b sono fissati alla porzione di connessione 20, compresa nella struttura di supporto 2a e interposta trasversalmente tra la porzione intermedia 2b e la porzione di estremità 2c. In uso, quando l’apparato 1c è posizionato su una rispettiva superficie di appoggio (non raffigurata), la porzione di connessione 20 è disposta in modo sostanzialmente verticale. Come visibile nelle Figure 20-28, il primo attuatore lineare 60a è fissato alla porzione di connessione 20 in prossimità della porzione di estremità 2c, mentre il secondo attuatore lineare 60b è fissato alla porzione di connessione 20 in prossimità della porzione intermedia 2b.
[0133] La struttura di supporto 2a comprende inoltre una porzione di connessione aggiuntiva 20a, interposta trasversalmente tra la porzione intermedia 2b e la porzione di base 2h, e il membro di bloccaggio di estremità 8 comprende la pinza di presa 80 descritta con riferimento all’apparato 1a e 1b.
[0134] Nei mezzi di verifica gravimetrica 3 dell’apparato 1c, il membro di bloccaggio di base 3c comprende la pinza di presa 30 descritta con riferimento all’apparato 1a e 1b.
[0135] I mezzi di connessione 4 dell’apparato 1c sono configurati in modo da consentire l’esecuzione di una verifica gravimetrica sul contenitore sorgente S, oltre che sul contenitore di destinazione a forma di siringa D. A tal fine, i mezzi di connessione 4 dell’apparato 1c comprendono una prima guida longitudinale 100, una seconda guida longitudinale 101, un primo membro mobile 110a e un secondo membro mobile 110b.
[0136] Il primo membro mobile 110a e il secondo membro mobile 110b sono reciprocamente opposti e sono inseriti rispettivamente sulla prima guida longitudinale 100 e sulla seconda guida longitudinale 101. La prima guida longitudinale 100 comprende un’estremità 100a, che è sagomata e dimensionata in modo tale da essere afferrabile dalla pinza di presa 80, ed un’opposta estremità provvista di una porzione di contatto 100b, sagomata sostanzialmente a forma di piastra e affacciata al secondo membro mobile 110b. Il primo membro mobile 110a è fissato alla prima guida longitudinale 100 in una posizione sostanzialmente adiacente alla porzione di contatto 100b ed è quindi interposto tra la porzione di contatto 100b e l’estremità 100a. La seconda guida longitudinale 101 comprende due opposte estremità, di cui una è rivolta verso il primo membro mobile 110a ed è provvista di una porzione di contatto 101b, sagomata sostanzialmente a forma di piastra e affacciata al primo membro mobile 110a, mentre l’opposta estremità 101a è sagomata e dimensionata in modo tale da essere afferrabile dalla pinza di presa 30. Il secondo membro mobile 110b è inserito in modo scorrevole sulla seconda guida longitudinale 101 in prossimità della porzione di contatto 101b ed è quindi interposto tra la porzione di contatto 101b e l’estremità 101a.
[0137] Come mostrato nelle Figure 20-28, la prima guida longitudinale 100 e la seconda guida longitudinale 101 sono reciprocamente allineate, il primo membro mobile 110a è interposto tra il membro di bloccaggio di estremità 8 e il secondo membro mobile 110b e quest’ultimo è interposto tra il membro di bloccaggio di base 3c e il primo membro mobile 110a. Inoltre, la porzione di contatto 100b e la porzione di contatto 101b sono reciprocamente adiacenti e parallele. In uso, il primo membro mobile 110a è movimentato dalla prima staffa di movimentazione 70a (a sua volta azionata dal primo attuatore lineare 60a) e il secondo membro mobile 110b è movimentato dalla seconda staffa di movimentazione 70b (a sua volta azionata dal secondo attuatore lineare 60b). Ciò è ottenuto grazie ad un’estremità libera, rispettivamente della prima staffa di movimentazione 70a e della seconda staffa di movimentazione 70b, che è ricevuta all’interno di una corrispondente scanalatura, rispettivamente del primo membro mobile 110a e del secondo membro mobile 110b. Nell’apparato 1c, l’elemento a staffa 12 sporge da un’estremità del primo membro mobile 110a opposta alla prima staffa di movimentazione 70a e al primo attuatore lineare 60a e l’elemento a staffa 13 sporge da un’estremità del secondo membro mobile 110b opposta alla seconda staffa di movimentazione 70b e al secondo attuatore lineare 60b.
[0138] Come risulterà chiaro al tecnico del settore dalle Figure 20-28, le fasi di funzionamento dell’apparato 1c corrispondono in gran parte alle fasi di funzionamento precedentemente descritte con riferimento all’apparato 1, all’apparato 1a e all’apparato 1b. La differenza più saliente consiste nel fatto che il primo membro mobile 110a e il secondo membro mobile 110b possono essere movimentati in modo reciprocamente indipendente, il che consente (come sarà spiegato nel seguito con maggior dettaglio) di collegare alternativamente il contenitore di destinazione a forma di siringa D o il contenitore sorgente S al piatto di pesatura 3b della bilancia 3a.
[0139] Quando l’apparato 1a è nella configurazione di riposo A (Figura 20), il primo membro mobile 110a è mantenuto in posizione dal primo attuatore lineare 60a tramite la prima staffa di movimentazione 70a. Il primo membro mobile 110a è mantenuto distanziato dal secondo membro mobile 110b, così da mantenere reciprocamente distanziate le due porzioni di contatto 100b, 101b. L’estremità 100a della prima guida longitudinale 100 è afferrata dalla pinza di presa 80 e l’estremità 101a della seconda guida longitudinale 101 è libera poiché la pinza di presa 30 è aperta.
[0140] Dopo che i dati del dosaggio gravimetrico da effettuare sono stati acquisiti dal dispositivo di controllo e dopo aver posizionato idoneamente il contenitore di destinazione a forma di siringa D e il contenitore sorgente S, viene effettuata la taratura della bilancia 3a. L’apparato 1c è quindi portato nella configurazione di pesatura B1 (Figura 26) per effettuare la pesatura del contenitore di destinazione a forma di siringa D a vuoto. Ciò è ottenuto chiudendo la pinza di presa 30, in modo da collegare il contenitore di destinazione a forma di siringa D al piatto di pesatura 3b della bilancia 3a.
[0141] Dopo la pesatura del contenitore di destinazione a forma di siringa D a vuoto, l’apparato 1c è portato nuovamente nella configurazione di riposo A, aprendo la pinza di presa 30. Viene quindi formata la connessione a tenuta C, comprendente l’adattatore 14 e l’adattatore 15, fra il contenitore sorgente S e il contenitore di destinazione a forma di siringa D. Ciò è ottenuto azionando il secondo attuatore lineare 60b in modo da movimentare il secondo membro mobile 110b secondo la direzione F1 (raffigurata con una freccia in Figura 23) verso il primo membro mobile 110a, così da avvicinare l’elemento a staffa 12 all’elemento a staffa 13 (Figura 21).
[0142] Successivamente viene azionato l’attuatore lineare 5a dei mezzi di presa e azionamento 5, così da portare la pinza di presa 71 in prossimità dello stantuffo D2 del contenitore di destinazione a forma di siringa D (Figura 21) e, tramite la pinza di presa 71, afferrare lo stantuffo D2 (Figura 22) e movimentare lo stantuffo D2 verso la porzione di base 2h (Figura 23). In questo modo, una quantità desiderata della sostanza liquida può essere trasferita (aspirata) tramite la connessione a tenuta C dal contenitore sorgente S alla camicia D1 del contenitore di destinazione a forma di siringa D. Dopo che la pinza di presa 71 viene aperta per rilasciare lo stantuffo D2 (Figura 24), il secondo attuatore lineare 60b è azionato in modo da movimentare il secondo membro mobile 110b secondo la direzione F2 (raffigurata con una freccia in Figura 23) e allontanare quindi il secondo membro mobile 110b dal primo membro mobile 110a. In questo modo, il contenitore di destinazione a forma di siringa D è allontanato dal contenitore sorgente S e viene quindi interrotta la connessione a tenuta C (Figura 25).
[0143] La pinza di presa 30 viene chiusa, in modo da collegare il contenitore di destinazione a forma di siringa D al piatto di pesatura 3b della bilancia 3a. In questo modo, l’apparato 1b viene nuovamente portato nella configurazione di pesatura B1 (Figura 26), così da effettuare la pesatura del contenitore di destinazione a forma di siringa D, contenente una quantità prefissata di sostanza liquida, e confrontare il peso così misurato con il peso del contenitore di destinazione a forma di siringa D a vuoto, precedentemente misurato (verifica gravimetrica).
[0144] Dopo questa prima verifica gravimetrica, coinvolgente il contenitore di destinazione a forma di siringa D, l’apparato 1c può essere utilizzato per eseguire un’ulteriore verifica gravimetrica, coinvolgente il contenitore sorgente S.
[0145] Il contenitore di destinazione a forma di siringa D (che ha ricevuto la quantità prefissata di sostanza liquida prelevata dal contenitore sorgente S) viene rimosso (Figura 27). Il primo attuatore lineare 60a è azionato in modo da movimentare il primo membro mobile 110a secondo la direzione F2, così da avvicinare il primo membro mobile 110a al secondo membro mobile 110b fino a consentire alla porzione di contatto 100b di poggiare completamente sull’adiacente e sottostante porzione di contatto 101b (Figura 28). L’apparato 1c è così portato in una ulteriore configurazione di pesatura B2, in cui il contenitore sorgente S è collegato al primo membro mobile 110a, il primo membro mobile 110a e il secondo membro mobile 110b sono reciprocamente a contatto e quindi reciprocamente collegati e il secondo membro mobile 110b è collegato al piatto di pesatura 3b della bilancia 3a grazie alla pinza di presa 30, che è mantenuta chiusa. In questo modo, sul piatto di pesatura 3b può quindi essere misurato il peso del contenitore sorgente S. Questa verifica gravimetrica aggiuntiva consente di effettuare un ulteriore controllo sulla precisione del dosaggio volumetrico effettuato, tramite lo stantuffo D2, nella camicia D1 del contenitore di destinazione a forma di siringa D.
[0146] Analogamente a quanto descritto in precedenza con riferimento all’apparato 1, anche negli apparati 1a, 1b e 1c il contenitore sorgente S e il contenitore di destinazione a forma di siringa D possono essere caricati e rimossi tramite procedure note, ossia manualmente oppure tramite sistemi di movimentazione di tipo noto, ad esempio tramite sistemi di movimentazione del tipo pick-and-place (nastro trasportatore o un braccio robotico). Inoltre, anche gli apparati 1a, 1b, e 1c e il loro corrispondente sistema di movimentazione possono essere alloggiati internamente ad un involucro protettivo (ad esempio, cabina provvista di pareti vetrate), così da rendere disponibile, ad esempio, un’unità per la preparazione di farmaci, che può essere posizionata all’interno di un reparto ospedaliero.
[0147] Tenendo conto delle fasi di funzionamento degli apparati 1, 1a, 1b e 1c precedentemente descritti, il metodo di dosaggio gravimetrico secondo l’invenzione comprende le seguenti fasi:
- collegare il contenitore sorgente S, contenente la sostanza liquida da dosare in modo gravimetrico, e il contenitore di destinazione a forma di siringa D, in cui la sostanza liquida deve essere trasferita, ai mezzi di connessione 4 dell’apparato 1,1a, 1b o 1c;
- tarare i mezzi di verifica gravimetrica 3 compresi nell’apparato 1,1a, 1b o 1c;
- movimentare i mezzi di connessione 4, in modo da collegare il contenitore di destinazione a forma di siringa D ai mezzi di verifica gravimetrica 3 e misurare il peso del contenitore di destinazione a forma di siringa D a vuoto;
- movimentare ulteriormente i mezzi di connessione 4, in modo da avvicinare reciprocamente il contenitore sorgente S e il contenitore di destinazione a forma di siringa D fino a formare una connessione a tenuta C tra il contenitore sorgente S e il contenitore di destinazione a forma di siringa D;
- azionare il contenitore di destinazione a forma di siringa D (tramite i mezzi di presa ed azionamento 5), così da trasferire la sostanza liquida dal contenitore sorgente S al contenitore di destinazione a forma di siringa D effettuando un dosaggio volumetrico; - dopo il suddetto trasferimento, movimentare ulteriormente i mezzi di connessione 4, in modo da interrompere la suddetta connessione a tenuta C e collegare nuovamente il contenitore di destinazione a forma di siringa D ai mezzi di verifica gravimetrica 3;
- misurare ulteriormente il peso del contenitore di destinazione a forma di siringa D tramite i mezzi di verifica gravimetrica 3, così da verificare in modo gravimetrico il dosaggio volumetrico effettuato.
[0148] Nel caso dell’uso dell’apparato 1c è possibile attuare le seguenti fasi aggiuntive: - rimuovere il contenitore di destinazione a forma di siringa D;
- movimentare ulteriormente i mezzi di connessione 4, in modo da collegare il contenitore sorgente S ai mezzi di verifica gravimetrica 3 e misurare il peso del contenitore sorgente S, così da verificare ulteriormente, in modo gravimetrico, il dosaggio volumetrico effettuato.
[0149] Da quanto sopra descritto, emergono i molteplici vantaggi offerti dall’apparato e dal metodo secondo l’invenzione.
[0150] L’apparato e il metodo secondo l’invenzione consentono di integrare meccanismi HW/SW (hardware-software) di ridondanza delle misurazioni e di verifica di quadratura (verifica gravimetrica) del dosaggio di sostanze liquide (ad esempio, farmaci), così da ottenere la suddetta verifica automaticamente e in tempo reale. Inoltre, l’apparato e il metodo secondo l’invenzione consentono in generale di migliorare il dosaggio gravimetrico di sostanze liquide, in quanto incrementano la produttività nell’unità di tempo, mantengono integro il prodotto da dosare, proteggono la salute degli operatori nei confronti di sostanze tossiche e migliorano la gestione degli scarti grazie all’informatizzazione della procedura di dosaggio. Utilizzando l’apparato 1, 1a, 1b oppure 1c è possibile allestire unità per la preparazione di prodotti liquidi, in particolare farmaci, preparati galenici magistrali, preparati galenici officinali, preparati cosmetici e preparati di profumeria.
[0151] Sono inoltre possibili varianti e/o aggiunte a quanto sopra descritto e/o mostrato nelle Figure.

Claims (23)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Apparato (1; 1a; 1b; 1c) per il dosaggio gravimetrico di una sostanza liquida, detto apparato (1; 1a; 1b; 1c) essendo disposto, in uso, per trasferire detta sostanza liquida da un contenitore sorgente (S) a un contenitore di destinazione a forma di siringa (D), detto apparato (1; 1a; 1b; 1c) comprendendo mezzi di supporto (2), mezzi di verifica gravimetrica (3), mezzi di connessione (4) e mezzi di presa e azionamento (5), in cui: - detti mezzi di supporto (2) sono disposti per supportare detti mezzi di verifica gravimetrica (3) e per supportare e movimentare detti mezzi di connessione (4); - detti mezzi di verifica gravimetrica (3) sono disposti per misurare un peso di detto contenitore di destinazione a forma di siringa (D), - detti mezzi di presa e azionamento (5) sono disposti per mantenere in posizione e azionare detto contenitore di destinazione a forma di siringa (D), così da trasferire detta sostanza liquida da detto contenitore sorgente (S) a detto contenitore di destinazione a forma di siringa (D); - detti mezzi di connessione (4) sono disposti per collegare detto contenitore di destinazione a forma di siringa (D) a detto contenitore sorgente (S) e a detti mezzi di verifica gravimetrica (3).
  2. 2. Apparato (1; 1a; 1b; 1c) secondo la rivendicazione 1, in cui detti mezzi di supporto (2) comprendono una struttura di supporto (2a) e mezzi di movimentazione (6) supportati da detta struttura di supporto (2a), detti mezzi di movimentazione (6) essendo disposti per movimentare detti mezzi di connessione (4).
  3. 3. Apparato (1; 1a) secondo la rivendicazione 2, in cui detti mezzi di connessione (4) comprendono almeno una guida longitudinale (9; 90) e un membro di supporto (10), detta almeno una guida longitudinale (9; 90) essendo inserita in modo fisso oppure scorrevole in detto membro di supporto (10).
  4. 4. Apparato (1; 1a) secondo la rivendicazione 3, in cui detti mezzi di movimentazione (6) comprendono un attuatore lineare (6a), a detto attuatore lineare (6a) essendo fissata una staffa di movimentazione (7) disposta per entrare in contatto con, e movimentare, detto membro di supporto (10).
  5. 5. Apparato (1; 1a) secondo la rivendicazione 3, oppure 4, in cui un elemento a staffa (13) sporge da un’estremità di detto membro di supporto (10) opposta a detta staffa di movimentazione (7), detto elemento a staffa (13) essendo disposto per ricevere un adattatore (15) disposto per essere collegato a detto contenitore di destinazione a forma di siringa (D).
  6. 6. Apparato (1; 1a) secondo una delle rivendicazioni da 1 a 5, in cui un elemento a staffa (12) sporge da una porzione di estremità (2c) di detta struttura di supporto (2a), detto elemento a staffa (12) essendo disposto per ricevere un adattatore (14) disposto per essere collegato a detto contenitore sorgente (S).
  7. 7. Apparato (1b) secondo la rivendicazione 2, in cui detti mezzi di connessione (4) comprendono almeno una guida longitudinale (90), un membro mobile (10a), un membro fisso (10b) e mezzi di richiamo (11), detto membro mobile (10a) essendo in grado di scorrere lungo detta almeno una guida longitudinale (90) e detto membro fisso (10b) essendo fissato a detta almeno una guida longitudinale (90), detti mezzi di richiamo (11) comprendendo almeno un elemento elastico (11a, 11b) ed essendo interposti tra detto membro mobile (10a) e detto membro fisso (10b).
  8. 8. Apparato (1b) secondo la rivendicazione 7, in cui detti mezzi di movimentazione (6) comprendono un attuatore lineare (60), a detto attuatore lineare (60) essendo fissata una staffa di movimentazione (7) disposta per entrare in contatto con, e movimentare, detto membro mobile (10a).
  9. 9. Apparato (1b) secondo la rivendicazione 7, oppure 8, in cui un elemento a staffa (12) sporge da un’estremità di detto membro mobile (10a) opposta a detta staffa di movimentazione (7), detto elemento a staffa (12) essendo disposto per ricevere un adattatore (14) disposto per essere collegato a detto contenitore sorgente (S).
  10. 10. Apparato (1b) secondo la rivendicazione 8, oppure 9, in cui un elemento a staffa (13) sporge da un’estremità di detto membro fisso (10b) opposta a detta staffa di movimentazione (7), detto elemento a staffa (13) essendo disposto per ricevere un adattatore (15) disposto per essere collegato a detto contenitore di destinazione a forma di siringa (D).
  11. 11. Apparato (1c) secondo la rivendicazione 2, in cui detti mezzi di connessione (4) comprendono una prima guida longitudinale (100), una seconda guida longitudinale (101), un primo membro mobile (110a) e un secondo membro mobile (110b), detta prima guida longitudinale (100) e detta seconda guida longitudinale (101) essendo reciprocamente allineate, detto primo membro mobile (110a) e detto secondo membro mobile (110b) essendo reciprocamente opposti ed essendo inseriti rispettivamente su detta prima guida longitudinale (100) e su detta seconda guida longitudinale (101).
  12. 12. Apparato (1c) secondo la rivendicazione 11, in cui detta prima guida longitudinale (100) comprende una porzione di contatto (100b) affacciata a detto secondo membro mobile (110b) e detta seconda guida longitudinale (101) comprende una porzione di contatto (101b) affacciata a detto primo membro mobile (110a), detta porzione di contatto (100b) e detta porzione di contatto (101b) essendo reciprocamente adiacenti e parallele.
  13. 13. Apparato (1c) secondo la rivendicazione 11, oppure 12, in cui detti mezzi di movimentazione (6) comprendono un primo attuatore lineare (60a) disposto per movimentare una prima staffa di movimentazione (70a) e un secondo attuatore lineare (60b) disposto per movimentare una seconda staffa di movimentazione (70b), detta prima staffa di movimentazione (70a) essendo disposta per movimentare detto primo membro mobile (110a) e detta seconda staffa di movimentazione (70b) essendo disposta per movimentare detto secondo membro mobile (110b).
  14. 14. Apparato (1c) secondo una delle rivendicazioni da 11 a 13, in cui un elemento a staffa (12) sporge da un’estremità di detto primo membro mobile (110a) opposta a detta prima staffa di movimentazione (70a), detto elemento a staffa (12) essendo disposto per ricevere un adattatore (14) disposto per essere collegato a detto contenitore sorgente (S).
  15. 15. Apparato (1c) secondo una delle rivendicazioni da 11 a 14, in cui un elemento a staffa (13) sporge da un’estremità di detto secondo membro mobile (110b) opposta a detta seconda staffa di movimentazione (70b), detto elemento a staffa (13) essendo disposto per ricevere un adattatore (15) disposto per essere collegato a detto contenitore di destinazione a forma di siringa (D).
  16. 16. Apparato (1; 1a; 1b; 1c) secondo una delle rivendicazioni da 3 a 10, oppure secondo una delle rivendicazioni da 11 a 15, in cui detti mezzi di supporto (2) comprendono un membro di bloccaggio di estremità (8) disposto per bloccare una corrispondente estremità (9a; 90a; 100a) di detta almeno una guida longitudinale (9; 90; 100).
  17. 17. Apparato (1; 1a; 1b; 1c) secondo la rivendicazione 16, in cui detto membro di bloccaggio di estremità (8) comprende almeno un cuscinetto (8a) o una pinza di presa (80).
  18. 18. Apparato (1; 1a; 1b; 1c) secondo una delle rivendicazioni da 3 a 17, in cui detti mezzi di verifica gravimetrica (3) comprendono una bilancia (3a) e un membro di bloccaggio di base (3c), detto membro di bloccaggio di base (3c) essendo fissato ad un piatto di pesatura (3b) di detta bilancia (3) ed essendo disposto per bloccare una corrispondente estremità (9b; 90b; 101a) di detta almeno una guida longitudinale (9; 90; 101).
  19. 19. Apparato (1; 1a; 1b; 1c) secondo la rivendicazione 18, in cui detto membro di bloccaggio di base (3c) comprende almeno un cuscinetto (3d) o una pinza di presa (30).
  20. 20. Apparato (1; 1a; 1b; 1c) secondo una delle rivendicazioni da 1 a 19, in cui detti mezzi di presa e azionamento (5) comprendono un attuatore lineare (5a), disposto per movimentare una pinza di presa (71), e un dispositivo di presa (72), disposto per afferrare e mantenere in posizione una camicia (D1) di detto contenitore di destinazione a forma di siringa (D), detta pinza di presa (71) essendo disposta per afferrare e movimentare uno stantuffo (D2) di detto contenitore di destinazione a forma di siringa (D).
  21. 21. Unità per la preparazione di prodotti liquidi comprendente l’apparato secondo una delle rivendicazioni da 1 a 20.
  22. 22. Metodo per eseguire un dosaggio gravimetrico di una sostanza liquida tramite un apparato (1; 1a; 1b; 1c), comprendente le seguenti fasi: - collegare un contenitore sorgente (S), contenente detta sostanza liquida da dosare in modo gravimetrico, e un contenitore di destinazione a forma di siringa (D), in cui detta sostanza liquida deve essere trasferita, a mezzi di connessione (4) compresi in detto apparato (1; 1a; 1b; 1c); - tarare mezzi di verifica gravimetrica (3) compresi in detto apparato (1; 1a; 1b; 1c); - movimentare detti mezzi di connessione (4) in modo da collegare detto contenitore di destinazione a forma di siringa (D) a detti mezzi di verifica gravimetrica (3) e misurare un peso di detto contenitore di destinazione a forma di siringa (D) a vuoto; - movimentare ulteriormente detti mezzi di connessione (4) in modo da avvicinare reciprocamente detto contenitore sorgente (S) e detto contenitore di destinazione a forma di siringa (D) fino a formare una connessione a tenuta (C) tra detto contenitore sorgente (S) e detto contenitore di destinazione a forma di siringa (D); - azionare detto contenitore di destinazione a forma di siringa (D) tramite mezzi di presa e azionamento (5) compresi in detto apparato (1; 1a; 1b; 1c), così da trasferire detta sostanza liquida da detto contenitore sorgente (S) a detto contenitore di destinazione a forma di siringa (D) eseguendo un dosaggio volumetrico; - dopo detto trasferire, misurare ulteriormente un peso di detto contenitore di destinazione a forma di siringa (D) tramite detti mezzi di verifica gravimetrica (3), così da verificare in modo gravimetrico detto dosaggio volumetrico eseguito.
  23. 23. Metodo secondo la rivendicazione 22, comprendente inoltre le seguenti fasi: - rimuovere detto contenitore di destinazione a forma di siringa (D); - movimentare ulteriormente detti mezzi di connessione (4) in modo da collegare detto contenitore sorgente (S) a detti mezzi di verifica gravimetrica (3) e misurare un peso di detto contenitore sorgente (S), così da verificare ulteriormente in modo gravimetrico detto dosaggio volumetrico eseguito.
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