IT201900013107A1 - Apparato e metodo per il dosaggio gravimetrico di sostanze liquide - Google Patents

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IT201900013107A1
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IT102019000013107A
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Giuseppe Zucca
Nicolò Franco Demuru
Giovanni Battista Schirru
Alessio Balestrino
Original Assignee
Giuseppe Zucca
Nicolò Franco Demuru
Giovanni Battista Schirru
Alessio Balestrino
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Description

Descrizione di invenzione industriale
Apparato e metodo per il dosaggio gravimetrico di sostanze liquide [0001] Campo dell’invenzione
[0002] La presente invenzione riguarda un apparato automatico per il dosaggio gravimetrico di sostanze liquide e un corrispondente metodo per il dosaggio gravimetrico di sostanze liquide.
[0003] L’apparato secondo l’invenzione è utilizzabile in tutti i casi in cui sia richiesto un dosaggio gravimetrico di sostanze liquide ad alta precisione e in cui debba essere garantita l’integrità delle suddette sostanze liquide sia dal punto di vista chimico-fisico che dal punto di vista microbiologico. Pertanto, l’apparato secondo l’invenzione è particolarmente idoneo all’uso in lavorazioni e aree di lavoro asettiche, quali ad esempio quelle previste nell’industria farmaceutica, galenica magistrale e officinale, cosmetica e profumiera.
[0004] Stato della tecnica
[0005] Ai tecnici del settore è nota la differenza esistente tra un dosaggio volumetrico e un dosaggio gravimetrico. Il dosaggio volumetrico è un tipo di dosaggio più semplice da effettuare, che è consigliato nei casi in cui il grado di precisione richiesta non è elevato. Il dosaggio gravimetrico è invece il tipo di dosaggio in cui è possibile effettuare un controllo in feedback riguardo al peso e che è consigliato nei casi in cui è richiesto un grado di precisione elevato (anche inferiore all’1%).
[0006] Il dosaggio gravimetrico può essere effettuato secondo due modalità. Nel dosaggio a perdita di peso, un sistema di pesatura controlla la quantità di prodotto in uscita verificando in tempo reale la diminuzione di peso mentre il prodotto fluisce. Nel dosaggio a incremento di peso, vengono alimentati contenitori posti in una bilancia e la quantità dosata nei contenitori viene determinata dal sistema di pesatura.
[0007] Va sottolineato che il dosaggio gravimetrico di sostanze liquide è una procedura di importanza vitale in vari campi tecnici. In campo farmaceutico, è indispensabile che i farmaci, in particolare i preparati galenici magistrali (che sono dosaggi di farmaci basati su ricetta medica), destinati all’uso in chemioterapie antineoplastiche siano preparati nel rigoroso rispetto delle Norme di Buona Preparazione della Farmacopea Ufficiale.
[0008] E’ innanzitutto necessario che i suddetti farmaci siano preparati in ambienti isolati, definiti “ambienti a contaminazione controllata”, nei quali è possibile garantire sia la salute e la sicurezza degli operatori, sia la sterilità dei preparati chemioterapici. Alcuni farmaci per uso chemioterapico sono infatti tossici e, durante la fase di manipolazione, l’operatore deve necessariamente fare uso di dispositivi di protezione individuale. Inoltre, occorre evitare perdite accidentali dei farmaci durante la loro manipolazione, sia per i motivi di sicurezza sopra menzionati, sia per il costo dei farmaci, che spesso è molto elevato.
[0009] Inoltre, per la salvaguardia della salute del paziente, la precisione del dosaggio del farmaco deve rientrare entro limiti specifici, tipicamente entro il 5%. Nelle terapie oncoematologiche, un errore nella preparazione del farmaco derivante, ad esempio, da una misurazione della quantità di farmaco scarsamente accurata produce, in alcuni casi, seri danni alla salute del paziente. Ciò vale sia nel caso di dosaggi insufficienti (potenziale inefficacia della terapia), sia nel caso di dosaggi eccedenti (sostanziale overdose, con possibili danni irreversibili).
[0010] Infine, può essere importante che siano applicati dei requisiti di produttività stringenti legati ai tempi di somministrazione dei farmaci, come ad esempio accade per le terapie da somministrare a pazienti ambulatoriali o a pazienti in ricovero diurno.
[0011] Considerazioni analoghe possono essere estese, con le dovute differenze, al dosaggio di profumi e di sostanze cosmetiche.
[0012] Con specifico riferimento al campo farmaceutico, va notato che i farmaci per uso in chemioterapie antineoplastiche devono essere mantenuti costantemente separati dall’ambiente esterno, sia durante la loro manipolazione che durante il successivo smaltimento come rifiuto. In particolare, i c.d. contenitori sorgente (contenitori di partenza contenenti il farmaco liquido, ad esempio flaconi in vetro) devono essere mantenuti ermeticamente chiusi. Ciò consente di rispettare l’integrità chimica della sostanza, favorisce l’applicazione di criteri di igiene durante tutte le fasi di lavorazione ed evita che l’ambiente esterno venga accidentalmente contaminato.
[0013] Per motivi analoghi, anche i c.d. contenitori di destinazione (contenitori in cui il farmaco liquido viene dosato, ossia erogato in una quantità prefissata) devono essere mantenuti ermeticamente chiusi. I contenitori di destinazione sono classificabili in siringhe e contenitori propriamente detti, ossia bottiglie, flaconi e sacche. Esempi noti di contenitori sono le sacche, le bottiglie e i flaconi in vetro (ad esempio, le bottiglie o le sacche contenenti soluzione fisiologica), i contenitori Ecoflac® (fabbricati in PET e simili a bottiglie a forma di parallelepipedo) o le pompe elastomeriche (contenitori incorporanti corpi elastomerici che consentono di ottenere un’infusione continua).
[0014] Essendo necessario mantenere ermeticamente chiusi sia il contenitore sorgente che il contenitore di destinazione, per prelevare una quantità prefissata di sostanza liquida dal primo contenitore e trasferire tale quantità nel secondo contenitore, è indispensabile usare strumenti che permettano di accedere al contenuto del contenitore sorgente senza alterare le condizioni di chiusura ermetica di quest’ultimo.
[0015] Uno strumento di tipo noto è la siringa graduata provvista di ago (ago cannula), tramite la quale un operatore può prelevare un volume prefissato (quantità volumetrica) di un farmaco contenuto in un flacone o in una bottiglia e introdurre il suddetto volume nel contenitore di destinazione. Il flacone è chiuso da un tappo in butile/silicone, forabile dall’ago. Quando la siringa è usata come contenitore di destinazione, l’ago della siringa è lo strumento tramite il quale il contenitore sorgente può essere messo in comunicazione con il contenitore di destinazione, che corrisponde alla camicia della siringa.
[0016] Il prelievo di una sostanza liquida da un contenitore sorgente tramite siringa può essere facilitato utilizzando adattatori universali ventilati (c.d. VVS) di tipo noto. Una volta inserito nel flacone (il cui tappo viene perforato dallo spike incorporato nel VVS), il VVS mantiene la pressione costante durante il prelievo di sostanza liquida e fornisce un accesso controllato al contenuto del flacone. Tale accesso viene effettuato tramite un sistema a valvola non-spill (anti-sgocciolamento) e nella siringa da utilizzare l’ago è sostituito con un connettore a valvola compatibile con il VVS. L’uso di un accesso controllato da una parte riduce drasticamente il rischio di contaminazione chimica dell’ambiente esterno e dall’altra garantisce una maggiore integrità della sostanza liquida, che non entra in contatto con l’ambiente esterno.
[0017] Da quanto sopra descritto, si evince che per riempire un contenitore di destinazione con la sostanza liquida desiderata (ad esempio, un farmaco per uso in chemioterapie antineoplastiche) occorre sempre utilizzare un sistema che consenta di trasportare la sostanza liquida dal contenitore sorgente al contenitore di destinazione. Quando il contenitore di destinazione è la camicia di una siringa, il sistema di trasporto è costituito dall’ago della siringa o dal connettore a valvola compatibile con VVS (se viene usato quest’ultimo). Quando il contenitore di destinazione è un flacone o una sacca, il sistema di trasporto è ancora una siringa, che viene utilizzata come una pompa volumetrica e che può essere provvista di ago o connettore a valvola compatibile con VVS.
[0018] Quando si utilizza una siringa come strumento di prelievo e/o come contenitore di destinazione, per eseguire un dosaggio gravimetrico l’operatore deve in realtà eseguire un dosaggio volumetrico, il cui esito deve successivamente essere verificato in modo gravimetrico. La verifica dell’esito di un dosaggio gravimetrico di sostanze liquide (ad esempio, farmaci) viene eseguita manualmente utilizzando bilance elettroniche di precisione, il che tuttavia non elimina i rischi di errore nel dosaggio e i rischi nella manipolazione delle sostanze.
[0019] L’uso della siringa graduata è infatti soggetto a errore, in particolare quando l’operatore legge il valore della quantità volumetrica direttamente sulla scala graduata della siringa, le cui tolleranze sono inversamente proporzionali alla propria capacità nominale (ISO 7886-1). Pertanto, utilizzando la siringa graduata come strumento di prelievo e/o come contenitore di destinazione, l’esito del dosaggio volumetrico deve essere sottoposto ad una verifica di tipo gravimetrico, denominata convenzionalmente “verifica di quadratura”.
[0020] La verifica di quadratura viene eseguita tramite l’uso di una bilancia calibrata di precisione e comprende le seguenti fasi:
a) tarare la bilancia;
b) posizionare il contenitore sorgente sulla bilancia e registrare (ossia, misurare e annotare) il corrispondente valore di peso, quindi rimuovere il contenitore sorgente dalla bilancia;
c) posizionare la siringa vuota sulla bilancia e registrare il corrispondente valore di peso;
d) prelevare tramite la siringa una quantità prefissata (volume) di sostanza liquida dal contenitore sorgente;
e) ripetere le fasi da a) a c) sul contenitore sorgente, da cui è stata prelevata la sostanza liquida, e sulla siringa, tramite la quale è stata prelevata la sostanza liquida, rilevando la correttezza delle quantità prelevate anche in base al valore del peso specifico (ciò in quanto si passa da un dosaggio volumetrico ad un dosaggio gravimetrico);
f) se necessario, correggere le quantità prelevate e ripetere la fase d) fino a raggiungere il valore corretto di volume di sostanza liquida prelevata dal contenitore sorgente;
g) tarare la bilancia;
h) posizionare il contenitore di destinazione sulla bilancia e registrare il corrispondente valore di peso;
i) rimuovere il contenitore di destinazione dalla bilancia e trasferire il contenuto della siringa (ossia, la quantità prelevata dal contenitore sorgente) nel contenitore di destinazione;
j) tarare la bilancia;
k) posizionare il contenitore di destinazione sulla bilancia e registrare il corrispondente valore di peso;
l) nel caso fosse necessario correggere il dosaggio, trasferire il contenuto dalla siringa nel contenitore di destinazione;
m) posizionare la siringa svuotata sulla bilancia e registrare il corrispondente valore di peso;
n) verificare i valori acquisiti e la loro correttezza secondo le vigenti norme GMP (buone pratiche di fabbricazione).
[0021] Le fasi da g) ad m) possono essere omesse se il contenitore di destinazione è la camicia di una siringa.
[0022] Un inconveniente del metodo manuale sopra descritto è l’elevato grado di attenzione e precisione richiesto all’operatore. Quest’ultimo infatti deve eseguire una lunga serie di azioni (spostare contenitori, pesare, trasferire liquidi costosi e/o potenzialmente tossici) in cui eventuali errori, oltre ad essere un rischio per la sicurezza dell’operatore, possono alterare significativamente la composizione finale del prodotto liquido (ad esempio, un farmaco per uso in chemioterapie antineoplastiche) e quindi la sua efficacia, nonchè causare spreco di prodotti estremamente costosi.
[0023] L’inconveniente può manifestarsi con frequenza elevata se il numero di prodotti liquidi da preparare è elevato e se la composizione dei prodotti liquidi da preparare è eterogenea. In quest’ultimo caso, infatti, l’operatore è costretto a gestire contenitori sorgente differenti, sostanze liquide aventi pesi specifici differenti (il che influenza la fase in cui il dosaggio volumetrico si trasforma in dosaggio gravimetrico) e differenti quantità da dosare.
[0024] Per superare l’inconveniente sopra descritto, sono stati ideati software, quali ad esempio Cato<® >(Becton Dickinson) e “Apoteca” (Gruppo Loccioni), che sono in grado di assistere l’operatore nell’esecuzione della verifica di quadratura. Un inconveniente di questi software è che sono prodotti sostanzialmente costosi e non evitano l’esecuzione delle numerose fasi del metodo manuale sopra descritto.
[0025] Inoltre, sono stati ideati sistemi motorizzati, tramite i quali lo stantuffo di una siringa graduata viene azionato in modo controllato. Questi sistemi, pur consentendo di eseguire un dosaggio volumetrico preciso, non sono in grado di intervenire nella verifica di quadratura. Quest’ultima è quindi totalmente affidata alla manualità dell’operatore, con gli inconvenienti sopra evidenziati.
[0026] In alternativa alla siringa è possibile usare una pompa volumetrica, tramite la quale la sostanza liquida può essere trasferita dal contenitore sorgente al contenitore di destinazione utilizzando kit monouso comprendenti adattatori e tubazioni flessibili. Anche in questo caso, tuttavia, viene eseguito un dosaggio volumetrico senza una verifica di quadratura, ossia senza un controllo gravimetrico del volume di sostanza liquida dosato.
[0027] Esistono infine apparati aventi un elevato livello di automazione, che eseguono la verifica di quadratura tramite sistemi di movimentazione del tipo pick-and-place, ossia sistemi che movimentano ripetutamente il contenitore sorgente e il contenitore di destinazione rispetto alla bilancia. Un inconveniente di questi apparati è che sono complicati e costosi, ad esempio poichè utilizzano bracci robotici come sistemi di movimentazione del tipo pick-and-place.
[0028] Scopi dell’invenzione
[0029] Uno scopo dell’invenzione è migliorare gli apparati e i metodi noti per il dosaggio gravimetrico di sostanze liquide, quali ad esempio farmaci per chemioterapia antineoplastica, prodotti cosmetici e di profumeria.
[0030] Un altro scopo dell’invenzione è rendere disponibile un apparato e un metodo che consentano di ridurre l’intervento manuale dell’operatore nel dosaggio gravimetrico di sostanze liquide, così da minimizzare la possibilità di errori di preparazione, i rischi per la salute dell’operatore ed eventuali sprechi di prodotti costosi.
[0031] Un ulteriore scopo è rendere disponibile un apparato e un metodo che consentano di limitare l’uso di sistemi di movimentazione complessi per il dosaggio di sostanze liquide, in particolare sistemi di movimentazione del tipo pick-and-place, alla fase di caricamento del contenitore sorgente e alla fase di rimozione del contenitore di destinazione.
[0032] Breve descrizione dell’invenzione
[0033] In un primo aspetto dell’invenzione, è previsto un apparato per il dosaggio gravimetrico di una sostanza liquida, come definito nella rivendicazione 1.
[0034] In un secondo aspetto dell’invenzione, è previsto un metodo per il dosaggio gravimetrico di una sostanza liquida, come definito nella rivendicazione 13.
[0035] Grazie a questi aspetti dell’invenzione, vengono superati i vari inconvenienti connessi all’uso degli apparati e dei metodi noti.
[0036] L’apparato e il metodo secondo l’invenzione prevedono l’uso di mezzi di verifica gravimetrica, ossia di un dispositivo di pesatura, in particolare una bilancia di precisione. L’apparato per dosaggio gravimetrico secondo l’invenzione utilizza una modalità di dosaggio gravimetrico a perdita di peso, ossia una modalità in cui viene pesato il contenitore sorgente e viene verificata in tempo reale la diminuzione di peso mentre il prodotto fuoriesce dal contenitore sorgente e il contenitore di destinazione viene mantenuto separato dal piatto di pesatura.
[0037] L’apparato secondo l’invenzione è inoltre provvisto di mezzi di connessione, che svolgono due distinte funzioni in modo sostanzialmente contemporaneo. Una prima funzione è collegare reciprocamente e a tenuta il contenitore sorgente e il contenitore di destinazione, così da consentire di trasferire la sostanza liquida dal contenitore sorgente al contenitore di destinazione in modo sicuro, ossia senza sprechi e contaminazioni accidentali. Una seconda funzione è collegare reciprocamente il contenitore sorgente e il piatto di pesata, così da consentire di verificare la diminuzione di peso in tempo reale, ossia mentre la sostanza liquida viene trasferita dal contenitore sorgente al contenitore di destinazione.
[0038] L’apparato e il metodo secondo l’invenzione sono utilizzabili in combinazione con un contenitore di destinazione differente da una siringa, quale ad esempio un flacone o una sacca. La sostanza liquida viene prelevata dal contenitore sorgente e dosata tramite mezzi di dosaggio volumetrico, ad esempio una pompa peristaltica. La verifica di quadratura è effettuata tramite i mezzi di verifica gravimetrica (bilancia di precisione), registrando il peso della quantità di sostanza liquida prelevata in tempo reale dal contenitore sorgente, ossia il peso della quantità di sostanza liquida dosata nel contenitore di destinazione. L’apparato e il metodo secondo l’invenzione consentono di ridurre l’intervento manuale dell’operatore nel dosaggio gravimetrico di sostanze liquide, minimizzando così la possibilità di errori di preparazione, i rischi per la salute dell’operatore ed eventuali sprechi di prodotti costosi. Inoltre, l’apparato e il metodo secondo l’invenzione consentono di limitare l’uso di sistemi di movimentazione complessi per il dosaggio di sostanze liquide (ad esempio, sistemi di movimentazione del tipo pickand-place) alla fase di caricamento del contenitore sorgente e alla fase di rimozione del contenitore di destinazione.
[0039] Breve descrizione dei disegni
[0040] L’invenzione potrà essere meglio compresa e attuata con riferimento agli allegati disegni che ne illustrano una forma esemplificativa e non limitativa di attuazione, in cui:
[0041] Figura 1 è una vista frontale schematica dell’apparato secondo l’invenzione;
[0042] Figura 2 è una vista frontale schematica dell’apparato di Figura 1, in cui l’apparato è mostrato in una fase operativa;
[0043] Figura 3 è una vista frontale schematica dell’apparato di Figura 1, in cui l’apparato è mostrato in una ulteriore fase operativa;
[0044] Figura 4 è una vista frontale schematica dell’apparato di Figura 1, in cui l’apparato è mostrato in una fase operativa ancora ulteriore;
[0045] Figura 5 è una vista frontale schematica di una variante dell’apparato di Figura 1;
[0046] Figura 6 è una vista frontale schematica della variante di Figura 5, mostrata in una fase operativa;
[0047] Figura 7 è una vista frontale schematica della variante di Figura 5, mostrata in una ulteriore fase operativa.
[0048] Descrizione dettagliata dell’invenzione
[0049] Le Figure da 1 a 4 mostrano schematicamente una forma di realizzazione dell’invenzione, ossia un apparato 1 per dosaggio gravimetrico. L’apparato 1 è disposto per essere utilizzato in combinazione con un contenitore di destinazione differente da una siringa e comprendente, ad esempio, un flacone o una sacca di tipo noto.
[0050] L’apparato 1 comprende mezzi di supporto 2, mezzi di verifica gravimetrica 3 e mezzi di connessione 4, disposti per cooperare reciprocamente in modo da effettuare il dosaggio gravimetrico. Quest’ultimo è effettuato e controllato in modo automatico, grazie a un dispositivo di controllo elettronico o controller (non raffigurato) provvisto di microprocessore, su cui è caricato un software di controllo. Il dispositivo elettronico di controllo comanda il funzionamento dell’apparato 1 e gestisce i dati, in particolare i parametri chimico-fisici (ad esempio, il peso specifico della sostanza da dosare in modalità gravimetrica), necessari al corretto funzionamento dell’apparato 1.
[0051] I mezzi di supporto 2 comprendono una struttura di supporto 2a, un membro di bloccaggio di estremità 8 e mezzi di movimentazione 5.
[0052] La struttura di supporto 2a comprende una porzione di base 2b e una porzione di estremità 2c, che sono reciprocamente opposte. La struttura di supporto 2a può essere costruita in forma di telaio (come schematicamente mostrato nelle Figure 1-4) e comprendere un eventuale involucro protettivo (non raffigurato) di tipo noto, ad esempio una cabina con pareti vetrate.
[0053] In uso, la porzione di base 2b poggia direttamente o indirettamente - ossia tramite l’interposizione di altri elementi di supporto (non raffigurati) - su una superficie di appoggio (non raffigurata) sostanzialmente orizzontale, compresa nell’ambiente in cui è posizionato l’apparato 1. Ad esempio, la superficie di appoggio può essere il piano di lavoro di una cappa a flusso laminare o di altri ambienti (chiusi o aperti) a contaminazione controllata compresi in un reparto ospedaliero o in un laboratorio. Pertanto, in uso, la porzione di base 2b è adiacente alla superficie di appoggio e corrisponde alla parte inferiore dell’apparato 1, mentre la porzione di estremità 2c (che è rivolta in una direzione opposta alla porzione di base 2b) corrisponde alla porzione superiore dell’apparato 1. La porzione di estremità 2c della struttura di supporto 2a comprende una faccia 2f che è rivolta verso la porzione di base 2b.
[0054] Il membro di bloccaggio di estremità 8 ha una struttura sostanzialmente scatolare e sporge dalla faccia 2f della porzione di estremità 2c verso la porzione di base 2b. Nel membro di bloccaggio di estremità 8 è inserita una coppia di cuscinetti 8a di tipo noto, ad esempio cuscinetti a sfere, reciprocamente distanziati. Il membro di bloccaggio di estremità 8 è pertanto supportato dalla struttura di supporto 2a. In forme di realizzazione dell’apparato 1 non raffigurate, il membro di bloccaggio di estremità 8 comprende un singolo cuscinetto 8a oppure più di due cuscinetti 8a.
[0055] I mezzi di movimentazione 5 sono supportati e mantenuti in una posizione idonea al loro funzionamento dalla struttura di supporto 2a. I mezzi di movimentazione 5 comprendono un attuatore lineare 5a di tipo noto, in particolare un attuatore lineare meccanico. L’attuatore lineare 5a comprende una vite rotante 5b azionata da un motore 6, ad esempio un motore elettrico, e una madrevite traslante 5c, ad esempio una chiocciola. Una staffa di movimentazione 7 è fissata alla madrevite traslante 5c. La staffa di movimentazione 7 comprende un’estremità libera 7a (Figura 2), è disposta in modo sostanzialmente trasversale alla madrevite traslante 5c ed è disposta in modo sostanzialmente parallelo alla porzione di base 2b della struttura di supporto 2a.
[0056] Le due opposte estremità 5d, 5e della vite rotante 5b sono inserite in corrispondenti sedi 2d e 2e, ricavate rispettivamente nella porzione di estremità 2c e nella porzione di base 2b della struttura di supporto 2a. Pertanto, nell’apparato 1 la vite rotante 5b è interposta tra la porzione di estremità 2c e la porzione di base 2b e, quando l’apparato 1 è posizionato sulla superficie di appoggio, la vite rotante 5b è disposta in modo sostanzialmente verticale. Il motore 6 è installato sulla porzione di estremità 2c della struttura di supporto 2a e aziona la vite rotante 5b agendo sull’adiacente estremità 5d della vite rotante 5b. In una forma di realizzazione non raffigurata, il motore 6 è installato nella porzione di base 2b della struttura di supporto 2a e aziona la vite rotante 5b agendo sull’estremità 5e della vite rotante 5b che è inserita nella sede 2e ricavata nella porzione di base 2b.
[0057] I mezzi di verifica gravimetrica 3 comprendono una bilancia 3a e un membro di bloccaggio di base 3c.
[0058] La bilancia 3a è una bilancia di precisione di tipo noto, fissata ad una faccia 2g della porzione di base 2b della struttura di supporto 2a. La bilancia 3a è fissata alla faccia 2g in modo da essere parallela a quest’ultima ed è quindi disposta in modo sostanzialmente orizzontale. Poiché la faccia 2g è rivolta verso la faccia 2f della porzione di estremità 2c della struttura di supporto 2a, la bilancia di precisione 3a e il membro di bloccaggio di estremità 8 sono reciprocamente affacciati. La bilancia 3a comprende un piatto di pesatura 3b, sul quale è fissato il membro di bloccaggio di base 3c. Il membro di bloccaggio di base 3c è analogo al membro di bloccaggio di estremità 8 e quindi ha una struttura sostanzialmente scatolare. Nel membro di bloccaggio di base 3c è inserita una coppia di cuscinetti 3d di tipo noto, ad esempio cuscinetti a sfere, reciprocamente distanziati. In forme di realizzazione dell’apparato 1 non raffigurate, il membro di bloccaggio di base 3c comprende un singolo cuscinetto 3d oppure più di due cuscinetti 3d.
[0059] I mezzi di connessione 4 comprendono una coppia di guide longitudinali 9, un membro mobile 10a, un membro fisso 10b e mezzi di richiamo 11.
[0060] Ciascuna guida longitudinale 9 comprende due opposte estremità 9a, 9b che possono essere rispettivamente inserite, e temporaneamente bloccate, alternativamente all’interno dei cuscinetti 8a del membro di bloccaggio di estremità 8 e all’interno dei cuscinetti 3d del membro di bloccaggio di base 3c.
[0061] Le guide longitudinali 9 sono inserite all’interno del membro mobile 10a e del membro fisso 10b. Come mostrato nelle Figure 1-4, il membro mobile 10a è posizionato sostanzialmente in prossimità delle estremità 9a di ambedue le guide longitudinali 9, mentre il membro fisso 10b è posizionato sostanzialmente in prossimità delle estremità 9b di ambedue le guide longitudinali 9. Pertanto, il membro mobile 10a è interposto tra il membro di bloccaggio di estremità 8 e il membro fisso 10b, mentre il membro fisso 10b è interposto tra il membro mobile 10a e il membro di bloccaggio di base 3c. Inoltre, il membro mobile 10a e il membro fisso 10b sono sagomati e dimensionati in modo tale che l’estremità libera 7a della staffa di movimentazione 7 sia interposta tra il membro mobile 10a e il membro fisso 10b. In questo modo, come mostrato nelle Figure 1 e 2, l’estremità libera 7a può entrare in contatto con un’adiacente porzione di estremità 10c del membro mobile 10a. Pertanto, la staffa di movimentazione 7 è disposta per entrare in contatto con, e movimentare, il membro mobile 10a.
[0062] In forme di realizzazione dell’apparato 1 non raffigurate, i mezzi di connessione 4 comprendono un’unica guida longitudinale oppure più di due guide longitudinali.
[0063] Un elemento a staffa 12 sporge da un’estremità del membro mobile 10a opposta alla staffa di movimentazione 7 dell’attuatore lineare 5a. L’elemento a staffa 12 è disposto in modo sostanzialmente parallelo alla porzione di base 2b della struttura di supporto 2a. Come mostrato nelle Figure 2-4, l’elemento a staffa 12 è disposto per ricevere un adattatore 14 di tipo noto. L’adattatore 14 può essere fissato con mezzi di fissaggio meccanico di tipo noto (non raffigurati), ad esempio un sistema ad incastro, viti o un morsetto, a una estremità libera 12a dell’elemento a staffa 12. L’adattatore 14 è disposto per essere collegato ad un contenitore sorgente S di tipo noto, ad esempio un flacone o una bottiglia, contenente una sostanza liquida, ad esempio un farmaco, da dosare in modo gravimetrico.
[0064] Un analogo elemento a staffa 13 sporge da un’estremità del membro fisso 10b opposta alla staffa di movimentazione 7 dell’attuatore lineare 5a. L’elemento a staffa 13 è disposto in modo sostanzialmente parallelo alla porzione di base 2b della struttura di supporto 2a. L’elemento a staffa 12 e l’elemento a staffa 13 sono disposti in modo sostanzialmente parallelo tra loro. Come mostrato nelle Figure 2-4, l’elemento a staffa 13 è disposto per ricevere un adattatore 15 di tipo noto. L’adattatore 15 può essere fissato con mezzi di fissaggio meccanico di tipo noto (non raffigurati), ad esempio un sistema ad incastro, viti o un morsetto, ad una estremità libera 13a dell’elemento a staffa 13. L’adattatore 15 è disposto per essere collegato a mezzi di dosaggio volumetrico 16, comprendenti una pompa peristaltica 16 di tipo noto. La pompa peristaltica 16a è a sua volta collegabile ad un contenitore di destinazione D di tipo noto, ad esempio una sacca.
[0065] Va notato che l’adattatore 14 e l’adattatore 15 devono essere selezionati in modo da essere reciprocamente compatibili, più esattamente reciprocamente interconnettibili. Ad esempio, i due adattatori 14 e 15 possono essere rispettivamente un Luer-Lock maschio e un Luer-Lock femmina, che sono reciprocamente interconnettibili a tenuta.
[0066] Il membro mobile 10a può scorrere lungo le guide longitudinali 9, mentre il membro fisso 10b è fissato alle guide longitudinali 9. Tra il membro mobile 10a e il membro mobile 10b sono interposti i mezzi di richiamo 11 comprendenti almeno un elemento elastico 11a, ad esempio una molla di trazione di tipo noto. I mezzi di richiamo 11 sono disposti per mantenere il membro mobile 10a e il membro fisso 10b reciprocamente connessi durante il funzionamento dell’apparato 1. In forme di realizzazione dell’apparato 1 non raffigurate, i mezzi di richiamo 11 comprendono due o più elementi elastici 11a di tipo noto, ad esempio due o più molle di trazione.
[0067] I mezzi di connessione 4 sono disposti per svolgere due funzioni in modo sostanzialmente contemporaneo, ossia:
a) collegare reciprocamente a tenuta il contenitore sorgente S e il contenitore di destinazione D, così da consentire di trasferire la sostanza liquida dal contenitore sorgente S al contenitore di destinazione D in modo sicuro, ossia evitando sprechi e contaminazioni accidentali;
b) collegare reciprocamente il contenitore sorgente S e il piatto di pesatura 3b (ossia, la bilancia 3a), così da consentire di verificare la diminuzione di peso del contenitore sorgente S mentre la sostanza liquida viene trasferita dal contenitore sorgente S al contenitore di destinazione D, ossia consentire l’esecuzione di una verifica gravimetrica in tempo reale.
[0068] I mezzi di connessione 4 sono pertanto disposti per collegare il contenitore sorgente S al contenitore di destinazione D e ai mezzi di verifica gravimetrica 3. Durante il funzionamento dell’apparato 1 i mezzi di connessione 4 interagiscono fisicamente con la struttura di supporto 2a e con i mezzi di verifica gravimetrica 3, tramite rispettivamente il membro di bloccaggio di estremità 8 e il membro di bloccaggio di base 3c.
[0069] L’apparato 1 comprende inoltre i summenzionati mezzi di dosaggio volumetrico 16, ossia la pompa peristaltica 16a, che è connessa alla struttura di supporto 2a tramite mezzi di fissaggio (non raffigurati) e la cui funzione sarà spiegata in dettaglio nel seguito.
[0070] A scopo esemplificativo ma non limitativo, le fasi di funzionamento dell’apparato 1 sono spiegate nel seguito con riferimento alle Figure 1-4.
[0071] Quando l’apparato 1 è in una configurazione di riposo A (Figura 1), la madrevite traslante 5c dell’attuatore lineare 5a è posizionata in modo tale che l’estremità libera 7a della staffa di movimentazione 7 sia a contatto con la porzione di estremità 10c del membro mobile 10a. Più esattamente, la madrevite traslante 5c è posizionata in modo tale che la staffa di movimentazione 7 sorregga il membro mobile 10a e mantenga il membro mobile 10a distanziato dal membro fisso 10b, così da estendere e caricare l’elemento elastico 11a (ad esempio, molla di trazione) dei mezzi di richiamo 11. Inoltre, il membro mobile 10a e il membro fisso 10b sono mantenuti in una posizione tale per cui le estremità 9a delle guide longitudinali 9 sono inserite nei cuscinetti 8a del membro di bloccaggio di estremità 8, mentre le estremità 9b delle guide longitudinali 9 sono distanziate dai cuscinetti 3d del membro di bloccaggio di base 3c.
[0072] Successivamente, il dispositivo di controllo elettronico (controller) acquisisce i dati del dosaggio gravimetrico da effettuare, il contenitore sorgente S viene fissato sull’elemento a staffa 12 tramite l’adattatore 14, la pompa peristaltica 16a viene collegata all’adattatore 15 fissato sull’elemento a staffa 13 e il contenitore di destinazione D viene collegato alla pompa peristaltica 16a. Come mostrato in Figura 2, la pompa peristaltica 16a viene collegata all’adattatore 15 tramite un tratto di tubazione 17a e il contenitore di destinazione D viene collegato alla pompa peristaltica 16a tramite un ulteriore tratto di tubazione 17b. Viene quindi eseguita la taratura della bilancia 3a.
[0073] Come mostrato in Figura 3, l’attuatore lineare 5a è azionato in modo da movimentare la madrevite traslante 5c secondo una direzione indicata dalla freccia F1, ossia verso la porzione di base 2b della struttura di supporto 2a. In questo modo la staffa di movimentazione 7 viene movimentata verso la porzione di base 2b, ossia abbassata, e il membro mobile 10a viene avvicinato al membro fisso 10b grazie ai mezzi di richiamo 11, ossia per effetto della forza di ritorno esercitata dall’elemento elastico 11a.
[0074] Per effetto dell’avvicinamento del membro mobile 10a al membro fisso 10b, l’elemento a staffa 12 viene avvicinato all’elemento a staffa 13 e, conseguentemente, l’adattatore 14, a cui è connesso il contenitore sorgente S, viene avvicinato all’adattatore 15, a cui è connessa la pompa peristaltica 16a tramite il tratto di tubazione 17b.
[0075] Contemporaneamente, poiché il membro mobile 10a e il membro fisso 10b sono reciprocamente connessi dai mezzi di richiamo 11, lo spostamento della staffa di movimentazione 7 secondo la direzione F1 causa anche lo spostamento del membro fisso 10b verso la porzione di base 2b. Di conseguenza, le estremità 9a delle guide longitudinali 9 fuoriescono dai cuscinetti 8a del membro di bloccaggio di estremità 8 e le opposte estremità 9b vengono inserite all’interno dei cuscinetti 3d del membro di bloccaggio di base 3c.
[0076] Una volta completato lo spostamento della staffa di movimentazione 7 secondo la direzione F1, l’apparato 1 è in una configurazione di pesatura B (Figura 4), in cui il membro mobile 10a e il membro fisso 10b sono separati da una distanza reciproca minima d (Figura 4), le estremità 9a delle guide longitudinali 9 sono completamente all’esterno dei cuscinetti 8a del membro di bloccaggio di estremità 8, le estremità 9b delle guide longitudinali 9 sono completamente inserite all’interno dei cuscinetti 3d del membro di bloccaggio di base 3c e il membro fisso 10b poggia sul membro di bloccaggio di base 3c fissato al piatto di pesatura 3b della bilancia 3a.
[0077] Nella configurazione di pesatura B, pertanto, il contenitore sorgente S è collegato al piatto di pesatura 3b della bilancia 3a tramite il membro di bloccaggio di base 3c. Inoltre, l’adattatore 14, a cui è connesso il contenitore sorgente S, è a diretto contatto con l’adattatore 15, a cui è connessa la pompa peristaltica 16a tramite l’ulteriore tratto di tubazione 17b. Conseguentemente, il lume dell’adattatore 14 e il lume dell’adattatore 15 comunicano reciprocamente.
[0078] Poiché gli adattatori 14 e 15 sono interconnessi a tenuta, fra il contenitore sorgente S e il contenitore di destinazione D si forma una connessione a tenuta C, complessivamente comprendente l’adattatore 14, l’adattatore 15, il tratto di tubazione 17a, la pompa peristaltica 16a e l’ulteriore tratto di tubazione 17b. In questo modo la sostanza liquida da dosare in modo gravimetrico (ad esempio, un farmaco) può essere trasferita dal contenitore sorgente S al contenitore di destinazione D in modo controllato, in particolare evitando il rischio di entrare accidentalmente in contatto con l’ambiente esterno.
[0079] Quando l’apparato 1 è nella configurazione di pesatura B, il dispositivo di controllo elettronico aziona la pompa peristaltica 16a, che trasferisce la sostanza liquida dal contenitore sorgente S al contenitore di destinazione D, e monitora in tempo reale la perdita di peso del contenitore sorgente S. Ciò è ottenuto grazie ai mezzi di connessione 4, che collegano il contenitore sorgente S al piatto di pesatura 3b della bilancia 3a (tramite il membro di bloccaggio di base 3c). In questo modo, l’apparato 1 confronta il dosaggio volumetrico effettuato tramite la pompa peristaltica 16a con la pesatura effettuata tramite i mezzi di verifica gravimetrica 3 (verifica gravimetrica) ed esegue così un dosaggio gravimetrico automatico.
[0080] Una volta completato il dosaggio gravimetrico, il dispositivo di controllo elettronico aziona l’attuatore lineare 5a in modo da movimentare la madrevite traslante 5c, e quindi la staffa di movimentazione 7, secondo una direzione F2 (indicata da una corrispondente freccia nella Figura 3) parallela e opposta alla direzione F1. La staffa di movimentazione 7 viene così movimentata verso la porzione di estremità 2c della struttura di supporto 2a, interagendo fisicamente con il membro mobile 10a che viene spostato verso la porzione di estremità 2c. Tramite i mezzi di richiamo 11, il membro mobile 10a trascina il membro fisso 10b verso la porzione di estremità 2c e il membro fisso 10b a sua volta sposta le guide longitudinali 9 verso la porzione di estremità 2c. Le estremità 9b delle guide longitudinali 9 fuoriescono dai cuscinetti 3d del membro di bloccaggio di base 3c e le estremità 9a delle guide longitudinali 9 vengono inserite all’interno dei cuscinetti 8a del membro di bloccaggio di estremità 8. Analogamente, l’elemento a staffa 12 e l’elemento a staffa 13 sono allontanati l’uno dall’altro e conseguentemente anche l’adattatore 14 e l’adattatore 15 sono reciprocamente allontanati. Il contenitore sorgente S e il contenitore di destinazione D possono quindi essere rimossi dall’apparato 1, che è nuovamente nella configurazione di riposo A mostrata in Figura 1.
[0081] Come risulterà chiaro al tecnico del settore, il contenitore sorgente S e il contenitore di destinazione D possono essere caricati sull’apparato 1 e rimossi da quest’ultimo tramite procedure note, ossia manualmente oppure tramite sistemi di movimentazione di tipo noto. Il sistema di movimentazione può essere del tipo pick-andplace e comprendere, ad esempio, un nastro trasportatore o un braccio robotico di tipo noto.
[0082] L’apparato 1 e il summenzionato sistema di movimentazione possono essere alloggiati internamente ad un involucro protettivo di tipo noto, quale ad esempio una cabina provvista di pareti vetrate. In questo modo viene resa disponibile, ad esempio, un’unità per la preparazione di farmaci liquidi (ad esempio, farmaci liquidi per uso in chemioterapie antineoplastiche), che può essere posizionata all’interno di un reparto ospedaliero.
[0083] Le Figure da 5 a 7 mostrano schematicamente una variante della forma di realizzazione dell’invenzione descritta con riferimento alle Figure 1-4. Questa variante è costituita da un apparato 1a per dosaggio gravimetrico automatico, disposto per essere utilizzato in combinazione con un contenitore di destinazione differente da una siringa e comprendente, ad esempio, un flacone o una sacca di tipo noto. Gli elementi dell’apparato 1a aventi la medesima struttura e la medesima funzione di corrispondenti elementi dell’apparato 1 saranno designati nelle Figure 5-7 con i medesimi numeri di riferimento e non saranno descritti in dettaglio nel seguito. Nel seguito saranno descritte le differenze strutturali e funzionali esistenti tra l’apparato 1a e l’apparato 1.
[0084] Analogamente all’apparato 1, l’apparato 1a comprende mezzi di supporto 2, mezzi di verifica gravimetrica 3 e mezzi di connessione 4, disposti per cooperare reciprocamente in modo da ottenere il dosaggio gravimetrico e comandati da un dispositivo di controllo elettronico o controller (non raffigurato).
[0085] Nei mezzi di supporto 2 dell’apparato 1a, i mezzi di movimentazione 5 comprendono un attuatore lineare 50 elettrico o pneumatico di tipo noto, ad esempio un singolizzatore, che movimenta la staffa di movimentazione 7. L’attuatore lineare 50 è fissato ad una porzione intermedia 20, compresa nella struttura di supporto 2a e interposta trasversalmente tra la porzione di base 2b e la porzione di estremità 2c. In uso, quando l’apparato 1a è posizionato su una rispettiva superficie di appoggio (non raffigurata), la porzione intermedia 20 è disposta in modo sostanzialmente verticale. Inoltre, il membro di bloccaggio di estremità 8 comprende una pinza di presa 80 di tipo noto, azionata in modo elettrico o pneumatico.
[0086] Nei mezzi di verifica gravimetrica 3 dell’apparato 1a, il membro di bloccaggio di base 3c comprende una pinza di presa 30 di tipo noto, azionata in modo elettrico o pneumatico.
[0087] Nei mezzi di connessione 4 dell’apparato 1a, le guide longitudinali 9 sono sostituite da un’unica guida longitudinale 90. Analogamente a quanto previsto nell’apparato 1, il membro mobile 10a può scorrere lungo la guida longitudinale 90, mentre il membro fisso 10b è fissato alla guida longitudinale 90. Inoltre, i mezzi di richiamo 11 comprendono una coppia di elementi elastici 11a, 11b, ad esempio due molle di trazione di tipo noto.
[0088] Va notato che le opposte estremità 90a e 90b della guida longitudinale 90 sono sagomate e dimensionate in modo tale da essere afferrabili rispettivamente dalla pinza di presa 80 e dalla pinza di presa 30.
[0089] In una forma di realizzazione non raffigurata, l’apparato 1a differisce dall’apparato 1 in quanto i mezzi di supporto 2 comprendono la porzione intermedia 20 e l’attuatore lineare 50, mentre i mezzi di verifica gravimetrica 3 e i mezzi di connessione 4 sono gli stessi descritti con riferimento alle Figure 1-4.
[0090] In una ulteriore forma di realizzazione non raffigurata, l’apparato 1a differisce dall’apparato 1 in quanto i mezzi di verifica gravimetrica 3 comprendono la pinza di presa 30, i mezzi di connessione 4 comprendono la guida longitudinale 90 e la coppia di elementi elastici 11a, 11b. I mezzi di supporto 2 sono analoghi a quelli descritti con riferimento alle Figure 1-4, eccetto per la presenza della pinza di presa 80 nel membro di bloccaggio di estremità 8.
[0091] Come risulterà chiaro al tecnico del settore dalle Figure 5-7, le fasi di funzionamento dell’apparato 1a corrispondono sostanzialmente alle fasi di funzionamento precedentemente descritte con riferimento all’apparato 1.
[0092] Pertanto, anche l’apparato 1a è in grado di passare da una configurazione di riposo A (Figura 5) ad una configurazione di pesatura B (Figura 7), in cui fra il contenitore sorgente S e il contenitore di destinazione D si forma una connessione a tenuta C. Le uniche differenze evidenziabili riguardano il funzionamento della staffa di movimentazione 7, che è movimentata azionando l’attuatore lineare 50 elettrico o pneumatico, e il funzionamento della guida longitudinale 90. In quest’ultima, le opposte estremità 90a e 90b sono alternativamente afferrate e rilasciate rispettivamente dalla pinza di presa 80 e dalla pinza di presa 30. Nella configurazione di pesatura B (Figura 7), quando la pinza di presa 30 afferra l’estremità 90b della guida longitudinale 90 e la pinza di presa 80 rilascia l’estremità 90a, il contenitore sorgente S è collegato al piatto di pesatura 3b della bilancia 3a (tramite il membro di bloccaggio di base 3c). Ciò consente all’apparato 1 di confrontare il dosaggio volumetrico effettuato tramite la pompa peristaltica 16a con la pesatura effettuata tramite i mezzi di verifica gravimetrica 3 (verifica gravimetrica) ed eseguire così un dosaggio gravimetrico automatico.
[0093] Come risulterà chiaro al tecnico del settore, anche nel caso dell’apparato 1a il contenitore sorgente S e il contenitore di destinazione D possono essere caricati e rimossi tramite procedure note, ossia manualmente oppure tramite sistemi di movimentazione di tipo noto, ad esempio tramite sistemi di movimentazione del tipo pick-and-place (nastro trasportatore o un braccio robotico). Inoltre, anche l’apparato 1a e il corrispondente sistema di movimentazione possono essere alloggiati internamente ad un involucro protettivo (ad esempio, cabina provvista di pareti vetrate), così da rendere disponibile, ad esempio, un’unità per la preparazione di farmaci, che può essere posizionata all’interno di un reparto ospedaliero.
[0094] Tenendo conto delle fasi di funzionamento dell’apparato 1 e dell’apparato 1a precedentemente descritte, il metodo di dosaggio gravimetrico secondo l’invenzione comprende le seguenti fasi:
- collegare il contenitore sorgente S, contenente la sostanza liquida da dosare in modo gravimetrico, e il contenitore di destinazione D, in cui la sostanza liquida deve essere trasferita, ai mezzi di connessione 4 dell’apparato 1 o dell’apparato 1a, interponendo i mezzi di dosaggio volumetrico 16 tra il contenitore sorgente S e il contenitore di destinazione D;
- tarare i mezzi di verifica gravimetrica 3 compresi nell’apparato 1 o nell’apparato 1a; - movimentare i mezzi di connessione 4 in modo da formare una connessione a tenuta C tra il contenitore sorgente S e il contenitore di destinazione D, mantenendo i mezzi di dosaggio volumetrico 16 all’interno di detta connessione a tenuta C, e contemporaneamente collegare il contenitore sorgente S ai mezzi di verifica gravimetrica 3;
- azionare i mezzi di dosaggio volumetrico 16, così da trasferire la sostanza liquida dal contenitore sorgente S al contenitore di destinazione D effettuando un dosaggio volumetrico, e contemporaneamente effettuare una pesatura del contenitore sorgente S tramite i mezzi di verifica gravimetrica 3;
- confrontare il suddetto dosaggio volumetrico con la suddetta pesatura, così da monitorare in tempo reale una perdita di peso del contenitore sorgente S.
[0095] Da quanto sopra descritto, emergono i molteplici vantaggi offerti dall’apparato e dal metodo secondo l’invenzione.
[0096] L’apparato e il metodo secondo l’invenzione consentono di integrare meccanismi HW/SW (hardware-software) di ridondanza delle misurazioni e di verifica di quadratura (verifica gravimetrica) del dosaggio di sostanze liquide (ad esempio, farmaci), così da ottenere la suddetta verifica automaticamente e in tempo reale. Inoltre, l’apparato e il metodo secondo l’invenzione consentono in generale di migliorare il dosaggio gravimetrico di sostanze liquide, in quanto incrementano la produttività nell’unità di tempo, mantengono integro il prodotto da dosare, proteggono la salute degli operatori nei confronti di sostanze tossiche e migliorano la gestione degli scarti grazie all’informatizzazione della procedura di dosaggio. Utilizzando l’apparato 1 oppure l’apparato 1a è possibile allestire unità per la preparazione di prodotti liquidi, quali ad esempio farmaci, preparati galenici magistrali, preparati galenici officinali, preparati cosmetici e preparati di profumeria.
[0097] Sono inoltre possibili varianti e/o aggiunte a quanto sopra descritto e/o mostrato nelle Figure.

Claims (13)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Apparato (1; 1a) per il dosaggio gravimetrico di una sostanza liquida, detto apparato (1; 1a) essendo disposto, in uso, per trasferire detta sostanza liquida da un contenitore sorgente (S) ad un contenitore di destinazione (D), detto apparato (1; 1a) comprendendo mezzi di supporto (2), mezzi di verifica gravimetrica (3), mezzi di dosaggio volumetrico (16) e mezzi di connessione (4), in cui: - detti mezzi di supporto (2) sono disposti per supportare detti mezzi di verifica gravimetrica (3) e per supportare e movimentare detti mezzi di connessione (4); - detti mezzi di verifica gravimetrica (3) sono disposti per misurare un peso di detto contenitore sorgente (S); - detti mezzi di dosaggio volumetrico (16) sono disposti per trasferire detta sostanza liquida da detto contenitore sorgente (S) a detto contenitore di destinazione (D); - detti mezzi di connessione (4) sono disposti per collegare detto contenitore sorgente (S) a detto contenitore di destinazione (D) e a detti mezzi di verifica gravimetrica (3).
  2. 2. Apparato (1; 1a) secondo la rivendicazione 1, in cui detti mezzi di supporto (2) comprendono una struttura di supporto (2a) e mezzi di movimentazione (5) supportati da detta struttura di supporto (2a), detti mezzi di movimentazione (5) essendo disposti per movimentare detti mezzi di connessione (4).
  3. 3. Apparato (1; 1a) secondo la rivendicazione 2, in cui detti mezzi di connessione (4) comprendono almeno una guida longitudinale (9; 90), un membro mobile (10a), un membro fisso (10b) e mezzi di richiamo (11), detto membro mobile (10a) essendo in grado di scorrere lungo detta almeno una guida longitudinale (9; 90) e detto membro fisso (10b) essendo fissato a detta almeno una guida longitudinale (9; 90), detti mezzi di richiamo (11) comprendendo almeno un elemento elastico (11a, 11b) ed essendo interposti tra detto membro mobile (10a) e detto membro fisso (10b).
  4. 4. Apparato (1; 1a) secondo la rivendicazione 3, in cui detti mezzi di movimentazione (5) comprendono un attuatore lineare (5a; 50), a detto attuatore lineare (5a; 50) essendo fissata una staffa di movimentazione (7) disposta per entrare in contatto con, e movimentare, detto membro mobile (10a).
  5. 5. Apparato (1; 1a) secondo la rivendicazione 4, in cui detta staffa di movimentazione (7) comprende un’estremità libera (7a) interposta tra detto membro mobile (10a) e detto membro fisso (10b) e disposta per entrare in contatto con un’adiacente porzione di estremità (10c) di detto membro mobile (10a).
  6. 6. Apparato (1; 1a) secondo la rivendicazione 4, oppure 5, in cui un elemento a staffa (12) sporge da un’estremità di detto membro mobile (10a) opposta a detta staffa di movimentazione (7), detto elemento a staffa (12) essendo disposto per ricevere un adattatore (14) disposto per essere collegato a detto contenitore sorgente (S).
  7. 7. Apparato (1; 1a) secondo una delle rivendicazioni da 4 a 6, in cui un elemento a staffa (13) sporge da un’estremità di detto membro fisso (10b) opposta a detta staffa di movimentazione (7), detto elemento a staffa (13) essendo disposto per ricevere un adattatore (15) disposto per essere collegato a una pompa peristaltica (16a) compresa in detti mezzi di dosaggio volumetrico (16).
  8. 8. Apparato (1; 1a) secondo una delle rivendicazioni da 3 a 7, in cui detti mezzi di supporto (2) comprendono un membro di bloccaggio di estremità (8) disposto per bloccare una corrispondente estremità (9a; 90a) di detta almeno una guida longitudinale (9; 90).
  9. 9. Apparato (1; 1a) secondo la rivendicazione 8, in cui detto membro di bloccaggio di estremità (8) comprende almeno un cuscinetto (8a) o una pinza di presa (80).
  10. 10. Apparato (1; 1a) secondo una delle rivendicazioni da 3 a 9, in cui detti mezzi di verifica gravimetrica (3) comprendono una bilancia (3a) e un membro di bloccaggio di base (3c), detto membro di bloccaggio di base (3c) essendo fissato ad un piatto di pesatura (3b) di detta bilancia (3) ed essendo disposto per bloccare una corrispondente estremità (9b; 90b) di detta almeno una guida longitudinale (9; 90).
  11. 11. Apparato (1; 1a) secondo la rivendicazione 10, in cui detto membro di bloccaggio di base (3c) comprende almeno un cuscinetto (3d) o una pinza di presa (30).
  12. 12. Unità per la preparazione di prodotti liquidi comprendente l’apparato secondo una delle rivendicazioni da 1 a 11.
  13. 13. Metodo per eseguire un dosaggio gravimetrico di una sostanza liquida tramite un apparato (1; 1a), comprendente le seguenti fasi: - collegare un contenitore sorgente (S), contenente detta sostanza liquida da dosare in modo gravimetrico, e un contenitore di destinazione (D), in cui detta sostanza liquida deve essere trasferita, a mezzi di connessione (4), interponendo mezzi di dosaggio volumetrico (16) tra detto contenitore sorgente (S) e detto contenitore di destinazione (D), detti mezzi di connessione (4) e detti mezzi di dosaggio volumetrico (16) essendo compresi in detto apparato (1; 1a); - tarare mezzi di verifica gravimetrica (3) compresi in detto apparato (1; 1a); - movimentare detti mezzi di connessione (4) in modo da formare una connessione a tenuta (C) tra detto contenitore sorgente (S) e detto contenitore di destinazione (D), detti mezzi di dosaggio volumetrico (16) essendo mantenuti all’interno di detta connessione a tenuta (C), e contemporaneamente collegare detto contenitore sorgente (S) a detti mezzi di verifica gravimetrica (3); - azionare detti mezzi di dosaggio volumetrico (16), così da trasferire detta sostanza liquida da detto contenitore sorgente (S) a detto contenitore di destinazione (D) eseguendo un dosaggio volumetrico, e contemporaneamente eseguire una pesatura di detto contenitore sorgente (S) tramite detti mezzi di verifica gravimetrica (3); - confrontare detto dosaggio volumetrico con detta pesatura, così da monitorare in tempo reale una perdita di peso di detto contenitore sorgente (S).
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