IT201900011655A1 - Dispositivo di commutazione per un motore elettrico e motore elettrico comprendente detto dispositivo di commutazione - Google Patents

Dispositivo di commutazione per un motore elettrico e motore elettrico comprendente detto dispositivo di commutazione Download PDF

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IT201900011655A1
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Pasquale Forte
Michele Roman
Luca Zai
Ruggero Seccia
Rivas Javier Eduardo Pereira
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Eldor Corp Spa
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Description

DESCRIZIONE
Annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo:
“DISPOSITIVO DI COMMUTAZIONE PER UN MOTORE ELETTRICO E
MOTORE ELETTRICO COMPRENDENTE DETTO DISPOSITIVO DI
COMMUTAZIONE”
La presente invenzione ha per oggetto un dispositivo di commutazione per un motore elettrico ed un motore elettrico comprendente detto dispositivo di commutazione.
La presente invenzione trova dunque particolare applicazione nel settore automotive, in particolare nella progettazione e realizzazione di veicoli a propulsione elettrica o ibrida endotermica-elettrica.
In relazione a tale settore, è da tempo sentito il desiderio di estendere il campo di efficienza del motore elettrico al fine di permettere l’utilizzo dello stesso anche in assenza di una trasmissione meccanica, o comunque in presenza di una trasmissione meccanica semplificata.
Ad oggi sono noti alcuni metodi, idonei ad applicazioni di trazione, che sfrutta una opportuna suddivisione dell’avvolgimento statorico in differenti sezioni selettivamente combinabili tra loro al fine di variare la “configurazione” motore, potendo così adattarlo alle condizioni di lavoro ed estendere il suo campo di lavoro.
Una di tali soluzioni, forse la prima, fu studiata Eckart Nipp nella sua tesi di dottorato del 1999, in cui veniva descritta una macchina elettrica riconfigurabile in grado di ottenere buone prestazioni in varie condizioni operative.
Tale soluzione, illustrata solo sulla carta, ha trovato applicazione limitata sul mercato, principalmente a causa delle sue difficoltà realizzative/costruttive.
Fino ad oggi, infatti, l’idea di E. Nipp è stata sviluppata e realizzata dotando i motori di complessi cablaggi, relè e/o dispositivi a stato solido, i cui principali inconvenienti sono pacificamente identificati nell’ingombro, nei costi e, nel caso dei dispositivi allo stato solido, nelle perdite che introducono nel sistema.
Ad esempio, la pubblicazione WO2018/087689 mostra una macchina elettrica riconfigurabile in cui l’avvolgimento di ciascuna fase statorica è composto da una pluralità di bobine tra loro connesse a mezzo di una serie di interruttori che, opportunamente comandati, possono determinare un collegamento in serie o parallelo tra le bobine.
Svantaggiosamente, la presenza di numerosi interruttori (almeno 6!) da pilotare in modo indipendente tra loro rende la struttura dello statore particolarmente complessa e costosa, oltre che scarsamente affidabile alla luce della molteplicità di elementi tra loro non ridondanti.
Analoghe considerazioni possono essere fatte per altre pubblicazioni, quali ad esempio US8415910 e WO2013/155601, in cui sono illustrate macchine elettriche a configurazione variabile dotate di numerosi interruttori (almeno 3 per fase) grazie ai quali ciascuna fase può cambiare configurazione.
Scopo della presente invenzione è dunque quello di mettere a disposizione un dispositivo di commutazione per un motore elettrico in grado di ovviare agli inconvenienti della tecnica nota sopra citati.
In particolare, scopo della presente invenzione è quello di mettere a disposizione un dispositivo di commutazione per un motore elettrico che sia di semplice pilotaggio e, al contempo, abbia ingombri ridotti.
Inoltre, è scopo della presente invenzione quello di mettere a disposizione un dispositivo di commutazione per un motore elettrico di economica realizzazione e facile manutenzione.
Detti scopi sono raggiunti da un dispositivo di commutazione nonché da un motore elettrico aventi le caratteristiche di una o più delle successive rivendicazioni.
Il motore elettrico comprende almeno una prima ed una seconda fase sviluppantisi tra rispettivi terminali.
Preferibilmente, ciascuna fase è provvista di almeno una prima frazione di fase e di almeno una seconda frazione di fase sviluppantisi ciascuna tra due capi di estremità.
Preferibilmente, ciascun terminale corrisponde ad un capo di una prima o seconda frazione di fase.
Il dispositivo di commutazione comprende preferibilmente un corpo fisso dotato di una pluralità di porzioni di connessione associabili ai capi della prima e della seconda frazione di fase e/o ai terminali di ciascuna fase. Preferibilmente, è inoltre prevista la presenza di almeno un corpo mobile, movimentabile rispetto al corpo fisso tra almeno una prima posizione ed una seconda posizione.
Nella prima posizione, il corpo mobile dispone le fasi in una prima configurazione elettrica.
Nella seconda posizione, il corpo mobile dispone le fasi in una seconda configurazione elettrica.
Preferibilmente, la seconda configurazione elettrica è distinta dalla prima per il collegamento tra la prima e la seconda frazione di fase all’interno di ciascuna fase e/o per il collegamento reciproco tra le fasi.
Preferibilmente, inoltre, è prevista la presenza di un organo di movimentazione configurato per movimentare detto corpo mobile tra la prima e la seconda posizione in funzione delle condizioni operative di detto motore elettrico.
Vantaggiosamente, in tal modo risulta possibile variare la configurazione del motore elettrico, e dunque il suo “campo di efficienza”, con un semplice ed unico comando che va ad impartire una singola movimentazione ad un singolo corpo (corpo mobile).
Ciò chiaramente semplifica notevolmente pilotaggio del sistema, rendendolo peraltro maggiormente affidabile.
Preferibilmente, inoltre, detto almeno un corpo mobile è movimentabile rispetto al corpo fisso in una terza posizione, in cui un circuito elettrico definito da dette fasi è in condizione aperta.
Si noti al riguardo che le configurazioni elettriche potrebbero essere variabili all’interno di una singola fase, mediante la variazione del collegamento tra le frazioni di fase, oppure variabili nel collegamento tra le fasi.
In tale seconda opzione, non è necessario che le fasi statoriche siano frazionate, ovvero non è necessario che ciascuna fase comprenda più frazioni di fase distinte.
In una forma preferenziale dell’invenzione, il dispositivo di commutazione è progettato in modo che:
- nella prima posizione, il corpo mobile sia configurato per disporre elettricamente in serie la prima e la seconda frazione di fase in ciascuna fase;
- nella seconda posizione, il corpo mobile sia configurato per disporre elettricamente in parallelo la prima e la seconda frazione di fase in ciascuna fase.
Secondo un ulteriore aspetto dell’invenzione, il dispositivo di commutazione è progettato in modo che:
- nella prima posizione, il corpo mobile sia configurato per collegare tra loro i terminali delle fasi secondo una configurazione a stella;
- nella seconda posizione, il corpo mobile sia configurato per collegare tra loro i terminali delle fasi secondo una configurazione a triangolo.
Preferibilmente, il dispositivo di commutazione comprende almeno un primo ed un secondo di detti corpi mobili.
Il primo corpo mobile è movimentabile tra la prima e la seconda posizione per commutare la disposizione della prima e della seconda frazione di fase in ciascuna fase tra una configurazione in serie ed una configurazione in parallelo.
Il secondo corpo mobile è movimentabile tra la prima e la seconda posizione per commutare la disposizione reciproca delle fasi tra una configurazione a stella ed una configurazione a triangolo.
Preferibilmente, dunque, il primo ed il secondo corpo mobile sono tra loro movimentabili reciprocamente l’uno rispetto all’altro in modo da definire una pluralità di configurazioni operative del motore elettrico, in particolare almeno quattro.
Preferibilmente, tali configurazioni operative sono almeno le seguenti:
- una configurazione triangolo-serie, in cui il primo corpo mobile è nella prima posizione ed il secondo corpo mobile è nella seconda posizione;
- una configurazione triangolo-parallelo, in cui in cui sia il primo corpo mobile che il secondo corpo mobile sono nella seconda posizione;
- una configurazione stella-serie, in cui il primo corpo mobile è nella seconda posizione ed il secondo corpo mobile è nella prima posizione;
- una configurazione stella-parallelo, in cui in cui sia il primo corpo mobile che il secondo corpo mobile sono nella prima posizione.
Vantaggiosamente, in tal modo sono sufficienti due soli comandi impartiti da o a l’organo di movimentazione per determinare ben quattro differenti configurazioni elettriche delle fasi statoriche, corrispondenti a quattro campi di applicazione distinti in grado di massimizzare l’area di efficienza del motore.
Detti scopi sono inoltre raggiunti motore elettrico, comprendente un rotore girevole attorno ad un proprio asse di rotazione, uno statore ed un dispositivo di commutazione.
Preferibilmente, lo statore è provvisto di un involucro prismatico sviluppantesi lungo detto asse di rotazione tra due facce di estremo e contenente una pluralità di fasi sviluppantisi tra rispettivi terminali, in cui ciascuna fase è provvista di almeno una prima frazione di fase e di almeno una seconda frazione di fase.
Preferibilmente, la prima e la seconda frazione di fase si sviluppano ciascuna tra due capi di estremità, in cui ciascun terminale corrisponde ad un capo di una prima o seconda frazione di fase.
Preferibilmente, il dispositivo di commutazione comprende almeno un corpo mobile ed un organo di movimentazione.
Preferibilmente, il corpo mobile è movimentabile rispetto allo statore tra almeno una prima posizione, in cui dispone le fasi in una prima configurazione elettrica, ed una seconda posizione, in cui dispone le fasi in una seconda configurazione elettrica.
Preferibilmente, l’organo di movimentazione configurato per movimentare detto corpo mobile tra la prima e la seconda posizione in funzione delle condizioni operative di detto motore elettrico.
Secondo un aspetto dell’invenzione, complementare o alternativo a quelli fin qui elencati, le fasi dello statore comprendono al proprio interno una pluralità di pacchi di conduttori in serie, disposti secondo un prefissato schema di avvolgimento e sviluppantisi ciascuno tra due estremità libere. Preferibilmente, il dispositivo di commutazione comprende un corpo fisso operativamente interposto tra lo statore ed il corpo mobile.
Preferibilmente, il corpo fisso è conformato per ricevere al proprio interno dette estremità libere dei pacchi di conduttori in serie.
Più preferibilmente, il corpo fisso comprende al proprio interno almeno una porzione conduttiva sagomata per connettere tra loro in parallelo le estremità libere di due o più pacchi di conduttori ed almeno un perno conduttivo dipartentesi da detta porzione conduttiva e sporgente dal corpo fisso, preferibilmente ma non necessariamente lungo una direzione assiale.
Il perno conduttivo definisce un capo o terminale di una rispettiva fase. Più preferibilmente, il corpo fisso comprende una pluralità di porzioni conduttive conformate per connettere tra loro differenti pacchi di conduttori al fine di determinare uno schema di avvolgimento coerente con un numero di dette fasi ed una pluralità di perni conduttivi associati a ciascuna porzione conduttiva e definenti ciascuno un rispettivo capo o terminale di una rispettiva fase.
Queste ed altre caratteristiche, unitamente ai relativi vantaggi tecnici, risulteranno maggiormente chiare dalla successiva descrizione, esemplificativa e pertanto non limitativa, di una forma di realizzazione preferita, dunque non esclusiva, di un dispositivo di commutazione per un motore elettrico secondo quanto illustrato nelle allegate tavole di disegno, in cui:
- La figura 1 mostra una vista schematica in esploso di un motore elettrico provvisto di un dispositivo di commutazione secondo la presente invenzione;
- La figura 2 mostra uno schema elettrico rappresentativo di una forma di realizzazione preferita del motore elettrico e del dispositivo di commutazione di figura 1;
- Le figure 3 e 3a mostrano una vista frontale ed un rispettivo particolare di un possibile schema costruttivo del dispositivo di commutazione di figura 2, in una sua configurazione operativa; - La figura 4 mostra una vista frontale di un possibile schema costruttivo di una variante semplificata del dispositivo di commutazione di figura 3, in una sua configurazione operativa; - La figura 5 mostra una vista frontale del dispositivo di commutazione di figura 4, in una differente configurazione operativa;
- Le figure 6a e 6b mostrano una vista frontale ed uno schema elettrico di un possibile schema costruttivo di una ulteriore variante semplificata del dispositivo di commutazione di figura 3, in una sua configurazione operativa;
- Le figure 7 e 8 mostrano viste schematiche frontali di una possibile realizzazione costruttiva del dispositivo di commutazione di figura 4 e 5;
- La figura 9 mostra una vista schematica di un particolare della figura 8, ovvero di un terminale o capo di una fase statorica innestato in un’asola del corpo mobile del dispositivo di commutazione, in una forma di realizzazione preferita;
- Le figure 10a e 10b mostrano viste schematiche in sezione del particolare di figura 9, in due differenti configurazioni di montaggio; - La figura 11 mostra una vista schematica in sezione di motore elettrico provvisto di un dispositivo di commutazione secondo una ulteriore forma di realizzazione della presente invenzione;
- La figura 12 mostra uno schema rappresentativo di una ulteriore forma di realizzazione di un motore elettrico provvisto di un dispositivo di commutazione secondo l’invenzione.
Con riferimento alle allegate figure, con il numero 1 è indicato un dispositivo di commutazione per un motore elettrico 100 secondo la presente invenzione.
Il dispositivo di commutazione 1 è dunque collegato o collegabile ad un motore elettrico 100, preferibilmente ma non esclusivamente del tipo a magneti interni.
In particolare, il motore elettrico 100 comprende un corpo statorico, o statore 101, ed un corpo rotorico, o rotore 102, rotabilmente associato allo statore 101 per ruotare attorno ad un proprio asse di rotazione “A”.
Preferibilmente, si noti che il corpo statorico 101 è preferibilmente alloggiato all’interno di un corpo “C” di contenimento o casing.
Il rotore 102 è preferibilmente inserito nello statore 101 coassialmente ad esso, quantomeno alla cavità statorica, e comprende una pluralità di magneti, elettromagneti o avvolgimenti atti a generare un campo magnetico.
Lo statore 101, a sua volta, è provvisto di un involucro 101a prismatico sviluppantesi lungo detto asse di rotazione “A” tra due facce di estremo 103.
Tale involucro 101a contiene una pluralità di fasi 104, 105, 106 angolarmente spaziate e definite da rispettivi avvolgimenti.
Le fasi possono essere di varia natura, ma preferibilmente sono definite da conduttori a barra opportunamente disposti in corrispondenti cave realizzate nell’involucro e tra loro collegati elettricamente in corrispondenza di almeno un’estremità libera (i.e. in corrispondenza di una faccia di estremo 103a dell’involucro 101a).
Il motore elettrico 100 è dunque del tipo multifase, ovvero comprendente un numero di fasi che va da due a crescere in funzione della tipologia o dell’applicazione.
Nella forma realizzativa preferita, tuttavia, il motore elettrico 100 è almeno un trifase.
In altre parole, nella forma di realizzazione illustrata (a solo scopo esemplificativo), lo statore 101 comprende almeno una prima 104, una seconda 105 ed una terza fase 106.
Ciascuna fase 104, 105, 106 si sviluppa tra rispettivi primi 104a, 105a, 106a e secondi terminali 104b, 105b, 106b.
Nella forma di realizzazione illustrata, il motore elettrico 100 presenta preferibilmente fasi frazionate.
Preferibilmente, dunque, ciascuna fase 104, 105, 106 è provvista di almeno una prima frazione di fase 107 e di almeno una seconda frazione di fase 108, entrambe sviluppantisi tra un primo capo 107a, 108a ed un secondo capo 107b, 108b.
Si noti al riguardo che un capo 107a della prima frazione di fase 107 ed un capo 108b della seconda frazione di fase 108 corrispondono ai terminali 104a, 104b, 105a, 105b, 106a, 106b delle fasi 104, 105, 106.
Più precisamente, il primo capo 107a della prima frazione di fase 107 ed il secondo capo 108b della seconda frazione di fase 108 corrispondono rispettivamente al primo 104a, 105a, 106a ed al secondo terminale 104b, 105b, 106b della rispettiva prima 104, seconda 105 o terza fase 106.
In altre parole, ciascun terminale 104a, 104b, 105a, 105b, 106a, 106b corrisponde ad un capo 107a, 108b di una prima 107 o seconda frazione di fase 108.
Le frazioni di fase 107, 108 di ciascuna fase 104, 105, 106 sono come detto bobine o, preferibilmente, barre (o insiemi di barre/hairpin) tra loro collegate.
Secondo l’invenzione, le fasi 104, 105, 106 e/o le frazioni di fase 107, 108 di ciascuna fase possono essere tra loro collegati in modo opportuno al fine di variare la configurazione operativa del motore elettrico 100.
Al riguardo, si prevede la presenza di un dispositivo di commutazione 1 comprendente un corpo fisso 2 dotato di una pluralità di porzioni di connessione 3 associabili ai capi 107a, 108a, 107b, 108b della prima 107 e della seconda frazione di fase 108 e/o ai terminali 104a, 104b, 105a, 105b, 106a, 106b di ciascuna fase 104, 105, 106.
Il corpo fisso 2 è preferibilmente realizzato in alluminio.
In una forma di realizzazione preferita, illustrata in figura 12, il corpo fisso 2 è realizzato a guisa di blindosbarra (o busbar) al fine di definire la connessione elettrica tra pacchi di conduttori dell’avvolgimento del motore elettrico 100.
Più preferibilmente, lo statore 101 del motore elettrico 100 comprende una moltitudine di conduttori a barra tra loro opportunamente accoppiati in modo da definire una pluralità di pacchi di conduttori 201 in serie sviluppantisi tra rispettive estremità libere 201a aggettanti esternamente all’involucro 101a.
In tale forma di realizzazione, dunque, dal corpo statorico 101 sporgono assialmente le estremità libere 201a dei pacchi di conduttori 201 tra loro scollegate e non ancora definenti i capi o terminali.
Pertanto, il corpo fisso 2 del dispositivo di commutazione 1 risulta operativamente interposto tra lo statore 101 ed il corpo mobile 2 e conformato per ricevere al proprio interno dette estremità libere 201a dei pacchi di conduttori 201 in serie.
Nella forma di realizzazione preferita, il corpo fisso 2 risulta assialmente interposto tra lo statore 101 ed il corpo mobile 5, 10; tuttavia, in forme di realizzazione alternative il posizionamento potrebbe essere invertito o presentare una differente disposizione (radiale o di altra natura).
Preferibilmente, dunque, in tale forma di realizzazione il corpo fisso 2 comprende una pluralità di aperture (preferibilmente assiali) conformate per consentire l’innesto di ciascuna estremità libera 201a dei pacchi di conduttori 201.
Più preferibilmente, sono previste porzioni di connessione (saldate o avvitate o innestate) tra ciascuna estremità libera 201a dei pacchi di conduttori 201 e la rispettiva porzione conduttiva 15a, 15b.
Secondo tale aspetto dell’invenzione, il corpo fisso 2 comprende preferibilmente al proprio interno almeno una porzione conduttiva 15a, 15b (o busbar) opportunamente sagomata per connettere tra loro (in parallelo) le estremità libere 201a di due o più pacchi di conduttori 201. I pacchi di conduttori sono dunque gli “insiemi di barre” descritti in precedenza con riferimento alle fasi o frazioni di fase, collegati tra loro in serie secondo un opportuno schema di avvolgimento.
Al riguardo, preferibilmente il corpo fisso 2 presenta almeno un perno conduttivo 16a, 16b dipartentesi da detta porzione conduttiva 15a, 15b (o busbar) e sporgente dal corpo fisso 2. Preferibilmente, i perni conduttivi 16a, 16b sporgono assialmente dal corpo fisso 2. Alternativamente, tuttavia, i perni conduttivi 16a, 16b potrebbero presentare orientazione differente, purché accessibile e contattabile dal corpo mobile 5, 10.
Con riferimento alla forma di realizzazione preferita, preferibilmente, ciascuna apertura si diparte assialmente da ciascuna porzione conduttiva 15a, 15b in direzione opposta rispetto al perno conduttivo 16a, 16b, al fine accogliere le estremità libere 201.
Nella forma di realizzazione preferita, il corpo fisso 2 comprende una prima porzione conduttiva 15a ed una seconda porzione conduttiva 15b. Pertanto, il corpo fisso 2 comprende un primo perno conduttivo 16a sviluppantesi a partire dalla prima porzione conduttiva 15a fino ad una propria estremità libera 17a assialmente sporgente dal corpo fisso 2.
Analogamente, il corpo fisso 2 comprende un secondo perno conduttivo 16b sviluppantesi a partire dalla seconda porzione conduttiva 15b fino ad una propria estremità libera 17b assialmente sporgente dal corpo fisso 2. Si noti che, preferibilmente, il corpo fisso 2 comprende una pluralità di prime e seconde porzioni conduttive 15a, 15b conformate per connettere tra loro differenti pacchi di conduttori 201 al fine di determinare lo schema di avvolgimento ed il numero di fasi/frazioni di fase di progetto.
Pertanto, ciascun perno conduttivo 16a, 16b definisce un rispettivo capo 107a, 108a, 107b, 108b o terminale 104a, 104b, 105a, 105b, 106a, 106b di una rispettiva fase 104, 105,106.
Si noti che, preferibilmente, la prima porzione conduttiva 15a è conformata per connettere tra loro le prime estremità libere 201a’ di detti due o più pacchi di conduttori 201.
La seconda porzione conduttiva 15b è conformata per connettere tra loro le seconde estremità libere 201a’’ di detti due o più pacchi di conduttori 201.
La prima porzione conduttiva 15a è inoltre preferibilmente posta in connessione (o connettibile) con un inverter o dispositivo di pilotaggio 110 del motore elettrico 100.
La seconda porzione conduttiva 15b è invece preferibilmente posta in connessione (o connettibile) con un centro stella di macchina “S” del motore elettrico 100.
Vantaggiosamente, in tal modo non risulta necessario provvedere alla connessione dei singoli pacchi di conduttori in sede di avvolgimento, ma la connessione risulta facilmente ultimabile in sede di assemblaggio del dispositivo di commutazione 1.
Ciò chiaramente si traduce in un notevole vantaggio sia in termini di processo che di prodotto, essendo ridotto sia il numero di componenti che lo spazio necessario.
Peraltro, in tal modo un medesimo avvolgimento potrebbe risultare sfruttabile per differenti configurazioni di macchina semplicemente modificando la struttura del corpo fisso 2 e delle porzioni conduttive 15a, 15b.
Nella forma di realizzazione preferita, il corpo fisso 2 è dunque realizzato in materiale elettricamente isolante in cui sono annegate le porzioni conduttive 15a, 15b.
Più preferibilmente, le porzioni conduttive 15a, 15b (o busbar) sono saldate all’interno del corpo fisso 2.
Strutturalmente, le porzioni conduttive 15a, 15b sono preferibilmente definite ciascuna da una pista realizzata in materiale elettricamente conduttivo (preferibilmente rame) in parte annegata in una struttura elettricamente isolante del corpo fisso 2.
Preferibilmente, la struttura del corpo fisso 2 presenta una pluralità di aperture di accesso a ciascuna porzione conduttiva 15a, 15b atte a permettere la connessione tra ciascuna estremità libera 201a dei pacchi di conduttori 201 e la rispettiva porzione conduttiva 15a, 15b.Preferibilmente, il corpo fisso 2 è vincolato ad una faccia di estremo 103a dell’involucro 101a.
Nella forma di realizzazione preferita, il corpo fisso 2 è definito da un anello o disco attestato alla faccia di estremo 103a dell’involucro 101a.
Alternativamente, con riferimento alla forma di realizzazione mostrata in figura 11, il corpo fisso 2 potrebbe essere realizzato di pezzo (i.e. integralmente, ad esempio per stampaggio o pressofusione) al corpo “C” di contenimento del motore elettrico 100.
Più precisamente, con riferimento a tale forma di realizzazione, il corpo fisso 2 definisce uno spallamento radialmente interno del corpo “C” di contenimento provvisto di almeno una prima faccia assiale 2a’, attestata all’involucro 101a del motore elettrico 100 ed una seconda faccia assiale 2b’ orientata in allontanamento dalla prima faccia assiale 2a’.
Vantaggiosamente, in tal modo viene ridotto almeno di un’unità il numero di componenti durante l’assemblaggio e la progettazione.
Le porzioni di connessione 3 sono definite da sedi in cui risultano innestate le estremità libere delle frazioni di fase 107, 108, che come detto sono preferibilmente in forma di barra (hairpin).
Si noti che, preferibilmente, le porzioni di connessione 3 del corpo fisso 2 sono in numero corrispondente al numero di capi di estremità delle frazioni di fase 107, 108.
In altre parole, in forme di realizzazione a fasi frazionate, il numero di porzioni di connessione 3 del corpo fisso 2 è preferibilmente pari al doppio del numero di fasi moltiplicato per il numero di “frazioni” (i.e. frazioni di fase) di ciascuna fase. Nella forma realizzativa illustrata, ad esempio, il numero di porzioni di connessione 3 è pari a 12.
In forme di realizzazione a fasi non frazionate, al contrario, il numero di porzioni di connessione 3 del corpo fisso 2 potrebbe essere limitato al numero di terminali delle fasi (ovvero il doppio del numero delle fasi).
Preferibilmente, inoltre, il corpo fisso 2 comprende almeno un ponticello di collegamento 4 connesso a ciascun primo 104a, 105a, 106a o secondo terminale 104b, 105b, 106b e sviluppantesi dal rispettivo terminale 104a, 104b, 105a, 105b, 106a, 106b ad un’estremità libera 4a.
In altre parole, come verrà meglio chiarito nel prosieguo, a ciascun terminale 104a, 104b, 105a, 105b, 106a, 106b di una fase 104, 105, 106 è associato un ponticello di collegamento 4 che, in corrispondenza della propria estremità libera 4a, definisce una ulteriore zona di contatto con detto terminale 104a, 104b, 105a, 105b, 106a, 106b.
Secondo l’invenzione, il dispositivo di commutazione 1 comprende almeno un corpo mobile 5, 10 movimentabile rispetto al corpo fisso 2.
Preferibilmente, il corpo mobile 5, 10 è selettivamente movimentabile rispetto al corpo fisso 2 tra almeno una prima ed una seconda posizione. Nella prima posizione, il corpo mobile 5, 10 dispone le fasi 104, 105, 106 in una prima configurazione elettrica.
Nella seconda posizione, preferibilmente il corpo mobile 5, 10 dispone le fasi in una seconda configurazione elettrica.
La seconda configurazione elettrica è distinta dalla prima per il collegamento tra la prima 107 e la seconda frazione di fase 108 all’interno di ciascuna fase 104, 105, 106 e/o per il collegamento reciproco tra le fasi 104, 105, 106.
In altre parole, il movimento del corpo mobile 5, 10 rispetto al corpo fisso 2 fa sì che la configurazione elettrica del motore elettrico 1 venga modificata da almeno una prima ad almeno una seconda configurazione.
Al riguardo, si prevede inoltre la presenza di un organo di movimentazione 9 configurato per movimentare detto corpo mobile 5, 10 tra la prima e la seconda posizione in funzione delle condizioni operative di detto motore elettrico 1.
L’organo di movimentazione 9 può essere di varia natura, sia distinto dai corpi 2, 5, 10 che in parte o totalmente integrato negli stessi (es. magneti/elettromagneti).
Preferibilmente, inoltre, detto almeno un corpo mobile 5, 10 è movimentabile rispetto al corpo fisso 2 anche in una terza posizione.
Nella terza posizione (distinta dalla prima e dalla seconda) un circuito elettrico definito da dette fasi 104, 105, 106 è in condizione aperta.
In altre parole, la terza posizione è una posizione neutra in cui le fasi statoriche sono in condizione non conduttiva.
Vantaggiosamente, ciò permette di far girare il motore a vuoto, consentendo ad esempio di mantenere il rotore stabilmente vincolato al gruppo ruote del veicolo senza la necessità di introdurre una frizione o un disconnect clutch da azionare quando il motore elettrico non è operativo.
Preferibilmente, si noti che il corpo mobile 5, 10 è movimentabile lungo una corsa che va dalla prima alla seconda posizione, in cui detta terza posizione è intermedia tra detta prima e detta seconda posizione.
Preferibilmente, il corpo mobile 5, 10 presenta una pluralità di porzioni di contatto 6, 11 ciascuna associata ad un rispettivo capo 107a, 108a, 107b, 108b o ad un rispettivo terminale 104a, 104b, 105a, 105b, 106a, 106b della fase 104, 105,106.
Ciascuna porzione di contatto 6, 11 comprende almeno un primo 6a, 11a ed un secondo punto 6b, 11b di connessione tra loro separati e posizionati in modo che il primo punto 6a, 11a contatti il rispettivo capo o terminale nella prima posizione ed il secondo punto 6b, 11b contatti il rispettivo capo o terminale nella seconda posizione del corpo mobile 5, 10.
Preferibilmente, come ad esempio illustrato nelle figure dalla 8 alla 10a, 10b, le porzioni di contatto 6, 11 sono conformate come asole orientate lungo una direzione di movimentazione del corpo mobile 5, 10, in cui i capi 107a, 108a, 107b, 108b delle frazioni di fase 107, 108 sono almeno in parte alloggiati.
La terza posizione è preferibilmente definita in una posizione intermedia dell’asola, distanziata sia dal primo 6a, 11a che dal secondo punto 6b, 11b.
Si noti che, al fine di incrementare l’affidabilità della macchina elettrica e di rendere più semplice la sua manutenzione, ciascun capo 107a, 108a, 107b, 108b o un rispettivo terminale 104a, 104b, 105a, 105b, 106a, 106b della fase 104, 105,106 è collegato ad un elemento di rinforzo 18 removibile.
Ad esempio, nella forma di realizzazione illustrata nelle figure 9, 10a, 10b l’elemento di rinforzo 18 removibile comprende un corpo tozzo amovibilmente ancorato ad un rispettivo capo 107a, 108a, 107b, 108b o ad un rispettivo terminale 104a, 104b, 105a, 105b, 106a, 106b.
Tale elemento di rinforzo 18 è alloggiato nell’asola 6, 11 in modo da risultare ingaggiabile dalle porzioni di contatto.
Nella forma di realizzazione preferita, l’elemento di rinforzo 18 è definito da un cappuccio avvitato all’estremità libera del rispettivo capo 107a, 108a, 107b, 108b o terminale 104a, 104b, 105a, 105b, 106a, 106b.
Più preferibilmente, con riferimento alle forme realizzative illustrate nelle figure 10a e 12, l’elemento di rinforzo 18 è definito da un cappuccio avvitato all’estremità libera 17a, 17b di un rispettivo perno conduttivo 16a, 16b.
Alternativamente, l’elemento di rinforzo 18 potrebbe essere accoppiato all’estremità libera del rispettivo capo 107a, 108a, 107b, 108b o terminale 104a, 104b, 105a, 105b, 106a, 106b mediante altri tipi di accoppiamento reversibile, come ad esempio un innesto rapido, baionetta, o simili.
Dal punto di vista del materiale, l’elemento di rinforzo 18 è realizzato in materiale elettricamente conduttivo, preferibilmente in rame.
Si noti che, preferibilmente, il dispositivo di commutazione 1 comprende un primo 5 e/o un secondo corpo mobile 10.
In altre parole, nella forma di realizzazione preferita, il dispositivo di commutazione 1 comprende almeno due corpi mobili, rispettivamente un primo corpo mobile 5 ed un secondo corpo mobile 10.
Alternativamente, tuttavia, il dispositivo di commutazione 1 potrebbe comprendere anche solo il primo 5 o il secondo corpo mobile 10, le cui funzionalità sono complementari ma indipendenti l’una dall’altra (come verrà meglio chiarito nel seguito).
Per semplicità descrittiva, ma senza per questo perdere in generalità, nel prosieguo si useranno le definizioni “primo corpo mobile” e “secondo corpo mobile” anche per descrivere forme di realizzazione in cui solo uno dei due corpi mobili è presente.
Il primo corpo mobile 5 è preferibilmente conformato per consentire, con il movimento tra la prima e la seconda posizione, la variazione della connessione elettrica tra le frazioni di fase 107, 108 di ogni fase 104, 105, 106.
In particolare, nella prima posizione il primo corpo mobile 5 è configurato per disporre elettricamente in serie la prima 107 e la seconda frazione di fase 108 in ciascuna fase 104, 105, 106.
Nella seconda posizione, il primo corpo mobile 5 è configurato per disporre elettricamente in parallelo la prima 107 e la seconda frazione di fase 108 in ciascuna fase 104, 105, 106.
In altre parole, il primo corpo mobile 5 presenta porzioni di contatto 6 tra loro elettricamente connesse in modo che nella prima posizione venga stabilita una connessione in serie tra i capi 107a, 108a, 107b, 108b delle frazioni di fase 107, 108 e nella seconda posizione venga stabilita una connessione in parallelo tra i medesimi capi 107a, 108a, 107b, 108b.
Preferibilmente, inoltre, il primo corpo mobile 5 è posizionabile anche nella terza posizione, neutra, in cui le frazioni di fase 107, 108 di ciascuna fase sono tra loro disconnesse.
In particolare, il primo corpo 5 mobile comprende una pluralità di tracce conduttive 7, 8 operativamente interposte tra le porzioni di contatto 6 relative a ciascuna singola fase 104, 105, 106.
Le tracce conduttive 7, 8 sono disposte così da connettere in modo differente tra loro le porzioni di contatto 6 nei primi punti 6a rispetto ai secondi punti 6b.
Ad esempio, con riferimento alla prima fase 104, il primo corpo mobile 5 comprende almeno una prima 6’, una seconda 6’’, una terza 6’’’ ed una quarta porzione di contatto 6’’’’ associate ciascuna ad un rispettivo capo 107a, 108a, 107b, 108b di una frazione di fase 107, 108.
In particolare, la prima 6’, seconda 6’’, terza 6’’’ e quarta porzione di contatto 6’’’’ sono associate rispettivamente al primo 107a e secondo capo 107b della prima frazione di fase 107 ed al primo 108a e secondo capo 108b della seconda frazione di fase 108 della prima fase 104.
La prima porzione di contatto 6’ è associata al primo capo 107a della prima frazione di fase 107, che assolve al ruolo di primo terminale 104a della prima fase 104.
La quarta porzione di contatto 6’’’’ è associata al secondo capo 108b della seconda frazione di fase 108, che assolve al ruolo di secondo terminale 104b della prima fase 104.
Le tracce conduttive comprendono una prima traccia conduttiva 7 che si sviluppa tra il primo punto 6a’’ della seconda porzione di contatto 6’’ ed il primo punto 6a’’’ della terza porzione di contatto 6’’’.
Inoltre, sono previste almeno due seconde tracce conduttive 8 sviluppantisi rispettivamente:
- tra il secondo punto 6b’’ della seconda porzione di contatto 6’’ ed il secondo punto 6b’’’’ della quarta porzione di contatto 6’’’’, e
- tra il secondo punto 6b’ della prima porzione di contatto 6’ ed il secondo punto 6b’’’ della terza porzione di contatto 6’’’.
In tal modo nella prima posizione vengono collegati elettricamente il secondo capo 107b della prima frazione di fase 107 ed il primo capo 108a della seconda frazione di fase 108, determinando una connessione in serie tra dette frazioni di fase 107, 108.
Al contrario, nella seconda posizione vengono collegati elettricamente tra loro i primi capi 107a, 108a ed i secondi capi 107b, 108b delle frazioni di fase 107, 108, determinando una connessione in parallelo tra dette frazioni di fase 107, 108.
Analoghe considerazioni possono essere fatte, mutatis mutandis, per tutte le altre fasi statoriche (seconda 105 e terza 106), in cui la disposizione delle porzioni di contatto 6 e delle tracce conduttive 7, 8 è similare e/o speculare.
Vantaggiosamente, dunque, con un semplice ed unico movimento del primo corpo mobile 5 si rende possibile una completa riconfigurazione delle fasi, che passando da serie a parallelo (e viceversa) aumentano il campo di efficienza ed il campo di velocità del motore elettrico 1.
Preferibilmente, il primo corpo mobile 5 è rotabilmente associato al corpo fisso 2 per ruotare rispetto ad esso tra la prima e la seconda posizione. Più precisamente, il primo corpo mobile 5 è girevole attorno ad un proprio asse centrale tra una prima posizione angolare ed una seconda posizione angolare corrispondenti a detta prima e seconda posizione
L’organo di movimentazione 9, dunque, comprende un attuatore rotativo associato al primo corpo mobile 5.
Preferibilmente, il primo corpo mobile 5 è almeno in parte definito da un disco o anello coassiale al corpo fisso 2 e ad esso attestato o affacciato. Con riferimento alla forma di realizzazione di figura 11, il primo corpo mobile 5 risulta attestato o affacciato alla seconda faccia assiale 2b’ dello spallamento radialmente interno definente il corpo fisso 2.
Le porzioni di contatto 6 sono dunque preferibilmente definite da asole conformate a segmento circolare e sviluppantisi tra il primo 6a ed il secondo punto 6b.
Vantaggiosamente, la movimentazione rotativa del primo corpo mobile 5 riduce gli ingombri necessari e facilita l’attuazione del movimento.
Nella forma di realizzazione preferita, il primo corpo 5 è realizzato a guisa di blindosbarra (busbar connection) e, più preferibilmente in alluminio (eventualmente annegato in uno stampaggio plastico).
Preferibilmente, anche il secondo corpo mobile 10 è movimentabile tra almeno una rispettiva prima posizione ed una rispettiva seconda posizione.
Si prevede dunque che l’organo di movimentazione 9 (che può essere il medesimo già descritto o uno differente) sia configurato per movimentare detto secondo corpo mobile 10 rispetto al primo 2 tra la prima e la seconda posizione in funzione delle condizioni operative di detto motore elettrico 1.
Nella prima posizione, il secondo corpo mobile 10 collega tra loro i terminali 104a, 104b, 105a, 105b, 106a, 106b delle fasi 104, 105, 106 secondo una configurazione a stella.
Nella seconda posizione, al contrario, il secondo corpo mobile 10 collega tra loro i terminali 104a, 104b, 105a, 105b, 106a, 106b delle fasi 104, 105, 106 secondo una configurazione a triangolo.
Vantaggiosamente, in tal modo risulta ancor più ampio il range di utilizzazione del motore elettrico, che può fornire prestazioni ad alta efficienza in un più vasto campo di utilizzo.
Si ammenta che, in talune forme realizzative (Figure 6a, 6b), il dispositivo di commutazione 1 potrebbe comprendere il solo secondo corpo mobile 10, in assenza del primo 5.
Tali forme di realizzazione, comunque ricomprese nello spirito dell’invenzione, permetterebbero una commutazione del solo collegamento tra le fasi 104, 105, 106 senza tuttavia consentire una rimodulazione delle prestazioni della singola fase.
Al riguardo, si noti che le forme di realizzazione provviste del solo secondo corpo mobile 10 sono utilizzabili sia in motori in cui le fasi statoriche sono frazionate sia in motori in cui le fasi statoriche sono non frazionate.
Preferibilmente, il secondo corpo mobile 10 comprende una pluralità di rispettive porzioni di contatto 11 (descritte in precedenza) ed una pluralità di rispettive tracce conduttive 12, 13 operativamente interposte tra i terminali 104a, 104b, 105a, 102b, 106a, 106b delle fasi 104, 105, 106. Le tracce conduttive 12, 13 del secondo corpo mobile 10 sono disposte così da connettere in modo differente tra loro le porzioni di contatto 11 nei primi punti 11a rispetto ai secondi punti 11b.
In particolare, il secondo corpo mobile 10 comprende almeno una prima 11’ ed una seconda porzione di contatto 11’’ associate rispettivamente a ciascun primo 104a, 105a, 106a e secondo terminale 104b, 105b, 106b. Le tracce conduttive 12, 13 del secondo corpo mobile 10 comprendono invece almeno una pluralità di prime tracce 12, che collegano una seconda porzione di contatto 11’’ con una prima porzione di contatto 11’, ed una pluralità di seconde tracce 13, che collegano tra loro le prime porzioni di contatto 11’.
Più precisamente, ciascuna prima traccia 12 si sviluppa tra il secondo punto 11b’’ di una seconda porzione di contatto 11’’ ed il secondo punto 11b’ di una prima porzione di contatto 11’ associata alla fase adiacente. Ciascuna seconda traccia 13, invece, si sviluppa tra un primo punto 11a’’ di una seconda porzione di contatto 11’’ ed un punto di intersezione 13a in cui confluiscono tutte le seconde tracce 13 (comunque elettricamente connesso ai primi punti 11a’ delle altre prime porzioni di contatto 11’).
Vantaggiosamente, dunque, anche il secondo corpo mobile 10 permette la commutazione della configurazione elettrica del motore con un semplice, ed unico, movimento di un singolo elemento.
Al riguardo, preferibilmente il secondo corpo mobile 10 è girevolmente associato al corpo fisso 2 in modo da ruotare rispetto ad esso tra la prima e la seconda posizione.
Più precisamente, il secondo corpo mobile 10 è girevole attorno ad un proprio asse centrale tra una prima posizione angolare ed una seconda posizione angolare corrispondenti a detta prima e seconda posizione Preferibilmente, anche il secondo corpo mobile 10 è preferibilmente conformato a disco o anello ed è posizionato coassialmente al corpo fisso 2.
Nella forma di realizzazione preferita, dunque, il corpo fisso 2, il primo corpo mobile 5 ed il secondo corpo mobile 10 sono tra loro coassiali e disposti in successione lungo un asse comune, preferibilmente corrispondente all’asse di rotazione “A” del rotore 102.
Al riguardo, si noti che le porzioni di contatto 11 del secondo corpo mobile 10 sono associate o accoppiate ciascuna all’estremità libera 4a del ponticello di collegamento 4 associato al rispettivo terminale 104a, 104b, 105a, 105b, 106a, 106b.
Vantaggiosamente, in tal modo risulta possibile allontanare radialmente o assialmente le porzioni di contatto 6, 11 del primo 5 e del secondo corpo mobile 10, facilitandone la contestuale presenza.
Nella forma di realizzazione preferita, i ponticelli di collegamento 4 si sviluppano radialmente da una porzione radialmente esterna, collegata ai terminali 104a, 104b, 105a, 105b, 106a, 106b, ad una porzione radialmente interna, contenente l’estremità libera 4a.
Vantaggiosamente, in tal modo è possibile mantenere la struttura del dispositivo di commutazione compatta, essendo la “zona operativa” dei due corpi mobili (primo 5 e secondo 10) sfalsata sia assialmente che radialmente.
Si noti che il primo 5 ed il secondo corpo mobile 10 sono tra loro mobili in modo indipendente e reciprocamente l’uno rispetto all’altro.
In tal modo, il dispositivo di commutazione 1 consente di definire una pluralità di configurazioni operative; tale pluralità è pari al prodotto del numero di posizioni assumibili dal primo 5 e dal secondo corpo mobile 10. Con riferimento alla forma di realizzazione preferita, il dispositivo di commutazione 1 permette di ottenere una o più delle successive configurazioni operative:
- una configurazione triangolo-serie, in cui il primo corpo mobile 5 è nella prima posizione ed il secondo corpo mobile 10 è nella seconda posizione; - una configurazione triangolo-parallelo, in cui in cui sia il primo corpo mobile 5 che il secondo corpo mobile 10 sono nella seconda posizione; - una configurazione stella-serie, in cui il primo corpo mobile 5 è nella seconda posizione ed il secondo corpo mobile 10 è nella prima posizione; - una configurazione stella-parallelo, in cui in cui sia il primo corpo mobile 5 che il secondo corpo mobile 10 sono nella prima posizione.
Vantaggiosamente, ciascuna di tali configurazioni presenta peculiarità sia in tema di coppia erogabile che di velocità ottenibile, rendendo le prestazioni motore facilmente adattabili alle condizioni operative dello stesso e, in tema di veicoli, alle condizioni di utilizzo del mezzo.
Ad esempio, in fase di partenza risulterà vantaggioso pilotare il dispositivo di commutazione per posizionarlo in configurazioni triangolo-serie o stellaserie, che permettono di ottenere coppie elevate a basse velocità di rotazione, mentre in fase di crociera potrebbe essere opportuno vantaggioso pilotare il dispositivo di commutazione per posizionarlo in configurazioni triangolo-parallelo o stella-parallelo, che consentono di raggiungere elevate velocità di rotazione.
Al riguardo, il sistema di commutazione 1 comprende un’unità di controllo 14 associata all’organo (o agli organi) di movimentazione 9 al fine di pilotarli in funzione delle condizioni operative del motore elettrico 100. Tale unità di controllo 14 è preferibilmente associata alla centralina del veicolo o a mezzi sensori in grado di trasmettere un contenuto informativo correlato ai parametri operativi del veicolo e/o del motore elettrico 100 stesso.
L’invenzione raggiunge gli scopi preposti e consegue importanti vantaggi. Infatti, la presenza di un dispositivo di commutazione in grado di variare la configurazione elettrica del motore con un semplice movimento di un singolo elemento rigido e pilotabile in maniera opportuna, incrementa notevolmente l’affidabilità del sistema pur semplificandolo e diminuendone i costi, sia di produzione che di manutenzione.
Peraltro, anche il controllo ed il pilotaggio di tale dispositivo si semplifica notevolmente, rendendo più efficiente anche il motore elettrico a cui è associato, che potrà cambiare configurazione più repentinamente ed in un maggior numero di circostanze.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Motore elettrico, comprendente: - un rotore (102) girevole attorno ad un proprio asse di rotazione (A); - uno statore (101) provvisto di un involucro (101a) prismatico sviluppantesi lungo detto asse di rotazione (A) tra due facce di estremo (103) e contenente una pluralità di fasi (104, 105, 106) sviluppantisi tra rispettivi terminali (104a, 104b, 105a, 105b, 106a, 106b), in cui ciascuna fase (104, 105, 106) è provvista di almeno una prima frazione di fase (107) e di almeno una seconda frazione di fase (108); dette prima (107) e seconda frazione di fase (108) sviluppandosi ciascuna tra due capi (107a, 107b, 108a, 108b) di estremità, in cui ciascun terminale (104a, 104b, 105a, 105b, 106a, 106b) corrisponde ad un capo (107a, 108b) di una prima (107) o seconda frazione di fase (108); - un dispositivo di commutazione (1) comprendente: - almeno un corpo mobile (5, 10) movimentabile rispetto allo statore (101) tra almeno una prima posizione, in cui dispone le fasi (104, 105, 106) in una prima configurazione elettrica, ed una seconda posizione, in cui dispone le fasi (104, 105, 106) in una seconda configurazione elettrica; - un organo di movimentazione (9) configurato per movimentare detto corpo mobile (5, 10) tra la prima e la seconda posizione in funzione delle condizioni operative di detto motore elettrico (100), caratterizzato dal fatto che detto statore comprende al proprio interno una pluralità di pacchi di conduttori (201) in serie, disposti secondo un prefissato schema di avvolgimento e sviluppantisi ciascuno tra due estremità libere (201a), in cui il dispositivo di commutazione (1) comprende un corpo fisso (2) operativamente interposto tra lo statore (101) ed il corpo mobile (2) e conformato per ricevere al proprio interno dette estremità libere (201a) dei pacchi di conduttori (201) in serie; detto corpo fisso (2) comprendendo al proprio interno: almeno una porzione conduttiva (15a, 15b) sagomata per connettere tra loro in parallelo le estremità libere (201a) di due o più pacchi di conduttori (201), almeno un perno conduttivo (16a, 16b) dipartentesi da detta porzione conduttiva (15a, 15b) ed sporgente dal corpo fisso (2); detto perno conduttivo (16a, 16b) definendo un capo (107a, 108a, 107b, 108b) o terminale (104a, 104b, 105a, 105b, 106a, 106b) di una rispettiva fase (104, 105,106).
  2. 2. Motore elettrico secondo la rivendicazione 1, in cui il corpo fisso comprende: - una pluralità di porzioni conduttive (15a, 15b) conformate per connettere tra loro differenti pacchi di conduttori (201) al fine di determinare uno schema di avvolgimento coerente con un numero di dette fasi (104, 105, 106); - una pluralità di perni conduttivi (16a, 16b) associati a ciascuna porzione conduttiva (15a, 15b) e definenti ciascuno un rispettivo capo (107a, 108a, 107b, 108b) o terminale (104a, 104b, 105a, 105b, 106a, 106b) di una rispettiva fase (104, 105,106).
  3. 3. Motore elettrico secondo la rivendicazione 1 o la 2, in cui il corpo fisso (2) comprende una prima porzione conduttiva (15a) ed una seconda porzione conduttiva (15b) da cui si dipartono rispettivamente un primo perno conduttivo (16a) ed un secondo perno conduttivo (16b).
  4. 4. Motore elettrico secondo la rivendicazione 3, in cui detta prima porzione conduttiva (15a) è conformata per connettere tra loro rispettive prime estremità libere (201a’) di detti due o più pacchi di conduttori (201) ed è posta in connessione con dispositivo di pilotaggio (110) del motore elettrico (100).
  5. 5. Motore elettrico secondo la rivendicazione 3 o la 4, in cui la seconda porzione conduttiva (15b) è conformata per connettere tra loro rispettive seconde estremità libere (201a’’) di detti due o più pacchi di conduttori (201) ed è posta in connessione con un centro stella (S) di macchina del motore elettrico (100).
  6. 6. Motore elettrico secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, in cui ciascun perno conduttivo (16a, 16b) collegato ad un elemento di rinforzo (18) removibile in corrispondenza di una propria estremità libera (17a, 17b).
  7. 7. Motore elettrico secondo la rivendicazione 6, in cui l’elemento di rinforzo (18) removibile comprende un corpo tozzo amovibilmente ancorato all’estremità libera (17a, 17b) di un rispettivo perno conduttivo (16a, 16b).
  8. 8. Motore elettrico secondo la rivendicazione 6 o la 7, in cui l’elemento di rinforzo (18) è definito da un cappuccio avvitato all’estremità libera (17a, 17b) di un rispettivo perno conduttivo (16a, 16b).
  9. 9. Motore elettrico secondo una qualunque delle rivendicazioni dalla 6 alla 8, in cui il corpo mobile (5, 10) comprende una pluralità di porzioni di contatto (6, 11) ciascuna associata ad un rispettivo perno conduttivo (16a, 16b) e comprendente almeno un primo (6a, 11a) ed un secondo punto (6b, 11b) di connessione tra loro separati e posizionati in modo che il primo punto (6a, 11a) contatti il rispettivo perno conduttivo (16a, 16b) nella prima posizione ed il secondo punto (6b, 11b) contatti il rispettivo perno conduttivo (16a, 16b) nella seconda posizione del corpo mobile (5, 10); dette porzioni di contatto (6, 11) essendo conformate come asole orientate lungo una direzione di movimentazione del corpo mobile (5, 10) ed in cui un elemento di rinforzo (18) è alloggiato da risultare ingaggiabile.
  10. 10. Motore elettrico secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, comprendente un corpo “C” di contenimento in cui è alloggiato il corpo statorico (101) e provvisto di uno spallamento radialmente interno definente detto corpo fisso (2); detto spallamento radialmente interno comprendendo una prima faccia assiale (2a’), attestata all’involucro (101a) del motore elettrico (100) ed una seconda faccia assiale (2b’) orientata in allontanamento dalla prima faccia assiale (2a’) ed affacciata al corpo mobile (5, 10).
IT102019000011655A 2019-03-28 2019-07-12 Dispositivo di commutazione per un motore elettrico e motore elettrico comprendente detto dispositivo di commutazione IT201900011655A1 (it)

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