IT201900010125A1 - Apparecchio elettrico di controllo, particolarmente per sistemi domotici, e dispositivo elettromeccanico - Google Patents

Apparecchio elettrico di controllo, particolarmente per sistemi domotici, e dispositivo elettromeccanico Download PDF

Info

Publication number
IT201900010125A1
IT201900010125A1 IT102019000010125A IT201900010125A IT201900010125A1 IT 201900010125 A1 IT201900010125 A1 IT 201900010125A1 IT 102019000010125 A IT102019000010125 A IT 102019000010125A IT 201900010125 A IT201900010125 A IT 201900010125A IT 201900010125 A1 IT201900010125 A1 IT 201900010125A1
Authority
IT
Italy
Prior art keywords
switching
electrical
module
control apparatus
conductive
Prior art date
Application number
IT102019000010125A
Other languages
English (en)
Inventor
Riccardo Alberto Mattioli
Original Assignee
Hike S R L
Priority date (The priority date is an assumption and is not a legal conclusion. Google has not performed a legal analysis and makes no representation as to the accuracy of the date listed.)
Filing date
Publication date
Application filed by Hike S R L filed Critical Hike S R L
Priority to IT102019000010125A priority Critical patent/IT201900010125A1/it
Priority to PCT/IB2020/056060 priority patent/WO2020261201A1/en
Priority to US17/622,432 priority patent/US20220334541A1/en
Publication of IT201900010125A1 publication Critical patent/IT201900010125A1/it

Links

Classifications

    • GPHYSICS
    • G05CONTROLLING; REGULATING
    • G05BCONTROL OR REGULATING SYSTEMS IN GENERAL; FUNCTIONAL ELEMENTS OF SUCH SYSTEMS; MONITORING OR TESTING ARRANGEMENTS FOR SUCH SYSTEMS OR ELEMENTS
    • G05B15/00Systems controlled by a computer
    • G05B15/02Systems controlled by a computer electric

Landscapes

  • Engineering & Computer Science (AREA)
  • General Engineering & Computer Science (AREA)
  • Physics & Mathematics (AREA)
  • General Physics & Mathematics (AREA)
  • Automation & Control Theory (AREA)
  • Remote Monitoring And Control Of Power-Distribution Networks (AREA)
  • Electrical Discharge Machining, Electrochemical Machining, And Combined Machining (AREA)
  • Selective Calling Equipment (AREA)

Description

DESCRIZIONE dell'invenzione industriale dal titolo: "Apparecchio elettrico di controllo, particolarmente per sistemi domotici, e dispositivo elettromeccanico"
DESCRIZIONE
Settore tecnico
La presente invenzione si colloca, in generale, nel settore dei sistemi domotici; in particolare, l’invenzione si riferisce ad un apparecchio elettrico di controllo, particolarmente per sistemi domotici, e a un dispositivo elettromeccanico.
Tecnica nota
I recenti sviluppi della domotica hanno consentito di migliorare la qualità della vita negli ambienti residenziali e di lavoro. L'adozione di sistemi domotici ha permesso in particolare di migliorare la sicurezza, semplificare la progettazione, l'installazione, la manutenzione e l'utilizzo delle tecnologie e ridurre i costi di gestione.
La domotica ha consentito in particolare di rendere "intelligenti" apparecchiature, impianti e sistemi di ambienti. Un edificio "intelligente", con il supporto di nuove tecnologie, permette la gestione coordinata, integrata e computerizzata di impianti tecnologici (ad esempio di climatizzazione, distribuzione di acqua, gas ed energia, impianti di sicurezza ...), di reti informatiche e di comunicazione, migliorando la flessibilità di gestione, il comfort e la sicurezza e in definitiva la qualità della vita e del lavoro negli edifici.
Un ambiente "intelligente", ad esempio un'abitazione, può essere controllato da un utilizzatore tramite opportune interfacce di utente, quali pulsanti o tasti, telecomandi, sistemi di riconoscimento vocale, etc.., che realizzano il contatto con un sistema intelligente di controllo.
I diversi componenti di un tale sistema sono connessi tra di loro e con il sistema di controllo tramite vari tipi di interconnessione, ad esempio in rete locale, oppure mediante onde radio o bus dedicati, etc...
Gli attuali sistemi domotici presentano tipicamente architetture di tipo distribuito e necessitano di collegamenti di tipo hardware per la comunicazione tra i vari elementi che compongono il sistema. La comunicazione può avvenire ad esempio secondo lo standard KNX, o con sistemi CAN, RS485, collegamenti in rete IP, etc... Si utilizzano inoltre collegamenti a due o tre fili, o cavi schermati, con elevati costi e notevoli tempi di installazione.
Svantaggiosamente, gli apparecchi elettrici di controllo realizzati secondo la tecnica nota presentano interfacce utente scomode e poco personalizzabili a ciascun contesto domestico.
Inoltre, un ulteriore svantaggio gli apparecchi elettrici di controllo realizzati secondo la tecnica nota consiste nell'elevato costo e nell'elevato tempo richiesto per la sostituzione di eventuali componenti dell'apparecchio, per scopi di riparazione o cambiamento di funzionalità dell'apparecchio.
In particolare i sistemi attuali non prevedono l'integrazione completa sia per quanto riguarda i circuiti di commutazione, che normalmente sono esterni in appropriati quadri elettrici, sia per quando riguarda i modi di comunicazione normalmente usati, in particolare sono usati dei sistemi cablati che apportano sia i dati sia delle alimentazioni a basso voltaggio e questo comporta dei notevoli costi e tempi di installazione.
Un ulteriore svantaggio degli apparecchi di controllo consiste nel fatto che essi presentano solitamente una vaschetta posteriore dentro la quale vengono disposti gli elementi meccanici e elettronici, la quale viene poi inserita e/o fissata in una parete di un ambiente. La presenza della vaschetta posteriore aumenta notevolmente l'ingombro dell'apparecchio di controllo e richiede pertanto la necessità di effettuare fori di notevole dimensione nei muri di un ambiente al fine di essere installati.
Inoltre, svantaggiosamente, la presenza della vaschetta aumenta i costi costruttivi di tali apparecchi di controllo e aumenta la complessità della lavorazione richiesta per l'installazione dell'apparecchio di controllo in un ambiente.
Sintesi dell’invenzione
Uno scopo della presente invenzione è dunque di proporre un apparecchio elettrico di controllo, utilizzabile in particolare in sistemi domotici, che consenta di ridurre l'ingombro dell'apparecchio di controllo, la complessità della lavorazione richiesta per l'installazione dell'apparecchio di controllo in un ambiente e i costi costruttivi di tale apparecchio di controllo, seppur consentendo la sostituzione di eventuali parti dell'apparecchio, per scopi di riparazione o cambiamento di funzionalità dell'apparecchio, in modo rapido ed economico.
Un ulteriore scopo della presente invenzione è dunque di proporre un apparecchio elettrico di controllo, utilizzabile in particolare in sistemi domotici, che permetta di trasformare i sistemi domotici di tipo distribuito in sistemi di tipo integrato, che comprenda una interfaccia con l'utente migliorata e altamente personalizzabile secondo i bisogni di ciascun utente e che non sia un monoblocco che occupi tutto lo spazio all'interno, ad esempio del corrispettivo box di contenimento in un muro, il quale non consente ad esempio di realizzare tutte le configurazioni come ad esempio una presa elettrica e almeno un interruttore, ma un modulo unitario da affiancare ad altri oggetti che consentano di realizzare qualsiasi configurazione di un impianto elettrico.
La soluzione trovata per ridurre i costi dei prodotti, e necessariamente gli spazi occupati dai prodotti stessi di controllo degli edifici è stata quella di progettare un nuovo dispositivo che non includesse un corpo di supporto esterno, come sono realizzati i prodotti oggi immessi sul mercato, ma bensì che il corpo di commutazione controllato sia esso stesso il contenitore e supporto del dispositivo di commutazione.
In sintesi, nella presente invenzione, l'apparecchio di controllo presenta un nuovo involucro del contenitore del commutatore includente i propri mezzi di fissaggio, traendo molti vantaggi all'apparecchio stesso, come la riduzione dei costi di stampi dei corpi esterni, materiali non più presenti e un inevitabile riduzione degli spazi occupati.
Pertanto, in ulteriore aspetto, è permessa la realizzazione di singoli moduli di commutazione completi, con tutte le commutazioni necessarie al funzionamento degli impianti elettrici e includenti anche un alimentatore, in una forma esterna ultra compatta, la cui realizzazione era impensabile con altre soluzione note.
I suddetti ed altri scopi e vantaggi sono raggiunti, secondo un aspetto dell’invenzione, da un apparecchio elettrico di controllo avente le caratteristiche definite nella rivendicazione 1, e da un dispositivo elettromeccanico avente le caratteristiche definite nella rivendicazione 19. Forme di attuazione preferenziali dell’invenzione sono definite nelle rivendicazioni dipendenti, il cui contenuto è da intendersi come parte integrante della presente descrizione.
Breve descrizione dei disegni
Verranno ora descritte le caratteristiche funzionali e strutturali di alcune forme di realizzazione preferite di un apparecchio elettrico di controllo di controllo, particolarmente per sistemi domotici, secondo l’invenzione. Si fa riferimento ai disegni allegati, in cui:
- le figure 1 e 2 sono rispettivamente una prima e una seconda vista prospettica, parzialmente esplosa, di un apparecchio elettrico di controllo secondo la presente invenzione, montato a incasso in una sede predisposta in una parete;
- le figure 3 e 4 sono rispettivamente una prima e una seconda vista prospettica, parzialmente esplosa, di un apparecchio elettrico di controllo secondo la presente invenzione;
- la figura 5 è una vista parziale, del retro di un dispositivo elettromeccanico contenuto nell'apparecchio di controllo mostrato nella figura 1;
- la figura 6 è una vista laterale, parzialmente esplosa, del dispositivo elettrico contenuto nell'apparecchio di controllo mostrato nella figura 1;
- la figura 7 è una vista prospettica parziale laterale, parzialmente esplosa, del dispositivo elettrico contenuto nell'apparecchio di controllo mostrato nella figura 1;
- la figura 8 è una vista parziale, del retro di un ulteriore dispositivo elettromeccanico contenuto nell'apparecchio di controllo mostrato nella figura 1;
- la figura 9 è una vista laterale, parzialmente esplosa, del dispositivo elettrico contenuto nell'apparecchio di controllo mostrato nella figura 1;
- la figura 10 è una vista prospettica parziale laterale, parzialmente esplosa, del dispositivo elettrico contenuto nell'apparecchio di controllo mostrato nella figura 1;
- la figura 11 è uno schema a blocchi che rappresenta un modulo di commutazione compreso in un apparecchio di controllo secondo la presente invenzione;
- la figura 12 illustra un esempio realizzativo di un circuito di commutazione;
- le figure 13 e 14 sono diagrammi che illustrano qualitativamente forme d'onda per il controllo della disconnessione automatica di un circuito di commutazione;
- la figura 15 illustra le quattro proiezioni del corpo di supporto del dispositivo elettromeccanico secondo la presente invenzione;
- la figura 16 illustra due viste prospettiche del corpo di supporto del dispositivo elettromeccanico secondo la presente invenzione; - le figure 17, 18 e 19 sono alcune possibili realizzazioni circuitali includenti almeno una bobina toroidale.
Descrizione dettagliata
Prima di spiegare nel dettaglio una pluralità di forme di realizzazione dell’invenzione, va chiarito che l’invenzione non è limitata nella sua applicazione ai dettagli costruttivi e alla configurazione dei componenti presentati nella seguente descrizione o illustrati nei disegni. L’invenzione è in grado di assumere altre forme di realizzazione e di essere attuata o realizzata praticamente in diversi modi. Si deve anche intendere che la fraseologia e la terminologia hanno scopo descrittivo e non vanno intese come limitative. L’utilizzo di “includere” e “comprendere” e le loro variazioni sono da intendersi come ricomprendenti gli elementi enunciati a seguire e i loro equivalenti, così come anche elementi aggiuntivi e gli equivalenti di questi.
Nei disegni, e in particolare alle figure da 1 a 4, con 1 è complessivamente indicato un apparecchio elettrico di controllo secondo la presente invenzione.
Facendo inoltre riferimento alle figure 6, 7, 9 e 10, l'apparecchio elettrico di controllo 1, particolarmente per sistemi domotici, comprende un dispositivo elettromeccanico D1 includente un corpo di commutazione 2 al cui interno è alloggiato almeno un modulo di commutazione 10. Il modulo di commutazione 10 comprende una pluralità di terminali conduttivi 41 predisposti per consentire il collegamento di detto modulo di commutazione 10 a un impianto elettrico esterno IE, ed un circuito di commutazione che include almeno un commutatore controllato 13 predisposto per consentire una realizzazione selettiva di una configurazione a interruttore, oppure deviatore, oppure ancora a invertitore a suddetti terminali conduttivi 41 (vedasi figura 11).
La realizzazione selettiva di una configurazione a interruttore, oppure deviatore, oppure ancora a invertitore ai terminali conduttivi 41 può essere applicata in modo parziale, oppure totale, oppure ancora in modo che venga realizzata una separazione totale di detti terminali conduttivi 41 dal circuito di commutazione 80.
In altre parole, con una separazione totale a detti terminali conduttivi è come se i terminali conduttivi fossero separati da detto circuito di commutazione 80.
A titolo esplicativo, quando detta configurazione del circuito di commutazione 80 a interruttore (commutatore a 2 vie), oppure deviatore (commutatore a 3 vie), oppure ancora a invertitore (commutatore a 4 vie) è applicata ai terminali conduttivi in modo parziale, oppure in modo che venga realizzata una separazione totale a detti terminali conduttivi, si può consentire l'isolamento di un qualsiasi dispositivo che si trova connesso ad almeno uno di detti terminali conduttivi 41, ad esempio una lampadina, dall'impianto elettrico IE connesso ad almeno un altro terminale. Grazie a ciò sarà possibile lavorare in sicurezza su tale dispositivo, ad esempio quando si vuole rimuovere detta lampadina, avendo la certezza che detto dispositivo non sia connesso a detto impianto elettrico IE.
Facendo riferimento alla figura 12, con applicazione totale della configurazione a interruttore si intende, ad esempio, che tra i terminali conduttivi 41 connessi al circuito di commutazione 80 tramite rispettive linee conduttive 81 e 83 e i terminali conduttivi 41 connessi al circuito di commutazione 80 tramite rispettive linee conduttive 82 e 84 è implementata la configurazione a interruttore. Con applicazione parziale della configurazione a interruttore si intende, ad esempio, che tra i terminali conduttivi 41 connessi al circuito di commutazione 80 tramite rispettive linee conduttive 81 e 83 è implementata la configurazione a interruttore mentre tra i terminali conduttivi 41 connessi al circuito di commutazione 80 tramite rispettive linee conduttive 82 e 84 non è implementata la configurazione a interruttore e sono separati tra loro.
Invece, con applicazione totale della configurazione a deviatore si intende, ad esempio, che tra i terminali conduttivi 41 connessi al circuito di commutazione 80 tramite le rispettive linee conduttive 81, 83 e 84 è implementata la configurazione a deviatore. Con applicazione parziale della configurazione a deviatore si intende ad esempio che tra i terminali conduttivi 41 connessi al circuito di commutazione 80 tramite le rispettive linee conduttive 81 e 83 è implementata la configurazione a interruttore mentre il terminale conduttivo 41 connesso al circuito di commutazione 80 tramite la linea conduttiva 84 è isolato.
Con applicazione della separazione totale della configurazione a deviatore si intende ad esempio che tra i terminali conduttivi 41 connessi al circuito di commutazione 80 tramite le rispettive linee conduttive 81, 83 e 84 non vi è alcun tipo di collegamento, pertanto i terminali risultano separati dalla configurazione interna del commutatore.
Invece, con applicazione totale della configurazione a invertitore si intende ad esempio che tra i terminali conduttivi 41 è implementata la configurazione a invertitore. Con applicazione parziale della configurazione a invertitore si intende, ad esempio, che tra i terminali conduttivi 41 connessi al circuito di commutazione 80 tramite rispettive linee conduttive 81 e 83 è implementata la configurazione a interruttore oppure che tra i terminali conduttivi 41 connessi al circuito di commutazione 80 tramite rispettive linee conduttive 81, 83 e 84 è applicata la configurazione a deviatore. Con applicazione della separazione totale della configurazione a invertitore si intende ad esempio che tra i terminali conduttivi 41 non vi è alcun tipo di collegamento, pertanto i terminali risultano separati dalla configurazione interna del commutatore.
Risulta evidente quindi che i terminali conduttivi 41 possono essere tra loro indipendenti. Non vi è pertanto un collegamento fisso tra due terminali all'interno del commutatore, non modificabile, che unisca almeno due di detti terminali, in quanto non sarebbe possibile realizzare alcuna configurazione precedentemente descritta.
Il dispositivo elettromeccanico D1 include inoltre una scheda circuitale di commutazione 21 includente un circuito elettronico di comando dell'almeno un commutatore controllato 13 e un primo mezzo di connessione elettrica F1.
Evidentemente, questa struttura del dispositivo elettromeccanico D1, realizza un nuovo concetto strutturale in cui il corpo di commutazione 2 è lui medesimo il corpo di supporto strutturale, pertanto, non vi è più la necessità di un contenitore esterno del o dei circuiti di commutazione, eliminando quindi materiali, stampi, costi, etc..., e ottenendo quindi una ulteriore significativa riduzione dei volumi occupati dal dispositivo elettromeccanico D1.
L'apparecchio di controllo 1 comprende inoltre un dispositivo elettrico D2 che include un pannello frontale 25 e un modulo elettronico di controllo 20. Il modulo elettronico di controllo 20 include una scheda circuitale di controllo 11 che comprende almeno una area conduttrice 140 e un secondo mezzo di connessione elettrica F2.
Il modulo elettronico di controllo 20 è connesso in modo intercambiabile alla scheda circuitale di commutazione 21 tramite il primo mezzo di connessione elettrica F1 e il secondo mezzo di connessione elettrica F2.
Il corpo di commutazione 2 comprende terzi mezzi di fissaggio 77 predisposti per essere accoppiati in modo intercambiabile ai primi mezzi di fissaggio 78. Inoltre, il pannello frontale 25 comprende quarti mezzi di fissaggio 175 predisposti per essere accoppiati in modo intercambiabile ai secondi mezzi di fissaggio 177 del supporto di aggancio 402.
I primi, secondi, terzi e quarti mezzi di fissaggio possono essere mezzi di fissaggio meccanici, ad esempio a scatto.
Il modulo elettronico di controllo 20 è predisposto per comandare il modulo di commutazione 10 in funzione di un comando impartito dall'utente tramite detta area conduttrice 140 o tramite un modulo di interfacciamento 151, 152 connesso all'area conduttrice 140.
La pluralità di terminali conduttivi 41 fuoriescono da un primo lato del corpo di commutazione 2 e la scheda circuitale di commutazione 21 è disposta su un secondo lato del corpo di commutazione 2, opposto al primo lato del corpo di commutazione 2.
Preferibilmente, l'almeno un dispositivo elettromeccanico D1 può svolgere almeno una funzione di pulsante o di interruttore relativamente all'impianto elettrico esterno IE, in funzione del rilevamento di un determinato comando impartito da un utente.
In un ulteriore aspetto, il primo mezzo di connessione elettrica F1 e il secondo mezzo di connessione elettrica F2 possono essere ciascuno un connettore ad incastro, oppure essere uno un connettore e l'altro un'area conduttrice oppure possono essere dei sistemi di comunicazione integrati, anche non connessi fisicamente, ad esempio di tipo luminoso o a radio frequenza o in fibra ottica, etc.., realizzati in modo tale che trasferiscano dei dati in modo unidirezionale o bidirezionale.
Come si può osservare in figura 7, il corpo di commutazione 2 può comprendere una parte di contenimento 5 a guisa di vaschetta, definente una prima struttura di contenimento 6, destinata a contenere la scheda circuitale di commutazione 21 e il dispositivo elettromeccanico D1 di conseguenza può comprendere un primo coperchio 32 di materiale isolante predisposto chiudere la prima struttura di contenimento 6 del corpo di commutazione 2.
Osservando ora figura 3, la scheda circuitale di controllo 11 può essere racchiusa tra il pannello frontale 25 e un secondo coperchio o elemento sigillante 22. Il primo coperchio 32 comprende almeno una prima apertura F1' e il secondo coperchio o elemento sigillante 22 comprende almeno una seconda apertura F2', rispettivamente, per il passaggio del primo mezzo di connessione elettrica F1 e/o per il passaggio del secondo mezzo di connessione elettrica F2.
Come illustrato nelle figure 7 e 10, il primo mezzo di connessione elettrica F1 può essere disposto sulla scheda circuitale di commutazione 21 in modo tale da essere esposto verso un'apertura frontale 5, del corpo di commutazione 2. Questo consente l'unione del primo mezzo di connessione elettrica F1 al secondo mezzo di connessione elettrica F2.
Per aumentare la sicurezza del o dei dispositivi elettromeccanici D1 agganciati al supporto di aggancio 402 e per evitare che non si sgancino accidentalmente, il secondo coperchio o elemento sigillante 22 può includere delle staffe esterne 64 (vedasi figure 2 e 4) tali da essere posizionate negli spazi creati dai terzi mezzi di fissaggio 77 ed il corpo di commutazione 2 medesimo al fine di evitare lo spostamento dei terzi mezzi di fissaggio 77 stessi.
Convenientemente i terzi mezzi di fissaggio 77 possono essere ad esempio un perno ad uncino che si aggancia ai primi mezzi di fissaggio 78.
Preferibilmente, i terzi mezzi di fissaggio 77 e i primi mezzi di fissaggio 78 possono essere realizzati in modo da permettere il fissaggio del o dei dispositivi elettromeccanici D1 al supporto di aggancio 402 sulla superficie rivolta verso una parete di delimitazione W, mentre i secondi mezzi di fissaggio 177 e i quarti mezzi di fissaggio 175 sono realizzati in modo da permettere il fissaggio del o dei dispositivi elettronici D2 al supporto di aggancio 402 sulla superficie opposta al o ai dispositivi elettromeccanici D1. Questo aspetto può essere rilevante in quanto il o i dispositivi elettromeccanici D1 possono avere una dimensione longitudinale tale da non permettere la realizzazione dei mezzi stessi di fissaggio sul supporto di aggancio 402.
Pertanto il o i dispositivi elettromeccanici D1 possono essere accoppiati al supporto di aggancio 402 in modo che un piano L1 (vedasi figure 15 e 16) sia in battuta alla superficie del supporto di aggancio 402 rivolta verso la parete di delimitazione W.
Convenientemente, i primi e/o i secondi e/o i terzi e/o i quarti mezzi di fissaggio 77, 78, 175 e 177 possono permettere anche l'accoppiamento di altri dispositivi (quali prese elettriche, moduli connettori, etc.., non illustrate) nel verso di montaggio del o dei dispositivi elettronici D2, rendendo quindi il sistema di montaggio altamente flessibile.
Come si può osservare in figura 10, il dispositivo elettromeccanico D1 può includere almeno parzialmente un modulo alimentatore di tensione 30 predisposto per essere collegato ad una linea esterna di potenza elettrica SL tramite terminali di potenza elettrica 41a.
La linea esterna di potenza elettrica SL è ad esempio una linea ad alta tensione (e.g. 240 V in c.a., 50 o 60 Hz).
Il modulo alimentatore di tensione 30 potrà quindi fornire almeno una uscita di tensione continua VCC predisposta per alimentare l'apparecchio elettrico di controllo 1.
Il modulo alimentatore di tensione 30 può essere connesso alla scheda circuitale di commutazione 21 tramite appositi terminali conduttivi 95 passanti per rispettivi fori 96 compresi nel corpo di commutazione 2.
Inoltre, i terminali conduttivi 41 possono essere disposti su due piani paralleli Y1, Y2 e il modulo alimentatore di tensione 30 essere contenuto in una regione del dispositivo elettromeccanico D1 compresa tra i piani paralleli Y1, Y2 per ridurre al minimo lo spazio occupato, e può contenere una prima scheda circuitale di alimentazione 31a includente i terminali di potenza elettrica 41a e una seconda scheda circuitale di alimentazione 31b disposta parallelamente alla prima scheda circuitale di alimentazione 31a.
In aggiunta, la scheda circuitale di commutazione 21 può essere connessa alla seconda scheda circuitale di alimentazione 31b tramite gli appositi terminali conduttivi 95 o tramite i terminali di uscita del trasformatore TR medesimi.
Convenientemente il modulo alimentatore di tensione 30 può comprendere un trasformatore TR disposto sulla seconda scheda circuitale di alimentazione 31b.
In particolare la prima scheda circuitale di alimentazione 31a può contenere un circuito di filtraggio (non illustrato) della linea esterna di potenza elettrica SL, includente almeno un induttore e almeno un condensatore e la seconda scheda circuitale di alimentazione 31b può contenere un circuito elettronico di controllo del trasformatore TR (non illustrato), in modo da garantire una uscita controllata dal medesimo trasformatore TR o viceversa.
In particolare la prima scheda circuitale di alimentazione 31a e la seconda scheda circuitale di alimentazione 31b possono essere assemblate tra loro tramite due conduttori lineari 94 che connettono l'uscita del circuito di filtraggio della prima scheda circuitale di alimentazione 31a con l'entrata del circuito elettronico di controllo della alimentazione e di comando del trasformatore TR sulla seconda scheda circuitale di alimentazione 31b e almeno un conduttore lineare 94 o almeno una resistenza RE del circuito di monitoraggio della tensione 102 e/o del circuito di monitoraggio della corrente 103, che possono poi connettersi direttamente alla scheda circuitale di commutazione 21 attraverso i fori passanti 96.
Gli appositi terminali conduttivi 41 possono essere quindi dei terminali conduttivi di tipo meccanico (come illustrato nelle figure).
In un ulteriore aspetto, la scheda circuitale di controllo 11 può comprendere una prima unità di controllo 101 e la scheda circuitale di commutazione 21 può comprendere una seconda unità di controllo 100.
La prima unità di controllo 101 e/o la seconda unità di controllo 100 può essere predisposta per comandare il modulo di commutazione 10 alla luce di un comando impartito dall'utente.
Il mezzo di interfacciamento 151, 152 può essere un mezzo di visualizzazione o almeno un tasto tattile, includente un pannello tattile 25'', assemblato tramite una saldatura oppure tramite un sistema di fissaggio meccanico alla scheda circuitale di controllo 11, in modo che almeno un terminale conduttivo elettrico del modulo di interfacciamento 151, 152, sia direttamente collegato almeno a una area conduttrice 140.
In particolare, se il modulo di interfacciamento 151 o 152 è un tasto, questo può comandare direttamente il circuito di commutazione 80 associato a detto tasto oppure può comandare detto modulo di commutazione tramite la prima unità di controllo 101 e/o la seconda unità di controllo 100.
Invece, il suddetto pannello tattile 25'' può essere predisposto per creare uno strato di materiale dielettrico destinato al funzionamento dell'almeno un'area conduttrice 140 e fissato alla scheda circuitale di controllo 11 tramite uno strato di materiale adesivo.
Il dispositivo elettromeccanico D1 può inoltre comprendere una calotta di chiusura 7 di materiale isolante atto a chiudere la parte posteriore del corpo di commutazione 2.
Vantaggiosamente il dispositivo elettrico D2 può essere agganciato al supporto di aggancio 402 inserendolo anche parallelamente al supporto di aggancio 402 stesso e bloccato con i quarti mezzi di fissaggio 175, formati ad esempio da ganci a uncino.
La centratura del dispositivo elettrico D2 può essere fatta ad esempio su un asse di traslazione laterale tramite l'utilizzo di almeno un perno 176 accoppiato a una rispettiva cavità 178 (vedi figura 4), la cui tolleranza di centratura corrisponde alla distanza tra il perno 176 e la cavità 178 stessa.
Vantaggiosamente la scheda circuitale di controllo 11 può essere contenuta in una apposita cavità 25c realizzata nel pannello frontale 25.
La centratura del dispositivo elettrico D2 può essere fatta ad esempio su un asse di traslazione longitudinale tramite la realizzazione di due piani inclinati verso l'esterno del supporto di aggancio 402 e inclusi nei secondi mezzi di fissaggio meccanico 177, realizzati con inclinazioni opposte e altri due piani inclinati, inclusi nel pannello frontale 25, realizzati in modo tale che possano scorrere sui piani dei secondi mezzi di fissaggio 177.
Pertanto il dispositivo elettrico D2 si posiziona nel punto di minor sforzo meccanico centrandosi rispetto al supporto di aggancio 402 medesimo.
Analogamente l'estrazione del dispositivo elettrico D2 dal supporto di aggancio 402, può essere ottenuta spingendo il dispositivo elettrico D2 longitudinalmente, ossia verso l'alto o verso il basso, fino alla separazione dei quarti mezzi di fissaggio 175 dai secondi mezzi di fissaggio 177 e quindi inclinando il dispositivo elettrico D2 stesso in modo da allontanarlo dal supporto di aggancio 402.
Per agevolare questa operazione e per non provocare danni o rotture dei mezzi di connessione F1 e/o F2, la o le aperture F1' possono essere realizzate in varie forme geometriche, ad esempio possono essere ovalizzate oppure allungate oppure ancora coniche, in modo tale da evitare il contatto fisico, durante l'inserimento o la rimozione, tra il supporto di aggancio 402 e i dei mezzi di connessione F1 e/o F2.
In particolare, è il primo mezzo di connessione elettrica F1 che può essere esposto dalla prima apertura F1' ed è il secondo mezzo di connessione elettrica F2 che può infilarsi nella prima apertura F1', o viceversa.
Convenientemente possono essere presenti più mezzi di connessione F1, e corrispettive aperture F1', collegati a medesimi segnali elettrici e disposti in modo tale da poter ruotare il dispositivo elettromeccanico D1 stesso sia verso l'alto che verso il basso, semplificando l'installazione medesima.
A titolo di esempio, i mezzi connessione posizionati verso l'esterno possono essere connessi al riferimento di massa, i due mezzi di connessione a loro adiacenti possono essere connessi alla alimentazione continua (ad esempio 5V), e il mezzo di connessione centrale ad un segnale di comunicazione dati.
Come si vede, ad esempio nelle figure 7 e 10, possono essere presenti cinque mezzi di connessione F1 e cinque corrispettive aperture F1', realizzati in modo simmetrico rispetto al primo mezzo di connessione F1 centrale.
Grazie a questi mezzi di connessione multipli e simmetrici, l'orientamento del montaggio del dispositivo elettrico D2 è indipendente dall'orientamento del montaggio del dispositivo elettromeccanico D1 sul supporto di aggancio 402, pertanto il dispositivo elettromeccanico D1 e il dispositivo elettrico D2 possono essere orientati sia verso l'alto che verso il basso ruotandoli di 180 gradi.
In un ulteriore aspetto, preferibilmente, la scheda circuitale di commutazione 21 può includere uno o più condensatori 107 predisposti per garantire il funzionamento del dispositivo elettromeccanico D1 anche in assenza di alimentazione sulla linea esterna di potenza elettrica SL, per un periodo di tempo calcolabile in base alla carica dei condensatori stessi.
Come si può osservare nelle figure 7 e 10, l'almeno un commutatore controllato 13 può includere terminali conduttivi 41 uscenti da un primo lato del commutatore controllato 13 e terminali di comando 110 uscenti da un secondo lato del commutatore controllato 13 opposto al primo lato. In particolare, i terminali di comando 110 sono connessi alla scheda circuitale di commutazione 21 e i terminali conduttivi 41 sono connessi all'impianto elettrico esterno IE.
Analizzando in dettaglio le caratteristiche dell'area conduttrice 140, quest'ultima può essere predisposta per generare un campo magnetico o un campo elettrico verso l'esterno dell'apparecchio elettrico di controllo 1 o può presentare una predeterminata capacità. In tal caso, l'intensità del campo magnetico o del campo elettrico o la capacità di detta area conduttrice 140 varia quando un comando viene impartito da utente tramite un tocco in corrispondenza di detta area conduttrice 140, o tramite il raggiungimento da parte dell'utente di una distanza inferiore a una predeterminata soglia dall'almeno un'area conduttrice 140. Le variazioni di intensità del campo magnetico o del campo elettrico o della capacità di detta area conduttrice 140 sono analizzate dalla prima unità di controllo 101 e/o dalla seconda unità di controllo 100 o da un apposito circuito di misura 127 per rilevare un comando impartito.
In altre parole, l'area conduttrice 140 può svolgere una funzione di sensore tattile o sensore di prossimità.
L'area conduttrice 140 può essere disposta su una superficie esterna o uno strato interno della scheda circuitale di controllo 11.
In una forma di realizzazione, non illustrata, l'area conduttrice 140 può essere utilizzata come area di connessione per un modulo di interfacciamento 151, 152 atto a permettere ad un utente di impartire un comando all'apparecchio elettrico di controllo 1.
Il modulo di interfacciamento 151, 152 può essere convenientemente assemblato tramite una saldatura oppure tramite un sistema di fissaggio meccanico, ad esempio tramite un connettore, alla scheda circuitale di controllo 11, in modo che l'almeno un terminale conduttivo elettrico di detto modulo di interfacciamento 151, 152, sia direttamente collegato almeno a una area conduttrice 140.
Preferibilmente, ma non necessariamente, l'area conduttrice 140 presenta una forma ad areola o a cornice quadrilatera e, nel caso di una pluralità di aree conduttrici 140, quest'ultime sono disposte parallele tra loro con una distanza d. Tale distanza d è prevista per evitare eventuali interferenze tra loro.
Osservando ora la figura 12, in tale figura è parzialmente illustrato un esempio realizzativo di un modulo di commutazione 10, per l'implementazione di un circuito di commutazione.
In una possibile configurazione il modulo di commutazione 10 può comprendere un primo contatto fisso 158 e un secondo contatto fisso 158', un primo contatto a posizione variabile M1, un secondo contatto a posizione variabile M2, un terzo contatto a posizione variabile M3, un quarto contatto a posizione variabile M4, un primo circuito di comando 138 ed un secondo circuito di comando 138'.
Il primo circuito di comando 138 può essere predisposto per comandare il primo contatto a posizione variabile M1 e il terzo contatto a posizione variabile M3.
Il secondo circuito di comando 138' può essere invece predisposto per comandare il secondo contatto a posizione variabile M2 ed il quarto contatto a posizione variabile M4.
Il dispositivo elettromeccanico integrato 1 comprende ulteriormente una pluralità di terminali conduttivi di segnale T1, T2, T3, T4.
La pluralità di terminali conduttivi di segnale T1, T2, T3, T4 comprendono un primo terminale conduttivo di segnale T1 connesso al primo contatto a posizione variabile M1, un secondo terminale conduttivo di segnale T2 connesso al secondo contatto a posizione variabile M2, un terzo terminale conduttivo di segnale T3 connesso al terzo contatto a posizione variabile M3 ed un quarto terminale conduttivo di segnale T4 connesso al quarto contatto a posizione variabile M4.
Al primo circuito di comando 138 e al secondo circuito di comando 138' può essere connesso almeno un secondo terminale conduttivo di comando 110.
Il primo terminale conduttivo di segnale T1, in una prima predeterminata condizione, è connesso elettricamente al secondo contatto fisso 158' e in una seconda predeterminata condizione è connesso al primo contatto fisso 158 tramite detto primo contatto a posizione variabile M1. Il primo circuito di comando 138 controlla il passaggio dalla prima condizione alla seconda condizione, e viceversa.
Il terzo terminale conduttivo di segnale T3 in una prima predeterminata condizione è connesso elettricamente al primo contatto fisso 158 e in una seconda predeterminata condizione è connesso al secondo contatto fisso 158' tramite detto terzo contatto a posizione variabile M3. Il primo circuito di comando 138 controlla il passaggio dalla prima condizione alla seconda condizione, e viceversa.
Il secondo terminale conduttivo di segnale T2 ed il secondo contatto fisso 158', in una predeterminata condizione di conduzione, sono connessi elettricamente tra loro tramite detto secondo contatto a posizione variabile M2 e, in una predeterminata condizione di isolamento, non sono connessi elettricamente tra loro. Il secondo circuito di comando 138' controlla il passaggio dalla condizione di conduzione alla condizione di isolamento, e viceversa.
Il quarto terminale conduttivo di segnale T4 ed il primo contatto fisso 158, in una predeterminata condizione di conduzione, sono connessi elettricamente tra loro tramite detto quarto contatto a posizione variabile M4 e, in una predeterminata condizione di isolamento, non sono connessi elettricamente tra loro. Il secondo circuito di comando 138' controlla il passaggio dalla condizione di conduzione alla condizione di isolamento, e viceversa.
Il primo contatto a posizione variabile M1, il secondo contatto a posizione variabile M2, il terzo contatto a posizione variabile M3, il quarto contatto a posizione variabile M4, il primo contatto fisso 158 e il secondo contatto fisso 158' sono realizzati in modo che, in qualsiasi configurazione di posizionamento del primo contatto a posizione variabile M1, del secondo contatto a posizione variabile M2, del terzo contatto a posizione variabile M3 e del quarto contatto a posizione variabile M4, il primo contatto fisso 158 e il secondo contatto fisso 158' sono sempre in una condizione di isolamento elettrico tra loro.
Pertanto in queste e in altre forme di configurazione, il modulo di commutazione 10 può comprendere un numero di contatti a posizione variabile, un numero di contatti fissi, un numero di contatti a posizione variabile e un numero di terminali conduttivi di segnale, variabili in funzione della configurazione a interruttore, oppure deviatore, oppure ancora a invertitore da realizzare.
In una forma di realizzazione in cui il commutatore controllato 13 è direttamente connesso all'impianto elettrico esterno IE, i terminali conduttivi 41 possono essere i medesimi terminali conduttivi di segnale T1, T2, T3 E T4 (vedi figura 12), di detto commutatore controllato 13.
Ad esempio, il commutatore controllato 13 può essere ad esempio almeno un relè, o più relè disposti secondo un asse di simmetria e in alternativa ai relè, possono ad esempio essere eventualmente utilizzati dispositivi commutatori di tipo statico, ad esempio a semiconduttore oppure una o più componenti del modulo di commutazione 10, come ad esempio i contatti fissi oppure i contatti mobili, possono essere di tipo statico, ad esempio a semiconduttore.
Inoltre, la scheda circuitale di controllo 11 può includere almeno un foro passante predisposto per consentire il passaggio della luce emessa da almeno un dispositivo luminoso installato sulla scheda circuitale di controllo 11. In questo modo un utente è in grado di localizzare facilmente i punti nei quali immettere i comandi anche in condizioni di scarsa illuminazione ambientale. La superficie interna del o dei fori passanti, può essere metallizzata, per consentire una migliore riflessione della luce, generando di conseguenza all'esterno dell'apparecchio elettrico di controllo 1, una sensazione visiva ben definita di detta forma del foro.
La scheda circuitale di controllo 11 e la scheda circuitale commutazione 21, possono essere piastre a circuiti stampati aventi una forma sostanzialmente rettangolare.
In un ulteriore aspetto, il o ciascun circuito di commutazione 80 del modulo 10 può essere attivato/disattivato, ovvero connesso/disconnesso in modo manuale, oppure in modo automatico.
Il modulo alimentatore di tensione 30 può ricevere una tensione alternata di ingresso Vsl, da cui in modo per sé noto ricava una o più tensioni continue di alimentazione per altri dispositivi e componenti dell'apparecchio 1, distribuite tramite detti terminali conduttivi 95.
In particolare il dispositivo elettromeccanico D1 può svolgere almeno una funzione di pulsante oppure di interruttore relativamente all'impianto elettrico esterno IE, tramite un comando impartito da un utente.
La prima unità di controllo 101 e/o la seconda unità di controllo 100 può/possono inoltre avviare una funzione di attivazione dell'apparecchio elettrico di controllo 1 quando viene rilevato un comando impartito ad un utente tramite una area conduttrice di attivazione 142, associata ad un modulo di attivazione. In questo modo, è possibile mandare in modalità riposo l'apparecchio elettrico di controllo 1 negli intervalli di tempo in cui l'utente non immette comandi, così da ridurre il consumo dell'apparecchio elettrico di controllo 1.
Inoltre, l'apparecchio elettrico di controllo 1 può comprendere un sensore di temperatura predisposto per il rilevamento della temperatura ambientale e/o comprendente un sensore di umidità predisposto per il rilevamento della umidità ambientale.
Detti sensori di temperatura e umidità possono essere disposti sulla superficie o faccia della scheda circuitale di controllo 11, oppure possono essere contenuti all'interno dei moduli di interfacciamento 151, 152.
La scheda circuitale di controllo 11 può realizzare un pannello di controllo, ad esempio di tipo tattile, direttamente con il pannello frontale 25 oppure tramite il modulo di interfacciamento 151, 152 con il corrispettivo pannello tattile 25''.
In particolare il modulo di interfacciamento 151, 152 può essere accoppiato anche al pannello frontale 25, realizzando così strutture miste.
Il pannello frontale 25 e/o il pannello tattile 25'' possono ad esempio essere costruiti in vetro o metacrilato o di materiale non conduttivo elettricamente e il materiale dello strato intermedio può essere ad esempio biadesivo.
In tale strato intermedio possono essere convenientemente realizzate aperture per consentire il passaggio della luce emessa da dispositivi luminosi (quali led, non illustrati).
In questo modo, l'apparecchio elettrico di controllo di controllo 1 conoscendo la temperatura e l'umidità ambientale può autonomamente controllare eventuali dispositivi elettrici connessi all'apparecchio elettrico di controllo 1, tra cui condizionatori.
Per ciascun circuito di commutazione 80 del modulo 10 il modulo elettronico di controllo 20 può comprendere un rispettivo "tasto" di azionamento, ad esempio di tipo tattile, azionabile tramite il modulo di interfacciamento 151, 152 oppure i suddetti "tasti" possono essere in alternativa di qualsiasi altro tipo noto, ad esempio di tipo meccanico, oppure surrogati da un sensore remoto, etc...
Convenientemente, il modulo di controllo 20 comprende inoltre un tasto di azionamento generale dell'apparecchio elettrico di controllo 1 nel suo complesso, indipendente dai tasti di attivazione/disattivazione dei singoli circuiti di commutazione.
Preferibilmente, ma non necessariamente, l'apparecchio elettrico di controllo 1 può prevedere un circuito di monitoraggio della tensione 102 predisposto per rilevare il passaggio della tensione Vsl della linea esterna di potenza elettrica SL nel punto di attraversamento dello zero, il quale generi un segnale di monitoraggio presenza della tensione Vr verso la prima unità di controllo 101 e/o la seconda unità di controllo 100, oppure, in alternativa al circuito di monitoraggio della tensione 102, può includere un circuito di monitoraggio della corrente 103 predisposto per rilevare il passaggio della corrente Isl della linea esterna di potenza elettrica SL nel punto di attraversamento dello zero il quale generi un segnale di monitoraggio presenza della corrente Ir verso la prima unità di controllo 101 e/o la seconda unità di controllo 100 (vedi figure 13 e 14).
Grazie a tali segnali, se la prima unità di controllo 101 e/o la seconda unità di controllo 100 riscontra l'assenza di segnalazioni dal segnale di monitoraggio presenza della tensione Vr, o dal segnale di monitoraggio presenza della corrente Ir, per un periodo di tempo maggiore di un predeterminato intervallo di tempo, detta prima unità di controllo 101 e/o detta seconda unità di controllo 100 porta ciascun commutatore controllato 13 in un rispettivo predeterminato stato di commutazione di sicurezza, memorizzato in una memoria. Grazie a questa funzione, l'apparecchio elettrico di controllo 1 può portare un impianto domotico in una condizione di sicurezza nel caso in cui vi sia una caduta di alimentazione temporanea o costante.
Convenientemente l'apparecchio elettrico di controllo 1 può includere più dispositivi elettromeccanici D1 senza il modulo alimentatore di tensione 30 e può includere più dispositivi elettromeccanici D1 includente il modulo alimentatore di tensione 30.
In tal caso alimentazione al dispositivo elettrico D2 può essere fornita dai vari dispositivi elettromeccanici D1 includente il modulo alimentatore di tensione 30.
Questa soluzione permette inoltre di incrementare la fornitura di corrente al dispositivo elettrico D2 in quanto detta corrente può essere fornita da più alimentatori.
La possibilità di avere più moduli alimentatori di tensione 30 nell'apparecchio elettrico di controllo 1 è garantita dalla presenza di un diodo 106 contenuto ad esempio sulla scheda circuitale di commutazione 21.
In particolare la prima unità di controllo 101, tramite un predeterminato comando verso la seconda unità di controllo 100, può ricevere le informazioni e/o segnali ricevuti dal circuito di monitoraggio della tensione 102 oppure dal circuito di monitoraggio della corrente 103, per comandare e/o inviare i medesimi segnali ad altri dispositivi elettromeccanici D1 e/o altri dispositivi elettrici D2.
Inoltre, se la prima unità di controllo 101 e/o la seconda unità di controllo 100, dopo aver riscontrato l'assenza di segnalazioni dal segnale di monitoraggio presenza della tensione Vr, o dal segnale di monitoraggio presenza della corrente Ir, per un periodo di tempo maggiore di un predeterminato intervallo di tempo, rileva nuovamente la presenza di segnalazioni dal segnale di monitoraggio presenza della tensione Vr, o dal segnale di monitoraggio presenza della corrente Ir, può portare ciascun commutatore controllato 13 in un rispettivo predeterminato stato di commutazione di ripristino, memorizzato in una memoria.
In questo modo, l'apparecchio elettrico di controllo 1 può garantire che al ritorno dell'alimentazione, l'impianto domotico sia riportato ad una predeterminata configurazione e non vi siano attivazioni non previste dei vari dispositivi facenti parte dell'impianto domotico.
Convenientemente il circuito di commutazione 80 può includere, tra altri componenti meccanici, almeno una bobina.
Sempre a titolo di esempio, il passaggio dalla condizione di conduzione alla condizione di isolamento può avvenire tramite attrazione o respingimento dei rispettivi di un contatto a posizione variabile da parte di una bobina che può essere alimentata con un potenziale di riferimento e può essere comandata tramite i terminali di comando 110 (vedi figura 12).
Inoltre il corpo di commutazione 2 (vedi figure 17, 18 e 19) può includere almeno una bobina toroidale o un solenoide avvolto su un supporto toroidale o ancora un toroide BT, per la cui cavità centrale passa il primo contatto fisso 158 e/o il secondo contatto fisso 158'.
Il toroide BT è predisposto per rilevare e/o misurare la corrente alternata passante per il primo contatto fisso 158 e/o il secondo contatto fisso 158', tramite un apposito circuito di misura 119 (non illustrato), che analizzi la corrente indotta in uscita da terminali induttivi TI del toroide BT, oppure essendo predisposto per generare una alimentazione esterna, tramite un apposito circuito di conversione 117 (non illustrato) che generi una uscita in corrente o in tensione, basata sulla corrente indotta in uscita dai terminali induttivi TI del toroide BT in eccesso, rispetto al proprio consumo.
Il circuito di conversione 117 e/o il circuito di misura 119 possono essere disposti sulla scheda circuitale di commutazione 21 e/o all'interno del modulo alimentatore di tensione 30, pertanto i terminali induttivi TI (vedi figure 17, 18 e 19) del toroide BT possono quindi essere diretti attraverso il corpo di commutazione 2 oppure verso il supporto interno 300.
In particolare il circuito di conversione 117 e il circuito di misura 119 possono utilizzare come arte già nota le leggi del magnetismo, e quindi la misura del campo di forza magnetico, del campo di induzione magnetica, la forza elettromotrice indotta sulla bobina toroidale, la lunghezza del solenoide, il numero di spire, etc.., per determinare la corrente passante per il primo contatto fisso 158 e/o il secondo contatto fisso 158', analizzando e/o utilizzando la corrente indotta in uscita ai terminali induttivi TI dal toroide BT.
Convenientemente per ridurre l'altezza del dispositivo elettromeccanico D1 la o le bobine del o dei circuiti di comando 138 e/o 138' e/o l'almeno il toroide BT possono avere una forma non circolare, ad esempio ellittica oppure sostanzialmente rettangolare.
L'apparecchio elettrico di controllo 1, può inoltre contenere un circuito che realizzi una vibrazione 112 o una sensazione tattile 114, generata in funzione della forza applicata dall'utente nell'impartire un comando.
Ancora ulteriormente, l'apparecchio elettrico di controllo 1 può comprendere un sensore di controllo del livello di luce predisposto per il rilevamento della luce ambientale. Detto sensore di controllo del livello di luce consente di regolare, tramite detta prima unità di controllo 101 e/o detta seconda unità di controllo 100 sia i dispositivi luminosi contenuti all'interno del modulo di controllo 20, sia i commutatori controllati 13, in modo da regolare ad esempio le luci all'interno di una abitazione.
L'apparecchio elettrico di controllo 1 può ulteriormente includere un modulo di comunicazione 104, predisposto per trasmettere o ricevere segnali a radio frequenza tramite una antenna A.
In particolare, la prima unità di controllo 101 e/o la seconda unità di controllo 100 può essere predisposta per comandare detto modulo di commutazione 10 e/o detto modulo elettronico di controllo 20, tramite un comando ricevuto dal circuito di comunicazione 104.
In alternativa il modulo di comunicazione 104 può essere utilizzato per ritrasmettere i segnali a radio frequenza ricevuti da detto modulo di comunicazione 104.
Evidentemente, detta prima unità di controllo 101 e/o detta seconda unità di controllo 100 può comandare il modulo di comunicazione 104 per inviare o ricevere segnali radio a/da almeno un dispositivo elettronico 143 connesso all'impianto elettrico esterno o remoto rispetto all'impianto elettrico esterno. In questo caso, ad esempio, l'apparecchio elettrico di controllo 1, tramite l'invio di un comando al modulo di comunicazione 104, contenente una informazione inviata tramite un opportuno protocollo, oltre a poter comandare un secondo dispositivo elettrico connesso all'impianto elettrico esterno IE, può svolgere una funzione di regolatore di un generico parametro variabile controllato da un dispositivo elettronico remoto 143, il quale interpreti l'informazione ricevuta ad esempio per impostare un valore del parametro variabile in percentuale al valore ricevuto tramite il suddetto comando. Ad esempio, se il dispositivo elettronico 143 è un dispositivo di illuminazione, la prima unità di controllo 101 e/o la seconda unità di controllo 100 può, inviando tramite il modulo di comunicazione 104 dei segnali al dispositivo elettronico 143, regolare l'intensità dell'illuminazione del dispositivo di illuminazione.
Esemplificativamente, l'antenna A può essere realizzata tramite componenti elettronici oppure componenti ceramici oppure può essere realizzata tramite almeno una area conduttrice 160 avente una predeterminata forma, disposta su una qualsiasi superficie o faccia della scheda circuitale di controllo 11 o della scheda circuitale di commutazione 21 oppure può essere contenuta in almeno un modulo di interfacciamento 151, 152.
Ulteriormente, i segnali da trasmettere tramite il modulo di comunicazione 104 possono utilizzare come sincronismo di partenza il segnale di monitoraggio presenza della tensione Vr, o il segnale di monitoraggio presenza della corrente Ir, e eventualmente possono attendere un tempo Tr per sincronizzare l'inizio della trasmissione con un qualsiasi valore del segnale di monitoraggio presenza della tensione Vr o del segnale di monitoraggio presenza della corrente Ir.
Esemplificativamente, la prima unità di controllo 101 e/o la seconda unità di controllo 100 può disattivare le funzioni dell'apparecchio elettrico di controllo 1, in seguito alla ricezione di un predeterminato segnale di disattivazione ricevuto tramite il modulo di comunicazione per un periodo di tempo Tv, oppure fino alla ricezione di rispettivo segnale di riattivazione.
Il corpo di commutazione 2 del dispositivo elettromeccanico D1 può includere una parte di contenimento 3 a guisa di vaschetta, definente una seconda struttura di contenimento 4, destinata a contenere il modulo di commutazione 10.
Il corpo di commutazione 2 può includere quinti mezzi di fissaggio 76 inclusi nella prima struttura di contenimento 6 destinati a bloccare il primo coperchio 32, tramite mezzi di fissaggio 75, ad esempio delle alette, inclusi in detto primo coperchio 32.
Convenientemente il corpo di commutazione 2 può presentare almeno un foro passante 96, in cui una prima estremità del foro passante 96 è esterno alla seconda struttura di contenimento 4 e una seconda estremità del foro passante 96 è interno alla prima struttura di contenimento 6. Il foro passante 96 è destinato a contenere i terminali conduttivi 95 di connessione del modulo alimentatore di tensione 30 alla scheda circuitale di commutazione 21.
Inoltre la prima struttura di contenimento 6 può includere un perno 59 (vedi figure 7 e 15), destinato a fissare la scheda circuitale di commutazione 21 in una sola predeterminata posizione.
Il corpo di commutazione 2 non funge solo da contenitore statico, ma è anche un contenitore funzionale nel quale, sono realizzati i piani di riferimento per l'ottimale posizionamento delle schede circuitali e per l'isolamento elettrico dei vari componenti.
La calotta di chiusura 7 del dispositivo elettromeccanico D1 può includere mezzi di aggancio 79, ad esempio dei ganci ad uncino, che bloccano la calotta chiusura 7 medesima al corpo di commutazione 2 tramite dei corrispettivi mezzi di fissaggio o cavità 89 inclusi sulla parte esterna di detto corpo di commutazione 2.
Convenientemente la calotta di chiusura 7 può includere delle protuberanze 82a destinate ad isolare i conduttori dell'impianto elettrico esterno IE e i conduttori della linea esterna di potenza elettrica SL, garantendo le locali normative di sicurezza.
La calotta di chiusura 7 del dispositivo elettromeccanico D1 può includere delle pareti divisorie 86, che realizzino delle cavità interne 88, destinate a contenere e a separare i vari terminali conduttivi 41, 41a, 41b.
Inoltre, il modulo alimentatore di tensione 30 può comprendere un ulteriore terminale di terra 41b, quale un morsetto a vite, per realizzare la connessione a terra. La relativa vite di serraggio è azionabile a mezzo di un cacciavite o simile, attraverso una corrispondente apertura passante 42b (non illustrata) realizzata nella calotta di chiusura 7 e il conduttore per la connessione a terra è introdotto attraverso una corrispondente apertura passante 40b realizzata nella calotta di chiusura 7 (non illustrata).
Vantaggiosamente le viti di serraggio dei terminali di potenza elettrica 41a sono azionabili a mezzo di un cacciavite o simile, attraverso le corrispondenti aperture passanti 42a realizzate nella calotta di chiusura 7 e i conduttori della linea esterna di potenza elettrica SL sono introdotti attraverso le corrispondenti aperture passanti 40a realizzate nella calotta di chiusura 7 (vedi figura 8).
Analogamente le viti di serraggio dei terminali conduttivi 41 sono azionabili a mezzo di un cacciavite o simile, attraverso le corrispondenti aperture passanti 42 realizzate nella calotta di chiusura 7 e i conduttori dell'impianto elettrico esterno IE sono introdotti attraverso le corrispondenti aperture passanti 40 realizzate nella calotta di chiusura 7 (vedi figura 5).
Se il dispositivo elettromeccanico D1 include il modulo alimentatore di tensione 30 la calotta di chiusura 7 può essere conformata in modo tale da contenere anche tale modulo alimentatore, ad esempio può includere una ulteriore cavità disposta sostanzialmente tra le protuberanze 82a (vedi figure 6, 7, 9 e 10).
Tale corpo di commutazione 2 può essere realizzato con un materiale elettricamente isolante, ad esempio una materia plastica stampata. Convenientemente, il o i circuiti di commutazione 80, disposti su un supporto interno 300 (non illustrato) destinato a chiudere la seconda struttura di contenimento 4 del corpo di commutazione 2 e la seconda scheda circuitale 21 sono preassemblati fra loro, in modo tale da formare un gruppo monolitico, e connessi al corpo di commutazione 2 per effetto del fissaggio di detta seconda scheda circuitale 21 a detto corpo di commutazione 2 tramite la saldatura dei terminali di comando 110 attraverso i corrispondenti passaggi 110' in essa predisposti (vedi figura 15).
Il supporto di aggancio 402 può essere fissato a detta sede S o S1 mediante almeno un organo di fissaggio 8, quale una vite o simile, impegnato dal lato esterno di detto supporto di aggancio 402 attraverso un corrispondente passaggio 452 (vedi figure 1 e 3) oppure direttamente ad una parete tramite ad esempio delle viti a tassello.
Il dispositivo elettromeccanico D1 può essere contenuto a incasso in una sede S predisposta in una parete di delimitazione W di un ambiente oppure a una scatola di contenimento S1. In tale sede S o S1 si estende l'impianto elettrico esterno IE.
Ulteriormente, l'apparecchio elettrico di controllo 1, può includere un distanziatore 502 interposto tra la parete di delimitazione W e il supporto di aggancio 402 e bloccato in fase di montaggio del supporto di aggancio 402 stesso con le corrispettive viti o organi di fissaggio 8.
La centratura di tale distanziatore 502 con il supporto di aggancio 402 può essere ottenuta tramite l'utilizzo di alcuni coni 180, posti ad esempio agli estremi del distanziatore 502 stesso e dei corrispettivi fori conici 179 inclusi nel supporto di aggancio 402 (vedi figure 1 e 2).
Tale distanziatore 502 può essere conformato ad esempio in modo tale da avere una forma quadrilatera o rettangolare includente una cavità 504 destinata a far passare il o i dispositivi elettromeccanici D1 presenti ed eventualmente può sovrastare il profilo della scatola S1 fuoriuscente dalla parete di delimitazione W.
Pertanto il profilo esterno del distanziatore 502 può compensare eventuali anomalie di montaggio anche della scatola S1, migliorando l'aspetto estetico dell'apparecchio elettrico di controllo 1.
Esemplificativamente, sulla parte esterna dell'apparecchio elettrico di controllo 1, può essere installata una placca di copertura 25' di tipo per sé noto, come ulteriore elemento di decoro e/o come copertura delle viti di fissaggio 8.
Vantaggiosamente, l'apparecchio elettrico di controllo 1, essendo composto da due dispositivi separati permette di avere, ad esempio, un dispositivo elettrico D2 avente un grado di isolamento all'acqua o polvere, maggiore rispetto al primo dispositivo elettromeccanico D1; questo garantisce il rispetto delle normative, in fatto di sicurezza, in ambienti umidi, quali cucine a bagni.
La presente invenzione riguarda inoltre un dispositivo elettromeccanico D1 che include un corpo di commutazione 2 al cui interno è alloggiato almeno un modulo di commutazione 10. Il modulo di commutazione 10 comprende una pluralità di terminali conduttivi 41 che consente il collegamento del modulo di commutazione 10 a un impianto elettrico esterno IE, ed un circuito di commutazione che include almeno un commutatore controllato 13 che consente una realizzazione selettiva di una configurazione a interruttore, oppure deviatore, oppure ancora a invertitore a suddetti terminali conduttivi 41 e un primo contatto fisso 158 e/o un secondo contatto fisso 158', e almeno un toroide BT avente una cavità centrale attraverso cui passa il primo contatto fisso 158 e/o il secondo contatto fisso 158'.
Il toroide BT essendo predisposto per rilevare e/o misurare la corrente alternata passante per il primo contatto fisso 158 e/o il secondo contatto fisso 158', tramite un apposito circuito di misura 119 (non illustrato), che analizzi la corrente indotta in uscita dai terminali induttivi TI del toroide BT, oppure essendo predisposto per generare una alimentazione esterna, tramite un apposito circuito di conversione 117 (non illustrato) che generi una uscita in corrente o in tensione, basata sulla corrente indotta in uscita dai terminali induttivi TI del toroide BT in eccesso, rispetto al proprio consumo.
In particolare il circuito di conversione 117 e il circuito di misura 119 possono utilizzare come arte già nota le leggi del magnetismo, e quindi la misura del campo di forza magnetico, del campo di induzione magnetica, la forza elettromotrice indotta sulla bobina toroidale, la lunghezza del solenoide, il numero di spire, etc.., per determinare la corrente passante per il primo contatto fisso 158 e/o il secondo contatto fisso 158', analizzando e/o utilizzando la corrente indotta in uscita ai terminali induttivi TI dal toroide BT.
Convenientemente per ridurre l'altezza del dispositivo elettromeccanico D1 la o le bobine del o dei circuiti di comando 138 e/o 138' e/o l'almeno il toroide BT possono avere una forma non circolare, ad esempio ellittica oppure sostanzialmente rettangolare.
Nella presente, dove applicabile, le caratteristiche delle forme di realizzazione descritte in precedenza per l'apparecchio di controllo, e qui non ripetute, sono inoltre applicabili per il dispositivo elettromeccanico D1 della presente invenzione.
Sono stati descritti diversi aspetti e forme di realizzazione di un apparecchio elettrico di controllo elettrico e di un dispositivo elettromeccanico secondo l'invenzione. Si intende che ciascuna forma di realizzazione può essere combinata con qualsiasi altra forma di realizzazione.
Naturalmente, fermo restando il principio del trovato, le forme di attuazione e i dettagli di realizzazione potranno essere ampiamente variati rispetto a quanto è stato descritto e illustrato a puro titolo di esempio non limitativo, senza per questo uscire dall'ambito dell'invenzione come definito nelle annesse rivendicazioni.

Claims (19)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Apparecchio elettrico di controllo (1), in particolare per sistemi domotici, comprendente: - un supporto di aggancio (402) includente primi mezzi di fissaggio (78) e secondi mezzi di fissaggio (177); - almeno un dispositivo elettromeccanico (D1) includente: ● un corpo di commutazione (2) al cui interno è alloggiato almeno un modulo di commutazione (10); detto modulo di commutazione (10) comprendendo una pluralità di terminali conduttivi (41) predisposti per consentire il collegamento di detto modulo di commutazione (10) a un impianto elettrico esterno (IE), ed un circuito di commutazione che include almeno un commutatore controllato (13) predisposto per consentire una realizzazione selettiva di una configurazione a interruttore, oppure deviatore, oppure ancora a invertitore a suddetti terminali conduttivi (41); e ● una scheda circuitale di commutazione (21) includente un circuito elettronico di comando dell'almeno un commutatore controllato (13) e un primo mezzo di connessione elettrica (F1); - un dispositivo elettrico (D2) includente: ● un pannello frontale (25); e ● un modulo elettronico di controllo (20) includente una scheda circuitale di controllo (11) che comprende almeno una area conduttrice (140) e un secondo mezzo di connessione elettrica (F2); detto corpo di commutazione (2) comprendendo terzi mezzi di fissaggio (77) predisposti per essere accoppiati in modo intercambiabile ai primi mezzi di fissaggio (78); detto pannello frontale (25) comprendendo quarti mezzi di fissaggio (175) predisposti per essere accoppiati in modo intercambiabile ai secondi mezzi di fissaggio (177) del supporto di aggancio (402); detto modulo elettronico di controllo (20) essendo predisposto per comandare il modulo di commutazione (10) in funzione di un comando impartito dall'utente tramite detta area conduttrice (140) o tramite un modulo di interfacciamento (151, 152) connesso a detta area conduttrice (140); la pluralità di terminali conduttivi (41) fuoriuscendo da un primo lato del corpo di commutazione (2) e la scheda circuitale di commutazione (21) essendo disposta su un secondo lato del corpo di commutazione (2), opposto a detto primo lato del corpo di commutazione (2); il modulo elettronico di controllo (20) essendo connesso in modo intercambiabile alla scheda circuitale di commutazione (21) tramite detto primo mezzo di connessione elettrica (F1) e il secondo mezzo di connessione elettrica (F2).
  2. 2. Apparecchio elettrico di controllo (1) secondo la rivendicazione 1, in cui l'almeno un dispositivo elettromeccanico (D1) svolge almeno una funzione di pulsante o di interruttore relativamente all'impianto elettrico esterno (IE), in funzione del rilevamento di un determinato comando impartito da un utente.
  3. 3. Apparecchio elettrico di controllo (1) secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui il primo mezzo di connessione elettrica (F1) e il secondo mezzo di connessione elettrica (F2) sono ciascuno un connettore ad incastro, oppure sono uno un connettore e l'altro una area conduttrice.
  4. 4. Apparecchio elettrico di controllo (1) secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui il corpo di commutazione (2) comprende una prima struttura di contenimento (6) in cui è disposta la scheda circuitale di commutazione (21); il dispositivo elettromeccanico (D1) comprendendo un primo coperchio (32) di materiale isolante predisposto chiudere detta prima struttura di contenimento (6) di detto corpo di commutazione (2).
  5. 5. Apparecchio elettrico di controllo (1) secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui la scheda circuitale di controllo (11) è racchiusa tra il pannello frontale (25) e un secondo coperchio o elemento sigillante (22); il primo coperchio (32) comprendendo almeno una prima apertura (F1') e il secondo coperchio o elemento sigillante (22) comprendendo almeno una seconda apertura (F2') per il passaggio del primo mezzo di connessione elettrica (F1) e/o per il passaggio del secondo mezzo di connessione elettrica (F2).
  6. 6. Apparecchio elettrico di controllo (1) secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui il dispositivo elettromeccanico (D1) include almeno parzialmente un modulo alimentatore di tensione (30) predisposto per essere collegato ad una linea esterna di potenza elettrica (SL) tramite terminali di potenza elettrica (41a); il modulo alimentatore di tensione (30) fornendo almeno una uscita di tensione continua (VCC) predisposta per alimentare detto apparecchio elettrico di controllo (1).
  7. 7. Apparecchio elettrico di controllo (1) secondo la rivendicazione 6, in cui il modulo alimentatore di tensione (30) è connesso alla scheda circuitale di commutazione (21) tramite appositi terminali conduttivi (95) passanti per rispettivi fori (96) compresi nel corpo di commutazione (2).
  8. 8. Apparecchio elettrico di controllo (1) secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui i terminali conduttivi (41) sono disposti su due piani paralleli (Y1, Y2) e il modulo alimentatore di tensione (30) è contenuto in una regione del dispositivo elettromeccanico (D1) compresa tra detti piani paralleli (Y1, Y2).
  9. 9. Apparecchio elettrico di controllo (1) secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui la scheda circuitale di controllo (11) comprende una prima unità di controllo (101) e la scheda circuitale di commutazione (21) comprende una seconda unità di controllo (100); detta prima unità di controllo (101) e/o detta seconda unità di controllo (100) essendo predisposta per comandare detto modulo di commutazione (10) tramite un comando impartito dall'utente.
  10. 10. Apparecchio elettrico di controllo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il corpo di commutazione (2) include una parte di contenimento (3) a guisa di vaschetta, definente una seconda struttura di contenimento (4) predisposta per contenere il modulo di commutazione (10).
  11. 11. Apparecchio elettrico di controllo (1) secondo la rivendicazione 10, in cui il corpo di commutazione (2) include una parte di contenimento (5) a guisa di vaschetta, definente la prima struttura di contenimento (6), e comprende almeno un foro passante (96); in cui una prima estremità del foro passante (96) è esterno alla seconda struttura di contenimento (4) e una seconda estremità del foro passante (96) è interno alla prima struttura di contenimento (6).
  12. 12. Apparecchio elettrico di controllo (1) secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui l'area conduttrice (140) è predisposta per generare un campo magnetico o un campo elettrico verso l'esterno dell'apparecchio elettrico di controllo (1) o presentare una predeterminata capacità, in cui l'intensità del campo magnetico o del campo elettrico o la capacità di detta area conduttrice (140) varia quando un comando viene impartito da utente tramite un tocco in corrispondenza di detta area conduttrice (140), o tramite il raggiungimento da parte dell'utente di una distanza inferiore a una predeterminata soglia dall'almeno una area conduttrice (140); le variazioni di intensità del campo magnetico o del campo elettrico o della capacità di detta area conduttrice (140) essendo analizzate dalla prima unità di controllo (101) e/o dalla seconda unità di controllo (100) o da un apposito circuito di misura (127) per rilevare un comando impartito.
  13. 13. Apparecchio elettrico di controllo (1) secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui il mezzo di interfacciamento (151, 152) è un mezzo di visualizzazione o almeno un tasto tattile, includente un pannello tattile (25''), assemblato tramite una saldatura oppure tramite un sistema di fissaggio meccanico alla scheda circuitale di controllo (11), in modo che l'almeno un terminale conduttivo elettrico di detto modulo di interfacciamento (151, 152), sia direttamente collegato almeno a una area conduttrice (140).
  14. 14. Apparecchio elettrico di controllo (1) secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui una di dette aree conduttrici (140) è una area conduttrice di attivazione (142) associata ad un modulo di attivazione; l'apparecchio elettrico di controllo (1) essendo attivato quando viene rilevato un comando impartito da un utente tramite l'area conduttrice di attivazione (142).
  15. 15. Apparecchio elettrico di controllo (1) secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, includente un circuito di monitoraggio della tensione (102) predisposto per rilevare il passaggio della tensione (Vsl) della linea esterna di potenza elettrica (SL) nel punto di attraversamento dello zero; il circuito di monitoraggio della tensione (102) essendo predisposto per generare un segnale di monitoraggio presenza della tensione (Vr); oppure, in alternativa al circuito di monitoraggio della tensione (102), include: - un circuito di monitoraggio della corrente (103) predisposto per rilevare il passaggio della corrente (Isl) della linea esterna di potenza elettrica (SL) nel punto di attraversamento dello zero; il circuito di monitoraggio della corrente (103) essendo predisposto per generare un segnale di monitoraggio presenza della corrente (Ir).
  16. 16. Apparecchio elettrico di controllo (1) secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, comprendete un sensore di temperatura predisposto per il rilevamento della temperatura ambientale e/o un sensore di umidità predisposto per il rilevamento della umidità ambientale e/o un sensore per il controllo del livello di luce.
  17. 17. Apparecchio elettrico di controllo (1) secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, comprendente un modulo di comunicazione (104) predisposto per trasmettere o ricevere segnali a radio frequenza tramite una antenna (A).
  18. 18. Apparecchio elettrico di controllo (1) secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui il modulo di commutazione (10) comprende un primo contatto fisso (158) e/o un secondo contatto fisso (158') e almeno un toroide (BT) comprendente terminali induttivi (TI), per la cui cavità centrale passa il primo contatto fisso (158) e/o il secondo contatto fisso (158'); detto toroide (BT) essendo predisposto per rilevare e/o misurare una corrente alternata passante per il primo contatto fisso (158) e/o il secondo contatto fisso (158'), tramite un apposito circuito di misura (119), che analizzi la corrente indotta in uscita dai terminali induttivi (TI) del toroide (BT), oppure essendo predisposto per generare una alimentazione esterna, tramite un apposito circuito di conversione (117) che generi una uscita in corrente o in tensione, basata sulla corrente indotta in uscita dai terminali induttivi (TI) del toroide (BT) in eccesso, rispetto al proprio consumo.
  19. 19. Dispositivo elettromeccanico (D1) includente un corpo di commutazione (2) al cui interno è alloggiato almeno un modulo di commutazione (10); detto modulo di commutazione (10) comprendendo una pluralità di terminali conduttivi (41) predisposti per consentire il collegamento di detto modulo di commutazione (10) a un impianto elettrico esterno (IE), ed un circuito di commutazione che include almeno un commutatore controllato (13) predisposto per consentire una realizzazione selettiva di una configurazione a interruttore, oppure deviatore, oppure ancora a invertitore a suddetti terminali conduttivi (41) e un primo contatto fisso (158) e/o un secondo contatto fisso (158') e almeno un toroide (BT) comprendente terminali induttivi (TI) e avente una cavità centrale attraverso cui passa il primo contatto fisso (158) e/o il secondo contatto fisso (158'); detto toroide (BT) essendo predisposto per rilevare e/o misurare una corrente alternata passante per il primo contatto fisso (158) e/o il secondo contatto fisso (158'), tramite un apposito circuito di misura (119), che analizzi la corrente indotta in uscita dai terminali induttivi (TI) del toroide (BT), oppure essendo predisposto per generare una alimentazione esterna, tramite un apposito circuito di conversione (117) che generi una uscita in corrente o in tensione, basata sulla corrente indotta in uscita dai terminali induttivi (TI) del toroide (BT) in eccesso, rispetto al proprio consumo.
IT102019000010125A 2019-06-26 2019-06-26 Apparecchio elettrico di controllo, particolarmente per sistemi domotici, e dispositivo elettromeccanico IT201900010125A1 (it)

Priority Applications (3)

Application Number Priority Date Filing Date Title
IT102019000010125A IT201900010125A1 (it) 2019-06-26 2019-06-26 Apparecchio elettrico di controllo, particolarmente per sistemi domotici, e dispositivo elettromeccanico
PCT/IB2020/056060 WO2020261201A1 (en) 2019-06-26 2020-06-26 Electrical control apparatus, particularly for home automation systems
US17/622,432 US20220334541A1 (en) 2019-06-26 2020-06-26 Electrical control apparatus, particularly for home automation systems

Applications Claiming Priority (1)

Application Number Priority Date Filing Date Title
IT102019000010125A IT201900010125A1 (it) 2019-06-26 2019-06-26 Apparecchio elettrico di controllo, particolarmente per sistemi domotici, e dispositivo elettromeccanico

Publications (1)

Publication Number Publication Date
IT201900010125A1 true IT201900010125A1 (it) 2020-12-26

Family

ID=68343252

Family Applications (1)

Application Number Title Priority Date Filing Date
IT102019000010125A IT201900010125A1 (it) 2019-06-26 2019-06-26 Apparecchio elettrico di controllo, particolarmente per sistemi domotici, e dispositivo elettromeccanico

Country Status (1)

Country Link
IT (1) IT201900010125A1 (it)

Citations (2)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
US20040130456A1 (en) * 2003-01-07 2004-07-08 Wu Tung Ming Intelligent switch assembly and system
WO2018215980A1 (en) * 2017-05-26 2018-11-29 Hike S.R.L. Electrical control system, in particular for home automation systems

Patent Citations (2)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
US20040130456A1 (en) * 2003-01-07 2004-07-08 Wu Tung Ming Intelligent switch assembly and system
WO2018215980A1 (en) * 2017-05-26 2018-11-29 Hike S.R.L. Electrical control system, in particular for home automation systems

Similar Documents

Publication Publication Date Title
US10923911B2 (en) Controllable electrical outlet with a controlled wired output
CA2944348C (en) Intelligent support box for electric hybrid switches, power outlets and combinations thereof
US20180323724A1 (en) Low voltager touch panel
TWI706429B (zh) 積木式插座面板
US7888823B2 (en) Remotely controllable switch for incorporating in a wall socket
US10182510B2 (en) Automation module for building automation
JP2011503934A (ja) ビデオインターホンまたはショッピング端末からac電源方式の器具を遠隔操作するための方法および装置
ITUA20163673A1 (it) Apparecchio elettrico di controllo, particolarmente per sistemi domotici.
EP3631586B1 (en) Electrical control system, in particular for home automation systems
US20220334541A1 (en) Electrical control apparatus, particularly for home automation systems
KR20160147595A (ko) 제어 계측 대상 사물 통합 연동형 범용 아이오티(IoT) 모듈
IT201900010125A1 (it) Apparecchio elettrico di controllo, particolarmente per sistemi domotici, e dispositivo elettromeccanico
US20230230381A1 (en) User-upgradeable load control
IT202000010999A1 (it) Dispositivo elettromeccanico
IT201800008053A1 (it) Apparecchio elettrico di controllo ad alto isolamento, particolarmente per sistemi domotici.
IT201800002171A1 (it) Apparecchio elettrico di controllo, particolarmente per sistemi domotici.
IT201800002169A1 (it) Apparecchio elettrico di controllo, particolarmente per sistemi domotici.
ITMI20120618A1 (it) Dispositivo di comando di alimentazione elettrica.
KR20190052442A (ko) Iot 기반의 스마트 조명 모듈
KR101361750B1 (ko) 바닥 매립형 콘센트의 대기전력 제어시스템
BR102016002265A2 (pt) sistema de controle residencial dotado de dispositivos com interface sensível ao toque
EP3035467B1 (en) Control device of flush type for at least one electric user appliance
WO2024158971A1 (en) Modular door lock and methods of implementing a modular door lock
JP2004336896A (ja) 電源供給ユニット
KR20190052448A (ko) Iot 기반의 스마트 조명 모듈 및 이를 구비하는 스마트 조명 시스템