IT201800008053A1 - Apparecchio elettrico di controllo ad alto isolamento, particolarmente per sistemi domotici. - Google Patents

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IT201800008053A1
IT201800008053A1 IT102018000008053A IT201800008053A IT201800008053A1 IT 201800008053 A1 IT201800008053 A1 IT 201800008053A1 IT 102018000008053 A IT102018000008053 A IT 102018000008053A IT 201800008053 A IT201800008053 A IT 201800008053A IT 201800008053 A1 IT201800008053 A1 IT 201800008053A1
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Riccardo Alberto Mattioli
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Description

DESCRIZIONE dell'invenzione industriale dal titolo: "Apparecchio elettrico di controllo ad alto isolamento, particolarmente per sistemi domotici"
DESCRIZIONE
Settore tecnico
La presente invenzione si colloca, in generale, nel settore dei sistemi domotici; in particolare, l’invenzione si riferisce ad un apparecchio elettrico di controllo ad alto isolamento, particolarmente per sistemi domotici.
Tecnica nota
I recenti sviluppi della domotica hanno consentito di migliorare la qualità della vita negli ambienti residenziali e di lavoro. L'adozione di sistemi domotici ha permesso in particolare di migliorare la sicurezza, semplificare la progettazione, l'installazione, la manutenzione e l'utilizzo delle tecnologie e ridurre i costi di gestione.
La domotica ha consentito in particolare di rendere "intelligenti" apparecchiature, impianti e sistemi di ambienti. Un edificio "intelligente", con il supporto di nuove tecnologie, permette la gestione coordinata, integrata e computerizzata di impianti tecnologici (ad esempio di climatizzazione, distribuzione di acqua, gas ed energia, impianti di sicurezza, ...), di reti informatiche e di comunicazione, migliorando la flessibilità di gestione, il comfort e la sicurezza e in definitiva la qualità della vita e del lavoro negli edifici.
Un ambiente "intelligente", ad esempio un'abitazione, può essere controllato da un utilizzatore tramite opportune interfacce di utente, quali pulsanti o tasti, telecomandi, sistemi di riconoscimento vocale, ecc., che realizzano il contatto con un sistema intelligente di controllo.
I diversi componenti di un tale sistema sono connessi tra di loro e con il sistema di controllo tramite vari tipi di interconnessione, ad esempio in rete locale, oppure mediante onde radio o bus dedicati, ecc..
Gli attuali sistemi domotici presentano tipicamente architetture di tipo distribuito e necessitano di collegamenti di tipo hardware per la comunicazione tra i vari elementi che compongono il sistema. La comunicazione può avvenire ad esempio secondo lo standard KNX, o con sistemi CAN, RS485, collegamenti in rete IP, ecc.. Si utilizzano inoltre collegamenti a due o tre fili, o cavi schermati, con elevati costi e notevoli tempi di installazione.
Svantaggiosamente, gli apparecchi elettrici di controllo realizzati secondo la tecnica nota presentano interfacce utente scomode e poco personalizzabili a ciascun contesto domestico.
Inoltre, un ulteriore svantaggio gli apparecchi elettrici di controllo realizzati secondo la tecnica nota consiste nell'elevato costo e nell'elevato tempo richiesto per la sostituzione di eventuali componenti dell'apparecchio, per scopi di riparazione o cambiamento di funzionalità dell'apparecchio.
In particolare i sistemi attuali non prevedono l'integrazione completa sia per quanto riguarda i circuiti di commutazione, che normalmente sono esterni in appropriati quadri elettrici, sia per quando riguarda i modi di comunicazione normalmente usati, in particolare sono usati dei sistemi cablati che apportano sia i dati sia delle alimentazioni a basso voltaggio e questo comporta dei notevoli costi e tempi di installazione.
Un ulteriore svantaggio consiste nel fatto che nei sistemi noti, i terminali di uscita del commutatore controllato e i terminali di connessione all'impianto elettrico esterno come attualmente realizzati su schede circuitali costruite con materiali di uso comune, possono non rientrare in alcune normative di isolamento elettrico. Per ovviare a questo problema si possono impiegare materiali più pregiati e costosi per la realizzazione delle schede circuitali interposte tra i vari terminali ma non sempre questo è sufficiente a soddisfare tali normative di isolamento elettrico.
Sintesi dell’invenzione
Uno scopo della presente invenzione è dunque di proporre un apparecchio elettrico di controllo avente un alto isolamento ed utilizzabile in particolare in sistemi domotici, che permetta di trasformare i sistemi domotici di tipo distribuito in sistemi di tipo integrato, e che comprenda una interfaccia con l'utente migliorata e altamente personalizzabile secondo i bisogni di ciascun utente e avente un grado di isolamento tra i terminali di connessione all'impianto elettrico esterno elevati in quanto non connessi ad alcuna scheda elettronica che ne ridurrebbe l'isolamento con le sue caratteristiche fisiche.
Un ulteriore scopo consiste nel fornire un apparecchio elettrico di controllo che consenta di sostituire eventuali parti dell'apparecchio, per scopi di riparazione o cambiamento di funzionalità dell'apparecchio, in modo rapido ed economico.
Un ancora ulteriore scopo consiste nel fornire un apparecchio elettrico di controllo che soddisfi più agevolmente le normative di isolamento elettrico.
I suddetti ed altri scopi e vantaggi sono raggiunti, secondo un aspetto dell’invenzione, da un apparecchio elettrico di controllo avente le caratteristiche definite nella rivendicazione 1. Forme di attuazione preferenziali dell’invenzione sono definite nelle rivendicazioni dipendenti, il cui contenuto è da intendersi come parte integrante della presente descrizione.
In sintesi, l'apparecchio elettrico di controllo, particolarmente per sistemi domotici, comprende almeno un dispositivo elettromeccanico che include almeno un modulo di commutazione comprendente un circuito di commutazione che include almeno un commutatore controllato predisposto per consentire una realizzazione selettiva di una configurazione a interruttore, oppure deviatore, oppure ancora a invertitore.
L'apparecchio elettrico di controllo comprende inoltre un modulo elettronico di controllo includente una scheda circuitale di controllo e predisposto per comandare l'almeno un modulo di commutazione, e un modulo alimentatore di tensione che fornisce almeno una uscita di tensione continua atta ad alimentare almeno parzialmente l'almeno un modulo di commutazione e/o il modulo elettronico di controllo.
Il modulo di commutazione include inoltre una pluralità di terminali predisposti per consentire il collegamento del modulo di commutazione a un impianto elettrico esterno. Il modulo di commutazione è predisposto per consentire la selettiva applicazione della configurazione del circuito di commutazione a interruttore, oppure deviatore, oppure ancora a invertitore ai terminali, in modo parziale, oppure totale, oppure ancora in modo che venga realizzata una separazione totale ai terminali.
Il modulo elettronico di controllo e il modulo alimentatore di tensione sono separati elettricamente e meccanicamente dai terminali.
Breve descrizione dei disegni
Verranno ora descritte le caratteristiche funzionali e strutturali di alcune forme di realizzazione preferite di un apparecchio elettrico di controllo di controllo, particolarmente per sistemi domotici, secondo l’invenzione. Si fa riferimento ai disegni allegati, in cui:
- la figura 1 è una vista prospettica, parzialmente esplosa, di una forma di realizzazione di un apparecchio elettrico di controllo secondo la presente invenzione, quando montato a incasso in una sede predisposta in una parete;
- la figura 2 è una vista prospettica parziale, parzialmente esplosa, del dispositivo elettromeccanico contenuto nell'apparecchio elettrico di controllo mostrato nella figura 1;
- la figura 3 è una vista prospettica laterale, parzialmente esplosa, del dispositivo elettromeccanico contenuto nell'apparecchio elettrico di controllo mostrato nella figura 1;
- la figura 4 è una vista prospettica parziale, parzialmente esplosa, del dispositivo utente contenuto nell'apparecchio elettrico di controllo mostrato nella figura 1;
- la figura 5 è una vista prospettica laterale, parzialmente esplosa, del dispositivo utente contenuto nell'apparecchio mostrato nella figura 1;
- la figura 6 illustra varie prospettive di un esemplificativo commutatore controllato;
- la figura 7 illustra una seconda forma di realizzazione esemplificativa delle areole conduttive;
- le figure 8a e 8b illustrano vari esempi di mezzi di interfacciamento che possono essere accoppiati sulle areole conduttive;
- la figura 8c illustra un apparecchio elettrico di controllo in cui sono presenti fori dedicati al passaggio della luce;
- la figura 9 è una vista prospettica del dispositivo elettromeccanico contenuto nell'apparecchio elettrico di controllo e del relativo corpo di supporto;
- la figura 10 illustra le proiezioni del corpo di supporto del dispositivo elettromeccanico secondo la presente invenzione e una vista prospettica frontale di detto corpo di supporto del dispositivo elettromeccanico;
- la figura 11 è uno schema a blocchi che rappresenta un modulo di commutazione compreso in un apparecchio secondo la presente invenzione;
- la figura 12 illustra un modo di realizzazione di un circuito di commutazione; e - le figure 13 e 14 sono diagrammi che illustrano qualitativamente forme d'onda per il controllo della disconnessione automatica di un circuito di commutazione.
Descrizione dettagliata
Prima di spiegare nel dettaglio una pluralità di forme di realizzazione dell’invenzione, va chiarito che l’invenzione non è limitata nella sua applicazione ai dettagli costruttivi e alla configurazione dei componenti presentati nella seguente descrizione o illustrati nei disegni. L’invenzione è in grado di assumere altre forme di realizzazione e di essere attuata o realizzata praticamente in diversi modi. Si deve anche intendere che la fraseologia e la terminologia hanno scopo descrittivo e non vanno intese come limitative. L’utilizzo di “includere” e “comprendere” e le loro variazioni sono da intendersi come ricomprendenti gli elementi enunciati a seguire e i loro equivalenti, così come anche elementi aggiuntivi e gli equivalenti di questi.
Nei disegni, e in particolare nella figura 1, con 1 è complessivamente indicato un apparecchio elettrico di controllo secondo la presente invenzione.
Facendo inizialmente riferimento alle figure da 2 e 3, l'apparecchio elettrico di controllo 1, particolarmente per sistemi domotici, comprende almeno un dispositivo elettromeccanico D1. Esemplificativamente, in figura 1 è illustrato un solo dispositivo elettromeccanico D1.
Tale dispositivo elettromeccanico D1 include almeno un modulo di commutazione 10 che comprende un circuito di commutazione 80 che include almeno un commutatore controllato 13 predisposto per consentire una realizzazione selettiva di una configurazione a interruttore, oppure deviatore, oppure ancora a invertitore.
Il dispositivo elettromeccanico D1 include inoltre un modulo elettronico di controllo 20 che comprende una scheda circuitale di controllo 11 ed è predisposto per comandare l'almeno un modulo di commutazione 10.
Ulteriormente, il dispositivo elettromeccanico D1 include un modulo alimentatore di tensione 30 che fornisce almeno una uscita di tensione continua VCC atta ad alimentare almeno parzialmente detto almeno un modulo di commutazione 10 e/o detto modulo elettronico di controllo 20.
Il modulo di commutazione 10 include inoltre una pluralità di terminali 81, 82, 83, 84 predisposti per consentire il collegamento del modulo di commutazione 10 a un impianto elettrico esterno IE. Esemplificativamente, i terminali possono essere quattro come illustrato in figura 6.
Come si descriverà meglio nel seguito, il modulo di commutazione 10 è inoltre predisposto per consentire la selettiva applicazione della configurazione del circuito di commutazione 80 a interruttore, oppure deviatore, oppure ancora a invertitore ai terminali 81, 82, 83, 84, in modo parziale, oppure totale, oppure ancora in modo che venga realizzata una separazione totale ai terminali 81, 82, 83, 84.
A titolo esplicativo, quando detta configurazione del circuito di commutazione 80 a interruttore (commutatore a 2 vie), oppure deviatore (commutatore a 3 vie), oppure ancora a invertitore (commutatore a 4 vie) è applicata ai terminali 81, 82, 83, 84, in modo parziale, oppure in modo che venga realizzata una separazione totale a detti terminali 81, 82, 83, 84, si può consentire l'isolamento di un qualsiasi dispositivo che si trova connesso ad almeno uno di detti terminali, ad esempio una lampadina, dall'impianto elettrico esterno IE connesso ad almeno un altro terminale. Grazie a ciò sarà possibile lavorare in sicurezza su tale dispositivo, ad esempio quando si vuole rimuovere detta lampadina, avendo la certezza che detto dispositivo non sia connesso a detto impianto elettrico esterno IE.
Facendo riferimento alla figura 12, i terminali uscenti T1, T2, T3, T4 del commutatore controllato 13 possono essere i medesimi terminali 81, 82, 83, 84 di connessione all'impianto elettrico esterno IE.
Facendo riferimento alle figure 11 e 12, con applicazione totale della configurazione a interruttore si intende, ad esempio, che tra i terminali 81 e 83 e i terminali 82 e 84 è implementata la configurazione a interruttore. Con applicazione parziale della configurazione a interruttore si intende, ad esempio, che tra i terminali 81 e 83 è implementata la configurazione a interruttore mentre tra i terminali 82 e 84 non è implementata la configurazione a interruttore e sono separati tra loro.
Invece, con applicazione totale della configurazione a deviatore si intende, ad esempio, che tra i terminali 81, 83 e 84 è implementata la configurazione a deviatore. Con applicazione parziale della configurazione a deviatore si intende ad esempio che tra i terminali 81 e 83 è implementata la configurazione a interruttore mentre il terminale 84 è isolato.
Con applicazione della separazione totale della configurazione a deviatore si intende ad esempio che tra i terminali 81, 83 e 84 non vi è alcun tipo di collegamento, pertanto i terminali risultano separati dalla configurazione interna del commutatore.
Invece, con applicazione totale della configurazione a invertitore si intende ad esempio che tra i terminali 81, 82, 83 e 84 è implementata la configurazione a invertitore. Con applicazione parziale della configurazione a invertitore si intende, ad esempio, che tra i terminali 81 e 83 è implementata la configurazione a interruttore oppure che tra i terminali 81, 83 e 84 è applicata la configurazione a deviatore. Con applicazione della separazione totale della configurazione a invertitore si intende ad esempio che tra i terminali 81, 82, 83 e 84 non vi è alcun tipo di collegamento, pertanto i terminali risultano separati dalla configurazione interna del commutatore.
Risulta evidente l'indipendenza tra i terminali 81, 82, 83 e 84, pertanto non può essere presente un collegamento fisso non modificabile, tra almeno due terminali all'interno del commutatore, che unisca almeno due di detti terminali, in quanto non sarebbe possibile realizzare alcuna configurazione precedentemente descritta.
In altre parole, con una separazione totale a detti terminali 81, 82, 83, 84 è come se i terminali 81, 82, 83, 84 fossero separati da detto circuito di commutazione 80.
In ultimo, il modulo elettronico di controllo 20 e il modulo alimentatore di tensione 30 sono separati elettricamente e meccanicamente dai terminali 81, 82, 83, 84.
Quest'ultima caratteristica consente vantaggiosamente di ottenere un apparecchio elettrico di controllo 1 avente un elevato grado di isolamento.
L'apparecchio elettrico di controllo 1 può comprendere almeno un dispositivo utente D2 predisposto per consentire l'impartizione di un comando da parte di un utente.
In un ulteriore aspetto, il dispositivo elettromeccanico D1 o il dispositivo utente D2 possono comprendere un modulo di rilevamento comando utente 50 predisposto per rilevare l'almeno un comando impartito dall' utente. Il modulo elettronico di controllo 20 può essere predisposto per comandare l'almeno un modulo di commutazione 10 in modo da farlo commutare in accordo all'almeno un comando impartito dall'utente rilevato da detto modulo di rilevamento comando utente 50.
Passando ora ad analizzare in dettaglio il modulo alimentatore di tensione 30, quest'ultimo può essere realizzato in almeno tre forme distinte.
In una prima forma di realizzazione, il modulo alimentatore di tensione 30 può includere una semplice pila o batteria, anche ricaricabile. In tal caso, l'apparecchio elettrico di controllo 1 potrà essere indipendente da una linea esterna di potenza di elettrica SL.
In una seconda forma di realizzazione, il modulo alimentatore di tensione 30 può ricevere una tensione continua di ingresso Vsl da cui, in modo per sé noto, ricava una o più tensioni continue di alimentazione. In tal caso, il modulo alimentatore di tensione 30 potrà comprendere ad esempio, un convertitore di tensione continua, da 27 V in c.c. a una tensione continua di 5 V in c.c..
In una terza forma di realizzazione, il modulo alimentatore di tensione 30 può ricevere una tensione alternata di ingresso Vsl da cui, in modo per sé noto, ricava una o più tensioni continue di alimentazione. In tal caso, il modulo alimentatore di tensione 30 potrà comprendere un convertitore di tensione alternata, ad esempio, da 240 V in c.a. a una tensione continua di 5 V in c.c..
In particolare, nella seconda e terza forma di realizzazione del modulo alimentatore di tensione 30, quest'ultimo può contenere un trasformatore TR che realizzi l'isolamento richiesto dalle normative vigenti e che include dei terminali di tensione 95, come ad esempio illustrato in figura 3.
Particolarmente, nella seconda e terza forma di realizzazione, il modulo alimentatore di tensione 30 può includere una pluralità di terminali di potenza elettrica 41a. Il modulo alimentatore di tensione 30 può quindi essere predisposto per essere collegato ad una linea esterna di potenza elettrica SL tramite la pluralità di terminali di potenza elettrica 41a, ad esempio un morsetto a vite.
Pertanto il modulo alimentatore di tensione 30 è atto a fornire almeno una uscita di tensione continua VCC atta ad alimentare, anche solo parzialmente, detto almeno un modulo di commutazione 10 e/o detto modulo elettronico di controllo 20.
In una forma di realizzazione, il modulo alimentatore di tensione 30 può essere alloggiato su un'apposita scheda circuitale di alimentazione 21 compresa nell'apparecchio elettrico di controllo 1, oppure, può essere alloggiato sulla scheda circuitale di controllo 11 del modulo elettronico di controllo 20.
La linea esterna di alimentazione di potenza elettrica SL può essere una linea multifilare di alimentazione di potenza elettrica, schematicamente rappresentata nella figura 1. Tale linea SL può esemplificativamente essere una linea ad alta tensione (ad esempio a 240 V in c.a., 50 o 60 Hz) o alternativamente ad esempio da una linea a bassa tensione (ad esempio a 27 V in c.c.).
Nella forma di realizzazione illustrata in figura 2, la scheda circuitale di alimentazione 21 può essere alloggiata sul lato del commutatore controllato 13 in corrispondenza dei terminali 81, 82, 83, 84 e la scheda circuitale di controllo 11 può essere alloggiata sul lato opposto del commutatore controllato 13 rispetto alla scheda circuitale di alimentazione 21.
I terminali 81, 82, 83, 84 del modulo di commutazione 10 possono essere disposti su due piani paralleli Y1, Y2 e il modulo alimentatore di tensione 30 può essere contenuto in una regione compresa tra detti piani Y1, Y2 per ridurre al minimo lo spazio occupato, vedasi figura 3.
Detta scheda circuitale di controllo 11 e detta scheda circuitale di alimentazione 21 sono connesse elettricamente tramite un mezzo di connessione elettrica. Detti mezzi di connessione elettrica possono essere i terminali di tensione 95, oppure uno o più connettori F1, vedasi figura 3, oppure uno o più cavi o una o più linee conduttive disposte ad esempio su una scheda circuitale flessibile oppure ancora uno o più componenti elettronici quali condensatori, resistori, induttori, diodi etc.., collegati ad esempio ad una areola o foro conduttivo disposti su detta scheda circuitale di controllo 11 e/o detta scheda circuitale di alimentazione 21.
In particolare almeno un modulo di commutazione 10, comandato dal modulo elettronico di controllo 20, può svolgere una funzione di pulsante o di interruttore relativamente all'impianto elettrico esterno IE.
Analizzando ora la struttura dell'apparecchio elettrico di controllo 1, il dispositivo elettromeccanico D1 può includere un corpo di supporto 2 che comprende una apertura frontale 5 ed un corpo di blocco 32 atto a chiudere sostanzialmente l'apertura frontale 5 del corpo di supporto 2. All'interno del corpo di supporto 2 può essere alloggiato l'almeno un modulo di commutazione 10.
Il corpo di blocco 32 può essere realizzato ad esempio in materiale isolante e può comprendere almeno un foro passante 61.
L'apparecchio elettrico di controllo 1 può includere anche un corpo di sostegno 402, visibile in figura 1, che comprende un sistema di fissaggio 77' e/o 79' ad esempio ad incastro meccanico, a cui possono agganciarsi in modo intercambiabile l'almeno un dispositivo elettromeccanico D1, tramite un sistema di fissaggio meccanico 77 contenuto in detto dispositivo elettromeccanico D1, vedasi figura 3.
I sistemi di fissaggio 77 e 79, e i corrispondenti sistemi di fissaggio 77' e 79' possono essere uguali o diversi tra loro.
In una forma di realizzazione alternativa, il dispositivo elettromeccanico D1 può essere conformato in modo da comprendere il corpo di sostegno 402 e/o includere un sistema di fissaggio meccanico 79'.
In un ulteriore aspetto, il dispositivo utente D2 può includere un corpo di aggancio 22. L'apparecchio elettrico di controllo 1 può includere inoltre un corpo estetico esterno 502, visibile in figura 1, che può comprendere un sistema di fissaggio 79' ad esempio ad incastro meccanico. Pertanto, l'almeno un dispositivo utente D2, tramite un sistema di fissaggio meccanico 79 contenuto in detto corpo di aggancio 22, vedasi figura 5, può essere agganciato in modo intercambiabile al corpo di sostegno 402 oppure al corpo di blocco 32 oppure ancora direttamente al corpo di supporto 2 del dispositivo elettromeccanico D1 oppure ancora al corpo estetico esterno 502.
In particolare il corpo estetico esterno 502 può essere agganciato al corpo di sostegno 402.
Analizzando ora in dettaglio il modulo di rilevamento comando utente 50, vantaggiosamente, l'apparecchio elettrico di controllo 1, tramite tale modulo di rilevamento comando utente 50, può comprendere un interfacciamento utente di tipo elettronico, meccanico o elettromeccanico.
In una forma di realizzazione meccanica, il modulo di rilevamento comando utente 50 può includere almeno un organo meccanico KY. Tale organo meccanico KY può essere vincolato al dispositivo utente D2 o al dispositivo elettromeccanico D1. Inoltre, l'organo meccanico KY presenta comunque libertà di movimento su almeno un asse, in modo che l'utente possa azionarlo. Il modulo elettronico di controllo 20, dopo aver ricevuto un comando tramite l'almeno un organo meccanico KY, può comandare l'almeno un commutatore controllato 13.
In particolare l'organo meccanico KY può essere un semplice tasto meccanico oppure può essere un sistema complesso di interazione includente ad esempio molle, magneti, etc...
In una forma di realizzazione elettronica, il modulo di rilevamento comando utente 50 può includere una scheda circuitale di ingresso 31 e può includere un terzo mezzo di connessione elettrica F3.
L'interazione tra l'utente e il modulo di rilevamento comando utente 50 è analizzata da detta scheda circuitale di ingresso 31 la quale, dopo aver identificato un comando impartito dall'utente, invia un comando al modulo elettronico di controllo 20 per azionare l'almeno un commutatore controllato 13.
Il modulo di rilevamento comando utente 50 può inoltre contenere un circuito che realizzi una vibrazione 112 o una sensazione tattile 114, generata in funzione della forza applicata dall'utente nell'impartire un comando.
Convenientemente la scheda circuitale di controllo 11 può comprendere anche un ulteriore mezzo di connessione elettrica F1', 149' in modo tale da essere esposto verso un'apertura frontale 5, del corpo di supporto 2. Questo consentendo la connessione elettrica del dispositivo utente D2 al dispositivo elettromeccanico D1.
Vantaggiosamente, i fori passanti 61 e 63 sono atti a consentire il passaggio dell'ulteriore mezzo di connessione elettrica F1', 149' al terzo mezzo di connessione elettrica F3 e viceversa.
Tali mezzi di connessione elettrica F1', 149' e F3, 149 possono essere ad esempio ciascuno un connettore ad incastro, oppure essere uno un terminale e l'altro una areola conduttrice 149.
In una forma di realizzazione semplificata, il modulo di rilevamento comando utente 50 può essere contenuto nel modulo elettronico di controllo 20.
In un ulteriore aspetto della presente invenzione, l'apparecchio elettrico di controllo 1 può includere almeno una unità di controllo 100 predisposta per comandare e/o analizzare il dispositivo elettromeccanico D1 e/o il dispositivo utente D2. L'almeno una unità di controllo 100 essendo disposta su detta scheda circuitale di controllo 11 del modulo elettronico di controllo 20 e/o su detta scheda circuitale di ingresso 31 del modulo di rilevamento comando utente 50.
Inoltre, l'apparecchio elettrico di controllo può includere almeno una l'areola conduttrice 140.
Analizzando in dettaglio le caratteristiche dell'areola conduttrice 140, quest'ultima può essere predisposta per generare un campo magnetico o un campo elettrico verso l'esterno del modulo di rilevamento comando utente 50 o può presentare una predeterminata capacità. In tal caso, l'intensità del campo magnetico o del campo elettrico o la capacità di detta areola conduttrice 140 varia quando un comando viene impartito da utente tramite un tocco in corrispondenza di detta areola conduttrice 140, o tramite il raggiungimento da parte dell'utente di una distanza inferiore a una predeterminata soglia dall'almeno una areola conduttrice 140.
L'almeno una areola conduttrice 140 può essere disposta su una superficie esterna o uno strato interno di detta scheda circuitale di ingresso 31 del modulo di rilevamento comando utente 50 o all'interno di detta scheda circuitale di controllo 11 del modulo elettronico di controllo 20.
Convenientemente, il modulo di rilevamento comando utente 50 può inoltre comprendere almeno un sistema meccanico di movimento e/o almeno un mezzo di visualizzazione, atti a permettere ad un utente di impartire almeno un comando all'apparecchio elettrico di controllo 1.
In una forma di realizzazione alternativa, illustrata nelle figure 8a e 8b, l'areola conduttrice 140 può essere utilizzata come area di connessione per il modulo di rilevamento comando utente 50.
In una ulteriore forma di realizzazione, il modulo di rilevamento comando utente 50 può essere collegato, ad esempio tramite una saldatura 155, a detta scheda circuitale di ingresso 31 o a detta scheda circuitale di controllo 11, in modo che almeno un terminale conduttivo di detto modulo di rilevamento comando utente 50 sia elettricamente collegato a detta areola conduttrice 140.
Convenientemente, ma non necessariamente, se il modulo di rilevamento comando utente 50 è di tipo elettronico, è auspicabile adottare un sistema di riduzione dei consumi energetici, riducendo al minimo il funzionamento dei circuiti elettronici nei periodi temporali di non utilizzo del sistema.
Questa funzione introduce inevitabilmente la necessità di riattivare, con un appropriato metodo, il sistema adattativo di interfacciamento 1 nel momento di utilizzo da parte dell'utente.
Un metodo di attivazione ad esempio può essere ottenuto tramite il rilevamento dell'utente in prossimità di detto apparecchio elettrico di controllo 1, questo può avvenire tramite l'utilizzo di un particolare sistema di interazione. Convenientemente, almeno una areola conduttrice 140 può essere una areola conduttrice di attivazione 142 associata ad un modulo di attivazione. L'unità di controllo 100 potrà quindi avviare una funzione di attivazione dell'apparecchio elettrico di controllo 1 quando viene rilevato un comando impartito da un utente tramite l'areola conduttrice di attivazione 142.
In questo modo, sarà possibile mandare in modalità di riposo l'apparecchio elettrico di controllo 1 negli intervalli di tempo in cui l'utente non immette comandi, così da ridurre il consumo del medesimo.
Le variazioni di intensità del campo magnetico o del campo elettrico o della capacità di dette areole conduttrici 140 o 142 possono essere analizzate dall'unità di controllo 100 o da un apposito circuito di misura 127 contenuto nella scheda circuitale di ingresso 31 e/o nella scheda circuitale di controllo 11.
In particolare l'unità di controllo 100 o detto apposito circuito di misura 127, possono rilevare la presenza dell'utente misurando opportuni parametri dati dall'areola conduttrice 140 o dall'areola conduttrice di attivazione 142, stabilendo la presenza secondo un valore di soglia. In altre parole, le areole conduttrici 140 e/o 142 possono svolgere una funzione di sensore tattile o sensore di prossimità. Altri metodi di attivazione possono avvenire tramite una fotocellula o tramite un sensore di movimento, etc...
Preferibilmente, ma non necessariamente, l'areola conduttrice 140 può presentare una forma a cornice quadrilatera e, nel caso di una pluralità di areole conduttrici 140, quest'ultime possono essere disposte in modo parallelo tra loro con una distanza d. Tale distanza d è prevista per evitare eventuali interferenze tra loro, vedasi figura 7.
La scheda circuitale di controllo 11, la scheda circuitale di ingresso 31 e la scheda circuitale di alimentazione 21 possono essere piastre a circuiti stampati aventi una forma sostanzialmente rettangolare.
La scheda circuitale di controllo 11 può comprendere una sotto scheda circuitale addizionale 11'. Tale scheda circuitale addizionale 11' fornisce spazio supplementare su cui installare componenti elettrici quando la scheda circuitale di controllo 11 o la scheda circuitale di alimentazione 21 o la scheda circuitale di ingresso 31 non presentano più spazio disponibile per l'installazione di detti componenti elettrici.
Convenientemente la scheda circuitale di controllo 11 o la scheda circuitale di ingresso 31 possono includere almeno una sorgente luminosa 150 e prevedere in corrispondenza almeno foro passante 148 predisposto per consentire il passaggio della luce emessa da detto almeno una sorgente luminosa 150.
In questo modo un utente è in grado di localizzare facilmente i punti nei quali immettere i comandi anche in condizioni di scarsa illuminazione ambientale. La superficie interna del o dei fori passanti 148, può essere metallizzata, per consentire una migliore riflessione della luce, generando di conseguenza all'esterno dell'apparecchio elettrico di controllo 1, una sensazione visiva ben definita di detta forma del foro 148.
Il modulo di rilevamento comando utente 50 può includere un supporto trasparente o semitrasparente 25 atto a creare uno strato di materiale dielettrico destinato al funzionamento dell'almeno una areola conduttrice 140 o semplicemente a creare uno strato protettivo e fissato alla scheda circuitale di ingresso 31 o alla scheda circuitale di controllo 11 tramite uno strato di materiale adesivo 26.
In tale strato intermedio 26 può essere convenientemente realizzata almeno una apertura 26a per consentire il passaggio della luce emessa dall'almeno una sorgente luminosa 150.
Preferibilmente, ma non necessariamente, l'apparecchio elettrico di controllo 1 può prevedere un circuito di monitoraggio della tensione 102 predisposto per rilevare il passaggio della tensione Vsl della linea esterna di potenza elettrica SL nel punto di attraversamento dello zero, il quale generi un segnale di monitoraggio presenza della tensione Vr verso l'unità di controllo 100, oppure al circuito di monitoraggio della tensione 102, può includere un circuito di monitoraggio della corrente 103 predisposto per rilevare il passaggio della corrente Isl della linea esterna di potenza elettrica SL nel punto di attraversamento dello zero il quale generi un segnale di monitoraggio presenza della corrente Ir verso l'unità di controllo 100.
Grazie a tali segnali, se l'unità di controllo 100 riscontra l'assenza di segnalazioni dal segnale di monitoraggio presenza della tensione Vr, o dal segnale di monitoraggio presenza della corrente Ir, per un periodo di tempo maggiore di un predeterminato intervallo di tempo, detta unità di controllo 100 può portare ciascun commutatore controllato 13 in un rispettivo predeterminato stato di commutazione di sicurezza, memorizzato in una memoria. Grazie a questa funzione, l'apparecchio elettrico di controllo 1 può portare un impianto domotico in una condizione di sicurezza nel caso in cui vi sia una caduta di alimentazione temporanea o costante.
Inoltre, se l'unità di controllo 100, dopo aver riscontrato l'assenza di segnalazioni dal segnale di monitoraggio presenza della tensione Vr, o dal segnale di monitoraggio presenza della corrente Ir, per un periodo di tempo maggiore di un predeterminato intervallo di tempo, rileva nuovamente la presenza di segnalazioni dal segnale di monitoraggio presenza della tensione Vr, o dal segnale di monitoraggio presenza della corrente Ir, può portare ciascun commutatore controllato 13 in un rispettivo predeterminato stato di commutazione di ripristino, memorizzato in una memoria.
In questo modo, l'apparecchio elettrico di controllo 1 può garantire che al ritorno dell'alimentazione, l'impianto domotico sia riportato ad una predeterminata configurazione e non vi siano attivazioni non previste dei vari dispositivi facenti parte dell'impianto domotico.
Inoltre, l'apparecchio elettrico di controllo 1 può comprendere un sensore di temperatura predisposto per il rilevamento della temperatura ambientale e/o un sensore di umidità predisposto per il rilevamento della umidità ambientale.
In questo modo, l'apparecchio elettrico di controllo di controllo 1 conoscendo la temperatura e l'umidità ambientale può autonomamente controllare eventuali dispositivi elettrici connessi all'apparecchio elettrico di controllo 1, tra cui condizionatori.
Ancora ulteriormente, l'apparecchio elettrico di controllo 1 può comprendere un sensore di controllo del livello di luce predisposto per il rilevamento della luce ambientale. Detto sensore di controllo del livello di luce consente di regolare, tramite detta unità di controllo 100 sia le sorgenti luminose 150 contenuti all'interno del modulo elettronico di controllo 20, sia i commutatori controllati 13, in modo da regolare ad esempio le luci all'interno di una abitazione.
Convenientemente i sensori di temperatura, umidità e del livello di luce possono essere disposti sulla superficie della scheda circuitale di controllo 11 del modulo elettronico di controllo 20 o sulla scheda circuitale di ingresso 31 del modulo di rilevamento comando utente 50.
L'apparecchio elettrico di controllo 1 può ulteriormente includere un modulo di comunicazione 104, predisposto per trasmettere o ricevere segnali a radio frequenza tramite una antenna A.
In particolare, l'unità di controllo 100 può essere predisposta per comandare detto dispositivo elettromeccanico D1 e/o detto dispositivo utente D2, tramite un comando ricevuto dal circuito di comunicazione 104.
In alternativa il modulo di comunicazione 104 può essere utilizzato per ritrasmettere i segnali a radio frequenza ricevuti da detto modulo di comunicazione 104.
Evidentemente, detta unità di controllo 100 può comandare il modulo di comunicazione 104 per inviare o ricevere segnali radio a/da almeno un dispositivo elettronico 143 connesso all'impianto elettrico esterno o remoto rispetto all'impianto elettrico esterno. In questo caso, ad esempio, l'apparecchio elettrico di controllo 1, tramite l'invio di un comando al modulo di comunicazione 104, contenente una informazione inviata tramite un opportuno protocollo, oltre a poter comandare un secondo dispositivo elettrico connesso all'impianto elettrico esterno IE, può svolgere una funzione di regolatore di un generico parametro variabile controllato da un dispositivo elettronico remoto 143, il quale interpreti l'informazione ricevuta ad esempio per impostare un valore del parametro variabile in percentuale al valore ricevuto tramite il suddetto comando. Ad esempio, se il dispositivo elettronico 143 è un dispositivo di illuminazione, l'unità di controllo 100 può, inviando tramite il modulo di comunicazione 104 dei segnali al dispositivo elettronico 143, regolare l'intensità dell'illuminazione del dispositivo di illuminazione.
Esemplificativamente, l'antenna A può essere realizzata tramite componenti elettronici oppure componenti ceramici oppure può essere realizzata tramite almeno una areola conduttrice 160 avente una predeterminata forma, contenuta nel modulo elettronico di controllo 20 o nel modulo di rilevamento comando utente 50.
Ulteriormente, i segnali da trasmettere tramite il modulo di comunicazione 104 possono utilizzare come sincronismo di partenza il segnale di monitoraggio presenza della tensione Vr, o il segnale di monitoraggio presenza della corrente Ir, e eventualmente possono attendere un tempo Tr per sincronizzare l'inizio della trasmissione con un qualsiasi valore del segnale di monitoraggio presenza della tensione Vr o del segnale di monitoraggio presenza della corrente Ir.
Esemplificativamente, l'unità di controllo 100 può disattivare le funzioni dell'apparecchio elettrico di controllo 1, in seguito alla ricezione di un predeterminato segnale di disattivazione ricevuto tramite il modulo di comunicazione per un periodo di tempo Tv, oppure fino alla ricezione di rispettivo segnale di riattivazione.
In un ulteriore aspetto, il o i moduli di commutazione 10 possono essere attivati e/o disattivati, ovvero connessi e/o disconnessi in modo manuale, oppure in modo automatico.
Per ciascun circuito di commutazione 80 del modulo 10 il modulo elettronico di controllo 20 può comprendere un rispettivo "tasto" di azionamento, ad esempio di tipo tattile, azionabile tramite il modulo di rilevamento comando utente 50.
Gli appositi terminali 81, 82, 83, 84 possono essere dei terminali conduttivi (come illustrato nelle figure) fuoriuscenti dal commutatore controllato 13.
Come si può osservare in figura 3, l'almeno un modulo di commutazione 10 può includere primi terminali 81, 82, 83, 84 uscenti da un primo lato del commutatore controllato 13 e secondi terminali 110 uscenti da un secondo lato del commutatore controllato 13 opposto al primo lato. In particolare, i secondi terminali 110 sono connessi alla scheda circuitale di controllo 11 e sono destinati a comandare l'almeno un commutatore controllato 13.
In una forma di realizzazione minimale, il commutatore controllato 13 può essere un semplice transistor o equivalente o una logica binaria che realizzi la funzione di interruttore. Convenientemente, il circuito di commutazione 80 può includere, tra altri componenti meccanici, almeno una bobina. Sempre a titolo di esempio, il passaggio dalla condizione di conduzione alla condizione di isolamento può avvenire tramite attrazione o respingimento dei rispettivi di un contatto a posizione variabile da parte di una bobina che può essere alimentata con un potenziale di riferimento e può essere comandata da almeno un terminale conduttivo 110, vedasi figura 12.
In una ulteriore forma di realizzazione, il commutatore controllato 13 può essere ad esempio almeno un relè, o più relè o in alternativa ai relè, possono ad esempio essere eventualmente utilizzati dispositivi commutatori di tipo statico, ad esempio a semiconduttore.
Può essere quindi conveniente utilizzare dei terminali di connessione 41, quali morsetti a vite (figura 3), per semplificare l'operazione di collegamento dell'impianto elettrico esterno IE al commutatore controllato 13.
In una forma di realizzazione i terminali 81, 82, 83, 84 possono essere semplicemente a forma cilindrica, pertanto risulta conveniente utilizzare dei terminali di connessione 41 includenti un foro di inserimento che si innesti direttamente su detti terminali 81, 82, 83, 84.
Pertanto il corrispettivo organo di fissaggio 8, quale una vite o simile, blocca contestualmente almeno un cavo conduttore dell'impianto elettrico esterno IE e il terminale di connessione 41 sul rispettivo terminale 81, 82, 83, 84.
In questa forma di realizzazione il o i terminali di connessione 41 possono essere realizzati in materiale conduttivo, quale ad esempio ottone, senza alcun rivestimento galvanico, in quanto non necessitano di saldatura per essere fissati ad una scheda circuitale.
Inoltre il modulo alimentatore di tensione 30 può comprendere un ulteriore terminale di terra 41b, quale un morsetto a vite, per realizzare la connessione a terra dell'intero apparecchio 1. La relativa vite di serraggio è azionabile a mezzo di un cacciavite o simile, attraverso una corrispondente apertura passante 42b, realizzata nella parte di contenimento 3 del corpo di supporto 2 e il conduttore per la connessione a terra è introdotto attraverso una corrispondente apertura passante 40b.
Convenientemente, il o i moduli di commutazione 10, la scheda circuitale di controllo 11 e la scheda circuitale di alimentazione 21 sono preassemblati fra loro, in modo tale da formare un gruppo monolitico alloggiato all'interno del corpo di supporto 2 in modo che la scheda circuitale di controllo 11 sia rivolta verso l'apertura frontale 5.
Facendo riferimento alla figura 9, il gruppo monolitico e il corpo di supporto 2 possono essere fissato tramite degli organi di fissaggio 8 o tramite un opportuno sistema di fissaggio meccanico 78, incluso nel corpo di supporto 2 o nel corpo di aggancio 32.
Il corpo di supporto 2 può includere una parte di contenimento 3 a guisa di vaschetta, definente una cavità 4 presentante l'apertura frontale 5.
La parte di contenimento 3 può includere un secondo volume di contenimento 72, di altezza o ampiezza verticale ridotta.
Il corpo di supporto 2 può presentare almeno una sporgenza 90, esterna a detto corpo di supporto 2, intorno ad almeno un foro 40 o 40a o 40b e può presentare delle pareti divisorie 86, disposte sul fondo del secondo volume di contenimento 72, che realizzino delle cavità interne 88.
Convenientemente i terminali di connessione 41, i terminali di potenza elettrica 41a, il terminale di terra 41b e terminali 81, 82, 83, 84 possono essere posizionati nelle apposite cavità interne 88, in modo da garantire una rigidità strutturale tale da evitare spostamenti durante la fase di fissaggio dei cavi conduttori dell'impianto elettrico esterno IE e/o eventuali rotture dei terminali 81, 82, 83, 84 medesimi.
Tale corpo di supporto 2 non funge solo da contenitore statico dei dispositivi dell'apparecchio elettrico di controllo 1, ma è anche un contenitore funzionale nel quale, sono realizzati i piani di riferimento per l'ottimale posizionamento delle schede circuitali e per l'isolamento elettrico dei vari componenti pertanto può essere ad esempio realizzato con un materiale elettricamente isolante come la plastica.
Il corpo di supporto 2 dell'apparecchio elettrico di controllo 1 può essere fissato a incasso in una sede S predisposta in una parete di delimitazione W di un ambiente oppure a una scatola di contenimento S1 contenuta in una sede S predisposta in una parete di delimitazione W oppure esterna a detta parete di delimitazione W.
In tale sede S o S1 si estende l'impianto elettrico esterno IE e l'eventuale linea esterna di potenza di elettrica SL.
Il dispositivo elettromeccanico D1 può essere fissato a detta sede S o S1 mediante almeno un organo di fissaggio 8, quale una vite o simile, impegnato dal lato esterno di detta parte di contenimento 3 attraverso un corrispondente passaggio 52, (non disegnato), e disposto ad esempio sulla flangia 6 del corpo di supporto 2, oppure è agganciato, tramite un opportuno sistema di fissaggio meccanico 77 (figure 10A e 10C), ad una preformata scatola di contenimento S1 o a detto corpo di sostegno 402 (figura 1), fissato in prossimità di detta sede S o S1, mediante almeno un organo di fissaggio 8, quale una vite o simile, impegnato dal lato esterno di detto corpo di sostegno 402 attraverso un corrispondente passaggio 452.
Esemplificativamente, sulla parte esterna dispositivo utente D2 o sul corpo di sostegno 402 o sul corpo estetico esterno 502, può essere fissata una placca di copertura, non indicata nelle figure, di tipo per sé noto, come ulteriore elemento di decoro.
I conduttori della linea esterna di potenza elettrica SL possono estendersi all'interno della cavità 4 del corpo di supporto 2, attraverso fori passanti 40a predisposti nella parete della parte di contenimento 3 del corpo di supporto 2, mentre i conduttori dell'impianto elettrico esterno IE si estendono all'interno della cavità 4 del corpo di supporto 2, attraverso fori passanti 40 predisposti nella parete della parte di contenimento 3 del corpo di supporto 2 (figura 10D).
I conduttori della linea esterna di potenza elettrica SL possono quindi essere serrati agendo sulle viti di detti terminali di potenza elettrica 41a mediante un cacciavite o simile, introdotto attraverso corrispondenti aperture passanti 42a mentre i conduttori dell'impianto elettrico esterno IE possono quindi essere serrati agendo sulle viti di detti terminali 41 mediante un cacciavite o simile, introdotto attraverso corrispondenti aperture passanti 42 (figura 10A) predisposte nella parete della parte 3 del corpo di supporto 2.
Vantaggiosamente, l'apparecchio elettrico di controllo 1, essendo composto da due dispositivi separati permette di avere, ad esempio, un dispositivo utente D2 avente un grado di isolamento all'acqua o polvere, maggiore rispetto al primo dispositivo elettromeccanico D1; questo garantisce il rispetto delle normative, in fatto di sicurezza, in ambienti umidi, quali cucine a bagni.
Sono stati descritti diversi aspetti e forme di realizzazione di un apparecchio elettrico di controllo secondo l’invenzione. Si intende che ciascuna forma di realizzazione può essere combinata con qualsiasi altra forma di realizzazione.
Naturalmente, fermo restando il principio del trovato, le forme di attuazione e i dettagli di realizzazione potranno essere ampiamente variati rispetto a quanto è stato descritto e illustrato a puro titolo di esempio non limitativo, senza per questo uscire dall'ambito dell'invenzione come definito nelle annesse rivendicazioni.

Claims (17)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Apparecchio elettrico di controllo (1), particolarmente per sistemi domotici, comprendente almeno un dispositivo elettromeccanico (D1) includente: - almeno un modulo di commutazione (10) comprendente un circuito di commutazione (80) che include almeno un commutatore controllato (13) predisposto per consentire una realizzazione selettiva di una configurazione a interruttore, oppure deviatore, oppure ancora a invertitore; - un modulo elettronico di controllo (20) includente una scheda circuitale di controllo (11) e predisposto per comandare detto almeno un modulo di commutazione (10); e - un modulo alimentatore di tensione (30) che fornisce almeno una uscita di tensione continua (VCC) atta ad alimentare almeno parzialmente detto almeno un modulo di commutazione (10) e/o detto modulo elettronico di controllo (20); detto modulo di commutazione (10) includendo inoltre una pluralità di terminali (81, 82, 83, 84) predisposti per consentire il collegamento di detto modulo di commutazione (10) a un impianto elettrico esterno (IE); detto modulo di commutazione (10) essendo predisposto per consentire la selettiva applicazione della configurazione del circuito di commutazione (80) a interruttore, oppure deviatore, oppure ancora a invertitore ai terminali (81, 82, 83, 84), in modo parziale, oppure totale, oppure ancora in modo che venga realizzata una separazione totale a detti terminali (81, 82, 83, 84); detto modulo elettronico di controllo (20) e detto modulo alimentatore di tensione (30) essendo separati elettricamente e meccanicamente dai terminali (81, 82, 83, 84).
  2. 2. Apparecchio elettrico di controllo (1) secondo la rivendicazione 1, comprendente almeno un dispositivo utente (D2) predisposto per consentire l'impartizione di un comando da parte di un utente.
  3. 3. Apparecchio elettrico di controllo (1) secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui il dispositivo elettromeccanico (D1) o il dispositivo utente (D2) comprende un modulo di rilevamento comando utente (50) predisposto per rilevare l'almeno un comando impartito dall' utente; il modulo elettronico di controllo (20) essendo predisposto per comandare l'almeno un modulo di commutazione (10) in modo da farlo commutare in accordo all'almeno un comando impartito dall'utente rilevato da detto modulo di rilevamento comando utente (50).
  4. 4. Apparecchio elettrico di controllo (1) secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui il modulo alimentatore di tensione (30) include una pluralità di terminali di potenza elettrica (41a); detto modulo alimentatore di tensione (30) essendo predisposto per essere collegato ad una linea esterna di potenza elettrica (SL) tramite detta pluralità di terminali di potenza elettrica (41a).
  5. 5. Apparecchio elettrico di controllo (1) secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui il modulo alimentatore di tensione (30) è alloggiato su un'apposita scheda circuitale di alimentazione (21) compresa nell'apparecchio elettrico di controllo (1), oppure, è alloggiato sulla scheda circuitale di controllo (11) del modulo elettronico di controllo (20).
  6. 6. Apparecchio elettrico di controllo (1) secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui i terminali (81, 82, 83, 84) del modulo di commutazione (10) sono disposti su due piani paralleli (Y1, Y2) e il modulo alimentatore di tensione (30) è contenuto in una regione compresa tra detti piani paralleli (Y1, Y2).
  7. 7. Apparecchio elettrico di controllo (1) secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui almeno un modulo di commutazione (10), comandato dal modulo elettronico di controllo (20), svolge una funzione di pulsante o di interruttore relativamente all'impianto elettrico esterno (IE).
  8. 8. Apparecchio elettrico di controllo (1) secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui il dispositivo elettromeccanico (D1) include un corpo di supporto (2) comprendente una apertura frontale (5) ed un corpo di blocco (32) atto a chiudere sostanzialmente l'apertura frontale (5) di detto corpo di supporto (2); all'interno del corpo di supporto (2) essendo alloggiato detto almeno un modulo di commutazione (10).
  9. 9. Apparecchio elettrico di controllo (1) secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui il modulo di rilevamento comando utente (50) include almeno un organo meccanico (KY); detto organo meccanico (KY) essendo vincolato al dispositivo utente (D2) o al dispositivo elettromeccanico (D1) e avente comunque libertà di movimento su almeno un asse, in modo che l'utente possa azionarlo; detto modulo elettronico di controllo (20), dopo aver ricevuto un comando tramite l'almeno un organo meccanico (KY), comanda l'almeno un commutatore controllato (13).
  10. 10. Apparecchio elettrico di controllo (1) secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui il modulo di rilevamento comando utente (50) include una scheda circuitale di ingresso (31).
  11. 11. Apparecchio elettrico di controllo (1) secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, includente almeno una unità di controllo (100) predisposta per comandare e/o analizzare il dispositivo elettromeccanico (D1) e/o il dispositivo utente (D2); l'almeno una unità di controllo (100) essendo disposta su detta scheda circuitale di controllo (11) del modulo elettronico di controllo (20) e/o su detta scheda circuitale di ingresso (31) del modulo di rilevamento comando utente (50).
  12. 12. Apparecchio elettrico di controllo (1) secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, includente almeno una l'areola conduttrice (140) predisposta per generare un campo magnetico o un campo elettrico verso l'esterno del modulo di rilevamento comando utente (50) o presentare una predeterminata capacità, in cui l'intensità del campo magnetico o del campo elettrico o la capacità di detta areola conduttrice (140) varia quando un comando viene impartito da utente tramite un tocco in corrispondenza di detta areola conduttrice (140), o tramite il raggiungimento da parte dell'utente di una distanza inferiore a una predeterminata soglia dall'almeno una areola conduttrice (140); l'almeno una areola conduttrice (140) essendo disposta su una superficie esterna o uno strato interno di detta scheda circuitale di ingresso (31) del modulo di rilevamento comando utente (50) o all'interno di detta scheda circuitale di controllo (11) del modulo elettronico di controllo (20).
  13. 13. Apparecchio elettrico di controllo (1) secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui almeno una areola conduttrice (140) è una areola conduttrice di attivazione (142) associata ad un modulo di attivazione; l'unità di controllo (100) avviando una funzione di attivazione dell'apparecchio elettrico di controllo (1) quando viene rilevato un comando impartito da un utente tramite l'areola conduttrice di attivazione (142).
  14. 14. Apparecchio elettrico di controllo (1) secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui il modulo di rilevamento comando utente (50) comprende almeno un organo meccanico di movimento e/o almeno un mezzo di visualizzazione.
  15. 15. Apparecchio elettrico di controllo (1) secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, includente: - un circuito di monitoraggio della tensione (102) predisposto per rilevare il passaggio della tensione (Vsl) della linea esterna di potenza elettrica (SL) nel punto di attraversamento dello zero; il circuito di monitoraggio della tensione (102) generando un segnale di monitoraggio presenza della tensione (Vr) verso l'unità di controllo (100); oppure, un circuito di monitoraggio della corrente (103) predisposto per rilevare il passaggio della corrente (Isl) della linea esterna di potenza elettrica (SL) nel punto di attraversamento dello zero; il circuito di monitoraggio della corrente (103) generando un segnale di monitoraggio presenza della corrente (Ir) verso l'unità di controllo (100); se l'unità di controllo (100) riscontra l'assenza di segnalazioni dal segnale di monitoraggio presenza della tensione (Vr), o dal segnale di monitoraggio presenza della corrente (Ir), per un periodo di tempo maggiore di un predeterminato intervallo di tempo, detta unità di controllo (100) porta ciascun commutatore controllato (13) in un rispettivo predeterminato stato di commutazione di sicurezza, memorizzato in una memoria; se l'unità di controllo (100), dopo aver riscontrato l'assenza di segnalazioni dal segnale di monitoraggio presenza della tensione (Vr), o dal segnale di monitoraggio presenza della corrente (Ir), per un periodo di tempo maggiore di un predeterminato intervallo di tempo, rileva nuovamente la presenza di segnalazioni dal segnale di monitoraggio presenza della tensione (Vr), o dal segnale di monitoraggio presenza della corrente (Ir), detta unità di controllo (100) porta ciascun commutatore controllato (13) in un rispettivo predeterminato stato di commutazione di ripristino, memorizzato in una memoria.
  16. 16. Apparecchio elettrico di controllo (1) secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, comprendente: - un sensore di temperatura predisposto per il rilevamento della temperatura ambientale; e/o - un sensore di umidità predisposto per il rilevamento della umidità ambientale e/o un sensore per il controllo del livello di luce; e/o - un modulo di comunicazione (104) predisposto per trasmettere o ricevere segnali a radio frequenza tramite una antenna (A).
  17. 17. Apparecchio elettrico di controllo (1) secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui il dispositivo utente (D2) include un corpo di aggancio (22) predisposto per agganciare l'almeno un dispositivo utente (D2) al dispositivo elettromeccanico (D1), o in modo intercambiabile ad un corpo di sostegno (402) dell'apparecchio elettrico di controllo (1) tramite un sistema di fissaggio meccanico (79) contenuto in detto corpo di aggancio (22), o al corpo di blocco (32) o al corpo di supporto (2) del dispositivo elettromeccanico (D1) o ad un corpo estetico esterno (502) dell'apparecchio elettrico di controllo (1).
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