IT201900010002A1 - Testa rotante per decespugliatore - Google Patents

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IT201900010002A1 IT102019000010002A IT201900010002A IT201900010002A1 IT 201900010002 A1 IT201900010002 A1 IT 201900010002A1 IT 102019000010002 A IT102019000010002 A IT 102019000010002A IT 201900010002 A IT201900010002 A IT 201900010002A IT 201900010002 A1 IT201900010002 A1 IT 201900010002A1
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groove
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Lauro Guerra
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Flash Cutter S R L Con Unico Socio
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Description

D E S C R I Z I O N E
del brevetto per invenzione industriale dal titolo:
“TESTA ROTANTE PER DECESPUGLIATORE”
La presente invenzione è relativa ad una testa rotante per decespugliatori.
Come è noto, esistono diverse categorie di testine rotanti per decespugliatori.
Secondo una prima categoria di teste rotanti, si prevede l’uso di uno, o più rocchetti di filo di taglio in materiale plastico. In questo caso, una volta usurato uno spezzone di filo di taglio, è possibile estrarre dal rocchetto un nuovo spezzone di filo per continuare il taglio, mediante manovre più o meno complicate.
Una seconda categoria di testa rotante prevede, invece, l’uso di singoli spezzoni di filo fissati al corpo centrale secondo diverse tipologie:
a) I fili sono bloccati da percorsi tortuosi realizzati all’interno del corpo rotante. Tali percorsi sono realizzati in modo tale che sia facile inserire i fili, ma meno facile sfilarli successivamente. Secondo questo tipo di soluzione, il filo lavorando si deforma e non scorre più come all’inserimento. La dimensione dei passaggi è tarata in funzione del diametro del filo. Ciò comporta lo svantaggio di dover prevedere una testa rotante per ciascuna categoria di filo. Ad esempio, per coprire la gamma dei fili normalmente in commercio presentante un diametro compreso in un range tra 2 e 4,5 mm, attualmente è necessario utilizzare tre differenti tipi di testine. Questo perché i fili di diametro piccolo si sfilano, se inseriti nei percorsi tortuosi con fori grandi; al contrario fili presentanti un diametro grande non riescono a scorrere, e quindi inserirsi, all’interno di percorsi tortuosi con diametro piccolo.
b) I fili sono inseriti in uno o più fori dritti (trasversali all’asse di rotazione) con diametri di grandi dimensioni (ovvero più grandi dei diametri dei fili normalmente utilizzati) che attraversano la testa rotante.
In questo caso, i fili sono bloccati all’interno dei rispettivi fori mediante viti. Svantaggiosamente, in questo tipo di soluzione è sempre previsto un gioco tra il filo ed il foro, ciò tuttavia causa una maggiore usura del filo che, in corrispondenza dell’uscita dalla testa rotante, sbatte contro lo spigolo di uscita. Per questo tipo di soluzioni è necessario, inoltre, avere sempre una chiave al seguito per (allentare-stringere) la vite di bloccaggio e permettere la sostituzione del filo usurato con uno nuovo.
c) I fili sono bloccati tra due pezzi filettati della testa rotante che vengono stretti manualmente.
Svantaggiosamente, in questo tipo di soluzione può accadere che i due pezzi filettati si bloccano con le vibrazioni. Pertanto, per poter allentare i due pezzi occorre una chiave e un tondino (da inserire nelle apposite sedi di cui la testa rotante è provvista.
Tutte le tipologie a), b), c) sopra descritte sono ulteriormente rallentate nel cambio filo, quando gli spezzoni di filo si rompono in prossimità del diametro esterno della testa rotante. Infatti, in questo caso, non rimane un testimone, ovvero un lembo, per poterli estrarre.
Inoltre, secondo la tipologia b) i fili si deformano nel punto dove vengono premuti per bloccarli, dentro i fori.
Una terza categoria prevede una serie di lame di taglio fatte di materiale plastico ed incernierate ad un mozzo centrale.
La presente invenzione si riferisce in particolare alla seconda categoria, in particolare alla tipologia a) sopra descritta, per migliorarne i numerosi inconvenienti.
In particolare, il problema tecnico che si vuole risolvere grazie alla presente invenzione è quello di realizzare una testa rotante per decespugliatore, del tipo avente spezzoni di filo di taglio, per la quale sia facile sostituire (inserire-togliere) senza l’ausilio di nessun attrezzo uno spezzone di filo una volta che questo sia usurato con uno nuovo.
Pertanto, secondo la presente invenzione viene realizzata una testa rotante per decespugliatore secondo quanto rivendicato nella rivendicazione 1, oppure in una qualsiasi delle rivendicazioni che dipendono, direttamente o indirettamente, dalla rivendicazione 1.
Per una migliore comprensione della presente invenzione, vengono ora descritte delle forme di attuazione a puro titolo di esempi non limitativi e con riferimento ai disegni allegati, nei quali:
- la figura 1 illustra una vista prospettica di una prima forma di attuazione di una testa rotante per decespugliatore realizzata secondo gli insegnamenti della presente invenzione;
- la figura 2 è simile alla figura 1 ed illustra una variante della testa rotante secondo la presente invenzione;
- la figura 3 è un esploso della figura 2;
- la figura 4 è una sezione secondo il piano π4 della figura 2;
- la figura 5 è una sezione secondo il piano π5 della figura 2;
- la figura 6 è una vista schematica e prospettica della testa rotante della figura 3 durante l’inserimento di un filo;
- la figura 7 illustra in modo schematico come uno spezzone di filo viene piegato lungo un primo percorso di una testa rotante secondo la presente invenzione;
- la figura 8 illustra in modo schematico come uno spezzone di filo viene piegato lungo un secondo percorso di una testa rotante secondo la presente invenzione;
- la figura 9 illustra la testa rotante della figura 1 in una prima configurazione operativa;
- la figura 10 è una sezione secondo il piano πCI della figura 9;
- la figura 11 illustra la testa rotante della figura 1 in una seconda configurazione operativa;
- la figura 12 è una sezione secondo il piano πCII della figura 11.
Nella figura 1 con 1 è indicata nel suo complesso una testa rotante 1 per decespugliatori secondo la presente invenzione. La testa rotante 1 comprende un corpo rotante 2 fatto in un pezzo unico. Il corpo rotante 2 presenta un asse di rotazione X longitudinale. Il corpo rotante 2 presenta una base 3, una parete laterale 4 ed una parete superiore 5.
Il corpo rotante 2 presenta una o più zone di rinvio β, ciascuna delle quali è configurata per alloggiare un rispettivo spezzone di filo F (illustrato nelle figure da 4 a 6) e provocare una pluralità di curve C consecutive di detto filo F.
Come illustrato nella figura 1, la testa rotante 1 presenta una pluralità di percorsi P in corrispondenza di ciascuna zona di rinvio β. Secondo l’esempio illustrato, i percorsi sono due: PI e PII. Ciascun percorso P è configurato per mantenere bloccato uno spezzone di filo F.
Vantaggiosamente, il percorso PI è configurato per alloggiare dei fili presentanti una sezione da media a massima, ovvero circa tra 3 e 5 mm.
Vantaggiosamente, il percorso PII è configurato per alloggiare dei fili presentanti una sezione da media a piccola, ovvero circa tra 1,5 e 3 mm.
Ciascun percorso P presenta una coppia di canali, qui di seguito identificati come canale superiore 7 e canale inferiore 8, trasversali all’asse di rotazione X ed una gola 9 sostanzialmente parallela all’asse di rotazione X e che collega tra loro il canale superiore 7 ed il canale inferiore 8 in corrispondenza di rispettive estremità. In altre parole, il canale superiore 7 ed il canale inferiore 8 sono paralleli tra loro e presentano delle estremità allineate lungo un asse sostanzialmente parallelo all’asse di rotazione X.
Nelle figure, i canali superiori 7 ed i canali inferiori 8 sono contraddistinti con il suffisso I o II per il percorso PI e, rispettivamente, PII.
In particolare, come illustrato nella figura 1, la testa rotante 1 presenta un percorso PI esterno ed un percorso PII interno. Il percorso PII interno è realizzato sostanzialmente all’interno del percorso PI esterno. Secondo l’esempio illustrato nelle figure, il percorso PI esterno ed il percorso PII interno condividono una stessa gola 9. In questo caso, il canale superiore 7II ed il canale inferiore 8II del percorso PII interno sono interposti lungo la gola 9 tra il canale superiore 7I ed il canale inferiore 8I del percorso PI esterno.
Vantaggiosamente, come verrà illustrato meglio in seguito, in corrispondenza della zona di rinvio β la testa rotante 1 presenta una porzione di rinvio 12 configurata per ottenere una pluralità di curve C sul filo F. In particolare, la testa rotante 1 presenta in corrispondenza della porzione di rinvio 12 una pluralità di porzioni di curvatura R.
Vantaggiosamente, mediante la specifica sequenza di porzioni di curvatura R della porzione di rinvio 12, è possibile ottenere il bloccaggio del filo F.
Secondo una variante non illustrata, il corpo rotante 2 può presentare una disposizione differente dei percorsi P, ad esempio potrebbe presentare due o più percorsi affiancati longitudinalmente tra loro, ovvero presentare un percorso superiore ed un percorso inferiore, in cui il canale superiore ed in canale inferiore del percorso superiore sono disposti, in uso, al di sopra, rispetto all’asse di rotazione X del canale superiore e del canale inferiore del percorso inferiore.
Secondo l’esempio illustrato nelle figure 1 e 2, la testa rotante 1 presenta una scanalatura 11 realizzata sulla parete laterale 4 del corpo rotante 2. La scanalatura 11 comunica radialmente con l’esterno del corpo rotante 2. La porzione di rinvio 12 è disposta all’interno della scanalatura 11 e delimita con la scanalatura 11 i canali superiori 7, i canali inferiori 8 e la gola 9. Secondo l’esempio illustrato nella figura 1, la porzione di rinvio 12 è stata ricavata nel corpo rotante 2.
La scanalatura 11 è delimitata radialmente da una superficie di fondo 13 e presenta una profondità variabile da una zona di attacco α (visibile nelle figure da 2 a 6) fino almeno alla zona di rinvio β. In corrispondenza della zona di rinvio β, la scanalatura 11 presenta una profondità sostanzialmente uguale o superiore all’estensione radiale della porzione di rinvio 12. Secondo la forma di attuazione illustrata nella figura 1, la scanalatura 11 è passante, ovvero la superficie di fondo 13 è sostanzialmente piatta in corrispondenza della zona di rinvio β, per raccordarsi poi al diametro esterno della testa rotante 1 nel punto α.
Secondo quanto illustrato nella figura 1, il corpo rotante 2 comprende delle sponde 14 sostanzialmente trasversali all’asse di rotazione X e che si estendono all’interno della scanalatura 11 verso la porzione di rinvio 12 in modo da delimitare lateralmente i canali superiori 7 ed i canali inferiori 8. Vantaggiosamente, le sponde 14 delimitano radialmente i canali superiore 7 ed i canali inferiori 8.
La porzione di rinvio 12 è interposta lungo la circonferenza della testa rotante 1 tra le sponde 14 e la zona di attacco α.
Ciascuna sponda 14 è delimitata radialmente da una superficie di battuta 15I radiale. La superficie di battuta 15I radiale è sostanzialmente parallela alla superficie di fondo 13.
Ciascuna sponda 14 è delimitata lateralmente da una superficie di battuta 15II laterale. Preferibilmente la superficie di battuta 15I radiale sporge verso l’esterno dalla superficie di fondo 13.
La superficie di battuta 15I radiale è bombata, ovvero è sostanzialmente parallela alla superficie di fondo 13 in corrispondenza di una zona centrale ed è degradante, ovvero riduce la distanza con la superficie di fondo 13, sia verso la base 3 sia verso la parete superiore 5.
Preferibilmente, ciascuna superficie di battuta 15II laterale è inclinata, in modo da formare un angolo γ uguale o inferiore di 90° con la superficie di battuta 15I radiale.
La porzione di rinvio 12 presenta una superficie laterale 10 che è affacciata, in uso, alla superficie di battuta 15II laterale di ciascuna sponda 14.
La gola 9 è delimitata dalla superficie laterale 10 dalla superficie di battuta 15I radiale e dalla superficie di battuta 15II laterale.
La superficie laterale 10 forma un angolo δ con la superficie di battuta 15I radiale. L’angolo δ è uguale o inferiore 90°. La superficie laterale 10 è sostanzialmente parallela alla superficie di battuta 15II laterale.
Vantaggiosamente, la distanza laterale tra ciascuna superficie di battuta 15II laterale e la superficie laterale 10 della porzione di rinvio 12 è superiore allo spessore massimo dello spezzone di filo F montabile.
La profondità, ovvero l’estensione radiale, della gola 9 è configurata per alloggiare fino alla sezione massima del filo che può alloggiare, in modo che durante l’uso il filo non sporga al di fuori del diametro della testa rotante 1.
Vantaggiosamente, il filo F viene trattenuto all’interno dei percorsi PI, PII mediante delle curve C successive realizzate su piani differenti, in particolare trasversali tra loro, come verrà illustrato meglio in seguito.
Nelle figure 2 e 3 con 101 è indicata una variante della testa rotante secondo la presente invenzione. La testa rotante 101 comprende sostanzialmente tutti i componenti della testa rotante 1 sopra descritti. Qui di seguito e nelle figure da 2 a 6 i componenti in comune mantengono la stessa numerazione e non vengono ripetuti per brevità. Secondo la variante illustrata, nelle figure da 2 a 6, la testa rotante 101 comprende, al posto della porzione di rinvio 12 sopra descritta, una unità di rinvio 112, che è fatta in un pezzo separato dal corpo della testa rotante 101. L’unità di rinvio 112 è collegata al corpo rotante 2 mediante mezzi rilasciabili, ad esempio mediante un perno 16.
Secondo la variante illustrata nelle figure 2 e 3, l’unità di rinvio 112 presenta delle scanalature 17 che delimitano lateralmente, insieme alla superficie di fondo 13, i canali superiori 7 ed i canali inferiori 8.
Secondo la variante illustrata nelle figure 2 e 3, le sponde 14 per delimitare i canali superiori 7 ed i canali inferiori 8 all’interno della scanalatura 11 sono in parte realizzate nel corpo rotante 2 ed in parte nell’unità di rinvio 112. In particolare, come visibile nella figura 3, una sponda 14 centrale sporge dal corpo rotante 2 e due sponde 14 laterali sporgono dall’unità di rinvio 112.
Preferibilmente, la testa rotante 1 o 101 è fatta di un materiale polimerico. In alternativa, la testa rotante 1 o 101 può essere fatta di materiale metallico.
Secondo una variante non illustrata, la testa rotante 1 o 101 può presentare un numero differente di percorsi PI o PII. Ad esempio la testa rotante 1 o 101 può presentare un unico percorso P.
Lo spezzone di filo F inserito nella testa rotante 1 o 101 è piegato, in uso, attorno alla porzione di rinvio 12 o all’unità di rinvio 112 e presenta una porzione superiore 18 ed una porzione inferiore 19, che sporgono dalla testa rotante e sono collegate tra loro da una porzione di raccordo 20.
Nella testa rotante 1 o 101, il canale superiore 7, il canale inferiore 8 e la gola 9 sono configurati in modo da realizzare una successione di curve C su piani diversi, come verrà illustrato meglio in seguito.
Come illustrato nell’esempio della figura 6, la porzione superiore 18 viene inserita all’interno del canale superiore 7,7I, la porzione inferiore 19 viene inserita all’interno del canale inferiore 8, 8I e la porzione di raccordo 20 viene inserita nella rispettiva gola 9. In questo modo, lo spezzone di filo F viene ripiegato formando una pluralità di curve C successive su piani π1A, π1B, π2 differenti tra loro, in modo da fissarsi alla testa rotante 1 o 101. Secondo l’esempio illustrato, i piani π1A e π1B sono paralleli tra loro. I piani π1A e π1B sono perpendicolari all’asse longitudinale X. Il piano π2 è radiale e complanare all’asse longitudinale X. I piani π1A e π1B sono sostanzialmente perpendicolari al piano π2.
In corrispondenza del passaggio a cavallo tra il canale superiore 7 e la gola 9, il filo F forma una curva C1A sul piano π1A ed una curva C2A sul piano π2.
In corrispondenza del passaggio dalla gola 9 al canale inferiore 8, il filo forma una curva C1B sul piano π1B ed una curva C2B sul piano π2.
I raggi di curvatura delle curve C1A, C2A, C1B e C2B sopra descritte sono configurati per impedire scorrimenti del filo F durante l’uso della testa rotante 1.
Vantaggiosamente la consecutività tra le curve C1A e C2A e la consecutività tra le curve C1B e C2B impedisce che le porzioni 18 e 19 si sfilino.
Vantaggiosamente, è prevista sul piano π1A una ulteriore curva C11A del filo, che si crea durante l’uso in uscita dalla porzione di rinvio 12 o dall’unità di rinvio 112. Secondo l’esempio illustrato nella figura 4, la porzione superiore 18 e la porzione inferiore 19 possono oscillare sul piano π1A da una posizione in cui sono sostanzialmente appiattite contro la superficie di fondo 13, ad una posizione in cui sono parzialmente ripiegate sulla porzione di rinvio 12 o l’unità di rinvio 112.
Quando la porzione superiore 18 è parzialmente ripiegata sulla porzione di rinvio 12 o l’unità di rinvio 112 forma sul piano π1A una curva C11A.
Quando la porzione inferiore 19 è parzialmente ripiegata sulla porzione di rinvio 12 o l’unità di rinvio 112 forma sul piano π1B una curva C11B.
Vantaggiosamente, le curve C11A e C11B che si vengono a formare hanno raggi tali da impedire la rottura dello spezzone di filo F. I raggi di curvatura delle curve C1A, C2A, C1B e C2B sopra descritti sono differenti, a seconda del tipo di percorso PI o PII utilizzato. Nelle figure 7 e 8 sono schematizzate le curve C1A, C2A, C1B e C2B che lo spezzone di filo F esegue lungo il percorso PI e, rispettivamente, PII all’interno della testa rotante 1 o 101. Nelle figure 7 e 8 vengono utilizzati I e II per indicare le curve ottenute con il percorso PI e, rispettivamente, il percorso PII.
Secondo quanto illustrato in maggior dettaglio qui di seguito, la porzione di rinvio 12 presenta una pluralità di porzioni di curvatura R, ciascuna delle quali ha un rispettivo differente raggio di curvatura. Le porzioni di curvatura R sono delle porzioni della superficie laterale 10. Ciascuna porzione di curvatura R agisce da elemento di spallamento locale per lo spezzone di filo F.
Ciascuna porzione di curvatura R è sostanzialmente una porzione di un cerchio osculatore che determina una corrispondente curvatura C del filo F. Ciascuna porzione di curvatura R si sviluppa su di un rispettivo piano e presenta un rispettivo centro di curvatura ed è determinata da un rispettivo raggio.
Vantaggiosamente le porzioni di curvatura R possono svilupparsi su piani differenti tra loro.
Le porzioni di curvatura R possono sovrapporsi almeno parzialmente in corrispondenza di una stessa porzione del filo F, oppure possono essere in successione tra loro, vale a dire una dietro all’altra, a contatto tra loro, oppure distanziate.
Avanzando lungo il filo F, partendo dalla gola 9 per arrivare fino alle estremità del filo F stesso, è possibile incontrare una sequenza di porzioni di curvatura R proiettate sia su di un piano π1 sostanzialmente perpendicolare all’asse longitudinale X della testa rotante 1, sia su di un piano π2 sostanzialmente complanare all’asse longitudinale X della testa rotante 1.
Nelle figure 9, 10 e 5 sono illustrate nel dettaglio le porzioni di curvatura R che si trovano lungo il percorso PI.
Nelle figure 11, 12 e 5 sono illustrate nel dettaglio le porzioni di curvatura R che si trovano lungo il percorso PII.
Qui di seguito viene descritta in maggior dettaglio la sequenza di porzioni di curvatura R lungo il percorso PI.
Secondo quanto illustrato nella figura 10, la porzione di rinvio 12 presenta una porzione di curvatura R1I per la realizzazione della curva C1AI. La porzione di curvatura R1I si sviluppa su un piano (nel caso di specie sul piano π1AI), che è sostanzialmente perpendicolare all’asse longitudinale X della testa rotante 1. La porzione di curvatura R1I ha un raggio compreso tra 3 e 4 mm, preferibilmente di 3,5 mm.
La stessa porzione di curvatura R1I serve per la realizzazione della curva C1B in corrispondenza di una differente posizione lungo l’asse longitudinale X (nel caso di specie in corrispondenza del piano π1BI della figura 7).
Secondo quanto illustrato nella figura 10, la porzione di rinvio 12 presenta una porzione di curvatura R11I (per la realizzazione della curva C11A quando il filo F viene ripiegato durante l’uso almeno parzialmente attorno alla porzione di rinvio 12.
La porzione di curvatura R11I ha un raggio compreso tra 6 e 7 mm, preferibilmente di 6,5 mm.
La stessa porzione di curvatura R11I serve per la realizzazione della curva C11B in corrispondenza di una differente posizione lungo l’asse longitudinale X (nel caso di specie in corrispondenza del piano π1BI della figura 7).
Vantaggiosamente, la porzione di rinvio 12 presenta una porzione di curvatura R2I (schematizzato nella figura 7) per la realizzazione della curva C2AI. La porzione di curvatura R2I si sviluppa su un piano (nel caso di specie sul piano π2), che è sostanzialmente complanare e radiale all’asse longitudinale X della testa rotante 1. La porzione di curvatura R2I ha un raggio compreso tra 4 e 6 mm, preferibilmente di 5 mm.
Analogamente a quanto sopra descritto, qui di seguito viene descritta in maggior dettaglio la sequenza di porzioni di curvatura R lungo il percorso PII, con riferimento in particolare alle figure 11 e 12.
Secondo quanto illustrato nella figura 12, la porzione di rinvio 12 presenta una porzione di curvatura R1II per la realizzazione della curva C1AII. La porzione di curvatura R1II si sviluppa su un piano (nel caso di specie sul piano π1AII), che è sostanzialmente perpendicolare all’asse longitudinale X della testa rotante 1. La porzione di curvatura R1II ha un raggio compreso tra 1 e 3 mm, preferibilmente è di 2 mm.
La stessa porzione di curvatura R1II serve per la realizzazione della curva C1BII in corrispondenza di una differente posizione lungo l’asse longitudinale X (nel caso di specie in corrispondenza del piano π1BII della figura 7).
Secondo quanto illustrato nella figura 12, la porzione di rinvio 12 presenta una porzione di curvatura R11II (per la realizzazione della curva C11AII quando il filo F viene ripiegato durante l’uso almeno parzialmente attorno alla porzione di rinvio 12.
La porzione di curvatura R11II ha un raggio compreso tra 6 e 7 mm, preferibilmente è di 6,5 mm.
La stessa porzione di curvatura R11II serve per la realizzazione della curva C11BII in corrispondenza di una differente posizione lungo l’asse longitudinale X (nel caso di specie in corrispondenza del piano π1BI della figura 7).
Le porzioni di curvatura R11I e R11II possono essere sostanzialmente uguali tra loro, come qui descritto ed illustrato, oppure possono essere differenti tra loro.
Vantaggiosamente, la porzione di rinvio 12 presenta una porzione di curvatura R2II (schematizzato nella figura 7) per la realizzazione della curva C2AII. La porzione di curvatura R2II si sviluppa su un piano (nel caso di specie sul piano π2), che è sostanzialmente complanare e radiale all’asse longitudinale X della testa rotante 1. La porzione di curvatura R2II ha un raggio compreso tra 1 e 3 mm, preferibilmente di 2 mm.
Le porzioni di curvatura sopra descritte devono intendersi presenti anche nella testa rotante 101 con l’elemento di rinvio 112 e non vengono ripetute ed illustrate nuovamente per brevità di trattazione. Nelle figure relative alla testa rotante 101 vengono quindi riportati gli stessi riferimenti per indicare le stesse porzioni di curvatura R.
Vantaggiosamente, la porzione di curvatura R11I (per il percorso PI) o la porzione di curvatura R11II presenta un raggio K che è dato dalla seguente relazione.
In cui:
De è il diametro esterno della testa rotante;
s è la dimensione necessaria per garantire il fissaggio della testina rotante, in genere realizzata mediante un esagono di fissaggio coassiale all’esse longitudinale X; df è il diametro del filo F.
Vantaggiosamente, nel caso in cui il raggio K della porzione di curvatura R11I o R11II corrisponda alla relazione sopra riportata, si ottiene un minore snervamento del filo F durante l’uso.
La successione di curve C1, C2, C11 sopra descritta è prevista anche per la testa rotante 1 illustrata nella figura 1 e descritta in precedenza.
Vantaggiosamente, la presenza delle curve C11A, C11B con raggio di curvatura K superiore a 6 mm evita che il filo F si snervi, ovvero si usuri. In altre parole, in corrispondenza della zona in cui il filo F è sottoposto a sollecitazioni che ne provocano delle oscillazioni (illustrata in riga tratteggiata nelle 10 e 13), sono assenti spigoli od asperità che venendo a contatto con il filo F potrebbero provocarne la rottura. In particolare sono del tutto eliminati gli spigoli vivi in prossimità della zona di oscillazione del filo F.
Vantaggiosamente, le estremità dello spezzone di filo F vengono tirate, in modo da incastrare la porzione di raccordo 20 all’interno della rispettiva gola 9. In particolare, lo spezzone di filo F viene mantenuto fisso all’interno della gola 9 dalla rispettiva parete 15 con angolo inferiore a 90°rispetto alla parete 13. Secondo una variante non illustrata, lo spezzone di filo F può essere tirato fino a presentare solo una unica porzione 18 o 19 che sporge dalla testa rotante 1 o 101. In questo modo, vantaggiosamente, è possibile variare il numero di porzioni che sporgono dalla testa rotante 1 o 101 durante l’uso. Ad esempio, dalla testa rotante 1 o 101 possono sporgere due o quattro porzioni di filo F.
Vantaggiosamente, la presenza della scanalatura 11 permette che il filo F rimanga protetto e parzialmente supportato durate l’uso. Infatti durante un normale utilizzo della testa rotante 1 o 101 del tipo sopra descritto si usura solamente la porzione di filo F che sporge longitudinalmente dalla scanalatura 11. In questo modo si garantisce che il filo F rimanga intatto per le porzioni 18 e 19 che sono contenute all’interno della scanalatura 11. Ciò permette di avere una porzione di filo F sufficientemente lunga per poterlo sfilare. Vantaggiosamente, durante lo sfilamento del filo F un operatore deve superare le forze che oppongono le curve C1A e C1B, dato che al momento dello sfilamento del filo F le curve C2 non si oppongono a tale operazione, ovvero non applicano nessuna resistenza. Pertanto, l’operatore è in grado di sfilare con poco sforzo e senza attrezzi un filo F per la sua sostituzione.
Vantaggiosamente, la sequenza delle porzioni di curvatura R sopra descritta permette di mantenere il filo F fissato alla testa rotante 1 o 101.

Claims (12)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1. Testa rotante per decespugliatori con almeno uno spezzone di filo (F); la testa rotante (1; 101) comprendendo un corpo rotante (2), che presenta un asse di rotazione (X) ed una parete laterale (4); in cui il corpo rotante è fatto in un pezzo unico; in cui il corpo rotante (2) presenta una o più zone o mezzi di rinvio (12; 112), ciascuno dei quali è configurato per bloccare un rispettivo spezzone di filo (F) per mezzo di curve (C1A, C1B, C2, C11) consecutive su piani (π1A, π1B, π2) differenti.
  2. 2. Testa rotante secondo la rivendicazione 1, in cui ciascuna zona o mezzo di rinvio (12; 112) è disposta lungo la parete laterale (4) del corpo rotante (2); in cui uno spezzone di filo (F) inserito all’interno di una zona o mezzo di rinvio (12; 112) non sporge, in uso, radialmente all’esterno del corpo rotante (2).
  3. 3. Testa rotante secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui almeno due curve (C1A, C2; C1B, C2) consecutive sono realizzate su due rispettivi piani (π1A, π2; π1B, π2) perpendicolari tra di loro.
  4. 4. Testa rotante secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui ciascuna testa rotante (1; 101) presenta uno o più percorsi (PI, PII); in cui ciascun percorso (PI; PII) è configurato per piegare un rispettivo spezzone di filo (F); in cui ciascun percorso (PI; PII) presenta una coppia di canali (7, 8), che sono sostanzialmente trasversali a detto asse di rotazione (X), ed una gola (9) sostanzialmente parallela a detto asse di rotazione (X); in cui detti canali (7, 8) sono collegati tra loro da detta gola (9).
  5. 5. Testa rotante secondo la rivendicazione 4 e presentante un primo percorso (PI) esterno ed un secondo percorso (PII) interno; in cui il secondo percorso (PII) interno è inserito all’interno del primo percorso (PI) esterno.
  6. 6. Testa rotante secondo la rivendicazione 5, in cui il primo percorso (PI) esterno ed il secondo percorso (PII) interno condividono la stessa gola (9); in cui, il canale superiore (7II) ed il canale inferiore (8II) del percorso (PII) interno sono interposti lungo la gola (9) tra il canale superiore (7I) ed il canale inferiore (8I) del percorso (PI) esterno.
  7. 7. Testa rotante secondo la rivendicazione 5 o 6, e presentante, lungo detto primo percorso (PI), una prima porzione curvatura (R1I) per la realizzazione di una prima curva (C1A; C1B); detta prima porzione di curvatura (R1I) avendo un raggio compreso tra 3 e 4 mm, preferibilmente di 3,5 mm; in cui detta testa rotante (1; 101) presenta una seconda porzione di curvatura (R2I) per la realizzazione di una seconda curva (C2A; C2B); detta seconda porzione di curvatura (R2I) presenta un raggio compreso tra 4 e 6 mm, preferibilmente di 5 mm.
  8. 8. Testa rotante secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 5 a 7, e presentante, lungo detto secondo percorso (PII), un prima porzione di curvatura (R1II) per la realizzazione di una prima curva (C1A; C1B); detta prima porzione di curvatura (R1II) presenta un raggio compreso tra 1 e 3 m, preferibilmente di 2 mm; in cui detta testa rotante (1; 101) presenta una seconda porzione curvatura (R2II) per la realizzazione di una seconda curva (C2A; C2B); detta seconda porzione di curvatura (R2II) presenta un raggio compreso tra 1 e 3 mm, preferibilmente di 2 mm.
  9. 9. Testa rotante secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 5 a 8 e presentante una terza porzione di curvatura (R11I; R11I) per la realizzazione di una terza curva (C11AI; C11BI; C11AII; C11BII); in cui detta terza porzione di curvatura presenta un raggio (K) che è dato dalla seguente relazione:
    in cui: De è il diametro esterno della testa rotante; s è la dimensione necessaria per garantire il fissaggio della testina rotante, in genere realizzata mediante un esagono di fissaggio coassiale all’esse longitudinale X; df è il diametro del filo F.
  10. 10. Testa rotante secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui per ciascuna zona o mezzo di rinvio (12; 112), il corpo rotante (2) presenta una scanalatura (11) realizzata sulla parete laterale (4) del corpo rotante (2); in cui, ciascuna scanalatura (11) comunica radialmente con l’esterno di detto corpo rotante (2); in cui, ciascuna zona o mezzo di rinvio (12; 112) è disposto all’interno di una rispettiva scanalatura (11); in cui, ciascuna zona o mezzo di rinvio (12; 112) delimita con la scanalatura (11) i rispettivi canali (7, 8) e la gola (9); in cui, ciascuna zona o mezzo di rinvio (12; 112) è un pezzo unico con il corpo rotante (2) oppure è collegato al corpo rotante (2) mediante mezzi rilasciabili, ad esempio mediante un perno.
  11. 11. Testa rotante secondo la rivendicazione 10, in cui la scanalatura (11) è delimitata radialmente da una superficie di fondo (13); la scanalatura (11) presenta una profondità variabile da una zona di attacco (α) ad una zona di rinvio (β); la superficie di fondo (13) è sostanzialmente complanare alla parete laterale (4) in corrispondenza della zona di attacco (α); la scanalatura (11) presenta una profondità sostanzialmente uguale o superiore all’estensione radiale del mezzo di rinvio (12; 112) in corrispondenza della zona di rinvio (β); il mezzo di rinvio (12; 112) essendo disposto all’interno di detta scanalatura (11) ed interposto tra la zona di attacco (α) e la zona di rinvio (β).
  12. 12. Testa rotante secondo la rivendicazione 10 o 11, e comprendente una o più sponde (14), ciascuna delle quali sporge trasversalmente all’asse di rotazione (X) all’interno di una rispettiva scanalatura (11) verso un rispettivo mezzo di rinvio (12; 112) in cui ciascuna sponda (14) delimita lateralmente una rispettiva porzione finale di un rispettivo canale (7; 8); in cui detta gola (9) è interposta tra il mezzo di rinvio (12; 112) e ciascuna sponda (14); in cui ciascuna sponda (14) è delimitata radialmente da una superficie di battuta laterale (15II) affacciata al mezzo di rinvio (12; 112) ed inclinata in modo da formare rispetto alla superficie di fondo (13) un angolo (γ) uguale o inferiore di 90°.
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