IT201900007059A1 - Metodo per la rilevazione della manomissione di un sistema di rilevamento target - Google Patents

Metodo per la rilevazione della manomissione di un sistema di rilevamento target Download PDF

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Ugo Bertacchini
Alessio Degani
Marco Garatti
Lorenzo Nava
Matteo Radaelli
Andrea Tartaro
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Description

Titolo: “Metodo per la rilevazione della manomissione di un sistema di rilevamento target”
DESCRIZIONE
Campo Tecnico
La presente invenzione si sviluppa nel campo del rilevamento di oggetti presenti in un ambiente da monitorare, ad esempio mediante tecnologie radar. Più in dettaglio, l’invenzione riguarda un metodo per la rilevazione della manomissione di un sistema di rilevamento target, ed un sistema di rilevamento target in cui si applica tale metodo.
Stato della Tecnica
I sistemi di rilevamento di oggetti presenti in un ambiente, come i sistemi radar, sono in grado di trasmettere un segnale elettromagnetico in un ambiente da monitorare e di ricevere un segnale riflesso dagli oggetti per identificare la loro posizione nell’ambiente.
Il documento EP 3460514 descrive un sistema di rilevamento 1, mostrato per riferimento anche in figura 1 in esploso, comprendente una struttura di supporto 4 fissabile ad una parete. Tale sistema di rilevamento 1 comprende un corpo sferico 3 bloccabile alla struttura di supporto 4 secondo molteplici orientamenti spaziali ed un organo di rilevamento 2 inserito in una sede 31 del corpo sferico 3. L’organo di rilevamento 2 comprende un elemento sensibile configurato per rilevare il movimento di un corpo in un ambiente. Il corpo sferico 3 può quindi essere ruotato e bloccato in diversi posizioni operative rispetto alla struttura di supporto 4 a seconda anche dell’orientamento della parete di appoggio su cui viene applicato il sistema di rilevamento 1, garantendo il corretto rilevamento di un target all’interno dell’ambiente da monitorare.
Sistemi di rilevamento target analoghi a quello descritto possono essere usati nell’ambito della sicurezza, sia nel caso di allarmi antintrusione sia nel caso di sicurezza del personale nelle industrie in cui è pericoloso avvicinarsi troppo a certi macchinari aventi parti in movimento.
Problema della Tecnica nota
I sistemi di rilevamento target sono a volte soggetti a tentativi di manomissione, ad esempio nel caso in cui un intruso distacchi il dispositivo dalla parete d’appoggio o riorienti il corpo sferico per evitare di essere rilevato. Oltre a tentativi dolosi di manomissione, analoghi inconvenienti si possono verificare ad esempio in caso di urti accidentali con il dispositivo.
Una manomissione può portare ad un non corretto o mancato funzionamento del dispositivo di rilevamento. In entrambi i casi, il sistema di rilevamento non sarà in grado di rilevare correttamente un target all’interno dell’ambiente da monitorare. Conseguentemente, il mancato rilevamento di un target nell’ambiente monitorato può portare, ad esempio, ad un’effrazione dell’ambiente monitorato con possibili danni economici. Allo stesso tempo, nel caso in cui il sistema di rilevamento sia utilizzato per disattivare un macchinario industriale, il mancato rilevamento di un operatore nelle immediate vicinanze del macchinario può portare a potenziale gravi danni fisici per l’operatore.
Pertanto, è particolarmente importante controllare e segnalare eventuali tentativi di manomissione del sistema di rilevamento, per evitare di avere sistemi di rilevamento non funzionanti. In particolare, con riferimento al sistema di rilevamento del documento EP 3460514, per manomissione si intende per esempio qualsiasi tentativo, doloso o non, volto a distaccare la struttura di supporto 4 dalla parete di appoggio, a modificare l’orientamento del corpo sferico 3 o a distaccare l’organo di rilevamento 2 dal corpo sferico 3.
Sommario dell’invenzione
Lo scopo della presente invenzione è di risolvere i problemi esposti in riferimento alla tecnica nota, ed in particolare di consentire il rilevamento di eventuali tentativi di manomissione di un sistema di rilevamento target.
Tali ed ulteriori scopi sono raggiunti da un sistema di rilevamento target e da un metodo per la rilevazione della manomissione in un simile sistema, secondo una qualsiasi delle unite rivendicazioni.
Secondo la presente invenzione, il sistema di rilevamento target comprende un’unità di controllo che è configurata per elaborare, sulla base di una logica complessiva di coordinamento sensori, dati di rilevazione manomissione provenienti da un insieme prestabilito di sensori.
L’unità di controllo è in comunicazione di segnale con un insieme di sensori presenti, che rappresenta in generale un sottoinsieme dell’insieme prestabilito di sensori. In altre parole, sebbene la logica complessiva prevede l’elaborazione di dati provenienti da un insieme prestabilito di sensori, l’unità di controllo è in grado di funzionare anche se alcuni sensori dell’insieme prestabilito sono assenti.
Inoltre, l’unità di controllo è configurata per controllare lo stato di funzionamento di ciascun sensore dell’insieme di sensori presenti per definire, entro l’insieme prestabilito, un sottoinsieme di sensori presenti e funzionanti e un sottoinsieme di sensori assenti e/o non funzionanti. Secondo la presente invenzione, l’unità di controllo è quindi configurata per definire una logica ridotta di coordinamento sensori, escludendo dalla logica complessiva il sottoinsieme di sensori assenti e/o non funzionanti.
Vantaggiosamente, grazie al metodo e al sistema di rilevamento target della presente invenzione è possibile rilevare tentativi di manomissione.
Ancora vantaggiosamente, è possibile rilevare eventuali tentativi di manomissione indipendentemente dal numero e dal tipo di sensori presenti, entro l’insieme prestabilito. Si ottiene quindi un rilevamento delle manomissioni particolarmente robusto.
Breve descrizione dei disegni
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione appariranno maggiormente chiari dalla descrizione indicativa, e pertanto non limitativa, di un metodo per la rilevazione della manomissione di un sistema di rilevamento target, in riferimento ai disegni allegati, in cui la Figura 1 è una vista in esploso di un sistema di rilevamento target.
Descrizione dettagliata
In accordo con la presente invenzione, un sistema di rilevamento target 1 comprende un organo di rilevamento 2 configurato per rilevare un target in un’area prestabilita di rilevazione. In generale, l’organo di rilevamento 2 comprende un elemento sensibile configurato per rilevare il movimento di un target all’interno dell’area prestabilita.
In una forma realizzativa, analogamente al sistema descritto in EP 3460514, il sistema di rilevamento target 1 comprende una struttura di supporto 4 fissabile ad una parete ed un corpo sferico 3 associato alla struttura di supporto 4. Tale corpo sferico 3 è sostenuto in rotazione dalla struttura di supporto 4 ed è bloccabile alla struttura di supporto 4 secondo una pluralità di orientamenti spaziali. In aggiunta, il corpo sferico 3 comprende una sede 31. L’organo di rilevamento 2 è inserito all’interno della sede 31 del corpo sferico 3 lungo una direzione di inserimento. Possono comunque essere previsti sistemi di rilevamento target 1 strutturalmente diversi da quello descritto qui o in EP 3460514.
Il sistema comprende, inoltre, un insieme di sensori presenti comprendente almeno un sensore di rilevazione manomissione. Ciascun sensore dell’insieme di sensori presenti è associato all’organo di rilevamento 2, ad esempio essendo montato sull’organo di rilevamento 2. In aggiunta, il sistema comprende un’unità di controllo in comunicazione di segnale con l’insieme di sensori presenti. Si osservi che l’unità di controllo può essere intesa come un unico dispositivo di elaborazione fisicamente distinto dai sensori, oppure come un insieme di dispositivi di elaborazione cooperanti per svolgere le funzioni descritte nel seguito. Eventualmente, alcune parti dell’unità di controllo possono essere incorporate nei medesimi dispositivi che svolgono la funzione di sensori di rilevamento manomissione.
Per il corretto rilevamento delle manomissioni del sistema di rilevamento target 1 è previsto il settaggio e il funzionamento di logiche di coordinamento sensori mediante il metodo per la rilevazione di una manomissione di un sistema di rilevamento target 1, oggetto della presente invenzione.
Tale metodo per la rilevazione di una manomissione comprende le fasi descritte di seguito. Un tecnico del settore riconoscerà inoltre dalla descrizione seguente quali componenti del sistema di rilevamento target 1 sono configurate per svolgere tali fasi.
Il metodo comprende la fase di settaggio di una logica complessiva di coordinamento sensori. Preferibilmente, tale logica complessiva di coordinamento viene settata da un’utente esterno durante l’installazione del sistema di rilevamento target 1. Come sarà maggiormente chiaro in una parte successiva della descrizione, tale logica complessiva di coordinamento può essere settata diversamente a seconda dell’ambiente in cui viene installato il sistema di rilevamento target 1 e a seconda del grado di sensibilità richiesto per la rilevazione dei tentativi di manomissione del sistema di rilevamento target 1.
In alternativa, la logica complessiva di coordinamento può essere pre-memorizzata nell’unità di controllo.
L’unità di controllo è configurata per elaborare, sulla base di tale logica complessiva, dati di rilevazione manomissione provenienti da un insieme prestabilito di sensori comprendente una pluralità di sensori di rilevazione manomissione. Come sarà maggiormente chiaro in una parte successiva della descrizione, tale logica complessiva comprende una combinazione logica di indicazioni di manomissione per ciascun sensore dell’insieme prestabilito.
Più in dettaglio, per dato di rilevazione manomissione si intende un segnale di misura di una grandezza fisica, prodotto da un sensore ed inviato all’unità di controllo, mentre per indicazione di manomissione si intende un segnale positivo oppure negativo, in base al fatto che il corrispondente dato di rilevazione manomissione sia o meno compatibile con una condizione di manomissione.
L’insieme di sensori presenti è un sottoinsieme dell’insieme prestabilito. In altre parole, l’unità di controllo è configurata per elaborare dati di rilevazione manomissione provenienti da un numero di sensori maggiore o uguale rispetto al numero di sensori effettivamente presenti nel sistema di rilevamento target 1. Infatti, l’insieme prestabilito può corrispondere all’insieme di sensori presenti o può contenerlo, prevedendo inoltre sensori aggiuntivi che non sono presenti o almeno non sono in comunicazione di segnale con l’unità di controllo, e pertanto da cui non vengono ricevuti dati né indicazioni di manomissione. Comunque, come sarà maggiormente chiaro in una parte successiva della presente descrizione, l’unità di controllo è in grado di verificare se l’insieme di sensori presenti corrisponde all’insieme prestabilito oppure se ne è un suo sottoinsieme, cioè quali sensori dell’insieme prestabilito siano effettivamente presenti.
Ciò significa che la medesima unità di controllo, che sia stata settata con una specifica logica complessiva, può adattarsi all’assenza di alcuni sensori dell’insieme prestabilito, ovvero alla presenza di diversi possibili insiemi di sensori presenti, che siano sottoinsiemi dell’insieme prestabilito.
Preferibilmente, l’insieme prestabilito di sensori di rilevazione manomissione comprende almeno due sensori di natura diversa fra loro. In particolare, almeno uno dei sensori dell’insieme prestabilito può essere scelto dal gruppo costituito da accelerometro, magnetometro e giroscopio. Preferibilmente, almeno due sensori diversi sono scelti in tale gruppo, e più preferibilmente, l’insieme prestabilito di sensori di rilevazione manomissione comprende almeno un accelerometro, un magnetometro e un giroscopio.
Nel caso di un accelerometro il dato di rilevazione manomissione corrisponde alla misura di un’accelerazione lineare, da cui si possono ricavare informazioni su traslazioni dell’organo di rilevamento 2, unitamente o separatamente da altre parti della struttura del sistema di rilevamento 1, e/o riorientamenti dell’organo di rilevamento 2 rispetto alla direzione dell’accelerazione di gravità. Nel caso di magnetometro, invece, il dato di rilevazione manomissione corrisponde alla misura di un campo magnetico, da cui possono essere ricavate informazioni sul riorientamento dell’organo di rilevamento 2 rispetto al campo magnetico terrestre. Infine, nel caso di giroscopio il dato di rilevazione manomissione corrisponde ad una misura di un’accelerazione angolare, da cui possono essere ricavate informazioni su qualsiasi tipo di riorientamento dell’organo di rilevamento 2.
Il metodo comprende, inoltre, la fase di controllo, da parte dell’unità di controllo, dello stato di funzionamento di ciascun sensore dell’insieme di sensori presenti per definire, entro l’insieme prestabilito, un sottoinsieme di sensori presenti e funzionanti e un sottoinsieme di sensori assenti e/o non funzionanti.
In altre parole, l’unità di controllo è configurata per distinguere i sensori presenti, ossia i sensori installati nel sistema di rilevamento target 1 in quanto associati all’organo di rilevamento 2 ed in comunicazione di segnale con l’unità di controllo, dai sensori assenti, ossia non installati nel sistema di rilevamento target 1 ma previsti nell’insieme prestabilito relativo alla logica di coordinamento complessiva. In altre parole ancora, l’unità di controllo è configurata per verificare se l’insieme di sensori presenti corrisponde all’insieme di sensori prestabilito. In aggiunta, l’unità di controllo è configurata per distinguere i sensori presenti e funzionanti, ossia i sensori da cui si riceve un dato di rilevazione manomissione affidabile, dai sensori presenti ma non funzionanti, ossia i sensori da cui non si riceve un dato di rilevazione manomissione o si riceve un dato di rilevazione manomissione ritenuto non affidabile. L’affidabilità di un dato di rilevazione manomissione può essere determinata secondo l’esperienza dei tecnici del settore a seconda della natura del sensore e dei malfunzionamenti tipici per il sensore.
L’insieme di sensori presenti e funzionanti è quindi un sottoinsieme dell’insieme dei sensori presenti, e viceversa l’insieme di sensori assenti e/o non funzionanti comprende i sensori assenti e i sensori presenti ma non funzionanti. L’insieme prestabilito è, invece, dato dall’unione del sottoinsieme di sensori presenti e funzionanti e del sottoinsieme di sensori assenti e/o non funzionanti.
Nel caso in cui ciascun sensore dell’insieme di sensori presenti sia correttamente funzionante, l’insieme di sensori presenti e funzionanti corrisponde all’insieme di sensori presenti. Nel caso, invece, in cui ciascun sensore dell’insieme di sensori presenti sia correttamente funzionante e l’insieme di sensori presenti corrisponda all’insieme prestabilito, l’insieme di sensori assenti e/o non funzionanti corrisponde all’insieme vuoto, ossia contiene un numero di sensori pari a zero.
Successivamente, il metodo comprende la definizione, da parte dell’unità di controllo, di una logica ridotta di coordinamento sensori, escludendo dalla logica complessiva il sottoinsieme di sensori assenti e/o non funzionanti. In altre parole, l’unità di controllo è configurata per semplificare la logica complessiva adattandola all’insieme di sensori presenti e funzionanti.
Nel caso in cui l’insieme di sensori presenti e funzionanti corrisponda all’insieme prestabilito, la logica ridotta corrisponde, almeno temporaneamente, alla logica complessiva. In ogni caso, sarà generalmente identificabile una funzione di riduzione della logica complessiva, che è associata all’unità di controllo ad esempio in quanto memorizzata in essa, pronta ad attivarsi qualora si verifichi che uno dei sensori presenti smette di funzionare.
Nella forma realizzativa preferita il metodo comprende, inoltre, una fase di acquisizione e memorizzazione di uno stato di riposo di ciascun sensore dell’insieme di sensori presenti. Preferibilmente lo stato di riposo di ciascun sensore dell’insieme di sensori presenti è memorizzato in una memoria persistente. In caso di spegnimento del sistema di rilevamento 1 target, gli stati di riposo di ciascun sensore rimangono memorizzati nella memoria persistente. Infatti, come sarà maggiormente chiaro in una parte successiva della descrizione, in caso di spegnimento del sistema di rilevamento 1 target, è possibile recuperare lo stato di riposo di ciascun sensore accedendo alla memoria persistente.
Lo stato di riposo di ciascun sensore comprende il dato di rilevazione manomissione del sensore in assenza di manomissione. In altre parole, lo stato di riposo di ciascun sensore comprende il dato di rilevazione manomissione del sensore in assenza di perturbazioni applicate al sensore. In altre parole ancora, lo stato di riposo di ciascun sensore comprende un dato di rilevazione manomissione del sensore acquisito in fase di installazione del sistema di rilevamento target 1. Ad esempio, lo stato di riposo relativo ad un accelerometro può essere rappresentato dall’accelerazione di gravità, lo stato di riposo relativo ad un magnetometro può comprendere il campo magnetico terrestre, e lo stato di riposo relativo ad un giroscopio può essere dato da un’accelerazione angolare nulla.
In aggiunta, il metodo prevede la definizione di una soglia di manomissione specifica per ciascun sensore dell’insieme di sensori presenti. Come sarà più chiaro in una parte successiva della presente descrizione, tale soglia di manomissione specifica per ciascun sensore viene utilizzata per definire l’indicazione di manomissione di ciascun sensore.
Successivamente alla fase di acquisizione e memorizzazione di uno stato di riposo di ciascun sensore dell’insieme di sensori presenti e alla fase di definizione di una soglia di manomissione specifica per ciascun sensore dell’insieme di sensori presenti, il metodo comprende la fase di acquisizione, da parte di ciascun sensore del sottoinsieme di sensori presenti e funzionanti, di un dato di rilevazione manomissione. Tale dato di rilevazione manomissione è quindi inviato da ciascun sensore all’unità di controllo.
Si osservi che ciascun dato di rilevazione manomissione, ciascuno stato di riposo dei sensori e ciascuna soglia di manomissione possono corrispondere in generale a valori assoluti, e/o a valori vettoriali, e/o a valori angolari della rispettiva grandezza fisica.
Il metodo comprende, inoltre, la determinazione di uno stato di manomissione del sistema di rilevamento target 1 tramite l’elaborazione, da parte dell’unità di controllo, dei dati di rilevazione acquisiti dal sottoinsieme di sensori presenti e funzionanti sulla base della logica ridotta. Tale stato di manomissione del sistema di rilevamento target 1 può quindi essere inviato ad un dispositivo esterno, ad esempio per generare un segnale di allarme manomissione, in modo da poter prevedere interventi volti a ripristinare il corretto funzionamento del sistema di rilevamento target 1.
Come sarà più chiaro in una parte successiva della presente descrizione, lo stato di manomissione del sistema di rilevamento target 1 può corrispondere ad un’avvenuta manomissione o ad un’assenza di manomissione. Similmente, anche le indicazioni di manomissione per ciascun sensore possono corrispondere ad un’avvenuta manomissione o ad un’assenza di manomissione. Comunque, le indicazioni di manomissione per ciascun sensore e lo stato di manomissione del sistema che viene determinato non sono necessariamente sempre coincidenti fra loro, secondo quanto indicato di seguito.
In particolare, la fase di determinazione dello stato di manomissione del sistema comprende la determinazione di un’indicazione di manomissione per ciascun sensore dell’insieme di sensori presenti e funzionanti sulla base del rispettivo dato di rilevazione manomissione, e la combinazione logica delle indicazioni di manomissione per ciascun sensore dell’insieme di sensori presenti e funzionanti sulla base della logica ridotta. La combinazione logica può ad esempio prevedere una combinazione delle indicazioni di manomissione mediante operatori logici “AND” e/o “OR”.
Preferibilmente, l’indicazione di manomissione per ciascun sensore dell’insieme di sensori presenti e funzionanti corrisponde ad un’avvenuta manomissione quando il dato di rilevazione manomissione del sensore differisce dal corrispondente stato di riposo per un valore pari almeno alla soglia di manomissione specifica per tale sensore.
In altre parole, nel caso in cui il dato di rilevazione manomissione di un sensore coincida con il corrispondente stato di riposo o differisca da esso di un valore inferiore alla soglia di manomissione specifica per tale sensore, l’indicazione di manomissione di tale sensore corrisponde ad un’assenza di manomissione.
Ancora preferibilmente, l’indicazione di manomissione per ciascun sensore dell’insieme di sensori presenti e funzionanti corrisponde ad un’avvenuta manomissione quando il dato di rilevazione di tale sensore differisce dal corrispondente stato di riposo per un valore pari almeno alla soglia di manomissione specifica per tale sensore per almeno un intervallo di tempo predeterminato. In altre parole, nel caso in cui il dato di rilevazione di un sensore differisca dal corrispondente stato di riposo per un valore pari o superiore alla soglia di manomissione specifica per tale sensore per un tempo inferiore all’intervallo di tempo predeterminato, l’indicazione di manomissione di tale sensore corrisponde ad un’assenza di manomissione. Perciò, ai fini dell’ottenimento di un’indicazione di manomissione positiva, non è sufficiente che il corrispondente dato di rilevazione manomissione si allontani anche significativamente dallo stato di riposo ma per un tempo molto breve.
Giova rilevare che sia la soglia di manomissione specifica per ciascun sensore che l’intervallo di tempo predeterminato possono essere definiti a seconda del grado di sensibilità richiesta per la rilevazione dei tentativi di manomissione del sistema di rilevamento target 1. Settando opportuni valori di soglia di manomissione o dell’intervallo di tempo predeterminato è possibile fare in modo che eventuali movimenti involontari non vengano considerati come un tentativo di manomissione e, allo stesso tempo, riconoscere i reali tentativo di manomissione. Infatti, è altamente probabile che un movimento involontario porti un sensore ad acquisire un dato di rilevazione manomissione simile al corrispondente stato di riposo del sensore o ad acquisire un dato di rilevazione che differisca dallo stato di riposo di almeno il corrispondente valore soglia ma per un intervallo di tempo limitato. Viceversa, è altamente probabile che un tentativo di manomissione porti un sensore ad acquisire un dato di rilevazione che differisca notevolmente dal corrispondente stato di riposo e per un ampio intervallo di tempo.
In una forma realizzativa, possono essere previste per almeno un sensore un primo valore di soglia minore a cui corrisponde un primo intervallo di tempo predeterminato più lungo, ed un secondo valore di soglia maggiore a cui corrisponde un secondo intervallo di tempo predeterminato più corto. Possono così essere rilevati tentativi di manomissione che comportino scostamenti dallo stato di riposo deboli ma prolungati oppure brevi ma intensi.
In caso di spegnimento del sistema di rilevamento 1 target e di una sua successiva riaccensione, il metodo comprende l’ulteriore fase di recupero, dalla memoria persistente, dello stato di riposo di ciascun sensore dell’insieme di sensori presenti.
Nei cicli successivi, per la determinazione dell’indicazione di manomissione per ciascun sensore dell’insieme di sensori presenti e funzionanti, il metodo comprende la fase di confronto del dato di rilevazione manomissione acquisito da ciascun sensore dell’insieme di sensori presenti e funzionanti con il corrispondente stato di riposo recuperato. Infatti, in accordo con quanto precedentemente introdotto, la differenza tra lo stato di riposo di un sensore e il corrispondente dato di rilevazione manomissione acquisito permette di definire se l’indicazione di manomissione del sensore corrisponde o meno ad un’avvenuta manomissione.
Come precedentemente introdotto, la logica complessiva comprende una combinazione logica delle indicazioni di manomissione per ciascun sensore dell’insieme prestabilito e l’unità di controllo è configurata per definire il sottoinsieme dei sensori presenti e funzionanti e per definire una logica ridotta escludendo dalla logica complessiva il sottoinsieme dei sensori assenti e/o non funzionanti. Conseguentemente, la logica ridotta comprende una combinazione logica delle indicazioni di manomissione per ciascun sensore dell’insieme di sensori presenti e funzionanti. Per questo motivo, quanto detto nel seguito in riferimento alla logica complessiva è da ritenersi valido anche in riferimento alla logica ridotta, limitatamente ai sensori presenti e funzionanti.
In accordo con una prima forma realizzativa, la logica di coordinamento complessiva fornisce uno stato di manomissione del sistema che corrisponde ad un’avvenuta manomissione se almeno una indicazione di manomissione per l’insieme di sensori presenti e funzionanti corrisponde ad un’avvenuta manomissione. Nel caso in cui non siano presenti altre condizioni, la logica di coordinamento complessiva fornisce uno stato di manomissione del sistema che corrisponde ad un’assenza di manomissione quando nessuna indicazione di manomissione per i sensori dell’insieme di sensori presenti e funzionanti corrisponde ad un’avvenuta manomissione.
In accordo con una seconda forma realizzativa alternativa e/o combinabile con la precedente, la logica di coordinamento complessiva fornisce uno stato di manomissione del sistema che corrisponde ad un’avvenuta manomissione solamente se almeno due tra le indicazioni di manomissione per l’insieme di sensori presenti e funzionanti corrispondono ad un’avvenuta manomissione. Nel caso in cui non siano presenti altre condizioni, la logica di coordinamento complessiva fornisce uno stato di manomissione del sistema che corrisponde ad un’assenza di manomissione se soltanto un’indicazione di manomissione tra le indicazioni di manomissione per i sensori dell’insieme di sensori presenti e funzionanti corrisponde ad un’avvenuta manomissione.
Preferibilmente, l’elaborazione dei dati di rilevazione manomissione sulla base della logica complessiva comprende il calcolo di un dato di rilevazione manomissione aggregato in funzione dei dati di rilevazione di ciascun sensore dell’insieme di sensori prestabilito e la determinazione di un’indicazione di manomissione aggregata sulla base del dato di rilevazione manomissione aggregato. In accordo con quanto precedentemente introdotto, l’unità di controllo è configurata per definire il sottoinsieme dei sensori presenti e funzionanti e per definire una logica ridotta escludendo dalla logica complessiva il sottoinsieme dei sensori assenti e/o non funzionanti. Conseguentemente, l’elaborazione dei dati di rilevazione manomissione sulla base della logica ridotta può comprendere il calcolo di un dato di rilevazione manomissione aggregato ridotto in funzione dei dati di rilevazione di ciascun sensore dell’insieme di sensori presenti e funzionanti, e la determinazione di un’indicazione di manomissione aggregata ridotta sulla base del dato di rilevazione manomissione aggregato ridotto, nel caso in cui l’insieme dei sensori presenti e funzionanti comprenda almeno due sensori.
Per questo motivo, tutto quello che nel seguito viene descritto in riferimento al dato di rilevazione manomissione aggregato è da ritenersi valido anche in riferimento al dato di rilevazione manomissione aggregato ridotto.
In una forma realizzativa, il metodo può prevedere la fase di calibrazione dei sensori dell’insieme di sensori presenti. Tale calibrazione comprende la fase di acquisizione di un dato di rilevazione manomissione per ciascun sensore dell’insieme di sensori presenti, e una successiva fase di associazione di ogni dato di rilevazione manomissione acquisito ad una direzione dell’ambiente in cui il sistema di rilevamento target 1 viene installato. Questa associazione può essere svolta ad esempio sullo stato di riposo di ciascun sensore.
Si osservi che il metodo dell’invenzione può portare a risultati soddisfacenti anche in assenza di calibrazione. Infatti, indipendentemente dalla relazione fra gli stati di riposo dei sensori e le direzioni spaziali di installazione dell’organo di rilevamento 2, vari tipi di movimento dell’organo di rilevamento 2 comportano variazioni dei dati di rilevamento rispetto agli stati di riposo che possono essere riconosciute come manomissioni. Comunque, mediante la calibrazione è possibile attribuire un significato geometrico al dato di rilevazione manomissione acquisito da ciascun sensore dell’insieme di sensori presenti, consentendo quindi di riconoscere ad esempio diverse tipologie di manomissione come un riorientamento del corpo sferico 3 o un distacco della struttura di supporto 4 dalla parete.
La calibrazione dei sensori poi può essere particolarmente utile precedentemente alla fase opzionale di calcolo di un dato di rilevazione manomissione aggregato. Infatti, in tal caso si può ottenere un dato di rilevazione manomissione aggregato che corrisponde alla direzione di puntamento assoluta dell’insieme di sensori presenti, e/o dell’organo di rilevamento 2. Nel caso in cui l’insieme di sensori presenti comprenda un accelerometro, un magnetometro e un giroscopio, il calcolo della direzione di puntamento assoluta può corrispondere al calcolo dell’angolo in gradi rispetto al polo nord magnetico (angolo di azimut), l’angolo rispetto all’accelerazione di gravità (angolo di elevazione) e l’angolo di rotazione (o rollio) dell’organo di rilevamento 2 del sistema di rilevamento target 1. Nel caso in cui l’insieme di sensori presenti comprende soltanto uno o due sensori del gruppo costituito da accelerometro, magnetometro e giroscopio, il calcolo della direzione di puntamento assoluta può corrispondere al calcolo di un angolo soltanto o di una coppia di angoli del gruppo costituito da angolo di azimut, angolo di rotazione e angolo di elevazione dell’organo di rilevamento 2.
Preferibilmente, successivamente alla fase di acquisizione di un dato di rilevazione manomissione per ciascun sensore dell’insieme di sensori presenti, la calibrazione può comprendere una fase di filtraggio temporale dei dati di rilevazione manomissione acquisiti. Tale filtraggio temporale permette di eliminare il rumore presente nei dati di rilevazione manomissione acquisiti, agevolando in questo modo la successiva fase di aggregazione dei dati di rilevazione manomissione acquisiti.
La fase di determinazione di un’indicazione di manomissione aggregata sulla base del dato di rilevazione manomissione aggregato comprende la sotto fase di acquisizione e memorizzazione di uno stato di riposo aggregato e la definizione di una soglia di manomissione aggregata. Lo stato di riposo aggregato comprende il dato di rilevazione manomissione aggregato in assenza di perturbazioni applicate all’insieme di sensori presenti. In altre parole, lo stato di riposo aggregato comprende il dato di rilevazione manomissione aggregato acquisito in fase di installazione del sistema di rilevamento target 1.
Preferibilmente, l’indicazione di manomissione aggregata corrisponde ad un’avvenuta manomissione quando il dato di rilevazione manomissione aggregato differisce dallo stato di riposo aggregato per un valore pari almeno alla soglia di manomissione aggregata.
Ancora preferibilmente, l’indicazione di manomissione aggregata corrisponde ad un’avvenuta manomissione quando il dato di rilevazione manomissione aggregato differisce dallo stato di riposo aggregato per un valore pari almeno alla soglia di manomissione aggregata per un intervallo di tempo predeterminato.
Per la soglia di manomissione aggregata valgono le medesime considerazioni esposte in merito alla soglia di manomissione specifica per ciascun sensore dell’insieme di sensori presenti e funzionanti.
Ad esempio, lo stato di riposo aggregato viene memorizzato nella memoria persistente. In caso di spegnimento del sistema di rilevamento 1, è quindi possibile recuperare lo stato di riposo aggregato. L’indicazione di manomissione aggregata è successivamente ottenuta confrontando il dato di rilevamento manomissione aggregato con lo stato di riposo aggregato recuperato e la soglia di manomissione aggregata.
In una terza forma realizzativa, la logica complessiva è basata sull’indicazione di manomissione aggregata, senza considerare indicazioni di rilevazione manomissione relative a singoli sensori. Perciò, lo stato di manomissione del sistema corrisponde ad un’avvenuta manomissione solamente se l’indicazione di manomissione aggregata corrisponde ad un’avvenuta manomissione.
Comunque, nelle forme realizzative preferite, la logica complessiva comprende una combinazione logica delle indicazioni di manomissione per ciascun sensore dell’insieme prestabilito e dell’indicazione di manomissione aggregata. In altre parole, la logica complessiva fornisce uno stato di manomissione del sistema sulla base dell’indicazione di manomissione di ciascun sensore e sulla base dell’indicazione manomissione aggregata. Similmente a quanto già commentato sopra, visti i rapporti fra la logica complessiva e la logica ridotta, quanto detto nel seguito in riferimento alla logica complessiva e all’indicazione di manomissione aggregata è da ritenersi valido anche in riferimento alla logica ridotta e all’indicazione di manomissione aggregata ridotta, limitatamente ai sensori presenti e funzionanti.
In accordo con una quarta forma realizzativa del metodo, combinabile con la prima o la seconda, la logica di coordinamento complessiva fornisce uno stato di manomissione del sistema che corrisponde ad un’avvenuta manomissione del sistema solamente se almeno una tra le indicazioni di manomissione per i sensori dell’insieme dei sensori presenti e funzionanti corrisponde ad un’avvenuta manomissione e contemporaneamente anche l’indicazione di manomissione aggregata corrisponde ad un’avvenuta manomissione. Nel caso in cui non siano presenti altre condizioni, la logica di coordinamento complessiva fornisce uno stato di manomissione del sistema che corrisponde ad un’assenza di manomissione almeno nel caso in cui nessuna indicazione di manomissione per i sensori dell’insieme di sensori presenti e funzionanti corrisponde ad un’avvenuta manomissione e/o nel caso in cui l’indicazione di manomissione aggregata non corrisponde ad un’avvenuta manomissione.
In accordo con una quinta forma realizzativa del metodo alternativa alle precedenti forme realizzative, la logica di coordinamento complessiva fornisce uno stato di manomissione del sistema che corrisponde ad un’avvenuta manomissione del sistema se almeno una, ed in particolare anche una sola qualsiasi, tra l’indicazione di manomissione aggregata e le indicazioni di manomissione per i sensori dell’insieme di sensori presenti e funzionanti corrisponde ad un’avvenuta manomissione. Nel caso in cui non siano presenti altre condizioni, la logica di coordinamento complessiva fornisce uno stato di manomissione del sistema che corrisponde ad un’assenza di manomissione se nessuna indicazione di manomissione per i sensori dell’insieme di sensori presenti e funzionanti corrisponde ad un’avvenuta manomissione e se contemporaneamente l’indicazione di manomissione aggregata non corrisponde ad un’avvenuta manomissione.
Preferibilmente, il metodo prevede l’ulteriore fase di rilevazione di un target da parte del sistema di rilevamento target 1 e della posizione del target rilevato. Il metodo comprende, inoltre, la fase di produzione, da parte dell’unità di controllo, di un’indicazione di rilevamento intruso. Tale indicazione di rilevamento intruso corrisponde ad un’avvenuta manomissione solamente se il target rilevato si trova all’interno di un’area prestabilita di rilevazione intruso. Viceversa, tale indicazione di rilevamento intruso corrisponde ad un’assenza di manomissione se il target rilevato si trova all’esterno dell’area prestabilita di rilevamento intruso o se non è rilevato alcun target.
L’area di rilevamento intruso preferibilmente è una regione del campo visivo dell’organo di rilevamento 2, e precisamente una regione che si estende dall’organo di rilevamento 2 fino ad una distanza massima prestabilita, ad esempio minore o uguale ad 1 m. Tale area prestabilita di rilevamento intruso può essere impostata in fase di installazione del sistema di rilevamento target 1. In alternativa, tale area prestabilita di rilevamento intruso può essere pre-memorizzata nell’unità di controllo.
L’area di rilevamento intruso può quindi rappresentare un’area in cui si vuole rilevare una persona che stia manomettendo il sistema 1. Perciò, rilevamenti di manomissione da parte dei sensori possono essere ignorati se non si rileva la presenza di alcun intruso in prossimità dell’organo di rilevamento 2.
Più in dettaglio, in una sesta forma realizzativa, ossia nel caso di produzione, da parte dell’unità di controllo, di un’indicazione di rilevamento intruso, la logica complessiva comprende una combinazione logica dell’indicazione di rilevamento intruso con le indicazioni di manomissione per ciascun sensore dell’insieme prestabilito, e/o con l’indicazione di manomissione aggregata. Tale sesta forma realizzativa è combinabile con una qualsiasi delle cinque precedenti.
Preferibilmente, la logica di coordinamento complessiva fornisce un’indicazione di manomissione del sistema che corrisponde ad un’avvenuta manomissione del sistema solamente se almeno l’indicazione di rilevamento intruso corrisponde ad un’avvenuta manomissione. Viceversa, la logica di coordinamento complessiva fornisce un’indicazione di manomissione del sistema che corrisponde ad un’assenza di manomissione del sistema se l’indicazione di rilevamento intruso non corrisponde ad un’assenza di manomissione. Ciò nonostante, l’indicazione di rilevamento intruso e lo stato di manomissione del sistema che viene determinato non sono necessariamente sempre coincidenti fra loro. Infatti, a seconda di come, sulla base della logica complessiva, l’unità di controllo combina le indicazioni di manomissione per ciascun sensore dell’insieme prestabilito, l’indicazione di manomissione aggregata e l’indicazione di rilevamento intruso per ottenere lo stato di manomissione del sistema, l’indicazione di rilevamento intruso può corrispondere ad un’avvenuta manomissione mentre lo stato di manomissione del sistema corrisponde ad un’assenza di manomissione. È il caso ad esempio in cui una persona si avvicini al sistema senza compiere alcuna manomissione, per cui i sensori danno indicazioni di manomissione negative.
In un’ulteriore forma realizzativa, la logica di coordinamento complessiva fornisce uno stato di manomissione del sistema che corrisponde ad un’avvenuta manomissione del sistema solamente se tutte le indicazioni di manomissione per i sensori dell’insieme di sensori presenti e funzionanti, ed opzionalmente l’indicazione di manomissione aggregata, ed opzionalmente l’indicazione di rilevamento intruso, corrispondono ad un’avvenuta manomissione.
È evidente che la particolare logica prescelta influenza notevolmente la sensibilità del sistema, portando in situazioni alternative a rischi di sensibilità eccessiva, per cui vengono determinati stati di manomissione del sistema positivi anche se in realtà il sistema non è stato manomesso, oppure rischi di sensibilità troppo bassa, per cui il sistema non riesce a rilevare alcuni specifici tipi di manomissione.
Perciò è vantaggioso settare la logica complessiva in modi diversi a seconda dell’ambiente in cui viene installato il sistema. Ad esempio, in un ambiente industriale in cui siano presenti macchinari con componenti magnetiche o comunque ferrose, il magnetometro rischia di originare un gran numero di falsi allarmi, per cui è preferibile non determinare che il sistema è manomesso anche in casi in cui sia solamente il magnetometro ad indicare una possibile manomissione. In altre parole, l’indicazione proveniente dal magnetometro può essere combinata con le indicazioni di altri sensori secondo una logica “AND”.
Similmente, un accelerometro può essere eccessivamente sensibile in un ambiente con forti vibrazioni.
Viceversa, l’indicazione di rilevamento intruso rischia di essere poco sensibile, ovvero facilmente aggirabile, nel caso in cui l’organo di rilevamento 2 sia raggiungibile da un intruso posizionato dietro il sistema, ovvero fuori dal suo campo visivo. Ciò può avvenire ad esempio se il sistema è montato su un palo, mentre l’indicazione di rilevamento intruso è più affidabile se il sistema è montato su una parete.
Preferibilmente, il sistema di rilevamento target 1 comprende inoltre una pluralità di micro-switch associati all’organo di rilevamento 2 target. Tali micro-switch permettono di individuare eventuali tentativi di manomissione volti a distaccare l’organo di rilevamento 2 dal corpo sferico 3. Infatti, nel caso in cui un distaccamento dell’organo di rilevamento 2 venga rilevato dai micro-switch, il metodo comprende l’ulteriore fase di invio all’unità di controllo, da parte dei micro-switch, di un’indicazione di distaccamento. In tal caso, l’unità di controllo fornisce uno stato di manomissione del sistema che corrisponde ad un’avvenuta manomissione quando l’unità di controllo riceve un’indicazione di distaccamento e/o in base all’elaborazione eseguita secondo la logica complessiva in accordo con quanto introdotto precedentemente. Alternativamente, l’indicazione di distaccamento può essere introdotta all’interno della logica complessiva e quindi l’unità di controllo fornisce uno stato di manomissione che corrisponde ad un’avvenuta manomissione solo sulla base dell’elaborazione eseguita secondo la logica complessiva.

Claims (11)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Metodo per la rilevazione della manomissione di un sistema di rilevamento target (1), il sistema comprendendo un’unità di controllo in comunicazione di segnale con un insieme di sensori presenti comprendente almeno un sensore di rilevazione manomissione, ogni sensore di rilevazione manomissione essendo associato ad un organo di rilevamento (2) configurato per rilevare un target in un’area prestabilita di rilevazione, detto metodo comprendendo le seguenti fasi: - settaggio di una logica complessiva di coordinamento sensori, detta unità di controllo essendo configurata per elaborare, sulla base di detta logica complessiva, dati di rilevazione manomissione provenienti da un insieme prestabilito di sensori comprendente una pluralità di sensori, l’insieme di sensori presenti essendo un sottoinsieme dell’insieme prestabilito; - controllo, da parte dell’unità di controllo, dello stato di funzionamento di ciascun sensore dell’insieme di sensori presenti per definire, entro l’insieme prestabilito, un sottoinsieme di sensori presenti e funzionanti e un sottoinsieme di sensori assenti e/o non funzionanti; - definizione, da parte dell’unità di controllo, di una logica ridotta di coordinamento sensori, escludendo dalla logica complessiva il sottoinsieme di sensori assenti e/o non funzionanti; - acquisizione, da parte di ciascun sensore del sottoinsieme di sensori presenti e funzionanti, di un dato di rilevazione manomissione; - determinazione di uno stato di manomissione del sistema di rilevamento target (1) tramite l’elaborazione, da parte dell’unità di controllo, dei dati di rilevazione acquisiti dal sottoinsieme di sensori presenti e funzionanti sulla base della logica ridotta.
  2. 2. Metodo secondo la rivendicazione 1, in cui detto insieme prestabilito di sensori di rilevazione manomissione comprende almeno due sensori diversi scelti dal gruppo costituito da accelerometro, magnetometro e giroscopio.
  3. 3. Metodo secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui: - detta logica complessiva comprende una combinazione logica di indicazioni di manomissione per ciascun sensore dell’insieme prestabilito, - la fase di determinazione dello stato di manomissione del sistema comprende la determinazione di un’indicazione di manomissione per ciascun sensore dell’insieme di sensori presenti e funzionanti sulla base del rispettivo dato di rilevazione manomissione, e la combinazione logica delle indicazioni di manomissione per ciascun sensore dell’insieme di sensori presenti e funzionanti sulla base della logica ridotta.
  4. 4. Metodo secondo la rivendicazione 3, comprendente, prima della fase di acquisizione del dato di rilevamento manomissione: - acquisizione e memorizzazione di uno stato di riposo di ciascun sensore dell’insieme di sensori presenti, lo stato di riposo di ciascun sensore comprendendo un dato di rilevazione manomissione di detto sensore in assenza di manomissione; - definizione di una soglia di manomissione specifica per ciascun sensore dell’insieme di sensori presenti; in cui l’indicazione di manomissione per ciascun sensore dell’insieme di sensori presenti e funzionanti corrisponde ad un’avvenuta manomissione quando il dato di rilevazione manomissione del sensore differisce dal corrispondente stato di riposo per un valore pari almeno alla soglia di manomissione specifica per detto sensore.
  5. 5. Metodo secondo la rivendicazione 4, in cui l’indicazione di manomissione per ciascun sensore dell’insieme di sensori presenti e funzionanti corrisponde ad un’avvenuta manomissione del sensore quando il dato di rilevazione di detto sensore differisce dal corrispondente stato di riposo per un valore pari almeno alla soglia di manomissione specifica per detto sensore per almeno un intervallo di tempo predeterminato.
  6. 6. Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 3 a 5, in cui: - l’elaborazione dei dati di rilevazione manomissione sulla base di detta logica complessiva comprende il calcolo di un dato di rilevazione manomissione aggregato in funzione dei dati di rilevazione di ciascun sensore dell’insieme di sensori prestabilito e la determinazione di un’indicazione di manomissione aggregata sulla base del dato di rilevazione manomissione aggregato; - detta logica complessiva comprende una combinazione logica delle indicazioni di manomissione per ciascun sensore dell’insieme prestabilito e dell’indicazione di manomissione aggregata.
  7. 7. Metodo secondo la rivendicazione 6, in cui la logica di coordinamento complessiva fornisce uno stato di manomissione del sistema che corrisponde ad un’avvenuta manomissione del sistema solamente se l’indicazione di manomissione aggregata corrisponde ad un’avvenuta manomissione e contemporaneamente anche almeno una tra le indicazioni di manomissione per i sensori dell’insieme dei sensori presenti e funzionanti corrisponde ad un’avvenuta manomissione.
  8. 8. Metodo secondo una qualsiasi rivendicazione da 3 a 7, in cui la logica di coordinamento complessiva fornisce uno stato di manomissione del sistema che corrisponde ad un’avvenuta manomissione solamente se almeno due tra le indicazioni di manomissione per l’insieme di sensori presenti e funzionanti corrispondono ad un’avvenuta manomissione.
  9. 9. Metodo secondo la rivendicazione 6, in cui la logica di coordinamento complessiva fornisce uno stato di manomissione del sistema che corrisponde ad un’avvenuta manomissione del sistema se almeno una tra l’indicazione di manomissione aggregata e le indicazioni di manomissione per i sensori dell’insieme di sensori presenti e funzionanti corrisponde ad un’avvenuta manomissione.
  10. 10. Metodo secondo una qualsiasi rivendicazione da 3 a 9, comprendente le seguenti fasi ulteriori: - rilevazione di un target da parte del sistema di rilevamento target (1) e della posizione del target rilevato; - produzione, da parte dell’unità di controllo, di un’indicazione di rilevamento intruso, detta indicazione di rilevamento intruso corrispondendo ad un’avvenuta manomissione solamente se il target rilevato si trova all’interno di un’area prestabilita di rilevazione intruso; in cui: - detta logica complessiva comprende una combinazione logica delle indicazioni di manomissione per ciascun sensore dell’insieme prestabilito, dell’indicazione di rilevamento intruso, ed opzionalmente dell’indicazione di manomissione aggregata; - detta logica di coordinamento complessiva fornisce un’indicazione di manomissione del sistema che corrisponde ad un’avvenuta manomissione del sistema solamente se almeno l’indicazione di rilevamento intruso corrisponde ad un’avvenuta manomissione.
  11. 11. Sistema di rilevamento target (1) comprendente: - un organo di rilevamento (2) configurato per rilevare un target in un’area prestabilita di rilevazione; - un insieme di sensori presenti, comprendente almeno un sensore di rilevazione manomissione associato all’organo di rilevamento (2); - un’unità di controllo in comunicazione di segnale con l’insieme di sensori presenti; detta unità di controllo essendo configurata per: - elaborare, sulla base di una logica complessiva di coordinamento sensori, dati di rilevazione manomissione provenienti da un insieme prestabilito di sensori comprendente una pluralità di sensori, l’insieme di sensori presenti essendo un sottoinsieme dell’insieme prestabilito; - controllare lo stato di funzionamento di ciascun sensore dell’insieme di sensori presenti per definire, entro l’insieme prestabilito, un sottoinsieme di sensori presenti e funzionanti e un sottoinsieme di sensori assenti e/o non funzionanti; - definire una logica ridotta di coordinamento sensori, escludendo dalla logica complessiva il sottoinsieme di sensori assenti e/o non funzionanti; - determinare uno stato di manomissione del sistema di rilevamento target 1, tramite l’elaborazione dei dati di rilevazione acquisiti da ciascun sensore del sottoinsieme di sensori presenti e funzionanti sulla base della logica ridotta.
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