IT201900005162A1 - Campo polivalente recintato, nonché metodo e kit per la realizzazione dello stesso - Google Patents

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IT201900005162A1
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IT
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Application number
IT102019000005162A
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Inventor
Claudio Galuppini
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Forgiafer S R L
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    • E01CONSTRUCTION OF ROADS, RAILWAYS, OR BRIDGES
    • E01CCONSTRUCTION OF, OR SURFACES FOR, ROADS, SPORTS GROUNDS, OR THE LIKE; MACHINES OR AUXILIARY TOOLS FOR CONSTRUCTION OR REPAIR
    • E01C13/00Pavings or foundations specially adapted for playgrounds or sports grounds; Drainage, irrigation or heating of sports grounds
    • E01C13/04Pavings made of prefabricated single units
    • AHUMAN NECESSITIES
    • A63SPORTS; GAMES; AMUSEMENTS
    • A63BAPPARATUS FOR PHYSICAL TRAINING, GYMNASTICS, SWIMMING, CLIMBING, OR FENCING; BALL GAMES; TRAINING EQUIPMENT
    • A63B71/00Games or sports accessories not covered in groups A63B1/00 - A63B69/00
    • A63B71/02Games or sports accessories not covered in groups A63B1/00 - A63B69/00 for large-room or outdoor sporting games
    • A63B71/022Backstops, cages, enclosures or the like, e.g. for spectator protection, for arresting balls
    • AHUMAN NECESSITIES
    • A63SPORTS; GAMES; AMUSEMENTS
    • A63BAPPARATUS FOR PHYSICAL TRAINING, GYMNASTICS, SWIMMING, CLIMBING, OR FENCING; BALL GAMES; TRAINING EQUIPMENT
    • A63B2210/00Space saving
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    • AHUMAN NECESSITIES
    • A63SPORTS; GAMES; AMUSEMENTS
    • A63CSKATES; SKIS; ROLLER SKATES; DESIGN OR LAYOUT OF COURTS, RINKS OR THE LIKE
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    • A63C19/06Apparatus for setting-out or dividing courts
    • A63C19/08Mechanical means for marking-out
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Description

CAMPO POLIVALENTE RECINTATO, NONCHÉ METODO E KIT PER LA REALIZZAZIONE DELLO STESSO
DESCRIZIONE
Campo di applicazione
La presente invenzione è generalmente applicabile al settore tecnico dei palchi o pedane, ed ha particolarmente per oggetto un campo ludico-sportivo polivalente così come un metodo e un kit per il montaggio dello stesso.
Stato della Tecnica
Le attività ludico-sportive come ad esempio lo squash, il padel, il tennis, o simili necessitano di una pavimentazione o superficie di base sostanzialmente piana e sostanzialmente continua.
Quando non è già presente, per attività di tipo provvisorio e/o dove il terreno presenta inclinazioni e irregolarità, è noto ricorrere a palchi o pedane modulari.
Questi ultimi sono realizzate mediante l’accostamento di una pluralità di moduli. In particolare, ognuno di tali moduli comprende una porzione planare superiore destinata ad essere calpestata da un utente e una pluralità di gambe longitudinali o piedini destinate ad essere appoggiate sul terreno.
I piedini sono regolabili in modo che le porzioni planari possano essere sostanzialmente orizzontali anche dove il terreno presenta irregolarità o pendenze.
Generalmente, ogni modulo presenta quattro piedini, ognuno dei quali deve essere regolato indipendentemente dagli altri.
È quindi evidente che tali sistemi noti sono particolarmente complicati da montare e necessitano inoltre di tempo e personale specializzato.
Inoltre, tali sistemi non sono installabili in terreni cedevoli quali manti erbosi, sabbia o simili in quanto i piedini sottoposti al carico tendono a sprofondare nel terreno. In tal caso, inoltre, vi è il rischio di rovinare il terreno stesso.
Ulteriore svantaggio delle pedane note è quello di non essere strutturalmente in grado di supportare una recinzione che, come noto, comporta sollecitazioni elevate sulla stessa pedana.
Presentazione dell’invenzione
Scopo della presente invenzione è quello di superare almeno parzialmente gli inconvenienti sopra riscontrati, mettendo a disposizione un campo ludico-sportivo polivalente avente caratteristiche di elevata funzionalità, semplicità costruttiva e costo contenuto.
Un altro scopo dell’invenzione è mettere a disposizione campo ludico-sportivo polivalente smontabile.
Un altro scopo dell’invenzione è mettere a disposizione campo ludico-sportivo polivalente su terreni cedevoli.
Un altro scopo dell’invenzione è mettere a disposizione campo ludico-sportivo polivalente facilmente trasportabile quando smontanto.
Un altro scopo dell’invenzione è mettere a disposizione campo ludico-sportivo polivalente modulare.
Un altro scopo dell’invenzione è mettere a disposizione campo ludico-sportivo polivalente facilmente montabile.
Un altro scopo dell’invenzione è mettere a disposizione un kit per la realizzazione di un campo ludico-sportivo polivalente.
Un altro scopo dell’invenzione è mettere a disposizione un metodo per la realizzazione di un campo ludico-sportivo polivalente.
Tali scopi, nonché altri che appariranno più chiaramente nel seguito, sono raggiunti da campo ludico-sportivo polivalente e da un kit e metodo di realizzazione dello stesso in accordo con quanto qui descritto, illustrato e/o rivendicato.
Breve descrizione dei disegni
Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell’invenzione risulteranno maggiormente evidenti alla luce della descrizione dettagliata di alcune forme di realizzazione preferite ma non esclusive di un campo 1, illustrate a titolo di esempio non limitativo con l'ausilio delle unite tavole di disegno in cui:
la FIG.1 è una vista assonometrica di una forma di realizzazione del campo 1;
la FIG.2 è una vista schematica parzialmente spaccata del campo 1 di FIG.1;
le FIG.3A, 3B, 3C e 3D sono delle viste ingrandite di alcuni particolari di FIG.2; la FIG. 4A è una vista assonometrica di un’altra forma di realizzazione del campo 1, con in FIG.4B alcuni particolari ingranditi di FIG.4A;
la FIG. 5A è una vista assonometrica di un’altra forma di realizzazione del campo 1, con in FIG.5B e 5C alcuni particolari ingranditi;
le FIGG.6A, 7 e 8 sono viste assonometriche di alcuni particolari di differenti forme di realizzazione del campo 1, con in FIG.6B un particolare ingrandito di FIG.6A;
le FIGG. 9 e 10 sono viste assonometriche di differenti forme di realizzazione di un modulo 20;
la FIG. 11 è una vista dall’alto del modulo 20, con in FIG. 12 una vista in sezione di FIG.11.
Descrizione dettagliata di alcuni esempi di realizzazione preferiti
Con riferimento alle figure citate, si descrive un campo 1 ludico-sportivo polivalmente, che potrà quindi comprendere un’area di gioco 5, eventualmente delimitata da una recinzione 7, destinata ad essere calpestata da uno o più utenti, ad esempio per giocare o praticare sport.
Il campo 1 potrà essere un campo per la pratica di padel, squash, tennis, badminton, pallavolo, una piastra multisport, o simili. Tali esempi non sono esclusivi.
Il campo 1 potrà quindi essere posizionato su un terreno T il quale potrà essere sostanzialmente solido, cioè portante come una piastra di cemento, oppure cedevole ad esempio un prato o una spiaggia.
Secondo una prima forma di realizzazione, il campo 1 potrà essere realizzato su terreni solidi T, quali ad esempio una piastra di cemento quale il pavimento di un capannone. Si comprende che quest’ultima potrà essere già esistente oppure appositamente realizzata.
In tal caso potrà essere previsto un cordolo perimetrale 40 che potrà essere fissato al pavimento T mentre l’area di gioco 5 potrà essere definita dalla porzione della piastra T delimitata dal cordolo 40 stesso.
Il cordolo perimetrale 40 potrà essere realizzato mediante l’accoppiamento sequenziale di più travi 41. In questo modo il cordolo perimetrale 40 potrà essere modulare in modo da consentire di definire un’area di gioco 5 di dimensioni variabili a seconda delle necessità.
Preferibilmente, ma non esclusivamente, l’area di gioco 5 potrà avere forma sostanzialmente rettangolare.
Preferibilmente, l’area di gioco 5 potrà avere lunghezze pari a 10, 12.5 e 16.5 metri e corrispondenti larghezze 4, 6 e 8 metri. Si comprende che tali dimensioni sono degli esempi e non sono esclusive. Infatti il cordolo 40 e quindi l’area di gioco 5 potrà avere qualsivoglia dimensione.
Opportunamente, ogni trave 41 potrà presentare una coppia di zone 42, 43 per il fissaggio delle stesse alla piastra T. Preferibilmente tali zone 42, 43 potranno essere in prossimità delle estremità della trave 41.
Ogni zona 42, 43 potrà comprendere uno o più fori passanti, preferibilmente ogni zona 42, 43 potrà comprendere una coppia di fori passanti per consentire il fissaggio del cordolo perimetrale 40 mediante viti di tipo noto. Le viti potranno quindi penetrare nella piastra T. Eventualmente la piastra T potrà comprendere opportuni fori per accogliere le viti, in modo in se noto.
Le travi 41 potranno avere una lunghezza compresa tra 2 e 6 metri, preferibilmente di circa 4m. In questo modo, il numero di viti totale, e quindi il numero di fori nella piastra T potrà essere particolarmente ridotto.
Grazie a tale caratteristica le operazioni di montaggio potranno essere particolarmente semplici e veloci. Inoltre, sempre grazie a tale caratteristica, si potrà evitare di rovinare la piastra T stessa.
Infatti, il cordolo perimetrale 40 potrà essere amovibilmente fissato alla piastra T così da consentire il montaggio e lo smontaggio del campo 1.
Più in dettaglio, le travi 41 potranno avere una sezione sostanzialmente rettangolare in modo da presentare quindi una superficie di appoggio inferiore 45, una superficie laterale interna 46, una superficie laterale esterna 47 e una superficie operativa superiore 48.
Ad esempio, le travi 41 potranno avere una larghezza maggiore di 450 mm, preferibilmente di circa 480 mm, ed un’altezza maggiore di 100mm, preferibilmente di circa 120 mm.
Si comprende che ogni trave 41 potrà essere realizzata mediante un’intelaiatura con una coppia di elementi longitudinali e una pluralità di traverse per collegare gli stessi. In ogni caso la trave 41 potrà essere realizzata in qualsivoglia modo senza per questo uscire dall’ambito di tutela della presente invenzione.
La superficie di appoggio 45 potrà quindi entrare in contatto con la piastra T.
Il campo 1 potrà quindi comprendere un pavimento continuo 50 avente una superficie esterna 50’ destinata ad essere calpestata dall’utente. Opportunamente, tale pavimento 50 potrà essere sostanzialmente piano.
Il pavimento continuo 50 potrà essere definito dalla stessa area di gioco 5 oppure, preferibilmente, potrà comprendere un elemento di copertura 52 appoggiato o fissato alla piastra T destinato ad essere calpestato dall’utente.
Ad esempio l’elemento di copertura 52 potrà essere un tappeto in erba sintetica, un tappeto in materiale sintetico generalmente usato per campi da tennis, un parquet, un tappeto in gomma o simili.
Si comprende che tale esempi non sono esclusivi. Infatti, il pavimento 50 potrà essere realizzato in modo differente a seconda delle necessità.
In ogni caso, il campo 1 potrà comprendere una recinzione 7 in modo da delimitare l’area di gioco 5.
In particolare, potranno essere previsti una pluralità di montanti 32 e una pluralità di elementi planari 36 reciprocamente accoppiati per formare una parete laterale 31. Quest’ultima potrà essere amovibilmente accoppiata con il cordolo perimetrale 40.
Più in dettaglio, i montanti 32 potranno essere accoppiati con il cordolo perimetrale 40 mentre gli elementi planari 36 potranno essere accoppiati con i montanti 32.
I montanti 32 potranno avere sezione sostanzialmente quadrata. Preferibilmente, i montanti 32 potranno essere amovibilmente accoppiati in corrispondenza della superficie laterale interna 46 del cordolo 40. Tale accoppiamento potrà essere realizzato mediante piastre angolari e viti in modo in se noto.
I montanti 32 potranno avere un’altezza maggiore di 2 metri, preferibilmente maggiore di 3 metri. Preferibilmente ma non esclusivamente i montanti 32 potranno avere una distanza reciproca compresa tra 1 e 3 m, preferibilmente di circa 2 m.
Gli elementi planari 36, come meglio spiegato nel seguito, potranno essere sostanzialmente continui, eventualmente trasparenti, ad esempio lastre di vetro o PMMA, non trasparenti oppure sostanzialmente non continui, ad esempio una rete metallica.
Si comprende che gli elementi planari 36 potranno comprendere un telaio di supporto 37 il quale potrà restare affacciato all’esterno in modo che la faccia interna 33 della parete laterale 31 sia priva di sporgenze.
Più in dettaglio, gli elementi planari 36 potranno essere configurati per consentire il rimbalzo della pallina 236, 336 oppure per non consentirlo 136. Opportunamente, nel caso il campo 1 comprenda la parete laterale 31 avente gli elementi planari 236, 336 rimbalzanti lo stesso campo 1 potrà essere particolarmente adatto per il padel o lo squash.
Inoltre, gli elementi planari 36 potranno essere sostanzialmente continui 236 oppure non continui 136, 336. Eventualmente la parete laterale 31 potrà comprendere più di una tipologia di elementi planari 36.
Vantaggiosamente, gli elementi planari 36 potranno essere accoppiati con i montanti 32 in modo da rimanere sostanzialmente a filo con gli stessi, ed in particolare con la faccia 32’ dei montanti 32 rivolta verso l’area di gioco 5.
In questo modo, la faccia 33 della parete laterale 31 rivolta verso l’area di gioco 5, cioè la faccia interna, potrà essere sostanzialmente continua, mentre i montanti 32 e il cordolo 40 potranno restare sostanzialmente esterni alla stessa area di gioco 5.
Grazie a tale caratteristica, si potrà evitare che l’utente si ferisca durante l’uso rendendo il campo 1 particolarmente sicuro. Inoltre, sempre grazie a tale caratteristica una o più parti della faccia interna 33 potranno consentire il rimbalzo della pallina come meglio spiegato nel seguito.
Gli elementi planari 36 potranno avere un’altezza sostanzialmente pari ai montanti, oppure anche maggiore, ad esempio potranno avere un’altezza maggiore di 3 metri, e potranno avere una larghezza sostanzialmente pari alla distanza tra una coppia di montanti 32 consecutiva.
In generale, la parete laterale 31 potrà presentare un’altezza H costante oppure potrà presentare porzioni 31’ con altezze inferiori e porzioni 31’’ con altezze superiori.
Eventualmente, come mostrato nelle figure, la parete laterale 31 potrà non essere continua su tutto il perimetro. Ad esempio potranno essere previste una o più discontinuità 31’’’ che potranno così definire l’ingresso/l’uscita a/da l’area di gioco 5.
La parete laterale 31 potrà presentare una distanza D dalla piastra T. In tal caso, il pavimento 50 potrà avere uno spessore sostanzialmente pari o maggiore di tale distanza D in modo che la superficie calpestabile 50’ dall’utente e la faccia interna 33 abbiano sostanziale continuità e formino un angolo reciproco di circa 90°.
Le travi 41 e/o i montanti 32 potranno essere realizzati in metallo, preferibilmente in acciaio.
Operativamente, si potrà quindi eseguire una pluralità di fori nella piastra T e posizionare in corrispondenza degli stessi le travi 41 in modo da formare il cordolo periferico 40. Mediante viti 44 di tipo noto potrà poi essere possibile fissare il cordolo 40 alla piastra 44.
Le travi 41 potranno già comprendere una pluralità di fori per consentire l’accoppiamento del cordolo periferico 40 con i montanti 32. Questi ultimi potranno quindi essere accoppiati mediante un sistema viti-bullone di tipo noto, eventualmente mediante l’ausilio di piastre o angolari.
Successivamente si potrà accoppiare l’elemento planare 36 con una coppia di montanti 32 sequenziale in modo da realizzare la parete laterale 31.
All’interno del cordolo periferico 40 si potrà poi disporre il pavimento 50 che potrà essere configurato in modo che la superficie calpestabile 50’ sia adatta alle esigenze, ad esempio sia un manto erboso o in gomma.
Secondo una differente forma di realizzazione, il campo 1 potrà essere realizzato su terreni cedevoli T, quali ad esempio un prato o una spiaggia.
Essenzialmente, il campo 1 potrà quindi comprendere una struttura di base portante 10 la quale potrà comprendere una superficie di appoggio 11 rivolta verso il terreno T e destinata ad entrare in contatto con lo stesso e una superficie opposta 13 destinata a supportare il pavimento continuo 50.
Preferibilmente la struttura portante 10 potrà essere sostanzialmente modulare. Opportunamente, potranno quindi essere previsti una pluralità di elementi modulari 20 i quali potranno essere reciprocamente accoppiati tra loro in modo da formare la struttura portante 10 sostanzialmente rigida.
Gli elementi modulari 20 potranno avere forma sostanzialmente planare e potranno essere reciprocamente affiancati in modo da formare una struttura portante 10 sostanzialmente planare.
Preferibilmente gli elementi modulari 20 potranno essere accoppiati tra loro in modo amovibile così che la struttura portante 10 sia anch’essa di tipo amovibile.
Ogni modulo 20 potrà comprendere una zona perimetrale 21 e una zona interna 25. In particolare, la prima potrà comprendere un elemento longitudinale 22 mentre la seconda potrà comprendere una pluralità di travette 26.
Ad esempio, la zona interna 25 potrà comprendere una travetta 26 ogni 500 mm. Preferibilmente ogni modulo 20 potrà avere forma sostanzialmente rettangolare o quadrata. In tal caso, anche la zona perimetrale 21 potrà avere tale sagomatura e l’elemento longitudinale 22 potrà avere definire il perimetro di un rettangolo o di un quadrato.
Ad esempio, il modulo 20 potrà avere larghezza 2 metri e lunghezza 2 o 4 metri. Si comprende che i moduli 20 potranno avere qualsivoglia dimensione.
Opportunamente, al fine di accoppiare reciprocamente i moduli 20, ognuno di questi ultimi potrà comprendere una o più zone di accoppiamento 29 ognuna delle quali potrà comprendere uno o più fori 29’ passanti. In questo modo, due moduli 20 adiacenti potranno essere accoppiati mediante viti passanti attraverso tali fori 29’.
Preferibilmente, gli elementi longitudinali 22 potranno comprendere tali fori 29’. In particolare, la zona perimetrale 21 potrà essere formata da quattro elementi longitudinali 22, ognuno dei quali potrà comprendere una coppia di fori 29’.
Secondo un particolare aspetto dell’invenzione, gli elementi longitudinali 22 e le travette 26 potranno presentare una superficie operativa inferiore 23 e 27 ed una superficie operativa superiore 24 e 28.
Una volta accoppiati i moduli 20 per definire la struttura di base 10, le superfici operative inferiori 23, 27 dei differenti moduli 20 potranno cooperare per definire la superficie d’appoggio 11 della struttura rigida di base 10.
In altre parole, i moduli 20 potranno essere accoppiati tra loro così che le superfici operative inferiori 23, 27 siano tutte complanari.
Grazie a tali caratteristiche, inoltre, la superficie di appoggio 11 potrà essere particolarmente ampia in modo da consentire il posizionamento della struttura di base 10 su terreni cedevoli.
Il pavimento 50 potrà comprendere una o più piastre 51 destinate ad essere appoggiate oppure accoppiate con la superficie operativa 13 della piastra portante 10.
In particolare, le piastre 51 potranno essere appoggiate sulla superficie operativa superiore 28 delle travette 26. Più in dettaglio, le travette 26 e gli elementi longitudinali 22 potranno avere altezze differenti in modo tale che le rispettive superfici inferiori 23, 27 siano sostanzialmente complanari, mentre le rispettive superfici superiori 24, 28 giacciano in piani differenti.
In altre parole, ogni modulo 20 potrà presentare la zona perimetrale 21 avente un’altezza maggiore della zona interna 25 in modo che si definisca una sede per le piastre 51.
Opportunamente, le piastre 51 potranno avere un’altezza sostanzialmente pari alla differenza di altezza degli elementi longitudinali 22 e delle travette 26 in modo che una volta posizionate le piastre 51 nella zona interna 25 del modulo 20, cioè una volta accoppiate le piastre 51 con la struttura portante 10, le piastre 51 e le superfici superiori 24 degli elementi longitudinali 22 potranno essere sostanzialmente a filo.
In altre parole, le piastre 51 e le superfici superiori 24 potranno definire la superficie 50’. Preferibilmente, il pavimento 50 potrà comprendere l’elemento di copertura 52 posizionato sopra le piastre 51 e le superfici superiori 24 in modo che la superficie di quest’ultimo definisca la superficie 50’ calpestabile.
Il pavimento 50 e la struttura rigida di base 10 potranno essere reciprocamente configurati in modo tale che il primo abbia una portata di almeno 250 kg/metro quadro, preferibilmente una portata compresa tra 300 e 500 kg/metro quadro.
Secondo un particolare aspetto dell’invenzione, il campo 1 potrà comprendere la parete laterale 31 amovibilmente accoppiata con la struttura portante 10 delimitante l’area di gioco 5 in modo da definire una recinzione 7.
La parete laterale 31 potrà essere configurata come sopra descritto.
Preferibilmente, i montanti 32 potranno essere accoppiati con la struttura portante 10 in modo che la faccia interna 32’ dei primi sia in corrispondenza della faccia esterna 22’ degli elementi longitudinali 22.
Secondo una particolare forma di realizzazione, la struttura portante 10 potrà comprendere il cordolo perimetrale 40. In questo caso, i montanti 32 potranno essere accoppiati in corrispondenza della faccia esterna 47 del cordolo perimetrale 40 analogamente a quanto sopra descritto per gli elementi longitudinali 22.
Il cordolo perimetrale 40 e gli elementi longitudinali 22 potranno essere reciprocamente accoppiati in modo amovibile in modo da formare un’unica struttura rigida portante 10.
In ogni caso, la faccia interna 33 della parete laterale 31 potrà essere sostanzialmente a filo con la superficie calpestabile 50’ in modo che queste ultime abbiano sostanziale continuità e formino un angolo reciproco di circa 90°.
Si comprende che tale forma di realizzazione potrà avere o non avere la parete laterale 31.
Inoltre, sebbene tale forma di realizzazione è stata descritta in particolare per terreni cedevoli, si comprende che la struttura portante 10 è posizionabile su terreni solidi piani, in quanto la superficie di appoggio 11 potrà essere sostanzialmente piana.
Operativamente, si potrà quindi predisporre una pluralità di moduli 20, ed eventualmente un cordolo perimetrale 40, in numero e dimensioni a seconda della necessità ed accoppiare gli stessi in modo da formare la struttura portante rigida 10.
Gli elementi longitudinali periferici 22 dei moduli 20, così come eventualmente le travi 41, potranno già comprendere una pluralità di fori per consentire l’accoppiamento della struttura portante 10 con i montanti 32. Questi ultimi potranno quindi essere accoppiati mediante un sistema viti-bullone di tipo noto, eventualmente mediante l’ausilio di piastre o angolari.
Successivamente si potrà accoppiare l’elemento planare 36 con una coppia di montanti 32 sequenziale in modo da realizzare la parete laterale 31.
Si potrà poi disporre le piastre 51 ed eventualmente un elemento di copertura 52 così che la superficie calpestabile 50’ sia adatta alle esigenze.
Come anticipato, la parete laterale 31 potrà comprendere gli elementi planari non rimbalzanti 136, ad esempio una rete, ed elementi planari rimbalzanti continui 236, ad esempio una lastra di vetro o polimetilmetacrilato.
Ad esempio, la recinzione 7 potrà comprendere le zone laterali 8 in cui la parete laterale 31 include una rete 136 e le zone di fondo 9 in cui la parete laterale 31 include una lastra di vetro 236 per consentire il rimbalzo della palla.
D’altra parte, secondo una particolare forma di realizzazione, indipendentemente dalla configurazione della struttura portante 10 o del cordolo periferico 40, la recinzione 7 potrà comprendere le zone di fondo 9 in cui la parete laterale 31 include una rete 336 che consente il rimbalzo della palla.
Ad esempio, l’elemento planare discontinuo 336 potrà essere una rete metallica avente una pluralità di fili verticali 3362 e una pluralità di fili orizzontali 3361 accoppiati per realizzare una maglia. Ad esempio, i fili verticali 3362 ed orizzontali 3361 potranno essere elettrosaldati.
La maglia potrà essere sostanzialmente rettangolare.
Opportunamente, i fili orizzontali 3361 potranno essere rivolti verso l’area di gioco, mentre i fili verticali 3362 potranno essere rivolti dal lato opposto. In questo modo, si potrà sempre garantire che la direzione dopo il rimbalzo rispetto al piano verticale potrà essere analoga a quella contro una superficie continua.
Con “rimbalzo” si intende la risposta elastica dell’elemento planare 36. In particolare, nel presente testo considerando una pallina da tennis, l’elemento planare 236 e l’elemento planare 336 potranno consentire il rimbalzo della stessa in modo sostanzialmente analogo.
In particolare, una volta posizionato orizzontalmente l’elemento planare 336 così configurato, una pallina lasciata cadere verticalmente da un’altezza di 1,5 metri sopra lo stesso elemento planare 336 rimbalzi ad un’altezza minima di 0,5 m sostanzialmente lungo lo stesso asse verticale di caduta.
Più in dettaglio, i fili orizzontali 3361 potranno presentare una distanza interasse compresa tra 15 e 20 mm, preferibilmente di circa 16,6 mm, mentre i fili verticali 3362 potranno presentare una distanza interasse compresa tra 20 e 35 mm, preferibilmente di circa 32 mm.
I fili 3361 e/o i fili 3362 potranno avere uno spessore compreso tra 3 e 4,5 mm, preferibilmente di circa 3,8mm. Si comprende che lo spessore potrà coincidere con il diametro del filo.
Grazie alle caratteristiche di cui sopra, il campo 1 potrà presentare una parete laterale 31 interamente composta da elementi planari non continui 136, 336 pur mantenendo caratteristiche di rimbalzo della palla sostanzialmente simili a quelle di una parete continua.
In questo modo, vantaggiosamente, quando il campo 1 è installato all’esterno, si potrà diminuire la spinta del vento sulla parete laterale 31 e quindi gli sforzi sull’intera struttura del campo 1.
In ogni caso, si potrà variare la configurazione del campo 1 dotandolo o privandolo di recinzione 7. Inoltre, vantaggiosamente, l’intero campo 1 potrà essere di tipo removibile.
Infatti, il campo 1 potrà essere montato alla bisogna e successivamente smontato. In questo modo il camp 1 potrà essere particolarmente adatto per attività di esibizione e/o stagionali.
Opportunamente, nel caso il campo 1 sia un campo da padel, tennis, badminton, pallavolo o simili potrà essere prevista un rete 3 che potrà essere fissata alla struttura portante 10 oppure al cordolo periferico 40 in modo analogo ai montanti 32.
Vantaggiosamente, potrà essere messo a disposizione un kit 100 di montaggio del campo 1 che potrà comprendente una pluralità di montanti 32, una pluralità di elementi planari 31 e mezzi per l’accoppiamento reciproco amovibile degli stessi.
Opportunamente, a seconda della configurazione del campo 1 potranno essere previsti una pluralità di moduli 20, che potranno essere tutti uguali oppure di dimensioni diverse, per formare la struttura portante 10 oppure una pluralità di travi 41 per formare il cordolo periferico 40.
In questo modo tutti i pezzi del kit 100 potranno avere dimensioni ridotte, e più in generale ingombri ridotti. Infatti, tutti i pezzi potranno avere forma sostanzialmente longilinea o lastriforme.
Inoltre, l’intero kit 100 potrà avere un peso inferiore a 9000 kg.
Grazie a tali caratteristiche, il kit 100 potrà essere facilmente trasportabile e stoccabile.
Inoltre, il campo 1 potrà essere facilmente montato e/o smontato da operatori non specializzati.
Da quanto sopra descritto, appare evidente che l’invenzione raggiunge gli scopi prefissatisi.
L’invenzione è suscettibile di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nel concetto inventivo espresso nelle rivendicazioni allegate. Tutti i particolari potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti, ed i materiali potranno essere diversi a seconda delle esigenze, senza uscire dall'ambito dell’invenzione.
Anche se l’invenzione è stata descritta con particolare riferimento alle figure allegate, i numeri di riferimento usati nella descrizione e nelle rivendicazioni sono utilizzati per migliorare l'intelligenza dell’invenzione e non costituiscono alcuna limitazione all'ambito di tutela rivendicato.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Un kit per la realizzazione di un campo (1) polivalente posizionabile su un terreno cedevole (T) comprendente: - una pluralità di moduli di base (20); - un pavimento (50) avente una superficie (50’) calpestabile da un utente; in cui detti moduli di base (20) sono reciprocamente accoppiabili rigidamente tra loro per formare una struttura portante rigida (10), detto pavimento (50) essendo accoppiabile con detta struttura portante rigida (10); in cui detta struttura portante rigida (10) include una superficie di appoggio inferiore (11) opposta a detto pavimento (50) destinata ad entrare in contatto con il terreno cedevole (T), detta struttura portante rigida (10) comprendendo una pluralità di elementi longitudinali e/o travette (22, 26) ognuno dei quali presenta una superficie operativa (23, 27), queste ultime cooperando per definire detta superficie di appoggio (11) di detta struttura portante rigida (10).
  2. 2. Kit in accordo con la rivendicazione 1, comprendente inoltre: - una pluralità di montanti (32); - una pluralità di elementi planari (36); in cui detta pluralità di elementi planari (36) sono accoppiabili con detta pluralità di montanti (32) per realizzare una parete laterale (31), detta parete laterale (31) essendo accoppiabile con detta struttura portante rigida (10) per realizzare un campo (1) polivalente recintato.
  3. 3. Kit in accordo con la rivendicazione 1 o 2, in cui detti moduli di base (20) sono reciprocamente rigidamente accoppiabili in maniera amovibile in modo da realizzare una struttura portante rigida (10) amovibile.
  4. 4. Kit in accordo con la rivendicazione 2 o 3, in cui detti montanti (32) e detti elementi planari (36) sono reciprocamente accoppiati in modo amovibile, detta parete laterale (31) e detta struttura portante rigida (10) essendo reciprocamente accoppiati in modo amovibile.
  5. 5. Kit in accordo con una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui ogni modulo di base (20) comprende una zona perimetrale (21) comprendente detti elementi longitudinali (22) e una zona interna (25) comprendente dette travette (26).
  6. 6. Kit in accordo con una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detti elementi planari (36) e/o detti montanti (32) presentano un’altezza maggiore di 2 metri, preferibilmente maggiore di 3 metri.
  7. 7. Kit in accordo con una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui almeno uno di detti elementi planari (36) è sostanzialmente continuo.
  8. 8. Un metodo per la realizzazione di un campo polivalente (1) posizionabile su un terreno cedevole (T) mediante il kit (100) in accordo con una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente le fasi di: - predisposizione di una pluralità di moduli (20); - predisposizione di un pavimento (50) avente una superficie (50’) calpestabile da un utente; - accoppiamento reciproco di detta pluralità di moduli (20) per formare una struttura portante rigida (10); - accoppiamento di detto pavimento (50) con detta struttura portante rigida (10).
  9. 9. Metodo in accordo con la rivendicazione precedente, comprendente inoltre le fasi di: - predisposizione di una pluralità di montanti (32); - predisposizione di una pluralità di elementi planari (36); - accoppiamento di detti montanti (32) con detta struttura portante rigida (10); - accoppiamento di detti elementi planari (36) con una coppia di montanti (32) di detta pluralità; in modo da realizzare un campo polivalente (1) dotato di recinzione (7).
  10. 10. Un campo polivalente posizionabile su un terreno cedevole (T) comprendente: - una struttura portante rigida (10) modulare di forma sostanzialmente poligonale avente una superficie di appoggio (11) destinata ad entrare in contatto con il terreno (T), in cui detta struttura portante rigida (10) è formata da una pluralità di moduli (20) reciprocamente accoppiati tra loro, ognuno di detti moduli (20) comprendendo una zona perimetrale (21) e una zona interna (25), detta zona perimetrale (21) comprendendo almeno un profilo longitudinale (22), detta zona interna (25) comprendendo una pluralità di travette (26); in cui detti profili longitudinali (22) e dette travette (26) presentano una rispettiva superficie operativa (23, 27), detti profili longitudinali (22) e dette travette (26) essendo reciprocamente configurati in modo che una volta realizzata detta struttura portante di base (10), dette superfici operative (23, 27) di detti profili longitudinali (22) e di dette travette (26) cooperino per definire detta superficie d’appoggio (11) di detta struttura portante rigida (10).
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IT202100028091A1 (it) 2021-11-04 2023-05-04 Giuseppe Loffi Kit per la realizzazione di un palazzetto modulare

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