IT201900003489A1 - Metodo e apparato di assemblaggio celle - Google Patents

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IT201900003489A1
IT201900003489A1 IT102019000003489A IT201900003489A IT201900003489A1 IT 201900003489 A1 IT201900003489 A1 IT 201900003489A1 IT 102019000003489 A IT102019000003489 A IT 102019000003489A IT 201900003489 A IT201900003489 A IT 201900003489A IT 201900003489 A1 IT201900003489 A1 IT 201900003489A1
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cell
contact
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cells
area
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Application number
IT102019000003489A
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Massimiliano Sale
Stefano Saguatti
Pasqualino Alongi
Carlo Innocenti
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Manz Italy Srl
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Description

Descrizione di invenzione industriale
METODO E APPARATO DI ASSEMBLAGGIO CELLE
Background dell’invenzione
[0001] L’invenzione concerne un metodo e un apparato di assemblaggio celle, in particolare per l’impilaggio di celle elettrochimiche una sopra l’altra.
[0002] In modo specifico, ma non esclusivo, l’invenzione può essere applicata per realizzare dispositivi di accumulo di energia elettrica, ad esempio batterie al litio.
[0003] La pubblicazione brevettuale WO 2018/096435 A1 mostra un metodo e un apparato di assemblaggio in cui più celle elettrochimiche sono impilate una sull’altra per formare un dispositivo di accumulo di energia elettrica.
[0004] Uno dei problemi della tecnica nota è impilare le celle elettrochimiche con elevata precisione geometrica, poiché ogni errore di sovrapposizione tra una cella e l’altra può comportare un calo del rendimento e/o una diminuzione dell’efficacia del dispositivo di accumulo di energia elettrica.
[0005] Un altro problema è impilare le celle con elevata produttività e senza procurare alcun danneggiamento alle celle stesse.
Sommario dell’invenzione
[0006] Uno scopo dell’invenzione è di realizzare un metodo e/o un apparato in grado di risolvere uno o più dei suddetti problemi della tecnica nota.
[0007] Un vantaggio è di fornire un metodo e/o un apparato di assemblaggio idoneo per la produzione di dispositivi di accumulo di energia elettrica.
[0008] Un vantaggio è di permettere un impilamento delle celle con una precisione elevata nella sovrapposizione tra le celle.
[0009] Altri vantaggi sono impilare le celle con elevata produttività e senza procurare alcun danneggiamento alle celle stesse.
[0010] Un vantaggio è di permettere la produzione di dispositivi di accumulo di energia elettrica di elevata qualità con un elevato rendimento.
[0011] Un vantaggio è di provvedere un apparato costruttivamente semplice ed economico per l’assemblaggio di celle elettrochimiche.
[0012] Tali scopi e vantaggi e altri ancora sono raggiunti da un metodo e/o un apparato secondo una o più delle rivendicazioni sotto riportate.
[0013] In un esempio, un metodo di assemblaggio di celle di forma piatta comprende le fasi di alimentare le celle a una zona di rilascio, e di spingere le celle, una alla volta, dalla zona di rilascio verso una zona di impilamento dove viene formata una pila di celle sovrapposte, in cui durante lo spostamento verso la zona di impilamento almeno una porzione di un lembo flessibile perimetrale di ogni cella viene ripiegato per effetto del contatto con mezzi di guida e poi, continuando lo spostamento, il contatto con i mezzi di guida termina per cui avviene un ritorno elastico della porzione di lembo flessibile.
[0014] In un esempio, un apparato di assemblaggio comprende mezzi per alimentare celle di forma piatta a una zona di rilascio, mezzi per spingere le celle, una alla volta, dalla zona di rilascio verso una zona di impilamento dove viene formata una pila di celle sovrapposte, e mezzi di guida configurati per ripiegare, per effetto di un contatto, almeno una porzione di un lembo flessibile perimetrale di ogni cella durante lo spostamento verso la zona di impilamento, detti mezzi di guida essendo configurati in maniera che, continuando lo spostamento della cella, termini il contatto con la porzione di lembo flessibile per cui possa avvenire un ritorno elastico di tale porzione.
[0015] I mezzi di guida possono comprendere due o più porzioni di guida, separate e distanti tra loro, ciascuna delle quali può comprendere una superficie di scivolamento in cui l’attrito di strisciamento non sia eccessivo e comunque tale da guidare lo spostamento della cella per il suo corretto posizionamento sulla pila.
[0016] In particolare, i mezzi di guida consentono di indirizzare la cella con precisione di posizionamento verso la zona di impilamento, favoriti in questo anche grazie all’azione dei mezzi di spinta che spingono la cella attraverso i mezzi di guida, in particolare con una direzione di spinta prevalentemente ortogonale al piano di giacitura della cella.
[0017] In particolare, i mezzi di spinta possono compiere una corsa fino a oltrepassare i mezzi di guida, ad esempio per accompagnare la cella almeno fino una zona rientrante, libera o vuota, situata oltre i mezzi di guida, ove il bordo o lembo perimetrale flessibile della cella può liberamente tornare in posizione distesa. In particolare, i mezzi di spinta potrebbero compiere una determinata corsa per accompagnare la cella fino all’estremità (ad esempio fino alla sommità) della pila in formazione nella zona di impilamento.
Breve descrizione dei disegni
[0018] L’invenzione potrà essere meglio compresa e attuata con riferimento agli allegati disegni che ne illustrano un esempio non limitativo di attuazione, in cui:
la figura 1 è una vista in prospettiva di un esempio di un apparato di assemblaggio realizzato in accordo con la presente invenzione;
la figura 2 è un dettaglio ingrandito di figura 1;
la figura 3 è una vista in pianta dall’alto dell’apparato di figura 1;
la figura 4 è una vista laterale da sinistra di figura 3;
la figura 5 è una vista laterale dal basso di figura 3;
la figura 6 è una vista frontale in elevazione verticale dei mezzi trasportatori a nastro aspirante che alimentano le celle;
la figura 7 è una vista in prospettiva di un particolare dell’apparato di figura 1; la figura 8 mostra un dettaglio ingrandito del particolare di figura 7 secondo una diversa prospettiva;
la figura 9 è una vista dal basso di figura 4;
le figure da 10 a 12 mostrano tre fasi del funzionamento dei mezzi spintori che spingono la cella verso la zona di impilamento;
le figure da 13 a 15 mostrano tre dettagli ingranditi delle figure, rispettivamente, da 10 a 12;
le figure da 16 a 18 mostrano tre esempi, in sezione, di celle processabili nell’apparato di assemblaggio celle di figura 1.
Descrizione dettagliata
[0019] Con 1 è stato indicato nel suo complesso un apparato di assemblaggio per assemblare celle A, in particolare per celle elettrochimiche utilizzabili per realizzare dispositivi di accumulo di energia elettrica, ad esempio batterie al litio.
[0020] Ogni cella A può essere, in particolare, di forma piatta. Le celle A possono essere destinate, in particolare, a essere impilate l’una sull’altra per formare un dispositivo di accumulo di energia elettrica. Ogni cella A può comprendere, in particolare, almeno un elettrodo E (ad esempio un foglio elettrodo) e/o almeno un separatore S (ad esempio un foglio separatore) almeno in parte sovrapposti l’uno all’altro. La cella A può comprendere uno o più separatori S e uno o più elettrodi E. In particolare la cella A può comprendere due elettrodi E separati da almeno un separatore S. Ogni elettrodo E può comprendere un catodo o un anodo. Ogni elettrodo E può comprendere almeno una linguetta B sporgente destinata a formare, nel dispositivo di accumulo di energia elettrica, una connessione elettrica. Nell’esempio di figura 16, la cella A comprende due separatori S e due elettrodi E (un anodo e un catodo). Nell’esempio di figura 17, la cella A comprende un separatore S e un elettrodo E (un anodo o un catodo). Nell’esempio di figura 18, la cella A comprende due separatori S e un elettrodo E (un anodo o un catodo).
[0021] Ogni cella A può comprendere, in particolare, almeno un lembo D perimetrale elasticamente flessibile, ad esempio un lembo realizzato in un materiale per separatore di elettrodi. Il separatore S (foglio separatore) può avere, in particolare, un’estensione superficiale maggiore dell’elettrodo E (foglio elettrodo). Il lembo D perimetrale della cella A può comprendere, in particolare, un lembo perimetrale del (foglio) separatore S che sporge oltre un bordo del (foglio) elettrodo E. La cella A può essere, come in questo esempio specifico, di forma rettangolare, anche se è possibile prevedere celle di forma quadrata, poligonale, circolare, ovale, con bordi rettilinei, curvi o misti (in parte rettilinei e in parte curvi), celle sagomate con forme più o meno complesse, eccetera. Il lembo D perimetrale flessibile può estendersi, in particolare, per l’intera lunghezza del perimetro della cella A. Il lembo D perimetrale flessibile può essere interrotto, in particolare, in corrispondenza della/e linguetta/e B sporgente.
[0022] L’apparato 1 di distribuzione può comprendere, in particolare, dei mezzi di alimentazione 2 configurati per alimentare celle A di forma piatta, disposte l’una di seguito all’altra, in una direzione di alimentazione F lungo un percorso di alimentazione. Il percorso di alimentazione può comprendere, come in questo esempio, almeno un tratto orizzontale. Il percorso di alimentazione può comprendere, come in questo esempio, almeno un tratto rettilineo e orizzontale. I mezzi di alimentazione 2 possono essere configurati, in particolare, per alimentare le celle A disposte con giacitura orizzontale almeno in un tratto del percorso di alimentazione. È comunque possibile prevedere un’alimentazione delle celle A disposte con giacitura diversa da quella dell’esempio illustrato, in particolare con giacitura obliqua o verticale.
[0023] I mezzi di alimentazione 2 possono comprendere, in particolare, mezzi trasportatori mobili dotati di mezzi di aspirazione per mantenere in presa le celle A. I mezzi trasportatori possono comprendere, in particolari, mezzi attuatori idonei per generare una depressione e almeno una zona a depressione a tenuta di fluido nella quale generare la depressione, in cui le celle A possono essere messe in comunicazione con la suddetta zona a depressione durante l’avanzamento lungo il percorso di alimentazione.
[0024] I mezzi di alimentazione 2 possono comprendere, in particolare, mezzi trasportatori con almeno un elemento di trasporto 3 flessibile scorrevole avvolto ad anello chiuso. In questo esempio specifico, i mezzi trasportatori comprendono due elementi di trasporto 3 flessibili disposti paralleli e distanziati tra loro. Gli elementi di trasporto 3 flessibili possono comprendere, ad esempio, nastri o cinghie.
[0025] I mezzi trasportatori possono comprendere, come in questo esempio, almeno una porzione mobile estesa in lunghezza in una direzione (in questo esempio orizzontale) coincidente con la direzione di avanzamento delle celle. La suddetta porzione mobile può comprendere, in particolare, almeno un ramo inferiore di un anello chiuso di un elemento di trasporto 3 flessibile. I mezzi trasportatori, in particolare del tipo ad aspirazione, possono essere configurati in maniera da mantenere in presa le celle A generando una depressione disposta su un lato (ad esempio superiore) delle celle stesse, in particolare in maniera da mantenere le celle appese dall’alto. I mezzi trasportatori possono essere configurati, come in questo esempio, in maniera da impegnare ciascuna cella A in una porzione della superficie (superiore) della cella A e da mantenere libera un’altra porzione della superficie (superiore), affinché sia possibile spingere la cella A (in particolare verso il basso) mediante mezzi spintori in grado di interagire a contatto con la suddetta porzione libera di superficie, come sarà meglio spiegato in seguito.
[0026] L’apparato 1 di distribuzione può comprendere, in particolare, almeno una zona di rilascio 4 in corrispondenza della quale arrivano le celle A alimentate dai mezzi di alimentazione 2. In particolare, le celle A di forma piatta, quando arrivano nella zona di rilascio 4, possono essere disposte con giacitura orizzontale.
[0027] L’apparato 1 di distribuzione può comprendere, in particolare, dei mezzi di spinta 5 configurati per spingere (in particolare verso il basso) una cella A arrivata nella zona di rilascio 4 trasportata dai mezzi di alimentazione 2.
[0028] L’apparato 1 di distribuzione può comprendere, in particolare, almeno una zona di impilamento 6, in particolare disposta a una quota inferiore rispetto alla zona di rilascio 4. Le celle A vengono impilate l’una sull’altra nella zona di impilamento 6. La zona di impilamento 6 può comprendere, ad esempio, un contenitore 7 per contenere la pila di celle A. Il contenitore 7 può comprendere, ad esempio, una usuale tramoggia per il contenimento di una pila (verticale) di celle A elettrochimiche. La zona di impilamento 6 può essere, in particolare, disposta verticalmente al di sotto della zona di rilascio 4.
[0029] La zona di impilamento 6 può essere provvista, in particolare, di mezzi di supporto mobili (ad esempio verticalmente) configurati per supportare la pila di celle A e per compiere un movimento (in particolare di discesa) durante la formazione della pila affinché l’estremità (sommità) della pila in formazione mantenga sostanzialmente la stessa posizione (quota). I mezzi di supporto mobili possono comprendere, in particolare, almeno un piano di appoggio mobile (verticalmente), idoneo per ricevere in appoggio la pila di celle A. Il piano di appoggio mobile può essere controllato (ad esempio da mezzi motori a loro volta controllati dai mezzi elettronici programmabili di controllo dell’apparato 1) in maniera da compiere un movimento (ad esempio verticale verso il basso), in particolare a intermittenza (o continuo). In particolare il piano di appoggio mobile può essere controllato per compiere una corsa (di discesa) pari allo spessore di una cella A nello spazio di tempo che intercorre tra il deposito di una cella A sull’estremità (sommità) della pila e il deposito della cella A successiva.
[0030] I mezzi di spinta 5 possono comprendere, in particolare, almeno un gruppo di spinta mobile dotato di almeno una o due aste 8 (o anche tre o più aste, a seconda della larghezza della cella A), in particolare aste verticali, ciascuna delle quali presenta un’estremità (inferiore) configurata per un contatto di spinta con la cella A disposta nella zona di rilascio 4. I mezzi di spinta 5 possono essere disposti, come in questo esempio, per operare su un lato (ad esempio superiore) di una cella A situata nella zona di rilascio 4. In particolare, ciascuna estremità di contatto dell’asta 8 può essere configurata per interagire con la suddetta porzione libera di superficie (superiore) della cella A, ovverosia la porzione di superficie non impegnata dai mezzi trasportatori aspiranti. In questo esempio specifico il gruppo mobile comprende tre aste 8 (verticali) di spinta, che includono un’asta 8 centrale disposta nello spazio compreso tra i due elementi di trasporto 3, un’asta 8 laterale disposta esternamente da un lato dei due elementi di trasporto 3, e un’altra asta 8 laterale disposta esternamente dal lato opposto dei due elementi di trasporto 3.
[0031] Il gruppo di spinta può essere mobile dietro azionamento di mezzi motori (non illustrati, ad esempio un motore elettrico). Il gruppo di spinta può essere mobile con un moto alternato ciclico di andata e ritorno (discesa e salita), con una fase di andata (discesa) in cui spinge la cella A (verso il basso), in particolare fino all’estremità della pila, e una fase di ritorno (salita) in posizione iniziale. Il gruppo di spinta può essere mobile, in particolare, con un moto di traslazione.
[0032] Il gruppo di spinta può essere configurato, in particolare, per esercitare una forza di spinta sulla cella A con una direzione di spinta ortogonale o pressoché ortogonale al piano di giacitura della cella A.
[0033] Il gruppo di spinta può essere, come in questo esempio, collegato ai mezzi motori mediante un meccanismo 10 (rappresentato nei disegni soltanto in maniera schematica) configurato per trasformare un moto rotatorio (ad esempio il moto di un rotore dei mezzi motori) in un moto traslatorio (ad esempio il moto del gruppo di spinta). Il suddetto meccanismo 10 può comprendere, in particolare, un meccanismo a parallelogramma articolato comprendente una biella che porta il gruppo di spinta. La biella può comprendere, in particolare, due estremità articolate a due rispettivi bilancieri ciascuno dei quali può essere a sua volta articolato a un telaio dell’apparato 1. Almeno uno dei due bilancieri può essere collegato ai mezzi motori mediante un meccanismo che trasforma un moto rotatorio continuo di un rotore dei mezzi motori in un moto rotatorio alternato del bilanciere.
[0034] L’apparato 1 di distribuzione può comprendere, in particolare, dei mezzi di guida 12 disposti in un tratto del percorso (di discesa) compiuto dalle celle A dalla zona di rilascio 4 alla zona di impilamento 6. I mezzi di guida 12 possono essere configurati in maniera da toccare almeno una porzione di un lembo flessibile perimetrale della cella A durante lo spostamento (discesa) della cella stessa e da piegare (in questo esempio verso l’alto) la suddetta porzione di lembo per effetto di questo contatto. I mezzi di guida 12 possono essere configurati in maniera che il contatto termini mantenendo sempre lo spostamento (discesa) della cella A affinché possa avvenire liberamente un ritorno elastico della porzione di lembo (in questo caso un ritorno verso il basso). In sostanza, i mezzi di guida 12 non fermano lo spostamento (discesa) della cella A, ma possono impegnare una porzione del bordo o lembo perimetrale flessibile della cella A per un tratto dello spostamento, così da guidare un ripiegamento del bordo o lembo stesso per effetto del contatto di strisciamento, per poi disimpegnare la suddetta porzione di bordo e permettere il ritorno elastico del bordo o lembo flessibile.
[0035] È possibile prevedere, in particolare, almeno una cavità 13 disposta oltre i (in questo esempio al di sotto dei) mezzi di guida 12, tale da definire una zona libera, o zona vuota, che permette al lembo flessibile della cella A, dopo aver oltrepassato i mezzi di guida 12, di assumere liberamente, con ritorno elastico, una configurazione distesa, sostanzialmente ritornando in forma non ripiegata, riprendendo cioè sostanzialmente la propria configurazione prima del contatto di strisciamento contro i mezzi di guida 12.
[0036] I mezzi di guida 12 possono comprendere, in particolare, almeno due porzioni di contatto distanti e separate tra loro. Le due suddette porzioni di contatto possono essere configurate in maniera da toccare con strisciamento almeno un lato perimetrale della cella A in almeno due zone distanti tra loro e separate tra loro da una zona del lato perimetrale dove non avviene il contatto per strisciamento. I mezzi di guida 12 possono comprendere, in particolare, almeno una porzione di contatto per ogni lato della cella A.
[0037] I mezzi di guida 12 possono essere configurati in maniera da delimitare almeno in parte un’apertura per il passaggio della cella A nel percorso di spostamento dalla zona di rilascio 4 alla zona di impilamento 6.
[0038] I mezzi di guida 12 possono comprendere, come in questo esempio, almeno una superficie di contatto configurata per toccare con strisciamento almeno in parte il lembo flessibile perimetrale della cella A. La suddetta superficie di contatto può essere, in particolare, inclinata verso la direzione di spostamento della cella A (in questo caso verso il basso) e verso una zona centrale della suddetta apertura di passaggio della cella A, in maniera da restringere progressivamente la sezione di passaggio.
[0039] La superficie di contatto può definire, in particolare, una superficie di guida per scivolamento per guidare il lembo flessibile perimetrale della cella A.
[0040] La superficie di guida per scivolamento può comprendere, in particolare, almeno una superficie inclinata piana. La superficie di guida per scivolamento può comprendere, in particolare, almeno una superficie incurvata. La superficie di guida per scivolamento può comprendere, in particolare, almeno una superficie concava o una superficie convessa. La superficie di guida per scivolamento può comprendere, in particolare, almeno una superficie in parte concava e in parte convessa, con una zona di flesso che separa la parte concava (a monte) dalla parte convessa (a valle).
[0041] I mezzi di guida 12 possono essere configurati, in particolare, in maniera da toccare il lembo perimetrale della cella A almeno su un primo lato perimetrale della cella A e almeno su un secondo lato perimetrale della cella A opposto al primo lato.
[0042] I mezzi di guida 12 possono comprendere, in particolare, almeno due prime porzioni di contatto configurate per toccare due prime zone di un primo lato perimetrale della cella A e almeno due seconde porzioni di contatto configurate per toccare due seconde zone di un secondo lato perimetrale della cella A (opposto al primo lato). Le due prime porzioni di contatto possono essere distanti e separate tra loro da una zona dove non avviene il contatto. Le due seconde porzioni di contatto possono essere distanti e separate tra loro da una zona dove non avviene il contatto.
[0043] I mezzi di guida 12 possono comprendere, in particolare, almeno due terze porzioni di contatto configurate per toccare due terze zone di un terzo lato perimetrale della cella A e almeno due quarte porzioni di contatto configurate per toccare due quarte zone di un quarto lato perimetrale della cella A (opposto al terzo lato). Le due suddette terze porzioni di contatto possono essere distanti e separate tra loro da una zona dove non avviene il contatto. Le due suddette quarte porzioni di contatto possono essere distanti e separate tra loro da una zona dove non avviene il contatto.
[0044] I mezzi di guida 12 possono comprendere, come in questo esempio specifico, otto porzioni di contatto disposte per interagire con contatto di strisciamento a due a due sui quattro lati di una cella A (in questo caso di forma rettangolare). È possibile prevedere, in particolare, che alcune porzioni di contatto siano provviste di una superficie di guida per scivolamento a forma di piano inclinato, e altre porzioni di contatto siano provviste di una superficie di guida per scivolamento di forma incurvata, ad esempio concava, o convessa, o in parte concava e in parte convessa con un flesso di separazione.
[0045] In particolare, è possibile prevedere che almeno una o due porzioni di contatto dei mezzi di guida 12 disposte su un primo lato dell’apertura di passaggio siano a forma di piano inclinato e almeno una o due porzioni di contatto dei mezzi di guida 12 disposte su un secondo lato dell’apertura di passaggio, opposto al primo lato, siano anch’esse a forma di piano inclinato. In particolare, è possibile prevedere che almeno una o due porzioni di contatto dei mezzi di guida 12 disposte su un terzo lato dell’apertura di passaggio (trasversale al primo lato e al secondo lato) siano di forma incurvata (concava, o convessa, o in parte concava e in parte convessa con un flesso di separazione) e almeno una o due porzioni di contatto dei mezzi di guida 12 disposte su un quarto lato dell’apertura di passaggio, opposto al terzo lato, siano anch’esse di forma incurvata (concava, o convessa, o in parte concava e in parte convessa con un flesso di separazione).
[0046] I mezzi di guida 12 possono essere configurati, in particolare, in maniera da iniziare a toccare il lembo perimetrale della cella A prima su due lati perimetrali opposti della cella A e successivamente su altri due lati perimetrali opposti della cella A. I mezzi di guida 12 possono comprendere una porzione iniziale (ad esempio due coppie di porzioni di contatto) disposta per operare su due lati perimetrali opposti della cella A e una porzione successiva (ad esempio altre due coppie di porzioni di contatto) disposta per operare su altri due lati perimetrali opposti della cella A, in cui la porzione successiva dei mezzi di guida 12 è disposta oltre la porzione iniziale (ad esempio di pochi millimetri o decimi di millimetro), ove “oltre” è inteso con riferimento alla direzione di spostamento della cella A (in questo esempio specifico “oltre” significa “a una quota inferiore”). In particolare, la porzione successiva dei mezzi di guida 12 può essere disposta in maniera da iniziare il contatto con il lembo perimetrale della cella A quando la porzione iniziale è ancora in contatto con il lembo perimetrale della cella A.
[0047] I mezzi di guida 12 possono comprendere, in particolare, superfici di guida per scivolamento realizzate in un materiale con un coefficiente di attrito relativamente basso, ad esempio superfici in metallo con un trattamento di indurimento superficiale idoneo per diminuire il coefficiente di attrito (e aumentare la resistenza all’usura per strisciamento).
[0048] L’apertura di passaggio della cella A disposta tra la zona di rilascio 4 e la zona di impilamento 6 può comprendere, in particolare, almeno una rientranza 13 idonea per permettere il libero passaggio, senza contatto, della linguetta B. In questo esempio specifico, in cui ogni cella A comprende due elettrodi E (un catodo e un anodo) e quindi due linguette B (su due lati opposti della cella A) l’apertura di passaggio della cella A comprende due rientranze 13 idonee per il libero passaggio delle due linguette B.
[0049] Il funzionamento dell’apparato 1 di assemblaggio attua un metodo di assemblaggio delle celle A che può comprendere, in particolare, la fase di alimentare celle A di forma piatta, disposte l’una di seguito all’altra, in una direzione di alimentazione F, fino a una zona di rilascio 4.
[0050] Il metodo di assemblaggio può comprendere, in particolare, la fase di spingere la cella A (ad esempio verso il basso), quando la cella A giunge nella zona di rilascio 4, per farle compiere uno spostamento (discesa) verso una zona di impilamento 6 dove le celle formano una pila di celle sovrapposte tra loro.
[0051] Il metodo di assemblaggio può comprendere, in particolare, la fase di piegare almeno una porzione di un lembo flessibile perimetrale della cella A, durante lo spostamento, con un piegamento in una direzione opposta allo spostamento stesso (in questo esempio, con un piegamento verso l’alto), per effetto del contatto per strisciamento con mezzi di guida 12. Il metodo di assemblaggio può comprendere, in particolare, la fase successiva di terminare il suddetto contatto per strisciamento, mantenendo con continuità lo spostamento della cella A, per cui potrà avvenire un ritorno elastico della porzione di lembo flessibile (in uno spazio libero, o spazio vuoto).
[0052] Come si è visto, il suddetto contatto per strisciamento o scivolamento, che provoca il ripiegamento del bordo o lembo flessibile della cella A e che consente di guidare in maniera precisa lo spostamento della cella A e il suo corretto posizionamento sulla pila in formazione nella zona di impilamento 6, può avvenire almeno su un lato perimetrale della cella A, ad esempio in almeno due zone distanti tra loro e separate tra loro da una porzione di lato dove non avviene il contatto.
[0053] Si è visto altresì che i mezzi di guida 12 possono delimitare almeno in parte un’apertura per il passaggio della cella durante il suo spostamento con continuità verso la zona di impilamento 6 e che il contatto per strisciamento che guida lo spostamento della cella A può avvenire su una superficie di contatto o scivolamento dei mezzi di guida 12 che è inclinata verso la direzione di avanzamento della cella A e verso una zona centrale della suddetta apertura di passaggio della cella.
[0054] Il suddetto contatto di scivolamento e guida può avvenire su almeno su un primo lato perimetrale della cella A e su almeno su un secondo lato perimetrale della cella A opposto al primo lato. Il suddetto contatto di scivolamento e guida potrebbe avvenire in almeno due prime zone disposte sul primo lato perimetrale della cella A e in almeno due seconde zone disposte sul secondo lato perimetrale della cella A. Le due prime zone possono essere distanti tra loro e separate tra loro da una porzione di lato dove non avviene il suddetto contatto. Le due seconde zone possono essere distanti tra loro e separate tra loro da una porzione di lato dove non avviene il contatto.
[0055] Il suddetto contatto di scivolamento e guida potrebbe avvenire almeno su un terzo lato perimetrale della cella A e almeno su un quarto lato perimetrale della cella A opposto al terzo lato. Il suddetto contatto di scivolamento e guida potrebbe avvenire in almeno due terze zone disposte sul terzo lato perimetrale e in almeno due quarte zone disposte sul quarto lato perimetrale. Le due terze zone possono essere distanti tra loro e separate tra loro da una porzione di lato dove non avviene il suddetto contatto. Le due quarte zone possono essere distanti tra loro e separate tra loro da una porzione di lato dove non avviene il suddetto contatto.
[0056] Il metodo di assemblaggio può prevedere, in particolare, che durante la fase di alimentazione delle celle verso la zona di rilascio 4, le celle stesse siano mantenute in presa mediante mezzi trasportatori mobili dotati di mezzi di aspirazione.
[0057] Il metodo di assemblaggio può prevedere, in particolare, che ogni cella A arrivi nella zona di rilascio 4 (con giacitura orizzontale) e che venga spinta (verso il basso) con una forza di spinta (verticale) fino al posizionamento sulla pila in formazione. La forza di spinta (ortogonale al piano di giacitura della cella A) può essere assicurata, in particolare, da mezzi di spinta 5 dotati di un gruppo di spinta mobile con un moto di traslazione.
[0058] Il gruppo di spinta può comprendere, come in questo esempio, almeno un’asta 8 che presenta un’estremità (inferiore) configurata per un contatto di spinta con la cella A disposta nella zona di rilascio 4. Il movimento dei mezzi di spinta 5 sarà coordinato con l’avanzamento delle celle A operato dai mezzi di alimentazione 2 in maniera che, quando una cella A arriva nella zona di rilascio 4, i mezzi di spinta 5 possano spingere la cella così da distaccare la cella dai mezzi di presa (ad aspirazione) che tengono la cella in presa e da indirizzare la cella A verso l’apertura di passaggio definita dai mezzi di guida 12 e quindi verso la zona di impilamento 6. Le figure da 10 a 15 mostrano tre momenti della sequenza di spostamento dei mezzi di spinta 5 per indirizzare la cella A verso la zona di impilamento 6 passando per i mezzi di guida 12.
[0059] I mezzi di guida 12, in particolare grazie al fatto di comprendere almeno una superficie di scivolamento destinata al contatto per strisciamento con il lembo flessibile perimetrale della cella A, consentono di guidare efficacemente lo spostamento della cella verso la zona di impilamento 6 e di depositare la cella stessa all’estremità della pila in formazione nella zona di impilamento 6 con notevole precisione, assicurando l’esatta sovrapposizione delle celle A e quindi la corretta formazione della pila di celle A con la quale verrà poi realizzato il dispositivo di accumulo di energia elettrica.
[0060] La precisione di posizionamento è migliorata dal fatto che i mezzi di guida comprendono varie porzioni di guida, separate e distanti tra loro, ciascuna dotata di una superficie di scivolamento, per cui l’attrito di strisciamento non è eccessivo ed è comunque sufficiente per guidare efficacemente la discesa della cella A per eseguire il desiderato posizionamento della cella stessa sulla pila.
[0061] La precisione di posizionamento è ulteriormente migliorata dal fatto che i mezzi di guida possono comprendere almeno una porzione iniziale di guida che opera su due lati opposti della cella A e almeno una porzione successiva di guida che opera su altri due lati opposti della cella A e che inizia a operare dopo che ha iniziato a operare la porzione iniziale di guida, per cui avviene prima un assestamento o regolazione di posizione della cella A in una prima direzione di regolazione e quindi un assestamento o regolazione di posizione della cella A in una seconda direzione di regolazione trasversale (ortogonale) alla prima direzione di regolazione.
[0062] I mezzi di guida 12 possono essere configurati in maniera da allineare la cella A rispetto al piano di giacitura della cella stessa operando prima in una direzione di regolazione e poi in un’altra direzione di regolazione, ove le due direzioni di regolazione sono complanari tra loro e al suddetto piano di giacitura.
[0063] I mezzi di spinta 5 possono essere configurati in maniera da spostare la cella A in una direzione ortogonale al piano di giacitura della cella stessa.
[0064] L’azione dei mezzi di guida 12, che indirizzano la cella A con precisione di posizionamento verso la zona di impilamento 6, è favorita anche dall’azione dei mezzi di spinta 5 che spingono la cella A (dall’alto verso il basso) attraverso i mezzi di guida 12, in particolare con una forza di spinta con una direzione di spinta ortogonale o prevalentemente ortogonale al piano di giacitura della cella A.
[0065] I mezzi di spinta 5 possono essere configurati, in particolare, per compiere una corsa (in particolare verso il basso) fino a oltrepassare i mezzi di guida 12, ad esempio per arrivare fino alla/e cavità sottostante/i i mezzi di guida 12 (atte a definire uno spazio libero o spazio vuoto di fine guida) ove i bordi o lembi flessibili della cella A possono liberamente tornare elasticamente in posizione distesa.
[0066] I mezzi di spinta 5 potrebbero essere configurati, in particolare, per compiere una corsa (verso il basso) per accompagnare la cella A fino all’estremità (sommità) della pila in formazione nella zona di impilamento 6.
[0067] I mezzi di spinta 5 sono configurati, in particolare, per esercitare una forza sulla cella A che determina un’accelerazione della cella stessa nello spostamento dalla zona di rilascio 4 fino alla zona di impilamento 6.

Claims (16)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Metodo di assemblaggio, comprendente le fasi di: - alimentare celle (A) di forma piatta, disposte l’una di seguito all’altra, in una direzione di alimentazione (F), fino a una zona di rilascio (4); - spingere una cella (A) arrivata in detta zona di rilascio (4) per farle compiere uno spostamento da detta zona di rilascio (4) verso una zona di impilamento (6) dove le celle (A) formano una pila di celle sovrapposte tra loro; - durante detto spingere, almeno una porzione di un lembo flessibile perimetrale di detta cella (A) viene piegato per effetto del contatto con mezzi di guida (12) e poi, continuando detto spingere, detto contatto termina per cui avviene un ritorno elastico di detta porzione di lembo.
  2. 2. Metodo secondo la rivendicazione 1, in cui detta cella (A) arriva in detta zona di rilascio (4) con giacitura orizzontale e da qui viene spinta verso il basso per farle compiere una discesa verso detta zona di impilamento (6), per cui, durante detta discesa, detta porzione di lembo flessibile viene piegato verso l’alto per effetto del contatto con detti mezzi di guida (12).
  3. 3. Metodo secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui detto contatto avviene almeno su un lato perimetrale di detta cella (A) in almeno due zone distanti tra loro e separate tra loro da una porzione di detto lato dove non avviene il contatto.
  4. 4. Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detti mezzi di guida (12) delimitano almeno in parte un’apertura per il passaggio di detta cella (A) e in cui detto contatto avviene su una superficie di contatto di detti mezzi di guida (12) che è inclinata verso la direzione di spostamento della cella (A) e verso una zona centrale di detta apertura.
  5. 5. Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto contatto avviene almeno su un primo lato perimetrale di detta cella (A) e almeno su un secondo lato perimetrale di detta cella (A) opposto a detto primo lato.
  6. 6. Metodo secondo la rivendicazione 5, in cui detto contatto avviene in almeno due prime zone disposte su detto primo lato perimetrale e in almeno due seconde zone disposte su detto secondo lato perimetrale, dette due prime zone essendo distanti tra loro e separate tra loro da una porzione di lato dove non avviene il contatto, dette due seconde zone essendo distanti tra loro e separate tra loro da una porzione di lato dove non avviene il contatto.
  7. 7. Metodo secondo la rivendicazione 5 o 6, in cui detto contatto avviene almeno su un terzo lato perimetrale di detta cella e almeno su un quarto lato perimetrale di detta cella opposto a detto terzo lato.
  8. 8. Metodo secondo la rivendicazione 7, in cui detto contatto avviene in almeno due terze zone disposte su detto terzo lato perimetrale e in almeno due quarte zone disposte su detto quarto lato perimetrale, dette due terze zone essendo distanti tra loro e separate tra loro da una porzione di lato dove non avviene il contatto, dette due quarte zone essendo distanti tra loro e separate tra loro da una porzione di lato dove non avviene il contatto.
  9. 9. Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui, durante detto spingere, dapprima due lati opposti del lembo flessibile perimetrale di detta cella (A) iniziano a toccare una porzione iniziale di guida di detti mezzi di guida (12) e in seguito altri due lati opposti del lembo flessibile perimetrale di detta cella (A) iniziano a toccare una porzione successiva di guida di detti mezzi di guida (12), per cui avviene un assestamento o regolazione di posizione della cella (A) prima in una prima direzione di regolazione e poi in una seconda direzione di regolazione.
  10. 10. Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui: - detta zona di impilamento (6) è disposta verticalmente al di sotto di detta zona di rilascio (4); e/o - durante detto alimentare, dette celle (A) sono mantenute in presa mediante mezzi trasportatori mobili dotati di mezzi di aspirazione; e/o - detta cella (A) arriva in detta zona di rilascio (4) con una giacitura e da qui viene spinta con una forza di spinta ortogonale a detta giacitura.
  11. 11. Apparato (1) di assemblaggio, in particolare per attuare un metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, detto apparato comprendendo: - mezzi di alimentazione (2) configurati per alimentare celle (A) di forma piatta disposte l’una di seguito all’altra; - una zona di rilascio (4) in corrispondenza della quale arrivano le celle (A) alimentate da detti mezzi alimentazione (2); - mezzi di spinta (5) configurati per spingere una cella (A) arrivata in detta zona di rilascio (4) verso una zona di impilamento (6); - una zona di impilamento (6) in corrispondenza della quale le celle (A) che provengono da detta zona di rilascio (4) vengono impilate; - mezzi di guida (12) disposti in un tratto dello spostamento delle celle (A) da detta zona di rilascio (4) a detta zona di impilamento (12) e configurati in maniera da toccare con strisciamento almeno una porzione di un lembo flessibile perimetrale della cella (A) durante lo spostamento della cella stessa e da piegare la porzione di lembo per effetto del contatto, detti mezzi di guida (12) essendo inoltre configurati in maniera che il contatto termini continuando lo spostamento della cella (A) affinché possa avvenire un ritorno elastico della porzione di lembo perimetrale della cella (A).
  12. 12. Apparato secondo la rivendicazione 11, in cui detti mezzi di guida (12) comprendono almeno due porzioni di contatto distanti e separate tra loro e configurate in maniera da toccare almeno un lato perimetrale della cella (A) in almeno due zone distanti tra loro e separate tra loro da una zona dove non avviene il contatto.
  13. 13. Apparato secondo la rivendicazione 11 o 12, in cui detti mezzi di guida (12) delimitano almeno in parte un’apertura per il passaggio della cella (A) durante lo spostamento della cella (A), detti mezzi di guida (12) comprendendo una superficie di contatto configurata per toccare con strisciamento almeno in parte il lembo flessibile perimetrale della cella, detta superficie di contatto essendo inclinata verso la direzione dello spostamento e verso una zona centrale di detta apertura.
  14. 14. Apparato secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 11 a 13, in cui detti mezzi di spinta (5) comprendono almeno un gruppo di spinta dotato di almeno una o due aste (8) ciascuna delle quali presenta un’estremità configurata per un contatto di spinta con la cella (A) disposta in detta zona di rilascio (4); detto gruppo di spinta essendo mobile, in particolare, con un moto di traslazione; detto gruppo di spinta essendo, in particolare, mobile dietro azionamento di mezzi motori; detto gruppo di spinta essendo, in particolare, collegato a detti mezzi motori mediante un meccanismo (10) configurato per trasformare un moto rotatorio di un rotore di detti mezzi motori in un moto traslatorio di detto gruppo di spinta; detto meccanismo (10) comprendendo, in particolare, un parallelogramma articolato.
  15. 15. Apparato secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 11 a 14, in cui detti mezzi di guida (12) comprendono almeno una porzione iniziale di guida e almeno una porzione successiva di guida configurate in maniera che, durante lo spostamento della cella (A), vi siano due lati opposti del lembo flessibile perimetrale della cella (A) che iniziano a toccare detta porzione iniziale di guida e in seguito vi siano altri due lati opposti del lembo flessibile perimetrale della cella (A) che iniziano a toccare detta porzione successiva di guida, per cui avviene prima una regolazione di posizione della cella (A) in una prima direzione di regolazione e quindi in una seconda direzione di regolazione.
  16. 16. Apparato secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 11 a 15, in cui: - detti mezzi di guida (12) sono configurati per toccare il lembo perimetrale della cella (A) almeno su un primo lato perimetrale della cella (A) e almeno su un secondo lato perimetrale della cella (A) opposto al primo lato; e/o - detti mezzi di guida (12) comprendono almeno due prime porzioni di contatto configurate per toccare due prime zone di un primo lato perimetrale della cella (A) e almeno due seconde porzioni di contatto configurate per toccare due seconde zone di un secondo lato perimetrale della cella (A), dette due prime porzioni di contatto essendo distanti e separate tra loro da una zona dove non avviene il contatto, dette due seconde porzioni di contatto essendo distanti e separate tra loro da una zona dove non avviene il contatto; e/o - detti mezzi di guida (12) comprendono almeno due terze porzioni di contatto configurate per toccare due terze zone di un terzo lato perimetrale della cella e almeno due quarte porzioni di contatto configurate per toccare due quarte zone di un quarto lato perimetrale della cella, dette due terze porzioni di contatto essendo distanti e separate tra loro da una zona dove non avviene il contatto, dette due quarte porzioni di contatto essendo distanti e separate tra loro da una zona dove non avviene il contatto; e/o - detta zona di impilamento (6) è disposta verticalmente al di sotto di detta zona di rilascio (4); e/o - detti mezzi di alimentazione (2) comprendono mezzi trasportatori mobili dotati di mezzi di aspirazione per mantenere in presa le celle (A).
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