IT201900002933A1 - Dispositivo per potatura - Google Patents

Description

DISPOSITIVO PER POTATURA

L’attuale invenzione riguarda un dispositivo per la potatura di foglie e/o altri elementi indesiderati presenti sulle infiorescenze di talune piante, fresche o essiccate, definito anche trimmer.

In particolare l’invenzione riguarda un trimmer adibito tipicamente alla rimozione di foglie o altre parti indesiderate dalle infiorescenze di piante aromatiche e/o materiale vegetale in genere, ad esempio piante della famiglia delle Cannabacee.

Attualmente le soluzioni già note e disponibili sul mercato comprendono un recipiente, dotato sulla superficie laterale di aperture di dimensioni inferiori a quelle delle infiorescenze, in cui immettere il materiale da trattare, circondato esternamente da uno o più profili taglienti che ne lambiscono tale superficie laterale, come ad esempio lame.

Tramite la rotazione relativa tra il recipiente e i profili taglienti, ad azionamento manuale o elettrico, le parti indesiderate fuoriescono dalla parete laterale del recipiente, attraverso le apposite aperture in esso ricavate, venendo separate dalle infiorescenze e raccolte in un ulteriore compartimento della macchina. Tali dispositivi presentano un inconveniente principale, dovuto alla presenza di sostanze resinose e/o oleose nel materiale da trattare, che nel tempo si vanno a depositare inevitabilmente sulla superficie delle lame durante il funzionamento, rendendo necessarie frequenti e ripetute operazioni di pulizia dei residui accumulati da parte degli operatori, con una conseguente riduzione della quantità, ma anche della qualità, del prodotto finito.

Tali sostanze resinose e/o oleose, infatti, causano un peggioramento progressivo della capacità che i profili taglienti hanno di separare le parti indesiderate dalle infiorescenze, in modo selettivo e senza danneggiare queste ultime.

Ulteriori svantaggi tipici di tali macchine sono la scarsa capienza dei recipienti, che può aumentare necessariamente solo a scapito della capacità di rimescolamento del materiale in essi contenuto: infatti, recipienti grandi, e quindi capienti, possono implicare difficoltà nel garantire un adeguato rimescolamento del contenuto, rischiando di peggiorare la qualità del prodotto finale a causa della rimozione solo parziale di foglie da infiorescenze che non vadano a contatto con le lame.

Ancora uno svantaggio è dato dalla scarsa accessibilità a tutti gli elementi della macchina, durante le fasi di carico, scarico e manutenzione.

Alla luce di quanto sopra, appare evidente la necessità di poter disporre di una soluzione come quella proposta secondo la presente invenzione, che consente di risolvere i problemi summenzionati, garantendo elevati volumi di produzione insieme a fasi di manutenzione più semplici e sporadiche.

Forma pertanto oggetto dell’invenzione un dispositivo per la potatura di foglie e/o altri elementi indesiderati dalle infiorescenze di piante aromatiche e/o di materiale vegetale, che comprende un telaio, un recipiente e almeno un elemento di asportazione per asportare tali elementi.

In particolare, il recipiente è adibito a contenere il materiale vegetale da trattare e prevede delle aperture, o asole, passanti ricavate sulla sua superficie.

Vantaggiosamente, l’elemento di asportazione è posizionato in modo da lambire le aperture o asole in corrispondenza di almeno una porzione della superficie del recipiente.

Vantaggiosamente, l’elemento di asportazione comprende una spazzola, in modo da aumentare l’efficienza del procedimento di potatura; infatti, sulle spazzole, rispetto alle tradizionali lame, si accumula una quantità inferiore di residui oleosi e/o resinosi durante il funzionamento del dispositivo.

In questo modo si possono ridurre le frequenti e ripetute operazioni di pulizia dei residui accumulati sugli elementi di asportazione.

Ulteriormente, il dispositivo per la potatura può prevedere un sostegno, solidale al recipiente, e configurato per consentire al recipiente stesso di passare da una posizione ingaggiata, quando il dispositivo è in uso, a una posizione non ingaggiata, quando il dispositivo non è in uso; ciò facilita l’accesso alle spazzole in fase di pulizia.

In aggiunta, tale dispositivo per la potatura può comprendere una ventola, configurata per sviluppare una depressione in una prima zona, situata in una posizione intermedia tra la ventola stessa e il recipiente; in tal modo le foglie delle infiorescenze fuoriescono attraverso le aperture o asole, in corrispondenza almeno della porzione della superficie del recipiente. In questo modo, vantaggiosamente, le foglie vengono rimosse dalle spazzole.

Possibilmente, il dispositivo per la potatura può contenere un pannello apribile per la manutenzione della ventola.

In una ulteriore variante preferita del dispositivo in oggetto, la posizione non ingaggiata può corrispondere a una posizione sollevata rispetto al telaio.

Questo per consentire, vantaggiosamente, di massimizzare l’accessibilità alle spazzole e, contemporaneamente, semplificare le operazioni di costruzione del dispositivo.

Più particolarmente, il sostegno può essere fissato rotabilmente al telaio, per ulteriore semplicità costruttiva.

Infine, ulteriore oggetto dell’invenzione è una linea di trattamento per infiorescenze di piante aromatiche comprendente un dispositivo secondo l’invenzione.

Tale linea di trattamento risulta particolarmente efficiente, in quanto combina i vantaggi del dispositivo già descritti.

La presente invenzione verrà ora descritta, a titolo illustrativo, ma non limitativo, secondo una sua forma preferita di realizzazione, con particolare riferimento alle figure dei disegni allegati, in cui:

la figura 1 è una sezione trasversale del trimmer secondo l’invenzione con il recipiente in una posizione sollevata;

la figura 2 è una sezione trasversale del trimmer secondo l’invenzione con il recipiente in una posizione di esercizio;

la figura 3 è una sezione longitudinale del trimmer secondo l’invenzione.

Osservando inizialmente le figure 1, 2 e 3, l’invenzione in oggetto si propone dunque di ovviare agli inconvenienti già descritti, in particolare per mezzo di un recipiente 2 montato su un supporto di sollevamento 10, che permette di accedere facilmente a degli elementi taglienti 3 in fase di manutenzione; tali elementi taglienti 3 vantaggiosamente includono spazzole. Tali spazzole, infatti, risultano meno soggette a deterioramento derivante dall’accumulo di residui resinosi e/o oleosi sulla loro superficie rispetto agli elementi taglienti tradizionali, nel dettaglio alle lame.

In particolare, il supporto di sollevamento 10 è incernierato superiormente al telaio 1 e fissato rigidamente, possibilmente in maniera reversibile, al recipiente 2, permettendogli di passare dalla posizione abbassata A, o di esercizio, a quella sollevata S, o di manutenzione, e viceversa.

Vantaggiosamente, grazie alla presenza del supporto di sollevamento 10, è possibile anche prevedere l’uso di lame tradizionali in alternativa alle spazzole.

Più nel dettaglio, il trimmer secondo l’invenzione comprende un telaio 1, con funzioni di contenimento e supporto, appoggiato su una superficie di riferimento (pavimenti, ecc…), insieme ad una pluralità di componenti alloggiate al suo interno.

Tra di esse figurano almeno un recipiente 2 rotante, preferibilmente un tamburo, realizzato ad esempio in acciaio inox, avente preferibilmente un diametro di circa 500 mm, sulla cui superficie vantaggiosamente è ricavata una pluralità di aperture o asole 21 (visibili in figura 3), uno o più elementi taglienti 3, preferibilmente delle spazzole, disposte lungo una o più direzioni sostanzialmente parallele all’asse di rotazione del recipiente 2 e che lo circondano, almeno parzialmente, sfiorandone la superficie esterna. Le punte delle setole delle spazzole si trovano a distanza ridotta o nulla dalla superficie esterna del recipiente, in prossimità di una prima zona 4 del telaio 1, in cui viene creata una depressione, che attira le foglie o altre parti indesiderate delle infiorescenze delle piante, dall’interno del recipiente 2, attraverso le asole 21, verso le setole stesse delle spazzole 3. All’interno del telaio 1, in una posizione inferiore alla prima zona 4, o zona di aspirazione, è incorporata una ventola 5, che convoglia un flusso d’aria attraverso il recipiente 2 e verso una seconda zona 6, di mandata.

Tale zona di aspirazione 4 corrisponde sostanzialmente ad un vano intermedio situato tra il recipiente 2 e la ventola 5, in prossimità delle spazzole 3; durante il funzionamento del dispositivo, la ventola 5 crea una depressione nella zona di aspirazione 4, in corrispondenza della porzione della superficie esterna del recipiente 2 vicina alle spazzole 3, spingendo le foglie presenti sulle infiorescenze attraverso le aperture 21.

All’interno del telaio 1 sono presenti anche un primo motore (non mostrato), che mette in rotazione il recipiente 2, un secondo motore (non mostrato), che mette in rotazione la ventola 5 e, se necessario, un terzo motore 7 (visibile nell figure 1 e 2), che può mettere in rotazione gli elementi taglienti 3 in maniera del tutto indipendente.

È altresì prevedibile l’installazione, all’interno del dispositivo stesso o in un alloggiamento collegato, di variatori di velocità (non illustrati) per il controllo dei motori, ad esempio del tipo VFD (Variable-Frequency Drive).

Operativamente, in una fase preliminare di preparazione del ciclo di funzionamento della macchina, si posiziona una quantità opportuna di materiale vegetale da trattare all’interno del recipiente 2.

Una volta azionato, il dispositivo rimuove le foglie e/o altri elementi indesiderati presenti sulle infiorescenze, per mezzo delle spazzole 3 e del flusso d’aria generato dalla ventola 5; tale flusso, attraversando il recipiente 2, attira il materiale da trattare verso la parete dello stesso, in corrispondenza dell’area di aspirazione 4 e ne richiama le foglie, che fuoriescono vantaggiosamente attraverso le asole 21; le spazzole 3 a questo punto strappano le foglie, che vengono convogliate, tramite la stessa ventola 5, nella zona di mandata 6.

Facoltativamente, in una terza zona, a valle della zona di mandata 6, è possibile alloggiare un contenitore (non illustrato) in cui ricevere le foglie a seguito della loro separazione, e/o un sistema di filtrazione per l’aria da espellere.

Può essere inoltre prevista l’installazione, nella zona di mandata 6, di un magnete o deferrizzatore (non rappresentato in figura) con l’obiettivo di trattenere eventuali frammenti delle spazzole 3, fabbricate convenientemente in acciaio inossidabile magnetico, che potrebbero essersi staccati e quindi essere finiti insieme alle foglie rimosse.

Vantaggiosamente, le asole 21 sono disposte lungo l’intera superficie del recipiente 2, e possiedono una larghezza tale da lasciar passare solo le foglie delle piante aromatiche, trattenendo le infiorescenze; tale larghezza può essere quindi, a seconda delle specie vegetale di interesse, compresa tra 4 mm e 10 mm, e preferibilmente di 7 mm, tale da massimizzare l’efficacia del processo, senza rischiare di danneggiare il fiore e rimuoverne alcune porzioni insieme alle foglie.

Preferibilmente, durante il funzionamento del trimmer, il recipiente 2 ruota ininterrottamente, per permettere il rimescolamento continuo per gravità del materiale in esso contenuto.

In particolare, la simultanea regolazione dei parametri di funzionamento, quali velocità di rotazione del recipiente 2 e/o portata d’aria aspirata dalla ventola 5, permette di ottenere un’adeguata pulizia del materiale vegetale da trattare.

Come si può immaginare, infatti, una velocità ridotta di rotazione del recipiente, o una portata d’aria eccessiva, non permetterebbe alle infiorescenze di rotolare trasversalmente lungo la parete del recipiente, e quindi di mescolarsi in maniera omogenea. Viceversa, con una velocità di rotazione del recipiente eccessiva, o con una portata d’aria insufficiente, si porterebbero le infiorescenze ad aderire sulla parete, per effetto della forza centrifuga. In entrambi i casi, si otterrebbe una pulizia del prodotto non ottimale. Una volta che il ciclo di funzionamento della macchina viene completato, preferibilmente dopo circa 5-10 minuti a seconda della quantità di prodotto da trattare e del grado di pulizia desiderato, il trimmer viene fermato, il recipiente 2 può essere svuotato dal prodotto lavorato, che è stato privato di foglie e/o altre parti indesiderate.

Nel caso si renda necessaria la pulizia delle spazzole, o delle lame, dai residui resinosi che si siano accumulati, la macchina può essere fermata, anche nel corso del suo funzionamento: vantaggiosamente, il recipiente 2 può essere sollevato per mezzo di un supporto 10, manualmente o in maniera automatica, passando nella configurazione di manutenzione (visibile in figura 1).

Le spazzole 3, o le lame, vengono quindi esposte facilmente e rese disponibili per essere ripulite, da un operatore o automaticamente.

In aggiunta, anche la porzione del telaio 1 che protegge la ventola 5 è ribaltabile, per consentirne la pulizia dai residui derivanti dal passaggio delle foglie sulle pale.

Ulteriore vantaggio della soluzione descritta è quello di poter essere installata in un impianto di produzione in scala industriale, che comprenda, oltre al dispositivo in oggetto, delle macchine adibite allo svolgimento di altre operazioni sul prodotto.

Tali macchine, si potrebbero collegare in modo da eseguire operazioni sia successive che precedenti alla potatura, creando così una linea produttiva per il trattamento di materiali vegetali.

Ad esempio, il dispositivo in oggetto si potrebbe inserire in una stazione di lavoro successiva a quella di separazione delle infiorescenze dai rami delle piante aromatiche: tali infiorescenze, dopo essere state accumulate in quantità sufficiente al trattamento di potatura, possono essere dosate e sottoposte al trattamento.

In seguito, può essere presente una stazione di selezione delle infiorescenze, in base alle dimensioni e all’aspetto, seguita da trattamento in un essiccatore e/o in un estrattore di essenze aromatiche, ottenendo un ciclo di trattamento completo del prodotto.

Altra peculiarità del dispositivo per potatura, quando utilizzato in tale contesto su scala industriale, è quella di poter disporre e collegare in serie due o più dispositivi, ad esempio tramite degli scivoli inclinati; in questo modo il materiale vegetale in uscita dal primo viene trasferito consecutivamente nei successivi, in una configurazione a flusso ininterrotto che si adatta perfettamente alle esigenze di un impianto industriale a funzionamento continuo così concepito.

La presente invenzione è stata descritta, a titolo illustrativo, ma non limitativo, secondo sue forme preferite di realizzazione, ma è da intendersi che variazioni e/o modifiche potranno essere apportate dagli esperti nel ramo, senza per questo uscire dal relativo ambito di protezione.

Claims (7)

1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo per la potatura di foglie e/o altri elementi indesiderati dalle infiorescenze di piante aromatiche e/o di materiale vegetale, comprendente un telaio (1), un recipiente (2) e almeno un elemento di asportazione (3) per asportare le foglie e/o altri elementi indesiderati, detto recipiente (2) essendo atto a contenere il materiale vegetale da trattare e comprendendo delle aperture o asole (21) passanti ricavate sulla sua superficie, detto almeno un elemento di asportazione (3) essendo posizionato in modo da lambire dette aperture o asole (21) in corrispondenza di almeno una porzione della superficie di detto recipiente (2), caratterizzato dal fatto che detto almeno un elemento di asportazione (3) comprende una spazzola.
2. 2. Dispositivo per la potatura secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di comprendere un sostegno (10) solidale a detto recipiente (2) e configurato per consentire a detto recipiente (2) di passare da una posizione ingaggiata (A), in cui detto dispositivo è in uso, a una posizione non ingaggiata (B), in cui detto dispositivo non è in uso.
3. 3. Dispositivo per la potatura secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detta posizione non ingaggiata (B) corrisponde a una posizione sollevata rispetto a detto telaio (1).
4. 4. Dispositivo per la potatura secondo la rivendicazione 2 o 3, caratterizzato dal fatto che detto sostegno (10) è fissato rotabilmente a detto telaio (1).
5. 5. Dispositivo per la potatura secondo una delle rivendicazioni 1-4, caratterizzato dal fatto di comprendere una ventola (5) configurata per sviluppare una depressione in una zona (4), situata in una posizione intermedia tra detta ventola (5) e detto recipiente (2), in modo tale da far fuoriuscire le foglie delle infiorescenze attraverso dette aperture o asole (21), in corrispondenza di almeno detta porzione della superficie di detto recipiente (2).
6. 6. Dispositivo per la potatura secondo la rivendicazione 5 caratterizzato dal fatto di comprendere un pannello apribile per la manutenzione della ventola (5).
7. 7. Linea di trattamento per piante aromatiche e/o materiale vegetale caratterizzata dal fatto di comprendere un dispositivo secondo una delle rivendicazioni 1-6.