IT201900002807A1 - Stazione di carico e impianto di lavorazione di porzioni di carne dotato di detta stazione di carico e di una stazione di scarico - Google Patents

Stazione di carico e impianto di lavorazione di porzioni di carne dotato di detta stazione di carico e di una stazione di scarico Download PDF

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IT201900002807A1
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IT
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meat
needles
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abutment
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IT102019000002807A
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Inventor
Antonio Fava
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Fava S N C Di Adele Turetta & C
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    • AHUMAN NECESSITIES
    • A22BUTCHERING; MEAT TREATMENT; PROCESSING POULTRY OR FISH
    • A22CPROCESSING MEAT, POULTRY, OR FISH
    • A22C15/00Apparatus for hanging-up meat or sausages
    • A22C15/001Specially adapted for hanging or conveying several sausages or strips of meat
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    • A22C15/00Apparatus for hanging-up meat or sausages
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Description

DESCRIZIONE
del Brevetto Italiano per Invenzione Industriale dal titolo:
“STAZIONE DI CARICO E IMPIANTO DI LAVORAZIONE DI PORZIONI DI
CARNE DOTATO DI DETTA STAZIONE DI CARICO E DI UNA STAZIONE DI
SCARICO”
CAMPO TECNICO
La presente invenzione riguarda una stazione di carico adatta per agganciare porzioni di carne, ad esempio tagli di carne noti come pancette, ad elementi di sostegno, come ad esempio barre di appendimento.
L’invenzione riguarda inoltre un impianto di lavorazione di dette porzioni di carne, ad esempio un impianto di affumicatura e/o stagionatura e/o congelamento, dotato della stazione di carico e di una stazione di scarico delle porzioni di carne.
TECNICA PREESISTENTE
Sono noti impianti per la lavorazione di porzioni di carne, ad esempio pancette, ovvero tagli di carne di forma allungata ed irregolare in cui due dimensioni (larghezza e altezza) sono prevalenti rispetto ad una terza dimensione (spessore).
Tali impianti comprendono stazioni di lavorazione delle porzioni di carne, come ad esempio stazioni di affumicatura, stazioni di salatura, stazioni di stagionatura, stazioni di refrigerazione/congelamento, ecc. In particolare gli impianti di lavorazione di pancette comprendono generalmente almeno una stazione di affumicatura.
Gli impianti noti possono inoltre essere dotati di stazioni di carico automatizzate, configurate per caricare dette porzioni di carico su elementi di sostegno, ovvero per fissare le porzioni di carne a detti elementi di sostegno, che vengono poi sfruttati per movimentare le porzioni di carne all’interno delle stazioni di lavorazione dell’impianto.
In pratica, le porzioni di carne vengono movimentate all’interno delle stazioni di lavorazione agendo sugli elementi di sostegno a cui sono fissate.
Gli impianti noti prevedono l’utilizzo di elementi di sostegno dotati di una barra alla quale sono fissati uno o più uncini che sporgono radialmente da essa, ovvero radialmente rispetto ad un asse longitudinale della barra.
La barra viene utilizzata come appiglio per la movimentazione dell’elemento di sostegno, mentre gli uncini sono configurati per penetrare la porzione di carne e per trattenerla verticalmente appesa ad essi stessi.
Una soluzione nota per una stazione di caricamento atta ad agganciare le porzioni di carne ad elementi di sostegno così conformati, comprende: un apparato di trasporto, ad esempio un nastro trasportatore, configurato per posizionare le porzioni di carne in corrispondenza di una zona di aggancio ed un apparato di movimentazione degli elementi di sostegno, il quale è configurato in modo tale da portare un elemento di sostegno in corrispondenza della zona di aggancio e ruotarlo rispetto ad un asse della barra mentre lo trasla verso l’alto, in modo tale da perforare i pezzi di carne con gli uncini e quindi agganciarli.
Un problema di tale soluzione è che il metodo necessario per far penetrare la carne dagli uncini produce tagli nella carne dovuti alla forma ricurva dei ganci, guastando quindi un tratto della porzione di carne, ovvero riducendone il pregio.
Di fatti il tratto che viene danneggiato dagli uncini, successivamente subisce un processo di lavorazione per essere riutilizzato nella produzione di prodotti meno pregiati.
In aggiunta, tale problematica viene ulteriormente peggiorata al momento dello scarico in cui è necessario estrarre gli uncini dalle pancette, considerando il fatto che in tale condizioni generalmente i pezzi di carne si trovano a basse o bassissime temperature al fine di facilitare successive lavorazioni di taglio.
Scopo della presente invenzione è superare i vincoli dell’arte nota nell’ambito di una soluzione razionale, dal costo contenuto e che nel contempo consenta di aumentare la produttività dell’impianto. Tale scopo è raggiunto dalle caratteristiche dell’invenzione riportate nella rivendicazione indipendente. Le rivendicazioni dipendenti delineano aspetti preferiti e/o particolarmente vantaggiosi dell’invenzione.
ESPOSIZIONE DELL’INVENZIONE
In particolare, una forma di attuazione della presente invenzione rende disponibile una stazione di carico di tipo automatizzato per porzioni di carne configurata in modo da agganciare, in corrispondenza di una zona di aggancio, - una porzione di carne ad un elemento di sostegno, la quale stazione di carico è dotata di:
- un apparato di movimentazione degli elementi di sostegno configurato in modo tale da movimentare un elemento di sostegno in corrispondenza della zona di aggancio,
- un apparato di trasporto delle porzioni di carne configurato in modo tale da trasportare la porzione di carne in corrispondenza della zona di aggancio ed allineare un tratto della porzione di carne ad una pluralità di aghi dell’elemento di sostegno, ed
- una pressa configurata in modo tale da premere la porzione di carne contro gli aghi dell’elemento di sostegno posizionato nella zona di aggancio per penetrare la porzione di carne con detti aghi.
Grazie a questa soluzione l’aggancio delle porzioni di carne all’elemento di sostegno avviene con la minima lacerazione della carne stessa.
Un preferito aspetto dell’invenzione prevede che ciascun ago sia rettilineo.
In questo modo l’inserimento dell’ago nelle delle porzioni di carne risulta più semplice ed agevole.
Secondo un altro aspetto dell’invenzione ciascun elemento di sostegno comprende una barra alla quale sono rigidamente connessi gli aghi della pluralità di aghi.
Questa soluzione consente all’elemento di sostegno di supportare contemporaneamente una pluralità di porzioni di carne affiancate tra loro, aumentando la produttività della stazione di carico.
Secondo un altro aspetto dell’invenzione l’apparato di movimentazione comprende un pianale posto nella zona di aggancio e atto a supportare inferiormente l’elemento di sostegno.
Secondo un altro aspetto dell’invenzione l’apparato di movimentazione comprende un elemento di supporto al quale è connesso in modo rimovibile l’elemento di sostegno per movimentare detto elemento di sostegno in corrispondenza della zona di aggancio.
Secondo un altro aspetto dell’invenzione l’elemento di supporto e l’elemento di sostegno sono configurati in modo tale da consentire una rotazione relativa dell’elemento di sostegno rispetto all’elemento di supporto tra una prima posizione di fine corsa ed una seconda posizione di fine corsa, le quali posizioni di fine corsa sono separate da una rotazione compresa tra 80° e 100°.
Questa soluzione consente di limitare le oscillazioni della porzione di carne rispetto all’elemento di sostegno,
Secondo un altro aspetto dell’invenzione la pressa comprende una base ed un corpo di contatto atto a contattare direttamente le porzioni di carne per penetrare la porzione di carne con detti aghi e mobile lungo un asse perpendicolare al pianale.
Una diversa forma di attuazione de trovato rende disponibile un impianto per la lavorazione di porzioni di carne dotato di una stazione di carico realizzata secondo la prima forma di attuazione e di una stazione di scarico.
Una ulteriore forma di attuazione del trovato rende disponibile una stazione di scarico configurata in modo da sganciare una porzione di carne da un elemento di sostegno e che comprende:
- un corpo di riscontro definente una superficie di riscontro atta a sostenere inferiormente la porzione di carne,
- un apparato di movimentazione degli elementi di sostegno configurato per movimentare un elemento di sostegno in corrispondenza del corpo di riscontro tra una prima posizione, in cui l’elemento di sostegno si trova ad una quota maggiore rispetto alla superficie di riscontro, ed una seconda posizione, in cui l’elemento di sostegno si trova ad una quota minore rispetto alla superficie di riscontro, in modo tale che nel passaggio dalla prima posizione alla seconda posizione la porzione di carne vada in appoggio almeno parziale sulla superficie di riscontro e gli aghi vengano estratti dalla porzione di carne.
Grazie a questa soluzione non si danneggiano le porzioni di carne durante la fase di scarico.
Un preferito aspetto dell’invenzione prevede che l’apparato di movimentazione della stazione di scarico comprenda un elemento di supporto al quale è connesso in modo girevole l’elemento di sostegno e che l’apparato di movimentazione sia configurato per movimentare l’elemento di supporto in corrispondenza del corpo di riscontro tra la prima e la seconda posizione. Grazie a questa soluzione si ottiene una maggior flessibilità di funzionamento grazie alla possibilità dal parte dell’elemento di supporto di poter oscillare.
Un altro aspetto dell’invenzione prevede che l’apparato di movimentazione della stazione di scarico comprenda un dispositivo limitatore di rotazione, il quale è configurato per impedire la rotazione relativa dell’elemento di sostegno rispetto all’elemento di supporto oltre una posizione di fine corsa in cui gli aghi sono rivolti verso l’alto e con assi longitudinali perpendicolari ad un asse di giacitura della superficie di riscontro.
Grazie a questa soluzione si evitano lacerazioni delle porzioni di carne durante la fase di estrazione degli aghi dalla carne stessa.
Un altro aspetto dell’invenzione prevede che il dispositivo limitatore di rotazione sia configurato per limitare la rotazione relativa dell’elemento di sostegno rispetto all’elemento di supporto tra una prima posizione di fine corsa in cui gli aghi sono disposti con assi longitudinali orizzontali (sotto il peso della forza di gravità) ed una seconda posizione di fine corsa, in cui gli aghi sono disposti con assi longitudinali perpendicolari ad un asse di giacitura della superficie di riscontro e sono rivolti verso l’alto (a causa del vincolo della pancetta sulla superficie di riscontro).
Un altro aspetto dell’invenzione prevede che il dispositivo limitatore di rotazione comprenda un corpo di battuta di cui sia dotato l’elemento di sostegno, ed un primo corpo di battuta ed un secondo corpo di battuta, configurati per cooperare con il corpo di battuta, e di cui è dotato l’elemento di supporto.
Un altro aspetto dell’invenzione prevede che l’apparato di movimentazione comprenda una guida configurata per impedire una rotazione dell’elemento di supporto rispetto al corpo di riscontro.
Una diversa forma di attuazione del trovato rende disponibile un impianto per la lavorazione di porzioni di carne dotato di una stazione di carico secondo la prima forma di attuazione e di una stazione di scarico come sopra quella descritta nella precedente forma di attuazione dell’invenzione.
Una ulteriore forma di attuazione dell’invenzione rende disponibile un elemento di sostegno per una porzione di carne, atto a permettere la movimentazione di detta porzione di carne, il quale elemento di sostegno comprende una pluralità di aghi, una barra alla quale sono rigidamente connessi detti aghi ed un corpo di battuta rigidamente fissato ad un’estremità assiale di detta barra.
Un aspetto della presente forma di attuazione prevede che il corpo di battuta comprenda una prima superficie di battuta ed un’opposta superficie di battuta, le quali sono parallele rispetto ad un asse longitudinale della barra.
Un aspetto della presente forma di attuazione prevede che la barra presenti una porzione cilindrica in corrispondenza dell’estremità assiale.
Un aspetto della presente forma di attuazione prevede che ciascun ago sia rettilineo.
BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI
Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell’invenzione risulteranno evidenti dalla lettura della descrizione seguente fornita a titolo esemplificativo e non limitativo, con l’ausilio delle figure illustrate nelle tavole allegate.
La figura 1 è una vista laterale schematica di un impianto per la lavorazione di porzioni di carne dotato di una stazione di carico, di una stazione di carico e di elementi di sostegno per porzioni di carne secondo l’invenzione.
La figura 2 è una vista laterale schematica di una prima forma di attuazione della stazione di carico, rappresentata in una sua fase di funzionamento.
La figura 3 è una vista laterale schematica della prima forma di attuazione della stazione di carico, rappresentata in una sua fase di funzionamento successiva alla fase di funzionamento illustrata nella figura 2.
La figura 4 è una vista laterale schematica della prima forma di attuazione della stazione di carico, rappresentata in una sua fase di funzionamento successiva alla fase di funzionamento illustrata nella figura 3.
La figura 5 è una vista in sezione secondo il piano V-V di figura 2.
La figura 6 è una vista laterale schematica di una seconda forma di attuazione della stazione di carico.
La figura 7 è una vista laterale schematica di una prima forma di attuazione della stazione di scarico, rappresentata in una sua fase di funzionamento.
La figura 8 è una vista laterale schematica della prima forma di attuazione della stazione di scarico, rappresentata in una sua fase di funzionamento successiva alla fase di funzionamento illustrata nella figura 7.
La figura 9 è una vista laterale schematica della prima forma di attuazione della stazione di scarico, rappresentata in una sua fase di funzionamento successiva alla fase di funzionamento illustrata nella figura 8.
La figura 10 è una vista laterale schematica di una seconda forma di attuazione della stazione di scarico, rappresentata in una sua fase di funzionamento.
La figura 11 è una vista laterale schematica della seconda forma di attuazione della stazione di scarico, rappresentata in una sua fase di funzionamento successiva alla fase di funzionamento illustrata nella figura 10.
La figura 12 è una vista laterale schematica della seconda forma di attuazione della stazione di scarico, rappresentata in una sua fase di funzionamento successiva alla fase di funzionamento illustrata nella figura 11.
La figura 13 è una vista frontale di una prima forma di attuazione dell’elemento di sostegno.
La figura 14 è una vista laterale della prima forma di attuazione dell’elemento di sostegno.
La figura 15 è una vista frontale della prima forma dell’elemento di sostegno illustrata nelle figure 13 e 14, associata ad una prima forma di attuazione di una coppia di elementi di supporto secondo l’invenzione.
La figura 16 è una vista in sezione secondo il piano XVI-XVI di figura 15.
La figura 17 è una vista frontale di una seconda forma di attuazione dell’elemento di sostegno.
La figura 18 è una vista laterale della seconda forma di attuazione dell’elemento di sostegno.
La figura 19 è una vista frontale della seconda forma dell’elemento di sostegno illustrata nelle figure 17 e 18, associata ad una seconda forma di attuazione di una coppia di elementi di supporto secondo l’invenzione.
La figura 20 è una vista in sezione secondo il piano XX-XX di figura 19.
La figura 21 è un ingrandimento del dettaglio XXI di figura 7.
La figura 22 è un ingrandimento del dettaglio XXII di figura 9.
La figura 23 è un ingrandimento del dettaglio XXIII di figura 11.
La figura 24 è un ingrandimento del dettaglio XIV di figura 12.
La figura 25 è una vista laterale schematica della prima forma di attuazione della stazione di carico in cui sono presenti gli elementi di sostegno e gli elementi di supporto secondo la seconda forma di attuazione di entrambi, con una porzione ingrandita in cui sono meglio visibili detti elemento di sostegno e detto elemento di supporto.
MODO MIGLIORE PER ATTUARE L’INVENZIONE
Con particolare riferimento a tali figure, si è indicato globalmente con 10 una stazione di carico, di tipo automatizzato, per caricare, ovvero per agganciare, porzioni di carne 15, ad esempio pancette, ad elementi di sostegno 20A, 20B (Figg. 2 e 25).
Gli elementi di sostegno 20A, 20B sono utilizzati per movimentare le porzioni di carne 15 all’interno di un impianto di lavorazione I delle porzioni di carne 15 di cui la stazione di carico 10 fa parte, ovvero in almeno parte di detto impianto.
Ad esempio, l’impianto di lavorazione I comprende una o più stazioni di lavorazione poste a valle della stazione di carico 10 rispetto alla direzione di un flusso di lavoro delle porzioni di carne 15 nell’impianto di lavorazione. Nella forma di attuazione illustrata, detto impianto di lavorazione I comprende una stazione di cottura/affumicatura 30 posta a valle della stazione di carico 10 ed una stazione di congelamento 35 o raffreddamento posta a valle della stazione di affumicatura 30.
Le porzioni di carne 15 vengono movimentate attraverso la stazione di affumicatura 30 e la stazione di congelamento o raffreddamento 35, mediante gli elementi di sostegno 20A,20B.
Ciascun elemento di sostegno 20A,20B comprende una pluralità di aghi 40 atti a penetrare le porzioni di carne 15, in modo tale da fissare, ovvero agganciare, almeno una porzione di carne 15 all’elemento di sostegno 20A,20B stesso.
Gli aghi 40 di ciascun elemento di sostegno 20A, 20B possono essere disposti in modo tale per cui un asse longitudinale di ciascun ago 40 è parallelo agli assi longitudinali degli altri aghi 40.
Nella forma di attuazione illustrata, gli aghi 40 di ciascun elemento di sostegno 20A,20B sono raggruppati in file parallele, ad esempio due file parallele, nelle quali gli aghi 40 sono affiancati, a distanza non nulla l’uno dall’altro, lungo una direzione di affiancamento rettilinea.
Gli aghi 40 possono essere rettilinei, ovvero possono svilupparsi lungo un asse rettilineo. Nella forma di attuazione illustrata, ciascun ago 40 comprende una porzione cilindrica terminante con una porzione appuntita, ad esempio conica.
Non si esclude tuttavia che in alternative forme di attuazione non illustrate, gli aghi 40 non presentino la porzione appuntita o che in alternativa possano essere interamente conformati come corpi conici rettilinei. Non si esclude nemmeno che, in un’alternativa forma di attuazione non illustrata, gli aghi 40 possano essere lievemente ricurvi.
Ciascun elemento di sostegno 20A,20B può comprendere un corpo di appiglio adatto ad essere direttamente contattato per consentire la movimentazione dell’elemento di sostegno 20A,20B stesso. A detto corpo di appiglio sono connessi, ad esempio rigidamente, gli aghi 40. In particolare, gli aghi 40 sono connessi al corpo di appiglio senza alcun grado di libertà residuo.
Ad esempio, il corpo di appiglio comprende una barra 45, preferibilmente rettilinea, alla quale sono connessi gli aghi 40, ad esempio senza gradi di libertà residui.
Gli aghi 40 possono essere disposti in modo tale per cui le direzioni di affiancamento delle file di aghi 40 risultano parallele ad un asse longitudinale di detta barra 45.
Gli aghi 40 possono inoltre essere connessi a detta barra 45 in modo da risultare sghembi all’asse longitudinale della barra 45 e perpendicolari ad un piano contenente detto asse longitudinale.
La barra 45 può presentare una porzione cilindrica E, ovvero una porzione di forma cilindrica, in corrispondenza di un’estremità assiale della barra 45 stessa. Ad esempio la barra 45 presenta due porzioni cilindriche E ognuna in corrispondenza di una rispettiva estremità assiale.
Ciascun elemento di sostegno 20A,20B può comprendere una piastra 50 (Figg.
13 e 14), la quale è rigidamente fissata alla barra 45, ad esempio fissata senza alcun grado di libertà residuo alla barra 45, e alla quale sono rigidamente fissati gli aghi 40, ad esempio senza alcun grado di libertà residuo. Nella forma di attuazione illustrata, gli aghi 40 sono rivettati alla piastra 50.
Preferibilmente, la piastra 50 si estende lungo una direzione radiale rispetto all’asse longitudinale della barra 45.
La piastra 50 può comprendere due tratti, di cui almeno uno piano ed al quale sono fissati gli aghi 40 in modo tale che gli assi longitudinali degli aghi 40 risultino perpendicolari ad un asse di giacitura di tale tratto.
Ad esempio gli aghi 40 sono fissati ad un’unica faccia del tratto della piastra 50, ovvero sporgono tutti a sbalzo da un’unica faccia del tratto della piastra 50 a cui sono fissati.
Preferibilmente una faccia del tratto della piastra 50, opposta a quella da cui sporgono gli aghi 40, è sostanzialmente piana.
Nella forma di attuazione illustrata, la piastra 50 comprende un primo tratto, ad esempio piano, direttamente fissato alla barra 45 ed un secondo tratto, ad esempio piano, solidale al primo tratto ed al quale sono rigidamente fissati gli aghi 40. Il secondo tratto della piastra 50 è preferibilmente inclinato rispetto al primo tratto. La piastra 50, ovvero il secondo tratto della piastra 50, può presentare un’insenatura 55, ad esempio una pluralità di insenature 55, ognuna delle quali si estende, da un bordo della piastra 50 distale dalla barra 45, in direzione di avvicinamento a detta barra 45. L’insenatura 55 può essere realizzata nel tratto della piastra 50 a cui sono fissati gli aghi 40, ad esempio nel secondo tratto.
Ciascuna insenatura 55 ad esempio si protende lungo la piastra 50 in modo tale da essere interposta tra almeno due aghi 40.
Ciascuna insenatura 55 può essere di forma allungata e presentare un asse longitudinale trasversale, ad esempio perpendicolare, all’asse longitudinale della barra 45.
Le insenature 55 possono essere passanti, ad esempio attraversano completamente la piastra 50 nella direzione di uno spesso della piastra 50 stessa, ovvero attraversano completamente la piastra 50 lungo una direzione parallela agli assi longitudinali degli aghi 40.
Ciascun elemento di sostegno 20A,20B è conformato in modo tale per cui, ovvero presenta un baricentro tale per cui, quando l’elemento di sostegno 20A,20B stesso è supportato inferiormente mediante un contatto che agisce sulla barra 45, ovvero sulle porzioni cilindriche E della barra 45, e non vi sono forze agenti sull’elemento di sostegno 20A,20B esso si dispone per forza di gravità in una posizione imperturbata, nella quale gli aghi 40 sono orientati sostanzialmente orizzontalmente.
Come illustrato nelle figure, ciascun elemento di sostegno 20A,20B può essere configurato per agganciare una pluralità di porzioni di carne 15 affiancate lungo un asse longitudinale della barra 45, ad esempio tre porzioni di carne 15 affiancate.
Con particolare riferimento alle figure 13 e 14, in una prima forma di attuazione dell’elemento di sostegno 20A la barra 45 comprende estremità assiali di forma cilindrica. In particolare tali estremità assiali presentano una superficie cilindrica senza soluzione di continuità, ovvero esente da sporgenze o rientranze.
Come illustrato nelle figure 17 e 18, in una seconda forma di attuazione dell’elemento di sostegno 20B, l’elemento di sostegno 20B comprende porzioni cilindriche E in corrispondenza delle estremità assiali della barra 45 ed un corpo di battuta B, ad esempio conformato come una piastra rettangolare, rigidamente fissato, ovvero rigidamente fissato senza gradi di libertà residui, ad un’estremità assiale della barra 45. Preferibilmente, l’elemento di sostegno 20B comprende una coppia di corpi di battuta B, ognuno dei quali è rigidamente fissato, ovvero rigidamente fissato senza gradi di libertà residui, alle rispettive opposte estremità assiali della barra 45.
Ciascun corpo di battuta B può essere fissato, ovvero fissato senza gradi di libertà residui, a sbalzo alla corrispondente estremità assiale della barra 45 e sporge da essa assialmente.
Si precisa che nella presente descrizione con il termine “assialmente” si intende lungo la direzione dell’asse longitudinale della barra 45 o dell’asse centrale C della rispettiva porzione cilindrica E della barra 45 a cui è fissato il corpo di battuta. In particolare, il corpo di battuta B può sporgere rispetto ad una superficie terminale, ad esempio piana, dell’estremità assiale della barra 45.
Il corpo di battuta B può comprendere una prima superficie di battuta S1 ed una seconda superficie di battuta S2 contrapposta alla prima superficie di battuta. Dette superfici di battuta S1,S2 possono giacere su piani paralleli all’asse longitudinale della barra 45. Nelle forme di attuazione illustrate, l’asse longitudinale della barra 45 coincide all’asse centrale C della porzione cilindrica E.
In particolare, le superfici di battuta S1,S2 possono giacere su piani perpendicolari agli assi longitudinali degli aghi 40.
Dette superfici di battuta S1,S2, possono essere perpendicolari ad un piano perpendicolare all’asse centrale C della corrispondente porzione cilindrica E della barra 45. Ad esempio la prima superficie di battuta S1 e la seconda superficie di battuta S2 sono anche piane e giacciono su piani paralleli a detto asse centrale C. Preferibilmente sono inoltre parallele fra loro.
Nella forma di attuazione illustrata, la prima superficie di battuta S1 e la seconda superficie di battuta S2 sporgono radialmente dalla corrispettiva estremità della barra 45 a cui è fissato il corpo di battuta B. Dove per radialmente si intende in una direzione radiale rispetto all’asse centrale C della rispettiva porzione cilindrica E della barra 45 a cui è fissato il corpo di battuta B.
In particolare, il corpo di battuta B sporge radialmente rispetto alla porzione cilindrica E dell’estremità assiale della barra 45 a cui è fissata, da estremità diametralmente opposte della porzione cilindrica E. Ovvero la prima superficie di battuta S1 e la seconda superficie di battuta S2 sporgono radialmente rispetto alla porzione cilindrica E dell’estremità assiale della barra 45 a cui è fissata, da estremità diametralmente opposte della porzione cilindrica E.
Non si esclude che in una forma di attuazione non illustrata, le superfici di battuta S1,S2 possano sporgere solo radialmente rispetto all’estremità assiale della barra 45 a cui il corpo di battuta è fissato.
Il corpo di battuta B comprende una coppia di superfici di raccordo curvilinee, le quali presentano un asse di curvatura parallelo all’asse centrale C e sono atte a raccordare la prima superficie di battuta S1 con la seconda superficie di battuta S2, da estremità di dette superfici di battuta diametralmente opposte rispetto all’asse centrale C. Preferibilmente tali superfici di raccordo presentano un unico asse di curvatura parallelo, e ad esempio anche eccentrico, rispetto all’asse centrale C.
Il corpo di battuta B può essere limitato assialmente, nella sua porzione distale dalla barra 45, da una superficie perpendicolare all’asse centrale della porzione cilindrica E.
Il corpo di battuta B potrebbe essere realizzato in corpo unico con la barra 45. Ovvero i corpi di battuta B possono essere realizzati in corpo unico con la rispettiva barra 45.
La stazione di carico 10, ovvero un sistema di aggancio della stazione di carico 10, comprende un apparato di movimentazione 70 degli elementi di sostegno 20A,20B (all’interno della stazione di carico 10), il quale è configurato in modo da movimentare un elemento di sostegno 20A,20B, ovvero in modo da movimentare sequenzialmente gli elementi di sostegno 20A,20B, almeno in corrispondenza di una zona di aggancio della stazione di carico 10, in cui una porzione di carne viene fissata ad un elemento di sostegno 20A,20B.
Preferibilmente, l’apparato di movimentazione 70 è configurato per movimentare gli elementi di sostegno, ovvero è configurato in modo da movimentare sequenzialmente gli elementi di sostegno 20A,20B, almeno lungo un percorso che transita per la zona di aggancio.
Ad esempio, tale percorso giace su di un piano verticale.
Preferibilmente il percorso è lineare e continuo tra un punto iniziale a monte della zona di aggancio, in cui gli elementi di sostegno 20A,20B entrano nell’apparato di movimentazione (ovvero vengono presi in carico da esso) ed una porzione finale a valle della zona di aggancio, in cui gli elementi di sostegno a cui sono agganciate rispettive porzioni di carne 15 escono dall’apparato di movimentazione (ovvero vengono prelevati da esso).
L’apparto di movimentazione può essere associato ad un telaio T della stazione di carico 10, ad esempio detto telaio T è dotato di piedi di appoggio al suolo.
L’apparato di movimentazione 70 e gli elementi di sostegno 20A,20B possono essere configurati in modo che, nella zona di aggancio, gli aghi 40 siano disposti verticalmente verso l’alto, ovvero con le porzioni appuntite rivolte verso l’alto, e che il percorso presenti un tratto rettilineo in corrispondenza della zona di aggancio.
Come illustrato nelle figure 2-6, la stazione di carico 10 può comprendere un pianale 75 dotato di una superficie di appoggio per gli elementi di sostegno 20A,20B, ad esempio piana.
La superficie di appoggio può sostanzialmente definire la zona di aggancio.
L’apparato di movimentazione 70 e gli elementi di sostegno 20A,20B possono quindi essere configurati in modo che nella zona di aggancio gli aghi 40 siano disposti verso l’alto con assi longitudinali perpendicolari alla superficie di appoggio del pianale 75. Ovvero l’apparato di movimentazione 70 e gli elementi di sostegno 20A,20B possono essere configurati in modo che la piastra 50 di ciascun elemento di sostegno 20A,20B sia appoggiata superiormente alla superficie di appoggio del pianale 75 e gli aghi 40 siano disposti verso l’alto con assi longitudinali sostanzialmente perpendicolari alla superficie di appoggio.
In una prima forma di attuazione della stazione di carico 10 illustrata nella figura, il tratto in corrispondenza della zona di aggancio, del percorso di movimentazione degli elementi di sostegno 20A,20B definito dall’apparato di movimentazione 70, è posto ad una quota maggiore rispetto alla superficie di appoggio del pianale 75. Tale tratto può ad esempio essere sostanzialmente orizzontale.
In tale forma di attuazione, la superficie di appoggio può essere inclinata tra più o meno 30° sessagesimali (± 30°) rispetto ad un piano orizzontale, preferibilment e essa giace sostanzialmente su di un piano orizzontale.
In entrambe le forme di attuazione della stazione di carico 10, la stazione di carico 10 comprende un azionamento configurato per variare l’inclinazione del pianale 75.
Secondo una variante non illustrata solo una porzione del pianale può essere inclinata dall’azionamento rispetto ad una porzione adiacente fissa dello stesso pianale 75.
In particolare il pianale 75 è mobile grazie a detto azionamento tra una prima posizione, in cui la superficie di appoggio è sostanzialmente orizzontale, ed una seconda posizione, in cui la superficie di appoggio è trasversale rispetto ad un piano orizzontale, ad esempio è verticale.
Ulteriormente, il pianale 75 può essere movimentato tramite l’azionamento in qualsiasi posizione intermedia compresa tra la prima posizione e la seconda posizione.
Ad esempio, il pianale 75 è incernierato ad una sua estremità e all’estremità opposta è connesso ad un attuatore lineare 80, ad esempio un cilindro pneumatico.
Nella seconda forma di attuazione della stazione di carico 10, la stazione di carico 10 comprende anche un ulteriore pianale, il quale è orizzontale, fisso rispetto al telaio T ed è affiancato al pianale 75.
Ulteriormente in detta seconda forma di attuazione, il percorso di movimentazione degli elementi di sostegno definito 20A,20B dall’apparato di movimentazione 70 comprende un tratto, ad esempio sostanzialmente verticale, affiancato al pianale 75, quando questo si trova nella seconda posizione, in modo tale che passando dalla seconda posizione alla prima posizione il pianale 75 contatti l’elemento di sostegno 20A,20B e, supportandolo inferiormente, lo orienti con gli aghi 40 rivolti verso l’alto.
In entrambe le forme di attuazione della stazione di carico 10, l’apparato di movimentazione 70 può comprende un elemento di supporto 85A,85B (Figg.21 e seguenti), ad esempio una pluralità di elementi di supporto 85A,85B, ad ognuno dei quali è associabile un elemento di sostegno 20A,20B.
Ad esempio ciascun elemento di supporto 85A,85B è atto a direttamente trattenere un elemento di sostegno 20A,20B per movimentarlo lungo il percorso definito dall’apparato di movimentazione stesso.
Ciascun elemento di supporto 85A,85B può essere conformato in modo tale da supportare inferiormente una porzione di un elemento di sostegno 20A,20B, ad esempio una porzione della barra 45, e permettere una rotazione almeno parziale, di detto elemento di sostegno 20A,20B rispetto ad un asse giacente su di un pianto perpendicolare agli assi longitudinali degli aghi 40, ovvero permettere una rotazione rispetto all’asse longitudinale della barra 45.
Ad esempio, l’elemento di sostegno 20A,20B e l’elemento di supporto 85A,85B sono conformati in modo tale per cui, quando l’elemento di sostegno 20A,20B è accolto nella sede dell’elemento di supporto 85A,85B e non vi sono forze agenti sull’elemento di sostegno 20A,20B esso si dispone per forza di gravità nella posizione imperturbata.
In una prima forma di attuazione degli elementi di supporto 85A illustrata nelle figure 15 e 16 e configurata per cooperare con la prima forma di attuazione degli elementi di sostegno 20A illustrata nelle figure 13 e 14, ciascun elemento di supporto 85A comprende un corpo conformato ad U, ovvero un corpo dotato di una sede 90 atta ad accogliere una porzione della barra 45 dell’elemento di sostegno 20A, ad esempio la porzione cilindrica E di un’estremità assiale della barra 45.
Preferibilmente, l’apparato di movimentazione 70 comprende una coppia di elementi di supporto 85A per ogni elemento di sostegno 20A, ovvero per ogni barra 45, ad esempio ognuno atto ad accogliere e supportare inferiormente la porzione cilindrica E di una rispettiva estremità assiale della barra 45.
In particolare, ciascun elemento di supporto 85A comprende una base 100, ad esempio sostanzialmente conformata come un parallelogramma, nella quale è ricavata una superficie di fondo 95 della sede, la quale superficie di fondo 95 è di forma emiclindrica ed è configurata per accogliere (a misura) la porzione cilindrica E di una rispettiva estremità assiale della barra 45.
Quando la porzione cilindrica E di una barra 45 è accolta nella sede 90, l’asse centrale C della porzione cilindrica E è parallelo, ad esempio coassiale, ad un asse centrale della superficie di fondo, ovvero è parallelo, ad esempio coassiale, ad un asse di curvatura della superficie di fondo. O ancora, è parallelo, ad esempio coassiale, all’asse centrale dell’emicilindro definito dalla superficie di fondo 95.
Ogni elemento di supporto 85A può comprendere due pareti laterali 105,110 che si ergono dalla base 100, a lato della superficie di fondo 95, ad esempio parallele tra loro.
Tali pareti laterali 105,110 possono presentare ciascuna una superfice di fiancata F1,F2 che si sviluppa dalla superficie di fondo 95 ed è rivolta verso la superficie di fiancata F1,F2 dell’altra parete laterale 105,110.
Preferibilmente, ciascuna superficie di fiancata F1,F2 comprende una porzione piana, giacente su di un piano parallelo all’asse centrale della superficie di fondo 95. Dette porzioni piane sono anche parallele tra loro.
La distanza tra le superfici di fiancata F1,F2 può essere tale da accogliere a misura, ovvero con ridotto gioco, la porzione cilindrica E della barra 45.
Le pareti laterali 105,110 possono comprendere ognuna una rispettiva superficie laterale L1,L2 esterna rispetto alla sede 90.
In pratica, la sede 90 è frapposta tra dette superfici laterali L1,L2, ovvero è almeno frapposta tra i piani su cui giacciono dette superfici laterali L1,L2.
Le superfici laterali L1,L2 possono essere piane, parallele fra loro e giacere su piani paralleli all’asse centrale della superficie di fondo 95, ad esempio giacciono su piani paralleli ad un piano di simmetria della superficie di fondo 95 contenente l’asse centrale S della superficie di fondo 95.
Ciascun elemento di supporto 85A,85B è superiormente aperto, ovvero presenta un’apertura in posizione opposta alla superficie di fondo 95, atta ad essere attraversata dalla barra 45. Ovvero tra le pareti laterali 105,110 è presente un’apertura per l’accesso della barra 45 alla superficie di fondo 95.
L’apertura è collegata alla superficie di fondo 95 mediante le superfici di fiancata F1,F2 delle pareti laterali 105,110.
La sede 90 può essere passante rispetto ad un asse longitudinale della barra 45, ovvero può essere passante lungo la direzione dell’asse centrale S della superficie di fondo 95.
In una seconda forma di attuazione degli elementi di supporto 85B illustrata nelle figure 19 e 20 configurata per cooperare con la seconda forma di attuazione degli elementi di sostegno 20B illustrati nelle figure 17 e 18, ciascun elemento di supporto 85B comprende un corpo conformato ad U, sostanzialmente conformato come nella prima forma di attuazione.
In aggiunta rispetto alla prima forma di attuazione, nella seconda forma di attuazione degli elementi di supporto 85B, gli elementi di supporto 85B comprendono un primo corpo di battuta 115 ed un secondo corpo di battuta 120 , ad esempio alloggiati all’interno della sede 90, e configurati per cooperare con il corpo di battuta B dell’elemento di sostegno 20B in modo da limitare una rotazione relativa dell’elemento di sostegno 20B rispetto all’elemento di supporto 85B, attorno all’asse longitudinale della barra 45, ovvero attorno all’asse centrale C delle porzione cilindriche E, tra una prima posizione di fine corsa ed una seconda posizione di fine corsa.
Ad esempio, tra la prima posizione di fine corsa e la seconda posizione di fine corsa l’elemento di sostegno 20B, ovvero la barra 45 dell’elemento di sostegno 20B, compie una rotazione compresa tra 80° e 100°, preferibilmente di 90°.
Nella forma di attuazione illustrata, il primo corpo di battuta 115 comprende una prima superficie di battuta 115A ed una seconda superficie di battuta 115B, giacenti su piani ortogonali l’uno rispetto all’altro, ed il secondo corpo di battuta 120 comprende una prima superficie di battuta 120A ed una seconda superficie di battuta 120B, giacenti su piani ortogonali l’uno rispetto all’altro.
L’elemento di sostegno 20B (nella sua seconda forma di attuazione) è quindi girevolmente associato all’elemento di supporto 85B, ad esempio mediante l’accoppiamento della superficie di fondo 95 con la porzione cilindrica E dell’asta, ed è mobile tra la prima posizione di fine corsa, in cui la prima superficie di battuta S1 dell’elemento di sostegno 20B è a contatto con la seconda superficie di battuta 115B del primo corpo di battuta 115 e la seconda superficie di battuta S2 dell’elemento di sostegno 20B è a contatto con la seconda superficie di battuta 120B del secondo corpo di battuta 120, e la seconda posizione, in cui la prima superficie di battuta S1 dell’elemento di sostegno 20B è a contatto con la prima superficie di battuta 115A del primo corpo di battuta 115 e la seconda superficie di battuta S2 dell’elemento di sostegno 20B è a contatto con la prima superficie 120A del secondo corpo di battuta 120.
Nella forma di attuazione illustrata, la prima superficie di battuta 115A del primo corpo di battuta 115 giace su di un piano perpendicolare alle superfici laterali L1,L2 e parallelo all’asse centrale S della superficie di fondo 95. Ad esempio essa sporge a sbalzo da una superficie di fiancata F1.
La seconda superficie di battuta 115B del primo corpo di battuta 115 può giacere su di un piano parallelo alle superfici laterali L1,L2.
La seconda superficie di battuta 115B del primo corpo di battuta 115 può sporgere a sbalzo da un’estremità della prima superficie di battuta 115A del primo corpo di battuta 115 opposta alla superficie di fiancata F1, ad esempio in direzione di allontanamento rispetto dalla superficie di fondo 95.
La prima superficie di battuta 120A del secondo corpo di battuta 120 può giacere su di un piano perpendicolare alle superfici laterali L1,L2 e parallelo all’asse centrale S della superficie di fondo 95.
La seconda superficie di battuta 120B del secondo corpo di battuta 120 può giacere su di un piano parallelo alle superfici laterali L1,L2.
La seconda superficie di battuta 120B del secondo corpo di battuta 120 può sporgere a sbalzo da un’estremità della prima superficie di battuta 120A del secondo corpo di battuta 120 opposta alla superficie di fiancata F2, ad esempio in direzione di avvicinamento rispetto dalla superficie di fondo 95.
Le prime superfici di battuta 115A,120A del primo 115 e del secondo corpo di battuta 120 sono posizionate da lati opposti rispetto ad un piano perpendicolare alle superfici laterali L1,L2 e passante per l’asse centrale S della parete di fondo 95.
Le seconde superfici di battuta 115B,120B del primo e del secondo corpo di battuta 120 sono posizionate da lati opposti rispetto ad un piano parallelo alle superfici laterali L1,L2 e passante per l’asse centrale S della parete di fondo 95. In entrambe le forme di attuazione degli elementi di supporto 85A85B, ogni elemento di supporto 85A,85B può comprende una porzione di invito, in prossimità dell’apertura, conformata a tramoggia, al fine di facilitare l’inserimento della barra 45 nella sede 90.
Inoltre, in entrambe le forme di attuazione degli elementi di supporto, ogni elemento di supporto 85A,85B può comprendere una lamina solidale alla base 100, ad esempio sostanzialmente giacente su di un piano perpendicolare all’asse centrale S della parete di fondo 95.
Tale lamina può chiudere esternamente la sede 90, ovvero da un lato opposto rispetto a quello attraversato dalla barra 45.
Indipendentemente dalla forma di attuazione dell’elemento di supporto 85A,85B, l’apparato di movimentazione 70 può comprendere mezzi configurati in modo da movimentare detti elementi di supporto 85A,85B almeno lungo il percorso, definito dall’apparato di movimentazione, lungo cui vengono movimentati gli elementi di sostegno 20A,20B.
In entrambe le forme di attuazione della stazione di carico 10 e degli elementi di supporto 20A,20B, tali mezzi comprendono un organo flessibile inestensibile chiuso ad anello attorno (a contatto) due o più pulegge o ruote dentate, di cui almeno una motrice, ovvero motorizzata, per l’azionamento dell’organo flessibile stesso.
L’organo flessibile definisce un percorso chiuso ad anello lungo il quale vengono movimentati gli elementi di supporto 85A,85B e che comprende il percorso lungo il quale vengono movimentati gli elementi di sostegno 20A,20B.
Nelle forme di attuazione illustrate, gli elementi di supporto 85A,85B sono direttamente associati all’organo flessibile, ad esempi sono girevolmente associati ad asso mediante un asse di cerniera orizzontale.
In particolare, gli elementi di supporto 85A,85B possono essere girevolmente associati all’organo flessibile in modo tale che, in assenza di forze esterne, l’elemento di supporto 85A,85B penda dall’organo flessibile con la superficie di fondo 95 rivolta verso l’alto. Preferibilmente in modo che un piano di mezzeria della superficie di fondo 95 contenente l’asse centrale S della superficie di fondo sia sostanzialmente perpendicolare.
Ad esempio, la lamina dell’elemento di supporto 85A,85B è girevolmente associata all’organo flessibile, in un suo punto distale dalla base 100.
Nella prima forma di attuazione della stazione di carico 10 illustrata nelle figure 2-4, il percorso chiuso definito dall’organo flessibile comprende almeno un primo tratto verticale.
Il percorso chiuso può poi comprendere anche un secondo tratto contiguo al secondo tratto, ad esempio obliquo, un terzo tratto in corrispondenza della zona di aggancio e ad esempio orizzontale,
Ulteriormente può comprendere un quarto tratto, ad esempio verticale, che si congiunge al primo tratto.
Nella seconda forma di attuazione della stazione di carico 10 illustrata nella figura 6, il percorso chiuso definito dall’organo flessibile comprende almeno un primo tratto verticale.
Può poi comprendere un secondo tratto contiguo al secondo tratto, ad esempio obliquo ed un terzo tratto in corrispondenza della zona di aggancio e ad esempio verticale.
Ulteriormente può comprendere un quarto tratto obliquo e contiguo al terzo tratto, ed un quinto tratto verticale che si congiunge al primo tratto.
In entrambe le forme di attuazione della stazione di carico 10, l’apparato di movimentazione 70 comprende due organi flessibili inestensibili chiusi ad anello ciascuno attorno a due o più pulegge o ruote dentate. Detti organi flessibili giacciono su piani paralleli fra loro e ad ognuno di essi è connesso un rispettivo elemento di sostegno 20A,20B della coppia di elementi di sostegno.
Ad esempio, l’organo flessibile, ovvero ciascun organo flessibile, è una catena (del tipo Galle, ovvero ad esempio a rulli forati). Tuttavia non si esclude che in una forma di attuazione non illustrata l’organo flessibile possa essere un nastro od una fune.
In entrambe le forme di attuazione della stazione di carico 10, la stazione di carico 10, ovvero il sistema di aggancio, comprende un apparato di trasporto, il quale coopera con l’apparato di movimentazione 70 per trasportare una porzione di carne 15 (o più porzioni di carne 15) in corrispondenza della zona di aggancio ed allineare un tratto della porzione di carne alla pluralità di aghi 40 dell’elemento di sostegno 20A,20B.
In particolare l’apparato di trasporto è configurato per sovrapporre un tratto della porzione di carne alla pluralità di aghi 40 dell’elemento di sostegno 20A,20B, ovvero per depositare un tratto della porzione di carne sulla pluralità di aghi 40 dell’elemento di sostegno 20A,20B.
Ad esempio, l’apparato di trasporto è configurato per sovrapporre la porzione di carne 15 in modo che la direzione lungo cui si sviluppa uno spessore della porzione di cane stessa sia parallela agli assi longitudinali degli aghi 40.
Nelle forme di attuazione illustrate, l’apparato di trasporto comprende un nastro trasportatore A definente una superficie di trasporto A1, ad esempio piana, sulla quale poggiano e vengono trasportate lungo una direzione di trasporto X le porzioni di carne 15. Ad esempio tale direzione di trasporto X è parallela alla direzione in cui vengono movimentati gli elementi di sostegno 20A,20B in corrispondenza della zona di aggancio, preferibilmente la direzione di trasporto X presenta anche il medesimo verso della direzione in cui vengono movimentati gli elementi di sostegno 20A,20B in corrispondenza della zona di aggancio.
La superficie di trasporto A1 si trova ad una quota superiore rispetto al pianale 75, e, ad esempio, è affiancata in pianta alla superficie di appoggio. Non si esclude che la superficie di trasporto A1 possa essere almeno parzialmente sovrapposta in pianta alla superficie di appoggio.
In particolare, il nastro trasportatore A comprende un nastro di trasporto che è conformato in modo da definire la superficie di trasporto delle porzioni di carne 15.
Ad esempio, la superficie di trasporto A1 del nastro trasportatore A è costituita da una porzione superiore del nastro di trasporto compresa tra una coppia di porzioni di detto nastro di trasporto stesso parzialmente avvolte su una coppia di pulegge (o rulli) d’estremità.
Il nastro trasportatore A, ovvero la superficie di trasporto A1 da esso definita, presenta lunghezza nella direzione di trasporto X almeno pari all’ingombro nella medesima direzione delle porzioni di carne 15.
Nella seconda forma di attuazione della stazione di carico 10 illustrata in figura 6, il trasportatore, ovvero il nastro trasportatore A, può traslare orizzontalmente ad esempio, al di sopra dell’elemento di sostegno 20A,20B presente nella zona di aggancio (ovvero al di sopra del pianale). In particolare, il trasportatore A è scorrevolmente associato ad un telaio di supporto S rispetto ad un asse di scorrimento orizzontale.
In particolare il trasportatore, ovvero il nastro trasportatore A, può traslare tra una prima posizione, in cui il trasportatore A non è sovrapposto in pianta al pianale 75, ed una seconda posizione, in cui è almeno parzialmente sovrapposto in pianta al pianale 75. Ovvero nella prima posizione è minimo il grado di sovrapposizione del trasportatore rispetto al pianale 75 e nella seconda posizione tale grado è massimo.
Ulteriormente, in entrambe le forme di attuazione, il nastro trasportatore A potrebbe essere pivotante in corrispondenza di una sua estremità distale dal pianale 75 rispetto ad un asse di pivot orizzontale, tale per cui ruotando il nastro trasportatore rispetto a detto asse di pivot è possibile variare la quota dell’estremità del nastro trasportatore prossimale al pianale 75 rispetto alla quota dell’estremità del nastro trasportatore distale dal pianale 75.
La stazione di carico 10 può comprendere una unità di controllo, nel seguito centralina, operativamente connessa all’apparato di movimentazione 70 ed all’apparato di trasporto, la quale può essere configurata per coordinare l’apparato di movimentazione con l’apparato di trasporto.
Nella prima forma di attuazione della stazione di carico 10, la centralina è configurata per azionare detti apparati in modo tale che l’apparato di trasporto allinei una porzione di carne 15 agli aghi 40, ovvero depositi la porzione di carne sugli aghi 40, mentre l’apparato di movimentazione movimenta l’elemento di sostegno 20A,20B a cui deve essere agganciata la porzione di carne 15, ad esempio almeno lungo il tratto rettilineo, in corrispondenza della zona di aggancio, del percorso.
Ovvero, la centralina è configurata in modo da movimentare l’elemento di sostegno 20A,20B e la porzione di carne 15 sostanzialmente alla medesima velocità (misurata lungo un asse del tratto rettilineo del percorso) almeno in corrispondenza della zona di aggancio.
In altre parole, la movimentazione degli elementi di sostegno 20A,20 non subisce stop durante la fase di posizionamento delle porzioni di carne 15 sugli aghi 40 nella zona di aggancio.
La centralina è inoltre configurata per portare il pianale 75 nella prima posizione prima che un elemento di supporto 85A,85B entri nella zona di aggancio, al fine di supportarlo inferiormente.
Ulteriormente, la centralina può essere configurata per azionare il pianale nella seconda posizione dopo che la porzione di carne 15 è stata fissata al rispettivo elemento di sostegno 20A,20B, in modo tale da limitare le oscillazioni della porzione di carne 15 durante la sua movimentazione lungo il quarto tratto del percorso definito dall’organo flessibile.
Nella seconda forma di attuazione della stazione di carico 10, la centralina è configurata per azionare l’apparato di movimentazione e l’apparato di trasporto in modo tale che l’apparato di movimentazione porti il pianale 75 nella seconda posizione e, quando un elemento di sostegno 20A,20B si trova in posizione affiancata al pianale 75, ad esempio nel terzo tratto del percorso chiuso ad anello definito dall’organo flessibile, fermi la movimentazione degli elementi di sostegno 20A,20B ed azioni il pianale 75 per portarlo nella prima posizione. Contemporaneamente, la centralina è configurata per azionare l’apparato di trasporto affinché depositi la porzione di carne sugli aghi 40 mentre è fermata la movimentazione degli elementi di sostegno 20A,20B.
In particolare, la centralina aziona il trasportatore A per portarlo nella prima posizione e quando il pianale 75 si trova nella prima posizione aziona il trasportatore A per trasportare la porzione di carne 15 lungo la direzione di trasporto X in modo tale da depositarla sugli aghi 40.
In entrambe le forme di attuazione della stazione di carico 10, la stazione di carico 10, ovvero il sistema di aggancio, comprende una pressa 125 atta a premere la porzione di carne 15, ovvero il tratto della porzione di carne allineato dall’apparato di trasporto sugli aghi 40 dell’elemento di sostegno 20A,20B, presente nella zona di aggancio, per penetrare la porzione di carne 15 con detti aghi 40 e agganciare la porzione di carne all’elemento di sostegno 20A,20B. In particolare, la pressa 125 è configurata per premere la porzione di carne 15 affinché gli aghi 40 penetrino in essa lungo la direzione dello spessore della porzione di carne.
Anche la pressa 125 è operativamente connessa, ovvero controllata e comandata, alla centralina.
La pressa 125 può essere posta ad una quota maggiore rispetto al pianale 75 e comprende una base 130 ed un elemento di contatto 135, il quale è atto a contattare direttamente le porzioni di carne 15 ed è mobile lungo un asse, ad esempio perpendicolare alla superficie di appoggio del pianale 75, preferibilmente verticale.
Ad esempio, l’elemento di contatto 135 è mobile lungo detto asse tra una prima posizione, in cui in cui non interferisce con la porzione di carne 15 presente nella zona di aggancio, ed una seconda posizione, in cui contatta direttamente la porzione di carne 15, in modo tale che nel passaggio dalla prima posizione alla seconda posizione, l’elemento di contatto 135 contatti la porzione di carne e la prema contro gli aghi 40 in modo tale da penetrare la porzione di carne con gli aghi 40.
Nella prima posizione è minima la distanza dell’elemento di contatto 135 dalla base 130 e nella seconda posizione tale distanza è massima.
Nella seconda forma di attuazione della stazione di carico 10, la base 130 è fissata, senza gradi di libertà residui, al telaio T della stazione di carico 10.
In tale forma di attuazione, la centralina è configurata per azionare l’elemento di contatto 135 lungo l’asse affinché prema la porzione di carne contro gli aghi 40 quando il pianale 75 si trova nella prima posizione e arrestare l’apparato di movimentazione nella posizione raggiunta (nel momento in cui il pianale viene portato nella posizione) almeno fino a quando l’elemento di contatto 135 non viene azionato dalla seconda posizione verso la prima.
Nella prima forma di attuazione della stazione di carico 10, la base 130 è scorrevolmente associata al telaio T della stazione di carico 10, ad esempio rispetto ad un asse di traslazione parallelo alla direzione del tratto rettilineo del percorso degli elementi di sostegno 20A,20B in corrispondenza della zona di aggancio, preferibilmente orizzontale.
Sostanzialmente, è preferibile che la pressa 125 ed il trasportatore siano configurati in modo tale per cui almeno uno di essi è traslante rispetto all’altro lungo un asse di traslazione, ad esempio orizzontale.
In detta prima forma di attuazione, la centralina è configurata per sincronizzare la traslazione della base 130 lungo l’asse di traslazione con la movimentazione dell’elemento di sostegno 20A,20B in corrispondenza della zona di aggancio. Ad esempio, la pressa 125 comprende un attuatore W configurato per muovere la base 130 lungo l’asse di traslazione ed azionato dalla centralina in modo tale che la velocità e la direzione di movimentazione della base 130 lungo l’asse di traslazione sia pari alla velocità e alla direzione di movimentazione di un elemento di sostegno 20A,20B, ovvero di un elemento di supporto 85A,85B a cui è connesso un elemento di sostegno 20A,20B, presente nella zona di aggancio e a cui deve essere agganciata una porzione di carne 15, ovvero sul quale l’apparato di trasporto ha precedentemente depositato una porzione di carne 15. In entrambe le forme di attuazione della stazione di carico 10, la stazione di carico 10 comprende un magazzino M1 automatizzato degli elementi di sostegno 20A,20B configurato per immagazzinare gli elementi di sostegno 20A,20B e associarli all’apparato di movimentazione, ad esempio per connetterli agli elementi di supporto 85A,85B dell’apparato di movimentazione 70.
Tale magazzino M1 definisce un percorso per gli elementi di sostegno 20A,20B che termina in corrispondenza del percorso degli elementi di supporto 85A,85B definito dall’apparato di movimentazione 70. La zona di congiunzione tra i due percorsi definisce il punto di inizio del percorso di movimentazione degli elementi di sostegno 20A,20B lungo l’apparato di movimentazione 70.
Ad esempio, il magazzino M1 automatizzato degli elementi di sostegno 20A,20B comprende un trasportatore A2, una cui estremità di scarico è posizionata in corrispondenza del percorso degli elementi di supporto 85A,85B definito dall’apparato di movimentazione, in modo tale da depositare, ovvero far cadere, un elemento di sostegno 20A,20B nella sede 90 di un rispettivo elemento di supporto 85A,85B, ad esempio nelle sedi 90 di una rispettiva coppia di elementi di supporto 85A,85B.
In particolare, la zona di congiunzione sopra detta è in prossimità del primo tratto del percorso definito dall’apparato di movimentazione per gli elementi di supporto 85A,85B. Preferibilmente una porzione inferiore di tale primo tratto.
Il trasportatore può comprendere ad esempio due trasportatori posti in serie, preferibilmente due catene chiuse ad anello su due rispettive ruote dentate e poste in serie l’una all’altra.
In entrambe le forme di attuazione della stazione di carico 10, la stazione di carico 10 comprende un magazzino M2 automatizzato degli elementi di sostegno 20A,20B a cui è agganciata una porzione di carne, configurato per prelevare gli elementi di sostegno a valle della zona di aggancio, ovvero dopo che vi è stata agganciata una porzione di carne 15, ad esempio per prelevare gli elementi di sostegno 20A,20B dagli elementi di supporto 85A,85B dell’apparato di movimentazione 70, ovvero dalle sedi 90 degli elementi di supporto 85A,85B in cui sono accolte le barre 45 degli elementi di sostegno 20A,20B .
Tale magazzino M2 definisce un percorso per gli elementi di sostegno 20A,20B che interseca il percorso degli elementi di supporto 85A,85B definito dall’apparato di movimentazione 70. La zona di intersezione tra i due percorsi definisce il punto finale del percorso di movimentazione degli elementi di sostegno 20A,20B lungo l’apparato di movimentazione 70.
Questo magazzino automatizzato M2 è almeno parzialmente sovrapposto in pianta al magazzino M1.
Ad esempio, il magazzino M2 automatizzato degli elementi di sostegno 20A,20B comprende un trasportatore A3 che interseca il percorso degli elementi di supporto 85A,85B definito dall’apparato di movimentazione 70, in modo tale da intercettare, supportando inferiormente, un elemento di sostegno 20A,20B così da estrarlo dalla sede 90 di un rispettivo elemento di supporto 85A,85B, ad esempio dalle sedi 90 di una rispettiva coppia di elementi di supporto 85A,85B. In particolare, la zona di congiunzione sopra detta è in prossimità del primo tratto del percorso definito dall’apparato di movimentazione 70 per gli elementi di supporto 85A,85B. Preferibilmente una porzione superiore di tale primo tratto. Il trasportatore A3 può comprendere ad esempio una coppia di catene, definenti superfici di trasporto orizzontali, affiancate lungo una direzione orizzontale e interposte tra almeno una porzione dei due organi flessibili dell’apparato di movimentazione.
Con particolare riferimento alle figure 7-12, si è illustrata una stazione di scarico 145 delle porzioni di carne 15 facente parte di un impianto di lavorazione delle porzioni di carne 15, ad esempio facente parte dell’impianto di lavorazione delle porzioni di carne 15 dotato della stazione di carico 10.
Tuttavia è evidente che la stazione di scarico 145 potrebbe essere realizzata indipendentemente dalla stazione di carico 10 e può quindi essere meritevole di una propria tutela separata dalla presenza della stazione di carico 10. Di fatti la stazione di scarico 145 non è direttamente collegata alla stazione di carico 10, in quanto tra di esse possono essere presenti stazioni di lavorazioni delle porzioni di carne 15 o comunque magazzini indipendente degli elementi di sostegno, con e senza le porzioni di carne 15.
L’impianto di lavorazione delle porzioni di carne 15 può comprendere una stazione di affettatura delle porzioni di carne 15 poste a valle della stazione di scarico 145 rispetto alla direzione del flusso di lavoro dei pezzi di carne all’interno dell’impianto.
Ovviamente la stazione di scarico 145 necessita degli elementi di sostegno 20A,20B sopra descritti.
La stazione di scarico 145 configurata in modo da sganciare una porzione di carne 15 da un elemento di sostegno 20A,20B a cui era stata precedentemente fissata.
In particolare la stazione di scarico 145 comprende un sistema di sgancio configurato in modo da sganciare una porzione di carne da un elemento di sostegno 20A,20B a cui era stata precedentemente fissata.
La stazione di scarico 145, ovvero il sistema di sgancio, comprende un corpo di riscontro 150, ad esempio piastriforme, dotato di una superficie di riscontro 155 atta a contattare e supportare inferiormente le porzioni di carne 15.
Detta superficie di riscontro 155 può giacere su di un piano inclinato tra /- 30° rispetto ad un piano orizzontale, ad esempio essa giace sostanzialmente su di un piano orizzontale.
Il corpo di riscontro 150 può presentare una protuberanza conformata in modo tale da inserirsi nell’insenatura 55 della piastra 50 dell’elemento di sostegno 20A,20B. In particolare, detta protuberanza è conformata in modo tale da inserirsi nell’insenatura 55 della piastra 50.
Nella forma di attuazione illustrata, il corpo di riscontro 150 comprende una pluralità di protuberanze, conformate in modo tale da inserirsi nelle insenature 55 della piastra 50.
Il corpo di riscontro 150 può essere fissato, ad esempio senza gradi di libertà residui, ad un telaio T2 della stazione di scarico 145. Tale telaio T2 può essere dotato di piedi di appoggio al suolo.
La stazione di scarico 145 può comprendere un trasportatore 160 affiancato al corpo di riscontro 150 e configurato per movimentare le porzioni di carne 15 che vengono portate in appoggio del corpo di riscontro 150.
In alcune forme di attuazione il trasportatore potrebbe rotare attorno ad un asse di rotazione orizzontale per portare l’estremità non motorizzata verso l’alto in modo da favorire l’appoggio delle porzioni di carne.
Ad esempio, detto trasportatore 160 definisce una superficie di trasporto 165, la quale è posta almeno parzialmente ad una quota pari o inferiore rispetto alla superficie di riscontro 155.
Nella forma di attuazione illustrata, il trasportatore 160 comprende un nastro trasportatore definente detta superficie di trasporto 165.
La stazione di scarico 145, ovvero il sistema di sgancio, comprende un apparato di movimentazione 170 degli elementi di sostegno 20A,20B configurato per movimentare in corrispondenza del corpo di riscontro 150 detti elementi di sostegno a cui è agganciata una porzione di carne 15.
L’apparato di movimentazione 170 della stazione di scarico 145 può essere configurato per movimentare gli elementi di sostegno 20A,20B, ovvero in modo da movimentare sequenzialmente gli elementi di sostegno 20A,20B, almeno lungo un percorso che transita in corrispondenza del corpo di riscontro 150.
Tale percorso comprende un tratto, ad esempio sostanzialmente verticale, preferibilmente anche rettilineo, in prossimità del corpo di riscontro150.
In particolare, lungo detto tratto l’elemento di sostegno 20A,20B viene movimentato dall’apparato di movimentazione 170 tra una prima posizione, in cui l’elemento di sostegno 20A,20B si trova ad una quota maggiore rispetto alla superficie di riscontro 155, ed una seconda posizione, in cui l’elemento di sostegno 20A,20B si trova ad una quota minore rispetto alla superficie di riscontro 155, in modo tale che nel passaggio dalla prima posizione alla seconda posizione la porzione di carne 15, ovvero solo la porzione di carne 15, vada in appoggio almeno parziale sulla superficie di riscontro 155 in modo tale che gli aghi 40 siano affiancati in pianta alla superficie di riscontro 155 e vengano estratti dalla porzione di carne.
L’apparato di movimentazione può comprendere un elemento di supporto, preferibilmente una pluralità di elementi di supporto, per un elemento di sostegno 20A,20B.
Nella forma realizzativa illustrata, è l’elemento di supporto a cui è associato l’elemento di sostegno 20A,20B a venire movimentato almeno tra detta prima e seconda posizione, trascinando con se l’elemento di sostegno 20A,20B.
Tali elementi di supporto possono essere gli elementi di supporto 85A,85B della stazione di carico 10, ovvero sia la prima forma di attuazione degli elementi di supporto 85A che la seconda forma di attuazione degli elementi di supporto 85B.
L’apparato di movimentazione della stazione di scarico 145 comprende mezzi configurati in modo da movimentare detti elementi di supporto 85A,85B almeno lungo detto tratto.
Tali mezzi possono ad esempi comprendere un organo flessibile inestensibile chiuso ad anello attorno (a contatto) due pulegge o ruote dentate, di cui almeno una motrice, ovvero motorizzata, per l’azionamento dell’organo flessibile stesso. L’organo flessibile della stazione di scarico 145 definisce un percorso chiuso ad anello lungo il quale vengono movimentati gli elementi di supporto 85A,85B e che comprende il percorso lungo il quale vengono movimentati gli elementi di sostegno 20A,20B.
Gli elementi di supporto 85A,85B possono essere direttamente associati all’organo flessibile, ad esempio sono girevolmente associati ad asso mediante un asse di cerniera orizzontale.
Il percorso chiuso definito dall’organo flessibile può comprendere almeno un primo tratto verticale seguito da un secondo tratto verticale che si ricongiunge al primo e che affiancato al corpo di riscontro 150.
Nella forma di attuazione illustrata, l’apparato di movimentazione 170 della stazione di scarico 145 comprende due organi flessibili inestensibili chiusi ad anello ciascuno attorno a due o più pulegge o ruote dentate. Detti organo flessibili giacciono su piani paralleli fra loro e ad ognuno di essi è connesso un rispettivo elemento di sostegno 20A,20B della coppia di elementi di sostegno 20A,20B. Ad esempio, l’organo flessibile, ovvero ciascun organo flessibile, è una catena (del tipo Galle, ovvero a rulli). Tuttavia non si esclude che in una forma di attuazione non illustrata l’organo flessibile possa essere un nastro od una fune. L’apparto di movimentazione 170 può essere associato ad al telaio T1 della stazione di carico 10.
La stazione di carico 10, ovvero il sistema di sgancio, può comprendere un dispositivo limitatore di rotazione, il quale è configurato per limitare una rotazione relativa dell’elemento di sostegno 20A,20B rispetto all’elemento di supporto 85A,85B, ovvero è configurato per limitare la rotazione relativa tra la porzione cilindrica E dell’elemento di sostegno 20A,20B e la sede 90 dell’elemento di supporto 85A,85B.
In una prima forma di attuazione, illustrata nelle figure 7-9, della stazione di scarico 145, in cui l’elemento di sostegno 20A è come nella prima forma di attuazione dell’elemento di sostegno 20A e l’elemento di supporto 85A è come nella prima forma di attuazione dell’elemento di supporto 85A, il dispositivo limitatore di rotazione può esser configurato per impedire la rotazione relativa, da una posizione in cui gli aghi 40 sono orientati sostanzialmente orizzontali, ovvero dalla posizione imperturbata, oltre una posizione di fine corsa in cui gli aghi 40 sono rivolti verso l’alto, ad esempio con assi longitudinali sostanzialmente perpendicolari ad un asse di giacitura della superficie di riscontro 155.
In tale prima forma di attuazione della stazione di scarico 145, il dispositivo limitatore comprende un tampone 175 atto a contattare direttamente l’elemento di sostegno 20A ed un meccanismo di azionamento 180 di detto tampone 175 configurato per permettere la movimentazione di detto tampone 175 lungo un asse verticale e lungo un asse orizzontale.
Tale meccanismo di azionamento 180 è operativamente connesso alla centralina, la quale è configurata per azionare il meccanismo di azionamento 180 in modo tale che il tampone 175 sia mobile tra una prima posizione, in cui il tampone 175 non agisce sull’elemento di sostegno 20A e non ne ostacola la movimentazione, ed una seconda posizione, in cui il tampone 175 è posto sostanzialmente alla stessa quota della barra 45 dell’elemento di sostegno 20A ed è affiancata ad essa in modo tale da contattare superiormente la piastra 50 e impedire la rotazione relativa oltre la posizione di fine corsa in cui gli aghi 40 sono rivolti verso l’alto, ad esempio con assi longitudinali sostanzialmente perpendicolari ad un asse di giacitura della superficie di riscontro 155.
Preferibilmente, nella seconda posizione il meccanismo di attuazione 180 è configurato per muoversi dall’alto verso il basso in sincronismo con l’elemento di sostegno 20A, ovvero con l’elemento di supporto 85A.
Sempre in questa prima forma di attuazione della stazione di scarico 145, la stazione di scarico 145 comprende un dispositivo di trattenimento K configurato per impedire un’estrazione dell’elemento di sostegno 20A, ovvero della barra 45 dell’elemento di sostegno 20A, dalla sede 90 dell’elemento di supporto 85A, quando l’elemento di sostegno 20A viene movimentato dalla prima posizione alla seconda posizione dall’apparato di movimentazione.
Ad esempio tale dispositivo di trattenimento K comprende un nastro chiuso ad anello su tre pulegge o rulli o ruote dentate, il quale è dotato di almeno un tratto che scorre verticalmente a fianco del percorso di movimentazione degli elementi di sostegno e di almeno una paletta 185 solidale al nastro.
La movimentazione del nastro è configurata in modo tale che la paletta 185 si disponga sovrapposte in pianta alla barra 45 di un elemento di sostegno 20A ad una quota tale per cui ne impedisce l’estrazione rispetto alla sede 90 dell’elemento di supporto 85A.
In una seconda forma di attuazione della stazione di scarico 145, illustrata nelle figure 10-12, in cui l’elemento di supporto 85B è come nella seconda forma di attuazione dell’elemento di supporto 85B e l’elemento di sostegno 20B è come nella seconda forma di attuazione dell’elemento di sostegno 20B, il dispositivo limitatore comprende l’elemento di supporto 85 e l’elemento di sostegno 20B, in particolare i corpi di battuta B di detti elementi di sostegno.
Pertanto, in tale forma di attuazione il dispositivo limitatore è configurato per permettere una rotazione relativa dell’elemento di sostegno 20B rispetto all’elemento di supporto 85B tra una prima posizione di fine corsa in cui gli aghi 40 sono disposti con assi longitudinali orizzontali, ovvero corrispondente alla posizione imperturbata, ed una seconda posizione di fine corsa, in cui gli aghi 40 sono disposti con assi longitudinali perpendicolari ad un asse di giacitura della superficie di riscontro 155 e sono rivolti verso l’alto.
Nel passaggio dalla prima posizione di fine corsa alla seconda posizione di fine corsa, l’elemento di sostegno 20B, ovvero la barra 45 dell’elemento di sostegno 20B, compie una rotazione rispetto all’elemento di supporto 85B sostanzialmente di 90°.
In entrambe le forme di attuazione della stazione di scarico 145 la stazione di scarico 145 può comprendere una guida 190 configurata per impedire una rotazione dell’elemento di supporto 85B rispetto almeno ad un asse orizzontale. Ad esempio, tale guida 190 realizza un collegamento prismatico con l’elemento di supporto 85B in particolare con le pareti laterali dell’elemento di supporto 85B. La guida 190 è posta in corrispondenza del tratto di movimentazione degli elementi di sostegno 20B definita dall’apparato di movimentazione della stazione di scarico 145.
Ad esempio detta guida 190 si estende da una quota superiore a inferiore rispetto al corpo di riscontro 150.
In entrambe le forme di attuazione della stazione di scarico 145, la stazione di scarico 145 può comprendere un dispositivo inclinatore D configurato per inclinare l’elemento di supporto 85B rispetto alla posizione imperturbata in direzione di avvicinamento al corpo di riscontro 150.
Ad esempio tale dispositivo inclinatore D comprende un elemento di riscontro, preferibilmente un rullo D1, mobile tra una prima posizione, in cui è massima la distanza lungo una direzione orizzontale dell’elemento di riscontro dal corpo di riscontro 150, ed una seconda posizione, in cui è minima detta distanza. Il dispositivo inclinatore D è posizionato in modo tale che nel passaggio dalla prima posizione alla seconda posizione contatta la porzione di carne 15 ponendo l’elemento di sostegno 20B in rotazione rispetto all’elemento di supporto 85B ed avvicinando la porzione di carne all’elemento di supporto 85B.
La stazione di scarico 145 può inoltre comprendere un magazzino M3 automatizzato degli elementi di sostegno 20A,20B ed un magazzino M4 automatizzato degli elementi di sostegno 20A,20B con le porzioni di carne 15 agganciate, sostanzialmente analoghi a quelli della stazione di carico 10.
Il funzionamento della stazione di carico 10 e della stazione di scarico 145 secondo l’invenzione è descritto nel seguito.
Secondo una prima forma di attuazione della stazione di carico, descritta con riferimento alle Figg. da 1 a 5, il funzionamento dell’impianto I prevede che le porzioni di carne 15 siano fatte avanzare verso la zona di aggancio della stazione di caricamento grazie al nastro trasportatore A, la cui velocità di avanzamento è controllata e regolata dalla centralina elettronica dell’impianto. Quest’ultima controlla e regola anche la velocità di avanzamento dell’apparato di movimentazione 70 degli elementi di sostegno 20.
In particolare l’apparato di movimentazione 70 è azionato dalla centralina in modo che quando gli aghi 40 risultano appoggiati sul pianale 75, che si trova nella prima posizione di lavoro orizzontale, in corrispondenza del bordo libero del nastro trasportatore A l’estremità delle porzioni di carne 15 siano appoggiate sugli aghi stessi come visibile in Fig. 1. In questa posizione l’apparato di movimentazione ed il nastro A avanzano alla stessa velocità (Fig.2). La pressa 125 viene quindi azionata dalla centralina in modo tale da muovere la base 130 lungo l’asse di traslazione ed in modo tale che la velocità e la direzione di movimentazione della base 130 lungo l’asse di traslazione sia pari alla velocità e alla direzione di movimentazione di un elemento di sostegno 20A,20B, ovvero di un elemento di supporto 85A,85B a cui è connesso un elemento di sostegno 20A,20B, presente nella zona di aggancio e a cui deve essere agganciata una porzione di carne 15, ovvero sul quale l’apparato di trasporto ha precedentemente depositato una porzione di carne 15. Durante la traslazione della base 130 della presa 125, la centralina comanda la traslazione dell’elemento di contatto 135 della pressa 125 tra la prima e la seconda posizione in cui l’elemento di contatto 135 esercita una pressione sulla porzione di carne 15 e la prema contro gli aghi 40 in modo tale da penetrare la porzione di carne con gli aghi 40.
A questo punto la porzione di carne 15 è agganciata agli aghi 40 dell’elemento di sostegno 20 e la centralina comanda l’elemento di contatto 135 a portarsi di nuovo nella prima posizione in cui l’elemento di contatto è distale dalla porzione di carne e la base 130 a traslare, grazie all’azione dell’attuatore W, nella posizione iniziale in corrispondenza dell’estremità libera del nastro trasportatore A. Contemporaneamente la centralina comanda l’attuatore 80 a far ruotare il pianale 75 dalla prima alla seconda posizione di lavoro, come illustrato in fig.4, in cui il pianale 75 è posto in posizione trasversale rispetto al piano orizzontale per limitare le oscillazione delle porzioni di carne 15 che vengono movimentate verso il magazzino M2 dall’apparato di movimentazione 70. Una volta che gli elementi di sostegno 20A,20B arrivano in corrispondenza del magazzino M2, il trasportatore A3 del magazzino M2 estrae, dall’apparato di movimentazione 70, gli elementi sostegno 20A,20B che supportano le porzioni di carne 15. Una volta che l’apparato di movimentazione ha allontanato le porzioni carne 15 dalla zona di aggancio, la centralina comanda l’attuatore 80 a riposizionare il pianale 75 nella prima posizione orizzontale.
Il funzionamento della seconda forma di attuazione della stazione di carico 10 dell’impianto I, illustrata in fig. 6, prevede di posizionare la porzione di carne 15 sulla superficie di trasporto del trasportatore A in modo che un bordo della porzione di carne 15 si trovi in corrispondenza dell’estremità libera del nastro trasportatore A. A questo punto la centralina comanda la traslazione del nastro trasportatore A, rispetto al telaio di supporto S, tra la prima posizione, in cui il nastro trasportatore A non è sovrapposto in pianta al pianale 75, e la seconda posizione, in cui è sovrapposto in pianta al pianale 75. In questa posizione la centralina comanda l’arretramento del nastro trasportatore A rispetto al telaio di supporto S dalla seconda alla prima posizione e contemporaneamente attiva l’avanzamento della superficie di trasporto A1 del nastro trasportatore A in modo da trasferire le porzioni di carne 15 dal nastro trasportatore A al pianale 75. In questo modo un’estremità delle porzioni di carne 15 viene appoggiata sugli aghi 40 dell’elemento di sostegno 20A, 20B.
È da notare che in questa posizione l’asse longitudinale degli aghi 40 è sostanzialmente ortogonale alla superficie del pianale di appoggio delle porzioni di carne, ovvero gli aghi 40 sono rivolti verso l’alto. Il posizionamento degli aghi è demandato ad un attuatore 42 che agisce sulla piastra 50 provocando la rotazione della barra 45 degli elementi di sostegno 20A, 20B.
A questo punto la centralina comanda la traslazione dell’elemento di contatto 135 della pressa 125 tra la prima e la seconda posizione in cui l’elemento di contatto 135 esercita una pressione sulla porzione di carne 15 e la preme contro gli aghi 40 in modo tale da penetrare la porzione di carne con gli aghi 40.
A questo punto la porzione di carne 15 è agganciata agli aghi 40 dell’elemento di sostegno 20 e la centralina comanda l’elemento di contatto 135 a portarsi di nuovo nella prima posizione in cui l’elemento di contatto è distale dalla porzione di carne 15 e la base 130 a riportarsi nella posizione iniziale in corrispondenza dell’estremità libera del nastro trasportatore A. Contemporaneamente la centralina comanda l’attuatore 80 a far ruotare il pianale 75 dalla prima alla seconda posizione di lavoro, come illustrato in fig.4, in cui il pianale 75 è posto in posizione trasversale rispetto al piano orizzontale per limitare le oscillazione delle porzioni di carne 15 che vengono movimentate verso il magazzino M2 dall’apparato di movimentazione 70. Una volta che gli elementi di sostegno 20A,20B arrivano in corrispondenza del magazzino, il trasportatore A3 del magazzino M2 estrae, dall’apparato di movimentazione 70, gli elementi di sostegno 20A,20B che supportano le porzioni di carne 15.
Una volta che l’apparato di movimentazione ha allontanato le porzioni carne 15 dalla zona di aggancio, la centralina comanda l’attuatore 80 a riposizionare il pianale 75 nella prima posizione orizzontale.
Il funzionamento della stazione di scarico 145, illustrata nelle figg. da 7 a 12, è comandato e controllato dalla centralina elettronica che prevede di azionare l’apparto di movimentazione 170 degli elementi di sostegno 20A,20B delle porzioni di carne 15. Quando, durante l’azionamento dell’apparato di movimentazione 170 le porzioni di carne si trovano in corrispondenza dell’elemento di riscontro 150 (Fig.7) la centralina aziona il dispositivo inclinatore D in modo tale che il rullo D1 provochi la rotazione della porzione di carne 15, e del relativo elemento di sostegno 20A,20B rispetto all’elemento di supporto 85A,85B in modo tale che il bordo libero della porzione di carne 15, ovvero il bordo contrapposto a quello in cui gli aghi 40 penetrano la porzione di carne 15, si trovi al di sopra del nastro trasportatore 165, la cui superficie di appoggio trasla ad una velocità controllata dalla centralina. In questo modo durante la movimentazione dell’apparto di movimentazione 170 la porzione di carne 15 viene a trovarsi sostenuta orizzontalmente sul nastro trasportatore 165 con gli aghi 40 che ancora penetrano la porzione di carne 15. A questo punto la centralina attiva, secondo una prima forma di attuazione del trovato, il meccanismo di azionamento 180 del tampone 175 del dispositivo limitatore di rotazione dell’elemento di sostegno 20A, e quindi degli aghi 40. Grazie a questa soluzione gli aghi 40 vengono, durante la successiva movimentazione dell’apparato di movimentazione 170, estratti dalle porzioni di carne 40 senza creare eccessiva lacerazione nella carne stessa.
In una seconda forma di attuazione della stazione di scarico 145, illustrata nelle figure 10-12, in cui l’elemento di supporto 85B è come nella seconda forma di attuazione dell’elemento di supporto 85B e l’elemento di sostegno 20B è come nella seconda forma di attuazione dell’elemento di sostegno 20B, il dispositivo limitatore comprende l’elemento di supporto 85B e l’elemento di sostegno 20B, in particolare i corpi di battuta B di detti elementi di sostegno. In questo caso, durante l’azionamento dell’apparato di movimentazione 170 mentre le porzioni di carne 15 vengono appoggiate sul nastro trasportatore 165, la cui superfice di appoggio trasla ad una velocità controllata dalla centralina, il dispositivo limitatore permettere una rotazione relativa dell’elemento di sostegno 20B rispetto all’elemento di supporto 85B tra una prima posizione di fine corsa in cui gli aghi 40 sono disposti con assi longitudinali orizzontali, ovvero corrispondente alla posizione imperturbata, ed una seconda posizione di fine corsa, in cui gli aghi 40 sono disposti con assi longitudinali perpendicolari ad un asse di giacitura della superficie di riscontro 155 e sono rivolti verso l’alto. La successiva movimentazione dell’apparato di movimentazione 170, consente di estrarre gli aghi 40 estratti dalle porzioni di carne 40 senza creare eccessiva lacerazione nella carne stessa.
L’invenzione così concepita è suscettibile di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nell’ambito del concetto inventivo.
Inoltre tutti i dettagli sono sostituibili da altri elementi tecnicamente equivalenti. In pratica i materiali impiegati, nonché le forme e le dimensioni contingenti, potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze senza per questo uscire dall’ambito di protezione delle seguenti rivendicazioni.

Claims (18)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Stazione di carico (10) di tipo automatizzato per porzioni di carne (15) configurata in modo da agganciare, in corrispondenza di una zona di aggancio, una porzione di carne (15) ad un elemento di sostegno (20A,20B), la quale stazione di carico (10) è dotata di: - un apparato di movimentazione (70) degli elementi di sostegno (20A,20B) configurato in modo tale da movimentare un elemento di sostegno (20A,20B) in corrispondenza della zona di aggancio, - un apparato di trasporto (A) delle porzioni di carne (15) configurato in modo tale da trasportare la porzione di carne (15) in corrispondenza della zona di aggancio ed allineare un tratto della porzione di carne (15) ad una pluralità di aghi (40) dell’elemento di sostegno (20A,20B), ed - una pressa (125) configurata in modo tale da premere la porzione di carne (15) contro gli aghi (40) dell’elemento di sostegno (20A,20B) posizionato nella zona di aggancio per penetrare la porzione di carne (15) con detti aghi (40).
  2. 2. Stazione di carico (10) secondo la rivendicazione 1, in cui ciascun ago (40) è rettilineo.
  3. 3. Stazione di carico (10) secondo la rivendicazione 1, in cui ciascun elemento di sostegno (20A,20B) comprende una barra (45) alla quale sono rigidamente connessi gli aghi (40) della pluralità di aghi.
  4. 4. Stazione di carico (10) secondo la rivendicazione 1, in cui l’apparato di movimentazione (70) comprende un pianale (75) posto nella zona di aggancio e atto a supportare inferiormente l’elemento di sostegno (20A,20B).
  5. 5. Stazione di carico (10) secondo la rivendicazione 1, in cui l’apparato di movimentazione (70) comprende un elemento di supporto (85A,85B) al quale è connesso un elemento di sostegno (20A,20B) per movimentare detto elemento di sostegno (20A,20B) in corrispondenza della zona di aggancio.
  6. 6. Stazione di carico (10) secondo la rivendicazione 5, in cui l’elemento di supporto (85A,85B) e l’elemento di sostegno (20A,20B) sono configurati in modo tale da consentire una rotazione relativa dell’elemento di sostegno (20A,20B) rispetto all’elemento di supporto (85A,85B) tra una prima posizione di fine corsa ed una seconda posizione di fine corsa, le quali posizioni di fine corsa sono separate da una rotazione compresa tra 80° e 100°.
  7. 7. Stazione di carico (10) secondo la rivendicazione 1 e 4, in cui la pressa (125) comprende una base (130) ed un elemento di contatto (135) atto a contattare direttamente le porzioni di carne (15) per penetrare la porzione di carne (15) con detti aghi (40) e mobile lungo un asse perpendicolare al pianale (75).
  8. 8. Impianto di lavorazione (I) di porzioni di carne (15) dotato di una stazione di carico (10) secondo la rivendicazione 1 ed una stazione di scarico (145).
  9. 9. Impianto secondo la rivendicazione 8, in cui la stazione di scarico (145) è configurata in modo da sganciare una porzione di carne (15) da un elemento di sostegno (20A,20B) e comprende: - un corpo di riscontro (150) definente una superficie di riscontro (155) atta a sostenere inferiormente la porzione di carne (15), - un apparato di movimentazione (70) degli elementi di sostegno (20A,20B) configurato per movimentare un elemento di sostegno (20A,20B) in corrispondenza del corpo di riscontro (150) tra una prima posizione, in cui l’elemento di sostegno (20A,20B) si trova ad una quota maggiore rispetto alla superficie di riscontro (155), ed una seconda posizione, in cui l’elemento di sostegno (20A,20B) si trova ad una quota minore rispetto alla superficie di riscontro (155), in modo tale che nel passaggio dalla prima posizione alla seconda posizione la porzione di carne (15) vada in appoggio almeno parziale sulla superficie di riscontro (155) e gli aghi vengano estratti dalla porzione di carne (15).
  10. 10. Impianto (I) secondo la rivendicazione 9, in cui l’apparato di movimentazione (170) della stazione di scarico (145) comprende un elemento di supporto (85A,85B) al quale è connesso in modo girevole l’elemento di sostegno (20A,20B) e l’apparato di movimentazione (170) è configurato per movimentare l’elemento di supporto (85A,85B) in corrispondenza del corpo di riscontro (150) tra una prima posizione, in cui l’elemento di supporto (85A,85B) si trova ad una quota maggiore rispetto alla superficie di riscontro (155), ed una seconda posizione, in cui l’elemento di supporto (85A,85B) si trova ad una quota minore rispetto alla superficie di riscontro (155), in modo tale che nel passaggio dalla prima posizione alla seconda posizione la porzione di carne (15) vada in appoggio almeno parziale sulla superficie di riscontro (155) e gli aghi (40) vengano estratti dalla porzione di carne (15).
  11. 11. Impianto (I) secondo la rivendicazione 10, in cui l’apparato di movimentazione (170) della stazione di scarico (145) comprende un dispositivo limitatore di rotazione (175,B,115,120), il quale è configurato per impedire la rotazione relativa dell’elemento di sostegno (20A,20B) rispetto all’elemento di supporto (85A,85B) oltre una posizione di fine corsa in cui gli aghi (40) sono rivolti verso l’alto e con assi longitudinali perpendicolari ad un asse di giacitura della superficie di riscontro (155).
  12. 12. Impianto secondo la rivendicazione 10, in cui il dispositivo limitatore di rotazione (B,115,120), è configurato per limitare la rotazione relativa dell’elemento di sostegno (20B) rispetto all’elemento di supporto (85B) tra una prima posizione di fine corsa in cui gli aghi (40) sono disposti con assi longitudinali orizzontali ed una seconda posizione di fine corsa, in cui gli aghi (40) sono disposti con assi longitudinali perpendicolari ad un asse di giacitura della superficie di riscontro (155) e sono rivolti verso l’alto.
  13. 13. Impianto secondo la rivendicazione 10, in cui il dispositivo limitatore di rotazione comprende un corpo di battuta (B) di cui è dotato l’elemento di sostegno (20B), ed un primo corpo di battuta (115) ed un secondo corpo di battuta (120) configurati per cooperare con il corpo di battuta (B) e di cui è dotato l’elemento di supporto (85B).
  14. 14. Impianto (I) secondo la rivendicazione 10, in cui l’apparato di movimentazione (170) comprende una guida (190) configurata per impedire una rotazione dell’elemento di supporto (85B) rispetto al corpo di riscontro (150).
  15. 15. Elemento di sostegno (20B) per una porzione di carne (15), atto a permettere la movimentazione di detta porzione di carne (15), il quale elemento di sostegno (20B) comprende una pluralità di aghi (40), una barra (45) alla quale sono rigidamente connessi detti aghi (40) ed un corpo di battuta (B) rigidamente fissato ad un’estremità assiale di detta barra (45).
  16. 16. Elemento di sostegno (20B) secondo la rivendicazione 15, in cui il corpo di battuta (B) comprende una prima superficie di battuta (S1) ed un’opposta seconda superficie di battuta (S2), le quali sono parallele rispetto ad un asse longitudinale della barra (45).
  17. 17. Elemento di sostegno (20A,20B) secondo la rivendicazione 15, in cui la barra (45) presenta una porzione cilindrica (E) in corrispondenza dell’estremità assiale.
  18. 18. Elemento di sostegno (20A,20B) secondo la rivendicazione 15, in cui ciascun ago (40) è rettilineo.
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