IT201900002363A1 - Gruppo generatore di calore - Google Patents

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IT201900002363A1
IT201900002363A1 IT102019000002363A IT201900002363A IT201900002363A1 IT 201900002363 A1 IT201900002363 A1 IT 201900002363A1 IT 102019000002363 A IT102019000002363 A IT 102019000002363A IT 201900002363 A IT201900002363 A IT 201900002363A IT 201900002363 A1 IT201900002363 A1 IT 201900002363A1
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IT
Italy
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door
pin
combustion chamber
tank
locking
Prior art date
Application number
IT102019000002363A
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English (en)
Inventor
Carlo Piazzetta
Giacomo Serena
Filippo Menegon
Riccardo Onisto
Andrea Bosa
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Gruppo Piazzetta Spa
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    • F24HEATING; RANGES; VENTILATING
    • F24BDOMESTIC STOVES OR RANGES FOR SOLID FUELS; IMPLEMENTS FOR USE IN CONNECTION WITH STOVES OR RANGES
    • F24B13/00Details solely applicable to stoves or ranges burning solid fuels 
    • F24B13/004Doors specially adapted for stoves or ranges
    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
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    • F24BDOMESTIC STOVES OR RANGES FOR SOLID FUELS; IMPLEMENTS FOR USE IN CONNECTION WITH STOVES OR RANGES
    • F24B1/00Stoves or ranges
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    • F24HEATING; RANGES; VENTILATING
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Description

Descrizione di Brevetto di Invenzione Industriale avente per titolo:
“GRUPPO GENERATORE DI CALORE”.
CAMPO TECNICO DELL’INVENZIONE
La presente invenzione riguarda un gruppo generatore di calore, quale una stufa, in particolare alimentato o alimentata con due combustibili, ad esempio legna e pellet.
STATO DELLA TECNICA ANTERIORE
Sono stati proposti generatori di calore alimentabili sia con legna, che con pellet, in cui la legna viene inserita manualmente nella camera di combustione aprendo un’anta principale, mentre il pellet viene caricato in un serbatoio sotto alla camera di combustione e alimentato in maniera automatica in quest’ultima a partire da tale serbatoio.
La presenza del serbatoio del pellet e del suo coperchio sotto alla camera di combustione può determinare la caduta di braci calde dalla camera di combustione nel serbatoio del pellet, laddove l’operazione di caricamento del pellet avvenisse con anta del focolare aperta.
Le norme di installazione nazionali e la pratica comune per apparecchiature alimentate a combustibile prevedono una protezione a pavimento per installazione su pavimenti combustibili.
Tale protezione si deve estendere sotto l’apparecchiatura, lateralmente e frontalmente all’anta di caricamento del combustibile o all’anta di accesso alla camera di combustione.
È quindi sentita l’esigenza di impedire la caduta accidentale di braci calde da una camera di combustione in un serbatoio di combustibile apribile frontalmente ed ai piedi del focolare.
SCOPI DELL’INVENZIONE
Uno scopo della presente invenzione è quello di fornire un nuovo generatore di calore o stufa.
Un altro scopo della presente invenzione è quello di fornire un nuovo generatore di calore, in cui sia impedita la caduta accidentale di braci calde da una camera di combustibile ad un sottostante serbatoio di combustibile o viceversa.
Un altro scopo della presente invenzione è quello di fornire un nuovo generatore di calore alimentabile con due combustibili, sia a legna che a pellet, che sia più sicuro di generatori di calore tradizionali.
Un altro scopo della presente invenzione è quello di fornire un generatore di calore come suddetto, che sia anche efficiente e facile da realizzare.
Conformemente ad un aspetto dell’invenzione è previsto un gruppo generatore di calore secondo la rivendicazione 1.
Le rivendicazioni dipendenti si riferiscono ad esempi di realizzazione preferiti e vantaggiosi dell’invenzione.
BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI
Altre caratteristiche e vantaggi dell’invenzione saranno maggiormente evidenti dalla descrizione di un esempio di realizzazione di un gruppo generatore di calore, illustrato a titolo indicativo negli uniti disegni in cui:
- le figure 1 e 2 sono viste prospettiche leggermente dall’alto e da rispettivi lati di un gruppo generatore secondo la presente invenzione;
- le figure 3 e 4 sono viste prospettiche di componenti del gruppo generatore di figura 1 con secondo sportello sbloccato e spostato rispetto ad una posizione di chiusura;
- le figure da 5 a 7 sono viste in scala ingrandita dei componenti illustrati in figure 3 e 4;
- le figure 8 e 9 sono viste prospettiche di componenti del gruppo generatore di figura 1 con primo sportello sbloccato e spostato rispetto ad una posizione di chiusura;
- le figure da 10 a 12 sono viste in scala ingrandita dei componenti illustrati in figure 8 e 9;
- la figura 13 è una vista frontale degli sportelli del gruppo generatore di figura 1; e
- la figura 14 è una vista in sezione lungo la traccia XIV-XIV di figura 13. Negli uniti disegni parti o componenti uguali sono contraddistinti dagli stessi numeri di riferimento.
ESEMPI DI REALIZZAZIONE DELL’INVENZIONE
Con riferimento alle figure allegate si è illustrato un gruppo generatore di calore o stufa 1 comprendente un telaio principale 2 definente almeno una camera di combustione 3, il quale gruppo generatore 1 è vantaggiosamente preposto ad essere alimentato, di preferenza durante cicli di lavoro differenti, con almeno due combustibili differenti, ad esempio legna e pellet. Nella camera di combustione 3 può chiaramente essere previsto anche un braciere per il posizionamento e la combustione del combustibile o combustibili.
Il gruppo 1 comprende inoltre almeno un primo sportello o anta 4 di chiusura/apertura di una finestra principale 5 di accesso alla camera di combustione 3, attraverso la quale finestra principale 5 è posizionabile nella camera di combustione 3 un primo combustibile, ad esempio legna, volendo in ceppi.
La finestra principale 5 è definita dal telaio 2, in particolare su una faccia, volendo su una faccia frontale del gruppo generatore 1. La finestra principale 5 può presentare una configurazione, ad esempio rettangolare, quadrata, circolare o di altro tipo.
Il telaio 2 può presentare una porzione a cornice 2a di delimitazione della finestra principale 5.
Il primo sportello 4 è vincolato, ad esempio imperniato al telaio 2, volendo attorno ad un asse, in uso, verticale. Più in particolare, il primo sportello 4 può essere imperniato in corrispondenza di un suo bordo al telaio 2, in particolare in corrispondenza di uno spigolo, volendo frontale dello stesso.
Il primo sportello 4 può presentare un vetro o una vetrocamera 4a innestata nel corpo principale dello sportello, preposta a consentire l’ispezione della camera di combustione 3. Volendo, il primo sportello 4 è dotato anche di manico di apertura OH.
Il primo sportello 4 potrebbe comprendere la lastra principale 4b con una porzione in risalto 4c ergentesi dalla stessa, la quale porzione in risalto 4c può presentare configurazione tubolare a pianta quadrata, rettangolare o circolare preposta ad essere inserita, sostanzialmente a misura entro la porzione a cornice 2a e quindi entro la finestra principale 5 per la chiusura a tenuta (volendo mediante apposita guarnizione) di quest’ultima, mentre la lastra principale 4b in tale posizione di chiusura si attesta contro la porzione a cornice 2a.
È previsto poi nel gruppo almeno un serbatoio 6 di contenimento del primo combustibile o di un secondo combustibile, ad esempio pellet, nonché almeno un secondo sportello o anta 7 di chiusura/apertura di un’apertura di accesso e caricamento 8 del serbatoio di contenimento 6 con il primo o il secondo combustibile.
Il serbatoio di contenimento 6 può essere delimitato dal telaio 2 o meglio da pareti del telaio 2 oppure esso può essere realizzato a parte e quindi immesso nel telaio principale 2 e vincolato o imbullonato allo stesso.
Il serbatoio di contenimento 6 può essere in posizione sotto o sopra alla camera di combustione 3. In particolare, secondo l’esempio di realizzazione illustrato in figure il serbatoio 6 è sotto o in posizione inferiore alla camera di combustione 3.
Inoltre, l’apertura di accesso e caricamento 8 è definita dal telaio 2, preferibilmente sulla medesima faccia, volendo frontale, del gruppo generatore 1 su cui è definita la finestra principale 5. Ciò vale a dire che l’apertura 8 è sotto alla finestra principale 5.
Secondo tale esempio di realizzazione, il secondo sportello 7 è vincolato sotto al primo sportello 4.
Il secondo sportello 7 è vincolato al telaio 2, ad esempio imperniato, volendo attorno ad un asse, in uso, orizzontale.
Più in particolare, il secondo sportello 7 può essere imperniato o vincolato angolarmente spostabile al telaio 2 in modo tale da essere spostabile tra un primo assetto di chiusura del serbatoio di contenimento 6, volendo a ridosso del telaio 2, in cui il secondo sportello 7 può presentare, ad esempio assetto sostanzialmente verticale e un secondo assetto di apertura del rispettivo serbatoio 6.
Se il serbatoio 6 è sotto alla camera di combustione 3, allora quando il secondo sportello 7 è nel secondo assetto, è possibile accedere al serbatoio 6 dall’alto e, volendo, almeno in parte dai lati.
Secondo l’esempio di realizzazione non limitativo illustrato in figure, il gruppo 1 può comprendere dei mezzi di sostegno e imperniamento 14 del secondo sportello 7.
Volendo, i mezzi di sostegno e imperniamento 14 comprendono un primo elemento a tondino 14a, che può presentare un tratto principale 14a1 imperniato, ad esempio mediante prime staffe 15a, al telaio 2, volendo attorno ad un asse orizzontale, e due tratti terminali 14a2 con estremità girevolmente innestata in un rispettivo tratto del secondo sportello 7.
Può essere previsto poi un secondo elemento a tondino 14b sottostante al primo elemento a tondino 14a e preposto a supportare il secondo sportello 7 quando è in posizione di chiusura. Il secondo elemento a tondino 14b può presentare un tratto principale 14b1 imperniato, ad esempio mediante seconde staffe 15b, al telaio 2, volendo attorno ad un asse orizzontale, e due tratti terminali 14b2 con estremità, ad esempio a L, fissate in un rispettivo tratto del secondo sportello 7, ad esempio in corrispondenza di un bordo, che in posizione di chiusura del secondo sportello, è inferiore ed esterno rispetto al gruppo 1.
Il secondo sportello 7 può essere configurato a lastra 7a con bordi piegati a L, in particolare in corrispondenza dei propri lati.
Vantaggiosamente, il secondo sportello 7 può presentare anche un componente a maniglia di presa 7b in un sol pezzo o meno con la lastra 7a.
Volendo, il componente di presa 7b è imperniato alla lastra 7a attorno ad un asse orizzontale ed è angolarmente spostabile rispetto alla lastra 7a.
Il componente di presa 7b può presentare anche fianchi 7c avvolgenti i bordi della lastra 7a.
I fianchi 7c del componente di presa possono presentare una o più scanalature sagomate o asole od occhielli 7d il cui bordo di delimitazione è preposto a riscontrare contro un rispettivo o rispettivi perno o perni 7e ergentesi lateralmente dalla lastra 7a.
Il gruppo 1 include poi mezzi di alimentazione di un fluido comburente, ad esempio aria, nella camera di combustione 3. Tali mezzi di alimentazione possono comprendere appositi condotti sfocianti nella camera di combustione 3 come pure mezzi di spinta o similari del fluido comburente, ad esempio uno o più ventilatori.
Vantaggiosamente, è previsto poi un condotto o camino 16 di trasporto dei gas o fumi di scarico o combustione dalla camera di combustione 3 verso l’esterno o verso una apposita zona di scarico, come pure eventuale refrattario disposto dietro e/o sui fianchi della camera di combustione 3.
Inoltre, il gruppo generatore 1 comprende mezzi di bloccaggio/sbloccaggio 10 sia del primo sportello 4 che del secondo sportello 7, i quali mezzi di bloccaggio/sbloccaggio 10 sono spostabili o commutabili tra una prima posizione operativa e una seconda posizione operativa.
Per quanto riguarda dapprima la prima posizione operativa, nella stessa (figure da 8 a 12) il primo sportello 4 è sbloccato e quindi è possibile spostarlo (ad esempio angolarmente attorno ad un asse verticale) rispetto al telaio 2 per aprire la finestra principale 5 così da consentire l’accesso alla camera di combustione 3, mentre il secondo sportello 7 è bloccato in posizione di chiusura dell’apertura di accesso e caricamento 8 e non può essere spostato da quest’ultima posizione.
Allorché i mezzi di bloccaggio/sbloccaggio 10 sono nella seconda posizione operativa (figure da 3 a 7) invece, il secondo sportello 7 è sbloccato e quindi è possibile spostarlo rispetto al telaio 2 e al serbatoio 6 (ad esempio angolarmente attorno ad un asse orizzontale) per aprire l’apertura di accesso e caricamento 8 così da consentire l’accesso al serbatoio 6, mentre il primo sportello 4 è bloccato in posizione di chiusura della finestra principale 5 e non è possibile spostarlo da quest’ultima.
Volendo, i mezzi di bloccaggio/sbloccaggio 10 comprendono almeno un perno o spina o nottolino 11a, 11b come pure mezzi di spostamento del/i perno/i 11a, 11b tra la prima e la seconda posizione, nella prima posizione il perno 11a interferendo con il secondo sportello 7 o con una porzione dello stesso, mentre nella seconda posizione il perno 11b interferisce con il primo sportello 4 o con una porzione dello stesso.
Nella seconda posizione, il perno 11b può interferire anche una porzione del telaio 2 e/o nella prima posizione il perno 11a può interferire con un’altra porzione del telaio 2.
Vantaggiosamente, i mezzi di spostamento possono comprendere almeno un elettromagnete 12, in particolare tubolare o definente una luce assiale, come pure mezzi di alimentazione elettronica 12a dell’elettromagnete preposti a determinare l’attivazione o la disattivazione di quest’ultimo e quindi l’attrazione o meno dell’almeno un perno 11a, 11b così da spostarlo dalla prima alla seconda posizione o viceversa.
Più in particolare, l’elettromagnete 12 comprende un elemento a involucro, ed è previsto poi un elemento a stelo 11c definente in corrispondenza delle rispettive estremità i perni o spine o nottolini 11a, 11b, il quale elemento a stelo 11c, volendo formato in materiale ferromagnetico, è montato scorrevole entro l’elettromagnete 12.
L’elemento a stelo 11c può avere un asse principale verticale, mentre i perni 11a e 11b possono costituire le estremità, rispettivamente, superiore e inferiore dell’elemento a stelo 11c.
Con una tale strutturazione, i mezzi di bloccaggio/sbloccaggio 10 o, se previsti, i mezzi di alimentazione elettronica 12a potrebbero essere attivati mediante la pressione (per qualche secondo, ad esempio 2-3 secondi) di un pulsante sul display del gruppo generatore 1, oppure, mediante un radiocomando e in tal caso, l’elemento a stelo 11c, una volta alimentato elettronicamente l’elettromagnete 12, ad esempio a 12V, verrebbe attratto dal campo magnetico così generato e quindi sollevato o abbassato in modo tale che un perno 11a o 11b interferisca con il primo 4 o il secondo 7 sportello o con una parte dello stesso (come pure, volendo, con rispettive parti del telaio 2), impedendo l’apertura di quest’ultimo e sbloccando invece l’apertura dell’altro sportello 7 o 4.
L’elettromagnete 12 può essere elettronicamente alimentato mediante un cavo 12a oppure anche in Wi-Fi o con altra apposita modalità.
Per quanto riguarda l’impegno dei mezzi di bloccaggio/sbloccaggio 10 con il primo sportello 4, quest’ultimo può delimitare almeno un primo foro o asola 4d di inserimento/disinserimento di un perno 11b, volendo superiore. Secondo l’esempio di realizzazione non limitativo illustrato in figure, il primo foro o asola 4d è delimitata in corrispondenza di una porzione di fondo del primo sportello 4.
I mezzi di bloccaggio/sbloccaggio 10 possono essere vincolati al telaio 2. A tal riguardo, se i mezzi di bloccaggio/sbloccaggio 10 comprendono un elettromagnete 12, lo stesso o il rispettivo elemento a involucro potrebbe essere fissato, ad esempio saldato, imbullonato, innestato entro un componente del telaio 2, volendo alla porzione a cornice 2a dello stesso.
Con riferimento all’impegno dei mezzi di bloccaggio/sbloccaggio 10 con il primo sportello 4, quest’ultimo o meglio una rispettiva porzione o lamina sagomata 4e vincolata alla lastra 4b può delimitare almeno un primo foro o asola 4d di inserimento/disinserimento di un perno 11b, volendo superiore.
Il telaio 2 può invece delimitare almeno un secondo foro o asola 2b, volendo in corrispondenza della rispettiva porzione a cornice 2a di delimitazione della finestra principale 5 e nella seconda posizione operativa, il o ciascuno primo foro o asola 4d è allineato al o ad un rispettivo secondo foro o asola 2b, cosicché sia possibile inserire in tali fori allineati un rispettivo secondo perno 11b e bloccare così in posizione il primo sportello 4 rispetto al telaio 2.
Secondo l’esempio di realizzazione non limitativo illustrato in figure, l’elettromagnete 12 è montato sotto alla porzione a cornice 2a con un rispettivo secondo perno 11b sempre inserito entro il secondo foro o asola 2b, sia nella prima, che nella seconda posizione operativa. Quando i mezzi di bloccaggio/sbloccaggio 10 vengono spostati nella seconda posizione operativa, con il primo sportello 4 in posizione di chiusura, vale a dire con rispettiva porzione in risalto 4c entro la porzione a cornice 2a e quindi entro la finestra principale 5, allora il secondo perno 11b viene spostato (ad esempio sollevato) così da inserirlo anche nel primo foro o asola 4d, bloccando così il primo sportello 4 in posizione.
Relativamente invece all’impegno dei mezzi di bloccaggio/sbloccaggio 10 con il secondo sportello 7, quest’ultimo può delimitare un terzo foro o asola 7g di inserimento/disinserimento di un perno 11a, volendo inferiore. A tal riguardo, il secondo sportello 7 può presentare un tratto ad ala 7f ergentesi da un lato del secondo sportello 7, volendo da un tratto superiore dello stesso, il quale tratto ad ala 7f è opportunamente sagomato o piegato, volendo a U, così da delimitare il terzo foro o asola 7g di inserimento/disinserimento di un perno 11a, volendo inferiore. Il terzo foro o asola 7g può sfociare ad esempio verso l’alto e verso il basso.
Secondo l’esempio di realizzazione non limitativo illustrato in figure, quando i mezzi di bloccaggio/sbloccaggio 10 vengono spostati nella prima posizione operativa, con il secondo sportello 7 in posizione di chiusura, vale a dire a ridosso o attestamento contro il telaio 2 e/o contro il bordo del serbatoio 6 di delimitazione dell’apertura di accesso e caricamento 8, allora il primo perno 11a viene spostato (ad esempio abbassato) così da inserirlo nel terzo foro o asola 7g, bloccando così il secondo sportello 7 in posizione di chiusura, impedendone l’apertura fintantoché i mezzi di bloccaggio/sbloccaggio 10 non vengono spostati dalla prima posizione operativa alla seconda posizione operativa o, ad esempio, ad un’eventuale posizione intermedia.
Chiaramente, l’elettromagnete 12, se previsto, potrebbe essere montato anche in maniera differente, volendo con un primo perno 11a sempre montato (sia nella prima che nella seconda posizione operativa) in un foro del telaio 2 (analogamente a quanto ora descritto per il secondo perno 11b), e il secondo perno 11b montato come descritto in precedenza per il primo perno 11a.
Il gruppo 1 può comprendere poi almeno un sensore di posizione preposto a rilevare se il primo sportello 4 e/o il secondo sportello 7 è aperto o chiuso.
A scopo puramente esemplificativo, con il serbatoio 6 sotto alla camera di combustione 3, si potrebbe prevedere una soluzione in cui l’elemento a stelo 11c è in posizione di riposo in condizione abbassata, in interferenza o blocco (ad esempio come sopra indicato) del secondo sportello 7 e tale che una volta azionato l’elettromagnete 12, vale a dire una volta che viene attivata (mediante pressione di un pulsante o mediante un radiocomando) la comunicazione elettrica tra una sorgente elettrica e l’elettromagnete 12, si determina il sollevamento per attrazione elettromagnetica dell’elemento a stelo 11c e quindi l’apertura del secondo sportello 7 del serbatoio 6, cosicché è possibile aprire il secondo sportello 7 e caricare il serbatoio 6 con un secondo combustibile, quale pellet.
Contemporaneamente, salendo l’elemento a stelo 11c, il rispettivo perno 11b va ad interferire fisicamente con il primo sportello 4, inserendosi, ad esempio, in un primo foro o asola 4d, bloccando ed evitando così che possa essere aperto il primo sportello 4.
In tal caso, una volta che il secondo sportello 7 del secondo combustibile viene chiuso, potrebbe essere interrotta l’alimentazione dell’elettromagnete, volendo incorporante un solenoide, ad esempio a seguito di pressione da parte del secondo sportello 7 di un sensore di posizione, quale un microinterruttore preposto a verificarne la posizione e ad informare di conseguenza una centralina di controllo.
Allorché l’alimentazione elettrica dell’elettromagnete 12 è interrotta, l’elemento a stelo 11c ridiscende per gravità, bloccando nuovamente il secondo sportello 7 e sbloccando invece il primo sportello 4.
Peraltro, se il primo sportello 4 è aperto, un sensore di posizione, quale un microinterruttore può accertare l’apertura dello stesso e inibire la possibilità di attivare i mezzi di bloccaggio/sbloccaggio 10, ad esempio l’elettromagnete.
La prima posizione operativa e la seconda posizione operativa sono di preferenza le sole posizioni operative in cui sono posizionabili i mezzi di bloccaggio/sbloccaggio 10, sebbene sia possibile secondo una variante che gli stessi presentino anche altre posizioni operative, quale una posizione di bloccaggio contemporaneo di entrambi gli sportelli 4, 7 e/o una posizione di sbloccaggio contemporaneo di entrambi gli sportelli 4, 7.
Chiaramente, possono essere previsti anche mezzi di bloccaggio/sbloccaggio 10 differenti da quelli sopra illustrati, volendo azionabili meccanicamente o elettronicamente.
Volendo, il gruppo generatore 1 è provvisto anche di almeno un condotto di alimentazione 13 del secondo combustibile dal serbatoio 6 alla camera di combustione 3 nonché mezzi di convogliamento automatico, quale una coclea o similare, del secondo combustibile lungo il condotto di alimentazione 13 fino alla camera di combustione 3.
Naturalmente, il gruppo comprende anche uno o più motori di azionamento, ad esempio dei mezzi di convogliamento, come pure una centralina di controllo.
Il gruppo può essere poi dotato di una o più sonde della temperatura dei gas di scarico, sulla base dei valori della/e quale/i, la centralina potrebbe decidere di commutare il funzionamento della stufa da legna a pellet, azionando opportunamente i mezzi di bloccaggio/sbloccaggio e caricando automaticamente il pellet dal serbatoio 6 alla camera di combustione 3 o viceversa.
Come si avrà modo di appurare, con un gruppo o stufa secondo la presente invenzione non è possibile aprire contemporaneamente il primo sportello 4 e il secondo sportello 7.
Ciò avviene grazie ai mezzi di bloccaggio/sbloccaggio 10 preposti a bloccare selettivamente il primo sportello 4 o il secondo sportello 7.
Questo garantisce, tra l’altro, che quando il primo sportello 4 è aperto, sia impossibile aprire il secondo sportello 7, così da impedire che brace o piccole fiamme possano cadere inavvertitamente dalla camera di combustione 3 nel serbatoio 6, il che comporterebbe chiaramente una combustione indesiderata del pellet nel serbatoio 6.
In sostanza, i mezzi di bloccaggio/sbloccaggio 10 svolgerebbero una funzione di limitazione del rischio di incendio del serbatoio 6, che è preferibilmente sotto la camera di combustione 3.
Modifiche e varianti dell’invenzione sono possibili entro l’ambito di protezione definito dalle rivendicazioni.
Così ad esempio potrebbero essere previsti anche altri combustibili rispetto a legna e pellet.
Peraltro, si potrebbero prevedere anche vincoli differenti per gli sportelli o anta, come pure fori per il/i perno/i 11a, 11b differenti da come descritto ed illustrato.

Claims (14)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Gruppo generatore di calore comprendente un telaio principale (2) definente almeno una camera di combustione (3), almeno un primo sportello (4) di chiusura/apertura di una finestra principale (5) di accesso a detta almeno una camera di combustione (3) attraverso la quale finestra principale (5) è posizionabile in detta almeno una camera di combustione (3) un primo combustibile, almeno un serbatoio (6) di contenimento di detto primo combustibile o di un secondo combustibile, almeno un secondo sportello (7) di chiusura/apertura di un’apertura di accesso e caricamento (8) con detto primo o secondo combustibile di detto serbatoio (6) di contenimento, mezzi di alimentazione di un fluido comburente in detta almeno una camera di combustione (3), detto gruppo generatore comprendendo inoltre mezzi di bloccaggio/sbloccaggio (10) di detto almeno un primo sportello (4) e di detto almeno un secondo sportello (7), detti mezzi di bloccaggio/sbloccaggio (10) essendo spostabili o commutabili tra una prima posizione operativa, in cui detto almeno un primo sportello (4) è sbloccato e quindi è possibile spostarlo per aprire detta finestra principale (5) così da consentire l’accesso a detta camera di combustione (3), mentre detto almeno un secondo sportello (7) è bloccato in posizione di chiusura di detta apertura di accesso e caricamento (8) e non può essere spostato da quest’ultima, e una seconda posizione operativa, in cui detto almeno un secondo sportello (7) è sbloccato e quindi è possibile spostarlo per aprire detta apertura di accesso e caricamento (8) così da consentire l’accesso a detto almeno un serbatoio (6), mentre detto almeno un primo sportello (4) è bloccato in posizione di chiusura di detta finestra principale (5) e non è possibile spostarlo da quest’ultima.
  2. 2. Gruppo secondo la rivendicazione 1, in cui detti mezzi di bloccaggio/sbloccaggio (10) comprendono almeno un perno o spina o nottolino (11a, 11b) e mezzi di spostamento di detto almeno un perno o spina o nottolino (11a, 11b) tra detta prima e detta seconda posizione, nella prima posizione detto almeno un perno o spina o nottolino (11a) interferendo con detto almeno un secondo sportello (7) o con una porzione dello stesso, mentre nella seconda posizione detto almeno un perno o spina o nottolino (11b) interferisce con detto primo sportello (4) o con una porzione dello stesso.
  3. 3. Gruppo secondo la rivendicazione 2, in cui detti mezzi di spostamento comprendono un elettromagnete (12) come pure mezzi di alimentazione elettronica dell’elettromagnete (12) preposti a determinare l’attivazione o la disattivazione di quest’ultimo e quindi l’attrazione o meno di detto almeno un perno o spina o nottolino (11a, 11b) così da spostarlo dalla prima alla seconda posizione o viceversa.
  4. 4. Gruppo secondo la rivendicazione 3, in cui detto elettromagnete (12) comprende un elemento a involucro, mentre detti mezzi di bloccaggio/sbloccaggio (10) comprendono un elemento a stelo (11c) definente in corrispondenza delle rispettive estremità perni o spine o nottolini (11a, 11b), il quale elemento a stelo (11c) è montato scorrevole entro l’elettromagnete (12).
  5. 5. Gruppo secondo la rivendicazione 4, comprendente un pulsante o un radiocomando di attivazione di detti mezzi di bloccaggio/sbloccaggio (10).
  6. 6. Gruppo secondo una qualunque delle rivendicazioni da 2 a 5, in cui detto primo sportello (4) delimita un primo foro o asola (4d) di inserimento/disinserimento di detto almeno un perno o spina o nottolino (11b).
  7. 7. Gruppo secondo una qualunque delle rivendicazioni da 2 a 6, in cui detto secondo sportello (7) presenta un tratto ad ala (7f) ergentesi da un lato del secondo sportello (7), detto tratto ad ala (7f) delimitando un terzo foro o asola (7g) di inserimento/disinserimento di detto almeno un perno o spina o nottolino (11a).
  8. 8. Gruppo secondo una qualunque delle precedenti rivendicazioni, in cui detto serbatoio di contenimento (6) è in posizione sotto o sopra a detta almeno una camera di combustione (3).
  9. 9. Gruppo secondo una qualunque delle precedenti rivendicazioni, comprendente almeno un condotto di alimentazione (13) di detto secondo combustibile da detto almeno un serbatoio a detta almeno una camera di combustione (3) nonché mezzi di convogliamento di detto secondo combustibile lungo detto almeno un condotto di alimentazione (13) fino a detta almeno una camera di combustione (3).
  10. 10. Gruppo secondo una qualunque delle precedenti rivendicazioni, in cui detta apertura di accesso e caricamento (8) è definita dal telaio (2) sulla medesima faccia del gruppo generatore (1) su cui è definita la finestra principale (5).
  11. 11. Gruppo secondo una qualunque delle precedenti rivendicazioni, in cui detto secondo sportello (7) è imperniato al telaio (2) in modo tale da essere spostabile tra un primo assetto di chiusura del serbatoio di contenimento (6) e un secondo assetto di apertura di detto serbatoio (6).
  12. 12. Gruppo secondo la rivendicazione 11, in cui se detto serbatoio (6) è sotto a detta camera di combustione (3), allora quando detto secondo sportello (7) è nel secondo assetto, è possibile accedere al serbatoio (6) dall’alto.
  13. 13. Gruppo secondo una qualunque delle precedenti rivendicazioni, comprendente almeno un sensore di posizione preposto a rilevare se il primo sportello (4) e/o il secondo sportello (7) è aperto o chiuso.
  14. 14. Gruppo secondo una qualunque delle precedenti rivendicazioni, comprendente un sensore di posizione preposto ad accertare l’apertura o meno di detto almeno un primo sportello (4), cosicché se detto primo sportello (4) è aperto, è inibita la possibilità di attivare i mezzi di bloccaggio/sbloccaggio (10) e quindi di sbloccare detto secondo sportello (7).
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