IT201900001893A1 - Sistema di aggancio di ottica per arma da fuoco - Google Patents

Sistema di aggancio di ottica per arma da fuoco Download PDF

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IT201900001893A1
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IT
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locking element
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seat
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IT102019000001893A
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Giuseppe Valtorta
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Rottigni Officina Mecc S R L
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    • F41WEAPONS
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    • F41G1/38Telescopic sights specially adapted for smallarms or ordnance; Supports or mountings therefor
    • F41G1/387Mounting telescopic sights on smallarms
    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
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Description

DESCRIZIONE
Titolo: SISTEMA DI AGGANCIO DI OTTICA PER ARMA DA FUOCO
Campo tecnico dell’invenzione
La presente invenzione riguarda un sistema di aggancio di ottica per arma da fuoco. Stato della tecnica
È noto realizzare armi da fuoco, in particolare per il tiro da lunga distanza, che prevedono la possibilità di equipaggiare un sistema di mira di tipo ottico (nel gergo chiamato brevemente “ottica”) stabilmente fissato ed allineato al corpo dell’arma. Tipicamente un’ottica per arma da fuoco ha forma cilindrica, almeno nella porzione centrale di accoppiamento, eventualmente con porzioni terminali aventi diametro maggiore rispetto alla porzione centrale.
Solitamente tali armi da fuoco prevedono anche la possibilità di rimuovere l’ottica per sostituirla, ad esempio in caso di necessità di un differente ingrandimento e/o differente tipologia, e/o per eseguire qualsiasi altra operazione sull’ottica e/o sull’arma (e.g. pulizia, manutenzione, trasporto, etc.). Tipicamente pertanto l’ottica è rimovibilmente fissata al corpo dell’arma per mezzo di un sistema di aggancio, ossia un sistema saldamente (e tipicamente a sua volta rimovibilmente) fissato al corpo dell’arma, che prevede un’interfaccia meccanica di aggancio per l’ottica stessa.
Tipicamente i sistemi noti di aggancio di ottiche per armi da fuoco comprendono una coppia di anelli costituiti da una coppia di elementi di alloggiamento, nelle quali l’ottica viene appoggiata, controsagomati alla forma esterna dell’ottica (solitamente cilindrica) e una rispettiva coppia di elementi di blocco, anch’essi controsagomati alla forma cilindrica dell’ottica e strutturati per assumere una posizione di chiusura nella quale sono saldamente accoppiati agli elementi di alloggiamento per trattenere in posizione, insieme con i rispettivi elementi di alloggiamento, l’ottica stessa.
Tali elementi di blocco sono tipicamente rigidi (e.g. in pezzo unico), fissati, in corrispondenza delle loro due estremità opposte, al rispettivo elemento di alloggiamento tramite viti di serraggio (solitamente è presente almeno una coppia di viti per ciascuna estremità dell’elemento di blocco). L’elemento di blocco e il rispettivo elemento di alloggiamento formano solitamente un anello che circonda l’ottica per trattenerla in posizione una volta serrate le viti. Tipicamente le viti utilizzate hanno una testa con una superficie di battuta contro l’elemento di blocco di forma piana o conica.
Sommario dell’invenzione
La Richiedente ha riscontrato che i sistemi noti di aggancio di ottica per arma da fuoco presentano alcuni inconvenienti e/o sono migliorabili in alcuni aspetti.
La Richiedente ha notato che nei sistemi noti di aggancio di ottica per arma da fuoco che utilizzano viti convenzionali a testa con superficie di battuta piatta o conica, a seguito di un serraggio delle viti sufficiente a realizzare lo stabile posizionamento/allineamento dell’ottica rispetto al corpo dell’arma, può generarsi una concentrazione spaziale delle forze di serraggio su pochi o addirittura su un solo punto di contatto tra la vite e il rispettivo elemento di blocco, che potrebbe comportare deformazioni significative del sistema di aggancio e/o delle viti, e/o il loro danneggiamento, e/o la loro rottura e/o il loro malfunzionamento. Inoltre anche l’operazione stessa di avvitamento può richiedere in tal caso una forza relativamente alta. Ciò può avvenire quando durante il serraggio delle viti, o a serraggio avvenuto, l’elemento di blocco (ad esempio la sua superficie di battuta per la testa della vite) è disallineato/disassato rispetto al foro filettato nell’elemento di alloggiamento (ad esempio quando l’elemento di blocco non è parallelo all’elemento di alloggiamento). I possibili difetti fabbricativi dell’ottica (e.g. non perfetta rettilinearità lungo l’asse del cilindro, non perfetta circolarità in sezione trasversale in uno o più punti lungo l’asse dell’ottica posti in corrispondenza degli elementi di blocco, etc.), e/o le eventuali tolleranze geometriche, possono amplificare il suddetto fenomeno.
Scopo della presente invenzione è quello di consentire un serraggio efficace ed ergonomico di ciascun elemento di blocco con il rispettivo elemento di alloggiamento, al fine di mantenere stabilmente un corretto posizionamento e/o allineamento dell’ottica rispetto al corpo dell’arma, anche in presenza di possibili difetti di fabbricazione e/o di tolleranze geometriche dell’ottica e/o del sistema di aggancio. Il serraggio efficace di ciascun elemento di blocco con il rispettivo elemento di alloggiamento è infatti necessario al fine di mantenere stabilmente un corretto posizionamento e/o allineamento dell’ottica rispetto al corpo dell’arma, corretto posizionamento e/o allineamento a loro volta fondamentali ai fini della precisione del tiro, in particolare nei tiri da lunga distanza.
Secondo la Richiedente il problema di realizzare tale scopo viene risolto da un sistema di aggancio di ottica per arma da fuoco in accordo con le allegate rivendicazioni e/o aventi una o più delle seguenti caratteristiche.
Secondo un aspetto l’invenzione riguarda un sistema di aggancio di ottica per arma da fuoco. Il sistema comprende:
- una coppia di elementi di alloggiamento definenti un asse principale e conformati per alloggiare un’ottica per arma da fuoco avente asse ottico parallelo a (e.g. coincidente con) detto asse principale,
- un elemento di blocco per ciascun elemento di alloggiamento, e
- per ciascun elemento di blocco, una o più viti di serraggio ciascuna comprendente una testa, un corpo filettato e una superficie di battuta di detta testa rivolta verso detto corpo filettato,
dove ciascun elemento di blocco può assumere alternativamente una configurazione di serraggio, in cui è fissato, mediante dette una o più viti di serraggio, al rispettivo elemento di alloggiamento per definire insieme con il rispettivo elemento di alloggiamento un letto di trattenimento di detta ottica, e una configurazione di apertura in cui consente l’appoggio dell’ottica sul rispettivo elemento di alloggiamento.
Preferibilmente ciascun elemento di blocco comprende, per ciascuna di dette una o più viti di serraggio, una sede strutturata per alloggiare detta testa della rispettiva vite di serraggio, dove ciascuna sede comprende una superficie di battuta per detta testa della rispettiva vite di serraggio, detta superficie di battuta avendo simmetria rotazionale attorno ad almeno un asse di rotazione sostanzialmente parallelo a detto asse principale.
Preferibilmente detta superficie di battuta di detta testa di ciascuna vite di serraggio ha forma controsagomata alla superficie di battuta della rispettiva sede.
Secondo un aspetto l’invenzione riguarda un’arma da fuoco comprendente il sistema di aggancio di ottica per arma da fuoco secondo la presente invenzione.
Secondo la Richiedente gli elementi di alloggiamento consentono di alloggiare e sostenere l’ottica, anche con gli elementi di blocco nella configurazione di apertura, e forniscono un allineamento di massima di quest’ultima con il corpo dell’arma, e gli elementi di blocco forniscono, nella configurazione di serraggio, un allineamento fine tra ottica e arma e consentono, insieme ai rispettivi elementi di alloggiamento, di serrare e trattenere in posizione l’ottica al fine di evitare spostamenti di quest’ultima. Tali spostamenti potrebbero comportare disallineamenti, anche significativi, del sistema di mira dell’arma, penalizzando la precisione e/o la ripetibilità dei colpi esplosi. La configurazione di apertura degli elementi di blocco consente inoltre di poter separare l’ottica dal resto dell’arma al fine di eseguire, sull’ottica e/o sull’arma stessa, operazioni quali ad esempio pulizia, trasporto, sostituzione e/o riparazione dell’ottica e/o di altre componenti, etc.
Secondo la Richiedente, le suddette superfici di battuta a simmetria rotazionale almeno attorno ad un asse di rotazione diretto sostanzialmente lungo l’asse principale, si comportano come un giunto rotazionale, consentendo una rotazione relativa della vite rispetto all’elemento di blocco senza perdere il reciproco contatto su una superficie relativamente ampia, grazie al fatto che le suddette superfici di battuta reciprocamente controsagomate possono, durante la rotazione, muoversi strisciando l’una rispetto all’altra.
In tal modo, ad esempio durante le fasi conclusive della chiusura dell’elemento di blocco sull’ottica, la vite può mantenersi, grazie al suddetto reciproco contatto strisciante fra le superfici di battuta e, tipicamente, grazie alla sola azione del proprio peso, sostanzialmente verticale, e quindi tipicamente parallela al foro filettato dell’elemento di alloggiamento, agevolando così il successivo inserimento del corpo della vite nel foro filettato.
La Richiedente ha inoltre sperimentato, a seguito dell’utilizzo comparativo di viti e/o sedi aventi, diversamente dalla presente invenzione, le rispettive superfici di battuta di forma convenzionale, ossia priva di simmetria rotazionale attorno ad un asse sostanzialmente parallelo all’asse principale (e.g. piatte, coniche, etc.), che il serraggio può risultare non efficace e/o non ergonomico (ossia che richiede una forza relativamente elevata sull’utensile di serraggio della vite) e/o che può verificarsi una rottura della vite e/o dell’elemento di blocco. Ciò può essere dovuto alla sopra descritta concentrazione spaziale delle forze di serraggio e all’insorgenza di sforzi localizzati nella vite e/o nell’elemento di blocco e/o all’insorgenza di coppie di forze agenti sulla vite (e.g. a causa di asimmetria rispetto al corpo della vite dei punti di applicazione e/o dell’intensità delle forze di serraggio), che tendono a generare flessioni/torsioni e/o significative deformazioni della vite. La Richiedente ha anche osservato che tali fenomeni possono essere esacerbati da possibili difetti di fabbricazione e/o da tolleranze geometriche dell’ottica e/o del sistema di aggancio, che fan sì che l’elemento di blocco possa assumere, durante l’avvitamento della vite e/o nella configurazione di serraggio, una posizione non perfettamente coincidente (entro predeterminati limiti) con la posizione di allineamento nominale con il rispettivo elemento di alloggiamento (e.g. con il foro filettato).
Ebbene grazie alle superfici di battuta secondo la presente invenzione, la Richiedente ha sperimentato una riduzione o annullamento dei suddetti fenomeni di flessione/torsione, e/o deformazione, e/o rottura della vite e/o dell’elemento di blocco. Senza volersi restringere ad alcuna teoria, la Richiedente ipotizza che durante l’avvitamento della vite e/o nella configurazione di serraggio, il suddetto contatto strisciante fra le superfici di battuta consente una distribuzione delle forze generate dal serraggio della vite su un’area ampia e/o in maniera uniforme. In tal modo, si può ridurre e/o annullare la suddetta insorgenza di sforzi localizzati nella vite e/o nell’elemento di blocco e/o l’insorgenza di indesiderate coppie di forze agenti sulla vite.
Pertanto la suddetta forma delle superfici di battuta della sede e della rispettiva vite di serraggio secondo la presente invenzione consente di realizzare un serraggio efficace ed ergonomico di ciascun elemento di blocco con il rispettivo elemento di alloggiamento.
Per configurazione di serraggio si intende la configurazione in cui le viti sono serrate con una (preferibilmente la minima) forza sufficiente all’aggancio stabile dell’ottica. I termini ‘assiale’, ‘radiale’, ‘circonferenziale’ e simili si riferiscono ad un rispettivo asse di riferimento secondo il contesto.
Il termine ‘ottica’ ricomprende un qualsiasi dispositivo di mira di tipo ottico o optoelettronico per arma da fuoco (ad esempio di tipo telescopico, olografico, termico, etc.).
Per ‘sostanzialmente parallelo’ relativamente ad elementi geometrici (quali rette, piani, ecc.) si intende che tali elementi formano un angolo di 0°+/-15°, preferibilmente di 0°+/-10°.
La presente invenzione in uno o più dei suddetti aspetti può presentare una o più delle seguenti caratteristiche preferite.
Preferibilmente detta superficie di battuta di ciascuna sede ha forma a calotta sferica. In tal modo si realizza, in corrispondenza delle superfici di battuta, un giunto sferico avente movimento rotazionale attorno ad infiniti assi di rotazione passanti per il centro della sfera. In tal modo è consentita una più versatile e/o uniforme risposta del giunto rotazionale nella riduzione o annullamento dei suddetti fenomeni di flessione/torsione, e/o deformazione, e/o rottura della vite e/o dell’elemento di blocco. Preferibilmente detta superficie di battuta di ciascuna sede ha forma concava. In tal modo si riducono gli ingombri rispetto ad una forma convessa.
Preferibilmente un centro di detta calotta sferica si trova in corrispondenza della testa della rispettiva vite di serraggio. In tal modo si accentua l’ampiezza dell’escursione di rotazione della vite.
Preferibilmente ciascuna sede ha una superficie laterale avente una distanza dalla testa della rispettiva vite di serraggio. In altre parole è presente un gioco meccanico tra testa e sede per agevolare la suddetta rotazione relativa della vite.
Preferibilmente ciascun elemento di blocco comprende, per ciascuna sede, un’apertura passante (e.g. un foro passante l’elemento di blocco) per detto corpo filettato di detta rispettiva vite di serraggio, detta apertura passante essendo continua con la rispettiva sede. Preferibilmente detta apertura passante ha una dimensione minima maggiore di un diametro del corpo filettato della rispettiva vite di serraggio. In tal modo si crea un gioco meccanico che agevola la suddetta rotazione relativa della vite rispetto all’elemento di blocco.
Preferibilmente detta apertura passante è disposta in corrispondenza di un (sostanziale) centro geometrico della superficie di battuta della rispettiva sede. In tal modo si agevola il centraggio della vite di serraggio nella rispettiva sede.
Preferibilmente ciascun elemento di alloggiamento comprende, per ciascuna sede del rispettivo elemento di blocco, un foro filettato, più preferibilmente passante. Preferibilmente nella configurazione di serraggio ciascun foro filettato dell’elemento di alloggiamento è (sostanzialmente) allineato all’apertura passante della rispettiva sede del rispettivo elemento di blocco. In tal modo si posiziona opportunamente il foro filettato in ciascun elemento di alloggiamento per il serraggio della vite.
Preferibilmente ciascun elemento di blocco comprende una prima porzione di estremità e una seconda porzione di estremità, da parte opposta dell’elemento di blocco rispetto alla prima porzione di estremità, ciascuna sede trovandosi in corrispondenza di dette prima o seconda porzione di estremità. In tal modo si posiziona opportunamente la regione dell’elemento di blocco che viene fissata all’elemento di alloggiamento agevolando il serraggio delle viti e/o evitando ad esempio che quest’ultime interferiscano con l’ottica alloggiata.
Preferibilmente ciascun elemento di alloggiamento comprende una prima e una seconda porzione di estremità disposte da parti opposte rispetto a detto asse principale. Preferibilmente ciascun foro filettato si trova in corrispondenza di detta prima o seconda porzione di estremità del rispettivo elemento di alloggiamento. In tal modo si dispone opportunamente la regione di elemento di alloggiamento alla quale è fissato l’elemento di blocco (e.g. per non intralciare l’alloggiamento dell’ottica, per agevolare il fissaggio della vite, etc.).
Preferibilmente ciascun elemento di blocco è fissato al rispettivo elemento di alloggiamento mediante almeno tre viti di serraggio, più preferibilmente mediante tre e non più di tre viti di serraggio, almeno in corrispondenza di detta prima porzione di estremità dell’elemento di blocco. Secondo la Richiedente tale numero di viti di serraggio è sufficiente a realizzare un serraggio efficace di un lato di ciascun elemento di blocco con il rispettivo elemento di alloggiamento.
Preferibilmente detta seconda porzione di estremità di ciascun elemento di blocco è meccanicamente connessa alla rispettiva seconda porzione di estremità del rispettivo elemento di alloggiamento in modo tale da avere un grado di libertà rotazionale rispetto a detta rispettiva seconda porzione di estremità del rispettivo elemento di alloggiamento. Preferibilmente detta seconda porzione di estremità di ciascun elemento di blocco è incernierata a detta seconda porzione di estremità del rispettivo elemento di alloggiamento. Preferibilmente ciascuna sede si trova in corrispondenza solamente di detta prima porzione di estremità del rispettivo elemento di blocco (ossia l’elemento di blocco è fissato dalle suddette viti di serraggio solo alla prima estremità). In tal modo gli elementi di blocco restano sempre connessi agli elementi di alloggiamento, agevolando l’utilizzo del sistema di aggancio (riducendo ad esempio la probabilità di smarrimento di alcuni componenti, tipicamente degli elementi di blocco e/o le viti, e/o riducendo il tempo necessario al serraggio dell’ottica). La suddetta connessione girevole (e.g. la cerniera) risulta particolarmente agevolata dalla presenza delle suddette superfici di battuta seconda la presente invenzione. Infatti, in presenza del vincolo di cerniera, l’elemento di blocco, specialmente se rigido, oppure la sua prima porzione di estremità, tende a mantenersi ruotato rispetto alla posizione di allineamento nominale con il rispettivo elemento di alloggiamento (ad esempio parallelo all’elemento di alloggiamento). In questa situazione, le superfici di battuta della presente invenzione, grazie al reciproco contatto strisciante come precedentemente descritto, consentono di ridurre o annullare gli effetti (e.g. in termini di sforzi localizzati, torsioni/flessioni delle viti e/o degli elementi di blocco) del suddetto disallineamento.
In una forma realizzativa ciascun elemento di blocco è fissato al rispettivo elemento di alloggiamento mediante dette viti di serraggio disposte in corrispondenza sia della prima sia della seconda porzione di estremità dell’elemento di blocco. In tale forma realizzativa ciascun elemento di blocco è facilmente separabile completamente dal rispettivo elemento di alloggiamento. In aggiunta, in tale forma realizzativa è possibile regolare il grado di serraggio delle viti di serraggio, in corrispondenza di entrambe le estremità dell’elemento di blocco, riducendo così ulteriormente la possibilità di insorgenza di elevati sforzi localizzati negli elementi di blocco e/o nelle viti, anche in caso di difetti geometrici dell’ottica. Inoltre si realizza un serraggio efficace ed ergonomico anche in corrispondenza delle seconde porzioni di estremità degli elementi di blocco, favorendo l’allineamento parallelo tra l’elemento di blocco e l’elemento di alloggiamento.
Preferibilmente ciascun elemento di blocco è fissato al rispettivo elemento di alloggiamento mediante almeno tre viti di serraggio, più preferibilmente mediante tre e non più di tre viti di serraggio, anche in corrispondenza di detta seconda porzione di estremità dell’elemento di blocco.
Preferibilmente ciascun elemento di blocco comprende una serie continua di sottoelementi tra loro meccanicamente connessi in modo tale che ciascun sotto-elemento ha un grado di libertà rotazionale rispetto a ciascun sotto-elemento adiacente.
In tal modo ciascun elemento di blocco è in grado di conformarsi adattandosi all’effettiva conformazione e/o posizione dell’ottica anche in presenza di eventuali difetti geometrici e/o tolleranze dell’ottica, come ad esempio una non perfetta cilindricità di quest’ultima. Grazie alla struttura snodata, si possono ridurre gli spostamenti dell’elemento di blocco (e.g. delle porzioni di estremità comprendenti le sedi) rispetto alla posizione di allineamento nominale con il rispettivo elemento di alloggiamento, diminuendo così le ampiezze di rotazione relativa delle superfici di battuta delle viti rispetto all’elemento di blocco e agevolando quindi il mantenimento del suddetto reciproco contatto fra le superfici di battuta su superficie relativamente ampia. La suddetta caratteristica della struttura snodata degli elementi di blocco consente anche, nella configurazione di serraggio, di agevolare il bloccaggio dell’ottica distribuendo le forze di trattenimento agenti sull’elemento di blocco e/o sull’ottica in modo uniforme e su un’ampia superficie (e.g. la superficie di mutuo contatto fra ottica e ciascun elemento di blocco), limitando così elevati stati di sforzo negli elementi di blocco e/o nell’ottica stessa. Secondo la Richiedente la struttura snodata degli elementi di blocco agevola l’adozione della suddetta connessione girevole, tra la seconda porzione di estremità di ciascun elemento di blocco e la rispettiva seconda porzione di estremità del rispettivo elemento di alloggiamento, che altrimenti, in caso di elemento di blocco rigido, scaricherebbe sulla porzione di estremità opposta gli effetti di eventuali mal posizionamenti delle estremità generati da deviazioni della forma dell’ottica dalla forma nominale. In tal modo si limita maggiormente un eventuale spostamento della prima porzione di estremità di ciascun elemento di blocco dalla posizione di allineamento nominale con il rispettivo elemento di alloggiamento.
Preferibilmente ciascun letto di trattenimento è definito da una superficie di trattenimento avente forma sostanzialmente anulare attorno a detto asse principale. Infatti tipicamente l’ottica ha almeno la porzione di accoppiamento di forma cilindrica. Preferibilmente detta serie di sotto-elementi di ciascun elemento di blocco comprende almeno tre sotto-elementi e/o non più di cinque sotto-elementi, più preferibilmente comprende tre e non più di tre sotto-elementi. Tale numero di sottoelementi risulta sufficiente a conferire buone capacità di snodo all’elemento di blocco. Preferibilmente (almeno) un sotto-elemento interno (ossia non terminale, più preferibilmente centrale) della rispettiva serie di ciascun elemento di blocco ha una faccia, rivolta verso il rispettivo elemento di alloggiamento, disposta (nella configurazione di serraggio) in posizione radialmente più distale da detto asse principale rispetto ad un inviluppo di detta superficie di trattenimento. Secondo la Richiedente tale arretramento di una faccia di (almeno) uno dei sotto-elementi di ciascun elemento di blocco consente di ottenere, nella configurazione di serraggio degli elementi di blocco, almeno tre aree di contatto fra il sistema di aggancio e l’ottica (ossia in corrispondenza dell’elemento di alloggiamento e di almeno due sotto-elementi). Inoltre, il posizionamento centrale di tale sotto-elemento all’interno della successione risulta ottimale per garantire una desiderata distribuzione angolare (e.g. sostanzialmente angolarmente equispaziata) delle suddette almeno tre aree di contatto rispetto all’asse principale, specialmente qualora l’ottica presentasse difetti geometrici, in particolare di non perfetta circolarità in sezione trasversale. Inoltre in tal modo gli spostamenti di ciascun elemento di blocco rispetto alla posizione di allineamento nominale con il rispettivo elemento di alloggiamento vengono ridotti ulteriormente.
Preferibilmente detto sistema di aggancio comprende un corpo principale avente una direzione prevalente di sviluppo lungo detto asse principale.
Preferibilmente detti elementi di alloggiamento sono solidamente fissati a detto corpo principale (più preferibilmente sono realizzati in pezzo unico con il corpo principale). In tal modo si conferisce solidità al sistema di aggancio e si garantisce l’allineamento reciproco fra i due elementi di alloggiamento.
Preferibilmente detti elementi di alloggiamento sono disposti ad una reciproca distanza (anche regolabile) e allineati lungo detto asse principale.
Preferibilmente detto grado di libertà rotazionale tra detta seconda porzione di estremità di ciascun elemento di blocco e il rispettivo elemento di alloggiamento ha un asse di rotazione disposto (sostanzialmente) parallelo a detto asse principale. In tal modo l’eventuale presenza dell’ottica non ostacola il movimento degli elementi di blocco.
Preferibilmente ciascun grado di libertà rotazionale tra ciascuna coppia di sottoelementi adiacenti appartenenti al medesimo elemento di blocco ha un rispettivo asse di rotazione disposto (sostanzialmente) parallelo a detto asse principale. In tal modo la struttura snodata di ciascun elemento di blocco consente all’elemento di blocco stesso di adattarsi progressivamente all’effettiva conformazione dell’ottica mentre viene disposto su quest’ultima.
Preferibilmente, in ciascuna serie, ciascun sotto-elemento è meccanicamente connesso a ciascun sotto-elemento adiacente per mezzo di una rispettiva cerniera, più preferibilmente a perno. In tal modo si ottiene la suddetta struttura snodata in modo semplice.
Preferibilmente detto sistema di aggancio, più preferibilmente detto corpo principale, è strutturato e/o conformato per essere saldamente fissato ad un’arma da fuoco, più preferibilmente in modo rimovibile. In tal modo il sistema di aggancio realizza un’interfaccia di collegamento tra arma e ottica.
Breve descrizione delle figure
La figura 1 mostra una vista prospettica di un sistema di aggancio di ottica per arma da fuoco secondo la presente invenzione nella configurazione di serraggio;
la figura 2 mostra una vista in sezione del sistema di figura 1 lungo il piano 200; la figura 2a mostra un ingrandimento di un particolare della figura 2.
Descrizione dettagliata di alcune forme realizzative dell’invenzione
Le caratteristiche e i vantaggi della presente invenzione saranno ulteriormente chiariti dalla seguente descrizione dettagliata di alcune forme realizzative della presente invenzione, presentata a titolo esemplificativo e non limitativo, con riferimento alle figure allegate.
Nelle figure con il numero 99 è globalmente indicato un sistema di aggancio di ottica per arma da fuoco. Il sistema 99 esemplarmente comprende:
- una coppia di elementi di alloggiamento 1 definenti un asse principale 100 e conformati per alloggiare un’ottica (non mostrata, esemplarmente con la porzione di accoppiamento cilindrica) per arma da fuoco avente asse ottico coincidente con l'asse principale 100,
- un elemento di blocco 3 per ciascun elemento di alloggiamento 1, e
- per ciascun elemento di blocco 3, tre viti di serraggio 14, dove ciascuna vite di serraggio 14 comprende una testa 16, un corpo filettato 19 e una superficie di battuta 21 della testa 16 rivolta verso il corpo filettato 19.
In una forma realizzativa non mostrata, il sistema comprende tre o più elementi di alloggiamento coi rispettivi elementi di blocco.
Ciascun elemento di blocco 3 può assumere alternativamente una configurazione di serraggio (mostrata nelle figure), in cui è fissato per mezzo delle viti al rispettivo elemento di alloggiamento per definire insieme con il rispettivo elemento di alloggiamento un letto di trattenimento 4 dell'ottica, e una configurazione di apertura (non mostrata) in cui consente l’appoggio dell’ottica sul rispettivo elemento di alloggiamento.
Esemplarmente ciascun letto di trattenimento 4 è definito da una superficie di trattenimento 7 avente forma sostanzialmente anulare attorno all'asse principale 100. Esemplarmente ciascun elemento di blocco 3 comprende una serie continua 5 di tre sotto-elementi 6, 6’ tra loro meccanicamente connessi in modo tale che ciascun sotto-elemento 6, 6’ abbia un grado di libertà rotazionale rispetto a ciascun sottoelemento adiacente. Esemplarmente, in ciascuna serie 5, il sotto-elemento centrale 6’ è meccanicamente connesso a ciascuno dei due sotto-elementi adiacenti 6 (e.g. sotto-elementi terminali 6) per mezzo di una rispettiva cerniera a perno avente un asse di rotazione 102 disposto sostanzialmente parallelo all'asse principale 100. In una forma realizzativa alternativa, non mostrata, uno o entrambi gli elementi di blocco sono rigidi, ad esempio in pezzo unico.
Come mostrato, ciascun sotto-elemento 6, 6’ comprende una rispettiva faccia 8 rivolta verso il rispettivo elemento di appoggio 1 opportunamente conformata per definire (nella configurazione di chiusura) la superficie di trattenimento 7 del letto di trattenimento 4 (e.g. le facce 8 hanno forma ad arco di cerchio).
Esemplarmente il sotto-elemento centrale 6' di ciascuna serie continua 5 ha la rispettiva faccia 8 disposta in posizione radialmente più distale dall'asse principale 100 rispetto ad un inviluppo della superficie di trattenimento 7 (tale arretramento, ad esempio di 5 centesimi di mm, non è apprezzabile nelle figure).
Esemplarmente ciascun elemento di alloggiamento 1 comprende una prima 10 e una seconda porzione di estremità 9, disposte da parti opposte rispetto all'asse principale 100.
Esemplarmente ciascun elemento di blocco 3 comprende una seconda porzione di estremità 11 (che nell'esempio mostrato coincide sostanzialmente con una porzione terminale di un sotto-elemento 6 terminale della serie 5) meccanicamente connessa alla rispettiva seconda porzione di estremità 9 del rispettivo elemento di alloggiamento 1 in modo tale da avere un grado di libertà rotazionale rispetto alla rispettiva seconda porzione di estremità 9 del rispettivo elemento di alloggiamento 1. Nell'esempio mostrato la seconda porzione di estremità 11 di ciascun elemento di blocco 3 è incernierata (e.g. mediante un perno di cerniera) alla seconda porzione di estremità 9 del rispettivo elemento di alloggiamento 1, dove la cerniera ha un asse di rotazione 101 disposto sostanzialmente parallelo all'asse principale 100. Esemplarmente ciascun elemento di blocco 3 comprende una prima porzione di estremità 13, situata da parte opposta dell’elemento di blocco 3 rispetto alla seconda porzione di estremità 11, rimovibilmente fissabile alla rispettiva prima porzione di estremità 10 del rispettivo elemento di alloggiamento 1, tramite le tre viti di serraggio 14.
In una forma realizzativa alternativa (non mostrata) anche la seconda porzione di estremità di ciascun elemento di blocco è rimovibilmente fissabile alla seconda porzione di estremità del rispettivo elemento di alloggiamento tramite una rispettiva pluralità di viti di serraggio (tipicamente tre viti di serraggio), aventi le medesime caratteristiche delle tre viti 14.
Esemplarmente ciascun elemento di blocco 3 comprende, in corrispondenza della prima porzione di estremità 13 (in una forma realizzativa, non mostrata, anche in corrispondenza della seconda porzione di estremità 11), per ciascuna delle tre viti di serraggio 14, una rispettiva sede 15 strutturata per alloggiare la testa 16 della rispettiva vite di serraggio 14, dove ciascuna sede 15 comprende una superficie di battuta 17 (visibile nelle figure 2 e 2a) per la testa della rispettiva vite di serraggio. Esemplarmente la superficie di battuta 21 della testa 16 di ciascuna vite di serraggio ha forma controsagomata alla superficie di battuta 17 della rispettiva sede 15.
La superficie di battuta 17 esemplarmente mostrata nelle figure ha forma concava a calotta sferica. Esemplarmente un centro C (figura 2a) della superficie di battuta 17 a calotta sferica si trova in corrispondenza della testa 16 della rispettiva vite di serraggio.
In forme realizzative non mostrate la superficie di battuta di ciascuna sede ha simmetria rotazionale attorno ad un solo asse di rotazione sostanzialmente parallelo all’asse principale (e.g. la superficie di battuta può avere forma a calotta cilindrica, a calotta ellissoidale o altra forma aventi tale simmetria rotazionale).
Nell'esempio mostrato la testa 16 comprende un anello 22 che realizza una superficie di battuta 21 avente forma a calotta sferica. In una forma realizzativa non mostrata la testa 16 può essere in pezzo unico e presenta la suddetta superficie di battuta 21 a calotta sferica.
Esemplarmente ciascuna sede 15 ha una superficie laterale 35 (figura 2a) avente una distanza (gioco meccanico) dalla testa 16 della rispettiva vite di serraggio.
Esemplarmente ciascun elemento di blocco 3 comprende, per ciascuna delle tre sedi 15, un’apertura passante 18 (nell’esempio un foro passante come mostrato nelle fig.
2 e 2a) per il corpo filettato 19 della rispettiva vite di serraggio 14, ciascuna apertura passante essendo continua con la rispettiva sede 15, in corrispondenza di un sostanziale centro geometrico della superficie di battuta 17 della rispettiva sede 15. Esemplarmente ciascun elemento di alloggiamento 1 comprende, per ciascuna sede 15 del rispettivo elemento di blocco 3, un foro passante 20 dotato di una filettatura. Esemplarmente, quando l’elemento di blocco 3 è, nella configurazione di serraggio, nella posizione di allineamento nominale con l’elemento di alloggiamento 1 (come mostrato nelle figure), ciascun foro filettato 20 di ciascun elemento di alloggiamento 1 è perfettamente allineato all’apertura passante 18 dell’elemento di blocco 3 (figura 2). Esemplarmente ciascuna apertura passante 18 di ciascun elemento di blocco 3 ha una dimensione minima (e.g. il diametro) maggiore di un diametro del corpo filettato 19 della rispettiva vite di serraggio 14 (fig. 2 e 2a), al fine di realizzare volutamente un gioco meccanico.
Esemplarmente il sistema di aggancio 99 comprende un corpo principale 23 avente una direzione prevalente di sviluppo lungo l'asse principale 100.
Esemplarmente gli elementi di alloggiamento 1 sono realizzati in pezzo unico con il corpo principale 23 e sono disposti, allineati, ad una reciproca distanza lungo l'asse principale 100.
Esemplarmente il corpo principale 23 è strutturato e/o conformato per essere saldamente fissato ad un’arma da fuoco (non mostrata), in modo rimovibile. Nell'esempio mostrato il corpo principale comprende una porzione di attacco 30 strutturata per poter essere rimovibilmente fissata ad una slitta Picatinny (Picatinny rail), non mostrata, a sua volta saldamente fissata al corpo dell'arma.
In una forma realizzativa non mostrata, gli elementi di alloggiamento (insieme con i rispettivi elementi di blocco) possono essere saldamente fissati al corpo principale del sistema di aggancio in modo che la loro reciproca distanza lungo l'asse principale possa essere regolata.
In una forma realizzativa non mostrata, gli elementi di alloggiamento (insieme con i rispettivi elementi di blocco) possono essere direttamente fissati al corpo dell'arma, allineati lungo l'asse principale. Anche in tal caso la loro reciproca distanza lungo l’asse principale può essere regolata. In tale forma realizzativa ciascun elemento di alloggiamento può comprendere una rispettiva porzione di attacco strutturata per poter essere rimovibilmente fissata ad una slitta Picatinny.
In uso, il sistema di aggancio 99 di ottica per arma da fuoco della presente invenzione è tipicamente fissato saldamente al corpo dell'arma (e.g. dotata di una slitta Picatinny), tramite la porzione di attacco 30. Tale operazione può essere effettuata prima o dopo il serraggio dell’ottica al sistema di aggancio.
Per accoppiare l'ottica al sistema di aggancio 99, gli elementi di blocco 3 vengono inizialmente disposti nella configurazione di apertura (non mostrata), ad esempio tramite rotazione attorno all’asse 101. Quindi l'ottica è appoggiata sugli elementi di alloggiamento 1, che forniscono un allineamento di massima dell'ottica con il corpo dell’arma. L'ottica è alloggiata negli elementi di alloggiamento in modo tale che il suo asse ottico sia parallelo con l'asse principale 100.
A questo punto gli elementi di blocco 3, per rotazione rispetto agli elementi di alloggiamento (grazie alle cerniere con asse 101), vengono disposti sopra l'ottica ed appoggiati su di questa. Preferibilmente, grazie alla presenza dei gradi di libertà rotazionali (attorno agli assi 102) tra i sotto-elementi 6, 6’ adiacenti, l’elemento di blocco è in grado di conformarsi, adattandosi progressivamente, all’effettiva conformazione e posizione dell’ottica mentre viene disposto su quest’ultima, anche in presenza di eventuali difetti geometrici e/o tolleranze dell’ottica stessa, come ad esempio una non perfetta cilindricità (e.g. ovalizzazione dell’ottica).
Le viti di serraggio 14 sono tipicamente alloggiate nelle rispettive sedi 15 degli elementi di blocco 3 con le rispettive teste 16 (più precisamente con le rispettive superfici di battuta 21 delle rispettive teste 16) che contattano le superfici di battuta 17 delle rispettive sedi 15. Ciascuna vite 14, passando attraverso l’apertura passante 18, impegna il rispettivo foro passante filettato 20. A questo punto le viti vengono avvitate per fissare gli elementi di blocco attorno all’ottica e per ottenere la configurazione di serraggio.
L'ottica è a questo punto stabilmente fissata al sistema di aggancio e mantiene la posizione e l'allineamento raggiunti per tutte le fasi di utilizzo dell'arma.
Durante le fasi conclusive di chiusura dell’elemento di blocco sull’ottica, ciascun giunto sferico, realizzato dal contatto strisciante fra le superfici di battuta della testa della vite e della sede, agevolato anche dal gioco meccanico tra l’apertura passante 18 e il corpo filettato 19 delle viti e tra la superficie 35 e la testa della vite, consente alla rispettiva vite di serraggio di mantenersi parallela al foro filettato 20 (grazie tipicamente alla sola azione del proprio peso) per favorire l’inserimento del corpo filettato 19 in quest’ultimo e il successivo avvitamento.
Durante il serraggio delle viti, e successivamente nella configurazione di serraggio, l’ampia superficie di contatto fra le superfici di battuta 17, 21 consente una distribuzione, su un’area ampia e/o in maniera uniforme, delle forze di serraggio agenti sulle viti e/o sugli elementi di blocco per evitare serraggi non efficaci e non ergonomici (con possibili danneggiamenti/rotture di questi ultimi componenti).
Preferibilmente la struttura snodata degli elementi di blocco 3, consente di distribuire le forze di trattenimento, causate dal serraggio delle viti, su un’ampia superficie di reciproco contatto fra ottica e ciascun elemento di blocco riducendo e/o evitando una localizzazione di tali forze e quindi possibili elevati stati di sforzo anche in corrispondenza della suddetta superficie di reciproco contatto.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Sistema di aggancio (99) di ottica per arma da fuoco, il sistema comprendendo: - una coppia di elementi di alloggiamento (1) definenti un asse principale (100) e conformati per alloggiare un’ottica per arma da fuoco avente asse ottico parallelo a detto asse principale (100), - un elemento di blocco (3) per ciascun elemento di alloggiamento (1), e - per ciascun elemento di blocco (3), una o più viti di serraggio (14) ciascuna comprendente una testa (16), un corpo filettato (19) e una superficie di battuta (21) di detta testa (16) rivolta verso detto corpo filettato (19), dove ciascun elemento di blocco (3) può assumere alternativamente una configurazione di serraggio, in cui è fissato, mediante dette una o più viti di serraggio (14), al rispettivo elemento di alloggiamento (1) per definire insieme con il rispettivo elemento di alloggiamento (1) un letto di trattenimento (4) di detta ottica, e una configurazione di apertura in cui consente l’appoggio dell’ottica sul rispettivo elemento di alloggiamento (1), dove ciascun elemento di blocco (3) comprende, per ciascuna di dette una o più viti di serraggio (14), una sede (15) strutturata per alloggiare detta testa (16) della rispettiva vite di serraggio (14), dove ciascuna sede (15) comprende una superficie di battuta (17) per detta testa (16) della rispettiva vite di serraggio (14), dove detta superficie di battuta (17) ha simmetria rotazionale attorno ad almeno un asse di rotazione sostanzialmente parallelo a detto asse principale (100), e dove detta superficie di battuta (21) di detta testa (16) di ciascuna vite di serraggio (14) ha forma controsagomata alla superficie di battuta (17) della rispettiva sede (15).
  2. 2. Sistema di aggancio (99) secondo la rivendicazione 1, dove ciascun elemento di blocco (3) comprende, per ciascuna sede (15), un’apertura passante (18) per detto corpo filettato (19) di detta rispettiva vite di serraggio (14), detta apertura passante (18) essendo continua con la rispettiva sede (15), dove detta apertura passante (18) ha una dimensione minima maggiore di un diametro del corpo filettato (19) della rispettiva vite di serraggio (14).
  3. 3. Sistema di aggancio (99) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, dove detta superficie di battuta (17) di ciascuna sede (15) ha forma a calotta sferica.
  4. 4. Sistema di aggancio (99) secondo la rivendicazione 3, dove detta superficie di battuta (17) di ciascuna sede (15) ha forma concava, dove un centro (C) di detta calotta sferica si trova in corrispondenza della testa (16) della rispettiva vite di serraggio (14), e dove ciascuna sede (15) ha una superficie laterale (35) avente una distanza dalla testa (16) della rispettiva vite di serraggio (14).
  5. 5. Sistema di aggancio (99) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, dove ciascun elemento di blocco (3) comprende una prima porzione di estremità (13) e una seconda porzione di estremità (11), da parte opposta dell’elemento di blocco rispetto alla prima porzione di estremità (13), e dove ciascun elemento di blocco (3) è fissato al rispettivo elemento di alloggiamento (1) mediante almeno tre viti di serraggio (14), almeno in corrispondenza di detta prima porzione di estremità (13) dell’elemento di blocco.
  6. 6. Sistema di aggancio (99) secondo la rivendicazione 5, dove detta seconda porzione di estremità (11) di ciascun elemento di blocco (3) è meccanicamente connessa ad una rispettiva seconda porzione di estremità (9) del rispettivo elemento di alloggiamento (1) in modo tale da avere un grado di libertà rotazionale rispetto a detta rispettiva seconda porzione di estremità (9) del rispettivo elemento di alloggiamento (1), e dove ciascuna sede (15) si trova in corrispondenza solamente di detta prima porzione di estremità (13) del rispettivo elemento di blocco (3).
  7. 7. Sistema di aggancio (99) secondo la rivendicazione 5, dove ciascun elemento di blocco (3) è fissato al rispettivo elemento di alloggiamento (1) mediante dette viti di serraggio (14) disposte in corrispondenza sia della prima (13) sia della seconda porzione di estremità (11) dell’elemento di blocco (3), e dove ciascun elemento di blocco (3) è fissato al rispettivo elemento di alloggiamento (1) mediante almeno tre viti di serraggio (14) anche in corrispondenza di detta seconda porzione di estremità (11) dell’elemento di blocco (3).
  8. 8. Sistema di aggancio (99) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, dove ciascun elemento di alloggiamento (1) comprende, per ciascuna sede (15) del rispettivo elemento di blocco (3), un foro filettato (20) , dove nella configurazione di serraggio ciascun foro filettato (20) dell’elemento di alloggiamento (1) è sostanzialmente allineato a un’apertura passante (18) della rispettiva sede (15) del rispettivo elemento di blocco (3), e dove ciascun elemento di alloggiamento (1) comprende una prima (10) e una seconda porzione di estremità (9) disposte da parti opposte rispetto a detto asse principale (100).
  9. 9. Sistema di aggancio (99) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, dove ciascun elemento di blocco (3) comprende una serie continua (5) di sottoelementi (6, 6’) tra loro meccanicamente connessi in modo tale che ciascun sottoelemento (6, 6’) ha un grado di libertà rotazionale rispetto a ciascun sotto-elemento adiacente (6, 6’), dove detta serie (5) di sotto-elementi (6, 6’) di ciascun elemento di blocco (3) comprende almeno tre sotto-elementi e/o non più di cinque sotto-elementi, dove almeno un sotto-elemento interno (6’) della rispettiva serie (5) di ciascun elemento di blocco (3) ha una faccia (8), rivolta verso il rispettivo elemento di alloggiamento (1), disposta in posizione radialmente più distale da detto asse principale (100) rispetto ad un inviluppo di una superficie di trattenimento (7).
  10. 10. Arma da fuoco comprendente il sistema di aggancio (99) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti.
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