IT201900001887A1 - Sistema di aggancio di ottica per arma da fuoco - Google Patents
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Description
DESCRIZIONE
Titolo: SISTEMA DI AGGANCIO DI OTTICA PER ARMA DA FUOCO
Campo tecnico dell’invenzione
La presente invenzione riguarda un sistema di aggancio di ottica per arma da fuoco. Stato della tecnica
È noto realizzare armi da fuoco, in particolare per il tiro da lunga distanza, che prevedono la possibilità di equipaggiare un sistema di mira di tipo ottico (nel gergo chiamato brevemente “ottica”) stabilmente fissato ed allineato al corpo dell’arma. Tipicamente un’ottica per arma da fuoco ha forma cilindrica, almeno nella porzione centrale di accoppiamento, eventualmente con porzioni terminali aventi diametro maggiore rispetto alla porzione centrale.
Solitamente tali armi da fuoco prevedono anche la possibilità di rimuovere l’ottica per sostituirla, ad esempio in caso di necessità di un differente ingrandimento e/o differente tipologia, e/o per eseguire qualsiasi altra operazione sull’ottica e/o sull’arma (e.g. pulizia, manutenzione, trasporto, etc.). Tipicamente pertanto l’ottica è rimovibilmente fissata al corpo dell’arma per mezzo di un sistema di aggancio, ossia un sistema saldamente (e tipicamente a sua volta rimovibilmente) fissato al corpo dell’arma, che prevede un’interfaccia meccanica di aggancio per l’ottica stessa.
Tipicamente i sistemi noti di aggancio di ottiche per armi da fuoco comprendono una coppia di anelli costituiti da una coppia di elementi di alloggiamento, nelle quali l’ottica viene appoggiata, controsagomati alla forma esterna dell’ottica (solitamente cilindrica) e una rispettiva coppia di elementi di blocco, anch’essi controsagomati alla forma cilindrica dell’ottica e strutturati per assumere una posizione di chiusura nella quale sono saldamente accoppiati agli elementi di alloggiamento per trattenere in posizione, insieme con i rispettivi elementi di alloggiamento, l’ottica stessa.
Tali elementi di blocco sono tipicamente rigidi (e.g. in pezzo unico), fissati, in corrispondenza di loro estremità opposte, al rispettivo elemento di alloggiamento tramite viti di serraggio (solitamente è presente almeno una coppia di viti per ciascuna estremità dell’elemento di blocco). L’elemento di blocco e il rispettivo elemento di alloggiamento formano solitamente un anello che circonda l’ottica per trattenerla in posizione una volta serrate le viti.
Sommario dell’invenzione
La Richiedente ha riscontrato che i sistemi noti di aggancio di ottica per arma da fuoco presentano alcuni inconvenienti e/o sono migliorabili in alcuni aspetti.
Innanzitutto la Richiedente ha avvertito la necessità di garantire un posizionamento e/o allineamento ottimale dell’ottica sul corpo dell’arma che possa adattarsi ai difetti di fabbricazione e/o alle tolleranze geometriche eventualmente presenti nell’ottica e/o nei sistemi di aggancio.
Il corretto posizionamento e/o allineamento dell’ottica rispetto al corpo dell’arma, e il suo stabile mantenimento durante l’uso, è infatti fondamentale ai fini della precisione del tiro, in particolare nei tiri da lunga distanza, dove un errore (e/o una variazione) di posizionamento e/o allineamento dell’ottica sull’arma può essere tipicamente amplificato causando errori, anche dell’ordine dei metri, tra il punto effettivamente colpito e il bersaglio.
Ancora, la Richiedente ha notato che nei sistemi noti di aggancio di ottica per arma da fuoco, i possibili difetti fabbricativi dell’ottica (quali ad esempi ovalizzazione del corpo dell’ottica, etc.) possono generare, a fronte di un serraggio dei sistemi di aggancio (e.g. il serraggio delle viti degli elementi di blocco) sufficiente a realizzare uno stabile posizionamento/allineamento dell’ottica rispetto al corpo dell’arma, una localizzazione delle conseguenti forze di trattenimento nei componenti del sistema di aggancio e/o nell’ottica, che potrebbe comportare deformazioni significative dei suddetti dispositivi e/o il loro danneggiamento, e/o rottura, e/o malfunzionamento. Nei sistemi di aggancio noti, in particolari condizioni di tolleranze e/o deviazioni geometriche dell’ottica e/o dei sistemi di aggancio, può anche succedere che la posizione dell’ottica rispetto all’arma cambi in funzione della forza di serraggio e/o dell’uso.
Scopo della presente invenzione è quello di ottenere, e garantire il mantenimento stabile di, un corretto posizionamento e/o allineamento dell’ottica rispetto al corpo dell’arma, anche a fronte di possibili difetti (e/o tolleranze) di fabbricazione che possono causare una deviazione dalla perfetta cilindricità dell’ottica stessa.
Scopo della presente invenzione è quello di ottenere, e garantire il mantenimento stabile di, un corretto posizionamento e/o allineamento dell’ottica rispetto al corpo dell’arma riducendo e/o evitando il danneggiamento, la rottura e/o il malfunzionamento dell’ottica e/o del sistema di aggancio stesso.
Secondo la Richiedente il problema di realizzare uno o più di tali scopi viene risolto da un sistema di aggancio di ottica per arma da fuoco in accordo con le allegate rivendicazioni e/o aventi le seguenti caratteristiche.
Secondo un aspetto l’invenzione riguarda un sistema di aggancio di ottica per arma da fuoco. Il sistema comprende:
- una coppia di elementi di alloggiamento definenti un asse principale e conformati per alloggiare un’ottica per arma da fuoco avente asse ottico parallelo a (e.g. coincidente con) detto asse principale, e
- un elemento di blocco per ciascun elemento di alloggiamento, ciascun elemento di blocco potendo assumere alternativamente una configurazione di serraggio, in cui è fissato al rispettivo elemento di alloggiamento per definire insieme con il rispettivo elemento di alloggiamento un letto di trattenimento di detta ottica, e una configurazione di apertura in cui consente l’appoggio dell’ottica sul rispettivo elemento di alloggiamento.
Preferibilmente ciascun elemento di blocco comprende una serie continua di sottoelementi tra loro meccanicamente connessi in modo tale che ciascun sotto-elemento ha un grado di libertà rotazionale rispetto a ciascun sotto-elemento adiacente.
Secondo un aspetto l’invenzione riguarda un’arma da fuoco comprendente il sistema di aggancio di ottica per arma da fuoco secondo la presente invenzione.
Secondo la Richiedente gli elementi di alloggiamento consentono di alloggiare e sostenere l’ottica, anche con gli elementi di blocco nella configurazione di apertura, e forniscono un allineamento di massima di quest’ultima con il corpo dell’arma, e gli elementi di blocco forniscono, nella configurazione di serraggio, un allineamento fine tra ottica e arma e consentono, insieme ai rispettivi elementi di alloggiamento, di serrare e trattenere in posizione l’ottica al fine di evitare spostamenti di quest’ultima. Tali spostamenti potrebbero comportare disallineamenti, anche significativi, del sistema di mira dell’arma, penalizzando la precisione e/o la ripetibilità dei colpi esplosi. La configurazione di apertura degli elementi di blocco consente inoltre di poter separare l’ottica dal resto dell’arma al fine di eseguire, sull’ottica e/o sull’arma stessa, operazioni quali ad esempio pulizia, trasporto, sostituzione e/o riparazione dell’ottica e/o di altre componenti, etc.
Secondo la Richiedente la caratteristica secondo la quale ciascun elemento di blocco comprende una serie continua di sotto-elementi tra loro meccanicamente connessi in modo tale che ciascun sotto-elemento ha un grado di libertà rotazionale rispetto a ciascun sotto-elemento adiacente, fa sì che ciascun elemento di blocco sia in grado di conformarsi adattandosi all’effettiva conformazione e/o posizione dell’ottica anche in presenza di eventuali difetti geometrici e/o tolleranze dell’ottica, come ad esempio una non perfetta cilindricità dell’ottica (e.g. non perfetta rettilinearità lungo l’asse del cilindro, non perfetta circolarità in sezione trasversale in uno o più punti lungo l’asse dell’ottica posti in corrispondenza degli elementi di blocco, etc.).
La suddetta caratteristica della struttura snodata degli elementi di blocco consente di effettuare un bloccaggio dell’ottica distribuendo su un’ampia superficie e in modo uniforme le forze di trattenimento agenti sugli elementi di blocco e/o sull’ottica a seguito del serraggio delle viti.
In tal modo è possibile ottenere e mantenere un fissaggio stabile dell’ottica al corpo dell’arma, anche a fronte di difetti fabbricativi e/o delle tolleranze dell’ottica stessa. Inoltre la suddetta caratteristica della struttura snodata evita la generazione di elevati stati di sforzo negli elementi di blocco e/o nell’ottica stessa che potrebbero comportare deformazioni significative e quindi danneggiamenti, rotture e/o malfunzionamenti dei suddetti componenti.
I termini ‘assiale’, ‘radiale’, ‘circonferenziale’ e simili si riferiscono ad un rispettivo asse di riferimento secondo il contesto.
Il termine ‘ottica’ ricomprende un qualsiasi dispositivo di mira di tipo ottico o optoelettronico per arma da fuoco (ad esempio di tipo telescopico, olografico, termico, etc.).
Per ‘sostanzialmente parallelo’ relativamente ad elementi geometrici (quali rette, piani, superfici ecc.) si intende che tali elementi formano un angolo di 0°+/-15°, preferibilmente di 0°+/-10°.
La presente invenzione in uno o più dei suddetti aspetti può presentare una o più delle seguenti caratteristiche preferite.
Preferibilmente ciascun letto di trattenimento è definito da una superficie di trattenimento avente forma sostanzialmente anulare attorno a detto asse principale. Infatti tipicamente l’ottica ha almeno la porzione di accoppiamento di forma cilindrica. Preferibilmente detta serie di sotto-elementi di ciascun elemento di blocco comprende almeno tre sotto-elementi e/o non più di cinque sotto-elementi, più preferibilmente comprende tre e non più di tre sotto-elementi. La Richiedente ha infatti notato che tale numero di sotto-elementi risulta sufficiente a trattenere correttamente in posizione l’ottica, senza complicare eccessivamente il sistema di aggancio.
Preferibilmente (almeno) un sotto-elemento di ciascun elemento di blocco ha una (preferibilmente intera) faccia, rivolta verso il rispettivo elemento di alloggiamento, disposta (nella configurazione di serraggio) in posizione radialmente più distale da detto asse principale rispetto ad un inviluppo di detta superficie di trattenimento. Secondo la Richiedente tale arretramento di una faccia di (almeno) uno dei sottoelementi di ciascun elemento di blocco consente di ottenere, nella configurazione di serraggio degli elementi di blocco, almeno tre aree di contatto fra il sistema di aggancio e l’ottica (ossia in corrispondenza dell’elemento di alloggiamento e di almeno due sotto-elementi). Secondo la Richiedente in tal modo si migliora ulteriormente la precisione del posizionamento e/o la stabilità dell’aggancio dell’ottica, anche in presenza di difetti fabbricativi (e.g. di forma geometrica, in particolare non perfetta circolarità in sezione trasversale all’asse dell’ottica) dell’ottica stessa, evitando che essa possa spostarsi durante l’utilizzo dell’arma. Ancora, secondo la Richiedente tale caratteristica tecnica contribuisce ad evitare il generarsi di sforzi eccessivi nell’ottica e/o nel sistema di aggancio dovuti a localizzazioni delle forze di trattenimento del sistema di aggancio.
Preferibilmente detto (almeno) un sotto-elemento avente detta faccia disposta in posizione radialmente più distale da detto asse principale rispetto ad un inviluppo di detta superficie di trattenimento, è un sotto-elemento interno (ossia non terminale) della rispettiva serie, ancor più preferibilmente un sotto-elemento centrale della rispettiva serie (e.g. il secondo in una successione di tre, il terzo in una successione di cinque, etc.). Secondo la Richiedente infatti, il posizionamento centrale di tale sotto-elemento all’interno della successione risulta ottimale per garantire una desiderata distribuzione angolare (e.g. sostanzialmente angolarmente equispaziata) delle suddette almeno tre aree di contatto rispetto all’asse principale, specialmente qualora l’ottica presentasse difetti geometrici, in particolare di non perfetta circolarità in sezione trasversale.
Preferibilmente detto sistema di aggancio comprende un corpo principale avente una direzione prevalente di sviluppo lungo detto asse principale.
Preferibilmente detti elementi di alloggiamento sono solidamente fissati a detto corpo principale (più preferibilmente sono realizzati in pezzo unico con il corpo principale). In tal modo si conferisce solidità al sistema di aggancio e si garantisce l’allineamento reciproco fra i due elementi di alloggiamento.
Preferibilmente detti elementi di alloggiamento sono disposti ad una reciproca distanza (opzionalmente regolabile) e allineati lungo detto asse principale. Preferibilmente ciascun elemento di alloggiamento comprende una prima e una seconda porzione di estremità disposte da parti opposte rispetto a detto asse principale.
Preferibilmente ciascun elemento di blocco comprende una prima porzione di estremità (coincidente sostanzialmente con una porzione terminale di un sottoelemento terminale della serie) meccanicamente connessa alla rispettiva prima porzione di estremità del rispettivo elemento di alloggiamento in modo tale da avere un grado di libertà rotazionale rispetto a detta rispettiva prima porzione di estremità del rispettivo elemento di alloggiamento. Preferibilmente detta prima porzione di estremità di ciascun elemento di blocco è incernierata a detta prima porzione di estremità del rispettivo elemento di alloggiamento. In tal modo gli elementi di blocco restano sempre connessi agli elementi di alloggiamento, agevolando l’utilizzo del sistema di aggancio (riducendo ad esempio la probabilità di smarrimento di alcuni componenti, tipicamente degli elementi di blocco, e/o riducendo il tempo necessario al serraggio dell’ottica). Secondo la Richiedente la struttura snodata degli elementi di blocco agevola l’adozione della suddetta connessione girevole che altrimenti, in caso di elemento di blocco rigido, scaricherebbe sulla estremità opposta gli effetti di eventuali mal posizionamenti delle estremità generati da deviazioni della forma dell’ottica dalla forma nominale.
Preferibilmente ciascun elemento di blocco comprende una seconda porzione di estremità, da parte opposta dell’elemento di blocco rispetto alla prima porzione di estremità, rimovibilmente fissabile al rispettivo elemento di alloggiamento, più preferibilmente alla rispettiva seconda porzione di estremità del rispettivo elemento di alloggiamento, tramite una pluralità di viti di serraggio (che fanno tipicamente parte del dispositivo di aggancio). In tal modo si realizza, grazie al serraggio delle viti, la configurazione di serraggio dell'elemento di blocco.
In una forma realizzativa anche la prima porzione di estremità di ciascun elemento di blocco è rimovibilmente fissabile alla prima porzione di estremità del rispettivo elemento di alloggiamento tramite una rispettiva pluralità di viti di serraggio (invece che tramite una cerniera), che fanno tipicamente parte del dispositivo di aggancio. In tale forma realizzativa ciascun elemento di blocco è facilmente separabile completamente dal corpo principale. In aggiunta, in tale forma realizzativa è possibile regolare il grado di serraggio delle viti in corrispondenza di entrambe le estremità dell’elemento di blocco, riducendo così ulteriormente la possibilità di insorgenza di elevati sforzi localizzati all’interno dell’ottica e/o nel sistema di aggancio (e.g. gli elementi di blocco stessi), ad esempio in caso di difetti geometrici dell’ottica stessa. Preferibilmente detto grado di libertà rotazionale tra detta prima porzione di estremità di ciascun elemento di blocco e il rispettivo elemento di alloggiamento ha un asse di rotazione disposto (sostanzialmente) parallelo a detto asse principale. In tal modo l’eventuale presenza dell’ottica non ostacola il movimento degli elementi di blocco. Preferibilmente ciascun grado di libertà rotazionale tra ciascuna coppia di sottoelementi adiacenti appartenenti al medesimo elemento di blocco ha un rispettivo asse di rotazione disposto (sostanzialmente) parallelo a detto asse principale. In tal modo la struttura snodata di ciascun elemento di blocco consente all’elemento di blocco stesso di adattarsi progressivamente all’effettiva conformazione dell’ottica mentre viene disposto su quest’ultima.
Preferibilmente ciascun grado di libertà rotazionale tra ciascuna coppia di sottoelementi adiacenti appartenenti al medesimo elemento di blocco ha un’escursione rotazionale minore o uguale a circa 12, più preferibilmente minore o uguale a circa 10°. In tal modo si limita la flessibilità complessiva dell’elemento di blocco.
Preferibilmente ciascun grado di libertà rotazionale tra detta prima porzione di estremità di ciascun elemento di blocco e il rispettivo elemento di alloggiamento ha un’escursione rotazionale minore o uguale a circa 140°, più preferibilmente minore o uguale a circa 130°. In tal modo si agevola l’alloggiamento dell’ottica con gli elementi di blocco nella configurazione di apertura.
Preferibilmente, in ciascuna serie, ciascun sotto-elemento è meccanicamente connesso a ciascun sotto-elemento adiacente per mezzo di una rispettiva cerniera, più preferibilmente a perno. In tal modo si ottiene la suddetta struttura snodata in modo semplice.
Preferibilmente, in ciascuna serie, ciascun sotto-elemento è meccanicamente connesso a ciascun sotto-elemento adiacente in modo tale da consentire (anche) una ulteriore rotazione (o rototraslazione) di ciascun sotto-elemento rispetto a ciascun sotto-elemento adiacente attorno ad un rispettivo (ulteriore) asse di rotazione (sostanzialmente) perpendicolare a detto asse principale.
Preferibilmente, in ciascuna serie, un sotto-elemento terminale di ciascun elemento di blocco è meccanicamente connesso al rispettivo elemento di alloggiamento in modo tale da consentire (anche) una (ulteriore) rotazione (o rototraslazione) di ciascun elemento di blocco rispetto al rispettivo elemento di alloggiamento, attorno ad un rispettivo (ulteriore) asse di rotazione (sostanzialmente) perpendicolare a detto asse principale. Tali rotazioni possono ad esempio essere realizzate grazie a tolleranze geometriche presenti in corrispondenza della connessione meccanica di ciascun sotto-elemento con ciascun sotto-elemento adiacente (tipicamente una cerniera a perno che consente il suddetto grado di libertà rotazionale) e/o in corrispondenza della connessione meccanica di ciascun elemento di blocco con il rispettivo elemento di alloggiamento (anch’essi tipicamente connessi mediante una cerniera a perno). Secondo la Richiedente tali rotazioni, seppur con un’escursione fortemente limitata (e.g. minore di circa 1°), agevolano l’adattamento dell’elemento di blocco all’effettiva forma dell’ottica, in particolare in presenza di difetti di rettilinearità dell’ottica (e.g. forma cilindrica non perfettamente retta lungo l’asse di sviluppo principale dell’ottica). In aggiunta, le suddette rotazioni, potendo fra loro sommarsi, conferiscono all’elemento di blocco una capacità di snodo anche lungo una direzione (sostanzialmente) trasversale all’asse principale, avente un’escursione (e.g. angolare) visibilmente apprezzabile.
Preferibilmente ciascun elemento di blocco comprende, in corrispondenza di detta seconda porzione di estremità (in una forma realizzativa anche in corrispondenza della prima porzione di estremità), una pluralità di sedi, ciascuna sede essendo strutturata per alloggiare una testa di una rispettiva vite di serraggio. Preferibilmente ciascuna sede comprende una superficie di battuta per detta testa della rispettiva vite di serraggio.
Preferibilmente ciascun elemento di blocco comprende, per ciascuna sede di detta pluralità di sedi, un’apertura passante per un corpo filettato di detta rispettiva vite di serraggio, ciascuna apertura passante essendo continua con la rispettiva sede, più preferibilmente in corrispondenza di un (sostanziale) centro geometrico della superficie di battuta della rispettiva sede.
Preferibilmente ciascun elemento di alloggiamento comprende, per ciascuna sede del rispettivo elemento di blocco, un foro, più preferibilmente passante, ancor più preferibilmente dotato di una filettatura. Preferibilmente, con il rispettivo elemento di blocco nella configurazione di serraggio, ciascun foro di ciascun elemento di alloggiamento è (sostanzialmente) allineato alla rispettiva apertura passante dell’elemento di blocco. In tal modo si posiziona opportunamente il foro filettato in ciascun elemento di alloggiamento per il serraggio della vite.
Preferibilmente ciascuna apertura passante di ciascun elemento di blocco ha una dimensione minima maggiore di un diametro del corpo filettato della rispettiva vite di serraggio. In tal modo si crea un gioco meccanico che consente all’elemento di blocco di adattarsi, nella configurazione di serraggio, all’effettiva forma dell’ottica, senza al contempo precludere il serraggio da parte delle viti. Le aperture passanti di ciascun elemento di blocco possono infatti spostarsi (entro predeterminati limiti che dipendono dalla suddetta maggiorazione della dimensione minima) rispetto al corpo della vite. Le viti di serraggio, invece, una volta impegnato il rispettivo foro filettato realizzato nell’elemento di alloggiamento, mantengono, grazie alla mutua interazione fra la propria filettatura e quella del foro, una posizione stabile ed allineata al suddetto rispettivo foro filettato, per permettere il serraggio di ciascun elemento di blocco al rispettivo elemento di alloggiamento. In tal modo quindi si permette a ciascun elemento di blocco eventualmente di assumere, nella configurazione di serraggio, posizioni non perfettamente allineate (entro predeterminati limiti) al rispettivo elemento di alloggiamento, per adattarsi all’effettiva conformazione dell’ottica.
Preferibilmente ciascuna sede ha una superficie laterale avente una distanza dalla testa della rispettiva vite di serraggio. In altre parole è presente un gioco meccanico tra testa e sede per agevolare la suddetta movimentazione relativa tra vite e elemento di blocco (o suo sotto-elemento terminale).
Preferibilmente la superficie di battuta di ciascuna sede ha simmetria rotazionale attorno ad almeno un asse di rotazione sostanzialmente parallelo a detto asse principale. Preferibilmente ciascuna vite di serraggio comprende una superficie di battuta, rivolta verso il corpo filettato (e.g. sotto-testa), controsagomata a detta superficie di battuta della rispettiva sede. In altri termini, la testa della vite di serraggio ha, in corrispondenza della sua superficie di battuta, simmetria rotazionale attorno ad almeno un asse di rotazione sostanzialmente parallelo all’asse principale. Secondo la Richiedente, tali superfici di battuta a simmetria rotazionale almeno attorno ad un asse di rotazione diretto sostanzialmente lungo l’asse principale si comportano come un giunto rotazionale consentendo una rotazione relativa dell’elemento di blocco (specialmente del sotto-elemento terminale dell’elemento di blocco) rispetto alla vite, mantenendo il reciproco contatto su una superficie relativamente ampia grazie ad un reciproco contatto strisciante.
In tal modo, ad esempio durante le fasi conclusive della chiusura dell’elemento di blocco sopra l’ottica, la vite può mantenersi, tipicamente grazie alla sola azione del proprio peso, sostanzialmente verticale e quindi tipicamente parallela al foro filettato dell’elemento di alloggiamento (agevolando quindi l’inserimento del corpo della vite nel foro filettato) mentre l’elemento di blocco è libero di adattarsi alla conformazione dell’ottica. La Richiedente ha inoltre sperimentato, a seguito dell’utilizzo comparativo di viti e/o sedi aventi le rispettive superfici di battuta di forma convenzionale, ossia priva di simmetria rotazionale attorno ad un asse sostanzialmente parallelo all’asse principale (e.g. piatte, coniche, etc.), che il serraggio può risultare non efficace e/o non ergonomico (ossia che richiede una forza relativamente elevata sull’utensile di serraggio della vite) e/o che può verificarsi una rottura della vite e/o dell’elemento di blocco. Ciò può essere dovuto ad una concentrazione spaziale delle forze di serraggio e all’insorgenza di sforzi localizzati nella vite e/o nell’elemento di blocco e/o all’insorgenza di coppie di forze agenti sulla vite (e.g. a causa di asimmetrie rispetto al corpo della vite dei punti di applicazione e/o dell’intensità delle forze di serraggio), che tendono a generare flessioni/torsioni e/o significative deformazioni della vite. Secondo la Richiedente, le suddette superfici di battuta a simmetria rotazionale consentono una riduzione o annullamento dei suddetti fenomeni di flessione/torsione, e/o deformazione, e/o rottura della vite e/o dell’elemento di blocco. La Richiedente ipotizza che durante l’avvitamento della vite e/o nella configurazione di serraggio, il suddetto contatto strisciante fra le superfici di battuta consente una distribuzione delle forze generate dal serraggio della vite su un’area ampia e/o in maniera uniforme.
Preferibilmente la superficie di battuta di ciascuna sede ha forma a calotta sferica. In tal modo si realizza, in corrispondenza delle superfici di battuta, un giunto sferico avente movimento rotazionale attorno ad infiniti assi di rotazione passanti per il centro della sfera. In tal modo la risposta del giunto rotazionale risulta più versatile e/o uniforme a vantaggio della suddetta riduzione o annullamento dei fenomeni di flessione/torsione, e/o deformazione, e/o rottura della vite e/o dell’elemento di blocco. Preferibilmente detta superficie di battuta di ciascuna sede ha forma concava. In tal modo si riducono gli ingombri rispetto ad una forma convessa.
Preferibilmente un centro di detta calotta sferica si trova in corrispondenza della testa della rispettiva vite di serraggio. In tal modo si accentua l’ampiezza dell’escursione di rotazione della vite.
Preferibilmente detto sistema di aggancio, più preferibilmente detto corpo principale, è strutturato e/o conformato per essere saldamente fissato ad un’arma da fuoco, più preferibilmente in modo rimovibile. In tal modo il sistema di aggancio realizza un’interfaccia di collegamento tra arma e ottica.
Breve descrizione delle figure
La figura 1 mostra una vista prospettica di un sistema di aggancio di ottica per arma da fuoco secondo la presente invenzione nella configurazione di serraggio;
la figura 2 mostra una vista laterale di una sezione lungo il piano 200 del sistema di figura 1,
la figura 2a mostra un ingrandimento di un particolare della figura 2.
Descrizione dettagliata di alcune forme realizzative dell’invenzione
Le caratteristiche e i vantaggi della presente invenzione saranno ulteriormente chiariti dalla seguente descrizione dettagliata di alcune forme realizzative della presente invenzione, presentata a titolo esemplificativo e non limitativo, con riferimento alle figure allegate.
Nelle figure con il numero 99 è globalmente indicato un sistema di aggancio di ottica per arma da fuoco. Il sistema 99 comprende:
- una coppia di elementi di alloggiamento 1 definenti un asse principale 100 e conformati per alloggiare un’ottica (non mostrata, esemplarmente con la porzione di accoppiamento cilindrica) per arma da fuoco avente asse ottico coincidente con l'asse principale 100, e
- un elemento di blocco 3 per ciascun elemento di alloggiamento 1.
Ciascun elemento di blocco 3 può assumere alternativamente una configurazione di serraggio (mostrata nelle figure), in cui è fissato al rispettivo elemento di alloggiamento per definire insieme con il rispettivo elemento di alloggiamento un letto di trattenimento 4 dell'ottica, e una configurazione di apertura (non mostrata) in cui consente l’appoggio dell’ottica sul rispettivo elemento di alloggiamento.
Esemplarmente ciascun letto di trattenimento 4 è definito da una superficie di trattenimento 7 avente forma sostanzialmente anulare attorno all'asse principale 100. Esemplarmente ciascun elemento di blocco 3 comprende una serie continua 5 di tre sotto-elementi 6, 6’ tra loro meccanicamente connessi in modo tale che ciascun sotto-elemento 6, 6’ abbia un grado di libertà rotazionale rispetto a ciascun sottoelemento adiacente. Esemplarmente, in ciascuna serie 5, il sotto-elemento centrale 6’ è meccanicamente connesso a ciascuno dei due sotto-elementi adiacenti 6 (e.g. sotto-elementi terminali 6) per mezzo di una rispettiva cerniera a perno avente un asse di rotazione 102 disposto sostanzialmente parallelo all'asse principale 100. Come mostrato, ciascun sotto-elemento 6, 6’ comprende una rispettiva faccia 8 rivolta verso il rispettivo elemento di appoggio 1 opportunamente conformata per definire (nella configurazione di chiusura) la superficie di trattenimento 7 del letto di trattenimento 4 (e.g. le facce 8 hanno forma ad arco di cerchio).
Esemplarmente il sotto-elemento centrale 6' di ciascuna serie continua 5 ha l’intera faccia 8 disposta in posizione radialmente più distale dall'asse principale 100 rispetto ad un inviluppo della superficie di trattenimento 7 (tale arretramento, ad esempio di 5 centesimi di mm, non è apprezzabile nelle figure).
In una forma realizzativa non mostrata, ciascun elemento di blocco comprende una serie continua di solamente due sotto-elementi tra loro accoppiati con un grado di libertà rotazionale (e.g. una cerniera a perno analoga a quelle mostrate), dove uno dei due sotto-elementi corrisponde alla combinazione del sotto-elemento centrale 6’ con uno dei due sotto-elementi terminali 6 dell’esempio mostrato in figura 1 e 2, tra loro rigidamente fissati (ossia non snodati, ad esempio tramite incastro o in pezzo unico). In tale forma realizzativa una sotto-porzione della faccia di detto sottoelemento combinato può essere, analogamente alla forma realizzativa mostrata, radialmente arretrata dall'asse principale rispetto all'inviluppo della rispettiva superficie di trattenimento.
Esemplarmente ciascun elemento di alloggiamento 1 comprende una prima 9 e una seconda porzione di estremità 10, disposte da parti opposte rispetto all'asse principale 100.
Esemplarmente ciascun elemento di blocco 3 comprende una prima porzione di estremità 11 (che nell'esempio mostrato coincide sostanzialmente con una porzione terminale di un sotto-elemento 6 terminale della serie 5) meccanicamente connessa alla rispettiva prima porzione di estremità 9 del rispettivo elemento di alloggiamento 1 in modo tale da avere un grado di libertà rotazionale rispetto alla rispettiva prima porzione di estremità 9 del rispettivo elemento di alloggiamento 1. Nell'esempio mostrato la prima porzione di estremità 11 di ciascun elemento di blocco 3 è incernierata (e.g. mediante un perno di cerniera) alla prima porzione di estremità 9 del rispettivo elemento di alloggiamento 1, dove la cerniera ha un asse di rotazione 101 disposto sostanzialmente parallelo all'asse principale 100. Esemplarmente ciascun grado di libertà rotazionale tra ciascuna coppia di sotto-elementi 6, 6’ adiacenti appartenenti al medesimo elemento di blocco 3 ha un’escursione rotazionale di circa 7°, mentre ciascun grado di libertà rotazionale tra la prima porzione di estremità 11 di ciascun elemento di blocco (3) e il rispettivo elemento di alloggiamento (1) ha un’escursione rotazionale di circa 120°.
Esemplarmente ciascun elemento di blocco 3 comprende una seconda porzione di estremità 13, situata da parte opposta dell’elemento di blocco 3 rispetto alla prima porzione di estremità 11, rimovibilmente fissabile alla rispettiva seconda porzione di estremità 10 del rispettivo elemento di alloggiamento 1, tramite tre viti di serraggio 14.
In una forma realizzativa (non mostrata) anche la prima porzione di estremità di ciascun elemento di blocco è rimovibilmente fissabile alla prima porzione di estremità del rispettivo elemento di alloggiamento, tramite una rispettiva pluralità di viti di serraggio.
Esemplarmente, in ciascuna serie 5, ciascun sotto-elemento 6, 6’ è meccanicamente connesso a ciascun sotto-elemento adiacente, e il sotto-elemento terminale 6 di ciascun elemento di blocco è meccanicamente connesso al rispettivo elemento di alloggiamento 1, in modo tale da consentire anche una ulteriore rotazione di ciascun sotto-elemento 6, 6’ rispetto a ciascun sotto-elemento adiacente, e una ulteriore rotazione di ciascun elemento di blocco 3 rispetto al rispettivo elemento di alloggiamento, attorno ad un rispettivo ulteriore asse di rotazione 103 (mostrato, a titolo di esempio, per una sola coppia di sotto-elementi 6, 6’ in figura 1) perpendicolare all’asse principale 100. In altre parole le cerniere a perno hanno un gioco tra i due elementi incernierati e tra perno ed elementi incernierati che consente tale ulteriore grado di libertà rotazionale (o roto-traslazionale).
Esemplarmente ciascun elemento di blocco 3 comprende, in corrispondenza della seconda porzione di estremità 13 (in una forma realizzativa, non mostrata, anche in corrispondenza della prima porzione di estremità 11), tre sedi 15, ciascuna sede 15 essendo strutturata per alloggiare una testa 16 di una rispettiva vite di serraggio 14. Esemplarmente ciascuna sede 15 comprende una superficie di battuta 17 (visibile nella sezione di figura 2) per la testa 16 della rispettiva vite di serraggio 14. Nell'esempio mostrato la testa 16 comprende un anello 22 che realizza una superficie di battuta 21 avente forma a calotta sferica. In una forma realizzativa non mostrata la testa 16 è in pezzo unico e presenta la suddetta superficie di battuta 21 a calotta sferica.
Esemplarmente ciascun elemento di blocco 3 comprende, per ciascuna delle tre sedi 15, un’apertura passante 18 (nell’esempio un foro passante come mostrato nelle fig.
2 e 2a) per un corpo filettato 19 della rispettiva vite di serraggio 14, ciascuna apertura passante essendo continua con la rispettiva sede 15, in corrispondenza di un sostanziale centro geometrico della superficie di battuta 17 della rispettiva sede 15.
Esemplarmente ciascun elemento di alloggiamento 1 comprende, per ciascuna sede 15 del rispettivo elemento di blocco 3, un foro passante 20 dotato di una filettatura. Esemplarmente, quando l’elemento di blocco 3 è, nella configurazione di serraggio, nella posizione nominale di perfetto allineamento con l’elemento di alloggiamento 1 (come mostrato nelle figure), ciascun foro 20 di ciascun elemento di alloggiamento 1 è perfettamente allineato all’apertura passante 18 dell’elemento di blocco 3 (figura 2 e 2a).
Esemplarmente ciascuna apertura passante 18 di ciascun elemento di blocco 3 ha una dimensione minima (e.g. il diametro) maggiore di un diametro del corpo filettato 19 della rispettiva vite di serraggio 14 (fig. 2 e 2a), al fine di realizzare volutamente un gioco meccanico.
Esemplarmente la superficie di battuta 17 di ciascuna sede 15 ha forma concava a calotta sferica e controsagomata alla superficie di battuta 21 della testa 16 della rispettiva vite di serraggio 14. Esemplarmente un centro C (figura 2a) della superficie di battuta 17 a calotta sferica si trova in corrispondenza della testa 16 della rispettiva vite di serraggio. Esemplarmente ciascuna sede 15 ha una superficie laterale 35 (figura 2a) avente una distanza dalla testa 16 della rispettiva vite di serraggio.
Esemplarmente il sistema di aggancio 99 comprende un corpo principale 23 avente una direzione prevalente di sviluppo lungo l'asse principale 100.
Esemplarmente gli elementi di alloggiamento 1 sono realizzati in pezzo unico con il corpo principale 23 e sono disposti, allineati, ad una reciproca distanza lungo l'asse principale 100.
Esemplarmente il corpo principale 23 è strutturato e/o conformato per essere saldamente fissato ad un’arma da fuoco (non mostrata), in modo rimovibile. Nell'esempio mostrato il corpo principale comprende una porzione di attacco 30 strutturata per poter essere rimovibilmente fissata ad una slitta Picatinny (Picatinny rail), non mostrata, a sua volta saldamente fissata al corpo dell'arma.
In una forma realizzativa non mostrata, gli elementi di alloggiamento (insieme con i rispettivi elementi di blocco) possono essere saldamente fissati al corpo principale del sistema di aggancio in modo che la loro reciproca distanza lungo l'asse principale possa essere regolata.
In una forma realizzativa non mostrata, gli elementi di alloggiamento (insieme con i rispettivi elementi di blocco) possono essere direttamente fissati al corpo dell'arma, allineati lungo l'asse principale. Anche in tal caso la loro reciproca distanza lungo l’asse principale può essere regolata. In tale forma realizzativa ciascun elemento di alloggiamento può comprendere una rispettiva porzione di attacco strutturata per poter essere rimovibilmente fissata ad una slitta Picatinny.
In uso, il sistema di aggancio 99 di ottica per arma da fuoco della presente invenzione è fissato saldamente al corpo dell'arma (e.g. dotata di una slitta Picatinny), tramite la porzione di attacco 30. Tale operazione può essere effettuata prima o dopo il serraggio dell’ottica al sistema di aggancio.
Per accoppiare l'ottica al sistema di aggancio 99, gli elementi di blocco 3 vengono inizialmente disposti nella configurazione di apertura (non mostrata), ad esempio tramite rotazione attorno all’asse 101. Quindi l'ottica è appoggiata sugli elementi di alloggiamento 1, che forniscono un allineamento di massima dell'ottica con il corpo dell’arma. L'ottica è alloggiata negli elementi di alloggiamento in modo tale che il suo asse ottico sia parallelo con l'asse principale 100.
A questo punto gli elementi di blocco 3, per rotazione rispetto agli elementi di alloggiamento (grazie alle cerniere), vengono disposti sopra l'ottica ed appoggiati su di questa.
Grazie alla presenza dei gradi di libertà rotazionali tra i sotto-elementi 6, 6’ adiacenti che costituiscono gli elementi di blocco 3, l’elemento di blocco è in grado di conformarsi, adattandosi progressivamente, all’effettiva conformazione e posizione dell’ottica mentre viene disposto su quest’ultima, anche in presenza di eventuali difetti geometrici e/o tolleranze dell’ottica stessa, come ad esempio una non perfetta cilindricità (e.g. ovalizzazione dell’ottica). Ciascun elemento di blocco può anche adattarsi a non perfette rettilinearità dell’ottica lungo l’asse ottico grazie alla capacità di snodo (e.g. limitate rotazioni) attorno ai suddetti ulteriori assi 103 perpendicolari all’asse principale 100.
Le viti di serraggio 14 sono alloggiate nelle rispettive sedi 15 degli elementi di blocco 3 con le rispettive teste 16 (più precisamente con le rispettive superfici di battuta 21 delle rispettive teste 16) che contattano le superfici di battuta 17 delle rispettive sedi 15. Ciascuna vite 14, passando attraverso l’apertura passante 18, impegna il rispettivo foro passante filettato 20. A questo punto le viti vengono avvitate per fissare gli elementi di blocco attorno all’ottica e per ottenere la configurazione di serraggio.
L'ottica è a questo punto stabilmente fissata al sistema di aggancio e mantiene la posizione e l'allineamento raggiunti per tutte le fasi di utilizzo dell'arma.
Durante l’avvitamento e, successivamente, nella configurazione di serraggio, la struttura snodata degli elementi di blocco 3 consente di distribuire le forze di trattenimento, causate dal serraggio delle viti, su un’ampia superficie di reciproco contatto fra ottica e ciascun elemento di blocco, riducendo e/o evitando una localizzazione delle stesse che potrebbe generare, negli elementi di blocco e/o nell’ottica stessa, elevati stati di sforzo che potrebbero a loro volta comportare deformazioni significative e quindi danneggiamenti/rotture/malfunzionamenti dei suddetti componenti.
In particolare, tale struttura snodata degli elementi di blocco 3 fa sì che quest'ultimi possano raggiungere e mantenere la configurazione di serraggio anche assumendo posizioni diverse rispetto ad una posizione nominale di perfetto allineamento con il rispettivo elemento di alloggiamento 1.
Il gioco tra le aperture passanti 18 e i corpi filettati 19 delle rispettive viti di serraggio 14, e tra la testa delle viti e la sede, contribuisce a permettere il suddetto disallineamento, senza che sia al contempo precluso il serraggio da parte delle viti. Il giunto sferico realizzato dalle superfici di battuta 17, 21 a calotta sferica, grazie anche al gioco tra corpo 19 della vite e apertura 18, a fronte di tale posizione dell’elemento di blocco diversa rispetto alla posizione nominale, consente alle superfici di battuta stesse di poter strisciare l’una rispetto all’altra mantenendo un reciproco contatto su un’ampia superficie. In tal modo si consente una distribuzione, su un’area ampia e/o in maniera uniforme, delle forze di serraggio agenti sulle viti e/o sugli elementi di blocco per evitare serraggi non efficaci e/o non ergonomici (con possibili danneggiamenti/rotture di questi ultimi componenti).
L'arretramento della faccia 8 del sotto-elemento centrale 6' di ciascun elemento di blocco 3 consente preferibilmente di ottenere, durante il serraggio e nella configurazione di serraggio, almeno tre aree di contatto (non mostrate) fra il sistema di aggancio e l’ottica, disposte sostanzialmente angolarmente equispaziate rispetto all’asse principale 100. Tali almeno tre aree di contatto e il loro posizionamento migliorano ulteriormente la precisione del posizionamento e/o la stabilità dell’aggancio dell’ottica e contribuiscono ad evitare il generarsi di sforzi eccessivi nell’ottica e/o nel sistema di aggancio dovuti a localizzazioni delle forze di serraggio.
Claims (10)
- RIVENDICAZIONI 1. Sistema di aggancio (99) di ottica per arma da fuoco, il sistema comprendendo: - una coppia di elementi di alloggiamento (1) definenti un asse principale (100) e conformati per alloggiare un’ottica per arma da fuoco avente asse ottico parallelo a detto asse principale (100), e - un elemento di blocco (3) per ciascun elemento di alloggiamento (1), ciascun elemento di blocco (3) potendo assumere alternativamente una configurazione di serraggio, in cui è fissato al rispettivo elemento di alloggiamento (1) per definire insieme con il rispettivo elemento di alloggiamento (1) un letto di trattenimento (4) di detta ottica, e una configurazione di apertura in cui consente l’appoggio dell’ottica sul rispettivo elemento di alloggiamento (1), dove ciascun elemento di blocco (3) comprende una serie continua (5) di sottoelementi (6, 6’) tra loro meccanicamente connessi in modo tale che ciascun sottoelemento (6, 6’) ha un grado di libertà rotazionale rispetto a ciascun sotto-elemento (6, 6’) adiacente.
- 2. Sistema di aggancio (99) secondo la rivendicazione 1, dove almeno un sottoelemento (6, 6’) di ciascun elemento di blocco (3) ha una faccia (8), rivolta verso il rispettivo elemento di alloggiamento (1), disposta in posizione radialmente più distale da detto asse principale (100) rispetto ad un inviluppo di una superficie di trattenimento (7), e dove detto almeno un sotto-elemento (6, 6’) avente detta faccia (8) disposta in posizione radialmente più distale da detto asse principale (100) rispetto ad un inviluppo di detta superficie di trattenimento (7), è un sotto-elemento interno della rispettiva serie (5), preferibilmente un sotto-elemento centrale (6’) della rispettiva serie (5).
- 3. Sistema di aggancio (99) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, dove detta serie (5) di sotto-elementi (6, 6’) di ciascun elemento di blocco (3) comprende almeno tre sotto-elementi (6, 6’) e/o non più di cinque sotto-elementi (6, 6’), e dove, in ciascuna serie (5), ciascun sotto-elemento (6, 6’) è meccanicamente connesso a ciascun sotto-elemento adiacente (6, 6’) per mezzo di una rispettiva cerniera.
- 4. Sistema di aggancio (99) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, dove ciascun elemento di blocco (3) comprende una prima porzione di estremità (11) meccanicamente connessa ad una rispettiva prima porzione di estremità (9) del rispettivo elemento di alloggiamento (1) in modo tale da avere un grado di libertà rotazionale rispetto a detta rispettiva prima porzione di estremità (9) del rispettivo elemento di alloggiamento (1), dove detta prima porzione di estremità (11) di ciascun elemento di blocco (3) è incernierata a detta prima porzione di estremità (9) del rispettivo elemento di alloggiamento (1), e dove ciascun elemento di blocco (3) comprende una seconda porzione di estremità (13), da parte opposta dell’elemento di blocco rispetto a detta prima porzione di estremità (11), rimovibilmente fissabile al rispettivo elemento di alloggiamento (1) tramite una pluralità di viti di serraggio (14).
- 5. Sistema di aggancio (99) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, dove un grado di libertà rotazionale tra una prima porzione di estremità (11) di ciascun elemento di blocco (3) e il rispettivo elemento di alloggiamento (1) ha un asse di rotazione (101) disposto sostanzialmente parallelo a detto asse principale (100), dove ciascun grado di libertà rotazionale tra ciascuna coppia di sotto-elementi (6, 6’) adiacenti appartenenti al medesimo elemento di blocco (3) ha un rispettivo asse di rotazione (102) disposto sostanzialmente parallelo a detto asse principale (100), dove ciascun grado di libertà rotazionale tra ciascuna coppia di sotto-elementi (6, 6’) adiacenti appartenenti al medesimo elemento di blocco (3) ha un’escursione rotazionale minore o uguale a circa 12°, e dove ciascun grado di libertà rotazionale tra detta prima porzione di estremità (11) di ciascun elemento di blocco (3) e il rispettivo elemento di alloggiamento (1) ha un’escursione rotazionale minore o uguale a circa 140°.
- 6. Sistema di aggancio (99) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, dove, in ciascuna serie (5), ciascun sotto-elemento (6, 6’) è meccanicamente connesso a ciascun sotto-elemento (6, 6’) adiacente in modo tale da consentire una ulteriore rotazione, o rototraslazione, di ciascun sotto-elemento (6, 6’) rispetto a ciascun sotto-elemento (6, 6’) adiacente attorno ad un rispettivo ulteriore asse di rotazione (103) sostanzialmente perpendicolare a detto asse principale (100) e dove, in ciascuna serie (5), un sotto-elemento terminale (6) di ciascun elemento di blocco (3) è meccanicamente connesso al rispettivo elemento di alloggiamento (1) in modo tale da consentire una ulteriore rotazione, o rototraslazione, di ciascun elemento di blocco (3) rispetto al rispettivo elemento di alloggiamento (1) attorno ad un rispettivo ulteriore asse di rotazione (103) sostanzialmente perpendicolare a detto asse principale (100).
- 7. Sistema di aggancio (99) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, dove ciascun elemento di blocco (3) comprende, in corrispondenza di una seconda porzione di estremità (13), una pluralità di sedi (15), ciascuna sede (15) essendo strutturata per alloggiare una testa (16) di una rispettiva vite di serraggio (14), dove ciascuna sede (15) comprende una superficie di battuta (17) per detta testa (16) della rispettiva vite di serraggio (14), dove ciascun elemento di blocco (3) comprende, per ciascuna sede (15), un’apertura passante (18) per un corpo (19) di detta rispettiva vite di serraggio (14), ciascuna apertura passante (18) essendo continua con la rispettiva sede (15), dove ciascun elemento di alloggiamento (1) comprende, per ciascuna sede (15) del rispettivo elemento di blocco (3), un foro (20) passante, dotato di una filettatura, e dove, con il rispettivo elemento di blocco (3) nella configurazione di serraggio, ciascun foro (20) di ciascun elemento di alloggiamento (1) è sostanzialmente allineato alla rispettiva apertura passante (18) dell’elemento di blocco (3).
- 8. Sistema di aggancio (99) secondo la rivendicazione 7, dove ciascuna apertura passante (18) di ciascun elemento di blocco (3) ha una dimensione minima maggiore di un diametro del corpo filettato (19) della rispettiva vite di serraggio (14), dove la superficie di battuta (17) di ciascuna sede (15) ha forma concava e a calotta sferica, e dove ciascuna vite di serraggio (14) comprende una superficie di battuta (21), rivolta verso il corpo filettato (19), controsagomata a detta superficie di battuta (17) della rispettiva sede (15).
- 9. Sistema di aggancio (99) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, dove ciascun letto di trattenimento (4) è definito da una superficie di trattenimento (7) avente forma sostanzialmente anulare attorno a detto asse principale (100), dove detto sistema di aggancio (99) comprende un corpo principale (23) avente una direzione prevalente di sviluppo lungo detto asse principale (100), dove detti elementi di alloggiamento (1) sono solidamente fissati a detto corpo principale (23), dove detti elementi di alloggiamento (1) sono disposti ad una reciproca distanza, anche regolabile, e allineati lungo detto asse principale (100), e dove detto sistema di aggancio (99) è strutturato e/o conformato per essere saldamente fissato ad un’arma da fuoco, preferibilmente in modo rimovibile.
- 10. Arma da fuoco comprendente il sistema di aggancio (99) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti.
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