IT201900001857A1 - Casco protettivo in particolare per uso sportivo. - Google Patents

Casco protettivo in particolare per uso sportivo. Download PDF

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IT102019000001857A
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Filippo Perini
Matteo Tenni
Artur Siebert
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Met S P A
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    • AHUMAN NECESSITIES
    • A42HEADWEAR
    • A42BHATS; HEAD COVERINGS
    • A42B3/00Helmets; Helmet covers ; Other protective head coverings
    • A42B3/32Collapsible helmets; Helmets made of separable parts ; Helmets with movable parts, e.g. adjustable
    • A42B3/326Helmets with movable or separable chin or jaw guard

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  • Helmets And Other Head Coverings (AREA)

Description

Casco protettivo in particolare per uso sportivo.
La presente invenzione ha per oggetto un casco protettivo in particolare per uso sportivo non motociclistico. Ancora più in particolare la presente invenzione si riferisce a un casco protettivo per uso ciclistico e, nello specifico, per ciclismo fuori strada come, per esempio, la pratica cosiddetta “enduro” per “mountain bike”.
Nel settore dei caschi per uso sportivo - e, in particolare, nel settore dei caschi per ciclismo fuori strada con l’uso di “mountain bike” - sono da tempo noti caschi provvisti di mentoniera, i quali offrono una maggior protezione del viso rispetto a quelli privi di mentoniera.
Esistono due tipologie di tali caschi:
- caschi con mentoniera fissata alla calotta in modo inamovibile a formare un corpo unico non smontabile senza una manomissione del casco stesso;
- caschi con mentoniera fissata alla calotta in modo removibile per il tramite di un collegamento smontabile a formare con essa un corpo unico scomponibile.
Questa seconda tipologia di caschi permette di utilizzare il casco anche privo di mentoniera.
Fra i caschi protettivi per uso sportivo con mentoniera fissata alla calotta in modo removibile per il tramite di un collegamento smontabile sono noti i seguenti:
- Caschi prodotti e commercializzati dalla BELL SPORTS INC. come per esempio descritti in WO2015/134995A1, in cui la mentoniera forma un anello chiuso che è accoppiato alla calotta per il tramite di due agganci laterali che sono manovrabili dall’esterno per il tramite di una rispettiva leva e che si innestano in corrispondenti sedi ricavate in rispettive porzioni laterali della calotta. La mentoniera è poi provvista di una fibbia posteriore atta a serrarla attorno alla calotta.
- Caschi come descritti nella domanda di brevetto US2014/0143937A1 , in cui la mentoniera è fissata in modo removibile alle estremità libere di una coppia di fascette le cui estremità opposte sono accoppiate, in modo regolabile in lunghezza, a rispettive porzioni laterali della calotta. L’accoppiamento fra la mentoniera e le estremità libere delle fascette è ottenuto per il tramite di fermagli a scatto provvisti di un dispositivo di attrazione magnetica. I due componenti di ciascun fermaglio - l’uno del tipo di una linguetta fissata alla mentoniera e l’altro del tipo di una fibbia fissata alla rispettiva fascetta - scorrono l’uno rispetto all’altro per l’accoppiamento e il disaccoppiamento reciproco.
- Caschi come descritti nel modello di utilità CN206630067U , in cui la mentoniera è fissata in modo removibile alla calotta per il tramite di fermagli provvisti di un dispositivo di attrazione magnetica. I due componenti di ciascun fermaglio - l’uno costituito da una sporgenza discoidale fissata a ciascun braccio della mentoniera e l’altro costituito da un corpo cavo, con cavità complementare a quella della sporgenza discoidale, fissato alla calotta - scorrono l’uno rispetto all’altro per l’accoppiamento e il disaccoppiamento reciproco lungo una direzione sostanzialmente parallela ai lati del casco e ortogonale ai bracci della mentoniera.
- Caschi commercializzati con il marchio GIRO e in cui la mentoniera è fissata in modo removibile alla calotta per il tramite di una coppia di ganci, ciascuno dei quali si prolunga da uno dei due bracci della mentoniera e si innesta a scatto in una rispettiva sede cava ricavata nella calotta, e di una coppia di leve fisse, ciascuna delle quali si prolunga da uno dei due bracci della mentoniera e si innesta, per il tramite di un rispettivo perno, in una rispettiva sede cava ricavata nella calotta.
- Caschi commercializzati dalla UVEX (UVEX WINTER HOLDING GmbH&Co.KG) come JAKKYL. In tal caso la mentoniera è fissata in modo removibile alla calotta per il tramite di una coppia di ganci, ciascuno dei quali si prolunga da uno dei due bracci della mentoniera e si accoppia in una rispettiva sede cava ricavata nella calotta, e di una coppia di innesti laterali, ciascuno dei quali si innesta a baionetta in una corrispondente sede cava ricavata nella rispettiva porzione laterale della calotta.
Scopo della presente invenzione è quello di realizzare un casco protettivo in particolare per uso sportivo, e ancora più in particolare per uso ciclistico, del tipo con mentoniera rimovibile che permetta di montare e smontare la mentoniera in modo semplice e rapido con un numero limitato di operazioni eseguibili da un utente anche con il casco indossato e senza l’ausilio di alcun attrezzo.
Altro scopo della presente invenzione è quello di realizzare un casco protettivo in particolare per uso sportivo, e ancora più in particolare per uso ciclistico, del tipo con mentoniera removibile che permetta di accoppiare la mentoniera alla calotta in modo rigido, stabile e sicuro con un collegamento smontabile resistente a vibrazioni, urti e sforzi che si possono generare in uso sia in direzione longitudinale sia in direzione trasversale al casco.
Altro scopo della presente invenzione è quello di realizzare un casco protettivo in particolare per uso sportivo, e ancora più in particolare per uso ciclistico, del tipo con mentoniera removibile che abbia una struttura complessivamente leggera.
Un altro scopo della presente invenzione è quello di realizzare un casco protettivo in particolare per uso sportivo, e ancora più in particolare per uso ciclistico, particolarmente semplice e funzionale.
Questi scopi secondo la presente invenzione sono raggiunti realizzando un casco protettivo in particolare per uso sportivo, e ancora più in particolare per uso ciclistico, come esposto nella rivendicazione 1.
Ulteriori caratteristiche sono previste nelle rivendicazioni dipendenti.
Le caratteristiche ed i vantaggi di un casco protettivo in particolare per uso sportivo, e ancora più in particolare per uso ciclistico, secondo la presente invenzione risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione seguente, esemplificativa e non limitativa, riferita ai disegni schematici allegati nei quali:
le figure 1 e 2 sono viste in assonometria di un casco secondo la presente invenzione rispettivamente con la mentoniera montata e smontata;
la figura 3 è una vista in assonometria della sola calotta del casco di cui alle figure 1 e 2, priva di una porzione di copertura laterale;
le figure 3A e 3B mostrano su scala ingrandita due particolari di figura 3;
la figura 4 è una vista in assonometria e parzialmente in esploso della sola mentoniera del casco di cui alle figure 1 e 2;
le figure 5 e 6 sono viste in esploso e in assonometria secondo diverse direzioni del primo membro di collegamento e del secondo membro di collegamento del collegamento smontabile per il tramite del quale la mentoniera è accoppiabile in modo removibile alla calotta;
le figure 7 e 8 sono viste parziali e in assonometria del primo membro di collegamento e del secondo membro di collegamento di cui alle figure 5 e 6 fra loro accoppiati rispettivamente in posizione di sblocco e in posizione di blocco della rotazione relativa nel verso di disaccoppiamento dell’uno rispetto all’altro;
le figure 7A e 8A sono viste su scala ingrandita di un particolare rispettivamente di figura 7 e di figura 8;
la figura 9 è una vista in assonometria e parzialmente in esploso della sola mentoniera del casco di cui alle figure 1 e 2;
la figura 9A è una vista su scala ingrandita di un particolare di figura 9 mostrante una barra formante parte del collegamento smontabile della mentoniera alla calotta, in cui la barra è inseribile in una sede cava fissata a una porzione laterale della calotta come mostrata nel particolare di figura 3A;
le figure 10 e 11 sono viste in esploso e in assonometria secondo diverse direzioni della barra e dei componenti formanti la rispettiva sede cava;
le figure 12 e 13 mostrano in assonometria la barra di cui alle figure 10 e 11 inserita in accoppiamento nella rispettiva sede cava, quest’ultima mostrata solo parzialmente in figura 13.
Con riferimento alle figure allegate, viene mostrato un casco protettivo in particolare per uso sportivo complessivamente indicato con il numero di riferimento 10.
Il casco 10 è previsto in particolare per uso ciclistico e, ancora più in particolare, per ciclismo fuori strada come, per esempio, la pratica cosiddetta “enduro” per “mountain bike”.
Il casco 10 comprende una calotta 11, una mentoniera 12 ed eventualmente una visiera 13.
Nella presente descrizione aggettivi quali “anteriore” o “frontale”, “posteriore” o “arretrato” e “laterale” sono riferiti alla usuali condizioni di impiego del casco 10; in particolare, qualora utilizzati per indicare porzioni del casco 10, “anteriore” o “frontale” è riferito alla porzione frontale del casco 10 in corrispondenza della quale si affaccia il viso di un utente, “posteriore” o “arretrato” è riferito alla porzione del casco retrostante che copre la zona occipitale e almeno parzialmente la zona parietale del cranio e “laterale” è riferito alla porzione del casco 10 che copre la zona temporale, in parte la zona parietale e, con particolare riferimento alla mentoniera 12, almeno parte della zona mandibolare del cranio.
Aggettivi quali “primo” e “secondo” sono usati ai soli fini di chiarezza espositiva.
Elementi corrispondenti, inoltre, sono indicati con lo stesso numero di riferimento.
Si precisa inoltre che la forma del casco 10 come mostrato nelle allegate figure potrebbe essere diversa e non è da intendersi in senso limitativo, in particolare per quanto riguarda la forma esteriore della calotta 11 e della mentoniera 12, la presenza o meno di una visiera 13 o altro accessorio, la previsione di aperture di ventilazione (non mostrate nelle allegate figure) o la costituzione degli strati di rivestimento e/o imbottitura interni al casco.
La mentoniera 12 è di tipo accoppiabile in modo rigido, completo e removibile alla calotta 11 per il tramite di un rispettivo collegamento smontabile.
La mentoniera 12 comprende una porzione frontale 14 da cui si estendono due bracci 15 laterali.
Nella forma di realizzazione mostrata nelle figure allegate i due bracci 15 terminano con una rispettiva estremità libera, la mentoniera 12 avendo complessivamente forma simile a una “U”.
Non si esclude che i due bracci 15 possano essere fra loro uniti da una porzione posteriore, a essi integrale o removibile, così che la mentoniera 12 assuma forma sostanzialmente ad anello.
Il collegamento smontabile per il tramite del quale la mentoniera 12 è accoppiabile in modo rigido e removibile alla calotta 11 comprende per ciascuno dei due bracci 15:
- almeno un primo membro di collegamento 16, maschio o femmina, che è montato sul braccio 15 in modo girevole a rotazione rispetto a un asse di rotazione R sostanzialmente ortogonale al braccio 15 ovvero a un piano tangente la superficie laterale esterna del braccio 15,
- almeno un corrispondente secondo membro di collegamento 17, rispettivamente femmina o maschio, che è fissato in modo rigido a una porzione laterale 11a della calotta 11,
- almeno una coppia di risalti elicoidali 18 che sono ricavati su uno fra il primo membro di collegamento 16 e il secondo membro di collegamento 17, in cui i fianchi di tali due risalti elicoidali 18 fra loro affacciati definiscono rispettivamente una prima superficie 18a e una seconda superficie 18b rispettivamente per lo scorrimento e il bloccaggio di almeno un elemento di impegno 19 ricavato sull’altro fra il primo membro di collegamento 16 e il secondo membro di collegamento 17, e
- un dispositivo magnetico atto ad attrarre magneticamente il primo membro di collegamento 16 e il secondo membro di collegamento 17 nel verso di accoppiamento reciproco.
Il primo membro di collegamento 16 e il secondo membro di collegamento 17 sono avvitabili fra loro per rotazione dell’uno rispetto all’altro attorno all’asse di rotazione R a seguito dello scorrimento dell’almeno un elemento di impegno 19 lungo la prima superficie 18a definita dai fianchi fra loro affrontati dei risalti elicoidali 18. La rotazione del primo membro di collegamento 16 rispetto al secondo membro di collegamento 17 nel verso di accoppiamento reciproco è assistita dall’attrazione magnetica esercitata dal dispositivo magnetico.
A seguito di un’azione di trazione T esercitata nel verso di allontanamento del primo membro di collegamento 16 rispetto al secondo membro di collegamento 17, in contrasto all’azione di attrazione esercitata dal dispositivo magnetico, l’impegno dell’almeno un elemento di impegno 19 con la seconda superficie 18b, superficie che è definita dai fianchi fra loro affrontati dei risalti elicoidali 18, impedisce la rotazione del primo membro di collegamento 16 e del secondo membro di collegamento 17 nel verso di disaccoppiamento dell’uno rispetto all’altro. L’impegno dell’almeno un elemento di impegno 19 con la seconda superficie 18b, la quale è definita dai fianchi fra loro affrontati dei risalti elicoidali 18, è di tipo meccanico per ostacolo. Tale impegno è configurato per impedire anche il disaccoppiamento del primo membro di collegamento 16 e del secondo membro di collegamento 17 per sfilamento dell’uno rispetto all’altro lungo l’asse di rotazione R.
L’azione di trazione T ha almeno una componente parallela all’asse di rotazione R.
L’accoppiamento fra il primo membro di collegamento 16 e il secondo membro di collegamento 17 è del tipo di quelli descritti in EP3019757A1, EP3220781A1 e EP3135980, e il cui contenuto è qui richiamato per quel che concerne il tipo di accoppiamento.
L’almeno un elemento di impegno 19 - il quale è ricavato su uno fra il primo membro di collegamento 16 e il secondo membro di collegamento 17 e che coopera con l’almeno una coppia di risalti elicoidali 18 ricavati sull’altro fra il primo membro di collegamento 16 e il secondo membro di collegamento 17 - è anch’esso costituito da un risalto elicoidale i cui fianchi opposti formano rispettivamente una prima superficie 19a e una seconda superficie 19b:
- la prima superficie 19a definita da uno dei due fianchi opposti del risalto elicoidale formante l’elemento di impegno 19 ricavato su uno fra il primo membro di collegamento 16 e il secondo membro di collegamento 17 si affaccia, in uso, alla prima superficie 18a definita dai fianchi fra loro affrontati dei risalti elicoidali 18 ricavati sull’altro fra il primo membro di collegamento 16 e il secondo membro di collegamento 17 ed è atta a scorrere lungo quest’ultima per l’avvitamento e lo svitamento del primo membro di collegamento 16 e del secondo membro di collegamento 17,
- la seconda superficie 19b definita dall’altro dei due fianchi opposti del risalto elicoidale formante l’elemento di impegno 19 ricavato su uno fra il primo membro di collegamento 16 e il secondo membro di collegamento 17 si affaccia, in uso, alla seconda superficie 18b definita dai fianchi fra loro affrontati dei risalti elicoidali 18 ricavati sull’altro fra il primo membro di collegamento 16 e il secondo membro di collegamento 17 ed è atta ad impegnarsi con quest’ultima per bloccare il primo membro di collegamento 16 e il secondo membro di collegamento 17 l’uno rispetto all’altro impedendone la rotazione relativa nel verso di disaccoppiamento a seguito di un’azione di trazione T esercitata nel verso di allontanamento del primo membro di collegamento 16 rispetto al secondo membro di collegamento 17, in contrasto all’azione di attrazione esercitata dal dispositivo magnetico.
Il primo membro di collegamento 16 è di tipo maschio e il secondo membro di collegamento 17 è di tipo femmina.
Il primo membro di collegamento 16 di tipo maschio è supportato in modo girevole a rotazione rispetto all’asse di rotazione R in un corrispondente foro 20, che è ricavato passante nel rispettivo braccio 15.
L’asse di rotazione R coincide con l’asse del foro 20.
Il primo membro di collegamento 16 è montato sul rispettivo braccio 15 in modo fisso a traslazione lungo l’asse di rotazione R, essendone impedito lo scorrimento lungo l’asse di rotazione R.
Il primo membro di collegamento 16 di tipo maschio è costituito da uno stelo cilindrico che ha una prima porzione d’estremità 16a che si innesta in una boccola 21 supportata girevole nel rispettivo foro 20 e una seconda porzione d’estremità 16b che sporge in aggetto dal lato interno del rispettivo braccio 15 (cioè dal lato del rispettivo braccio 15 che si affaccia al braccio 15 opposto). Sulla superficie laterale esterna della seconda porzione d’estremità 16b sono ricavati uno o più elementi di impegno 19.
Il primo membro di collegamento 16 comprende, inoltre, una linguetta 22 di manovra accessibile dall’esterno del rispettivo braccio 15.
La linguetta 22 è incernierata al primo membro di collegamento 16 attorno a un asse A ortogonale all’asse di rotazione R ed è mobile fra una posizione di presa, in cui è sollevata e sporge dal rispettivo braccio 15 per la manovra del primo membro di collegamento 16, e una posizione di riposo, in cui è abbassata e incassata in una corrispondente sede 23 ricavata nel braccio 15 e/o nel primo membro di collegamento 16.
In particolare, la linguetta 22 è incernierata alla prima porzione d’estremità 16a dello stelo cilindrico formante il primo membro di collegamento 16 e alla rispettiva boccola 21 per il tramite di un perno 24 che si inserisce in rispettivi fori ricavati nella linguetta 22, nella boccola 21 e nella prima porzione d’estremità 16a e che sono fra loro allineati e combacianti.
La sede 23 che accoglie la linguetta 22 quando essa è nella sua posizione di riposo è ricavata nella boccola 21 in corrispondenza dell’estremità di essa rivolta verso il lato esterno del rispettivo braccio 15.
Il secondo membro di collegamento 17 è di tipo femmina ed è fissato in modo rigido alla rispettiva porzione laterale della calotta 11.
Il secondo membro di collegamento 17 è costituito da una coppetta cilindrica aperta in corrispondenza almeno della sua estremità assiale rivolta verso l’esterno del casco 10 in modo da accogliere in essa il corrispondente primo membro di collegamento 16.
Sulla superficie laterale interna della coppetta cilindrica formante il secondo membro di collegamento 17 sono ricavati due o più risalti elicoidali 18 del tipo di “filetti” a due a due formanti rispettive coppie, ciascuna coppia definendo una pista elicoidale atta ad accogliere un rispettivo elemento di impegno 19 del primo membro di collegamento 16.
Il secondo membro di collegamento 17 è fissato in modo rigido alla calotta 11 ad esempio durante la fase di formatura per stampaggio di quest’ultima.
A tal fine, il secondo membro di collegamento 17 può comprendente una piastra 25 a esso solidale o integrale e che, durante la formatura, è inglobata nella calotta 11 in corrispondenza di una delle sue due porzioni laterali 11a opposte.
Considerando ciascuna coppia di risalti elicoidali 18 ricavati sul secondo membro di collegamento 17, i fianchi fra loro affacciati di tali due risalti elicoidali 18 definiscono rispettivamente una prima superficie 18a e una seconda superficie 18b:
- la prima superficie 18a è sostanzialmente continua, priva di sporgenze o rientranze e forma un piano inclinato di scorrimento di un rispettivo elemento di impegno 19 ricavato sul primo membro di collegamento 16; essa è rivolta verso il lato esterno della rispettiva porzione laterale 11a della calotta 11;
- la seconda superficie 18b è conformata in modo da realizzare un bloccaggio del rispettivo elemento di impegno 19 ricavato sul primo membro di collegamento 16 per impegno meccanico con esso; essa si affaccia alla rispettiva prima superficie 18a.
I fianchi opposti di ciascun risalto elicoidale formante un rispettivo elemento di impegno 19 definiscono rispettivamente una prima superficie 19a e una seconda superficie 19b di quest’ultimo:
- la prima superficie 19a è sostanzialmente continua, priva di sporgenze o rientranze e forma un piano inclinato di scorrimento; essa è rivolta verso il braccio 15 opposto a quello su cui è montato il rispettivo primo membro di impegno 16;
- la seconda superficie 19b è conformata in modo da realizzare un bloccaggio dell’elemento di impegno 19 per impegno meccanico con la seconda superficie 18b definita dai fianchi fra loro affrontati della rispettiva coppia di risalti elicoidali 18 ricavati nel secondo membro di collegamento 17.
Ciascuna seconda superficie 18b, 19b comprende un pluralità di sporgenze e rientranze, le sporgenze di una delle seconde superfici 18b, 19b essendo complementari alle rientranze dell’altra di tali seconde superfici 18b, 19b e viceversa.
Tali sporgenze e rientranze presentano, in particolare, rispettivi fianchi che si attestano l’uno contro l’altro per impedire la rotazione del primo membro di collegamento 16 rispetto al secondo membro di collegamento 17 nel verso di disaccoppiamento dell’uno rispetto all’altro e, vantaggiosamente, anche nel verso opposto di accoppiamento.
Tali sporgenze e rientranze sono inoltre conformate per impedire lo sfilamento del primo membro di collegamento 16 dal secondo membro di collegamento 17 per trazione lungo l’asse di rotazione R.
Tali sporgenze e rientranze sono conformate come denti; i denti possono avere forma a trapezio o a denti di sega.
La seconda superficie 19b di ciascun elemento di impegno 19 si impegna con la corrispondente seconda superficie 18b della rispettiva coppia di risalti elicoidali 18 fra i quali è accolto l’elemento di impegno 19 a seguito di un’azione di trazione T esercitata nel verso di disaccoppiamento del primo membro di collegamento 16 dal secondo membro di collegamento 17 lungo l’asse di rotazione R e in contrasto all’azione di attrazione esercitata dal dispositivo magnetico.
Quest’ultimo comprende almeno un primo magnete 26 fissato al primo membro di collegamento 16 e almeno un secondo magnete 27 fissato al secondo membro di collegamento 17; il primo magnete 26 e il secondo magnete 27 sono disposti per esercitare un’azione di attrazione del primo membro di collegamento 16 e del secondo membro di collegamento 17 nel verso di accoppiamento dell’uno nell’altro. A tal fine il primo magnete 26 e il secondo magnete 27 sono disposti in modo tale che il polo positivo dell’uno si affacci al polo negativo dell’altro o viceversa.
Il primo magnete 26 è alloggiato fra lo stelo cilindrico formante il primo membro di collegamento 16 e la rispettiva boccola 21. Quest’ultima è vantaggiosamente chiusa sul fondo rivolto all’esterno del rispettivo braccio 15.
Il secondo magnete 27 è alloggiato sul fondo della coppetta formante il secondo membro di collegamento 17 ed è trattenuto in sede da un coperchio 28 ancorato alla coppetta o alla piastra 25.
Il primo membro di collegamento 16 e il secondo membro di collegamento 17 e loro componenti sono realizzati per stampaggio di materiale polimerico, come per esempio poliammide.
Il collegamento smontabile per il tramite del quale la mentoniera 12 è accoppiabile in modo removibile alla calotta 11 comprende inoltre per ciascun braccio 15:
- una barra 29 longitudinale che si estende lungo un piano trasversale al rispettivo asse di rotazione R e che è inseribile per scorrimento in una corrispondente sede cava 30 ricavata nella rispettiva porzione laterale della calotta 11, in cui
- fra la barra 29 e la rispettiva sede cava 30 è definito un accoppiamento a scatto dell’una nell’altra.
Ciascuna barra 29 è integrale a una staffa 31 per il tramite della quale essa è fissata in modo rigido al rispettivo braccio 15 ad esempio con un collegamento filettato o del tipo a rivetti 32 o simili.
Ciascuna barra 29 si prolunga verso la porzione posteriore del casco 10 nel verso opposto alla porzione frontale 14 della mentoniera 12.
Ciascuna barra 29 presenta almeno una faccia sulla quale è ricavato almeno un rispettivo incavo 33; vantaggiosamente ciascuna barra 29 presenta almeno una coppia di facce opposte su ciascuna delle quali è ricavato almeno un rispettivo incavo 33.
Ciascuna sede cava 30 è fissata in modo rigido alla rispettiva porzione laterale 11a della calotta 11 per esempio durante la fase di formatura per stampaggio di quest’ultima.
Ciascuna sede cava 30 presenta un’apertura di ingresso della rispettiva barra 29 che è accessibile frontalmente. Come si nota dalle allegate figure, ciascuna sede cava 30 è sfalsata in avanti rispetto al secondo membro di collegamento 17 fissato alla rispettiva porzione laterale 11a della calotta 11.
All’interno della sede cava 30 è alloggiata almeno una protuberanza 34 che è supportata in modo elasticamente cedevole e che è atta a innestarsi a scatto in un rispettivo incavo 33 della barra 29; vantaggiosamente, all’interno della sede cava 30 è alloggiata almeno una coppia di protuberanze 34 fra loro affrontate, ciascuna delle quali è supportata in modo elasticamente cedevole in modo da innestarsi a scatto in un rispettivo incavo 33 della barra 29.
La sede cava 30 può avere una qualsiasi conformazione; con riferimento alla forma di realizzazione mostrata nelle allegate figure essa è delimitata da una coppia di gusci 35, 36 fra loro fissati in modo rigido per il tramite di un collegamento a incastro, filettato, con rivetti, viti 37 o simili.
I due gusci 35, 36 fra loro assemblati sono inglobati nella rispettiva porzione laterale 11a della calotta 11 per esempio durante la formatura di quest’ultima.
All’interno della sede cava 30 sono presenti asole 38 in cui sono fissate molle a lamina 39 sagomate con sporgenze 34.
Dalla descrizione sopra fatta e dalle figure allegate il funzionamento del casco 10 oggetto della presente invenzione è immediatamente comprensibile per il tecnico del ramo senza sforzo alcuno.
Il montaggio della mentoniera 12 sulla calotta 11 avviene infilando le barre 29 nelle rispettive sedi cave 30 nelle quali si innestano con accoppiamento a scatto.
I primi membri di collegamento 16 si trovano così affrontati ai rispettivi secondi membri di collegamento 17, gli uni sostanzialmente allineati agli altri lungo l’asse di rotazione R.
L’attrazione magnetica esercitata dal dispositivo magnetico è sufficiente per promuovere e assistere l’avvitamento dei primi membri di collegamento 16 nei secondi membri di collegamento 17 nel verso di accoppiamento dei primi nei secondi, accoppiamento che avviene in modo “spontaneo” e “automatico”, senza necessariamente l’intervento manuale dell’utente.
Durante l’accoppiamento ciascun elemento di impegno 19 del primo membro di collegamento 16 si attesta fra due risalti elicoidali 18 del secondo membro di collegamento 17 con le rispettive prime superfici 19a e 18a fra loro in contatto di strisciamento, le rispettive seconde superfici 19b e 18b essendo fra loro disaccoppiate.
Qualora in uso, per esempio a seguito di vibrazioni, urti o simili, si generi un’azione di trazione T con componente parallela all’asse di rotazione R nel verso di distacco del primo membro di collegamento 16 dal rispettivo secondo membro di collegamento 17, l’impegno meccanico fra la seconda superficie 19b di ciascun elemento di impegno 19 con la seconda superficie 18b della rispettiva coppia di risalti elicoidali 18 blocca il primo membro di collegamento 16 rispetto al secondo membro di collegamento 17 impedendone la rotazione relativa nel verso di disaccoppiamento, nonché lo sfilamento assiale.
Lo smontaggio della mentoniera 12 dalla calotta 11 avviene facendo ruotare i primi membri di collegamento 16 rispetto ai secondi membri di collegamento 17 di circa 90° mantenendo la prima superficie 19a di ciascun elemento di impegno 19 del primo membro di collegamento 16 in contatto di strisciamento con la rispettiva prima superficie 18a definita dai due corrispondenti risalti elicoidali 18 del secondo membro di collegamento 17, le rispettive seconde superfici 19b e 18b essendo fra loro disaccoppiate. La manovra dei primi membri di collegamento 16 è facilitata dalle rispettive levette 22.
Dopo aver liberato i primi membri di collegamento 16 dai secondi membri di collegamento 17, è sufficiente esercitare un’azione di trazione della mentoniera in allontanamento rispetto alla calotta 11 per sfilare le barre 29 dalle rispettive sedi cave 30.
L’impiego di quattro “punti di collegamento”, di cui “due frontali” costituiti dalla coppia di barre 29 longitudinali che si innestano nelle rispettive sedi cave 30 e “due laterali” costituiti dall’accoppiamento dei primi membri di collegamento 16 nei rispettivi secondi membri di collegamento 17, permette di accoppiare in modo removibile la mentoniera 12 alla calotta 11 in modo rigido, completo e sicuro. I due collegamenti laterali realizzati per accoppiamento dei primi membri di collegamento 16 nei rispettivi secondi membri di collegamento 17 assicurano la mentoniera 12 alla calotta 11 impedendo per ostacolo lo sfilamento accidentale dei due collegamenti frontali realizzati dalla coppia di barre 29 longitudinali che si innestano nelle rispettive sedi cave 30.
Si precisa che un collegamento smontabile del tipo comprendente il primo membro di collegamento 16 e il secondo membro di collegamento 17 come sopra descritti e come rivendicati è adottabile anche indipendentemente dalla previsione delle barre 29 inseribili nelle rispettive sedi cave 30 o in combinazione con altri sistemi di aggancio della mentoniera 12 alla calotta 11.
Il casco oggetto della presente invenzione permette di montare e smontare la mentoniera con un numero limitato di operazioni eseguibili in modo semplice e rapido da parte di un utente anche a casco indossato.
Il casco oggetto della presente invenzione permette di fissare in modo rigido, completo e removibile la mentoniera garantendone un fissaggio stabile e sicuro in uso.
Il casco oggetto della presente invenzione ha una struttura complessivamente leggera ed è realizzabile con usuali tecnologie di formatura.
Il casco protettivo per uso sportivo, in particolare per uso ciclistico così concepito è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell’invenzione; inoltre tutti i dettagli sono sostituibili da elementi tecnicamente equivalenti. In pratica i materiali utilizzati, nonché le dimensioni, potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze tecniche.

Claims (12)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Casco (10) protettivo, in particolare per uso sportivo, comprendente una calotta (11) e una mentoniera (12), la quale mentoniera (12) ha una porzione frontale (14) da cui si estendono due bracci (15) laterali ed è accoppiabile in modo rigido e removibile a detta calotta (11) per il tramite di un collegamento smontabile, caratterizzato dal fatto che detto collegamento smontabile comprende per ciascuno di detti bracci (15): - almeno un primo membro di collegamento (16), maschio o femmina, che è montato su detto braccio (15) in modo girevole a rotazione rispetto a un asse di rotazione (R) sostanzialmente ortogonale a detto braccio (15), - almeno un corrispondente secondo membro di collegamento (17), rispettivamente femmina o maschio, che è fissato in modo rigido a una porzione laterale (11a) di detta calotta (11), - almeno una coppia di risalti elicoidali (18) che sono ricavati su uno di detto primo membro di collegamento (16) e di detto secondo membro di collegamento (17), in cui i fianchi di detti due risalti elicoidali (18) fra loro affacciati definiscono rispettivamente una prima superficie (18a) e una seconda superficie (18b) rispettivamente per lo scorrimento e il bloccaggio di almeno un elemento di impegno (19) ricavato sull’altro di detto primo membro di collegamento (16) e di detto secondo membro di collegamento (17), e - un dispositivo magnetico atto ad attrarre magneticamente detto primo membro di collegamento (16) e detto secondo membro di collegamento (17) nel verso di accoppiamento reciproco, in cui detto primo membro di collegamento (16) e detto secondo membro di collegamento (17) sono avvitabili fra loro per rotazione dell’uno rispetto all’altro attorno a detto asse di rotazione (R) a seguito dello scorrimento di detto almeno un elemento di impegno (19) lungo detta prima superficie (18a), la rotazione di detto primo membro di collegamento (16) rispetto a detto secondo membro di collegamento (17) nel verso di accoppiamento reciproco essendo assistita dall’attrazione magnetica esercitata da detto dispositivo magnetico, e in cui, a seguito di un’azione di trazione (T) nel verso di allontanamento di detto primo membro di collegamento (16) rispetto a detto secondo membro di collegamento (17), la rotazione di detto primo membro di collegamento (16) e di detto secondo membro di collegamento (17) nel verso di disaccoppiamento dell’uno rispetto all’altro è impedita dall’impegno di detto almeno un elemento di impegno (19) con detta seconda superficie (18b).
  2. 2) Casco (10) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto almeno un elemento di impegno (19) ricavato su uno di detto primo membro di collegamento (16) e detto secondo membro di collegamento (17) è anch’esso costituito da un risalto elicoidale i cui fianchi opposti formano una prima superficie (19a) e una seconda superficie (19b) rispettivamente per lo scorrimento e il bloccaggio di detto almeno un elemento di impegno (19) lungo detta prima superficie (18a) e con detta seconda superficie (18b) definite dai fianchi fra loro affrontati di detti almeno due risalti elicoidali (18) di detta almeno una coppia ricavati sull’altro di detto primo membro di collegamento (16) e di detto secondo membro di collegamento (17).
  3. 3) Casco (10) secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che ciascuna di dette seconde superfici (18b, 19b) comprende un pluralità di sporgenze e rientranze, le sporgenze di una di dette seconde superfici (18b, 19b) essendo complementari alle rientranze dell’altra di dette seconde superfici (18b, 19b) e viceversa.
  4. 4) Casco (10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto primo membro di collegamento (16) è maschio e detto secondo membro di collegamento (17) è femmina, in cui detta almeno una coppia di risalti elicoidali (18) è ricavata in detto secondo membro di collegamento (17) femmina e detto almeno un elemento di impegno (19) è ricavato in detto primo membro di collegamento (16) maschio.
  5. 5) Casco (10) secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che detto secondo membro di collegamento (17) comprende una pluralità di detti risalti elicoidali (18) a due a due formanti rispettive coppie e detto primo membro di collegamento (16) comprende una rispettiva pluralità di detti elementi di impegno (19).
  6. 6) Casco (10) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto dispositivo magnetico comprende almeno un primo magnete (26) fissato a detto primo membro di collegamento (16) e almeno un secondo magnete (27) fissato a detto secondo membro di collegamento (17), detto primo magnete (26) e detto secondo magnete (27) essendo disposti per esercitare un’azione di attrazione di detto primo membro di collegamento (16) e di detto secondo membro di collegamento (17) nel verso di accoppiamento dell’uno nell’altro.
  7. 7) Casco (10) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto primo membro di collegamento (16) comprende una linguetta (22) di manovra accessibile dall’esterno di detto braccio (15).
  8. 8) Casco (10) secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che detta linguetta (22) di manovra è incernierata a detto primo membro di collegamento (16) attorno a un asse (A) ortogonale a detto asse di rotazione (R) ed è mobile fra una posizione di presa, in cui sporge da detto braccio (15) per la manovra di detto primo membro di collegamento (16), e una posizione di riposo, in cui è incassata in una corrispondente sede (23) ricavata in detto braccio e/o in detto primo membro di collegamento (16).
  9. 9) Casco (10) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto collegamento smontabile comprende per ciascuno di detti bracci: - una barra (29) longitudinale che si estende lungo un piano trasversale a detto asse di rotazione (R) e che è inseribile per scorrimento in una corrispondente sede cava (30) ricavata in detta porzione laterale (11a) di detta calotta, in cui - fra detta barra (29) e detta sede cava (30) è definito un accoppiamento a scatto dell’una nell’altra.
  10. 10) Casco (10) secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che detto accoppiamento a scatto comprende almeno un incavo (33) ricavato in detta barra (29) e nel quale si innesta almeno una protuberanza (34) supportata in detta sede cava (30) in modo elasticamente cedevole.
  11. 11) Casco (10) secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che detto accoppiamento a scatto comprende una coppia di detti incavi (33), i quali sono ricavati in corrispondenza di facce opposte di detta barra (29), e una rispettiva coppia di dette protuberanze (34), le quali sono supportate in detta sede cava (30) fra loro affrontate.
  12. 12) Casco (10) secondo una o più delle rivendicazioni da 9 a 11, caratterizzato dal fatto che detta sede cava (30) è sfalsata in avanti rispetto al secondo membro di collegamento (17) fissato alla rispettiva porzione laterale (11a) di detta calotta.
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