IT201900001703A1

IT201900001703A1 - Ago penna di sicurezza

Info

Publication number: IT201900001703A1
Application number: IT102019000001703A
Authority: IT
Inventors: Bravo Alejandro José Ruiz
Original assignee: Pikdare Spa
Priority date: 2019-02-06
Filing date: 2019-02-06
Publication date: 2020-08-06
Also published as: US20200246554A1; DK3693043T3; CN111529819B; CN111529819A; US11318261B2; EP3693043A1; EP3693043B1

Description

"Ago penna di sicurezza"

DESCRIZIONE

Campo Tecnico

La presente invenzione è relativa a un ago penna di sicurezza utilizzabile per iniettare farmaci con penna per iniezioni, ad esempio, da parte di pazienti diabetici per effettuare le regolari iniezioni di insulina.

Stato della Tecnica

È noto nello stato della tecnica l’utilizzo di un ago penna montato su di una fiala contenente un liquido da iniettare. L’iniezione viene effettuata mediante l’impiego di una penna per iniezione che viene agganciata alla fiala del farmaco per esercitare sul liquido la pressione necessaria per inoculare lo stesso sottocute. È altresì noto realizzare un kit per le iniezioni. Tale kit comprende un ago penna ed una fiala contenente un farmaco da iniettare.

L’ago penna comprende un corpo principale, una cannula ed una protezione. Il corpo principale si estende lungo una direzione longitudinale tra un fondo e un’opposta sommità e comprende una cavità che si estende dal fondo fino ad un’apertura posta in corrispondenza della sommità.

La cannula è inserita all’interno della cavità e si estende tra un’estremità inferiore, fissata al fondo del corpo principale, ed un’opposta estremità superiore, aggettante all’esterno della cavità attraverso l’apertura. La protezione è configurata per accoppiarsi reversibilmente al corpo principale e per coprire interamente l’estremità superiore della cannula.

In caso di utilizzo, ossia in caso di iniezione, la fiala viene agganciata al fondo del contenitore in modo tale da consentire alla cannula di prelevare il fluido da iniettare. Una penna per iniezioni viene agganciata all’estremità libera della fiala per comprimere il fluido contenuto nella fiala in modo che lo stesso possa fuoriuscire attraverso la cannula dell’ago penna. Una volta rimossa la protezione dal corpo principale dell’ago penna, è possibile effettuare l’iniezione.

Problema della Tecnica nota

Dopo l’utilizzo di un ago penna di tipo noto, è necessario riposizionare manualmente la protezione sul corpo principale al fine di schermare l’estremità superiore della cannula. In aggiunta, sia prima che dopo l’utilizzo l’ago penna si trova nella medesima configurazione, ossia con la protezione a copertura dell’estremità superiore della cannula. Nel dettaglio, prima dell’utilizzo, l’estremità superiore della cannula è accessibile rimuovendo la protezione dal corpo principale. Subito dopo l’utilizzo, è elevato il rischio di infezione legato a punture accidentali che potrebbero verificarsi, ad esempio subito prima dello smaltimento. Inoltre, una volta rimossa la protezione, non è possibile distinguere un ago penna nuovo da uno già utilizzato e quindi si corre il rischio di riutilizzare più volte lo stesso ago penna. Il riutilizzo di uno stesso ago penna comporta l’impiego di una cannula non più sterile. Questo determina un aumento del rischio d’infezione a seguito dell’iniezione effettuata con una cannula contaminata.

Sommario dell’invenzione

In questo contesto, il compito tecnico alla base della presente invenzione è quello di proporre un ago penna di sicurezza che superi gli inconvenienti della tecnica nota sopra citati.

In particolare, è scopo della presente invenzione proporre un ago penna di sicurezza che consenta di prevenire le punture accidentali dopo l’utilizzo dell’ago penna.

Inoltre, è scopo della presente invenzione proporre un ago penna di sicurezza che permetta di coprire irreversibilmente la cannula dell’ago penna dopo l’utilizzo.

È altresì scopo della presente invenzione proporre un ago penna di sicurezza che consenta di distinguere un ago penna nuovo da uno già utilizzato.

Vantaggi dell’invenzione

Grazie ad una forma realizzativa dell’invenzione, è possibile coprire irreversibilmente la cannula dopo l’utilizzo dell’ago penna, rimuovendo il rischio di punture accidentali e impedendo il riutilizzo del dispositivo. Si previene in questo modo il rischio di punture accidentali o di contaminazione dovuta all’utilizzo della cannula dell’ago penna non più sterile

Grazie ad una ulteriore forma realizzativa dell’invenzione, è possibile distinguere la configurazione dell’ago penna assunta prima dell’utilizzo da quella assunta dopo l’attivazione del meccanismo di sicurezza, in modo da renderne evidente l’attivazione dovuta allo scatto del meccanismo e l’impossibilità di riutilizzo.

Breve descrizione dei disegni

Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione appariranno maggiormente chiari dalla descrizione indicativa, e pertanto non limitativa, di una forma di realizzazione preferita ma non esclusiva di un ago penna di sicurezza, come illustrato negli uniti disegni in cui:

- la figura 1 è una vista in esploso dell’ago penna di sicurezza secondo la presente invenzione;

- la figura 2 è una vista schematica laterale di un componente dell’ago penna di sicurezza di figura 1;

- la figura 3 è una vista in sezione dell’ago penna di figura 1 in una prima configurazione;

- la figura 4 è una vista in sezione dell’ago penna di figura 1 in una configurazione intermedia;

- la figura 5 è una vista in sezione dell’ago penna di figura 1 in una seconda configurazione;

- la figura 6 è una vista in sezione dell’ago penna di figura 1 in una terza configurazione;

- la figura 7 è una vista in sezione di un kit per le iniezioni in una configurazione assemblata.

Descrizione dettagliata

Con riferimento alle figure allegate, con 1 è indicato un ago penna di sicurezza. Nella forma realizzativa preferita l’ago penna 1 di sicurezza comprende un corpo principale 2 che si estende lungo una direzione longitudinale X-X tra un fondo 21 ed una opposta sommità 22. Preferibilmente il corpo principale 2 ha forma sostanzialmente cilindrica. In dettaglio, il corpo principale 2 comprende una cavità 23 che si estende dal fondo 21 fino ad un’apertura 24 posta in corrispondenza della sommità 22. In altre parole, la cavità 23 del corpo principale 2 è una cavità cieca. Preferibilmente, la cavità 23 presenta forma cilindrica coassiale al corpo principale 2.

Il corpo principale 2 comprende, inoltre, primi elementi elastici 25 posti all’interno della cavità 23 in corrispondenza di una porzione inferiore 231 della cavità 23 prossima al fondo 21 e un elemento di interferenza 26 posto in corrispondenza di una porzione superiore 232 della cavità 23 prossima alla sommità 22. Più in dettaglio, la porzione inferiore 231 si estende dal fondo 21 del corpo principale 2 fino ad una porzione intermedia 233 della cavità 23 posta tra il fondo 21 e la sommità 22 del corpo principale 2. Invece, la porzione superiore 232 della cavità 23 si estende dalla porzione intermedia 233 fino alla sommità 22 del corpo principale 2. Nella forma realizzativa di figura 1, il corpo principale 2 comprende un unico primo elemento elastico 25 e un unico elemento di interferenza 26. Secondo una forma realizzativa preferita, il corpo principale 2 comprende una pluralità di primi elementi elastici 25 disposti lungo il profilo della cavità 23 in corrispondenza della porzione inferiore 231 della cavità 23 e una pluralità di elementi di interferenza 26 disposti lungo il profilo della cavità 23 in corrispondenza della porzione superiore 232 della cavità 23.

L’ago penna 1 di sicurezza comprende, inoltre, una cannula 3 fissata al corpo principale 2 ed estendentesi lungo la direzione longitudinale X-X tra una estremità inferiore 31 posta in prossimità del fondo 21 del corpo principale 2 ed una opposta estremità superiore 32, aggettante almeno in parte all’esterno della cavità 23 attraverso l’apertura 24. Preferibilmente la cannula 3 è fissata al corpo principale 2 tramite un manicotto 29. Tale manicotto 29 è collocato all’interno della cavità 23 ed è collegato al fondo 21 del corpo principale 2. Più preferibilmente, il manicotto 29 si estende tra un fondo 291 del manicotto 29, collegato al fondo 21 del corpo principale 2, ed un’opposta sommità 292 del manicotto 29 lungo la direzione longitudinale X-X. In aggiunta, il manicotto 29 comprende una cavità passante 293 dal fondo 291 alla sommità 292 del manicotto 29 e configurata per ospitare stabilmente la cannula 3. La cannula 3 è quindi inserita all’interno della cavità passante 293 del manicotto 29 in modo tale che sia stabilmente collocata all’interno della cavità 23 del corpo principale 2 mantenendo l’estremità superiore 31 oltre l’apertura 24. In altre parole, la cannula 3 è stabilmente vincolata internamente alla cavità passante 293 del manicotto 29.

Secondo la forma preferita dell’invenzione mostrata nelle unite figure, il corpo principale 2 comprende una gonna 212 aggettante dal fondo 21 in modo da definire un recesso all’interno del quale è accolta l’estremità inferiore 31 della cannula 3. Infatti, l’estremità inferiore 31 della cannula 3 attraversa il fondo e fuoriesce dallo stesso restando però confinata all’interno del recesso definito dalla gonna 212. In questo modo, l’estremità inferiore 31 della cannula 3 non può essere facilmente raggiunta dalle dita di un utente riducendo il rischio di punture accidentali. Preferibilmente, la gonna 212 comprende una porzione filettata 213 ricavata nella sua parete interna, ossia sulla parete che definisce il recesso. La porzione filettata 213 della gonna 212 è configurata per essere avvitata sulla corrispondente porzione filettata 101 realizzata sul colletto esterno di una fiala 10 contenete un liquido da iniettare.

In aggiunta, l’ago penna 1 di sicurezza comprende un elemento di blocco 4 posto all’interno della cavità 23 del corpo principale 2 comprendente una porzione inferiore di riscontro 41 ed una porzione superiore di battuta 42. Preferibilmente, l’elemento di blocco 4 comprende un corpo di battuta 46 che si estende dalla porzione superiore di battuta 42 ad una opposta sommità 461 del corpo di battuta 46 lungo la direzione longitudinale X-X. Nella forma realizzativa preferita, la porzione superiore di battuta 42 è conformata come una flangia aggettante dal corpo di battuta 46 lungo una direzione trasversale rispetto alla direzione longitudinale X-X. Sempre preferibilmente, la porzione inferiore di riscontro 41 è invece aggettante dal corpo di battuta 46 a partire dalla porzione superiore di battuta 42 lungo la direzione longitudinale X-X verso il fondo 21 del corpo principale 2.

L’elemento di blocco 4 comprende, inoltre, mezzi di impegno 43 posti in corrispondenza della porzione inferiore di riscontro 41. Nella forma realizzativa preferita i mezzi di impegno 43 sono deformabili e aggettanti dalla porzione superiore di battuta 42 verso il fondo 21 del corpo principale 2.

L’elemento di blocco 4 comprende un primo canale passante 44 dalla porzione inferiore di riscontro 41 alla porzione superiore di battuta 42. Più in dettaglio, il primo canale passante 44 si estende lungo la direzione longitudinale X-X dalla porzione inferiore di riscontro 41 fino alla sommità 461 del corpo di battuta 46. La cannula 3 è inserita all’interno del primo canale passante 44. Preferibilmente, il primo canale 44 presenta un diametro maggiore del diametro del manicotto 29. In questo modo la cannula 3 è inserita coassialmente nel manicotto 29, che a sua volta è inserito coassialmente all’interno del primo canale 44 in modo tale che l’elemento di blocco 4 possa scorrere lungo il manicotto 29.

In aggiunta, l’ago penna di sicurezza 1 comprende un elemento di spinta 5 posto all’interno della cavità 23 del corpo principale 2 e che si estende lungo la direzione longitudinale X-X tra una prima estremità 51 ed una opposta seconda estremità 52. In dettaglio, la prima estremità 51 è fissata in prossimità del fondo 21 del corpo principale 2, mentre la seconda estremità 52 è collegata alla porzione inferiore di riscontro 41 per spingere l’elemento di blocco 4 verso la sommità 22 del corpo principale 2. In altre parole, l’elemento di spinta 5 è configurato per spingere l’elemento di blocco 4 lungo la direzione longitudinale X-X dal fondo 21 verso la sommità 22 del corpo principale 2.

L’ago penna 1 di sicurezza comprende, inoltre, una protezione 6 che si estende lungo la direzione longitudinale X-X tra una porzione inferiore di blocco 61 e una opposta porzione superiore di copertura 62. Più in dettaglio la protezione 6 comprende un corpo di protezione 64 che si estende lungo la direzione longitudinale X-X dalla porzione inferiore di blocco 61 alla porzione superiore di copertura 62. La protezione 6 comprende un secondo canale passante 63 dalla porzione inferiore di blocco 61 alla porzione superiore di copertura 62.

In dettaglio, la cannula 3 è inserita all’interno del secondo canale passante 63. La protezione 6 è mobile rispetto al corpo principale 2 lungo la direzione longitudinale X-X rimanendo inserita almeno parzialmente nella cavità 23 del corpo principale 2. In altre parole, la protezione 6 è mobile lungo la direzione longitudinale X-X tra una prima posizione in cui la porzione inferiore di blocco 61 è inserita all’interno della cavità 23, mentre la porzione superiore di copertura 62 è posta al di fuori della cavità 23 oltre l’apertura 24 per coprire l’estremità superiore 32 della cannula 3, e una seconda posizione in cui il corpo di protezione 64 è completamente inserito all’interno della cavità 23 in modo da esporre l’estremità superiore 32 della cannula 3 oltre l’apertura 24. In aggiunta, la protezione 6 è mobile lungo la direzione longitudinale X-X dalla seconda posizione ad una terza posizione in cui la porzione superiore di copertura 62 è posta al di fuori della cavità 23 oltre l’apertura 24 per coprire l’estremità superiore 32 della cannula 3.

Come sarà maggiormente chiaro dal prosieguo della presente descrizione la prima e la terza posizione si differenziano per la distanza lungo l’asse longitudinale X-X della porzione superiore di copertura 62 dall’apertura 24. In particolare, tale distanza lungo l’asse longitudinale X-X della porzione superiore di copertura 62 dall’apertura 24 è maggiore nel caso della terza posizione rispetto alla prima posizione.

L’ago penna 1 di sicurezza è configurato per passare da una prima configurazione ad una seconda configurazione. In dettaglio, nella prima configurazione i primi elementi elastici 25 impegnano la porzione superiore di battuta 42 per mantenere 4l’elemento di blocco 4 nella porzione inferiore 231 della cavità 23. In altre parole, nella prima configurazione il contatto tra i primi elementi elastici 25 e la porzione superiore di battuta 42 dell’elemento di blocco 4 contrasta l’azione di spinta verso la sommità 22 dell’elemento di spinta 5. Infatti, come precedentemente introdotto, l’elemento di spinta 5 è configurato per esercitare un’azione di spinta sull’elemento di blocco 4 verso la sommità 22 del corpo principale 2. Nella prima configurazione, l’elemento di blocco 4 è quindi mantenuto nella porzione inferiore 231 della cavità 23. Sempre nella prima configurazione, la protezione 6 è nella prima posizione, ossia è aggettante all’esterno della cavità 23 attraverso l’apertura 24 in modo da coprire interamente l’estremità superiore 32 della cannula 3. Invece, nella seconda configurazione la protezione 6 si trova nella seconda posizione. Vantaggiosamente, nella prima configurazione la porzione superiore di copertura 62 della protezione 6 protegge l’estremità superiore 32 della cannula 3, evitando in questo modo punture accidentali.

L’ago penna di sicurezza è configurato per passare dalla prima configurazione alla seconda configurazione quando la protezione 6 si sposta verso il fondo 21 del corpo principale 2 per effetto di una spinta esterna. In altre parole, il passaggio dalla prima alla seconda configurazione avviene in corso d’uso, ossia quando un utente esterno posiziona l’ago penna 1 di sicurezza sulla cute di un paziente per fare un’iniezione. Premendo l’ago penna 1 sulla cute del paziente si genera la spinta esterna necessaria per far passare l’ago penna 1 di sicurezza dalla prima alla seconda configurazione. Infatti, spingendo l’ago penna 1 verso la cute, la porzione superiore di copertura 62 della protezione 6 entra in contatto con la cute spingendo la stessa protezione 6 verso il fondo 21 del corpo principale 2 fino al raggiungimento della seconda posizione della protezione 6, e quindi della seconda configurazione dell’ago penna 1. Giova rilevare che, mentre la protezione 6 scende verso il fondo 21 del corpo principale retraendosi al suo interno, l’estremità superiore 32 della cannula 3 viene gradualmente esposta penetrando all’interno della cute per effetto della spinta esterna esercitata sull’ago penna. Ad esempio, la spinta esterna viene esercitata sull’ago penna, in corso d’uso, da parte di un utente che esegue l’iniezione avendo prima montato l’ago penna 1 su di una fiala 10 che è a sua volta montata su di una penna per iniezioni.

In particolare, nella seconda configurazione la porzione inferiore di blocco 61 è accoppiata irreversibilmente all’elemento blocco 4 posto in corrispondenza della porzione inferiore 231 della cavità 23 in modo da esporre l’estremità superiore 32 della cannula 3 attraverso l’apertura 24. In dettaglio, nella seconda configurazione il corpo di battuta 46 dell’elemento di blocco 4 è bloccato all’interno del secondo canale passante 63 in corrispondenza della porzione inferiore di blocco 61 della protezione 6. Ancora più in dettaglio, nella seconda configurazione inferiore di riscontro la protezione 6 è nella seconda posizione.

Lo spostamento della protezione 6 dalla prima alla seconda posizione determina la compressione dell’elemento di spinta 5 verso il fondo 21 del corpo principale 2.

Inoltre, l’ago penna 1 è configurato per passare dalla seconda configurazione ad una terza configurazione per effetto della spinta esercitata dall’elemento di spinta 5 sull’elemento di blocco 4. Nella terza configurazione i mezzi di impegno 43 sono in battuta sull’elemento di interferenza 26 per mantenere l’elemento di blocco 4 irreversibilmente bloccato nella porzione superiore 232 della cavità 23 mentre la protezione 6 si trova nella terza posizione in cui è aggettante esternamente alla cavità 23 attraverso l’apertura 24 in modo tale da coprire interamente l’estremità superiore 32 della cannula 3. Pertanto, la terza configurazione dell’ago penna è irreversibile. Vantaggiosamente, nella terza configurazione la protezione 6 copre l’estremità superiore 32 della cannula 3 in modo irreversibile prevenendo le punture accidentali ed il riutilizzo dello stesso ago penna 1 da parte di un utilizzatore.

In corso d’uso, ad iniezione avvenuta, l’ago penna 1 di sicurezza viene rimosso dalla cute del paziente. A seguito della rimozione dell’ago penna 1 di sicurezza, l’elemento di spinta 5, spingendo l’elemento di blocco 4 verso la sommità 22, sposta anche la protezione 6 nella terza posizione, facendo così passare automaticamente l’ago penna 1 di sicurezza dalla seconda alla terza configurazione.

In altre parole, a seguito della rimozione dell’ago penna 1 di sicurezza dalla cute, la protezione 6 si sposta dalla seconda alla terza posizione.

Come detto prima, nella terza configurazione, la protezione 6 è bloccata irreversibilmente nella terza posizione. Infatti, i mezzi di impegno 43 si bloccano a contatto con l’elemento di interferenza 26 ed impediscono il successivo passaggio della protezione 6 dalla terza alla seconda posizione. In questo modo, la porzione superiore di copertura 62 della protezione 6 protegge in modo permanente l’estremità superiore 32 della cannula 3 evitando il riutilizzo dello stesso ago penna ed eventuali punture accidentali.

Secondo una forma realizzativa preferita, il corpo principale 2 comprende un labbro 27 collocato in corrispondenza dell’apertura 24. Tale labbro 27 è configurato per impegnare la porzione inferiore di blocco 61 della protezione 6 nella terza configurazione in modo tale da mantenere la protezione 6 stabilmente inserita almeno in parte all’interno della cavità 23. Preferibilmente, il labbro 27 è aggettante dal corpo principale 2 al di sopra della cavità 23 lungo una direzione trasversale rispetto alla direzione longitudinale X-X. In particolare, il contatto tra il labbro 27 e la porzione inferiore di blocco 61 della protezione 6 impedisce alla protezione 6 di fuoriuscire oltre l’apertura 24. In altre parole, il contatto tra il labbro 27 e la porzione inferiore di blocco 61 mantiene la protezione 6 nella terza posizione.

Secondo una forma realizzativa alternativa e/o combinabile con la precedente, la protezione 6 comprende almeno un secondo elemento elastico 65 interposto tra la porzione inferiore di blocco 61 e la porzione superiore di copertura 62. Il labbro 27 è configurato per impegnare il secondo elemento elastico 65 in detta prima configurazione in modo tale da mantenere la protezione 6 stabilmente inserita almeno in parte all’interno della cavità 23. Il contatto tra il labbro 27 e il secondo elemento elastico 65 impedisce alla protezione 6 di entrare all’interno della cavità 23 senza l’azione di una spinta esterna. In altre parole, il contatto tra il labbro 27 e il secondo elemento elastico 65 mantiene la protezione 6 nella prima posizione in assenza di una azione di spinta esterna. Invece, una spinta esterna agente sulla protezione 6 e diretta verso il fondo 21 determina la deformazione del secondo elemento elastico 65 a contatto con il labbro 27 in modo tale da consentire il passaggio della protezione 6 dalla prima alla seconda posizione.

Come osservabile nelle unite figure, nella prima posizione la porzione inferiore di blocco 61 è distanziata dal labbro 27, mentre il secondo elemento elastico 65 è a contatto con il labbro 27. Viceversa, nella terza posizione la porzione inferiore di blocco 61 è a contatto con il labbro 27, mentre il secondo elemento elastico è distanziato dal labbro 27. Ne consegue che, nella terza posizione la distanza lungo la direzione longitudinale X-X della porzione superiore di copertura 62 della protezione 6 dall’apertura 24 è maggiore che nella prima posizione.

Giova inoltre rilevare che è possibile variare la rigidezza del secondo elemento elastico 65 per modificare l’intensità dell’azione di spinta necessaria per commutare l’ago penna 1 dalla prima alla seconda configurazione. Ad esempio, maggiore è la rigidezza del secondo elemento elastico 65, maggiore sarà la forza necessaria per disimpegnare il secondo elemento elastico 65 dal labbro 27. In aggiunta, variando la conformazione geometrica del secondo elemento elastico 65 e del labbro 27 è ugualmente possibile modificare l’intensità della spinta esterna per disimpegnare il secondo elemento elastico 65 dal labbro 27. Nella forma realizzativa preferita, la cavità 23 è delimitata da una superficie interna 28 del corpo principale 2. I primi elementi elastici 25 sono aggettanti dalla superficie interna 28 in corrispondenza della porzione inferiore 231 della cavità 23, mentre l’elemento di interferenza 26 è aggettante dalla superficie interna 28 in corrispondenza della porzione superiore 232 della cavità 23. Preferibilmente, i primi elementi elastici 25 sono aggettanti dalla superficie interna 28 verso il fondo 21 del corpo principale 2. L’elemento di interferenza 26, invece, è aggettante dalla superficie interna 28 verso la sommità 22 del corpo principale 2.

Nella forma realizzativa preferita, l’elemento di spinta 5 comprende una molla elicoidale 53. La molla elicoidale 53 è posizionata tra la prima estremità 51 e la seconda estremità 52 dell’elemento di spinta 5.

Preferibilmente, la molla elicoidale 53 è configurata per assumere lungo la direzione longitudinale X-X una prima estensione, una seconda estensione e una terza estensione rispettivamente nella prima, nella seconda e nella terza configurazione. In dettaglio, la prima estensione è maggiore della seconda estensione, mentre la terza estensione è maggiore della prima e della seconda estensione. In altre parole, il passaggio dalla prima alla seconda configurazione determina una compressione della molla elicoidale 53, viceversa il passaggio dalla seconda alla terza configurazione avviene tramite l’estensione della molla elicoidale 53.

Ancora più in dettaglio, nel passare dalla prima alla seconda configurazione la porzione inferiore di blocco 61 della protezione 6 entra in contatto con i primi elementi elastici 25 per fletterli verso la superficie interna 28 del corpo principale 2 in modo da disimpegnare l’elemento di blocco 4 dai primi elementi elastici 25, per spingere l’elemento di blocco 4 verso il fondo 21 così da comprimere la molla elicoidale 53 verso il fondo 21 del corpo principale 2. In altre parole, durante il passaggio dalla prima alla seconda configurazione la protezione 6 determina una deformazione dei primi elementi elastici 25 verso la superficie interna 28. Tale deformazione dei primi elementi elastici 25 permette di disimpegnare l’elemento di blocco 4 dai primi elementi elastici 25. Tali primi elementi elastici 25 possono essere realizzati con materiale di diversa rigidezza o con lo stesso materiale ma con sezioni diverse. La spinta dell’elemento di blocco 4 verso il fondo 21 del corpo principale 2 determina la compressione della molla elicoidale 53, che assume quindi la seconda estensione.

Nella forma realizzativa preferita, l’elemento di blocco 4 e il secondo canale passante 63 in corrispondenza della porzione inferiore di blocco 61 hanno forma tronco conica e sono tra loro complementari in modo tale che, nella seconda e nella terza configurazione, l’elemento di blocco 4 è trattenuto all’interno del secondo canale 63 in corrispondenza della porzione inferiore di blocco 61 mediante accoppiamento tronco conico con interferenza. In altre parole, come precedentemente introdotto, nel passaggio dalla prima alla seconda configurazione l’elemento di blocco 4 viene spinto verso il fondo 21 del corpo principale 2. Una volta che l’elemento di spinta 5 è arrivato a fine corsa, la protezione 6 viene spinta verso il fondo 21, l’elemento di blocco 4 si inserisce progressivamente nel secondo canale passante 63 fino ad incastrare irreversibilmente l’elemento di blocco 4 all’interno del secondo canale passante 63 in corrispondenza della porzione inferiore di blocco 61.

Nella forma realizzativa preferita, i mezzi di impegno 43 dell’elemento di blocco 4 comprendono una pluralità di alette deformabili 431. Preferibilmente, le alette deformabili 431 nel passaggio dalla seconda alla terza configurazione commutano tra una configurazione di riposo e una configurazione deformata per mezzo della deformazione imposta dall’elemento di interferenza 26. Nel passaggio dalla configurazione di riposo alla configurazione deformata le alette deformabili 431 vengono compattate tra loro. In altre parole, nel passaggio dalla seconda alla terza configurazione, l’elemento di interferenza 26 comprime le alette deformabili 431 verso la porzione inferiore di riscontro 41 consentendo il passaggio dell’elemento di blocco 4 dalla porzione inferiore 231 alla porzione superiore 232 della cavità 23. Superato l’elemento di interferenza 26, le alette deformabili 431 commutano dalla configurazione deformata alla configurazione di riposo per effetto del ritorno elastico. In altre parole, per effetto del ritorno elastico le alette deformabili 431 si espandono in allontanamento rispetto alla porzione inferiore di riscontro 41. Il contatto tra l’elemento di interferenza 26 e le alette deformabili 431 blocca l’elemento di blocco 4 nella porzione superiore 232 della cavità 23. Inoltre, come detto pima, la protezione 6 non può fuoriuscire dal corpo principale, preferibilmente per effetto del labbro 27 che impegna la porzione inferiore di blocco 61 della protezione 6 in modo tale da mantenere la protezione 6 stabilmente inserita almeno in parte all’interno della cavità 23. Pertanto, nella terza configurazione dell’ago penna 1, sia l’elemento di blocco 4 che la protezione 6 restano bloccate nella porzione superiore 232 della cavità 23. Vantaggiosamente, nella terza configurazione l’estremità superiore 32 della cannula 3 resta irreversibilmente coperta dalla protezione 6 evitando punture accidentali e il riutilizzo dello stesso ago penna 1.

In una forma realizzativa alternativa, il corpo principale 2 comprende un corpo inferiore 210 e un corpo superiore 211 tra loro coassiali e tra di loro stabilmente accoppiati definendo al loro interno la cavità 23. In particolare, il corpo inferiore 210 definisce la porzione inferiore 231 della cavità 23, mentre il corpo superiore 211 definisce la porzione superiore 232 della cavità 23. Preferibilmente, il corpo inferiore 210 e il corpo superiore 211 sono stabilmente accoppiati mediante un accoppiamento filettato. Più in dettaglio, il corpo inferiore 210 presenta una filettatura di tipo maschio configurata per accoppiarsi alla filettatura di tipo femmina del corpo superiore 211. Sono tuttavia previste forme realizzative alternative in cui il corpo inferiore 210 presenta una filettatura di tipo femmina configurata per accoppiarsi alla filettatura di tipo maschio del corpo superiore 211.

Ancora più preferibilmente, il corpo inferiore 210 è opaco, il corpo superiore 211 è almeno in parte trasparente e l’elemento di blocco 4 comprende almeno una porzione colorata 45.

In particolare, nella prima e nella seconda configurazione, il corpo inferiore 210 oscura la porzione colorata 45 dell’elemento di blocco 4 posizionato nella porzione inferiore 231 della cavità 23. Come precedentemente introdotto nella prima e nella seconda configurazione, l’elemento di blocco 4 rimane nella porzione inferiore 231 della cavità 23. Essendo la porzione inferiore 231 della cavità 23 definita sul corpo inferiore 210, tale corpo inferiore 210 oscura l’elemento di blocco 4.

In aggiunta, nella terza configurazione, la porzione colorata 45 dell’elemento di blocco 41 bloccato nella porzione superiore 232 della cavità 23 è visibile dall’esterno attraverso il corpo superiore 211. Come precedentemente introdotto, nella terza configurazione l’elemento di blocco 4 rimane bloccato nella porzione superiore 232 della cavità 23. Essendo la porzione superiore 232 della cavità 23 definita sul corpo superiore 211, la porzione colorata 45 dell’elemento di blocco 4 è visibile attraverso la porzione trasparente del corpo superiore 211.

Vantaggiosamente, la possibilità di vedere dall’esterno l’elemento di blocco 4 solo nella terza configurazione permette ad un utilizzatore di individuare un segnale visivo che gli consenta di capire se il meccanismo sopra descritto sia stato correttamente attivato, ossia il meccanismo di sicurezza che impedisce all’ago penna di passare dalla terza alla seconda configurazione. Ad esempio, la possibilità di vedere dall’esterno l’elemento di blocco 4 solo nella terza configurazione permette ad un utilizzatore di capire se l’ago penna 1 di sicurezza sia già stato utilizzato. Allo stesso modo, se la porzione colorata 45 dell’elemento di blocco 4 è oscurata, ciò significa che l’ago penna 1 non è ancora stato ancora utilizzato. Viceversa, se la porzione colorata 45 dell’ago penna 1 è visibile attraverso il corpo superiore 211 significa che l’ago penna 1 è già stato utilizzato.

Secondo una forma preferita della presente invenzione, l’ago penna 1 comprende un cappuccio C accoppiabile con il corpo principale 2 per proteggere la protezione 6 nella prima configurazione e, opzionalmente, nella terza configurazione. In corso d’uso, il cappuccio C viene rimosso per esporre la protezione 6 in modo da poter eseguire l’iniezione e quindi il passaggio sequenziale dell’ago penna tra la prima, la seconda e la terza configurazione.

È inoltre scopo della presente invenzione descrivere un kit per le iniezioni, rappresentato in figura 7. In dettaglio, tale kit comprende un ago penna 1 di sicurezza come descritto precedentemente in accordo con una qualunque delle sue forme realizzative.

In aggiunta tale kit comprende una fiala 10 contenente un liquido da iniettare. La fiala 10 è agganciabile al fondo 21 del corpo principale 2, in modo da consentire alla cannula 3 di prelevare il liquido da iniettare. Preferibilmente tale fiala 10 viene agganciata mediante un collegamento filettato alla gonna 212. In altre parole, in caso di utilizzo, la fiala 10 viene agganciata alla gonna 212 in corrispondenza del fondo 21 del corpo principale 2 dell’ago penna 1. Come detto prima, la porzione filettata 213 della gonna 212 è configurata per essere avvitata sulla corrispondente porzione filettata 101 realizzata sul colletto esterno della fiala 10. In tal modo, l’estremità inferiore 31 della cannula 3 è inserita all’interno della fiala 10 in modo da prelevare il liquido contenuto all’interno della fiala 10. Giova rilevare come la fiala 10 possa essere a sua volta agganciata ad una penna per iniezioni in modo tale che la stessa penna possa esercitare una pressione sul fluido contenuto nella fiala 10 per eseguire l’iniezione quando l’ago penna 1 si trova nella seconda configurazione in cui l’estremità superiore 32 della cannula 3 è inserita sottocute. Infatti, nella seconda configurazione la protezione 6 è retratta all’interno della cavità 23 del corpo principale 2 per effetto della spinta dovuta al contatto con la cute, mentre l’estremità superiore 32 della cannula 3 è appunto esposta e inserita sottocute.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Ago penna (1) di sicurezza comprendente: - un corpo principale (2) che si estende lungo una direzione longitudinale (X-X) tra un fondo (21) ed una opposta sommità (22), il corpo principale (2) comprendendo una cavità (23) che si estende dal fondo (21) fino ad un’apertura (24) posta in corrispondenza della sommità (22), il corpo principale (2) comprendendo primi elementi elastici (25) posti all’interno della cavità (23) in corrispondenza di una porzione inferiore (231) della cavità (23) prossima al fondo (21) e un elemento di interferenza (26) posto in corrispondenza di una porzione superiore (232) della cavità (23) prossima alla sommità (22); - una cannula (3) fissata al corpo principale (2) ed estendentesi lungo la direzione longitudinale (X-X) tra una estremità inferiore (31) posta in prossimità del fondo (21) del corpo principale (2) ed una opposta estremità superiore (32), aggettante almeno in parte all’esterno della cavità (23) attraverso l’apertura (24); caratterizzato dal fatto di comprendere: - un elemento di blocco (4) posto all’interno della cavità (23) del corpo principale (2) comprendente una porzione inferiore di riscontro (41) ed una porzione superiore di battuta (42) e mezzi di impegno (43) posti in corrispondenza della porzione inferiore di riscontro (41), l’elemento di blocco (4) comprendendo un primo canale passante (44) dalla porzione inferiore di riscontro (41) alla porzione superiore di battuta (42), la cannula (3) essendo inserita all’interno del primo canale passante (44); - un elemento di spinta (5) posto all’interno della cavità (23) del corpo principale (2) e che si estende lungo la direzione longitudinale (X-X) tra una prima estremità (51) ed una opposta seconda estremità (52), la prima estremità (51) essendo fissata in prossimità del fondo (21) del corpo principale (2), la seconda estremità (52) essendo collegata alla porzione inferiore di riscontro (41) per spingere l’elemento di blocco (4) verso la sommità (22) del corpo principale (2); - una protezione (6) che si estende lungo la direzione longitudinale (X-X) tra una porzione inferiore di blocco (61) e una opposta porzione superiore di copertura (62), detta protezione (6) comprendendo un secondo canale passante (63) dalla porzione inferiore di blocco (61) alla porzione superiore di copertura (62), la cannula (3) essendo inserita all’interno del secondo canale passante (63), la protezione (6) essendo mobile rispetto al corpo principale (2) lungo la direzione longitudinale (X-X) rimanendo inserita almeno parzialmente nella cavità (23) del corpo principale (2); in cui: - l’ago penna (1) è configurato per passare da una prima configurazione in cui i primi elementi elastici (25) impegnano la porzione superiore di battuta (42) per mantenere l’elemento di blocco (4) nella porzione inferiore (231) della cavità (23) mentre la protezione (6) è aggettante all’esterno della cavità (23) attraverso l’apertura (24) in modo da coprire interamente l’estremità superiore (32) della cannula (3), ad una seconda configurazione quando la protezione (6) si sposta verso il fondo (21) del corpo principale (2) per effetto di una spinta esterna, nella seconda configurazione la porzione inferiore di blocco (61) è accoppiata irreversibilmente all’elemento di blocco (4) posto in corrispondenza della porzione inferiore (231) della cavità (23) in modo da esporre l’estremità superiore (32) della cannula (3) attraverso l’apertura (24); - l’ago penna (1) è configurato per passare dalla seconda configurazione ad una terza configurazione per effetto della spinta esercitata dall’elemento di spinta (5), nella terza configurazione i mezzi di impegno (43) sono in battuta sull’elemento di interferenza (26) per mantenere l’elemento di blocco (4) irreversibilmente bloccato nella porzione superiore (232) della cavità (23) mentre la protezione (6) è aggettante esternamente alla cavità (23) attraverso l’apertura (24) in modo tale da coprire interamente l’estremità superiore (32) della cannula (3).
2. Ago penna (1) di sicurezza secondo la rivendicazione 1, in cui il corpo principale (2) comprende un labbro (27) collocato in corrispondenza dell’apertura (24) detto labbro (27) essendo configurato per impegnare la porzione inferiore di blocco (61) della protezione (6) in detta terza configurazione in modo tale da mantenere la protezione (6) stabilmente inserita almeno in parte all’interno della cavità (23).
3. Ago penna (1) di sicurezza secondo la rivendicazione 2, in cui la protezione (6) comprende almeno un secondo elemento elastico (65) interposto tra la porzione inferiore di blocco (61) e la porzione superiore di copertura (62), essendo il secondo elemento elastico (65) configurato per impegnare il labbro (27) in detta prima configurazione in modo tale da mantenere la protezione (6) stabilmente inserita almeno in parte all’interno della cavità (23).
4. Ago penna (1) di sicurezza secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui la cavità (23) è delimitata da una superficie interna (28) del corpo principale (2), i primi elementi elastici (25) essendo aggettanti dalla superficie interna (28) in corrispondenza della porzione inferiore (231) della cavità (23), l’elemento di interferenza (26) essendo aggettante dalla superficie interna (28) in corrispondenza della porzione superiore (232) della cavità (23).
5. Ago penna (1) di sicurezza secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti in cui l’elemento di spinta (5) comprende una molla elicoidale (53).
6. Ago penna (1) di sicurezza secondo la rivendicazione 5 in cui la molla elicoidale (53) è configurata per assumere lungo la direzione longitudinale (X-X) una prima estensione, una seconda estensione e una terza estensione rispettivamente nella prima, nella seconda e nella terza configurazione, la prima estensione essendo maggiore della seconda estensione, la terza estensione essendo maggiore della prima e della seconda estensione.
7. Ago penna (1) di sicurezza secondo la rivendicazione 5 o 6, in cui nel passare dalla prima alla seconda configurazione la porzione inferiore di blocco (61) della protezione (6) entra in contatto con i primi elementi elastici (25) per fletterli verso la superficie interna (28) del corpo principale (2) in modo da disimpegnare l’elemento di blocco (4) dai primi elementi elastici (25) e per spingere l’elemento di blocco (4) verso il fondo (21) così da comprimere la molla elicoidale (53) verso il fondo (21) del corpo principale (2).
8. Ago penna (1) di sicurezza secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui l’elemento di blocco (4) e il secondo canale passante (63) in corrispondenza della porzione inferiore di blocco (61) hanno forma tronco conica e sono tra loro complementari in modo tale che, nella seconda e nella terza configurazione, l’elemento di blocco (4) è incastrato all’interno del secondo canale (63) in corrispondenza della porzione inferiore di blocco (61) mediante accoppiamento tronco conico.
9. Ago penna (1) di sicurezza secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui i mezzi di impegno (43) dell’elemento di blocco (4) comprendono una pluralità di alette deformabili (431).
10. Ago penna (1) di sicurezza secondo la rivendicazione 9, in cui le alette deformabili (431) nel passaggio dalla seconda alla terza configurazione commutano tra una configurazione di riposo e una configurazione deformata per mezzo della deformazione imposta dall’elemento di interferenza (26), nel passaggio dalla configurazione di riposo alla configurazione deformata le alette deformabili (431) vengono compattate tra loro, superato l’elemento di interferenza (26) le alette deformabili (431) commutano dalla configurazione deformata alla configurazione di riposo per effetto del ritorno elastico.
11. Ago penna (1) di sicurezza secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il corpo principale (2) comprende un corpo inferiore (210) e un corpo superiore (211) tra loro coassiali e tra di loro stabilmente accoppiati definendo al loro interno la cavità (23), detto corpo inferiore (210) definendo la porzione inferiore (231) della cavità (23), detto corpo superiore (211) definendo la porzione superiore (232) della cavità (23).
12. Ago penna (1) di sicurezza secondo la rivendicazione 11 in cui il corpo inferiore (210) è opaco, il corpo superiore (211) è almeno in parte trasparente e l’elemento di blocco (4) comprende almeno una porzione colorata (45).
13. Ago penna (1) di sicurezza secondo la rivendicazione 11 in cui, nella prima e nella seconda configurazione, il corpo inferiore (210) oscura la porzione colorata (45) dell’elemento di blocco (4) posizionato nella porzione inferiore (231) della cavità (23).
14. Ago penna (1) di sicurezza secondo la rivendicazione 12 in cui, nella terza configurazione, la porzione colorata (45) dell’elemento di blocco (41) bloccato nella porzione superiore (232) della cavità (23) è visibile dall’esterno attraverso il corpo superiore (211).
15. Kit per iniezioni comprendente: - un ago penna (1) di sicurezza secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti; - una fiala (10) contenente un liquido da iniettare, detta fiala (10) essendo agganciabile al fondo (21) del corpo principale (2), in modo da consentire alla cannula (3) di prelevare il liquido da iniettare.