IT201900001286U1 - Dispositivo abrasivo di forma circolare - Google Patents

Description

Descrizione della domanda di brevetto per modello di utilità dal titolo:

“Dispositivo abrasivo di forma circolare”.

Descrizione

Il presente trovato si riferisce a un dispositivo abrasivo di forma circolare.

Più in particolare, il presente trovato si riferisce a un dispositivo abrasivo configurato per essere posto in rotazione intorno a un proprio centro di rotazione e comprendente una pluralità di aperture.

Nel settore delle lavorazioni di finitura superficiale, in particolare nel campo delle lavorazioni su materiali compositi, legnami, carrozzerie di veicoli o anche nella nautica<, >possono essere impiegati dispositivi abrasivi di varie fogge e dimensioni. Tali dispositivi presentano generalmente almeno una porzione di superfice abrasiva, atta ad essere posta in contatto con una rispettiva superficie da rifinire appartenente all’oggetto sottoposto alla lavorazione. La superficie abrasiva dei suddetti dispositivi è dotata di particolare durezza, necessaria per levigare materiali resistenti e robusti, ed è pertanto realizzata mediante un supporto che reca materiali con caratteristiche di durezza adeguate, quali minerali, diamanti e/o sostanze di sintesi appositamente realizzate.

I dispositivi abrasivi appartenenti alla tecnica nota sono generalmente azionati da opportuni apparati di movimentazione in modo da automatizzarne il movimento e consentire un’azione abrasiva più efficace.

In particolare, nel caso di dispositivi abrasivi di forma circolare, gli apparati di movimentazione sono atti a consentire una rotazione del dispositivo abrasivo attorno ad un proprio centro di rotazione ed eventualmente tale moto è realizzato in associazione con un movimento di tipo orbitale. In questo modo la superficie abrasiva del dispositivo, posta in movimento e messa a contatto con la superficie da sottoporre a finitura, realizza la levigatura o una generica rifinitura della stessa. A causa di tale azione di reciproco contatto tra la superficie abrasiva del dispositivo e la superficie dell’oggetto da rifinire, durante la lavorazione di finitura vengono a crearsi polveri costituite sostanzialmente dai residui del materiale abraso dalla superfice sottoposta a lavorazione.

In tale contesto, sono noti dispositivi abrasivi provvisti di aperture, atte a consentire il passaggio delle polveri suddette in una zona di raccolta, che può essere presente all’interno dell’apparato di movimentazione stesso. In alcuni casi, può essere prevista un’aspirazione forzata, opportunamente attuata da appositi sistemi presenti sull’apparato di movimentazione, in modo da agevolare la canalizzazione delle polveri attraverso le aperture, verso la suddetta zona di raccolta.

I dispositivi abrasivi di forma circolare appartenenti alla tecnica nota, tuttavia, sono dimensionati in modo da avere una dimensione del diametro della superficie abrasiva elevata, così da disporre di un’ingente estensione della superficie abrasiva disponibile per realizzare le lavorazioni di finitura.

Alcuni dei dispositivi abrasivi noti, inoltre, presentano aperture di differenti dimensioni, disposte in modo disomogeneo sulla superficie del dispositivo e/o in modo che le aperture aventi diametro maggiore siano poste nelle zone periferiche della superficie stessa.

In tali dispositivi abrasivi le polveri vengono in parte eliminate dalla zona di lavorazione grazie al passaggio delle stesse nelle aperture; tuttavia tale processo di rimozione non risulta del tutto efficiente ed è pertanto insoddisfacente, in quanto parte delle polveri fuoriesce dalla zona di lavorazione causando indesiderata sporcizia nell’area circostante, nonché la necessità di incrementare le misure atte a una corretta protezione delle vie respiratorie degli operatori preposti alle operazioni di finitura.

Ulteriormente, parte delle polveri generate dalla lavorazione permane in tale zona, in particolare ma non esclusivamente in una zona prossima al centro di rotazione del dispositivo nell’interfaccia tra superficie abrasiva del dispositivo e superficie dell’oggetto in lavorazione, comportando una riduzione sostanziale della proprietà di abrasività del dispositivo e pertanto un’inefficienza del processo di finitura da esso compiuto.

Scopo del presente trovato è quello di ovviare agli inconvenienti sopra lamentati.

Più in particolare, lo scopo del presente trovato è quello di provvedere un dispositivo abrasivo di forma circolare che consenta un ottimale allontanamento delle polveri derivanti dalle lavorazioni di finitura.

Ulteriore scopo del trovato è quello di provvedere un dispositivo abrasivo che sia dotato di una migliorata facilità di impiego, anche per lavorazioni di finitura di superfici presentanti diverse curvature e comunque di forma complessa.

Infine, scopo del presente trovato è realizzare un dispositivo abrasivo avente una disposizione ottimizzata delle aperture presenti sulla superficie abrasiva dello stesso, che agevoli in modo sostanziale la rimozione delle polveri dalla zona di lavorazione e il convogliamento delle stesse in una zona di raccolta opportunamente prevista, migliorando la qualità e l’efficienza della lavorazione nonché la salubrità dell’ambiente circostante la zona di lavorazione.

Questi e altri scopi ancora vengono raggiunti dal dispositivo abrasivo del presente trovato in accordo con la rivendicazione principale.

Le caratteristiche costruttive e funzionali del dispositivo abrasivo del presente trovato potranno essere meglio comprese dalla dettagliata descrizione che segue, in cui si fa riferimento alle allegate tavole di disegni che ne rappresentano una forma di realizzazione preferita e non limitativa e in cui:

la figura 1 rappresenta schematicamente una vista frontale del dispositivo abrasivo oggetto del presente trovato, secondo una forma preferita di realizzazione;

la figura 2 rappresenta una vista schematica di una forma preferita di disposizione delle aperture su una superficie anteriore del dispositivo secondo il presente trovato, nella quale sono evidenziati gli elementi geometrici atti alla definizione di tale disposizione.

Con riferimento iniziale alle figure allegate, il dispositivo abrasivo 10 secondo il presente trovato è realizzato secondo una conformazione preferibilmente circolare ed è configurato per essere posto in rotazione intorno a un proprio centro di rotazione 1 mediante un apparato di movimentazione (non mostrato nelle figure) il quale può essere connesso meccanicamente al dispositivo 10 stesso.

Il dispositivo abrasivo 10 comprende una superficie anteriore 2, sostanzialmente planare e abrasiva, la quale è provvista di una pluralità di aperture, che attraversano l’intero spessore del dispositivo stesso e sono atte a porre in comunicazione di fluido una zona anteriore del dispositivo abrasivo 10 con una zona posteriore dello stesso, ossia tra la zona in prossimità della quale vengono svolte le lavorazioni alle quali il dispositivo 10 stesso è preposto ed una zona di raccolta dei residui o polveri di lavorazione.

Le aperture comprendono una serie di fori passanti 4, che sono posizionati sulla superficie anteriore 2 in corrispondenza di aree circostanti a punti che sono individuati geometricamente dall’intersezione di linee geometriche opportunamente configurate. In particolare, come mostrato in fig. 2, viene individuato un primo insieme di linee geometriche, formato da circonferenze 5 concentriche, e complanari alla superficie anteriore 2 del dispositivo 10; preferibilmente le circonferenze 5 hanno centro di simmetria coincidente con il centro di rotazione 1 del dispositivo abrasivo 10.

Ulteriormente vengono individuati secondi insiemi 7, 7’, 7’’ di linee geometriche, ciascuno dei quali è formato da ellissi 6 concentriche, e complanari alla superficie anteriore 2 del dispositivo 10.

Nella forma preferita di realizzazione illustrata ciascuno di detti secondi insiemi 7, 7’, 7’’ comprende ellissi 6 concentriche, i cui assi maggiori giacciono su una rispettiva semiretta 8, 8’, 8’’, avente origine nel centro di rotazione 1 del dispositivo abrasivo 10. Preferibilmente le ellissi 6 che formano ciascuno dei detti secondi insiemi 7, 7’, 7’’ sono in numero di quattro.

In una forma preferita di realizzazione le ellissi 6 sono disposte, per ciascuno dei secondi insiemi 7, 7’, 7’’, a una distanza sostanzialmente costante una rispetto all’altra.

Preferibilmente, le semirette 8, 8’, 8’’ formano tra loro angoli, aventi vertice nel centro di rotazione 1, la cui ampiezza misura circa 120°. In questo modo si viene a costituire una distribuzione omogenea e simmetrica delle aperture sull’intera superficie anteriore 2.

Vantaggiosamente, la pluralità di aperture comprende ulteriormente elementi di riscontro 9, di forma sostanzialmente circolare, i quali sono configurati per consentire un centraggio preciso ed accurato del dispositivo abrasivo 10 sull’apparato di movimentazione.

In una forma preferita di realizzazione il centro degli elementi di riscontro 9 è posto sulle semirette 8, 8’, 8’’ e/o sul prolungamento delle stesse. Preferibilmente, detti elementi di riscontro 9 hanno diametro, anche equivalente, la cui misura è maggiore o uguale a circa 4 mm.

Preferibilmente, la pluralità di aperture del dispositivo abrasivo 10 comprende un numero di fori passanti 4 maggiore di 50 e inferiore a 200.

Le aperture presenti sulla superficie anteriore 2 sono configurate per consentire il passaggio di materiale di scarto da una zona di lavorazione adiacente alla superficie anteriore 2 verso una zona di raccolta ricavata nell’apparato di movimentazione del dispositivo abrasivo, durante un utilizzo dello stesso nel corso delle lavorazioni di finitura.

Vantaggiosamente, i fori passanti 4 che si trovano in prossimità del centro di rotazione 1 sono realizzati in modo da presentare una maggiore ampiezza rispetto ai fori passanti 4 presenti sulla restante superficie anteriore 2. In questo modo, le polveri generate durante le lavorazioni di finitura, sono prevalentemente rimosse in questa zona della superficie anteriore 2 del dispositivo abrasivo 10.

Tale possibilità è oltremodo conveniente in quanto la velocità tangenziale dei punti relativi alla superficie abrasiva delle zone più vicine al centro di rotazione 1 è inferiore alla velocità tangenziale dei punti più lontani da esso; per questo motivo l’efficacia dell’azione abrasiva cresce allontanandosi dal centro di rotazione 1 fino ad essere massima nelle zone più lontane da esso. Il prevedere fori passanti 4 di dimensioni maggiori nella zona limitrofa al centro di rotazione 1 consente pertanto di allontanare la maggior parte delle polveri generate dalla lavorazione di finitura in tale zona così da poter disporre di una maggior superficie abrasiva nelle zone più lontane dal centro di rotazione 1, le quali sono maggiormente efficienti nelle lavorazioni di finitura.

Preferibilmente i fori passanti 4 che sono disposti a una distanza dal centro di rotazione 1 non superiore a circa 20 mm, hanno un diametro la cui misura è maggiore o uguale a circa 5 mm.

Come detto, il diametro dei fori passanti 4 posti in zone più distanti dal centro di rotazione 1 è inferiore a quello dei fori passanti 4 prossimi ad esso, in quanto la maggior parte delle polveri presenti viene raccolta nelle aperture presenti in prossimità del centro 1 del dispositivo 10. Preferibilmente la misura del diametro dei fori passanti 4 posti a una distanza di almeno 30 mm dal centro di rotazione 1 è maggiore di circa 1,5 mm e inferiore a circa 5 mm; ancora più preferibilmente è maggiore di circa 2 mm ed inferiore a circa 4 mm. In questo modo l’area disponibile di lavoro della superficie esterna 2 è vantaggiosamente ottimizzata, migliorando l’efficienza delle lavorazioni di finitura.

La superficie anteriore 2 è preferibilmente circolare ed ha un diametro la cui misura è preferibilmente maggiore di circa 130 mm e inferiore di circa 150 mm. Secondo tale soluzione, si ottengono dispositivi abrasivi 10 di dimensioni contenute, adatti a lavorazioni di finitura di superfici curve o di forma complessa, consentendo inoltre di ridurre i tempi di lavorazione in quanto più maneggevoli e adattabili a molteplici geometrie. Tale conformazione comporta inoltre vantaggi in fase di produzione dei dispositivi abrasivi 10 in quanto vengono ridotti gli scarti di lavorazione.

Il dispositivo 10 presenta inoltre una superficie posteriore configurata per creare una connessione meccanica con un rispettivo apparato di movimentazione del dispositivo abrasivo 10. Tale connessione può essere realizzata mediante accoppiamento adesivo o velcro.

Benché il trovato sia stato sopra descritto con particolare riferimento a una sua forma di realizzazione, data a scopo esemplificativo e non limitativo, numerose modifiche e varianti appariranno evidenti a un esperto del ramo alla luce della descrizione sopra riportata. Il presente trovato, pertanto, intende abbracciare tutte le modifiche e le varianti che rientrano nello spirito e nell’ambito protettivo delle rivendicazioni che seguono.

Claims (10)

1. Rivendicazioni 1) Dispositivo abrasivo (10) di forma circolare configurato per essere posto in rotazione intorno a un proprio centro di rotazione (1), detto dispositivo abrasivo comprendendo una superficie anteriore (2) sostanzialmente planare provvista di una pluralità di aperture, caratterizzato dal fatto che detta pluralità di aperture comprende almeno una serie di fori passanti (4), posizionati sulla superficie anteriore (2) in corrispondenza di aree circostanti i punti individuati dall’intersezione di: - un primo insieme di linee geometriche, formato da circonferenze (5) concentriche complanari alla superficie anteriore (2) e aventi centro di simmetria coincidente con il centro di rotazione (1) del dispositivo abrasivo (10); con - tre secondi insiemi (7, 7’, 7’’) di linee geometriche, ciascuno dei quali è formato da ellissi (6) concentriche, complanari alla superficie anteriore (2).
2. 2) Dispositivo abrasivo (10) secondo la rivendicazione 1, in cui ciascuno di detti secondi insiemi (7, 7’, 7’’) comprende almeno quattro ellissi (6) concentriche, aventi assi maggiori che giacciono su una semiretta (8, 8’, 8’’) avente origine nel centro di rotazione (1) del dispositivo abrasivo (10).
3. 3) Dispositivo abrasivo (10) secondo la rivendicazione 2, in cui dette semirette (8, 8’, 8’’) formano tra loro angoli, aventi vertice nel centro di rotazione (1), la cui ampiezza misura circa 120°.
4. 4) Dispositivo abrasivo (10) secondo le rivendicazioni 2 o 3, in cui detta pluralità di aperture comprende inoltre elementi di riscontro (9), di forma sostanzialmente circolare, il cui centro è posto sulle semirette (8, 8’, 8’’) e/o sul prolungamento delle stesse, detti elementi di riscontro (9) aventi un diametro, anche equivalente, la cui misura è maggiore o uguale a circa 4 mm.
5. 5) Dispositivo abrasivo (10) secondo la rivendicazione 1, in cui la pluralità di aperture del dispositivo abrasivo 10 comprende un numero di fori passanti (4) maggiore di 50 e inferiore a 200.
6. 6) Dispositivo abrasivo (10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 5, in cui i fori passanti (4) posti a una distanza dal centro di rotazione 1 non superiore a circa 20 mm, hanno un diametro la cui misura è maggiore o uguale a circa 5 mm.
7. 7) Dispositivo abrasivo (10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 6, in cui la misura del diametro dei fori passanti (4) che sono posti a una distanza di almeno 30 mm dal centro di rotazione (1), è maggiore di circa 1,5 mm ed inferiore a circa 5 mm.
8. 8) Dispositivo abrasivo (10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta superficie anteriore (2) è circolare e ha un diametro la cui misura è maggiore di circa 130 mm e inferiore di circa 150 mm.
9. 9) Dispositivo abrasivo (10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui dette aperture sono configurate per consentire il passaggio di materiale di scarto da una zona di lavorazione adiacente alla superficie anteriore (2) verso una zona di raccolta ricavata in un apparato di movimentazione del dispositivo abrasivo (10), durante un utilizzo del dispositivo abrasivo stesso.
10. 10) Dispositivo abrasivo (10) secondo la rivendicazione 9, comprendente inoltre una superficie posteriore configurata per creare una connessione meccanica mediante accoppiamento adesivo o velcro con il detto apparato di movimentazione del dispositivo abrasivo (10).