IT201900001077U1 - Bottone a pressione - Google Patents

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IT201900001077U1
IT201900001077U1 IT202019000001077U IT201900001077U IT201900001077U1 IT 201900001077 U1 IT201900001077 U1 IT 201900001077U1 IT 202019000001077 U IT202019000001077 U IT 202019000001077U IT 201900001077 U IT201900001077 U IT 201900001077U IT 201900001077 U1 IT201900001077 U1 IT 201900001077U1
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Inventor
Roberto Pievani
Original Assignee
Bottonificio B A P S P A
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Description

Bottone a pressione
DESCRIZIONE
Il presente trovato si riferisce ad un bottone a pressione. I bottoni a pressione sono solitamente costituiti da una porzione maschio ed una porzione femmina che vengono stabilmente associati a rispettivi lembi di un capo.
La porzione maschio comprende un elemento attivo sostanzialmente sagomato a fungo configurato per inserirsi in una cavità della porzione femmina nella quale cavità è prevista una molla di ritenzione configurata per ricevere e trattenere l’elemento attivo.
La molla di ritenzione è solitamente realizzata in materiale metallico o plastico curvato per assumere una forma a “S” oppure per realizzare un anello aperto. L’inserimento dell’elemento attivo della porzione maschio nella cavità della porzione femmina determina una deformazione elastica della molla di ritenzione consentendo all’elemento attivo di essere trattenuto all’interno della cavità della porzione femmina.
Per associare la porzione femmina al rispettivo lembo di un capo, è previsto un primo corpo anulare dotato di una pluralità di punte (dette anche griffe) e destinato ad essere posizionato sul lembo del capo da parte opposta rispetto alla porzione femmina. Facendo attraversare alle griffe il lembo del capo ed inserendo e ripiegando le griffe in una opportuna sede ricavata nella porzione femmina, il primo corpo anulare rimane stabilmente vincolato alla porzione femmina e quest’ultima risulta vincolata al lembo del capo.
Analogamente, per associare la porzione maschio al rispettivo lembo di un capo, è previsto un secondo corpo anulare o discoidale dotato di una pluralità di punte (griffe) e destinato ad essere posizionato sul lembo del capo da parte opposta rispetto alla porzione maschio. Facendo attraversare alle griffe il lembo del capo ed inserendo e ripiegando le griffe in una opportuna sede ricavata nella porzione maschio, il secondo corpo anulare rimane stabilmente vincolato alla porzione maschio e quest’ultima risulta vincolata al lembo del capo.
La Richiedente ha notato che nei bottoni a pressione sopra sommariamente descritti, il primo ed il secondo corpo anulare rimangono in vista. Questo, specialmente quando il capo al quale vengono applicati i bottoni a pressione è un capo di pregio, può alterare la percezione di pregevole fattura del capo.
Per questo motivo, sono note soluzioni in cui il primo ed il secondo corpo anulare sono conformati a disco ed in cui la superficie superiore del corpo discoidale (che rimane in vista a bottone assemblato) è adornata o comunque trattata per renderla gradevole.
La Richiedente ha tuttavia notato che ciò comporta alcuni limitazioni in termini di flessibilità produttiva. Infatti, nel caso in cui venissero richieste particolari finiture o decori della superficie superiore del corpo discoidale, occorrerebbe predisporre un diverso stampo o un diverso processo produttivo per soddisfare la particolare richiesta.
La Richiedente ha inoltre notato che i bottoni a pressione sopra sommariamente descritti presentano porzione maschio e porzione femmina di dimensioni in direzione assiale (vale a dire in direzione perpendicolare al lembo del capo) non contenute.
Infatti, i sottosquadri o gole necessari per accogliere e piegare le griffe possono presentare dimensioni assiali paragonabili all’estensione delle griffe stesse. Nel caso in cui le griffe necessitano di essere pronunciate (per esempio per poter essere applicate a lembi spessi), le risultanti porzioni maschio e femmina presentano dimensioni assiali non sempre compatibili con le esigenze stilistiche dettate dai produttori di capi di abbigliamento.
In questo contesto, il presente trovato presenta lo scopo di risolvere gli inconvenienti sopra citati.
In particolare, il presente trovato presenta lo scopo di consentire una elevata flessibilità produttiva senza rinunciare alla personalizzazione nell’aspetto visivo del bottone a pressione.
Il presente trovato presenta inoltre lo scopo di consentire la realizzazione di bottoni a pressione in cui la porzione maschio e la porzione femmina hanno dimensioni assiali contenute.
Gli scopi sopra indicati ed ulteriori scopi evidenti al tecnico del settore sono raggiunti da un bottone a pressione in accordo con una o più delle annesse rivendicazioni.
Le caratteristiche ed i vantaggi del presente trovato risulteranno maggiormente dalla seguente descrizione dettagliata di una possibile forma di realizzazione, illustrata a titolo di esempio non limitativo negli uniti disegni, in cui:
- la figura 1 mostra una vista prospettica in esploso di una prima porzione di un bottone a pressione in accordo con il presente trovato,
- la figura 2 mostra una vista prospettica in esploso di una seconda porzione del bottone a pressione di figura 1,
- la figura 3 mostra una vista prospettica in esploso della seconda porzione del bottone a pressione in un ulteriore vista prospettica in esploso,
- la figura 4 mostra una vista prospettica in esploso di una terza porzione del bottone a pressione di figura 1,
- la figura 5 mostra una vista prospettica in esploso della terza porzione del bottone a pressione in un ulteriore vista prospettica in esploso,
- la figura 6 mostra una vista prospettica in esploso di una quarta porzione del bottone a pressione di figura 1, e
- la figura 7 mostra una vista prospettica del bottone di figura 1 prima di essere associato a lembi di un capo.
Il bottone a pressione, indicato complessivamente con il numero 10, illustrato nelle unite figure deve intendersi rappresentato come una delle possibili forme realizzative del presente trovato.
Il bottone 10 comprende una prima porzione di testa 11, rappresentata in figura 1, una porzione maschio 12, rappresentata in figura 2 e 3, una porzione femmina 13, rappresentata in figura 4 e 5, ed una seconda porzione di testa 14, rappresentata in figura 6.
Nel prosieguo della presente descrizione e nelle successive rivendicazioni si farà riferimento a direzioni “assiali” a “radiali”. Tali direzioni devono essere intese rispettivamente come una direzione parallela o comunque allineata alla direzione di lavoro del bottone a pressione e come una direzione giacente in un piano perpendicolare a tale direzione di lavoro.
Pertanto, con direzione “assiale” si intende una direzione parallela o allineata alla direzione di accoppiamento della porzione maschio 12 con la porzione femmina 13 del bottone, direzione che è sostanzialmente perpendicolare al piano definito dal rispettivo lembo sul quale è applicata la porzione maschio 12 e la porzione femmina 13.
Con direzione “radiale” si intende una direzione giacente in un piano perpendicolare alla direzione assiale.
Con particolare riferimento alle figure 2 e 3, la porzione maschio 12 comprende una calotta 15 che può essere realizzata in materiale metallico (ad esempio in ottone o in zama) oppure in materiale plastico a seconda delle esigenze. La calotta 15 comprende una superficie assialmente esterna 16, di forma sostanzialmente anulare, configurata per interfacciarsi con la porzione femmina 13. La superficie assialmente esterna 16 della calotta 15 può essere trattata superficialmente per rispondere alle specifiche esigenze stilistiche del committente dei bottoni a pressione.
La calotta 15 comprende inoltre un bordo periferico 17. Tale bordo periferico 17 si sviluppa in direzione assiale dall’estremità radiale della superficie assialmente esterna 16. Il bordo periferico 17 unitamente alla superficie assialmente esterna 16 definiscono uno spazio di accoglimento 15a della calotta 15.
La porzione maschio 12 comprende inoltre un primo corpo 18 dotato di una pluralità di punte 19 (dette anche griffe 19) che si sviluppano in direzione assiale da parte opposta rispetto alla superficie assialmente esterna 16 della calotta 15. Le griffe 19 e preferibilmente l’intero primo corpo 18 sono realizzati in ottone oppure in acciaio inox, oppure ancora in ferro o rame. Il primo corpo 18 è, nella forma realizzativa preferita del trovato, un corpo di forma anulare, come illustrato nelle unite figure. Le griffe 19 hanno la funzione di bucare ed oltrepassare un lembo di un capo al quale il bottone 10 deve essere applicato. Il primo corpo 18 è alloggiato all’interno dello spazio di accoglimento 15a della calotta 15.
Tra il primo corpo 18 e la calotta 15 è interposto un elemento di supporto 20 destinato ad essere associato al primo corpo 18 ed alla calotta 15. L’elemento di supporto 20, di forma sostanzialmente anulare, comprende un cordone perimetrale 21 avente un diametro esterno leggermente inferiore al diametro dello spazio di accoglimento 15a della calotta 15, in modo tale che l’elemento di supporto 20 possa essere contenuto a misura nello spazio di alloggiamento 15a della calotta 15. Per vincolare stabilmente l’elemento di supporto 20 alla calotta 15, il bordo periferico 17 della calotta 15 viene risvoltato sul cordone perimetrale 21 del corpo di supporto 20, come illustrato in figura 7 (si noti che le figure 2 e 3 illustrano l’elemento maschio 12 in esploso prima che lo stesso venga assemblato definitivamente). A tale proposito, il bordo periferico 17 viene deformato plasticamente sul cordone perimetrale 21.
L’elemento di supporto 20 comprende inoltre un bordo a sviluppo assiale 22 che si sviluppa in posizione radialmente interna rispetto al cordone perimetrale 21, come illustrato in figura 3. Il bordo a sviluppo assiale 22 definisce uno spazio di accoglimento 20a dell’elemento di supporto 20. All’interno dello spazio di accoglimento 20a è alloggiato il primo corpo 18 recante le griffe 19. A tale proposito, il diametro esterno del primo corpo 18 è leggermente inferiore al diametro dello spazio di accoglimento 20a dell’elemento di supporto 20, in modo tale che il primo corpo 18 possa essere contenuto a misura nello spazio di alloggiamento 20a. Per vincolare stabilmente l’elemento di supporto 20 al primo corpo 18, il bordo a sviluppo assiale 22 dell’elemento di supporto 20 viene risvoltato sul primo corpo 18, come illustrato in figura 7. A tale proposito, il bordo a sviluppo assiale 22 viene deformato plasticamente sul primo corpo 18.
La porzione maschio 12 comprende inoltre una sporgenza sagomata 23, nell’esempio illustrato a forma di fungo, che si sviluppa in allontanamento assiale dalla calotta 15 da parte opposta rispetto alle griffe 19. La sporgenza sagomata 23 ha la funzione di accoppiare l’elemento maschio 12 all’elemento femmina 13, secondo le modalità più avanti descritte. La sporgenza sagomata 23 è vincolata all’elemento di supporto 20 ed emerge da un foro passante 24 della calotta 15.
Con particolare riferimento alle figure 4 e 5, la porzione femmina 13 comprende una calotta 25 che può essere realizzata in materiale metallico (ad esempio in ottone o in zama) oppure in materiale plastico a seconda delle esigenze. La calotta 25 comprende una superficie assialmente esterna 26 (figura 5), di forma sostanzialmente anulare, configurata per interfacciarsi con la porzione maschio 12. La superficie assialmente esterna 26 della calotta 25 può essere trattata superficialmente per rispondere alle specifiche esigenze stilistiche del committente dei bottoni a pressione.
La calotta 25 comprende inoltre un bordo periferico 27. Tale bordo periferico 27 si sviluppa in direzione assiale dall’estremità radiale della superficie assialmente esterna 26. Il bordo periferico 27 unitamente alla superficie assialmente esterna 26 definiscono uno spazio di accoglimento 25a (figura 4) della calotta 25.
La porzione femmina 13 comprende inoltre un secondo corpo 28 dotato di una pluralità di punte 29 (dette anche griffe 29) che si sviluppano in direzione assiale da parte opposta rispetto alla superficie assialmente esterna 26 della calotta 25. Le griffe 29 e preferibilmente l’intero secondo corpo 28 sono realizzati in ottone oppure in acciaio inox, oppure ancora in ferro o rame. Il secondo corpo 28 è, nella forma realizzativa preferita del trovato, un corpo di forma anulare, come illustrato nelle unite figure. Le griffe 29 hanno la funzione di bucare ed oltrepassare un lembo di un capo al quale il bottone 10 deve essere applicato. Il secondo corpo 28 è alloggiato all’interno dello spazio di accoglimento 25a della calotta 25.
Tra il secondo corpo 28 e la calotta 25 è interposto un elemento di supporto 30 destinato ad essere associato al secondo corpo 28 ed alla calotta 25. L’elemento di supporto 30, di forma sostanzialmente anulare, comprende un cordone perimetrale 31 avente un diametro esterno leggermente inferiore al diametro dello spazio di accoglimento 25a della calotta 25, in modo tale che l’elemento di supporto 30 possa essere contenuto a misura nello spazio di alloggiamento 25a della calotta 25. Per vincolare stabilmente l’elemento di supporto 30 alla calotta 25, il bordo periferico 27 della calotta 25 viene risvoltato sul cordone perimetrale 31 del corpo di supporto 30, come illustrato in figura 7 (si noti che le figure 4 e 5 illustrano l’elemento femmina 13 in esploso prima che lo stesso venga assemblato definitivamente). A tale proposito, il bordo periferico 27 viene deformato plasticamente sul cordone perimetrale 31.
L’elemento di supporto 30 comprende inoltre un bordo a sviluppo assiale 32 che si sviluppa in posizione radialmente interna rispetto al cordone perimetrale 31. Il bordo a sviluppo assiale 32 definisce uno spazio di accoglimento 30a dell’elemento di supporto 30. All’interno dello spazio di accoglimento 30a è alloggiato il secondo corpo 28 recante le griffe 29. A tale proposito, il diametro esterno del secondo corpo 28 è leggermente inferiore al diametro dello spazio di accoglimento 30a dell’elemento di supporto 30, in modo tale che il secondo corpo 28 possa essere contenuto a misura nello spazio di alloggiamento 30a. Per vincolare stabilmente l’elemento di supporto 30 al secondo corpo 28, il bordo a sviluppo assiale 32 dell’elemento di supporto 30 viene risvoltato sul secondo corpo 28, come illustrato in figura 7. A tale proposito, il bordo a sviluppo assiale 32 viene deformato plasticamente sul secondo corpo 28.
La porzione femmina 13 comprende inoltre una cavità 33 configurata per ricevere e trattenere la sporgenza sagomata 23 della porzione maschio 12. A tale proposito, nella cavità 33 è inserito un elemento elastico (di per sé noto e non illustrato) per esempio conformato a forma a “S” oppure ad anello aperto che si deforma elasticamente quando la sporgenza 23 viene inserita nella cavità 33. La deformazione elastica viene recuperata almeno in parte al passaggio della sporgenza sagomata 23 all’interno della cavità 33 in modo tale che per estrarre la sporgenza sagomata 23 dalla cavità 33 occorre nuovamente deformare elasticamente l’elemento elastico. Questo consente di tenere tra di loro unite ed accoppiate la porzione maschio 12 e la porzione femmina 13.
La cavità 33 può essere direttamente ricavata nell’elemento di supporto 30 (come nell’esempio di figura 5), oppure può essere realizzata da un elemento anulare 34 interposto tra l’elemento di supporto 30 e la calotta 25, come nell’esempio di figura 4. In ogni caso, la superficie assialmente esterna 26 della calotta 25 è dotata di un foro 35 per consentire alla sporgenza sagomata 23 di raggiungere la cavità 33.
La prima porzione di testa 11 (figura 1) comprende una calotta 36 che può essere realizzata in materiale metallico (ad esempio in ottone o in zama) oppure in materiale plastico a seconda delle esigenze.
La calotta 36 comprende una superficie assialmente esterna 37, di forma sostanzialmente discoidale la quale può presentare incisioni o recare loghi in quanto destinata a rimanere in vista durante l’utilizzo del bottone 10. La superficie assialmente esterna 37 della calotta 36 può inoltre essere trattata superficialmente per rispondere alle specifiche esigenze stilistiche del committente dei bottoni a pressione.
La calotta 36 comprende inoltre un bordo periferico 38. Tale bordo periferico 38 si sviluppa in direzione assiale dall’estremità radiale della superficie assialmente esterna 37. Il bordo periferico 38 unitamente alla superficie assialmente esterna 37 definiscono uno spazio di accoglimento 36a della calotta 36.
La prima porzione di testa 11 comprende inoltre un primo elemento deviatore 39 configurato per contattare le griffe 19 del primo corpo 18 della porzione maschio 12 e per deformarle in direzione radiale a seguito di una pressione esercitata in direzione assiale dalla porzione maschio 12 sulla prima porzione di testa 11. In particolare, il primo elemento deviatore 39 comprende una superficie inclinata 40 in direzione radialmente esterna. Le griffe 19 vengono premute sul lembo del capo e, attraversando il lembo, contattano il primo elemento deviatore 39 in corrispondenza della superficie inclinata 40 e vengono da questa deviate verso l’esterno del primo elemento deviatore 39, vincolando le griffe 19 (e quindi la porzione maschio 12) al lembo attraversato.
La prima porzione di testa 11 comprende inoltre un anello di bloccaggio 41 configurato per impedire alle griffe 19 deformate dal primo elemento deviatore di svincolarsi dall’elemento deviatore 39 e quindi per consentire alla prima porzione di testa 11 di rimanere vincolata alla porzione maschio 12 ed al lembo del capo. Il primo elemento deviatore 39 è posto assialmente tra l’anello di bloccaggio 41 e la calotta 36. L’anello di bloccaggio 41 ha dimensioni tali da sovrapporsi al primo elemento deviatore 39 in corrispondenza di una zona di quest’ultimo dove le griffe 19 giacciono piegate. In particolare, l’anello di bloccaggio 41 si sovrappone al primo elemento deviatore 39 in corrispondenza di una zona radialmente esterna alla superficie inclinata 40.
All’interno dello spazio di accoglimento 36a è alloggiato il primo elemento deviatore 39 e l’anello di bloccaggio 41. A tale proposito, i diametri esterni del primo elemento deviatore 39 e dell’anello di bloccaggio 41 sono leggermente inferiori al diametro dello spazio di accoglimento 36a della calotta 36, in modo tale che il primo elemento deviatore 39 e l’anello di bloccaggio 41 possano essere contenuti a misura nello spazio di alloggiamento 36a. Per vincolare stabilmente il primo elemento deviatore 39 e l’anello di bloccaggio 41 alla calotta 36, l’anello di bloccaggio 41 comprende uno spallamento perimetrale 42. Il bordo perimetrale 38 della calotta 36 viene risvoltato (per deformazione plastica) sullo spallamento perimetrale 42 bloccando sia l’anello di bloccaggio 41 che il primo elemento deviatore 39 nella calotta 36.
La seconda porzione di testa 14 (figura 6) comprende una calotta 43 che può essere realizzata in materiale metallico (ad esempio in ottone o in zama) oppure in materiale plastico a seconda delle esigenze.
La calotta 43 comprende una superficie assialmente esterna 44, di forma sostanzialmente discoidale la quale può presentare incisioni o recare loghi in quanto destinata a rimanere in vista durante l’utilizzo del bottone 10. La superficie assialmente esterna 44 della calotta 43 può inoltre essere trattata superficialmente per rispondere alle specifiche esigenze stilistiche del committente dei bottoni a pressione.
La calotta 43 comprende inoltre un bordo periferico 45. Tale bordo periferico 45 si sviluppa in direzione assiale dall’estremità radiale della superficie assialmente esterna 44. Il bordo periferico 45 unitamente alla superficie assialmente esterna 44 definiscono uno spazio di accoglimento 43a della calotta 43.
La seconda porzione di testa 14 comprende inoltre un secondo elemento deviatore 46 configurato per contattare le griffe 29 del secondo corpo 28 della porzione femmina 13 e per deformarle in direzione radiale a seguito di una pressione esercitata in direzione assiale dalla porzione femmina 13 sulla seconda porzione di testa 14. In particolare, il secondo elemento deviatore 46 comprende una superficie inclinata 47 in direzione radialmente esterna. Le griffe 29 vengono premute sul lembo del capo e, attraversando il lembo, contattano il secondo elemento deviatore 46 in corrispondenza della superficie inclinata 47 e vengono da questa deviate verso l’esterno del secondo elemento deviatore 46, vincolando le griffe 29 (e quindi la porzione femmina 13) al lembo attraversato.
La seconda porzione di testa 14 comprende inoltre un anello di bloccaggio 48 configurato per impedire alle griffe 29 deformate dal secondo elemento deviatore 46 di svincolarsi dal secondo elemento deviatore 46 e quindi per consentire alla seconda porzione di testa 14 di rimanere vincolata alla porzione femmina 13 ed al lembo del capo. Il secondo elemento deviatore 46 è preferibilmente di pezzo con la calotta 43, come illustrato in figura 6. L’anello di bloccaggio 48 ha dimensioni tali da sovrapporsi al secondo elemento deviatore 46 in corrispondenza di una zona di quest’ultimo dove le griffe 29 giacciono piegate. In particolare, l’anello di bloccaggio 48 si sovrappone al secondo elemento deviatore 46 in corrispondenza di una zona radialmente esterna alla superficie inclinata 47.
All’interno dello spazio di accoglimento 43a è alloggiato l’anello di bloccaggio 48. A tale proposito, il diametro esterno dell’anello di bloccaggio 48 è leggermente inferiore al diametro dello spazio di accoglimento 43a della calotta 43, in modo tale che l’anello di bloccaggio 48 possa essere contenuto a misura nello spazio di alloggiamento 43a. Per vincolare stabilmente l’anello di bloccaggio 48 alla calotta 43, l’anello di bloccaggio 48 comprende una pluralità di fori 49 che vengono attraversati da pioli 50 assiali della calotta 43. I pioli vengono ribattuti dopo aver attraversato i fori 49 in modo tale da impedire lo sfilamento dell’anello di bloccaggio 48 dalla calotta 43.
La porzione maschio 12 consente, grazie al fatto che il primo corpo 18 dotato di griffe 19 è previsto nella porzione maschio 12 stessa, di ridurre le proprie dimensioni assiali. Infatti, in questo modo, il primo elemento deviatore 39 (necessario a vincolare le griffe) è posto nella prima porzione di testa 11. Poiché il primo elemento deviatore 39 deve avere una dimensione assiale tale da poter ospitare la superficie inclinata necessaria a deviare e deformare le griffe 19, il primo elemento deviatore 39 presenta una dimensione assiale maggiore del primo corpo 18 dotato di griffe 19. Pertanto, la porzione maschio 12 può avere una dimensione assiale ridotta e meglio soddisfa le esigenze dei committenti dei bottoni 10.
Parimenti, per gli stessi motivi sopra esposti, anche la porzione femmina 13 presenta dimensioni assiali contenute.
Inoltre, poiché tutte le porzioni che compongono il bottone 10 sono dotate di rispettive calotte alle quali vengono associati i componenti funzionali del bottone 10, nel caso in cui venissero richieste differenti finiture esterne e/o incisioni e/o scritte sulle parti in vista del bottone, sarebbe sufficiente predisporre soltanto differenti calotte che soddisfano le differenti richieste, in quanto tutte le componenti funzionali del bottone rimarrebbero invariate.
Poiché la predisposizione di differenti calotte, che non integrano (a parte la calotta della seconda porzione di testa) componenti funzionali, è di facile ed immediata realizzazione, la flessibilità realizzativa dei bottoni 10 è ampiamente aumentata.
Ovviamente, un tecnico del ramo, allo scopo di soddisfare esigenze contingenti e specifiche, potrà apportare numerose modifiche alle varianti prima descritte, come ad esempio prevedere una seconda porzione di testa identica alla prima sopra descritta oppure una prima porzione di testa identica alla seconda porzione di testa sopra descritta, tutte peraltro contenute nell'ambito di protezione quale definito dalle seguenti rivendicazioni.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Bottone a pressione (10) comprendente una porzione maschio (12), una porzione femmina (13), una prima porzione di testa (11) ed una seconda porzione di testa (14) in cui: la porzione maschio (12) comprende una calotta (15), una sporgenza sagomata (23) che si sviluppa in allontanamento assiale dalla calotta (15) ed un primo corpo (18) dotato di griffe (19), che si sviluppano in allontanamento assiale dalla calotta (15) da parte opposta rispetto alla sporgenza sagomata (23) e configurate per oltrepassare un primo lembo di un capo, in cui detto primo corpo (18) è stabilmente associato a detta calotta (15); la porzione femmina (13) comprende una calotta (25), una cavità (33) configurata per ricevere e trattenere detta sporgenza sagomata (23) ed un secondo corpo (28) dotato di griffe (29) che si sviluppano in allontanamento assiale dalla calotta (25) e configurate per oltrepassare un secondo lembo di un capo, in cui detto secondo corpo (28) è stabilmente associato a detta calotta (25); la prima porzione di testa (11) comprende un primo elemento deviatore (39) configurato per contattare le griffe (19) del primo corpo (18) e per deformarle in direzione radiale a seguito di una pressione esercitata in direzione assiale dalla porzione maschio (12) sulla prima porzione di testa (11); la seconda porzione di testa (14) comprende un secondo elemento deviatore (46) configurato per contattare le griffe (29) del secondo corpo (28) e per deformarle in direzione radiale a seguito di una pressione esercitata in direzione assiale dalla porzione femmina (13) sulla seconda porzione di testa (14).
  2. 2. Bottone a pressione (10) secondo la rivendicazione 1, in cui la prima porzione di testa (11) e la seconda porzione di testa (14) comprendono una rispettiva calotta (36, 43).
  3. 3. Bottone a pressione (10) secondo la rivendicazione 2, in cui la calotta (36) della prima porzione di testa (11) è fisicamente distinta dal primo elemento deviatore (39); il primo elemento deviatore (39) essendo stabilmente associato alla calotta (36).
  4. 4. Bottone a pressione (10) secondo la rivendicazione 2 o 3, in cui la calotta (43) della seconda porzione di testa (14) integra il secondo elemento deviatore (46).
  5. 5. Bottone a pressione (10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 2 a 4, in cui la porzione maschio (12) comprende un elemento di supporto (20) per il primo corpo (18) dotato di griffe (19); detto elemento di supporto (20) essendo assialmente interposto tra la calotta (15) e il primo corpo (18) ed essendo stabilmente associato alla calotta (15).
  6. 6. Bottone a pressione (10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 2 a 5, in cui la porzione femmina (13) comprende un elemento di supporto (30) per il secondo corpo (28) dotato di griffe (29); detto elemento di supporto (30) essendo assialmente interposto tra la calotta (25) e il secondo corpo (28) ed essendo stabilmente associato alla calotta (25).
  7. 7. Bottone a pressione (10) secondo la rivendicazione 5 e 6, in cui il primo (18) ed il secondo corpo (28) sono stabilmente associati al rispettivo elemento di supporto (20, 30); la calotta (15, 25) della porzione maschio (12) e della porzione femmina (13) essendo direttamente associate al rispettivo elemento di supporto (20, 30).
  8. 8. Bottone a pressione (10) secondo la rivendicazione 7, in cui la calotta (15, 25) della porzione maschio (12) e della porzione femmina (13) comprendono un rispettivo bordo perimetrale (17, 27) risvoltato su un cordone perimetrale (21, 31) del rispettivo elemento di supporto (20, 30); il risvolto del bordo perimetrale (17, 27) della calotta (15, 25) sul cordone perimetrale (21, 31) del rispettivo elemento di supporto (20, 30) essendo ottenuto per deformazione plastica del bordo perimetrale (17, 27) della calotta (15, 25).
  9. 9. Bottone a pressione (10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 2 a 8, in cui la prima porzione di testa (11) comprende un anello di bloccaggio (41) configurato per impedire alle griffe (19) deformate dal primo elemento deviatore (39) di svincolarsi dalla prima porzione di testa (11); il primo elemento deviatore (39) essendo interposto tra la calotta (36) e l’anello di bloccaggio (41) della prima porzione di testa (11).
  10. 10. Bottone a pressione (10) secondo la rivendicazione 9, in cui l’anello di bloccaggio (41) comprende uno spallamento perimetrale (42) sul quale è risvoltato un bordo perimetrale (38) della calotta (36) della prima porzione di testa (11); il risvolto del bordo perimetrale (38) della calotta (36) sullo spallamento perimetrale (42) essendo ottenuto per deformazione plastica del bordo perimetrale (38) della calotta (36).
IT202019000001077U 2019-04-01 2019-04-01 Bottone a pressione IT201900001077U1 (it)

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