IT201900000457A1

IT201900000457A1 - Sistema di messaggistica perfezionato

Info

Publication number: IT201900000457A1
Application number: IT102019000000457A
Authority: IT
Inventors: Bosco Nicola Dal
Original assignee: Social Media Emotions S R L; Bosco Nicola Dal
Priority date: 2019-01-11
Filing date: 2019-01-11
Publication date: 2020-07-11
Also published as: KR102670217B1; EA202191593A1; CN113692733A; WO2020144634A1; KR20210113250A; CN113692733B; US11477147B2; EP3909229A1; SG11202107236QA; AU2020206018A1; JP2022516733A; US20220109647A1; CA3125704A1

Description

DESCRIZIONE

dell'invenzione avente per titolo:

" Sistema di messaggistica perfezionato “

La presente invenzione concerne un sistema di messaggistica perfezionato, preferibilmente istantanea, e un metodo perfezionato per la gestione di elementi grafici e/o audio in un sistema di messaggistica.

Attualmente, nei sistemi di messaggistica, in particolare di tipo istantaneo, sono già ampiamente utilizzate le emoticon, le quali prevedono di utilizzare, all’interno del testo del messaggio stesso, delle particolari combinazioni di caratteri (lettere, numeri, simboli di punteggiatura, ecc.) al fine di creare delle rappresentazioni grafiche simboliche per esprimere un particolare stato d'animo.

Sono già note altresì le cosiddette “emoji<®>”, le quali invece sono delle vere e proprie immagini associate e collegate ad una certa codifica, generalmente di tipo Unicode. A tal fine, le emoji<® >devono essere supportate da un opportuno software in grado di leggerle, altrimenti non possono essere visualizzate.

In tale contesto, nello scambio di messaggi contenenti emoji<®>, può accadere che alla stessa codifica siano associate immagini differenti tra mittente e destinatario, provocando così una indesiderata situazione di incomprensione. Non solo, a volte accade che nel terminale del destinatario una certa emoji<® >non sia supportata o non vi sia alcuna immagine associata alla codifica usata dal mittente, provocando così la visualizzazione di un poco gradevole spazio o quadrato bianco.

WO2017/059524 descrive un sistema di messaggistica in cui tutti gli utenti possono utilizzare tutti gli elementi grafici (quali emoji<®>, sticker, meme) caricati nel sistema e, in particolare, non è prevista alcuna preventiva architettura e meccanismo di autorizzazione/abilitazione (nonché di controllo di tale autorizzazione/abilitazione) per l’utilizzo o inserimento degli elementi grafici all’interno di un messaggio da inviare. In particolare, al fine di facilitare la diffusione virale degli elementi grafici utilizzati in tale sistema, quando un messaggio con un elemento grafico viene ricevuto dal corrispondente dispositivo del destinatario e, eventualmente viene scaricato dalla libreria centralizzata, tale elemento può poi essere inserito liberamente dal destinatario in un nuovo messaggio da inviare in qualità di mittente.

WO2014/100682 descrive un sistema di messaggistica in cui, quando un messaggio con un elemento grafico e/o audio – che non è già presente nella libreria locale del dispositivo destinatario - viene ricevuto dal corrispondente dispositivo del destinatario, tale elemento grafico e/o audio viene scaricato dalla libreria centralizzata, presente nel server, nella libreria locale del dispositivo destinatario. Quindi, una volta che è stato scaricato nella libreria locale del dispositivo destinatario, tale elemento grafico e/o audio può poi essere inserito liberamente dal destinatario in un nuovo messaggio da inviare in qualità di mittente.

US2015/0327033 descrive un sistema di messaggistica in cui per inviare un messaggio contenente elementi grafici ed al fine di identificare univocamente tali elementi grafici, vengono inserite all’interno del messaggio stesso delle sequenze Unicode a larghezza zero (ZW).

US9699299 descrive un sistema di messaggistica per inviare messaggi contenenti elementi grafici e/o audio associati a dei tag, i quali sono destinati ad essere digitati – mediante tastiera - dall’utente mittente al momento di preparazione di un messaggio da inviare. Inoltre, in tale sistema di messaggistica, ciascun tag può essere associato a più elementi grafici e/o audio. In particolare, ogni volta che in fase di preparazione di un nuovo messaggio, l’utente mittente digita una parola corrispondente ad un certo tag, il software è configurato per effettuare due query, una diretta alla libreria locale caricata nel dispositivo mittente ed una diretta alla memoria remota caricata nel server centrale, e ciò al fine di identificare tutti gli elementi grafici e/o audio associati a tale tag. Anche in questo caso, quando un messaggio con un elemento grafico e/o audio – che non è già presente nella libreria locale del dispositivo destinatario - viene ricevuto dal corrispondente dispositivo del destinatario, tale elemento grafico e/o audio viene scaricato dalla libreria centralizzata, presente nel server, nella libreria locale del dispositivo destinatario. Quindi, una volta che è stato scaricato nella libreria locale del dispositivo destinatario, tale elemento grafico e/o audio può poi essere liberamente inserito dal destinatario nella fase di preparazione di un nuovo messaggio da inviare in qualità di mittente, sempre comunque secondo le modalità sopra descritte.

WO2015/122993 descrive un sistema di messaggistica in cui il mittente ed il destinatario possono creare, all’interno delle loro conversazioni, un’animazione in cui i rispettivi avatar del mittente e del destinatario interagiscono tra loro. Tale sistema è configurato in modo che, all’interno del messaggio, gli avatar non siano identificati mediante un codice univoco bensì mediante la combinazione di valori da associare ad una serie di loro attributi e, inoltre, all’interno del messaggio viene altresì inserito un codice (ACC) che indica il tipo di animazione da creare tra l’avatar del mittente e l’avatar del destinatario. Per visualizzare correttamente il messaggio, il software del dispositivo destinatario è configurato per ricostruire e poi visualizzare l’animazione dei rispettivi avatar e per far ciò identifica nel messaggio il codice ACC in modo da recuperare poi da un primo database la corrispondente animazione, nonché identifica i singoli attributi degli avatar – sia del mittente che del destinatario – in modo da poter ricostruire/assemblare localmente gli avatar da usare nell’animazione. Inoltre, tale sistema di messaggistica è configurato in modo che l’animazione sul display del dispositivo del mittente venga creata e visualizzata solamente dopo che è stata ricevuta la conferma di ricezione da parte del dispositivo del destinatario.

Inoltre, i sistemi di messaggistica istantanea tradizionali non risultano pienamente soddisfacenti in quanto, al fine di visualizzare contenuti grafici (sia immagini che video, e preferibilmente emoji<® >o in generale illustrazioni in stile emoticon) all’interno e/o in linea col testo del messaggio, questi contenuti vengono necessariamente e inevitabilmente visualizzati in risoluzione e dimensioni particolarmente ridotte sui display dei dispositivi portatili, e ciò non consente di apprezzare completamente gli aspetti di dettaglio e/o artistici del contenuto grafico.

Ciò è vero in particolare nel caso di emoji<® >(cioè di simboli o illustrazioni stilizzate di un’idea, un oggetto fisico, un concetto e/o uno stato d’animo) graficamente elaborate e complesse, che sono sempre più richieste dagli utenti, e che veicolano contenuti diversi e più approfonditi rispetto alle semplici emoticon o alle emoji<® >tradizionali, quali ad esempio quelle che raffigurano una “faccina” stilizzata.

Inoltre, attualmente, da un lato gli utenti hanno poca possibilità di personalizzare i contenuti grafici (ed in particolare le emoji<®>) da utilizzare nei loro messaggi e, al contempo, per i creatori di nuovi contenuti grafici risulta particolarmente difficile far conoscere o rendere disponibili al pubblico i contenuti da loro creati, ottenendo al contempo un riconoscimento (anche economico) per le loro creazioni. In sostanza, vi è sempre più l’esigenza per i creatori di nuovi contenuti di avere a disposizione una piattaforma sulla quale pubblicizzare e condividere facilmente le proprie creazioni, generalmente piuttosto elaborate, in modo da consentire agli utenti di poterle acquistare e/o scaricare per poterle poi usare all’interno dei messaggi.

Scopo della presente invenzione è di proporre un sistema di messaggistica che superi i suddetti inconvenienti presenti nella tecnica tradizionale.

Altro scopo dell’invenzione è di proporre un sistema di messaggistica che consenta all’utente di utilizzare/inserire all’interno del testo dei messaggi degli elementi grafici e/o audio personalizzati.

Altro scopo dell’invenzione è di proporre un sistema di messaggistica che consenta all’utente di visualizzare in modo ottimale elementi grafici che, all’interno di un messaggio, sono posizionati in linea con il testo del messaggio stesso.

Altro scopo dell’invenzione è di proporre un sistema di messaggistica che consenta all’utente di visualizzare, all’interno dello stesso sistema, un elemento grafico in modo sufficientemente ingrandito e dettagliato da apprezzarne la sua elaborazione creativa.

Altro scopo dell’invenzione è di proporre un sistema di messaggistica che consenta di visualizzare, all’interno dello stesso sistema, l’elemento grafico in modo ingrandito e in modo che tale ingrandimento risulti automaticamente adattato alla dimensione del display del dispositivo in cui tale elemento grafico stesso è visualizzato.

Altro scopo dell’invenzione è di proporre un sistema di messaggistica che consenta di implementare, all’interno dello stesso sistema, elementi grafici e/o audio in modo più rapido e performante rispetto alle soluzioni tradizionali.

Altro scopo dell’invenzione è di proporre un sistema di messaggistica che consenta di comunicare all’utilizzatore del sistema stesso un maggior numero di informazioni relativamente all’elemento grafico e/o audio inserito in un messaggio.

Altro scopo dell’invenzione è di proporre un sistema di messaggistica che, all’interno dello stesso sistema, consenta un collegamento rapido, semplice e intuitivo con una specifica sezione di una piattaforma informatica, preferibilmente con una sezione in cui è possibile effettuare l’acquisto e/o il download di elementi grafici e/o audio da usare in detto sistema di messaggistica.

Altro scopo dell’invenzione è di proporre un sistema di messaggistica che consenta all’utente di personalizzare i balloon (cioè la cornice che racchiude il testo) da utilizzare nei messaggi, in particolare in messaggi in cui all’interno del balloon sono veicolati elementi grafici e/o audio personalizzati.

Altro scopo dell’invenzione è di proporre un sistema di messaggistica che consenta all’utente di personalizzare l’avatar (cioè la rappresentazione grafica utilizzata da ciascun utente per identificarsi quando entra in comunicazione con altri utenti, ad esempio in una chat) da utilizzare nei messaggi, in particolare in messaggi in cui all’interno del balloon sono veicolati elementi grafici e/o audio personalizzati.

Altro scopo dell’invenzione è di proporre un sistema di messaggistica che consenta di trasmettere elementi grafici e/o audio che non necessariamente sono presenti nel terminale del destinatario.

Altro scopo dell’invenzione è di proporre un sistema di messaggistica che assicuri la corretta visualizzazione del medesimo elemento grafico sia da parte del mittente sia da parte del destinatario del messaggio.

Altro scopo dell’invenzione è di proporre un sistema di messaggistica in cui l’utente possa agevolmente creare un elemento grafico e/o audio e lo possa mettere a disposizione degli altri utenti affinché questi lo possano utilizzare nei loro messaggi.

Altro scopo dell’invenzione è di proporre un sistema di messaggistica in cui l’utente possa agevolmente e velocemente sincronizzare, nonché mantenere sincronizzati, su più terminali, gli elementi grafici e/o audio da utilizzare nei messaggi.

Altro scopo è di proporre un sistema di messaggistica in cui ciascun utente possa usare attivamente (cioè inserire all’interno di un messaggio di cui è mittente) solo gli elementi grafici da lui creati e/o da lui acquistati e/o - in generale - a lui autorizzati mentre, al contempo, in qualità di destinatario di un messaggio, può visualizzare correttamente tutti gli elementi grafici, cioè anche quelli non creati e/o non acquistati da lui e/o non a lui autorizzati.

Altro scopo dell’invenzione è di proporre un sistema di messaggistica in cui gli elementi grafici da utilizzare nei messaggi risultino indipendenti dalla codifica standard Unicode e che, pertanto, non siano sottoposti all’approvazione da parte dell’Unicode Consortium.

Altro scopo dell’invenzione è di proporre un sistema di messaggistica che sia migliorativo e/o alternativo rispetto a quelli tradizionali.

Altro scopo dell’invenzione è di proporre un sistema di messaggistica con una caratterizzazione alternativa, sia in termini funzionali che implementativi, rispetto a quelli tradizionali.

Altro scopo dell’invenzione è di proporre un sistema di messaggistica che sia di utilizzazione semplice, facile ed intuitiva.

Altro scopo dell’invenzione è di proporre un sistema di messaggistica che consenta un minor consumo di risorse da parte dei dispositivi hardware coinvolti ed un minor utilizzo della banda occupata dalla rete.

Altro scopo dell’invenzione è di proporre un sistema di messaggistica che sia implementabile in modo semplice, rapido e con bassi costi.

Tutti questi scopi ed altri che risulteranno dalla descrizione che segue sono raggiunti, secondo l’invenzione, con il sistema avente le caratteristiche indicate nella rivendicazione 1.

La presente invenzione viene qui di seguito ulteriormente chiarita in una sua preferita forma di pratica realizzazione riportata a scopo puramente esemplificativo e non limitativo con riferimento alle allegate tavole di disegni, in cui:

la figura 1 mostra in vista schematica l’infrastruttura del sistema di messaggistica secondo l’invenzione,

la figura 2 mostra in vista schematica l’implementazione del database, la figura 3 mostra un esempio della struttura dati inviato dal terminal mittente all’unità centrale,

la figura 4 mostra un esempio del pacchetto dati strutturato elaborato dall’unità centrale,

la figura 5 mostra un esempio della schermata di scelta dell’avatar, la figura 6 mostra un esempio della schermata raffigurante la libreria degli avatar,

la figura 7 mostra un esempio della schermata di una chat con la libreria degli elementi grafici da inserire nel testo,

la figura 8 mostra un esempio della schermata di una chat con la libreria dei balloon,

la figura 9 mostra un esempio della schermata di una chat in un dispositivo portatile,

la figura 10 mostra un esempio della schermata di una chat nel browser di un computer,

la figura 11 mostra un flow chart dei passaggi previsti nell’invio di un messaggio da un mittente al destinatario nel sistema di messaggistica secondo l’invenzione,

la figura 12 mostra un flow chart del funzionamento dell’architettura/meccanismo per assicurare la correttezza dell’identità di un utente mittente all’interno sistema di messaggistica secondo l’invenzione,

la figura 13 mostra un flow chart del funzionamento dell’architettura/meccanismo per sincronizzare ed utilizzare nel dispositivo mittente i soli elementi grafici/audio autorizzati, la figura 14 mostra un primo esempio di una prima schermata, come implementata sul display di un dispositivo portatile (smartphone) e creata mediante il sistema di messaggistica secondo l’invenzione, in cui è visualizzato uno scambio di messaggi (chat) tra utente mittente e utente destinatario; inoltre all’interno di un messaggio è inserito un elemento grafico sotto forma di illustrazione grafica stilizzata (emoji<®>),

la figura 15 mostra una seconda schermata, creata mediante il sistema di messaggistica secondo l’invenzione, in cui l’elemento grafico di fig. 14 è visualizzato in modo ingrandito ed ottimizzato sulla base delle dimensioni del display del dispositivo portatile, la figura 16 mostra un secondo esempio di una prima schermata, come implementata sul display di un dispositivo portatile (smartphone) e creata mediante il sistema di messaggistica secondo l’invenzione, in cui è visualizzato uno scambio di messaggi (chat) tra utente mittente e utente destinatario; inoltre all’interno di un messaggio è inserito un elemento grafico sotto forma di illustrazione grafica stilizzata (emoji<®>),

la figura 17 mostra un particolare ingrandito di fig. 16,

la figura 18a mostra un terzo esempio di una prima schermata, come implementata sul display di un dispositivo portatile (smartphone) e creata mediante il sistema di messaggistica secondo l’invenzione, in cui è visualizzata sia la tastiera di digitazione sia uno scambio di messaggi (chat) tra utente mittente e utente destinatario,

la figura 18b mostra un terzo esempio di una prima schermata, come implementata sul display di un dispositivo portatile (smartphone) e creata mediante il sistema di messaggistica secondo l’invenzione, in cui è visualizzato solamente lo scambio di messaggi (chat) tra utente mittente e utente destinatario, la figura 19 mostra una seconda schermata, creata mediante il sistema di messaggistica secondo l’invenzione, in cui un elemento grafico di fig. 18b è visualizzato in modo ingrandito ed ottimizzato sulla base delle dimensioni del display del dispositivo portatile, la figura 20 mostra in vista schematica l’infrastruttura del sistema di messaggistica secondo l’invenzione nella fase di caricamento di un nuovo elemento grafico all’interno del sistema stesso, la figura 21 mostra in vista schematica l’infrastruttura del sistema di messaggistica secondo l’invenzione per visualizzare un elemento grafico dapprima all’interno di un messaggio in una prima schermata e poi per visualizzare tale elemento grafico ingrandito in una seconda schermata.

Preliminarmente, si precisa che qui di seguito per “messaggio” 60 si intende l’insieme di tutti gli elementi, sia testuali, grafici (sia statici che animati) e/o audio e/o video, che sono rappresentati nella schermata di visualizzazione all’interno di un’unica cornice, che di seguito è definita come “balloon”, o che sono rappresentati all’interno della schermata in modo distanziato o graficamente scollegato rispetto agli altri messaggi della chat.

Per “avatar” si intende invece la rappresentazione grafica utilizzata da ciascun utente per identificarsi quando entra in comunicazione con altri utenti, ad esempio in una chat, o quando invia un messaggio. Come si vede dalle figure, l’infrastruttura del sistema di messaggistica secondo l’invenzione, indicato complessivamente con il numero di riferimento 2, comprende almeno un dispositivo mittente 4 ed almeno un dispositivo destinatario 6 che sono provvisti di mezzi di comunicazione per trasmettere e ricevere dati con almeno un’unita centrale 8.

Opportunamente, il sistema di messaggistica 2 secondo l’invenzione è del tipo descritto in PCT/IB2018/055193 il cui contenuto si intende qui interamente incorporato per riferimento.

Vantaggiosamente, il trasferimento dati tra i dispositivi 4,6 e l’unità centrale 8 avviene secondo una tradizionale architettura client-server che utilizza ad esempio il protocollo di trasferimento/comunicazione HTTP (HyperText Transfer Protocol). Preferibilmente, tale protocollo di trasferimento/comunicazione è reso sicuro, cioè è ad esempio del tipo HTTPS, utilizzando una connessione criptata ad esempio secondo i protocolli crittografici TLS (Transport Layer Security) o SSL (Secure Sockets Layer).

Preferibilmente, il dispositivo mittente 4 e/o destinatario 6 comprende un client costituito da un computer o da un dispositivo di tipo portatile, ad esempio smartphone o tablet. Preferibilmente, l’unità centrale 8 comprende almeno un elaboratore 10, quale ad esempio un server remoto reale o virtuale e/o un sistema in cloud.

L’unità centrale 8 comprende almeno un database 12 e/o è associata ad un ulteriore database 47 contenente i dati relativi a tutti gli elementi grafici e/o audio 31 gestibili mediante il sistema di messaggistica 2.

Preferibilmente, all’interno dell’unità centrale 8 è caricato almeno un database 12 che è provvisto, in modo tradizionale, di supporti per la memorizzazione dei dati e di un processore per l'elaborazione di questi (database server), e di applicazioni software (cioè un database management system) per la creazione, manipolazione, gestione ed interrogazione efficiente dei dati memorizzati nei supporti.

Opportunamente, come rappresentato in figura 2, il database centrale 12 comprende:

- un dataset utenti 14 contenente i dati di ciascun utente del sistema; in particolare, tale dataset contiene almeno un codice identificativo univoco ID dell’utente, una username e una password e, preferibilmente, anche il nome e cognome, un riferimento per essere contattato (ad esempio l’indirizzo e-mail) ed altri tradizionali dati di registrazione,

- uno o più dataset elementi 16 contenenti almeno i codici identificativi univoci (ID) di tutti gli elementi grafici (sia statici che animati) e/o audio e/o video 31 gestibili mediante il sistema messaggistica 2; in particolare, nel caso di un elemento grafico, tale dataset contiene, per ciascun elemento grafico, almeno il codice identificativo univoco (ID) 30 dello stesso.

Opportunamente, in particolare, nel caso di elementi grafici, lo stesso dataset elementi 16 può contenere altresì i dati che definiscono l’immagine vera e propria 31 (cioè la rappresentazione numerica bitmap, preferibilmente secondo la codifica base64, o vettoriale dell’immagine digitale), la tipologia e/o una descrizione dell’immagine, una anteprima miniaturizzata dell’immagine (thumbnail) ed il codice identificativo ID dell’autore/creatore di tale elemento grafico.

Preferibilmente, il dataset elementi 16 contiene, oltre al codice identificativo univoco (ID) 30 dell’elemento grafico e/o audio 31, un indirizzo/location (ad esempio un URL web) di un altro database 47, anche in cloud - e preferibilmente l’indirizzo o location precisa del corrispondente record all’interno di tale database 47 - in cui sono memorizzati in modo organizzato i dati che definiscono l’elemento grafico e/o audio vero e proprio 31. Vantaggiosamente, seconda una preferita forma di realizzazione, nel dataset 16 del database centrale 12, il codice identificativo univoco (ID) 30 dell’elemento grafico e/o audio 31 corrisponde all’indirizzo/location univoca (preferibilmente web) che identifica il record all’interno dell’ulteriore database 47 (anche in cloud) in cui sono memorizzati i dati che definiscono l’elemento vero e proprio 31.

Opportunamente, tutti gli elementi grafici e/o audio e/o video 31 trasferibili mediante il sistema di messaggistica 2 secondo l’invenzione sono univocamente identificati all’interno del database 12 mediante il codice identificativo univoco 30 del dataset elementi 16. In particolare, ciò significa che, all’interno del database 12, ciascun elemento grafico e/o audio e/o video 31 gestibile e trasferibile mediante il sistema di messaggistica 2 è provvisto di un proprio codice identificativo univoco che, pertanto, è sicuramente distinto e differente da quello di tutti gli altri elementi grafici e/o audio. Preferibilmente, il codice identificativo univoco 30 di ciascun elemento grafico e/o audio e/o video 31 dei dataset elementi 16 viene creato in modo casuale o predeterminato (e poi associato) da un apposito modulo software di assegnazione previsto nel database 12 e/o comunque all’interno dell’unità centrale 8.

Opportunamente, il database 12 è configurato e strutturato in modo che il dataset utenti 14 ed il dataset elementi 16 siano associati tra loro mediante una relazione 18 (che costituisce sostanzialmente un altro dataset) contenente gli elementi 31 del dataset 16 che sono disponibili/utilizzabili/gestibili da ciascun utente del dataset 14.

Preferibilmente, ciascuna riga del dataset di relazione 18 contiene il codice identificativo univoco ID di un utente (così come deriva dal dataset utenti 14), un codice identificativo univoco 30 di un elemento grafico e/o audio 31 (così come derivano dal dataset elementi 16) che è associato a quel determinato utente ed una indicazione se tale utente è abilitato/autorizzato o meno all’utilizzo di tale elemento grafico e/o audio 31 all’interno del sistema di messaggistica 2.

Opportunamente, il database 12 è configurato e strutturato in modo che, nella relazione 18, lo stesso elemento grafico e/o audio del dataset 16 possa essere associato, e quindi gestito, da più utenti del dataset 14.

Opportunamente, secondo l’invenzione, è inteso che il database 12 dell’unità centrale 8 contenga i dati di tutti gli elementi grafici e/o audio di tutti gli utenti.

Vantaggiosamente, in questo modo, cioè mettendo in relazione ciascun utente con uno o più elementi grafici e/o audio 31 (e quindi anche viceversa, cioè mettendo in relazione ciascun elemento grafico e/o audio con uno o più utenti), si definisce un’architettura in cui ciascun utente può gestire ed utilizzare in modo attivo (cioè in qualità di mittente all’interno di un messaggio) solo gli elementi grafici e/o audio 31 a lui associati, secondo quanto previsto dalle relazioni 18 tra i dataset 14 e 16. In sostanza, un certo utente è abilitato/autorizzato ad inserire, all’interno di un messaggio da inviare, un certo elemento grafico e/o audio 31 solamente se vi è una relazione 18 tra tale utente e detto elemento, ed in particolare se il codice identificativo univoco ID dell’utente è in relazione con il codice identificativo univoco 30 di detto elemento.

Opportunamente, la relazione 18 – che appunto consente di abilitare/autorizzare un certo utente ad usare un particolare elemento grafico e/o audio 31 all’interno di un messaggio da inviare – si può creare quando l’utente è il soggetto che ha creato/caricato tale elemento grafico e/o audio all’interno del sistema di messaggistica 2 e/o quando l’utente è stato autorizzato – ad esempio perché lo ha acquistato gratuitamente o dietro corresponsione di una “fee” – ad utilizzare tale elemento grafico e/o audio all’interno del sistema di messaggistica 2.

Opportunamente, il database 12 è configurato e strutturato in modo che il dataset utenti 14 ed il dataset elementi 16 siano associati tra loro mediante due tipologie di relazioni 18 (che così definiscono sostanzialmente due ulteriori dataset) contenenti rispettivamente gli elementi del dataset 16 che sono stati creati da ciascun utente del dataset 14 e gli elementi del dataset 16 per i quali ciascun utente del dataset 14 è stato autorizzato/abilitato (ad esempio perché ne ha effettuato il corrispondente acquisto).

Vantaggiosamente, come rappresentato in fig. 2, il dataset elementi 16 comprende un primo dataset 21 contenente i dati e/o i riferimenti (cioè gli indirizzi o la location in un altro database 47) di simboli, icone o immagini in generale 33 da inserire, con o tra l’eventuale testo 39, all’interno del balloon del messaggio stesso, nonché un codice identificativo univoco (ID) 23 di tali immagini 33 inseribili con o tra il testo del messaggio. Preferibilmente, ma non necessariamente, queste immagini 33 rappresentano in modo stilizzato almeno un concetto, un’idea, un oggetto, un'emozione o uno stato d’animo, sostanzialmente in modo corrispondente alle emoji<®>.

Vantaggiosamente, come rappresentato in fig. 2, il dataset elementi 16 comprende un secondo dataset 17 che contiene i dati (almeno un codice identificativo univoco) e/o i riferimenti (cioè gli indirizzi o la location in un altro database) di simboli, icone o immagini in generale da usare come avatar 35, nonché un codice identificativo univoco (ID) 34 dello stesso.

Vantaggiosamente, come rappresentato in fig. 2, il dataset elementi 16 comprende un terzo dataset 19 che contiene i dati almeno un codice identificativo univoco) e/o i riferimenti (cioè gli indirizzi o la location in un altro database) di balloon 37 di differenti forme o dimensioni che racchiudono il testo del messaggio, nonché un codice identificativo univoco (ID) 32 dello stesso.

Opportunamente, un qualunque soggetto, in qualità di autore, e non necessariamente identificato/registrato nel dataset utenti 14, può generare un elemento grafico e/o audio e caricarlo opportunamente nel dataset elementi 16 del database centrale 12 e/o nell’ulteriore database collegato 47 in modo che risulti a disposizione degli utenti del sistema 2, così come identificati/registrati nel dataset utenti 14, e consentire così a questi di scaricare in locale sui loro dispositivi, dal database 12 e/o dall’ulteriore database collegato 47, gli elementi grafici e/o audio identificati con i codici identificativi univoci 30 presenti nel dataset elementi 16 in modo da poterli poi utilizzare nei messaggi da inviare all’interno del sistema di messaggistica 2, come verrà meglio chiarito qui di seguito.

Vantaggiosamente, come detto, il dataset elementi 16 contiene - e/o è collegato ad un altro database 47 che a sua volta contiene - i dati che definiscono/costituiscono l’elemento grafico e/o audio 31 e, in particolare, l’insieme di dati – opportunamente codificati secondo un certo formato - che definiscono un’immagine digitale o un suono o un video.

Opportunamente, nei database centrale 12 o nell’ulteriore database 47 collegato a detto database centrale 12, sono memorizzati i dati 31 che definiscono l’elemento grafico e/o audio con dimensioni e grado di dettaglio iniziale D1 che vantaggiosamente corrisponde a quello della sua creazione e/o è quello massimo ottenibile.

In particolare, opportunamente, nei database centrale 12 o nell’ulteriore database 47 collegato a detto database centrale 12, sono memorizzati i dati 31 che definiscono un’immagine digitale avente risoluzione pari a R1. Opportunamente, la risoluzione R1 indica il numero di pixel per pollice che l’immagine ha in altezza e in larghezza.

Preferibilmente, la risoluzione R1 corrisponde alla risoluzione dell’immagine originale/iniziale che viene caricata dall’autore dell’immagine stessa o da altro soggetto. Vantaggiosamente, la risoluzione R1 è un valore di risoluzione elevato e tale da consentire di apprezzare tutti i dettagli dell’immagine. Opportunamente, la risoluzione R1 è sostanzialmente pari o maggiore di 1080 x 1080 pixel, preferibilmente con DPI (“dots for inch”) pari o maggiore di 72.

In particolare, opportunamente, nel database centrale 12 o nell’ulteriore database 47 collegato a detto database centrale 12, sono memorizzati i dati 31 che definiscono un’immagine digitale avente profondità di colore (cioè il parametro in genere espresso in bit che indica il numero di colori che ciascun pixel può assumere) pari a P1. Opportunamente, la profondità di colore P1 corrisponde alla profondità di colore dell’immagine originale/iniziale che viene caricata dall’autore dell’immagine stessa o da altro soggetto. Vantaggiosamente, la profondità di colore P1 è un valore elevato e tale da consentire di apprezzare tutti i dettagli di colore dell’immagine. Preferibilmente, la profondità di colore P1 è sostanzialmente pari o maggiore di 8 bit.

In particolare, opportunamente, nel database centrale 12 o nell’ulteriore database 47 collegato a detto database centrale 12, sono memorizzati i dati che definiscono un’immagine digitale avente dimensioni in pixel (cioè il numero di pixel complessivo lungo la larghezza e l’altezza di un’immagine) pari a L1 per la larghezza e pari a H1 per l’altezza. Opportunamente, le dimensioni L1 e H1 corrispondono a quelle dell’immagine originale/iniziale che viene caricata dall’autore dell’immagine stessa o da altro soggetto. Vantaggiosamente, le dimensioni L1 e H1 hanno un valore elevato e tale da consentire di apprezzare tutti i dettagli dell’immagine. Preferibilmente, le dimensioni L1 e/o H1 sono sostanzialmente pari o maggiori rispettivamente di 1080 pixel.

I dispositivi mittente 4 e ricevente 6 sono configurati per effettuare, mediante l’unità centrale 8 con la quale entrambi i dispositivi sono in comunicazione, l’invio e la ricezione in rete, sia via internet o locale, di messaggi di testo 60.

All’interno del dispositivo mittente 4 e/o destinatario 6 è caricato e/o eseguito un primo modulo software. Opportunamente, nel caso di dispositivo portatile quale smartphone o tablet, il primo modulo software è costituito da una applicazione software mobile nativa, nota anche come APP. Opportunamente, il primo modulo software può essere anche sotto forma di un’applicazione web o di un’applicazione desktop.

Il primo modulo software del dispositivo 4, 6 è altresì configurato per caricare all’interno del database 12 dell’unità centrale 8, o nell’ulteriore database 47, un elemento grafico e/o audio generato da un utente (autore) al fine di metterlo poi a disposizione anche degli utenti del sistema di messaggistica 2

In particolare, a tal fine, il primo modulo software di un dispositivo 4, 6 invia all’unità centrale 8 (cfr. fig. 21) un particolare elemento grafico e/o audio 31, che è stato generato o è disponibile in locale su un dispositivo, e l’unità centrale 8 lo memorizza all’interno del database 12 associandoli un codice identificativo univoco 30.

Opportunamente, l’elemento grafico e/o audio 31 che viene inviato e caricato all’interno del database 12 dell’unità centrale 8, o nell’ulteriore database 47, presenta dimensioni e/o un grado di dettaglio particolarmente elevato (di seguito indicate come D1) e, preferibilmente, corrispondente al massimo ottenibile e/o corrisponde a quello che l’elemento grafico e/o audio presenta al momento della sua creazione. In particolare, nel caso di immagini, viene inviata del database 12 dell’unità centrale 8, o nell’ulteriore database 47, un’immagine avente risoluzione pari a R1 e, eventualmente, dimensioni in pixel L1 e H1 o profondità di colore P1. Pertanto, nel database 12 dell’unità centrale 8, o nell’ulteriore database 47 ad essa collegata, è così caricata e memorizzata un’immagine avente risoluzione pari a R1 e, eventualmente, dimensioni in pixel L1 e H1 o profondità di colore P1.

Opportunamente, nel caso di un file audio, il livello di dettaglio D può essere associato ad esempio al bitrate e/o al codec (formato) di compressione. Opportunamente, nel caso di un file video, il livello di dettaglio D può essere associato ad una combinazione del livello di dettaglio delle immagini e quello del file audio.

Opportunamente, affinché un elemento grafico e/o audio 31 possa essere utilizzato/inserito da un utente mittente all’interno di un messaggio 60, l’elemento grafico 31 con il suo identificativo univoco 30 deve essere disponibile/presente nella memoria locale del dispositivo mittente 4 in modo che tale codice identificativo univoco 30 possa essere opportunamente inserito all’interno del messaggio 60, e quindi della struttura dati 20 inviata all’unità centrale 8, secondo le modalità descritte in seguito.

Opportunamente, il sistema di messaggistica 2 comprende altresì un secondo modulo software, che è caricato e/o eseguito nell’unità centrale 8 ed è configurato per definire una nuova relazione 18 che associa ad un utente un corrispondente elemento grafico e/o audio 31 (ed in particolare associa al codice identificativo univoco ID di tale utente il codice identificativo univoco 30 dell’elemento grafico e/o audio 31), e viceversa, in modo che tale utente possa utilizzare nei messaggi da inviare solamente gli elementi grafici e/o audio 31 che sono associati all’utente stesso mediante una relazione 18.

Vantaggiosamente, come rappresentato in fig. 20, il secondo modulo software, che è caricato e/o eseguito nell’unità centrale 8, è configurato per creare - a partire dall’elemento grafico e/o audio, che è già caricato all’interno del database 12 dell’unità centrale 8 o nell’ulteriore database 47, e che è ha dimensioni e/o grado di dettaglio elevate e pari a D1 – almeno un corrispondente elemento grafico e/o audio 31<Y >avente lo stesso contenuto ma dimensioni e/o grado di dettaglio D2, dove D2 è inferiore rispetto a D1.

Opportunamente, l’elemento grafico e/o audio 31<Y >di dimensioni e/o grado di dettaglio D2 è creato automaticamente non appena l’elemento grafico e/o audio, di dimensioni e/o grado di dettaglio elevate e pari a D1, è caricato all’interno del database 12 dell’unità centrale 8 o nell’ulteriore database 47.

Opportunamente, l’elemento grafico e/o audio 31<Y >di dimensioni e/o grado di dettaglio D2 è creato automaticamente quando viene effettuato il primo acquisto dell’elemento grafico e/o audio o quando è richiesto il primo download su un dispositivo mittente/destinatario o ancora quando è richiesto il suo utilizzo all’interno del sistema di messaggistica 2.

Vantaggiosamente, il corrispondente elemento grafico e/o audio 31<Y >avente dimensioni e/o grado di dettaglio D2 è anch’esso caricato e memorizzato entro il dataset elementi 16 del database 12 dell’unità centrale 8 o nell’ulteriore database 47.

Vantaggiosamente, l’elemento grafico e/o audio 31<Y >di dimensioni e/o grado di dettaglio D2, così creato, può corrispondere sostanzialmente ad una versione compressa dell’elemento grafico e/o audio di dimensioni e/o grado di dettaglio D1.

Vantaggiosamente, l’elemento grafico e/o audio 31<Y >di dimensioni e/o grado di dettaglio D2, così creato, può presentare dimensioni e/o grado di dettaglio adatto ad essere utilizzato e inserito all’interno di un messaggio 60, preferibilmente anche tra le parole del messaggio stesso.

Vantaggiosamente, l’elemento grafico e/o audio 31<Y >di dimensioni e/o grado di dettaglio D2, così creato, è adatto ad essere utilizzato come anteprima dell’elemento grafico e/o audio di dimensioni e/o grado di dettaglio D1.

In particolare, nel caso di immagini, il secondo modulo software, che è caricato e/o eseguito nell’unità centrale 8, è configurato per creare - a partire dall’immagine che è già caricata all’interno del database 12 dell’unità centrale 8 o nell’ulteriore database 47, e che presenta risoluzione R1 e, eventualmente, profondità di colore P1 – almeno una corrispondente immagine 31<Y >avente il medesimo contenuto ma risoluzione R2 che è inferiore rispetto a R1 e, eventualmente, avente profondità di colore P2 che è inferiore rispetto a P1.

Opportunamente, nel caso di immagini, il secondo modulo software, che è caricato e/o eseguito nell’unità centrale 8, è configurato per creare - a partire dall’immagine che è già caricata all’interno del database 12 dell’unità centrale 8 o nell’ulteriore database 47, e che presenta risoluzione dimensioni L1 e H1 – almeno una corrispondente immagine 31<Y >avente il medesimo contenuto ma dimensioni L2 e H2 che sono inferiori rispetto alle suddette dimensioni L1 e H1.

Preferibilmente, l’immagine 31<Y >con risoluzione R2, così creata, corrisponde sostanzialmente ad una versione “thumbnail” (miniatura) dell’immagine di partenza avente risoluzione R1 e corrispondente a quella che, dopo la sua creazione, è stata inviata e memorizzata nell’unità centrale 8.

Opportunamente, il primo modulo software è configurato in modo che sul display del dispositivo mittente 4 di un certo utente venga visualizzata una tastiera di digitazione 77 in cui sono rappresentati gli elementi grafici e/o audio 31<Y >di dimensioni e/o grado di dettaglio D2.

Vantaggiosamente, come rappresentato in figura 20 e come sarà descritto più in dettaglio in seguito, il secondo modulo software, che è caricato e/o eseguito nell’unità centrale 8, è configurato per creare - a partire dall’elemento grafico e/o audio 31, che è già caricato all’interno del database 12 dell’unità centrale 8 o nell’ulteriore database 47, e che è ha dimensioni e/o grado di dettaglio elevate e pari a D1 – un corrispondente elemento grafico e/o audio 31x avente lo stesso contenuto ma dimensioni e/o grado di dettaglio Dx, dove Dx è inferiore rispetto a D1 ed è definito corrispondentemente e dinamicamente sulla base delle dimensioni e/o grado di dettaglio del display di un certo dispositivo che ne ha fatto richiesta a detta unità centrale 8 mediante il primo modulo software.

Preferibilmente, il primo modulo software è configurato in modo che sul display del dispositivo mittente 4 di un certo utente venga visualizzata una tastiera di digitazione 77 contenente solamente gli elementi grafici e/o audio 31 che sono associati a tale utente mediante una relazione 18, cioè per i quali l’utente stesso è stato autorizzato/abilitato in qualità di creatore dell’elemento grafico e/o audio o ad esempio perché lo ha acquistato. Vantaggiosamente, il primo modulo software è configurato in modo che gli utenti del sistema 2, così come identificati e già registrati nel dataset utenti 14, possano caricare all’interno del sistema di messaggistica 2 (ed in particolare inviare al database 12 dell’unità centrale 8) un elemento grafico e/o audio da loro creato; in particolare, in tal caso, il secondo modulo software - caricato ed eseguito nell’unità centrale 8 - è configurato per creare una nuova relazione 18 (preferibilmente della prima tipologia sopra definita) che associa al codice identificativo dell’utente il codice identificativo univoco 31 dell’elemento grafico e/o audio 31 così caricato.

Vantaggiosamente, il primo modulo software è configurato in modo che gli utenti del sistema 2, così come identificati e già registrati nel dataset utenti 14, possano richiedere ed ottenere l’autorizzazione/abilitazione – ad esempio mediante un acquisto diretto o indiretto, gratuito o dietro corresponsione di una “fee” – ad utilizzare, all’interno di un messaggio da inviare, un elemento grafico e/o audio creato da altri utenti; in particolare, anche in tal caso, il secondo modulo software è configurato per creare una nuova relazione 18 (preferibilmente della seconda tipologia sopra definita) che associa al codice identificativo dell’utente il codice identificativo univoco 31 dell’elemento grafico e/o audio 31 così autorizzato/abilitato.

In particolare, il primo modulo software è altresì configurato per effettuare l’invio di messaggi di testo 60 effettuando una richiesta all’unità centrale 8 (server) sulla base di un protocollo di comunicazione, preferibilmente HTTPS. Vantaggiosamente, tale richiesta è effettuata mediante il metodo POST in modo da inviare una struttura dati 20 all’unità centrale 8 senza mostrarli nella stringa di ricerca (query-string), tuttavia tale richiesta potrebbe essere effettuata anche mediante il metodo GET passando così i dati nella stringa di ricerca.

Opportunamente, la struttura dati 20 (definita come “$data” in figura 3), che è generata dal primo modulo software, contiene tutti i dati/valori/record dei campi da inviare in ingresso al secondo modulo software che è caricato ed eseguito nell’elaboratore 10 dell’unità centrale 8.

Più in dettaglio, come rappresentato in figura 3, la struttura dati 20 contiene i seguenti campi:

- campo identificativo della conversazione (“id_conversation”) e/o del destinatario 24 (cioè “id_destinatario”),

- campo testo del messaggio 26 (cioè “Text”).

Opportunamente, in una forma di realizzazione, la struttura dati 20 può contenere altresì un campo identificativo mittente 22 (cioè “id_mittente”), In particolare, il campo testo messaggio 26 contiene sia il testo 39 (cioè l’insieme delle parole che compongono il messaggio) sia il codice identificativo univoco 30 di un elemento grafico e/o audio 31. Opportunamente, tale codice identificativo univoco 30, che è inserito all’interno del campo testo 26, è opportunamente posizionato, a monte e/o a valle, tra etichette/caratteri/simboli precodificati 28. Più in dettaglio, come rappresentato in figura 3, il codice identificativo “123” di un primo elemento grafico è inserito tra i caratteri precodificati “&#” e lo stesso vale per il codice identificativo “456” di un secondo elemento grafico.

Vantaggiosamente, la struttura dati 20 comprende anche un campo per identificare univocamente il balloon 32 (cioè “ID_balloon”) ed un campo per identificare univocamente l’avatar 34 (cioè “ID_avatar”). Vantaggiosamente, la struttura dati comprende anche un campo per definire la tipologia di messaggio 36 (cioè “MessageType”) e per indicare se è un messaggio inviato ad un singolo destinatario oppure a più destinatari.

Opportunamente, il primo modulo software è configurato per assegnare ai campi 22, 24, 26, 32, 34 e 36 della struttura dati 20 i corrispondenti valori 38 che vengono impostati e selezionati dall’utente agendo sull’interfaccia grafica del dispositivo mittente 4 al momento della preparazione e dell’invio di un messaggio 60 e/o sono definiti in modo automatico dal modulo software stesso. Ad esempio, il campo identificativo destinatario 24 ed il campo testo messaggio 26 sono valorizzati sulla base di quanto scelto dall’utente agendo sull’interfaccia grafica del dispositivo, mentre il campo identificativo mittente 22 – se previsto - può essere valorizzato direttamente e automaticamente dal modulo software sulla base delle impostazioni predefinite sul dispositivo.

Come detto, all’interno dell’elaboratore 10 dell’unità centrale 8 è caricato ed eseguito il secondo modulo software.

Vantaggiosamente, in una forma di realizzazione preferita, il primo modulo software caricato nel dispositivo mittente 4 ed il secondo modulo software caricato nell’unità centrale 8 sono altresì configurati per implementare un’architettura/procedura di autenticazione dell’utente mittente (cfr. fig. 12) che sta utilizzando il sistema di messaggistica 2 e ciò al fine di assicurare la correttezza dell’identità di un utente mittente all’interno sistema di messaggistica secondo l’invenzione.

In particolare, al fine di implementare tale procedura di autentificazione dell’utente mittente, il primo ed il secondo modulo software sono configurati per eseguire le seguenti operazioni:

- il primo modulo software del dispositivo mittente 4 invia al secondo modulo software dell’unità centrale 8 i dati (username e password) che l’utente inserisce, agendo sul suo dispositivo mittente 4, quando effettua il log-in al sistema di messaggistica 2,

- il secondo modulo software dell’unità centrale 8 verifica i dati ricevuti (cioè controlla – preferibilmente interrogando il dataset utenti 14 - se nel loro insieme corrispondono ad un utente già registrato al sistema di messaggistica), estrae il codice identificativo ID del corrispondente utente e genera un corrispondente oggetto informatico X contenente – tra l’altro -tale codice,

- il secondo modulo software dell’unità centrale 8 cifra l’oggetto informatico X con una chiave privata, generando così l’oggetto informatico cifrato Y, - il secondo modulo software dell’unità centrale 8 invia l’oggetto informatico cifrato Y al primo modulo software del dispositivo mittente 4, il quale lo memorizza temporaneamente.

Opportunamente, quando un utente invia – mediante il dispositivo mittente 4 - un messaggio di testo 60, vengono effettuate le seguenti operazioni:

- il primo modulo software invia all’unità centrale 8 sia la struttura dati 20 sia l’oggetto informatico cifrato Y precedentemente ricevuto,

- il secondo modulo software dell’unità centrale 8, preferibilmente prima di elaborare la struttura dati 20, decripta l’oggetto informatico cifrato Y ed estrae così l’oggetto informatico X contenente il codice identificativo ID dell’utente;

- il secondo modulo software dell’unità centrale 8 procede ad elaborare la struttura dati 20 avendo a disposizione altresì il codice identificativo ID dell’utente.

Opportunamente, è inteso che in tal caso, la struttura dati 20 non contiene al suo interno il campo identificativo del mittente 22. Vantaggiosamente, in questo modo, solo l’unità centrale 8 conosce, possiede, estrae e verifica i codici identificativi ID dei corrispondenti utente, evitando così che sia il primo modulo software del dispositivo mittente 4 a reperire ed inviare (“in chiaro”, cioè in modo non cifrato) all’unità centrale 8 il codice dell’utente mittente, con l’eventuale rischio di alterazioni o modifiche lato client. Pertanto, per ciascuna struttura dati 20, e quindi per ciascun messaggio inviato, l’unità centrale 8 può ricavare in modo certo – e senza possibilità/pericoli di alterazioni - chi è l’utente mittente di detto messaggio, autenticando così l’identità di tale utente ed assicurando altresì che quest’ultimo sia registrato all’interno del sistema di messaggistica 2.

Vantaggiosamente, come ulteriore controllo di sicurezza (cfr. fig. 11) al fine di evitare che all’interno del sistema di messaggistica 2 un utente utilizzi nei messaggi da inviare elementi grafici e/o audio 31 per i quali non è stato correttamente o effettivamente autorizzato/abilitato, il secondo modulo software caricato ed eseguito nell’unità centrale 8 è configurato in modo da: - estrarre dalla struttura dati 20 (che è stata inviata a detta unità 8 dal dispositivo mittente 4) il codice identificativo univoco 30 di un elemento grafico e/o audio 31,

- verificare se l’utente che ha inviato la struttura dati 20 - ed il cui codice identificativo ID è stato recuperato preferibilmente durante la fase di autentificazione sopra descritta - è abilitato/autorizzato ad utilizzare/inserire nei messaggi da inviare l’elemento grafico e/o audio 31 associato al codice identificativo univoco 30 precedentemente estratto; in particolare, a tal fine, viene interrogato il database 12 per verificare se vi è una qualche relazione 18 che associa il codice identificativo dell’utente che ha inviato la struttura dati 20 usando il dispositivo mittente 4 (ed i cui dati risultano dal dataset utenti 14) e il codice identificativo univoco 30 che è stato estratto dalla struttura 20 (ed i cui dati risultano dal dataset elementi 16); più in dettaglio, ad esempio, può essere effettuata una prima interrogazione per verificare se vi è una prima tipologia di relazione 18 (cioè se l’utente è il soggetto che ha creato/caricato l’elemento grafico e/o audio nel sistema di messaggistica 2) e, solo in caso di esito negativo di tale prima interrogazione, viene effettuata una seconda interrogazione per verificare se vi è una seconda tipologia di relazione 18 (cioè se l’utente è stato abilitato/autorizzato all’utilizzo dell’elemento grafico e/o audio nel sistema di messaggistica 2 ad esempio a seguito di un acquisto);

- in caso di esito positivo della verifica, prosegue poi con l’elaborazione della richiesta inviata dal dispositivo mittente in modo da restituire un pacchetto dati strutturato 40 in un formato adatto per lo scambio dati; al contrario, invece, in caso di esito negativo della verifica, l’elaborazione della richiesta inviata dal dispositivo mittente 4 viene interrotta/bloccata e, opportunamente, a quest’ultimo può essere automaticamente inviato un corrispondente avviso.

In particolare, come detto, il secondo modulo software è configurato per elaborare la richiesta inviata dal dispositivo mittente e restituire così un pacchetto dati strutturato 40 in un formato adatto per lo scambio dati. Preferibilmente, il pacchetto dati 40 è in formato “json” ma potrebbe essere anche in altri formati, quali ad esempio “yaml” o “xml”.

In particolare, il pacchetto dati 40 contiene una serie di campi 42 ai quali sono opportunamente assegnati i valori 38 dei campi della struttura dati 20 inviato dal dispositivo mittente 4 e/o ai quali sono assegnati dei valori ricavati automaticamente dal secondo modulo software. Preferibilmente, il pacchetto dati 40 comprende i dati del messaggio 60 creato dal mittente e necessari per trasmettere correttamente tale messaggio al destinatario e per consentire a quest’ultimo di visualizzare il messaggio 60 sul suo dispositivo.

Più in dettaglio, come rappresentato in figura 4, il pacchetto dati strutturato 40 comprende i seguenti campi:

- un campo ID 42 che identifica univocamente il pacchetto dati 40 (cioè il campo “IDmessage”) e che viene valorizzato in automatico dal secondo modulo software assegnando un codice numero o alfanumerico casuale o predeterminato,

- un campo mittente 44 (cioè il campo “MessageFrom”) ed al quale viene assegnato il valore del campo mittente 22 della struttura dati 20 o, preferibilmente, il valore del codice identificativo ID del corrispondente utente mittente ricavato dall’unità centrale 8 a partire dall’oggetto informatico cifrato Y, così come preferibilmente previsto nella procedura di autentificazione sopra descritta e rappresentata in figura 12,

- un campo destinatario 46 (cioè il campo “MessageTo”) ed al quale viene assegnato il valore del campo destinatario 24 della struttura dati 20, - un campo 48 relativo al corpo del messaggio (cioè il campo “MessageBody”) e che contiene il valore 38 del campo testo messaggio 26 della struttura dati 20 e, preferibilmente, anche l’etichetta (tag) 49 di questo campo; vantaggiosamente, il campo corpo messaggio 48 contiene altresì sia l’etichetta (tag) 49 sia i corrispondenti valori 38 del campo identificativo avatar 34 e del campo identificativo balloon 32 della struttura dati 20.

In sostanza, il pacchetto dati strutturato 40 contiene un campo corpo messaggio 48, che contiene sia le etichette 49 (cioè i metadati) dei campi testo messaggio 26, identificativo avatar 34 e identificativo balloon 32 della struttura dati 20, sia i corrispondenti valori 38 (cioè i dati) assegnati a questi campi all’interno della struttura stessa.

Vantaggiosamente, il pacchetto dati strutturato 40 comprende anche un campo al quale sono assegnati i corrispondenti valori di data e/o ora in cui il messaggio 60 è stato inviato da parte del dispositivo mittente 6 e/o in cui l’unità centrale 8 ha ricevuto la struttura dati 20.

Il primo modulo software caricato ed eseguito nel dispositivo destinatario 6 è configurato per scaricare dall’unità centrale 8 un pacchetto dati strutturato 40 preparato da detta unità e destinato a detto dispositivo. Preferibilmente, il download dall’unità centrale 8 del pacchetto dati strutturato 40 da parte del dispositivo destinatario 6, o comunque la trasmissione del pacchetto dati strutturato 40 dall’unità centrale 8 al dispositivo destinatario 6, è effettuato mediante un’architettura REST (REpresentational State Transfer) utilizzata preferibilmente, ma non necessariamente, su protocollo HTTPS.

Vantaggiosamente, il primo modulo software caricato ed eseguito nel dispositivo destinatario 6 può essere configurato per accedere periodicamente, secondo una frequenza predefinita, all’unità centrale 8 per interrogarla dell’eventuale presenza/disponibilità di uno o più pacchetti dati strutturati 40 (cioè messaggi) a lui destinati - seguendo pertanto una modalità di dialogo client-server denominata “polling” – e, in caso positivo, scarica dall’unità centrale 8 tale pacchetto dati strutturato 40.

Preferibilmente, come rappresentato in figura 1, il sistema 2 secondo l’invenzione comprende altresì una piattaforma notificatrice 50, quale ad esempio Google Cloud Messaging o Apple Push Notification Service, che funge da mediatore tra i dispositivi 4, 6 e l’unità centrale 8 e che è configurata per avvisare detti dispositivi, in modo asincrono, quando nell’unità centrale sono disponibili nuovi dati a loro destinati, seguendo pertanto una modalità denominata “push notification”. In particolare, a tal fine, il secondo modulo software è altresì configurato in modo che, dopo aver elaborato e preparato il pacchetto dati strutturato 40 sulla base della struttura dati 20 inviata dal dispositivo mittente 4, invia un avviso 52 alla piattaforma notificatrice 50, la quale è poi configurata per inoltrare tale avviso al dispositivo destinatario 6 corrispondente. Opportunamente, l’avviso 52 che l’unità centrale 8 invia alla piattaforma notificatrice 50 comprende un codice identificativo dell’unità centrale 8 che invia l’avviso, il codice identificativo del dispositivo destinatario 6 a cui deve essere inviato l’avviso ed il contenuto di tale avviso 52. Opportunamente, il contenuto di tale avviso, che è inviato al dispositivo destinatario, comprende almeno il campo 42 che identifica univocamente il pacchetto dati strutturato 40, in modo da consentire al dispositivo destinatario 6 che ha ricevuto tale avviso 52 di interrogare direttamente l’unità centrale 8 al fine di scaricare il pacchetto dati strutturato 40 identificato da tale codice.

È altresì inteso che, in una forma di realizzazione qui non rappresentata, l’avviso 52 inviato dall’unità centrale alla piattaforma notificatrice 50, e da questa al dispositivo destinatario 6, comprenda l’intero pacchetto dati strutturato 40. In altri termini, l’unità centrale 8 invia subito al dispositivo destinatario 6, per tramite della piattaforma 50, l’intero pacchetto dati strutturato 40, che così viene scaricato in locale dal dispositivo stesso senza dover interrogare direttamente l’unità centrale 8.

Preferibilmente, il primo modulo software caricato nei dispositivi mittente 4 e/o destinatario 6 è configurato per avere un primo stato attivo, in cui viene stabilita e mantenuta una connessione bidirezionale con l’unità centrale 8, ed un secondo stato di riposo, in cui il dispositivo mittente 4 e/o destinatario 6 non sono connessi con l’unità centrale 8. Vantaggiosamente, il primo modulo software è altresì configurato in modo che, quando si trova in detto primo stato attivo, il dispositivo destinatario 6 interroghi l’unità centrale 8 non periodicamente (cioè seconda la modalità “polling”), bensì solo quando riceve un avviso 52, preferibilmente mediante la piattaforma notificatrice 50 e secondo la modalità denominata “push notification”. Opportunamente, in modo corrispondente, quando nell’unità centrale 8 sono disponibili nuovi dati destinati ad un certo dispositivo destinatario 6 in cui il primo modulo software si trova in uno stato attivo, il secondo modulo software è configurato in modo da inviare a detto dispositivo destinatario 6 un avviso 52 affinché interroghi l’unità centrale 8.

Opportunamente, quando nell’unità centrale 8 sono disponibili nuovi dati destinati ad un certo dispositivo destinatario 6 in cui il primo modulo software si trova in uno stato di riposo, il secondo modulo software è altresì configurato in modo da inviare un avviso 52 - preferibilmente mediante la piattaforma notificatrice 50 e secondo la modalità denominata “push notification” – a detto dispositivo destinatario 6 in modo da avvisarlo di passare al primo stato attivo.

In sostanza, così facendo, si interroga l’unità centrale 8 solo quando vi sono nuovi dati da scaricare, evitando quindi di interrogarla periodicamente ed inutilmente; ciò è particolarmente vantaggioso in quanto consente di diminuire il traffico dati e soprattutto di evitare di consumare inutilmente la banda di trasmissione dati.

Vantaggiosamente, il dispositivo mittente 4 e/o destinatario 6 comprende:

- una prima memoria locale 90, in cui scaricare e memorizzare i codici identificativi 30 di tutti gli elementi grafici e/o audio 31 che sono associati (mediante una relazione 18) al codice identificativo di quell’utente che ha effettuato il log-in al sistema di messaggistica 2 utilizzando detto dispositivo mittente 4 e/o destinatario 6,

- una seconda memoria locale 91, in cui scaricare e memorizzare tutti gli elementi grafici e/o audio 31 corrispondenti ai codici identificativi 30 scaricati e memorizzati nella prima memoria.

Vantaggiosamente, nella seconda memoria locale 91 vengono scaricati e memorizzati gli elementi grafici e/o audio 31Y aventi dimensioni e/o grado di dettaglio D2. In particolare, nella seconda memoria locale 91 vengono scaricati e memorizzati immagini miniaturizzate (thumbnail) 31Y con risoluzione R2.

Preferibilmente, la prima e la seconda memoria locali sono entrambe memorie di massa o memorie primarie o memorie RAM. Preferibilmente, la seconda memoria locale 91 è di tipo cache.

In particolare, come rappresentato dal flow chart di fig. 13, il primo modulo software caricato ed eseguito nel dispositivo mittente 4 e/o destinatario 6 ed il secondo modulo software caricato nell’unità centrale 8 sono altresì configurati in modo che:

- il primo modulo software del dispositivo mittente 4 invia all’unità centrale 8 i dati (username e password) che l’utente inserisce, agendo sul suo dispositivo 4 e/o 6, quando effettua il log-in al sistema di messaggistica 2, - il secondo modulo software dell’unità centrale 8 verifica i dati di log-in così ricevuti (cioè controlla – preferibilmente interrogando il dataset utenti 14 -se nel loro insieme corrispondono ad un utente già registrato al sistema di messaggistica), estrae il codice identificativo ID del corrispondente utente e, utilizzando il codice così estratto, identifica i codici identificativi univoci 30’ di tutti gli elementi grafici e/o audio 31’ che sono associati, mediante una relazione 18, con il codice identificativo ID di tale utente,

- il primo modulo software del dispositivo mittente 4 scarica nella prima memoria locale 90 del dispositivo 4 e/o 6 i codici identificativi univoci 30’ di tutti gli elementi grafici e/o audio 31’ così identificati,

- il primo modulo software del dispositivo mittente 4 scarica nella seconda memoria locale 91 del dispositivo 4 e/o 6 gli elementi grafici e/o audio 31’ così identificati.

Preferibilmente, tali operazioni sono effettuate al momento del primo utilizzo del sistema di messaggistica 2, una volta che il primo modulo software (APP) è stato scaricato ed installata nel dispositivo mittente 4 e/o destinatario 6. Opportunamente, in questo modo, si effettua la sincronizzazione preliminare del dispositivo mittente 4 e/o destinatario 6.

Opportunamente, il primo modulo software del dispositivo mittente 4 e/o destinatario 6 è configurato in modo da visualizzare sul display del dispositivo stesso una tastiera di digitazione/inserimento 77 – e ciò al fine di creare un messaggio da inviare – che abbia accesso, e quindi visualizzi su detto display, solo agli elementi grafici e/o audio 31’ i cui codici identificativi univoci 30’ sono memorizzati/presenti nella prima memoria del dispositivo stesso.

Opportunamente, il primo modulo software che viene eseguito nel dispositivo mittente 4 è configurato per effettuare tali operazioni:

- recuperare la lista dei codici identificativi univoci 30’ presenti nella prima memoria locale 90 del dispositivo mittente 4,

- usando tali codici 30’, recuperare dalla seconda memoria locale 91 del dispositivo mittente 4 i corrispondenti elementi grafici e/o audio 31’,

- visualizzare nella tastiera di digitazione 77 del dispositivo mittente 4 gli elementi grafici e/o audio 31’ così recuperati.

Vantaggiosamente, nella tastiera di digitazione 77 vengono visualizzati gli elementi grafici e/o audio 31<Y >aventi dimensioni e/o grado di dettaglio D2. In particolare, nella tastiera di digitazione 77 vengono visualizzati immagini miniaturizzate (thumbnail) 31<Y >con risoluzione R2.

Il primo modulo software caricato ed eseguito nel dispositivo destinatario 6 è altresì configurato per processare il pacchetto dati strutturato 40 che è stato scaricato dall’unità centrale 8 in modo da estrarre/decodificare il contenuto dei campi 42, 44, 46 e 48 di tale pacchetto.

In particolare, tale modulo software è configurato per effettuare una operazione di parsing del contenuto del campo corpo messaggio 48 del pacchetto dati strutturato 40 in modo da ottenere i valori 38 dei campi testo messaggio 26, identificativo balloon 32 e/o identificativo avatar 34.

Più in dettaglio, il primo modulo software è configurato per:

- ricercare - direttamente all’interno del campo corpo messaggio 48 del pacchetto dati strutturato 40 e/o all’interno del valore 38 del campo testo 26, una volta che quest’ultimo è stato individuato con la sua etichetta 49 all’interno del campo corpo messaggio 48 - le etichette/caratteri/simboli precodificati 28 in modo da individuare i codici univoci 30 degli elementi grafici,

- verificare se gli elementi grafici 31 individuati dai codici univoci estratti 30 sono già presenti nella memoria locale del dispositivo destinatario 6; preferibilmente, a tal fine, effettua una ricerca tra i codici identificativi univoci 30’ presenti nella prima memoria locale 90 del dispositivo destinatario 6 e, nel caso in cui non fossero già presenti nella memoria locale del dispositivo destinatario 6, invia una richiesta all’unità centrale 8, in modo da effettuare il download nella memoria locale del dispositivo destinatario 6 – preferibilmente nella seconda memoria locale 91 del dispositivo destinatario 6 - degli elementi grafici 31’’ identificati dai codici univoci 30 individuati nel pacchetto dati strutturato 40 e non presenti nella prima memoria locale 90.

Vantaggiosamente, nella seconda memoria locale del dispositivo destinatario 6 – preferibilmente nella seconda memoria locale 91 del dispositivo destinatario 6 - vengono scaricati e memorizzati gli elementi grafici e/o audio 31<Y>’’ aventi dimensioni e/o grado di dettaglio D2. In particolare, nella seconda memoria locale 91 vengono scaricati e memorizzati immagini 31<Y>’’ miniaturizzate (thumbnail) con risoluzione R2.

Vantaggiosamente, nella tastiera di digitazione 77 vengono visualizzati gli elementi grafici e/o audio 31<Y >aventi dimensioni e/o grado di dettaglio D2. In particolare, nella tastiera di digitazione 77 vengono visualizzati immagine miniaturizzate (thumbnail) 31<Y >con risoluzione R2.

Opportunamente, quindi, nella seconda memoria locale 91 del dispositivo destinatario 6 vengono memorizzati anche gli elementi grafici e/o audio 31<Y>’’, aventi dimensioni e/o grado di dettaglio D2, che vengono scaricati al ricevimento di un certo pacchetto dati strutturato 40 e ciò al fine di visualizzare sempre correttamente tutti gli elementi grafici e/o audio contenuti nel messaggio ricevuto.

Più in dettaglio, pertanto, nella seconda memoria locale 91 di un qualunque dispositivo 4 e/o 6 vengono memorizzati/conservati:

- un primo insieme di elementi grafici e/o audio 31’ di cui i codici univoci 30’ sono memorizzati/presenti nella prima memoria locale 90; in particolare, questi sono gli elementi grafici e/o audio 31’ che, all’interno del database centrale 12, sono associati ad un determinato utente mediante una relazione 18 a fronte del fatto che tale utente li ha creati/caricati nel sistema di messaggistica o perché è stato autorizzato/abilitato al loro utilizzo (ad esempio mediante acquisto diretto o indiretto),

- un secondo insieme di elementi grafici e/o audio 31’’ di cui i codici univoci non sono invece memorizzati/presenti nella prima memoria locale 90; in particolare, questi sono gli elementi grafici e/o audio 31 che sono stati scaricati dall’unità centrale 8 al ricevimento di un certo pacchetti dati strutturato 40 e ciò al fine di visualizzare correttamente tutti gli elementi grafici e/o audio contenuti nel messaggio ricevuto.

Opportunamente, sia il primo insieme di elementi grafici e/o audio 31<Y >sia il secondo insieme di elementi grafici e/o audio 31<Y>’’ hanno dimensioni e/o grado di dettaglio D2. In particolare, sia detto primo che secondo insieme comprende immagini miniaturizzate (thumbnail) 31<Y >con risoluzione R2.

Opportunamente, come detto, il primo modulo software del dispositivo mittente 4 e/o destinatario 6 è configurato in modo da visualizzare sul display del dispositivo stesso una tastiera di digitazione/inserimento 77 – e ciò al fine di creare un messaggio da inviare – che abbia accesso, e quindi visualizzi su detto display, solo il primo insieme degli elementi grafici e/o audio 31’ presenti nella seconda memoria locale 91 del dispositivo.

Ciò risulta particolarmente vantaggioso in quanto consente di avere un sistema di messaggistica in cui l’utente può usare nei messaggi da inviare solo gli elementi grafici e/o audio da lui creati o per i quali è stato autorizzato/abilitato (ad esempio a seguito di un acquisto), mentre al contempo può visualizzare sempre e correttamente tutti gli elementi grafici e/o audio presenti nei messaggi che riceve.

Opportunamente, più in dettaglio, la richiesta – che è inviata dal dispositivo destinatario 6 all’unità centrale 8 al fine di scaricare un elemento grafico e/o audio il cui codice identificativo 30 non è presente nella prima memoria locale 90 del dispositivo stesso - contiene il codice univoco 30 di tale elemento grafico e/o audio, codice che viene poi utilizzato dal modulo software dell’unità centrale 8 per interrogare il database 12 ed estrarre dal dataset elementi 16 i dati dell’elemento grafico univocamente identificato con tale codice 30. Quindi, i dati dell’elemento grafico così identificato, e in particolare l’elemento grafico e/o audio 31<Y >avente dimensioni e/o grado di dettaglio D2 e associato al codice identificativo 30 individuato, vengono inviati dall’unità centrale 8 al dispositivo richiedente.

Opportunamente, a tal fine, il primo modulo software del dispositivo richiedente è configurato per inviare una richiesta all’unità centrale 8 e scaricare così nella memoria locale del dispositivo richiedente, ed in particolare nella seconda memoria locale 91, l’elemento grafico 31<Y>’’ avente dimensioni e/o grado di dettaglio D2 (e in particolare l’immagine avente risoluzione R2) identificato dal codice univoco 30 presente all’interno del campo corpo messaggio 48 del pacchetto dati strutturato 40. Preferibilmente, la richiesta all’unità centrale 8 è inviata mediante il metodo POST del protocollo HTTPS o è implementata mediante il linguaggio GraphQL del protocollo MQTT su tecnologia WebSocket.

Preferibilmente, l’elemento grafico 31<Y>’’ può essere un’immagine 33 avente risoluzione R2 da inserire, con o tra l’eventuale testo 39, all’interno del balloon 37 del messaggio 60, preferibilmente ma non necessariamente per rappresentare in modo stilizzato almeno un concetto, un’idea, un oggetto, uno stato d’animo o un'emozione in modo sostanzialmente corrispondente alle emoji<®>.

Opportunamente, il primo modulo software caricato e/o eseguito sul dispositivo del destinatario 6 è configurato per visualizzare l’elemento grafico e/o audio 31<Y>’’ di dimensioni e/o grado di dettaglio D2 all’interno del balloon 37 del messaggio ricevuto 60 da solo (se non è previsto testo) oppure con o tra il testo 39 del messaggio stesso. Preferibilmente, all’interno del balloon del messaggio ricevuto 60 l’elemento grafico e/o audio 31<Y>’’ di dimensioni e/o grado di dettaglio D2 è visualizzato in linea con il testo 39 del messaggio stesso.

In particolare, opportunamente, il primo modulo software caricato e/o eseguito sul dispositivo del destinatario 6 è configurato per implementare sul display di detto dispositivo una prima schermata 80 in cui viene visualizzato lo scambio di messaggi e, all’interno del balloon 37 di uno o più di detti messaggi, è visualizzato l’elemento grafico 31<Y>’’ di dimensioni e/o grado di dettaglio D2.

Opportunamente, il primo modulo software caricato e/o eseguito sul dispositivo del destinatario 6 è configurato in modo che la schermata 80 in cui viene visualizzato lo scambio di messaggi sia definita da un primo oggetto informatico VIEW configurato per occupare l’intero display del dispositivo destinatario.

Opportunamente, il primo modulo software caricato e/o eseguito sul dispositivo del destinatario 6 è configurato in modo che, all’interno della prima schermata 80 di visualizzazione dello scambio di messaggi 60, l’elemento grafico 31<Y>’’ che viene rappresentato all’interno del balloon 37 del messaggio 60 occupa una area di display 81 che è selezionabile mediante tocco 82 (con le dita e/o con un dispositivo, ad esempio uno stilo), preferibilmente mediante un breve tocco (“tap”), o mediante click, ad esempio con un puntatore (mouse).

Opportunamente, l’area di display 81 che è occupata dall’elemento grafico 31<Y>’’ è selezionabile mediante un tocco 82 dell’utente che può avere una durata predefinita, ad esempio di 1 secondo, oppure può essere prolungato, o ancora può essere anche un tocco dinamico (ad esempio trascinamento, pizzico, rotazione, swipe, pinch-unpinch).

Opportunamente, il primo modulo software è configurato in modo che, quando il pacchetto dati strutturato 40 contiene etichette/caratteri/simboli precodificati 28 che segnalano opportunamente la presenza di elementi grafici all’interno del messaggio, crei all’interno della prima schermata 80, definita dal primo oggetto informatico VIEW, un secondo oggetto informatico VIEW. In particolare, tale secondo oggetto informatico VIEW è configurato in modo da occupare, all’interno della specifica posizione del messaggio visualizzato nella schermata, un’area di display 81 corrispondente o leggermente maggiore rispetto alle dimensioni dell’elemento grafico 31<Y>’’ da visualizzare e, in particolare, corrispondente alle dimensioni e/o grado di dettaglio D2 di detto elemento. Più in dettaglio, il secondo oggetto informatico VIEW è configurato in modo da contenere al suo interno l’elemento grafico 31<Y>’’ di risoluzione R2 che è così visualizzato/implementato all’interno dell’area di display 81 occupata da detto secondo oggetto informatico.

Opportunamente, il primo modulo software è configurato in modo che, a seguito del tocco 82 o del click (evento esterno di attivazione) effettuato sull’area di display 81 occupata dall’elemento grafico 31<Y>’’ di risoluzione R2, si avvii una corrispondente azione 84.

Vantaggiosamente, questa azione prevede di visualizzare automaticamente sul display del dispositivo stesso una seconda (ulteriore) schermata 85 in cui è implementato (rappresentato) un elemento grafico 31<Y>’’’ avente contenuto corrispondente a quello dell’elemento 31<Y>’’ ed una risoluzione R3 maggiore rispetto a R2.

Preferibilmente, in questa seconda (ulteriore) schermata 85, <l>’elemento grafico 31Y’’’ è implementato/visualizzato con risoluzione R3 che è maggiore rispetto alla risoluzione R2 e opportunamente può essere uguale o inferiore rispetto alla risoluzione R1. Preferibilmente, la risoluzione R3 è maggiore rispetto alla risoluzione R2 ma è leggermente inferiore rispetto alla risoluzione R1.

Opportunamente, il primo modulo software caricato e/o eseguito sul dispositivo del destinatario 6 è configurato in modo che tale seconda (ulteriore) schermata 85, in cui viene visualizzato l’elemento grafico 31<Y>’’’ ad una risoluzione R3 maggiore rispetto a R2, sia definita da un terzo oggetto informatico VIEW che è configurato per occupare gran parte o l’intero display del dispositivo destinatario 6 e che contiene detto elemento grafico 31<Y>’’’ ad una risoluzione maggiore rispetto a R2.

Opportunamente, in tale seconda (ulteriore) schermata 85 viene visualizzato l’elemento grafico 31<Y>’’’ ad una risoluzione R3 avente dimensione orizzontale oppure verticale che al massimo corrisponde alla suddetta risoluzione R1 e, preferibilmente, al massimo corrisponde alla risoluzione con la quale l’immagine originale/iniziale viene caricata all’interno del sistema di messaggistica 2 dall’autore dell’immagine stessa o da altro soggetto.

Preferibilmente, in questa seconda (ulteriore) schermata 85, l’elemento grafico 31<Y>’’’ è implementato/visualizzato con risoluzione R3 ingrandita rispetto alla risoluzione R2 dall’elemento grafico 31<Y>’’ ed è inoltre implementato/visualizzato insieme ad altre informazioni relative a detto elemento grafico, quali ad esempio i dati dell’autore, il numero di acquisti di tale elemento, ecc.

Preferibilmente, in questa seconda (ulteriore) schermata 85, oltre all’elemento grafico 31<Y>’’’, è altresì implementato un indicatore, ad esempio un collegamento ipertestuale 79, la cui attivazione mediante tocco o clic rinvia ad una sezione dedicata in cui è possibile acquistare e/o scaricare detto elemento grafico.

Vantaggiosamente, il primo modulo software caricato e/o eseguito su un certo dispositivo 6 è configurato per richiedere all’unità centrale 8 la creazione di un elemento grafico e/o audio avente grado di dettaglio Dx adatto ad essere implementato da detto dispositivo 6 e, una volta che tale elemento grafico e/o audio è stato creato, per scaricarlo localmente in detto dispositivo in modo da implementarlo. Preferibilmente, il primo modulo software caricato e/o eseguito sul dispositivo 6 è configurato per richiedere all’unità centrale 8 la creazione di un elemento grafico avente risoluzione Rx adatta al display di detto dispositivo 6 e, una volta che tale elemento grafico è stato creato, per scaricarlo localmente in detto dispositivo in modo da visualizzarlo sul suo display.

Opportunamente, a tal fine, il primo modulo software eseguito dal dispositivo 6 ed il modulo software caricato ed eseguito nell’unità centrale 8 sono configurati per implementare la seguente procedura:

- il dispositivo 6 invia all’unità centrale mediante il primo modulo software una richiesta (query) 86 contenente altresì i dati 87 delle dimensioni/risoluzione del display di detto dispositivo 6 in cui il primo modulo software è eseguito,

- il software dell’unità centrale è configurato per creare, partendo dall’elemento grafico e/o audio di dimensioni e/o grado di dettaglio D1 e sulla base dei dati 87 relativi alle dimensioni/risoluzione di detto display, un corrispondente elemento grafico e/o audio 31X di dimensioni e/o grado di dettaglio Dx che è inferiore a D1 ed è specificamente adatto alle dimensioni/risoluzione di detto display,

- l’elemento grafico e/o audio 31X con dimensioni e/o grado di dettaglio Dx così creato dal software dell’unità centrale 8 è scaricato localmente in detto dispositivo 6 per poter essere implementato da quest’ultimo.

Opportunamente, il primo modulo software è configurato per effettuare tale procedura per creare l’elemento grafico e/o audio 31<Y>’’ da implementare all’interno della prima schermata 80 di visualizzazione dello scambio di messaggi e che definisce un’area 81 selezionabile mediante tocco 82 o click. In particolare, secondo la forma di realizzazione rappresentata in fig. 21, l’elemento grafico e/o audio 31<X >con dimensioni e/o grado di dettaglio Dx può corrispondere all’elemento grafico e/o audio 31<Y>’’ con dimensioni e/o grado di dettaglio D2 (preferibilmente risoluzione R2) che è visualizzato/implementato all’interno dell’area selezionabile 81 prevista nella prima schermata 80. Preferibilmente, l’elemento grafico e/o audio 31<X >con dimensioni e/o grado di dettaglio Dx è caricato nel secondo oggetto informatico VIEW ed è inserito all’interno del balloon 37 in linea con il testo 39 del messaggio 60.

Opportunamente, il primo modulo software è configurato per effettuare tale procedura al fine di creare l’elemento grafico e/o audio 31<Y>’’’ da implementare all’interno della seconda (ulteriore) schermata 85 che si apre sul display a seguito del tocco o click effettuato sull’area 82 selezionabile della prima schermata 80 di visualizzazione dello scambio di messaggi. In particolare, secondo la forma di realizzazione rappresentata in fig. 21, l’elemento grafico e/o audio 31<X >con dimensioni e/o grado di dettaglio Dx può corrispondere all’elemento grafico e/o audio 31<Y>’’’ con dimensioni e/o grado di dettaglio D3 (preferibilmente risoluzione R3) che è visualizzato/implementato all’interno della seconda (ulteriore) schermata 85. In sostanza, in tal caso, l’elemento grafico e/o audio 31<X >con dimensioni e/o grado di dettaglio Dx è implementato (rappresentato) nella seconda (ulteriore) schermata 85.

In modo corrispondente, il software dell’unità centrale 8 è configurato per creare corrispondentemente un’immagine avatar 35 e/o per definire le dimensioni balloon 37 sulla base dei dati 87 relativi alla dimensione e/o alla risoluzione del display del dispositivo 6 che ha inviato una richiesta 86 attraverso il primo modulo software. Opportunamente, quindi, l’immagine avatar 35 e/o il balloon 37 così creati sono scaricati dal dispositivo per essere implementati ed utilizzati corrispondentemente all’interno della prima schermata 80 di visualizzazione dello scambio di messaggi.

Vantaggiosamente, per oggetto informatico “VIEW” si intende un contenitore che supporta al suo interno un certo layout e che definisce l’elemento di base per costruire una interfaccia grafica.

In modo corrispondente, il primo modulo software è configurato per richiedere e scaricare dall’unità centrale 8, nel caso in cui non fossero già presenti nella memoria locale del dispositivo destinatario, l’immagine avatar 35 corrispondente all’identificativo avatar 34 e/o la tipologia balloon 37 corrispondente all’identificativo balloon 32 contenuti nel campo corpo messaggio 48 del pacchetto dati strutturato 40 scaricato dall’unità centrale 8.

Opportunamente, il codice identificativo avatar 34 e/o il codice identificativo balloon 32 possono essere gestiti, come sopra descritto, mediante appositi campi della struttura dati 20 oppure possono essere inseriti direttamente all’interno del campo testo 26 di detta struttura dati opportunamente posizionati tra etichette/caratteri/simboli precodificati 28. Opportunamente, per passare all’interno del campo testo 26 della struttura dati 20, oltre ai valori delle immagini 33 da visualizzare insieme al testo 39 all’interno del balloon, anche i valori dell’identificativo avatar 34 ed i valori dell’identificativo balloon 32 si possono utilizzare differenti etichette/caratteri/simboli precodificati 28, quali ad esempio “&#”, “&%” e “&^”.

Sulla base del contenuto dei campi del pacchetto dati strutturato 40 e utilizzando l’immagine 33 da inserire insieme al testo all’interno del balloon, l’immagine avatar 35 e/o l’immagine balloon 37 – che sono già presenti nella memoria locale del dispositivo destinatario 6 o che sono stati scaricati in quest’ultimo interrogando opportunamente l’unità centrale 8 - il primo modulo software è configurato per comporre e visualizzare opportunamente, sulla schermata 62 del display del dispositivo destinatario 6, il messaggio 60 con i corrispondenti elementi grafici, quali l’immagine 33 da inserire nel balloon, l’immagine avatar 35 e/o l’immagine balloon 37.

In particolare, così come rappresentato in figura 9, nella schermata del display del dispositivo destinatario 6, l’immagine 33 è visualizzata insieme al testo 39 del messaggio 60 all’interno del particolare balloon 37 scelto dall’utente mittente. Ulteriormente, nella schermata 62 del display del dispositivo destinatario 6, il balloon 37 è posizionato in prossimità e/o è graficamente collegato all’immagine dell’avatar 35 usata dall’utente mittente in quella conversazione.

È altresì inteso che il sistema 2 sopra descritto possa prevedere la gestione/personalizzazione/selezione solamente delle immagini 33 da inserire insieme al testo 39 del messaggio 60 o anche solamente delle immagini avatar 35 o balloon 37.

È altresì inteso che il messaggio 60 gestito mediante il sistema di messaggistica 2 può presentare solo testo 39 o solo elementi grafici e/o audio 31 (sotto forma di immagini inseribili da sole all’interno del balloon, di balloon vuoto all’interno, o di immagini avatar prive di balloon) o, preferibilmente, una opportuna combinazione di testo 39 e di detti elementi grafici e/o audio 31.

Il funzionamento del sistema messaggistica ora descritto prevede una sequenza di fasi, che vengono qui di seguito elencate e descritte.

Preliminarmente, per poter utilizzare il sistema di messaggistica, l’utente deve scaricare ed installare su un dispositivo 4 e/o 6 il primo modulo software. Successivamente, l’utente deve eseguire il primo modulo software su detto dispositivo, effettuare il log-in in modo da attivare la fase di sincronizzazione del dispositivo e scaricare così in locale (preferibilmente rispettivamente nella prima memoria locale 90 e nella seconda memoria locale 91) i codici identificativi univoci 30’ associati all’identificativo univoco dell’utente che ha effettuato il log-in e gli elementi grafici e/o audio 31’ univocamente identificati da detti codici 30’.

Opportunamente, effettuando il log-in al sistema di messaggistica 2, viene altresì attivata la procedura di controllo e autentificazione come sopra descritta e preferibilmente rappresentata nel flow chart di fig.12.

Preliminarmente, agendo sui mezzi di input dell’interfaccia grafica del dispositivo mittente, l’utente, oltre a definire il testo 39 del messaggio 60, seleziona/sceglie l’avatar 35 (cfr. fig. 5) e/o il balloon 37 (cfr. fig. 8) da utilizzare per quel messaggio, nonché seleziona/sceglie l’immagine/simbolo 33 da inserire in quel messaggio (cfr. fig. 7).

Sulla base di quanto definito ed inserito dall’utente, il primo modulo software del dispositivo mittente 4 genera la struttura dati 20, assegnando opportunamente i corrispondenti valori 38 ai campi 22, 24, 26, 32, 34 e 36 di quest’ultimo, e invia al secondo modulo software dell’unità centrale 8 una richiesta contenente la struttura dati così creata.

Opportunamente, il secondo modulo software elabora la richiesta inviata dal dispositivo mittente 4 e prepara un pacchetto dati strutturato 20 in un formato adatto per lo scambio dati.

Ulteriormente, sulla base del codice identificativo destinatario 24, l’unità centrale 8 prepara ed invia un corrispondente avviso 52 alla piattaforma notificatrice 50, a cui appartiene il dispositivo destinatario 6.

Opportunamente, nel caso di destinatario multiplo, per ogni codice identificativo destinatario 24, l’unità centrale 8 invia un corrispondente avviso 52 alla piattaforma notificatrice 50, a cui appartiene ciascun dispositivo destinatario 6.

Il contenuto dell’avviso 52 viene poi inviato dalla piattaforma notificatrice 50 al dispositivo destinatario 6, il quale utilizza poi il contenuto di tale avviso per interrogare direttamente l’unità centrale 8 e scaricare il corrispondente pacchetto dati strutturato 40 preparato dal secondo modulo software ed a lui destinato.

In assenza o in aggiunta all’avviso 52 inviato dalla piattaforma notificatrice 50, il primo modulo software può accedere periodicamente all’unità centrale 8 per interrogarla dell’eventuale presenza/disponibilità di uno o più pacchetti dati strutturati 40 (cioè messaggi) a lui destinati e, in caso positivo, scarica dall’unità centrale 8 tale pacchetto dati strutturato.

Quindi, una volta che il dispositivo destinatario 6 ha scaricato il pacchetto dati strutturato 40, il modulo software caricato ed eseguito in tale dispositivo elabora quest’ultimo e lo scompone in modo da estrarre/decodificare il contenuto dei campi di tale pacchetto 40. In particolare, dal campo corpo messaggio 48 del pacchetto dati strutturato 40 vengono estratti i valori del campo testo messaggio 26 e dei campi identificativo balloon 32 e/o identificativo avatar 34.

Più in dettaglio, ricercando le etichette/caratteri/simboli precodificati 28 all’interno del campo testo 26 vengono identificati i codici univoci 30 degli elementi grafici e/o audio 31 e, nel caso in cui questi non fossero già presenti nella memoria locale del dispositivo destinatario 6, il primo modulo software invia una richiesta all’unità centrale 8 che, dopo avere interrogato il corrispondente database 12, estrae ed invia al dispositivo destinatario 6 l’elemento grafico e/o audio corrispondente 31, che viene poi archiviato nella memoria locale del dispositivo destinatario 6 in modo da risultare poi agevolmente disponibile in locale nel caso di ulteriori ed eventuali utilizzi successivi.

Opportunamente, nel caso in cui i codici univoci 30 degli elementi grafici e/o audio 31 risultassero invece già presenti nella memoria locale del dispositivo destinatario 6, il primo modulo software non invia alcuna richiesta all’unità centrale 8.

In modo corrispondente, dal campo corpo messaggio 48 del pacchetto dati strutturato 40 e/o ricercando opportuni etichette/caratteri/simboli precodificati 28 all’interno del campo testo 26 della struttura dati 20, sono estratti l’identificativo avatar 32 e/o l’identificativo balloon 34 e, nel caso in cui questi non fossero già presenti nella memoria locale del dispositivo destinatario 6, il primo modulo software invia una richiesta all’unità centrale 8 che, dopo avere interrogato il corrispondente database 12, estrae ed invia al dispositivo destinatario le corrispondenti immagini avatar 35 e/o balloon 37.

Infine, sulla base del contenuto dei campi del pacchetto dati strutturato 40 e utilizzando l’immagine 33 da inserire insieme al testo all’interno del balloon, l’immagine avatar 35 e/o l’immagine balloon 37 – che sono già presenti nella memoria locale del dispositivo destinatario 6 o che sono stati scaricati in quest’ultimo interrogando opportunamente l’unità centrale 8 - il primo modulo software è configurato per comporre e visualizzare opportunamente, sulla schermata 62 del display del dispositivo destinatario 6, il messaggio 60 con i corrispondenti elementi grafici, quali l’immagine 33 da inserire nel balloon, l’immagine avatar 35 e/o l’immagine balloon 37 (cfr. fig.

9).

Preferibilmente, il sistema di messaggistica 2 è di tipo istantaneo e asincrono e, opportunamente, è utilizzabile sia tra dispositivi portatili, quali smartphone e tablet, sia mediante computer che accedono ad un opportuno portale/sito web (cfr. fig. 10).

Vantaggiosamente, secondo l’invenzione, agendo su un dispositivo 4 o 6, l’autore di un certo elemento grafico carica nell’unità centrale 8 detto elemento grafico 31 con risoluzione R1 e, opportunamente, all’interno di detta unità centrale 8 tale elemento grafico viene memorizzato con risoluzione R1; vantaggiosamente, nell’unità centrale 8 viene creato e memorizzato un corrispondente elemento grafico 31<Y >con lo stesso contenuto ma con risoluzione R2 inferiore rispetto a R1.

Vantaggiosamente, quando un utente utilizzatore del sistema di messaggistica richiede di scaricare in locale – a seguito di un acquisto o gratuitamente – un elemento grafico 31, l’unità centrale 8 crea un elemento grafico 31<X >di risoluzione Rx (corrispondente alla dimensione e/o grado di dettaglio Dx) – preferibilmente di risoluzione R2 - che è definita corrispondentemente ed opportunamente sulla base dei dati 87 relativi alle dimensioni e/o alla risoluzione del display del dispositivo che ha effettuato la richiesta 86 di scaricamento in locale.

Opportunamente, l’elemento grafico di risoluzione Rx – preferibilmente di risoluzione R2 - viene visualizzato all’interno della tastiera di digitazione 77 che viene implementata sul display del dispositivo dell’utente mittente e altresì, una volta selezionato ed inserito in un messaggio, viene implementato all’interno della prima schermata 80 di visualizzazione dello scambio di messaggi.

Vantaggiosamente, all’interno di detta schermata, l’elemento grafico 31<Y >di risoluzione R2 e/o l’elemento grafico 31<X >di risoluzione Rx viene visualizzato all’interno di un messaggio 60, preferibilmente in linea con l’eventuale testo 39 di detto messaggio.

Opportunamente, l’utente mittente agendo sulla prima schermata 80 di visualizzazione dello scambio di messaggi – che è implementata sul display di detto primo dispositivo 4 gestito dall’utente mittente - può cliccare o toccare (preferibilmente mediante un tocco “tap” 82) l’area 81 del display che, all’interno del messaggio 60, è occupata dall’elemento grafico 31<Y >di risoluzione R2 e, nel fare ciò, provoca la creazione e la visualizzazione di una seconda (ulteriore) schermata 85 – che è implementata sempre sul display di detto primo dispositivo gestito dall’utente mittente - in cui, il medesimo elemento grafico 31<Y >cliccato/toccato nella prima schermata di visualizzazione, viene visualizzato con risoluzione R3.

Opportunamente, se l’elemento grafico di risoluzione R3 non è già presente in locale nel primo dispositivo 4 dell’utente mittente, il primo modulo software eseguito in detto primo dispositivo invia all’unità remota 8 una richiesta (contenente altresì i dati 87 relativi alle dimensioni e/o alla risoluzione del display di detto primo dispositivo) di creare un elemento grafico 31<Y >avente risoluzione ingrandita e adatta (preferibilmente corrispondente) alle dimensioni del display di detto primo dispositivo. Opportunamente, quindi, sulla base dei dati 87 relativi alle dimensioni e/o alla risoluzione del display di detto primo dispositivo, l’unità remota 8 crea così l’elemento grafico di risoluzione R3 che poi viene scaricato da detto primo dispositivo e, attraverso detto primo modulo software, lo implementa e visualizza in detta seconda (ulteriore) schermata 85 implementata nel display del primo dispositivo 4.

In modo corrispondente, l’utente destinatario agendo sulla prima schermata 80 di visualizzazione dello scambio di messaggi – che è implementata sul display di detto secondo dispositivo 6 gestito dall’utente destinatario - può cliccare o toccare (preferibilmente mediante un tocco “tap” 82) l’area 81 del display che, all’interno del messaggio, è occupata dall’elemento grafico 31<Y>’’ di risoluzione R2 e, nel fare ciò, provoca la creazione e la visualizzazione di una seconda (ulteriore) schermata 85 – che è implementata sempre sul display di detto secondo dispositivo 6 gestito dall’utente destinatario - in cui, il medesimo elemento grafico cliccato/toccato nella prima schermata 80 di visualizzazione, viene visualizzato con risoluzione R3.

Opportunamente, se l’elemento grafico 31<Y>’’’ di risoluzione R3 non è già presente in locale nel secondo dispositivo dell’utente destinatario, il primo modulo software eseguito in detto secondo dispositivo 6 invia all’unità remota 8 una richiesta 86 (contenente altresì i dati 87 relativi alla dimensioni e/o alla risoluzione del display di detto secondo dispositivo) di creare un elemento grafico 31<Y>’’’ avente risoluzione ingrandita e adatta (preferibilmente corrispondente) alle dimensioni del display di detto secondo dispositivo 6. Opportunamente, quindi, sulla base dei dati 87 relativi alle dimensioni e/o alla risoluzione del display di detto secondo dispositivo 6, l’unità remota 8 crea così l’elemento grafico 31<Y>’’’ di risoluzione R3 che poi viene scaricato da detto secondo dispositivo e, attraverso detto primo modulo software, lo implementa e visualizza in detta seconda (ulteriore) schermata 85 implementata nel display del secondo dispositivo 6.

L’invenzione è stata descritta in particolare per elementi grafici (immagini), tuttavia è inteso che la medesima configurazione e funzionamento vale anche per elementi audio o video.

Vantaggiosamente, secondo l’invenzione, nell’unità centrale 8 è altresì implementata una piattaforma informatica, che si interfaccia e comunica con i dispositivi degli utenti registrati nel sistema di messaggistica 2 descritto, e che è configurata per agire come un market in cui gli utenti “utilizzatori” del sistema di messaggistica possono scaricare in locale sul loro dispositivo - a seguito di un acquisto (cioè in cambio di un corrispettivo o “fee”, preferibilmente mediante valuta virtuale) e/o gratuitamente - uno o più degli elementi grafici e/o audio presenti all’interno del sistema di messaggistica.

Ulteriormente, la piattaforma informatica è configurata in modo che gli utenti che si registrano al sistema di messaggistica 2 in qualità di “autori” (o “artisti”) possano creare e visualizzare all’interno della piattaforma stessa delle pagine, che fungono sostanzialmente da vetrine, in cui sono rappresentati, preferibilmente raccolti in collezioni, gli elementi grafici e/o audio da loro creati. Vantaggiosamente, le pagine visualizzate nella piattaforma possono avere una scadenza temporale predefinita, in modo da definire così una campagna di vendita.

In modo corrispondente, gli utenti “utilizzatori” del sistema di messaggistica 2 accedono mediante i propri dispositivi alla piattaforma informatica in modo da visualizzare le pagine-vetrine dei vari utenti “autori”. Una volta selezionati uno o più elementi grafici e/o audio, l’utente “utilizzatore”, in cambio di un corrispettivo e/o gratuitamente, viene abilitato all’utilizzo e alla gestione di tali elementi grafici e/o audio. In particolare, a tal fine, come già detto, a livello del database 12 viene creata una relazione 18 che associa all’utente “utilizzatore” acquirente, identificato nel dataset 14, gli elementi grafici e/o audio del dataset 16 da lui scelti e acquisiti. Opportunamente, l’utente “utilizzatore” li scarica in locale nel dispositivo sul quale sta agendo e/o anche negli altri dispositivi a lui associati.

Vantaggiosamente, la suddetta piattaforma informatica comprende una sezione, ad esempio un blog, in cui gli utenti “autori” e gli utenti “utilizzatori” del sistema di messaggistica possono interagire tra loro. Opportunamente, la suddetta piattaforma informatica comprende una sezione, in cui gli utenti “utilizzatori” del sistema di messaggistica commissionano ad uno o più utenti “autori” la creazione di un desiderato elemento grafico e/o audio.

Opportunamente, questi elementi grafici scaricabili ed ottenibili dalla piattaforma possono comprendere immagini da inserire all’interno del balloon (in modo corrispondente alle illustrazioni di tipo emoji<®>) e/o i balloon stessi e/o immagini da usare come avatar. Vantaggiosamente, gli elementi grafici comprendono altresì una rappresentazione grafica (ad esempio una coccarda, una sciarpa, un cappellino, ecc.) da aggiungere come accessorio nell’immagine avatar o anche dell’immagine inseribile all’interno del balloon.

Opportunamente, la piattaforma informatica è configurata in modo da inviare una prima quota del corrispettivo, che è stato pagato dall’utente per acquistare gli elementi grafici e/o audio dalla piattaforma, preferibilmente per acquistare le rappresentazioni grafiche da aggiungere come accessorio dell’immagine avatar, all’autore o al soggetto che ha messo a disposizione detti elementi grafici all’interno della piattaforma, mentre un’altra quota di detto corrispettivo viene inviata al soggetto gestore dell’intera piattaforma informatica. Opportunamente, la piattaforma informatica è configurata per raccogliere/riunire le quote - che sono destinate al soggetto gestore della piattaforma stessa - dei corrispettivi pagati dagli utenti per l’acquisto di particolari elementi grafici e/o audio, al fine di destinarli poi ad un unico ente, preferibilmente ad un ente con fini solidali, sociali e/o umanitari.

Il sistema di messaggistica ed il metodo secondo l’invenzione risultano notevolmente vantaggiosi in quanto:

- consentono all’utente di trasmettere con successo in un sistema di messaggistica elementi grafici e/o audio personalizzati,

- consentono di trasmettere e visualizzare con successo elementi grafici e/o audio che, al momento dell’invio del messaggio, non necessariamente sono presenti nel dispositivo del destinatario,

- utilizzando una sola unità centrale in cui sono univocamente identificati tutti gli elementi grafici e/o audio, nonché l’implementazione di un primo modulo software che, quando gli elementi grafici e/o audio non sono presenti in locale sul dispositivo, scarica prontamente dall’unità centrale 8 i corrispondenti elementi grafici e/o audio, si garantisce che tali elementi siano sempre implementati/visualizzati in modo corretto e completo all’interno del messaggio, nonché si garantisce che siano implementati nello stesso modo tra mittente e destinatario,

- lo scaricamento dell’elemento grafico e/o audio in locale su un certo dispositivo avviene solamente la prima volta, dato che, una volta scaricato, l’elemento stesso viene archiviato nella memoria locale del dispositivo; in particolare, il fatto che tale scaricamento non avvenga sempre o continuativamente, consente di velocizzare il caricamento dei dati del messaggio, di risparmiare/ottimizzare il traffico dati per i dispositivi e di diminuire il numero di chiamate all’unità centrale, riducendo così sia l’elaborazione computazionale che la banda occupata,

- consente a ciascun utente – in particolare grazie alla struttura del database - di avere a disposizione nella preparazione dei messaggi da inviare solo gli elementi grafici e/o audio a lui associati (e per i quali quindi è stato autorizzato/abilitato ad esempio in qualità di autore e/o acquirente) e, inoltre, allo stesso tempo, consente di visualizzare sempre in modo corretto, completo ed univoco un qualunque elemento grafico e/o audio previsto nei messaggi ricevuti,

- la struttura del database fa sì che l’utente scarichi in locale su ciascun dispositivo tutti gli elementi grafici e/o audio solamente al momento della registrazione di tale dispositivo al sistema di messaggistica o del download/impostazione/primo utilizzo di tale modulo all’interno di tale dispositivo, rendendo così particolarmente rapida e semplice la sincronizzazione di ciascun dispositivo associato a quel determinato utente, - consentono all’utente di creare elementi grafici e/o audio da condividere e mettere a disposizione anche di altri utenti,

- consentono all’utente di utilizzare un’immagine avatar e/o un balloon differente per ciascun messaggio,

- consentono all’utente di inserire all’interno di balloon personalizzati/personalizzabili immagini (in modo corrispondente alle illustrazioni di tipo emoji<®>) a sua volta personalizzate/personalizzabili, sia con che senza la presenza di testo all’interno del balloon stesso,

- gli elementi grafici e/o audio, nonché le immagini avatar e/o i balloon non sono spediti insieme al messaggio né sono allegati a questo; in particolare, il fatto di utilizzare codici identificativi univoci che sono inseriti come testo all’interno del pacchetto dati strutturato consente di ridurre il traffico dati e quindi la banda di rete da occupare per lo scambio del messaggio,

- gli elementi grafici e/o audio vengono visualizzati in modo ottimizzato e adattato a seconda del display del dispositivo del mittente e/o del destinatario,

- consente di visualizzare in modo ingrandito ed ottimizzato un elemento grafico inserito e visualizzato all’interno di un messaggio semplicemente toccando l’area del display occupata da tale elemento grafico; opportunamente, dalla versione ingrandita dell’elemento grafico è possibile cogliere ed apprezzare i dettagli creativi dell’elemento stesso,

La presente invenzione è stata illustrata e descritta in alcune sue preferite forme di realizzazione, ma si intende che varianti esecutive potranno ad esse in pratica apportarsi, senza peraltro uscire dall'ambito di protezione del presente brevetto per invenzione industriale.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Sistema di messaggistica perfezionato (2), preferibilmente istantanea, caratterizzata dal fatto di comprendere almeno un dispositivo mittente (4) ed almeno un dispositivo destinatario (6) configurati per effettuare l’invio e/o la ricezione di messaggi di testo (60) mediante almeno un’unità centrale (8) con la quale entrambi i dispositivi sono in comunicazione, e dal fatto che: - detta almeno un’unità centrale (8) comprende e/o è associata ad almeno un database (12, 47) contenente i dati relativi a tutti gli elementi grafici e/o audio (31) gestibili mediante il sistema di messaggistica (2), detti elementi grafici e/o audio (31) essendo caricati all’interno di detto almeno un database (12, 47) con dimensioni e/o grado di dettaglio D1, - in detta almeno un’unità centrale (8) è caricato ed eseguito un modulo software che è configurato per creare, a partire dall’elemento grafico e/o audio con dimensioni e/o grado di dettaglio D1 caricato all’interno di detto almeno un database (12, 47), almeno un corrispondente elemento grafico e/o audio (31Y, 31Y’’, 31Y’’’, 31X) avente lo stesso contenuto ma dimensioni e/o grado di dettaglio D2, D3 e/o DX che sono inferiori rispetto a quelle di D1, - in detto dispositivo mittente (4) e/o destinatario (6) è caricato ed eseguito un primo modulo software che è configurato per scaricare dall’unità centrale (8) detto almeno un corrispondente elemento grafico e/o audio (31Y, 31Y’’, 31Y’’’, 31X) avente dimensioni e/o grado di dettaglio D2, D3 e/o DX inferiori rispetto a D1 e per implementare e/o utilizzare l’elemento così scaricato all’interno del sistema di messaggistica (2).
2. Sistema di messaggistica secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto primo modulo software, caricato e/o eseguito in detto dispositivo mittente (4) e/o destinatario (6), è altresì configurato per effettuare le seguenti operazioni: - ottenere da detta unità centrale (8) il pacchetto dati strutturato (40), che è stato valorizzato a partire dalla struttura dati (20) generata sulla base di un messaggio da inviare (60), e individuare, all’interno di detto pacchetto dati strutturato (40), un codice identificativo univoco (23, 30, 32, 34) di detto almeno un elemento grafico e/o audio (31, 33, 35, 37), - se l’elemento grafico e/o audio associato a detto codice univoco (23, 30, 32, 34), che è stato individuato all’interno di detto pacchetto dati strutturato (40), non è già presente nella memoria locale del dispositivo in cui detto primo modulo software è in esecuzione, richiede all’unità centrale (8) tale elemento grafico e/o audio (31, 33, 35, 37) associato al codice univoco individuato (23, 30, 32, 34) e lo scarica localmente in detto dispositivo, detto elemento grafico e/o audio (31, 33, 35, 37) scaricato localmente corrisponde a detto elemento grafico e/o audio (31, 33, 35, 37) creato dal modulo software di detta unità centrale (8) ed avente dimensioni e/o grado di dettaglio D2, D3 o DX inferiori rispetto a D1, - sulla base del contenuto del pacchetto dati strutturato (40) e dell’elemento grafico e/o audio associato a detto codice univoco così individuato (23, 30, 32, 34), visualizzare sul display del dispositivo (6), in cui il primo modulo software è in esecuzione, il messaggio inviato (60) implementando altresì detto elemento grafico e/o audio (31, 33, 35, 37).
3. Sistema di messaggistica secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che: - detto elemento grafico e/o audio (31) comprende una immagine, preferibilmente un ideogramma e/o una illustrazione grafica stilizzata, da inserire all’interno di un messaggio da inviare con detto sistema di messaggistica, - le dimensioni e/o grado di dettaglio D1 di detto elemento grafico e/o audio corrispondono alla risoluzione R1 di detta immagine quando viene caricata all’interno di detto almeno un database (12) dell’unità centrale (8) o associato a questa, - le dimensioni e/o grado di dettaglio D2, D3 o DX inferiori rispetto a D1 di detto elemento grafico e/o audio corrispondono alla risoluzione R2, R3 o RX di detta immagine da usare per la sua visualizzazione all’interno della tastiera di digitazione (77) e/o all’interno di una prima schermata (80) in cui viene visualizzato lo scambio di messaggi (60) effettuato mediante detto sistema di messaggistica.
4. Sistema di messaggistica secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto primo modulo software, caricato e/o eseguito in detto dispositivo mittente (4) e/o destinatario (6), è configurato per implementare sul display di detto dispositivo una prima schermata (80) in cui viene visualizzato lo scambio di messaggi e in cui, all’interno del balloon (37) di uno o più di detti messaggi, viene implementato l’elemento grafico e/o audio (31<Y>’’) di dimensioni e/o grado di dettaglio D2 o DX inferiori rispetto a D1, all’interno di detta prima schermata (80) di visualizzazione dello scambio di messaggi (60), l’elemento grafico e/o audio (31<Y>’’) che viene implementato occupa una area (81) che è selezionabile mediante tocco del display (82) di tipo touch-screen o mediante click.
5. Sistema di messaggistica secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il primo modulo software, caricato e/o eseguito in detto dispositivo mittente (4) e/o destinatario (6), è configurato in modo che, quando il pacchetto dati strutturato (40) contiene etichette/caratteri/simboli precodificati (28) che segnalano opportunamente la presenza di elementi grafici all’interno del messaggio, crei: - un primo oggetto informatico VIEW che definisce una prima schermata (80) di visualizzazione dello scambio di messaggi (60), - un secondo oggetto informatico VIEW che è definito all’interno del primo oggetto informatico VIEW e che è configurato in modo da occupare, all’interno del messaggio visualizzato nella prima schermata (80), un’area selezionabile (81) corrispondente o leggermente maggiore rispetto alle dimensioni e/o grado di dettaglio D2, D3 o DX dell’elemento grafico e/o audio (31<Y>’’) da visualizzare all’interno di detto messaggio.
6. Sistema di messaggistica secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto primo modulo software, caricato e/o eseguito in detto dispositivo mittente (4) e/o destinatario (6), è configurato in modo che, il tocco (82) o il click effettuato su detta area selezionabile (81) della prima schermata di visualizzazione (80) che è occupata da detto elemento grafico e/o audio (31<Y>’’, 31<X>) con dimensioni e/o grado di dettaglio D2, avvii automaticamente una corrispondente azione (84) in cui viene generata e visualizzata una seconda schermata (85) in cui lo stesso elemento grafico e/o audio (31<Y>’’’, 31<X>) che occupava detta area selezionabile (81) viene implementato con dimensioni e/o grado di dettaglio D3, dove D3 è maggiore rispetto a D2.
7. Sistema di messaggistica secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il primo modulo software, caricato e/o eseguito in detto dispositivo mittente (4) e/o destinatario (6), è configurato in modo che detta seconda schermata (85), in cui viene visualizzato l’elemento grafico e/o audio (31<Y>’’’, 31<X>) ad una risoluzione D3 maggiore rispetto a D2, è un terzo oggetto informatico VIEW che è configurato per occupare gran parte o l’intero display di detto dispositivo.
8. Sistema di messaggistica secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto primo modulo software, caricato e/o eseguito in detto dispositivo mittente (4) e/o destinatario (6), ed il modulo software caricato e/o eseguito nell’unità centrale (8) sono configurati per implementare la seguente procedura: - il dispositivo (4, 6) invia all’unità centrale mediante il primo modulo software una richiesta (86) contenente altresì i dati (87) delle dimensioni/risoluzione del display di detto dispositivo (4, 6) in cui il primo modulo software è eseguito, - il modulo software dell’unità centrale (8) è configurato per creare, partendo dall’elemento grafico e/o audio (31) di dimensioni e/o grado di dettaglio D1 e sulla base dei dati (87) relativi alle dimensioni/risoluzione di detto display, un corrispondente elemento grafico e/o audio (31<X>) di dimensioni e/o grado di dettaglio Dx che è inferiore a D1 ed è specificamente adatto alle dimensioni/risoluzione di detto display, - l’elemento grafico e/o audio così creato (31X), avente dimensioni e/o grado di dettaglio Dx, è scaricato localmente in detto dispositivo per poter essere implementato da quest’ultimo all’interno del sistema di messaggistica (2).
9. Sistema di messaggistica secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto primo modulo software è configurato per effettuare detta procedura al fine di creare l’elemento grafico e/o audio (31<Y>’’, 31<X>) con dimensioni e/o grado di dettaglio D2 che occupa l’area (81), selezionabile mediante tocco (82) o click, implementata all’interno della prima schermata (80) di visualizzazione dello scambio di messaggi.
10. Sistema di messaggistica secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto primo modulo software è configurato per effettuare detta procedura al fine di creare l’elemento grafico e/o audio (31<Y>’’’, 31<X>) con dimensioni e/o grado di dettaglio D3 che viene implementato all’interno di detta seconda schermata (85).