IT201800020389A1

IT201800020389A1 - Dispositivo di pompaggio.

Info

Publication number: IT201800020389A1
Application number: IT102018000020389A
Authority: IT
Inventors: Dario Dall'asta
Original assignee: Leuco Spa
Priority date: 2018-12-20
Filing date: 2018-12-20
Publication date: 2020-06-20
Also published as: EP3670904A1; CN111425368B; CN111425368A; EP3670904B1; US20200200156A1

Description

DESCRIZIONE

Annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo

“DISPOSITIVO DI POMPAGGIO”

La presente invenzione ha per oggetto un dispositivo di pompaggio.

In particolare, la presente invenzione riguarda un dispositivo di pompaggio per erogare un liquido in un ambiente desiderato.

Il dispositivo di pompaggio secondo l’invenzione è particolarmente adatto a processare un liquido di pulizia, quale acqua eventualmente additivata con sostanze detergenti, inviando tale liquido su una superficie da pulire. Il dispositivo di pompaggio secondo l’invenzione può essere ad esempio utilizzato in una macchina idropulitrice.

Sono note pompe a pistoni comprendenti una pluralità di pistoni mobili all’interno di rispettivi cilindri per aumentare o diminuire il volume di corrispondenti camere, così da provocare l’aspirazione di acqua in ciascuna camera, oppure l’uscita dell’acqua dalla camera.

Ciascuna camera è provvista di una valvola di aspirazione, attraverso la quale l’acqua può entrare nella camera, e di una valvola di mandata, attraverso la quale l’acqua può uscire dalla camera.

I pistoni, che possono avere una struttura monopezzo oppure essere formati da più componenti, sono di solito parzialmente alloggiati all’interno di un involucro o carter della pompa, che contiene anche un dispositivo di azionamento disposto per movimentare i pistoni avanti o indietro all’interno dei rispettivi cilindri.

In particolare, il dispositivo di azionamento può essere realizzato mediante un albero di azionamento alloggiato girevolmente all’interno dell’involucro e accoppiabile con un opportuno albero motore del motore preposto ad azionare la pompa.

Le valvole di mandata e le valvole di aspirazione sono invece alloggiate in una testata della pompa, che viene fissata all’involucro per esempio tramite viti.

Nelle pompe note, i pistoni sono scorrevoli all’interno di rispettivi fori di guida ricavati all’interno dell’involucro. Nella testata sono invece previste una o più guarnizioni a contatto con le quali si muovono i pistoni.

Un difetto delle pompe note è che le guarnizioni tendono ad usurarsi in maniera relativamente rapida, soprattutto se, ad esempio per imprecisioni di lavorazione o di montaggio, l’asse di ciascun pistone non è perfettamente allineato con l’asse del corrispondente foro ricavato nell’involucro. Se ciò si verifica, i pistoni esercitano sulle corrispondenti guarnizioni forze dirette trasversalmente rispetto all’asse del pistone, che possono compromettere la capacità di tenuta della guarnizione stessa. Di conseguenza, il liquido processato dalla pompa può trafilare attraverso le guarnizioni, il che provoca una diminuzione di rendimento della pompa. In questo contesto, il compito tecnico alla base della presente invenzione è proporre un dispositivo di pompaggio che superi almeno alcuni degli inconvenienti della tecnica nota sopra citati.

Ulteriore scopo della presente invenzione è quello di incrementare il rendimento dei dispositivi di pompaggio di tipo noto, in particolare delle pompe destinate a processare un liquido, per esempio acqua, da erogare su una superficie o in un ambiente.

Secondo l’invenzione, è previsto un dispositivo di pompaggio per processare un liquido, comprendente:

- una pluralità di pistoni, ciascuno dei quali è scorrevole lungo una direzione di movimentazione per variare il volume di una corrispondente camera;

- un involucro all’interno del quale è alloggiato un dispositivo di azionamento per movimentare ciascun pistone della pluralità di pistoni lungo la direzione di movimentazione;

- una testata all’interno della quale sono almeno parzialmente ricavate le camere;

- una pluralità di valvole di aspirazione, ciascuna delle quali è associata ad una camera ed è azionabile per consentire al liquido di entrare nella camera;

- una pluralità di valvole di mandata, ciascuna delle quali è associata ad una camera ed è azionabile per consentire al liquido di uscire dalla camera;

in cui ciascuna valvola di aspirazione ha un asse disposto trasversalmente rispetto ad un ulteriore asse della valvola di mandata associata alla medesima camera;

caratterizzato dal fatto di comprendere inoltre un corpo intermedio interposto fra l’involucro e la testata, il corpo intermedio essendo provvisto di mezzi di guida per guidare ciascun pistone lungo la direzione di movimentazione.

Il corpo intermedio, posizionato fra l’involucro e la testata, fornisce una sede all’interno della quale è possibile alloggiare mezzi di guida, particolarmente conformati come manicotti di guida, per guidare i pistoni lungo la direzione di movimentazione. Ciò consente di mantenere guidato ciascun pistone in prossimità della corrispondente camera, aumentando la precisione di movimento dei pistoni.

In una versione, ciascun pistone è guidato non solo dai mezzi di guida alloggiati nel corpo intermedio, ma anche in un una propria zona di estremità ricevuta nell’involucro. A tal fine, nell’involucro può essere presente un recesso o apertura delimitato da una superficie interna di guida in cui si impegna scorrevolmente il pistone.

Ciò consente di mantenere guidati i pistoni sia ad una loro estremità anteriore, disposta in prossimità della corrispondente camera, che ad una loro estremità posteriore, disposta nell’involucro. Viene così ulteriormente aumentata la precisione di movimento dei pistoni.

Grazie all’aumentata precisione di movimento dei pistoni, è possibile sollecitare meno intensamente, e/o in modo più uniforme, i mezzi di tenuta normalmente associati a ciascun pistone per impedire perdite di liquido dalla camera verso l’involucro. Ciò consente di ridurre l’usura dei mezzi di tenuta, aumentando la durata del dispositivo di pompaggio ed evitando che si verifichino diminuzioni del rendimento a causa delle perdite di liquido.

Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione appariranno maggiormente chiari dalla descrizione indicativa, e pertanto non limitativa, di una forma di realizzazione preferita ma non esclusiva di un dispositivo di pompaggio, come illustrato negli uniti disegni in cui:

Figura 1 è una vista in sezione di un dispositivo di pompaggio per inviare un liquido su una superficie;

Figura 2 è una vista in sezione del dispositivo di pompaggio di Figura 1, secondo un piano perpendicolare a quello lungo il quale è presa la sezione di Figura 1;

Figura 3 è una vista prospettica del dispositivo di pompaggio di Figura 1. Con riferimento alle figure allegate, è stato complessivamente indicato con il riferimento numerico 1 un dispositivo di pompaggio secondo la presente invenzione.

In particolare, il dispositivo di pompaggio 1 è configurato per processare un liquido, preferibilmente acqua, destinato ad essere inviato ad un punto di utilizzo per essere nebulizzato, oppure per essere utilizzato come liquido di lavaggio, o per altri scopi ancora.

Nello specifico, il dispositivo di pompaggio 1 è una pompa di tipo volumetrico a pistoni.

Il dispositivo di pompaggio 1 comprende un involucro 2 (o carter) che alloggia un dispositivo di azionamento 4 atto a movimentare almeno due pistoni 3 lungo una direzione di movimentazione A.

In particolare, il dispositivo di azionamento 4 comprende un albero di azionamento 5 che trasmette l’azione motrice di un motore (non illustrato nelle figure allegate) ai pistoni 3.

L’albero di azionamento 5 è cioè azionabile in rotazione da un motore per movimentare i pistoni 3 avanti e indietro lungo la direzione di movimentazione A.

A tal fine, l’albero di azionamento 5 può essere un albero a gomiti, ossia comprendere porzioni eccentriche disposte per azionare i relativi pistoni 3 tramite corrispondenti bielle. Queste ultime collegano i pistoni 3 alle rispettive porzioni eccentriche dell’albero di azionamento 5.

In accordo con una possibile forma realizzativa e come illustrato nelle figure allegate, il dispositivo di pompaggio 1 comprende tre pistoni 3 movimentati dal dispositivo di azionamento 4.

In particolare, i pistoni 3 sono allineati fra loro, ossia disposti in maniera tale che i loro assi giacciano su un piano comune.

In accordo con una forma realizzativa alternativa non illustrata nelle figure allegate, il dispositivo di pompaggio 1 può comprendere un differente numero di pistoni.

Inoltre, i pistoni possono essere disposti in maniera tale che i loro assi non giacciano su un piano comune, ma siano sfalsati fra di loro senza che venga alterato il concetto inventivo della presente invenzione.

All’involucro 2 è fissato un coperchio 2a, atto a supportare girevolmente una prima estremità 5a dell’albero di azionamento 2, per esempio con interposizione di un cuscinetto.

All’involucro 2 è inoltre fissato un elemento di chiusura 2b, disposto in posizione opposta al coperchio 2a. L’elemento di chiusura 2b ha un foro passante adatto a permettere il passaggio dell’albero di azionamento 5 in maniera tale da vincolarlo e sostenerlo all’involucro 2, anche in questo caso preferibilmente tramite un cuscinetto.

L’albero di azionamento 5 presenta una seconda estremità 5b che si estende al di fuori dell’involucro 2 in posizione adiacente all’elemento di chiusura 2b, per essere collegata al motore non raffigurato.

In tal modo, l’albero di azionamento 5 è inserito in maniera girevole all’interno dell’involucro 2.

L’albero di azionamento 5 può comprendere inoltre un elemento di connessione 5c disposto o montato in corrispondenza della seconda estremità 5b per definire un accoppiamento cinematico con il summenzionato motore.

Tale elemento di connessione 5c può comprende, per esempio, una linguetta od una chiavetta di accoppiamento.

Come illustrato nelle figure allegate, nell’involucro 2 è ricavata una pluralità di aperture 6, ciascuna delle quali è atta a ricevere scorrevolmente un rispettivo pistone 3.

Più dettagliatamente, ciascun pistone 3 è scorrevole all’interno della rispettiva apertura 6 del dispositivo di pompaggio 1 lungo la direzione di movimentazione A per variare il volume di una camera 7 di pompaggio, come mostrato in Figura 2.

Preferibilmente, il pistone 3 è definito da almeno tre elementi, di cui un primo elemento 3a è collegato al dispositivo di azionamento 4, in particolare incernierato ad una rispettiva biella del dispositivo di azionamento 4. Un secondo elemento 3b del pistone 3 definisce un elemento terminale che delimita parzialmente la camera 7 ed un terzo elemento 3c è interposto tra il primo elemento 3a ed il secondo elemento 3b.

Il terzo elemento 3c può avere una sezione trasversale più piccola delle rispettive sezioni trasversali del primo e del secondo elemento 3a, 3b. E’ tuttavia possibile, in linea di principio, che i pistoni 3 abbiano una conformazione differente da quella sopra descritta.

Inoltre, il dispositivo 1 comprende una testata 8 all’interno della quale sono ricavate le camere 7.

Ciascuna camera 7 è in comunicazione con La corrispondente apertura 6 in modo che ciascun pistone 3 delimiti una porzione della camera 7.

Ciascuna camera 7 è provvista di una valvola di aspirazione 11 e di una valvola di mandata 12 azionabili per consentire al fluido rispettivamente di entrare ed uscire dalla camera 7.

Nell’esempio raffigurato, le valvole di aspirazione 11 e le valvole di mandata 12 hanno sostanzialmente la medesima conformazione e comprendono ciascuna un corpo a tazza 21 ed un otturatore 22. Nel corpo a tazza 21 è alloggiato un elemento elastico 23, particolarmente conformato come una molla elicoidale, che agisce sull’otturatore 22.

Ciascuna valvola di aspirazione 11 si estende lungo un rispettivo asse X, mostrato in Figura 1. Nell’esempio raffigurato, l’asse X è l’asse attorno al quale si estendono il corpo a tazza 21 e l’elemento elastico 23. Inoltre, l’otturatore 22 è mobile lungo l’asse X.

Gli assi X delle valvole di aspirazione 11 sono paralleli fra loro.

Nell’esempio raffigurato, gli assi X delle valvole di aspirazione 11 sono orizzontali.

Analogamente, ciascuna valvola di mandata 12 si estende lungo un rispettivo asse Y che, nell’esempio raffigurato, è l’asse lungo il quale è mobile il rispettivo otturatore 22. Inoltre, l’elemento elastico 23 e il corpo a tazza 21 di ciascuna valvola di mandata 12 si estende attorno all’asse Y. Gli assi Y delle valvole di mandata 12 sono paralleli fra loro.

Nell’esempio raffigurato, gli assi Y delle valvole di mandata 12 sono verticali.

Gli assi Y delle valvole di mandata 12 sono disposti trasversalmente, in particolare perpendicolarmente, rispetto agli assi X delle valvole di aspirazione 11.

E’ inoltre previsto un collettore di aspirazione 9, attraverso il quale il liquido che deve essere processato dal dispositivo di pompaggio 1 fluisce verso le valvole di aspirazione 11. Un collettore di uscita 10 consente inoltre al liquido proveniente dalle camere 7 di uscire dal dispositivo di pompaggio 1.

Ciascuna valvola di aspirazione 11 permette di mettere selettivamente in comunicazione la rispettiva camera 7 con il collettore di ingresso 9. Analogamente, ciascuna valvola di mandata 12 permette di mettere selettivamente in comunicazione la rispettiva camera 7 con il collettore di uscita 10.

Quando un pistone 3 raggiunge la posizione di fine corsa mostrata in Figura 1, corrispondente al punto morto superiore, il volume della corrispondente camera 7 è minimo. La valvola di aspirazione 11 si trova in una posizione chiusa, in quanto la pressione presente nella camera 7, vincendo la resistenza dell’elemento elastico 23, spinge l’otturatore 22 della valvola di aspirazione 11 a contatto con la rispettiva sede ricavata nel corpo a tazza 21. La camera 7 viene così isolata dal collettore di aspirazione 9.

Sempre per effetto della pressione presente nella camera 7, l’otturatore 22 della valvola di mandata 12 viene distaccato dalla corrispondente sede ricavata nel corpo a tazza 21, vincendo la resistenza dell’elemento elastico 23. Ciò consente di mettere la camera 7 in comunicazione di fluido con il collettore di mandata 10, inviando il liquido da pompare verso il punto di erogazione.

Al contrario, quando il pistone 3 torna indietro verso il punto morto inferiore muovendosi lungo la direzione di movimentazione A, la pressione del liquido nella camera 7 corrispondente diminuisce. Di conseguenza, la valvola di aspirazione 11 si apre, mentre la valvola di mandata 12 si chiude. Il liquido da pompare viene così fatto entrare nella camera 7.

Il dispositivo 1 comprende inoltre un corpo intermedio 13 serrato tra l’involucro 2 e la testata 8 mediante organi di serraggio rimuovibili, per esempio viti.

In particolare, ciascuna apertura 6 in cui è scorrevole avanti e indietro un pistone 3 si estende dall’involucro 2 alla testata 8 attraverso il corpo intermedio 13.

Nell’esempio raffigurato, il corpo intermedio 13 comprende una prima porzione 13a ed una seconda porzione 13b, disposte in sequenza lungo la direzione di movimentazione A.

La prima porzione 13a è a battuta contro la testata 8. La seconda porzione 13b è interposta fra la prima porzione 13a e l’involucro 2.

Come illustrato nelle figure allegate, la prima porzione 13a e la seconda porzione 13b del corpo intermedio 13 presentano ciascuna un rispettivo foro definente una rispettiva porzione dell’apertura 6.

Preferibilmente, il foro della seconda porzione 13b presenta un diametro interno maggiore del diametro interno del foro della prima porzione 13a. Nel corpo intermedio 13 sono previsti mezzi di guida 19 che definiscono una guida di scorrimento per il pistone 3, così da mantenere assialmente guidato il pistone 3 mentre quest’ultimo si muove avanti e indietro lungo la direzione di movimentazione A. Ciò consente di ridurre o addirittura eliminare i rischi che il pistone 3 si disponga in una posizione inclinata o comunque disallineata rispetto alla direzione di movimentazione A teorica. Nell’esempio raffigurato, all’interno del mezzi di guida 19 è scorrevole il secondo elemento 3b del pistone 3, ossia la porzione di pistone 3 che delimita la camera 7.

I mezzi di guida 19 possono comprendere, per ciascun pistone 3, un manicotto 20, alloggiato all’interno del corpo intermedio 13, in particolare all’interno della prima porzione 13a del corpo intermedio 13. Il manicotto 20 ha un foro delimitato da una superficie interna di guida lungo la quale scorre il pistone 3.

In particolare, il manicotto 20 è realizzato con un tecnopolimero non igroscopico, per esempio polifenilensolfuro (PPS) caricato, con carica mista compresa fra il 65% e il 70%.

Il pistone 3 è inserito nel manicotto 20 con un limitato gioco radiale, in maniera tale da rendere possibile lo scorrimento del pistone, senza determinare disallineamenti fra l’asse del pistone 3 e l’asse del foro ricavato nel manicotto 20.

Nell’esempio raffigurato, il manicotto 20 è a battuta contro la testata 8. Come mostrato in Figura 1, nell’involucro 2 è ricavata, per ciascun pistone 3, una superficie di guida 24 per guidare una porzione del pistone 3 più vicina all’albero di azionamento 5, durante il movimento del pistone 3 lungo la direzione di movimentazione A. La superficie di guida 24 delimita parzialmente l’apertura 6, in particolare delimita una parte dell’apertura 6 disposta in prossimità dell’albero di azionamento 5. Nell’esempio raffigurato, lungo la superficie di guida 24 è scorrevole il primo elemento 3a del pistone 3.

Nel dispositivo di pompaggio 1 illustrato nelle Figure, ciascun pistone 3 è dunque guidato, durante il suo movimento lungo la direzione di movimentazione A, sia in una propria porzione anteriore che in una propria porzione posteriore. La porzione anteriore del pistone 3 può essere definita come la porzione del pistone 3 disposta in posizione più vicina alla camera 7, che è guidata dai mezzi di guida 19, ed in particolare dal manicotto 20. La porzione posteriore del pistone 3 può essere definita come la porzione del pistone 3 disposta in posizione più lontana dalla camera 7, ossia più vicina all’albero di azionamento 5. La porzione posteriore è guidata dalla superficie di guida 24.

Grazie al manicotto 20 e alla superficie di guida 24, è possibile guidare ciascun pistone 3 in prossimità di entrambe le sue estremità. Ciò assicura che, mentre il pistone 3 si muove avanti e indietro all’interno dell’apertura 6, l’asse longitudinale del pistone 3 sia sostanzialmente coincidente con l’asse longitudinale dell’apertura 6. Vengono così limitati o addirittura evitati disallineamenti e/o inclinazioni del pistone 3 rispetto all’apertura 6, ed è possibile aumentare la precisione di movimentazione del pistone 3. Il dispositivo di pompaggio 1 può comprendere una o più guarnizioni idrauliche 14, per esempio della tipologia O-ring, interposte tra il corpo intermedio 13 e la testata 8 e/o fra il corpo intermedio 13 e l’involucro 2 per impedire trafilamenti di liquido dalla camera 7.

Il dispositivo di pompaggio 1 comprende inoltre mezzi di tenuta 15 disposti lungo l’apertura 6 e associati al pistone 3 per realizzare una tenuta di liquido su una superficie esterna del pistone 3.

Più in dettaglio, i mezzi di tenuta 15 sono configurati per impedire un trafilamento di fluido dalla camera 7 verso l’involucro 2.

In particolare, i mezzi di tenuta 15 possono comprendere almeno una guarnizione anulare radialmente interposta fra il corpo intermedio 13 ed il pistone 3.

La prima porzione 13a alloggia i mezzi di tenuta 15. In altre parole, i mezzi di tenuta 15 sono preferibilmente disposti sulla prima porzione 13a del corpo intermedio 13.

Preferibilmente, i mezzi di tenuta 15 comprendono un primo elemento di tenuta 15a collocato in posizione prossimale rispetto alla camera 7 ed un secondo elemento di tenuta 15b collocato in posizione distale rispetto alla camera 7.

Il primo elemento di tenuta 15a può essere considerato come un elemento di tenuta di alta pressione, mentre il secondo elemento di tenuta 15b può essere considerato come un elemento di tenuta di bassa pressione. Ciò è dovuto al fatto che il primo elemento di tenuta 15a lavora con un liquido avente una pressione più elevata rispetto al secondo elemento di tenuta 15b. Infatti, il primo elemento di tenuta 15a interagisce con il liquido direttamente proveniente dalla camera 7, che dunque ha una pressione relativamente elevata. Il secondo elemento di tenuta 15b interagisce invece con un liquido la cui pressione è minore.

Il corpo intermedio 13 può presentare una sporgenza anulare 16 interna definente una coppia di spallamenti contrapposti, contro i quali vanno a battura rispettivamente il primo elemento di tenuta 15a e il secondo elemento di tenuta 15b.

Nell’esempio raffigurato, il primo elemento di tenuta 15a è interposto, in direzione radiale, fra il pistone 3 (in particolare il primo elemento 3a del pistone 3) e il corpo intermedio 13 (in particolare la prima porzione 13a del corpo intermedio 13). Il primo elemento di tenuta 15a è bloccato sul corpo intermedio 13 e al suo interno scorre il pistone 3.

Inoltre, il primo elemento di tenuta 15a è interposto, in direzione assiale (ossia parallela all’asse longitudinale del pistone 3 corrispondente), fra la sporgenza 16 del corpo intermedio 13 e il manicotto 20.

Anche il secondo elemento di tenuta 15b è interposto, in direzione radiale, fra il pistone 3 e il corpo intermedio 13, in particolare la prima porzione 13a del corpo intermedio 13. Il secondo elemento di tenuta 15b è bloccato sul corpo intermedio 13 e al suo interno scorre il pistone 3.

In direzione assiale, il secondo elemento di tenuta 15b è invece interposto fra la sporgenza 16 e la seconda porzione 13b del corpo intermedio 13. Come mostrato in Figura 1, il dispositivo 1 può comprendere inoltre mezzi di collegamento 17 configurati per permettere il passaggio del liquido fra il collettore di aspirazione 9 e il secondo elemento di tenuta 15b.

I mezzi di collegamento 17 possono comprendere un condotto di collegamento 18 avente un’estremità che sfocia nel collettore di aspirazione 9 e un’ulteriore estremità che sfocia nel corpo intermedio 13, in prossimità del secondo elemento di tenuta 15b.

In particolare, l’ulteriore estremità del condotto di collegamento 18 può essere definita in un foro ricavato nella sporgenza 16 del corpo intermedio 13, in una posizione interposta fra il primo elemento di tenuta 15a e il secondo elemento di tenuta 15b.

I mezzi di collegamento 17 consentono al liquido di passare dal collettore di aspirazione 9 al secondo elemento di tenuta 15b o viceversa.

In particolare, piccole quantità di liquido possono fluire dal collettore di aspirazione 9 verso il secondo elemento di tenuta 15b, così da bagnare il secondo elemento di tenuta 15b durante il funzionamento del dispositivo di pompaggio 1. Il liquido che bagna il secondo elemento di tenuta 15b, anche se costituito da sola acqua, ha una funzione lubrificante nei confronti del secondo elemento di tenuta 15b. Tale liquido evita cioè che il secondo elemento di tenuta 15b lavori a secco, il che ne determinerebbe un rapido deterioramento.

Può inoltre accadere che, se il primo elemento di tenuta 15a inizia ad usurarsi, piccole quantità di liquido fluiscano dal primo elemento di tenuta 15a verso il secondo elemento di tenuta 15b. In questo caso, i mezzi di collegamento 17 permettono di portare il liquido proveniente dal primo elemento di tenuta 15a verso il collettore di aspirazione 9, cosicché tale liquido possa essere ricircolato all’interno del dispositivo di pompaggio 1. Si osserva che il primo elemento di tenuta 15a e il secondo elemento di tenuta 15b hanno una durata aumentata rispetto a quanto accadeva nelle pompe note.

Infatti, mantenendo guidato ciascun pistone 3, è possibile diminuire e rendere più uniformi le sollecitazioni che il pistone 3 esercita sul primo elemento di tenuta 15a e sul secondo elemento di tenuta 15b. Questo consente di ridurre l’usura degli elementi di tenuta 15a, 15b e conseguentemente limitare le perdite di liquido attraverso tali elementi, il che mantiene elevato il rendimento del dispositivo di pompaggio 1, oltre ad allungarne la durata.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di pompaggio (1) per processare un liquido, comprendente: - una pluralità di pistoni (3), ciascuno dei quali è scorrevole lungo una direzione di movimentazione (A) per variare il volume di una corrispondente camera (7); - un involucro (2) all’interno del quale è alloggiato un dispositivo di azionamento (4) per movimentare ciascun pistone (3) della pluralità di pistoni (3) lungo la direzione di movimentazione (A); - una testata (8) all’interno della quale sono almeno parzialmente ricavate le camere (7); - una pluralità di valvole di aspirazione (11), ciascuna delle quali è associata ad una camera (7) ed è azionabile per consentire al liquido di entrare nella camera (7); - una pluralità di valvole di mandata (12), ciascuna delle quali è associata ad una camera (7) ed è azionabile per consentire al liquido di uscire dalla camera (7); in cui ciascuna valvola di aspirazione (11) ha un asse (X) disposto trasversalmente rispetto ad un ulteriore asse (Y) della valvola di mandata (12) associata alla medesima camera (7); caratterizzato dal fatto di comprendere inoltre un corpo intermedio (13) interposto fra l’involucro (2) e la testata (8), il corpo intermedio (13) essendo provvisto di mezzi di guida (19) per guidare ciascun pistone (3) lungo la direzione di movimentazione (A).
2. Dispositivo di pompaggio secondo la rivendicazione 1, in cui ciascun pistone (3) è scorrevole all’interno di un’apertura (6) che si estende nell’involucro (2) e prosegue fino alla testata (8) attraverso il corpo intermedio (13).
3. Dispositivo di pompaggio secondo la rivendicazione 2, in cui una porzione dell’apertura (6) prevista nell’involucro (2) è delimitata da una superficie di guida (24) per guidare il pistone (3) lungo la direzione di movimentazione (A), in una regione del pistone (3) prossimale al dispositivo di azionamento (4).
4. Dispositivo di pompaggio secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui i mezzi di guida (19) comprendono, per ciascun pistone (3) un manicotto (20) alloggiato nel corpo intermedio (13), il manicotto (20) avendo un foro in cui è scorrevole il pistone (3).
5. Dispositivo di pompaggio secondo una delle rivendicazioni precedenti, e comprendente inoltre mezzi di tenuta (15) alloggiati nel corpo intermedio (13) per impedire perdite di fluido da ciascuna camera (7) verso l’involucro (2), i mezzi di tenuta (15) comprendendo un primo elemento di tenuta (15a) circondante il pistone (3) in una posizione più vicina alla camera (7) ed un secondo elemento di tenuta (15b) circondante il pistone (3) in una posizione più lontana dalla camera (7).
6. Dispositivo di pompaggio secondo la rivendicazione 5, quando dipendente dalla rivendicazione 4, in cui il primo elemento di tenuta (15a) è assialmente interposto fra il manicotto (20) ed una sporgenza (16) che si proietta radialmente verso l’interno del manicotto (20).
7. Dispositivo di pompaggio secondo la rivendicazione 6, in cui il secondo elemento di tenuta (15b) è a battuta contro la sporgenza (16) dalla parte opposta della sporgenza (16) rispetto al primo elemento di tenuta (15a).
8. Dispositivo di pompaggio secondo una delle rivendicazioni da 5 a 7, e comprendente inoltre mezzi di collegamento (17) per permettere al liquido di fluire fra un’aspirazione del dispositivo di pompaggio (1) e i mezzi di tenuta (15).
9. Dispositivo di pompaggio secondo la rivendicazione 8, in cui i mezzi di collegamento (17) comprendono un condotto di collegamento (18) avente un’estremità che sfocia in un collettore di aspirazione (9) comunicante con le valvole di aspirazione (11), il condotto di collegamento (18) avendo un’ulteriore estremità che sfocia nel corpo intermedio (13) in una posizione interposta fra il primo elemento di tenuta (15a) e il secondo elemento di tenuta (15b).
10. Dispositivo di pompaggio secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui il corpo intermedio (13) è formato da due parti separate e comprende una prima parte (13a) in cui sono alloggiati i mezzi di guida (19), la prima parte (13a) essendo adiacente alla testata (8), e una seconda parte (13b) interposta fra la prima parte (13a) e l’involucro (2).